Le Stelle di IwaQuest livello A

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    È colpa tua. Ratty

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    [L'ultima esplosione di Otsune]

    Lo Scorpione affrontò senza paura i dardi d'aria del Rosso, che appariva fin troppo provato, e riuscì facilmente a intercettarli tutti nascondendo il muso sensibile tra le chele, quasi fosse un pugile che erge un'impenetrabile barriera coi guantoni. Certo, i colpi pesavano nonostante il solido carapace delle chele, ma non gli crearono grossi problemi...almeno fino all'acrobatico attacco del Kaguya che, per quanto percepito appena (le vibrazioni sul terreno, nonostante l'illusione, restavano presenti) era troppo rapido e preciso per essere intercettato.

    La falce squarciò il carapace (a fatica, ma ci riuscì) mentre la coda veniva fatta letteralmente saltare via dalla cartabomba! L'unica cosa che salvò la creatura dal successivo movimento dell'arma fu la sua sparizione nel nulla, in una pioggia di icore appiccicoso e fumo. Lo Scorpione imperiale era sconfitto...forse ferito troppo gravemente persino per sopravvivere, ma era sconfitto, e non sarebbe più tornato sul loro cammino.


    Ma non era l'unica conclusione in quel terribile scontro. Bastava guardare pochi metri più in là, oltre il bosco illusorio.

    In risposta allo strattone, l'unica cosa che la donna potè fare fu compiere il gesto più rapido che poteva con il ventaglio libero: non poteva ricorrere nuovamente all'Armatura di Sangue, perchè non gliene restava abbastanza per renderlo sufficientemente potente e poi attaccare, e anche la sua riserva di Chakra cominciava a vacillare. Ricorse a una delle sue tecniche più basilari, richiamando a sè qualcuno che le fosse fisicamente pari, ma non stanco quanto lei. Mentre Mumei schizzava verso la donna, divorando la brevissima distanza, trovò qualcos'altro a intercettare la sua avanzata. Tagliò la carne, quello si: ma si trattava di un Clone corporeo.

    Con quel singolo movimento, mentre cadeva, abbandonando ogni speranza di riuscire a sorreggersi o contrastare la velocità nemica, Otsune aveva generato tre cloni intorno a sè, stretti a lei per farle da scudo quanto più possibile. Uno di essi venne trapassato dalla lama che era appartenuta ad Arashi Mikawa, e distruggendo il clone arrivò poi a ferire anche l'originale, ma con una potenza esigua, lasciando solo un taglio sul costato, mentre lei cadeva [Ferita Leggera]. Ma non fu l'unico salvataggio messo in atto, perchè un secondo clone, creato all'ultimo, venne raggiunto da una lancia di sangue al collo, nata dal lazo che si era disfatto durante la caduta. Altrettanta fortuna non ci fu con l'attacco che mirava al basso ventre, che perforò l'addome in caduta della capoclan, strappandole un grido straziante.

    GGHYAAAAAAAAAA!!! Ma subito soppresso stringendo i denti. Era la fine..distruggere quell'arma non sarebbe stato come annullare un pò di sangue ingerito...lei lo sapeva e certo lo sapeva anche il suo avversario, dato che non proseguì col suo attacco [Diogenes ha terminato gli slot sangue manipolabili per turno] Ma la fine non significava necessariamente una sconfitta schiacciante..lei poteva fare ancora qualcosa, con quel poco che le restava in corpo. Un minimo. Un'ultimo atto di egoismo, da primadonna.

    Anche..anche se puoi muovere il sangue...sono sicura..che non puoi...controllarlo..tutto...assieme! La lama le trapassava l'addome, e lei sapeva benissimo, mentre la vita scivolava via, che avere quell'oggetto nelle carni significava essere alla mercè del suo avversario. I Cloni le avevano concesso quest'ultima opportunità..e lei avrebbe fatto tutto il possibile per distruggere quell'avversario tanto feroce da portarla a compiere quel gesto disperato.

    Ora..Otsune muore...e vi porterà..con sè. Mosse il ventaglio libero. Pochi, brevissimi movimenti. Il clone sparì. E si scatenò l'ultima esplosione della sua vita, concludendo lo scontro esattamente come lo aveva cominciato: col Tradimento di Sangue. [22 Bassi restanti] Il suo corpo, così come grandi quantità del sangue del Garth Diogenes che giaceva a terra, non manipolato, brillarono appena un secondo, per poi esplodere rapidamente, scomparendo in un singolo, terribile botto. Il Sangue aveva fatto vincere il Mikawa..ma si trattava anche della sua più grande debolezza contro un nemico come Otsune

    Della donna rimase forse qualche brandello, ma certo anche buona parte del sangue di Diogenes sarebbe andato perduto [Influenza 18 Slot dimensionali di sangue di Diogenes]




    La battaglia era conclusa..ma a che prezzo?



    [Dopo la Battaglia]

    Vedo che Otsune è morta. Disse una voce dall'alto, dove tra le rocce sporgenti piccole figure convergevano a formare una singola figura appesa a testa in giù. Grande più o meno come un uomo, era avvolto nelle ali e fissava il trio con occhi assolutamente inumani. (immagine)Mi chiamo Kyukemaru, e sono uno dei servitori del Sanga. Non perdete tempo a combattermi..non sono certo un grande guerriero, anzi. Aprì le ali, mostrando un corpo mostruoso, apparentemente era un pipistrello umanoide, forse parte del contratto del nemico.

    Il mio evocatore vuole farvi una proposta. I vostri compagni hanno avuto la peggio e sono stati catturati. Voi invece avete ucciso una dei nostri. Impossibile leggere le emozioni sul volto animale, e men che meno era possibile intuire se dicesse il vero. La proposta è semplice. Vi restituiremo i vostri compagni discretamente illesi..e voi ve ne andrete dandoci la Chiave. Sarà il Sanga steso a operare lo scambio, nella sala principale del palazzo dello Tsuchikage, poco più avanti, fra un'ora e mezzo. Sollevò un braccio, che si disgrerò in decine e decine di pipistrelli, che battendo con forza le ali disegnarono una linea spezzata a mezz'aria, evidentemente si trattava del percorso da seguire. Proseguite dritti lungo l'uscita che sta direttamente davanti a voi (c'erano due uscite dalla stanza, ma i pipistrelli ne indicavano solo una, quella verso Sud) e dopo circa duecento metri curverà a destra, proseguite comunque, e una volta raggiunto un'ampia grotta, avrete di fronte l'ingresso del Palazzo. Oltre la porta, il Sanga vi aspetterà. Non ci saranno ostacoli, e arrivare al luogo dell'appuntamento richiederà circa venti minuti, dunque avrete il tempo di meditare sulla nostra proposta.

    Sarebbe rimasto ancora qualche secondo ancora, per rispondere ad eventuali domande, prima di svanire in uno sbuffo di fumo nero, gettando uno stridìo che nulla aveva di umano.

    Se avessero preso l'altra strada avrebbero ben presto trovato una parete di rocce ammucchiate, probabilmente franate decenni prima, che avrebbero bloccato la loro avanzata. Che decidessero di assecondare o meno l'offerta, l'unica strada possibile per avanzare era quella indicata dal pipistrello. Avrebbero infatti proseguito per circa duecento metri, trovando solo aree franate sui lati, in cui era impossibile avanzare, anche se certamente davano a altre zone del complesso sotterraneo. Zone un tempo abitate, ma ora sepolte dal tempo e dall'incuria in quel paese dove le antiche tradizioni ninja erano poi passate ai più tradizionali villaggi, prima delle grandi guerre mondiali ninja. Ci sarebbero state alcune deviazioni imboccabili, comunque, prima di arrivare alla meta

    CITAZIONE
    Il lago sotterraneo
    Prendendo una deviazione verso est, poco dopo la grande curva descritta precedentemente, il trio avrebbe raggiunto un'apertura che, dopo un breve e stretto cunicolo, dava a un'ampia sala allagata. A giudicare da quel poco che si vedeva, dovevano trovarsi nelle porzioni superiori, vicino al soffitto (decorato con bassorilievi, alcuni troppo rovinati per essere decifrati, comunque sembravano rappresentare dei lunghi serpenti in mezzo ai flutti) e non c'era abbastanza luce per guardare oltre la superficie dell'acqua, che iniziava ad appena pochi metri dall'apertura.

    Immergersi per esplorare la porzione sommersa avrebbe richiesto parecchio tempo [25 minuti], ad ogni modo sul fondo stavano alcuni frammenti di colonna e dei blocchi di pietra, senza oggetti degni di nota..eccezion fatta per un pozzo che si apriva proprio al centro. Le cupe tenebre all'interno di quel cerchio di roccia rendevano difficile capire quanto fosse profondo.ma era probabile che la vena d'acqua cui era collegato fosse la causa dell'allagamento, unita al fatto che ogni possibile via di sbocco per l'acqua era stata sigillata dai crolli e dalle frane.

    CITAZIONE
    Un'apertura sul soffitto
    Poco oltre l'apertura che dava al lago, i tre avrebbero forse percepito uno spiffero arrivare dall'alto [Più evidente per chi ha almeno 3 gradi al tatto], e sollevando la testa ne avrebbero accertato l'origine: esisteva una sottilissima fessura sul soffitto, seminascosta dalla polvere e incrostata di sporcizia. Comunque, dopo un poco di seria osservazione, avrebbero compreso che si trattava di una sorta di botola.

    Estremamente resistente da abbattere con la violenza [Valore di rottura 160, Durezza 4], si trovava a circa tre metri e mezzo da terra, rendendo difficile aprirla anche tramite una spinta [Forza Nera+4 tacche, applicata per almeno 3 slot azione]. Tuttavia se avessero deciso per provarci comunque, avrebbero scoperto un piccolo magazzino, rimasto chiuso da chissà quanti anni, con all'interno uno scaffale e alcune rastrelliere. Sul primo stavano alcuni rotoli ninja dall'aspetto assai delicato, forse troppo, per aprirli in quelle circostanze (tentarci li avebbe ridotti in polvere) ma forse valeva la pena conservarli come possibile fonte di informazioni. Erano cinque in tutto (due rossi, uno nero, uno bianco e uno blu) ma la loro fragilità sarebbe stata resa più evidente solo dopo l'apertura del primo. Nella rastrelliera invece restavano ben poche armi in condizioni decenti. Giusto una Katana col manico decorato da un leone poteva essere passabile [Katana standard] e forse qualche Kunai.

    Una ricerca più attenta [Richiede 10 minuti da parte di un ninja con almeno 3 gradi in Vista] avrebbe scoperto uno scomparto segreto nello scaffale, nascosto dietro un pannello a scomparsa collegato a una piccola levetta dietro la rastrelliera. All'interno stava una boccetta di terracotta, contenente forse un sorso appena di un liquido ambrato, del tutto inodore. Veleno o qualche altra sostanza? Non c'erano etichette nè suggerimenti, salvo il simbolo sul tappo: una stella.

    CITAZIONE
    Ogni 10 minuti di riposo assoluto si recupera ½Basso. Ogni 10 minuti di camminata si recupera 1 Bassissimo. Altre azioni non sono considerate un riposo sufficiente. La Vitalità si ripristina di Leggera per ogni 30 minuti di riposo assoluto, e di ½ Leggera ogni 30 minuti di camminata

    [Le porte orientali del palazzo dello Tsuchikage]

    portaorientale



    Lo spiazzo più ampio aveva un che di solenne, e mentre i Ninja uscivano da una porta sovrastata da un enorme serpente di pietra, alla loro destra stava la porta del palazzo, raggiungibile tramite tre rampe di scale che portavano a un pianerottolo rialzato. Si trattava più di un passaggio che di una porta, dato che non c'erano ante nè altri ostacoli, all'apparenza, e certamente Garang o altre evocazioni mandati in esplorazione non avrebbero trovato nulla ad ostacolarli.

    Oltre la porta ci sarebbe stato un salone rettangolare, lungo forse cento metri, largo una trentina e alto Dieci. A circa dieci metri dalle pareti laterali due file di colonne percorrevano l'intera lunghezza della stanza, distanti circa tre metri l'una dall'altra e dai muri più corti..anche se molte erano crollate o incomplete. All'altra estremità della stanza una porta di metallo massiccio, apparentemente priva di maniglia o serratura chiudeva il passaggio. Sia sulle pareti che sulla porta erano presenti bassorilievi che mostravano scene di battaglia fra shinobi. Molto stilizzate, senza dubbio, ma era costante, in quasi tutte le scene, una stella. Sul metallo della porta, poi, al centro esatto era raffigurato un uomo in preghiera con le gambe incrociate, a grandezza naturale, e tre stelle che fluttuavano intorno al suo capo. Probabilmente era il primo Tsuchikage cui faceva riferimento la leggenda delle Stelle di Iwa.


    E se la tempistica del'accordo fosse stata rispettata, il Sanga sarebbe stato là, a circa cinquanta metri dall'ingresso, con tre pali conficcati a forza nel marmo alle sue spalle..e legati ad essi: i tre accademici da cui si erano separati poco prima. Vi stavo aspettando. Avrebbe detto, anche se non lo si poteva vedere in volto. Anzi, ad essere precisi avrebbe potuto essere chiunque, visto che era avvolto in un lungo mantelo nero, col cappuccio calato a coprire il viso.

    Se la tempistica fosse stata sballata, nessuno sarebbe stato presente, ma la porta all'altra estremità del salore avrebbe offerto una resistenza invidiabile ai tentativi di sfondamento [Valore di Rottura 450 - Durezza 5]


    [Più avanti, di fronte a una strana statua]

    Come sta andando la guarigione del braccio di Mojimaru? il Sanga sedeva su quella stessa sedia in cui aveva avuto il briefing di inizio missione. Davanti a lui la giovane Kosagi era intenta nella guarigione di un braccio dall'aria molto malandata, il cui proprietario era privo di sensi

    Ci vorrà più tempo del previsto..quell'attacco era estremamente potente..gli ha rotto l'osso in diversi punti. Il Sanga non parve apprezzare. Devi riuscire. Abbiamo perso Otsune, non possiamo lasciarlo fuori dalla lotta solo perchè ha un braccio rotto. Quanto ci vorrà ancora?

    Almeno un'ora...forse un'ora e mezzo Disse la ragazza, con la fronte madida di sudore per lo sforzo

    Loro saranno qui molto prima...dobbiamo prendere tempo... Il Sanga chiuse gli occhi, portando una mano ad accarezzare il mento. Un fruscìo alle sue spalle attirò la sua attenzione.

    Se permettete, Sanga-sama..io ho un'idea. Disse una voce melliflua e subdola almeno quanto l'uomo che la possedeva.
     
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    Buon sangue non mente.
    La Mikawa non mi concesse il piacere di una piena offensiva andata a segno; la fiera Otsune non ci stava a perdere la vita lì, per mano mia che non sapevo nulla della storia che legava lei e il suo gruppo di rinnegati con la casata principale che rappresentavo. I cloni creati limitarono i primi due attacchi, proteggendo quasi totalmente il corpo reale schermato all'interno dell'improvvisato triangolo difensivo. Ma era solo una questione di tempo, prima o poi un costrutto avrebbe fatto centro mentre la kunoichi aveva perso la giusta concentrazione per contrastarmi in forma di avatar.
    Quando la lancia di sangue penetrò nel ventre della ragazza la parola fine scese sullo scontro. Era al limite, più di quanto pensassi...il danno di entità mortale non avrebbe lasciato scampo alla mia rivale, senza considerare il chiaro vantaggio che avevo nel poter disporre di tutto quel sangue a contatto con una ferita aperta. Certo che il fato era stato crudele con la kunoichi della zanna: un Mikawa che muore per dissanguamento...forse il più alto disonore per noi di antica scuola. Eppure il carattere era quello del guerriero instancabile, del combattente abituato a vincere, forte dei suoi mezzi. Per questo non abbassai la guardia perchè lei in fondo era come me; io avrei tentato fino all'ultimo istante, sfruttando anche l'ultimo respiro, di portarla con me nel regno dei morti! E infatti se avesse agito e basta, se l'idea di morire non avesse comunque attecchito nell'impenetrabile spirito, probabilmente non avrei avuto modo né tempo di agire. Non appena iniziò a parlare intuii cosa sarebbe accaduto; mi mossi ancor prima di vedere i movimenti del ventaglio...sapevo che la ragazza era in grado di far detonare il sangue non controllato e per questo motivo per tutto lo scontro avevo cercato di rimanere il più vicino possibile al prezioso liquido caduto a terra, senza controllo. Quella tecnica mi aveva stupito già una volta, non aveva le potenzialità per farlo due volte! Il movimento dell'avatar non ebbe bisogno di quei brevissimi istanti necessari ad un corpo reale per iniziare uno scatto; il mio controllo era perfetto, la mia velocità sempre al 100%.
    Era una vera corsa contro il tempo; tre metri da percorrere nell'istante compreso tra le ultime parole della ragazza e il termine dei movimenti con il ventaglio...Ovviamente riattivai il controllo sulle due piccole pozze di sangue formatesi dallo scioglimento dei due precedenti costrutti [6 slot, lazo e prima lancia] formando due costrutti semisolidi e dalla forma non ben determinata; un'operazione istantanea oramai, frutto di interminabili addestramenti e innumerevoli combattimenti. Il mio disperato scatto aveva come fine il semplice venire a contatto con il grosso ammasso di sangue, in modo da poter disattivare la tecnica e perdere la forma di avatar! Questa, in quegli istanti di concitato combattimento, mi sembrò l'idea più sensata in quanto pensare di ricoprire tutto il sangue non controllato, per quanto possibile in termini di slot dimensionali, sarebbe risultata inefficacie poichè l'azione di ricoprimento avrebbe richiesto più tempo di quanto il mio rivale me ne stava concedendo. Inoltre non avevo la certezza che la Mikawa non potesse far esplodere il sangue non a contatto con l'aria...certo anche io avevo sviluppato abilità sul sangue che richiedevano questo vincolo ma se il gene aveva mutato in modo così radicale, distorcendo le capacità di manipolazione in esplosione, allora nulla poteva essere considerato scontato.

    Arrivai a sfiorare l'abbandonata fonte di poter ancor prima che il ventaglio smise di muoversi; bhè, mi ero sottovalutato ma sinceramente poco mi importava. La parte più diffiicle fu riprendere subito il controllo sui costrutti...questo impiegò non poche energie mentali e dovetti usufruire di del mio massimo potere sulla manipolazione. La tecnica venne sciolta in tempo per permetter ai miei veri occhi di osservare l'esplosione.

    BOOOOMMMMM!

    Non c'era che dire; una degna morte per una lontana cugina di sangue. Le misure difensive da me adottate mi permisero di uscire praticamente illeso dall'attacco; ma la potenza di quest'ultimo era indiscussa: se mi fossi trovato troppo lontano dal sangue da salvare probabilmente avrei subito una ferita tale da compromettere la mia continuazione nella missione. Una ferita interna che avrebbe necessitato di giorni di riposo per trovare completa guarigione. Sentii le gambe stanche e la testa girare; quella era la prima volta che usavo l'avatar in un reale combattimento e non ero ancora abituato al repentino cambio di prospettiva. Inoltre una buona quantità del mio sangue era ancora distaccata dal mio corpo pronta per essere riassorbita. Sfruttare per così a lungo il massimo del Chikotsumyaku mi aveva stremato; persino il IV Garth non mi aveva portato così a limite.

    " Anf...Scoprirò la verità sul clan...anf... e lo riunirò sotto un'unica bandiera. Questa...anf...questa è una promessa, Otsune. "

    Il cadavere della ragazza giaceva per terra senza vita, sfigurato dal potente attacco finale; il colorito della pelle era di quel bianco caratteristico di chi aveva perso troppo sangue. Mi chinai sulle ginocchia e con mano ferma le chiusi gli occhi; era stata una degna rivale, mi aveva messo in difficoltà e costretto ad utilizzare tecniche che mai avrei voluto mostrare. Quel piccolo gesto era il minimo che potessi fare.
    Rialzatomi potei constatare che il duello era concluso anche per i due miei compagni; dello scorpione non vi erano più tracce mentre i due superzombi giacevano senza vita poco distanti da Shiltar. Tirai dunque un sospiro di sollievo prima di iniziare a ripulire la zona. Avrei sciolto ogni costrutto e riassorbito tutto il sangue reperibile, sfruttando anche le nuove abilità recentemente apprese. Poi estrassi una piccola quantità del sangue di Otsune, dalla ferita sul ventre, per inserirlo in una sottile ampolla di vetro tirata fuori dalla sacca porta armi. Quel sangue era prezioso per ricavare informazioni sul diverso ramo dei Mikawa venutosi a creare...dopotutto avevo fatto una promessa e avrei cercato di rispettarla. Infine raccolsi da terra la mia katana, la cui lama luccicava in quel bagno di sangue. La impugnai saldamente, e menando un unico, rapido fendente parallelo al terreno eliminai ogni goccia di sangue dal metallo che subito dopo trovò posto nell'imbottitura interna del fodero. Prima di abbandonare quell'arena di scontro rivolsi per un'ultima volta lo sguardo in direzione del corpo della Mikawa; ancora pochi istanti di silenzio per onorare la morte dell'indomabile guerriera e poi mi voltai, incamminandomi verso i due ninja accademici.

    " Scusate per il ritardo e anche per l'inganno! Hoshi ma quanto sei migliorato dall'ultima volta che ci siamo incontrati?! Shiltar ottimo lav..."

    Ma ecco che fui interrotto da una voce sinistra...Una creatura alata, di grosse dimensioni, irruppe nella scena uscendo dall'occultamento che la zona d'ombra sotto il soffitto gli aveva concesso. Parlò rapido: una proposta sulla base di un dato non indifferente; stando alle parole dell'evocazione(?) l'altro gruppo era stato catturato! Shiltar ebbe la lingua più rapida della mia e subito incalzò la creatura alla ricerca della verità; eppure nemmeno una "prova" di quanto affermato sarebbe stato sufficiente a farmi credere che il Demone fosse stato sconfitto e con lui Drake e il misterioso ninja di Konoha...Se non avevamo fiducia nei nostri compagni non saremmo usciti vivi da quel posto dove i nostri rivali erano i padroni e, come aveva mostrato Otsune, per giunta anche molto forti. Avevamo circa un'ora per riposarci e discutere su cosa fare eppure Hoshi, il Rosso di Suna, non esitò ad esprimere il concetto che non ci saremmo piegati difronte ad un simile ricatto. Eravamo ninja, jonin addestrati, con esperienza e soprattutto estremamente non inclini ad ottemperare le richieste dei nostri rivali; a questo se si sommava il fatto che tutti e tre eravamo delle vere e proprie teste calde bhè la risposta veniva da se. La missione prima di tutto, portandola a compimento avremmo nel caso migliore potuto anche salvare i nostri alleati, in caso di effettiva cattura, oppure avremmo loro reso grande onore cancellando definitivamente il nome della Zanna dal palcoscenico continentale.
    Altre parole furono spese dal sunese che, forte anche della sua precedente esperienza con questi ninja, non si fece scrupoli a cercare di approfondire aspetti a cui ovviamente la creatura non avrebbe risposto esaurientemente. Inutile dunque sprecare altre parole, sarei rimasto in silenzio ascoltando le parole di Kyukemaru...




    CITAZIONE
    Chakra consumato: 370 Precedente + 30 costrutti di sangue.

    Danni subiti: Leggera da taglio palmo mano dx (Precedente) + MedioLeggera diffusa per Energia della Moltitudine (Precedente) + Media+MezzaLeggera diffusa su tutto il corpo (Precedente).



    Edited by DioGeNe - 24/2/2012, 08:24
     
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    Falce dei Kaguya


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    Roccia degli Spiriti - Fine dello Scontro

    Il grosso scorpione pensò bene di sparire dopo l'affondo della Falce di Luna: forse quel colpo, forse il fatto che la coda era stata nettamente staccata dal resto del corpo, ma di certo l'aracnide aveva avuto fin troppi danni per poter resistere ancora a lungo in quella battaglia.
    Un piccola soddisfazione, in funzione di ciò che Otsune aveva fatto a Feng Huang e cercato di fare a Garang.
    Ad ogni modo, quando il grosso scorpione scomparve, Shiltar atterrò al suolo, senza nemmeno tentare l'ultimo attacco, cercando di non sporcarsi con ciò che era "nato" dai colpi sul grosso aracnide stesso.
    "Puoi interrompere l'illusione, Quiggon.", disse semplicemente al geco nella sua tasca porta-oggetti, considerando che i due Mikawa erano troppo lontani per essere stati influenzati dal genjutsu e, soprattutto, volendo riapparire dinanzi a Hoshikuzu.
    E proprio al Rosso, il Mizukage si riavvicinò, verosimilmente riapparendo alla scomparsa del bosco illusorio agli occhi dell'amico, "Tutto bene, Hoshi?", avrebbe chiesto al Chikuma, considerando le ferite che vedeva sul suo corpo, prima che le parole urlate da Otsune facessero voltare il Mizukage verso la donna che combatteva contro un fiume di sangue che era Diogene e fu allora che la kunoichi fece esplodere del sangue da dentro e fuori se stessa.
    Il Kaguya, più istintivamente che per necessità, si portò davanti a Hoshikuzu, per difenderlo dall'eventuale esplosione, che, comunque, non li raggiunse, investendo in pieno, a quanto pareva, solo la donna stessa.

    La battaglia sembrava finita.
    Diogene era ritornato nella sua forma normale e si stava avvicinando al cadavere di Otsune, lo scorpione era ormai scomparso e le due Legioni morte.
    Il Mizukage a quel punto si avvicinò proprio ai due cadaveri che lui stesso aveva prodotto e con un secco movimento della Falce di Luna mozzò una mano ad una delle creature, strappando poi un pezzo della propria casacca ed avvolgendoci la mano, "Mi serve un nuovo portapenne...", avrebbe commentato, riavvicinandosi, quando anche Diogene si stava riunendosi loro, per quanto la curiosità di Shiltar per quella mano era più legata al desiderio di riuscire a richiamare, tramite il sangue della Mikawa morta nei corpi delle Legioni, gli scorpioni della stessa... se fosse sopravvissuto a quella missione.

    Ad ogni modo, i pensieri sugli scorpioni e sull'esito di quella singola battaglia furono interrotti da una voce che impedì al jonin otese di completare il proprio discorso, una voce che risultò appartenere ad una specie di pipistrello umanoide, che si rivelò essere legato al Sanga.
    Quella creatura, di nome Kyukemaru, asserì che Itai ed i due della Foglia erano stati sconfitti, ma il Sanga li avrebbe scambiati con la chiave per avere le Stelle di Iwa; il Mizukage, ad ogni parola nuova che usciva dalla bocca di quel mezzo pipistrello che si divideva in altri pipistrelli, aveva non solo un senso di deja vù, per ciò che avevano già fatto quelli della Zanna durante la precedente missione con la gente della Kazama.
    Di una cosa sola il Mizukage era certo: per avere le Stelle avrebbero torturato i loro compagni in quel lasso di tempo, o peggio preparato una trappola anche per loro, sempre che li avessero i loro compagni effettivamente.

    "Non che non mi fidi, ma in effetti non mi fido... una prova che ciò che dici è vero, pipistrello? Qualcosa che dimostri che effettivamente avete catturato i nostri compagni? Che so, qualche informazione che altrimenti non potreste avere, o cose così?", chiese pacatemente il Kaguya, "E, giusto per curiosità, se accettassimo, ma arrivassimo in ritardo, il tuo Sanga non aspetterebbe?", continuò con un sorriso un pò beffardo, mentre, in attesa di risposte alle sue domande, il Mizukage già valutava mentalmente le opzioni che restavano al loro trio.

    Chakra Shiltar: 52/80 (usati)
    Ferite Shiltar: Medioleggera diffusa sul corpo + Medioleggera diffusa sul petto
    Chakra Quiggon: 15/20 (usati)
    Ferite Quiggon: Illeso
     
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    ..Coffee Break..
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    Sembrava che quella terrificante battaglia sotterranea alla fine avesse dato ragione alla squadra di accademici. Il grosso scorpione era stato abbattuto e fatto a pezzi dalla potenza della falce di Shiltar ed anche il Colosso, o meglio un fiume di sangue che doveva essere in qualche modo il colosso, ora stava affrontando e dando il colpo di grazia ad Otsune. Quando l’illusione di Quiggon si sciolse il giovane Chikuma riuscì finalmente a vedere di nuovo il Mizukage, alla sua domande il rosso annuì ansimante, aveva dato via parecchie energie in quell’azione e le ferite riportate ora cominciavano a fare male più di quanto percepiva prima, l’adrenalina stava scemando velocemente.

    -Credo di stare bene Shiltar.. grazie.. ancora una volta credo di doverti la vi.. UOOOH.. AM CHE CAVOLO?!!!..-


    La donna che stava lottando con il Colosso improvvisamente era esplosa creando un gran boato all’interno della stanza, istintivamente il rosso portò le mani a difesa del corpo anche se Shiltar si era già mosso a proteggerlo, lui si che era senza ombra di dubbio un grande amico. Quando tutto fu finito al posto della donna ci sarebbe stato solo Diogene messo piuttosto male, ma ancora capace di muoversi, gli accademici avevano vinto quella battaglia anche se per farlo erano stati costretti a dare il meglio di se. Un zannuto in meno.

    -Uuuff.. accidenti.. ma come ci sono finito in questa situazione?!..-


    Il rosso si sarebbe lasciato cadere a terra battendo il sedere, era davvero stanco e tra tutti era forse stato quello che aveva contribuito in maniera minore, Shiltar e Diogene erano davvero anni luci dal suo attuale livello. Il rosso aveva già preso il kit-medico per cominciare a disinfettare e richiudere le ferite che il tonico assunto in precedenza non era riuscito a sistemare e per fare lo stesso anche con i compagni di squadra. Tolta la giacca ormai ridotta a brandelli o quasi il rosso si sarebbe accorto che effettivamente spararsi addosso quel Doton non era stata una grande mossa, doveva stare molto più attento se non voleva uccidersi con le sue stesse mani. Gekisen gli aveva insegnato a controllare l’arte della terra da pochissimo e non era ancora abituato ad esprimere la sua massima potenza. Quando poi il colosso gli si avvicinò per dimostrare il suo stupore sulla sua crescita come ninja il rosso si mise a ridere imbarazzato grattandosi la nuca con la mano destra, peccato che un oscura presenza fosse volata fino a loro per interrompere il loro momento di gloria.

    sguardoalto


    -E quello cosa diavolo è?!!.. dannazione è il Sanga dell’ultima volta!!!.. mmh.. no questo veste decisamente meglio!..-


    Il pipistrellone effettivamente non era il Sanga che avevano affrontato la volta precedente, ma una delle sue evocazioni, un messaggero che non portava nessuna buona notizia a quanto pareva. Sembrava infatti che Itai e gli altri fossero stati sconfitti e catturati da quelli della Zanna, cosa poi non tanto improbabile viste le abilità belliche che fino a quel momento avevano dimostrato di possedere. Il rosso rimase ad ascoltare attentamente le parole del pipistrello mentre continuava la sua opera di disinfezione e bendaggio, sapeva bene che il tempo stringeva e poteva ascoltare benissimo anche mentre si leccava le ferite [Kit Pronto Soccorso / Abilità Mediche Intermedie].

    Uno scambio, ecco cosa proponevano quelli della Zanna, la chiave per ottenere le Stelle di Iwa in cambio dei loro amici, se fosse stato per Hoshi avrebbe accettato subito un patto del genere, peccato che quelli della Zanna fossero avvezzi a questo genere di ricatti poi dimostratisi sempre delle temibili trappole. Il rosso rimase in silenzio lasciando parlare Shiltar, era lui il più alto in grado e forse il più adatto a proferire parola, inoltre per quanto lo riguardava non avrebbe accettato uno scambio di quel genere senza avere prima delle garanzie o appunto come diceva Shiltar delle prove della loro buona fede, per quanto ne sapevano quelli della Zanna potevano anche massacrarli tutti dopo aver fatto lo scambio. Una situazione davvero interessante, ora non restava che decidere se tentare di fregarli o farsi fregare. Il rosso avrebbe lasciato parlare il pipistrello in risposta a quello che Shiltar aveva detto, quindi avrebbe avanzato anche lui delle domande.

    -Ehi io ho un paio di domande.. voglio informazioni sulla vostra missione.. in quanti siete?.. e chi?.. so per certo che assieme a voi c’è il tuo padrone dalle vesti super attillate e quel bastardo di Akira Gen.. e poi quel tizio con le spade assurde.. ma immagino non siate gli unici in gara per questa missione.. forza andiamo!.. non crederai davvero che possiamo accettare una proposta del genere da voi ninja della Zanna.. soprattutto dopo l’ultima volta!.. AHAHAHAHAH..-


    Il rosso ormai aveva capito gli schemi d’azione di quei ninja, o quasi. L’uomo che lo preoccupava di più inoltre era quel farabutto di Akira che con la sua arte sapeva manipolare non solo il territorio ma anche le anime delle persone gettandole nello sconforto, se si fossero nuovamente trovati a fare i conti con una delle sue illusioni la cosa si sarebbe fatta dannatamente pericolosa.

    -Ehi amico.. di al tuo padrone.. che all’appuntamento non dovrà esserci quel tizio di nome Akira.. o qualsiasi tipo di sua illusione.. come quella del villaggio di pazzi che mi ha mostrato poche ore fa.. e di al Sanga che voglio una risposta da lui.. voglio sapere perché voi della Zanna ce l’avete tanto con l’Accademia!!!..-


    Il rosso quindi si sarebbe riappacificato, e avrebbe continuato a sistemarsi le ferite. Tra tutti Akira era quello che più detestava. Lo aveva già incontrato in quella stanza poche ore prima, e le immagini che gli aveva mostrato non gli erano piaciute per niente, il rosso solo ora cominciava a capire una cosa essenziale. Non sapeva perché quelli della Zanna agissero con così tanta ferocia nei loro confronti.





    Tabella Riassuntiva


    Stato Fisico: Sfiancato e dolorante
    Stato Psicologico: Concentrato

    Energia Vitale: 32/35
    Vitalità: 8/18

    Testa: 5/6
    Busto: 7/9
    Braccio DX: 5/5
    Braccio sX: 5/5
    Gamba DX: 5/5
    Gamba SX: 5/5

    Chakra: 125/480

    Slot Difesa I: ///
    Slot Difesa II: ///
    Slot Difesa III: ///
    Slot Difesa IV: ///
    Slot Difesa V: ///

    Slot Attacco I: ///
    Slot Attacco II: ///
    Slot Attacco III: ///
    Slot Attacco IV: ///
    Slot Attacco V: ///
    Slot Attacco VI Bonus: ///
    Slot Attacco VII Bonus: ///


    Slot Gratuito: ///

    Tecnica Base: ///
    Tecnica Base II: ///
    Tecnica Avanzata: ///

    Equipaggiamento:
    Boomerang – Katana “Tatsumaki” [AdCC] x1
    Kunai [AaD] x11
    Spiedi [AaD] x3
    Cartabomba Livello III [Bomba] x3 (Distruttiva x2 – Remota x1)

    Tonico di Recupero Superiore [Tonico] x3
    Tonico Coagulante Superiore [Tonico] x0
    Tonico di Ripristino Superiore [Tonico] x1
    Guanti rinforzati [Protezioni] x1
    Corpetto di Cuoio [Protezioni] x1
    Parabraccio in Acciaio [Protezioni] x1
    Occhiali [Protezioni] x1
    Calzari Rinforzati [Protezioni] x1
    Filo di Nylon Rinforzato [Vario] x2
    Corda di Canapa [10m] [Vario] x2
    Filo in Acciaio [10m] [Vario] x2
    Accendino [Vario] x1
    Bottiglietta di Alcool [Vario] x1
    Kit di primo soccorso [Vario] x1
    Kunai+Carta Bomba x0 (Deflagrante)





     
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    È colpa tua. Ratty

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    Mi spiace Mizukage, ma hai solo la mia parola a cui affidarti. Non posso provare di averli davvero catturati ma al contempo nemmeno tu puoi esserne sicuro. Ridacchiò il pipistrello gigante, fissando il trio con occhi divertiti. In pratica non aveva affatto risposto, ma sembrava in vena di voler rincarare la dose. Ma in fondo..puoi forse fidarti di qualcosa in questo posto? Le illusioni di Akira Gen non sono identificabili tramite i normali mezzi...per quanto ne sapete potreste ancora essere all'esterno, o quella che avete ucciso potrebbe essere stata una innocente...o magari un vostro compagno stordito da qualche droga. Ridacchiò ancora. Pensaci..una tua evocazione che sparisce con facilità...sangue che esplode..non ti sembra poco plausibile?

    Oppure si? O No? Ma a dire il vero non importa, non credete? Dopotutto, in un modo o nell'altro voi andrete verso il Sanga, perchè esiste sempre una possibilità, per quanto minima, che noi stiamo dicendo la verità.

    E poi anche nella scorsa missione si era parlato di uno scambio, ma se ricordo bene ciò che mi hanno raccontato...a mentire e raggirare siete stati voi, non noi.
    Aggiunse poi, con tono tagliente, mentre Hoshi si spanciava dalle risate. Potete anche arrivare in ritardo. Avete tre amici. Ogni minuto di ritardo e uno di loro perderà un arto...poi, finiti gli arti, si passerà alla testa.

    Quanto a te, giovane Hoshikuzu Chikuma, se ti può interessare, anche la tua consaguinea è qui con noi...e ad essere sinceri lei è stata la principale fautrice della disfatta del vostro amico che evoca i Tengu...anche se ammetto che l'assistenza di un traditore di Kiri che abbiamo assoldato è stata essenziale. Pare che fosse una vecchia conoscenza di quel ragazzo chiassoso che combatteva coi rospi.


    Comunque, involontariamente Kyukemaru aveva detto qualcosa sui loro compagni. Sapevano che Itai poteva evocare i Tengu...ma non costituiva certo una prova, no?
     
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    Falce dei Kaguya


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    Roccia degli Spiriti - Riposo & Irruzione

    Anche Hoshi fece qualche domanda, mentre Diogene rimase in silenzio, probabilmente non aveva ulteriori domande da fare, suppose il Mizukage; peccato che il "pipistrello" davanti a loro non risultò essere una creatura cordiale e ragionevole, dato che iniziò a blaterare, con tono anche abbastanza derisorio, sull'eventualità che fosse tutta un'illusione di Akira Gen e su come tutto sembrasse poco plausibile, "Certo, uomini a cui escono ossa dal corpo, o che controllano il proprio sangue ed animali parlanti sono molto più plausibili di gente che fa esplodere il proprio sangue...", replicò con eguale tono derisorio Shiltar alle parole della creatura, prima che si rivolgesse ad Hoshi, tralasciando di accennare a come nella scorsa missione non s'era, però, parlato di torture e morte di quelli della Kazama prima del loro arrivo.

    La vera parte interessante del discorso di "Kyukemaru" fu quando accennò all'altra Chikuma che s'affiancava al Sanga, ad un traditore kiriano che pareva conoscere Drake ed a come descrisse Drake ed Itai attraverso le loro evocazioni, seppur queste ultime due notizie erano più preoccupanti di altre, in un certo qual modo.
    Ad ogni modo, Shiltar non aveva altro da chiedere ed a meno di altre repliche dei compagni, o dell'uomo pipistrello, quella stessa creatura se ne sarebbe andata, lasciandoli da soli.

    Il Kaguya avrebbe atteso qualche secondo, guardandosi attorno, poi, avrebbe cercato un punto non sporco da sangue, o altre robe possibili, considerando tutto il caos che avevano fatto in quel luogo e, piantata al suolo la Falce di Luna, ci avrebbe appoggiato la schiena, sedendosi.
    A quel punto, avrebbe estratto dalla sacca porta oggetti Quiggon, l'unica evocazione rimastagli accanto: "Mi serve che investighi un pò qui intorno, pensi di poterlo fare?", chiese il Kaguya, "Sì, dominatore, non sono ferito e ho abbastanza chakra per un'altra illusione, se necessario, la potrei usare per fuggire, se serve...", confermò il geco, "Va bene, ma sta attento, non correre rischi inutili.", replicò il Mizukage, prima di indicargli il cunicolo opposto a quello che aveva indicato l'uomo pipistrello, "Controlla prima quello, ok?", avrebbe semplicemente suggerito, ricevendo un cenno affermativo dal rettile che sarebbe poi saltato dalla sua mano a terra, muovendosi verso il luogo indicato.

    A quel punto il Kaguya si sarebbe rivolto agli altri due accademici e, se non fossero stati già vicino a lui, gli avrebbe fatto cenno di avvicinarsi e sedersi: "Correre alla cieca contro il nemico, senza forze, sarebbe rischioso... ci hanno dato del tempo per riprendere le energie, sfruttiamolo in parte prima di correre alla cieca contro di loro.", avrebbe semplicemente suggerito, prima di assumere uno sguardo più serio.
    "Prima di tutto, non sono sicurissimo di poter credere alle parole di quel grosso pipistrello sul fatto che abbiano catturato Itai ed i due della Foglia.
    Non conosco le abilità degli altri due, ma so che Itai è un jonin con elevate capacità, anche contro un'avversaria che può bloccare i suoi fuuton, penso che avrebbe di che difendersi..."
    , avrebbe esordito, tralasciando i suoi dubbi sull'ego di Itai, la presenza del sette Code al suo interno, e pensando piuttosto a come i doton del ninja di Kiri, forse, assieme alle sue stesse abilità da Jinchuuriki ed ai suoi Tengu avrebbero potuto aiutarlo... certo, queste erano più elucubrazioni dettate da ciò che sapeva delle persone di cui si parlava, poi non aveva pienamente idea di cosa mai potessero aver incontrato gli altri tre.

    "Dubito parecchio anche sulla storia che sia tutta una grossa illusione, ma quello penso si fosse capito... Per ora, direi di concentrarci su ciò di cui siamo certi.
    Il sensitivo della Foglia ha percepito nove individui in possesso di chakra qui dentro,fra cui un sensitivo avversario.
    Ora, facendo due conti, sappiamo che ci sono quel Atori che lancia grosse spade; Akira, di cui abbiamo incontrato un clone; il Sanga, di cui abbiamo visto le evocazioni; Otsune, che è stata tolta dai conti; se poi vogliamo credere in parte alle parole del pipistrello garrulo, allora ci sono anche l'altra Chikuma e questo misterioso traditore di Kiri. Il che ci lascia con almeno con tre incognite, fra cui un sensitivo, se non era uno di quelli che ho elencato prima."
    , avrebbe esordito, contando fino a nove con le dita delle mani.
    "Nel peggiore dei casi, quindi, ci troveremmo davanti ad otto nemici, di cui almeno metà dalle abilità a noi completamente ignote, supponendo che il lanciatore di spade non abbia avuto più di un graffio dall'attacco di Itai; nel migliore, se i nostri compagni hanno avuto modo di vincere più avversari, solo con il Sanga, che è sicuramente vivo, dato che abbiamo visto una sua creatura.
    E proprio il destino dei nostri compagni è la maggiore incognita: se supponiamo vero che li hanno catturati, allora è anche possibile che tuttora li stiano torturando, o investigando nelle loro menti per scoprire quanto più possibile su di noi e, soprattutto, immagino, su dove si trovi il Rotolo Spezzato.
    Se lo scoprissero, da ciò che ho intuito nella scorsa missione, loro hanno anche la capacità di condizionare in parte le azioni delle personi, non so se ci possano riuscire anche con i ninja, né fin dove siano capaci di condizionarli, ma potrebbero utilizzare queste abilità, assieme alle illusioni di Akira, magari, per obbligarli ad usare l'unica tecnica con cui potrebbero lo stesso prendere il Rotolo da loro ed a quel punto, sia loro, sia noi, saremmo solo elementi da eliminare."
    , continuò, per poi fermarsi, quando vide ritornare Quiggon.

    "Dominatore, quel cunicolo è bloccato poco più avanti, direi che è impossibile avanzare per di là...", avrebbe detto semplicemente.
    "Va bene, Quiggon. Ora, se puoi intraprendere l'altro percorso... controlla anche quello, ma ancora una volta: attento.", fu la richiesta di Shiltar, a cui la creatura concordò con un cenno del capo ed il conseguente avanzamento nello stesso.

    "A quanto pare, quindi, ci toccherà seguire quel percorso indicato dal pipistrello, ma in ogni caso, non sono per nulla d'accordo ad andare lì per quando ci aspettano. Di certo sarà una trappola, che sia un'illusione di Akira, o di qualcun altro, che abbiano i nostri compagni prigionieri o meno, ma di certo non mi fido di loro e non starò a seguire le loro aspettative. E spero che su questo saremo tutti concordi.", avrebbe spiegato agli altri due, attendendo per eventuali obbiezioni.

    Se non ce ne fossero state, a quel punto, il Kaguya si sarebbe poi rivolto a Diogene: "Mikawa, prima non ho potuto non notare quel tuo trucchetto con il sangue e, considerando le abilità di Otsune, per quanto immagino il modo in cui usiate le vostre arti di clan sia diverso, mi chiedevo: anche tu puoi utilizzare, o almeno percepire, tutto il sangue intorno a te? Mi era parso di capire che lei ci riuscisse... e, per quel poco che sappiamo di Akira, le sue illusioni, reputate invalicabili, sono manipolabili mediante un cosidetto sigillo di sangue che lui deve incidere per attivarle e controllarle... e se è fatto di vero sangue, mi chiedevo se tu potessi fare qualcosa in tal senso...", avrebbe suggerito al colosso otese, prima di guardare Hoshikuzu, "Tu, Hoshi, invece, penso che sarai di grande aiuto se ci troveremo il Sanga davanti: in fondo fra me, te e Brando, l'altra volta, quello che ha saputo far più male a quel tizio sei stato tu e sono convinto che ciò sia dovuto alle sue abilità di dividersi in pipistrelli... credo lo rendano più facilmente vittime di attacchi a largo raggio e meno al più semplice corpo a corpo.", quindi aggiunse, "E sospetto che il loro lanciatore di spade sia piuttosto indifeso nelle breve distanze, in più l'altra Chikuma sembra essere capace soprattutto nel bloccare i fuuton, quindi, qualora dovessimo affrontarla, avremmo tante altre opzioni, tutti quanti a quel che ho visto.", avrebbe concluso.

    A quel punto, si sarebbe semplicemente appoggiato alla grossa impugnatura della sua Falce ed aggiunto: "Adesso, aspettiamo per un pò il ritorno di Quiggon ed intanto recuperiamo le forze.", avrebbe suggerito, socchiudendo leggermente gli occhi; non c'era di che correre contro il nemico, considerando tutte le variabili contro di loro e, tanto più con avversari potenti come sapeva essere il Sanga ed Akira, dovevano essere in forze per poterli affrontare, poiché di certo non li avrebbero lasciati andare avanti nella loro missione senza ostacolarli.

    Quiggon ci avrebbe messo tutto il tempo necessario ad andare e tornare dal corridoio indicatogli, quei 40 minuti buoni (che sommati a quelli della precedente investigazione, facevano un totale di 50 minuti in cui i ninja erano rimasti immobili a riposare), per poi alla fine ritornare da Shiltar e compagni.
    "Dominatore, quel corridoio porta ad un'ampia sala, una specie di grotta, come detto dal pipistrello gigante. Ci sono diverse raffigurazioni sulle mura, ma nessun segno, apparente, di trappole, solo una grossa porta in acciaio che non sono nemmeno lontanamente riuscito a spostare.
    Lungo la strada, poi, c'erano soprattutto vie ausiliarie bloccate, una sola era aperta e sembrava dare su una specie di lago artificiale, o una cosa del genere."
    , avrebbe raccontato il geco.

    Sentite le parole dell'ascetico rettile, il Mizukage si sarebbe alzato in piedi, allungando poi una mano verso la piccola creatura, "Ben fatto, Quiggon.", si sarebbe complimentato, aspettando che l'esserino risalisse sul suo palmo, per poi posarlo con attenzione dentro una delle sacche porta oggetti, da cui Shiltar prese al qual tempo un altro tonico di recupero del chakra, il terzo che avrebbe ingerito: l'ultimo possibile per lui in un unico giorno, ma, considerando tutto, verosimilmente del chakra in più gli sarebbe stato necessario, come lo sarebbe stato anche agli altri.
    "Immagino sia superfluo suggerirlo, ma direi che è meglio se arricchiamo le riserve di chakra ulteriormente con un tonico, se ne avete ancora, o se potete ancora ingerirne, se serve, io ne ho un quarto in tasca. Ditemi pure.", affermò, ingerendo il proprio di tonico ed attendendo che gli altri fossero poi pronti, quindi, messa la Falce di Luna dietro la schiena, con il mantello ormai piuttosto mal ridotto (per non parlare del resto degli abiti con l'estrazione di ossa nello scontro precedente), avrebbe detto: "Andiamo, è tempo di agire contrariamente a quanto sperano. Io aprirò la fila, Hoshi tu sta in mezzo, potresti essere d'aiuto sia a me, sia a Diogene che chiuderà il gruppo, ok?" e si sarebbe messo in cammino verso l'unico percorso a loro possibile.

    Il corridoio in cui si avventurarono era, effettivamente, privo di molte opzioni: tutte le aperture sembravano dare su zone franate, il che impediva anche di dilungarsi in ricerche varie.
    Dopo la curva descritta dal pipistrello parlante, poi, in effetti c'era una deviazione, davanti alla quale, Shiltar tamburellò sulla sacca dove si trovava Quiggon e, quando l'animale uscì la testolina, il Kaguya chiese soltanto: "Lì si trova il lago artificiale di cui parlavi?", "Sì, non mi ci sono avventurato perché sembrava fin troppo profondo e rischioso, ma era alla fine di un cunicolo oltre un'apertura.", avrebbe spiegato il geco.
    "Buono a sapersi, ma meglio lasciar stare per ora: puntiamo alla meta, senza ulteriori deviazioni, specie dopo il trucchetto di Akira prima dello spiazzo.", avrebbe detto il Mizukage, rivolgendosi ai due compagni di missione, per poi fermarsi, poco dopo, poiché aveva avvertito qualcosa.
    Il tatto parecchio sensibile di Shiltar, infatti, aveva sentito chiaramente dall'alto, arrivare uno spiffero, spiffero che, a ben guardare, proveniva da una specie di fessura nel soffitto: non fosse stato che il Mizukage era più che deciso a non deviare dal percorso principale stavolta, avrebbero anche potuto provare a scoprire a cosa portava, in ogni caso, trovò più corretto condividere l'informazione con gli altri: "Ragazzi, lì in alto c'é una qualche fessura... potrebbe essere una trappola, come una strada senza uscita, ma potrebbe anche essere un modo per uscire da qui dentro, considerando che hanno fatto franare il percorso per cui siamo entrati qui nella Roccia. Per ogni eventualità, cercate di ricordarvi dove si trova, quando saremo sul punto di andarcene, ok?", avrebbe suggerito.

    Escluse quelle due eventualità, il trio sarebbe semplicemente andato avanti, fino ad arrivare effettivamente all'ampio spiazzale di cui sia Kyokemaru, sia Quiggon, avevano parlato.
    In effetti il luogo era piuttosto maestoso, ma c'era un elemento che infastidiva Shiltar: i serpenti, che gli ricordavano parecchio la spiacevole esperienza con i Chuda a Laa, ma per "fortuna" qui si trattava di tutt'altri mostri e nemici, "Almeno non ci sono tartarughe qua in giro...", si disse il Mizukage, considerato la sua totale avversione per le testuggini.

    Lo spiazzo, comunque, conduceva ad una porta senza ante su un pianerottolo rialzato, che il Kaguya attraverso con già la mano sinistra sull'impugnatura della Falce di Luna, mentre si ritrovava in un'ulteriore sala, rettangolare, abbastanza ampia, alla cui estremità opposta c'era la porta di metallo di cui aveva parlato Quiggon e sulle cui pareti erano raffigurate diverse scene di lotta, accomunate dalla presenza di ninja e di una stella, che culminavano nella figura di un uomo in preghiera con tre stelle attorno alla testa.

    Non c'era il Sanga, quindi Shiltar si sarebbe voltato verso gli altri due: "Giacché siamo in anticipo, è ora d'imbucarci, direi.", avrebbe suggerito sorridente, impugnando la Falce di Luna con ambo le mani, "Vediamo quanto è resistente questa porta...", avrebbe aggiunto, prima di sferrare due degli attacchi del suo stile di lotta: le Fasi Lunari.

    Tsuki no Kama [AdCC]
    Una Gigantesca Falce dall'impugnatura lunga circa 160 cm, alla cui estremità più bassa sono connessi degli anelli rinforzati, adatti a reggere il peso di un'arma di quelle dimensioni.
    L'arma possiede due lame a semiluna con un raggio di 90cm ciascuna, che le danno una potenza offensiva pari ad una Zanbato per una durezza di poco superiore.
    La lunghezza massima dell'arma sarà di 250cm.
    Date le dimensioni, inoltre, l'utilizzo della Tsuki no Kama produce ingombro.

    Tipo: Lama - Taglio
    Dimensione: Gigante
    Quantita: 1 (occupa 2 slot AdCC)
    (Potenza: 50 ; Durezza: 5 ; Crediti: 250)

    Primo Quarto
    Serie di veloce spazzate diagonali eseguibili con dei veloci movimenti delle spalle, permetteranno di eseguire dapprima un fendente dalla spalla sinistra al fianco destro e poi uno dalla spalla destra al fianco sinistro, o viceversa, semplicemente sfruttando un semplice gioco di spalle e fianchi dell'utilizzatore.
    [Richiede 1 slot azione per ogni spazzata]


    Il Mizukage avrebbe sferrato due veloci colpi consecutivi diretti entrambi nello stesso punto identico, approssimativamente al centro dello sterno della figura ritratta sulla porta.
    [Precisione: Nera+5 (Bonus Maestria Off Sup - Tsuki No Kama); Vel: Nera; Forza: Nera; Potenza: 50; Durezza: 5 => Potenzialità di Rottura x attacco = 250]

    Se i primi due colpi non fossero stati sufficienti, Shiltar avrebbe continuato con altre due coppie di fendenti dello stesso tipo, per un totale di 6 attacchi nello stesso identico punto.
    [Slot extra per bonus agilità (Maestria Off Sup - Tsuki No Kama) - Tutti con le stesse statistiche di cui sopra]

    Se poi i colpi, che fossero stati due, sei, o una via di mezzo, fossero stati sufficienti, allora, una volta che la strada dinanzi ai ninja si fosse aperta, il Kaguya avrebbe poggiato la Falce di Luna sulla spalla sinistra e, voltatosi verso i due compagni di missione, avrebbe oltrepassato l'ingresso: era il momento di vedere quanto erano affilate le zanne che minacciavano di morderli.


    Chakra Shiltar: 43/80 (usati) [52 Consumati + 2,5 per 50 minuti di riposo assoluto + 0,5 per 20 minuti di camminata + 6 per Tonico di Recupero Superiore]

    Ferite Shiltar: Medioleggera diffusa sul corpo + Medioleggera diffusa sul petto =>
    23/26,5 Vitalità (-2 busto; -0,5 per braccio)
    28/35 Energia Vitale

    Chakra Quiggon: 12,75/20 (usati) [15 consumati + 1,25 per 50 minuti di camminata + 1 per 20 minuti di riposo assoluto]
    Ferite Quiggon: Illeso
     
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    Quest
    ..Imbucati..
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    Quel pipistrellone parlava un sacco accidenti. Hoshi aveva quasi completato di fasciare le ferite quando questi fece intuire che tra i Zannuti ci fosse anche quella ragazza che si faceva passare per una Chikuma. Gli occhi del rosso si sbarrarono sentendo che a sconfiggere Itai era stata proprio lei, un mostro come il biondo era stato steso da una Chikuma, niente male. Il ragazzino sogghignò divertito cominciando poi a ridere, non sapeva se essere preoccupato o fiero della notizia, Itai non si sarebbe mai lasciato sconfiggere da una come quella.

    -AHAHAHAH.. buon sangue non mente.. beh se è con voi dille pure di preparare il The.. il suo amato cuginetto sta per arrivare!..-


    Accidenti, Itai, Drake e quell’altro di cui non ricordava il nome erano stati sconfitti, impossibile. Hoshi non poteva dire di conoscerli poi così bene, ma non sembravano proprio degli sprovveduti incapaci di battere gente come quelli della zanna. Tra i presenti era senza ombra di dubbio lui il più debole, era davvero migliorato così tanto?

    Il pipistrello forse involontariamente o come gesto di sfida aveva terminato il suo discorso dando agli accademici più informazioni di quanto potevano sperare, che fosse un tranello o meno a questo punto poco importava. Il rosso sarebbe rimasto a fissare l’animale mentre spiccava nuovamente il volo per dileguarsi quando scattò in piedi affrontando un paio di passi in modo quasi disperato e affannoso.

    -I BISCOTTI!!!.. RICORDALE DI PREPARARE I BISCOTTI!!!.. ooooh.. cavolo se ne è andato!!!..-


    Il rosso si sarebbe quindi rimesso a sedere cercando una posizione più comoda possibile, accidenti trovare un posto adatto era quasi impossibile in mezzo a tutto quel casino, si erano proprio sfogati quei tre e la Mikawa della Zanna, di sicuro avrebbero speso una fortuna per l’impresa delle pulizie.

    I tre ora si erano ritrovati soli in mezzo a quella gigantesca stanza, era giunto il momento di recuperare un po’ di forze dato che il nemico era stato così gentile da concedere loro una tregua. Era evidente che gli accademici uccidendo la donna avevano inflitto un danno maggiore di quello che i Zannuti si aspettavano di subire, ben ti sta Zanna. Hoshi si era steso a terra per rilassarsi mentre con la mano destra faceva dondolare il pendaglio che Chuyu gli aveva regalato sopra la sua testa, la promessa che aveva fatto era ancora valida ed il Chikuma avrebbe fatto di tutto per mantenerla.

    Shiltar da buon leader aveva preso a fare il punto della situazione, sembrava che nonostante la vittoria riportata la guerra con quelli della Zanna fosse ancora lunga e irta di difficoltà. I nemici da affrontare erano molti e tra loro c’erano di sicuro i tre che nella missione precedente li avevano tenuti a bada, una situazione interessante. Come se non bastasse ora erano anche costretti a vivere nel dubbio di una sconfitta dei loro compagni di squadra, una possibilità difficile, ma non da escludere date le abilità del nemico. Ancora una volta quelli della Zanna erano riusciti ad instillare il veleno del dubbio tra le fila degli accademici, un veleno letale e lento che corrodeva il loro spirito anche se pur temprato da mille battaglie. Quando poi Shiltar accennò alle abilità del rosso e della loro efficacia contro il Sanga questi si mise a sorridere un po’ imbarazzato.

    -Eheheh.. già.. l’ultima volta l’ho bruciacchiato per bene.. pipistrelli alla brace!!!.. con le nuove tecniche che ho imparato credo di potervi supportare senza problemi.. anche se quelli che mi preoccupano di più sono quell’Akira e le sue illusioni e la mia cuginetta Chikuma.. sai bene anche tu che può bloccare qualsiasi Fuuton con quella sua tecnica del castello coso.. si quella dove blocca l’aria ed i suoni e le mie abilità vengono annientate!.. se li incontriamo dobbiamo assolutamente sbarazzarci di quei due per primi.. le loro abilità di supporto sono troppo debilitanti..-


    Il rosso quindi avrebbe cambiato posizione, stare troppo tempo steso cominciava a dargli fastidio. Shiltar aveva mandato Quiggon in avanscoperta, quelle sue evocazioni si stavano rivelando molto più utile di quanto si potesse sperare, avere uno zoo portatile aveva di sicuro i suoi vantaggi. Il rosso avrebbe atteso beatamente assieme agli altri ripensando alle battaglie fino a li combattute, quei tizi della Zanna erano davvero forti e affiatati non c’era che dire, qualsiasi cosa li muovesse ad agire così doveva essere davvero importante.

    Quando poi Shiltar consigliò ai due di assumere un altro medicinale per recuperare le energie il rosso non se lo fece ripetere due volte ingoiando al volo una di quelle così disgustose pillole, accidenti se le odiava. Il rosso avrebbe mandato giù tutto senza fiatare per poi tirare fuori la lingua con una smorfia disgustata, quella roba proprio non gli piaceva e solo durante la concitazione della battaglia riusciva a farsele piacere [Tonico di Recupero Superiore].

    -BLEAH!!!.. che schifo.. le odio queste pasticche.. ma non potevano farle al gusto di polpo alla griglia.. oppure al gusto ramen?!.. accidenti!!!..-


    Il tempo concesso loro per recuperare si esaurì anche troppo rapidamente. Il rosso era rimasto in silenzio per la maggior parte del tempo, aveva bisogno di concentrarsi al massimo, il prossimo incontro con quelli della Zanna sarebbe stato decisivo senza alcuna ombra di dubbio e fra tutti il più difficile. Il gruppo infine riprese la via seguendo il sentiero indicato dal pipistrello gigante, sembrava infatti che l’altro passaggio fosse un semplice vicolo cieco, poco male.

    Quella struttura era gigantesca, l’antico popolo di Iwa aveva costruito una vera e propria città sotterranea, uno spettacolo imperdibile per archeologi ed appassionati di reperti antichi, peccato che al rosso tutta quella roccia sembrava solo roccia. Spostandosi il gruppo aveva trovato altri passaggi, uno dal quale sembrava provenire dell’aria, forse un passaggio che conduceva verso l’esterno, era meglio ricordare il punto da dove veniva quell’aria, poteva sempre rivelarsi un’ottima via di fuga. Finalmente dopo una piacevole e tranquilla passeggiata erano giunti al luogo dell’incontro, una vasta sala dove un grande portone la faceva da padrona, un luogo spettrale ed inquietante considerate le grandi statue che lo adornavano. Sembrava che quelli della Zanna non si fossero ancora presentati, i ninja dell’Accademia li avevano anticipati.

    -Fiuuuu.. questa porta sembra piuttosto robusta.. ehi Shiltar sei sicuro di farcela da sol..!!!..-


    Il rosso non era riuscito a terminare la frase che il Kaguya aveva preso a menare potentissimi fendenti al portone, una tempesta di lame di falce si era abbattuta su quella lastra che bloccava il passaggio, quel tizio era una bestia disumana. Sembrava che l’incontro con quelli della Zanna a questo punto fosse stato deciso, non dal destino, ma dalla volontà dei ninja che lo avevano preso a salde mani. Fatto un gran respiro il rosso si sarebbe preparato assieme ai compagni a incontrare il resto della banda della Zanna, aveva desiderato da sempre di imbucarsi ad una festa a cui non era stato invitato.





    Tabella Riassuntiva


    Stato Fisico: Riposato
    Stato Psicologico: Concentrato

    Energia Vitale: 32/35
    Vitalità: 10.5/18 (+ 2Leggere + 0.5 Leggera)

    Testa: 5/6
    Busto: 7/9
    Braccio DX: 5/5
    Braccio sX: 5/5
    Gamba DX: 5/5
    Gamba SX: 5/5

    Chakra: 215/480 (+60 tonico + 25 pc riposo assoluto + 5pc riposo camminata)

    Slot Difesa I: ///
    Slot Difesa II: ///
    Slot Difesa III: ///
    Slot Difesa IV: ///
    Slot Difesa V: ///

    Slot Attacco I: ///
    Slot Attacco II: ///
    Slot Attacco III: ///
    Slot Attacco IV: ///
    Slot Attacco V: ///
    Slot Attacco VI Bonus: ///
    Slot Attacco VII Bonus: ///


    Slot Gratuito: ///

    Tecnica Base: ///
    Tecnica Base II: ///
    Tecnica Avanzata: ///

    Equipaggiamento:
    Boomerang – Katana “Tatsumaki” [AdCC] x1
    Kunai [AaD] x11
    Spiedi [AaD] x3
    Cartabomba Livello III [Bomba] x3 (Distruttiva x2 – Remota x1)

    Tonico di Recupero Superiore [Tonico] x2
    Tonico Coagulante Superiore [Tonico] x0
    Tonico di Ripristino Superiore [Tonico] x1
    Guanti rinforzati [Protezioni] x1
    Corpetto di Cuoio [Protezioni] x1
    Parabraccio in Acciaio [Protezioni] x1
    Occhiali [Protezioni] x1
    Calzari Rinforzati [Protezioni] x1
    Filo di Nylon Rinforzato [Vario] x2
    Corda di Canapa [10m] [Vario] x2
    Filo in Acciaio [10m] [Vario] x2
    Accendino [Vario] x1
    Bottiglietta di Alcool [Vario] x1
    Kit di primo soccorso [Vario] x1
    Kunai+Carta Bomba x0 (Deflagrante)


     
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    ~ Le Stelle di Iwa ~
    [L'invincibile Duo o Il Trio delle Meraviglie?]




    Come se non fosse successo nulla, i due si ritrovarono in una condizione di stallo o quasi: i colpi di Drake e Re dei Tengu erano falliti miseramente, senza sortire nessun tipo di danno al corpo del ninja nebbioso, il quale però si ritrovò con un pugno di mosche, anch'esso, dopo la sua offensiva; Perchè non era funzionato quel piano? Cosa gli era sfuggito? Aveva capito però una cosa molto importante: per qualche strano caso, fortuna o sfortuna, l'azione iniziale d'indietreggiamento aveva fatto spostare il riflesso, salavandolo da danni certi.
    Le rane avevano notato tutto, l'Eremita aveva notato tutto e la sua mente era già all'opera per capirci qualcosa, per capire cosa stesse succedendo.
    Tutto attorno a lui era rallentato in quegli istanti, scrutando con la coda dell'occhio, considerando che erano tutti in visuale, cosa accadeva al suo amico Itai, cosa doveva esser successo sotto i suoi piedi e quello che poteva avvenire.
    Le rane comunicavano con lui dandogli veloci segnali, bastavno solo quelli, usando le loro capacità vocali e i fili di chakra per la comunicazione: erano tutti collegati nella sua rete, anche dentro quel palazzo di silenzio.
    Capì che in qualche modo Itai fosse in difficoltà, come se non riuscisse a dare il meglio usando il Demone, capì che in qualche modo la battaglia vigeva anche sotto di loro, considerando la lentezza con la quale il terzo ci metteva a reagire.
    Vide arrivare la colonna d'acqua, proprio verso il gigante Tengu: lui approfittò per fare qualche passo indietro per prendere fiato, cercando di capire cosa stessa succedendo: in quel momento uno strattone sul sui suoi capelli gli fecero girare il volto; Sia Shima che Fukusaku gli avevano fatto notare due costrutti elettricit ai suoi lati: era utili, considerando che gli permettevano d'avere una visione a 360°, insieme a Gamachibi che gli dava un supporto perfetto per l'individuazione delle cose più lontani da lui.
    Proprio di quelli doveva star attento: fù Shima a notare un enorme pungiglione uscire dal terreno e il repentino cambiamento del terreno.


    Attenti giovanotti, qualcosa sotto terra ha rilasciato della sostanza nel terreno, che sembra espandersi per tutto il campo! Fuggite o volate!


    Le parole sarebbero arrivate a tutti, sfruttando i fili di chakra e la rete di comunicazione sopra citata [Arte della Comunicazione (Superiore)], che sembrava avergli coordinati bene fino a quel momento: dovevano farcela.
    Per ora i globi non avevano ancora funzionato, per cui erano tenuti in serbo per qualcosa di futuro: doveva spostarsi rapidamente da quella posizione o almeno ribaltare l'intera scena.
    Per prima cosa sfruttò il chakra repulsivo per innalzarsi da terra e rimanereci sospeso come se camminasse sull'acqua: il veleno non l'avrebbe toccato, per poi osservare bene l'azione di Koma che infiene era passato all'attacco: era visibile, anche se i suoi passi e i movimenti non producevano nessun rumore; Non gli fù difficile schivare quell'attacco, semplicemente distaccandosi ancora di più e frapponendo la sua spada a quella del nemico [Agilità 675][Velocità 600]: si scoprì essere una finta, considerando che la lama di nebbia attraverso quella di metallo nero del fabbro.
    Le rane non lo avevano avvertito, per cui stava per succedere qualcosa.
    La nebbia riprese a salire; Rapido Drake diede uno scossone a Shima, facendogli capire con uno sguardo e un movimento della mano di contattare Itai: l'azione fù molto più veloce della precedente, considerando che il gruppo se lo aspettava e la rana, seppur anziana, non era stupida. Sojobo, la nebbia! Guarda Drake! Disse, sbrigativa.
    Ryouji aveva capito quanto ci volesse per debellare quella presenza dal campo, per ciò decise di usare la stessa jutsu precedente, sperando che l'evocazione capisse al volo la sua intenzione, non prima d'aver lanciato uno sguardo a Fukusaku [2SD], per l'olio.


    CITAZIONE
    Fiato di Fuoco - Endan
    Villaggio: Konoha
    Posizioni Magiche Nessuna
    L'utilizzatore può emettere una rapida fiammata dalle dimensioni ridotte, utile per reagire prontamente. La potenza è pari a 20 ed avrà una larghezza pari ad un metro. È possibile utilizzarla in Subisci e Mena come se posseduto il talento 'Tecniche Immobili'.
    Tipo: Ninjutsu - Katon
    (Livello: 4 / Consumo: Medio)
    [Lunghezza Massima: 2 metri ogni grado ninja]
    [Da genin in su]

    [AdR] Sputare Olio
    Il rospo può emettere una quantità d’olio, come pruzzo o dai pori della lingua, pari alla sua esperienza, mirando anche ad un'area ben precisa con una discreta precisione: l'olio non incendiato possiede capacità incapacitanti. Se incendiato successivamente, la sua potenza aumenta di 10.
    Gli Slot Dimensionali d'olio che la rana può sfruttare sono pari allo Slot Dimensionale dell'evocazione per due.
    Per la ricarica degli Slot Dimensionali d'olio sarà necessario un numero di Round d'attesa crescente in base alla grandezza dell'evocazione: un Round ogni 5 Slot Dimesionali d'Evocazione.

    [Blu: Potenza 20]
    [Rossa & Blu: Malus Velocità e Riflessi -1 Tacche (-1 Tacca ogni Round successivo)]
    [Distanza: 2 metri x Slot Dimensionale d'Olio]

    Una fiammata abbastanza grande si diresse verso la nebbia [Potenza 20 (+22.5 Katon +20 Hijutsu +30 - 40) = 52.5], cercando di trovare l'incrocio con una possibile risposta del Re dei Tengu, quindi circa vicino alla sua posizione.
    Poi qualcosa inruppe in quella bella dimostrazione di gioco di squadra: una roccia crollando, aveva alzato un piccolo polverone, mostrando a tutti un essere dal colore argenteo e molto strano nell'aspetto, forse riconducibile ai robot già visti fino a quel momento anche se molto più avanzato.
    Ancora un respiro veloce, prima di ritrovare la concentrazione e la spada.
    Si stava scatenando il finimondo dentro quella zona: aveva capito che la donna armaturata era troppo per Itai, forse troppo furba e preparata, ed insieme a Koma formava una squadra veramente temibile; Sotto i loro intanto una battaglia con uno scoprione, almeno sembrava, e poco più in là un robot assassino.
    Tutto veniva ben catalogato dalla sua rana nella pancia, tutto veniva richiamato alla sua attenzione dai suggerimenti dei suoi due Sensei Eremitici.
    Vide Koma riprendere l'attacco, ancora una volta inudibile; I rospi avevano perso di vista il riflesso, anche se sentivano il suo odore avvicinarsi e distanziarsi e quindi potevano in parte avvertire l'evocatore, ma non potevano esser più precisi.
    Ma L'eremita aveva capito qualcosa.
    Vide il nemico avvicinarsi, quindi lui non fece altro che sfruttare la patina già attiva per darsi uno slancio indietro [Velocità 675], allontanandosi di circa 10 metri indietro, con un singolo salto. Ragazzo penso tu abbia trovato il punto debole del nemico...come uno specchio il suo clone invisibile si deve spostare di quanto tu ti allontani dall'originale. Disse, abbastanza contenta. Idiota! Che pensavi di fare...hai un nemico alle spalle, non giocare così a caso con la tua vita: sono sicuro che hai tirato ad indovinare! Concluse brusco il vecchio, che si era aggrappato ai capelli turchesi del ragazzo, per la paura.
    Nel viso del ragazzo un sorriso.


    La nebbia era debellata, poteva vedere bene tutto il resto del campo e sapeva benissimo che da un momento all'altro sarebbero arrivati gli attacchi finali: la strana posa di Koma, del suo riflesso, della scoparsa del primo e del ritorno dal mondo che non cè del secondo, gli puzzava.
    Rimase concentrato, facendo cenno alle due rane, con una scrollata della spalla, di tenere d'occhio cosa succedeva dietro di lui: erano a circa 2 metri l'uno dall'altro e l'unica cosa a cui pensava era come poter sfuggire da quell'attacco; Oramai il principio era ovvio, cioè che quando il riflesso s'avvicinava voleva dire che pure Koma lo faceva, anche se i colpi potevano esser diversi. Ragazzo, se dobbiamo sacrificarci lo faremo, dacci un segno e noi cercheremo di fermare l'attacco, permettendoti di vivere! Disse il vecchio, serio in volto. Ragazzo non sacrificare al tua vita per noi! Disse preoccupata la vecchia.
    Flessione sulle gambe, preparazione e concentrazione, chakra che ricopre l'intera zona del corpo pronto a scattare: l'attacco con katana era davanti e dietro a lui, spostarsi indietro non era una soluzione quella volta, se andava di lato il riflesso l'avrebbe seguito e se era quest'ultimo a colpire sarebbe di certo morto, se fosse stato Koma si sarebbe salvato.
    Ma fino a quel momento quello a colpire era sempre stata la parte invisibile.
    Fece un segno con la mano alle rane, come di un becco che si muoveva ai lati e che poi apriva la bocca: cosa voleva dire?
    Il colpo partì.
    Due kunai vennero estratti dalla mano libera di Jo, che si andò la spada in protezione davanti a lui, mentre le due armi da lancio vennero prese dalle due rane, che pronte si preparavano a difendere l'Eremita anche alle spalle, posizionandosi una a terra, Shima, e l'altra sulle nuca, Fukusaku: in questo modo avrebbero controllato la zona cieca.
    Mentre il colpo saliva, da parte del riflesso, Gamachibi fotografò l'area, percependo che l'oroginale era tangibile, cosa che potè notare pure Jo ascoltando il respirto e la lama muoversi, data la vicinanza strettissima: sarebbe stato lui.


    CITAZIONE
    [Abilità] Percezione
    L'utilizzatore è in grado di percepire forma e posizione di corpi solidi entro 30 metri, tramite slot azione. Gamachibi può percepire anche le fonti di chakra nella stessa area, ma non discrimina l'entità.

    Come un fulmine [Riflessi 600 (+4 Hijutsu +MedioBasso) = 800][Agilità 650], il corpo dell'eremita scatto, portando a frapporre la sua lama con quella del nemico: l'elettricità si spense per un secondo nella lama scura Shizuai, segno che c'aveva azzeccato.
    Il riflesso non scomparendo, fece capire alle rane che ancora non si preparava a colpire, considerando che data la distanza, muoveva solo la lama, poi con l'ennesima foto del rospo, si capì tutto l'inghippo; Un'indietreggiamento bastò per superare la linea di tiro di Koma [Riflessi 600 (+1/2 Basso) = 650][Slot Gratuito = 3 metri] in modo da portarsi ad una distanza che l'avrebbe salvato.
    Le rane risaltarono sopra Drake, pronte con kunai in mano.
    Ma non aveva ancora tempo per rilassarsi, considerando che doveva vedersela con un nemico più terribile: un bestione chitinoso uscì da sotto terra, almeno solo la testa, schizzando una sostanza strana verso la sua direzione; Fece un segno alle due rane sopra la sua spalla di colpire, Shima con un attacco d'olio, Fukusaku con uno ad acqua, che fusi insieme davano vita ad un getto giallastro: ovviamente il tutto velocizzato da una discreta quantità di chakra [Velocità 475 (+Basso) = 550][4 SD] per riuscire nel tempismo, anche se non perfetto permetteva di bloccare l'attacco a circa 4 metri da Drake, dato il suo allontanamento precedente di qualche metro.


    CITAZIONE
    [AdR] Sputare Olio
    Il rospo può emettere una quantità d’olio, come pruzzo o dai pori della lingua, pari alla sua esperienza, mirando anche ad un'area ben precisa con una discreta precisione: l'olio non incendiato possiede capacità incapacitanti. Se incendiato successivamente, la sua potenza aumenta di 10.
    Gli Slot Dimensionali d'olio che la rana può sfruttare sono pari allo Slot Dimensionale dell'evocazione per due.
    Per la ricarica degli Slot Dimensionali d'olio sarà necessario un numero di Round d'attesa crescente in base alla grandezza dell'evocazione: un Round ogni 5 Slot Dimesionali d'Evocazione.

    [Blu: Potenza 20]
    [Rossa & Blu: Malus Velocità e Riflessi -1 Tacche (-1 Tacca ogni Round successivo)]
    [Distanza: 2 metri x Slot Dimensionale d'Olio]

    [AdR] Attacco d'Acqua
    Il rospo è in grado di sfruttare l'acqua circostante per attaccare con getti o sfere d'acqua: gli Slot Dimensionali ingeribili dipendono dalla grande totale del rospo.
    Sfruttando il Getto d'Acqua, l'evocazione riuscirà a creare un flusso continuo del liquido ingerito, che riuscirà ad espandersi in linea retta con una velocità pari a quella dell'evocazione: in base alla maestria del rospo, il getto potrà essere regolato d'intensità in base alla variazione d'apertura della bocca dell'anfibio, risultando più veloce e con proprietà taglienti, ma meno potente, con aperture strette, invece meno intenso ma con grande potenzialità con aperture più larghe.
    Sfruttando la Sfera d'Acqua, il rospo potrà sfruttare la capacità di pressurizzare nello stomaco la sfera, in modo che all'impatto questa possa esplodere.
    Gli Slot Dimensionali d'Acqua ingeribili sono pari a 5 ogni 10 Potenza.
    All'evocazione, le rane sono provviste di una riserva già pronta d'acqua nello stomaco: ulteriori usi dell'AdR implica una ricarica.

    [Blu: Potenza 30]
    [Sfera d'Acqua Normale: Potenza Esplosione: 1/2 Potenza (eccesso) - Raggio Esplosione: 1 metro ogni 10 Potenza - Distanza: 2 metri ogni 5 Potenza]

    La combinazione delle tre rane ed Eremita era perfetta, considerando che non serviva che gli animaletti possedessero grosse capacità fisiche, dato che agivano sotto comando.
    Ora era il momento del contrattacco.
    Il ragazzo aveva osservato tutto ci che stava avvenendo e forse aveva capito cosa stava succedendo: i nemici che avevano di fronte erano sicuramente alla loro portantata, ma le disposizioni iniziali erano sbagliate; Agire in maniera diversa cambiando completamente tattica sarebbe stata la soluzione finale.
    Rapido, iniziò a gesticolare rapido sia a Fukusaku che Shima, non indicando Sojobo, ma facendo intendere a chi fosse designato il messaggio: sarebbe stato drastico ma un'idea frullava nella mente di Drake e non vedeva l'ora di metterla in pratica.


    Itai Nara, Drake vuole che tu smetta di combattere contro la ragazza armaturata...sembra che le tue capacità non siano abbastanza per lei: se proprio devi usa le tecniche Doton, che forse saranno più efficaci!
    Sfrutta un diversivo e passa la tua attenzione su altro, che sia questo il robot, che sia questo quello che stà sotto di noi.
    Jin, esci da sotto terra e colpisci Hinagiku, se Itai fallisce in maniera da tenerla sempre impegnata...forse non si aspetta che tu possa cambiare strategia e rimanendo nel sottosuolo gran parte delle sue tecniche non possono colpirti.


    Sojobo, da vecchio a vecchio, è il momento di mostrare a questi giovani cosa sanno fare le creature di una certa età!
    Il ragazzo, mi ha chiesto se tu possa riempire l'intera zona con un tuo particolare liquido...sà che tu possiedi questa facoltà perchè te l'ha vista fare già altre volte: ti difenderà lui e chiederà al resto di fare lo stesso.
    In questo modo aiuterai Jo nella sua strategia contro lo spadaccino e allo stesso tempo impedirai a quello scoprione di riemegere dalla terra: penso che un'isoletta di due metri basti per noi.
    Lascia una via di sfogo anche per il tuo evocatore.


    A tutti quelli in ascolto, fra poco la terra diventerà inferno, cercate d'aprire bene le orecchie! Sfruttate questa cosa per la vostra offensiva prossima e non riemegerte e caso: un'isola sarà fatta per Drake e noi, una per Itai nella sua posizione.
    Date il massimo e supportate Sojobo nella sua opera!


    La strategia che aveva rimuginato Drake era perfetta, ma doveva esser protetta, per cui Ryouji cercò di stare più attento possibile, rimanendo vicino a Sojobo, richiamando la sua attenzione, in maniera da difenderlo in caso d'attacchi da parte di Koma, il più vicino: si sarebbe interposto alle sue azioni muovendosi per bloccarlo, menando di spada se sarebbe servito, anche se considerando la capacità di volo della creatura, non c'erano pericoli; Anche gli altri avrebbero dovuto fare la stessa cosa, per permettergli di creare la terra bruciata che serviva, che si innescò grazie ad una cartabomba lanciata dal Foglioso [Potenza 50 (-40) = 10], da sotto il mantello che lo ricopriva tutto e ne celava le forme fino ai piedi, in maniera che nessuno potesse accorgersene, verso il basso e dietro di sè con un semplice colpo di polso, appena l'animale avesse iniziato la sua opera di riempimento: tanto le successive ondate d'alcolica si sarebbe espanse da sole.
    Se Koma fosse scappato a piedi, Drake si sarebbe premurato di stargli dietro, in maniera di non sprecare quella chance: tanto bastava seguire i movimenti del riflesso, visibile, per capire le sue azioni.
    Se tutto fosse filato liscio l'intera arena si sarebbe ricoperta di un puzzolente Sakè, che alla sua accensione diventò una cortina di fiamme enorme: era vero che sicuramente il potenziale era minore del dovuto, ma quella strategia era perfetta per distruggere tre nemici in un sol colpo.
    Il robot se non sapeva volare, sarebbe stato investito in pieno se si fosse mosso in quella direzione, insieme allo scoprione se fosse uscito ancora, considerando che forse non poteva saperlo stando sotto la crosta della terra, e per ultimo, come ciliegina su una torta, Koma; Ebbene, Ryouji aveva trovato il suo punto debole.

    Sorrise, portandosi al limite della sua isola di fiamme, larga appena 4 metri: quasi il fuoco lo toccava; Il riflesso era ancora visibile, ed era posizionato a circa 3 metri da lui, per cui l'originale era davanti della stessa misura, ma invisibile.
    Aveva vinto.
    Sarebbe rimasto a quella distanza senza muoversi.
    La tecnica di Koma era finita, disattivata: se solo avesse passato la fisicità al riflesso, questo avrebbe preso fuoco perchè in contatto diretto con l'inferno, se lo spadaccino avesse attaccato avrebbe dovuto rimaner tangibile, se anche si fosse avvicinato comunque il riflesso era al limite del fuoco; Anche se qualche altra diavoleria fosse nata, ogni sua azione sarebbe stata vana, perchè quell'attacco era troppo forte: compresa la colonna d'acqua che continuava a girare.
    Ora, sarebbe stato uno scontro perfetto: un'isola di 4 metri di diametro dove i due avrebbero potuto scontrarsi senza trucchetti.
    La mano sinistra, quella libera era pronta a colpire, con un solo movimento si innalzò caricata a pugno, diretto contro la figura del nemico.


    CITAZIONE
    Manipolazione della Forma
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna
    Manipolazione dell'impronta elementale. Grazie all'unione tra la manipolazione della forma e della natura, l'utilizzatore sarà in grado di costruire costrutti di chakra da poter utilizzare in diverse occasioni. Tramite un consumo di chakra pari a Basso è possibile creare un costrutto "piccolo" di potenza pari a 5; ogni ¼ basso di chakra aggiuntivo aumenterà di 5 la potenza oppure incrementerà di una taglia il costrutto. La massima dimensione è Grande da chunin, Gigante da Jonin D, Enorme da Jonin C, Colossale da Jonin B, mentre la massima potenza è sempre 50.
    Tipo: Ninjutsu - Katon/Raiton/Suiton/Fuuton/Doton
    (Livello: 3 / Consumo: Variabile - Mantenimento: ½ consumo attivazione)
    [Richiede impronta elementale III] [Richiede controllo del chakra III]
    [Da chunin in su]

    Una mano enorme, fatta a pugno, l'astrazione perfetta in forma gigante dell'arto di Jo che colpiva l'aria, si creò di scattò davanti a lui [Potenza 50 (+20 Hijutsu) = 70][Concentrazione 700][3 SD], riempiendo tutta la parte che intercorreva tra i due nemici: anche se lo spadaccino si fosse allontanato, portandosi al limite delle fiamme, Jo avrebbe potuto avvicinarsi di quel tanto che bastava per colpirlo ugualmente, considerando che il riflesso si sarebbe comunque trovato nella zona dannosa; L'attacco mirava al centro del petto dell'opposto, in maniera da colpirlo duramente e magari spingerlo dentro alla fiemme per il contraccolpo, supportato dal vento di Shima, in maniera da velocizzarlo ancora e sperare nello squilibrio maggiore.


    CITAZIONE
    [AdR] Senpou: Fuuton Sunabokori - Hermit Art: Wind Element Dust Cloud
    L'utilizzatore può emettere una folata di vento che può raggiungere i 10 metri; l'area d'effetto è un cono di raggio 3 metri.
    Ogni corpo che entrerà nella'area d'effetto della jutsu avrà rallentamente, -3 Tacche Velocità, se nel senso opposto all'emissione, un'accellerazione, +3 Tacche Velocità, se nel senso concorde all'emissione.
    Se usata in terreni polverosi, sabbiosi, piccole rocce, potrà alzare un polverone con effetto pari ad un Fumogeno.

    Se non ci fosse riuscito al primo colpo, l'offensiva successiva sarebbe stata comunque la stessa [Velocità 600 (+4 Hijutsu +1/2 Basso) = 750][Potenza 50], quindi attacchi con costrutto a pugno elettrico per colpire la parte centrale di Koma e sperare nella spinta tra le fiamme.
    Lo spazio era poco per scappare e anche se si fosse allontanato, magari fuggendo da quello scontro, da quell'isola, non avrebbe più potuto attaccarlo, considerando che ogni sua azione si sarebbe spenta, dal repentino movimento di Ryouji, sempre al limite delle fiamme, calcolando di man mano il giusto posizionamento: la lingua delle rane avrebbe fatto il resto, schizzando fuori per catturarlo [Velocità 475 (+Basso) = 550][In caso di fuga - AdO].


    CITAZIONE
    [AdR] Allungare / Muovere la lingua
    Il rospo potrà utilizzare la lingua, composta da numerosi pori e una bocca inoffensiva dentellata, come "arto prensile", in grado di stringere a sè l’obiettivo. Pur non avendo una forza capace di causare danni da schiacciamento, la saliva rende la lingua notevolmente adesiva, al punto che sarà necessaria una forza aumentata di almeno 6 Tacche rispetto all'animale per liberarsi con un unico movimento, oppure due slot azione con un vantaggio di 3 Tacche.
    La lunghezza della lingua sarà pari alla grandezza in Slot Dimensionali dell'evocazione per due.

    Sarebbe bastato anche un solo tocco per imprigionarlo e magari sbilanciarlo durante il suo salto verso il muro laterale o altra scialuppa di salvataggio: una spinta tra le fiamme, una spinta nell'isola dove avrebbe ritrovato Jo ad attenderlo con l'ennesimo pugno elettrico [Potenza 50][Velocità 600] dato mentre ancora scendeva a terra.
    Forse sarebbe stata una mera conclusione: l'uomo nebbia si sarebbe diradato tra le fiamme.
    Se tutto questo funzionava, forse il trio avrebbe sconfitto almeno tre nemici con una mano sola di strategia: qualcosa che avrebbero dovuto fare prima, ma che la loro conoscenza del nemico non permetteva; Drake comunque era salvo per quella parte, per cui rimase a vedere i frutti della sua idea.



    Chakra Rimasto: 172/288

    Riepilogo Difesa: Distanzio per schivare la finta, Enda (TA in Counter,) schivata indietreggiante 10 metri (uso pure SA), parata con spada, Percezione Gamachibi (SA), schivata indietreggiante, Shima & Fukusaku su attacco scoprione,
    Riepilogo Attacco: Cartabomba, Manipolazione Forma (TA), attacco con costrutto, Ipotetica Ado (poteva esser ommessa, ma tanto agisce nel mio next Round).
    CITAZIONE
    Chakra Fukusaku: 8/64 -> 12/64 [AdO]
    Chakra Shima: 4/64 -> 8/64 [AdO]


    Edited by The_Drake - 1/3/2012, 11:54
     
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    La furia del Re della Montagna dei Tengu




    Come aveva potuto essere così stupido. Lui, il grande Re dei Tengu, colpito in quella maniera stupida! Che l'età stesse davvero cavalcando e che fosse giunta l'ora di lasciare il posto ad uno dei suoi eredi?
    Ma cos'era quella bruciante sensazione? Dolore? No, non era dolore. Quell'emozione ardente che sentiva crescere dentro di se era il suo orgoglio. Il Re dei Tengu posò i piedi a terra, ferito nel fisico, nell'orgoglio ma grondante di vendetta. Ben presto quei ragazzini, tutti quanti, compreso Itai avrebbero capito quanto tremenda potesse essere la furia di chi aveva sulle spalle il peso degli anni e la compostezza che ne derivava. Quando anche l'ultimo brandello di quella stessa aria solenne spariva, ecco che esplodeva in un sol momento tutta quell'esperienza accumulata nei tanti anni di vita.
    Non sarebbe stata una donna arida come la terra a dargli grane. Non sarebbe stato un ragazzino che sapeva maneggiare a malapena una spada a costringerlo alla resa. Non sarebbe stato un animale vigliacco, tanto vigliacco da nascondersi sotto terra a ferirlo. Sojobo sapeva cosa fare e doveva farlo presto: lui doveva ardere il mondo.



    La colonna tornò nuovamente a caricarlo, eppure pretendere che si facesse colpire nuovamente, come uno sciocco quale non era era troppo. Il Re diede un deciso colpo con le ali e la colonna, seppur veloce, lo passò senza conseguenze. Quella volta non lo avrebbe preso in giro, non di nuovo. Non quella tecnica [Slot Difesa]. Il Re del resto avrebbe voluto distruggerla, ma per qualcosa di così grosso avrebbe avuto bisogno di jutsu che in quella situazione non avrebbe potuto usare. Dunque il Re atterrò, con la spada sguainata ma inutile e pertanto, disattivò quel jutsu: aveva bisogno di risparmiare quanto più chakra possibile.



    In quell'innaturale silenzio, mentre tutto attorno a lui si svlgeva un'insostenibile battaglia, preparò qualcosa che avrebbe dovuto preparare già da prima. Quella nebbia non sarebbe mai più calata sul campo di battaglia, la nebbia non cala mai all'inferno.
    L'anziano re, in quel cimitero del silenzio, preparò ad usare il suo sakè. Itai aveva sì tanto chakra, ma aveva anche molti problemi. L'aveva osservato combattere contro quella donna ed egli aveva bisogno dei suoi jutsu per abbatterla. Pertanto avrebbe fatto in modo di farglieli usare. Itai era ancora un cucciolo, Itai era forte, ma era tanto giovane quanto era stupido. Si innervosiva facilmente e ben presto avrebbe finito per fare qualche sciocchezza. Era Drake che doveva occuparsi della nebbia, per dare la possibilità a Itai di sfoderare tutta la sua forza reale.



    Il tengu in quel momento aveva i piedi ben piantati per terra e fu per questo che visse. Il Re udì con i suoi piedi ciò che stava accadendo sopra di lui. Il tremore dell'esplosione fu fragroso e dinanzi a se non c'era nulla. Era accaduto forse qualcosa alle sue spalle? Sopra di lui? Sotto di lui? Probabile, c'era uno scoprione con il pungiglione non molto lontano da lui eppure non accadeva nulla, dinanzi ai suoi occhi non accadeva nulla. Allora, temendo che ci fosse qualcosa sotto di lui, saltò via da lì. Con le ali, con i piedi, con ogni muscolo del suo corpo saltò. Vide qualcosa, mentre saltò, una figura nera e velocissima, che l'avrebbe ucciso se fosse rimasto lì. Previdente, saltò in direzione di Drake, avvicinandosi di molto a lui, schivando quell'incredibile colpo che altrimenti avrebbe messo fine alla vita immortale del Re Sojobo. Eppure non fu senza conseguenze, la spada lo ferì ad entrambe le gambe, seppur non gravemente come avrebbe voluto l'automa [Slot Difesa]. Una scarica di adrenalina che non avvertiva da molti anni lo percorse e subito dopo giunse il segnale: la nebbia. La sua tecnica esplose, ma un istante prima che ciò avvenisse lui aveva caricato una possente ondata di saké per dirigerla nel punto in cui si trovava Drake. Il Sakè, subito dopoandò ad incendiare lo striminzito jutsu di Drake [Slot Azione]. La fiamma portentosa che ne furoiuscì dissipò ancora la nebbia. In tutto ciò, non fu sfiorato dal veleno emesso: non aveva i piedi poggiati per terra e non li avrebbe poggiati per un bel po'. E presto persino quel veleno sarebbe bruciato tra le sue fiamme.



    Eppure l'anziano Tengu sapeva che non era finita lì. La battaglia andò avanti eppure lui ne rimase quasi fuori. La colonna d'acqua che prima l'aveva ferito rimase immobile e solo quando il bagliore che lottava contro Itai fece una mossa fu nuovamente coinvolto nella battaglia. Eppure quella volta, quando il fulmine giunse, lui si limitò a colpirlo con la spada, parandosi dietro di questa. Erano pazzi ad essersi dimenticati così di lui [Slot Difesa]?



    Quando le parole dell'anziana rana giunsero, lui stava già preparando ciò che Drake aveva pensato. L'unico modo per continuare era impedire che quella nebbia così resistente si riproponesse ancora e ancora. Il chakra doveva sconfiggere gli avversari, non avrebbe dovuto funzionare come sola protezione nei confronti di una situazione di totale deprivazione sensoriale. Sojobo si innalzò in volo e gonfiò i polmoni. E dai suoi più reconditi visceri stimolò automaticamente quella ghiandola che produceva "Sakè". Certo, il liquido era composto in buona parte d'acqua e alcol e pareva avere anche l'odore del Sakè, ma non era propriamente la bevanda di cui lui e tutti i tengu erano ghiotti. Era la loro arma, la loro particolarità, il loro asso nella manica, un liquido infiammabile e paurosamente potente.



    Sputò quel liquido verso Koma, indipendentemente se era lui o il riflesso, mirando volontariamente alla testa. Avrebbe dovuto necessariamente schivarlo e dunque, non impegnarsi in un'azione offensiva [Slot Azione]. Il Sakè si sarebbe sparso dietro lui allargandosi a macchia d'olio, riempiendo tutta la zona alle spalle di Koma e Koma stesso se fosse stato colpito da quel Saké (anche se ai suoi fini importava ben poco). Senza interrompere il getto continuò ad emttere altro sakè, spingendosi oltre i suoi stessi limiti per riempire quanta più area possibile con quell'immensa ondata di liquido alcolico. E così, dopo qualche altro istante il Sakè aveva riempito praticamente metà del terren, lasciando solamente un'isola ampia quattro metri, più o meno circolare, dove c'erano Koma, o il suo riflesso. L'altro, obbligato dalla sua stessa posizione, era con i piedi nel sakè [Slot Azione].




    Il Re, senza sosta, diresse il suo sakè dopo una breve pausa e questa volta lo sputò addosso alla coda dello scorpione continuando ciò che doveva fare: riempire la stanza di Sakè e allo stesso tempo, evitare di dare a chiunque il tempo di contarttaccare quell'azione. Dovevano schivare qualcosa di infiammabile e anche se non potevano sapere o odorare cosa fosse, tutti quanti sapevano bene che sarebbe stato meglio non toccarlo [Slot Azione] e poi avrebbe completato l'opera riempiendo ciò che rimaneva, lasciando solamente una tasca abbastanza ampia per la lotta di Itai. Per quanto riguardava l'altro suo alleato, avrebbe fatto bene a ritirarsi e ad affianco il ninja di Kiri, perché altrimenti le sue carni sarebbero bruciate insieme a quelle dei nemici. [Slot Azione]



    Il re lasciò che fossero Drake o le sue rane a dre fuoco a qualcosa. Le sue fiamme non andavano bene e non aveva bombe da utilizzare. Bakudamaru sarebbe stato davvero utile in quel momento. Comunque, quando Drake diede fuoco a tutto nacque l'inferno. Alte fiamme si alzarono e tutto divenne improvvisamente e incredibilmente caldo. Sojobo restò in volo dalle parti di Itai, non potendo atterrare a causa del veleno, osservando il giovane lottare, stando ben attendo in caso avesse avuto bisogno di una mano.



    Vide Itai compiere i sigilli di una tecnica che aveva più e più volte potenzieto con una delle sue tecniche. Il Re sapeva bene che probabilmente non avrebbe avuto la stessa potenza di sempre, anzi, non era certo che avrebbe avuto alcun miglioramento. Ma in compenso avrebbe comunque cercato di aumentare le dimensioni del jutsu di Itai e in tal modo, se per caso l'azione di Drake non avesse avuto successo, dare fuoco a tutto. La capacità di donare ulteriore potenza era smorzata, ma non la capacità di trasformare il vento in fuoco [Slot Tecnica] Katon: Pirittokurunami no Jutsu
    Villaggio: Tengu
    Posizioni Magiche: Cavallo, Tigre, Drago, Tigre
    L'utilizzatore è in grado di incendiare Fuuton alleati tramite una piccola fiammella emessa dalla sua bocca. La fiamma può raggiungere massimo i 10 metri di distanza.
    Quando il Fuuton è incendiato questo cambia la sua natura da Fuuton a Katon. Acquisisce una potenza extra di 30 e aumenta le dimensioni di una volta e mezza (x1,5)

    Tipo:
    (Livello: 3 / Consumo: Medioalto )
    [Da chunin in su]
    . Quell'esile fiammella incrociò il jutsu di Itai quando era a metà strada e ne aumentò le dimensioni in maniera considerevole. In ogni caso la potenza di quel jutsu infuocato, seppur non aumentata sarebbe stata più che sufficente a ferire Hinagiku (e trasformare un Fuuton in un Katon poteva donare vantaggi se lei avesse cercato di contrattaccare un jutsu così potente). E l'esplosione sarebbe stata tremenda e probabilmente, l'avrebbe coinvolta comunque. Lei doveva scappare, ma come poteva scappare da qualcosa di così veloce?




    Infine il Re volò verso Drake restando a circa cinque metri sopra il giovane di Konoha [Slot Azione], con la spada in pugno, pronto ad Aiutarlo nel caso in cui Koma avesse creato problemi di qualsiasi tipo. Il sangue gocciolava dalle sue gambe e per poco non andò a bagnare Drake stesso e le sue rane. Aveva fatto quanto doveva, era ferito, il chakra iniziava a scarseggiare. Ma se tutto fosse andato per il meglio sarebbe nato l'inferno.







    Status




    Vitalità


    Chakra

    Forza: 775
    Velocità: 775
    Riflessi: 700
    Resistenza: 675

    Agilità: 700
    Precisione: 700
    Senjutsu: 700
    Concentrazione:700



    Tempistica


    Slot Difesa | Slot Azione | Slot Tecnica | Slot Gratuiti

    1° Slot Difesa: Schivata sulla Colonna
    2° Slot Difesa: Salto sulla Serie Platino
    3° Slot Difesa: Parata del fulmine con la spada
    4° Slot Difesa:



    1° Slot Azione: Lancio Sakè per la nebbia
    2° Slot Azione: Saké verso Koma
    3° Slot Azione: Saké
    4° Slot Azione: Saké verso scropione
    5° Slot Azione: Saké (slot ceduto)
    6° Slot Azione: Movimenti (slot ceduto)

    1° Slot Tecnica: Katon: Pirittokurunami no Jutsu
    2° Slot Tecnica:

    Slot Gratuito: Movimenti

    Conoscenze utilizzate










    La mano del Dio della Terra




    Non stava andando bene. Lei non era un'avversaria adatta a me e visto che continuavo a tentare di dissipare la nebbia, non riuscivo a fare nient'altro. Poi il silenzio e l'impossibilità di comunicare, la tremenda sensazione di soffocamento che quell'assoluta immobilità dava. Che dovevo fare? Forse dovevo ritirarmi? Sarebbe stata la cosa più saggia da fare, ritirarci e riorganizzarci. Eppure, l'unica cosa che avrei potuto fare per supportare quell'evenienza era correre, esponendo me ed i miei alleati al fuoco amico. No, non era fattibile nulla di tutto ciò. Dovevo fare diversamente.



    Quindi dovevo lottare. Forse, anche nella nebbia soffocante, anche senza poter usare i miei sensi. Dovevo lottare, per aumentare al massimo la possibilità di sopravvivere. Con me c'era Sojobo, c'era il mio migliore amico Drake e anche quel ninja di Konoha. Non ero solo, anche in quel castello del silenzio, non lo ero.



    Mi giunse un avvertimento, con la voce di una delle due rane di Drake. Attivai il chakra repulsivo e poco prima che la nebbia oscurasse tutto riuscii a cogliere quell'enorme cortina di veleno che ricopriva ogni cosa. Che razza di tecnica era mai quella? Era decisamente meglio galleggiarci sopra e stare attenti a non posare mani e gambe per terra. Oltre l'aria anche la terra dovevano avvelenare?



    Non notai i due blocchi che venivano creati al mio fianco e quando la nebbia calò feci in tempo ad accorgermi - immediatamente dopo - della loro luminosità. Fortunatamete il chakra del Sette Code scorreva ancora dentro di me, donandomi capacità ben oltre alla normale concezione di "umano". Saltai indietro, non moltissimo, ma quanto bastava per evitare di rimanere tra i due blocchi luminosi al mio fianco. [Slot Difesa], atterrando giusto mezzo metro dietro i blocchi. Non ero ancora atterrato quando una forte scossa percorse i due blocchi: rimanere lì sarebbe stato un ottimo modo per farsi arrostire.



    Mi stavo preparando per cercare ancora di dissipare la nebbia, quando questa si dissipò da sola. O meglio, sparì grazie l'aiuto di Drake, probabilmente. Non avevo ben capito cos'era successo, ma la nebbia era sparita ed io potevo coinvogliare tutto i miei sforzi ad affrontare Hinagiku e un nuovo nemico che era comparso in quel momento. Strinsi saldamente la spada nella mano sinistra pronto alla difesa dai successivi attacchi. L'assenza di percezioni uditive e l'incapacità di percepire gli spostamenti d'aria rendeva ogni cosa più difficile, ma ce l'avrei fatta anche quella volta. Come sempre.



    Fu il jutsu di Hinagiku ad attaccarmi. Si rivolse verso di me, minaccioso e veloce, ma quantomai poco intimidatorio. Lo fissai in tutta la sua folle corsa verso di me e quando fu in procinto di attaccarmi la schivai con un rapidissimo movimento, ben più veloce di quella misera spada. No, Hinagiku non avrebbe avuto alcuna soddisfazione con quel semplice attacco. Non da me. La schivata a destra fu rapida, un salto brevissimo e appena accennato, ma bastava per evitare di essere trafitto dalla tecnica della donna della Zanna [Slot Difesa].



    La tecnica mi volò affianco, risalendo per poi attendere un attimo. Non la persi di vista eppure lanciai uno sguardo preoccupato anche verso quello strano robot che era comparso. E feci quantomai bene. La serie platino, difatti, lottava contro Muji ma subito dopo si rivolse verso di me. Dall'intero suo corpo partì un nugulo di spedi dall'aspetto poco rassicurante. Fortuna volle che la distanza, i miei incredibili riflessi e il fatto che stavo rivolgendo al robot la mia attenzione mi diedero il tempo di reagire prontamente, con una nuova schivata. La nube sembrava essere quasi su misura per il mio corpo, pertanto, con un rapido balzo in avanti - approfittando per avvicinarmi ad Hinagiku - schivai il nugolo di spiedi che mi sorpassò, dirigendosi contro il muro della grotta [Slot Difesa]. La spada (che grazie alla sua luminosità era alquanto difficile da perdere di vista) tornò ad attaccare con un esito non dissimile da quello precedente. Quasi scomparvi sul posto quando la spada tentò di trafiggermi, ottenendo come risultato un altro buco nell'acqua. Il mio movimento laterale fu minimo, il necessario per far si che la spada mi sfilasse dal lato, innocua [Slot Difesa].



    Era vero che era difficile attaccare i due, eppure fino a quel momento, non mi avevano impensierito minimamente con i loro attacchi. Ed in quel momento, senza la preoccupazione della nebbia a consumare il mio chakra, avrei potuto finalmente cercare seriamente di mettere fine a quello scontro. Preso Hinagiku sarebbe stata spazzata via e la serie platino sarebbe tornata nel deposito dei rottami. La mia copia, scomparve e il tuo chakra tornò a me. Sorrisi nel constatare che me ne rimaneva ancora molto: bene, era il momento di farla finita.



    Mi giunsero le parole della rana di Drake. Il mio amico sembrava aver scoperto qualcosa di interessante riguardo la tecnica di Koma. Le cose iniziavano a girare per il verso giusto e ben presto, se avevo capito ciò che stava per succedere grazie a Sojobo, quella stanza sarebbe divenuto un vero e proprio inferno. Pertanto dovevo agire immediatamente. Sojobo iniziò subito a sputare sakè ed io cercai di sbrigarmela con Hinagiku prima che il tengu rivolgesse a lei la sua attenzione. Drake aveva capito che non era il mio avversario più congegnale e che non potevo affrontarla al pieno delle mie capacità. Eppure un ultimo regalino glie l'avrei lasciato. Perché dal momento in cui Drake aveva eliminato la nebbia senza il mio aiuto, avrei potuto dirigere qualche tecnica verso di lei. Per l'occasione nel mio repertorio non c'erano molte tecniche in grado di affrontare realmente la situazione. Hinagiku poteva essere circondata da scudi di qualsiasi tipo e eliminarla sarebbe stato difficile. Dubiatvo però che avesse bloccato la via stessa dei suoi attacchi ed era più plausibile che avesse deciso di premunirsi riguardo eventuali attacchi alle spalle o laterali. In definitiva era assai probabile che davanti fosse libera. Avrei potuto scaricarle addosso una potenza ben maggiore di prima senza avvicinarmi e quella volta qualsiasi cosa avesse deciso di frapporre tra me e lei sarebbe stato spazzato via senza considerare che avrebbe viaggiato ad una tale velocità da essere praticamente impercettibile per lei.



    A pensarci, fino a quel momento non avevo mai utilizzato quella tecnica a scopo offensivo. Fin'ora il Fuuton più potente, così potente da essere temibile anche in quella situazione disperata, era servito per deviare due Fuuma Shuriken e per dissipare la nebbia. Non avevano ancora saggiato la sua vera potenza. Lo conoscevano, vero, ma rimaneva comunque un attacco assai potente. Ero curioso di sapere che cos aavrebbero fatto.



    Con una sola mano eseguii i quattro sigilli in un tempo ridottissimo, a causa della mia amestria nel comporli. Non aspettai nemmeno che il vento nascesse attorno a me. Poco prima avevo rivolto la mia attenzione verso la serie platin, ma mi voltai all'improvviso verso Hinagiku, lanciando la tecnica un istante dopo averla preparata. Il drago viaggiò velocissimo nell'aria, mangiando letteralmente i circa otto metri che ci separavano in un solo istante. Avevo mirato proprio dinanzi a lei e l'esplosione che ne seguì fu terrificante. [Slot Tecnica]. A metà strada vidi il jutsu incendiarsi e istintivamente arretrai, avvicinandomi alla serie platino e dimezzando la strada tra me e lei. Sojobo non aveva potuto avvertirmi della tecnica e se fosse esplosa in quelle condizioni ne sarei rimasto coinvolto. Sojobo era arrabbiato. Lo capii. Ma sapeva che dopotutto, non appena quella tecnica si fosse incendiata io sarei fuggito. Dopotutto dovevo percorrere poco più di due metri per essere al sicuro, ma porseguii continuando avvicinarmi alla Serie Platino per circa sette metri. Speravo che comunque fosse la sua piattaforma - lambita dalla tecnica - a innescare la poderosa esplosione. Anche se la tecnica era ben più veloce della capacità di Hinagiku di evitarla, almeno, speravo.



    C'era anche un altro fattore, non considerato nell'esecuzione della tecnica. Hinagiku poco prima aveva creato barriere dietro di lei e sopra di lei. L'errore in tal caso, appariva lampante: aveva tagliato due vie di fuga sulle cinque possibili, ma qualsiasi salto avesse provato a fare la mano era molto più veloce di lei. Inoltre un'ulteriore via di fuga era tagliata: la destra di Hinagiku era un vero e proprio lago di liquido pronto ad infiammarsi. Sarebbe stata una morte migliore farsi prendere dalla mano. Ed erano alte le possibilità che potesse raggiungerla. Ovviamente, non avevo idea di ciò che lei aveva fatto e fu un caso che la sua difesa avesse costituito un ostacolo alla sua stessa fuga, ma la mia era l'azione più logica tra quelle che potevo compiere per cercare di sbarazzarmi di lei.


    Ma non era lei il mio vero obiettivo. Il mio obiettivo si ergeva poco distante da me ed era quell'essere robotico sceso dal cielo poco prima. Ero l'unico che aveva la capacità fisica di affrontarlo. Così presi la spada e lasciai che il chakra fluisse dentro l'arma. La terra l'avvolse e con essa la sua potenza aumentò a dismisura [Slot Tecnica] Manipolazione della Natura
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna
    Manipolazione dell'impronta elementale. Tramite il chakra profuso in un'arma, l'utilizzatore sarà in grado di attivare questa particolare abilità in grado di danneggiare qualsiasi arma ed ottenere particolari potenziamenti, in base all'impronta elementale posseduta.

    Vento: Incrementa la durezza dell'arma di 2.
    Terra: Danneggia le armi che l'attaccano di un danno di potenza x ¼ l'arma attaccante.
    Fuoco: Danno alla resistenza di rottura x1.5.
    Fulmine: Semi-paralizza l'arto colpito per 5 slot azione.
    Acqua: Nega potenziamenti con l'arma/arto colpito per 5 slot azione.

    Se attiva la tecnica, la durezza dell'arma verrà incrementata di un numero pari al livello dell'impronta. La potenza dell'arma viene incrementata come se fosse una tecnica elementale.

    Tipo: Ninjutsu - Katon/Raiton/Suiton/Fuuton/Doton
    (Livello: 3 / Consumo: Medioalto - Mantenimento: Mediobasso)
    [Richiede Impronta Elementale III]
    . Era ora di porre fine a quella storia. Caricai verso la creatura meccanica e quando fui dinanzi a lei cercai lo scontro. Era difficile capire dove attaccare. Avevo il sospetto che la serie platino non avesse punti vitali veri e propri, in quanto meccanico o se li avesse, magari erano stati posizionati in punti che non erano soliti. Pertanto, con la spada avvolta dal chakra della terra e quantomai propensa a distruggere ogni cosa, cercai un fendente orizzontale, da destra verso sinistra, per cercare di tagliare in due la serie platino. Un busto senza gambe sarebbe stato decisamente meno problematico. Cercai di rendere quel colpo quanto più rapido e letale possibile, sperando che bastasse. Quella lotta stava facendo crollare molte delle mie certezze [Slot Azione]. Sospettavo che il robot fosse corazzato, ma era un porblema marginale: dovevo colpirlo e la spada, grazie a quell'immensa potenza acquisita sarebbe stata probabilmente in grado di vincere eventuali protezioni che si fossero frapposte tra lei e la carne o i circuiti della serie platino.




    Tuttavia non mi aspettavo sicuramente di sconfiggerlo solo con quel colpo. Immediatamente dopo, infatti spostai la spada nella mano sinistra con un abile movimento e spostai la mano destra nuovamente sull'elsa. Seguì un nuovo fendente, preceduto da un piccolo balzello [Slot Azione]. Il fendente cercò nuovamente di colpire gravemente la serie platino, questa volta con un fentente obliquo da destra verso verso sinistra e dall'alto verso il basso, un colpo veloce, anche se non come il precedente, ma non finì assolutamente lì [Slot Azione]



    Mentre quell'ultimo colpo aveva luogo infatti avevo utilizzato nuovamente la tecnica della moltiplicazione. Quella volta la colpa comparve sì alle spalle dell'automa, ma ormai non mi aspettavo più di cogliere nessuno. Sapevo che loro avrebbero potuto capire dov'era la copia con estrema facilità, c'era un potente sensitivo tra loro. Il mio obiettivo era inchiodare la serie platino con un attacco immediatamente successivo al primo [Slot Tecnica], con la stessa spada carica di chakra che impugnavo io, nella sua copia perfetta. Un vero e proprio colpo di mannaia. La spada, comparsa poco meno di un metro dietro la serie platino avrebbe cercato di abbattere la lama della spada sulla spalla sinistra dell'automa, nel tentativo, nemmeno troppo oscurato, di tranciarlo direttamente in due, sparendo subito dopo [Slot Azione]. Se per caso un metro dietro ci fossero state le fiamme, allora la copia sarebbe comparsa tra me (che avrei arretrato) e la serie platino, cercando nuovamente lo stesso identico colpo.



    Arretrai di qualche passo, giusto tre metri, voltandomi così da non dare le spalle nè ad Hinagiku, nè alla Serie Platino nè allo scorpione, quindi ero con la schiena rivolta verso la parete della grotta. Quella storia iniziava a stancarmi, se io avevo utilizzato una montagna di chakra in che condizioni miserevoli dovevano essere Drake e sopratutto Muji?







    Status




    Vitalità


    Chakra

    Chakra del Demone

    Forza: 700
    Velocità: 900
    Riflessi: 900
    Resistenza: 625

    Agilità: 700
    Precisione: 700
    Senjutsu: 700
    Concentrazione:875



    Tempistica


    Slot Difesa | Slot Azione | Slot Tecnica | Slot Gratuiti

    1° Slot Difesa: Schivata sull'Arco
    2° Slot Difesa: Schivata sulla Spada
    3° Slot Difesa: Schivata sugli Spiedi
    4° Slot Difesa: Schivata sulla Spada
    5° Slot Difesa:

    1° Slot Azione: Ceduto a Sojobo
    2° Slot Azione: Attacco sulla serie platino
    3° Slot Azione: Attacco sulla serie platino
    4° Slot Azione: Attacco sulla serie platino (copia)
    5° Slot Azione: Movimenti
    6° Slot Azione: Ceduto a Sojobo

    1° Slot Tecnica: Fuuton: Kaze no Ryu
    2° Slot Tecnica: Manipolazione della Natura
    3° Slot Tecnica: Kage Bunshin no Jutsu

    Slot Gratuito: Movimenti




    hBq6
    La mappa è un po 'indicativa, meglio affidarsi alle dimensioni descritte nel topic. Dove non descritte, fare affidamento alla mappa XD.




    Edited by -Max - 1/3/2012, 12:52
     
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    La Danza dei Draghi


    Il monumentale Scorpione non rimase certo impassibile mentre lo Shinobi-Kumo danzava leggiadro e letale sulla sua coda. L'unica difesa possibile era quella di sollevare bruscamente l'appendice, nelle speranza che Mujin lasciasse la presa. Ma le due braccia intermedie del Ronin avvinghiavano l'estremità dell'animale come una tenaglia e, perciò, l'Aburame fu sollevato di peso da terra.
    Tuttavia, anche se a mezz'aria, l'offensiva di 'Jin non si arrestò. La Danza era oramai iniziata: Shuto Sakotsu Uchi, Antidoto, Uraken Mawashi Uchi. I movimenti disinvolti e agili delle numerose braccia di Dapaisu si susseguirono frenetici nell'arco di pochi attimi. Come naturale continuazione della combo, Mujin allentò la presa delle due braccia-pinze, quasi in coincidenza con il momento di massima altezza nel movimento della coda dello Scorpione. Fu così scaraventato verso terra, nella direzione opposta di quella che poi avrebbe assunto l'appendice dell'animale [immagine].
    L'invisibile Mujin evitò l'impatto col suolo grazie all'Arte della Terra mantenuta attiva, scomparendo nel terreno diversi metri alle spalle dello Scorpione ferito.
    Ma la belva non si dava per vinta, e si mise subito sulla tracce del Ronin. Questo, nel frattempo, era riuscito a portarsi ad una decina di metri da Hinagiku - aveva infatti guadagnato secondi preziosi sullo Scorpione, essendosi portato alle sue spalle - e stava eseguendo un portentoso Ninjutsu. Le spietate chele gli furono addosso non appena ebbe concluso la serie di Sigilli. Non potè fare nulla per evitarle. Lo stritolarono come tenaglie all'altezza del ventre, fallendo nel tranciare di netto il busto solo grazie alla robusta Cotta di Maglia che 'Jin indossava [Durezza 5; Potenza 15]. Ad ogni modo, la forza sovrumana del colpo e la morsa prolungata - Mujin doveva controllare i movimento del Drago creato - danneggiarono l'addome dello Shinobi-Kumo e ne difficoltarono la respirazione [Ferita Più che Leggera].
    Il Drago Striato di Terra, nel frattempo, era riuscito a ferire solamente di striscio la Chikuma che, supportata dal Sensitivo e da una sua copia, si era ben destreggiata nell'elusione di quell'attacco. Non appena il costrutto terminò rovinosamente la sua corsa schiantandosi a terra, Mujin concentrò il Chakra all'altezza del busto, per occuparsi dello Scorpione che ancora lo attanagliava. All'improvviso, come se colpito da un fulmine, l'animale avrebbe sentito una portentosa scossa partire dalla superficie delle sue chele in contatto con Mujin e spandersi per tutta la lunghezza dei pedipalpi.


    CITAZIONE
    Manipolazione della Natura – Ametsuchi no Soujuu
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna
    Manipolazione dell'impronta elementale. Tramite il chakra profuso in un'arma, l'utilizzatore sarà in grado di attivare questa particolare abilità in grado di danneggiare qualsiasi arma ed ottenere particolari potenziamenti, in base all'impronta elementale posseduta.

    Fulmine: Semi-paralizza l'arto colpito per 5 slot azione.

    Se attiva la tecnica, la durezza dell'arma verrà incrementata di un numero pari al livello dell'impronta. La potenza dell'arma viene incrementata come se fosse una tecnica elementale.

    Tipo: Ninjutsu - Raiton
    (Livello: 3 / Consumo: Medioalto - Mantenimento: Mediobasso)
    [Richiede Impronta Elementale III]

    Ma, ancora una volta, quell'aracnide velenoso si dimostrava oltremodo coriaceo. Fece per avvicinarsi nuovamente allo Shinobi-Kumo, mentre dal pungiglione della coda rilasciava un imponente quantitativo di Veleno che andò a disperdersi al suolo.
    Nel frattempo, poco lontano, la battaglia fra i Ninja della Zanna e quelli dell'Accademia proseguiva. La Chikuma stava sfoggiando uno strepitoso Raiton mentre lo Spadaccino, fra un fendente e l'altro, adoperava il Velo di Nebbia. Drake rispose senza indugio con una Katon, coadiuvato da Itai o forse da Sojobo.
    Poi, all'improvviso, fece capolino un ennesimo, nuovo nemico. Una roccia nel soffitto esplose in quel grottesco silenzio e una figura argentata si avventò a spada tesa sul Tengu evocato dal Nara. Una volta atterrato, abbandonò la spada ed eseguì un poderoso balzo portandosi esattamente al di sopra di Mujin. A questi non restò che sprofondare ancora più affondo nel terreno, sperando di eludere così l'offensiva del nemico. Anticipando l'attacco della Serie Platino, Dapaisu si mosse obliquamente nel terreno per una decina scarsa di metri [Slot Difesa], affondando per circa sette metri e spostandosi in direzione di Hinagiku e la sua Copia di quattro grandezze. Neanche il tempo di abbozzare una tattica contro quel nemico che già l'immenso Scoprione tornava alla carica. Ma questa volta il Ronin era pronto: mentre l'animale tentava di ghermire l'Aburame, questi si armò prontamente di due Kunai e di due Cartebomba. Non appena la chela lo afferrò, 'Jin partì all'attacco contemporaneo con le due braccia superiori [Subisci e Mena]: la destra che reggeva il Kunai eseguì un perfetto semicerchio verso l'alto, tentanto di trafiggere la chela nel centro esatto della tibia [Slot Azione][Forza: 700; Velocità: 625; Precisione: 675][Conoscenze Anatomiche Universali] mentre la mancina eseguiva il movimento opposto con lo scopo di applicare la Cartabomba sulla parte inferiore del tagliente pedipalpo, nello stesso punto - ma opposto - di dove avrebbe colpito il Kunai [Slot Azione]
    .

    CITAZIONE
    Cartabomba I [Bomba]
    Le cartabombe sono dei piccoli fogli sui quali è incisa una formula, che causano un esplosione di diametro pari a ½ metro. Con un consumo pari a ½ basso sarà possibile farla esplodere dopo circa tre secondi. Esistono diversi modelli.
    Distruttiva: La potenza della bomba è incrementata di 10, il diametro d'esplosione ridotto a ¼ metro.

    Tipo: Speciale - Ustione
    Dimensione: Minuscola
    Quantita: 2
    (Potenza: 30 | Durezza: 1 | Crediti: 40 )

    Giusto il tempo di ritrarre gli arti e l'ordigno sarebbe esploso. Una piccola ma sufficientemente potente deflagrazione che, nelle speranza di Dapaisu, gli avrebbe consentito di sfuggire da quella morsa di ferro e avrebbe danneggiato in maniera compromettente l'arto dello Scorpione.
    Nel frattanto il resto del Team dell'Accademia si preparava a dar spettacolo. Previo avvertimento telepatico, Drake e Sojobo combinarono i loro sforzi per dare vita ad un vero e proprio inferno: fiamme terribili e letali scaturirono dal saké sparso per quasi tutta la sala dal Tengu, con l'intento di divorare gli Shinobi della Zanna. Mujin - che dopo il confronto con lo Scorpione aveva fatto riemergere la testa dal terreno a diversi metri da Hinagiku [Movimento Gratuito] - seguì con lo sguardo l'Eremita nell'atto di appiccare il fuoco, pronto a venirgli in aiuto se per caso avesse fallito, utilizzando a sua volta la Cartabomba che reggeva in mano [Slot Azione Ipotetico]. Itai, intanto, stava lanciando all'indirizzo della Chikuma un portentoso Jutsu d'Aria che prese addirittura fuoco strada facendo. Il Ronin colse la palla al balzo.
    Le sei braccia si mossero fulminee [Esecuzione dei Sigilli: -6] e in pochi istanti il soffitto sopra a Hinagiku si sbriciolò come preda d'un terremoto. La frana aveva proporzioni mastodontiche e fra le varie rocce si poteva distinguere la sagoma d'un Drago famelico fatto di terra [Slot Tecnica Avanzata][Tecnica Economica x2 - Consumo di Chakra: Quasi Alto].


    CITAZIONE
    Arte della Terra: Drago Striato di Terra – Doton: Tsuchiryuushima
    Villaggio: Iwa
    Posizioni Magiche: 9 Sigilli
    L'utilizzatore può evocare un dragone di terra; richiede almeno 10 slot dimensionali di terra entro 15 metri l'utilizzatore. Il drago è lungo 25 metri ed ha un diametro di 7 metri; può percorrere 40 metri prima di svanire e possiede la stessa Velocità del creatore. La potenza del drago è pari a 90. Il costrutto può cambiare traiettoria, tramite l'utilizzo di 1 slot azione.
    Tipo: Ninjutsu - Doton
    (Livello: 2 / Consumo di Chakra: Elevatissimo)
    [Da jonin in su]

    Il feroce mostro travolse la donna in pochi attimi, con una furia quasi inaudita [Potenza + Bonus Impronta Devastante Terra V: 127,5]; la sua mole colossale, inoltre, avrebbe reso pressoché vano ogni tentativo di schivata.

    Mujin rimase ad osservare l'esito della sua offensiva combinata a quella di Itai, tenendo un occhio di riguardo anche per l'effetto che le fiamme avrebbero avuto sugli altri avversari.




    Off Game
    Chakra Speso: 478/600 (363 Prec. + 40 Manip. Natura + 25 Mant. Tecn. + 50 Drago)

    Slot Difesa: 1/5 (Mov. Sotterraneo)

    Slot Azione: 3/5 (Colpo Kunai; Cartabomba, Cartabomba Ipotetica)

    Slot TB: 1/2 (Manipolazione della Natura)

    Slot TA: 1/1 (Arte della Terra: Drago Striato di Terra)

    Ferite: Medioleggera (Avambraccio Inferiore Dx); Più che Leggera (Addome)


     
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    " Posso percepire il sangue scoperto in un medio raggio, tuttavia non posso manipolarlo liberamente. Possiedo diversi modi per agire sul sangue altrui ma tutti richiedono un po di tempo o alcuni preparativi...detto ciò, se il Sanga sarà tanto sciocco da piazzare il suo sangue abbastanza vicino a me penso di poter riuscire a spezzare le sue illusioni. "

    Il sangue coagula tra i 10 e i 15 secondi quindi era ragionevole pensare che i sigilli del Sanga fossero composti da sangue secco, ovvero sangue che ero in grado di manipolare. In ogni caso il resoconto esposto da Shiltar era esplicativo, dovevamo aver fiducia del secondo gruppo e, cosa ben più divertente, continuare nella conquista del monte distruggendo tutti i rivali sul nostro cammino! Recuperata parte dell'energia sprecata nello scontro, ci incamminammo lungo il tragitto suggerito dall'evocazione di Shiltar, che intanto aveva investigato sulle possibili vie da intraprendere. Giustamente il kiriano propose di procedere; difficilmente avremmo trovato qualcosa di più utile che il tempo noi necessario per affondare i ninja della Zanna e accertarsi dell'integrità di Itai e company...Memorizzata la locazione della possibile deviazioni proseguimmo indisturbati per la stessa strada suggeritaci dal "pipistrello". Un'enorme salone e un portone di grandezza proporzionale ci si pararono difronte; eravamo in anticipo, quindi era ragionevole che l'accesso sbarrato fosse incustodito. Prima che Shiltar sfoderasse la sua grossa falce ebbi modo di osservare le incisioni sul metallo: anche la storia di Iwa era stata macchiata di numerose e sanguinolente guerre. Realizzare ciò mi diede maggior vigore; stavo affrontando rivali degni di essere affettati ed Otsune ne era stata una prova esplicativa. Degni rivali...finalmente!

    " HAHAHAH Procedi pure! "

    Bastarono pochi potenti colpi che rimbombarono nell'alta grotta per diversi minuti. Le intenzioni erano ora chiare a tutti, gli accademici non si sarebbero piagati al volere dei padroni di casa!

    k25ok7

    " Ora sanno qual'è la nostra risposta... "

     
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    È colpa tua. Ratty

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    [L'incendio del Palazzo del Silenzio]

    Ancora una volta, più per fortuna che per effettiva abilità, l'eremita di Konoha era riuscito ad avere la meglio sugli infidi attacchi di Koma, disperdendo persino la nebbia, anche se nel farlo aveva ad un certo punto lasciato che una delle sue rane toccasse terra, cadendo preda del terribile veleno dello scorpione. Shima non potè risalire sulla spalla dell'Eremita, perchè improvvisamente le sue gambe persero ogni forza, ma riuscì comunque a continuare a combattere, anche se presto ne avrebbe pagato lo scotto. [Veleno Dannoso Superiore - Effetto primario: Semiparalisi degli arti inferiori per 5 slot azione]

    Anche gli altri accademici ebbero vita facile, con il Tengu che schivò l'atacco letale per un soffio mentre Itai cercava di tenere a bada la spada elettrica di Hinagiku. "Mujin" a cavallo tra il sottosuolo e la grotta avrebbe continuato il suo duro scontro di wrestling con lo scorpione, venendo danneggiato ma non prima di aver generato il suo tremendo Doton. E lo scontro non era ancora finito!

    Il Tengu prese il volo iniziando a gettare un liquido rosato tutto attorno. Se Hinagiku non avesse dovuto confrontarsi con il Jinchuuriki, probabilmente avrebbe fermato sul nascere quell'emissione con le sue barriere, ma non ne ebbe la possibilità. Al contrario Koma, nel vedere quel getto che quasi stava per colpirlo, ricorse ad una delle sue tecniche più potenti, derivata dal controllo della colonna di Seiryu. Riposto il fodero compose quattro rapidi sigilli, ed improvvisamente il getto d'acqua si spostò con estrema rapidità, intercettando quello spruzzo e compiendo un cerchio completo attorno a Drake e al traditore della nebbia, trasformandosi da colonna in un vero e proprio muro d'acqua. corrente! [Suiton - Grande Muraglia di Seiryu (cerchio di 8 metri di diametro) - Potenza 75] A nulla servì la cartabomba di Drake, che a contatto col muro diede luogo a una piccola esplosione ma non fu nemmeno lontanamente sufficiente a generare le fiamme, che comunque sarebbero divampate, ma solo qualche secondo dopo. Non so cosa fosse, ma così non verremo disturbati, non credi? pensò lo spadaccino, conscio che l'altro non poteva sentirlo. Quell'arena d'acqua sarebbe stata il loro campo di battaglia.

    Drake non sembrò perdersi d'animo, generando un enorme pugno mentre sferrava il suo pesante attacco. Koma fu rapido a porre la sua spada, ancora carica di chakra affine all'acqua, per intercettare l'attacco nemico senza particolari danni [Basso -> Riflessi Viola+3 tacche, Agilità Nera +1 tacca] lo aiutò la scarsa precisione del nemico, che pur sapendo più o meno dove mirare, non poteva avere una conoscenza diretta e precisa della sua posizione, dato che gli veniva comunicata da terzi. Inutilmente Shima tentò di evocare la possente folata d'aria che normalmente sapeva emettere, ma il Castello del Silenzio negava quel tipo di manipolazione, e non fece altro che aprire la bocca a vuoto, mentre il secondo pugno di Drake andava nuovamente a vuoto perchè impattò sulla spada che era ancora a posizione di guardia davanti al petto: Koma non dovette nemmeno sforzarsi per spostarla, bastò serrare la presa.

    Quasi in contemporanea, poco lontano la battaglia tra ninja della Zanna e Accademici proseguiva. Prima di cominciare a gettare sakè in giro, Sojobo aveva cercato di bloccare un fulmine con la sua spada, forse dimenticando di aver disattivato il Jutsu di potenziamento, e trovandosi quindi con l'elettricità che mordeva il metallo, trasferendosi alle sue mani sotto forma di un intenso e bruciante calore [Ferita Leggera per mano] e poco dopo avrebbe constatato la completa impossibilità di generare la piccola fiamma del suo Katon all'interno del Palazzo del Silenzio, vedendo sfumare sia il chakra utilizzato che il tentativo di aiutare il suo evocatore. Perlomeno in seguito non aveva trovato particolari ostacoli nell'inondare il campo di battaglia di liquido.

    Passando a Itai, il suo approccio frontale nuovamente provocò più noia che preoccupazione in Hinagiku: aveva già visto quei sigilli, e mentre l'altro li eseguiva, lei generava davanti a sè un ampia barriera di aria soida [4 SD - Difesa 60] forse non sufficiente a bloccare del tutto la forza del drago di vento, ma più che adeguato per limitare i danni successivi, e preservare le piattaforme su cui la donna si apoggiava [Ferita MedioLeggera diffusa] Nel silenzio non si udirono gli effetti del dano, ma il corpetto la aveva aiutata ad assorbire il danno senza eccessivi problemi. Sei il mio avversario più deludente...sprecare tanto chakra per un danno tanto irrilevante Pensò tra sè, valutando che quell'accademico era pura potenza senza un briciolo di cervello: sfidare con un Fuuton una kunoichi come lei nel suo territorio era solo un segno di stupidità.

    E la sua opinione sull'accademico si fece ancor più negativa quando questi le diede le spalle per caricare il soldato di Serie Platino. Attacco che probabilmente non sarebbe andato a buon fine, vista la comparsa di due cubi di aria solida lungo il suo percorso [AdO - 2 Slot Dimensionali]. A meno che non se li aspettasse, cosa improbabile, la sua carica sarebbe stata interrotta, mandando in fumo la sua sequenza di attacchi successivi. In ogni caso, la creatura meccanica ebbe il tempo di far fuoriuscire una fitta ed intricata rete di capelli tutto attorno a sè, simile a una sfera di circa tre metri di diametro. Anche se superati i tre blocchi, gli attacchi di Itai e della Copia avrebbero solo sfoltito quella matassa, senza arrivare a colpire l'essere che ne costituiva il bandolo.

    Il terzo Accademico fu quello che subì il maggiore quantitativo di danni, venendo stretto per ben due volte dalle possenti chele dello Scorpione Imperatore [Difesa omessa nel Subisci&Mena - Ferita Più che Leggera all'addome] ma al contempo causandogli abbastanza danni, specie con la cartabomba, da fargli mollare la presa e recidere il vincolo che tratteneva l'evocazione in quel luogo. Avevano eliminato uno dei nemici. Successivamente emerse appena, poco lontano da Hinagiku mentre questa cercava di ostacolare la corsa del Jinchuuriki, e scatenava il terrificante Drago di Terra! Stavolta Rintaro fu più efficiente nell'avvertirla, ma con l'ombra di quel drago che le precipitava addosso, la donna non potè che sgranare gli occhi: non si sarebbe mai aspettata un jutsu di tale portata, e schivarlo era assolutamente impossibile! C'era una sola, piccola speranza, su cui scommesse ogni cosa!

    Un gesto della mano e il costrutto elettrico che controllava partì a razzo, fino a scontrarsi con il muso del drago appena tre metri al di sopra della donna, mentre lei si riparava la testa con le mani. Raiton contro Doton, l'elemento era nettamente a vantaggio della Kunoichi [Potenza 60+50+20 del fulmine-> 130] e lo scontro tra le due tecniche, pirotecnico come pochi anche se privo di sonoro, portò alla reciproca distruzione dei due Jutsu. Le rocce del drago distrutto caddero su Hinajiku, ma il costrutto che aveva sopra la testa la protesse dalla maggior parte dei detriti, per quanto l'onda d'urto fu sufficiente a lasciarla lievemente stordita [Ferita Leggera diffusa]. Scampata al secondo drago di terra, la Chikuma sarebbe stata a mezz'aria, con una pila di sassi sotto di sè.

    In ogni caso, la cartabomba di Mujin aveva scatenato l'inferno, accendendo l'intera grotta di fiamme che risparmiavano solo uno stretto corridoio e l'arena d'acqua di Drake e Koma. L'aria si fece rapidamente torrida, e ben presto sarebbe stata assolutamente irrespirabile, mentre il sakè alimentava costantemente il fuoco [Potenza 50] State attenti, non penso che quel fuoco si spegnerà tanto facilmente. Fu l'avvertimento mentale di Rintaro, mentre gli Shinobi della Zanna si preparavano al contrattacco.

    All'interno dell'Arena generata con la Grande Muraglia di Seiryu, i due combattenti avrebbero notato il rosso bagliore delle fiame accendersi oltre la parete d'acqua, tingendo di un rosso cupo quel piccolo ma significativo campo di battaglia. Anche se non visibile, l'Originale avrebbe sogghignato, facendo uno o due passi indietro e componendo pochi sigilli. Improvvisamente una SECONDA colonna si Seiryu si sarebbe innalzata tra i due contendenti, lanciandosi in avanti per cercare di travolgere il ninja di Konoha [Potenza 55]. Che si difendesse o meno, Koma sarebbe stato rapido a coprire la breve diastanza per cercare un attacco immediatamente successivo alla carica, nello specifico un affondo portato abbassando il baricentro e cercando di trapassare le porzioni inferiori dell'addome di Drake, magari proprio mentre schivava lateralmente o opponeva un jutsu alla colonna. [Basso -> Velocità Nera - Potenza 75 (Acqua V)] Avendo la Muraglia alle spalle, di fatto era impossibile per il foglioso difendersi arretrando, e si era messo da solo in quella situaione.

    Al primo attacco, comunque andasse avrebbe fatto seguito un secondo fendente, sempre basso, ma che non mirava affatto all'eremita quanto al rospo che aveva toccato terra poco prima: Shima! Il fendente, obliquo e rapido [Viola+1 tacca] avrebbe cercato di porre fine alla lunga vita della creatura, mentre la Colonna di Seiryu, se ancora attiva, avrebbe cercato nuovamente di travolgere il foglioso, passando rasente alla parete d'acqua e arrivandogli addosso da destra. In ultimo Koma si sarebbe disimpegnato, cercando un colpo orizzontale che cervava di tranciare le gambe del foglioso [[Basso -> Velocità Nera - Potenza 75 (Acqua V)]] per poi saltare indietro, fino a stare più o meno al centro dell'arena d'acqua.


    Fuori da quell'area privata, le fiamme ardevano sempre più forti, e hinagiku, col chakra che ormai scarseggiava, cominciava seriamente a progettare una via di fuga, ma non prima di aver colpito almeno una volta quel ninja tanto arrogante da cercare di sfidarla con le arti del Vento. Si raddrizzò come poteva sulla sua piattaforma di aria solida, preparandosi a quella che presumibilmente sarebbe stata la sua ultima offensiva, e Rintaro la avrebbe supportata per quanto possibile, operando Capelli Diabolici. Il soldato meccanico ritirò i capelli di quella matassa arruffata con cui si era difeso, e poi tese la mano verso l'Itai originale, lasciando che dal braccio partissero in avanti una decina di fili ad alta velocità nel tentativo di trafiggerlo [Velocità Nera+3 tacche - Cilindro di 50 cm di diametro - Portata 6 metri - Potenza 40] ma contemporaneamente, senza alcun preavviso, un fascio simile partì dalle spalle per cercare di colpire il clone. Itai verosimilmente aveva riflessi più che sufficienti per difendersi, ma non era detto che si aspettasse un terzo attacco, che sarebbe arrivato da sottoterra, cercando di trapassare Itai alle spalle: i capelli, emessi dalle piante di piedi, avrebbero percorso un breve tratto prima di emergere dal suolo alle spalle del kiriano, cercando di colpirlo mentre si difendeva dal primo assalto. In assenza di suoni, come avrebbe fatto a evitarlo, contando che nessuno poteva avvertirlo? [Velocità Nera+3 tacche - Cilindro di 50 cm di diametro - Portata 6 metri - Potenza 40]

    Comunque andasse, un secondo dopo quell'attacco, un clone di Hinagiku sarebbe comparso alle spalle di Itai, cercando di trafiggerlo ai reni con l'acciaio affilato della sua Kama [1/2 Basso - Velocità Viola+2 tacche]. Se lui amava tanto quella tecnica, avrebbe saputo anche difendersi da essa in un ambiente perfettamente silenzioso? Mentre Capelli diabolici attaccava, Hinagiku si era spostata con un piccolo balzo su una piattaforma creata ad hoc qualche metro più in là, in modo di essere a meno di 6 metri sia da Itai che da Mujin. Infatti il clone che cercò di colpire il jinchuuriki non era solo: un secondo clone avrebbe fatto la sua comparsa proprio dietro la testa semiemersa del misterioso ninja aracnide, a mezz'aria, in modo da non generare vibrazioni percepibili, e in quella caduta, celata dal castello del silenzio che impediva anche la percezione degli spostamenti d'aria, un costrutto elettrico avrebbe cercato di trapassare il cranio nemico, arrivando ad estendersi per quasi un metro sotto la superficie [Manipolazione della Forma (Fulmine) - Velocità Viola - Potenza 20 - 3 slot dimensionali]. Un attacco terribilmente pericoloso: sarebbe riuscito Mujin a sopravvivere a quella lama silenziosa?

    CITAZIONE

    Grande Muraglia di Seiryu
    Villaggio: Zanna
    Posizioni Magiche: 4
    L'utilizzatore può muovere la Colonna di Seiryu con velocità aumentata di 4 tacche per una distanza pari a quella percorribile con uno slot azione. La Colonna si lascia dietro un muro d'acqua ascendente dotato di potenza difensiva pari a 50. Il muro può essere scalato raddoppiando i consumi del controllo del chakra. La colonna diviene inutilizzabile una volta creato il muro.
    Tipo: Ninjutsu - Suiton
    (Livello: 3 / Consumo: Quasi Elevato - Mantenimento: MedioBasso)
    [Da jonin in su]

    [Altrove, nel palazzo dello Tsuchikage]

    Lo scorpione è stato sconfitto! Imprecò l'uomo privo di braccia e gambe, concentrandosi per mantenere a piena efficienza il Soldato Meccanico ai suoi ordini.

    Hinagiku-sama è in difficoltà? La voce di Saki era velata di preoccupazione, mentre il chakra curativo si espandeva sul braccio del capoclan Atori, privo di sensi.

    No, o meglio, non ancora. lo sarà fra poco però..il suo chakra è agli sgoccioli, e la caverna diventerà un forno entro pochi minuti. In quell'istante Rintaro stava mettendo in atto la sua strategia coi fili sotterranei. No, stupida! Non creare dei cloni o non ti resterà abbastanza chakra! Potrebbe sempre disattivare il suo Jutsu. Lo farà solo se dovesse scappare...spero che riesca ad abbattere il ninja sotterraneo.

    Se per caso fallissero...

    Non falliranno. Non col mio supporto.

    Ma se fallissero...

    Se fallissero allora ci penserà il tuo adorato.

    Le labbra di Saki si serrarono. Lui è il mio superiore, sai che la nostra filosofia è servire, non c'è nulla di personale!

    Ah, davvero?

    Fratello, non mi sembra il momento di pensare a queste cose, concentrati sulla battaglia. Tagliò corto lei, con un tono un pò più sbrigativo del normale...forse Rintaro aveva colpito nel segno.



    [Una Pioggia di Morte vicino al Traguardo]

    La porta non resistette più di qualche secondo contro i terribili assalti della Falce di Kiri, mostrando un ampio ambiente pieno di colonne, probabilmente un porticato che dava a una zona scoperta e stranamente illuminata. Probabilmente un tempo si trattava di un Giardino o qualcosa di simile, ma ora era adornata solo di macerie (riferimento). Ciò che restava delle decorazioni sulle colonne e le pareti testimoniava un passato grandioso, ma dimenticato e remoto, anche se rimanevano diversi mosaici abbastanza intatti da raccontare una storia, o parte di essa:

    Un uomo con un cappello decorato sedeva in cima a una montagna, apparentemente in meditazione. Nella scena successiva una luce si accendeva nel cielo, mentre l'uomo era avvolto da un'aura luminosa (chakra forse?) e poco dopo la luce si faceva sempre più vicina. La porzione successiva era incomprensibile, ma quella dopo ancora mostrava l'uomo alzare una mano per colpire con una specie di spada di energia una palla di fuoco che cadeva dall'alto, spezzandola in tre parti.

    Diverse scene erano assenti, ma quella nuovamente leggibile mostrava lo stesso uomo che comandava a tre sttrane figure armate di martello di forgiare o comunque lavorare su tre stelle brillanti (nel mosaico le stelle erano composte da tasselli di pietre preziose, rubini, zaffiri e topazi). L'ultima scena intelleggibile mostrava invece l'uomo con lo strano cappello che, con tre stelle al collo, a mani nude tagliava in due per il lungo una figura mostruosa, forse un Oni o qualcosa di simile. La storia era incompleta, ma doveva pur avere un significato.

    Lo studio di quelle decorazioni estese lungo tutto il porticato era interessante, ma difficilmente avebbe distratto i tre accademici dal loro scopo. Le altre vie di accesso all'area con le colonne erano bloccate dai detriti, mentre la parte che più o meno corrispondeva al "giardino" (e che in realtà era una grotta dall'alto soffitto) aveva solo i ruderi di qualcosa che con molta fantasia sarebbe potuta sembrare una fontana, con svariati altri detriti tutto intorno. Poco lontano, oltre lo spiazzo aperto, si poteva vedere un ampio arco che dava a un ambiente ancora più grande. Tuttavia proprio dove stavano i resti della "fontana" Diogenes avrebbe potuto percepire una debole traccia di sangue, anche se non sarebbe riuscito in nessun modo a controllarla o valutarne le caratteristiche, perchè al solo tentativo, l'intero pavimento avrebbe cambiato consistenza, iniziando a grondare sangue come in ampie pozzanghere, sangue assolutamente genuino per il suo sesto senso.

    Buongiorno cari signori. Akira sarebbe comparso dal nulla alle spalle del gruppo, a quasi dieci metri, nascendo come per magia dall'aria stessa, mentre l'ambiente cominciava a riempirsi di cadaveri appena uccisi al suolo. Il sangue era il loro, ma non era possibile capire chi li avesse ridotti a quel modo. Ho fatto delle ricerche, sapete? E questo è il motivo per cui questo posto venne abbandonato secoli fa, preferendo invece l'attuale villaggio di Iwa, decisamente più tradizionale. Come sempre è inutile che vi affanniate a colpirmi, questa è solo un'illusione. Un sorrisetto beffardo. Gli antichi ninja di Iwa si uccisero l'un l'altro senza ritegno. Uomini. Donne. Persino i bambini. Non so bene perchè, ma sospetto che le Stelle abbiano una parte in tutto questo. Fossi in voi desisterei e lascerei la chiave per ottenerle a noi.

    Un tentativo che, bisognava ammetterlo, sarebbe quasi sicuramente andato a vuoto. Comunque, se per caso non foste daccordo, mi vedrò costretto a estorcervela con la forza. I cadaveri si sarebbero sollevati con dei gemiti furiosi, cercando di saltare addosso ai tre accademici. Corpi mutilati, ustionati e sanguinanti, ma con denti affilati e una voontà incrollabile di distruggere. Ogni shinobi sarebbe stato attaccato da cinque corpi, in rapida successione [Velocità Viola +3 tacche - Morso di Potenza 20] ma almeno altri venti corpi erano in piedi pronti a continuare l'attacco. Certo, erano sicuramente illusioni, ma magari nascondevano dei veri nemici! Di certo quei corpi reagivano come se fossero reali ai colpi, solo che a meno di una disintegrazione, avrebbero continuato a muoversi e ad alzarsi per cercare di attaccare. E come se non bastasse, la via di accesso alla sala successiva era ingombra di cadaveri che stavano ammucchiati, vivi e ringhianti, così come la strada da cui erano venuti!

    E dopo alcuni secondi, dall'alto sarebbero iniziati a piovere Kunai con una precisione incredibile. Da punti diversi, ma indubbiamente quelle armi erano pericolose! [2 attacchi contro ogni ninja. Potenza 25 - Forza Nera+3 tacche] Da notare però che un udito superiore allo standard di un Jonin avrebbe permesso di udire dei passi sul soffitto tra un lancio e l'altro, come di qualcuno che correva camminando al contrario, ma non si riusciva a vedere nessuno!


    [Poco prima, davanti a una strana statua]

    Mi sembra inutilmente rischioso. Il Sanga controllava spasmodicamente la clessidra. Mojimaru è quasi pronto, e comunque mi sembra la strategia migliore.

    E se ce la facessero? Potremmo trovarci a dover combattere contro il Guardiano, e non siamo pronti, non ora che siamo senza Otsune!

    Un rischio calcolato, Sanga-sama. Un rischio calcolato. Akira aveva sempre il suo sorriso da adorabile carogna, e come sempre il Sanga si ritrovò a chiedersi se davvero lo spadaccino illusionista fosse realmente dalla sua parte al cento per cento. Ma conosceva la risposta: non era assolutamente dalla sua parte.

    L'uomo in nero respirò pesantemente, seduto sui gradoni del piedistallo. Voglio ridurre il rischio il più possibile. Non credo proprio che cadranno nella trappola, quindi dobbiamo prepararne una seconda.

    Una seconda?

    Si. E interverrò personalmente...in un certo senso.

    Akira non capiva, ma conosceva quel tono dopo tante missioni assieme. Il Sanga aveva qualcosa di diabolico in mente.


    Edited by Febh - 14/4/2012, 16:24
     
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    Roccia degli Spiriti - Al di là della Porta

    E così il trio varcò la porta distrutta, assieme a Quiggon, unica evocazione rimasta del Mizukage, ora al sicuro in una delle sacche porta oggetti del suo evocatore, e si ritrovò in uno spazio pieno di macerie che, prima, dovevano essere state delle colonne molto ben decorate, come ciò che rimaneva di vari mosaici lasciava supporre.
    Peccato che, almeno Shiltar, non avesse tempo e voglia di mettersi a studiare tutte quelle rappresentazioni di tempi passati: forse avrebbero potuto narrare qualcosa di utile su ciò che potevano aspettarsi, o essere solo un'altra storiella sulle pietre per cui s'erano lanciati in quella missione, come sembravano essere le immagini antecedenti il portone che lui stesso aveva abbattuto, ma tutto questo non cambiava i fatti. Erano in pieno territorio nemico e non avevano tempo da perdere con turismo ed archeologia.

    Solo una via si apriva al gruppo e nel momento stesso in cui, in mezzo a quelle macerie, alle spalle del trio apparve Akira, Shiltar già sapeva che erano finiti in un'altra dannata illusione, poiché era l'ovvio modo di fare di quello specifico ninja, che non si fece nemmeno mistero ad ammetterlo; però stavolta il Mizukage aveva qualche idea su come gestire la situazione, essendo in uno spazio comunque relativamente piccolo, che si stava riempiendo sempre più di cadaveri.
    Ormai il Kaguya aveva capito che era inutile stare ad ascoltare quel tizio, anzi iniziava a sospettare che tutte le sue parole fossero solo un modo per distrarre le vittime delle sue illusioni da elementi più importanti; così, mentre ancora Akira blaterava qualcosa su come le pietre avessero portato quelli di Iwa ad uccidersi fra loro, Shiltar poggiò una mano su una spalla di ognuno dei due compagni, "Diogene, Hoshi, a voi come sistemare la questione del sigillo, spero che dopo la chiacchierata di prima abbiate qualche idea... io ho un piano che voglio rischiare, non preoccupatevi del tempaccio, non vi danneggierà.", avrebbe detto, prima che i cadaveri iniziassero ad alzarsi e muoversi contro di loro, quando ormai, di fatto, il Mizukage aveva "polarizzato" i due compagni di missione per evitare loro rischi considerata la prossima mossa che aveva in mente.

    Quando poi i cadaveri illusori, o meno, si fossero mossi verso di loro, Shiltar non avrebbe fatto molto di più che ricoprirsi della propria corazzatura ossea, il che sarebbe stato un gesto molto più veloce della carica di quei "cosi", che avrebbero trovato la dura corazza d'ossa a bloccare i loro morsi, il Mizukage, di suo, si sarebbe preoccupato solo di evitare colpi alle piccole fessure lasciate per gli occhi e, in generale, si sarebbe preoccupato di difendere i compagni, se necessario, senza spostarsi particolarmente dalla propria posizione di partenza, ma aiutandoli, per quanto possibile, a raggiungere quale che fosse la loro destinazione.
    Il tutto finchè, d'improvviso, anche due kunai sarebbero volati addosso al Kaguya, ancora una volta, però, non facendo niente di più che sbattere contro la possente corazzatura d'ossa, che sarebbe ancora una volta rimasta illesa.
    [Corazzatura Ossea: 2 costrutti di 2 SD ognuno - Potenza: 50 ogni costrutto / Durezza: 4 ogni costrutto - Velocità Manipolazione = Nera+3]

    "Sai far piovere anche kunai dal soffitto?", avrebbe semplicemente chiesto il Mizukage, da sotto la propria corazzatura, all'illusione di Akira, "Bé, vediamo se so fare di meglio...", avrebbe aggiunto, eseguendo una serie di sigilli per una tecnica che non aveva ancora mostrato a quasi nessuno al mondo, tranne tre persone a Genosha, tempo addietro.
    Una piccola sorpresa per Akira o per il Sanga.

    Drago del Temporale - Raiu No Ryuu
    Villaggio: Kiri - Shiltar Kaguya
    Posizioni Magiche: 8
    Partendo dalle due tecniche Drago della Bora e Raicho, Shiltar ha potuto creare questo jutsu temporalesco a cui lui è l'unico ad essere immune, distribuendo sul corpo del chakra di polarità simile a quella dei fulmini.
    L'utilizzatore potrà richiamare un ammasso temporalesco, tramite un'alta concentrazione di chakra, che in un turno completo si formerà in un'area pari a 10 slot dimensionali, con il centro distante al massimo uno slot movimento dell'utilizzatore dallo stesso.
    A partire dal turno successivo, per un totale di tre turni, l'ammasso scaglierà fulmini lungo tutta l'area sottostante, producendo un attacco ad area di potenza 30.
    Pagando uno slot azione e 1/2 basso di chakra per persona, l'utilizzatore può garantire ad altri, oltre se stesso, l'immunità.
    Una volta per round, inoltre, l'utilizzatore potrà, con un consumo pari a Basso, ma senza spendere slot azione, spostare l'ammasso temporalesco di una distanza massima pari ad uno slot movimento.

    (Livello: 1 / Consumo: Elevato)
    [Richiede Drago della Bora & Raicho in scheda]



    Nessuno avrebbe visto niente di speciale, se non l'iniziare di qualcosa che, probabilmente, in un ambiente chiuso era raro vedersi: l'addensarsi di nuvole... ben presto Shiltar avrebbe cercato di scatenare un temporale in un ambiente chiuso e, grazie al suo piccolo consumo di chakra, Diogene e Hoshi sarebbero stati al sicuro dalle scariche elettriche, così come il Kaguya ed il geco che teneva nascosto fra i suoi vestiti, al sicuro in mezzo al suo chakra.
    E la tempesta doveva riuscire a fare ciò che il Kaguya non poteva: andare oltre le illusioni del nemico, perché Akira poteva fargli credere che c'erano buche dove non ce ne stavano, muri assenti, rocce che perforavano le teste dove non c'era pietra, affogarti in un lago inesistente, come aveva visto fare e sentito raccontare, ma il chakra, sperava Shiltar, non poteva essere suscettibile di illusioni che ingannavano i sensi e da quelli il corpo, poiché chakra lasciato a se stesso, com'er quello del suo Drago del Temporale, non aveva bisogno dei sensi del suo utilizzatore per puntare un bersaglio.
    Ora c'era da vedere se quel suo personale assioma fosse corretto e sul punto di essere confutato.


    Chakra Shiltar: 54/80 (usati) [Elevato x Jutsu + Basso x 2 "polarizzazioni" + Basso x 2 Manipolazioni ossee]

    Ferite Shiltar: Medioleggera diffusa sul corpo + Medioleggera diffusa sul petto =>
    23/26,5 Vitalità (-2 busto; -0,5 per braccio)
    28/35 Energia Vitale

    Slot Difesa: //
    Slot Azione: - Manipolazione per Costrutto osseo di 2 SD
    - Manipolazione per Costrutto osseo di 2 SD
    Slot Tecnica: - Polarizzazione x2
    - Drago del Temporale

    Chakra Quiggon: 12,75/20 (usati) [15 consumati + 1,25 per 50 minuti di camminata + 1 per 20 minuti di riposo assoluto]
    Ferite Quiggon: Illeso
     
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    Quest
    ..DANNATI ZOMBIE!!!..
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    Shiltar aveva buttato giù il portone senza tanti complimenti permettendo ai tre Accademici di entrare nella stanza successiva. Si trattava di una zona piuttosto ampia composta da numerose fila di colonne, al centro in quello che sembrava essere un alto pozzo stavano quelli che dovevano essere i resti di una fontana. Il Chikuma osservava ogni minimo particolare con cura e perizia, molto probabilmente altre trappole erano state piazzate per rallentare il loro cammino, potevano mandargli addosso di tutto quei tre non si sarebbero mai fermati fino a quando il sangue nelle loro vene fosse stato in grado di scorrere.

    -Colosso.. se senti del sangue nei paraggi avvertici subito.. e indicaci esattamente dove lo percepisci.. come ti ho già detto prima.. c’è un tizio che riesce a cambiare la realtà percepita con dei strani sigilli fatti con il suo sangue..-


    Avevano fatto si e no pochi passi che alle loro spalle la voce tagliente di Akira si lasciò percepire chiara e tonda. L’ambiente in pochi secondi si stava modificando rapidamente riempiendosi si cadaveri e sangue, il rosso aveva una brutta sensazione, era la seconda volta che cadeva vittima di quelle dannate illusioni nel giro di poche ore e la cosa cominciava a dargli su i nervi. Per questo quando tutto si modificò il rosso non si scompose più di tanto restando concentrato sul loro vero obiettivo, scovare e distruggere il sigillo di sangue di Akira.

    -Colosso.. il sigillo.. dove lo hai percepito?!..-


    Diogene aveva percepito il sigillo di sangue in un punto vicino la fontana, doveva essere la per forza. Quello era il punto più centrale dell’intera struttura in cui si trovavano e quindi il miglior punto dove posizionare il fulcro delle sue illusioni, forse Hoshi cominciava a capire come funzionavano. Le onde capaci di cambiare le percezioni dei ninja dovevano irradiarsi dal sigillo in un’are sferica, la fontana era al centro della stanza. Era stato così anche la prima volta che ne erano stati catturati, doveva assolutamente distruggere quella dannata fontana e tutto quello che ci stava attorno, peccato che Akira non si fosse limitato solo a cambiare la stanza.

    -Oh no.. non dirmi che!.. no.. tutti.. tutti ma non..-


    Il pavimento si stava inondando di sangue mentre decine di cadaveri mutilati cominciavano ad alzarsi da terra sfigurati nel corpo e nel volto, quelli erano dei dannati Zombie. Ora Hoshi poteva anche sopportare di combattere mostri mitologici giganti, ninja capaci di tramutare la pietra in oro, draghi sputa fuoco accompagnati da demoni dalle molte code, ma gli Zombie. Un brivido lo percorse dalla testa ai piedi facendolo indietreggiare di qualche passo, sapeva dove colpire, ma non avevano la ben che minima idea di come riuscire ad arrivarci.

    -Zombie.. Zombie.. sono Zombie.. Shiltar.. quelli sono Zombie vero?!..-


    Il rosso era così concentrato che non si era nemmeno accorto che l’amico lo aveva toccato per polarizzarlo, era concentrato e allo stesso tempo terrorizzato da quei dannati cadaveri semoventi. Il Chikuma doveva reagire e alla svelta, anche perché ora un’orda di quei cosi stava letteralmente tentando di divorarlo. Senza nemmeno pensare a cosa fare il rosso avrebbe messo le mani a croce pronto a superare anche quella terrificante prova, non senza però lanciare prima dell’azione un acuto urletto carico di terrore.

    kyaaaa


    -KYYAAAAAAAIIIII!!!!-


    La mani del rosso posizionate a croce scatenarono la sua più potente tecnica per creare tra lui e quella orda ben cinque copie di se stesso pronte al sacrificio, mentre eseguiva la tecnica già aveva cominciato a correre disperatamente verso la fontana, doveva farla esplodere in mille pezzi e alla svelta [Slot Tecnica Base][KageBushin no Jutsu / Copie x5 / Vitalità: x3 Leggere / Riserva Chakra: 30.8pc / Consumo: 30pc][Abilità: Cloni Persistenti].


    Il rosso era scattato verso la fontana a massima velocità senza badare a spese, le sue copie si sarebbero frapposte tra lui e i cadaveri per permettergli di muoversi indisturbato in mezzo a tutta quella confusione, era più lento ma mentre si muoveva sembrava quasi fosse accompagnato da una squadra di rugbisti assetati di sangue [Slot Azione 1/2][Movimento Max: 30m][Abilità: Movimento Migliorato].


    Mentre correva il rosso inoltre avrebbe creato attorno al corpo una cotta di maglia che lo avrebbe protetto da eventuali attacchi non bloccati dai cloni o a sorpresa, sapeva bene che la sua inferiorità fisica lo rendeva una preda facile e di certo in mezzo a tutto quel casino avrebbero di certo puntato prima ad eliminare lui che il potente Mizukage ed il Colosso. Il rosso avrebbe creato una corazza piuttosto scarna, ma robusta, di vento che lo avrebbe protetto alle parti vitali [Slot Tecnica Base 2 + Slot Azione 3][Creazione / Slot Vento x8 / Potenza: 45 / MedioGrande x 2 / Consumo: 20pc].


    Le cinque copie del rosso si sarebbero semplicemente gettate frapponendosi tra il rosso ed i nemici, tutte avrebbero dato il massimo lasciandosi anche mordere se necessario, ciò che contava era che il Chikuma riuscisse ad arrivare a quella dannata fontana incolume. La situazione era piuttosto disperata, ma non per questo il sunese si sarebbe lasciato macellare gratuitamente. Hoshi sarebbe riuscite senza alcun dubbio a raggiungere la fontana grazie a quello stratagemma [Slot Difesa Tutti][Placcaggio Zombie].

    -Forza!!!.. ci sono quasi!!!..-


    Il rosso era quasi giunto al punto di impatto quando due armi lo raggiunsero alle spalle destabilizzando la sua corsa in mezzo a tutto quel sangue e quella confusione. Le armi per quanto semplice avevano un potenziale assurdo ed erano giunte dall’alto, Akira non era solo. Fortunatamente la cotta di vento del rosso lo aveva protetto lasciando sulla sua schiena nessun tipo di ferita, anche se lo aveva costretto ad aggiustare la traiettoria a causa dell’impatto tremendo [Slot Azione 4][Mantenimento Equilibrio].


    Le copie avevano lasciato libera la strada ed ora una dopo l’altra stavano scoppiando dopo il suo passaggio sotto i tremendo colpi dell’illusione, il dolore provato dalle copie sacrificali si era riversato nel corpo del rosso facendogli provare qualcosa di molto spiacevole, essere morsi a quel modo non era una gran cosa [Ferita ½ Leggera]. Il dolore non era tuttavia una cosa tanto sgradevole in quella situazione, il riversarsi di quella sensazione aveva infatti instillato nel cuore del rosso una grande rabbia, la sua energia era di nuovo ai massimi livelli ed il suo pugno scalpitava pronto a schiantarsi contro la fontana dove il presunto sigillo di sangue si trovava. Poco importava se il pugno avesse impattato o meno contro il disegno, quel colpo poteva buttare giù una grossa costruzione, la fontana ed il pavimento sarebbero semplicemente esplose in mille pezzi.

    -WOOOOOOOOARGH!!!! VA AL DIAVOLO DANNATO SIGILLOOOO!!! SPACCA!!!... MONTAGNEEEEE!!!!..-


    Il rosso aveva caricato il pungo all’indietro torcendo il corpo in un unico fascio muscolare, sembrava quasi che il Chikuma fosse diventato il doppio mentre scaricava quel tremendo colpo sulla fontana e a terra per cancellare il sigillo di Akira dalla faccia della terra, sarebbe durato tutto un istante, la roccia avrebbe scricchiolato sotto il potente colpo smaterializzandosi poi in miliardi di piccoli pezzettini, l’illusione di Akira sarebbe crollata sotto il pesante colpo del Chikuma dando modo ai compagni di agire al massimo delle loro capacità belliche, i leoni dell’accademia avrebbero raso al suolo quel posto e tutti i loro occupanti [Slot Tecnica Avanzata][Spaccamontagne / Forza: Blu+3 / Slot Dimensionali: 20 / Consumo: 20pc].



    SE il piano fosse andato a buon fine, i ninja si sarebbero ritrovati liberi di agire, subito i loro sensi avrebbero percepito l’essere che si muoveva attaccato al soffitto e molto probabilmente anche la presenza di Akira all’interno della stanza, sempre se questi non avesse mandato un suo clone, ma poco importava. Il Chikuma era pronto a ricominciare a combattere, protetto dalla sua cotta di maglia e piuttosto provato dall’esperienza Zombie si sarebbe concentrato sull’obbiettivo. La tempesta di Shiltar era ormai pronta a scatenarsi fulminando tutti i presenti tranne gli Accademici.


    SE il piano fosse fallito il rosso sarebbe saltato via raggiungendo una delle colonne della stanza più vicine per appiccicarsi e stare lontano da quell’orda di zombie assetati di sangue. Sarebbe bastato un semplice salto per riuscirci, c’era solo da sperare che quei cosi non fossero anche capaci di arrampicarsi mutilati come erano. I sensi del Chikuma erano tesi a captare qualsiasi cambiamento o rumore, due attacchi erano giunti dal soffitto ne era sicuro, uno dei nemici si stava nascondendo proprio la [Slot Azione 5][Salto / Chakra Appiccica / Consumo: 5pc].




    Spaccamontagne
    Villaggio: Suna
    Posizioni Magiche: Nessuna (Veloce+)
    L'utilizzatore sarà in grado di sferrare un pugno dalle potenzialità offensive altamente incrementate: la forza dell'attacco sarà incrementata di 3 tacche; sarà possibile impastare chakra per migliorare esclusivamente la forza.
    Subire interamente un colpo del genere può causare facilmente fratture. Se utilizzata contro pareti di roccia, è possibile distruggerle facilmente.

    Tipo: Taijutsu
    (Livello: 5 / Consumo: Mediobasso )
    [Slot dimensionali massimi: 5 ogni grado ninja]

    [Da studente in su]

    Tecnica Superiore della Moltiplicazione del Corpo – Kage Bunshin no Jutsu
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Una (Veloce+)
    L'utilizzatore è in grado di di scindere il proprio corpo in più cloni corporei. Possono essere creati entro 6 metri e potranno allontanarsi fino a 30 metri. Sono esteriormente e potenzialmente uguali all'originale. Possedono il 25% dei crediti equipaggiamento dell'utilizzatore; non è possibile duplicare [Bombe].
    Se distrutti, rilasceranno una piccola nuvoletta che dà occultamento ambientale parzialmente, per 1 slot azione; le informazioni possedute ritorneranno all'utilizzatore. Torneranno all'utilizzatore 1/8 dei danni subiti dai cloni, sotto forma di affaticamento; i tonici utilizzati dai cloni verranno conteggiati nei limiti dei tonici utilizzabili dall'utilizzatore.
    La vitalità è pari ad una ferita ½ leggera ogni grado ninja posseduto. Il chakra posseduto è diviso equamente tra tutte le copie create e l'utilizzatore; una volta disattivata la tecnica o distrutti tutti i cloni, il chakra residuo tornerà all'utilizzatore.

    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Livello: 4 / Consumo: Medio )
    [Da chunin in su]

    Tabella Riassuntiva


    Stato Fisico: Riposato
    Stato Psicologico: Concentrato/Terrorizzato

    Energia Vitale: 32/35
    Vitalità: 10/18 (- 0.5 Leggera)

    Testa: 5/6
    Busto: 7/9
    Braccio DX: 5/5
    Braccio sX: 5/5
    Gamba DX: 5/5
    Gamba SX: 5/5

    Chakra: 145/480 (- 30 KageBushin -20 Creazioni Vento - 20 Spaccamontagne )

    Slot Difesa I: Placcaggio Copia
    Slot Difesa II: Placcaggio Copia
    Slot Difesa III: Placcaggio Copia
    Slot Difesa IV: Placcaggio Copia
    Slot Difesa V: Placcaggio Copia

    Slot Attacco I: Movimento Max
    Slot Attacco II: Movimento Max
    Slot Attacco III: Mantenimento Equilibrio
    Slot Attacco IV: Creazione di Vento
    Slot Attacco V: Salto
    Slot Attacco VI Bonus: ///
    Slot Attacco VII Bonus: ///


    Slot Gratuito: Varie

    Tecnica Base: KageBushin no Jutsu
    Tecnica Base II: Creazione di Vento
    Tecnica Avanzata: Spaccamontagne

    Equipaggiamento:
    Boomerang – Katana “Tatsumaki” [AdCC] x1
    Kunai [AaD] x11
    Spiedi [AaD] x3
    Cartabomba Livello III [Bomba] x3 (Distruttiva x2 – Remota x1)

    Tonico di Recupero Superiore [Tonico] x2
    Tonico Coagulante Superiore [Tonico] x0
    Tonico di Ripristino Superiore [Tonico] x1
    Guanti rinforzati [Protezioni] x1
    Corpetto di Cuoio [Protezioni] x1
    Parabraccio in Acciaio [Protezioni] x1
    Occhiali [Protezioni] x1
    Calzari Rinforzati [Protezioni] x1
    Filo di Nylon Rinforzato [Vario] x2
    Corda di Canapa [10m] [Vario] x2
    Filo in Acciaio [10m] [Vario] x2
    Accendino [Vario] x1
    Bottiglietta di Alcool [Vario] x1
    Kit di primo soccorso [Vario] x1
    Kunai+Carta Bomba x0 (Deflagrante)




     
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    Avanzavamo nel territorio ostile consci che a breve il Sanga si sarebbe rivelato...e con lui le sue illusioni. Avevo appena percepito la fonte di sangue nei pressi dei ruderi di una fontana quando Hoshi chiese ad alta voce quello che probabilmente, o per meglio dire canonicamente, sarebbe dovuto rimanere un segreto. Sebbene la sua domanda fosse stata pronunciata in presenza del Sanga, che era appena comparso alle nostre spalle insieme ad una trentina di cadaveri, dopo un primo momento di confusione decisi di accontentare la richiesta del Rosso. Forse il sunese aveva un piano, forse contro un rivale come Akira sarebbe servito a poco anche il migliore dei teatrini che avremmo potuto architettare per arrivare alla fontana in modo occultato. Decisi di fidarmi, dopotutto cosa avrei potuto fare? Lui aveva già affrontato quel ninja, ne sapeva più di me sul suo conto, e inoltre utilizzare il chakra per una comunicazione celata era ora del tutto insensato: se ne avesse avuto facoltà, l'illusionista avrebbe comunque preventivamente spostato il punto debole della sua tecnica.

    " La fontana..."

    Così, mentre quei cadaveri che senza grande meraviglia presero ad alzarsi da terra il Rosso iniziò la sua corsa verso il rivelato obbiettivo. Era il più debole del gruppo ma si lanciava comunque con gran coraggio contro le insidie che questi ninja ci stavano riservando. Coraggio...un concetto che da tempo avevo superato e che, a dirla tutta, iniziava a perdere significato ai miei occhi. E la ragione era semplice: non ne avevo bisogno. Tuttavia il ragazzo si era meritato il mio disinteresse, una rivelazione che mai mi sarei aspettato da una missione con degli accademici. Forse davvero valeva la pena lottare contro l'Alleanza; vi erano ancora ninja abbastanza meritevoli di infilzarli e dai quali essere infilzato!

    smilekenpachizarakibyay

    Un misto di divertimento e fiducia riempirono i miei occhi che abbandonarono la corsa del ragazzo, che a breve avrebbe dovuto vedersela con cinque zombie, per dedicarmi al mio gruppetto. Shiltar intanto era già nel vivo dell'azione pronto a far sentire quanto dure fossero le sue ossa...Otsune mi aveva costretto a sfoderare una delle mie tecniche migliori; Akira sarebbe riuscito a recarmi questo piacere? Bhè, di certo non con quel primo attacco...I geni si attivarono autonomamente permettendo al chakra di entrare nel sistema sanguigno e accelerarne il flusso [Circolazione Bestiale; Riflessi +4 tacche; MedioBasso]: gli effetti furono immediati. La corsa e le movenze degli assalitori mi suggerirono l'entità del pericolo: sapevo di poter vedere quei colpi con anticipo sufficiente a contrattaccare su ognuno...insomma dovetti chiudere gli occhi ed affidarmi ai sensi per poter conferire a quella sequenza anonima una parvenza di offensiva [Combattere alla Cieca Superiore]. Una schivata, poi una ancora accompagnata da un rapido movimento di mano per fare leva sulla testa del cadavere e slanciarmi sulla sinistra per mandare a vuoto il terzo colpo...un'altro morso. Quarto e quinto arrivarono praticamente all'unisono; quanto erano chiassosi...potevo vedere la loro bocca già spalancata, piena di bava e sgorgante di inumani suoni. Rimasero larghi fino all'ultimo, in parallelo pronti ad agguantarmi le braccia lasciate larghe appositamente per renderle succulento bersaglio...Mi bastò fare un ampio passo in avanti e abbassare leggermente gli arti superiori per mandare a vuoto le infette fauci ed impattare il loro collo. La loro corsa forsennata e la robustezza dei miei avambracci avrebbero garantito un danno serio, in casi normali...ma che senso avrebbero potuto avere degli zombi illusori incapaci di incassare certi corpi? Quindi mi accontentai di quello che sarebbe stato un semplice atterramento e, spinto già in avanti, continuai nel movimento per allontanarmi dal quintetto. Come non detto, gli schiamazzi non terminarono; anzi ripresero ancor più furenti...Hoshi avrebbe dovuto fare in fretta altrimenti qui poteva andare per le lunghe.
    Feci per riaprire gli occhi, quando udito e tatto mi avvertirono di una minaccia meglio portata delle precedenti. Ma era sempre un attacco diretto, di velocità non così strabiliante da impensierire i miei riflessi; una spinta di gambe risultò in grado di portare la mia testa, bersaglio del nemico, fuori pericolo. In quell'istante, ancora con i piedi in aria, percepii un rumore di passi provenire dal soffitto...oh, un cecchino invisibile: interessante! Il secondo proiettile fu più difficile da schivare: la destra aveva appena poggiato terra quando percepii il proiettile partire. Un'approssimata stima sulla traiettoria del colpo e la consapevolezza di avere di fronte avversari di buon livello mi portarono ad arrestare quella che sarebbe stata una naturale capriola in avanti, frutto del salto di poco prima...Poggiai entrambe le mani a terra e invertii la rotazione del mio corpo mediante una modesta spinta di tricipiti e addominali; quindi transitai per una rapida verticale per poi chiudermi a riccio e riposizionarmi in piedi mediante un rapido balzo. Il kunai si conficcò a terra proprio nel punto dove si sarebbe trovato il mio rene sinistro durante la capriola...magnifico!

    " Shiltar, c'è un cecchino sopra al soffitto. Pare sappia muoversi bene correndo all'indietro...magari un fulmine può illuminarci la via..."

    Dissi telepaticamente al Mizukage che, visti i cambiamenti climatici, stava per dare senso a quel "tempaccio" annunciato poco prima. Sfruttando l'attacco presumibilmente ad area del kiriano avrei potuto avere un valido diversivo per cogliere di sorpresa il simpaticone occultato...certo questo se le azioni di Hoshi non avessero avuto successo e il nemico non si fosse rivelato. Nel caso peggiore, infatti, al prossimo round ci sarebbero toccati come minimo altrettanti attacchi ma almeno l'effetto sorpresa sarebbe stato dalla nostra parte! Quindi non diedi modo al lanciatore di fargli intendere che lo avevo individuato. Farsi un varco tra la folla per accedere alla stanza successiva non avrebbe avuto senso, parimenti inferire sugli zombi vicini (considerando anche una possibile rigenerazione oltre che l'elevata resistenza) o su Akira, dichiaratosi apertamente un' illusione visto come era entrato in scena...Due erano le alternative: supportare l'attacco del Rosso oppure tenersi pronto ad infierire sull'ignoto a testa in giù. Avanzai dunque in direzione di Hoshi e della fontana, oramai lui vicina. Calcolai il tempo necessario al Rosso di decretare la parola fine al suo incontro ravvicinato con il sigillo di sangue e a far comprendere al mio nemico di avere un bersaglio facile, di spalle da poter bombardare. La tattica ammetto, era rischiosa: che l'illusione si fosse scolta o no, sarei stato probabilmente prede dell'attacco nemico. Ovviamente la mia difesa, nel caso avesse avuto ragione di esistere, sarebbe stata precisa e tempestiva. Un rapido e poderoso balzo sul fianco sinistro [Riflessi 800, Forza 900, 1/2 Basso -> Agilità 750], ampio diversi metri, avrebbe preceduto un singolo attacco che sarebbe partito in ogni caso (se non fossi stato sotto attacco mi sarei semplicemente girato d'improvviso). La bombacarta [livello III] sarebbe stata attivata con grande tempismo, calcolato anche in basa alla distanza che mi separava dal bersaglio. Il kunai esplosivo di Oto sarebbe dunque stato lanciato con inaudita forza, la stessa con le quali il loro campione del clan Atori sferrava i suoi micidiali attacchi [Forza 900], in direzione dell'ultima posizione captata dai miei sensi . L'esplosivo celato nel particolare proiettile avrebbe successivamente corretto eventuali errori di misura...Il secondo attacco sarebbe partito subito dopo: il costrutto, creato durante lo stesso attacco precedente [Slot tecnica Base; 3 Slot; Pot 60, Durezza 2, 3/2 Basso] dalla ferita semiaperta presente sul palmo destro, sarebbe stato scagliato in reazione a quanto percepito tramite i sensi. Nello specifico, se avessi avuto modo di vedere il mio rivale avrei mirato il pieno petto (o schiena) con l'intento di bucargli un polmone. La cosa interessante era che il costrutto, in caso di fallimento, avrebbe invertito il suo verso e cambiato direzione tentando di trovare medesimo bersaglio alla stessa, spaventosa velocità di azione. Un vero e proprio concentrato di imprevedibilità per il cecchino che avrebbe dovuto tener testa ad un attacco dal potenziale non indifferente.

    Ritrovando una consona posa difensiva avrei dunque atteso gli esiti delle nostre scelte.



    CITAZIONE
    Chakra consumato: 400 - 90 Recuperi (Precedente) + 20 Circolazione Bestiale + 5 Potenziamenti + 15 Costrutto + 5 C.distanza= 355

    Danni subiti: Leggera da taglio palmo mano dx (Precedente) + MedioLeggera diffusa per Energia della Moltitudine (Precedente) + Media+MezzaLeggera diffusa su tutto il corpo (Precedente).

     
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135 replies since 14/2/2011, 01:12   5405 views
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