[Corso Genin] E' la mia Volta?!

Team 2 - Sensei: Hoshikuzu Chikuma

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  1. elsamu
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    anche questa volta il maestro aveva mandato delle sue copie a combattere e non aveva combattuto personalmente, ma va bè, anche questo è una fase di combattimento, avrebbe comunque potuto attaccarci alle spalle mentre eravamo distratti.
    Quando il maestro fini di parlare vidi suito ken allontanarsi e siccome, oltre alla sua forza fisica e bravura in combattimento, non mi piaceva ancora come compagno lo lasciai andare senza nemmeno interpellarlo!
    Rimasi circa un quarto d'ora davanti al maestro a chiedergli illuminazioni e infomazioni sulle tecniche di battaglie.

    Finita la lunga discussione con il maestro mi allontanai lasciando il maestro e il rosso li da soli e mi diressi verso il centro del paese.
    Per tutto il tragitto pensai alla missione che ci era stata assegnata. Dovevamo recuperare un manoscritto contenente delle tecniche proibite. Avremmo dovuto fare il possibile per recuperare il tutto e al punto di destinazione avremmo anche trovato un altro gruppo ad attenderci.

    Mi fermai in un locale a mangiare un boccone e continuai a girare per la città in cerca di qualcosa di interessante. Essendo nuovo li non avevo nessuna una mia dimore e quindi decisi di approfittante per cercare il dormitoio e un posto dove lavarmi!

    Finalmente avrei partecipato alla mia prima missione, anche se in me c'era un po di timore di non essere all'altezza.

    Girando per l'intera città mi rilassai e mi tranquillizzai e volli tornare subito al punto di ritrovo per la partezza per aspettare il maestro e riceve altre informazioni sulla missione e sulle tecniche del chakra in cui ero negato.
     
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  2. newlord
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    Una copia parò il mio pugno
    -cavoli per un pelo!-
    Con un abile balzo il sensei si posizionò dietro di noi mentre le copie che aveva utilizzato scomparvero.

    Nonostante tutto l'attacco era andato bene e le parole del sensei mi diedero ancora di più la carica,successivamente ci spiegò in cosa consisteva il nostro corso genin.
    Era una missione di ricerca: indagare sulla scomparsa di una pergamena contenente tecniche segrete in un villaggio del paese dell The.

    L' "unica" cosa che mi preoccupò fu sentire:
    -non sottovalutate la cosa.. la missione è classificata come di grado C.. quindi la presenza di forze ostili è piuttosto alta..-
    Grado C??? Non mi sentìì molto entusiasta a sentire quelle parole e anche l'idea di combattere contro ninja di quel grado non mi fece saltare di gioia,ma se avessi voluto diventare un ninja serio avrei dovuto per forza superare anche questo genere di ostacoli.

    Dopo le spiegazioni il sensei invitò me e i miei compagni a mangiare.
    Ken volle andar via perchè disse che aveva da fare.
    Rimasi con Zacaria e Hoshi-sensei che chiaccherarono di tecniche ninja.
    Alla fine anche Zacaria se ne andò e rimanendo col sensei risposi:
    -Allora Hoshi-sensei, se non le dispiace verrei a mangiare con lei volentieri- così sarei stato in compagnia e avrei potuto farmi due risate col maestro.

    Finito il pranzo,ringraziai il maetro e mi avviai al dormitorio dove avrei potuto farmi un bagno o una doccia tonificante, riflettendo sulla missione che mi attendeva il giorno successivo e una bella dormita riprendendomi da quella particolare giornata.

    [...]

    Il giorno dopo mi sarei ritrovato nel luogo dell'appuntamento in orario,insieme al mio team,pronto a partire per la missione nel paese del The.

    -PREPARATEVI...IL TEAM 2 STA' ARRIVANDOOO!!!-
     
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    L’indomani il giovane sensei, anche se tale carica non è che gli andasse molto a genio, si fece trovare dove aveva dato appuntamento ai tre studenti. Diversamente dal giorno precedente i tre lo avrebbero trovato vestito a dovere con tanto di copri fronte ben legato in testa, la sua tuta celeste e nera di certo non era ben abbinata con i suoi capelli rossi, tuttavia da un po’ di tempo quella era diventata la sua divisa ufficiale quindi poco gli importava. Il rosso aveva già fatto un abbondante colazione per affrontare senza problemi tutto il viaggio che li aspettava, un intero giorno di cammino a passo sostenuto, dato che l’accademia non aveva finanziato trasporti per la missione. Arrivati tutti i partecipanti il rosso li avrebbe salutati con un gran sorriso per poi passare loro dei fascicoli composti da non più di quattro o cinque fogli.

    -Molto bene ragazzi!.. prima di partire faremo un breve briefing.. per schiarirci le idee e capire che diavolo dobbiamo fare.. come vi ho già anticipato ieri.. durante l’attacco all’Accademia sono stati trafugati dei rotoli contenenti delle tecniche segrete piuttosto pericolose.. naturalmente l’Accademia non può permettersi di lasciare impunito un gesto del genere.. una squadra di ninja più esperti è già stata mandata alla ricerca dei colpevoli di questo misfatto.. sembra con successo visto che sono riusciti ad identificare il luogo in cui questi bastardi si nascondono..-


    Il rosso avrebbe girato foglio per poi schiarirsi la voce e continuare a parlare.

    -La nostra missione sarà di semplice supporto al Team Alpha.. raggiungeremo il villaggio di Tempuchi il più rapidamente possibile.. da qui ci vorrà almeno un giorno e mezzo di viaggio.. durante il tragitto inoltre faremo una sosta alla locanda del Grillo Parlante situata a metà strada per recuperare dell’equipaggiamento speciale che il team Alpha ha richiesto.. una volta raggiunto il villaggio ci verranno date ulteriori informazioni.. almeno spero!..-


    Avrebbe sospirato mostrando uno sguardo un po’ sconfortato.

    -Bene date una letta veloce a tutto.. memorizzate ogni informazione e poi gettate i fogli a terra.. sono trattati per infiammarsi quando entrano in contatto con un chakra diverso dal loro creatore.. credo che abbiate non più di tre minuti per leggere tutto..-


    Il rosso avrebbe dato modo ai ragazzi di leggere e memorizzare più dati possibili, indipendentemente da dove fossero riusciti ad arrivare i fogli inesorabilmente dopo un paio di minuti avrebbero preso fuoco diventando cenere in pochi istanti. I fogli non avrebbero danneggiato in alcun modo i ragazzi tuttavia sarebbero completamente scomparsi, dovevano abituarsi a cose del genere, l’Accademia non intendeva di certo rendere di dominio pubblico le sue missioni.


    SPOILER (click to view)
    CITAZIONE

    DOCUMENTI RISERVATI



    Grado Missione: Classe C

    Tipo Missione: Supporto

    Luogo: Villaggio di Tempuchi / Paese del The

    Direttive: il Team 2 dovrà raggiungere il Team Alpha al villaggio di Tempuchi per dare loro supporto. Sembra che il Nukenin che ha trafugato i rotoli sia nascosto nei dintorni del villaggio. Durante la missione il Team 2 dovrà recuperare dell'equipaggiamento speciale alla locanda del Grillo Parlante e consegnarlo al Team Alpha una volta raggiunto il villaggio. Da quel momento in poi il Team 2 seguirà le direttive impartite dal Team Alpha.

    TEAM ALPHA



    imageOtoko Karewa

    Grado: Chunin
    Villaggio: Konoha
    Energia: Rossa

    Descrizione: abile utilizzatore di taijutsu.
    imageTanjun Ameru

    Grado: Genin
    Villaggio: Kiri
    Energia: Verde

    Descrizione: abile utilizzatore di Genjutsu e Suiton.
    imageItomi Murasaki

    Grado: Genin
    Villaggio: Oto
    Energia: Verde

    Descrizione: abile utilizzatore di ninjutsu e arti mediche.
    imageCrilin Ikkeda

    Grado: Genin
    Villaggio: Suna
    Energia: Verde

    Descrizione: abile utilizzatore di taijutsu.



    -Ah dimenticavo.. l’Accademia ci ha dato un piccolo finanziamento per supportare eventuali necessità.. ecco qua.. sono la bellezza di 1000 Ryo.. direi di dividerli in parti uguali.. allora facciamo 150 Ryo ad ogniuno di voi.. il resto lo tengo io!!!.. Bene se avete domande questo è il momento di farle.. intanto mettiamoci in cammino verso il primo dei nostri obiettivi.. percorreremo una delle via commerciali che portano al paese del The.. non avremo problemi in questo modo.. è piuttosto sorvegliata e trafficata.. quindi sicura!.. forza cercate di starmi dietro.. e occhi aperti.. da questo momento la missione è ufficialmente cominciata..-


    Il rosso avrebbe quindi preso a correre mantenendo un andatura adatta alle potenzialità dei ragazzi. Avrebbero corso e camminato praticamente fino a sera superando i paesaggi ed i luoghi più disparati, durante il viaggio avrebbero toccato vari piccoli villaggi di contadini, avrebbero attraversato tratti di foresta e superato diverse colline facendo solo qualche sosta ogni tanto per mangiare e riprendere fiato. I ragazzi dovevano abituarsi a quel genere di vita, da li in poi sarebbe stato da così a peggio. Qualsiasi domanda fatta dai ragazzi avrebbe trovato una risposta da parte del Chikuma, non aveva nulla da nascondere, quindi se avevano dubbi o domande da fare sulla missione il rosso avrebbe risposto di buon cuore.



    [...]



    Il sole pian piano sarebbe scemato dietro al paesaggio facendo calare la sera. Prima che la luce fosse completamente svanita il gruppo era riuscito a raggiungere la locanda del Grillo Parlante, sembravano capitati bene ad una prima occhiata. La locanda infatti era molto grande ed ospitata da una struttura ben curata e di ottima fattura, sembrava infatti dalle dimensioni che la locanda fosse più una sala da te che un luogo dove si poteva trovare la peggior feccia dell’universo.

    image


    -Fiuuuu.. ci è andata di lusso ragazzi!!!.. forza entriamo.. -


    Una volta entrati i ragazzi si sarebbero accorti che effettivamente quel luogo non era poi così male, certo i tipi loschi seduti all’ombra di qualche trave di legno non mancavano, ma la maggior parte delle persone sembravano gente normale. Hoshi sarebbe entrato senza fare tanti complimenti, aveva una questione da risolvere in quel luogo perciò non perse tempo dirigendosi dritto verso il bancone. Una volta raggiunto il rosso avrebbe cercato lo sguardo di uno dei due signori che stavano dietro di esso, il più vecchio per la precisione. Fatto uno strano gesto il ragazzino avrebbe detto poche parole, un messaggio in codice che solo lui e quell’uomo sapevano dato che era stato detto loro dall’Accademia.

    -Buonasera Oste.. Il grillo canterino questa sera vuol fare il birichino!-


    L’oste guardato il rosso con fare perplesso per qualche istante avrebbe alla fine fatto cenno di seguirlo dietro al bancone dove sembrava aprirsi una porta che dava al magazzino con tutta probabilità, il rosso aveva fatto centro e quello era il suo contatto per la missione. Voltato lo sguardo verso i tre studenti avrebbe detto loro di aspettare li.

    -Ok io ho delle faccende da sistemare.. non ci metterò molto.. voi intanto prenotate delle stanze per la notte e ordinatevi da bere e mangiare.. domani sarà una giornata piuttosto dura quindi cercate di riposare.. a dopo!..-


    Il rosso quindi se ne sarebbe andato con l’oste, il gruppo era li per recuperare il materiale necessario al team Alpha, prima doveva sincerarsi che ci fosse tutto e spettava a lui controllare la cosa. I tre studenti intanto si sarebbero ritrovati soli davanti al bancone della locanda, era strano, ma da quando Hoshi se ne era andato l’atmosfera si era fatta molto più pesante e le poche persone normali che prima comparivano sullo sfondo sembravano scomparse. Una voce da dietro al bancone avrebbe catturato la loro attenzione ponendo una semplice e precisa domanda.

    -Allora che bevete ragazzi?!..-


    L’oste più giovane stava asciugando un bicchiere con un canovaccio, sembrava una persona comune come di quelle che si trovano al mercato a fare la spesa, piccoli occhi e capelli neri corvini, il suo volto non sembrava tradire alcuna cattiva intenzione. Ai tre non sarebbe toccato che aspettare il ritorno del Chikuma standosene tranquilli, se non fosse per ciò che stava per succedere.

    Dopo qualche minuto infatti alle loro spalle un ombra gigantesca si sarebbe fatta avanti oscurando la luce che illuminava la stanza, sembrava quasi che le tenebre avessero gettato un onda a coprire i ragazzi, dietro di loro il potente fiato alcolico di un energumeno si era fatto avanti, trascinandosi dietro anche il padrone. Senza che potessero nemmeno tentare un approccio diplomatico alla cosa i ragazzi sarebbero stati colpiti dall’olezzo del fiato del tipo che così senza motivo aveva preso a inveire contro di loro.

    -EHI VOI CHI DIAVOLO SIETE?!!!.. QUESTO E’ IL MIO BAR.. SOLO IO POSSO VENIRE AD UBRIACARMI QUA!!!.. VI CONVIENE SMAMMARE SE NON SIETE IN CERCA DI GUAI!!!.. WAHAHAHAH.. GLUGLUGLU!!! WAAAAH.. ALLORA BAMBICCI CHE CI FATE ANCORA QUA?!.. TU BIONDINO CHE DIAVOLO HAI DA GUARDARE.. TU E LA TUA ARIA DI SUPERIORITA’.. VUOI FORSE ASSAGGIARE UNO DEI MIEI PUGNI..-


    Era completamente andato, ubriaco marcio, abbastanza ubriaco da essere molto vicino al punto di non ritorno per un coma etilico con i fiocchi. Sembrava che l’uomo fuori di se avesse preso di mira i tre ragazzi, di certo non li avrebbe mollati facilmente, quale sarebbe stata la loro reazione davanti a così tanta rudezza, e a così tante minacce. Tutta la sala si era voltata per osservare la scena, ora spettava a loro agire.



     
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  4. Shu
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    Team 2
    Inizia la missione



    Ero arrivato perfettamente in orario e completamente riposato. Avevo dormito a sufficienza la notte precedente ed ero in perfetta forma. Il giorno prima mi ero anche allenato ed mi sentivo pronto per qualunque impresa.
    Ascoltai Hoshi, in tenuta molto più seria rispetto al giorno prima, farci un breve briefing sulla missione e consegnarci dei fogli con le informazioni sulla missione e sul team alpha. Lo memorizzai nel tempo necessario, poi appallottolai il foglio gettandolo alle mie spalle, un istante dopo che lasciò la mia mano cominciò a bruciare. Non toccò mai il suolo.

    Direi che il momento di andare.

    Poco dopo Hoshi si ricordò di consegnarci del denaro, 150 ryo. Una somma modesta, ma adatta al sostentamento personale. Insomma, come fanno i genitori lui ci aveva dato la paghetta. Buffo. Nel tempo in cui vivevo con i miei avevo a disposizione praticamente una quantità illimitata di denaro, anche se non ne avevo alcun uso, mentre quando vivevo da solo dovevo quasi rubare per sopravvivere. Era la prima volta che avevo una, modesta, somma di denaro a mia disposizione e che dovevo gestirlo oculatamente.

    Misi i soldi all'interno del mio Gi ed aspettai la partenza.
    Nota: Kensuke è vestito con la maglia di un Gi (o Kimono, stile quello da karaté) rosso con sotto una maglietta bianca, dei pantaloni lunghi e leggeri (simili a quelli da kung-fu) e delle scarpe leggere (sempre simili a quelle da kung-fu). Porta inoltre una cintura con delle fibbie per le armi ninja, l'hambo (portato sulla schiena) e il kusari fundo sul fianco sinistro. Sugli avambracci porta delle fasce da combattimento che arrivano ad avvolgere la mano (ma non le dita).

    Non avevo domande per il sensei o per i miei colleghi, dopotutto non ero molto interessato alle loro vite personali (o impudente, nel caso di Hoshikuzu) e lo scopo della missione era abbastanza chiaro.

    Mi ritrovai a pensare a Hiroshi. Sapevo che stava facendo anche lui qualcosa di simile con un altro ninja. Chissà come se la stava cavando. Beh se il livello medio degli studenti era quello dei miei compagni non avrebbe avuto problemi. Dopotutto era stato addestrato da Ryuuken che, per quanto mi stesse antipatico, era un grande combattente e shinobi, uno dei più esperti del clan Hyuga nell'uso dello stile Juuken.

    Giungemmo infine alla locanda. Personalmente ero stanco per il viaggio e quindi non mi sembrò quasi vero il fatto di potermi riposare, specie in un posto del genere più simile al palazzo dei miei che alla tipica bettola di Konoha.

    Una volta entrati diedi uno sguardo ai vari avventori, seppur di sfuggita per evitare di attirare troppo l'attenzione, e a parte un paio di gruppi non sembrava un luogo malfamato come mi capitava di solito.

    Raggiunsi gli altri solo dopo che il sensei se ne era andato sul retro, sperai più per motivi professionali che di "divertimento" vista la sua età. Ordinai da bere un tè caldo, della qualità più economica. Il che era come chiedere la migliore qualità di piscio di gatto ma dopotutto non ci sapevo fare col denaro e volevo evitare di spendere tutti i soldi per un tè.

    Mentre sorseggiavo amorevolmente il mio tè caldo, cercando di godermi il sapore di quella brodaglia (abitudine che avevo preso nei salotti Hyuga e che io pensavo fosse l'unico modo per bere una bevanda) un tizio mi si avvicinò da dietro, urlando come un ossesso.


    -EHI VOI CHI DIAVOLO SIETE?!!!.. QUESTO E’ IL MIO BAR.. SOLO IO POSSO VENIRE AD UBRIACARMI QUA!!!.. VI CONVIENE SMAMMARE SE NON SIETE IN CERCA DI GUAI!!!.. WAHAHAHAH.. GLUGLUGLU!!! WAAAAH.. ALLORA BAMBICCI CHE CI FATE ANCORA QUA?!.. TU BIONDINO CHE DIAVOLO HAI DA GUARDARE.. TU E LA TUA ARIA DI SUPERIORITA’.. VUOI FORSE ASSAGGIARE UNO DEI MIEI PUGNI..-


    La mia prima reazione era quella di prenderlo a pugni fino a quando non sarebbe svenuto, in modo da evitare che un tale essere potesse rovinare la serata a tutti gli altri avventori. Lasciai il té e mi avviai verso l'uscita. Dovevo mantenere la calma. Dopotutto ero li in missione, non dovevo compiere delle azioni che avrebbero potuto mettermi in difficoltà.

    Prendi pure il mio posto, tanto mi è passata la voglia di bere.

    Avrei continuato ad avviarmi verso l'uscita, cercando di attirare il tipo fuori da lui. Non sapevo quale potesse essere la sua forza ma perlomeno volevo evitare un brutto spettacolo. Inoltre si era rivolto proprio a me, dato che ero l'unico "biondino" il che la rendeva una cosa personale. Non avevo intenzione di coinvolgere i miei compagni di missione, a meno che non ci si fossero gettati loro stessi a capofitto.
     
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  5. elsamu
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    finalmente la mattina arrivò. pensavo di essere il primo ad arrivare dei miei compagni invece appena arrivato trovai ken e il maestro e per ultimo arrivo igoru.

    Appena ci ritrovammo tutti il maestro non aspetto un secondo per spiagarci la missione e darci dei documenti da cui trarre più informazioni possibile e ricordarsele.

    Stavo leggenfo l'utlima riga del documento e improvvisamente il documento mi si brucio in mano. Appena vidi il documento prendere fuori lo lasciai ma esso brucio in pochissimi istanti!!

    Il maestro distrui dei soldi nella compagnia e decidemmo di partire di corsa verso la locanda che dovevamo raggiungere.
    Fu un viaggio molto stancante e senza nemmeno una piccola pausa.
    Durante il viaggio passammo attraverso vari piccoli villaggi e questo mi fece ricordare il mio passato.
    Per gran parte del viaggio immaginai come sarebbe stata la mia vita se non fossi arrivato a Konoha e se non mi avessere accettato nel paese.

    Grazie ai miei pensieri il viaggio non mi risulto nemmeno tanto pesante e infatti appena arrivati alla locanda mi stupì di essere già arrivato.
    Guardai il cielo ed ormai era già il tramonto, avevamo corso e camminato per l'intere giornata e non mi ero accorto di niente. Per fortuna il viaggio era stato tranquillo altrimenti la mia distrazione mi sarebbe costata cara, dai prossimi viaggi avrei avuto più attenzione e avrei cercato di distrarmi di meno!

    Mi rivolsi verso la mia squadra (comprendo anche il maestro :D)
    Uff che giornata!! Sono davvero stanco. Per fortuna siamo arrivati. Ora mi berrei davvero una cisterna di acqua.
    l'acqua ormai era diventata la mia unica bevanda. Vivendo in mezzo al bosco per tutta la mia infanzia mi piaceva andare nei fiumi e rinfrescarsi e siccome non ero molto ricco molte volte mi dissetavo con l'acqua del fiume proprio.

    Appena entrati nella locanda vidi il maestro avvicinarsi immediatamente verso il bancone e sussurrare qualcosa di strano ad un uomo dietro il bancone.
    Appena il mestro entrò in una stanza nel retro mi fiondai verso il bancone, senza prestare molta attenzione alle persone attorno a me, ed ormai una bottiglia di acqua.
    Dopo aver bevuto quasi mezza bottiglia mi girai verso il gruppo. Avrei voluto offire l'acqua e dividerla un po a testa con tutto il mio team, ma ken, come sempre, fu più veloce di me e ordinò da bere prima che io potessi dire una parola. Proposi allora al rosso se voleva bere un po dalla mia bottiglia.
    Non mi rispose subito e quindi mi rigirai e gli porsi la bottiglia verso la mia sinistra sopra il bancone in modo da farlo accomodare e se voleva poteva sorseggiare dalla bottiglia.

    Improvvisamente senti una voce provenire da dietro:

    -EHI VOI CHI DIAVOLO SIETE?!!!.. QUESTO E’ IL MIO BAR.. SOLO IO POSSO VENIRE AD UBRIACARMI QUA!!!.. VI CONVIENE SMAMMARE SE NON SIETE IN CERCA DI GUAI!!!.. WAHAHAHAH.. GLUGLUGLU!!! WAAAAH.. ALLORA BAMBICCI CHE CI FATE ANCORA QUA?!.. TU BIONDINO CHE DIAVOLO HAI DA GUARDARE.. TU E LA TUA ARIA DI SUPERIORITA’.. VUOI FORSE ASSAGGIARE UNO DEI MIEI PUGNI..-

    Mi girai di scatto e vidi questo omaccione gigantesco. Inizialmente presi paura perchè pensavo che con biondino intendesse me, ma poi, un po sollevato vidi che aveva di mira ken.

    Inizialmente non sapevo cosa fare, vidi ken prendere subito la strada verso la porta. Sembrava quasi volesse uscire dalla porta per sfidarlo a pugni.
    Ken sicuramente avrebbe potuto combattere a testa alta contro quel uomo, ma volli provare un approcio diverso. Prima che l'uomo seguisse ken gli dissi:

    anzichè urlarci contro e disturbare l'intera locanda che ne dice di bere qualcosa?!
    Barista, faccia qualcosa di forte per il nostro uomo qui!!


    Siccome l'uomo sembrava abbastanza sbronzo la mia idea era quella di farlo ubriacare ancora un po e se proprio non fosse caduto dalla sbronza di avrebbe potuto pensare ken con la grande forza a stenderlo.
    Se non fosse bastato un drink sarei passato anche a 2 o a 3, ma se questo sarebbe servito per evitare problemi per il team ne sarebbe valsa la pena. Anche se ken non mi stava ancora molto simpatico al momento era l'unico esperto nei combattimenti e avrei potuto anche chiedere qualche aiuto e consiglio su alcuni movimenti nella battaglia. Avrebbe potuto insegnarmi qualche movimento e magari quslche trucchetto!

    Il barista aveva già preparato ormai un bel bicchierone dell'alcolico più forte della locanda.
    Ora il gioco era fatto. Bastava che l'uomo si sedesse al bancone e iniziasse a bere. Magari avevo fatto "colpo" su di cui e avrei preso la sua simpatia, anche se era alquanto difficile.
    Restai li seduto e aspettai che l'uomo facesse qualche mossa!

     
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  6. newlord
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    Come i miei compagni di viaggio,arrivai in orario al luogo dell'incontro.
    Mi sentivo alla grande, pronto per intraprendere la missione che mi attendeva.

    Indossavo una camicia leggera bianca,pantaloni lunghi ma comodi per consentirmi agili movimenti, legata alla vita una cintura con fibie per tenere tutte le mie armi ninja e ai fianchi avevo per ognuno un dadao.Le scarpe erano quelle classiche da ninja (tipo quelle di Hoshi-sensei).

    Il sensei riassumò quello detto il giorno precedente ed aggiunse:
    -La nostra missione sarà di semplice supporto al Team Alpha.. raggiungeremo il villaggio di Tempuchi il più rapidamente possibile.. da qui ci vorrà almeno un giorno e mezzo di viaggio.. durante il tragitto inoltre faremo una sosta alla locanda del Grillo Parlante situata a metà strada per recuperare dell’equipaggiamento speciale che il team Alpha ha richiesto.. una volta raggiunto il villaggio ci verranno date ulteriori informazioni.. almeno spero!..-

    Successivamente,a noi allievi,venne dato un foglio con scritte tutte ulteriori informazioni sulla missione e sull'altro team che avremmo incontrato.
    -Carina la tipa- pensai osservando la genin di Oto.
    Appena finito di leggere,il foglio si infiammò non lasciando traccia.
    Ricevetti 150 ryo per poter supportare di eventuali necessità.
    Non avevo domande ed ero pronto a partire all'avventura.

    [...]

    Poco dopo il tramonto raggiungemmo la locanda
    -Carino come posto-osservai ed entrammo in questo lussuoso edificio.
    La gente attorno a noi sembrava per bene quindi non mi preoccupai più di tanto.
    Andai a sedermi davanti al bancone anche perchè ero piuttosto stanco.
    Il sensei ci disse che aveva delle cose da fare e lo vidi allontanarsi per andare nel retro del locale.

    Intanto Zacaria,gentile come sempre,mi offrii un posto a sedere e dell'acqua:
    -Grazie mille amico ci voleva proprio-
    Mentre stavo sorseggiando, vidi il barista guardare dietro di me un pò preoccupato...
    alle spalle di Ken era apparso uomo gigantesco che iniziò a sbraitarci contro puntando principalmente il biondino.
    -Che idiota,con tutta la gente che c'era quel gorilla ha puntato proprio Ken- riuscì a trattenere a stento una risata pensando alla reazione del ragazzo a quelle parole -adesso gli fa il culo...-
    Rimasi invece stupito del mio compagno che invece gli lasciò il posto e si avviò verso l'uscita.
    -Meglio seguirlo prima che il gorilla se la prenda anche con me e Zacaria e comunque meglio evitare scontri adesso che sono stanco e non mi va di fare a botte,soprattutto con tipi di questo genere- mi alzai e dando uno strattone a Zacaria,per fargli capire di seguirmi,raggiunsi Ken alla porta.
    Zacaria invece propose all'uomo di bere qualcosa:
    -anzichè urlarci contro e disturbare l'intera locanda che ne dice di bere qualcosa?!
    Barista, faccia qualcosa di forte per il nostro uomo qui!!-
    Riusciva a rimanere gentile anche con un tizio del genere!
    -vediamo che succede...-
     
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    L’ubriacone assunse un espressione di disappunto quando Ken gli rispose con estrema sufficienza. Era già partito in quarta per dare una lezione a quello sbruffone quando le dolci e mielose parole di Zacaria gli giunsero all’orecchio. L’ubriacone voltatosi verso il ragazzo avrebbe mostrato un sorriso a duecento denti prendendo a sbraitare come un matto mentre il suo possente braccio si annodava in maniera amichevole attorno al collo di Zacaria.

    -WAHAHAHAHAHAH!!!.. TU SI CHE SAI COME TRATTARE UN VERO BEVITORE DA LOCANDA!!!.. BARISTA FANNE QUATTRO DI QUEI COSI E CHE SIANO FORTI ABBASTANZA DA STENDERE UN MULO!!!.. MI PIACI RAGAZZINO CI SAI FARE!!!..-



    Il bestione avvicinatosi al bancone avrebbe quindi preso il suo bicchiere spazzolandolo in un solo sorso, era impressionante come un essere umano potesse bere un alcolico del genere senza riportare gravi ustioni sul palato. Il gigante sembrava ormai raggiunto la punta massima di sbronza, a quel punto i tre studenti potevano fare qualsiasi cosa di lui senza che questi potesse reagire in alcun modo.

    -YICCK!!.. RAGAZZI.. VOI SIETE proprio.. SIMPATICI!!..YICCK!!.. assomigliaTE TaaanTo.. ad UN.. GRUPPO DI NINJA.. che è passato di QUI!!.. qualche giorno fa.. ACCIDENTI CHE TIPI.. c’è ne era uno.. CON un taglio di CAPELLI.. ASSURDO!!!.. WAHAHAHAH!!!..-



    Il gigante sarebbe riuscito a rispondere a non più di un paio di domande prima di crollare sul bancone privo di sensi. Fatte o meno delle domande al tizio i tre avrebbero visto ricomparire la chioma rossa del loro sensei dietro al bancone. Il rosso sembrava piuttosto pensieroso e li per li non diede subito retta al gruppetto.

    -OH?!.. ehi siete ancora qui?.. eh?!.. vedo che avete fatto amicizia.. PFFUI!!.. accidenti questo tizio emana lo stesso odore del Kazekage!.. BLEAH!!!.. ok ragazzi per questa notte ci fermeremo qua.. avete una stanza a testa.. sono le prime che trovate al primo piano.. mangiate e riposate.. domani alle sette fatevi trovare nuovamente qui davanti al bancone.. Notte!..-



    Il rosso salutato il gruppo sarebbe quindi andato nella sua stanza cercando di precedere il resto del gruppo, voleva infatti tenere per se la stanza migliore.



    [...]



    Le stanze che i ninja avevano a disposizione erano come aveva detto il sensei le prime che si potevano trovare una volta salite le scale che portavano al primo piano della locanda. Erano stanze piuttosto semplici, in ognuna di esse vi era un letto, una finestra che dava sull’esterno e un piccolo armadietto con una semplice lampada per fare un po’ di illuminazione.


    La notte sarebbe trascorsa serena, almeno nella sua prima parte. Fuori le tenebre avevano inghiottito tutto trascinando i colori nell’oblio dell’oscurità, gli unici rumori che si riuscivano a percepire erano il fruscio delle foglie degli alberi mosse dal vento e i versi di chissà quale volatile notturno. Tutto taceva all’interno della locanda, almeno fino a quando un ombra oscura non si mosse verso una delle stanze dei ninja dell’accademia.


    Una delle porte delle quattro stanze lentamente scivolò mossa da una forza misteriosa, le tenebre giocavano a favore dell’intruso che con fare circospetto sembrava intenzionato a entrare nella stanza scelta. Era difficile vederlo mentre stava immerso nelle tenebre, solo un leggero fruscio era percepibile mentre si muoveva all’interno della stanza mirando con sguardo famelico la sua preda. Se la luce fosse stata accesa dentro la stanza avremmo visto l’intruso guardare il letto della stanza del giovane Igoru, le sue grandi mani erano pronte a fare il lavoro per cui erano state pagate, uccidere i ninja dell’accademia.


    Igoru indipendentemente dalla sua posizione o situazione avrebbe sentito i pesanti passi del suo aguzzino svegliarlo, di certo non era un professionista chi lo stava assalendo e successivamente delle mani cercare di afferrarlo per i vestiti o il collo [Slot Azione 1].


    Se la presa fosse riuscita l’Otese si sarebbe sentito soffocare o lanciare via contro una delle pareti con una forza di poco superiore alla sua [Slot Azione 2][Forza Bianca + 2 Tacche].


    Se la presa non fosse riuscita l'assalitore avrebbe menato un possente pugno alla cieca nel tentativo di colpire il giovane ragazzo al volto o all'addome[Slot Azione 2][Velocità Bianca -1 Tacca].


    Il resto della squadra a questo punto avrebbe sentito il trambusto provenire dalla stanza dell’amico, immersi nelle tenebre avrebbero sentito che qualcosa non andava, tranne Hoshi che colpito da sonno profondo continuava a russare e a dormire senza accorgersi di nulla. La situazione stava precipitando all’improvviso ed un membro della squadra era in serio pericolo, quale sarebbe stata la reazione dei tre giovani studenti del Team 2 e soprattutto chi mai poteva volerli eliminare con tanta ferocia.

     
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  8. elsamu
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    Appena pronuncia le mie parole, mentre i miei compagni stavano abbandonando la locanda, l’uomo si voltò verso di me e urlando mi poso il suo robusto braccio attorno al mio collo, per fortuna amichevolmente.

    -WAHAHAHAHAHAH!!!.. TU SI CHE SAI COME TRATTARE UN VERO BEVITORE DA LOCANDA!!!.. BARISTA FANNE QUATTRO DI QUEI COSI E CHE SIANO FORTI ABBASTANZA DA STENDERE UN MULO!!!.. MI PIACI RAGAZZINO CI SAI FARE!!!..-



    L'uomo si avvicinò di più al bancone e in pochi istanti fini i 4 bicchieri ordinati. A quel punto sembrava davvero al limite. Iniziava a sparlare e singiozzare di continuo.

    -YICCK!!.. RAGAZZI.. VOI SIETE proprio.. SIMPATICI!!..YICCK!!.. assomigliaTE TaaanTo.. ad UN.. GRUPPO DI NINJA.. che è passato di QUI!!.. qualche giorno fa.. ACCIDENTI CHE TIPI.. c’è ne era uno.. CON un taglio di CAPELLI.. ASSURDO!!!.. WAHAHAHAH!!!..-




    Quelle parole avrebbero potuto essere molto utili al gruppo. Non mi ricordavo nessuno del nostro gruppo con una capigliatura assurda, quindi chi avrebbero potuti essere queste persone?

    Mi scusi, ma ha riconosciuto da quale villaggio provenivano queste persone o comunque avevano qualche segno particolare?

    Aspettai una risposta dall'uomo e altre domande dei miei compagni.

    Finito di rispondere alle domande l'uomo crollo sul bancone, anche lui aveva un limite e l'obbiettivo di Zacaria era riuscito alla perfezione. Avevamo pure tratto vantaggio dal mio modo di interazione.

    Quasi senza nemmeno farlo apposta appane il bevitore sveni torno il sensei dalla stanza dietro il bancone. Aveva una faccia strana, sembrava pensieroso e non ci bado nemmeno tanto.
    Ci disse solo alcune parole e in modo molto veloce


    -OH?!.. ehi siete ancora qui?.. eh?!.. vedo che avete fatto amicizia.. PFFUI!!.. accidenti questo tizio emana lo stesso odore del Kazekage!.. BLEAH!!!.. ok ragazzi per questa notte ci fermeremo qua.. avete una stanza a testa.. sono le prime che trovate al primo piano.. mangiate e riposate.. domani alle sette fatevi trovare nuovamente qui davanti al bancone.. Notte!..-



    Non finì nemmeno di parlare che con un passo molto veloce si diresse subito verso le scale e spari dietro la rampa di scale.


    Siccome si era già fatto tardi salutai i miei compagni e mi recai velomente in cima alla scale come il nostro maestro, ma appena arrivato su ormai non c'era più.
    Apri la stanza e mi fiondai dentro. Era una stanza semplicissima, mi ricordava un po la mia camera. Odiamo qualsiasi decorazione o abbellimento nella mia stanza, volevo solo le cose essenziali. Pensai un po al mio passato prima di arrivare nel villaggio!

    Pochi minuti dopo mi addormentai nel letto ancora vestito. Prima di addormentarmi percepei dei rumori provenire da fuori della locanda, ma erano tutti rumori normali per un ambiente del genere.

    Improvvisamente mi sveglia d'improvviso. Sentii un frastuono arrivare dalla stanza accanto.

    Aperta la porta della mia stanza mi diressi verso l'unica porta dei miei compagni aperta. Siccome ero il primo ad essere entrato nelle stanza non avevo la più pallida idea di chi ci fosse di noi 3 li dentro e mi diressi velocemente in quella direzione.

    In quel momento accesi la luce per capire cosa stava succedendo!

    Indipendetemente da cosa era successo avrei aiutato il mio compagno a difendersi da quel individuo se igoru non che l'avrebbe fatta a sconfiggere tale persona.


    Questa volta a differenza dell'ultima battagli mi sarei lanciato immediatamente verso l'avversario e se l'avversario avesse cercato di colpirmi avrei usato le braccia per difendermi dal colpo.[Slot difesa I.]


    Se fossi riuscito a parare il colpo avrei aprofittato della situazione per sferrare un pugno destro al volto del nostro avversario essendo a conoscenza che sicuramente gli avrei fatto male visto che oltre ai guanti che servivano come protezione avevo indossato pure il mio Kakute.[Slot azione I.] (attacco)

    SPOILER (click to view)
    Kakute [PpCC]
    Il Kakute, tradotto “Corna delle Dita" era un anello di metallo avente due speroni di ferro all’estremità superiore. Veniva solitamente indossato al dito medio, poteva essere cosparso di veleno. Poteva essere indossato sia dalla parte del palmo che da quella del dorso della mano.
    Tipo: Da Mano - Perforazione
    Dimensione: Minuscola
    Quantita: 1
    (Potenza: +5 | Durezza: 2 | Crediti: 15 )


    Se il primo pugno non fosse andato a segno avrei colpito il nostro nemico con un pugno sinistro allo stomaco approfittando del fatto che si difendeva dal primo colpo al volto![Slot azione II.] (attacco)

    Sicuramente il nostro avversario sarebbe uscito malconncio dal combattimento.
    Se Igoru non fosse riuscito a finirlo da solo ci sarei stato io e se nemmeno io fossi riuscito a portare fine al combattimento dovevamo solo sperare che Ken venisse a darci una mano.

    Di certo non avremmo lasciato scappare il nostro avversario, lo avvremmo dovuto catturare e riempire di domande


    Chi ti manda?
    Perchè proprio sul nostro gruppo?


    Avrei aspettato il procedere della situazione e una risposta alle mie domanda se la cosa fosse andata a buon fine!
     
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  9. newlord
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    Zacaria riuscì a calmare il gorilla, farselo amico e poco dopo mi ritrovai ad osservarlo bere avidamente. Riuscìì a ritrovare il mio posto a sedere che avevo lasciato "tristemente" un momento prima.
    Alla fine l'ubriacone era al limite della sbornia tanto da non reggersi in piedi.
    In questo stato ci disse:

    -YICCK!!.. RAGAZZI.. VOI SIETE proprio.. SIMPATICI!!..YICCK!!.. assomigliaTE TaaanTo.. ad UN.. GRUPPO DI NINJA.. che è passato di QUI!!.. qualche giorno fa.. ACCIDENTI CHE TIPI.. c’è ne era uno.. CON un taglio di CAPELLI.. ASSURDO!!!.. WAHAHAHAH!!!..-

    Mi venne da pensare al tam a cui avremmo dovuto dare supporto,precisamente al sensei.Oddio, non che avesse avuto proprio un' acconciatura tanto particolare però...

    Zacaria volle sapere di più sul team (evidentemente non aveva la mia stessa idea) e chiese informazioni. Io non avevo domande da rivolgere all'ubriacone e quindi aspettai una risposta dall'uomo ed eventualmente altre domande di Ken.
    Finito il piccolo interrogatorio l'uomo cadde sul bancone privo di sensi.

    Da dietro al bancone ricomparve il sensei.
    -OH?!.. ehi siete ancora qui?.. eh?!.. vedo che avete fatto amicizia.. PFFUI!!.. accidenti questo tizio emana lo stesso odore del Kazekage!.. BLEAH!!!.. -Mi scappò una risata -ok ragazzi per questa notte ci fermeremo qua.. avete una stanza a testa.. sono le prime che trovate al primo piano.. mangiate e riposate.. domani alle sette fatevi trovare nuovamente qui davanti al bancone.. Notte!..-
    Detto questo si congedò e Zacaria lo seguì a ruota.
    Successivamente raggiunsi anche io la mia stanza salutando Ken.
    La stanza nonostante fosse piuttosto vuota era confortevole e mi sdraiai a peso morto sul letto.
    -Sono stanco morto- e chiusi gli occhi.

    [...]

    Venni svegliato da un rumore di passi che sentìì entrare nella mia camera.
    -Chi è?- sussurai.
    Vidi una figura nera che si dirigeve verso di me con le braccia distese e le mani che avevano preso la forma a tenaglia dirette verso la mia persona.
    Non riuscivo a capire di chi si trattasse.
    Di solito preferivo pensare prima di fare cose avventate, ma in quell'occasione non ne ebbi il tempo e preso da un improvviso istinto di sopravvivenza rotolai giù dal letto dalla parte opposta di quella di quel bastardo[Slot difesa I].
    Non c'era tempo per pensare: o lui o me.

    Le tenebre oltre a coprire il volto della losca figura coprivano anche le mie azioni.
    Con la pancia verso il basso e più velocemente possibile composi i sigilli per la moltiplicazione del corpo[Slot tecnica: tecnica della moltiplicazione del corpo].


    CODICE
    Tecnica della Moltiplicazione del Corpo - Bunshin no Jutsu
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Tigre, Cinghiale, Bue, Cane

    Questa tecnica permette di creare dei cloni di se, composti unicamente di chakra, i cloni saranno identici all'esecutore della tecnica nel momento in cui la esegue. Essendo costrutti illusori, le copie non possono ne' emettere suoni, ne' produrne a contatto con l'ambiente circostante, non possono lasciare impronte o muovere oggetti al loro passaggio, tuttavia possederanno un ombra.
    Le copie possono essere create ad una distanza massima di 3 metri dall’utilizzatore e possono allontanarsi dal ninja che le ha create di circa 10 metri, superata questa distanza si dissolvono in una nuvoletta bianca; questa avrà una dimensioni pari a metà della copia stessa e rimarrà presente per circa un secondo. Se colpite fisicamente, il clone scompare. Un clone che non fa nulla di particolare dura 6 turni mentre un clone costretto a correre o altro dura solamente 3 turni.
    I cloni creati con questa tecnica, possederanno la controparte illusoria di qualsiasi arma del ninja che le ha create. Potranno simulare attacchi, tranne quelli a distanza. Tutti i loro movimenti saranno eseguiti ad una velocità ridotta di 3 tacche rispetto quella del ninja e non potranno eseguire tecniche. Le copie potranno simulare attacchi a patto che l'utilizzatore consumi uno Slot azione, indipendentemente dal numero di copie che simula l'attacco.

    Tipo: Ninjutsu
    (Livello: 6 / Consumo: ¼ Basso per copia [Massimo numero di copie: Studenti 3, Genin 5, Chunin 8, Jonin D 11, Jonin C 15, Jonin B 20, Jonin A 30])


    Mentre le mie 2 copie si alzarono in piedi, io mi intrufolai sotto il letto.
    Saltate sul letto una copia venne colpita dal pugno del mio aggressore che la colpì in pieno stomaco, ma sparendo formò una piccola nuvola dalla quale uscì la seconda copia con cui avrei cercato di colpire il mio avversario in pieno volto con un pugno[Slot attacco I], mentre io da sotto al letto avrei tirato le sue caviglie verso di me per fagli perdere l'equilibrio e farlo cadere a terra rovinosamente[Slot attacco II].

    In qualunque caso appena finita la combo sarei uscito da sotto il letto il più velocemente possibile e mi sarei messo in una posizione difensiva ma pronta per il contrattacco.

    In quel momento arrivò Zacaria, che se nel caso non fossi riuscito a mettere al tappeto l'aggressore, avrebbe intrapreso un combattimento con lui.

    Se io e i miei compagni fossimo riusciti ad atterrare il nemico, avrei preso uno dei miei dadao e avrei puntato alla gola dell'avversario,ormai sconfitto, la sua lama,urlandogli:

    -Chi sei bastardo? Chi ti manda? Che vuoi da noi?-
    La mia collera era alle stelle,era la prima volta che rischiavo la vita,ma sapevo che in quel mondo sarei stato in un continuo pericolo e quindi mi sarei dovuto abituare all'idea.

    Aspettai l'esito della vicenda.
     
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  10. Shu
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    Oil trap



    A quanto pareva Zacaria era riuscito a calmare il tizio, dandogli un sacco da bere. Non mi era venuto in mente in effetti ma, come avevo già detto, il mio talento con il denaro non era il massimo. Ero abituato a risolvere i miei problemi in modi diversi. Avevo imparato un'utile lezione.

    Avrei dovuto ringraziare il mio compagno più tardi. Mi misi in disparte, non volevo rovinare tutto facendomi notare di nuovo da quell'energumeno. Ne approfittai per studiare le varie personalità presenti nella locanda.

    Dopo un po' arrivò il sensei e ci indicò le stanze in cui avremmo dormito. Ringraziai Zacaria per aver risolto quel problema prima e salutai entrambi, augurandogli una buona notte.

    Sonnecchiai durante la notte ma, a notte fonda, sentii un grosso rumore. Come se qualcuno stesse lottando. Uscii dalla stanza e vidi Zacaria dirigersi verso la stanza di Igoru. Tornai dentro a prendere il mio hambo e sparsi il corridoio di olio prima di lasciare il bastone ed entrare nella stanza. Se avesse tentato di fuggire dalla porta l'olio avrebbe potuto rendergli difficoltosa la fuga.

    Entrai nella stanza e, se il mio intervento fosse stato necessario, avrei utilizzato la tecnica nota come alzata della foglia. Scagliatolo contro il soffitto, il contraccolpo con il soffitto l'avrebbe probabilmente fatto cadere a terra dove avrei tentato di ferirlo. Per la precisione avrei tentato di afferrargli i capelli con la sinistra per poi far schiantare la sua faccia al suolo.


    OT

    Non ho inserito le varie tabelle con i consumi e i vari slot usati (1 azione per uso del marchingegno ad olio, tecnica, 2 azione per fargli sbattere la testa al suolo). Se ritenuto necessario dal sensei inserisco tutto (basta mandare un mp).

    /OT

     
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    [NELLA LOCANDA CON L’UBRIACONE]


    L’ubriacone avrebbe risposto a Zacaria tra un sorso e l’altro, lentamente la sua capacità di parlare stava precipitando nell’oblio dell’incomprensibile.

    -VILLASHIO DISHI?!!.. YIICK!!!.. BAH.. avevaNO.. QUEI COSI SULLA TESTA.. Quelli di Ferro.. YIICK!!!.. SHi.. ERANO TUTTI DIVERSI!!!.. YIICK!!!... EHI BARISTA VERSAMI UN ALTRO GOCCETTO!!!..-


    Di li a poco il tizio sarebbe crollato cadendo nel dolce oblio del coma etilico, per quanto poco il foglioso era riuscito a farsi dire qualcosa di interessante, molto probabilmente a passare di li erano stati proprio quelli del Team Alpha.





    [AGGUATO NELLA STANZA DI IGORU]


    La mossa di Igoru fu repentina quanto geniale, sfruttare i cloni illusori per scampare dall’agguato sarebbe stata la scelta migliore. Il malintenzionato avrebbe infatti scagliato il suo primo pugno verso una delle copie del ragazzo facendola esplodere, quindi scoperto che queste erano pure illusioni avrebbe accennato una blanda difesa verso il pugno che gli stava arrivando addosso, l’oscurità non gli dava la certezza che fosse una copia o l’originale, tuttavia sapeva quasi per certo che il ragazzino che aveva tentato di colpire non era in piedi [Slot Difesa 1].

    La copia non sortì alcun effetto come poteva immaginare, era già pronto a ripartire il nemico quando qualcosa gli impedì di procedere oltre, il bastardo lo aveva afferrato per le caviglie bloccandolo per qualche istante, un lasso di tempo che sarebbe bastato a Zacaria e Ken di intervenire e dare il colpo di grazia al farabutto.

    Una volta accesa la luce della stanza Zacaria avrebbe riconosciuto l’intruso come il grosso uomo che poche ore prima avevano steso a suon di bicchieri di alcool. Voltatosi verso il ragazzo avrebbe mostrato uno sguardo furioso mentre sentiva che le gambe ancora erano bloccate dalla presa dell’Otese. Il suo sguardo era diverso, sembrava quasi un'altra persona, mentre Zacaria procedeva per infierire su di lui questi mostrò un ghigno divertito, sembrava quasi non si rendesse conto che di li a poco sarebbe stato malmenato in malo modo. Il primo colpo di Zacaria nonostante la potenza e la precisione non trovò ragione del gigante che mosso il braccio sinistro verso l’esterno in un movimento circolare avrebbe deviato il pugno portando il colpo fuori traiettoria [Slot Difesa 2].

    Fu il secondo colpo che tuttavia si schiantò a massima potenza sullo stomaco dell’ubriacone facendolo gemere di dolore. Era strano ma nonostante il colpo sorrideva divertito quasi tutto quel caos non fosse una cosa che lo preoccupasse più di tanto [Ferita Leggera].

    -WAHAHAH.. E’ TUTTO QUI.. QUELLO CHE SAI FARE?!.. TSk.. se solo potessi muovermi senza dovermi portare dietro tutta questa carne!..-


    Le strane parole del bestione vennero bruscamente interrotte quando Ken irruppe nella stanza catapultando un micidiale attacco contro l’uomo. La sua azione rapida e dalla potenza devastante scagliò il gigante fino al soffitto facendolo sbattere prima in alto e poi in basso con un contraccolpo bestiale. Era strano forse, ma mentre Ken colpiva gli sarebbe quasi sembrato che quel corpo in quel momento fosse privo di qualsiasi coscienza, quasi fosse vuoto o comunque non più capace di combattere o reagire [Ferita Media].

    L’uomo riverso a terra non si sarebbe più mosso da dove era caduto, se si fossero avvicinati per esaminarlo si sarebbero accorti che il bestione ancora respirava, ma era sicuramente svenuto e privo di sensi. Inutile dire che il frastuono questa volta avrebbe svegliato inesorabilmente il ragazzino dai capelli rossi, percepito il pericolo si sarebbe subito scagliato verso la stanza di Igoru per accertarsi della salute dei suoi allievi, peccato che sarebbe riuscito a raggiungerli solo dopo essere scivolato sul pavimento fino a cadere giù dalle scale, sembrava che qualcuno avesse messo dell’olio sul pavimento del corridoio. Tornato su fino alla stanza di Igoru il rosso avrebbe tirato qualche imprecazione verso gli dei Chikuma massaggiandosi il sedere per la botta, entrato nella stanza sarebbe rimasto piuttosto sorpreso di vedere tutti i suoi allievi in ottima salute.

    -EHI TUTTO APPOSTO?!.. PFUUUI.. ancora questo tizio che puzza di alcol.. ma chi diavolo è?!.. mmh.. forza giratelo pancia all’aria.. vediamo che ha da raccontarci..-


    Il rosso avrebbe quindi appoggiato la mano destra sulla fronte dell’omone attivando una delle sue tecniche di interrogazione mentale, a dire il vero l’unica, un Genjutsu che a malapena riusciva ad utilizzare dato che quell’arte ninja sembrava a lui quasi completamente preclusa. Il rosso sarebbe rimasto in silenzio per qualche istante ad occhi chiusi, nella sua mente le immagine delle ultime ore dell’uomo venivano visualizzate a casaccio, non era semplice dare un ordine ai pensieri.

    SPOILER (click to view)
    Interrogazione Mentale
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Tigre (Veloce+)
    L'illusione si attiva Tramite il contatto con la vittima. L'utilizzatore sarà in grado di interrogarla mentalmente, cercando di estorcerle le informazioni direttamente dalla propria psiche; sarà impossibile mentire. Può essere utilizzata anche su bersagli incoscienti. Per resistere all'aggressione è necessario spendere un consumo di chakra pari a Medio ad ognuna di esse.
    L'efficacia è pari a 30. Non è possibile utilizzarla durante uno scontro.

    Tipo: Genjutsu - Tameshi
    (Livello: 4 / Consumo: Mediobasso )
    [Da genin in su]

    -Mmmh.. è molto strano.. l’ultimo ricordo di questo tizio è di voi tre.. e di quattro bicchieri di alcol.. mmh.. poi non c’è più nulla.. zero assoluto.. mmh.. accidenti che seccatura!.. ok lasciamolo qua.. Igoru tu trasferisciti nella mia stanza e voi tornate pure a dormire.. io resterò sveglio a fare da guardi.. così potrò interrogarlo se riprende conoscenza.. Accidente.. certo che ci siete andati giù pesanti!!!..-


    Il rosso quindi sarebbe rimasto ad ascoltare i tre studenti se avevano qualcosa da riferire. Se non avevano altro da aggiungere li avrebbe congedati rimandandoli nelle loro stanze, occuparsi di cose del genere era in fondo un suo compito, inoltre con tutta probabilità quel tizio era semplicemente capitato nella stanza sbagliata, dato che l’obbiettivo di sicuro era il Chikuma e non il povero Igoru.



    [...]



    L’indomani i tre giovani studenti avrebbero trovato Hoshi dove li aveva invitati a recarsi prima di partire. Sembrava non vi fosse più alcuna traccia del tizio che li aveva attaccato la notte precedente, qualunque cosa fosse successa doveva essersene semplicemente andato oppure il sensei lo aveva seppellito per far scomparire le prove. Quando furono tutti presenti Hoshi avrebbe fatto un gran sbadiglio, era evidente che non aveva chiuso occhio tutta la notte, riposare male era una delle cose che più riuscivano ad abbatterlo fisicamente e spiritualmente.

    -Buongiorno ragazzi!.. spero vi siate riposati.. oggi sarà una giornata piuttosto dura per voi.. ah prima che me lo chiediate.. la scorsa notte ho fatto rinvenire il tizio che vi ha attaccato utilizzando le mie arti mediche.. ha detto che non ricordava assolutamente di avervi aggredito.. inoltre sembrava che il vuoto di memoria che lo aveva colpito coincidesse con quello che ho individuato con la mia tecnica.. questo secondo voi che significa?.. ve lo dico io che significa..-


    Il rosso avrebbe ripreso il respiro prima di continuare.

    -Il tizio di ieri era quasi sicuramente manipolato da qualcuno.. chiunque sia stato.. sa chi siamo.. e sa dove ci stiamo dirigendo.. quindi da questo momento in poi occhi aperti!..-


    Il rosso quindi si sarebbe spostato raggiungendo la porta dietro al bancone, la stessa dove si era rifugiato la sera prima non appena arrivati alla locanda. Dietro la porta i tre ninja avrebbero visto niente di più di un semplice magazzino, una specie di dispensa dove venivano immagazzinate le provviste e le vivande per mandare avanti la baracca. Raggiunto un baule posto vicino ad un muro della stanza il rosso avrebbe invitato tutti ad avvicinarsi per poi aprirlo per mostrare il contenuto. Dentro al baule erano stivati con estremo ordine tre zaini decisamente pieni data la loro forza perfettamente rettangolare. Erano zaini piuttosto grandi e pieni di tasche, il rosso li avrebbe estratti porgendone uno ad ogni studente, subito si sarebbero accorti che quei cosi dovevano pesare almeno una trentina di chilogrammi.

    -Ok ragazzi.. questo e l’equipaggiamento che il Team Alpha ha richiesto.. sono degli zaini pieni zeppi di esplosivo.. se fossi in voi cercherei di stare attenti!..-


    Il rosso avrebbe informato i ragazzi della pericolosità del carico senza fare tante moine, in fin dei conti dovevano solo fare attenzione a non innescare in qualche modo trenta chili di esplosivo appoggiati sulle loro spalle. Il rosso avrebbe quindi preso dell’altro materiale, e più precisamente delle trasmittenti da orecchio che avrebbe consegnato ad ognuno di loro.

    -Mettete queste.. sono delle trasmittenti auricolari.. hanno una gittata di circa tre chilometri.. funzionano su una frequenza unica uguale a quella delle trasmittenti del Team Alpha.. useremo queste per metterci in contatto.. ah prima di partire.. l’esplosivo che vi portate appresso è piuttosto stabile.. serve un detonatore speciale che ho io per farlo esplodere.. naturalmente è disattivato quindi state tranquilli.. l’unica altra cosa che potrebbe far detonare l’esplosivo è il calore intenso o urti di una certa intensità.. cercate di non buttarlo nel fuoco o di caderci sopra.. siamo intesi?!.. bene decidete come procedere per il resto del viaggio.. dato che siamo pedinati e sotto attacco è meglio decidere che formazione utilizzare..-


    Il rosso avrebbe lasciato ai tre aspiranti ninja decidere come muoversi di li in poi, era meglio che si abituassero a cose del genere. Intanto in lontananza una figura osservava nascosta dalla vegetazione il gruppetto muoversi, una figura dall’aspetto semplice che tuttavia era collegata a ciò che era successo la notte precedente. Il suo sguardo di disappunto non nascondeva le sue cattive intenzioni, il nemico stava per fare la sua prossima mossa.

    image


    -TSK.. eh bravi ninja dell’Accademia.. mi dispiace.. ma non mi lascerò fregare un'altra volta..-


     
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  12. newlord
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    Non ebbi risposte dall'omaccione dato che aveva perso i sensi.
    Riposi il dadao nel suo fodero.

    A quel punto arrivò Hoshi sensei:
    --EHI TUTTO APPOSTO?!.. PFUUUI.. ancora questo tizio che puzza di alcol.. ma chi diavolo è?!.. mmh.. forza giratelo pancia all’aria.. vediamo che ha da raccontarci..-
    Io e i miei compagni seguimmo le parole del sensei e dopo aver eseguito l'ordine, poggiò la sua mano sul capo dell'ubriacone che avevamo conosciuto precedentemente per effettuare un interrogazione mentale.
    Dopo qualche istante ci spiegò:
    -Mmmh.. è molto strano.. l’ultimo ricordo di questo tizio è di voi tre.. e di quattro bicchieri di alcol.. mmh.. poi non c’è più nulla.. zero assoluto.. mmh.. accidenti che seccatura!.. ok lasciamolo qua.. Igoru tu trasferisciti nella mia stanza e voi tornate pure a dormire.. io resterò sveglio a fare da guardi.. così potrò interrogarlo se riprende conoscenza.. Accidente.. certo che ci siete andati giù pesanti!!!..-
    La mia ira si stava piano piano dileguando ma mi sarei dovuto sfogare per liberarmi dalla tensione,quindi prima uscire dalla stanza dell'aggressione, mi piazzai di fianco al panzone e gli diedi con tutte le mie forze un pugno nello stomaco.
    -Scusate non sono riuscito a trattenermi...-
    -Stupido gorilla...-

    Presa la mia roba, ringraziai il mio team per il supporto e mi diressi verso la mia nuova camera,ripensando a tutto quello che era successo quella notte.
    Arrivato in camera mi addormentai quasi subito.

    La mattina seguente,nonostante tutto, mi svegliai abbastanza riposato e mi ritrovai davanti al bancone insieme a tutto il mio team e mentre ancora mi stavo stiracchiando, Hoshi-sensei sbadigliando ci raccontò la discussione che aveva avuto con il gorilla quella notte:quest'ultimo non ricordava niente dell'aggressione.
    Il sensei concluse:
    -Il tizio di ieri era quasi sicuramente manipolato da qualcuno.. chiunque sia stato.. sa chi siamo.. e sa dove ci stiamo dirigendo.. quindi da questo momento in poi occhi aperti!..-
    -Oh no... magnifico...-pensai con ironia.

    Ci dirigemmo alla porta dietro al bancone.
    Solcata la soglia ci trovammo dentro ad un magazzino con provviste e bevande varie.
    Contro ad una delle pareti era appoggiato un baule che aprimmo e dentro ci trovammo tre zaini che il maestro ci porse uno a testa.
    Erano degli zaini piuttosto grandi e anche pesantini.

    -Ok ragazzi.. questo e l’equipaggiamento che il Team Alpha ha richiesto.. sono degli zaini pieni zeppi di esplosivo.. se fossi in voi cercherei di stare attenti!..-

    Una piccola gocciolina di sudore mi scese dalla testa.

    Successivamente ci passò delle trasmittenti da mettere all'orecchio spigandoci le caratteristiche dell'oggetto:
    -Hanno una gittata di circa tre chilometri.. funzionano su una frequenza unica uguale a quella delle trasmittenti del Team Alpha..-
    Continuò:
    ah prima di partire.. l’esplosivo che vi portate appresso è piuttosto stabile.. serve un detonatore speciale che ho io per farlo esplodere.. naturalmente è disattivato quindi state tranquilli.. l’unica altra cosa che potrebbe far detonare l’esplosivo è il calore intenso o urti di una certa intensità.. cercate di non buttarlo nel fuoco o di caderci sopra.. siamo intesi?!..
    Concluse:
    bene decidete come procedere per il resto del viaggio.. dato che siamo pedinati e sotto attacco è meglio decidere che formazione utilizzare..-

    Dopo qualche minuto di discussione si decise la formazione: si sarebbe proseguito "formando un quadrato" dove all' estremità della figura immaginaria si sarebbe trovato Hoshi-sensei che in testa avrebbe controllato il davanti, io che avrei controllato la zona alla nostra destra, Zacaria la zona alla nostra sinistra e Ken dietro al gruppo per pararci le spalle; si decise anche di mantenere una distanza tra noi ninja di 8/9 metri.

    Riprendemmo il viaggio verso il paese del Thè.
     
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  13. elsamu
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    L'uomo le aveva presa da Igoru, me e Ken e penso che quella battaglia gli sarebbe bastata per un po, di certo non si sarebbe rialzato per un po di tempo.

    -EHI TUTTO APPOSTO?!.. PFUUUI.. ancora questo tizio che puzza di alcol.. ma chi diavolo è?!.. mmh.. forza giratelo pancia all’aria.. vediamo che ha da raccontarci..-



    Aiutai i miei compagni a girare quell'uomo di grande stazza. Appena girato il corso il maestro appoggiò la sua mano destra sulla fronte dell’uomo.

    Dopo un paio di secondi il maestro si girò verso di noi

    -Mmmh.. è molto strano.. l’ultimo ricordo di questo tizio è di voi tre.. e di quattro bicchieri di alcol.. mmh.. poi non c’è più nulla.. zero assoluto.. mmh.. accidenti che seccatura!.. ok lasciamolo qua.. Igoru tu trasferisciti nella mia stanza e voi tornate pure a dormire.. io resterò sveglio a fare da guardi.. così potrò interrogarlo se riprende conoscenza.. Accidente.. certo che ci siete andati giù pesanti!!!..-



    guardai il maestro che era fermo vicino al corpo come se stesse aspettando qualcosa, quindi ne approfittai per chiedergli un paio di cose

    Maestro, come mai qualcuno ce l'ha tanto con la nostra squadra? cosa abbiamo fatto di male?
    Prima nel bar gli avevo offerto da bere ed era diventato molto simpatico ed ora così cattivo.
    Sa per caso qualcosa che dovremmo sapere? Non è che l'obbiettivo fosse lei? ha fatto un torto a qualcuno?

    Aspettai un attimo il maestro che mi rispondesse e poi igoru si avvicinò al corpo del nostro avversario e gli diede un pugno nello stomaco.
    -Scusate non sono riuscito a trattenermi...-
    -Stupido gorilla...-


    Igoru ci ringrazio e si trasferire nella sua nuova stanza. Salutai i miei compagni e andai a riprendere il sonno pure io.



    La mattina mi feci trovare al punto di incontro che ci aveva riferito il maestro.

    Appena arrivato vidi il maestro sbadigliare, sicuramente non aveva passato un bel fine serata dopo quell'attacco.

    -Buongiorno ragazzi!.. spero vi siate riposati.. oggi sarà una giornata piuttosto dura per voi.. ah prima che me lo chiediate.. la scorsa notte ho fatto rinvenire il tizio che vi ha attaccato utilizzando le mie arti mediche.. ha detto che non ricordava assolutamente di avervi aggredito.. inoltre sembrava che il vuoto di memoria che lo aveva colpito coincidesse con quello che ho individuato con la mia tecnica.. questo secondo voi che significa?.. ve lo dico io che significa..-


    -Il tizio di ieri era quasi sicuramente manipolato da qualcuno.. chiunque sia stato.. sa chi siamo.. e sa dove ci stiamo dirigendo.. quindi da questo momento in poi occhi aperti!..-




    Entrammo nella stanza dove il giorno prima di era diretto solo il maestro. Appena dentro mi accorsi che era proprio semplice magazzino,

    Andammo subito verso un baule al cui interno c'erano tre zaini. Gli zaini erano abbastanza grandi e soprattutto parecchio pesanti.

    -Ok ragazzi.. questo e l’equipaggiamento che il Team Alpha ha richiesto.. sono degli zaini pieni zeppi di esplosivo.. se fossi in voi cercherei di stare attenti!..-



    Ovviamente come ci disse il maestro il carico che trasportavamo era parecchio pericolo. Hoshi ci consegno anche delle piccole trasmittenti con cui avremmo sicuramente potuto comunicare senza essere tanto vicini.

    -Mettete queste.. sono delle trasmittenti auricolari.. hanno una gittata di circa tre chilometri.. funzionano su una frequenza unica uguale a quella delle trasmittenti del Team Alpha.. useremo queste per metterci in contatto.. ah prima di partire.. l’esplosivo che vi portate appresso è piuttosto stabile.. serve un detonatore speciale che ho io per farlo esplodere.. naturalmente è disattivato quindi state tranquilli.. l’unica altra cosa che potrebbe far detonare l’esplosivo è il calore intenso o urti di una certa intensità.. cercate di non buttarlo nel fuoco o di caderci sopra.. siamo intesi?!.. bene decidete come procedere per il resto del viaggio.. dato che siamo pedinati e sotto attacco è meglio decidere che formazione utilizzare..-




    Io e il mio gruppo parlammo un po e decidemmo di procedere a quadrato ed ognuno di noi avrebbe tenuto d'occhio il suo lato.
    Io ero capitato nel lato sinistro.
    Avrei dovuto tenere gli occhi ben aperti.
    Ovviamente decidemmo di tenere una distanza tra noi di minimo 8/9 metri per evitare di dannegiare tutta la squadra nel caso in cui qualcuno avesse fatto una brutta fine con tutta quella roba nelle spalle.


    Di sicuro da li in poi non avremmo potuto combattere visto il peso sulle spalle e il pericolo che poteva portare.

    Mi rivolsi quindi verso il maestro

    Mi scusi maestro, come detto da lei in precedenza quello che ci ha attaccato questa notte ci starà seguendo, non è meglio velocizzare il passaggio per evitare combattimenti con tutto questo materiale sulle spalle?

    Ero pronto per il viaggio, ma anche un po preoccupato per il nostro viaggio!!
     
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  14. Shu
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    Morto dentro



    Osservai i miei compagni colpire quell'uomo la cui identità, con quella poca luce, non mi era chiara. Intervenni rapidamente, scagliandolo verso il soffitto. Ma mentre lo colpivo con la gamba non sentii alcuna resistenza o tono muscolare in lui, come se stesse dormendo o fosse morto. Era molto strano.

    Quando cadde a terra mi avvicinai a lui, e mi accorsi che era ancora vivo. Sentii un rumore sordo, come un tonfo, come quello che fa un sacco di patate quando cade. Poco dopo il sunese entrò nella stanza.

    Eseguii un sigillo e poggiò la mano sulla fronte dell'uomo. Sembrava come se stesse cercando ti tirargli fuori le informazioni direttamente dalla mente. Poco dopo infatti ci raccontò dei suoi ricordi. A quanto pareva era l'ubriacone del bar. Ma qualcosa non andava. Un uomo come quello di sicuro non poteva avere la prontezza di attaccare uno di noi nel sonno, specie dopo tutto quello che aveva bevuto. E c'era quella strana sensazione quando lo avevo colpito.

    Questa faccenda non quadrava. Probabilmente qualcuno aveva scoperto qualcosa della nostra missione e voleva fermarci. Chiaramente interrompere i rinforzi era un'ottima tattica militare ma probabilmente non avrebbe funzionato contro un jonin, anche se non conoscevo effettivamente il livello di Hoshikuzu sicuramente per essere un jonin alla sua età doveva essere estremamente potente.

    Quindi il problema non era più se e come la missione sarebbe andata ma se lui era in grado di proteggerci tutti. Avevo fiducia nella mia forza ma ero sicuro che contro un ninja anche solo discreto sarei stato decisamente inutile.

    Preoccupato del futuro mio e del mio team, mi diressi nella mia stanza da letto cercando di dormire. Anche se non feci un buon sonno ristoratore comunque riuscii a dormire quasi decentemente.


    Il mattino seguente ci ritrovammo tutti e il sensei ci fece un breve briefing sulla missione e sul risultato della più approfondita interrogazione che aveva eseguito la notte precedente.
    Hoshi arrivò più o meno alla mia stessa conclusione anche se una tecnica in grado di manipolare gli altri era veramente temibile.

    Ci dirigemmo all'interno del magazzino e ci spiegò qual'era il carico che dovevamo portare. Esplosivi.

    Dannazione!
    Pensai tra me e me
    Non solo se facciamo un errore rischiamo di esplodere ma di portare tutti gli altri con noi, se sono abbastanza vicini. Senza contare la terribile tecnica del nostro sconosciuto nemico! Avrebbe potuto prendere facilmente il controllo di uno di noi tre studenti e trasformarci in assassini suicidi!



    Il sudore mi stava scendendo sulla fronte. Ma la mia non era paura. Ero elettrizzato ed eccitato per un tale scontro. Uno scontro non solamente fisico, ma mentale. Una tecnica simile doveva avere dei presupposti per poter funzionare. C'erano dei limiti? Quali erano? Si poteva resistere?
    Pensai che era meglio se il detonatore lo tenesse Hoshikuzu. Di sicuro sarebbe stato il meno vulnerabile al "controllo".

    Hoshikuzu-sensei. Le chiedo un grosso favore. Se mai dovessi essere preda del controllo del nostro nemico la prego di premere quel pulsante. Non sopporterei mai di essere uno strumento di morte nelle mani di un pazzo. E poi, anche se senza la possibilità di accedere ai segreti del juuken sono pur sempre uno Hyuga. Ho una mia dignità. Voglio morire da uomo libero, e non come un assassino.

    Sarebbe stata veramente quella la mia fine? No. Avevo molto per cui vivere. Avevo la mia famiglia, per quanto squilibrata, avevo il mio onore, avevo il mio Kenpo, i miei sogni, i miei ideali. I miei amici.

    La mia vita.




    OT
    Il post finisce così per puro effetto drammatico, dopotutto ripetere per la terza volta la formazione è estremamente noioso... /OT
     
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    [NELLA STANZA DI IGORU]


    I tre studenti se l’erano cavata piuttosto bene, tuttavia ora molte domande senza risposta erano piombate sulle loro teste. Era normale che fossero un po’ scossi dall’accaduto, molto probabilmente nessuno di loro era mai stato assalito nel bel mezzo della notte, il rosso doveva dare loro delle risposte e tranquillizzarli, cosa che solitamente gli riusciva estremamente difficile. Per prima cosa avrebbe risposto Zacaria dato che sembrava il più curioso fra i tre.

    -EH?.. perché ce l’hanno con noi?.. beh perché evidentemente sanno che siamo i rinforzi inviati per dare una mano al team Alpha e vogliono fermarci prima che li raggiungiamo.. ricordate una cosa per il futuro.. non fidatevi mai di nessuno.. i ninja possono utilizzare un infinità di abilità e tecniche per raggirarvi.. anche una semplice tecnica della trasformazione se ben utilizzata può tramutarsi in un arma micidiale!.. quindi occhi aperti e agite sempre d’astuzia.. tsk.. chi lo avrebbe detto che avrei pronunciato parole del genere.. eheh..-


    Il rosso quindi avrebbe guardato nuovamente il gigante stesso a terra mentre Igoru gli tirava un pugno per scaricare l’adrenalina, quel ragazzo doveva essersela fatta addosso, tuttavia doveva ammettere che se l’era cavata egregiamente in una situazione del genere, pian piano quei tre stavano tirando fuori abilità ed energie a loro ancora sconosciute.

    -Accidenti che pugno!.. Zacaria.. da quando ho cominciato a fare il ninja mi sono fatto tanti di quei nemici da non riuscire nemmeno a contarli.. credo sia normale.. non sempre due ninja hanno lo stesso modo di pensare.. o le stesse ideologie.. è probabile che chiunque ci abbia attaccato stesse cercando di colpire me che sono il più alto in grado.. ciò che non capisco.. è come diavolo fanno a sapere che siamo qua..-


    La testa del rosso macinava informazioni, sapeva benissimo perché il nemico già sapeva del loro arrivo, il team Alpha doveva essere in pericolo o alla peggio tutto morto. Sapevano troppe informazioni, solo loro conoscevano il punto di ritrovo per l’equipaggiamento supplementare, le cose cominciavano a farsi davvero pericolose.




    [PUNTO DI RITROVO]


    L’indomani tutti si prepararono a dovere, l’equipaggiamento era pronto e non restava altro che partire. Il rosso lasciò ai ragazzi decidere il posizionamento per il resto del viaggio. Ormai era tutto pronto il rosso stava per dare l’ordine di partire quando Ken prese a parlare, il rosso lo ascoltò con attenzione.

    -Eheh mi dispiace ma non ho intenzione di farti saltare in aria.. hai idea di quanto costi quell’esplosivo che ti porti sulla schiena?!.. poi dovrei risarcire l’Accademia!!!.. tranquillo nessuno cadrà sotto il controllo di nessuno.. sono qui apposta per fare in modo che cose del genere non capitino.. inoltre.. non sacrificherei per nessun motivo al mondo nessuno di voi.. siamo una squadra mettetevelo in testa.. agiamo ognuno per il bene dell’altro.. ieri sera avete dimostrato di essere una buona squadra stendendo quel tizio.. continuate così e vedrete che non sarò costretto a far saltare nessun per aria!..-


    Detto ciò il rosso avrebbe guardato il cielo, le parole di Ken gli avevano suggerito un idea, effettivamente doveva aumentare la sicurezza dell’intero gruppo, aveva la possibilità di farlo, perciò era inutile nascondere le sue abilità. Inoltre quei tre dovevano diventare più forti e alla svelta, sembrava fosse giunto anche per loro il momento di muovere un po’ i muscoli.

    -Ok ragazzi.. raggiungeremo il villaggio di Tempuchi in mezza giornata.. dovrete mantenere sempre un passo sostenuto.. inoltre durante la corsa voglio che teniate costantemente attivo il vostro sistema circolatorio del chakra.. anche se siete studenti immagino sappiate come funziona o sbaglio?!.. sapete usare tutti delle tecniche.. mantenete sempre il vostro livello alto.. vi aiuterà a sviluppare una maggiore energia.. vi avverto.. non sarà affatto semplice.. io intanto..-


    Il rosso avrebbe posizionato le mani a croce per poi effettuare una moltiplicazione superiore del corpo, ora davanti ai tre stavano due Hoshi, sembrava che il rosso avesse qualcosa in mente.

    -Vi sorveglierò dall’alto.. in questo modo se qualcuno si avvicinerà a voi dovrà vedersela prima con il sottoscritto.. seguite la mia copia e concentratevi sulla corsa e sulla vostra riserva di chakra..-


    Detto ciò il rosso avrebbe fatto un gran respiro per poi scatenare sotto ai suoi piedi una vero e proprio tornado di vento. In pochi secondi il rosso sarebbe stato sospinto in aria da una specie di nuvola di vento, molto probabilmente al mondo esistevano solo due persone in grado di fare una cosa del genere, lui ed il Kazekage. Eseguita la performance il rosso avrebbe dato il via alla corsa prendendo rapidamente il volo verso l’alto, il viaggio era ripreso, la prossima destinazione sarebbe stata il villaggio di Tempuchi.



    [...]



    I ragazzi avrebbero ripreso il viaggio disposti come avevano deciso in precedenza. Davanti e sopra di loro Hoshi vegliava come un dio protettore pronto ad entrare in azione in caso di necessità, per tutto il viaggio non avrebbero dovuto far altro che correre e superare gli ostacoli che la natura stessa aveva preparato per loro. I ragazzi avrebbero fin da subito notato che l’andatura tenuta dal sensei questa volta era molto più sostenuta, inoltre il peso abominevole di quelle bombe si faceva sentire. Il gruppo avrebbe attraversato un primo tratto pianeggiante immerso in una radura per poi passare ad una zona collinare. Durante il viaggio avrebbero anche avuto a che fare con il guado di un fiume in piena ed una zona paludosa, insomma ci sarebbe stato da divertirsi.

    Il gruppo avrebbe avuto davvero poche pause, al massimo un paio per mangiare e riprendere fiato, sapeva che così facendo li avrebbe stremati ma i tre dovevano diventare più forti e alla svelta e quello era il metodo più veloce per farlo, a fine giornata avrebbe usato le sue arti mediche per far recuperare velocemente le energie ai tre, per ora dovevano solo rafforzare mente e corpo.



    [...]



    L’agonia della corsa sarebbe finita per i tre studenti solo una volta raggiunto la prossimità del villaggio di Tempuchi. Ormai il sole aveva preso a calare dietro alle colline che stavano dietro il viallggio e da lontano le prime luci artificiali si potevano ben distinguere dal resto dell’ambiente. Tempuchi da lontano sembrava uno dei classici grossi villaggi commerciali dal paese del The, un ammasso di grandi palazzi e case dove ricchi mercanti si crogiolavano nell’oro, un posto perfetto dove poter trovare informazioni e piazzare un rotolo contenente tecniche proibite al mercato nero.

    Le porte del villaggio distavano a circa cinquecento metri dal gruppo di ragazzi quando la copia del rosso li bloccò scomparendo in una nuvola di fumo. Di li a poco il rosso sarebbe sceso per riunirsi al gruppo, volare tutto il giorno aveva messo a dura prova anche le sue riserve di chakra.

    -Uff.. ok ragazzi riposatevi.. posate gli zaini.. beve e mangiate.. dentro gli zaini c’è del cibo se non lo avete scoperto prima!.. durante il volo non ho visto nessuno di sospetto seguirci.. molto probabilmente chi ci ha attaccato la scorsa notte ha deciso di rientrare alla base.. ok riposate.. io provo a mettermi in contatto con quelli del Team Alpha..-


    Il rosso avrebbe quindi premuto il pulsante che stava sull’auricolare per mettersi in contatto con quelli del Team Alpha, anche gli studenti avrebbero sentito la conversazione se lo avessero premuto, quei cosi avevano un canale unico quando si trattava di parlare, ma tutti ricevevano le informazioni spedite. Attivato il trasmettitore il rosso avrebbe cominciato a parlare.

    -Sono Hoshikuzu Chikuma capitano del Team 2 inviato dall’accademia.. Team Aplha mi ricevete?..-


    -ZzzzZ… Grrr.. ZZZzzzZZziiZziZ..-


    Dall’altra parte i ninja avrebbero sentito solo il classico ronzio delle trasmittenti. Il rosso dopo un lungo sospiro avrebbe provato nuovamente con la stessa frase, sarebbero state necessari ben tre tentativi prima di ricevere una risposta.

    -Sono Hoshikuzu Chikuma capitano del Team 2 inviato dall’accademia.. Team Aplha mi ricevete?..-


    -Zzzzzz.. click.. AiutozzZ..ZZzz.. AIUTZzzzZzz.. mi stannozzZZ..guendozz.. sono.. zzZzz.. al MOLOzz…zZZ.. Vi prego…ZzzZ…Z…Z..zzz.. fate in frettaZZ… Click..-


    La comunicazione si sarebbe interrotta li, qualsiasi altro tentativo di mettersi in contatto con la ragazza che aveva risposto sarebbe stato inutile. La situazione stava nuovamente precipitando, un altro problema si era presentato al gruppo di ragazzi, una situazione difficile che avrebbe richiesto una rapida presa di decisione, il rosso prima di parlare e dare direttive avrebbe guardato i ragazzi, la loro incolumità aveva di certo la precedenza tuttavia era anche vero che si trovavano li per svolgere una missione importante, non potevano di certo abbandonare li il Team Alpha.

    -Accidenti!.. Allora che si fa ragazzi?.. se avete qualche idea o proposta è giunto il momento di tirarla fuori!..-



     
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55 replies since 1/4/2011, 23:54   1175 views
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