[Corso Genin] E' la mia Volta?!

Team 2 - Sensei: Hoshikuzu Chikuma

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  1. Shu
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    Il potere a cui non posso accedere



    Osservai il sensei descrivere l'esercizio a cui voleva sottoporci, oltre a vederlo sollevarsi in volo.

    Quindi queste sono le capacità dei famosi manipolatori del vento di Suna. Molto interessante.

    Peccato per l'addestramento. Sicuramente non mi farà bene.



    Le ferite che gli anni di juuken mi avevano causato si sarebbero fatte sentire. Piano piano mi ero abituato ad impastare moderate quantità di chakra senza risentirne troppo, ma comunque era solo per brevi periodi di tempo. Persino prima dello scontro con l'Uchiha avevo dovuto prendere uno di quei tonici speciali.

    Finito il briefing vidi la copia, identica all'Hoshi che ci osservava dall'alto, correre a tutta velocità.

    Avanti ragazzi, dimostriamo al sensei che non siamo da meno!



    Dissi, prima di scattare. Il peso era decisamente elevato, più di quanto volessi ricordare, ed inoltre dovevo stare attento a non inciampare. Un passo falso e Kaboom! Addio Kensuke. Senza contare il tenere costantemente alto il livello del chakra. Solo il pensiero di quell'impasto continuo mi faceva star male.

    Cominciai a risvegliare l'energia custodita nel tantien e a farla scorrere nel corpo. Istantaneamente sentii quella familiare sensazione di bruciore che accompagnava l'uso del chakra. Lo potevo quasi sentire uscire dai suoi normali binari ed andare a distruggere le mie cellule.

    Continuai la corsa, sempre più sudato, accorgendomi che, piano piano, l'inclinazione del terreno stava aumentando. Osservavo quasi sempre per terra, in modo da evitare rocce e sassi disposte in modo strano, oltre che eventuali radici di alberi o altri impedimenti.

    Dopo circa un paio d'ore che correvamo giungemmo ad un fiume. Non c'erano ponti quindi potevamo solo guadarlo. Ed era un fiume decisamente burrascoso. Guardai verso l'alto...

    Essere un Chikuma è decisamente comodo.



    Afferrai il mio hambo e lo sfruttai come appiglio. Lo conficcavo nel letto del fiume e lo sfruttavo per sorreggermi e poter proseguire. Quando mi sentivo sicuro facevo un passo e quando ero certo di poter continuare sollevavo il bastone. Se i miei compagni non avessero avuto oggetti simili avrei offerto loro il mio aiuto dicendogli che una volta passato dall'altra parte avrei lanciato loro il bastone.

    In ogni caso dovevo proseguire. Dovetti sfruttare il chakra, impastandolo nelle gambe, per poter migliorare seppur di poco il mio appiglio su quel terreno fangoso. Sentivo come se i tendini, a mano a mano che l'impasto aumentava, si stessero staccando dal mio corpo. Ma sapevo che in realtà era il sistema del chakra.

    Sapevo perfettamente che se avessi esagerato avrei causato la rottura di uno dei meridiani. E se quello fosse stato il caso potevo dire addio alla gamba. E alla mia carriera ninja. Sarei stato un infermo per il resto della mia vita.

    Il dolore era quasi insopportabile. Oramai andavo avanti solo con la mia forza di volontà. Non era neanche più una questione riguardante se il mio corpo avrebbe retto. Lo avevo capito. Non poteva. Era solo una questione di quando.

    Se non fossi migliorato, se il controllo sul mio chakra non fosse diventato migliore sarei morto. Bruciato dal suo stesso chakra. Che ironica fine, per uno shinobi.

    Passo dopo passo, respiro dopo respiro, impasto dopo impasto, dolore dopo dolore raggiunsi l'altra riva. Se i miei compagni erano ancora dall'altra parte avrei lanciato loro il bastone, sfruttando il massimo della mia forza e del mio chakra per farglielo pervenire.

    Altrimenti avrei tentato di proseguire. Anche se ero veramente stanco. Il sudore mi riempiva il corpo e il chakra mi sfiniva. Anche solo mantenere costanti i livelli di chakra era una grossa fatica, a livello di resistenza fisica, ma farlo con tutto quel dolore e quel danno dovuto alla mia struttura fisica... era una tortura.

    Potevo quasi sentire i muscoli delle gambe crollare per tutta quella pressione per cui mi concentrai sull'impastare chakra nelle altre regioni, anche se per via della corsa questa tattica per far recuperare le forze alle mie membra non servì a molto. Mi sentivo sempre più debole e ferito.

    Poi arrivammo alla zona paludosa. Qui non avevo bisogno del bastone per tenermi in equilibrio e non farmi trascinare dalla corrente tuttavia quelle acque stagnanti facevano molta resistenza. Dovevo concentrare tutte le energie nel mio corpo per poter superare quel torrente di acqua stagnante.

    Inutile che era come cercare di spegnere un fuoco buttandoci sopra del kerosene. Più avanzavo, più faticavo, più dovevo usare il chakra. Il che mi provocava dei danni interni incredibili. Ci ero abituato però. Avevo subito più colpi di juuken io che tutto il resto del villaggio messo assieme.

    Non erano danni visibili, e i miei compagni non avrebbero potuto notare niente. Ero solo stanchissimo. Al massimo avrebbero potuto pensare che ero tutto fumo e niente arrosto. Uno stolto abituato ad avere tutto dalla vita e a non faticare.

    Non sentivo quasi più il peso di quell'esplosivo. Il dolore provocato dal chakra era troppo forte. Erano come degli aghi che perforassero ogni centimetro del corpo, ma dall'interno e non dall'esterno. Un infinito numero di aghi.

    Ma non potevo fermarmi. Se mi fossi fermato non avrei potuto ottenere i miei obbiettivi.

    Hiroshi, in quello stesso momento, si stava sottoponendo a delle prove simili? E, in quel caso, come se la stava cavando? Ed Ely? Non avevo più avuto occasione di parlarci da qualche giorno, per via di tutto questo trambusto del genin, ma sapevo che anche lei doveva essere da qualche parte a fare qualcosa di simile.

    No, non potevo mollare. Io volevo proteggere le persone a me care. Diventare più forte per trovare avversari degni. E dimostrare al clan che io ero migliore di tutti loro, anche senza quel dannato Byakugan.

    Il mio orgoglio, i miei amici, mio fratello. Per questo io combattevo. Io dovevo diventare forte e per questo avrei sopportato qualunque prova. Anche quella.

    Continuavo ad avanzare in quella melma, pensando ai miei obbiettivi, ai miei scopi. Non mi sarei mai fermato fino a che non li avessi raggiunti. Ed oltre. Mi sentivo indolenzito, ma non potevo mollare. Continuavo ad andare avanti, passo dopo passo, senza neppure più pensare a perché lo stavo facendo. Non mi importava nulla della missione, nulla di Hoshi o dei miei compagni, nulla di quell'esplosivo.

    Dovevo solo andare avanti, avanti e avanti ancora, fino a quando quel fuoco che avevo dentro non si sarebbe spento.


    Prima che me ne rendessi conto ero uscito dalla palude e continuavo a correre, affiancato dai miei compagni.

    La corsa ora era più facile e mi sentivo stremato, sia a livello di chakra che di fisico. Ero stanco. Sfinito. Proseguivo solo per inerzia. E, quando ci venne dato il segnale di stop, ne approfittai immediatamente per rifocillarmi.

    Premetti il pulsante dell'auricolare e potei sentire la voce di donna dall'altra parte.

    Dobbiamo salvarla. E' la cosa giusta da fare. Ma ora come ora... sono inutile. Impotente. E devo anche risparmiare i consumi di chakra... non credo di aver subito un danno permanente ma quanto manca alla soglia massima? Un impasto? Una tecnica? Non posso correre il rischio.

    -Accidenti!.. Allora che si fa ragazzi?.. se avete qualche idea o proposta è giunto il momento di tirarla fuori!..-


    Per quanto detesti ammetterlo dobbiamo restare qui a rifocillarci. Non so voi, ma io non sono nelle condizioni di affrontare uno scontro. Devo recuperare chakra e stamina. Però ho un'idea. Hoshi-sensei, se lei potesse creare 4 copie e farle trasformare in ciascuno di noi, potremmo dar loro degli zaini carichi di pietre o altro ed inviarle al molo. Dopotutto è la nostra unica traccia. Nel frattempo potremmo recuperare le nostre energie ed evitare di perdere tempo inutile nel caso si tratti di una falsa pista o peggio, di una trappola.

    Così facendo rischiamo di mettere in pericolo il team alpha, è vero, tuttavia di che utilità potremmo essere loro se non siamo al top della forma? Faremmo fallire la missione, oltre a morire tutti.



    Parlavo usando il cervello, e non il cuore. Volevo correre, ed aiutare quella persona, chiunque essa fosse. Con ogni probabilità si trattava della Murasaki, l'unica kunoichi del team Alpha. Ma cosa fare? Cosa fare?

    Dovevo calmarmi e, ci riuscii. Focalizza la mente, pensa. Concentrati. Qual'è la soluzione migliore? Riposare, raccogliere informazioni e poi agire. Anche se avevamo poco tempo non avevamo altre possibilità. Contro un nemico che aveva sopraffatto il team Alpha l'unica possibilità di salvezza era Hoshikuzu. Noi tre saremmo stati spazzati via. Non ne avevo dubbi. Destavo la mia debolezza. Detestavo me stesso. Detestavo la mia vita. Ma non potevo permettermi di perdere la ragione.

    Focalizza la mente, concentra le energie in un unico punto.

    Ripetere i miei esercizi mattutini in quella situazione mi avrebbe calmato, ma non potevo. Mi rilassai. Dovevo tenere la testa a posto. Per il team alpha e il team 2.

    Allora Sensei, che facciamo?



    Non sapevo cosa sperare. Il sensei avrebbe fatto qualcosa di sicuro, si sarebbe gettato nella mischia o avrebbe fatto qualcosa di imprevedibile?
     
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  2. elsamu
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    Eravamo tutti al punto di raduno e il maestro inizio a parlare

    -Ok ragazzi.. raggiungeremo il villaggio di Tempuchi in mezza giornata.. dovrete mantenere sempre un passo sostenuto.. inoltre durante la corsa voglio che teniate costantemente attivo il vostro sistema circolatorio del chakra.. anche se siete studenti immagino sappiate come funziona o sbaglio?!.. sapete usare tutti delle tecniche.. mantenete sempre il vostro livello alto.. vi aiuterà a sviluppare una maggiore energia.. vi avverto.. non sarà affatto semplice.. io intanto..-



    Il chakra non l'avevo usato molto, sapevo manipolarmo perchè erano li in accademia prima della missione, ma da quando ero uscito dall'accademia non l'avevo più utilizzato per nessun motivo.

    Il maestro attuò la sua ormai famosa tecnica della moltiplicazione.
    Davanti a noi erano comparsi in tutto 2 maestri.
    uno dei due pronuncio:

    -Vi sorveglierò dall’alto.. in questo modo se qualcuno si avvicinerà a voi dovrà vedersela prima con il sottoscritto.. seguite la mia copia e concentratevi sulla corsa e sulla vostra riserva di chakra..-



    Detto ciò Hoshi formò un tornado sotto di se e alzo di parecchi metri.
    Da quel momento iniziava la nostra avventura. Non sapevo cosa avremmo dovuto affrontare da li in poi e per lo più c'era quel pericolo carico sulle nostre spalle!!

    Il maestro che era sopra le nostre teste partì subito a 1000.
    In quel momento senti ken urlare:

    Avanti ragazzi, dimostriamo al sensei che non siamo da meno!


    e parti subito a correre.

    Senza aggiungere altro parti alla rincorsa del mio compagno e del maestro pure io, ovviamente superai Ken e mi misi nella mia postazione stabilita in precedenza!

    Dopo solo mezz'ora iniziavo già a sentire la stanchezza. Il peso che avevo sulle spalle iniziavano a farsi sentire sempre di più e non essendo abituato all'uso del chakra iniziavo ad avere le prime difficoltà.
    Il consumo del chakra mi stremava sempre di più, come se non bastasse la corsa con quel maledetto peso sulle spalle!


    Il terreno iniziò ad avere varie alcune, sicuramente eravamo arrivati in una zona collinare e già qui iniziamo le nuove difficoltà.
    Dopo solo un ora il mio corpo iniziava a risentire di tutti gli sforzi che stavo facendo, ma se il maestro ci aveva fatto fare quell'esercizio sicuramente ci sarebbe servito e avrei dovuto portarlo a compimento.


    Erano passate un paio d'ore quando il passo calo fino a fermarci. Pensai, finalmente, un po di riposo, ma in realtà mi sbaglia, avevamo davanti a noi un grande fiume dove non c'erano ponti ne niente per attraversarlo.
    Arrivati li dovevamo oltrepassarlo a piedi, l'unica soluzione era guadarlo. Ken ci superò subito e uso il suo bastone come terza gamba e piano piano superò il fiume.

    Dalla mia tasca presi un Kunai e sul foro che c'era alla base feci passare la mia Corda di Canapa.
    Lancia il mio kunai un albero al di la del fiume e centrai l'obbiettivo. Appena presi la corda in mano per legarla alla mia vità però il kunai si stacco dall'albero.
    Il mio colpo non era stato così forte da conficcare l'arma abbastanza profondamente!

    Riavvolsi la corda e riprovai il colpo. Questa volta potenziai la forza del mio lancio con il chakra per evitare lo stesso problema di prima.
    Lanciai il kunai e per mia fortuna raggiunsi perfettamente il centro dell'albero. Questa volta ero stato fortunato, avrei potuto sbagliare il lancio e in quel caso avrei rischiato di perdere l'arma e la corda!

    Legai la corda alla vita e provai a tirare la corda un po, ma il kunai non si mosse. Questa volta il colpo era stato davvero formidabile.


    Non esitai un secondo a seguire il mio compagno, ma non avevo nessuno strumento per aiutarmi apparte la corda, ma non avrei voluto aspettare che arrivasse di la Ken, avremmo solo perso tempo, anche se avrebbe fatto comodo al nostro corpo.

    Ricordai le lezioni prese in accademia e concentrai la maggior parte del mio chakra nella pianta dei piedi facendo si di aumentare al massimo la mia aderenze al suolo.

    Ogni passo che facevo era sempre peggio perchè il fiume era sempre più forte. Ovviamente i miei passi erano molto lenti per evitare sorprese nel fondo del fiume.
    Mancava alcuni passi all'arrivo dall'altra parte del fiume quando mi accorsi che il kunai si stava per staccare dall'albero.
    Feci un passo, chiusi gli occhi e mi lanciai verso la riva del fiume.
    Appena riaperti gli occhi vidi la terra ferma. Ero riuscito ad arrivare di la e sopratutto l'esplosivo non era scoppiato. Avevo atutito il colpo con il mio corpo. Tutta la botta l'aveva presa il mio corpo, non l'esplosivo, per mia fortuna!!


    Se Igoru fosse stato ancora di la del fiume avrei provato a dargli una mano lanciandogli la corsa per aiutarlo in caso di difficoltà.

    Finito il fiume continuammo a correre, fino a trovare la parte paludosa. Anche qui non era una cosa facile per me. Il mio corpo iniziava a risentirne, non ce la faceva più, ma dovevamo arrivare alla città e per arrivarci dovevamo superare quella zona paludosa e sperare di non trovare altri imprevisti perchè il mio corpo ormai non ce la faceva più!

    Per superare la zona paludosa usai la stessa tecnica precendente, sempre utilizzando la corda lanciandola ad un albero dall'altro lato e concentrando il chakra sui piedi!

    Questa volta la cosa fu molto più semplice, il fiume era molto più tranquillo, l'unico problema era solamente il suolde del fiume che riusci a passare abbastanza tranquillamente.

    Arrivati tutti al di là del fiume riprendemmo a correre. L'andamento che il mestro teneva iniziava a stancarmi, non riuscivo più a tenere il passo.
    Per qualche istante persi l'andamento dei miei compagni. Non potevo calare il ritmo, dovevo resistere, dovevo farcela anche se per me era molto più difficile degli altri.

    Finalmente al tramonto iniziavo a vedere le luci della città. Il fatto di vedere già la città mi carco e nonnostante il carico sulle spalle accellerai per arrivare più velocemente alla destinazione!


    -Uff.. ok ragazzi riposatevi.. posate gli zaini.. beve e mangiate.. dentro gli zaini c’è del cibo se non lo avete scoperto prima!.. durante il volo non ho visto nessuno di sospetto seguirci.. molto probabilmente chi ci ha attaccato la scorsa notte ha deciso di rientrare alla base.. ok riposate.. io provo a mettermi in contatto con quelli del Team Alpha..-



    Maledizione, c'era del cibo dentro lo zaino e non lo sapevo!! Appogiai lo zaino a terra, mi sedetti e inizia a mangiare e a bere!!


    Finalmente arrivati!! Maestro ci ha davvero fatto faticare questa volta!!

    Queste erano le mie uniche parole che riusci a pronunciare in quel momento.. non ce la facevo più, ero sfinito.

    Il maestro iniziò a parlare sulla radio e quindi in silenzio ascoltai

    -Sono Hoshikuzu Chikuma capitano del Team 2 inviato dall’accademia.. Team Aplha mi ricevete?..-



    Di la nessuna risposta

    -ZzzzZ… Grrr.. ZZZzzzZZziiZziZ..-



    Il maestro continuò a parlare

    -Sono Hoshikuzu Chikuma capitano del Team 2 inviato dall’accademia.. Team Aplha mi ricevete?..-



    Finalmente una risposta, anche se non si capiva molto

    -Zzzzzz.. click.. AiutozzZ..ZZzz.. AIUTZzzzZzz.. mi stannozzZZ..guendozz.. sono.. zzZzz.. al MOLOzz…zZZ.. Vi prego…ZzzZ…Z…Z..zzz.. fate in frettaZZ… Click..-



    Da li in poi niente!
    Il maestro si girò verso di noi

    -Accidenti!.. Allora che si fa ragazzi?.. se avete qualche idea o proposta è giunto il momento di tirarla fuori!..-



    Ken non perse il tempo per dare la sua risposta

    Per quanto detesti ammetterlo dobbiamo restare qui a rifocillarci. Non so voi, ma io non sono nelle condizioni di affrontare uno scontro. Devo recuperare chakra e stamina. Però ho un'idea. Hoshi-sensei, se lei potesse creare 4 copie e farle trasformare in ciascuno di noi, potremmo dar loro degli zaini carichi di pietre o altro ed inviarle al molo. Dopotutto è la nostra unica traccia. Nel frattempo potremmo recuperare le nostre energie ed evitare di perdere tempo inutile nel caso si tratti di una falsa pista o peggio, di una trappola.

    Così facendo rischiamo di mettere in pericolo il team alpha, è vero, tuttavia di che utilità potremmo essere loro se non siamo al top della forma? Faremmo fallire la missione, oltre a morire tutti.


    Secondo me Ken ha ragione. Siamo stremati e poi, maestro, il molo era il nostro punto di incontro con il team Alpha?
    E la ragazza a risposto solamente dopo che lei ha detto che avevamo i rinforzi per loro, la cosa mi puzza!!
    E poi se mandiamo le sue copie noi possiamo controllare da lontano, se è una trappola solamente le copie ne risentiranno, se invece è una cosa reale possiamo intervenire. no?



    Aspettai una risposta dalla squadra, un altra proposta o una risposta del maestro.
     
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  3. newlord
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    Hoshi-sensei dopo la spiegazione dell'allenamento salì su una nuvola e prese letteralmente il volo guardandoci dall'alto.
    A questo punto la copia di Hoshi che mi stava davanti cominciò la corsa
    -Ci puoi scommettere- risposi a Ken.
    Successivamente pensai tra me e me:
    -Ok sarà una faticaccia,ma ce la farò-
    Scattai anche io e iniziai l'allenamento attivando il chakra sentendo fin da subito il suo bruciore in tutto il corpo.


    Da subito, notai che la copia di Hoshi aveva un'andatura molto sostenuta e dovetti stare attento nei miei movimenti per evitare brusche manovre con gli ordigni esplosivi sulle spalle che pesavano non poco.

    Dopo un pò si poteva sentire l'inclinazione del terreno che aumentava e la fatica iniziò ad arrivare.

    Finita la zona collinare ero esausto avrei voluto già finirla lì: la fatica,il chakra,il dolore.
    Successivamente avrei dovuto attraversare un fiume a piedi,visto che non c'erano ponti da attraversare.
    Feci scorrere più chakra possibile nelle gambe per renderle più resistenti al flusso d'acqua e per rimanere in piedi,prendendo esempio da Ken,usai i miei due dadao che portavo ai fianchi.
    Attraversando il fiume,nelle gambe sentivo un dolore allucinante come tanti morsi e a questo strinsi i denti pensando alla soddisfazione che avrei avuto alla fine di questo dolorosissimo allenamento.
    Non potevo assolutamente arrendermi,volevo dimostrare al mio team,ai miei amici,alla mia famiglia di essere un ninja in gamba, in grado di superare qualsiasi difficoltà.
    Dopo uno sforzo mostruoso, raggiunsi l'altra riva lanciando un grido non capendo neanche io se lo stavo facendo come segno di vittoria o come segno di dolore.
    Presi un pò di fiato prima di proseguire.

    Giungemmo alla palude.
    In quella melma mi sentì quasi affondare per colpa del carico che avevo sulle spalle e facevo fatica a muovermi anche se ormai le gambe andavano da sole.
    Finalmente uscimmo anche da quella maledetta palude.

    Al tramonto,in prossimità del villaggio Tempuchi, Hoshi-sensei ci fece fermare.
    Al segnale di stop caddì a terra distrutto,ero letteralmente a pezzi e facevo fatica a parlare.
    -Cavoli, ce l'abbiamo fatta!!!-dissi sorridendo.

    Mentre mi rifocillavo il nostro maestro provò a contattare il team Alpha.
    Ora che c'ero, la accesi anche io per sentire gli ultimi aggiornamenti.
    Si sentìì solo la voce di una ragazza:
    -Zzzzzz.. click.. AiutozzZ..ZZzz.. AIUTZzzzZzz.. mi stannozzZZ..guendozz.. sono.. zzZzz.. al MOLOzz…zZZ.. Vi prego…ZzzZ…Z…Z..zzz.. fate in frettaZZ… Click..-
    Mi venne in mente quella ragazza carina componente del team Alpha.
    -Maledizione-pensai-ma è possibile che capitino tutte a noi?E poi proprio adesso che io e miei compagni siamo distrutti?Maledizione!-
    Ascoltai i commenti di Ken e Zacaria, come loro ero d'accordo e non avevo niente da aggiungere.
    Aspettai quindi i suggerimenti di Hoshi-sensei per decidere il da farsi.
     
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    [ALLE PORTE DEL VILLAGGIO DI TEMPUCHI]

    Sembrava che i tre studenti fossero tutti troppo stanchi per gettarsi nuovamente in una situazione piena di pericoli, e come poterli biasimare, anche il rosso era stanco dopo tutto quel correre, forse i tre non lo sapevano ma tutta la corsa e la fatica sopportata dalla sua copia si era riversata nell’originale una volta scomparsa affaticandolo. Certo una corsa di quel genere non poteva certo dare grosso fastidio al rosso tuttavia anche lui aveva bisogno di cinque minuti per recuperare le forze. Dopo qualche secondo il Chikuma avrebbe preso a parlare, la soluzione proposta dai tre era forse la più saggia al momento, era indubbiamente lui il più forte e l’unico in grado di sostenere un eventuale scontro con il nemico.

    -D’accordo ci penso io!.. resteremo qui per il momento.. recuperiamo le forze e poi proseguiamo verso il villaggio.. manderò quattro copie in perlustrazione.. chiunque abbia fatto la richiesta di aiuto sembrava nei guai.. trappola o meno dobbiamo andare a vedere.. se si tratta di un membro del team Alpha è nostro dovere metterlo in salvo..-


    Detto ciò il rosso avrebbe preso dalla sacca porta oggetti una piccola sferetta dal colore scuro, una specie di caramella che dall’aspetto non sembrava essere molto buona. Il rosso prima di mangiarla l’avrebbe mostrata ai studenti, ogni occasione era buona per impartire qualche lezione.

    -Questo che ho in mano è un Tonico.. i tonici sono dei medicinali che noi ninja utilizziamo per recuperare le forze.. la concentrazione e curare le ferite.. questo che ho in mano serve a recuperare un ingente quantità di chakra.. state attenti a quando ne ingerite uno.. se il vostro corpo non è allenato ad assorbirlo potrebbe uccidervi.. a parte il saporaccio è una vera bomba in queste occasioni!..-


    Il rosso senza indugiare oltre avrebbe quindi ingerito il farmaco ristabilendo all’istante l’intera riserva di chakra. Il suo corpo era ormai talmente assuefatto da quella roba che riusciva a metabolizzarlo a velocità pazzesche. Essere un esperto di ninjutsu richiedeva un consumo di energie non indifferente, il rosso era costretto a portarsene via sempre una bella scorta se non voleva svenire ogni volta dopo aver lanciato una decina di jutsu.

    Fatto ciò il rosso avrebbe posizionato le mani a croce come era solito fare prima di eseguire la tecnica della moltiplicazione superiore del corpo. Davanti a lui quattro copie identiche del gruppo sarebbero comparse, era incredibile la somiglianza di ogni uno di loro con l’originale, Hoshi abituato a fare scherzi per il villaggio fin da piccolo sapeva bene come mascherarsi. Ogni copia in realtà era un clone del rosso trasformato, a parte uno, forse il Chikuma era uno dei pochi al mondo in grado di creare copie già trasformate, era una tecnica che aveva affinato usando in maniera spropositata quella della moltiplicazione [KageHenge Bushin no Jutsu].
    SPOILER (click to view)
    Tecnica Superiore della Trasformazione dei Cloni d’ Ombra - KageHenge Bushin no Jutsu
    Villaggio: Tecnica Personale di Hoshikuzu Chikuma
    Posizioni Magiche: Una
    L'utilizzatore può creare uno o più cloni di se stesso cambiando il proprio aspetto al momento della creazione. La dimensione può essere maggiorata o diminuita al massimo del 50% rispetto la propria dimensione reale. La trasformazione permetterà ai cloni di assumere le caratteristiche tecniche dell'oggetto in cui trasformati oppure ottenere armi naturali se possedute dall'animale trasformato. Le potenzialità devono essere parigrado l'utilizzatore; non è possibile ottenere una protezione fisica; non è possibile ottenere capacità di movimento non possedute dallo shinobi. I cloni seguono le regole della Kagebushin no jutsu.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Livello: 5 / Consumo: Medio + ½ Basso*Clone Trasformato)


    -Ottimo!.. direi che ho fatto un buon lavoro.. mmh.. devo lavorare un po’ di più sul mento di Ken ma per il resto direi che va benissimo!.. allora appoggiate gli zaini.. userò le mie arti mediche e la conoscenza degli tsubo per farvi recuperare le forze.. voi quattro sapete cosa fare!..-


    Le quattro copie dopo aver annuito sarebbero scomparse alla vista del gruppo dimostrando di possedere una velocità fuori dalla portata dei tre studenti per ancora un bel po’ di tempo. Ora la quiete più totale si era posata su di loro, non restava che aspettare e recuperare le forze. Il rosso avrebbe approfittato della pausa per rilassare i muscoli dei tre con le sua arte di pressione dei punti chiamati tsubo, particolare abilità che gli era stata insegnata da una vecchia dottoressa durante le sue avventure con quella banda scalmanata di pirati. I tre studenti nel giro di qualche minuto avrebbero sentito il loro tono muscolare rilassarsi e riprendere nuovamente energia, in pochi minuti sarebbero tornati come nuovi.




    [AL MOLO]

    Una ragazza correva disperata lungo il molo del villaggio di Tempuchi. Il suo respiro affannoso evaporava dalla bocca in tante nuvole bianche mentre il suo sguardo scrutava i dintorni terrorizzato, la stavano seguendo, non poteva fermarsi. Correva eppure non c’era nessuno, possibile che a quell’ora non vi fosse nessuno in quel dannato molo, non era poi così strano e lei sapeva bene perché fosse tutto deserto. La corsa della ragazza ormai si era fatta confusa, i suoi passi l’avevano portata ad un vicolo cieco, per lei non c’era alcuna via di fuga.

    -Anf.. anf.. maledizione!!!.. anf.. anf.. pronto!.. pronto?!!.. dannata trasmittente.. mi ricevete?!..-


    Inutile, la trasmittente sembrava morta. Il silenzio ed il rumore delle onde si spensero nella sua testa quando un rumore di passi si avvicinò sovrastando tutto attorno a lei, l’avevano trovata, ad una ventina di metri due figure slanciate e dai lunghi capelli stavano in piedi nascoste dall’ombra. Piano si avvicinavano, solo il loro ghigno si poteva intravvedere illuminato dalla luce artificiale delle lampade alogene appese ai lampioni ai lati della strada. Sembrava che Murasaki non fosse per nulla scossa dal fatto che le due figure che la stavano seguendo fossero perfettamente identiche a lei. Ebbene si, sembrava che Itomi Murasaki membro del team Alpha fosse seguita da due Itomi Murasaki perfettamente identiche tra loro, in quel vicolo chiunque avrebbe affermato che vi erano tre konouchi tra loro perfettamente identiche.

    -Ahahah.. eccola qua la brutta stronzetta!.. dove credevi di scappare?!..-


    -Forza non perdiamo tempo.. prendiamo quel sacco di immondizie e riportiamola al faro.. il capo ci sta aspettando.. sai anche tu quanto sia pericoloso se si incazza.. e si incazzerà quando scoprirà che questa tizia è scappata..-


    -Tsk.. sta tranquillo.. non ha speranze contro di noi.. o dovrei dire contro due se stessa?!.. AHAHAH!!!..-


    -..maledetti.. LIBERATE I MIEI AMICI!!!..-


    -AHAHAH!!!.. ma sentila.. dimmi che effetto di fa vedere due te stessa davanti agli occhi?!..-


    -VOI NON SIETE ME!!!-


    -Oooh ma lo siamo.. lo siamo.. ci chiamiamo Itomi Murasaki.. siamo una Konuichi di Oto e facciamo parte del team Alpha.. amiamo la musica tradizionale e il sushi!.. oh già e siamo cotte di Tanjun Ameru.. uno sfigato ninja di Kiri.. BUAHAHAHAH!!!..-


    -Ehi vacci piano.. i ninja di Kiri non sono degli sfigati..-


    -EH?.. oh scusami.. non pensavo ti interessasse ancora così tanto il tuo umido villaggio..-


    -Bah!.. catturiamo questa peste e torniamo al faro..-


    Le due Murasaki sarebbero scattate verso la Murasaki intrappolata quando quattro figure si sarebbero frapposte bloccando loro la strada, quattro baldi giovani avevano fatto la loro comparsa fiondandosi in mezzo la strada da uno degli edifici circostanti, il team 2 era giunto in salvataggio della gentil donzella. Per un attimo il silenzio sarebbe calato nella viottola senza uscita, le due Murasaki sembravano terrorizzate da quella sorpresa.

    -CHE COSA?!!.. CHE DIAVOLO CI FANNO LORO QUI?!!!.. TSK.. questa non ci voleva!!!..-


    -Chi sono questi tizi?..-


    -Sono quelli che ho cercato di ammazzare la scorsa notte.. non sono un gran che.. eliminiamo quei tre tizi più alti.. e poi concentriamo l’attacco su quel piccoletto dai capelli rossi.. è il caposquadra..-


    -Chi il nano?.. tsk.. si vede che l’Accademia è caduta proprio in basso..-


    Il quattro sarebbero rimasti in silenzio, le due Murasaki stavano preparando il loro assalto. Subito sarebbero scattate avventandosi una contro Ken mentre l’altra avrebbe puntato a Zacaria, erano armate di wakizashi, inutile dire che non sapevano di avere a che fare con il Turbine Rosso di Suna. Hoshi-Ken fatto un breve respiro avrebbe caricato il suo colpo più potente tra le mani, l’aria attorno a se si sarebbe concentrata e compressa fino a creare una sfera, la Murasaki con la sua velocità non avrebbe avuto speranze, le mani di Hoshi-Ken si sarebbero messe tra lei ed il biondo esplodendo in una potentissima sfera di vento, un onda d’urto devastante che avrebbe scaraventato il corpo della giovane diversi metri più in la [Slot Tecnica Avanzata][Rinkai]

    SPOILER (click to view)
    Rinkai - Pressione Critica
    Villaggio: Suna
    Posizione Magiche: Nessuna (Caricamento pari a 6 sigilli)(Veloce)
    L'utilizzatore comprime l'aria circostante tra le mani creando una sfera di vento. Potrà farla esplodere davanti a se tramite slot azione semplicemente con un gesto delle mani.
    L'onda d'urto creata dal rilascio della sfera avrà potenza pari a 80 e le sue dimensioni saranno pari al numero di slot Dimensionali utilizzati alla sua creazione, si espande dalle sue mani con la stessa velocità di un costrutto di vento. Se colpito l'obiettivo, questo verrà scagliato lontano.
    Mantenere la sfera richiede l'utilizzo di entrambe le mani; una volta scagliato un attacco si sfalderà. Dal grado Jonin C sarà possibile mantenerla utilizzando una sola mano.

    Tipo: Ninjutsu - Fuuton
    (Livello: 2 / Consumo: Elevato + 1/2 Basso*Slot Dimensionale - Mantenimento: Mediobasso)
    [Spinta Vento: 3 metri ogni livello della TS]


    La Murasaki lanciata su Zacaria invece avrebbe trovato i pugni di Hoshi-Zacaria e Hoshi-Igoru spappolarsi sul suo viso lasciandola gemente a terra in un lago di sangue. Il rosso aveva sempre un occhio di riguardo per le belle ragazze, ma non in quel caso, era evidente che erano dei sporchi impostori, era bastato ascoltare il discorsetto dei due per capire che non erano propriamente delle belle persone. Stranamente le due ragazze colpite finirono per scoppiare in una nuvoletta di fumo, sembrava che il nemico avesse rinunciato all’inseguimento, dal’altro canto Hoshi gli aveva dato delle ottime motivazioni. La copia del ragazzino quindi avvicinatosi alla ragazza l’avrebbe aiutata ad alzarsi mostrando un gran sorriso, sembrava che per questa volta gli fosse andata di lusso.




    [IL GRUPPO DEGLI SFATICATI]

    Ormai i tre avevano avuto modo di recuperare appieno le forze, era giunto il momento di riprendere la marcia anche se Hoshi non sapeva ancora dove dirigersi, tutto gli fu più chiaro quando una delle sue copie esplose facendo capire al rosso tutto quello che era successo, quelle copie di se stesso erano un vero portento. Il Chikuma ad un certo punto avrebbe semplicemente indicato ai tre di seguirlo, sembrava che ora tutto gli fosse estremamente chiaro.

    -Ok ragazzi!.. ho trovato un posto dove passare la notte.. andiamo in città e datevi una sistemata.. abbiamo un ospite questa sera.. ed è anche molto carina!..-


    Era impressionante come la sua faccia si deformasse in quella di un maiale mentre lo diceva. Il gruppo dopo circa un quarto d’ora di strada si sarebbe fermato all’ingresso di un modesto hotel, uno di quelli solitamente usati per quel genere di incontri vietati ai minorenni. Hoshi sarebbe entrato con sicurezza salutando la donna che stava alla reception, era strano ma quando il gruppo entrò la donna trasalì spaventata spiattellandosi al muro, sembrava quasi avesse visto un gruppo di fantasmi. Il rosso divertito sarebbe salito su per le scale fino a giungere ad una stanza, sembrava sicuro di quello che faceva. Senza esitare aprì la porta, all’interno una piacevole sorpresa li attendeva.

    image

    -Eheh.. devo ammettere che vedervi scomparire dalla stanza per poi riapparire dalla porta fa un certo effetto!.. benvenuti.. accomodatevi pure..-


    Ad aspettarli non c’era altri che la giovane ed aitante Itomi Murasaki avvolta in un comodo kimono. La stanza era piuttosto grande e adatta ad ospitare un gruppo di quattro persone, al centro della grande stanza centrale era presente del the fumante e del cibo, il rosso appena entrato avrebbe sorriso per poi fiondarsi sul mangiare, in realtà lo aveva fatto per rassicurare il resto della banda che quello era cibo commestibile.

    -Bene ragazzi.. appoggiate gli zaini in quella stanza e poi sedetevi qui.. credo che delle spiegazioni siano d’obbligo.. Itomi.. quando vuoi comincia pure..-


    -Oh?!.. si grazie.. ehm.. mi chiamo Itomi Murasaki.. sono un membro del Team Aplha.. è un piacere conoscervi.. ehm.. non so da dove cominciare.. quindi preferisco rispondere alle vostre domande se ne avete.. sarò lieta di rispondere.. immagino sarete un po’ confusi dalla strana situazione..-


    La situazione per loro sarebbe sembrata si difficile ed assurda, avevano la possibilità di fare un po’ di chiarezza in tutta quella brutta storia, forse era bene per loro approfittarne dato che da quel momento in poi non ne avrebbero sicuramente più avuto la possibilità.

     
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  5. elsamu
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    Eravamo li seduti per terra aspettando notizie sul da farsi da parte del maestro

    -D’accordo ci penso io!.. resteremo qui per il momento.. recuperiamo le forze e poi proseguiamo verso il villaggio.. manderò quattro copie in perlustrazione.. chiunque abbia fatto la richiesta di aiuto sembrava nei guai.. trappola o meno dobbiamo andare a vedere.. se si tratta di un membro del team Alpha è nostro dovere metterlo in salvo..-




    Il maestro prese una strana pallina dal suo zaino.

    -Questo che ho in mano è un Tonico.. i tonici sono dei medicinali che noi ninja utilizziamo per recuperare le forze.. la concentrazione e curare le ferite.. questo che ho in mano serve a recuperare un ingente quantità di chakra.. state attenti a quando ne ingerite uno.. se il vostro corpo non è allenato ad assorbirlo potrebbe uccidervi.. a parte il saporaccio è una vera bomba in queste occasioni!..-



    Pochi istanti dopo aver inghiottito la pallina, che dalla faccia del maestro non sembrava avesse un buon gusto, si noto subito che il suo corpo aveva di nuovo un ottima forma fisica e sembrava davvero carico!

    Con la sua solita tecnica il maestro fece quattro copie, ma stranamente questa volta erano già trasformate nei membri del team.


    -Ottimo!.. direi che ho fatto un buon lavoro.. mmh.. devo lavorare un po’ di più sul mento di Ken ma per il resto direi che va benissimo!.. allora appoggiate gli zaini.. userò le mie arti mediche e la conoscenza degli tsubo per farvi recuperare le forze.. voi quattro sapete cosa fare!..-



    Non appena il maestro fini quelle parole le quattro copie partirono verso il villaggio.
    Finalmente ora avremmo riposato un po.
    Un po mi dispiaceva non andare io a vedere cosa succedeva, ma in quel momento ero troppo stremato e poi non sapevamo chi avevamo potuto trovare di fronte!
    Il mestro si avvicino a turno da me e i miei compagni e inizio ad attuare le sue conoscenze.

    Dopo poco mi sentivo già molto meglio. Il maestro passò anche ai miei compagni. Finalmente eravamo tutti carichi di energia!

    Appena ripreso tutti le energie il meastro non aspetto nemmeno un secondo per farci muovere.

    -Ok ragazzi!.. ho trovato un posto dove passare la notte.. andiamo in città e datevi una sistemata.. abbiamo un ospite questa sera.. ed è anche molto carina!..-




    Dopo circa 10 minuti ci ritrovammo davanti ad un locale.
    Appena entrati rimasi un attimo stupito dal locale, sembrava un locale non adatto ai minorenni più che un hotel, chissà come mai il nostro maestro lo conosceva bene, chissà cosa aveva fatto in passato!

    Hoshi appena entrato sali subito le scale e senza esitare entro direttamente in una stanza al piano superiore, sembrava che sapesse cosa stava facendo e dove stava andando, anche se in realtà era rimasto sempre con noi.



    Appena entrati senti subito una voce femminile:

    -Eheh.. devo ammettere che vedervi scomparire dalla stanza per poi riapparire dalla porta fa un certo effetto!.. benvenuti.. accomodatevi pure..-


    La ragazza che ci aveva accolto era proprio la Itomi Murasaki della squadra alpha. Devo dire che era davvero una bella ragazza.

    -Bene ragazzi.. appoggiate gli zaini in quella stanza e poi sedetevi qui.. credo che delle spiegazioni siano d’obbligo.. Itomi.. quando vuoi comincia pure..-



    In mezzo alla stanza c'era dell'ottimo cibo e un po di thè. Avevo appena mangiato fuori dal paese e non avevo molta fame, decisi quindi di sedermi li e bere un sorso di the proprio per non mancare di rispetto alla ragazza che ci offriva tutto quel ben di dio


    -Oh?!.. si grazie.. ehm.. mi chiamo Itomi Murasaki.. sono un membro del Team Aplha.. è un piacere conoscervi.. ehm.. non so da dove cominciare.. quindi preferisco rispondere alle vostre domande se ne avete.. sarò lieta di rispondere.. immagino sarete un po’ confusi dalla strana situazione..-





    Anticipati tutti i miei compagni a chiedere spiegazioni alla ragazza e, se il maestro non l'avesse ancora fatto, avrei chiesto cosa era successo al porto.

    Salve, il mio nome è Zacaria e sono un membro del team 2. Mi può dire cosa è successo? Dove sono i suoi compagni? Chi erano quelli al porto che la inseguivano?
    Sicuramente la sua squadra è in pericolo visto che non sono qui con noi. Sbaglio?
    Se vuole salvare la sua squadra ho già un idea per poter entrare nel faro!


    Aspettai le domanda anche dei miei compagni e soprattutto le risposte dela bella ragazza!
     
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  6. Shu
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    Attesa



    Alla fine il mio piano venne approvato. Il sensei prese un tonico per recuperare presumibilmente il proprio chakra prima di eseguire la tecnica che gli consentì di creare le 4 copie.


    -Ottimo!.. direi che ho fatto un buon lavoro.. mmh.. devo lavorare un po’ di più sul mento di Ken ma per il resto direi che va benissimo!.. allora appoggiate gli zaini.. userò le mie arti mediche e la conoscenza degli tsubo per farvi recuperare le forze.. voi quattro sapete cosa fare!..-


    Decisamente. Questa copia non mette in risalto il mio mento volitivo.

    Risposi ridendo.



    Quando avesse deciso di passare a me, lo avrei pregato di non sfruttare gli tsubo. Era meglio di no, nel mio caso.

    La pressione di uno dei punti sbagliati avrebbe potuto avere una terribile ripercussione sul mio corpo e non mi andava di farmi esplodere la testa.

    Chiaramente non dissi il motivo per cui non volevo sottoporsi alla procedura di digitopressione, affermai solo che tale non era la mia volontà.

    Rimasi poi a rifocillarmi, con un po' d'acqua e parte delle provviste. Dovevo tornare al massimo della forma nel più breve tempo possibile, nonostante il fatto che i miei muscoli fossero tesi e stanchi, cosa a cui cercai di rimediare con qualche esercizio di stretching.

    [...]

    -Ok ragazzi!.. ho trovato un posto dove passare la notte.. andiamo in città e datevi una sistemata.. abbiamo un ospite questa sera.. ed è anche molto carina!..-




    Non appena vidi l'espressione che fece riuscii a stento a trattenere che tutto il mio disgusto e disprezzo si mostrassero nella mia faccia. Cercai di lasciarla più ferma ed immobile che potevo.

    Sarà pure stato il mio sensei, ma in quel momento lo consideravo peggio della feccia che infestava le strade dei quartieri malfamati di konoha, la sera. E avevo avuto contatti molto diretti con quello schifo e per molto tempo, oh si.

    Ci ritrovammo nella stanza e, come si poteva facilmente supporre, la ragazza era l'unico membro di sesso femminile del team alpha.

    -Oh?!.. si grazie.. ehm.. mi chiamo Itomi Murasaki.. sono un membro del Team Aplha.. è un piacere conoscervi.. ehm.. non so da dove cominciare.. quindi preferisco rispondere alle vostre domande se ne avete.. sarò lieta di rispondere.. immagino sarete un po’ confusi dalla strana situazione..-

    Salve, il mio nome è Zacaria e sono un membro del team 2. Mi può dire cosa è successo? Dove sono i suoi compagni? Chi erano quelli al porto che la inseguivano?
    Sicuramente la sua squadra è in pericolo visto che non sono qui con noi. Sbaglio?
    Se vuole salvare la sua squadra ho già un idea per poter entrare nel faro!


    Un momento. Le domande che ha fatto il mio collega sono più che giuste, tuttavia, sappiamo che almeno uno dei nostri nemici è in grado in qualche modo di controllare le altre persone. Quindi, come possiamo sapere che ci possiamo fidare? Mi dispiace ma ho bisogno di qualche prova o sicurezza.

    Chiaramente se Hoshikuzu-sensei ha qualche sensata giustificazione allora le mie obiezioni potrebbero cadere.


    Sembravo veramente una specie di stronzo che guardava il pelo nell'uovo e la bocca del caval donato, giusto per citare un paio di proverbi della saggezza popolare, tuttavia come potevamo essere sicuri che ci si poteva fidare di quella ragazza? Hoshikuzu non ci aveva raccontato nulla di quello che era successo con le copie.

    Ed inoltre, vedendo quella faccia, non mi stupirei se avesse scelto di correre qualche rischio in più pur di avere qualche possibilità con una ragazza del genere. Non ero attratto da lei onestamente, non mi trasmetta quel quid che altre persone mi avevano dato in passato. Ma potevo capire perché potesse attirare gli uomini.

    E vista la natura del sensei non mi sarei stupito se qualcuno avesse potuto sfruttare questa sua... peculiarità per cercare di fregarci tutti. Specie visto che probabilmente tutto il team Alpha (o perlomeno il resto) era stato catturato o peggio ucciso.

    Una volta che Hoshi sensei avesse fugato i miei dubbi (il semplice raccontare ciò che avevano visto le copie sarebbe stato sufficiente)

    Mi scuso per il mio comportamento di prima, Itomi-san, ma agivo esclusivamente negli interessi del nostro gruppo e della missione. Il mio nome è Kensuke Kasumi Hyuga, e le assicuro che finché anche solo di noi avrà respiro lei sarà in salvo.

    Se avesse fatto anche un solo minimo accenno ai miei occhi...

    Non si preoccupi di simili frivolezze, avremo tempo per queste discussioni leggere quando avremo terminato la missione.

    In ogni caso:

    Che ne dici di raccontarci tutto dall'inizio lentamente e con la maggior dovizia di particolari possibile. Che ne dice di partire da quando siete arrivati a Tempuchi? Mi raccomando sia molto precisa su quello che è successo, anche un minimo dettaglio sul luogo dove i suoi compagni e i nostri nemici sono, o sulle loro capacità, ci può essere estremamente utile per salvar loro la vita.





    OT

    Così il sensei impara a tenere i propri studenti all'oscuro :wosd:

    O perlomeno, dato che nel tuo post non ho trovato alcun accenno al fatto che tu ci abbia detto che è successo allora il pg è un po' curioso XDD

    E poi detesta i pervertiti LOL

    /OT


     
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  7. newlord
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    Il sensei capì che i suoi allievi erano davvero stremati dall'esperienza dell'allenamento.

    -D’accordo ci penso io!.. resteremo qui per il momento.. recuperiamo le forze e poi proseguiamo verso il villaggio.. manderò quattro copie in perlustrazione.. chiunque abbia fatto la richiesta di aiuto sembrava nei guai.. trappola o meno dobbiamo andare a vedere.. se si tratta di un membro del team Alpha è nostro dovere metterlo in salvo..-

    Tirato fuori dal suo porta oggetti una pillola e spiegandoci il suo funzionamento, la ingerìì.
    Ristabilito il chakra ,Hoshi-sensei creò quattro copie identiche ai componenti del team 2, che al suo gesto, scattarono in direzione del molo.

    Successivamente il sensei con le sue arti mediche mi ristabilì, facendomi ritornare le forze.

    Qualche minuto dopo il sensei:
    -Ok ragazzi!.. ho trovato un posto dove passare la notte.. andiamo in città e datevi una sistemata.. abbiamo un ospite questa sera.. ed è anche molto carina!..-
    A vedere la faccia del sensei,mi sfuggì un sorriso ironico.

    Raggiungemmo un hotel e all'ingresso la donna della reception a vedere il nostro gruppo si spaventò non poco.
    Onestamente ci rimasi un pò male...
    Comunque, salite le scale raggiungemmo una camera e aperta la porta vidi la kunoichi del team Alpha che ci invitò ad entrare ed accomodarci.
    Cavoli era davvero carina!

    Al centro della stanza c'era una tavola bandita con cibo e the dove io e i miei compagni di avventura avremmo approfittato per riempirci un pò lo stomaco.
    Iniziò con le presentazioni:
    -Oh?!.. si grazie.. ehm.. mi chiamo Itomi Murasaki.. sono un membro del Team Aplha.. è un piacere conoscervi.. ehm.. non so da dove cominciare.. quindi preferisco rispondere alle vostre domande se ne avete.. sarò lieta di rispondere.. immagino sarete un po’ confusi dalla strana situazione..-

    Zacaria, dopo essersi presentato, approfittò della situazione per farle qualche domanda:

    Mi può dire cosa è successo? Dove sono i suoi compagni? Chi erano quelli al porto che la inseguivano?
    Sicuramente la sua squadra è in pericolo visto che non sono qui con noi. Sbaglio?
    Se vuole salvare la sua squadra ho già un idea per poter entrare nel faro!

    Ken però , in un primo momento,dubitò della vera identità della ragazza:aveva capito i rischi che corravamo,ed essendo il più serio di tutti, aveva analizzato attentamente la situazione considerando ogni minima possibilità.
    Il maestro riuscì a far ricredere il ragazzo che scusandosi riprese:
    -Che ne dici di raccontarci tutto dall'inizio lentamente e con la maggior dovizia di particolari possibile. Che ne dice di partire da quando siete arrivati a Tempuchi? Mi raccomando sia molto precisa su quello che è successo, anche un minimo dettaglio sul luogo dove i suoi compagni e i nostri nemici sono, o sulle loro capacità, ci può essere estremamente utile per salvar loro la vita-

    Poi mi intrufolai nella conversazione,anche se i miei compagni avevano già fatto qualsiasi tipo di domande:
    -Salve!
    Sono Igoru Kitsune, è un piacere conoscerla! -
    proseguìì
    -Potrebbe anche spiegarci come stavano procedendo le indagini ed eventuali scoperte o novità,prima della cattura del vostro team?-
     
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    I tre aspiranti ninja avrebbero trovato un po’ di confort dopo tutto quel correre e non solo, ad aspettarli al motel c’era una piacevole quanto inaspettata sorpresa, Itomi Murasaki splendida Konouchi del team Alpha. L’occasione era perfetta per capire cosa diamine stesse accadendo ora che si trovavano al sicuro avevano tutto il tempo di porre domande, cosa che i ragazzi non esitarono a fare. Zacaria fu il primo ad intervenire, sembrava piuttosto eccitato dal fatto di poter finalmente gettare un po’ di luce in quella storia, le sue domande travolsero la ragazza come un fiume in piena. La piccola bocca rossa dell’otese si mosse appena prima di bloccarsi interrotta dalla potente ed autoritaria voce di Ken, sembrava che il foglioso non fosse convinto della situazione.

    Hoshi rimase in silenzio mentre il ragazzo parlava, gli occhi socchiusi non nascondevano un ghigno soddisfatto, sembrava che il ragazzo avesse imparato qualcosa dalla nottata precedente, il consiglio del sensei gli era volato dritto in testa, fidarsi è bene, non fidarsi è meglio. Il rosso si sarebbe avvicinato a Ken dandogli qualche pacca sulla spalla, in fondo non aveva ancora spiegato nulla ai ragazzi anche per vedere quale sarebbe stata la loro reazione alla nuova situazione.

    -Eheheh.. eh bravo Ken!.. vedo che la scorsa nottata ti è servita a qualcosa.. tranquilli garantisco io per la signorina Murasaki.. credo che prima di cominciare sia meglio che vi spieghi cosa sia successo al molo..-


    Il rosso avrebbe quindi raccontato ai tre ragazzi cosa era successo al molo, del combattimento e della presenza di due copie identiche della ragazza, si sarebbe inoltre auto lodato per l’ottimo lavoro svolto senza risparmiarsi in elogi alla sua potenza e tecnica. A questo punto il rosso avrebbe chiarito ogni questione con i tre che avrebbero avuto modo di ascoltare che aveva da dire la giovane konouchi.

    -Ehm.. beh credo sia meglio cominciare dal principio.. circa una settimana fa una squadra di ricerca dell’accademia ha trovato degli indizi che indicavano il villaggio di Tempuchi come possibile base operativa di un noto criminale.. noto come Ikion della Sabbia.. un chunin che durante il famoso attacco all’accademia si è impossessato di un antico rotolo di arti ninja proibite..-


    Avrebbe atteso qualche istante prima di cominciare nuovamente.

    -Noi del team Alpha siamo quindi stati inviati per indagare sulla questione.. dopo due giorni di ricerche sembrava non vi fossero tracce di Ikion fino a quando non abbiamo ricevuto una soffiata da un mercante del porto.. una persona insospettabile.. che ci ha indicato il Faro del porto come suo nascondiglio segreto..-


    La voce della ragazza si stava facendo sempre più tremolante mentre continuava la storia, sembrava che il seguito non sarebbe stato tanto piacevole da raccontare.

    -Dopo aver mandato la richiesta all’accademia per ottenere supporto e nuovo materiale ci siamo diretti verso il faro per fare un primo sopraluogo della zona e verificare le parole del mercante.. è stato allora.. sigh.. è stato allora che siamo finiti nella loro trappola.. lui.. anzi no.. loro ci stavano aspettando.. sapevano che saremmo stati li a quell’ora.. il mercante molto probabilmente era uno di loro.. io non lo con certezza.. sigh..-


    La ragazza stava ormai per scoppiare in lacrime.

    -.. Ci siamo trovati impreparati in mezzo ad un agguato.. abbiamo lottato.. ma erano troppo forti per noi.. siamo stati catturati.. non so perché.. ma non ci volevano morti.. sigh.. dopo quel momento non ho più alcun ricordo se non qualche sprazzo di loro che ridevano e mi guardavano dall’alto al basso mentre io stavo stessa a terra.. sono sicura che tra loro c’era anche il volto di Ikion.. io suoi occhi freddi mi fissavano soddisfatti..-


    Ora la ragazza tremava, forse i ricordi le stavano tornando alla mente.

    -Non so per quanto sono rimasta li.. so solo che sono riuscita a liberarmi in qualche modo e che.. sono riuscita a scappare via.. abbandonando li i miei amici.. sigh.. io li ho cercati.. ma loro.. non c’erano.. non so dove li tenevano.. dopo essere scappata dal faro ho corso fino al molo fino a quando non sono stata salvata da Hoshikuzu.. sigh..-


    La ragazza avrebbe ripreso fiato, aveva moltissimo da dire, di sicuro era una vera e propria miniera di informazioni, trovarla era stato un gran colpo di fortuna, non restava che rimanere li ad ascoltare che altro aveva da dire.

    -..noi.. noi dobbiamo slavarli.. lui.. Ikion.. vuole usare la tecnica proibita che è nascosta nel rotolo.. non so che tecnica sia.. so solo che parlava di sacrifici.. continuava a dire che grazie a noi quattro poteva finalmente completare la tecnica.. lui li ucciderà se non ci sbrighiamo.. ti prego Hoshikuzu dobbiamo sbrigarci..-


    Il rosso le avrebbe appoggiato le mani sulle spalle con delicatezza per poi invitarla a sedere, non sembrava per niente agitato, era palese che avrebbe aiutato la ragazza e tutto il tema Aplha ad uscire da quella situazione, prima tuttavia era necessario sincerarsi di una cosa, era vero che doveva salvarli, ma lo era anche il fatto che da solo non sarebbe mai riuscito a risolvere quella situazione. Per fortuna che poteva contare su tre baldi giovani da mandare al macello.

    -Itomi basta così per ora.. sta tranquilla penseremo noi a mettere in salvo i tuoi amici.. per ora pensa a riposare e se puoi prepara su un foglio una cartina della zona circostante il faro.. ci servirà per capire come possiamo agire.. voi tre invece seguitemi.. usciamo a fare una passeggiata..-


    Il rosso quindi avrebbe aperto la porta della camera invitando i tre ad uscire fuori in strada, era giunto il momento di verificare se tutte le avventure trascorse fino a quel momento erano servite a fortificare lo spirito e il corpo dei suoi allievi. In silenzio il Chikuma avrebbe fatto loro cenno di seguirlo, il gruppetto avrebbe camminato per un po’ in silenzio fino a quando non avessero raggiunto un piccolo parco che avevano attraversato mentre si dirigevano al motel. Dopo essersi schiarito la voce il rosso avrebbe guardato i tre, quindi fatto un gran respiro avrebbe scatenato un inferno di vento attorno a se [Tifone Umano][Slot Aria x4 / Raggio 6m / Malus 4 Tacche].
    CITAZIONE
    Tifone Umano: L'utilizzatore verrà circondato da un vortice di raggio 1.5 metri ogni slot dimensionale impiegato. Il tifone ridurrà la Velocità di oggetti e persone, utilizzatore escluso, all'interno di 1 tacca ogni slot dimensionale utilizzato.

    -OK!!!.. HO INTENZIONE DI TRASCINARVI IN QUESTA STORIACCIA FINO IN FONDO!!!.. DIMOSTRATEMI DI ESSERE DIVENTATI PIU’ FORTI!!!.. DOVRETE RIUSCIRE A RAGGIUNGERMI.. SEMPRE SE AVETE LA FORZA PER RIUSCIRE A MUOVERVI DENTRO A QUESTA TEMPESTA DI VENTO!!!-


    Il vento avrebbe sferzato i corpi dei tre opponendosi ad ogni loro movimento fino a bloccarli completamente, avrebbero percepito immediatamente la potenza devastante di quel mulinello d’aria, anche se non li feriva li bloccava impedendo ogni loro movimento, solo sviluppando una forza superiore sarebbero riusciti ad avvicinarsi al Chikuma. Tutti e tre possedevano già la forza per superare il loro attuale livello, dovevano solo rendersene conto prima di affrontare la loro prima vera missione e battaglia sul campo.



    CITAZIONE
    SPIEGAZIONE H-OT

    La prova è semplice.. dovete superare il tifone umano e toccare Hoshi che sta al centro.. ha raggio 6 metri e diminuisce la vostra statistica velocità di 4 tacche.. quindi a 0 o cmq al minimo.. diciamo che dovete opporvi alla forza del vento con tutto quello che avete.. descrivete come superate questa prova dimostrando di essere diventati più forti!

    Nella prossima puntata altre scottanti rivelazioni da Itomi e l'inizio della fase finale della missione! :riot:

     
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  9. Shu
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    Superare la tempesta




    -Eheheh.. eh bravo Ken!.. vedo che la scorsa nottata ti è servita a qualcosa.. tranquilli garantisco io per la signorina Murasaki.. credo che prima di cominciare sia meglio che vi spieghi cosa sia successo al molo..-

    Bene, tutto apposto allora. Se per lei va bene, per me va bene.



    Ascoltai attentamente ciò che la ragazza ci disse. L'attacco all'accademia, ne avevo sentito parlare. Ci aveva partecipato un conoscente di mio padre, se ben ricordo.

    Osservai Hoshikuzu tranquillizzare la ragazza, e cercai di dargli una mano. Era emotivamente sconvolta. E per il suo e per il nostro bene dovevamo cercare di aiutarla, più che solamente attaccando il nemico.

    Beh se ha bisogno di tutti e quattro, forse i suoi compagni sono ancora vivi. Forse dovrebbe uccidervi tutti assieme e quindi finché lei è al sicuro lo sono anche loro.



    Seguimmo il Chikuma fuori da quel luogo, fino ad un piccolo parco. Hoshikuzu si mise a soffiare forte, creando una sorta di vortice.

    Incredibile! Queste tecniche sono veramente strepitose! Non riesco a muovermi, tale è la pressione di questo vento!

    -OK!!!.. HO INTENZIONE DI TRASCINARVI IN QUESTA STORIACCIA FINO IN FONDO!!!.. DIMOSTRATEMI DI ESSERE DIVENTATI PIU’ FORTI!!!.. DOVRETE RIUSCIRE A RAGGIUNGERMI.. SEMPRE SE AVETE LA FORZA PER RIUSCIRE A MUOVERVI DENTRO A QUESTA TEMPESTA DI VENTO!!!-



    Di sicuro non l'avrei deluso. Sorrisi, pensando a come questo avrebbe potuto rendermi più forte. E a cosa avrei potuto fare con quella forza. Senza dubbio avrei potuto sconfiggere uno dei nostri avversari. O almeno lo speravo.

    Inoltre, avrei potuto proteggere le persone a me care. Avrei potuto ribellarmi alla mia famiglia. Avevo già deciso di lasciare casa una volta divenuto genin.

    Ma, forse, sarei riuscito anche a portare Hiroshi con me. Volevo farlo uscire da quella routine di allenamenti e studi. Doveva passare del tempo fuori da quella casa, vedere il mondo.

    Sentivo il vento fare pressione. Puntai i piedi, cercando di allargare le gambe in modo da essere più stabile. Cominciai anche ad allargare le braccia, in modo da avere più superficie disponibile per respingere quel vento. Il modo migliore per avanzare era fare pressione con tutto il corpo. Gonfiai i muscoli, che diventarono evidenti anche sotto il vestito.

    Fino a quel momento tutti avevano probabilmente pensato che l'unica differenza tra me e un altro Hyuga stava solamente nel colore dei miei occhi ma non era così. Gli hyuga erano noti per la loro innaturale agilità e rapidità, e per la loro mancanza di forza, inutile nell'esecuzione dello Juuken.

    Ma io, non potendo utilizzare il Juuken, avevo dovuto sviluppare la mia forza a livelli superiori rispetto a quella degli altri ragazzi del clan. E quel corpo ne era la prova. Un corpo che era l'antitesi di tutti i principi degli Hyuga.

    Peso inutile, secondo loro.
    Vera forza, secondo me.

    Cominciai lentamente ad avanzare, un millimetro alla volta, trascinando i piedi per terra. Aprii le mani, come per spingere quel muro di vento. Le braccia piegate a novanta gradi, in modo da poter sfruttare il massimo della forza delle leve corporee, il peso concentrato sulla punta dei piedi per potermi spingere ancora più avanti. I muscoli del collo e dell'addome contratti, per trasmettere la forza della parte inferiore del corpo alle braccia e per mantenere la testa in posizione. Poco alla volta continuavo ad avanzare.

    Dovevo sforzarmi sempre di più, ma quel tipo di esercizio mi era congeniale. Ero un ninja atipico, in un certo senso. Perlomeno fino a quel momento. Più che sulla forza del chakra e delle mie tecniche mi ero affidato alla forza del mio corpo. Dei miei muscoli.

    Un esercizio del genere, seppur difficile, sarebbe stato di sicuro più congeniale alla mia natura che ripetere una lunga sequenza di sigilli per mezza giornata.

    Poco alla volta stavo rompendo quel tornado invisibile. Ogni volta che conquistavo qualche centimetro mi fermavo in modo da adattarmi alla nuova zona di pressione. Se avessi tentato solamente di avvicinarmi in fretta sarei stato probabilmente sbalzato via, senza troppi complimenti.

    Poco alla volta. Piano piano. Ci puoi riuscire.


    Mancava poco per raggiungere il sensei. Potevo quasi toccarlo.

    Piano. Non avere fretta. Non rovinare tutto adesso. Ci sei quasi.


    Rimasi fermo, per adattarmi alla nuova pressione del vento. Aspettai una trentina di secondi.

    Poi allungai una mano, toccando Hoshikuzu sulla spalla sinistra.

    Gli sorrisi.

    Non avrà davvero creduto di potermi fermare con questa brezza primaverile, vero sensei?

     
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  10. elsamu
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    Dopo le numerose domande fatte da me e i miei compagni la ragazza iniziò a rispondere a tutto.

    La ragazza sembrava distrutta. La sua squadra era stata catturata e il nemico voleva ucciderli tutti per usare delle tecniche proibite.

    Il maestro, e poi Ken consolarono un po la ragazza. Dopo un po il maestro ci accompagnò fuori dall motel per farci arrivare ad un parco li vicino che avevamo anche attraversato per arrivare al motel.

    Il maestro si allontano un paio di metri da noi e poi scateno una sua tecnica contro di noi. Ad un tratto il maestro era all'interno di un tornado di vento.
    Inizialmente fui sorpreso dal vento che mi fece arretrare di circa mezzo metro, prima di piantare i piedi per terra.

    -OK!!!.. HO INTENZIONE DI TRASCINARVI IN QUESTA STORIACCIA FINO IN FONDO!!!.. DIMOSTRATEMI DI ESSERE DIVENTATI PIU’ FORTI!!!.. DOVRETE RIUSCIRE A RAGGIUNGERMI.. SEMPRE SE AVETE LA FORZA PER RIUSCIRE A MUOVERVI DENTRO A QUESTA TEMPESTA DI VENTO!!!-



    Pensai tra me e me che il maestro era davvero forte nonnostante la sua giovane età, altro che pivellino, ci hanno dato davvero un ottimo ninja.
    Avrei voluto imparare molto da lui.

    Ken parti subito. La sua tecnica era però strana, non sembrava usasse il chakra e sopratutto "ingrandi" il suo corpo contro il vento, quello che secondo me era la cosa più sbaglia!

    Senza aspettare altro tempo cercai di avvicinarmi al maestro. Non ero bravissimo con il chakra, ma utilizzando le conoscenze fatte in accademia e con l'esercizio precendente con il maestro potenziai i miei arti inferiori e sopratutto la mia aderenza al suolo.

    Ogni passo che facevo sentivo sempre di più la resistenza del vento, ogni passo causava una forza opposta sempre più forte.
    Era inutile avere fretta in quel essercizio, era meglio fare con calma per evitare di farsi del male da solo e gettare tutto il lavoro che stavo facendo fino ad ora!

    Ad ogni mio passo mi fermavo per alcuni secondi per resistere a tutta la forza del vento. Ero molto vicino a Ken e vedevo che anche lui si fermava parecchio e questo voleva dire che pure lui faceva difficoltà e non ero io che non ero capace.
    Ken ormai era arrivato al maestro e lo aveva toccato nelle sua spalla e dopo pochi istanti raggiungi pure io toccando il maestro nella spalla opposta a quella di ken

     
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  11. newlord
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    La ragazza dopo aver raccontato la brutta vicenda, chiese un aiuto disperato al nostro team.
    Si vedeva dai chilometri che quel fatto l'aveva sconvolta.
    Fortunatamente Itomi era riuscita a scappare e a trovarci.
    -Non si preoccupi... vedrà che riusciremo a salvare il resto del suo team e a sistemare Ikion-
    Non ero molto convinto riguardo l'ultima parte della frase, ma solo il pensiero di essere nel team 2 mi ispirava coraggio e fiducia: senza accorgermene mi ero già affezionato ai membri di quel gruppo e sapevo di potermi fidare di loro.

    Consolata la ragazza, Hoshi-sensei invitò me ed i miei compagni ad uscire dalla camera e seguirlo fino a un parco.
    A questo punto il maestro scatenò un tornado di vento dove,all'interno di quest'ultimo,si posizionò al centro.

    -OK!!!.. HO INTENZIONE DI TRASCINARVI IN QUESTA STORIACCIA FINO IN FONDO!!!.. DIMOSTRATEMI DI ESSERE DIVENTATI PIU’ FORTI!!!.. DOVRETE RIUSCIRE A RAGGIUNGERMI.. SEMPRE SE AVETE LA FORZA PER RIUSCIRE A MUOVERVI DENTRO A QUESTA TEMPESTA DI VENTO!!!-

    -Cavolo...ok...sono pronto!!!-

    Subito notai che quell'uragano era di una forza spaventosa.
    Mi intrufolai nel mulinello.
    Come prima cosa usai il chakra nelle gambe e nei piedi per un aderenza migliore al suolo.
    L'esercizio fatto precedentemente mi fu estremamente utile in questa occasione.
    Cercai a questo punto di utilizzare la potenza del vento a mio favore: inclinai tutto il mio corpo più avanti possibile e utilizzai le mie braccia come muro per coprire il viso da quelle maledette folate,in questo modo non rischiavo di volare all'indietro.

    Mi incamminai verso il maestro piano piano,un passo alla volta:
    -piano...piano...piano...-

    Ad ogni centimetro la forza del vento aumentava costringendomi ad utilizzare maggiormente il chakra per non essere trascinato via.
    In quel momento pensavo solo al modo di superare quel nuovo ostacolo anche perchè se non fossi riuscito in questo, non avrei potuto neanche immaginare a come avrei potuto aiutare Itomi,il suo team e in futuro in miei amici.

    Finalmente dopo molta cautela e fatica, raggiunsi anche io il sensei,mettendogli una mano sulla testa.
    Sorrisi.

    Edited by newlord - 14/5/2011, 00:09
     
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    Sembrava che il Chikuma avesse fatto davvero un ottimo lavoro con quei tre. Tutti infatti erano riusciti a raggiungerlo in mezzo a quella tempesta, una dimostrazione palese che avevano raggiunto un livello superiore, un grado ed una forza nettamente al di sopra di ciò che erano solo pochi giorni addietro. In fondo quei tre possedevano già quella forza, bastava dare loro modo di scoprirlo. Ora la pace e la quiete della sera erano tornate sul quartiere, dalla finestra del motel Itomi guardava divertita i tre stremati dalla prova del rosso, ora in cuor suo sentiva che quel manipolo di gente stramba poteva salvare i suoi amici.

    -WAHAHAHAH!!!.. ottimo.. vedo che ce l’avete messa tutta.. credo che a questo punto vi siate resi conto di quali sono le vostre reali potenzialità!.. ricordate non c’è alcun limite che vi può fermare.. quindi date sempre il massimo e non mollate mai fino all’ultimo!.. direi che la lezione è finita.. torniamo al motel e cerchiamo di buttare giù un piano decente per tirare fuori dai guai quelli del team Alpha..-


    Il rosso quindi sarebbe tornato nella stanza del motel seguito dai tre, ad attenderli c’era sempre Itomi. Ora sopra al tavolo della stanza tuttavia stava un foglio ed una serie di documenti che la ragazza sembrava intenta a scrivere di suo pugno, molto probabilmente erano dei consigli e delle informazioni supplementari che voleva dare al team 2.

    -Hoshikuzu ho disegnato una mappa del luogo dove tengono prigionieri i miei amici.. purtroppo quando sono stata rapita hanno portato via tutto il mio equipaggiamento.. compreso i documenti per la missione..-


    La ragazza avrebbe quindi mostrato una piantina molto stilizzata della planimetria del faro, il luogo che verosimilmente i ragazzi dovevano attaccare. Hoshi avrebbe guardato la cartina storcendo un po’ il naso, di certo la ragazza non aveva un gran senso artistico, comunque era sempre meglio di niente, inoltre sembrava voler aiutare il più possibile i gruppo.

    image


    -Ottimo lavoro Itomi.. questa ci sarà utile se vogliamo attaccare il faro.. ehm.. puoi spiegarcela un attimo?!..-


    -Eh?.. oh si certo!.. allora questo che vedete al centro è il faro di Honoo.. una struttura abbandonata ormai da tempo perché inutilizzabile.. come vedete è situato su di un piccolo isolotto..Ikion e i suoi scagnozzi sono nascosti in una zona posta sotto al faro.. lo so perché mentre scappavo sono stata costretta a salire numerose rampe di scale..-


    -Ehm.. vedo che ci sono tre ponti per raggiungere l’isola..-


    -Si ci sono tre ponti.. il ponte principale è quello rosso.. è un ponte solido e di mattoni.. va direttamente all’entrata del faro e lo si raggiunge da una zona priva di qualsiasi protezione..-


    Avrebbe poi spostato il delicato e curato dito indice verso il ponte verde.

    -Poi c’è il ponte verde.. è un ponte costruito in legno.. è piuttosto vecchio ma regge.. noi lo abbiamo usato per raggiungere il faro durante la precedente missione!.. ci si arriva da un breve tratto boscoso.. da una buona copertura ma è piuttosto lontano dall’entrata del faro..-


    Quindi si sarebbe spostata verso l’ultimo ponte, quello giallo.

    -Infine c’è questo.. ma ve lo sconsiglio.. è un ponte di corde piuttosto vecchio.. ci si arriva da una zona rocciosa della costa.. se si passa di li è praticamente impossibile essere visti.. tuttavia.. non credo che il ponte sia in grado di sopportare più di un paio di persone..-


    La ragazza sarebbe quindi rimasta in silenzio ad aspettare il parare del team 2, il rosso sembrava piuttosto assorto nei suoi pensieri mentre lasciava spazio ai ragazzi di pensare ad una valida strategia. Dopo qualche minuto il rosso sbottò rivolgendosi ad Itomi con tono perplesso, effettivamente c’era una cosa che non aveva ancora capito.

    -Scusa Itomi.. per quale motivo avete richiesto tutto quell’esplosivo che sta di la in quella stanza?..-


    -Ah.. la nostra missione richiedeva di recuperare il rotolo con le tecniche proibite.. e di distruggerlo in caso questo non fosse più stato possibile.. il nostro capogruppo ha fatto la richiesta in quanto si aspettava che distruggere il rotolo sarebbe stata la nostra unica opzione.. in sostanza quell’esplosivo era destinato a far saltare in aria il faro con Ikion e i suoi dentro..-


    -Mmh.. una soluzione un po’ drastica!.. eheheh.. peccato che sia inattuabile ora che i tuoi amici si trovano prigionieri li dentro.. ah Itomi!.. hai qualche informazione sui nostri fantomatici nemici.. al molo erano sicuramente in due dai discorsi che facevano tra di loro.. e non credo vi fosse Ikion tra di loro.. dato che dovrebbe essere lui il capo dell’operazione..-


    -Si.. ho avuto modo di vedere alcune delle loro abilità.. non so i loro nomi però so che uno di loro usa una strana abilità che gli permette di copiare le menti degli altri.. ha bisogno di tempo per farlo tuttavia.. una volta che ci è riuscito può creare delle copie identiche all’originale in tutto.. ricordi.. conoscenze e perfino le abilità!..-


    -E’ quello che ti ha attaccato al molo.. mmh.. quelle erano delle tue copie.. ecco perché i nemici sapevano dell’incontro al Grillo Parlante.. tsk.. sai altro?..-


    -Si.. c’è anche un altro ninja tra loro.. indossa una maschera.. sulla fronte porta il copri fronte di Kiri.. è un Nukenin di Kiri.. di sicuro conosce numerose arti illusorie e tipiche di Kiri.. è stato lui a tenderci l’agguato assieme al resto del gruppo.. riesce a creare una fitta nebbia per muoversi indisturbato.. ed infine..-


    Lo sguardo della ragazza ora si era fatto cupo e basso verso il pavimento, sembrava davvero scossa.

    -..c’è Ikion.. lui.. è di sicuro il più forte di tutti.. conosce molto bene l’arte dei Fuuinjutsu.. inoltre possiede una forza e un ferocia animalesca.. il suo sguardo è terribile.. quasi ipnotico.. non so a quale villaggio appartenga.. so solo che ci ha sbaragliati tutti in pochi secondi!..-


    L’ora x stava ormai per scattare, il team 2 avrebbe recuperato quelli del team Aplha ad ogni costo, ormai lo avevano promesso ad Itomi una delle konouchi più sexy dell’intero continente ninja, Hoshi non avrebbe mai permesso che quei brutti nukenin avessero la meglio su lui ed il suo gruppo di fidati ninja.

    -Ok ragazzi ci divideremo in tre squadre.. la prima squadra sarà composta da due ninja è farà da diversivo per l’intera operazione.. dovrà cogliere l’attenzione del nemico e tenerlo impegnato!.. la seconda squadra sarà capitanata da Itomi.. uno di voi dovrà andare con lei per infiltrarsi nel faro e recuperare quelli del Team Apha.. io invece mi occuperò di Ikion.. posso darvi in sostegno una delle mie copie.. purtroppo per affrontare Ikion avrò sicuramente bisogno di più potenza possibile.. bene decidete come dividervi i compiti e come attaccare il faro.. e prendete quell’esplosivo.. di sicuro ci sarà utile!..-





    [STANZA SOTTERRANEA FARO DI HONOO]

    Nelle profondità delle stanze segrete del faro di Honoo un ghigno malvagio scintillava illuminato dalla luce di poche lampade ad olio, era il ghigno di Ikion che ormai aveva quasi terminato i preparativi per attivare la tecnica proibita contenuta nel rotolo rubato all’Accademia. Mentre decriptava le ultime scritte del rotolo due figure si avvicinarono a lui, un giovane dai capelli arancioni ed una figura più alta dal volto mascherato e dal copri fronte rigato. I loro volti sembravano preoccupati e tesi.

    -Allora.. siete riusciti a riprendere la ragazzina?..-


    Era la voce ferma di Ikion, la voce di un uomo sicuro di essere un dio tra i mortali.

    -N..no.. purtroppo è riuscita a scappare.. l’Accademia ha mandato un altro Team di ninja..-


    -Mmh.. fammi immaginare.. lo stesso che non sei riuscito ad eliminare la scorsa notte..-


    Gli occhi del ragazzino dai capelli arancio si spalancarono carichi di terrore, aveva fallito per la seconda volta e nessuno poteva sperare di fallire due volte a passarla liscia. Al sua voce tremante sembrava pregare pietà mentre si accendeva nei toni, quasi a voler sfidare il volere di un essere superiore.

    -Han.. hanno mandato un tizio.. un ninja di alto livello.. deve essere un Jonin!.. ma la prossima volta non riuscirà a fregarmi lo giuro..-


    -La prossima volta hai detto.. Yuza.. tienilo fermo!..-


    -Si mio signore.. -

    -

    -EHI NO MA COSA?!!.. EHI NO ASPETTA.. YUZA LASCIAMI.. LASCIAMI MALEDETTO!!!..-


    Il ninja mascherato ora aveva afferrato e bloccato il ragazzino dai capelli arancioni stando ben attento a non farlo scappare, sembrava che per lui fosse ormai giunto il momento di essere giudicato. Il sorriso di Ikion e la sua espressione non erano cambiati di una virgola, sembrava non gli importasse che quel ragazzo fosse uno dei suoi alleati.

    -Hai fallito Himari.. per ben due volte.. per colpa tua il quarto soggetto che mi serviva per completare la tecnica proibita è scappato.. ora pagherai il tuo errore prendendo il suo posto!..-


    -NOOOOO!!! LASCIATEMI!!!.. LASCIATEMI!!!.. NOO.. STA LONTANO.. STA LONTANO!!!! AAAARGHH!!!..-


    Le urla del ragazzino si spensero mentre dalla mano di Ikion scaturivano una serie di scintille che puntavano al cuore del ragazzino che ormai privo di sensi si era accasciato a terra. Nessuna pietà, questa sembrava essere la filosofia di ikion, il nemico che il Hoshi ed il Team 2 si apprestavano ad affrontare.

    image


    -Portalo nella gabbia della ragazza.. finalmente questa notte.. attiverò la tecnica proibita.. a quel punto nessuno potrà più fermarmi.. uhuhuhuh..-




    CITAZIONE
    Ottimo lavoro! :riot:

    L'utente ELSAMU ottiene l'energia GIALLA
    L'utente NEWLORD ottiene l'energia GIALLA
    L'utente SHU ottiene l'energia GIALLA

     
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  13. elsamu
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    L'assalto al faro


    Riuscimmo tuttie tre a raggiungere il maestro. Sicuramente all'inizio della missione non avrei mai pensato ad usare il chakra per aiutarmi e avrei usato il mio fisico.
    Grazie a quella missione, a quel gruppo e a quel maledetto maestro stavo imparando molte cose e questo mi rendeva sempre più felice e più forte.

    Tornati tutti al motel trovammo sempre la ragazza nella camera che aveva disegnato una mappa, anche se non era un granchè, della mappa del faro e dei possibili accessi al faro.


    -Ok ragazzi ci divideremo in tre squadre.. la prima squadra sarà composta da due ninja è farà da diversivo per l’intera operazione.. dovrà cogliere l’attenzione del nemico e tenerlo impegnato!.. la seconda squadra sarà capitanata da Itomi.. uno di voi dovrà andare con lei per infiltrarsi nel faro e recuperare quelli del Team Apha.. io invece mi occuperò di Ikion.. posso darvi in sostegno una delle mie copie.. purtroppo per affrontare Ikion avrò sicuramente bisogno di più potenza possibile.. bene decidete come dividervi i compiti e come attaccare il faro.. e prendete quell’esplosivo.. di sicuro ci sarà utile!..-



    Dopo una piccola discussione, da cui ne usci un po deluso per essere rimasto fuori dal combattimento vero, il gruppo insieme decise che Ken e Igoru avrebbero distratto gli avversari dal ponte centrale, io e Itomi saremo passati dal ponte poco stabile per salvare la squadra alpha e Hoshi sarebbe passato dall'ultimo punto per indirizzarsi direttamente contro Ikion, l'avversario più temibile degli avversari.

    Io e Itomi partimmo subito verso il nostro ponte. Appena arrivati contattai il resto della squadra per sentire a che punto era. Avrei aspettato che tutti i componenti della squadra fossero all'inizio del rispettivo ponte per dare il via e partire tutti insieme.

    Il nostro ponte era davvero poco stabile come ci aveva riferito la ragazza. Era un misero ponte di corde che avrebbe potuto rompersi in qualsiasi momento.
    Il nostro percorso era molto pericoloso e ci sarebbe potuto accedere qualsiasi cosa. Per far ciò non avrei potuto però utilizzare il chakra per aumentare l'aderenza visto che avrei potuto rompere le corde e farci precipitare giù in quel burrone.
    Ogni passo che facevo ci portava sempre più distante dalla riva e se fosse successo qualcosa non saremmo riusciti ad uscirne vivi. Con molta attenzione e cercando di non far rumore facevo un passo alla volta molto lentamente. Dopo un paio di minuti finalmente eravamo riusciti ad arrivare dall'altra parte del ponte. Da li avrei lasciato davanti la ragazza visto che era già entrata in quel faro, anche se in circostanze diverse, e mi sarei fatto accompagnare fino alla cella dove erano prigionieri i suoi compagni.

     
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  14. newlord
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    Con non poca fatica ero riuscito anche io ad avvicinarmi al sensei e concludere l'ennesima prova di resistenza.

    Dopo l'intervento del sensei, mi guardai le mani che aprivo e chiudevo in brevi intervalli pensando:
    -Cavoli,credo che Hoshi-sensei abbia ragione,dopo questa giornata di addestramento sono distrutto però mi sento davvero rinvigorito: è come se una nuova forza scorresse nel mio corpo-
    Mi sarebbe bastato mettere qualcosa sotto i denti e mi sarei completamente rigenerato.

    Tornati nella camera di Itomi osservai (con rimpianto) che tutte le delizie che erano poste sul tavolo, erano state sostituite da un foglio di carta.

    -Hoshikuzu ho disegnato una mappa del luogo dove tengono prigionieri i miei amici.. purtroppo quando sono stata rapita hanno portato via tutto il mio equipaggiamento.. compreso i documenti per la missione..-

    -Perfetto, meno male che ci ha tracciato una mappa, così potremo approfittare di queste informazioni per facilitare la missione-

    La ragazza cominciò a presentarci le caratteristiche della mappa dove avremmo dovuto intrufolarci e molto probabilmente combattere.
    Alla fine delle spiegazioni Hoshi-sensei ci diede spazio per poter far esporre qualche idea di noi studenti.
    In un primo momento, io non aprìì bocca.

    Aspettai, invece, l'intervento del maestro che chiese altre informazioni sia sulla missione in particolare dell'uso della dinamite, che ci eravamo portati portati sulle spalle un'intera giornata e sui nemici,cosa secondo me molto più interessante.

    Alla prima domanda Itomi rispose:
    -La nostra missione richiedeva di recuperare il rotolo con le tecniche proibite.. e di distruggerlo in caso questo non fosse più stato possibile.. il nostro capogruppo ha fatto la richiesta in quanto si aspettava che distruggere il rotolo sarebbe stata la nostra unica opzione.. in sostanza quell’esplosivo era destinato a far saltare in aria il faro con Ikion e i suoi dentro..-

    Riguardo ai nemici:
    -Ho avuto modo di vedere alcune delle loro abilità.. non so i loro nomi però so che uno di loro usa una strana abilità che gli permette di copiare le menti degli altri.. ha bisogno di tempo per farlo tuttavia.. una volta che ci è riuscito può creare delle copie identiche all’originale in tutto.. ricordi.. conoscenze e perfino le abilità!..-

    Continuavo a pensare:
    -Probabilmente è lo stesso che ci ha attaccati anche alla locanda la notte scorsa...-

    Continuò:
    -Si.. c’è anche un altro ninja tra loro.. indossa una maschera.. sulla fronte porta il copri fronte di Kiri.. è un Nukenin di Kiri.. di sicuro conosce numerose arti illusorie e tipiche di Kiri.. è stato lui a tenderci l’agguato assieme al resto del gruppo.. riesce a creare una fitta nebbia per muoversi indisturbato.. ed infine..-

    -Questo deve essere tosto come avversario...se il primo deve prendere tempo per attivare la sua tecnica, il kiriano può agire in modo rapido...in questo caso non avremmo neanche il tempo di renderci conto del pericolo...- infine?


    -..c’è Ikion.. lui.. è di sicuro il più forte di tutti.. conosce molto bene l’arte dei Fuuinjutsu.. inoltre possiede una forza e un ferocia animalesca.. il suo sguardo è terribile.. quasi ipnotico.. non so a quale villaggio appartenga.. so solo che ci ha sbaragliati tutti in pochi secondi!..-

    -O cavolo... non credo di avere qualche possibilità contro Ikion, se è riuscito a fregare un chunin e ben 3 genin come niente,io che sono studente non ho speranza... per questo seccatore l'unico che può tenergli testa è Hoshi-sensei-

    Si decise il piano, solo in quel frangente esposi tutte le mie osservazioni ai miei compagni e dopo una lunga discussione si decise che io insieme a Ken avremmo composto il team diversivo.
    Era giunto il momento di mettere alla prova la mia nuova forza.
    Vidi un pò abbattuto Zacaria:gli diedi un colpetto sulla spalla e gli dissi:
    -Non prenderla male...fai conto che quando avrai liberato il team Alpha potrai venire ad aiutarci e entrare nel duello con un effetto a sorpresa-

    Ormai era stato tutto deciso ma prima di partire alla volta del faro chiesi al sensei:
    -Sensei visto che adesso sappiamo le abilità del nemico, volevo farle una domanda: lei conosce qualche modo per sfuggire a tecniche illusorie, come ad esempio, il velo di nebbia e il suono illusorio, tipiche di questi villaggi?-
    Onestamente mi preoccupava parecchio la tecnica che avrebbe potuto usare quel maledetto kiriano.


    Ero al ponte centrale,ed affiancato a Ken scattai in avanti diretto all'ingresso del faro,pronto a scatenarmi.
     
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  15. Shu
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    Divide et Impera



    Quando tutti e tre riuscimmo nella prova, tornammo all'interno dell'hotel, dove la kunoichi aveva provveduto a disegnare una mappa. Era orrenda. Probabilmente avrei potuto fare meglio io sotto allucinogeni mentre lei mi descriveva la situazione sotto degli allucinogeni diversi dai miei.

    Giusto per mettere le cose in chiaro su quanto facesse schifo quel disegno.

    E, non per vantarmi, ma nel corso delle ultime settimane ero diventato piuttosto bravo a disegnare.

    Ascoltai con attenzione la descrizione della situazione e la strategia che Hoshi aveva impostato.

    -Ok ragazzi ci divideremo in tre squadre.. la prima squadra sarà composta da due ninja è farà da diversivo per l’intera operazione.. dovrà cogliere l’attenzione del nemico e tenerlo impegnato!.. la seconda squadra sarà capitanata da Itomi.. uno di voi dovrà andare con lei per infiltrarsi nel faro e recuperare quelli del Team Apha.. io invece mi occuperò di Ikion.. posso darvi in sostegno una delle mie copie.. purtroppo per affrontare Ikion avrò sicuramente bisogno di più potenza possibile.. bene decidete come dividervi i compiti e come attaccare il faro.. e prendete quell’esplosivo.. di sicuro ci sarà utile!..-


    Parlammo per qualche minuto e, alla fine, decidemmo che Zacaria sarebbe andato con la Kunoichi attraverso il ponte di corde, per cercare di liberare i prigionieri mentre io ed Igoru saremmo entrati direttamente dal ponte frontale, cercando di attirare i due nemici di più basso calibro mentre Hoshi, infiltrandosi dall'ultimo ponte, avrebbe cercato di entrare all'interno del faro per affrontare faccia a faccia Ikion.

    Ascoltai Igoru fare una buona domanda ad Hoshikuzu. In effetti certe tecniche potevano essere insidiose anche se in certi casi potevano rivolgersi contro chi le aveva usate.

    Alla fine io ed Igoru arrivammo da soli davanti al faro.

    Forza, chiudiamo questa faccenda una volta per tutte!

    Se non avessimo incontrato alcuna resistenza sarei avanzato camminando verso la porta. Piano piano e valutando ogni passo. Non volevo cadere in una trappola. Se fossi riuscito a raggiungere la porta senza interruzioni avrei esaminato la stessa, cercando eventuali meccanismi, fili o quant'altro. Se non avessi trovato nulla avrei guardato nel suolo attorno alle stessa e sui muri. Se non avessi trovato nulla ancora mi sarei azzardato ad aprire la porta, intimando ad Igoru di restare a distanza. Se, anche dopo tutte le mie precauzioni, ci fosse stata una trappola non volevo che prendesse due piccioni con una fava.
     
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