[Primo Accesso] Mura di Konoha

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    ATTO 1: Il Ritorno

    Laiton: Parlato, Pensato, Narrato.


    Erano passati diversi anni, da quando Laiton aveva abbandonato la sua vita.
    Il sole era alto in cielo a simboleggiare che già erano passate diverse ore dall'alba. Il caldo si faceva sentire, quanto bastava per desiderare un po' d'ombra in quel sentiero senza riparo dal sole.
    Da svariate decine di metri si notava un cancello imponente, spiccare tra la folta vegetazione, con un simbolo familiare.
    Laiton era su quel sentiero, ma non faceva caso ai suoi passi. I piedi si muovevano senza alcun ordine e lo stavano portando a casa.
    Non so nemmeno io cosa sto facendo, non avrei mai pensato di far ritorno nel luogo ove ho ricevuto tanto dolore...
    Grattandosi la testa, fermandosi di colpo, annuì e fece un respiro di sollievo.
    Me che diavolo mi prende? ... non è da me tornare sui miei passi!
    Era stranamente stupito delle sue azioni, quasi in contrasto con la sua parte inconscia, che lo stava riportando a konoha. Dopo qualche attimo di esitazione riprese il cammino, meno convinto che mai.
    Non aveva di certo dimenticato i motivi per il quale era stato costretto a fuggire. L'ambiente di odio ed invidia che lo circondava quando era solo un pargolo inesperto della vita, gli aveva insegnato una dura lezione che avrebbe volentieri evitato di imparare: l'invia è una brutta bestia.
    Mentre pensava, il tempo passava e si avvicinava sempre più a quel cancello. Aveva vissuto per qualche anno da rinnegato, ma non si sentiva un traditore, era scomparo ma la sua identità era ancora viva.
    Sono tornato!
    Gridò Laiton non appena mise il primo piede oltre il cancello.
    Brutto testone che sono! Non devo dare nell'occhio!
    Dopo essersi accorto di aver dato troppo nell'occhio, si calmò e fece come se nulla fosse. Si avvicinò ad una delle guardie di turno per annunciare il suo rientro a konoha.
    Sono passati anni. Nessuno si ricorderà più di me!
    Sbottonando i primi due bottoni della sua lunga veste, così da far scorgere almeno il viso, Laiton pronuncio secche e distaccate parole.
    Laiton Hyuga!
    Poi fissando la guardia negli occhi, fece un ghigno di disprezzo ed attese una reazione.

    Gli avvenimenti narrati si svolgono una settimana dopo il reale contesto dei post!


    Post Numero 1



    Edited by Laiton - 6/1/2012, 19:04
     
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  2. The_Drake
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    Che strane risposte, che strano personaggio, ma da dove era spuntata una persona del genere? Le ultime frasi lo lasciarono abbastanza perplesso: sembrava che mentre analizzava Drake, succedesse qualcosa dentro la sua mente; Non aveva mai visto nulla del genere.
    La priprità comunque era quella di curarlo e fargli riprendere le forze, capendo magari cosa ci celasse dietro la sua perdita di memoria e la sua cecità.
    Rapido fece cenno ad una guardia sopra le mura, che rapida con un balzo piovò in mezzo al trio. Voi due occupatevi di questo tipo, portatelo in ospedale immediatamente: chiedete espressamente di Shay Hyuga, voglio che sia curato da lei e da nessun'altro. Fategli presente la situazione, io arriverò quanto prima. Disse, secco e autoritario, per poi vedere i due caricare il vagabondo su una barella per scortarlo verso l'ospedale.
    Il Guardiano invece rimase alle mura, correndo nel suo ufficio, facendo cenno ad un'altro suo sottoposto, in modo che lo seguisse: era un ninja addetto alla vedetta perimetrale, con occhi che potevano vedere attraverso ogni cosa, uno Hyuga.
    Entrò nell'ufficio, facendo passare avanti il compagno, prima di chiudere la porta dietro di sè.


    Strano ma vero ma qui alla Foglia stanno arrivando troppi casi umani con perdita della memoria, ciò mi disturba non poco.
    Aveva armi con sè? qualche tipo d'oggetto che a noi c'è sfuggito? jutsu?


    Drake-san, il soggetto non possedeva nessun tipo d'arma o tecnica attiva sulla sua persona. Non mi sono soffermato sugli occhi, però. Mi dispiace.
    Le sue parole però...


    Non lasciarti scappare una parola con nessuno! Sembra strano ma quello che andava dicendo mi sembra d'averlo già sentito una volta...mi è quasi familiare. Cazzo.
    Non avvertire la squadra investigativa o gli Yamanaka: non voglio sapientoni che mi ronzano attorno per capirne di più...prendi il comando delle mura, con la solita procedura.
    Chiamatemi subito in caso di problemi, io vado in ospedale.


    Ma si fida di un comune medico, piuttosto che la squadra investigativa?


    Quel comune medico è una mia allieva, una persona fidata e capace, che ha già trattato con pazienti di questo genere.
    Non gli sto facendo un piacere, credimi: se ci sarà bisogno la squadra investigativa verrà chiamata.
    Ora torna a lavoro!


    Lo Hyuga scattò rapido senza proferir altre parole, lasciandosi la porta chiusa dietro di sè: ora nell'ufficio c'era solo Drake; Silenzioso andò a sedersi nella sua sedia nell'ufficio, meditando qualche minuto per conto suo su ciò che aveva sentito: possibile che avesse già visto quella persona? Quelle parole cosa volevano dire?
    Scomparve in una nuvola di fumo, poco dopo: direzione ospedale



    Akimaru, giocati l'arrivo in Ospedale come meglio credi, Shay ti aspetta.
     
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    Continua da Qui

    Un misterioso ritorno



    Narrato
    pensato
    «Parlato di Miyori Uchiha»
    Parlato della guardia


    Erano trascorsi mesi da quando avevo varcato l'imponente portone che separava Konoha dal resto del mondo.
    Ricordavo ancora la mia accoglienza.
    Ripensandoci, in quel momento, sulle mie labbra affiorò un sorriso divertito.
    La mia ingenuità, per un mondo a me sconosciuto, era sta scambiata per una qualche pericolosa minaccia straniera.
    Ma in fondo come potevo dar loro torto?
    E viaggiando nel loro mondo mi erano state rivelate giorno dopo giorno informazioni su una realtà che era diventata la mia realtà.
    Da samurai a kunoichi...
    Ninfea di Giada era ancora al mio fianco, la promessa di libertà del mio paese natale, Suiren, eppure sembrava che con il passare del tempo la vendetta, i sensi di colpa che mi avevano incatenato al mio passato, si stessero lentamente ma inesorabilmente dissipando.
    Era come se il peso che gravava sul mio spirito fosse stato rimosso.

    Quel giorno era davvero una bella giornata.
    Ancora non mi ero abituata al clima mite di quelle terre.
    Purtroppo non potevo godere appieno di quei momenti a causa di una certa documentazione.
    Tale fascicolo faceva di me un ospite piuttosto che un cittadino a tutti gli effetti.
    Per carità si trattava solo di scartoffie burocratiche; giusto un banalissimo timbro da apporre sotto la firma in calce dell'amministratore e tutto sarebbe andato al suo posto.
    In fondo missioni ero andata in missione per conto di Konoha, e girando nel villaggio non mi si etichettava più come la straniera delle terre invernali.
    Peccato che il copri fronte che indossavo fosse appartenuto a mio padre, e che a tutt'oggi non fossi riuscita a farmi apporre non solo il suddetto timbro, ma anche la firma dell'amministratore o di un suo sostituto.
    E alla fine, dopo averle tentate tutte, mi restava che un'unica una soluzione, trovare qualcuno con l'autorità necessaria per convalidare la mia presenza a Konoha; ossia un certo guardiano dai capelli azzurro cielo.


    miyo_chan_by_shinodari-d3h20hs
    Sospirai sollevando gli occhi verso l'alto.
    La mia decisione averebbe comportato una ricerca per tutto il villaggio di Drake san, a meno che non fossi stata fortunata da riuscire ad incrociarlo lungo le mura perimetrali.
    Uno si potrebbe chiedere: dove avrei dovuto trovare un guardiano se non in cima alle mura pronto a difendere i confini del proprio villaggio?
    Una domanda semplice per una risposta complessa.
    Drake san non era soltanto un ninja a cui erano affidati svariati incarichi, ma aveva anche molteplici interessi, tra cui la sua armeria.
    Decisi per le mura solo per una questione di pura comodità: era il luogo più vicino da cui partire.
    Peccato che la fortuna non fosse esattamente dalla mia parte quel giorno; non solo il guardiano in questione brillava per la sua assenza, ma a quanto pareva si era creata una certa confusione all'ingresso di Konoha.

    Avevo fatto qualche passo in quella direzione che per poco non andai a sbattere contro una delle guardie, che aveva un'espressione tra lo stupito e il “non so che fare”.


    Drake san. Voi non siete Drake san! Esclamò con un raro senso dell'ovvio, assumendo un'aria … delusa?

    «Direi di no, anzi stav...» ma non riuscii a terminare la frase che la guardia con fare concitato mi interruppe bruscamente.

    Quando è arrivato, abbiamo inviato subito un messaggero per avvisare Drake san. Dopo tutto quello che sta succedendo in questo periodo non possiamo più essere certi di nulla.

    Non essere certi di nulla?
    Chi era arrivato alle mura da impensierire una guardia?
    Poi ricordandomi del mio arrivo.


    Oh beh, dimentico che gli shinobi siano alquanto paranoici da queste parti. Alla faccia dell'Accademia! Osservai mentalmente.

    «Ma qual è il problema?» Cercai di domandare, mentre il giovane dirigeva lo sguardo oltre le mie spalle come nella speranza di vedere spuntate da un momento all'altro il guardiano.

    Non è che per caso vi ha mandato Drake san? Aggiunse, poi, come colto da una folgorante illuminazione.

    Scossi la testa.

    «In realtà lo stavo cerc...»

    Sareste? Ancora un'interruzione; ma cos'era un'abitudine?

    «Miyori Uchiha, ricopro il grado chunin...» cominciai a presentarmi, per quanto non comprendessi il motivo della sua improvvisa curiosità nei miei confronti.

    Uchiha dite? Chunin? Per un istante mi sentii come il topo intrappolato nelle grinfie fameliche del gatto. Forse potreste esserci di aiuto. Potreste seguirmi da quella parte.

    Suppongo che un “veramente io avrei altro da fare; starei cercando Drake san per farmi apporre un semplice timbro su una dannatissima carta bollata, non fosse una motivazione importante per un rifiuto.

    Sospirando, annuii.


    «D'accordo, ma potrei almeno sapere il motivo di tutta questa... confusione?»

    C'è un tipo dall'aria sospetta che dice di essere uno Hyuga... un certo Laiton Huyga... mi spiegò.

    «Non vedo allora quale sia il problema.» Provai a commentare quando lo shinobi mi scoccò un'occhiata penetrante.

    Non abbiamo memoria di uno Huyga chiamato così; inoltre i suoi modi, come stavo dicendo sono alquanto sospetti. E' arrivato senza parlare, mostrando a malapena il suo volto, con un atteggiamento di puro disprezzo nei nostri confronti, come se lui avesse tutto il diritto di entrare senza attendere il permesso di nessuno. Poi ha pronunciato che poche parole... Sono tornato e il suo nome. Continuò fermandosi, per indicarmi con lo sguardo il misterioso visitatore.

    «Comprendo, voi pensate che potrebbe essere qualcuno che abbia tradito Konoha? Avrete cercato, non so... suppongo abbiate una lista di gente non gradita... »

    E' il motivo per cui stavamo cercando Drake san. Non possimao tenerlo bloccato qui per sempre.

    «E chiedere ad uno del suo clan di venire qui per un qualche riconoscimento?» mi azzardai a domandare.

    Per tutta risposta lo shinobi mi fissò con aria scandalizzata.

    Non possiamo disturbare qualcuno che occupi una posizione di alto prestigio senza un permesso. Inoltre se questa persona risalutasse essere semplicemente quello che sostiene di essere, potrebbero esserci delle ripercussioni dall'alto. Commentò serio.

    «Capisco, per cui ritorniamo a Drake san.» Tagliai corto, prima di essere costretta ad udire un altro “essere”.

    Lo shinobi sembrò rissarsi, ma solo per poco.


    «D'accordo, vedrò che posso fare. Vedrò di capire quale siano le reali intenzioni del nostro ospite.»

    Mi mossi verso lo sconosciuto, accorciando passo dopo passo la distanza che intercorreva tra noi.
    Le guardie che si erano parate tra lo Hyuga e l'interno della città, quando si accorsero della mia presenza, sembrarono incerte sul da farsi.
    Per un attimo mi guardarono con sospetto, poi dopo aver incrociato lo sguardo della guardia che mi aveva scortato, decisero di muoversi quel tanto da farmi passare.

    Ad una prima occhiata iil giovane sembrava una persona qualsiasi.
    Certo se ci fosse stata Shay san avrebbe scoperto subito se si trattasse o menodi un impostore, ma al momento avrei dovuto contare sulle mie sole forze.
    Sollevai lo sguardo per osservarlo meglio, facendo attenzione a non cadere vittima di qualche suo trucchetto.
    Doveva avere qualche anno più di me, ma a parte ciò i suoi indumenti e la sua fisionomia non mi dava che poche informazioni.


    «Laiton san, mi dispiace avervi fatto attendere, ma come saprete ci sono delle regole da rispettare per poter accedere all'interno del villaggio. Motivi di sicurezza. Non possiamo essere certi che siate chi dire di essere. Che prove potete fornirci al riguardo? Che garanzie che non sarete un pericolo per Konoha? Qualcuno del vostro supposto clan può garantire per voi?» Mentre parlavo decisi di utilizzare la mia capacità investigativa, attivando una tecnica che, se fosse andata a buon fine, mi avrebbe permesso di carpire qualche informazione cruciale sul nostro Huyga.

    Chi sei realmente?
    Perché ti trovi a Konoha?
    Quali sono i tuoi veri propositi?
    Qual è la tua storia?

    Domande intessute nell'illusione che avevo fatto scattare nel momento stesso in cui avevo incrociato il suo sguardo.
    La mia speranza era che la sua psiche fosse protetta da barriere mentali in grado di essere facilmente infrante dal mio Genjutsu.
    Purtroppo il simbolo che feci, per quanto rapido, non poteva essere del tutto nascosto.
    Attesi, restando in allerta, pronta a reagire ad ogni minimo segnale di pericolo.


    Tecnica utilizzata:
    Interrogazione Mentale
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Tigre (Veloce)
    L'illusione si attiva Tramite il contatto con la vittima. L'utilizzatore sarà in grado di interrogarla mentalmente, cercando di estorcerle le informazioni direttamente dalla propria psiche; sarà impossibile mentire. Può essere utilizzata anche su bersagli incoscienti. Per resistere all'aggressione è necessario spendere un consumo di chakra pari a Medio ad ognuna di esse.
    L'efficacia è pari a 30. Non è possibile utilizzarla durante uno scontro.
    Tipo: Genjutsu - Tameshi
    (Livello: 4 / Consumo: Mediobasso )
    [Da genin in su]



    OT:

    Ho avuto il permesso di Drake di postare alle mura.
     
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    ATTO 1: Il Ritorno

    Laiton: Parlato, Pensato, Narrato.


    Laiton, nonostante i suoi modi di fare rozzi e molto appariscenti, era riuscito a passare ad un primo controllo. Ma ciò non bastava. Sapeva che non sarebbe stato facile ritornare, da un giorno all'altro, alla sua vecchia vita. Intanto a Laiton toccava aspettare un nuovo esaminatore.
    Se c'era una cosa che Laiton odiava era aspettare, perdere del tempo prezioso non era di certo costruttivo ai suoi fini. Non potendo fare altro attese, alzando il capo verso l'alto e fissando il cielo colmo di nuvole.
    Le nuvole... mai viste così tante nuvole nei freddi giorni che ho trascorso da solo, come un vagabondo, rifiutato da tutti. Avevo perso le speranze di giorni sereni.
    Laiton si era imbambolato. Fissava il cielo come un bambino lo fissa la prima volta, esprimendo tutto lo stupore possibile.
    D'altronde come biasimarlo? Aveva trascorso gli ultimi 3 anni in chissà quale rifugio malconcio e con chissà quale compagnia reietta. Di certo non erano stati giorni felicissimi. Ma tutto quel dolore avrebbe avuto un fine, sarebbe stato vendicato.
    Ad interrompere il suo momento di riflessione, fu l'arrivo di una ragazzina che parlò con la guardia che lo stava "sorvegliando". Non capì molto della loro conversazione senti solo alcune parole significative: "tradito Konoha?, Drake san, Uchiha, chunin".
    Nulla lo preoccupava, era sempre con lo sguardo fisso al cielo, quando la ragazza si avvicino a lui scrutandolo da cima a piedi. In quel momento Laiton sorrise, abbassò il volto. Amava stare al centro dell'attenzione e all'occorrenza si pavoneggiava. Ma quello sarebbe stato il momento meno adatto.
    La sua tunica aveva solo i primi due bottoni sciolti e il suo viso scorgeva come un balcone, dalla veste nera. Le mani erano nascoste dalle lunghe maniche.
    Poi la ragazza parlò. Si dimostrò quantomeno gentile nei suoi riguardi, ma Laiton pensò subito ad un protocollo da seguire, poi la giovane lo rassicurò. Nel momento in cui Laiton si mise a proprio agio video una cosa strana. La giovane mentre parlava fece un gesto congiungendo le mani, cosa strana durante una conversazione e poi a quella distanza impossibile non notarla.
    Laiton sorrise. Sospirò. Poi Attese.
    Qualunque cosa ha intenzione di fare io non ho problemi. Non ho nulla da nascondere.
    Poi fissando negli occhi la ragazza iniziò a parlare.
    Sa già il mio nome! Non le basta?
    In ogni caso le risponderò, non ho tempo da perdere in inutili discorsi.

    Non aveva ricambiato la stessa gentilezza con cui era stato trattato. Aveva cose ben più importati da fare. Forse in altre circostanze avrebbe reagito diversamente. Sorrise ancora, ma questa volta era un sorriso falso, volto ad ingraziarsi la ragazza che gli stava difronte. Poi continuò, iniziando a rispondere alle prime 3 domande rivolte.
    Purtroppo come me non ho nulla che testimoni la mia esistenza, sono 3 anni che manco da questo villaggio. 3 anni che manco da questa vita. Qualcuno ha voluto tutto questo...
    ... e non ho garanzie, eccetto questi occhi a dimostrarvi che sono uno Hyuga e come Hyuga pretendo rispetto del mio titolo.
    Anche se come uno Hyuga nessuno mi ricorderà più. Chi di me aveva memoria avrà rimosso il mio ricordo e ai nuovi nati non sarà stato mai menzionato il mio nome!

    Poi Laiton si fermò di colpo. Aveva risposto alle domande senza troppo lasciarsi andare. Mantenendo il suo riservo. Ma qualcosa stava accanendo. Le parole gli uscivano dalla bocca senza alcun controllo.
    Ahahha
    Poi spinto dalla voglia di raccontare o dalla tecnica attivata dalla ragazza continuò a rispondere alle vere domande che gli erano state riferite.
    In realtà, sono chi dico di essere e sono qui perchè questo è il mio posto. Questo è il posto dove sono nato e questo sarà il posto dove spargeranno al vento le mie ceneri. Sono qui per riprendermi il mio titolo nobiliare e guidare il clan Hyuga.
    La mia storia è più uno scherzo del destino. Solo al mondo già dopo 13 anni della mia vita. Di stirpe nobile, questo è vero, ma senza alcuna conoscenza del mondo, del buono e del male. Venni deturpato del mio ruolo di guidatore del clan e scappai. Quello che successe dopo non so. Forse "morto" mi dichiararono, ma morto non sono!
    Questa è lo scherzo del mio destino, la vita si fa beffa di me.
    Ed io mi vendicherò.

    Laiton rimase intontito per qualche istante. Aveva detto ciò che non voleva si venisse a sapere, ma non era un problema. Far spargere la voce del suo ritorno sarebbe stato un duro colpo per quelli del clan. Gli avrebbe fatto un po' di pubblicità.
    Poi rivolgendosi alla ragazza continuò.
    Spero che sia soddisfatta. ahahah! Posso andare ora?
    Poi tornò serio di colpo ed attese.

    Post Numero 2

     
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    Un misterioso ritorno, parte 2



    Narrato
    pensato
    «Parlato di Miyori Uchiha»
    Parlato della guardia


    Decisamente quel giovane non eccelleva per le buone maniere.
    E di certo Laiton san odiava le attese, soprattutto se stavano durando più del tempo che era disposto a concederci per poterci deliziare con la sua presenza.
    Pazienza, ci sarebbe stato un tempo per le scuse se il giovane non si fosse rivelato un soggetto pericoloso.
    Stizzito dal dover aggiungere particolari in più di quelli che aveva gentilmente fornito, in un primo momento le risposte dello Hyuga sembrarono irrilevanti, fino a quando non compresi che l'illusione aveva funzionato.
    Ignorai il sorriso fin troppo artefatto che si era dipinto sulle labbra del ragazzo, per concentrarmi su quello che mi stava rivelando senza poter opporre alcuna resistenza.
    Pur mantenendo un'espressione impassibile, sospirai tra me, nel rendermi conto che anche lui si arrogava il diritto di essere trattato con rispetto solo per la semplice appartenenza ad un clan che ricopriva una certa importanza all'interno delle mura del villaggio.


    La fiducia delle persone, il loro rispetto, non si guadagnano con un titolo, Laiton Hyuga... parole, che però non vennero formulate ad alta voce, per evitare di andare fuori discorso.

    Quello che disse dopo mi fece ricordare la mia storia, il mio passato, il mio desiderio di vendetta, e per un istante il mio sguardo si fece cupo, ma fu solo l'attimo di un battito di ciglia.

    Spero che sia soddisfatta. ahahah! Posso andare ora? mi disse.

    Mi ritenevo soddisfatta del mio trucchetto?
    Di sicuro non ero fiera di me quando dovevo ricorrere a questo tipo di sotterfugi, ma suppongo che in questo caso il fine giustificasse i mezzi.


    «Volete sapere se mi ritengo soddisfatta di avervi chiesto informazioni che un abitante di Konoha avrebbe fornito da subito di sua spontanea volontà? No, direi di no. Siete molto arrogante Laiton Hyuga e troppo sicuro di voi, ma a parte questo non vedo alcun motivo per trattenervi a vita davanti alle mura o farvi sbattere in prigione.» Considerai seria, senza distogliere lo sguardo dai suoi occhi. «Ma...» prima che anche solo potesse muoversi, mi parai davanti a lui «...ci sarebbe qualche piccola questione burocratica da assolvere prima che possiate girare per Konoha liberamente. Prego, da questa parte...» feci cenno al giovane di seguirmi.

    Miyori san credete sia prudente? Mi chiese la guardia a cui mi ero precedentemente presentata.

    Annuii nella sua direzione.


    «Lo sto portando da Drake san, in modo da rendere ufficiale il suo ritorno.» Spiegai, cercando di assumere un tono rassicurante.

    Il passo successivo sarebbe stato di fargli conoscere un membro del suo clan, l'unica persona che sapevo non si sarebbe fatta nessun pregiudizio al riguardo: la mia amica Shay.
    Con un po' di fortuna, saremmo riuscite a far luce sugli avvenimenti che coinvolgevano uno dei clan più in vista di Konoha.

    Lasciando da parte le ultime considerazioni, mi rivolsi nuovamente al giovane.


    «Che ne dite di una visita all'armeria? Sono sicura che vi piacerà... ah, prima che dimentichi ancora le buone maniere, sono Miyori Uchiha.» Mi presentai con un breve inchino.


    OT:

    Dopo la tua replica alle mura, continuiamo all'armeria di Konoha (Armeria Fairy Tail)^^




     
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    ATTO 1: Il Ritorno

    Laiton: Parlato, Pensato, Narrato.


    Laiton raggiunse il suo primo obbiettivo: farsi riaccettare nella comunità. Laiton non era di certo il tipo più socievole del mondo, ma era stato isolato per circa 3 anni e il contatto con la giovane era il primo rapporto sociale che aveva da tempo. Ci doveva riprendere l'abitudine.
    I sorrisi stentati vennero intuiti, la sua falsa gentilezza fu ben interpretata, ma non come sperava Laiton.
    Ora tutto giocava a suo favore. Non gli sembrava vero, ma la sua vendetta si faceva sempre più vicina.
    La giovane Uchiha si scusò a suo modo. Almeno era quello che Laiton aveva capito dalle sue parole. Si capiva che erano in tempo di crisi. Forse qualcosa di strano stava per accadere o era imminente.
    Finalmente le sue preghiere furono esaudite, niente spreco di tempo, quando udì le parole "ci sarebbe qualche piccola questione burocratica da assolvere...". Il volto di Laiton era impassibile, ma nel suo conscio urlava al mondo tutte le cose non buone che gli passavano per la testa.
    Sorrise nuovamente e parlò.
    Certamente, basta che non sia qualcosa per cui invecchiare qui con lei. Non che mi dispiaccia. Ma sa, avrei cosa un po' più importanti da fare.
    Laiton dimostrò un pizzico di umanità, celata da qualche parte nella sua anima. Poi l'uchiha parlò ancora di Drake.
    Bene, formalizziamo una volta per tutta la mia esistenza. Così da poter sovvertire le nuove forze portanti del clan e distruggere chi mi ha distrutto in passato.
    Vendetta sarà fatta, per me e per i miei genitori.
    Mi spetta di diritto il titolo di capo clan. IO e solo IO posso guidare il clan e depurarlo da coloro che non vedono al di là di loro stessi. Loro che sono donati di vedere tutto, ma in realtà non vedono un bel niente.

    Ora Laiton doveva riallacciare i rapporti con il suo clan. Ma il suo segreto era stato svelato. Era stato indirizzato, dall'uchiha, verso l'armeria.
    Solo alla fine, quando si stavano per lasciare, la ragazza si presentò.
    Laiton sorrise ancora, poi proferì parola.
    Piacere MIO! Chi sono lo sai già!
    Poi si voltò di scatto e si incamminò verso casa, dopo qualche passo disse qualche parola sotto voce, riabbottonando i due bottoni superiori della sua tunica.
    Spero che il mio segreto con te è al sicuro, oppure dovrò ....
    Girò quanto bastava il capo indietro per far scorgere l'occhio destro, mentre procedeva a passo lento verso casa, e strizzo l'occhio per poi tornare a guardare avanti, chinando il capo verso terra.
    Poi, vedendo che la sua amica non lo raggiungeva disse.
    Bhè andiamo? Non voglio fare la muffa!

    Post Numero 3

     
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  7. VividentRetro
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    Shizumo era in arrivo a Konoha. Presto sarebbe entrata a Konoha a vivere la solita vita con i genitori. Arrivò tutta di fretta alle mura del villaggio. Un altro passo e sarebbe entrata a Konoha definitivamente. La studentessa si fermò alle mura poichè aspettava una persona.... pensò Ma quanto ci mette! Se non arriva lo vado a prendere per le orecchie! Poco dopo intravide qualcosa muoversi tra le piante e disse Chi c'è? Nessuno rispose... come si aspettava così decise di andare a vedere e trovò un biglietto, così lo lesse Perfetto! Missione completata,ora attendi le istruzioni del capo! Richiuse la lettera e la mise in tasca mentre chiamò le guardie per farsi aprire il cancello.

    Edited by VividentRetro - 17/1/2012, 20:25
     
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  8. S h a y
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    Io e Miyori eramo alle mura. Più che altro stavamo giocando a qualcosa di poco concreto, come nomi cose animali e villaggi ninja, quando una delle guardie di vedetta avvisò dell'arrivo di una ragazza. Non era certo raro avere nuovi studenti in quel periodo dell'anno, ma le recenti vicissitudini ai cancelli mi fecero balzare la puzza al naso, magari era l'ennesima Otese succhia cervelli spacca denti o qualcosa di simile, ed era sempre meglio essere premuniti. - Miyori, arriva qualcuno conviene prepararsi.. io scendo giù, tu resta vicino alla porta non vorrei che fosse qualche Otese ubriaco o roba simile.. giusto per precauzione. -

    Scesi rapidamente lungo le scale interne, mettendo il naso fuori dalla porta di sicurezza delle mura. Indossavo la divisa da guardia un pò logora e rattoppata, i capelli rossi raccolti in una lunga treccia e Hoshi in bella vista, la mia spada da difesa. - Salve, Io sono Shay Hyuga, vice guardiana del cancello di Konoha.. se desideri entrare dovrei sapere il tuo nome, le motivazioni ed il villaggio di appartenenza. - Le sorrisi cordialmente, cercando di non inquietarla con il perlaceo colore dei miei occhi.
     
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    «Parlato di Miyori Uchiha»


    Da quando io e Shay eravamo diventate amiche non c'era un giorno che non mi sorprendesse con il suo entusiasmo, con le sue trovate.
    Un esempio?
    Giocare a nomi, cose, animali, villaggi ninja, durante il nostro turno di guardia alle mura. Naturalmente se la normale routine si fosse improvvisamente trasformata in qualcosa di più pericoloso, non ci saremmo lasciate cogliere impreparate.
    Stavo pensando ad un villaggio ninja che iniziasse con su, quando una guardia ci avvisò della presenza di una ragazza alle mura.
    Fine dei giochi!
    Seguii Shay verso il cancello d'ingresso, restando all'interno, pronta a reagire al minimo segno di pericolo.
    Da una prima occhiata aveva l'aspetto di una ragazza normale, capelli viola, sguardo allegro, più alta di me, ma sapevo quanto le apparenze potessero ingannare.
    Per cui non c'era sta stupirsi che la kunoichi fosse sospettosa, e purtroppo a ragione, visti i precari equilibri diplomatici tra i vari paesi, ma c'era una cosa che non comprendevo: perché se si fosse realmente trattato di uno shinobi sotto copertura sarebbe dovuto essere proprio un otese ubriaco o qualcosa di simile?
    Per caso aveva incontrato qualcuno del genere?
    Le avrei chiesto in un secondo momento.
    Per ora mi sarei limitata a dare il mio supporto, in caso di necessità.
     
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  10. VividentRetro
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    Narrato,Parlato,Pensato.


    Tutta di fretta scese una delle guardie , di preciso il vice capo, si riconosceva che era una hyuga dai pallidi occhi bianchi, mi chiese le motivazioni per entrare ,la data di nascita ed il villaggio di appartenenza. Ovviamente per entrare un motivo c'era,ed era quello di completare il corso Genin. Così risposi le ovvie ragioni : Salve sono Shizumo Yaro,una studente . Sono qui per il corso Genin. Sono nata il 15 Aprile. Sono di Konoha. mi sentivo abbastanza fredda e come se non bastasse credevo di avere la febbre.... Brr.. Pensai Ho i Brividi sarebbe ora di andare a letto a riposarmi Subito dopo attesi che la guardiana mi aprisse e feci un finto sorriso.
     
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  11. S h a y
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    Quella ragazza era inquietantemente metodica nel rispondere. Non che fosse un male, sia chiaro, però stare al cancello era divertente anche per osservare le varie sfaccettature del carattere umano e Shizumo pareva essere una di quelle persone precise e impeccabili che all'accademia fanno un gran lavoro. - Bene Shizumo, Allora ti do il benvenuto alla Foglia, se ti serve un posto dove stare abbiamo delle stanze per i nuovi studenti che arrivano da fuori città, per qualsiasi evenienza bellica il mio Sensei ha una bottega di armi lungo la strada, si chiama Fairy Tail, ed è un vero maestro nel suo lavoro. - Poi mi voltai guardando Miyo e facendole cenno di avvicinarsi, sorridendo.

    - Lei è Miyori Uchiha, una Chunin della Foglia e una persona incredibilmente disponibile per qualsiasi cosa, proprio come me, non farti scrupoli a chiedere ciò che non conosci o che non riesci a trovare, il villaggio sà essere grande quando non lo si conosce. - Detto questo aspettai che Miyo si presentasse di persona per poi aprire le porte ed invitare la giovane Kunoichi ad entrare all'interno. - Prego, e ancora benvenuta! -
     
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    L'allarme era rientrato e si cominciava a respirare un'atmosfera più rilassata.
    Shizumo non era uno shinobi sotto mentite spoglie, ma semplicemente quello che diceva di essere. Una studentessa, una nostra concittadina, da quanto avevo compreso dai loro discorsi.
    Mi feci avanti raggiungendo le due ragazze.
    Sulle mie labbra affiorò un sorriso.
    Nella foga Shay mi aveva già presenta alla nuova arrivata.


    «Piacere di fare la tua conoscenza, Shizumo san.» dissi con un tono di voce gentile mentre le rivolgevo un inchino, evitando di darle del voi per non farla sentire a disagio. «Perdona il terzo grado a cui ti abbiamo sottoposta all'arrivo, ma non si sa mai chi possa varcare i cancelli di Konoha. Per farci perdonare, che ne dici se tutte e tre andassimo a mangiare qualcosa assieme? Dopo un viaggio un po' di riposo non fa mai male. Se per entrambe va bene, naturalmente. Shay? Shizumo san?» aggiunsi, restando in attesa delle loro riposte.


     
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  13. VividentRetro
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    Bhè Troppe cose contemporaneamente Pensai Oh Mio Dio Ora vado con loro a mangiare? Ma dai ok. Allora rivolsi la parola alla Chunin Certo,Vengo volentieri! Dopodichè rivolsi la mia attenzione alla guardiana..... Certo non peccherò a cheiderle l'aiuto e visiterò il "negozio"! Feci dei sorrisi per non far riconoscere la mia stanchezza....nel frattempo mi passavano dei dolori lancinanti per tutto il corpo e non potei fare a meno di restare "impietrita". Le ragazze mi fissarono mentre io caddi a terra svenuta...
     
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  14. S h a y
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    Non riuscì nemmeno a finire di invitarla ad entrare che cadde a terra senza il minimo preavviso. Non sapevo cosa le fosse preso, forse era stanca ed aveva subito un qualche tipo di lieve Shock, mi precipitai immediatamente sul corpo strisciando le ginocchia per terra e arrivandole praticamente addosso. Poggiai una mano sulla fronte, sembrava avere la febbre ma non era chiaro il motivo: Attivai il Byakugan alla ricerca di ferite sospette al di sotto delle vesti ma non ne trovai. - Miyori, aiutami, dobbiamo portarla in ospedale, credo abbia la febbre ma qui non posso stabilire a cosa è dovuta, facciamo in fretta, non vorrei che fosse in preda a qualche genere di infezione. - Sollevai la Studentessa nel modo più delicato possibile, dirigendomi verso la porta in modo tale che Miyo potesse farmi largo da li sino all'ospedale. Sarebbe stata una lunga giornata, molto lunga. - Resisti Shizumo, vedrai che non è niente!.. E' Solo febbre, passerà non appena avrò effettuato un paio di analisi! -

    * Prosegue All'Ospedale *


     
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    IL RISVEGLIO



    Parlato
    Pensato



    Strana situazione davvero, quella che nei boschi vicino le Porte di Konoha in questo momento si palesa agli occhi di eventuali curiosi e osservatori: un ragazzo, dall'alquanto cupo abbigliamento e dal curioso colore di capelli, è malamente straiato sull'erba, un mero zaino mezzo pieno come unica compagnia lì nei pressi; attorno a lui vi è solo la foresta, non v'è segno né di come il nostro amico sia giunto lì né v'è traccia di un'eventuale lotta o anche solo di una banale rissa (diavolo, spero non crediate che un ragazzo possa mettersi a dormire in un luogo così insicuro ed esposto!).
    Da dove arriva il nostro cupo ragazzino? E' per caso gravemente ferito? Per quale motivo poi si trova proprio lì, in quella radura seminascosta a poca distanza dall'Ingresso alla Foglia?

    Ma aspettate: pare si stia svegliando! Presto, andiamo a vedere più da vicino ...

    Ragazzi, che mal di testa ... Mi è franata addosso un montagna, per caso?
    Sì, a quanto pare il misterioso giovane si sta davvero svegliando: non solo mugugna, ma si porta una mano alla testa mentre l'altra gli fa d'appoggio mentre tenta di mettersi seduto.

    Forse però non è proprio il momento adatto per far percepire la propria presenza: a giudicare dai suoni lì attorno, sta arrivando qualcuno!!! Speriamo solo che non sia un'entità ostile: non sarebbe certo un bene avere davanti un energumeno pronto a tagliarti la gola col suo coltellaccio non appena svegli, giusto?



    Scheda PG in firma
    Per l'abbigliamento e l'aspetto generale di Masao si faccia riferimento all'immagine presente nella Scheda



    Edited by LordAndreius - 23/1/2012, 23:16
     
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736 replies since 21/11/2005, 02:02   20878 views
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