[Primo Accesso] Mura di Konoha

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  1. Neji Hyuga
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    La ascoltò, mentre nel frattempo attraversarono il confine tra Suna e Konoha e furono più le parole che lei disse che le risposte che lui le diede perché effettivamente, per i suoi gusti, parlava troppo.
    Poi quella domanda, inaspettata sicuramente e forse in cuor di Neji non voluta ma forse aveva il dovere di risponderle...


    Aoshi? Un jonin di Konoha, credo nulla di più.
    Sì, mio cugino, ha il mio sangue nel suo corpo ma forse non è così legato al clan...

    Tante parole per uno come Neji, che era solito parlare per monosillabi e solo se necessario con un massimo di due parole... Il giovane Hyuga non era così propenso a questo matrimonio, al mischiare la purezza del clan, ma lui sarebbe stato in prima fila a ridere qualora qualcosa fosse andato male come sarebbe stato in prima fila a difendere i due... Prima dei suoi voleri c'erano i voleri del clan.
    Camminarono tutto il giorno e ad un solo giorno di distanza dal centro di Konoha si accamparono sotto i rami degli alberi per l'ultima nottata di quel viaggio.

     
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  2. Kadiri Ukita
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    [Ryuji... Finalmente Konoha]



    Kadiri proseguì vicinissima al fianco di Neji,ormai erano quasi arrivati alle mura,due giorni solo li distaccavano da quel posto che sarebbe divenuta la sua nuova casa! Kadiri in testa sua si chiedeva se tutti gli Hyuga fossero come Neji,oppure come Aoshi, due caratteri completamente differenti,avevano in comune solo il cognome ed un forte senso di orgoglio… Aoshi più di una volta lo aveva mostrato a Kadiri,ma l’orgoglio di Neji era completamente differente… La Kunoichi aveva l’impressione di non essergli molto simpatica, le risposte di Neji erano abbastanza corte e poco esaurienti per i suoi gusti…
    La ragazza non rispose all’affermazione di Neji su suo cugino, ci leggeva sotto le righe un non so che di disprezzo…
    I due passarono la notte per poi nuovamente incamminarsi verso Konoha, la meta finale! Kadiri cominciò ad avere un passo più veloce,voleva raggiungere il suo Aoshi prima che calasse la notte,aveva molte cose da raccontargli e finalmente poteva stargli accanto senza temere giudizi o sguardi indiscreti che potessero giudicare quella coppia così particolare…


    “Neji, so di non esserti particolarmente simpatica,o meglio,lo percepisco, ma spero che un giorno tu possa cambiare la tua opinione su di me…”

    Dette queste parole Kadiri non aggiunse altro finche non vide le porte di Konoha e lì riconobbe una figura a lei assai familiare, Ryuji! Kadiri urlò a squarciagola mentre si lanciò in una corsa disperatissima verso il compagno di Konoha

    “Ryuji!!!!! Che bello rivederti”

    Si lanciò tra le braccia del ragazzo stringendolo forte a se!
     
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  3. Ryuji Uchiha
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    ₪ Ricongiunzione
    Una piccola richiesta



    La mia attesa fu ricompensata dopo non poco tempo. In ogni caso, finalmente la persona che tanto aspettavo arrivò. Kadiri non era sola, uno shinobi recante coprifronte proprio del mio villaggio, la teneva sotto stretta vigilanza e protezione. Il a me sconosciuto, doveva essere quasi sicuramente uno Hyuga, i suoi occhi mi portavano a questa conclusione. Appena la ragazza mi vide, subito mi corse incontro e ad a braccia aperte mi abbracciò calorosamente. Io rimasi lì, fermo con le braccia incrociate dietro la schiena pressochè indifferente al gesto della kunoichi, ma non era difficile scorgere un sorriso disegnato sul mio viso. Scomodai le braccia e le poggiai sulle spalle di Kadiri e la allontanai delicatamente in modo tale da poter guardarla in volto, così da poterle parlare meglio.

    « Ciao Kadiri, spero tu abbia fatto buon viaggio e noto pure che hai avuto un fidato accompagnatore, sono contento. Ti chiederai perchè sono qui... Beh, mi piacerebbe accompagnarti da Aoshi, mi farebbe tanto piacere. Sempre che il nobile Hyuga sia d'accordo. »



    Distaccandomi completamente dalla mia amica finalmente ritrovata, mi avvicinai allo shinobi, mantenendo comunque una distanza che sempre si addice a situazioni come quella e senza perdere tempo gli rivolsi la mia richiesta.

    « Le porgo i miei saluti signore. Immagino che voi siate colui che è stato designato da Aoshi-sama per accompagnare Kadiri fino a qui. Il mio nome è Ryuji, del clan Uchiha, ho avuto modo di insegnare ad Aoshi, lui si fida di me. Vi prego di lasciare ora Kadiri nella mia mano, provvederò io stesso a scortarla fino alla residenza del vostro clan o ovunque Aoshi aspetti la sua compagna. »



    Dopo queste parole, rimasi quieto, aspettando una qualsiasi risposta dall'uomo che avevo di fronte.
     
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  4. Neji Hyuga
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    La ascoltò proferire quelle parole, con un tomo sommesso ma allo stesso tempo eccitato, probabilmente dal fatto di ricongiungersi ad Aoshi ma in quel momento non rispose, o meglio, non potè rispondere perché quel ninja, che la sua accompagnata aveva chiamato Ryuji era apparso alle porte del suo paese, il portone del paese della foglia.

    La ragazza corse incontro a lui, con la felicità di chi reincontra un vecchio amico.
    Neji scattò, con l'allarme di chi rischia la vita... la sua prima che quella della ragazza; infatti si frappose tra i due, più vicino alla ragazza di Suna e con un palmo puntato verso il giovane ragazzo che li aveva accolti.

    Sì, non poteva permettere alla ragazza nessun contatto con altre persone perché queste non erano le istruzioni ricevute. Per quel che lo riguardava poteva benissimo essere un nemico trasformato.


    Non puoi. Non sono previste interruzioni e interferenze da parte di altri ninja, fossero anch'essi di Konoha.
    E ora è pregato di allontanarsi.

    Fanaticamente attaccato agli ordini si notava nelle sue parole tutto l'attaccamento al clan e quindi alle istruzioni del quasi reggente.

     
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  5. Kadiri Ukita
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    [Un SI od un NO...]



    Kadiri fu bloccata da Neji che probabilmente aveva visto in Ryuji un potenziale nemico… così la Kunoichi tentò di mettere la mano destra sulla spalla dello Hyuga come per fargli intendere che non correva alcun pericolo,ma un dialogo cominciò tra i due…

    Kadiri attese in silenzio con la mano sollevata a mezz’aria,vicina a Neji,ma senza toccarlo… ascoltava ciò che quello Hyuga stava dicendo ad uno dei suoi più cari amici di sempre, come un fratello,se non fosse che i sentimenti di Ryuji probabilmente non erano simili ai suoi…
    La Kunoichi di Suna cercò a voce bassa di parlare a Neji,anche se sapeva che forse non sarebbe servito a nulla, la determinazione di quel ninja era qualcosa di straordinario e al di fuori del comune…


    “Ne…Neji… Conosco Ryuji, stai tranquillo… Quel suo comportamento gelido potrei riconoscerlo tra milioni di ninja…”

    Kadiri accennò un sorriso quasi velato di malinconia… Poi poggiò quella mano sulla spalla di Neji e continuò dicendo

    “Stai tranquillo, se mi accompagna Ryuji fin dove Aoshi mi attende non credo mi succederà nulla!”

    Kadiri era sempre più convinta che sarebbe stato impossibile smuovere le intenzioni di Neji,ma almeno ci aveva provato e soprattutto,nonostante l’aria che si era fatta piuttosto pesante, la kunoichi era stata molto felice di rivedere quell’amico così caro che era venuto sin lì solo per scortarla da Aoshi… Anche se la suneese pensò al perché di quel gesto così insolito da parte dell’”amico”…
     
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  6. Ryuji Uchiha
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    Lo Hyuga non sembrava voler accogliere la mia richiesta che io con molta gentilezza gli esposi. Evidentemente aveva ricevuto da Aoshi degli ordini precisi che lo costringevano a preoteggere Kadiri ad ogni costo, costrizione che lo induceva a non fidarsi di nessuno. Tirai un lungo sospiro, solito di chi si sta per rassegnare alla realtà, ma il mio caso differiva dalla rassegnazione, anzi era completamente opposto. Chiusi momentaneamente gli occhi ed impastai una bassa quantità di chakra negli stessi, cosicchè attivai in me la mia abilità innata, lo Sharingan, propria solamente del Clan Uchiha. Lesto riaprii gli occhi, il rosso di questi era diventato più acceso ed in più una tomoe era apparsa attorno alla pupilla. Guardai lo Hyuga dritto in volto in segno di decisione, poi presi la parola.

    « Non vi fidate di me, è palese, vi capisco. Sarebbe davvero peccato che un bel fiore come Kadiri cadesse in mano sbagliate ed appassisca ed è proprio per questo che sono qui. Desiderei affiancarvi nella scorta, non sostituirmi a voi che così tanto vi siete operato per portare questa bella kunoichi fin quì. »

    [ ... ]

    « Nella mia tasca, dietro la schiena ho un kunai speciale, ne esistono solo due esemplari. Io non posso estrarlo per farvelo vedere, mi attacchereste credendo che io abbia cattive intenzioni, non è forse così? Uno di questi kunai è in mio possesso come ho appena detto, mentre l'altro ce l'ha Kadiri. Queste armi sono dei regali donatoci da Akarui To Kurai durante un allenamento. Sta a simboleggiare che io sono davvero chi dico di essere. »



    Pronunciate queste nuove parole, rimasi in silenzio con le braccia lungo i fianchi in attesa di una risposta da parte dell'uomo che in quel momento mi era avverso.

    Edited by Ryuji Uchiha - 13/12/2006, 22:41
     
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  7. Neji Hyuga
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    Lo sguardo era fisso su di lui, su quel ninja di Konoha che aveva presentato una richiesta così gentile ma obbligatoriamente declinata. E poi quell'avvenimento, forse un tentativo di intimidazione, ma sicuramente a lui noti quei segni, o meglio, quel segno contornato da una colorazione rossa degli occhi.
    Lo sharingan.
    Non era affatto intimidito da quel gesto mentre il ninja degli Uchiha prendeva la parola cominciando a cambiare leggermente la sua richiesta. Dal sostituirsi alla scorta la domanda era diventata una scorta combinata tra i due; e poi quella prova che lui asseriva di avere, quel kunai da lui definito speciale e di cui ne esistono solo due esemplari, uno per lui e uno di Kadiri.


    Sono dispiaciuto ma non posso accontentarla nemmeno in quel caso. Potrebbe anche darsi che lei possieda un kunai speciale identico a quello che la mia protetta porta con sé ma un ninja di un certo grado non si farebbe sfuggire questo dettaglio. Avrebbe potuto uccidere il vero ninja degli Uchiha per mascherare meglio il suo inganno.
    Continuo a pregarla di allontanarsi. Non la avvertirò più.

    Neji non voleva dare vita ad una battaglia proprio alle porte di Konoha ma il suo attaccamento al clan era prevalente su ogni senso di bontà che poteva dimorare nel suo corpo.
    Inoltre, il fatto che colui che doveva proteggere da sempre fosse suo cugino Aoshi, gli imponeva di non procurargli nessuna sofferenza e quindi salvaguardare la vita della sua futura moglie.

    E se avesse sbagliato sul conto del ninja? Poco importa, l'importante era il clan.

     
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  8. Ryuji Uchiha
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    Un'altro no e le buone intenzioni sparino al sol intuire quella sillaba. Non che alle buone subbentrarono delle cattive, sia mai, ma semplicemente mi ero rassegnato. Bloccai l'afflusso di chakra negli occhi, così che lo Sharingan si riassopì. Abbasai lo sguardo e sorrisi ironicamente dinnanzi alla situazione che di certo non era volta a mio favore. Col sorriso in volto ma l'amarezza nella bocca pronunciai le ultime parole che avrei rivolto allo Hyuga di lì fino al prossimo incontro.

    « Bene. Non sono così stupido da andare oltre con la mia richiesta. Gentilmente vi saluto o nobile Hyuga di cui ancora non conosco il nome. Se vi piace, portate i miei saluti ad Aoshi-sama, insieme agli auguri di nozze, mi fareste un grande favore. »



    Con la stessa espressione in volto mi voltai, dando le spalle sia a Kadiri che allo Hyuga poi feci un passo avanti per poi fermarmi di scatto, come se mi fossi dimenticato di qualcosa.

    « Arrivederci a te Kadiri-chan, o meglio Kadiri-dono, fra poco sarai una ragazza sposata, non posso più permettermi tanta confidenza... Mi raccomando... Vivi. E sì felice. »



    Detto ciò mi incamminai, lo sguardo era costantemente basso, in quella posizione feci fatica anche a capire in che direzione stessi andando, sembrava che non mi importasse dove sarei arrivato e forse era così.
     
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  9. Kadiri Ukita
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    [Maledette parole...]



    Kadiri assistette attonita allo scambio di sguardi e di parole tra i due… in una sola volta poteva osservare due arti favolose, una che aveva già avuto modo di vedere,mentre l’altra si parava davanti ai suoi occhi per la prima volta e quello sguardo l’attraeva oltre ogni limite…
    La Kunoichi,non sapeva cosa favore,avrebbe potuto intervenire e fermare la discussione per evitare un inutile scontro,ma il saggio Ryuji fu più veloce della ragazza sciogliendo lo Sharingan e congedandosi ai due con parole che alla ninja suonarono come un addio…


    CITAZIONE
    « Arrivederci a te Kadiri-chan, o meglio Kadiri-dono, fra poco sarai una ragazza sposata, non posso più permettermi tanta confidenza... Mi raccomando... Vivi. E sì felice. »

    Kadiri cercò di fare un passo verso l’Uchiha come per fermarlo,ma sapeva benissimo che Neji non l’avrebbe permesso,come non aveva permesso il primo contatto tra i due… la kunoichi riuscì a far uscire dalla sua bocca solo delle flebili parole che si andarono smorzando come se fosse inutile pronunciarle…

    “Ryu… Ruyji….”

    Kadiri abbassò lo sguardo e sentì delle gocce calde cadere dal suo viso, aveva promesso che non avrebbe mai più pianto,ma nonostante non sapesse il perché, quel “Kadiri-dono” e quell’augurio da parte del ragazzo le aveva fatto più male che bene, sembrava come se l’Uchiha stesse prendendo le distanze dall’Ukita…

    §Ryuji, per te sarò sempre Kadiri-chan…§

    Kadiri alzò lo sguardo che si incrociò con quello di Neji, i suoi occhi violacei ancora coperti dal pianto velavano un segno di “disprezzo” verso il ruolo in quel momento assunto dal ninja, sapeva benissimo che lo Hyuga non poteva fare altrimenti,ma non riusciva ad accettarlo in quel momento… Kadiri in cuor suo sperava che avrebbe potuto ancora parlare e chiarire con Ryuji,ma tra i suoi pensieri la ragazza riuscì a far uscire parole chiarissime

    “Portami subito da mio marito…”

    Kadiri non avrebbe pronunciato altre parole se non davanti ad Aoshi!
     
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  10. Neji Hyuga
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    Uff...

    Sì, il giovane Hyuga tirò un sospiro di sollievo quando vide quegli occhi cremisi spegnersi davanti a lui. Poi egli parlò, con quel tono sommesso e leggermente triste e fece per andarsene.
    Fù proprio in quel momento che Neji ristese lungo il corpo le sue braccia e continuò a fissare quel ragazzo per poi parlargli in tono amichevole per la prima volta.


    Ryuji, del clan Uchiha... Vieni pure, in futuro, a cercare di Neji del clan Hyuga.

    Poi si girò di nuovo verso la giovane ragazza di Suna che, con l'odio negli occhi, gli chiese di ultimare la sua missione, di portarla verso quello che sarebbe stato suo marito.
    Ripartirono, oramai entrati nel villaggio, verso il quartiere degli Hyuga, al quale ci sarebbero arrivati in pochi minuti.

     
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  11. Nova Hatake
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    Scorta fino al paese segreto della Rosa

    I due novizi arrivarono presto ... uno non si limito a salutare ma ''appendersi'' al collo del Jonin della foglia ... Kakashi non aggiunse altro che ...

    ''.... Andiamo ... =__=''

    Il trio si avviò veloce con meta il lontano villaggio...
     
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  12. Kagekyo Inuzuka
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    New Tome's Introduction, soundtrack: fAInt

    Hatred ¤~
    I won't look back

    L'anelato benestare nel culmine del prodigarmi per ottenere lo stesso infine venne donato, un dono esplicato tramite la pronunzia di quelli che allo stolto apparivano come pochi sintagmi, quanto per me medesimo costituivano una preziosa ed inestimabile chiave, la chiave per la non più utopica libertà. mi profusi in un formale congedo verso quello che, inconsapevolmente, divenne il mio più grande benefattore: corsi, corsi senza cognizione alcuna di ciò che poteva, eventualmente, circondarmi: conoscevo la mia meta. per quella che inverosimilmente fu l'ultima volta calcai il detestabile suolo del quartiere dei bestiali alla ricerca dei pochi averi che potevo vantare in mio possesso. disposti senza criterio in un improvvisato bagaglio meco li recai, unica materiale reminiscenza di quanto di positivo avevo potuto acquisire negli aridi territori del paese del fuoco, una locazione che oramai, oserei dire finalmente, non mi concerneva più. mi rivolsi all'indirizzo dell'odiata struttura prima di varcarne, tristo viandante, la soglia per quella che in cuor mio confidavo essere l'ultima volta.

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    Puro odio filtrava dai miei occhi.

    Il tanto scarno quanto ironico addio a ciò che, mio malgrado, funse da loco dei miei natali venne esautorato nella somma letizia di quello sguardo, emblematico dell'atavico risentimento che provavo per quelle bestie dalle quali fin d'oggi fui forzato da un fato perversamente giocondo a soggiornare. appagato da quel momento di privata contemplazione dell'oggetto delle mie idiosincrasie, volsi le spalle al disprezzato loco per non rivolgervi mai più il volto in futuro. rivolsi la mia attenzione al secondo traguardo, ultimo appiglio al Konoha Gakure del quale, con ogni probabilità del caso, avrei fruito: le mura vennero create quale mia prossima meta. celere mi appropinquai nella locazione mentalmente designata, stringendo in maniera convulsa l'artefatto che testimoniava la rottura di ogni mio legame con il villaggio, oramai oltraggiato sulla lucida superficie da un grossolano taglio che incideva lungo tutta la sua stesura il simbolo che ivi era raffigurato. uno sfuggevole sguardo presso gli shinobi adibiti all'infelice compito di custodi del cancello e mi diressi all'infuori dello stesso, e mai vi avrei fatto ritorno.

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    End of this symphony of Farewell.




    OT- questo post sancisce il trasferimento del mio PG presso il Suna Gakure no Sato, il tutto debitamente convalidato presso questo link. -/OT

     
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  13. Iron_Malfoy
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    *Sdegno e rabbia portarono Iron alle mura di Konoha, li dove un figlio di membri del Clan Inuzuka decideva di tradire. Li dove a coprifronte rigato avanzava verso l'uscita delle mura. Lo vide di spalle e lo chiamò per nome.*

    "Kagekyo Inuzuka"

    *Non attese che questi le rispondesse. La chunin estrasse un kunai e lo lanciò ai piedi del ragazzo con fare arrabbiato.*

    "Non fermerò il tuo scappare da vigliacco. Va dove ritieni che sia più opportuno nascondersi e prega che le nostre strade non si incrocino mai o mi porterò via la tua vita di traditore."

    *Iron si avvicinò al ragazzo.*

    "Tu da oggi non sei più un'Inuzuka ma solo un rinnegato senza passato."




    ot - Giusto per ricordarti di toglierti i segni inuzuka dal volto e il cognome dall'account e pg.
     
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  14. Kagekyo Inuzuka
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    Meet ¤~
    Last howl of the beast

    Con mio più sentito disappunto l'incedere oltre il detestato confine venne estemporaneamente interrotto da un secco appello rivoltomi da uno sconosciuto interlocutore, apparentemente sito alle mie spalle. l'ugola risuonò secca e coincisa, parimenti accompagnata dalla lingua che si profuse in uno schiocco di astio, dando adito alla pronunzia del mio nome

    « Kagekyo Inuzuka »

    Dando costantemente lei le spalle volsi lentamente il capo in sua direzione, segnalandole tacitamente che possedeva la mia momentanea attenzione. non attese né si curò dell'implicito invito, lanciando con mortifera ferocia un bellico strumento al suolo spettatore dell'osceno gesto, esplicitando tutto il suo risentimento in pochi verbi sibilati in un connubio di superbia e spasmodica rabbia.

    « Non fermerò il tuo scappare da vigliacco. Va dove ritieni che sia più opportuno nascondersi e prega che le nostre strade non si incrocino mai o mi porterò via la tua vita di traditore. »

    Cogliendo pienamente la sua immagine appurai, sconsolato, l'identità della donna: null'altro che un araldo dei bestiali, probabilmente giunto sotto delega a ripudiarmi ufficialmente dalla casata dalla quale avevo operato volontaria scissione. la cosa, in tutta franchezza, non tangeva in minima essenza la mia già scarna sensibilità, non avevo legami con gli inuzuka, così come forse non li avevo mai posseduti. il legame che quivi veniva scisso non fu mai null'altro che una brutale costrizione, del cui diniego non potevo che intimamente gioire. raccolsi l'arma e perpetrai ciò che mi era stato implicitamente imposto con un sardonico e deviato sorriso ad adornare le sembianze. due solchi profondi vennero da me tracciati sulle gote lordate dai simboli della casata, così cancellando tramite il flusso carmineo la loro mala esistenza. l'arma, terminato il compito per il quale aveva predisposizione, venne dislocata con un blando gesto del palmo portante presso l'indirizzo dello sdegnato messaggero, mentre lo stesso, congedandosi, sibilava le sue ultime sentenze.

    « Tu da oggi non sei più un Inuzuka ma solo un rinnegato senza passato. »

    Sorrisi, ritenendo che quella, forse, per la donna potesse costituire un'offesa. per quanto disprezzo provassi nei confronti di quella casuale ambasciatrice, non di meno per coloro di cui faceva le veci, ritenni ugualmente opportuno rivolgerle alcune, forse futili, parole di rimando. frutto di un latente spettro di rispetto, mi pronunciai.

    « Non mi aspettavo di meno, addio, ed a mai più rivederci »

    Terminata la povera sequenza di sintagmi mi voltai per quella che confidavo essere l'ultima volta, appellandomi alla donna con tono lievemente scevro d'astio e maggiormente intriso di, per quanto utopica, benevolenza. in fondo non potevo provare risentimento per un innocente latore di novelle.

    « Ah..perchè tu lo sappia, non stò fuggendo, né era questo il mio intento. sono alla ricerca di qualcuno, ma dubito che tu possa condividere, qualunque cosa io ti dica. addio, chiunque tu sia. »

    Il congedo fu in questo frangente effettivo, esemplificato dalla shilouette che si assottigliava con passo cadenzato al di fuori del perimetro del Konoha Gakure: libero.

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    End.




    OT- prendo visione, grazie di esserti prodigata per rispondermi, provvederò al più presto ad apportare le dovute modifiche -/OT

     
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  15. Isidor Inuzuka
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    + Guardiano... +

    Era stato scelto da uno degli amministratori di Konoha come guardiano notturno delle Mura, un compito difficile, che solo pochi pochi potevano portare avanti con la dovuta serietà e maestria. Isidor era fiero di poter finalmente servire il suo paese, di poter dare un contributo vero alla città, sua madre adottiva, che l'aveva cresciuto pazientemente, fino a quel giorno...

    [...]

    La dolce luna, grande e bianca più che mai, si specchiava sul laghetto non lontano da casa sua. Il cielo terso era colmo di tante piccoli lucine bianche, quasi come fossero timide lucciole che restavano ferme ad ogni minimo sussulto della Terra.
    Le Mura di Konoha si stagliavano per parecchi metri ai confini del grande villaggio. In cima, un ragazzo vestito di nero guardava lontano, senza mai distogliere lo sguardo. Di tanto in tanto percorreva quel breve corridoio avanti ed indietro, ammazzando il tempo. Chiunque l'avrebbe notato, avrebbe potuto solamente scorgere una chioma volta che veniva illuminata alla luce lunare e qualche tinta rossastra sul viso...





     
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736 replies since 21/11/2005, 02:02   20877 views
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