La Fossa dei Sennin: il Torneo di Sangue

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    Ricambiò lo sguardo di Hoshizuku con una feroce occhiata carica di irritazione che avrebbe convinto un leone adulto maschio dominante a girare al largo. "Checcavolo hai da guardare, eh??" sembrava dire con gli occhi, salvo voltarsi immediatamente e mutare espressione in un incantevole sorriso da angioletto nell'istante in cui Shaina dava segno di girare il capo nella sua direzione.
    Il viaggio non incontrava problemi: Shaina in testa al terzetto, Deidara subito dietro come ci si aspetterebbe dalla fedele allieva prediletta nonché guardia del corpo ufficiale (o da un cagnolino scodinzolante), Hoshi relegato a cinque metri di distanza e impossibilitato ad avanzare di un solo passo in più di così, pena morte atroce e sofferenze indicibili per mano dell'irascibile biondina e delle sue wakizashi assicurate alla schiena e pronte ad essere sfoderate in qualsiasi istante per mutilare qualsiasi cosa potesse rivelarsi una minaccia o anche solo un affronto.
    Stava ampiamente glissando circa il fatto che non aveva capito granché del dove e del perché stavano andando a quella manifestazione, le sue capacità di ragionamento si erano inceppate una volta realizzato che si trattava di un incontro mondano che richiedeva una presenza adeguata alla situazione, quindi abiti adatti, non troppo esagerati, che non dessero nell'occhio e che non fossero d'impiccio e non le creassero problemi di mobilità o per via del caldo. In pratica... sembrava una modella appena uscita da una copertina, trucco leggero e borsetta compresi, ma non era una novità e pure quella volta Shaina ci era passata sopra senza lamentarsi, anche perché questa volta Deidara era stata talmente diligente ed impeccabile da presentarsi all'orario giusto senza causare ritardi o problemi di sorta.
    Per quel motivo e per tutta una concomitanza di eventi rari e favorevoli, quel giorno era incredibilmente di buon umore -influsso negativo di Hoshi a parte. Non riusciva a capire il perché, ma era straordinariamente certa che quel giorno sarebbe andato tutto terribilmente liscio.

    Il posto non era malaccio, salvo qualche dettaglio di pessimo gusto l'arredamento denotava un certo stile, il problema era la folla. Si sarebbe sentita a suo agio ed avrebbe concesso un plauso all'organizzazione se quell'inquietante marea di curiosi, sfigati, idioti, deficienti, handicappati mentali e semplici nessuno fossero stati confinati in un luogo più adatto a loro (tipo un porcile), permettendo così agli ospiti veramente degni di questo nome (tipo l'illustrissima Amministratrice del più importante villaggio di shinobi del continente e la sua scorta) di prendere posto in una tribuna d'onore lontana dal fastidio della plebaglia. In ogni caso -folla o non folla- si piazzò subito al fianco di Shaina guidandola attraverso la marea umana dopo aver riposto le spade nei rotoli jutsu in modo da apparire un'innocua ragazzina di diciassette anni.
    Il problema vero, a quel punto, aveva una zazzera rossa in testa e faceva un baccano tale da sovrastare il brusio infernale degli spettatori.

    « Hoshi, vuoi startene buono cinque secondi?? Stiamo cercando il nostro posto!!! »
    Una vena sulla fronte di Deidara pulsò minacciosamente
    Senza neanche sentirla, quello cacciò un grido che sembrava quello di una bimbetta davanti all'idolo delle riviste per teenager e l'afferrò per un polso, trascinandola senza darle nemmeno il tempo di reagire.
    « Hoshi, Hoshi, fermo, ci stiamo allontanando dalla sensei!! Si perde!! La perdiamo!! Aiut... »
    Allungò una mano verso Shaina nella speranza di acchiapparla e tirarla a se, ma la mancò e finì risucchiata dall'esuberanza del Rosso, che la sballottò per la folla neanche fosse un orsacchiotto di peluche e si fiondava verso le bancherelle dei dolciumi senza neanche accorgersi della biondina che si dibatteva con una forza che per la sua percezione delle cose appariva quella di una neonata.

    « Cretino. Idiota. Deficiente. Pezzo di... »
    Ogni suo insulto fu debitamente inghiottito dal frastuono generale, e comunque il Rosso sembrava troppo preso dal fare incetta di ogni possibile schifezza a base di zuccheri e grassi che si potesse trovare nel raggio di parecchi metri.
    « Mi vuoi ascoltare?? Dobbiamo tornare dalla sensei!! Siamo le guardie del corpo!! »
    ... E le sue guide, ma quello evitò di dirlo perché le sembrava scortese marcare sul fatto che l'impeccabile e perfettissima Amministratrice Otori riuscisse a perdersi con la stessa facilità con cui un mascara di bassa qualità fa i grumi o un lucidalabbra steso male fa la macchia.

    Abbandonata Shaina nel mezzo della baraonda, ricomparvero soltanto dopo dieci minuti abbondanti, Hoshizuku che si divertiva a fare a pezzi la sua già inesistente dignità di jonin, Deidara infuriata come una leonessa a cui hanno pestato la coda che tentava freneticamente di dare una sistemata ai suoi capelli che non ne volevano sapere di tornare al posto dopo il trattamento di centrifuga subito per colpa della "cura Hoshi".
    Dopo un attento vaglio di una mezza dozzina di torture fisiche, mentali e psicologiche che le sovvennero per insegnare anche quella lezione al Rosso, la Danzatrice decise di lasciar perdere: innanzitutto non avrebbe capito (e alla prima occasione avrebbe rifatto la stessa cosa), ma poi dopotutto non era successo niente e trattandosi di "Nanoshi" quello era niente rispetto alle potenzialità distruttive che quel rosso del cavolo era capace di scatenare.

    Poi però quello si posizionò come se nulla fosse fra lei e Shaina, separandola dalla sensei e masticando rumorosamente i suoi dolciumi sparpagliando cartine e pezzetti di cioccolato da tutte le parti.
    CITAZIONE (Hoshi @ 11/7/2011, 22:20) 

    -Shaiba!!!.. questbo bobsto.. GLUM.. è .. bambastipco!!!.. GNAM… GNAM!!!.. tieni l’ho prebo per tbè!!!..-


    Saltellò su una gamba per slacciare a scarpetta, poi poggiato piede a terra dette il via alla Danza e roteò su se stessa, volteggiando sulle punte.

    Cattura-32

    « Non azzardarti più a... »

    Cattura2-5

    « PARLARE CON LA BOCCA PIENA!!! »
    (e fregarmi il posto)

    La scarpetta volò via, sparata in orbita come sulla scia di una cometa assieme al Rosso, diventato finalmente una stella come predetto dal suo nome. Metà stadio ammutolì nel fissare la scena, mentre Deidara -rimasta con una sola scarpa- scostava i capelli con fare snob, sedeva nel posto occupato fino ad un istante prima da Hoshizuku al fianco di Shaina e socchiudeva gli occhi sbuffando. Alla sua sinistra il jonin terminò la sua traiettoria discendente schiantandosi al suolo di schiena, con la scarpetta che ricadde subito dopo e si fracassò sul suo viso stampandogli la sua impronta sulla faccia.

    « Non hanno ancora cominciato ad ammazzarsi?? »
    Disse Deidara, rivolgendosi a Shaina come se nulla fosse e poggiando il gomito sul bracciolo per adagiarvi la guancia.
    « Che rottura. Ma quand'è che iniziano?? »

     
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  2. elsamu
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    Da quando eravamo arrivati io e Igoru al nostro posto in tribuna ormai erano successe parecchie cose. Ora le tribune erano molto affollate.

    Mi rivolsi verso la mia "vecchia conoscenza" shay e il ragazzo che poco prima mi aveva urtato sulla mia gamba.

    Ei. Tutto bene? Ormai ha fatto tutto questa ragazza, ma posso esserci d'aiuto in qualcosa?

    Aspettai una risposta dai due, anche se ormai la situazione sembrava conclusa al meglio. Se ne avessi avuto l'occasione avrei anche avuto l'occasione per cercare di iniziare una conversazione.
     
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    Il Torneo di Sangue, parte seconda

    samurai



    Narrato
    pensato
    «Parlato di Miyori Uchiha»
    "Parlato di niisan Hajime Saito"
    "Parlato di Susumu Yamazaki"


    Gotcha!
    Mi irrigidii involontariamente mentre il mio piede si posava sul terreno; passo dopo passo avevo cercato di passare inosservata. Lo avevo promesso a nii san, avevo promesso che sarei stata prudente in questa terra senza legge.
    Mi voltai lentamente verso la direzione della voce e incrociai lo sguardo di Shay san, tra gli spettatori presenti.
    Vidi la sua mano sollevata che si muoveva in segno di saluto.
    Istintivamente le rivolsi un inchino, per educazione, perché sarebbe stato scortese ignorare la sua cortesia, ma le parole non mi salirono in gola.
    Volevo rispondere al saluto, pronunciando il suo nome, volevo muovermi verso di lei, eppure allo stesso tempo ero bloccata dalla consapevolezza che Susumu mi stava attendendo ai nostri posti.
    Se avessi tardato mi sarebbe venuto a cercare, si sarebbe preoccupato, però volevo andare. Eppure potevo permettermi anche solo una volta di essere egoista, ben sapendo la posta che c'era in gioco?

    Solo pochi istanti... Mi ha semplicemente chiamato per nome... Miyori non è un nome così raro... Anche se loro fossero qui non dovrebbero collegare facilmente un nome alla hime di Suiren...
    I pensieri guidarono il mio cammino fino a quando non mi ritrovai che a pochi passi da lei, e fu solo allora che mi accorsi del sangue che macchiava il suolo.
    Lasciai scorrere lo sguardo dal cremisi ai due giovani che avevo di fronte, Shay san e un ragazzo dai capelli scuri, gli occhi di un bel grigio, decisamente alto, anche se al momento era seduto, che sembrava conoscere la mia concittadina. E ancora mi domandai se la mia presenza non fosse inopportuna. L'ultimo dei miei pensieri era disturbarli.

    Eppure quelle parole uscirono fuori dalle mie labbra senza poterle frenare, formulando una domanda, che probabilmente non avrei dovuto rivolgerle.

    «Shay san, è un piacere rivedervi, solo che.... va tutto bene? Ho notato quelle macchie e…» Mi interruppi di scatto, arrossendo lievemente. « Scusate la mia curiosità, temo di essere stata indelicata. Non è necessario rispondermi.»

    Restai immobile con il sacchetto dei mochi stretto tra le mani, il mantello che celava la maggior parte della mia figura, decisamente in imbarazzo.
    Non sapevo che fare.
    E quasi non notai che un altro giovane sembrava aver rivolto la sua attenzione alla kunoichi e al ragazzo al suo fianco.
     
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  4. S h a y
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    La Fossa dei Sannin - Incontri

    Tra tutte le persone che immaginavo di trovare alla Fossa, non c'erano sicuramente Miyori e Zacaria. Invece erano entrambi li, l'uno si era persino avvicinato dopo aver visto la situazione poco felice di Oniji mentre l'altra l'avevo scorta io, richiamando la sua attenzione. Le domande di entrambi, come ovvio, si focalizzarono sui problemi avuti dal giovane e sulle macchie di sangue per terra che nessuno aveva briga di pulire. Non saprei dire bene perché, ma non mi sembrava opportuno lasciare fare a loro delle domande tanto "delicate" vista la situazione della mia nuova conoscenza, quindi decisi di intervenire prontamente a rispondere alle questioni.

    - Hey.. Tu sei quello Della sala del Thè.. sei.. Zaccaria? Ci siamo visti solo una volta temo.. - Sotto sotto mi ero anche divertita a fargli quella piccola burla, ma mi dispiaceva che se la fosse presa, inoltre mi ero ripromessa di scusarmi ma non avevo mai trovato il tempo per sistemare le cose, avrei semplicemente offerto dolcetti in segno di pace. - E ..Miyori, vieni qua, ti presento Zaccaria, un'altro dei nuovi Genin della Foglia.. e anche Oniji Zenko, Ninja del Suono. Oniji, questi sono Zaccaria.. e Miyori Uchiha due miei concittadini della foglia.. - Quindi, senza perdermi in ulteriori allungamenti dialettali, agguantai la sacca dei dolci porgendoli ai nuovi arrivati ed invitandoli a prenderne quanti desideravano. - Non preoccupatevi .. non è successo niente di particolare, è stata solo una forte reazione Allergica curata con banalissimi antistaminici, adesso Oniji è in perfetta salute, pronto a godersi lo spettacolo.. - Sperai che, in cuor suo, l'Otese apprezzasse la piccola bugia detta per evitargli la grana di dover sbandierare il suo problema a tutti. Infondo c'è chi non ama sentirsi troppo al centro dell'attenzione.

    - Vieni Miyori.. siediti qui accanto a me, così possiamo guardare e commentare lo scontro.. - Le dissi, indicando il seggiolino vuoto accanto al mio, dal lato opposto a quello di Oniji. - Vedo che siete arrivati in molti dalla foglia.. credevo di essere partita da sola, ma credo solo di essere stata la più mattiniera, ci sono altri fogliosi con te? - Mi rivolsi a Zacaria in modo particolare, dato che la particolare condizione di "noviziato" di Miyori non le avrebbe permesso di conoscere troppa gente, purtroppo. Gli spalti iniziavano ad essere gremiti di persone ed un poco mi stordiva la mole di voci che si alzava dalle varie zone.. soprattutto dalla parte alta dell'arena, dove risiedevano le zone per personaggi importanti.
     
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    Parlato da Oniji, pensato, flashback, parlato da altri


    Innocenti bugie
    Capitolo ?


    La particolare malattia di Oniji avevano attirato occhi, a lui, indiscreti. Troppo indiscreti. Come se non bastasse all'allegra combriccola si aggiunse anche una conoscenza di Shay. Era stata proprio lei a salutare per prima. Fortunatamente per quei visitatori Shay fu pronta a rispondere per prima, evitando una sgradevole reazione da parte di Oniji. Anche se il ragazzo non riuscì a trattenersi nello squadrare da testa ai piedi, prima il ragazzo e poi la ragazza, con un espressione seria, certamente non una consona a mettere a proprio agio una persona. L'espressione si fece più seria una volta udite le parole di Myori. Non che avesse qualcosa contro di lei, ma il modo in cui era entrata in scena lo aveva infastidito. Era anche vero che quelle rosse macchie per terra davano molto nell'occhio.
    Arrivò il momento delle presentazioni. Shay introdusse i suoi due concittadini all'Otese che sembrò non gradire molto quel genere di attenzioni. Si limitò ad un cenno con il capo, valido per tutti e due i visitatori. Dalle sua labbra sarebbe poi uscito un forzatissimo: « Piacere di fare la vostra conoscienza... » Mantenendo sempre la solita aria nervosa. Poi sentì la scusa di Shay per la malattia di Oniji. Era davvero una bugia gigantesca, ma in fondo a Oniji andava bene così. Meno si parlava di lui, meglio era. Annuì deciso, sperando in un cambio di discorso. Che avvenne pochi secondi dopo, sempre tramite Shay. Quest'ultima invitò a sedersi accanto a lei Myori, in modo da seguire lo scontro insieme. Poi fece una domanda anche a Zacaria, in modo da fare conversazione anche con l'altro shinobi della Foglia.
    La scena era quasi comica: dopo avergli salvato la vita, Shay lo stava anche salvando da possibili rotture dovute a persone fin troppo curiose per i gusti di Oniji.
    Si sarebbe aspettato altri interventi "fastidiosi" da parte degli altri presenti, e da come stavano andando le cose ci avrebeb messo parecchio prima di prenderci condifidenza. Si sentiva come un pesce fuor d'acqua.


    -Biografia di un povero Pazzo




    Edited by Casìn - 14/7/2011, 01:50
     
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  6. elsamu
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    NUOVE CONOSCENZE



    Ecco chi eri!! Eri la stessa rossa della sala del thè. Non ti avevo riconosciuto.
    Opss


    Improvvisamente mi vergognai di brutto. Mi ricordai ancora di quella scena della sala del thè e il mio volto diventerò rosso dalla vergogna.

    Si si, ero io. Si, è stata l'unica volta che ci siamo incontrati.
    Bè, ricominciamo da capo.
    Piacere a tutti, il mio nome è Zacaria e vengo da Konoha.


    La mia attenzione era rivolta più verso la ragazza, che al ragazzo che mi aveva urtato in precedenza.

    Piacere di fare la sua conoscenza signorina Miyori, se non ho capito male. E' un piacere conoscere una ragazza così bella.


    Fino a quel momento avevo incontrato solamente tre ragazze, e tutte una più bella dell'altra. Sicuramente non avrei avuto possibilità di riuscire a conquistare una ragazza, ma tentar non nuoce.
    Ci stavo pre provare, quando mi ricordai dell'ultima vicenda successa con Shay e decisi immediatamente di rinunciare, visto le cose che erano successe in precedenza.

    No shay, altri fogliosi non ne ho in gruppo, anche perchè conosco poche persone al villaggio, e solo di vista.

    Qui con me ho solo portato il mio compagno di team Igoru. Lascio a lui le presentazione.

    In quel momento indietreggiai con la schiena per far notare anche agli altri la presenza del mio compagno, se nessuno l'avesse ancora notato fino a quel momento.
     
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  7. newlord
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    Attendendo l'inizio del torneo, la noia stava per prendere il sopravvento.
    Mi sedetti,incrociai le mani dietro la testa, distesi le gambe e chiusi gli occhi: anche in quel momento cercavo di rilassarmi.

    [...]

    Ero in dormiveglia e sentìì che gli spalti venivano gremiti ancora di più dalla folla che giungeva dall'esterno dell'arena per poter assistere allo spettacolo.

    Sentìì Zacaria prendere parola, ma non era rivolta a me.

    [...]

    Anche se sembravo addormentato, in realtà avevo sentito tutto il discorso.
    Quando Zacaria si fece da parte per farmi presentare, aprìì l'occhio destro e voltai la testa.
    Mi alzai dal posto e ricomponendomi, mi appoggiai con il gomito sulla spalla di Zacaria e mi presentai a tutti i presenti con un sorriso:

    -Salve a tutti!!!
    Sono Igoru Kitsune, arrivo da Oto e come ha detto il mio collega,sono un suo compagno di team, è un piacere conoscervi-


    Poi continuai guardandomi attorno

    -Cavoli ragazzi,certo che c'è davvero un sacco di gente...-

    Rivolgendomi a Zacaria

    -Chissà se qui in giro ci sono anche il sensei e Kensuke...una bella rimpatriata del team 2 ci starebbe...-
     
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    Mega Torneo
    ..Nuvole a Pecorelle.. Hoshi a Catenelle..
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    Il rosso non riuscì a terminare la sua frase sconnessa dal cibo che un mega calcio accompagnato da scarpetta firmata gli piombò sul muso facendolo volare via come un fuscello al vento. La potenza e la furia di Deidara erano nuovamente piombate sulla faccia del rosso con giustizia solenne, questa volta con tanto di piroetta per dare al colpo la maggior potenza possibile sfruttando la forza centrifuga. Hoshi stava letteralmente volando quando capì cosa diavolo gli avesse fatto saltare il setto nasale per l’ennesima volta, si sentiva leggero e quasi euforico tanta era l’adrenalina che gli era esplosa nel cervello per non farlo morire sul colpo.

    Tutto andava a rallenting, vedeva il cielo, sentiva le voci della gente urlare e vedeva tante gemme colorate volare in cielo, splendide e tenere gemme zuccherate, fu agghiacciante l’urlo che il rosso tirò quando si rese conto che quelle che volavano erano in realtà i suoi dolci e le sue caramelle. Schiantatosi sul parapetto degli spalti il rosso rimase a terra a bocca aperta mentre tutto il ben di dio che aveva comprato volava verso il basso raggiungendo altri spettatori ignari di quello che sarebbe successo loro da li a poco. Le mani del rosso infatti erano già scattate per scatenare tutta la potenza della sua tecnica preferita, a mali estremi, estremi rimedi. Quel giorno l’arena dei Sennin avrebbe conosciuto la piaga chiamata, Hoshikuzu Chikuma.




    [Spalti NVIP]

    Era una splendida giornata quella che si profilava all’orizzonte dagli spalti dei Not Very Important People, una giornata gioiosa da trascorrere in completa serenità e assieme alle persone amiche. Una giornata perfetta che stava per diventare ancora più straordinaria, almeno per i primi dieci secondi. Tutti i presenti negli spalti inferiori avrebbero infatti percepito chi prima chi dopo alcuni oggetti sferici e di altre forme cadere dal cielo verso le loro teste. Nessuno si sarebbe fatto male, infatti quelle che stavano letteralmente cadendo dal cielo erano gommose e gustosissime caramelle di ogni genere e forma, quella doveva essere per forza l’opera di qualche divinità generosa, una divinità che doveva portare prosperità e cose buone, o quasi.

    La pioggia di caramelle sarebbe scesa dal cielo per una trentina di secondi abbondanti fino a quando una gigantesca ombra sarebbe comparsa sopra le teste di tutti i presenti, un ombra che si faceva rapidamente sempre più grande e che pian piano oscurava completamente il sole. Tutti presenti non sarebbero riusciti a capire di cosa si trattasse prima che questa cosa non avesse toccato terra, un urlo potente e lanciato da un infinità di voci esplose nello stadio portando con molta probabilità il caos, quel giorno il meteo di certo non aveva chiamato precipitazioni di quel genere. [Slot Tecnica Avanzata][KageBushin no Jutsu / Copie x68 / Consumo: 30pc / Chakra copie: 10pc].

    -GIU’ LE MANI DAL MIO TESOROOOOOO!!!!-


    In men che non si dica dal cielo si sarebbero schiantati a terra la bellezza di 68 Hoshikuzu Chikuma cadendo come una vera e propria grandinata in ogni angolo degli spalti appena sotto quelli dove si trovava, l’altezza era notevole e il salto che avevano effettuato le copie era stato completamente alla cieca quindi molte copie finirono per schiantarsi contro le bancarelle ambulanti o contro le persone stesse che stavano li per vedere l’incontro. Era impressionante il numero di ciuffi rossi che improvvisamente erano apparsi ovunque e la cosa ancora più strana era quello che questi dannati mocciosi si erano messi a fare. Sembrava infatti che stessero cercando le caramelle e il cibo che era caduto poco prima e di certo non lo facevano per dividerlo con qualcuno.

    I presenti avrebbero visto degli Hoshi litigare tra loro per chi spettava un paio di caramelle raccolte da terra, una scena che prevedeva calci in faccia, manate e addirittura mosse di sottomissione da wrestler professionisti. Altri Hoshi invece avrebbero preso a muoversi a mo di ragno a terra per sondare il terreno e raccogliere tutto il salvabile, era impressionante vedere quanto i loro movimenti fossero articolati e la loro testa vicina al terreno mentre si muovevano tra le gambe della folla presente.

    -Ho trovato delle caramelle!!!!..-


    -Dove?!!.. DOVE?!!.. SONO MIE!!!-


    -NO SONO MIE MALEDETTO LADRO!!!-


    -CHOMP!!!CHOMP!!!.. BUAWAWA!!!.. LE STBO… MAMBANDO!!!-


    -NUOOOOO!!!!!-


    Alcuni infine avrebbero anche visto un paio di Hoshi discutere con perizia sulla commestibilità di una scatola di ramen preriscaldato che era inevitabilmente caduta a terra, tra i vari discorsi sarebbe partito anche quello della leggenda dei dieci secondi, cosa che lasciò un finale pieno di pugni e calci dato che i due avevano opinioni diverse sulla cosa, anche il più esperto degli psicologi ninja sarebbe rimasto basito dalla scena.

    -Hei che ne dici?!.. sono a terra da solo dieci secondi..secondo me sono ancora pulite..-


    -Ma che dici?!.. sono sporche non vedi?!..-


    -Ma lo dice la leggenda.. se ti cade una cosa e la tori su prima di dieci secondi questa è ancora commestibile!-


    -SEI A CAPO DELLA SQUADRA MEDICA DEL VILLAGGIO IDIOTA!!!.. COME FAI A DIRE UNA COSA DEL GENERE!!!..-


    -BUWAWAWA.. Trobbvo.. tabvi!!!.. GNAM!!! GNAM!!!-


    -DANNATO PRENDI QUESTO!!!-


    -BOFUAGH!!!-


    I vari Hoshi non si sarebbero fermati davanti a niente e nessuno, chiunque avesse avuto dei dolci in mano o nelle vicinanze sarebbe stato aggredito con intimidazioni del genere “Hai tu quella e roba mia!!!” oppure “Giù le mani o sei spacciato!!!”, tutte frasi amichevoli che in quel momento nascevano dalla più profonda e oscura ferita che fosse mai stata aperta nell’animo del rosso della Sabbia. Raggiunto un gruppetto di ninja alcuni Hoshi li avrebbero guardati con occhio di sospetto, non avrebbero parlato subito. Avvicinatosi ad una ragazza dai capelli rossi quasi come i suoi uno dei mocciosi di suna avrebbe puntato verso di lei un dito accusatore per poi cominciare a lanciare accuse piuttosto pesanti.

    -EHI TU!!!.. HAI PRESO LE MIE CARAMELLE DI LA VERITA’!!!-


    Un altro Hoshi invece avvicinatosi di soppiatto ad una figura incappucciata avrebbe alzato il mantello da sotto per dare una sbirciata, i tizi che si coprivano troppo avevano di sicuro qualcosa da nascondere. Sfruttando le sue doti di Jonin si sarebbe avvicinato alzando il mantello da dietro per scoprire con sua grande gioia che sotto al mantello ci stava una ragazza, che non riusciva a riconoscere neanche dalla natica scultorea che si ritrovava, di certo quell’Hoshi aveva perso completamente la smania di dolci e caramelle che lo aveva preso, cose più interessanti si profilavano all’orizzonte.

    Nemmeno Igoru e Zacaria sarebbero stati risparmiato dal tornado rosso, individuati tra la folla il sensei li avrebbe intercettati prendendoli per il colletto ed esercitando su di loro tutta la sua forza autoritaria, di certo nonj voleva far loro male, ma semplicemente far capire che non avevano scelta se non volevano ritrovarsi in guai seri durante la prossima missione accademica.

    -Che fortuna!!!.. Igoru!.. Zacaria!.. raccogliete tutte le caramelle che trovate in giro e addosso alla gente è tutta roba mia!!!.. niente ma o che so io.. avanti è il vostro grande sensei che ve lo ordina!!!-


    Un sensei molto più basso e giovane dei due. Il tifone umanoide conosciuto come Hoshikuzu Chikuma si era abbattuto sugli spalti del torneo non restava che vedere come avrebbero reagito i presenti, di sicuro il rosso avrebbe recuperato ad ogni costo tutta la merce che aveva comprato e con la quale intendeva mettere pace ai suoi bisogni di adolescente, cioè mangiare fino a scoppiare.




    [Spalti VIP]

    Sugli spalti vip intanto il vero Hoshi stava a terra tenendosi il naso, l’impronta di una scarpa stava bella stampata sul suo volto. Rialzatosi da terra si sarebbe avvicinato a Deidara indicandola con il suo dito accusatore, quella piccoletta lo aveva colpito a tradimento ancora una volta e aveva combinato un bel casino con i dolci, l’unico che era rimasto li era quello che era riuscito a consegnare a Shaina pochi istanti prima.

    ditoaccusatore


    -ECCO HAI VISTO CHE HAI COMBINATO?!!!.. ADESSO MI RICOMPRI TUTTO!!!.. HAI FATTO VOLARE VIA I MIEI DOLCI E IL RAMEN.. E I POLIPI AL VAPORE.. E I RAVIOLI.. E IL POLLO FRITTO.. EH.. EH.. LA LIQUIRIZIA!!! SI LA LIQUIRIZIA ROSSA!!!..-


    L’elenco di cose sarebbe andato avanti per un bel po’, di certo portarsi via quei due non era stata una grande mossa questo Shaina lo doveva ammettere. Il torneo stava per cominciare e Hoshi doveva pur sfogarsi in qualche modo, 68 copie di se stesso forse lo avrebbero soddisfatto un po’.


     
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  9. Yami Kaguya
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    ¬ I c h i ¬
    Hasty Introduction
    Dangerous Reaction

    ...Puoi mica ripetere, Toru-kun?

    Non capii bene cosa volesse trasmettere con lo sguardo in tale momento, ma il vice di Shaina in amministrazione in quel preciso momento non era esattamente al top della mia lista di "gente da rispettare".
    yukideidi2
    Il motivo era semplice. Come capii sentendolo una seconda volta, Shaina era sparita portandosi dietro l'allievah e Hoshi. Nel mezzo della spiegazione c'era qualcosa che suonava come "Send Scor Pioun", se avevo ben afferrato. Detto però in due parole, avevo appena scoperto che due miei amici erano dei raccomandati. Una scoperta dolorosa, e che mi rendeva irritato, quindi irrispettoso, e quindi strafottente.
    Ma solo un pò, eh, non me l'ero mica presa. Non troppo, almeno.

    E questa fossa dei Sennin cos'è, Toru-chan? Il luogo preferito dei ninja che fanno pelo e contropelo a tutti gli altri e quindi si ritrovano senza amici a percorrere la strada del suicidio buttandosi in una fossa comune?

    Certo che no, ma avevo una buona dose di irritazione infantile da sfogare, e quello era di sicuro un modo migliore rispetto a quello di imitare Hito e piazzare documenti-bomba sui palazzi pericolanti del villaggio.
    Comunque mi venne mostrato, o forse tirato - non ne sono sicuro - un manifesto che avevo già visto in giro, e che spiegava come "La Fossa dei Sennin" fosse un torneo, o una cosa simile.
    E io che pensavo i tornei fossero riservati solo ai samurai in cerca di un lavoro. Che diamine c'era andata a fare, Shaina...?

    Mh... ok, grazie dell'informazione. Alla prossima Toru.

    Che mondo assurdo. Uno non poteva nemmeno andare in pausa pranzo, che le amministratrici se ne andavano per i fatti propri a vedere uomini sudati e puzzolenti che se le davano di santa ragione.
    Perlomeno c'erano l'allievah e Hoshi, forse valeva la pena dare un'occhiata anche solo per carità verso Shaina. Se ricordavo bene, quei due non andavano d'accordo. Qundi l'allievah sarebbe stata di umore...mah, del solito umore, visto che anche pensandoci, non l'avevo mai vista davvero contenta.
    Il vero problema a essere obiettivi, era trovare la quota di partecipazione. I soldi per pagare l'accoppiata che fosse uscita vincitrice dalla fossa, dovevano pur prenderli da qualche parte.
    Anche se Ventimila Ryo... erano una miseria, comparati al costo d'ingresso.
    E se volevano farmi credere che non sarebbero venute più di quaranta persone, gli avrei dato una pacca sulla spalla con un ghigno, per il pessimo investimento.

    [...]

    Certo pessimo o meno, io che andavo pure a unirmi alla folla, ero probabilmente il vero cretino. L'unica cosa che mi sollevava il morale, era che buona parte della quota proveniva da..."generose donazioni" a opera dell'intero comparto di signore intente a fare spese al mercato del villaggio, e qualche elemosina.
    Avevo perso del tempo, ma perlomeno diedi via il sacchetto di ryo con minore riluttanza rispetto al solito, e con buone speranze di poter mangiare fino al giorno di paga.
    Il problema però diventava trovare i miei tre compatrioti, visto come stessi andando avanti da qualche minuto, e non avessi ancora visto nè giare, nè testoline bionde, nè zazzere rosse.
    Forse avrei fatto meglio a suggerire alla Otori qualche guardia del corpo di maggiore statura, la prossima volta. Pur sapendo che questo mi escludeva, era davvero irritante che in quel terzetto non ci fosse una persona che superasse i 170 centimetri.
    O che ci si avvicinasse, a dirla tutta.
    Comunque, tornando al momento presente, la prospettiva di non trovarli e finire per passare il pomeriggio a guardare il massacro, era davvero deprimente. E per quanto dotata di un bel caratterino, dubitavo che l'allievah avrebbe scatenato una rissa dal nulla per rendermi facile notarla. Gliene sarei stato grato, certo, ma non avrebbe mai potuto veramente essere così-
    CITAZIONE
    « PARLARE CON LA BOCCA PIENA!!! »

    yukiuff2
    ..Scemo io. Quando mai, un sunese privo di un lavoro serio e rispettabile, seguiva qualche schema logico?
    Solo che davvero... non si stancava mai, di arrabbiarsi?

    ...Di questo passo le verranno le rughe, forse ho fatto la cazzata a dirle di essere più spontanea... mi sà che dovrò qualche scusa ad Hoshi.

    Immaginavo che la sagoma volante in lontananza , fosse l'altro Chikuma. Forse avevo adocchiato la zona, dovevo solo scendere e...
    CITAZIONE
    -GIU’ LE MANI DAL MIO TESOROOOOOO!!!!-

    Mi diedi dello scemo una seconda volta. Era ovvio, che Hoshi non avrebbe chiuso un occhio dinanzi a un volo simile. Avrei dovuto precipitarmi all'istante, e invece me l'ero presa comoda. Così che da un momento all'altro, spuntarono un bel pò di sagome dalla zazzera rossa. Tipo... un mezzo centinaio, a prima vista.
    Una parte di me ci provò davvero, a considerare l'ipotesi che Shaina potesse essere stata attaccata da un commando rimasto fino a quel momento in agguato. Tuttavia, qualcosa mi diceva che nemmeno in quel caso, Hoshi avrebbe dato sfogo a quella che era un palese spreco di energie dettato da motivi non troppo seri. Ciò però non cambiava, che qualunque motivo ci fosse, doveva essere abbastanza serio. O meglio, qualcosa mi diceva che se non era un modo per risolvere i problemi, avrebbe probabilmente finito per crearli.

    E non rimasi deluso, ovviamente. Dopo essermi messo a correre a perdifiato, arrivai nel mezzo di una scena..."terribile". Una dozzina di "Hoshi" stavano setacciando il terreno e ogni anfratto su cui riuscivano a posare gli occhi, evidentemente alla ricerca di qualcosa. "Qualcosa", che mi sembrò di poter definire come una miriade di dolci, se avessi dovuto giudicare dalle urla che avevano riempito gli spalti.
    E la cosa più assurda, era non lo spettacolo da "morto di fame" in sè, ma l'accesa lotta..."fratricida", fra le varie copie. Almeno in un primo momento.
    Quando i miei occhi si posarono su un Hoshi intento a sollevare un mantello, le cose precipitarono. Non per l'atto in sè, visto che aveva sollevato un mantello e non certo una gonna o una maglietta attillata.... ma per la persona che aveva scelto, decisamente la peggiore di tutte a cui fare una cosa del genere.
    Vidi la scena come al rallentatore. La figura si girò, e per un attimo pensai di avere un'allucinazione. I vestiti erano fuori tema rispetto al solito, e sinceramente che Lei fosse venuta fin là, sarebbe stato a dir poco strano. Tuttavia l'istante successivo, ripresi a correre come se ne andasse della mia vita, seguendo con lo sguardo un movimento da sotto il mantello e verso la schiena della ragazza.

    ...E ti pareva..!

    Inutile farsi altri problemi. Hoshi aveva beccato l'unica ragazza, dopo Deidi, con cui certi comportamenti erano pericolosi. E anche se della vita di una Bunshin non me ne importava molto, la figura che ci avrebbe fatto la ragazza non sarebbe stata proprio..."amichevole".

    Fu così quindi, che senza pensarci accellerai al massimo, ignorando tutto e tutti, e andai a caricare la fogliosa vestita da Sunese per motivi che avrei chiarito in seguito. Con un pò di fortuna, il buon senso le avrebbe fatto spostare il colpo di spada, ormai chiaramente in procinto di partire, dal bersaglio "maniaco guardone" a quello "pazzo in carica". Frenai bruscamente solo a un metro dal bersaglio, il necessario per parare la spada con quella che mi portavo io sulla schiena, muovendola del necessario, e quindi tentare di toccare con la spalla il ventre di Miyori.
    L'istante successivo, formai un sigillo con le mani, e applicai la Shunshin, spostandomi a cinquanta metri più a sinistra. [Slot Tecnica Avanzata][Shunshin no Jutsu / Consumo: 30pc / Consumo Aggiuntivo: 20 Pc ]
    Se tutto fosse andato come doveva, sarei sparito all'istante per riapparire qualche fila di posti più in là, in piedi o seduto, e con una principessa piuttostro recalcitrante in spalla.
    Inutile dire, che immaginai non ci sarebbe rimasta per molto. E inutile dire, che avrei tentato in ogni modo di afferrare con una mano il fodero, e con l'altra l'elsa della spada, così da evitare attacchi a lama sguainata, piuttosto che rinfoderata come aveva fatto con Hoshi.
    Me ne sarei prese tante, probabilmente, visto come fosse poco saggio tenere le mani occupate dopo aver rapito una ragazza. Ma immaginavo che il contatto con Hoshi fosse stato un pò troppo... "plebeo", e che dovesse scaricarsi in qualche modo. Forse ero un bravo ragazzo, o forse solo un masochista. Chi poteva dirlo. Mi veniva solo da chiedermi il perchè Miyori si arrabbiava sempre quando ci vedevamo. E dire che cercavo semplicemente di darle una mano, ogni singola volta. Mah.
    yukilook1
    In ogni caso, prima che si dimenasse troppo la lasciai scivolare davanti a me, prima di tentare di sorreggerla per le spalle, così che tornasse coi piedi per terra un pò più lentamente.

    ..Gokigenyo, Miyo-chan. Scusa il disturbo, non pensavo fossi davvero tu, altrimenti non mi sarei mai permesso di non salutare, prima di fare tutto il resto. Bei vestiti, come mai il cambio di guardaroba? Ti mancava Suna?
    O forse ti mancavo io?


    Con l'ultimo commento, probabilmente mi sarei beccato qualche colpo extra, ma almeno avrei evitato urla della serie "che diavolo fai". Sarebbe stata forse troppo impegnata a smontare il mio narcisismo, prima di fare problemi sul metodo di approccio. Mica era colpa mia se odiavo parlare a una ragazza in mezzo a tanta gente.
    Al che, potevo tornare a questioni più serie.

    Uh uh, hai ragione. Comunque, noto che hai conosciuto il mio senpai all'ospedale, sai, il tipo a cui volevi dare un gentile buffetto con la spada. Te la sei presa per il saluto? Se vuoi te lo faccio conoscere appena torniamo, penso ci andresti d'accordo quando non gli vengono i cinque minuti.

    E a tal proposito.... prima di attivare la tecnica, mi sembrava di aver notato una faccia familiare, in mezzo alle "vittime" di Hoshi. Capelli rossi e occhi perlacei, erano due elementi abbastanza rari, nella mia già esigua lista di conoscenze.
    Al che mi venne il timore di aver interrotto una conversazione di Shay Hyuga. Cosa decisamente più offensiva, che rapire una principessa in incognito mentre...come dire, era in procinto di spiegare a suo modo che non le piacevano certi atteggiamenti al primo incontro.

    Ah, una cosa... non c'era mica Shay Hyuga fra i tuoi amici, vero?

    Sapevo la risposta, ma probabilmente volevo farmi del male sentendo la verità dalla bocca di qualcun altro. Se con Miyori vista la differenza d'età mi veniva spontaneo comportarmi a quel modo, Shay era un'altra cosa. Sperai non se la fosse presa.
    L'unica cosa certa, era che dovevo riportare il "maltolto" quanto prima, per evitare problemi.
    Ma ormai che eravamo là, tanto valeva fare due chiacchiere. Sempre assicurandosi che non potesse sfoderare nulla, ovviamente.

    Ma tornando a noi, signorina, posso chiedere cosa ci fai qui? Non credevo ti interessassero certi spettacoli, sai com'è... credevo che "alcune categorie sociali", se capisci cosa intendo, di solito non venissero a guardare eventi di questo genere.
    O fammi indovinare, c'è un Kami della guerra che ha preso possesso dello stadio, con tutto il testosterone che aleggia qua e là? Ti posso fare da scorta anche stavolta, se sei qui per lavoro.


    Era incredibile, come ogni parola che mi uscisse dalle labbra potesse condurre allo spiacevole scenario del procurarmi colpi aggiuntivi. Purtroppo però non potevo farci nulla.
    Per rompere il ghiaccio con quella ragazza, conoscevo solo quel metodo, o meglio mi veniva spontaneo. Una volta fatto, sarebbe stato però meglio riportarla dov'era come da previsioni, prima che Shay e i suoi amici iniziassero ad allarmarsi. Non dovevano aver preso bene, la mia "apparizione".
    D'altronde se stavano con la fogliosa, probabilmente erano bravi ragazzi, anche se non avendo visto i coprifronte nella foga del momento, non ero sicuro fossero del suo stesso villaggio.
    Sperai con tutto il cuore non ci fossero Otesi. Non ero proprio bravo, a trattare con gli otesi. E al momento qualcosa mi diceva che dovevo quantomeno trattare con due fogliose.
    Non male per essere lì da nemmeno venti minuti.
    Mi sono messo d'accordo con shin preventivamente, non temete che ve la riporto :rimg:

     
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    Il Torneo di Sangue, parte terza

    samurai



    Narrato
    pensato
    «Parlato di Miyori Uchiha»
    "Parlato di niisan Hajime Saito"
    "Parlato di Susumu Yamazaki"


    Per quanto Shay cercasse di mettere ognuno a proprio agio, aiutandomi a vincere quel momentaneo imbarazzo che mi aveva congelato sul posto, non potei fare a meno di percepire una sensazione per nulla piacevole provenire da Oniji kun. Sapevo riconoscere fin troppo bene quando uno non era il benvenuto e non serviva, in questo caso, ricorrere al mio particolare addestramento. Purtroppo per ora potevo solo lasciar correre, in fondo ero in parte responsabile, anche se accorgendomi della mia maleducazione avevo chiesto scusa. L'importante è che Oniji kun stesse bene, per riuscire a farsi perdonare c'era sempre tempo; almeno era quello che speravo.
    Rivolsi un inchino ai due giovani, Zacaria kun e l'otese, formulando una frase di rito, mantenendomi su un tono formale, quasi distaccato.


    «L'onore di conoscervi è il mio.» Dissi, per poi aggiungere nella direzione del foglioso. «Per quanto mi senta lusingata dal vostro complimento, Zacaria kun, non credo sia adatto rivolgerlo alla mia persona.» Non era mia intenzione offenderlo, ma commenti espliciti sul mio fisico mi mettevano fortemente a disagio.

    Timidamente presi una delle caramelle che Shay ci aveva offerto, mormorando un flebile
    «Grazie», ripromettendomi di ricambiare con i mochi appena ci fosse stata un po' di calma.
    Lasciai i miei due concittadini a discorrere fino a quando non si presentò un conoscente, amico (?), del foglioso, Igoru Kitsune.
    Rimasi quasi sorpresa di vedere un otese che sorrideva. Non che ne avessi conosciuti molti in tutta sincerità, ma finora nessuno si era comportato in maniera, come dire?... solare.


    «Igoru san, l'onore è il mio.» Ripetei in tono formale, ancora una volta accompagnando le parole con un inchino.

    Tra saluti e inchini ancora non avevo deciso cosa fare.
    Da un lato mi sarebbe piaciuto restare con loro, accettare la gentilezza di Shay e sedermi al suo fianco; dall'altro sapevo che Susumu, non trovandomi al mio posto, si sarebbe preoccupato venendomi a cercare.
    Potevo sperare che vedendomi assieme a quei ragazzi si sarebbe limitato a vegliarmi distanza?
    Sperai di si, mentre mi accingevo a muovere un passo verso il posto vuoto accanto a Shay. Il movimento, però, non fu mai portato a compimento...
    Una pioggia di caramelle preannunciò il temporale che di lì a breve si sarebbe scatenato.
    Tesi il palmo della mano aperto per raccogliere un piccolo oggetto sferico gommoso al tatto. Lo fissai stupita, e mentre cercavo di trovare l'origine di quell'evento così singolare, un'ombra, accompagnata da un urlo, si trasformò in una grandinata di ragazzi dal ciuffo rosso che precipitavano al suolo.
    Non ebbi il tempo di guardarmi attorno, sebbene avessero un che di familiare, perché un gruppetto puntò dritto nella nostra direzione, o per essere corretti contro Shay “colpevole” di aver rubato loro le caramelle.
    Ma che assurdità era mai questa!
    Uno spostamento d'aria accompagnato dal sollevarsi del mantello mi mise in allarme. Rapidamente lasciai andare il sacchetto di mochi, slegando con la mano il sageo dalla cintura e con l'altra afferrando la katana senza sguainarla. Impressi un movimento rotatorio al busto facendo leva sul piede sinistro per caricare un colpo di piatto con il fodero contro la minaccia alle mie spalle, quando con la coda dell'occhio vidi qualcosa dirigersi verso di me a tutta velocità. Riuscii ad arrestare il movimento, ma mi ritrovai sbilanciata mentre cercavo bloccare l'avanzata dell'altro con Ninfea di Giada. Fu tutto inutile. Complice la sorpresa e la scarsa mobilità in quello spazio ristretto, non solo il mio attacco venne parato ma subii la spallata, restando per un istante senza fiato. Il tempo necessario per ritrovarmi qualche fila di distanza dai miei compagni sulle spalle di...


    «Yuki kun?» Mi lasciai sfuggire dalla sorpresa, mentre mi riprendevo dallo stordimento. Stavo per replicare quando mi accorsi che il facente funzioni di rapitore stava cercando di afferrare il fodero e l'impugnatura della katana. «Non osare toccarla!» Esclamai tentando di contrastare il suo gesto, ma finendo per sbilanciarmi ancora di più. «Dannazione! Al solito non comprendi, eh? Lascia la katana, non ho intenzione di sguainarla, o dovrei ucciderti...» Non che non mi fosse passato per la mente vista la figura che stavo facendo e la pozione in cui mi trovavo alquanto scomoda e imbarazzante.
    Scivolai davanti a lui, sentendo la sua presa sulle mie spalle per bilanciare il mio equilibrio. Se pensava che aiutandomi a scendere lo perdonassi di quanto era successo, si sbagliava di grosso.
    Il successivo commento, gli valse un'occhiata omicida nella sua direzione.


    «Non prendermi in giro, Yuki kun!» Esclamai gelida. Mi chiami Miyo chan solo quando ti fa comodo. Non mi avevi riconosciuta? Permetti di essere alquanto scettica al riguardo?»[/color] Poi liberando una mano dalla presa di Ninfea di Giada e puntando l'indice contro il suo petto. «Mai sentito parlare di assumere un basso profilo? Sai, è uno stile di comportamento che dovrebbe adottare ogni ninja.» Riabbassai la mano. «Non ho nostalgia di Suna e di sicuro tu saresti l'ultimo sunese che mi mancherebbe. Li ho indossati perché erano abiti comodi, tutto qui, non metterti in testa strane idee.»

    Una vena cominciò a pulsarmi sulla tempia destra al successivo commento di Yuki.

    «In missione non avevo compreso che il tizio dai capelli rossi fosse il tuoi senpai, ma ora credo di cominciare a capire tante cose. Presentarmelo dici? Se si scusa e tiene le mani al suo posto potrei chiudere un occhio sull'incidente, e prega vivamente che Susumu non abbia visto le vostre bravate.» L'ammonii seria.

    Ah, una cosa... non c'era mica Shay Hyuga fra i tuoi amici, vero?

    Quelle parole mi ferirono più di quanto non credessi.
    Il mio sguardo si incupì, mentre lo distoglievo da lui.


    «Amici... Yuki kun, l'amicizia non si può costruire sulle menzogne e la verità rende soli...» In fondo era stato proprio lui ad insegnarmi questa profonda verità. «Shay san è una persona stupenda, ma possiamo definirci al massimo conoscenti, mentre il resto dei presenti li ho appena incontrati... e temo di aver offeso uno degli shinobi di Oto.» Mi interruppi, sollevando lo sguardo. «Perdona le mie divagazioni. Si, Shay san era presente. Ma come mai questa domanda?»

    A quanto pareva Yuki kun non aveva al momento intenzioni di mollare la presa ne' sulla katana, ne' sul pormi domande su domande.
    Perfetto!
    Sapeva come farmi sprofondare ancora di più.
    Lasciai la presa su Ninfea di Giada, sollevando la destra e caricando un pugno diretto sulla sua faccia, colpo che, però, si sarebbe fermato a pochi centimetri dal suo naso, se non si fosse difeso o non l'avesse schivato.


    «Yuki kun, vi diverte così tanto ricordarmi chi sono? O denigrare le mie credenze, la mia religione. Non c'è bisogno di scomodare Sensoo no Kami per il desiderio di sangue che aleggia in questi luoghi. Voi shinobi siete perfetti così; per fortuna ci sono delle eccezioni, peccato che siano ancora poche. Ero venuta qui per capire qualcosa di più di questo mondo, ma alla fine cosa c'è da capire? Ora se voleste restituirmi la mia katana, gradirei raggiungere il gruppo di persone a cui mi avete sottratta per porgere loro le mie scuse.» Osservai con voce atona.
    Perché con lui finiva sempre così?
     
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    Vergil si trovava su uno degli spalti più in alto, lontano dall'entrata, ma difficilmente qualcuno avrebbe potuto riconoscere in quell'uomo di mezza età tranquillo e silenzioso l'erede della Linea Pura degli Hyuga. Era da tempo che non utilizzava la tecnica della Trasformazione, ma quel giorno aveva la sensazione che restare in incognito sarebbe stato meglio. Per chi o per cosa ancora doveva scoprirlo ma da tempo aveva imparato a fidarsi del suo istinto. In fondo era stato proprio il suo istinto a suggerirgli di recarsi in quell'arena così imponente: quando gli era giunta alle orecchie la notizia di un evento di così vasta portata gli era parso immediato che recarvisi fosse una buona idea.

    Oltre al combattimento di alto livello in sè - al quale personalmente non dispiaceva assistere - Vergil sapeva bene che le possibilità che avvenisse qualcosa di interessante, in quel marasma di shinobi e persone, erano consistenti. Dietro gli occhi azzurri scintillanti dell'uomo che impersonava, ovviamente, lo Hyuga manteneva il suo sguardo tanto speciale sempre attivo: non era venuto fin lì per poi lasciarsi sfuggire quanto più di interessante poteva esserci.

    Mentre attendeva che iniziassero le danze effettuò una scansione ad ampio raggio di tutto il pubblico, zone riservate a personalità di spicco comprese. Riconobbe con chiarezza il chakra ventoso di Hoshikuzu e quello fluttuante del genin con l'occhio degli Uchiha, Danzo Kanji, e notò quello di altri shinobi con cui era entrato in contatto, come l'amministratrice della Sabbia, Shaina, la sua inseparabile allieva - nonchè isterica di professione - Deidara Yagi, la compaesana dall'aspetto minuto, Miyori, e per finire l'autodefinitosi "medico freelance" di Suna, tale Yuki. Ad un certo punto, dall'altra parte dell'arena dove erano tutti concentrati, notò il Rosso dei Chikuma fare sfoggio di un'invidiabile padronanza della Moltiplicazione Superiore che colse piacevolmente lo Hyuga. Quel ragazzo era davvero straordinario. E non per il suo chakra o la sua abilità nel manipolare il vento. L'impetuosa forza vitale che gli ardeva dentro era la sua massima fonte di potere. Un avversario così ti faceva battere il cuore anche nelle prime fasi di uno scontro.

    A parte un tizio che sembrò passare a miglior vita ed una piccola Hyuga che si precipitò ad aiutarlo - notata da Vergil solo per il fatto che si era avvicinata al tizio morente - per il momento non era ancora accaduto nulla di eclatante, ma lo Hyuga era positivo in tal senso. Confidava che, in un modo o nell'altro, a fine giornata non si sarebbe pentito della sua scelta di venire. Così pensando rimase tranquillamente seduto, mimetizzato nella folla ed apparentemente innocuo.
     
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  12. S h a y
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    Successe tutto nel giro di pochi secondi. Prima una serie di grida dalla parte superiore degli spalti, poi un connubio di rumori e confusione dal basso.. infine una pioggia di volgari e disturbanti ninja Sunesi dai capelli rossi. Non sapevo nemmeno cosa avesse scatenato quel putiferio ma, per un attimo, pregai che le guardie del torneo sistemassero rapidamente quel disastro, lasciandomi tornare a dialogare con Miyori e gli altri presenti in santa pace. Tuttavia le copie del simpatico Sunese non si limitarono a piovere ovunque ma estorcevano dolci e cibarie di ogni tipo alla povera gente che stava assistendo allo spettacolo, in procinto di iniziare. La Stessa Miyori tentò, credo, di affettare via una copia di quella simpatica persona con un colpo di spada, ma qualcuno la prese e la portò via in un solo istante. Puff, Sparita!

    Mi guardai attorno con aria preoccupata: Non era sicuramente una bella zona dove andare a sparire quella, fuori dall'accademia, pieno di Ninja da chissà quali intenzioni.. e Miyori non sapeva ancora molto di quel nostro pazzo mondo. Scattai in piedi sulla sedia, aguzzando la vista per cercare di individuare la posizione della mia giovane amica ma, purtroppo, la marea di Hoshi mi impediva clamorosamente di capire qualsiasi cosa. Sembravano un'orda affamata ed inarrestabile che si precipitava sistematicamente dove c'era dolce o cibo. Uno arrivò persino da me: - No, Non sono tue le caramelle, torna dal tuo creatore e fattele dare da lui, copia. - Gli dissi indignata, tenendomi saldamente stretta la tracolla con dentro i dolcetti. - E andatevene via di qua, maleducati che non siete altro, questo è un luogo dove potersi rilassare e poter ammirare uno spettacolo, non dove poter fare i comodi di un maleducato come te.. e come il tuo creatore. -
     
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    I Dango sono definitivamente assenti.

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    *Per fortuna nella tribuna d'onore non c'era praticamente nessuno. Perché altrimenti avrebbe dovuto spiegare agli alti papaveri di chissà che villaggio come mai le sue guardie del corpo nonché membri della Squadra Speciale di Suna nonché ninja di una certa esperienza si stessero comportando come due bambini di seconda elementare.*

    *E dire che tutto sommato le cose non erano andate poi così male, giro forzato per le bancarelle a parte. Anche i dieci minuti in cui i due ragazzi erano scomparsi per il mercatino erano passati senza troppi problemi, infatti conoscendo se stessa fin troppo bene si era limitata a rimanere immobile dove l'avevano lasciata, e se non altro ci aveva rimediato dell'ottimo zucchero filato alla fragola, che anche se non l'avrebbe mai ammesso l'aveva messa quasi di buon umore, tanto che il suo commento alle gozzoviglie del rosso fu piuttosto pacato.*

    Oh, beh, grazie Hoshi...però devi proprio ingozzarti a quel modo?

    *C'era solo una cosa che non aveva calcolato, e cioè l'assoluta incompatibilità tra le sue guardie del corpo, visti anche gli sguardi in cagnesco che si erano scambiati per tutto il viaggio, così mentre Hoshi continuava a infilare nella sua bocca una quantità umanamente inconcepibile di cibi di tutti i generi, continuando a parlare come niente fosse e fece per sedersi accanto a lei, Deidara con un'incredidibile sfoggio di grazia e precisione lo centrò per la seconda volta (almeno la seconda in sua presenza) con una delle sue graziose scarpe da ballerina in piena faccia, mandandolo in aria come una stella cometa che si portava dietro una scia di dolci e caramelle come detriti spaziali.*

    *L'urlo che accompagnò la parabola ascendente e soprattutto discendente del rosso le trapanò le orecchie, mentre seguiva quasi affascinata la pioggia di caramelle, dolcetti colorati e zuccherini vari che precipitava al suolo, o meglio sulle teste degli spettatori degli spalti sottostanti. E quando il ragazzo ancora steso a terra dolorante compose un sigillo, improvvisamente si rese conto che Tatsumaki junior stava per onorare la tradizione di famiglia di gran casinisti.*

    immypost1
    §Non sta succedendo davvero.§

    *Fase uno: negazione. Non poteva essere vero che Hoshi aveva appena creato a occhio e croce una sessantina di sue copie che stavano scemando sulla folla come le formiche quando calpesti un nido.*

    CITAZIONE

    -GIU’ LE MANI DAL MIO TESOROOOOOO!!!!-


    *L'urlo belluino e polifonico si abbatté sugli spalti assieme a un esercito dai capelli rossi, nell'istante stesso in cui Shaina si precipitava verso il parapetto e constatava l'entità della figuraccia che stavano per far fare al villaggio.*

    immypost2
    §Si, sta accadendo davvero, e io lo ammazzo.§

    *Fase due. Accettazione. Hoshikuzu Chikuma, degno nipote di cotanto antenato, aveva appena invaso l'intera tribuna con un battaglione di sue copie che non solo stavano frugando dappertutto incuranti dello scompiglio creato agli altri spettatori, ma stavano addirittura litigandosi le cibarie che raccoglievano. Seguire l'intera marmaglia sarebbe stato possibile solo per un essere dotato di una cinquantina di bulbi oculari, perciò Shaina si concentrò solo sulle copie più vicine, ancora combattuta sulla scelta del metodo che avrebbe usato per farlo a pezzettini.*

    *Fu in quel momento che si accorse del gruppetto proprio sotto alla tribuna Vip, composto per l'esattezza da un numero non ben precisato di Otesi e Fogliosi, tra i quali spiccavano la chioma rossa e gli occhi bianchi di una ragazza Hyuga che con assoluta e serafica calma cercava di togliersi dai piedi con logica e buon senso uno di quegli scalmanati che aveva puntato una borsa piena di dolci che teneva in mano. Le augurò mentalmente buona fortuna, visto che era difficile trattare con l'originale, figuriamoci con la copia, poi lasciò che la sua attenzione si spostasse su una sagoma che le sembrava familiare. Anzi, nella fattispecie tre sagome. Una era l'immancabile copia che sollevato il mantello di una ragazza stava rimirando quelle che non sembravano certo mele caramellate. L'altra era la suddetta ragazza, che sentito invadere il proprio spazio vitale aveva sollevato una katana che aveva già visto da qualche parte...e la terza, aveva tutta l'aria del Tanuki, come l'aveva chiamato quello sciroccato di Hito quella volta che stava per pestarli entrambi.*

    *E anche in quel momento stava per combinare qualcosa, visto come aveva caricato la ragazzina che ormai aveva riconosciuto essere Miyori e l'aveva sollevata come un fuscellino portandosela via in stile rapimento d'altri tempi. Fortuna che la mise giù subito dopo, sennò avrebbe avuto parecchio da spiegare a Konoha. Ma nel frattempo, mentre Miyori si sfogava, avrebbe fatto meglio a ridimensionare il polifunzionale Hoshi, che si era appena rialzato e stava apostrofando Deidara.*

    CITAZIONE

    -ECCO HAI VISTO CHE HAI COMBINATO?!!!.. ADESSO MI RICOMPRI TUTTO!!!.. HAI FATTO VOLARE VIA I MIEI DOLCI E IL RAMEN.. E I POLIPI AL VAPORE.. E I RAVIOLI.. E IL POLLO FRITTO.. EH.. EH.. LA LIQUIRIZIA!!! SI LA LIQUIRIZIA ROSSA!!!..-


    immypost3
    *Fase tre. Esplosione. In quel momento, il rosso avrebbe sentito un'aura omicida alle sue spalle, e voltandosi avrebbe incrociato lo sguardo di un mostro risorto dalle profondità dell'Ade, occhi che uscivano da un pozzo nero circondato da fiamme, e una voce sibilante che lo chiamava per nome.*

    Hoooshiii...

    *Rimettendo a fuoco l'immagine, Hoshi si sarebbe accorto che quell'ammasso di furia assassina altri non era che la sua Amministratrice che lo fissava con il chiaro intento di ammazzarlo con le sue mani. O forse no, ma l'impressione era quella. La ragazza fece tre passi verso di lui assestandogli un allegro cazzotto sulla testa, che impattò come la mazza di un gong e più o meno facendo lo stesso rumore.*

    Ritira_quegli_psicopatici.

    *L'ordine era secco e ogni parola pesava quattro tonnellate. Sarebbe stato meglio per Hoshi darle retta in quel frangente.*

    OT Mi fermo qui per dare modo a Hoshi e Deidi di infilarsi dopo il mio post, il cazzotto sulla testa di Hoshi è puramente autoconclusivo unicamente per motivi comici, se vuoi evitarlo dimmelo e lo renderò un cazzotto ipotetico ma non per questo meno doloroso XD
     
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  14. Roronoa™
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    Che forza! Rimase a bocca aperta quando vide in lontananza i due combattenti di marmo dal petto possente. Amava l'arte, specialmente le creazioni imponenti, le strutture di pietra capaci di far indietreggiare anche il più potente degli shinobi. Aveva deciso di recarsi a quell'evento per una sola ragione: un membro Yotsuki doveva esserci e lui, senza informare nessuno del suo clan, si era messo in viaggio con un mercante di Oto che bene conosceva. Alcuni giorni di marcia ed eccolo lì, in fila insieme ad una marea di persone che non vedevano l'ora di assistere agli scontri definiti da tutti "epocali". A sorvegliare la situazione vi erano decine e decine di guardie armate che affiancavano la coda.
    Aveva una gran voglia di spostare quella gente per il solo fatto di appartenere al clan Yotsuki, come riportato dal simbolo sul suo mantello, ma decise di evitare. Ne aveva tutto il diritto ma quel giorno non voleva rischiare di prendersi a pugni con un probabile shinobi testardo.

    Quando fu davanti all'entrata i suoi occhi non riuscirono a resistere alla tentazione di sbirciare sulle scollature di quelle donne addette al biglietto.
    CITAZIONE
    " Ben arrivato alla Fossa dei Sennin! Il costo del biglietto è di 500 ryo. "

    Eh cosa?! Aaah.. Si riprese con nochalance e ,senza far caso alla sua pessima figura, dalla sua tasca interna dell'abito bianco che lo avvolgeva Deveraux estrasse i 500 Ryo. Ecco a voi.
    Ricevuto il biglietto timbrato il Genin entrò nel vero e proprio quartiere allestito per il ricevimento degli spettatori. Vi erano decine e decine di bancarelle in cui si vendeva di tutto: dal cibo ai giochi, dagli oggetti per la casa a qualsiasi altra cosa possibile, ma al Genin importava ben poco di quelle cianfrusaglie. Era giunto fino al villaggio di Zuferi per osservare lo scontro e per sentirsi l'unico Yotsuki lì presente. Ormai tutto il clan sapeva cosa Deveraux sognava: il potere, scalare la piramide del clan per sedersi in cima ad essa. Posto 217, speriamo sia angolato bene. Dopo aver chiesto informazioni ad una delle tante guardie armate che passeggiavano per mantenere l'ordine, Deveraux fece ingresso nell'arena vera e propria, una struttura che si dimostrò frutto di una mente eccezzionale. Un campo di battaglia che ipnotizzò il giovane Yotsuki. Se non fosse stato per il potere immenso posseduto probabilmente dai combattenti il Genin avrebbe dato centomila Ryo per scendere a combattere, ma teneva troppo alla sua pelle.

    Senza cercare intorno qualche suo conoscente, per il momento, con fretta il ragazzo cercò il suo posto. Dopo averlo trovato ed essersi accomodato Deveraux constatò la poca presenza di otesi.

    Scusi è qui il posto 219? Fu disturbato da un ragazzo di circa 18 anni tremendamente alto , mai visto prima e senza coprifronte. Probabilmente un semplice cittadino. Deveraux rispose annuendo e fu in quel momento, proprio quando il ragazzino si mise seduto davanti a lui, che un idea malefica prese forma nella sua mente. L'otese non era di certo cattivo ma quel diciottenne ostacolava la sua visuale.
    Ad un tratto coloro che avessero avuto i sensi allenati si sarebbero resi conto che la mano destra del giovane era come circondata da uno strano e invisibile alone.
    Scusi ma io credo di averla già vista... La solita stupida scusa per provarci con il gentilsesso ma in quel caso non vi era nessuna miccia di passione in Deveraux, anzi. La mano destra si avvicinò lentamente alla spalla destra del ragazzo liberando tutto il suo potere nascosto. Una scarica elettrica avrebbe colpito il diciottenne che come un gatto saltò sul suo posto e schizzò di lato guardando Deveraux con occhi stupiti. [Potenza=5] Ovviamente quest'ultimo teneva la sua innata ancora attiva ma quella figura,incapace di capire cosa si era scaricato addosso a sè, non se ne sarebbe reso conto.
    Ehm...ti ho dato la scossa vero? Mi dispiace. Si sarebbe scusato così e il risultato fu raggiunto. Il diciottenne si mise seduto a qualche metro di distanza da Deveraux e con la mano sinistra si sarebbe toccato la spalla dolorante.
    Finalmente ho la visuale libera evvai!
     
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  15. elsamu
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    E QUESTO CHI E'



    Come avevo già immaginato la nuova ragazza conosciuta mi blocco subito, senza darmi speranze di continuare il discorso e magari un "approccio" almeno di amicizia.

    Imprevvisamente iniziarono a cadere delle cose strane dal cielo.
    Dopo un primo attimo di perplessità mi accorsi che erano caramelle, e appena dopo arrivano anche una sessantina di omini con i capelli rossi.
    Inizialmente non mi resi conto di chi erano, ma dopo un'attenta osservazione mi accorsi che era Hoshi.

    Ciao Hoshi, che ci fai qui?

    Finì appena a dire la frase che il rosso chiese a me e a Igoru di aiutarlo a raccoglierli le caramelle.

    In quel momento, la ragazza con cui stavo parlando sparì improvvisamente.
    Una figura la portò via improvvisamente.

    Hoshi, levati da qui. E' sparita Miyori. Sparisci da qui, ci sono come più importanti delle tue caramelle!!

    Siccome la visuale era bloccata da troppe copie feci un salto per cercare di localizzare la ragazza.
    Grazie al primo balzo riuscì a intravedere la figura della ragazza in spalla.

    Shay, è di là.

    Dovuto raggiungere la ragazza a tutti i costi. Chissà quali erano le intenzioni di quella persona che non avevo ancora mai visto fino a ora.

    Mi feci largo tra le maledette copie che c'erano, tirando anche alcuni pugni a qualche copia per farla spostare da li, fino a raggiungere la ragazza.
    Dopo pochi istanti raggiunsi la ragazza e il ragazzo che l'aveva portata via.

    Ei tu! Chi sei? Lascia stare quella ragazza.

    Se non si fosse notato fino ad ora ero davvero infuriato nero, sia con Hoshi che aveva fatto tutte quelle copie per delle inutili caramelle (ma ormai avevo capito che gli interessava solo cibo e donne), sia con il ragazzo che aveva portato via la mia nuova conoscente così, all'improvviso. Avrei potuto davvero fare follie. Odiavo questi comportamenti, e quando mi arrabbiavo era come se non esistesse più niente, tranne il mio "nemico".
    Chissà come avrebbe fatto il nuovo tipo appena arrivato.
     
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83 replies since 11/5/2011, 22:26   2722 views
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