La Fossa dei Sennin: il Torneo di Sangue

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    Scheda di Etsuko della Nebbia

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    La Fossa Dei Sennin
    Brusco Risveglio



    Erano passati solo pochi minuti dal momento in cui aveva dischiuso gl’occhi e pur i ricordi rapidi scorrevano nella mente, teletrasportandolo in un incessante vortice di luci e suoni in luoghi, alcuni completamente inconsueti, altri familiari.
    La realtà di quel luogo così affollato era distorta dall’immaginazione di Etsuko, confondendosi e mescolandosi, creavano un universo parallelo, una sorta di limbo, nel quale adesso il ninja aveva vissuto gli ultimi istanti.
    Eppur in lontananza poteva scorgere gli eventi che si svolgevano accanto a lui … ninja impegnati in sciocche baruffe, alcuni parevano maschi dominanti, presi dall’istinto di marcare il territorio e accaparrarsi la donna più bella del branco. Non si sarebbe sorpreso se qualcuno di quelli avesse cominciato a pisciare in giro, per diffondere i propri umori e odori in modo tale da dissuadere probabili contendenti. Per non parlare del rosso, già troppe volte in quella giornata l’aveva visto vagare nella raccolta di caramelle. Doveva persino essere un ninja accademico e dal consumo di chakra consistente, pur di un certo livello.
    Come eravamo caduti in basso… Sensei incompetenti iniziavano quella plebaglia al mondo ninja!
    Era stato pure lui sensei accademico e di certo, l’impronta del suo insegnamento era totalmente differente.
    Lui che avrebbe preferito ristabilire la famosa nebbia di sangue, pur di non affidare le leve Kiriani in mano a dei rammolliti.
    Per non parlare di chi con aria saccente si chiamava fuori dalle lotte tribali, ma che in realtà bramavano il corteggiamento di qualcuno. Tra questi aveva attirato la sua attenzione la ragazza della famosa casata della foglia, il tratto distintivo degli occhi bianchi era innegabile, con fare civettuolo aveva intrappolato un ninja del suono … che ora da paladino della legge, si ergeva in sua protezione.
    Una sola parola Patetici.
    Ma ella era fondamentale … non perché gli interessasse a livello estetico, Etsuko non aveva tempo da perdere in queste cose, mai si era innamorato, aveva poi un concetto di relazione astratto, che si soffermava ad una semplice trombata qua e la nei quartieri popolari della nebbia. Ma per i geni che ella custodiva… Eppure aveva un’aria così familiare…
    Dove l’aveva già vista? Proprio non riusciva a ricordarlo.
    E quella bimba? Cosa ci faceva lì?
    Logorroica, scostante, indecisa e così forzatamente gentile, doveva nascondere qualcosa, quell’autocontrollo era troppo ostentato.
    I ragionamenti del nebbioso non avrebbero risparmiato nessuno, se solo potessero leggere i pensieri del kiriano, adesso avrebbe gli sguardi iracondi di tutta quella gente puntati su di lui.
    Poi una voce da lontano… sempre più insistente, così dannatamente vicina, ora, l’avrebbe richiamato alla realtà.



    CITAZIONE
    Mi scusi lei. Potrei sapere chi è?

    Come da una prolungata apnea Etsuko, avrebbe riaperto gl’occhi con una tremenda sete d’aria, che per qualche secondo, gli avrebbe richiesto una respirazione ostentatamente asmatica e affannata, sino ad un respiro completamente regolare pochi istanti più tardi. Gli occhi sbarrati e fissi sul ragazzo che gli rivolgeva parola.
    Gola secca, deglutire ed eccolo aprire bocca …
    L’espressione ora diventava beatamente tranquilla, simile a chi finalmente ha riuscito a mandar giù un boccone rimasto di traverso.

    Lei? Ma insomma … sembro addirittura così vecchio? Avrebbe scherzato Etsuko, tentando di mantenere l’atteggiamento più simpatico che conosceva, materia in cui decisamente non eccelleva.
    Sono un semplice ramingo, passavo di qui e ho deciso bene di godermi questo spettacolo, dev’essere fantastico poter vedere i più grandi ninja del mondo all’opera qui.
    Tu invece?


    Continuava a sorridere Etsuko, odiava mentire, d’altra parte però quella era semplicemente una camuffata verità, aveva semplicemente omesso il luogo di provenienza e tanto, tanto altro … ma lì non era importante.
    Mentre con la coda dell’occhio si guardava attorno, avrebbe fissato la ragazza, Shay, era quello il nome con cui l’avevano chiamata, se avesse incrociato il suo sguardo, avrebbe fatto un semplice cenno del capo, un assenso o semplicemente una piccola riverenza in segno di saluto, la stessa cosa, l’avrebbe ripetuta con la piccola Miyori… per poi riprendere a parlare con il tizio che gli era accanto.

    Mi chiamo Etsu… Anche quella una mezza verità. Tu sei? Nel mentre gli allungava la mano per stringerla.

    Pochi minuti dopo e finalmente un viso conosciuto, anzi due… Shaina… era proprio lei, la vecchia sensei degli ormai lontanissimi corsi genin, chissà se quella si ricordava del nebbioso, eppur questo sarebbe stato un problema, aveva appena evitato di dire alcune cose sul suo conto. Ma ripensandoci la vecchia sensei non doveva essere per nulla a conoscenza sulle sue attuali attività, ne grado ne progressi fatti… a dir la verità per lei era un semplice ex allievo, una conoscenza sporadica, di tanto tempo addietro.



    CITAZIONE
    Vogliate scusarmi, signori. Il mio nome è Shaina Otori, Amministratrice di Suna, e queste persone sono Deidara Yagi, Hoshikuzu Chikuma e Yuki. Siamo venuti a scusarci per il trambusto creato dalla mia guardia del corpo, non è così Hoshi?

    Cosa? Quello era la sua guardia del corpo?
    Aveva rizzato le orecchie e non era riuscito a trattenere un ghigno alle parole dell’amministratrice di Suna, chiunque gli fosse strato vicino avrebbe potuto notarlo, ne Etsuko si sarebbe premurato di tenerlo nascosto. un villaggio rispettabile come quello della sabbia, messo al ridicolo dalla guardia del corpo della amministratrice.
    Ripensava ironicamente al suo amico Godsan, persino Fujiko, sapeva sceglierseli meglio i ninja di compagnia.
    Rivoltandosi verso il ragazzo avrebbe aspettato la sua risposta…

    Dicevamo? Avrebbe ripreso come se nulla fosse successo.



    Scusatemi, non ho nulla contro nessuno, Anzi... è solo che il mio Pg è un pò Stronzo XDDD
     
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  2. elsamu
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    NUOVI ARRIVI



    Ritornato dal gruppetto vidi Shay squadrarmi in malomodo.
    Sicuramente non era rimasta contenta di come avevo ri-accompagnato la ragazza da loro, ma non avevo altre soluzione.
    Ebbi appena il tempo di far sedere la ragazzina e ascoltare cosa avevano da dire, che il ragazzo che inizialmente mi aveva sbattuto contro la mia gamba iniziò a "rimproverare" Miyori che si stava ancora riprendendo da tutto quello successo.

    Se Oniji fosse stato attento si sarebbe accorto che già dopo la prima frase Zacaria si era alzato e messo accanto a lui.
    Zacaria lasciò terminare il discorso al ragazzo, ma ogni parola che fuoriusciva dalla sua bocca lo faceva alterare sempre di più.

    EI TU! - appoggiando la sua mano destra sulla spalla sinistra di Oniji e tirando la spalla all'indietro per farlo girare verso di me e fissandolo così negli occhi a pochissima distanza - NON OSARE MAI PIU' USARE UN TONO DEL GENERE CON DELLE RAGAZZE. Sopratutto con Miyori. Quello che fa sono affari suoi,non tuoi. Riprovaci e questa volta farai i conti con me. E non sto scherzando.

    Il ragazzo difficilmente non avrebbo notato gli occhi di Zacaria. Avevano quasi preso una colorazione rosso sangue. Zacaria era su tutte le furie, ma grazie al suo auto-controllo riusciva ancora a non agire e provocare una mega rissa.

    Se non vuoi guai ti conviene finirla di usare questi toni. Fino ad ora ti sei comportato proprio male, e non mi stai per niente simpatico se non cambi atteggiamento nei confronti dei presenti.

    Come se non fosse successo niente Zacaria si abbasso a livello Miyori e si avvicinò per sussurrargli qualcosa

    Ei, tutto ok? Scusa per i modi, ma queste cose non mi piacciono. Ti chiedo perdono per i miei modi, ma in questo momento mi interessa solo il tuo bene viste le tue condizioni.

    Zacaria, rivolgendosi a Miyori era tornato tranquillo e sorridente, ma l'arrabbiatura nei confronti di quel ottese (spero si scriva così) non gli era passata e non gli sarebbe passato a breve. Qualsiasi gesto non piacevole a Zacaria lo avrebbe rimesso all'erta e non lo avrebbe di certo tirato indietro per piazzargli un cazzotto.

    Indietreggiando di un passo tornai a sedermi accanto a Miyori, ma controllando comunque con la coda dell'occhio Oniji.

    Dopo pochi istanti mi accorsi del nuovo personaggio seduto dietro al nostro gruppo. Era li fermo con gli occhi chiusi, come se stesso riposando estraniandosi da tutto il resto.

    Appena gli rivolsi la parola chiedendogli chi era mi rispose

    CITAZIONE
    Lei? Ma insomma … sembro addirittura così vecchio?

    Bè, vecchio no, ma sa, le do del lei per correttezza. Ancora non la conosco. - continuai sorridendo - Bè, si presenti.

    CITAZIONE
    Sono un semplice ramingo, passavo di qui e ho deciso bene di godermi questo spettacolo, dev’essere fantastico poter vedere i più grandi ninja del mondo all’opera qui.Tu invece?

    Bè, non stavo capendo ancora molto bene se il nuovo personaggio mi stesse prendendo in giro o cosa, ma mi fidai di lui, anche se non al 100%.

    Bè, io sono qui per studiare e osservare vari tipologie di combattimento e poi ne approfitto per cercare di conoscere gente nuova, - e girandomi verso l'ottese con cui avevo avuto la discussione continuai - anche se non tutti sono così simpatici e cortesi.

    Poco dopo si presento con il suo nome
    CITAZIONE
    Mi chiamo Etsu… Tu sei?

    Ah si, dimenticavo. Il mio nome è Zacaria – allungando la mano per stringergli la sua.

    In quel momento vidi l’attenzione del nuovo ragazzo spostarsi su qualcosa dietro di me.
    In modo lulminio mi girai di scatto e vidi quattro persone avvicinarsi a noi, due maschi e due femmine.
    I due maschi lo avevo già riconosciuti anche se erano ancora un po’ distanti dalla nostra zona:
    Hoshi, il mio maestro al corso genin e allenatore, e Yuki, quello strano tizio che aveva “rapito” Miyori in precedenza.
    La ragazza più piccola del gruppo si presentò immediatamente a noi.


    CITAZIONE
    Vogliate scusarmi, signori. Il mio nome è Shaina Otori, Amministratrice di Suna, e queste persone sono Deidara Yagi, Hoshikuzu Chikuma e Yuki. Siamo venuti a scusarci per il trambusto creato dalla mia guardia del corpo, non è così Hoshi?

    Zacaria superà tutti gli altri e prese la parola.

    Piacere mio di conoscerla, - inchinandomi e porgendoli la mano per un saluto – il mio nome è Zacaria.

    Se anche la ragazza avesse allungato la mano mi sarei avvicinato e le avrei baciato la mano come da vero gentiluomo .

    Presentai poi velocemente i miei compagni al gruppetto.

    Avrei fatto poi la stessa cosa con l’altra ragazza.

    Yuki, ancora impresso nella mia mente a causa di quel via vai in precedenza, venne salutato con un semplice cenno con la mano ed un Ciao molto semplice.

    Guardando Hoshi Zacaria continuò a parlare

    Ma sei sempre il solito!? Ne combini sempre una e poi tutti devono risolvere al posto tue eh!? – sorridendo presi dallo zaino un paio di caramelle e lanciandole nella sua direzione continuai – tieni questo, almeno consolati un pò

    Ero sempre più contento di fare amicizie nuove.

    In quel momento la mia attenzione vennè nuovamente spostata da una voce che veniva dalle mie spalle, era Etsu.

    CITAZIONE
    Dicevamo?

    Bè, si stava comportando come se non fosse successo niente.

    Etsu, mi sembra scortese continuare il nostro discorso ora che è arrivata gente. Riprendiamo dopo. Ok? Che ne dici?

    In qualsiasi caso mi sarei fatto in parte, lasciando la vista libera per il ragazzo alla mie spalle.

    Rivolgendomi al gruppetto appena arrivato – Bè, questo è Etsu, un ragazzo appena arrivato. A voi le presentazioni.


    Edited by elsamu - 28/7/2011, 18:23
     
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  3. newlord
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    Il mio concittadino iniziò a fare una predica colossale a Miyori.
    Non riuscivo comunque a capire il motivo di così tanta ira, dato che a mio parere, la ragazza non aveva fatto niente di male, anzi, era appena tornata dopo essere stata "rapita".

    Non ero infastidito dalla sua reazione però mi dispiaceva per la ragazza visto che, come aveva detto precedentemente, non si sentiva neanche tanto bene.
    Cercai di intervenire

    -Ehi...-

    La mia voce si bloccò: Zacaria era intervenuto prima di me facendo prevalere le sue ragioni.
    Non l'avevo mai visto così furioso, ero abituato ad uno Zaca pacifico e amichevole e il suo salto di nervi mi sorpese non poco.

    -Cavolo,speriamo non si cacci nei guai con quello lì...preferirei non entrare in conflitto con quelli del mio villaggio...-

    Comunque se fosse stato necessario, non avrei avuto indugi nel difendere il mio amico da un eventuale aggressione nemica, tenevo troppo agli amici.

    Intanto il mio compagno di team si calmò e dopo essersi assicurato delle condizioni di Miyori riprese il suo posto difianco al mio e quello della ragazza.
    Dopo essersi accomodato iniziò a colloquiare con una figura dietro di noi. Capìì soltanto che,come me, era venuto ad assistere al combattimento lì alla fossa.
    Ero più interessato alle quattro persone che si dirigevano verso il nostro gruppo.
    Tra i quattro personaggi riconobbi Hoshi, che come immaginavo era tra gli spalti e il tipo che qualche minuto prima aveva preso con sè Miyori.
    Le altre due figure erano donne. Una delle due era alla guida del gruppo e prese parola:

    -Vogliate scusarmi, signori. Il mio nome è Shaina Otori, Amministratrice di Suna, e queste persone sono Deidara Yagi, Hoshikuzu Chikuma e Yuki. Siamo venuti a scusarci per il trambusto creato dalla mia guardia del corpo, non è così Hoshi?-

    -A-amministratrice di Suna?!?!? Non mi sarei mai aspettato una visita da una persona del genere qui tra la gente, diciamo, "comune".
    Eheh...il sensei è sempre il solito.Comunque è sorprendente che perfino gli amministratori dei diversi villaggi siano presenti a questo evento, deve essere davvero qualcosa di grosso.Ho fatto bene a venire.
    -

    Zacaria da vero gentleman,si inchinò alla ragazza.

    -Certo che il ragazzo non perde tempo, eh bravo Zaca-

    Intanto mi presentai all'amministratrice e ai suoi compari.

    -Salve sono Igoru,anche per me è un onore conoscervi-

    poi riferendomi a Shaina

    -Non si preoccupi,non vi dovete scusare, per quanto mi riguarda conosco Hoshi-sensei e saprà anche lei che è un tipo vivace...non riesce a trattenersi...
    Riguardo l'incidente ho solo guadagnato...-
    mentre dicevo quest'ultima frase mi sarei dato delle pacche allo stomaco con la mano per far notare la mia sazietà.
    Il sensei avrebbe capito cosa intendevo.

    -Sensei!!!E' davvero un piacere rivederla! Come stà? A parte questo intoppo?-

    [...]

    Zacaria ci mostrò l'uomo con cui stava chiaccherando prima dell'arrivo dei Sunesi.
    Mi sarei ripresentato anche a lui.
    -Piacere,io sono Igoru-
     
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  4. Yami Kaguya
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    ¬ S a n ¬
    Worn Out Masks
    Worn Out Patience
    Try Out - Behaviour

    Un'altra persona che voleva aggiungermi alla sua lista nera. Forse stavo davvero iniziando a prendere le cattive abitudini di Hito, nei rapporti con le persone.
    Anche se per fortuna almeno avevo ancora il buon senso di non travisare le parole delle persone secondo ciò che faceva comodo a me.

    "Non indulgerai in tentazioni"? Immagino di dover ringraziare il tuo autocontrollo, allora. Ti sto irritando così tanto, Miyo-chan?
    Ah comunque sì, è una cosa mia personale, diffida delle imitazioni. Chiunque altro cercherebbe di farti cose poco simpatiche, dopo averti salutata in quel modo, credimi.


    Quella ragazza generalizzava su tutto. Di quel passo prima o poi mi sarei trovato davanti alla porta di casa un sindacato degli Shinobi, a impormi di non fare certe cose usando il nome della mia professione. Supponevo però di essermi chiarito, quindi, o meglio "forse", l'avevo scampata tutto sommato.
    Chiuso però quell'argomento, arrivò l'altro. Decisamente più serio, e stavolta con un'accusa diretta, nascosta fra le righe.
    Non colsi però la palla, e rimasi dunque sulla linea pacifica come risposte.

    "Distacco"? Veramente all'arrivo alla prigione, da quel che ricordo ti ho fatta arrabbiare di nuovo. Pensi che da allora sia stato "distaccato", Miyo-chan?
    Lo pensi davvero?


    Wow. Era la prima volta, che mi dicevano che non ero appiccicoso, ma distaccato. Fu quasi una sorpresa. E il chiaro segno che quella ragazza, se sbagliavi una volta se la legava al dito bella stretta. E probabilmente con un filo di acciaio rinforzato, tanto per non dimenticare.

    Se perdi la calma, vuoi dire che hai molto stress. Lieto di darti una valvola di sfogo, Miyo-chan. Dimmi se esagero però, ok?

    Decisi di rimanere sul vago, di non inoltrarmi nel nocciolo della conversazione, per il momento. Non era nè tempo nè luogo, per tirare fuori quei discorsi. Così deviai un'altra volta, e per un attimo sembrai aver preso la strada giusta. L'attimo successivo però, notai di nuovo di averla irritata, e dunque rimasi ad ascoltare ciò che aveva da dire a riguardo di Susumu.
    Qualcosa che dopotutto avrei anche dovuto immaginare.

    Oh. Quindi sto rischiando un kunai nella schiena per molestie? Mmm... potrebbe rovinare un attimo il pomeriggio senza pensieri, in effetti. Se lo vedi, potresti chiedergli se può evitare di farlo, per cortesia? Ho capito l'errore, non lo faccio più, giuro.

    La guardia del corpo effettivamente faceva un pò schifo, ma quello evitai di dirlo. Certo presi nota dell'ostacolo aggiunto, ma evitai di guardarmi ancora intorno.
    Certo se avesse provato a rovinarmi la giornata, potevano esserci problemi seri. Ma se non era intervenuto sino ad allora, immaginai non l'avrebbe fatto fintanto che avessi mantenuto un contegno.
    E per il resto, a complicare le cose arrivarono le parole di Miyori, e il suo riportare a galla la prima discussione decente che avessimo mai avuto.
    Anzi forse l'unica, e solo perché ero rimasto zitto per la maggior parte del tempo. Lo feci anche in quel caso, ma non perché stesse raccontando una storia.
    Credevo infatti che il fastidio fosse la cosa peggiore, che potessi sentire. Ma non avevo previsto, il dolore e il pentimento. Rimasi a fissarla prima stupito, poi scettico. Ma la replica che volevo darle, non arrivò alla gola. Non perché non ci riuscissi.
    Era solo il mio buonsenso, a farmi stare zitto. E così rimasi per tutto il discorso, raccogliendo le idee quanto terminò.
    E iniziando a ridere. Sonoramente. Quasi come se volessi soffocare in quella risata, ciò che in realtà avrei voluto dire.

    Scusa...ah ah...scusa, davvero, ma detto da te...
    Sbaglio, o proprio un ninja e una principessa, sono responsabili della tua nascita?
    Che tu dica che è una realtà che non si potrà mai cancellare è...pfff...ah ah ah ah...ah....


    Risi finché rimasi senza fiato. Poi tornai a guardarla, e non ci fu più nulla di gioioso, nel mio sguardo. Per quel che mi riguardava, aveva appena infangato la memoria di chi aveva dato la vita, perché lei nascesse. Ma non dissi nulla, visto come non fossero affari miei. Risposi invece a quello che mi riguardava, e dove ero io ad aver infangato qualcosa, evidentemente.

    Non sò cosa tu creda, di aver visto. Non sò se hai ragione tu, e ti ho delusa, o semplicemente nella mia sorpresa quando mi hai detto chi sei, si sia infilato qualcosa che non era, e non sarà mai, ciò che tu credi.
    Ovviamente di persone che concorderebbero con te, ne potresti trovare ad ogni angolo di strada. I nobili assegnano le missioni, i ninja le eseguono. Le regole per i rapporti fra due caste così diverse, sono assolute e negano qualsiasi relazione non professionale.
    Tuttavia tu sei la prova, che le regole possono essere infrante. Che siamo noi, a decidere se siano giuste o meno.
    Quindi sii sincera con te stessa, e non usare me come una scusa per scappare dalla paura di farti nuove amicizie.


    Almeno quella parte, volevo dirgliela. Poteva pentirsi quanto voleva, di essersi aperta con me. Forse aveva ragione. Ma dato che l'aveva fatto, l'unica cosa che potevo fare era essere chiaro con lei. Tanto, da quel che vedevo avevo già rovinato un bel pò le cose.

    Ferma, lasciami finire. Sò che hai paura, è comprensibile. Ma la verità è che generalizzi troppo, Miyori, e in fondo lo sai che le persone non sono tutte uguali.
    yukimiyo11
    Potrai avere amici che ti accetteranno solo come Miyori Uchiha, e altri che lo faranno anche con la principessa di Suiren. E' vero, potrebbero abbandonarti quando scopriranno il tuo segreto. Forse scoprirai in quel momento che tu tenevi più a loro che loro a te, se in quel momento vorranno fare un passo indietro e tenere le distanze. Non puoi sapere a primo acchito chi ti rimarrà amico per sempre, e hai paura di soffrire per questo, a ragione. Forse ti capiterà, forse no, capisco che non vuoi rischiare.
    Non mettermi però tra loro, Miyori. La tua storia mi ha lasciato sorpreso, lo ammetto. Per un attimo, sono stato incerto su come trattarti.
    Però sono qui, ora. Credi forse che prima ti avrei trattato così, se volessi essere freddo con te? Credi che non avrei già troncato la conversazione, anzichè cercare di spiegarti che stai sbagliando?
    Te lo dirò chiaro e tondo, allora. Principessa o ninja, non conta niente per me. Mi comporto come credo giusto, non secondo etichette e consuetudini. Quindi credimi che qualsiasi cosa tu abbia visto in me quel giorno, è stato un mio momento di debolezza, se proprio sei convinta di aver visto ciò che credi.
    E mi dispiace di non aver messo le cose in chiaro la mattina dopo. Sul serio. Mi dispiace che tu creda di aver fatto un'idiozia, a confidarti con me.


    Era la prima volta, che un approccio riusciva ad andare così male. Avevo decisamente sottovalutato la confessione di quella notte, o meglio, le conseguenze che aveva lasciato su Miyori. Capii solo allora che la mia faccia di bronzo era venuta meno nel momento peggiore, e che il mio atteggiamento sino ad allora era stato sbagliato.
    Ma pazienza, bastava chiarirsi, almeno sui fraintendimenti più grossi. Terminate quindi le scuse, mi rialzai per liberare anche la Katana, ma l'espressione sul volto della ragazza sembrava una porta chiusa. E sinceramente ero a corto di argomenti di conversazione, arrivati a quel punto.

    Quando arrivò il "Cavaliere" al salvataggio della Principessa, quindi, almeno dovemmo entrambi far fronte al nuovo arrivato, e mettere da parte l'atmosfera che si era creata. Parlando a titolo personale, l'introduzione di quel tizio mi aiutò a riprendere parte del mio buonumore, e quindi a riflettere sulla prossima mossa. Anche se a dire il vero, gran parte della mia mente era intenta a controllare che stavolta, fossi riuscito a farmi capire dalla fogliosa. Anche se ormai sembrava essere troppo tardi. Rimasi ad ascoltarla, mentre esitante cercava di difendermi, ma ciò che fisse mi suonava strano.
    "Tomodachi", diceva lei... mi chiesi come potesse dire una cosa simile, dopo il resto del discorso. Esattamente dov'era, che aveva espresso amicizia nei miei confronti? Ero io a non capire più le donne o cosa? Forse avrei dovuto cogliere qualche messaggio subliminale, qualche allusione?
    Sì, forse. Ma se non ci riuscivo, non potevo certo inventarmeli, i messaggi.
    In ogni caso replicai a mia volta al Cavaliere, e spronai Miyori a non chiudersi le porte da subito, con le persone. Da come si erano messe le cose, pure quello sarebbe stato colpa mia, ora come ora.
    CITAZIONE
    La prossima volta cerca di comportarti diversamente altrimenti non sarò così buono.

    Lo guardai un istante, chiedendomi dove fosse stata la bontà. Stava forse dicendo che si era preparato a darmi una ripassata, venendo sin là, e che dovevo essergli grato che si fosse limitato a qualche rimbrotto?
    yukimiyo13
    Probabilmente sì. Konoha era Konoha, d'altronde. Probabilmente comunicavano in fogliese fra loro, e da qualche parte ci doveva essere stato un messaggio che esprimesse la sua bontà d'animo nei miei confronti.
    Devo ammettere, che non riuscii a controllare uno spasmo della mano di pochi millimetri verso la schiena, a quelle parole. Si poteva però definire come una di quelle volte dov'era davvero il caso, di mostrare un pò di maturità una volta tanto. Decisi quindi di fare il docile, e chiudere lì il tutto.

    Certo, certo, signore. Farò il bravo da ora in avanti, promesso.

    Sparii grazie alla Shunshin, e quando arrivai sugli spalti, mi fermai un attimo a guardare ciò che mi ero lasciato dietro. Rimasi però solo pochi istanti, sulla figura del cavaliere che prendeva in spalla la principessa, sebbene con mio stupore mi stessi ritrovando a sorridere amaramente, nell'osservare come avessi servito a quel tizio su un piatto d'argento la possibilità di far bella figura. Miyori oltretutto non fece un fiato, quando se la caricò in spalla.
    In conclusione, si era già fatta un amico. Chissà se potevo già dire di aver vinto la scommessa.
    Ad ogni modo, la mia mente era già tornata indietro a ciò che aveva detto, e la risposta che avrei voluto dirle.
    yukimiyo12
    Mi immaginai un futuro in cui sarebbe riuscita a trovare molti amici, dove riconquistava il suo regno, dove dopo essere tornata sul trono doveva far fronte agli sguardi di chi credeva fosse solo una ragazza normale. E mi immaginai la maggior parte delle persone mentre l'accettavano così com'era.
    Suonava come una fiaba. Talmente tanto, da rendere quel sorriso amaro, il sorriso di un adulto che ascolta il sogno di un bambino.

    ... Il racconto che stai scrivendo, non può avere un lieto fine, Principessa di Suiren.
    Ma temo di non essere io, il cavaliere che dovrà aprirti gli occhi.


    La politica, non si sarebbe mai piegata alle fiabe. L'entrata trionfale della principessa scomparsa, avrebbe richiesto molti più sforzi che nei racconti progettati per insegnare ai bambini a credere nel bene e nella ricompensa che spetta ai puri di cuore. Una corte nobiliare, rappresentava un campo di battaglia dove la fiducia nei propri simili, veniva trattata come un'ingenua utopia.
    E alla fine un re, non poteva reggersi su nient'altro che il sostegno del suo popolo. Ora come ora, Miyori era troppo giovane per sapersi destreggiare in un mondo simile. E la consapevolezza che era anche colpa mia, il suo stato d'animo attuale, per certi versi giocava a suo sfavore.
    La speranza di fare qualcosa senza nessun amico, era la vera fiaba dell'eroina solitaria che quella ragazzina credeva di poter interpretare.
    Anche se a vederla in quel momento, non era proprio solitaria. Il sorriso amaro tornò, e ma almeno mentalmente mi ero sfogato. Avevo fatto del mio meglio per essere il buono della fiaba, ma la realtà era un'altra.

    ...In conclusione, pare che esistano ancora i cavalieri bianchi, Miyo-chan.
    Forse dovevo capire prima, che io ero uno nero.


    Anche se avevo lanciato la scommessa con Miyori, non mi era sembrata particolarmente volenterosa ad ascoltare consigli. Ma anche quella poteva essere una prova, a mio dire.
    Di tutto quello che aveva detto, su una cosa concordavo. Se fosse tornata sul trono, sarebbe stata sola. Non c'entrava essere accettati o meno. Era solo il destino di chi regnava. Se si fosse fatta abbattere da me, da ciò che nemmeno volevo fare, allora era meglio che rimanesse dov'era. Forse mi ero fatto ingannare dal suo aspetto, o forse avevo creduto di avere di fronte una persona diversa.
    Rimaneva che avevo proprio sbagliato tutto, ad approcciare una quattordicenne in quel modo. Meglio Sasha non sapesse nulla di tutto quel casino, o me l'avrebbe rinfacciato per mesi.

    ...Forse è solo sfiga, non è possibile che faccia così schifo. Solo sfiga, sì, solo sfiga.

    Diedi le spalle al mio fallimento, e proprio in quel momento entrai in una specie di imitazione della fiaba di cenerentola, tanto per rimanere in tema con le riflessioni di prima.
    Ovviamente non trovai una scarpetta di cristallo, ma di sicuro quella non era uno stivale o una qualsiasi calzatura maschile. Riguardo invece a cosa ci facesse lì, non tardai a trovare la proprietaria, e per certi versi anche a immaginare come fosse stato usato, prima di finire per terra.
    Ciò che però non potei immaginare, fu la reazione della proprietaria, l'allievah. Avevo immaginato che la calzasse prima di prendermi a calci in faccia, che me la strappasse di mano, che mi accusasse di starle molestando sessualmente un piede.... ma di certo non a vederla diventare rossa come un pomodoro maturo.
    CITAZIONE
    -YUKI!!!.. e tu che ci fai da queste parti?!!..-

    Immagino quello che ci fate vo-
    CITAZIONE
    « C-c-che diav...??! »

    Avevo spostato il mio sguardo da Deidara ad Hoshi, solo per un secondo, ma fu sufficiente perché la ragazza sparisse dalla mia vista, almeno per un attimo.
    Prima il piede c'era, dondolante, e l'istante successivo la ragazza decise di tener fede al suo primo soprannome, e attaccarsi a Shaina come se fosse la sua ombra.
    Solo che di solito la mora stava dietro, e l'altra davanti con sguardo omicida. Ciò che vedevo invece, era l'esatto contrario. Ma che...?
    CITAZIONE
    « Lo Straniero dell'altra volta!!! »

    ..Straniero. Detto da una mia concittadina. Sì, era palesemente sfiga, quella. E comunque che diamine le era preso?
    Mmm... forse cercare di pormi in inferiorità come status sociale, avrebbe aiutato. Valeva la pena provare, d'altronde che fosse al villaggio da più di me era senz'altro vero.

    ..Senpai, gliel'ho detto, mi chiamo Yuki...

    Feci un leggero sospiro di rassegnazione, e quindi tornai a parlare a Hoshi, ricordandomi di dovergli ancora una risposta.

    Ah sì, scusa Hoshi... come stavo dicendo, non vi trovavo da nessuna parte, così ho cercato di capire dov'eravate spariti, e mi hanno detto che eravate venuti qui. Il resto puoi immaginarlo, ho solo fatto fatica a trovar...
    ...Hoshi, che stai facendo?


    Il rosso si era messo fra me e Shaina, che tra parentesi si era attirata il mio sguardo interrogativo addosso, quasi se le stessi chiedendo tramite quest'ultimo se mi fossi perso qualcosa che potesse spiegare il comportamento di quei due.
    Forse era proprio l'arena a rendere la gente così..?
    CITAZIONE
    -Woow!.. non ho mai visto Deidi reagire a quel modo.. di solito la gente prima la ammazza e poi la evita.. invece questa volta è scappata e basta.. eheheh.. ooh ma forse ho capito..ehi Yuki mi sa che hai fatto colpo!!!.. direi che la biondina si è presa una bella cotta per te!..BUAHAHAHAHAH!!!..-

    Alla fine, Hoshi aveva evidentemente cercato a sua volta di trovare una risposta al bizzarro "benvenuto" di Deidara. Lodevole ma... parlavamo di Deidara Yagi, una ragazza che avrebbe fatto scappare una vergine di ferro con la coda tra le gambe.
    Certo anche con tale consapevolezza non era che la giudicassi "ignorabile", ma da lì a credere sul serio a una teoria così campata per aria, ce ne voleva. Mi misi quindi la mano libera sulla fronte, ma almeno quel pensiero mi aiutò a riprendere del tutto possesso del mio buonumore. Nulla era come Suna.... e per certi versi era un bene. Ne bastava uno di Hoshikuzu Chikuma, e lo stesso valeva per Deidara.

    Sì, certo... attento che ha ancora l'altra scarpa...

    Con quella uscita, Shaina sembrava essere tornata in possesso dell'usuale sangue freddo, e quindi a parole o tramite la barriera fisica rappresentata dal suo braccio teso, impedì a quella conversazione di proseguire ulteriormente, e all'allievah di saltare alla gola del Jonin per la scandalosa insinuazione.
    Dopodichè si rivolse a me con un "salve". Il che portava i conti a una fogliosa inviperita, una fogliosa irritata, una sunese scandalizzata, e una sunese...astenuta. Il problema se c'era doveva essere per forza con me, ormai era palese, ma trovarlo...
    Uh?
    Mmm... forse stava tutto nell'atteggiamento, a ben vedere. Con l'allievah sembrava andare bene, dopotutto non mi ero ancora trovato scarpe lanciate in faccia. E se quello potevo tenermelo, non restava che fare delle prove con gli altri tre, a quel punto.
    Primo di tutti, quello che stavo usando con l'amministratrice, qualcosa che a ben vedere puzzava di mezzo leccapiedi, e che aveva fino ad allora portato risultati pari a...zero. Decisamente da scartare.
    Cambiai quindi espressione nel rivolgere lo sguardo verso Shaina, e mi lasciai scappare uno sbuffo divertito, quando replicò alla mia richiesta di un posto a sedere.

    yukimiyo8
    ... Pff, "mortorio", eh? Allora il circolo dei "non sono qui per vedere scorrere sangue", ti dà il benvenuto. Al momento sono l'unico membro e presidente, ma accolgo con gioia la consapevolezza che non sono solo. A te và di iscriverti, Hoshi?
    Ah sì, scusa, la scarpa. Si è mossa così bene senza, che per un attimo avevo pensato l'avesse buttata, più che perderla.
    Senpai, al volo!


    Lanciai la scarpa verso le due ragazze con una parabola pronunciata, una volta che l'allievah avesse mostrato di aver notato il lancio in preparazione. Era abbastanza laterale da non rischiare di colpire Shaina, e abbastanza alta da risultare come un lancio facile per la "guardia del corpo dietro al corpo". Evitai di chiedere altre spiegazioni, Shaina dopotutto non aveva battuto ciglio di fronte al salto di Deidara, dunque per quanto io potessi trovarla strana, quella reazione per la mora doveva avere perfettamente senso. E in ogni caso sembrava dover svolgere i compiti di "tutrice" di Hoshi, e dunque si sentiva in dovere di porgere le proprie scuse alle..."vittime", se così si voleva chiamarle.
    E la cosa che più mi sorprese, fu appunto il fatto che mi lasciò libertà di movimento. "Se non ti dispiace"... Ok che avevo detto io stesso a Miyori che non ero in servizio, ma dette da un proprio superiore certe frasi lasciavano confusi. Certe volte credevo fosse troppo buona, quella ragazza.
    E la cosa era in effetti un problema. Il fatto che Hoshi dovesse scusarsi, solleticava quella piccola parte della mia coscienza che provava senso di colpa verso il rosso, se io a differenza sua me ne fossi legato le mani così. Certo io non avevo assalito i passanti in cerca di caramelle, ma come mi aveva rimbrottato Miyori, il basso profilo non era di casa quel giorno, dalle mie parti.
    Fu così quindi, che al cenno di Shaina decisi di seguire a mia volta il terzetto di Shinobi che invece in servizio lo era eccome, a giudicare dai loro atteggiamenti. Alla fine decisi di seguirli con la pelle d'oca, al pensiero di quell'angolo degli spalti che ormai era pieno di persone. Evidentemente Shaina non aveva notato la mia azione di prima, altrimenti che fossi a disagio con le folle sarebbe dovuto essere chiaro no?
    ...Ok forse no. Ma ormai era tardi, dunque decisi di rimanermene in disparte, dietro al terzetto. Alzai semplicemente una mano quando Shaina fece il mio nome, ma se non mi avevano notato prima, dubitavo l'avrebbero fatto allora. L'unica cosa che mi assicurai di fare, fu un timido gesto di saluto verso Shay, seguito da un altro in cui chinavo la testa con le mani giunte sopra di essa, in un chiaro "scusa". Non serviva essere psicologi, per cogliere che la ragazza era irritata.
    Per il resto, accanto a Shay c'era Miyori, e accanto a lei il cavaliere. Con mia sorpresa pure lui mi salutò, e senza nemmeno aggiungere particolari inflessioni nella voce. Forse mi aveva perdonato, forse no.

    ..Salve.

    Dopo aver replicato con un cenno della mano e un sorriso divertito ai vari saluti, a distrarmi dal resto ci fu qualcos'altro. Ovvero che Shaina, tramite le parole che rivolse a Miyori, mi fece comprendere di aver visto la mia piccola performance. E si stava pure scusando con la fogliosa, facendomi totalmente cambiare idea su di lei.
    Alto che gentile, quella ragazza si stava rivelando un genio a pizzicare le corde della mia coscienza, fra il farmi finire lì e quella frase dispiaciuta. Rimasi in attesa della risposta, e quindi lasciai uscire l'ennesimo sospiro degli ultimi cinque minuti. Mi chiesi almeno tre volte perché dovevo essere così ostinato, in certe cose.
    Poi feci qualche passo in avanti, non degnando di uno sguardo un tizio che aveva fatto lo stesso con me, e quindi mi fermai davanti a Miyori, rivolgendomi però prima a Shay.

    ...Se ammetto di essere un cretino, potresti chiudere un occhio su quanto accaduto prima? Non sò cosa mi sia preso, a mente fredda è...stato piuttosto folle. Scusa per non averti salutato prima, diciamo che... una volta superato il limite, anzichè fermarmi mi sono fatto prendere la mano. Scusa.

    Subito dopo, spostai lo sguardo di qualche decina di gradi, e guardai Miyori qualche istante.
    yukimiyo15
    Esitai parecchio, devo ammetterlo, ma alla fine mi inclinai in avanti sino a portare quasi sullo stesso piano i nostri due sguardi, e dunque parlai.

    Poi, devo ancora delle scuse un pò più sentite a qualcuno, come ha detto chi è più saggio di me. E qualche segno più materiale del mio pentimento, magari.
    Quindi....come dire, ti và di fare due passi? Lo spettacolo a quanto pare tarda a iniziare, e tutto quel movimento mi ha messo fame. Non sò se vendano qualcosa, ma nel caso offro io, ok? Prendila come un'offerta di pace, insieme alle scuse lungo il tragitto.
    Se inizia lo scontro ti riporto qui in un lampo, promesso.


    Rimasi quindi in attesa, cercando di mettermi in faccia un'espressione a metà dispiaciuta e a metà speranzosa. Il resto stava a lei, e sinceramente odiavo dare a qualcuno la corda della ghigliottina per affossarmi in via definitiva.
    C'era però da ammettere che me l'ero cercata. Quindi o chiudevamo la faccenda, o ci concedevamo un secondo round.
    Meglio che continuare a sentirmi addosso sguardi di disapprovazione. E meglio levarsi di torno, prima che l'allievah notasse che il cavaliere aveva provato poco prima a toccare la sua sensei.
     
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    Il Torneo di Sangue, parte sesta

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    «Parlato di Miyori Uchiha»
    "Parlato di niisan Hajime Saito"
    "Parlato di Susumu Yamazaki"


    Sentirmi al centro dell'attenzione non era qualcosa che avessi desiderato.
    Si era trattato piuttosto di una concatenazione di eventi che aveva provocato le reazioni dei presenti.
    Il battito d'ali di una farfalla... Lo scatenarsi di un uragano nel resto del mondo...
    L'inizio, una pioggia di caramelle, la fine, lo sfogo di Oniji san.
    Non avevo più replicato a Yuki kun.
    Avevo risposto alle parole di Igoru san con un cenno del capo. Era stato cortese, ma mi sentivo in dovere di chiedere scusa. Non potevo tornare e sedermi come se nulla fosse accaduto.
    Eppure sembrava che le mie parole fossero fuori luogo, il mio comportamento inadatto.
    Shay san si rivolse a me con parole da sorella maggiore, non era un rimprovero, quanto piuttosto una raccomandazione, ma non riuscii a replicare, mi stava girando la testa, mi sentivo stordita.
    Annuii, ancora una volta, in risposta al suo discorso, per farle capire che avevo compreso.
    Ma nel crescendo delle condizioni causa-effetto mi ritrovai inghiottita da un ciclone di rimproveri.
    Oniji san si era alzato, urlando nella mia direzione, apostrofandomi con parole dure, che in un altro momento lo avrebbero condannato a morte. Pregai con tutte le mie forze i Kami, sperando che Susumu non intervenisse. Non ero una hime, non quel giorno, non in quel momento, potevo cavarmela da sola, ero in grado di farlo.
    Eppure in qualche modo sembravo una bambolina di porcellana delicata e fragile, incapace di difendersi.
    Non riuscii a fermare Zacaria san dal prendere le mie difese, dal fronteggiare Oniji san.
    Apprezzavo il suo gesto, ma quel suo essere gentile lo stava portando su una via pericolosa. Non volevo uno scontro, non era giusto che qualcuno rischiasse di farsi del male per causa mia.


    Ei, tutto ok? Scusa per i modi, ma queste cose non mi piacciono. Ti chiedo perdono per i miei modi, ma in questo momento mi interessa solo il tuo bene viste le tue condizioni.

    Annuii, semplicemente, senza parlare.
    Sembravo capace solo di quel gesto.
    Non c'era bisogno che si scusasse, che mi chiedesse perdono.
    Non era lui che doveva scusarsi, che doveva farsi perdonare, ma io...
    Non avevo reagito, ero rimasta immobile, in silenzio.
    Un cerchio si era chiuso, e il mio nuovo battito d'ali aveva scatenato una reazione poco cortese da parte del foglioso nei confronti dell'otese.
    Il fluire del tempo lasciò il posto ad una nuova presenza.
    Il giovane, che aveva attirato l'attenzione di Zacaria san, mi ricordò per i suoi modi di esprimersi un attore girovago.
    Un semplice ramingo desideroso di godersi l'esibizione dei più grandi shinobi nell'Arena.
    Suonava musicale come spiegazione.
    Rivolsi nella sua direzione un lieve cenno del capo, accompagnato dal mio nome “
    Miyori, piacere”, ottenendo in risposta una piccola riverenza da parte sua.
    Si chiamava Etsu, un nome semplice, breve, di sole quattro lettere.
    Ma altri battiti d'ali giunsero nel nostro piccolo mondo.
    Chissà se sarebbero stati in grado di scatenare un'altra tempesta.
    Diressi il mio sguardo verso Shaina sama, accompagnata da un terzetto alquanto interessante di shinobi.
    Si presentò a noi, aggiungendo nella presentazione il nome dei suoi accompagnatori. E non potei non notare lo sguardo che scoccò allo shinobi dai capelli rossi. O il gesto di scuse che Yuki kun stava rivolgendo nella direzione di Shay san.

    Oltretutto, c'era qualcuno che dovevo salutare. Buongiorno, Miyori. Spero che Yuki non ti abbia arrecato troppo disturbo.

    Sollevai lo sguardo verso l'amministratrice di Suna, mentre Zacaria san si presentava in maniera decisamente galante alle due kunoichi, seguito nelle presentazioni da Igoru san.

    «Shaina sama, è un piacere rivedervi. Deidara san, Hoshi san,… Yuki kun...» li salutai mantenendo un tono educato. «Se Hoshi kun non si esibirà più in questo sfoggio di gemelli in cerca non solo di caramelle, credo che potrò passare sopra a quanto è accaduto.» Replicai in maniera forse un po' criptica. «Riguardo a Yuki kun...» sospirai «Suppongo si sia trattato alla fine di uno scambio equo.»

    Yuki kun...
    Lasciai che si rivolgesse a Shay san, porgendole quelle scuse che avrebbe dovuto fare sin dall'inizio.
    In fondo era giusto così.
    Abbassai lo sguardo per non dirigerlo nella sua direzione.
    Se ripensavo a quanto successo prima i miei sentimenti si confondevano. Dovevo sentirmi amareggiata, triste o cosa?
    Percepii il suo sguardo, all'improvviso mi accorsi che mi stava osservando.
    Reclinò il suo capo fino a quando i nostri occhi furono sullo stesso piano.


    Poi, devo ancora delle scuse un pò più sentite a qualcuno, come ha detto chi è più saggio di me. E qualche segno più materiale del mio pentimento, magari.
    Quindi....come dire, ti và di fare due passi? Lo spettacolo a quanto pare tarda a iniziare, e tutto quel movimento mi ha messo fame. Non sò se vendano qualcosa, ma nel caso offro io, ok? Prendila come un'offerta di pace, insieme alle scuse lungo il tragitto.
    Se inizia lo scontro ti riporto qui in un lampo, promesso.


    Mi aveva ferito, ma non avevo fatto anche io lo stesso con lui?
    Ed ora quelle parole...
    Incrociai i suoi occhi, cercai di leggere nel suo sguardo se quell'espressione fosse sincera, ma mi bloccai subito dopo. Non l'avrei fatto.


    Te lo dirò chiaro e tondo, allora. Principessa o ninja, non conta niente per me. Mi comporto come credo giusto, non secondo etichette e consuetudini. Quindi credimi che qualsiasi cosa tu abbia visto in me quel giorno, è stato un mio momento di debolezza, se proprio sei convinta di aver visto ciò che credi.
    E mi dispiace di non aver messo le cose in chiaro la mattina dopo. Sul serio. Mi dispiace che tu creda di aver fatto un'idiozia, a confidarti con me.
    Non avevo dimenticato quelle parole.

    Volevo fidarmi almeno per una volta.
    Mi alzai in piedi, lasciando che il suo capo tornasse eretto.
    Sollevai la mano sinistra, accompagnando il gesto nell'atto di dargli un sonoro schiaffo, ma quello che raggiunse la guancia destra fu percepibile come il contatto di una delicata carezza.


    «Questo per seguire il consiglio di una mia cara amica. Lo so, sarebbe dovuto essere uno schiaffo, fai conto che lo sia stato. In ogni caso, scuse accettate.» Commentai con un sospiro. «Ma ora che siamo pari, se ancora sei dell'idea, piacerebbe anche a me fare due passi in tua compagnia. Conosco una bancherella che prepara dei gustosi mochi, gli stessi che purtroppo sono caduti vittima di uno dei cloni di Hoshi san.» Considerai con un lieve sorriso. Sorriso che, si illuminò anche solo per un breve istante mentre gli porgevo la mano.
    In ogni caso, però, subito dopo mi sarei voltata verso i presenti, cominciando dall'amministratrice di Suna, sforzandomi di non arrossire.


    «Shaina dono, perché non vi fermate qui da noi? Per una volta potremmo scordarci di essere quello che siamo e godere della compagnia reciproca.» Dopo una sua replicai mi sarei rivolta alla kunoichi della Foglia.

    «Shay san ricordate... no, niente etichette, ricordi la nostra conversazione? Voglio provare ad essere una persona, non un samurai, non uno shinobi. Lo so, ho solo quattordici anni e manco di esperienza del vostro mondo, ma per questa volta voglio fidarmi. Provare a vedere questo giorno con gli occhi di Miyo chan. Scusami se questo mio atteggiamento può sembrarti superficiale, forse lo è, ma sono ancora un po' confusa e vorrei capire da sola il motivo. In ogni caso ti ringrazio del tuo prenderti cura di me come se fossi la tua sorellina minore. Lo apprezzo sul serio.» Le dissi con la massima sincerità.
    Diressi poi lo sguardo verso lo shinobi dai capelli dell'oro.
    «Zacaria san, grazie per avermi difeso. Siete stato davvero gentile, anche se non mi conoscevate, non sapevate nulla di me.» Mi voltai verso Zenko san. «Avete ragione Oniji san, il rispetto non si ottiene con le scuse, va guadagnato. Purtroppo la mia persona non conosce la discrezione se vede qualcuno in difficoltà. La mia persona agisce anche se non è un ninja medico. Se vedo del sangue mi preoccupo, sono fatta così, anche a costo di inimicarmi chi provo a soccorrere. Anche se alla fine non c'è più nulla da soccorrere. Perché? Un mondo dove la gente è insensibile alle sofferenze altrui è un mondo ben misero. Mi dispiace ma non è il mio mondo, non lo accetto. E di certo non intendo guadagnarmi il vostro rispetto estraendo Ninfea di Giada. Potete continuare ad insultarmi se questo vi aggrada, ma di certo non replicherò. Non intendo spargere sangue e vi assicuro che quella katana non la porto per bellezza.» Dissi ritornando seria.
    Attesi una qualche replica, per rivolgermi infine a Yuki kun.


    «Possiamo andare, però, se proprio vuoi riportami indietro velocemente, ricordati che sono una ragazza e non un sacco di rape.» Osservai scherzosamente, rilassando nuovamente la mia espressione.
    Lo ammetto, faticavo ad essere più disinvolta, a non vivere di forme onorifiche, e al solo pensiero di aver parlato in quella maniera poco consona alla mia educazione sarei volentieri sprofondata in un abisso senza fondo; eppure quella volta, volevo provare a non arrossire e a fidarmi di Yuki.
     
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  6. S h a y
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    La fossa dei Sennin - Le Stranezze Del Carattere

    Quello in cui eravamo sembrava quasi un limbo di follia. C'era gente che faceva e diceva di tutto, senza un motivo logico o un nesso plausibile, chiunque si impicciava degli affari degli altri, anche un povero disgraziato che si era messo dietro di noi, in assoluto silenzio e, probabilmente, desideroso di starci, si era ritrovato sconvolto dal turbinio di domande e curiosità dei giovinastri presenti.

    Per quanto mi fossi sforzata di parlare con Miyori non mi sembrava che avesse afferrato concretamente il senso di quelle parole. Tanto più che mi pareva in grave difficoltà per essersi ritrovata al centro delle attenzioni di metà della tribuna. Oniji, invece, partì in quarta ad urlarle addosso cose, vere certamente, ma troppo forti per la personalità di Miyori e per la fatica con cui si trovava a dover affrontare quel genere di pubbliche relazioni complicate all'inverosimile. - Oniji, basta, non è necessario dirle queste cose, non serve chiedere di dimostrare niente ha nessuno, ha fatto una stupidaggine non la fine del mondo, tutti abbiamo da imparare qualcosa non solo i quattordicenni, posso garantirtelo io stessa. - Poi mi rivolsi anche a Zacaria che, ovviamente, aveva messo in atto una difesa cavalleresca per difendere la Samurai dall'aggressione verbale dell'Otese. - Zacaria! Questi discorsi falli fuori dai bar con gli ubriachi, Miyori è capace di difendere se stessa senza alcun problema, il tuo modo di fare non è congeniale a far altro che agitar le voci, rispetta per primo se vuoi davvero aiutare, le minacce così a casaccio non giovano a nessuno. Siamo qua per goderci un giorno di vacanza, non so quanti di voi lavorino ma o, onestamente, sgobbo sette giorni su sette e non voglio vedere Fogliosi e Otesi scannarsi per qualche parola fuori posto. Quindi calmiamoci, tranquillamente, è già stato detto tutto quello che c'era da dire e le cose sono finite bene. - Guardai Oniji, Miyori e Zacaria, a turno. - Prendete qualche dolcetto e restate tranquilli, ognuno di noi ha cercato solo di fare il bene di Miyori a modo suo, io con dei Consigli, Oniji in un modo un poco aggressivo diciamo ma, sicuramente, non intendeva offenderla in alcun modo, garantisco io che ho parlato con lui poco fa e vi assicuro che non c'è nulla di cui dover far drammi, d'accordo? - Passai la borsa coi dolcetti a tutti i presenti, invitando a prenderne quanti desideravano.

    Odiavo quel genere di litigate furibonde scaturite da assolutamente niente.. erano insensate e contribuivano solo a far nascere dei pregiudizi nei confronti degli altri. E pensare che ognuno aveva solo cercato di aiutare quella giovane ragazza spaurita e perennemente fuori posto. Sorrisi, poi, sincera. Nel mentre erano arrivati anche i "Vip" della tribuna, portandosi dietro Yuki il persecutore. Arricciai vagamente il nasino, giusto come riflesso condizionato, col terrore che potesse succedere un dramma di strana entità. Però c'era qualcuno che riconoscevo bene: La Signorina Yagi! Ed anche la sua Sensei e Coinquilina Shaina Otori. Ricordandomi la promessa che le avevo fatto, ovvero di non rivelare mai di essermi intrufolata in casa di una Personalità di Suna, averla risistemata da una battaglia ed essere sgusciata fuori prima che qualcuno mi vedesse, mi presentai formarlmente facendo l'occhiolino alla piccola sunese. - Salve Amministratrice Otori, molto piacere di conoscerla, io sono Shay Hyuga della Foglia e, per quanto mi riguarda, non ci sono problemi per queste piccole.. hm.. bravate! - La buttai sul ridere. Non ci servivano altri problemi, decisamente no! Era meglio stare tranquilli ed accettare le cortesi e benaccette scuse da parte de simpatico rosso e del compagno di merende Yuki.

    Poi Yuki si rivolse direttamente a me, con fare un pochino "timido" direi. - Yuki-San.. speravo di rivederti in un momento meno delicato e che non c fossero problemi di questo genere a farci rincontrare.. ma si, non è un problema, a patto che tu non lo rifaccia, non perchè sia una cosa brutta, ma perchè non mi sembra molto il caso di agire in quella maniera.. un poco scellerata ecco, in pubblico tra l'altro, mancando di rispetto a tutti quanti! Comunque non ti preoccupare, prendi un dolcetto e amici come prima, niente di personale. - Ed era, in parte, vero. Yuki mi era rimasto simpatico dal nostro primo incontro, mesi addietro, e da allora mi ero sempre chiesta quando e come avrei potuto ritrovarlo: Non mi aspettavo questo, ma la vita è imprevedibile e mi andava benissimo così.

    Quando Miyori decise di andare con Yuki per poco non mi venne l'istinto di prendere quel tizio e scartavetrarlo con una piallatrice da acciaio. Era così sciocco fare una richiesta del genere dopo un comportamento di una cafoneria tale.. eppure, la giovane, acconsentì adducendo qualcosa che, vagamente, poteva essere giusta. Doveva fare le sue esperienze, poco ma sicuro, anche se stava sbagliando a fare determinate scelte. Ogni persona è libera di prendere le sue decisioni come meglio credere, a patto che sia disposta ad accettarne le conseguenze: Quelle di Miyori sarebbero state una Lunga chiacchierata sul perchè conosceva tutta quella gente di Suna.. il che iniziava a farmi una stranissima impressione, dato che l'Uchiha veniva da un paese esterno all'accademia.

    - Non c'è problema Miyori, vai pur dove meglio credi. - E, per quanto mi sforzassi di mantenere un tono cordiale e gentile, il tutto uscì più come un "E Se poi Te ne Penti?" Ma tant'era la sua scelta ed io non avevo alcun diritto, per quanto mi sentissi in dovere di proteggerla, per criticarla.

    Restava solo una persona, dietro di noi, a cui non avevo ancora dedicato attenzione: Etsu. Mi ricordavo del suo volto, mi ricordavo di averlo già visto da qualche parte, ma il nome non mi diceva assolutamente niente. Poi, come un lampo, mi venne in mente dove e come lo avevo visto ma, soprattutto, che motivo avevo di ricordarmi della sua faccia! - Etsu?.. Si ricorda di me? Sono Shay Hyuga, ho visitato Kiri qualche mese fa e lei mi ha regalato una sciarpa di lana blu perchè non avevo preso il vestiario adatto! - Sorrisi, divertita al ricordo di quella terribile gaffe. - Sono lieta di rivederla, come state? -

    Scusate se ci sono errorini o altro nel post, purtroppo non sono a casa ma ho voluto comunque postare per dare continuità al Gdr di tutti ^^ ( in sto pc mi da problemi pure l'html xD)

     
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    La prossima volta...
    Capitolo ?



    L'Otese terminò il suo discorso prima di sentirti strattonare la spalla all'indietro, leggermente verso il basso dato che chi lo stava spingendo era di poco più basso di lui. Non oppose molta resistenza, si fece accompagnare da quel movimento soltanto per vedere chi lo stava strattonando. Zacaria, Genin di Konoha. Aveva anche urtato quello shinobi durante il suo arrivo sugli spalti, senza scusarsi, e non gli aveva ancora rivolto parola. Ma a tutto questo ci pensò il Genin della Foglia. Quest'ultimo cominciò ad urlare contro Oniji, riprendendolo sul comportamento che aveva appena avuto con Myori. I tratti di rabbia sul viso dell'Otese scomparirono, rilassando tutti i muscoli facciali, riprese la sua solita fredda espressione, guardando negli occhi Zacaria. Gli occhi del "Salvatore di Donzelle in difficoltà" erando diventati rossi dalla rabbia. Mentre quelli di Oniji mantenevano il loro grigio, dando una sensazione di vuoto e disagio. Le parole dello shinobi della Foglia erano dure e minacciose, ma non alle orecchie dell'Otese. Aspettò la fine del discorso prima di avvicinarsi al viso dello shinobi della Foglia, la sua espressione si fece perplessa. « Senti tu... » Cercò di ricordare il nome del ragazzo, ma senza successo. Segno di quanto era inutile ai suoi occhi. « Dici a me di farmi gli affari mia, quando tu sei il primo a non farti i tuoi!? » Gli diede le spalle. « Vattene. Voglio sedermi nel mio posto. Ah sì! Cerca di non darmi più fastidio e goditi lo spettacolo. » Concluse con una piccola risatina. Poi guardò Shay, rifiutando i dolci da lei offerti. « Come hai già detto, le mie non erano offese. Ma constatazioni. » Si sedette al proprio posto, vedendo che lo shinobi della Foglia si era spostato.
    La sua attenzione venne colta dai nuovi arrivati. Quattro ninja di Suna, di cui faceva parte colui che aveva scatenato una pioggia di copie affamate. Una ragazza si presentò il gruppo, porgendo le proprie scuse. Era Shaina Otori, amministratrice di Suna, veramente una persona importante. « Considerate le scuse quasi accettate. Di certo un amministratore che si rispetti riesce a tenere sotto controllo le proprie guardie del corpo... comunque io sono Oniji Zenko, Genin. Punto. » Fantastico, sapeva rendersi antipatico nel giro di poche parole. Ma quello, per lui, non era nè il momento nè il posto adatto per fare nuove conoscenze. Quello che doveva essere il presunto rapitore di Myori si mise amichevolmente a parlare con Shay, non sembrava un tipo strano. Ma l'apparenza inganna e erano state le sue azioni a descriverlo, non che a Oniji desse fastidio.
    La sua espressione si fece seria, Zacaria lo stava nuovamente guardando, pronunciando parole di critica nei suo confronti, insieme al nuovo arrivato. Precedentemente l'Otese si era chiaramente espresso sul fatto di dare fastidio; ma decise di non reagire. Non reagire come avrebbe voluto, dopotutto iniziare uno scontro in quel momento era molto svantaggioso, dato che non poteva utilizzare il chakra. Comunque decise di lanciare lo stesso un'esca, stava poi allo shinobi della Foglia decidere di abboccare. « Scusa ma cosa speri di ottenere dicendo così?! Non hai ancora capito che per me sei insignificante? Non costringermi ad agire in altri modi. » Si voltò dalla parte opposta, poi si girò di scatto come segno di essersi dimenticato di dire qualcosa. « Ringraziami perchè non ho scelto di chiuderti quella bocca che ti ritrovi per caso. » Mancava poco a farlo andare su tutte le furie. Distolse lentamente lo sguardo da Zacaria dirigendolo verso il felino che stava girando fra le colonne del campo di battaglia. Aveva bisogno di distrarsi per calmarsi e poi quell'animale gli piaceva, dava senso di ferocia, ma forse anche lui conosceva la calma; bastava soltanto tirarla fuori. Un pò come Oniji.
    Spostò il suo sguardo su Myori ascoltando le sue parole. « Allora va a vivere il tuo mondo, senza toccare il mio. Non mi interessa se le mie parole ti sono suonate come insulti o complimenti! Se poi nel "tuo mondo" vuoi condividere le sofferenze altrui, fa pure. Ma come hai potuto vedere non c'è gente sempre disposta a condividerle! » Questa volta non stava urlando o sbraitando, ma comunque manteneva un tono serio che faceva capire che la sua rabbia ancora non era svanita.
    La ragazza sembrava doversene andare insieme a Yuki. Non che a lui importasse, ma quella che poteva essere una semplice passeggiata fra i due gli sembrava un tentativo di fuga, da quella situazione, da parte della ragazza. Era come inorridito.
    Ascoltò le parole di Shay rivolte verso il Kiriano che aveva accanto. L'unico shinovi di Kiri che aveva conosciuto era un Jinchuuriki e se l'era decisamente fatto nemico. Ricordandosi di quei momenti decise di non rivolgerli nessuna parola, era ancora terrorizzato.
    Che ragazzo strano veniva da dire. Ma l'Otese era così: un giovane ragazzo in balìa del proprio passato.



    -Biografia di un povero Pazzo




    EDIT: Avevo completamente ignorato cosa aveva detto Myori, così ho messo un'Oniji-risposta :utsi:

    Edited by Casìn - 30/7/2011, 15:08
     
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    Scheda di Etsuko della Nebbia

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    Imbarazzanti Presentazioni

    tamahome152Ma minchia, non che ci volesse una laurea in psicologia per comprendere che Etsuko preferiva vertere il discorso su altri campi, piuttosto che procedere con le presentazioni soprattutto, rivolte a quella che era la sua Sensei di un tempo e che non aveva probabilmente necessità di ricordare il suo nome.
    Eppure quel novellino pareva non capire e quel suo fare così cordiale, smielato e accondiscendente, iniziava a stancarlo.
    Ecco, così imparava a restarsene a Kiri nella tranquillità del suo ospedale, piuttosto che avere a che fare con i pivelli accademici in quella Fosse, che di scontri sin ora, gli aveva sol annunciati sui volantini.
    Rimase seduto e accennò un fugace cenno con la mano in segno di saluto, sfoggiando un falso sorriso a 32 denti. Immediatamente dopo prese a spostare i manuali che aveva poggiato sul posto adiacente al suo, probabilmente privandolo al suo reale possessore.
    La piccoletta intanto si era presentata con il nome di Miyori, ma la sua conoscenza, fu breve e priva di interesse, tant’è che pochi istanti dopo la vide allontanarsi, con il ninja che poco prima l’aveva di forza rapita. Si accorse Etsuko intanto degl’occhi indiscreti di un terzo personaggio che già da prima scrutava i due, infastidito di certo, però rimaneva a debita distanza, chissà chi era … per un attimo fu incuriosito dalla situazione, ma poi valutò non valerne la pena.
    In fine fu la ragazza dagl’occhi bianchi a parlargli, la stessa che gli era parso d’aver già visto e quella valutò poi in seguito, non essere solo impressione.



    CITAZIONE
    - Etsu?.. Si ricorda di me? Sono Shay Hyuga, ho visitato Kiri qualche mese fa e lei mi ha regalato una sciarpa di lana blu perchè non avevo preso il vestiario adatto! –

    Ecco dunque dove l’aveva vista … Kiri !
    Un regalo … Lui?
    Probabilmente si confondeva con qualcun altro …

    Sorrise divertito, no signorina lei si sbaglia, le dico che è davvero impossibile! Avrà visto qualcuno che mi assomiglia …
    Eppure che avesse ragione?
    Era intento a parlare con quella ragazza, quando improvvisamente davanti agl’occhi, come ormai tanto spesso succedeva in quegl’ultimi tempi, avrebbe rivissuto gl’attimi di qualche mese indietro, come fossero istanti attuali.
    Rivide la ragazza, portava con se un pacco, Regali aveva detto, lui che la lasciava passare tranquillamente e anzi in contro gli forniva quella sciarpa …
    E risentì pur la sensazione che l’aveva lasciato basito mesi addietro. Gli occhi di quella ragazza, così bianchi, così inespressivi, così tristi per un certo verso, l’avevano colpito, non aveva mai visto un membro della casata Hyuga, eppur aveva riflesso in essa le sue doti. L’antitesi Diabolici-Angelici pareva rappresentata lì con quei due ragazzi che si scambiavano semplicemente un dono. Così distanti e così diversi!
    Pochi istanti, quelli in cui avrebbe ricordato, in cui il ninja si sarebbe completamente assentato, seppur mantenendo la presenza fisica… per poi riprendere a parlare con un principio di balbuzie, sino a riprendere completa padronanza del discorso… correggendosi!
    Ma certo è lei, signorina Shay…
    Però su una cosa la devo correggere.
    Era Nera


    Sorrise, questa volta e per la prima volta in quell’occasione, sinceramente.



    CITAZIONE
    Sono lieta di rivederla, come state?

    Finchè continuerai a darmi del lei facendomi sentire un vecchio bacucco, non troppo bene.
    Per il resto, si può stare meglio …
    Tu invece, si sarebbe preso questa libertà cercando di instaurare un tono più confidenziale … Ti trovo bene, almeno in apparenza…


     
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    I Dango sono definitivamente assenti.

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    *Shaina intercettò lo sguardo interrogativo di Yuki. Certo, una laurea in Deidarologia lo avrebbe aiutato in quel frangente a capire come mai quella che per lui era una reazione incomprensibile fosse perfettamente normale agli occhi dell'Amministratrice di Suna. Gli indirizzò un'espressione che diceva più o meno "si lo so, ma non preoccuparti, prima o poi sarà chiaro anche per te", e ad emergenza rientrata fece strada al gruppo fino ai turbolenti spalti inferiori, dove sembrava che l'atmosfera non facesse che riscaldarsi.*

    [Spalti inferiori]

    *L'accoglienza che fu riservata loro fu quantomeno...contrastante. Un ragazzo della Foglia che si presentò come Zacaria le tese la mano, e quando lei allungò la sua, lui si prodigò in un baciamano che non mancò di farla arrossire impercettibilmente, oltre con grande probabilità scatenare la furia omicida della ragazza bionda accanto a lei, ovvero il candelotto di dinamite con la miccia cortissima meglio conosciuto come Deidara Yagi.*

    *Alla fine comunque, i presenti sembrarono non avere avuto troppi problemi con la bravata di Hoshi, il che la fece rilassare non poco. La ragazza Hyuga sembrò essere la più posata e la meno incline ai conflitti, mentre l'otese acido non ricevette che uno sguardo algido da parte di Shaina, sebbene per un istante i suoi occhi sembrarono assumere una sfumatura dorata. Iniziare una discussione con un Genin presuntuoso non era nelle sue intenzioni per quel giorno, e visto come lui sembrasse una persona che rispondeva colpo su colpo decise che era meglio non intraprendere una strada che sarebbe finita presumibilmente con un cadavere otese stritolato in una morsa di sabbia.*

    *Ma a parte questo, le persone in quella sezione delle tribune erano sicuramente una compagnia più gradita dei pezzi grossi della zona VIP, per cui quando Miyori li invitò ad unirsi a loro Shaina prese al volo l'opportunità, anche se la ragazzina aveva già deciso di andare a fare una passeggiata con Yuki.*

    Grazie Miyori. Mi trattengo molto volentieri. E visto che già te ne vai ti dispiacerebbe portarmi dello zucchero filato alla fragola quando torni? Ne avevo un bel bastoncino ma qualcuno *occhiataccia a Hoshi e Deidara* ha creato un tale scompiglio che non so più che fine abbia fatto.

    *Detto ciò prese posto in uno dei sedili liberi, facendo cenno ai suoi accompagnatori di fare altrettanto. Quando poi Shay si voltò verso l'altra persona presente, il ragazzo che Zacaria aveva presentato come Etsu e a cui non aveva fatto troppo caso in mezzo a tutta quella gente, Shaina ebbe modo di guardarlo meglio e di sentire bene la sua voce. Il suo viso assunse un'espressione sorpresa, mentre si voltava verso di lui e riconosceva il suo ex allievo.*

    Etsuko?! Sei...sei proprio tu?

    OT scusate il post breve e riassuntivo, ma dovevo mettere insieme un bel po' di risposte perse. Al prossimo post prometto di essere più loquace XD
     
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    -Woow!.. non ho mai visto Deidi reagire a quel modo.. di solito la gente prima la ammazza e poi la evita.. invece questa volta è scappata e basta.. eheheh.. ooh ma forse ho capito..ehi Yuki mi sa che hai fatto colpo!!!.. direi che la biondina si è presa una bella cotta per te!..BUAHAHAHAHAH!!!..-


    Cattura-41

    « HO-SHI. »
    Che, letteralmente, una volta tradotto significa:
    TiammazzoTiammazzoTiammazzoTiammazzoTiammazzoTiammazzoTiammazzoTiammazzo, ti...
    E che invece, una volta adeguatamente interpretato, vuol dire:
    NON E' POSSIBILEEEEEEEEH!!! Perché quel cretino non è capace di attivare il cervellino posto dietro quel cesto di capelli rossi che si ritrova e cercare di riuscire ad azzeccare anche solo un poco al situazione che si svolge davanti ai suoi occhi??? Perché quando si ritrova a fare due più due non riesce mai ad ottenere quattro e si lancia in risultati assurdi e privi di senso??

    Innanzitutto, non fosse stato per la presenza di Shaina in quel momento Deidara avrebbe sicuramente ridotto ad una poltiglia di carne ed ossa la faccia sghignazzante dell'intemperante Jonin, colpevole ancora una volta di aver parlato troppo. Secondo, lo Straniero ebbe la pessima idea di giocare a pallavolo con la sua scarpa, sicché Deidara fu costretta a distogliere lo sguardo dal suo collega delle Squadre Speciali per recuperare al volo la sua scarpetta, che poi schiacciò a terra con un gesto irritato e indossò subito, salvo poi dover saltellare sul posto per infilare il tallone che di primo acchito si era rifiutato di calzare al pari del resto del piede. Ma, cosa più importante, la sensei non le lasciò il tempo di sfogare l'irritazione sul Chikuma e la costrinse a rimanere nel gruppo e seguirla giù dagli spalti dove aveva intenzione di scusarsi di persona per le cavolate del suo sottoposto.
    "Col cavolo", era l'idea di Deidara, "avrebbe dovuto costringere quel moccioso a inchinarsi in ginocchio davanti a tutti quanti", e magari anche punirlo con un mese di lavori forzati. Aveva giusto bisogno di un paio di braccia che sistemassero casa di sensei, in cui provvisoriamente viveva anche lei, i prossimi stipendi frutto delle future missioni infatti sarebbero andati senza dubbio in cassettiere e guardaroba nuovi adatti ad ospitare anche i suoi, di abiti. Era un po' stufa di usare la valigia per tenere i vestiti.

    Ma come al solito la sensei era troppo buona e il risultato fu quello.
    Evvabbeh, le voleva bene anche per quello (però intanto giurò che il Rosso l'avrebbe pagata comunque).

    CITAZIONE

    Vogliate scusarmi, signori. Il mio nome è Shaina Otori, Amministratrice di Suna, e queste persone sono Deidara Yagi, Hoshikuzu Chikuma e Yuki. Siamo venuti a scusarci per il trambusto creato dalla mia guardia del corpo, non è così Hoshi?


    Rinnovò il suo pensiero sull'eccessiva bontà d'animo della sensei, che oltre a degnare quella marmaglia di disgraziati della sua presenza li apostrofava anche con un tono gentile ed educato quando si sarebbero sicuramente meritati schiaffi da tutte le parti e calci in punti strategici per farli lavorare con maggior lena.

    CITAZIONE

    Piacere mio di conoscerla, il mio nome è Zacaria.


    Ma WTF...???
    Come quello fece l'errore imperdonabile di avvicinare un po' troppo le sue luride labbra da lumaca diabetica appiccicosa alla pelle della sensei, Deidara iscrisse a fuoco nella sua mente il suo volto e giurò che in questa vita o nell'altra gli avrebbe ridotto quella bocca talmente male che non l'avrebbe mai più usata per niente per il resto della sua misera esistenza, l'avrebbero dovuto nutrire con una flebo per il resto dei suoi giorni e avrebbe dovuto imparare a parlare da ventriloquo per comunicare con gli altri per quanto l'avrebbe conciato male!! E come se non bastasse, non fece in tempo a muovere contro il suddetto disgraziato che un secondo pretendente all'oscar di miglior essere inutile del pianeta prese possesso del palcoscenico di quel teatrino improvvisato, apostrofando la sensei manco fosse l'ultimo degli studentelli, firmando così la sua condanna a morte.
    Cavolo. Già due in trenta secondi. Ok, poco male, allo stadio erano in molti e non era poi un dramma se sfoltiva un po' la platea. Anzi, magari a quel ritmo nel giro di un'oretta avrebbe reso quel posto un po' meno chiassoso.

    Cavoli, aveva una voglia matta di andare lì e costringerlo con la forza a porre il dovuto rispetto a Shaina. Non fosse che Shaina-sensei non avrebbe approvato per niente l'avrebbe afferrato, l'avrebbe costretto a schiacciarsi al suolo sul ginocchio e poi gli avrebbe torto il braccio fino a farlo saltare dall'alloggio, dopodiché gli avrebbe premuto il piede sulla spina dorsale giusto un po' al di sotto della nuca, così avrebbe dovuto abbassare ben bene la testa, fino a un millimetro dal terreno... o anche più giù, se le fosse sembrata una buona idea. Certo se fosse riuscita a tenersi in disparte... e magari fare il tutto lontano dagli occhi della maestra... però diamine: come si fa a eludere la sua sorveglianza??

    « Senseei... »
    Shaina-sensei si era appena seduta, e approfittando di ciò le si avvicinò quel tanto che bastava da farsi udire. Parlò in tono impercettibile, meno di un sussurro, tanto la maestra aveva un udito da paura (che, beh, una volta tanto non le si ritorse contro).
    « Posso troncare un paio di femori a un paio di persone?? Posso?? Faccio presto, una cosa pulita, giuro... posso??
    La prego... solo un paio. Giuro questi e poi basta.
    »

    TipregoTipregoTipregoTipregoTipregoTipregoTipregoTipregoTipregoTiprego, diddissì!!
    Ti prego...

     
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    Mega Torneo
    ..Uff.. ok ok.. chiedo scusa!..
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    Non lo trovava affatto giusto, ma il rosso sembrava che anche questa volta fosse stato incastrato. L’ira di Shaina si era riversata tutta verso di lui mentre a Deidi, la vera colpevole di tutto quel trambusto non era spettato se non un bieco rimprovero, le guancie del rosso si erano gonfiate in un espressione indispettita mentre sbuffava e incrociava le braccia. Yuki si era unito al gruppo mentre Deidara lanciava sguardi ai raggi fotonici verso il rosso quasi volesse scioglierlo per poi berlo con la cannuccia, era fortunato che Shaina fosse li presente, molto probabilmente le aveva appena salvato la vita, anzi sicuramente.

    -Uffa!!!.. però non è giusto.. eh va bene.. andiamo giù a chiedere scusa a tutta quella gente!..-


    Il rosso sarebbe quindi sceso con il resto del gruppo raggiungendo la massa di ninja e non che aveva importunato, li Shaina prese a fare i convenevoli mentre il rosso guardava da tutt’altra parte grattandosi il naso con il dito mignolo, non aveva voglia di scusarsi, dal suo punto di vista non aveva fatto nulla di così tremendo, aveva solo tentato di salvare la sua preziosa spesa, con un esercito di cloni e vero, ma le sue intenzioni erano di sicuro buone. Quando Shaina intimò Hoshi di scusarsi con i presenti il rosso sbuffò vistosamente facendo un paio di passi avanti per poi inchinarsi in segno di scuse, la cosa non gli andava proprio giù ma l’amministratrice restava pur sempre la più alta in carica nei paraggi e andava rispettato ogni suo volere, inoltre Hoshi non aveva intenzione di vederla ancora con quello sguardo assassino, ancora gli tremavano le gambe.

    -Ehm.. vi chiedo scusa se ho creato problemi!.. non era mia intenzione.. ehm.. cioè lo era in realtà.. si tutta quella roba sprecata!.. e poi è colpa anche di quella ragazza bionda la.. però sono stato io.. si ecco che vi sono piombato addosso.. e allora.. scusatemi!..-


    Le scuse più orrende di tutta la faccia della terra che forse ai più nemmeno sarebbero sembrate delle vere e proprie scuse, ma quello era il meglio che il rosso poteva dare loro, quindi era meglio che si accontentassero. Il rosso quindi se ne sarebbe stato zitto osservando la situazione, li più o meno sembravano conoscersi tutti inoltre i maschietti sembravano essersi tutti follemente innamorati di Shaina, cosa piuttosto scontata dato il bell’aspetto dell’amministratrice di Suna che sempre riusciva ad imbarazzare anche il giovane Chikuma. Era impressionante come Deidare riuscisse a restare calma, il rosso sapeva bene quanto fosse gelosa della sua sensei la nana dai capelli color grano ed era pronto a vederla schizzare da un momento all’altro, ma niente da fare anche se sapeva che prima o poi si sarebbe messa a fischiare come un teiera in ebollizione. Il rosso quindi avrebbe preso posto sugli spalti pronto a godersi lo spettacolo, non prima però di aver mandato una sua copia a comprare qualcosa da mangiare, una sportina piena di ogni genere alimentare, aveva da mangiare e da bere a volontà, finalmente poteva godersi lo spettacolo in santa pace.



     
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  12. elsamu
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    ..Incontro..



    Come immaginavo l'ottese risposte alla mie frasi in maniera molto scocciata, ma non avevo voglia di spargese sangue. Era andato a quel torneo convinto dal mio amico Igoru e non volevo nemmeno andarci. Non mi piaceva affatto fare a botte, ma quel ragazzo mi stava dando davvero fastidio.

    La mia collera si calmo, sia perchè era inutile arrabbiarsi con una persona così, sia perchè non avevo voglia di combattere e anche alle parole di Shay che mi fece ragionare.

    Mi scusai con tutti i presenti, fino a quando non fui distratto dall'arrivo di un gruppo di persone

    [...] [DOPO LE PRESENTAZIONI[...]

    Dopo le presentazioni la situazione si surriscaldò nuovamente. L'ottese continuò a barbottare qualcosa e per poco questa volta non lo presi a botte. L'unica cosa che mi fece star tranquillo fu il ricordo della parole di shay che mi fecero ragionare e stare tranquillo.

    Poi esservai Myori, che si era concordata con il ragazzo di prima, Yuki, per andare a fare una camminata.

    Ok Myori, nessun problema. Le scelte sono tue. Buona camminata.

    Nel frattempo anche i VIP si erano seduti con noi e ora non c'era che aspettare l'inizio del combattimento e godersi lo spettacolo.
     
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    " Sono presentabile?"

    " Siete magnifico, signore."

    " Tum incipimus..."

    :::

    La masnada di gente appollaiata avrebbe visto del movimento dall'unica zona dell'arena che fino ad allora ne era priva. La tribuna d'onore era spezzata a metà da una piattaforma che per qualche metro affacciava a spiovente sulla sabbia dell'arena. Da un ingresso comparve dunque un uomo dalla stazza imponente, vestito di una lunga tunica di evidente buona fattura, che con passo lento e sguardo intenso portava con autorità un'articolata acconciatura che avrebbe reso ridicolo qualunque altro uomo e fatto ingelosire ogni donna. Con estrema sicurezza quello si avvicinava al rialzo allestito appositamente per il suo intervento. Avvicinandosi dunque al microfono ecco che il discorso prese inizio:

    yjyhrt

    " Che i vostri occhi possiamo finalmente riavere inditero quello che le vostre tasche hanno sborsato, che il vostro appetito possa essere saziato dalle fatiche di questi combattenti, che l'antica arena possa rivere ancora una volta le imprese dei grandi Sennin del passato. Che inizi il Torneo di Sangue!"

    EEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE

    Un boato impressionante si alzò al sentire di quelle parole, pesate ad una ad una con la giusta intesità, e tra gli schiamazzi ecco aprirsi le ante del portone a Nord... Una seconda ondata di applausi e grida seguirono l'ingresso del lungo corteo, composto da oltre centro persone. Attorniati da guardie armate guerrieri provenienti dai più sperduti villaggi del continente, in cerca di fama, soldi o anche solamente di sangue, facevano i loro primi passi, incitati dal pubblico impazzito, su quello che sarebbe stato per i più luogo di morte e per pochi prediletti palcoscenico di fama e ricchezza.

    " 131 tra ninja, samuari, assassini e combattenti, uomini di grande fama e principi ma molti anche di discutibile fibra morale; donne, uomini,ricchi, poveri, veterani o giovani...poco importa in questa giornata di grande spettacolo! In questa sacra arena le nomine, le cariche, i possedimenti, il passato e la stessa politica, con le sue leggi e le sue alleanze, non contano nulla! Qui chi comanda è lo stesso scorrere degli eventi! Questo è un luogo di perdizioni, o miei signori, questo è il luogo in cui potrete decidere della morte altrui, se Loro *indicando i combattenti* ve lo permetteranno! Ogni vostro dito sarà come katana affilata per i perdenti che non hanno trovato la morte per mano dei propri avversari. Siete pronti a sostenere questo pesante fardello?"

    SIIII

    " Siete pronti a vedere il sangue?"

    SIIIIIIIIII

    " Siete pronti ad inneggiare al Campione della Fossa? "

    SIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII

    " E allora che le fasi iniziali del torneo abbiano inizio!"

    EEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE

    Le guardie uscirono dall'arena e il pesante portone si chiuse lasciando tutti i pretendenti al titolo, disposti uniformememente su tutto il campo di scontro, sotto gli occhi del vorace pubblico. Questo sarebbe stato l'ultimo momento buono per poter osservare attentamente molti di quei coraggiosi guerrieri perchè presto l'andamento del torneo non lo avrebbe più concesso. Consci di ciò, molti degli iscritti approfittarono dell'occasione per ingraziarsi parte del pubblico, prestandosi a pose plastiche, a richieste spontanee o grida e giuramenti. Altri invece avrebbero trovato la giusta concentrazione per riuscire nell'impresa, altri ancora avrebbero sprecato quegli ultimi istanti di tranquillità per ultimare le dovute preghiere al proprio dio o gli ultimi pensieri alla propria famiglia...
    L'arena stava diventando bollente, riscaldata dall'agitazione sugli spalti e dal fuoco in petto dei combattenti. Tutti non vedevano l'ora che lo spettacolo iniziasse.

    " Più di cento pretendenti e soli 32 posti per passare al prossimo turno...signori, questo è un dilemma esistenziale! Come fare per scremare questo folto fascio d'erba?"

    SANGUE! SANGUE! SANGUE!

    "Tre giri di clessidra saranno sufficienti per stabilire chi avrà l'onore di continuare nel torneo?!"

    SIIIIIIIIIIIIIIIIIII

    " Allora che il massacro abbia inizio!"

    EEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE

    Tra i guerrieri, i più svelti a capire la situazione si sarebbero affrettati a sfoderare le proprie armi e attaccare i propri vicini cercando di prenderli alla sprovvista. Niente squadre prestabilite, niente regole...solo i migliori sarebbero rimasti in piedi. Si, perchè il livello dei combattenti in campo, era assai diverso e in poco tempo le nullità sarebbero state ingoliate dalla sabbia della Fossa. Sabia che avrebbe iniziato a macchiarsi della linfa di sognatori che, in cerca di gloria o per pazzia, avevano deciso di regalare la loro vita per il diletto dei paganti. Per ogni ninja o samurai finemente addestratro vi erano dieci nullità pronte per il macello. Certo, il torneo avrebbe mostrato scontri spettacolari..ma non ora,non era questo il momento: per alzare il livelo degni scontri era necessario un vero e proprio massacro iniziale. Anche il grosso felino incatenato a guardie delle colonne avrebbe fatto la sua parte, squartando gli stolti combattenti entrati nella portata dei suoi affilatissimi artgili.
    Intanto, mentre le armi cozzavano e le grida aumentavano, la voce del presentatore avrebbe continuato ad infervorare la folla, oramai in delirio chiamandola e cercandola ad ogni uomo caduto incosciente o esanime. La grossa clessidra aveva compiuto solamente un giro e trequarti ed ecco che, esattamente nel momento in cui il campo aveva visto il novantanovesimo guerriero sconfitto, si avrebbe udito:

    " Alt! Basta così! Questi, signori miei, sono i 32 veri aspiranti al titolo del Conquistatore della Fossa! "

    EEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE

    " Ed ora, aspettando che l'arena venga ripulita, passerò ad illustrarvi il regolamento del torneo: due gironi ognuno da otto coppie scelte casualmente tra i rimanenti guerrieri. Avremo quattro combattimenti per volta, durante il primo turno, due al secondo mentre le semifinali e la finale, ovviamente, verranno disputate singolarmente. Se una coppia, a segito di uno scontro, dovesse trovarsi senza uno dei due elementi, essa verrà esclusa dal torneo e, in questo caso, il team che avrebbe dovuto sfidare quella squalificata passa automaticamente al turno successivo...Questo fino alle semifinali: lì, i due combattenti rimasti in vita, che siano della medesima squadra o meno, formeranno la coppia che disputerà la finale!
    Come ho detto già prima, se un combattente dovesse lasciare in vita il proprio rivale, a voi spetterà il compito di decidere per la vita o per la morte dello sconfitto. Se meritevole della vostra pietà per l'onore e la forza dimostrata dnell'arena allora salvatelo mentre se si è dimostrato indegno e debole condannatelo a morte! Il vostro verdetto è inequivocabile e ogni iscritto sarà obbligato ad assecondare la vostra richiesta!"


    EEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE

    " Certo, a meno che non si stia parlando della finale! La Fossa ricambia da sempre e in ogni caso le fatiche dei quattro finalisti con la salvezza. Ricordo, in ultimo, che un banco scommesse accademico, non appena usciranno le coppie, aprirà i battenti proprio all'ingresso dell'arena e ricompenserà fino all'ultimo centesimo le vostre intuizioni andate in porto! Il torneo riprenderà tra quattro giri di clessidra!"

    E così, mentre le persone sugli spalti approfittavano di quei minuti per ristorarsi e sgranchirsi le gambe, nel centro dell'arena veniva portata una grossa tavola di pietra nera e un banchetto con il necessario per la formazione delle coppie. Dunque lì, sotto gli occhi dello sfoltito pubblico, le pescate venivano effettuate e il girone prendeva man mano forma...Intanto gli addetti sbomberavano l'arena dai corpi caduti durante la fase preliminare, recuperavano le armi e gli oggetti lasciando solo sabbia e sangue come scenario degli imminenti scontri.

    girone
    CITAZIONE
    Rosso: coppia con Drake
    Blu: coppia con Shiltar
    Verde: coppia con Itai
    Viola: coppia con Febh

    ::: 40 minuti dopo :::

    " Ed eccoci signori, ai primi quattro scontri della giornata! Il primo turno nasconde insidie anche per il ninja più abile o il samurai più esperto in quanto non vi è alcun perimetro a dividere i differenti duelli. Starà nella capacità di adattamento e nell'ingegno dei duellanti non interferire negli altri scontri o farsi distrarre da essi. Di questi sedici gladiatori almeno sei sono degni di nota: il Mizukage di Kiri Shiltar Kaguya, di certo non arrivato fin qui per accaparrarsi il premio per lui di poco valore...i botteghini danno il suo arrivo in finale scontato ma l'arena ha saputo più volte ribaltare le previsioni degli esperti osservatori! Benvenuto all'inferno signore dell'Acqua! Arikudo Mei, maestro di spada e samurai di ben nota fama, finalista nella scorsa edizione del grande torneo dei Sennin! Di certo questa volta non lascerà l'arena senza aver conquistato il titolo di espugnatore della Fossa! Drake Jo Ryouji , dallo splendido paese del Fuoco, guardiano di Konoha e chunin di grande esperienza! Di sicuro potrà dire la sua alla prima apparizione in questa grande manifestazione! Makado Rinfy, giovane ed affascinante kunoichi del paese della Roccia, anche lei per la prima volta in questo torneo. In questi ultimi anni si è procurata la fama di killer professionista ed ora i suoi servigi sono richiesti in ogni dove! La spietata assassina riuscirà a competere con i big fin'ora acclamati?! Scopriamolo! In ultimo, e non da meno, le due sorelle gemelle Kankara e Emidara Enkoi, le giganti guerriere provienienti dal paese del Vento che saranno costrette a combattere l'una contro l'altra sin dalle fasi iniziali! Alla fine cosa vincerà? la brama di vittoria o l'amore fraterno? Staremo a vedere!"

    [...]

    " E dopo le rivelazioni del primo round, ecco che gli altri 16 concorrenti sono pronti a sfidarsi per la scalata ai 20.000 ryo messi in premio! Nomi importanti almeno quanto i precedenti stanno per dare spettacolo:in primis il nostro campione, il gladiatore d'acciaio, il terrore della fossa, il solo, l'unico...Arkimar Prime!"

    EEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE

    " Ricordo che questo ronin detiene il record di maggiori uccisioni nella fossa, fissato con quelle di oggi a 217, ed è considerato da molti il campione più forte che abbia mai calpestato questa sabbia. Durante la fase preliminare lo abbiamo visto in grande forma, manterrà alte le aspettative in lui riposte? Io penso di si, e voi?"

    PRIME PRIME PRIME PRIME

    " Comuqnue il nostro campione non avrà vita facile: l'accademia ha mandato altri due ninja, jonin di grande esperienza e talento...signori e signore Itai Nara, guardiano di Kiri, e Febh Yakushi, amministratore del villaggio del Suono! Due presenze che noi tutti onoriamo e rispettiamo...ma le maniere forti della fossa saranno di gradimento ai servitori dell'Accademia?! Di certo per Bugu Dueri e per la sua mazza ferrata questa non è una domanda da porsi! Brutale è l'aggettivo adatto per descrivere questo combattente dalla stazza imponente e dalla pelle di acciaio. Saprà far valere la sua superiore stazza contro avversari di gran lunga fisicamente inferiori a lui? In ultimo, volgiamo portare alla vostra attenzione una delle più grandi sorprese di quest'anno! Lo avete visto tutti, quel ragazzino durante le eliminatorie ha strappato via a morsi la carne di vecchie conoscenze dell'arena del calibro di Guki Teredo e Fai Obori! Senza patria, senza nome, di soli undici anni...noi lo abbiamo soprannominato "l'incarnazione del diavolo! Che possa darci uno spettacolo superiore a quello concessoci poco fa! Ed ora, combattete!"

    EEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE

    [...]


    _________________________________________________________________________

    Facciamo con i boys un paio di post di presentazione per condurvi attraverso quarti e semifinale al duello che tutti stiamo aspettando! Ecco il linkallo scontro.
     
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    GLI SCONTRI DEL PRIMO TURNO


    Arikudo & Madashi vs Drake & Maari

    " O MIO DIO! Signori avete visto cosa ha fatto quel chunin della Foglia? Ha spaccato una spessa armatura da samurai a mani nude! Il finalista dello scorso torneo è stato battuto in meno di 3 secondi!! "

    EEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE

    " Un colpo, un SOLO colpo e il possente Arikudo si è accasciato al suolo privo di sensi! E cos'erano quelle fiamme che gli uscivano dalle mani?! Inneggiate al controllore delle fiamme, allo spietato ninja dai capelli blu! Acclamate Drake e la sua inaudita forza!"

    DRAKEDRAKEDRAKEDRAKE

    " Anche la giovane Maari se l'è cavata bene e in sole cinque mosse ha staccato gli arti superiori allo sfortunato Madashi. Per lui la morte è cosa certa, signori e signore, ma cosa dovrà fare Drake del suo rivale?"

    MORTEMORTEMORTEMORTE

    " Gli hai sentiti, signore delle fiamme, a te la gioia!"

    Eppure quello che accadde fu inaspettato. L'esperto samurai, che privo di maschera mostrava un'età non inferiore ai sessanta anni, si era rialzato in piedi e dolorante aveva ripreso la sua katana, caduta poco lontano dopo il duro colpo subito.

    " Onorami con la vittoria del torneo e la mia morte non sarà stata vana..."

    L'affilata lama passò il ventre da parte a parte. L'ultimo gesto di un cuore nobile e coraggioso...

    Sobari & Nemo vs Meida e Pokuce

    Quattro guerrieri possenti ma rozzi si erano dati battaglia senza esclusione di colpi. Nessun jutsu o abilità raffinata per quei gladiatori dalle buone doti combattive...per dei comuni combattenti. Si versò parecchio sangue prima che il vincitore si palesò alla platea. Si, al singolare, perchè effettivamente uno solo dei quattro potè levare al cielo la propria arma e gioire per aver superato quella prova mortale. Era rimasto da solo, contro entrambi i rivali, anche se il compagno prima di morire si era portato il braccio del suo uccisore. Peccato che il coraggio e l'abilità mostrata non gli avrebbe permesso di continuare nell'avventura...il duo era sciolto e non poteva disputare il quarto di finale.

    Caddero scroscianti applausi per il guerriero solitario che dopo minuti di combattimento poteva finalmente mollare la presa sulla sua ascia bipene. In un primo momento quello gioì per il suo risultato, però un'istante dopo comprese di aver fallito; allora cadde in ginocchio e le lacrime di gioia divennero di mera delusione.

    " Sobari hai combattuto con onore e la Fossa non dimentica mai un vero combattente! Oggi hai perso l'opportunità di diventare il campione ma la tua vita è salva e potrai ritentare nel prossimo torneo!"

    Scroscianti applausi vennero sprecati per quel combattente dal grande valore ma realisticamente con poche probabilità di vincere l'ambito premio.

    Makado e Angari vs Shiltar & Sako

    Quando Shiltar alzò il braccio con la possente arma in bella vista la platea scoppiò almeno come era accaduto per Drake.

    " SI, SI! Ma è inutile meravigliarsi, signori miei! Potevamo aspettarcelo dal Kege di uno dei villaggi più antichi e potenti del continente! Un colpo per rivale è bastato a decretare la vittoria del duo, impressionante! Con disinvoltura ha deviato tutte le armi scagliate dai rivali; la nota assassina non ha nemmeno intaccato la cute del reggente della Nebbia. E quell'arma? Parola mia, non ho mai visto nulla del genere! Darò 4000 ryo a chiunque riesca a strappare quella falce dalle mani del Signore delle Acque!"

    EEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE

    " E allora, volete lasciare la sconfitta Makado ad una morte lenta e dolorosa oppure sarete così misericordiosi da concederle una fine senza ulteriori sofferenze? Si è meritata questo privilegio? "

    NOOOOOOOOOOOOOOOOO

    "Gli ha sentiti, Mizukage! Faccia il suo dovere, impareggiabile boia!"

    Kandra & Gedora vs Emidara e Anko

    Ma quale amore fraterno. Le due gemelle, senza guardare o tenere minimamente conto dei propri alleati e "secondi" rivali si diedero battaglia come due orsi inferociti. Iniziarono senza impugnare alcuna arma, impiegandosi in uno stile di lotta unico, misto di diverse altre pratiche di combattimento note. Prese, proiezioni, ginocchiate, gomitate...un ghiotto spettacolo per gli appassionati della lotta sportiva, un po meno per i consueti frequentatori della Fossa, abituati al sangue. Nonostante la loro mole le due nerborute donne si muovevano con una velocità impressionante; probabilmente nemmeno un esperto chunin avrebbe potuto competere stando alle loro "regole" di scontro. Intanto anche gli altri due iniziarono a combattere anche se, dopo poco, l'attenzione si spostò nuovamente sulle due sorelle. I copri delle due presero a cambiare colore, ricoperte da uno strato di fuoco l'una e di elettricità l'altra. I colpi aumentarono di velocità ed intensità, l'aria si caricava di chakra e la terra iniziava quasi a tremare ad ogni appoggio delle kunoichi. Erano alla pari, due colpi portati a buon fine da entrambe. Poi lo scenario cambiò ancora...ed il pubblicco assistette ad uno spettacolo mai visto prima.
    La stazza di ognuna triplicò gradualmente, i vestiti si strapparono lasciando nudi i due corpi, il muso e le unghie si allungarono, iniziò a crescere anche un folto pelo. Era in atto una mutazione! E intanto gli attacchi si caricavano di una forza e una potenza che gli accademici avrebbero dovuto temere. Al termine del processo, due orsi alti 6 metri, dal manto del colore dell'impronta impressa, stavano sferrando ognuno una poderosa zampata. Ma questa volta gli artigli erano intrinsechi di un chakra ancor più particolare...quando le due zampe vennero a contatto si sprigionarono due conati elementali, uno di fulmine e l'altro di fuoco, alti più di 25 metri di diametro 10 metri. Il bagliore fu accecante, la potenza sprigionata inaudita... una coltre di sabbia e fumo invase un quarto di arena e i due orsi non si videro più.

    " DI CHI SARA' LA VITTORIA? Siamo costretti ad aspettare il verdetto dell'arena!!!!"

    Quando la coltre si diradò solo un'enorme ombra si vedeva ancora alta sulla superficie. Kandra, l'orso dal mando cremisi, era in piedi. Il respiro affannato, l'aura di chakra meno intensa, gli artigli della destra mancanti, perduti durante l'ultimo attacco. Sua sorella, invece, era a terra...detrasformata e priva di sensi.

    EEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE

    Esplose la folla.

    Ando e Yuyeki vs Itai & Qui

    " Oggi si scriverà la storia, signori! Questa divina sabbia non ha mai visto combattenti tanto potenti!!! Un altro scontro finito prima di iniziare! Un vero e proprio baluardo insuperabile signori! Pugni d'acciaio, gambe eslosive...diamo come si deve il benvenuto a questo combattente della Nebbia nella nostra casa! Benvenuto Itai, belva della Nebbia! "

    ITAIITAIITAIITAI

    " Che ne dite, lasciamo al compagno che non ha avuto il tempo di dire la sua in questo scontro, a finire i deludenti perdenti?!"

    Prime & Weddo vs Saske & Ghul

    EEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE

    " Ed ecco la risposta del nostro campione allo strapotere degli accademici! Per mettere un marchio su questo primo turno Prime, il pluriespugnatore della Fossa, ha tranciato di netto la testa ad entrambi i suoi rivali, forti del loro attacco combinato, mediante un unico colpo di taglio con lo scudo!!! Parla Prime, dicci qualcosa!"

    " Non c'è gusto nel finire subito un rivale! Non sarebbe stato meglio se lo avessi fatto lentamente a pezzi?!"

    SIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII

    " Non era meglio se avessi tagliato loro la lingua e staccato le dita? Se avessi squartato loro la pancia e avessi usato le stesse budella per appenderli agli spuntoni sul portone? Tutti sono in grado sbarazzarsi di buoni a nulla utilizzando sin da subito la maggior parte della propria forza! Ma voi non volete questo, giusto?"

    PRIMEPRIMEPRIMEPRIMEPRIME

    " Perle di saggezza dal colosso di sangue più forte e spietato mai esistito! Avanti! Sosteniamo il campione con un altro applauso!"

    Taqui & Zeka vs Dueri & Magenta

    Dueri era davvero grosso, un gigante alto più di due metri e trenta con una mazza ferrata spessa circa quaranta centimetri. Era un ninja anche se padroneggiava il chakra prevalentemente per migliorare i suoi colpi nel corpo a corpo, quindi utilizzando taijutsu. Magenta, invece, era quello che si può chiamare uno "stregone"...indossava una lunga toga scura e un cappello a punta. A conti fatti, probabilmente i due , insieme, formavano una coppia che, in altre situazioni, sarebbe arrivata con facilità in finale e magari vincere il torneo. E lo scontro con i due paladini del piccolo paese della cascata, eroi tra la loro gente, lo palesò. Mentre l'enorme arma volteggiava nell'aria nell'intento di colpire i due monaci, in possesso di notevole agilità ma privi di un attacco tanto potente da impensierire Dueri, il "mago" caricava il suo jutsu, sussurrando una litania pronunciata in una lingua sconosciuta. Dopo quasi un minuto di combattimento inteso tra i due e il carro armato, che non portò praticamente a nulla in quanto nessun attacco era andato propriamente a segno, accadde qualcosa che forse avrebbe stupito persino gli accademici: circa metà arena sprofondò verso il basso, portandosi con se gli altri tre combattenti. Fortunatamente tutti gli altri incontri erano già finiti e la tecnica non coinvolse nessun altro partecipante.

    OOOOOOOOOOOOOOHHHHHHHHHHHH

    Sul campo ora vio era solo quell'uomo dal corpo gracile e dall'acconciatura stravagante. Quando la sabbia risalì, riportandosi alla quota iniziale, i tre malcapitati erano a terra ricoperti di sangue, interiora e pezzi di organi...La platea era silenziosa e confusa; sembravano morti.

    " ...signori e signore...incredibile...Magenta vince lo scontro ma essendo anche Dueri stato non potr..."

    " UUUUUAAAAAAAA"

    Il gigante che aveva ancora terra tra le mani la sua mastodontica arma si rialzò da terra urlando a squarciagola. Aveva profonde ferite, delle quali una sulla coscia sanguinava copiosamente, aveva perso un occhio e le unghie della mancina erano saltate tutte. Camminando come privo di danni di quella entità, Dueri si avvicinò al suo compagno arrivandogli a pochi centimetri:

    " Alla lunga ti avrebbero sfiancato e tu non li avresti mai colpiti...e poi hai la pellaccia abbastanza dura, sapevo che non ti avrebbe ucciso."

    " Bel lavoro, compagno."

    Dunque lo prese con una mano e se lo caricò sulla spalla incitando la folla con altre grida e agitando in aria l'arm , impugnata con la mano buona.

    " Che colpo di scena, signori! Dueri e Magenta passano ai quarti!!!!!!! Ma avete visto cosa è successo all'arena?! Non era letteralmente sprofondata nel nulla?! Cosa sta accadendo quest'oggi?!"

    "Incarnazione del diavolo" & Jedda vs Febh & Tukeredo

    Silenzio tombale al termine di quel duello senza senso...

    " Emh...la vittoria è di Febh Yakushi e del suo compagno Tuke...Tuker...insomma quello lì, che importa. Su signori! Un applauso per il Jonin del paese del Suono!!!"

     
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  15. newlord
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    Finalmente cominciò quel torneo che si era fatto dannatamente aspettare.

    Un presentatore dalla capigliatura a dir poco bizzarra, si mostrò all'intero pubblico spiegando le dure regole della Fossa.

    Dopo pochi attimi quell'oratore aizzò la folla, facendo partire a sorpresa gli scontri, un tutti contro tutti, una prova di sopravvivenza.
    Nell'orgia di corpi si poteva notare tra tutti, o meglio, si faceva notare, un ragazzino dai capelli blu che sembrava spassarsela alla grande,sicuro di sè, che non mostrava alcun timore.

    -Eheh...che spavalderia...-


    Alla fine lo spettacolo che si mostrò sarebbe stato anche nauseabondo per i deboli di stomaco: corpi senza vita e sangue, una marea di sangue.

    L'idea di finire tra quei cadaveri mi dava un brivido lungo la schiena. Fortunatamente non partecipavo a quella competizione.
    Il pubblico sembrava comunque apprezzare quel massacro.

    Appena concluse le eliminatorie, il presentatore continuò a spiegare come si sarebbero svolti da quel momento in poi i vari gironi per poter arrivare in finale e diventare il campione.
    Enunciò anche i sopravvissuti al primo massacro tra cui Drake di Konoha,il ragazzo che si era fatto riconoscere, un certo Itai di Kiri,che notai solo alla fine, il Mizukage di Kiri e l' amministratore di Oto Febh Yakushi.
    Cominciai così un tifo sfrenato per il rappresentante del mio villaggio, dato che avrei potuto anche osservarlo per poter apprendere nuove strategie di combattimento; e poi se era riuscito ad arrivare fino a lì,voleva dire che aveva tutte le carte in regole per arrivare alla vittoria finale.

    Alzai la voce cercando altri miei concittadini e urlando a squarciagola in modo da creare un coro:

    FEBH E' IL NOSTRO RE,
    OGNI DUE NE AMMAZZA TRE,
    NOI VINCEREMO PERCHE',
    PERCHE' FEBH E' IL NOSTRO RE!!!!


    Una cosa simpatica per poter creare un pò di competizione, scommesse e divertimento.

    [...]

    Si formarono le diverse squadre.
    I combattimenti furono tutti spettacolari, ma quelli davvero shock furono (a parte quello di Febh), quello con protagonista Drake, che aveva spezzato una corazza con una facilità impressionante, il combattimento tra le gemelle-orso che dimostrarono una forza inaudita e quello con il gigante e lo "stregone" che avevano addirittura distrutto una parte dell' arena.


    Le aspettative del torneo non erano state deluse e i cori che si erano formati davano ancora più enfasi alla cosa, anche se tutti quei morti si sarebbero potuti evitare...
     
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83 replies since 11/5/2011, 22:26   2722 views
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