Sotto una Pioggia Battente

[Ame] | [Energia]

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    Paradiso
    ...e la successiva caccia.



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    × Legenda
    Narrazione
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    «Dialoghi»


    Il mio sonno, in fin dei conti, non fu poi così lungo come avrei potuto pensare. Una qualche ora, probabilmente. Probabilmente in casa di amici, o almeno persone che in un futuro non troppo prossimo, si sarebbero rivelate come tali. Quando mi svegliai, notai una figura femminile che mi osservava oltre la porta. Mi osservava, probabilmente incuriosita dalla mia figura. Del resto, chi non lo sarebbe stato? Un perfetto sconosciuto salvato così, accolto nella loro casa, e ora oggetti di particolari attenzioni da parte di una figura femminile strana. Meglio di così, del resto, non mi poteva andare. Osservai anche i suoi comportamenti, da cui potei dedurre un certo imbarazzo nei miei confronti. In risposta, le sorrisi osservando la sua timidezza. Era davvero difficile muoversi per me. Le ferite, e il lancinante dolore che ne conseguiva, erano davver degli elementi di difficile sopportazione. Poi, il suo imbarazzo metteva in imbarazzo anche me. Non sapevo come comportarmi, e per i primi istanti rimasi li ad osservarla come un imbecille. Poi, finalmente, una donna entrò nella stanza. Era una donna sulla trentina, e dovetti ammettere che aveva dei bei capelli. Mi sorpendeva che ad Ame vi potessero essere donne di cotale bellezza; se non fossi in uno stato confusionario probabilmente le avrei chiesto se non avesse mai avuto parenti di Kiri. Poi, mi venne una domanda più logica da fare...

    «Dove sono?»



    Domanda sciocca, certo. Forse anche un po' banale. Mi aspettavo però una risposta precisa da quella donna, anche se le ero particolarmente grato. Tuttavia, dovevo capire chi fossero loro e dove mi trovassi, poiché nonostante mi fossi ripreso vi era ancora pericolo. Inoltre, non sapevo se potevo fidarmi al 100% di quelle persone. Insomma, mi avevano sì salvato, ma ne ero proprio certo che costoro potevano considerarsi miei amici? Li conoscevo a malapena - o meglio: ancor meno che a malapena - e fidarmici alla cieca poteva essere un brutto errore per me.
    Tuttavia, quando la donna parlò di nuovo, capii che probabilmente loro mi avevano raccolto - o meglio, avevano raccolto quel che rimaneva di me, e mi avevano curato. Un bel gesto, certo. Eppure, ancora mi ostentavo a fidarmi di loro. A quanto pareva, però, loro non si fidavano di me. Bhe, d'altronde era normale. Chi si sarebbe mai fidato di un ninja come il sottoscritto? Poi mi chiese un nome. Sorrisi.


    «Chiamami Ryu Watarashi.»



    Le risposi inventandomi un nome a caso all'istante stesso. Non potevo correre il rischio di dirle il mio reale nome. Ormai che ero ricercato da chissà chi, dovevo fare il più possibile per nascondere la mia vera identità. Epphe ancora molte domande mi assalivano: chi erano quei due? Cosa volevano da me? Li ha mandati Kiri a cercarmi? No. Probabilmente il Kaguya avrebbe mandato il Nara a cercarmi. Chi allora? La Foglia? E se così fosse, perché quei 2 volevano riportarmi indietro nella Nebbia? Per scoprire i segreti del villaggio, o c'era dell'altro?
    Sbuffai. Da quando fuggii dal villaggio, le cose si erano complicate di giorno in giorno. Prima, il dover fare da Guardiano sulle mura di Ame. Poi, quei due che m'inseguivano senza un apparente motivo. Le cose cominciavano a non piacermi, per nulla.


    «Ricercato? Chi non lo è...»



    La donna non sembrò fare molta attenzione alle mie parole. Guardò la ragazzina, ed esse probabilmente si scambiarono qualche parole. Subito dopo, infatti, la donna esordì dicendo che se fossi statoo buono, mi avrebbero fatto rimanere in casa loro. Volli rifiutare tale offerta, sapendo il rischio che correvo. Non mi andava proprio a far rischiare la pelle a quelle persone. Poi ci ripensai. In effetti ero ancora debole. Le ferite si facevano ancora sentire, e il chakra non era stato ancora del tutto ripristinato. In effetti sì, mi conveniva accettare.

    «D'accordo. Starò buono fino a domani mattina, e domani all'alba andrò via.»

    Usufruii di tutti i beni che mi avevano concesso. Mangiai la minestra calda che la signora mi preparò con molto gusto. Dopotutto, la fame era un temibile avversario per me. La minestra mi riscaldò l'interno, e mi aggiunse quel pizzico di lucidità di cui tanto avevo bisogno per tornare in forze. Quindi, non mi tirai indietro nemmeno dinnanzi al caldo bagno che la donna mi aveva proposto. Mi rilassai per qualche minuto - minuto che parve diventare ora - dentro a quella vasca. Fu oltremodo piacevole, e dovetti ringraziare sia la madre che la figlia per una tale opportunità concessami. Quindi, Kairy (così sembrava chiamarsi la bambina), si prese di nuovo cura delle mie ferite. Me le ripulì, e me li aggiustò ancor meglio, facendo sì che ne dimenticassi il dolore.
    Quindi, arrivò il tempo di dormire. E sebbene Kairy si fosse messa a dormirmi vicino (non riuscivo ancora a capire il motivo per cui si dimostrasse così affettuosa nei miei confronti), capivo di avere altri piani per la nottata. Era per il mio, e per il loro, bene.
    Non appena le luci spenser, che io mi alzai. Andai in cucina, dove vi era un tavolo. Quindi composi dei sigilli per evocare una copia fisica di me stesso. Eravamo la stessa cosa, perciò la copia sapeva quel che doveva fare.
    Usando il chakra, cominciò a modellare i lineamenti del mio volto. Ci impiegò circa un'ora di lavoro, prima di giungere al "me nuovo", prima che potessi osservare nello specchio il mio volto nuovo. In un'ora di lavoro, ero piuttosto cambiato. I miei lineamenti si erano allungati, i miei occhi divennero più piccoli... a mandorla. Con il chakra, la mia copia creò una piccola fossetta nella mandibola. Le guance divennero meno pronunciate, e più "dimagrite". Sempre usando il chakra, mi apportai anche delle sostanziose modifiche al naso e alle labbra.
    Il volto a cui mi ero ispirato era quello di uno dei gregari, e in poco tempo riuscii ad assomigliargli in modo permanente. Quel che mi mancava erano dei vestiti nuovi, ma decisi che gli avrei chiesti alle due l'indomani mattina.

    La nottata fu corta, o almeno mi sembrò esserlo. Non appena mi svegliai, sentii parlare la donna. In contempo qualcuno bussò alla porta. Probabilmente mi avevano già trovato. Nel mio nuovo aspetto, un po' ringiovanito in volto, mi vestii di fretta. Forse l'intuizione, forse soltanto la ragione, fecero sì che mi trovassi dinnanzi alla finestra ancor prima che ascoltai la voce di uno dei due - del maschio in particolare - provenire da dietro la porta.
    Ormai vestito, capii di dovermi andare da lì. Probabilmente un giorno sarei tornato in quelle lidi, a ringraziare la donna di quel che fece per me.
    Poi composi i soliti sigilli per il Teletrasporto, e scomparvi. Ricomparii sulla strada, 30 metri più in la. Sperando di essere ormai sfuggito all'imminente caccia.




    Piccola tabella riassuntiva:
    Ferite: 1 leggera alla mano sinistra
    Chakra rimanente:81


    Tecniche/abilità usate:
    Tecnica Superiore della Moltiplicazione del Corpo

    Conoscenza della Chirurgia Estetica [0]
    Conoscenza: L'utilizzatore può effettuare operazioni chirurgiche tramite il chakra, modellando parzialmente i lineamenti del paziente. Il processo richiederà un round e durerà fino ad un giorno per ogni credito specializzazione speso in questa specializzazione. Può essere reso permanente impiegando almeno un'ora di lavoro.
    [Da chunin in su]
     
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    ..Fine della Caccia..
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    I due alla porta non sembravano affatto brave persone e tanto meno i loro modi erano gentili e cortesi, ma che ci si poteva aspettare dalla gente che viveva ad Ame, il buco di culo dell’intero continente ninja. Per questo la donna non indietreggiò o altro quando il pelato bloccò la porta con la mano, anzi rimase li ferma a proteggere il suo territorio. In cuor suo sapeva che la colpa di ciò che stava succedendo ricadeva anche sulle sue spalle, avrebbe dovuto sbattere fuori quel moribondo subito dopo averlo trovato ed ora semplicemente ne stava pagando le conseguenze. Fortunatamente Ryu o come si chiamava quel tizio aveva già pensato di dileguarsi spostando l’attenzione dei due cacciatori sulla strada.

    -Si è teletrasportato fuori Orb..-


    Miss. Tousch che stava guardando fuori dalla finestra in quel momento lo aveva visto materializzarsi in strada, finalmente lo avevano ritrovato dopo tanto cercare. Orb avrebbe salutato la donna con un inchino prima di raggiungere Touch che li avrebbe riportati in strada usando la stessa tecnica che aveva usato la loro preda. Seinji avrebbe semplicemente visto i due comparire in strada ad una quindicina di metri, la pioggia stava scrosciando con violenza sul villaggio di Ame rendendo l’aria fredda e pesante.

    -Eccolo qua il nostro caro amico!.. accidenti.. credo proprio che tu ti merita un soprannome come il nostro.. si ho deciso di chiamarti Mr. Teleport.. bel nome no?!..-


    La sigaretta del pelato si era spenta bagnata dalla pioggia, Seinji ora si che era con la merda fino al collo. In strada c’erano solo loro e mal ridotto come si trovava aveva ben poche speranze di riuscire a combatterli, vista e considerata la velocità con cui si muoveva la socia del pelato inoltre ormai i due avevano capito i trucchetti del kiriano e teletrasportarsi non sarebbe più servito a niente.

    -Basta così Orb.. ora lo ammazzo e lo riportiamo al capo.. vivo o morto che sia..-


    La donna aveva fatto qualche passo verso Seinji sembrava averne le scatole piene di quella stramaledetta storia.

    -Ehi.. ehi.. il capo ha detto che l’Akuma deve essere vivo se vogliamo arrivare al reattore.. quindi cerca di andarci piano.. siamo fortunati ad averlo ritrovato vivo..-


    -Tsk!.. toglimi le mani di dosso pelato.. ho detto che ho intenzione di ucciderlo.. il capo se ne farà una ragione!..-


    La donna aveva fatto scrocchiare le ossa delle mani con due gesti piuttosto mascolini, nei suoi occhi la determinazione sfolgorava come fiamme infernali, sembrava non vedesse l’ora di fare a pezzi quel bamboccio per poi asciugare i suoi capelli e fare magari un bagno caldo rigenerante che ormai da due giorni desiderava fare ardentemente. Le gambe si erano flesse pronte a scattare quando qualcosa sembrò cogliere l’attenzione dei due nukenin bloccandoli sul posto, sembravano sorpresi mentre allungavano entrambi indice e medio della mano sinistra all’orecchio. Fu il pelato a sbottare per primo facendo il nome di qualche suo strano amico forse.

    -Ehi Trap come te la passi?!.. oh si si.. sono qui con Touch ad Ame.. già c’è il solito tempo del cazzo.. pioggia a tutte le ore!..-


    I due si erano messi a parlare con qualcuno, forse tramite una trasmittente o altro, impossibile dirlo. La pioggia continuava a scendere e i due che poco prima sembravano volerlo morto ora nemmeno lo stavano badando. Quale strana follia albergava nelle menti di quei due individui.

    -.. già.. già.. ehi ma dimmi un po’.. come procede l’operazione all’arcipelago delle quattro bestie?!.. EEEEH CHE COSA?!!.. siete stati costretti ad abbandonare il progetto e quel cazzone di Engine è stato fatto a pezzi assieme alla fortezza?!..-


    Sia Touch che Orb sembravano piuttosto sorpresi, di qualsiasi cosa stessero parlando non doveva essere nulla di buono per loro o almeno così sembrava dalle loro facce. Qualche secondo di silenzio avrebbe lasciato spazio solo al rumore della pioggia ora i due si erano pure voltati dando le spalle a Seinji che sembrava essere passato in secondo piano rispetto a tutto.

    -..Tsk!.. quindi è stata tutta colpa del Mizukage e dei suoi alleati.. eheheh.. e il capo come l’ha presa?!.. Ah capisco.. quindi siete riusciti comunque a recuperare i dati che servivano.. bah che peccato.. speravo proprio di potermi fare una bella crociera su quella meraviglia!..-


    -Che cosa dobbiamo farne del nostro obiettivo?!.. Tsk!.. ricevuto!..-


    Touch avrebbe tagliato corto cambiando argomento, in fondo sembrava non essersi dimenticata di Seinji. La ragazza sarebbe rimasta ad ascoltare in silenzio prima di staccare le dita dal ricevitore che teneva nell’orecchio e prendere a camminare nella direzione opposta in cui si trovava Seinji. Sembrava che qualcosa fosse cambiato nei piani di quei due tizi e dei suoi amici.

    -Ok ok ho capito.. bene allora.. passo e chiudo.. EHI TOUCH!!!.. aspettami!!!..-


    Anche Mr. Orb ora si era messo a correre in direzione di Touch lasciando il povero Akuma li sotto la pioggia in mezzo alla strada. Tutto era cambiato in un battito di ciglia, una semplice telefonata e messaggio avevano salvato la vita del giovane Seinji e qualsiasi cosa avessero in mente di fargli i due aguzzini. Dopo essersi allontanati di una trentina di metri i due sarebbero scomparsi nel nulla lasciando solo il rimbalzare delle gocce a terra. Seinji Akuma era sopravvissuto per due giorni agli attacchi di due terribili e potenti entità che lo volevano rapire per qualche strano e misterioso piano segreto. Anche se l’esperienza era stata terribile non tutto il male provato sarebbe stato negativo, ora il suo corpo ed il suo spirito erano pronti ad ospitare una nuova e potente energia che avrebbe reso il ninja più forte.


    CITAZIONE
    OT// Post conclusivo per il buon Leo che una volta postato può ritenere terminato l'Addestramento per l'energia BLU

     
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    Fine
    della storia.



    × Off-Game ×


    × Legenda
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    La storia contnuò non appena mi trasportai fuori da quella abitazione. Ormai ero praticamente irriconoscibile rispetto al Seinji di poco prima. Non di meno diedi anche un'identità falsa alla donna. Tuttavia, tutte queste cose sembravano essere inutili e sciocche dinnanzi alla costanza e testardaggine con la quale i due mi perseguitavano. Non si davano pace; nessuna tregua. Io ero il loro obiettivo, e volevano soltanto me. Mi cercavano ovunque: per le strade, per le case, nei negozi. La loro decisione nel catturarmi m'inquietava non poco: com'era possibile che mi avessero scoperto anche nella casa di quelle 2 donne?
    Non mi sorpresi poi molto, quando vidi i due comparirmi dinnanzi. Nonostante il mio aspetto fosse decisamente cambiato, mi avevano comunque individuato. Capii che, forse, non sarebbe servito a nulla fingere che non ero io poiché, ahimé, i vestiti che indossavo erano ancora miei. Per un attimo in mente mi balenò una strana idea: farmi esplodere insieme a loro su quella strada? No. Era meglio aspettare. Decisamente meglio attendere. Vedere cosa volevano, ma non darmi per vinto. Non ancora perlomeno: certo, ero molto indebolito, ma era pur sempre meglio dare battaglia a quei due che morire.
    Non potevo permettermi di morire, d'altronde. Avevo ancora tanto da realizzare su quella Terra.


    «Non so a cosa vi servo, ma non mi prenderete mai vivo!»



    Indebolito, ma con la forza delle idee ad animarmi il corpo, tirai fuori un paio di kunai preparandomi all'imminente attacco. Anzi, volli quasi scattare in avanti come un shinobi per ammazzarli entrambi, o venire ammazzato. Era una mossa suicida quella che stava lentamente delineandosi all'interno della mia mente, ma era pur sempre migliore rispetto al venire catturato come un salame e riportati a kiri. I miei istinti bellicosi, vennero però presto fermati dal dolore che - ancora, ancora e ancora - si propagava lungo i miei arti, lungo il mio corpo. Era un qualcosa d'insopportabile: i fori che quelle lame avevano fatto nelle mie carni si stavano facendo sentire. Probabilmente, non ci avrei resistito ancora per molto; anche se il mio animo da guerriero mi suggeriva di continuare a combattere a qualsiasi costo. Mi doveva essere rimasto ancora del chakra: potevo sfruttarlo ancora o per tentare una fuga, o per tentare una disperata offensiva. Quel che notai fu che la donna voleva uccidermi a qualsiasi costo. Rivolgendomi a lei, non potei che sorridere.

    «Vorresti uccidermi, eh?.. Perché non ci provi allora?»



    L'imminente scontro, sembrò però passare in secondo piano non appena il maschio cominciò a parlare alla trasmittente. Quei 2 persino si permisero di darmi le spalle. Fu un qualcosa che fece scattare in me una scintilla d'ira, che però cercai di spegnere sin da subito. D'altronde, se i due avessero deciso di abbandonarmi senza lo scontro, ne sarei stato solo particolarmente felice. Del resto ciò avrebbe significato sopravvivenza.
    Origliando, cercai di sentire qualcosa di quel che dicevano. Mi sembrò sentire di piani saltati, e del Mizukage. Chissà cosa stavano farneticando quei due. Quelle informazioni potevano rivelarsi preziose in un secondo momento. Dovevo - per forza di cose - ascoltare il più possibile. Magari, in fin dei conti, mi sarebbero tornati utili nel futuro.
    Poco dopo, senza alcun preavviso, e senza dire nulla, i due si girarono allontanandosi da me. Un po' mene sorpresi: mi avevano dato la caccia per oltre 2 giorni, avevano rischiato la vita per prendermi e ora se ne andavano così? Non mi dispiaceva affatto la cosa, ovviamente. Quel che non riuscivo a capire, stando fermo e assaporando le eterne gocce di pioggia che cadevano su di me, era il motivo per cui mi lasciavano lì all'impalato. In ogni caso: non era certamente uno dei miei problemi. Vedendoli andare, mi girai anch'io e, col passo lento, mi allontai dileguandomi nelle strade del Villaggio.




     
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    Intervento Amministrativo:

    Confermo l'acquisizione dell'Energia Blu per il pg Seinji Akuma dell'utente leopolis
     
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