[Gioco] Slaves

Livello C

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  1. Asgharel
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    Narrato

    °Pensato°
    «Parlato»
    "Parlato" (altri)
    -Citazioni-


    [Abilità/Potenziamenti/tecniche]


    ~Miniere - Return Home~


    Le fiamme ardevano e la terra, ormai oplvere si alzacva nella caverna cerando una specie di nebbiolina tetra. Nonostante l'umidità tutte quelle fiamme, unite alla violenza dello scontro erano riuscite ad asciugare l'interno di quella stanza. Quando la lieve nebbia fù completamente diradata, Atasuke stava in piedi con il volto celato da quella maschera di ceramica che aveva in precedenza sottratto al nukenin e che ora era rigata dal sangue dei suoi due compari. Con gesti lenti la rimosse dal suo volto mostrando ai poveri minatori il suo reale volto in una specie di "segno" rassicurativo.
    La paura sepreggiava tra i presenti che temevano, a ragion veduta, per la loro vita. Essi temevano quello che i tre ninja avrebbero potuto fare loro. Tuttavia, non avrebbero fatto null'altro che liberarli da quelle grotte e possibilmente li avrebbero aiutati con eventuali cure di emergenza.
    Atasuke raccolse dai cadaveri le altre due maschere che avrebbe personalmente consegnato come pegno per risquoterne la taglia, nella speranza che fosse sufficente a far riconoscere i nukenin abbattuti. Poi con passo lieve si diresse verso gli altri minatori tendendo loro la mano e sorridendo.

    «Io sono Atasuke Uchiha di Konoha. Ora siete liberi di andare, tornate alle vostre case e dalle vostre famiglie... Vi scorteremo noi fino all'uscita...»


    Non ebbe tempo di finire quello che nitendeva dire che Gin-Jo riapparve urlando come un forsennato. Alla fine di tutta quella trafila, pareva che la sua famiglia non ci fosse. Triste evento, ma in effetti vi erano ancora molti anfratti da esplorare e c'era tempo per trovarli, magari in qualche altra stanza sotterranea o in qualche altro cunicolo.
    Atasuke stava quasi per "ordinare" ai suoi compagni di ripartire alal ricerca della famiglia di Gin-Jo quando dal corridoio che condiceva nei meandri della grotta arrivò un possente scalpitio, come se un'intero esercito stesse arrivando alla gran carica pronto a travolgerli. Non c'era possibilità alcuna di fuga.

    °Dannazione, ci eravamo appena liberati di questi nukenin ed eccoci travolti da un'altra massa di persone°


    Fece per mettersi in posizione, pronto a reagire ma d'improvviso sbucò il sunense che li aveva "guidati" fino a quel luogo. Evidentemente era riuscito a sopravvivere e con lui tutti i minatori che si era portato dietro.

    "Forza non fermatevi!.. dobbiamo assolutamente raggiungere la superfi.. eh?!.. oh ragazzi siete qui?!.. "

    «Si, e pare che siamo anche riusciti ad aprirti la strada fino all'uscita... Questi nuke..»


    Non ebbe tempo di finire la frase che una scossa di terremoto fece tremare la stanza ed urlare i minatori che non si erano praticamente spostati di un centimetro dalla loro posizione.

    "FORZA RAGAZZI ANDIAMOCENE DA QUESTO INFERNO!!!.. "


    Atasuke non ribattè in alcun modo, ma anzi, si prodigò per riorganizzare la fuga alla svelta senza grane aggiuntive.

    «Zacaria: Aiuta Igoru a fuggire, caricatelo sulle spalle se necessario!, Voi: Iniziate a correre dietro di loro. ed aiutatevi tra voi, se qualcuno non è in grado di correre si faccia avanti subito. Non c'è molto tempol rapidi!»


    In un attimo tutta la massa di persone iniziò a correre in preda al panico dietro ai suoi due compagni mentre lui si prodigava a caricarsi sulle spalle i due che se le stavano dando al loro arrivo, ormai incapaci di correre. Alcuni tra i minatori erano ancora particolarmente lucidi e diedero non poco aiuto nell'evacuazione della miniera facendosi carico dei feriti e portandone alcuni a spalla, oltre che riorganizzando la massa di persone.
    La fuga fu lunga e stancante, specialmente con il peso dei feriti sulle spalle. L'adrenalina pompava al massimo ottimizzando le sue prestazioni ma allungando in maniera indefinita la durata del tempo facendo sembrare pochi istanti di fuga dei minuti interminabili e rendendo quella "breve corsa" una maratona.

    [...]


    Giunti finalmente all'uscita e salvati tutti i presenti, Atasuke adagiò cautamente a terra i feriti che portava con se facendo in modo che tutti i feriti fossero raggruppati in un'unica zona per poter prestare al meglio le prime cure in attesa di poter raggiungere un ospedale attrezzato o il supporto di un team di medici.
    Uno scrosciante applauso li investì con urli di gioia e di ringraziamento da parte dei minatori e delle loro famiglie presenti. Tuttavia, fu uno il ringraziamento che Atasuke apprezzò più di tutti. Fu il silenzioso sguardo che una bambina gli rivolse con i suoi sognanti occhioni azzurri. Deglio occhi in cui lui si poteva specchiare e che dicevano molto più di quanto tutti quei minatori messi assieme potessero anche solo pensare di dire.

    [...]


    The End


     
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60 replies since 8/9/2011, 21:31   884 views
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