Finalmente erano davanti alla botola, nella stanza assegnata. Fino a qui tutto bene. Ma adesso veniva il bello. Quindi si concentrò e si preparò psicologicamente per cosa l'avesse atteso là sotto. Sapeva perfettamente che una volta entrati là dentro, il margine di errore era ridottissimo. Aveva già avuto modo di sperimentare quella situazione nella missione precedente, pertanto era preparato ad una situazione come quella. Ma era passato un pò di tempo da quella volta, si era perfezionato. Era cresciuto mentalmente. Questa volta sarebbe stato nettamente diverso.
Era immerso nelle suoi riflessioni, quando riprese contatto con la realtà, sentendo le parole di Shay:

Era una discussione,nella quale decise di non intromettersi. In effetti, pensandoci da un punto di vista di potenza, un chunin là sotto, poteva far la differenza, anche se non aveva mai visto cosa Danzou era capace di fare. Quindi per questo motivo, decise di non schierarsi. Anche se riteneva l'intervento di Shay opportuno.
Di sicuro Shika, avrebbe detto la sua, esponendo una giusta motivazione. Sarebbe rimasto lì con aria indifferente, in attesa di un chiaramento di ruoli. In fondo Sasori era solo un genin, la sua opinione pesava poco in una operazione come quella.A quel punto si sarebbe chiuso in sè stesso, concentrandosi, non curandosi di quello che stava accadendo attorno a sè.
Ma la sua pace, venne interrotta dalla comunicazione radio di Atasuke, che avvertiva di aver posizionato alcune trappole. Niente male come idea, pensò.
Non appena venne chiusa la comunicazione, Shay comunicò via radio, la seguente direttiva:

A quanto sembrava, il problema era stato risolto. Vide Shay aprire la botola. Entrò chiaramente prima Shika, poi fu la volta di Sasori, poi entrò per ultima la ragazza. La sua posizione intermedia era l'ideale,ma anche se non gli fosse piaciuta, quelle erano le direttive e per il momento poteva fare ben poco a riguardo.
Scendendo per le scale, la luce li abbandonò completamente, camminarono per un bel pò in quel corridoio completamente al buio, poi improvvisamente una luce in fondo, annunciava che forse non avrebbero fatto la fine dei pipistrelli condannati a vagare nell'oscurità. Durante il cammino al buio, Sasori era dannatamente nervoso, non potendo vedere eventuali pericoli nascosti. Quindi tutti i suoi sensi erano all'erta, pronti a reagire in caso di pericolo.

Una volta arrivati, Shay andò subito a guardare dei documenti sparsi in modo casuale dentro delle scatole, sul lato sud-ovest. Invece Sasori sarebbe andato a dare una occhiata agli scaffali, in cerca di qualche documento utile. Poi una volta che avesse finito di ispezionare rapidamente i quattro scaffali, raggiunse Shay e gli chiese:

Shay cortesemente, mi potresti esaminare con il byakugan quella scatola presente sul tavolino? Magari contiene qualcosa che potrebbe esserci utile.

Rimase in attesa, dell'esito.

Subito dopo la ragazza chiese, rivolta al gruppo:

A questo Sasori decise di esporre la sua idea, per quanto semplice, gli sembrava un buon modo di procedere:

Io un'idea ce l'avrei. Prima di irrompere nel nuovo ambiente, mi sembra una buona idea, sapere cosa c'è al di là. Per fare questo, possiamo contattare l'altro team. Se non sbaglio, Miyori possiede le capacità per sapere cosa c'è dall'altra parte. Possiamo chiedere tramite Shika,avvertendo Alexander, di farci mandare da Miyori i suoi esseri di inchiostro e successivamente di comunicarci sempre tramite lo Hyuga, cosa si cela al di là della porta. Che ne pensate ?

Chiese ai suoi due compagni. Al momento gli sembrava la cosa più sensata di fare. La sua richiesta venne accolta e subito avrebbero comunicato all'altro team il da farsi. Gli esseri di inchiostro infatti non tardarono ad arrivare. Oramai erano questioni di attimi per sapere cosa ci fosse al di là della porta con quel simbolo in evidenza.

Come per il team che aveva superato la porta della stanza numero 26, anche in questa zona di covo nemico i ragnetti furono così utili da poter oltrepassare le fessure minuscole del portone in metallo ed arrivare alla stanza successiva; La stanza che il gruppo di aracnidi d'inchiostro andò a visitare era esattamente uguale a quella dell'altro team: larga una ventina di metri, sia in lunghezza che in larghezza, composta da un motivo ottagonale per la conformazione delle pareti, composta da 6 porte in tutto visibili, ovviamente tutte chiuse, cinque escludendo il portone.
Le porte normali a scorrimento, erano speculari rispetto al covo della stanza numero 26, cioè posizionate nelle parti di muro ad nord-est, nord-ovest, sud-est, sud ovest ed est, insieme al portale nel lato più basso.
Insomma, in qualche modo le costruzioni dell'Edera era simili e forse venivano adottate più e più volte per covi, considerando che forse la conformazione nascondeva qualche tipo di utilità tattica: certo era che dentro alla stanza, però, le cose erano ben diverse.
In tutto c'erano, 4 uomoni.
Tre di questi erano ninja di poco conto, forse combattenti, forse solo persone allenate da anni di vita vissuta nell'estorsione e fra le strade malfamante di Konoha, che come nella stanza precedente, portavano legato alla spalla un fazzoletto con sopra lo stemma del clan mafioso; Tutti e quattro erano ricurvi su dei tavoli, praticamente uno per persona, abbastanza larghi dove sopra erano distesi rotoli conteneti, a prima vista, nomi e cognomi di persone con relativo collegamento laterale, schematico, di un'ammontare di ryo: si poteva capire facilmente come fossero le liste, della congrega, per controllare chi pagava o meno il pizzo dentro a Konoha. e quanto ammontava il ricavato a persona.
Cosa che confermava tale ipotesi, era la presenza di un tavolo, capeggiato da una singola persona, da vesti molto diverse dai tre suoi aiutanti, ricolmo di sacchetti che al solo movimento sembravano contenere qualche topo d''oggetto metallico: vicino ai fogli, c'erano pure dei gruzzoletti di ryo, ammucchiati abbastanza precisamente, vicino al limite superiore del tavolo, segno che forse quei contenitori di stoffa conteveano somme di denaro.

Tutti e tre i ninja con fazzoletto al braccio, erano di spalle rispetto alla porta, formando una specie di mezza luna con i tavoli, stando sul limite più a sud; Quello che capeggiava invece era nel lato nord, come già detto a poca distanza dalla mezzeluna di tavoli, circa due metri li distanziavano, nel mezzo della stanza: scrutava parecchie volte il gruppo di tre persone davanti a lui e non era difficile sentirlo strillare con fare molto autiritario.
A differenza del tizio biondo, per la squadra dello Hyuga amministratore, questo aveva un aspetto abbastanza normale e le uniche cose che spiccavano erano le vesti e il modo di porsi agli altri: urlava senza problemi, dimostrando di possedere una vera capacità logica e d'attenzione per i particolari, riuscendo a scorgere anche il più piccolo errore di scruttura e di riporto delle quantità di soldi, anche a distanza. Idiota! Ricomincia da capo quel conto, lo vede perfino un bambino che hai sbagliato il conto...come è possibile che siano solo cinquemila ryo, se lo visitiamo da almeno due anni! La sua concentrazione nel suo lavoro era totale.

Un lungo cappotto nero, che gli lasciava libere le braccia, ovviamente con grafica nella parte posteriore di una pianta d'Edera che si rammpicava verso il centro, partendo dal basso, attorcigliandosi al simbolo del gruppo stampato al livello della schiena: cosa saltava agli occhi come differenza rispetto al biondino della stanza numero 26, era la presenza di iconografie della mafia.
Se non doveva gridare si poteva dire che fosse di poche parole, anzi, dentro alla stanza aleggiava un religioso silenzio rotto solo dal tintinnare dei soldi che venivano messi dentro i sacchetti e gattati dentro a delle scatole sutto i tavoli; Sembrava che stessero facendo l'inventario, considerando che nel lato libero della stanza, cioè quello ovest, c'erano delle scatole identiche a quelle usate per i sacchetti, tutte ben accatastate, con sopra dei numeri molto grandi, forse a simboleggiare il totale delle singole: lo scopo di quel lavoro, così veloce e preciso,però, non era possibile intuire.
Per il resto era tutto simile a ciò che Miyori aveva visto negli altri luoghi, sia come illuminazione e sia come non ci fosse un metodo lampante per aprire quella porta di metallo, sia dall'esterno che dall'interno: in qualche modo era sbarrata completamente e oltre alla strttura in sè non c'erano maniglie, ganci per la spinta o il tirare, che potessero dare qualche suggerimento.

Il rumore era stato creato e il gruppo dei cinque lavoratori si bloccò di colpo, osservando all'unisono la porta di metallo, rimanendo basiti e immobili, aspettando forse la risposta del loro capo, Sentaku, che non tardò ad arrivare; Voce squillante, con parti stridenti come di veramente sospirate, diede gli ordini ad uno dei suoi sottoposti, quello più vicino alla porta, d'andare a controllare. Forza, vai a controllare: è da un pezzo che ho una brutta sensazione, come se qualcuno ci stesse osservando, dai un occhio rapido e poi torna...come sai non abbiamo tempo da perdere. Tutto qui deve esser pronto prima abbiano finito... Il ragazzo indicato, un poco impaurito si avviò verso la porta chiusa: prese un kunai e si fece un piccolo taglio su un dito, abbastanza lieve come ferita, e andò a toccare il simbolo nel portale: in qualche modo questa cosa andò a sbloccare un meccanismo, che dopo un tonfo e una vibrazione possente, iniziò a far muovere le due ante; Dall'altra parte della stanza non c'era nulla.
Era quasi intenzionato a tornare indietro, ma appena getto lo sguardo indietro, si vide il capo che lo scrutava e lo ghiacciava con lo sguardo: entrò del tutto e peccato per lui morì dopo qualche passo; Troppo veloce e preciso per non uccidere un nemico di quella portata, lo Hyuga non ebbe grossi problemi, distruggendo il corpo del ragazzo come fosse carta.
I quattro rimasero increduli. Tsk, ninja di Konoha...proprio oggi! Che sbattimento, ora dovrò cercare di fermarvi o chi lo sente poi...dai dai, andate ad uccidere quella gente forza! Voi quattro cosa state aspettando! Disse stizzito, tirando una forte boccata dalla sua pipa, per poi tirare fuori con calma dalla manica un rotolo e iniziando a comporre qualche sigillo.
Nel mentre, i kunai volavano verso le due direzioni.
I nemici scelti non erano molto impauriti da tale lancio, considerando che era veramente lento, anche per un ninja molto inferiore: il problema erano le cartebomba non previste; Un'esplosione massimizzata dall'ambiente saturo di alcool e quant'altro, riempi il centro della stanza [Raggio incrementato di 2 metri][Potenza +20], ferendo gravemente due nemici, quelli ai lati dei banconi, che dopo un'urlo straziante, presero fuoco e iniziarono una lenta combustione a terra: data la potenza degli esplosivi era inreale per dei ninja continuare a combattere con il fuoco che ardeva nel corpo.
Il secondo lancio invece non andò mai a compimento, considerando che una radice di legno crebbe veloce da terra, incastrando il kunai sulla sua superficie [Velocità 675], spostandolo verso il soffitto: la deflagrazione non fece male a nessuno, ma dimostrò che qualcuno dentro quella stanza era un Senju. Si bel tentativo, peccato che lanci come una femminuccia...riesco a prevedere le tue mosse, anche se sono fatto da stamattina! Hahaha! Disse, mentre dal rotolo uscirono altri due enormi cisterne: era difficile in quel momento capire cosa contenessero, fattostà che ora Sentaku era circondato da quattro giare contenente elementi simili, acquosi.
Sorrise e prese comporre sigilli, come fosse un rosario, seppur veloce comunque troppo lento per cogliere di sorpresa il jonin, che si era lanciato contro i nemici, cercando di speronarne uno con un colpo d'aria: veloce, ma non fece grossi effetti al ninja, che dopo un abbassamento di bacino [Riflessi 575] si vide il mobile passargli al fianco; Subito questo, però, si scansò dalla battaglia, saltando indietro verso il suo boss, cosa che imitò anche l'altro sopravissuto.
Qualcosa di strano accadde, considerando che dalle giare appena evocate, ne uscì un liquido trasparente, forse acqua, che andò a impregnarsi in quelle alcoliche e puzzolenti, prima di uscire sottoforma di enorme dragone che puntava dirtto contro il Jonin, pronto a speronarlo e spingerlo nuovamente dentro alla stanza: la potenza del jutsu e la sua grandezza, permettevano di continuare il suo percorso anche dopo aver colpito.
ma prima di tutto ciò, quando mancavano pochi sigilli alla fine e l'acqua si mescolava all'alcool, altre raidic uscirono da sotto i piedi dei due Hyuga.

Un gruppo di radici [4 Slot Dimensionali = 2 SD per Gamba] uscirono da stto i piedi dei due, cercando di attorcigliarsi attorno alle gambe dei due poveri sventurati: considerando le loro posizioni, erano perfettamente in riga, uno dentro allo stanzino e uno dentro alla stanza ottagonale; Se il gruppo si radici si fossero riuscite ad attorcigliare alle gambe [Velocità 675][Potenza 30 per Gamba][Durezza 2], le avrebbero completamente ricoperte, in modo da impedire la fuga dei due.
Sarebbe stato uno spettacolo veramente perfetto e bellissimo.

Il dragone sarebbe sorto dalle giare e si sarebbe eretto sopra il ninja dalle vesti strane, poco prima che questo gettasse il mozzicone contenuto dentro alla sua lunga pipa: solo allora qualcosa mutò nel tutto; Le fiamme che non erano limpide d'acqua, ma sporcate da quel liquido, s'infiammarono di colpo a spezzoni, facendo diventare quell'enorme costrutto un simbionte d'acqua e fuoco [Potenza 115]: che fosse merito di quel liquido? La storia si faceva sempre più pericolosa e interessante.

Un'enorme pericolo attendeva quei due ninja, se non fossero riusciti a schivare quel gigante pericolo, che avrebbe tranquillamente spazzato via i due Accademici, trasportandoli fin sopra le scale a far compagnia alla loro compagna Miyori; I ragni, comunque, non erano ancora stati individuati e per dare tutte le informazioni a chi possedeva occhi speciali: i due scagnozzi rimasti erano di diverse nature di chakra, una molto simile ai due Hyuga e una molto inferiore.
I due comunque fosse andata a finire la questione dragone di fuoco, si gettarono subito dopo contro i rimasugli, muovendosi in caso anche dopo lo stanzino, armati di wakizashi; Quello più audace dei due, andò subito contro lo Hyuga spavaldo che aveva arrostito con la sua strategia i suoi compagni, provando dei rapidi fendenti [Velocità 550]: collo, spalle sinistra e petto, sfruttando una particolare jutsu per potenziare l'arma in uso [Potenza 30 (+15 +Impronta II) = 55]; Stessa cosa per l'altro, che andando contro l'assassino, tento due affondi ai polmoni e alle ginocchia [Velocità 475][Potenza 30 (+15 +Impronta I) = 50], anche se di velocità sicuramente ridotta.

Il vero problema era che se i due fossero rimasti invischiati nelle radici di Sentaku, non avrebbero potuto muoversi per schivare e il tutto sarebbe diventato molto difficile e complicato; Era una bella situazione che si sarebbe andata a complicare: dalle camere laterali provenivano dei rumori e delle voci, come se di gente destata da un frastuono; Erano facilmente udibili da tutti, per schiamazzi, urla, tonfi sulle mura laterali.
Che avessero scatenato la bolgia nemica? Per ora non usciva ancora nessuno.

Che momenti veramente epici e pieni di trepidazione: un bunker trasformato da foresta acquatica che come sovrano aveva un drago di fiamme e sakè, ad un ambienta infernale che aveva da padrone un ninja di grado chunin e i suoi grifoni di sole; Veramente una scena da ricordare, se avesse avuto qualche effetto: peccato che Sentaku Senju era un ninja abile, tanto d'essere uno dei generali dell'organizzione Edera; Difficile da fregare con una solo jutsu, difficile da fregare in ogni caso.
Da una parte il Jonin dagli occhi scrutatori, mostrava un'abilità senza eguali nel combattimento ravvicinato, tanto da riuscire a far collassare l'organo principale con qualche colpo, difficilmente parabile da un ninja con così poca reattività e preso in controtempo rispetto al suo attacco di spada: veramente un lavoro pulito che con tre colpi fece cadere a terra il nemico con bocca schiumante di sangue e agonie varie descritte da mugugnii: Stessa cosa valeva per il giovane che si era gettato contro il chunin assassino: era un pivellino al suo confronto e non riuscì nemmeno a vedere il colpo arrivare, lasciando prevdere la conclusione mortale.
Ma ora andiamo alle cose veramente importanti.
L'onda elettrica del jonin e i grifoni del chunin si spostavano veramente veloci, puntando il povero generale, che ancora immobile nel suo quadrato d'anfore di vario liquido, che aspettava senza muoversi il susseguirsi degli eventi: sapeva cosa fare, aspettava solamente il momento giusto; Si innalzò davanti a lui una barriera enorme, alta quasi quattro metri e lunga cinque, a mezza cupola [10 SD][Potenza 70][Durezza 2][Velocità 675], così da proteggere lui e le sue quattro giare; In verità serviva solamente per proteggersi dal devastante attacco del chunin, considerando che quello del Jonin era altamente prevedibile e data la distanza tra i due, pure schivabile con un salto indietreggiante sul muro.
Era salvo, ma doveva pensare rapidamente a cosa fare: il legno iniziò a decomporsi rapidamente [Slot Gratuito Medio], andando a far riapparire il biondo alla viste dei due ninja; Sorrideva in volto, quasi compiaciuto d'aver fermato i due senza grossi problemi, considerando che finchè non riuscivano ad avvicinarsi a lui, non c'era nessun problema. Spero sappiate fare di meglio, piccoli stolti! Disse, prima di gettarsi contro le due giare d'acqua che aveva ai lati, facendole cadere a terra.
Il liquido riversato era veramente tanto [30 SD] e considerando la struttura del pavimento cementato, non sarebbe scomparso nelle fenditure: questo gli dava un enorme vantaggio tattico, considerando che ora davanti al giovane c'era un lago d'acqua in espansione; Lanciò un piccola sfera nel mezzo della sala [Velocità 600], in maniera da prendere un raggio lineare ed equo rispetto ai due ninja nelle loro rispettive posizioni: un lampo di luce riempì l'intera zona, che se fosse stato visto anche parzialmente avrebbe accecato per qualche momento, tutto per coprire quei pochi sigilli fatti ad una velocità, praticamente, istantanea.

Due artigli a persona sarebbero nati dalle acque appena a terra, gettandosi a grande velocità contro il corpo dei due shinobi [Velocità 675][Potenza 20 (+Suiton V) = 50], cercando di colpirli direttamente nel petto in modo da perforarlo e far finire tutta quella storia; Un attacco mortale considerando la combinazione di luce accecato e attacco occultato e velocissimo.
Nel mentre Sentaku, avrebbe fatto qualcosa di molto rapido e strano, forse preparandosi a successivi attacchi: avvicinandosi alle sue giare di Sakè, avrebbe dato una forte sorsata del liquido, per poi gettarsi all'indietro un poco stordito, tossendo tanto era forte quella sostanza; Il suo colorito diventò rossastro e si potevano vedere le vene dei suoi occhi riempirsi di sangue, come se fosse sotto un attacco di frenesia.
Forse si stava preparando a fare qualcosa di grosso, forse aveva capito che ingaggiare i due in corpo a corpo non era la mossa più giusta da fare: difatti se i due avessero osservato il ninja, avrebbero notato che sulla sua superficie si stava formando qualcosa, qualcosa che aveva ricoperto quasi interamente di chakra [3 SD][Potenza 45][Durezza 2] l'intera figura del generale, tranne i piedi lasciati liberi.

Ora che era pronto a subire qualsiasi cosa poteva passare al contrattacco, sempre se i due ninja non fossero rimasti perforati da quegli artigli: avrebbe fatto la stessa cosa fatta precedentemente, cioè creare un groviglio di legno, molto più grande rispetto a prima, sotto i piedi dei due, in maniera da bloccargli nel posto [5 Slot Dimensionali = su tutto il corpo][Velocità 675][Potenza 70][Durezza 2] cercando di attorcigliarsi su tutto il corpo e formare una bara di appendici e fusti; Era vero che i due avrebbero potuto liberarsi con la stessa tecnica usata precedentemente, ma questo gli avrebbe impedito gran parte delle azioni e avrebbe permesso al tizio di prepararsi a fare altro: con una grande velocità e preparazione manuale [Manualità] avrebbe attaccato ad un kunai la sua cartabomba, che avrebbe attivato poco dopo per lanciarla verso il ninja [Forza 650][Potenza 70] che poco prima aveva dimostrato d'esser più ostico, il chunin assassino, mirando al centro del corpo, lasciato parzialmente libero apposta per l'occasione. Muori piccolo cimice!!! Urlò stizzito.
Occhio per occhio, dente per dente.

Passando ora alla descrizione per la kunoichi che fino a quel momento aveva dimostrato una dote eccelsa nel raccogliere informazioni e creare una rete d'occhi per tutti dentro a quei due bunker: i ragni da lei creati erano abbastanza piccoli da passare inosservati dentro la camera del combattimento, considerando che tutti erano impegnati a salvarsi la vita e toglierla ad altri.
Il ragno che andava nella stanza a sud-est, avrebbe scorto, passando per le fessura della porta scorrevole, un semplice dormitorio composto da quattro letti e due ninja che si stavano rapidamente armando di tutto punto: uno stava indossando una maglia di metallo, davanti ad un letto ricolmo di armi, l'altro si stava semplicemente munendo d'armi da lancio d'ogni tipo; il ragno nella stanza a sud-ovest, entrò in una stanza simile, se non uguale a quella del ragno precedente: qui altri due ninja, che a differenza di quelli precedenti, si stavano preparando ad uscire per gettarsi nella mischia; A nord-est, invece, un solo ninja anche se lo stesso dormitorio dei precedenti: questo sembrava molto nervoluto e non possedeva nessun tipo d'arma apparte un enorme mazza ferrata che portava sopra le spalle, anch'esso pronto ad uscire.
Infine, nella stanza ad ovest qualcosa cambiò radicalmente, mostrando agli occhi del ragnetto dinchiostro un corridoio abbastanza lungo che proseguiva lungo al bunker: le pareti erano rivestite in cemento solo nella prima parte, mostrando poi due ambienti diversi per le mura di destra e quelle di sinistra; A destra c'erano delle enormi porta a scorrimento laterale con raffigurazioni, sulla carta che ne ricopriva i riquadri, di piante d'Edera e di tigri che lottavano, qualcosa di molto comune ma che per un occhio allenato e per esperienza potevi immaginare fossero per una pseudo palestra o dojo d'allenamento; A sinistra c'era qualcosa di molto strano: un enorme gabbia, che ricopriva tutta la murata, da dove proveniva uno strano odore di animale bagnato e di marciume.
Impossibile indentificare cosa ci fosse dentro alla gabbia, considerando che era completamente allo scuro ed era alquanto profonda: anche se non difficilmente potevi riuscire a sentire dei forti rantoli, come di animale in cattività e dal fiato pesante; Un'altro elemento strano era la presenza su una parte di pavimentazione di un forte solco e di graffi, proprio davanti alla porta della mega grata di metallo, come se venisse spesso usata per trasportare qualcosa nel dojo dalla parte opposta.
Infondo al corriodio dalle due zone diverse un'ennesima porta, sempre a scorrimento, con un simbolo molto simile a quello del portone di metallo iniziale, raffigurante il Kanji del Clan criminale.
A te la decisione di dove proseguire la ricerca.

In ogni caso, se non ci fossero stati sviluppi per fermare i ninja che si stavano preparando alla carica [Dopo 3 SA vostri, agiscono], questi si sarebbero lanciati dentro alla stanza ottagonale, rimanendo basiti nel vedere i cadaveri bruciati ed altri ricoperti di sangue e sgozzati: il gruppo di due ninja nella stanza sud-est si precipitò nella saletta prima delle scale, cercando di trovare qualche informazioni sugli assalitori, per poi salire le scale mirando ad uscire dal cunicolo, in ogni caso.
Il gigante con mazza ferrata si diresse subito in mezzo alla stanza, mirando al Jonin Hyuga, cercando di colpirlo con un singolo fendente dall'alto al basso in maniera da farne budino [Forza 600][Velocità 500][Potenza 40 (+Precisione) = 60], seguito dai compari della camerata a sud-ovest che tentarono, sempre allo stesso soggetto, due fendenti di wakizashi, in rapida successione, tentanto di colpire braccio destro e quadricipite destro [Velocità 400][Potenza 30 (+Precisione) = 45], così da rendere monco e incapace l'obbiettivo.
Si stava trasformando in una bulgia di corpi e attacchi che i due ninja non sarebbero riusciti a gestire da soli: sarebbe stato iun bel problema se non avessero ricevuto rinforzi o aiuti di qualche tipo dai due compagni di squadra occultati nelle scale.

Shika si era messo in contatto con l'altro gruppo, per conoscere, cosa si trovava al di là di quella porta. Il risultato fu semplice c'erano quattro individui dall'altra parte. Inoltre non c'era alcun modo semplice di aprire quel dannato passaggio. Nel frattempo la squadra prese tutto quello che era interessante prendere. Una volta raccolte tutte le prove necessarie, toccava elaborare una strategia d'attacco.

Nel frattempo Sasori elaborò una strategia semplice, ma efficace. Perchè dovevano rompersi la testa, per cercare di aprire quell'uscio, quando gli stessi banditi la potrebbero aprire al posto loro ? Quindi decise di proporre al gruppo la sua strategia. Parlò in modo che soltanto chi era vicino a lui poteva sentirlo:

Avrei un buon piano. Semplice ma efficace o almeno spero.

Prese fiato, poi proseguì:

Proporrei di bussare e quando eventualmente ci chiederebbero la parola chiave, noi risponderemo semplicemente che siamo stati incaricati di consegnare i soldi derivanti dall'ultima estorsione del locale, che era in ritardo con i pagamenti.

Fece un attimo, una breve pausa, poi proseguì:

A quel punto, il tizio apre la porta e lo stendiamo senza troppi complimenti, prima che lo faccia lui e a quel punto facciamo irruzione là dentro. Voi che ne dite?

Qualora il suo piano avesse avuto consenso nel gruppo, avrebbero applicato la sua idea.

Si sarebbero disposti davanti alla porta in modo tale da non ostacolarsi nei movimenti e prontamente si sarebbero spostati, non appena la porta si fosse mossa, in maniera tale da non essere visti dall'usciere.
A quel punto il primo della fila, avrebbe avuto il compito di colpire senza pietà il portiere di turno, facendo poi irruzione seguito da tutti gli altri.
Danzou scalpitava per poter mettersi davanti, Sasori si sarebbe collocato come secondo elemento subito dietro a quest'ultimo, tutti gli altri dietro.
Al segnale, Danzou avrebbe bussato e da lì in poi sarebbero entrati in azione.