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«Se siamo stati addestrati a riconquistare un villaggio sotto attacco?» confessa uno dei monaci con in fronte un cerchio sovrastante un rettangolo, in risposta alla domanda dell'uchiha « Siamo monaci, questo dovrebbe bastare a dare un'idea generale. Possiamo difendere un cancello da una mezza dozzina di uomini, in un giorno favorevole. »
« Non sminuirti, Sho-ran, utilizzi la tua lancia meglio di chiunque altro » lo rincuora il monaco portante il simbolo del quadrato.
« Ma non bene quanto tu utilizzi le tue spade, Min-Kyun. », continua il terzo monaco, ma il quarto lo interrompe: « Sì siamo tutti molto bravi, sì. Direi di smettere di complimentarci a vicenda e dire semplicemente che siamo addestrati nell'utilizzo dei varie armi, che come si può vedere sono le uniche cose che portiamo addosso »
E infatti non è difficile notare l'equipaggiamento dei 4 monaci: parabraccia di pelle legati stretti sopra le large maniche di una tunica, una tunica che ricopriva sicuramente dei leggeri corpetti rinforzati, data la massa non indifferente dei loro busti; i ninja hanno potuto notare già in precedenza le armi dei primi due ninja che hanno parlato, lancia e doppie spade, mentre gli ultimi due esono armati soltanto di due pugnali a testa.[...]
Gli alberi e le particolari conformazioni rocciose che si estendono fino a una ventina di metri dalle mura meridionali possono di certo essere utilizzati come copertura per eventuali assalti, anche se nel caos nel quale verte il villaggio una copertura potrebbe essere addirittura superflua. Già perché i 5 assalitori non sembrano prestare attenzione ad altro se non al saccheggio, al taglio delle gole e all'incendio delle case. Sono tutti e cinque sparsi sui circa 300mq del villaggio e non sembrano avere particolari strategie d'assedio, poiché de facto non sarebbero necessarie: due di loro danno battaglia a 4 guardie ciascuno contemporaneamente, con quelle che dalla posizione degli uchiha e nelle luci dei fuochi appaiono come delle grosse mazze ferrate. Gli altri fanno esplodere porte e tetti con quelle che sembrano a tutti gli effetti delle bombe; nessuna evidente tecnica ninja, sebbene siano sicuramente ferrati nell'utilizzo del loro equipaggiamento e, chissà, dei taijutsu.
Ma tutti quanti si spostano continuamente e non hanno una posizione fissa, anche se uno dei due gruppi di 4 guardie sta combattendo genericamente a sud, nella parte più vicina alle porte meridionali, e l'altro al centro, lungo la piccola piazza centrale. L'ultimo assalitore pare essere lunico a non avere fretta di saccheggiare, distruggere e uccidere, ma invece si dirige a passo moderato verso un grosso edificio a nord, un edificio apparentemente ben protetto dalle sue possenti mura e possibile luogo di rifugio per gli assediati.
Non è possibile vedere molto altro nel buio di quella notte senza luna, a parte il sangue, il fumo e la sofferenza nelle urla terrorizzate degli abitanti senza un rifugio.
Al Tempio
« No, no, no » il monaco scuote violentemente la testa alle pressanti domande dell'Uchiha. « Voi non capite, solo io ero a conoscenza della malattia di Jin-Mo-ri; sapevo delle morti del bestiame in tutto il meridione dell'isola, e in qualche modo Jin deve... averla presa, anche lui, e nessun altro, no... l'ho tenuto nascosto, oh ma, era palese che... in alcuni giorni... non era più lui. Tutti gli iniziati sono sotto pressione in questo periodo dell'anno, quindi credevo derivasse da quello più che dalla malattia...come mai avrei potuto pensare... oh mio dio, mai avrei potuto immaginare... credevo fosse la difficoltà della settimana passata nella foresta, per la purificazione spirituale... » a questo punto il monaco si ferma, e comprende « Sì...sì, indubbiamente è stato in quella settimana che lui... oh...qualcosa deve averlo infettato lì nella foresta... dopo che Shiorigakure...beh, aveva fatto perdere le proprie tracce... c'erano stati avvistamenti di bestie malsane, aggressive... oh...non avrei mai dovuto mandarlo in ritiro» A quel punto il vecchio scoppi a piangere e non può più essere d'aiuto.
Quindi l'iniziato Jin era stato per una settimana intera da solo a sopravvivere in una foresta, dove potevano averlo pizzicato insetti, graffiato piccoli roditori e quant'altro. Oppure, poteva aver incontrato qualcuno - o qualcosa - di sconosciuto.
Chiaramente il vecchio monaco non è al massimo delle facoltà intellettive; poteva essere stato un grande asceta in passato, ma cosa ci si poteva aspettare ora da un vecchio spirito come lui? Tutto le decisioni prese nelle ultime settimane erano state sbagliate e dopo la perdita del figlio è ormai palese che il vecchio non può più essere di grande aiuto.
L'uchiha si prende buona cura dell'abitante ferito, e questi dopo non molto si riprende. Si ricorda il suo nome, è Kuroshi, e vive da sempre a Koritsu, dove alcuni guerrieri che si muovevano come shinobi erano entrati nel villaggio e avevano minacciato di bruciare tutto se non avessero ceduto tutte le derrate alimentari e le ricchezze. Lui era riuscito a fuggire nonostante le percosse grazie all'aiuto del capovillaggio e delle guardie, per arrivare al tempio, per chiedere aiuto. Sembre però confuso alla domanda riguardo agli animali e le persone impazzite: non ha visto nulla del genere, anzi, sembra perdere fiducia nella propria sanità, pensando di stare immaginando tutta quella conversazione; a quel punto ricade in un profondo sonno.
E' chiaro che qualsiasi cosa avesse infettato Jin-Mo-ri non era arrivata a Koritsu... almeno non ancora...
A Shiorigakure
Due ore di cammino hanno separato l'uchiha dai caldi dintorni di Shiorigakure. A differenza dei suoi compagni, impegnati in battaglia a Koritsu, il suo arrivo a Shiorigakure non è stato premonito da alcun segnale di fumo, alcuna luce in lontananza, nessun odore di bruciato o di sangue e soprattutto da alcun suono. Il silenzio che circonda il luogo ha del sovrannaturale ma il tutto potrebbe risultare nella norma all'uchiha. Se non quando, al diradarsi della foresta, le mura del villaggio si prestano alla vista del ninja, a circa 150 metri dalla sua posizione. Ma quelle che lui vede non sono più delle mura, sono uno spaventoso dipinto oscuro di sangue, corpi maciullati o impiccati e grosse masse di carne simili a carogne grondanti da ogni lato che l'uchiha potrebbe credere quasi di vedere pulsare di tanto in tanto. Nel buio della notte è difficile non rimanere terrorizzati e al tempo stesso disgustati dal macabro spettacolo che è stato voluto fare di quel posto. Chiunque si celi dietro quelle mura non ha alcun sentimento umano.
Il caldo clima nel quale Shiorigakure è immersa sembra favorire la proliferazione di chiazze d'erba piuttosto alta, e scalare le mura, alte circa 10 metri, non sembra impossibile, se si ha lo stomaco di passare accanto alle carcasse e alle carogne pulsanti.
Il portone principale non è protetto da alcuna guardia, ma sulle grosse ante di legno figura un grosso simbolo di origine incomprensibile, scritto inequivocabilmente col sangue: quattro cerchi adagiati gli uni sugli altri a formare una piramide, posizionata su una coppia di onde e sovrastata da una mezzaluna rivolta verso l'alto, al cui centro figura un ulteriore cerchio.
L'uchiha non può vedere cosa ci sia oltre le mura, a meno che non le scali, ma è facile immaginare l'orrore che vi si può nascondere dietro.
Ha deciso di continuare in solitaria, forse senza sapere quanto realmente potesse essere pericoloso avvicinarsi (o addirittura infiltrarsi) in un villaggio "scomparso" da mesi. Ma ora che guarda le mura, quelle mura che sono quasi un monito per chiunque osi avvicinarvisi, è ancora così sicuro della sua scelta?
Non è suo compito quello di riconquistare quel luogo, è chiaro ora più che mai che non si tratta di un lavoro per pochi orse uomini. L'uchiha deve ponderare bene le sue scelte, ricordare gli obbiettivi della sua missione, decidere se vale la pena rischiare.
Nel migliore dei casi riporterà a casa informazioni vitali per la comprensione dell'accaduto e renderà possibile l'intervento delle truppe armate del Tè per la riconquista; nel peggiore dei casi...
Forse sarebbe meglio non immaginarlo.
Edited by Alkaid69 - 30/5/2012, 21:05. -
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SPOILER (clicca per visualizzare)Narrato°Pensato°
«Parlato»
"Parlato" (altri)
-Citazioni-
[Abilità/Potenziamenti/tecniche]~Avanzata nella foresta~
Le domande di Atasuke non trovarono grandi risposte, in particolar modo dal sempre più sconvolto monaco. Tutto ciò che riuscì ad ottenere furono solo alcune vaghe informazioni sul quando il giovane Gin-Mo-ri poteva aver contratto il morbo. Maggior fortuna ebbe invece nell'interrogare il malridotto viandante che parve reagire bene alle cure ed alla situazione rispondendo coerentemente e dandogli informazioni che potevano essere di vitale importanza per i suoi due compagni che erano ormai lontani. Si sentì rinfrancare nel sapere che a koritsu non vi era ancora traccia dell'oscuro morbo, tuttavia si impensierì alla notizia di "persone che si muovevano come ninja". Senza dubbio alcuno comprese che dietro a quell'attacco vi erano quasi certamente dei nukenin e nulla vietava che ve ne fossero anche a Shiorigakure, anzi...
Si mise quindi in marcia, piazzando le precauzioni di cui si era voluto munire in modo che il resto del team potesse essere in grado di raggiungerlo in futuro, sempre che non fosse compito suo ricongiungersi con gli altri due Uchiha.
Era già trascorso diverso tempo da quando i suoi compagni erano partiti alla volta del villaggio sotto assedio per aiutare a respingere gli sconosciuti invasori. Egli invece, era in marcia verso il loro ufficiale "obbiettivo", verso quel villaggio che da tempo pareva non dare più alcun segno di vita, quasi come se fosse stato tagliato fuori dal mondo, o peggio sterminato. Shiorigakure. Quella era l'unica tappa che la marcia di Atasuke pareva avere, ed era solo li che aveva intenzione di fermarsi. La marcia proseguiva snodandosi lungo un sentiero tortuoso che si snodava tra la fitta vegetazione fiorente grazie soprattutto al clima caldo che ne aiutava lo sviluppo. Attorno a lui l'erba pareva essere cresciuta selvaggia giorno dopo giorno raggiungendo altezze che quasi stentava a credere reali. Alla vista del percorso, chiaramente in abbandono da tempo, la sua mente tornò indietro di qualche mese, ricordando lo stato logoro in cui si trovavano i giardini di casa sua al suo arrivo dopo ben diciotto anni di assenza. Lo spettacolo che poteva rimirare in quella marcia era ben poco differente da quella vista passata, tuttavia egli trovò strano che la rovina e l'abbandono di alcuni mesi potesse essere paragonabile al lavoro di 18 anni.
La marcia attraverso la folta vegetazione di quel luogo risultò tuttavia tranquilla. Nulla parve in alcun modo minacciare alla salute del giovane shinobi della foglia, tuttavia le sue percezioni rimasero sempre al massimo delle sue capacità, giusto per evitare di essere colto in un'imboscata. Per quanto non fosse esperto del luogo, ne un'esploratore d'altri tempi, l'esperienza fatta sul campo nelle precedenti missioni gli aveva insegnato a diffidare della calma lungo una missione in territorio potenzialmente ostile, specialmente quando si trattava di attraversare foreste, praterie o paludi, specialmente quando queste fossero estremamente rigogliose, con piante tali da poter celare con facilità la posizione di una creatura o di un'animale all'occhio umano.°Tutta questa storia mi puzza... Trovo sia fin troppo strano che fino ad ora io non abbia incontrato anima viva... certo, è possibile, se non normale che non incontri nessuno sulla strada per un villaggio che da tempo non partecipa più alla vita al di fuori dello stesso... Tuttavia, una strada così malridotta, unitamente alla totale assenza di animali nei dintorni mi fa preoccupare... Inizio a temere che questo "distacco" del villaggio sia qualcosa di molto più grave del semploice menefreghismo...°
Molti altri pensieri affollarono la mente del giovane Uchiha mentre questi si avvicinava sempre più alle porte di Shiorigakure.[...]
~Un villaggio di Morte~
Erano trascorse quasi due ore da quando Atasuke era partito dal tempio dei monaci ed in lontananza un forte olezzo cadaverico si era fatto strada nelle sue narici da diverso tempo. Più si avvicinava a quel luogo, più i suoi dubbi e le sue perplessità si facevano vive e reali. Ad ogni passo che faceva la su attenzione aumentava, pronto a cogliere ogni minima sfumatura di movimento, vibrazione, suono o odore che potesse in qualche modo rivelargli un aventuale avversario o qualcosa di ulteriormente anormale. Lungo tutto il tragitto aveva mantenuto un'avanzata cauta, fermandosi a scrutare ciò che lo circondava ogni qual volta udisse uno stridio, un verso, un suono particolare o anche solo un ramo che si spezzava, cercando di cogliere qualcuno o qualcosa in fallo, ma in particolar modo pose attenzione in quell'ultima mezz'ora di marcia che lo avrebbe condotto davanti alle mura del villaggio.[...]
Al suo arrivo alle porte di shiorigakure, Atasuke ebbe una vista a dir poco agghiacciante. Il suo sangue pere quasi gelargli nelle vene a vedere quell'orrendo spettacolo a cui si era quasi preparato sentendone la possente avvisaglia nell'aria, tuttavia, per quanto si potesse essere addestrati e preparati alla cosa, mai si sarebbe aspettato un tale scenario di morte. Durante la sua avanzata aveva sperato in cuor suo che quell'odore di cadaveri fuoriuscisse dalla carcassa di qualche animale morto al pari dei cinghiali che aveva trovato. Non si sarebbe scandalizzato nel trovarne un cumulo, tuttavia, quelle mura grondanti di sangue e cadaveri erano una cosa ben diversa.°Che diavolo è successo qui? È impossibile che sia tutta opera di quella sottospecie di malattia riscontrata nel monaco e nel cinghiale... Ok che gli eventuali affettidal morbo potrebbero aver provocato delle stragi, ma una cosa del genere... mi sembra fin troppo, anche troppo elaborata per una mente completamente impazzita... Tuttavia, qualunque sia la causa bisogna comunque verificare che tutto questo non sia causato da quel morbo... Quindi non posso ancora escludere che possa averci a che fare°
Con quel pensiero fisso in mente, Atasuke si avvicinò quatto quatto alle mura stando bene attento a non uscire dalla folta vegetazione. L'ultima cosa che voleva era essere scoperto a quel punto da qualche nukenin o peggio, da qualche creatura impazzita per il morbo.
Dalla sua posizione "sicura" si guardò intorno cercando di vedere se sui cadaveri vi fossero segni particolari come i bubboni che aveva riscontrato sul cinghiale e sul monaco, o anche solo i segni della deformazione che il monaco aveva subito, in modo da poter valutare se quel morbo fosse in qualche modo legato a quella strage.
Con maggior attenzione poi si osservò attorno cercando eventuali tracce anche su degli animali o su qualunque altra creatura non umana. [Abilità][...]
Finita la sua "routine" medica a caccia di indizi al di fuori del villaggio, Atasuke si osservò ancora attorno per cercare di cogliere eventuali presenze di creature o persone sulle mura del villaggio o anche solo nelle vicinanze dello stesso, in modo da poter progettare una eventuale infiltrazione a caccia di informazioni o per progettare una fuga tattica per ritornare in seguito con i suoi compagni di squadra.[...]
La sua attenzione venne poi attirata da un simbolo scritto con il sangue sui cancelli del villaggio. Di primo acchito non ne riconobbe ne un'origine ne riuscì a collegarlo con qualche associazione criminale con cui avesse avuto a che fare, poi, ricordò alcune parole del monaco ed intuì un possibile significato di quel disegno.°Ora che ci penso... il monaco aveva parlato della colonia... Come se questa specie di colonia fosse una qualche organizzazione o potere in grado di eliminare i ninja... Non so se le due cose sono collegate, tuttavia quella specie di disegno potrebbe essere uan specie di stilizzazione di una colonia di insetti, o meglio della tana di una colonia... Quindi tutto questo potrebbe essere colegato... Comunque sia, per sicurezza è meglio se prendo nota del simbolo°
Con cura ed attenzione quindi Atasuke ricopiò il simbolo su una delle sue carte ninja in modo da avere con se una traccia delle sue scoperte. In fondo anche se quella non era una prova, si poteva tranquillamente ritenere un importante indizio che andava analizzato con più calma in seguito. [Abilità]OT- Editato sotto consenso del QM per aggiungere una parte inerente ad un aggiunta fatta al suo post -/OTChakra: 28,25 BassiVitalità: 16 LeggereEn.Vitale: 30 LeggereForza: 400Velocità: 400Riflessi: 500Resistenza: 400Agilità: 400 (+3 stile)Precisione: 400Senjutsu: 400Concentrazione: 400Tempistica e Altri Consumi
Slot Difesa | Slot Azione | Slot Tecnica | Slot Gratuiti e Consumi1° Slot Difesa: Difesa2° Slot Difesa: Difesa3° Slot Difesa: Difesa1° Slot Azione: Azione2° Slot Azione: Azione3° Slot Azione: AzioneSlot Tecnica Base: TecnicaSlot Tecnica Avanzata: TecnicaAzioni Free: Non utilizzatoRiepilogo impasti: 1/4 basso imprint del simbolo sul portone su una carta ninjaAppunti
Protezioni indossate: 2 Fasce da Combattimento (mani), Corpetto di cuoio e MantelloAaD: 5/5 Kunai, 5/5 shurikenADCC: Tanto (nascosto nella manica), Wakizashi sulla schiena sotto il mantello.Bombe: 2/2 Cartabomba IVarie: 2/2 10m Filo NylonVarie: 2/2 10m Filo nylon RinforzatoVarie: 1/1 Specchietto in metalloVarie: 1/1 Kit primo soccorsoConoscenze Utilizzate
Carte Ninja [ 1 ] Arte: L'utilizzatore può incidere nelle carte ninja le informazioni conosciute, dialoghi, indicazioni senza la necessità di scrivere. La carta può essere occultata, risultando bianca: sarà necessario un ulteriore consumo ¼ basso dell'utilizzatore per renderla visibile. A discrezione del creatore è possibile permettere la lettura di tali carte agli estranei se questi incanalano un consumo raddoppiato nella carta. Richiede slot gratuito lento. (Consumo per carta: ¼ Basso) [Da genin in su] Conoscenza Medica (Base) [ 1 ] Conoscenza: L'utilizzatore può diagnosticare e conseguentemente trattare la maggior parte delle malattie comuni. Può eseguire interventi di pronto soccorso e medicare le ferite: l'entità della ferita medicata si ridurrà di ½ leggera ogni giorno. Possiede inoltre conoscenze anatomiche di base, potendo individuare con sicurezza la posizione degli organi interni, dei vasi e delle ossa. [Da genin in su]
Edited by Asgharel - 30/5/2012, 21:20. -
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Presagio della catastrofe, III
A Koritsu
Si muovono con attenzione giù dalla parete rocciosa, in due gruppi separati; dapprima Sasori e i "suoi" tre compagni, più tardi Danzou e il monaco il quale gli ricorda che il suo nome è Sho-ran, come lo aveva chiamato prima l'altro monaco armato di doppie spade. Quest'ultimo non è in grado di utilizzare il chakra, essendo soltanto un semplice monaco, quindi l'Uchiha è costretto a trasformarsi da solo e fare strada al suo compagno.
In seguito, il gruppo di Sasori si divide ancora: lui e il monaco armato di doppie spade sembrano voler procedere verso la piazza centrale del villaggio, dove nel frattempo uno degli assalitori ha spaccato il cranio di due guardie e si accinge a finire il lavoro con le altre due.
Superano agilmente il muro a sud, mentre poco lontano da loro i due monaci rimanenti hanno assalito il nemico a sud, dove soltanto una delle guardie è stata uccisa. L'arrivo dei rinforzi sembra sorprendere non poco gli alleati di Koritsu, e mentre a sud il nemico sembra in difficoltà ora che deve difendersi non solo dalle lance delle guardie ma anche dai pugnali dei monaci, al centro (dove una larga pozza di sangue scuro e alcuni copri dilaniati o bruciati avvisa della morte violenta di almeno 4 persone) Sasori ha ingaggiato il suo di nemico, con l'ausilio dei Min-Kyun, il monaco con le doppie spade.
Ora che i nemici sono distratti e presi alla sprovvista, Danzou può fare la sua mossa: lui e Sho-ran si erano mossi all'interno del campo di battaglia muovendosi fra le case, evitando lo sguardo dei due bombaroli i quali però sembravano molto più interessati a soccorrere i propri compagni che a cercare nuovi pericoli. Il tragitto è tappezzato di corpi di cadaveri, fra cui figurano anche alcuni bambini, le cui gole sanguinanti rivelano la natura ammonitoria e non necessaria di quelle uccisioni.
Riesce ad avvicinarsi al presunto capo nemico, per il quale però l'arrivo dei rinforzi non è passato inosservato; questi coglie molto presto l'arrivo di Sho-ran, il quale non aveva avuto la premura di occultarsi. Il nemico lascia perdere la sua scalata verso l'edificio a nord e si getta con violenza inaudita contro il monaco, ignorando il cane (per ovvi motivi) e sferrando un pugno contro il volto del malcapitato. [Velocità 400; Forza 400] Quello che all'inizio si è rivelato essere un semplice pugno, però, nasconde qualcosa di molto più letale: dal polso del nemico scatta una lama, un attimo prima che ipoteticamente il pugno dovrebbe raggiungere il volto del monaco [Potenza: 30]
Nel frattempo nella piazza centrale, dove Sasori e il monaco hanno ingaggiato il nemico assieme alle due guardie rimanenti, sembrano riuscire facilmente a mettere alle strette l'avversario; ma quando una bomba rotola ed esplode a pochi metri dalle loro teste, le due guardie e Sasori sembrano venire feriti dalle risultanti scheggie [Ferita Media al Busto]. Dall'alto dei tetti, il bombarolo responsabile dell'attacco ghignando prepara un 'ulteriore bomba.
Una bomba esplode anche a Sud, dove però gli alleati non sono così fortunati: una delle guardie viene sbalzata a 5 metri contro un muro, fracassandosi il cranio con un possente thud, mentre l'altra ha perso le funzionalità di un braccio ma rimane in piedi, con la lancia impugnata nella sola mano sinistra.
A Shiorigakure
L'orripilante spettacolo delle mura ha sicuramente sortito un effetto sul giovane Uchiha, ma ora coraggiosamente questi si avvicina alle mura, determinato a scoprire l'origine di una tale strage. I cadaveri non presentano bubboni o malattie evidenti, anche se molti non hanno un corpo totalmente integro da poter esaminare: c'è a chi manca un braccio, a chi la testa; a chi gli occhi o le orecchie sono stati asportati, evidente segno di tortura. In tutto questo le carogne grondanti dalle mura non fanno molto per ravvivare la scena.
Guardandosi intorno l'Uchiha ha potuto notare un altro set di porte, più a nord,, e un corso d'acqua che, sebbene egli dalla sua attuale posizione non possa vedere esattamente dove finisca, sembrava arrivare all'interno del villaggio.
Ad un certo punto sente qualcosa ringhiare alle sue spalle: dall'interno dell'erba alta sbuca un grosso cane nero dal pelo sporco e l'aria malandata. Il cane guarda proprio in direzione del ninja, i suoi occhi iniettati di sangue e la bava grondante dai suoi canini scoperti. Se il cane cominciasse ad abbaiare la sua posizione potrebbe essere compromessa, e così l'infiltrazione.
Ma prima che l'Uchiha possa fare una qualsiasi mossa, il cane dà un piccolo guaito e poi si riversa al suolo, morto.
Ora può vedere il dorso dell'animale, sul quale, come era possibile immaginare, figura una grossa ciste violacea.[...]
Una volta superate in qualche maniera le mura, Atasuke si trova davanti ad un villaggio molto più grande di quanto non si sarebbe potuto immaginare prima.
Da un punto alto è possibile avere un'intera panoramica del villaggio e dei suoi dintorni: il fiume che dall'esterno arriva fin sotto le mura prosegue per tutto il villaggio, spaccandolo di fatto a metà e creando una grossa area circolare a sud, dove alcune banchine sorreggono delle case. Il villaggio ha molteplici ingressi, uno per ogni lato dell'enorme rettangolo formato dalle mura.
Qua e là ci sono case distrutte e detriti ammassati assieme a numerosi corpi come quelli visti sulle mura. Le uniche fonti di luce sono proprio in presenza di questi detriti: sono i falò delle case bruciate o dei corpi messi al rogo.
Oltre le mura, nella parte più a est c'è un enorme albero i cui dintorni però sono costellati di quelli che all'apparenza sembrano altri detriti, ma dalla sua posizione egli non può vedere di cosa si tratti esattamente.
Avvicinandosi a dovere agli ingressi si notano dei grossi corni fatti di quelle che all'apparenza sembrano essere ossa, almeno uno per ogni ingresso. E' anche possibile scorgere alcune sagome: ad ogni portone sono stazionate almeno due o tre di queste sagome, probabilmente guardie. Ma anche in alcuni punti del villaggio si vedono alcuni movimenti.
Il buio non permette di discernerne esattamente le fattezze, ma sembrano comunque essere umane. Soltanto avvicinandosi entro 20 metri è possibile ammirare i loro grotteschi volti: facce per metà normali e per metà deformate, ossa snaturate là dove non ci dovrebbero essere, pelli di colori malsani, peli non naturali e infine arti più lunghi o più corti o più grossi del normale. Questi sono solo alcuni dei particolari che caratterizzano queste rivoltanti sagome.
I loro comportamenti sono umani, ma nei loro grugniti, nelle loro reazioni al minimo rumore è chiaro: quelli che il ninja vede non sono più umani... o forse non lo sono mai stati.
Edited by Alkaid69 - 2/6/2012, 15:37. -
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[Abilità/Potenziamenti/tecniche]~Infiltrazione~
Agli occhi di Atasuke la città pareva non voler dare alcuna nozione utile per le sue indagini. I cadaveri, ad eccezione di gravi menomazioni, che andavano dall'orecchio mozzato all'arto tranciato, non parevano presentare alcuna traccia del morbo che stava decimando gli animali della zona.
Con la ormai consueta attenzione, Atasuke si guardò attentamente attorno valutando se vi fossero dei passaggi per entrare nel villaggio o se vi fosse un qualche modo per riuscire ad entrare nel villaggio senza dare nell'occhio.
Era ormai palese che entrare da soli in una simile struttura poteva essere una chiara condanna a morte, tuttavia, sapeva altrettanto bene che non poteva in alcun modo permettersi uno scontro aperto in un campo di battaglia così sfavorevole, ed in fondo agire da solo gli avrebbe reso almeno parte del compito più semplice.
Fece quasi per rilassarsi quando un feroce ringhio giunse alle sue spalle. La sua mente scattò, preparandosi al peggio. Il problema in se non era il cane o qualunque altra creatura lo stesse minacciando con quel ringhio, quanto piuttosto il fatto che quell'animale poteva far saltare la sua copertura rivelando la sua posizione alle eventuali guardie.
Si voltò verso la creatura giusto in tempo per vedere che questa lanciò un guaito cadendo a terra svenuta. Con attenzione Atasuke si avvicinò stando bene attento a non cadere in un agguato dell'animale. Raggiunta la creatura estrasse il tanto preparandosi ad un agguato, ma alla fine non vi fù necessità di usare l'arma. Il povero cane infatti non era solo svenuto, era morto, e non vi fù difficoltà nel capire che cosa lo avesse ammazzato. Ancora una volta vi era sull'animale un bubbone violaceo, segno di quella specie di malattia che continuava ad appestare quel luogo. Ora sapeva che quel morbo era presente anche a Shiorigakure.[...]
Atasuke si prese diversi minuti per meditare una via di ingresso valida e senza troppi rischi collaterali. Dopo la lunga meditazione, decise che forse era meglio scalare le mura con l'utilizzo del chakra adesivo in modo da muoversi rapido e silenzione sonza lasciare dietro di se tracce visibili attarverso le quali avrebebro potuto accorgersi di lui.
Guardingo quindi il giovane si avvicinò alle mura e di soppiatto si avvolse nel nero mantello, celando maggiormente la sua persona. Poggiò i piedi sulle mura, facendo fluire il chakra attivando un leggero strato adesivo al di sotto della suola, poi, rapido come una faina, corse su lungo il muro cercando di evitare il più possibile i cadaveri e i fiotti di sangue che ancora volavano in modo da evitare di fare rumori improvvisi a causa dei quali si sarebbe ritrovato scoperto. Raggiunta poi la cima delle mura, si sarebbe fermato, inginocchiandosi sul muro in modo da tirare fuori solo la testa guardandosi bene attorno.°Perfetto, pare che qui non ci sia nessuno... Spero solo non ci siano delle altre guardie più in la...°
Con quel pensiero fisso in tesa e con l'adrenalina che iniziava ad essere pompata nelle vene, Atasuke scavalcò quindi l'ultimo tratto di mura entrando nel villaggio e stando bene attento a restare sulla passeggiata di quelle rocciose difese. In quel momento, Atasuke si trovava sulla sinistra del portone che aveva individuato giungendo a Shiorigakure. Si guardò ancora uan volta attorno per essere certo che nessun volto avverso lo stesse vedendo e con rapidità e scaltri movimenti si mosse lungo le mura con un'andatura irregolare, alternando rapidi scatti a roste immediate nei pressi dei cadaveri dove senza rogne si sarebbe potuto accasciare fingendosi un cadavere lasciando quindi che sguardi indiscreti passassero oltre.
Raggiunta una prima torre Atasuke vi salì sino in cima stando bene attento a non farsi vedere e scivolando come un'ombra nell'oscurità, in modo da poter scrutare con attenzione la conformazione del villaggio per valutare in quali edifici dirigersi successivamente per proseguire con le indagini.
L'oscurità che da un lato agiva quale sua possente ed efficente alleata in quel momento pareva quasi divenire una aggiuntiva rogna. Infatti in tutta quell'oscurità Atasuke poteva scorgere con non poche difficoltà le sagome di quelli che parevano essere i suoi nemici, oltre occupatori del villaggio. Tuttavia, potè contare almeno 9 sagome, assimilabili a guardie che sorvegliavano gli ingressi delle mura divisi in coppie e terne, anche se in tutto il villaggio parevano muoversi qua e la delle oscure figure.
Atasuke prese quindi posizione in un punto sicuro della torre che si era trovato sulla destra salendo le mura. Durante l'osservazione del panorama, i suoi occhi non poterono scorgere altre strutture di pari altezza di quella torre su cui si trovava, a parte, ovviamente, le altre 17 torri che costellavano le mura del villaggio e su cui a stento intravedeva delle ombre in movimento.°Bene... Come sospettavo il villaggio è stato attaccato e conquistato da qualcuno... sempre che queste specie di sgorbi inumani non siano banalmente degli altri poveracci divenuti così a causa della malattia in uno stato più avanzato... In effetti potrebbe essere possibile che in caso si riuscisse a sopravvivere a quella specie di morbo alla lunga questo trasformi in queste bestie le persone... In effetti l'adepto non era molto diverso da questi esseri quando ci ha attaccato, solo che evidentemente con le nostre botte non è riuscito a sopravvivere alla "trasformazione"... Comunque sia la cosa, di certo dovrò ancora indagare°
Prese quindi nota di quanto avesse già potuto vedere, intravedere ed ipotizzato in modo da poter tenere la concentrazione puntata sulla sopravvivenza e sull'indagine, piuttosto che perdere la concentrazione per tenere a mente tutto quello che aveva scoperto. [Abilità]
In quella fredda notte vi erano solo due bagliori ad illuminare le vie e gli esseri che le popolavano. Due intensi roghi i quali parevano bruciare rispettivamente case e cadaveri, quasi come se quelle creature stessero facendo una qualche specie di "pulizia" del villaggio rimuovendo ciò che non era come loro.
Atasuke continuò ad osservare attento da quella torre i due cumuli di macerie illuminati, facendo attenzione a che cosa potesse accadere nelle vicinanze, ma soprattutto stando bene attento a non farsi scoprire e a non fare rumori dato che questi parevano attirare particolarmente l'attenzione delle creature. Inoltre, una fuga a quel punto si sarebbe rivelata una grana estremamente seccante.
Le sue continue e rapide osservazioni avevano lo scopo di cogliere quali tipi di strutture fossero in piedi e quali fossero o meno presidiate da alcune di quelle creature putrescenti e deformi.°Devo capire se queste creature hanno un capo, ma soprattutto devo capire dove questi si trova... Probabilmente il simbolo sui portoni è un loro simbolo distintivo e sicuramente sarà stato marchiato anche da qualche altra parte nel villaggio°
Poi, con passo felpato, Atasuke scese dalla torre proseguendo la sua cauta e silenziosa marcia attraverso le tenebre a caccia di strutture recanti tale simbolo. Mai sarebbe sceso dalle mura finchè non si fosse imbattuto in qualche guardia e non vi fosse stata altra via di celarsi o di fuggire indisturbato, ma soprattutto in incognito.
Poi, terminata la sua ronda lungo le mura "sguarnite", Atasuke si sarebbe nuovamente rifugiato in cima ad una torre in modo da mantenere una visuale ampia della zona, ma soprattutto im modo da essere più celato alla vista possibile.OT- note -/OTChakra: 27,75 BassiVitalità: 16 LeggereEn.Vitale: 30 LeggereForza: 400Velocità: 400Riflessi: 500Resistenza: 400Agilità: 400 (+3 stile)Precisione: 400Senjutsu: 400Concentrazione: 400Tempistica e Altri Consumi
Slot Difesa | Slot Azione | Slot Tecnica | Slot Gratuiti e Consumi1° Slot Difesa: Difesa2° Slot Difesa: Difesa3° Slot Difesa: Difesa1° Slot Azione: Azione2° Slot Azione: Azione3° Slot Azione: AzioneSlot Tecnica Base: TecnicaSlot Tecnica Avanzata: TecnicaAzioni Free: Non utilizzatoRiepilogo impasti: 1/4 basso chakra adesivo, 1/4 basso scrittura informazioni su carta ninjaAppunti
Protezioni indossate: 2 Fasce da Combattimento (mani), Corpetto di cuoio e MantelloAaD: 5/5 Kunai, 5/5 shurikenADCC: Tanto (nascosto nella manica), Wakizashi sulla schiena sotto il mantello.Bombe: 2/2 Cartabomba IVarie: 2/2 10m Filo NylonVarie: 2/2 10m Filo nylon RinforzatoVarie: 1/1 Specchietto in metalloVarie: 1/1 Kit primo soccorsoConoscenze Utilizzate
Carte Ninja [ 1 ] Arte: L'utilizzatore può incidere nelle carte ninja le informazioni conosciute, dialoghi, indicazioni senza la necessità di scrivere. La carta può essere occultata, risultando bianca: sarà necessario un ulteriore consumo ¼ basso dell'utilizzatore per renderla visibile. A discrezione del creatore è possibile permettere la lettura di tali carte agli estranei se questi incanalano un consumo raddoppiato nella carta. Richiede slot gratuito lento. (Consumo per carta: ¼ Basso) [Da genin in su] . -
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Segni della Catastrofe, I
A Koritsu
Tutto fin troppo semplice: il presunto capo nemico è stato facilmente fermato dal pronto intervento dell'Uchiha chiamato Danzou, il quale immediatamente dopo ha pensato bene di immobilizzare la vittima ma non ucciderla, conscio oramai dell'importanza delle informazioni nel tetro mondo popolato dagli shinobi. L'avversario non può nulla contro l'inaspettata comparsa dell'Uchiha.
Sì, è tutto troppo semplice, ma intanto altrove Sasori ha colpito ripetutamente il bombarolo nemico con delle piccole lingue di fuoco; il corpo sfigurato del nemico cade dal tetto e finisce ironicamente in mezzo ai corpi di alcuni abitanti la cui causa del decesso sembra proprio essere un gravissimo caso di ustione. Il nemico rimasto, però, ha ingaggiato il monaco con la sua mazza di ferro, fracassandogli una gamba; le urla di dolore del monaco riportano l'attenzione di Sasori sul centro del campo di battaglia e lo rende pronto a schizzare sul nemico per vendicare il compagno ferito.
Nel frattempo a Sud i due monaci si sono divisi per dare battaglia alla coppia di avversari, mentre la guardia rimasta cerca di dare man forte ad uno dei due usando la sua lancia con la mano destra, nonostante il braccio sinistro sia stato praticamente ridotto a brandelli dal precedente scoppio.
Il bombarolo prepara un'altro ordigno ma non si accorge che uno dei monaci è già accanto a lui; con il suo pugnale questi colpisce in pieno petto il nemico, ma la bomba era già stata accesa, e quando il bombarolo perde le forze a seguito della pugnalata, quella cade ed esplode, facendo volare le budella di entrambi i combattenti sul campo di battaglia.
Ma questo non è niente. Non è niente perché ancora tre vite stanno per essere strappate in questo luogo dimenticato da dio.
A nord, nel momento in cui il monaco sta per accingersi a neutralizzare il capo degli assalitori su richiesta di Danzou.
Nella piazza centrale, dove Sasori sta per sgozzare l'ultimo nemico.
A Sud, dove una guardia sta per ricevere l'ultimo colpo di grazia dal nemico.
Un urlo lancinante, acutissimo, animalesco:KIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII
In quel momento, una grossa pietra appuntita penetra il petto del monaco a nord, a neppure mezzo metro da Danzou. Quando il monaco si accascia al suolo liberando la visuale dell'Uchiha, quest'ultimo vede qualcosa di orribile sbucare dietro alcuni edifici a sud-est: due orrende creature umanoidi, la cui pelle verde, la bassissima statura intorno al metro e 20 e le appendici simili a vegetali basterebbero per far vomitare chiunque. Una di loro ha una testa completamente sgombra da peli, ma al loro posto presenta dell'erba, il suo volto è squamoso e sembra riflettere la luce in maniera non naturale, una delle sue braccia è più corta dell'altra, che è piena di malsane spine; l'altra creatura è altrettanto orripilante, con delle sferette rosso sangue al posto degli occhi e delle gambe che sembrano appartenere al regno animale più che a quello umanoide.
Entrambe si fiondano contro l'Uchiha e il suo prigioniero, il quale sembra terrorizzato alla vista di quegli abomini della natura e cerca quindi disperatamente di liberarsi dalla presa dello shinobi di Konoha.
Una delle due creature arriva però in pochissimo tempo alla loro posizione, evidentemente molto più veloce dell'altra. [Velocità 300]
Altrove, anche Sasori ha appena avvistato altri due abomini, molto simili a quelli nell'area di Danzou. Ma è stato troppo lento: infatti una delle due guardie, già ferita dallo scoppio precedente, è stata graffiata dalle affilate unghie della creatura [Forza 200; Potenza 20] e ha riportato una ferita mortale alla giugulare. Mentre il suo sangue schizza in ogni direzione, ha appena il tempo di vedere la sua assalitrice, prima di accasciarsi al suolo in preda agli spasmi.
Nello stesso momento uno degli assalitori lancia un urlo soffocato. Quando Sasori si volta per vedere cosa è successo, capisce che l'urlo è sembrato soffocato perché la testa del suo nemico è all'interno della enorme bocca di un altro abominio, il cui cranio è quasi 4 volte quello di un normale essere umano. Quando le sue fauci si serrano del tutto, le urla del malcapitato terminano, e la creatura comincia a masticare. [Forza 300; Potenza 30]
A Sud, nel terrore più totale, fanno la comparsa altri due abomini. Uno piomba giù da un tetto schiacciando con il suo peso il nemico che stava per ferire a morte una guardia di Koritsu, a tutti gli effetti salvandola, seppure soltanto per pochi attimi, forse. Questo abominio è più grosso degli altri, almeno due volte un essere umano, ma apparentemente molto più lento nei movimenti. [Forza: 300; Velocità: 100]
L'altra, dotata di un muso simile a quello di un maiale, annusa rumorosamente i dintorni ma non attacca; resta invece a una decina di metri dall'area della battaglia.
E' evidente che non si tratta di mostri senza cervello. E' probabile che stessero aspettando da tempo nell'ombra il momento per attaccare; e quale momento migliore se non quello in cui i due shinobi e i monaci hanno teso l'agguato? Le loro apparenze animalesche non sembrano essere soltanto apparenze, dunque: sanno bene come cacciare, attaccando la preda nel momento in cui questa è distratta in uno scontro.
La scena si riempie ancora più di sangue e di pazzia; come faranno gli alleati a sopravvivere? Le probabilità di un esito positivo cominciano ad essere davvero scarse.
A Shiorigakure
Ad Atasuke deve essere ormai chiaro che le creature senza scrupoli nel cui territorio egli si sta addentrando non avranno alcun problema a riserbargli lo stesso destino delle decine di abitanti di Shiorigakure appesi alle mura, messi al rogo, o peggio, torturati fino alla pazzia. Mantenere la calma quando si è da soli contro un esercito di mostruosità dal numero sconosciuto è di certo un'impresa.
I suoi veloci e silenziosi movimenti, sempre attenti a rimanere ben lontani da qualsiasi pericolo, gli hanno mostrato ancora macerie, ancora cadaveri, ma i punti fermi rimangono gli stessi: il numero di nemici è sempre quello intravisto all'inizio. Dalla sua posizione rialzata gli è impossibile guardare all'interno degli edifici, quindi la presenza di nemici al loro interno rimane un'incognita; tuttavia la sua ronda gli permette di individuare con più sicurezza due aree di apparente rilevanza: una a nord est, formata da un giardino contenente alcuni edifici, dove circa una ventina di nemici sembrano sgambettare da un edificio all'altro con grande affanno; l'area è formata da 9 piccole casette e 2 edifici più grandi, uno dei quali presenta una grossa volta circolare di vetro parzialmente collassata; un'altra area di interesse è al centro sud, su una delle larghe banchine in mezzo al lago, dove alcuni nemici conducono all'interno dell'edificio più grande quelli che a tutti gli effetti sembrano essere dei prigionieri, in fila come suini al macello
Non trova altre tracce dello strano disegno sanguigno, sebbene sia impossibile dire se all'interno di qualche casa ce ne sia qualche altro nascosto.
Tuttavia ad un certo punto è costretto a fermarsi, poiché più avanti nel suo tragitto sulle mura intravede la figura di un nemico; più precisamente questi si trova più a sud rispetto alla sua posizione e su una delle 18 torri. Ancora più a sud può notare un ulteriore nemico, sempre su una torre.
A quel punto pare fermarsi sulla torre dalla quale li aveva avvistati, quella subito sotto l'angolo nord-est del villaggio, proprio sull'ingresso del fiume.
Per un attimo gli sembra di sentire un grido femminile alle sue spalle, anche se dopo alcuni istanti, guardando meglio, si rende conto che la voce proviene da un luogo molto più in basso rispetto alla sua posizione: una donna corre goffamente per le strette strade di Shiorigakure nord; palesemente in preda al panico questa è ricorsa da un aberrante umanoide con due lunghi spuntoni al posto delle scapole, arti animaleschi e una lancia spezzata in mano. La donna non sembra ferita, eppure corre in maniera molto particolare. Soltanto osservandone il ventre è possibile capire il perché: la donna è incinta.
Edited by Alkaid69 - 16/6/2012, 22:23. -
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SPOILER (clicca per visualizzare)Narrato°Pensato°
«Parlato»
"Parlato" (altri)
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[Abilità/Potenziamenti/tecniche]~Heroes?~
Il pattugliamenti che Atasuke aveva portato avanti non portò molti frutti. Tutto quello che riuscì ad ottenere erano solo alcune informazioni aggiuntive sulla posizione delle creature all'interno della città, oltre che una maggior precisione sull'analisi della conformazione. A primo acchito la città sembrava quasi gremita di creature senza alcuna possibilità di infiltrazione, tuttavia, dopo quella analisi, era riuscito a localizzare due punti di interesse. Uno fortemente scortato, probabilmente il fulcro di tutta quella città conquistata. L'altro sembrava quasi un mattatoio dove uomini e donne venivano scortati in una lunga fila indiana come bestie al macello.
Ad un tratto però dovette fermarsi vedendo che sulle torri avanti a lui vi erano delle guardie all'erta che difficilmente sarebbe riuscito ad evitare.
°Bene, pare che la città sia ben fortificata, quasi come se queste creature aspettassero qualcosa, o qualcuno... oppure prevedono che qualcuno potrebbe attaccarli, altrimenti non avrebbero una sorveglianza così stretta alle mura ed agli ingressi... Non so quanto siano furbe queste creature, ma di certo non sono completamente stupide e di sicuro hanno un capo che probabilmente li sta comandando da qualche edificio nella piazzetta gremita, oppure potrebbe darsi che...°
Le sue riflessioni vennero interrotte da delle grida femminili disperate che giungevano alle sue spalle. Preoccupato, temendo di essere stato scoperto si voltò di scatto, ma per fortuna non vi era nessuno. Le grida infatti provenivano dal basso, dalla stradicciola che costeggiava le mura e da una donna che goffamente correva cercando di sfuggire da un'altra di quelle creature brulicanti.°Dannazione... le grida di quella donna rischiano di attirare qui altre creature e far saltare la copertura... Inoltre non posso lasciare che anche quella donna venga trucidata, dovrei fare qualcosa... ma se intervengo rischio di far saltare la mia copertura ed in un attimo mi ritroverei circondato da esseri pronti ad uccidermi... tuttavia...°
Solo quando questa fu sufficentemente vicina atasuke si rese conto del fatto che questa fosse incinta. A quel punto, ogni dubbio svanì e si preparò alla rapida imboscata.
Si protese quindi dalle mura in modo da avere una miglior visione della strada sottostante. Analizzò quindi la posizione della luna valutando in che direzione la sua ombra potesse venir proiettata in modo da evitare che la sua ombra potesse tradire in qualche modo il suo repentino assalto facendo sfumare l'effetto sorpresa.
Valutati rapidamente tutti i fattori, Atasuke attese quindi che la giovane donna passasse sotto di lui per lanciarsi all'assalto con la wakizashi ed il tanto sguainati e con le lame celate al di sotto del nero mantello in modo da evitare il bagliore dovuto al riflesso delle fioche luci o della luna. Non poteva sbagliare e sapeva bene di non poterselo permettere ni alcun modo. Ogni istante che poteva passare lungo un combattimento avrebbe compromesso la missione rischiando di trasformare tutta la fatica che aveva fatto fino a quel momento in un'inutile perdita di tempo come preludio alla sua morte. Inoltra se si fosse arrivati allo scontro diretto non opteva permettersi di usare nessuna delle sue katon o ogni minima speranza di non essere scoperto se ne sarebbe andata nello scarico di una latrina. Quindi, con una rapidissima "caduta controllata", Atasuke portò il suo attacco cercando di dirigere la lama della wakizashi direttamente nel centro del cranio della creatura con lo scopo di trapassarla conficcando la lama fino all'imboccatura dello stomaco o qualunque organo potesse esserci al suo interno verso quella posizione. [Slot Azione 1]
Comunque fosse andato l'assalto, lo scopo di Atasuke era quello di atterrare almeno la creatura evitando gli spuntoni delle scapole e facendo in modo che questa cadesse di schiena, magari spezzandosi quelle fastidiose punte o facendo in modo che queste si conficcassero nel terreno divenendo un impedimento.
Se fosse riuscito nel suo intento o se comunque la creatura fosse ancora sopravvissuta al primo colpo dell'imboscata, Atasuke avrebbe poi portato il secondo con il Tanto impugnato con la lama verso il basso nella mano sinistra, cercando di mozzare di netto il collo alla creatura o perlomeno tranciarne la trachea e le arterie che portavano il sangue alla testa provocandone comunque una rapida morte il più possibile silenziosa. [Slot Azione 2]
Se poi ancora non fosse stato sufficente o comunque la creatura fosse riuscita miracolosamente ad evitare i suoi colpi mortali, atasuke avrebbe ritratto entrambe le armi per portare un colpo doppio con le sue armi portando dapprima un fendente diagonale al collo con la wakizashi sempre allo scopo di mozzare il collo alla creatura e poi un affondo con il tanto direttamente al cuore. [Slot Azione 3]
Infine, se il suo assalto fosse stato un successo, si sarebbe fiondato dietro alla donna per fermarla cercando di abbracciarla con il braccio destro senza farle male e tappandole la bocca con la mano sinistra, sempre che ciò potesse essere necessario. Nel suo eventuale tentativo di bloccaggio, Atasuke avrebbe cercato di abbracciarta portando il braccio destro attorno alla donna, poco al di sotto del seno cercando di stringerla a se afferrandole il polso sinistro con la mano, in modo da bloccarle entrambe le braccia ed avere campo libero per portare la mano sinistra sulla bocca della stessa per silenziarla, in modo da poterla portare il più silenziosamente possibile in un luogo "sicuro" dove poteva interrogarla per sapere quanto più possibile prima di aiutarla a fuggire dal villaggio...OT- note -/OTChakra: 27,75 BassiVitalità: 16 LeggereEn.Vitale: 30 LeggereForza: 400Velocità: 400Riflessi: 500Resistenza: 400Agilità: 400 (+3 stile)Precisione: 400Senjutsu: 400Concentrazione: 400Tempistica e Altri Consumi
Slot Difesa | Slot Azione | Slot Tecnica | Slot Gratuiti e Consumi1° Slot Difesa: Difesa2° Slot Difesa: Difesa3° Slot Difesa: Difesa1° Slot Azione: Imboscata - Affondo di wakizashi nel cranio Vel/For 400 pot. 202° Slot Azione: Imboscata - Fendente alla gola con il tanto per recidere trachea e arterie Vel/For 400 pot. 103° Slot Azione: Imboscata - Attacco Doppio - Sforbiciata al collo per mozzarlo con tanto e wakizashi Vel/For 400 pot. 20+10Slot Tecnica Base: TecnicaSlot Tecnica Avanzata: TecnicaAzioni Free: Non utilizzatoRiepilogo impasti: Altri impastiAppunti
Protezioni indossate: 2 Fasce da Combattimento (mani), Corpetto di cuoio e MantelloAaD: 5/5 Kunai, 5/5 shurikenADCC: Tanto (nascosto nella manica), Wakizashi sulla schiena sotto il mantello.Bombe: 2/2 Cartabomba IVarie: 2/2 10m Filo NylonVarie: 2/2 10m Filo nylon RinforzatoVarie: 1/1 Specchietto in metalloVarie: 1/1 Kit primo soccorsoConoscenze Utilizzate
Conoscenza Contenuto Info: InfoCosti e altre info pratiche . -
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Segni della Catastrofe, II
A Koritsu
Danzou è abile a sventare la carica del primo abominio, sacrificando freddamente quello che una volta era stato suo avversario.
La rivoltante testa dell'abominio cade a terra, senza che questi possa fare nulla per difendersi.
La seconda invece sembra più resistente: portando il petto in avanti prende il colpo del fuuma shuriken in pieno, accusando una ferita non troppo profonda (Ferita Leggera). Probabilmente le scaglie sparse sul suo intero corpo non sono soltanto un "bel vedere". Intanto però mai la creatura si sarebbe potuta aspettare che quell'arma esplodesse lanciando ben quattro lame in ogni direzione: una colpisce a morte il capo degli assalitori, il quale viene impalato contro un albero non lontano, 20cm da terra; la seconda prende alla sprovvista la creatura, la quale forse perché non aveva avuto il tempo di indurire ancora una volta le scaglie viene impalata anche lei.
Ma la situazione necessitava di celerità, e invece Danzou perde tempo a recuperare la sua arma e a ripulirla.
Nel frattempo però, l'abominio con la testa gigante è partito in carica contro il monaco con la gamba fracassata, il quale non potendosi muovere per schivare viene sbalzato così lontano dalla testata del mostro da arrivare contro un muro a 8 metri di distanza e spiaccicarvisi sopra con violenza inaudita: la scia di sangue e materia grigia lasciata su quel muro dal cadavere del monaco provoca il disgusto e l'ira di tutti i presenti. [Forza 300; Velocità 300; Potenza 30]
L'abominio che prima aveva ucciso una guardia con le sue affilatissime unghie si è invece gettata su sasori, cercando di infierire sulla già profonda ferita che aveva ricevuto a seguito dello scoppio della bomba. [Forza 200; Velocità 300; Potenza 20]
Sasori non riesce a schivare in maniera perfetta, tuttavia le unghie graffiano ancora più in profondita il punto dove si era conficcata la scheggia della bomba e ne aggravano l'entità. [Ferita Leggera sanguinante]
Di tutta risposta Sasori espelle un altra Katon, ustionando gravemente tutto il corpo del mostro, rendendolo se possibile ancora più aberrante. [Ustione Grave]
A Sud, sempre mentre Danzou ripulisce delicatamente la sua arma, la situazione si aggrava ancora di più: la grossa creatura afferra il braccio ferito di 1 delle guardie e lo strattona velocemente, strappandolo di netto in maniera brutale e priva di ogni umanità. Le urla di dolore della guardia riempiono l'intero villaggo per qualche istante, poi il dolore, la perdita di sangue è troppa e si accascia al suolo.
Nel frattempo però il monaco ne ha approfittato per avventarsi sulla creatura dall'aspetto maialesco e ficcargli abilmente il lungo pugnale nel cranio.
Ma ora si è lasciata aperta ad un assalto da parte dell'abominio gigante, il quale sappiamo farà piazza pulita di ogni essere umano nel giro di pochi minuti.
Danzou deve sbrigarsi.
A Shiorigakure
La violenza e celerità con la quale Atasuke si avventa sulla creatura, piombando dall'alto e trapassandole il cranio con la lama ha dell'inaudito.
Il mostro muore sul colpo, solo per venire schiacciato anche dal peso dell'Uchiha, il quale un istante più tardi è già partito alla volta della donna incinta. Quando si sente le mani del ninja addosso, quella fa per tirare un grido ancora più forte di quelli precedenti, se non che Atasuke le blocca immediatamente la bocca. La donna si rende conto soltanto dopo innumerevoli secondi di convulsioni forsennate che chi la stava abbracciando era di fatti un essere umano. Ancora rigida e spaventata, la donna sembra però chetarsi.
Atasuke porta la donna in un vicolo, lontano da sguardi indiscreti. Quando la donna ha la possibilità di parlare e muoversi più liberamente, questa spiega all'Uchiha che era riuscita a scappare dalla prigione, quella dove l'Uchiha aveva visto in precedenza le creature scortare la lunga fila di abitanti.
La donna però rifiuta qualsiasi tentativo dello shinobi di convincerla a mettersi in salvo uscendo dal villaggio: afferma di non voler andarsene finché suo marito e suo figlio fossero stati in salvo. A quanto pare anche loro erano all'interno della prigione, in un livello sotterraneo.
La donna ha però altre informazioni: se domandata la natura dell'altro centro di interesse (l'edificio con la cupola collassata), la donna afferma di aver visto quello che a tutti gli effetti le era sembrato il capo delle immonde creature entrare in quell'edificio poco prima di essere deportata nelle prigioni. Il presunto capo era più umano rispetto agli altri, se non per un braccio deformato e apparentemente privo di pelle. Il capo aveva dei lunghissimi capelli scuri ed era alto almeno due metri. La donna non ha altri particolari sul tale individuo, perché, afferma, lo ha solo visto di sfuggita da lontano.
Se fatta qualche domanda su come tutto era cominciato, la donna avrebbe affermato di non saperlo esattamente, ma il villaggio era stato attaccato dall'esterno da decine e decine di creature aberranti, molte delle quali erano morte. Questo da un importantissimo indizio al ninja: quelle cose venivano dall'esterno, non erano quindi state create all'interno del villaggio. Il villaggio era stato sotto assedio per almeno 24 ore, poi le creature avevano cominciato a scalare le mura e di lì era cominciato il putiferio: le guardie avevano combattuto a lungo mentre le donne e i bambini erano stati rifugiati nell'edificio con la cupola. Quando fuori le urla erano terminate, dall'alto erano piombate almeno 10 creature, sfondando la cupola e catturando ogni sopravvissuto.
La donna sembra voler essere d'aiuto all'uomo che l'ha salvata, quindi probabilmente sarebbe stata aperta ad altre domande.
Poi, però, il ninja avrebbe dovuto scegliere cosa fare.SPOILER (click to view)Situazione nella piazza centrale:
1 Guardia morta
1 Guardia viva
Sasori: ferita media al busto
1 Monaco morto
2 Assalitori morti
2 Abomini vivi (1 con ustione grave)
Situazione a sud:
2 guardie morto
1 monaco morto
1 monaco vivo
2 assalitori morti
1 abominio vivo
1 abominio morto
Edited by Alkaid69 - 14/7/2012, 18:12. -
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[Abilità/Potenziamenti/tecniche]~Ottenere informazioni per pianificare l'attacco~
L'imboscata che il giovane Atasuke aveva teso all'immonda creatura era andata a buon fine e la giovane donna in dolca attesa era stata, seppur bruscamente, salvata e portata in un vicolo laterale, lontani da sguardi e, possibilmente, orecchie indiscrete. Ci volle un attimo perchè la donna si calmasse rendendosi conto di non esser stata catturata da una di quelle immonde creature, quanto piuttosto dal giovane Uchiha.«Io sono Atasuke Uchiha e sono stato mandato qui dall'accademia per scoprire che cosa è successo a questo villaggio... lei invece?»
Ella senza riserve gli spiegò che era fuggita da una sorta di progione in cui quella struttura che aveva precedentemente notato per la lunga fila di uomini che venivano condotti in fila come bestie al macello. Avido di sapere e di informazioni, Atasuke ne approfittò quindi per richiedere altre importanti nozioni alla giovane donna prima di aiutarla a fuggire, chiedendole dapprima delle informazioni aggiuntive su come fosse avvenuto l'attacco e di come fossero organizzate e se per caso sapeva chi potesse essere il capo di quella specie di esercito.
Ella senza porsi problema alcuno gli narrò di come le creature misero sotto assedio la città prima di inziare l'attacco conquistando quindi l'intero villaggio, poi accennò ad un uomo, dai lunghi capelli scuri deformato solo su di un braccio che pareva essere senza pelle, ma che non mostrava altri dettagli della mutazione. Secondo le vaghe informazioni della donna, egli era stato visto all'interno della struttura con la cupola sfondata da cui fecero irruzione le creature quando la catturarono.
Atasuke la ascoltò con avida attenzione, segnandosi mentalmente le informazioni più utili ed importanti per riuscire a trovare una soluzione alla questione. Quando poi la donna finì di esporre le informazioni che sapeva, Atasuke meditò alcuni istanti per poi porle altre domande utili a capire che cosa ci potessero fare quelle creature, da dove venivano e soprattutto per riuscire a rubare altre informazioni alle stesse.«E dimmi... Come sei fuggita dalla prigione? Puoi darmi anche una descrizione del luogo e un numero indicativo di persone rinchiuse? Ma soprattutto quanti sono in grado di combattere la dentro? Non mi serve un numero preciso, tuttavia potrebbe essere utile saperlo per liberarli e tentare una sortita per riacquisire il villaggio»
[...]
«Humm... Le tue informazioni ci saranno certamente utili... tuttavia, se non ti spiace vorrei sapere ancora delle altre cose... ad esempio... hai più o meno idea di quante possano essere queste creature presenti nel villaggio? 100? 200? qualche migliaia, sai, devo poter riferire almeno una cifra indicativa di occupanti se si vuole organizzare una squadra d'assalto o un esercito per liberare il villaggio, o anche solo per valutare se posso agire in solitaria per riuscire nella liberazione»
Dopo i primi quesiti egli attese paziente una risposta, conscio tuttavia che la giovane donna difficilmente sarebbe riuscita a dargli un numero esatto o sufficentemente preciso da permettergli un'effettiva azione solitaria, tuttavia, anche solo una vaga idea poteva dargli modo di comprendere la gravità della situazione e progettare un piano tattico sufficente per riuscire a liberare più persone possibili, oltre che per riuscire nel compito della missione.
Proseguì poi con la successiva domanda, anch'essa di "vitale importanta" per il buon esito della missione, guardandosi attorno e stando bene attento ad eventuali rumori provenienti dalle strade per essere sicuro che nessuno li stesse osservando o li potesse covare con la guardia abbassata:«Poi vorrei chiederti se per caso sai o hai notato qualche caratteristica o abilità particolare posseduta dalle creature... chessò, sono dotate di armi naturali, sanno far spuntare delle armi dal corpo, hanno la pelle particolarmente resistente o cose simili? Mi serve per valutare anche le potenzialità offensive e difensive di queste creature»
E poi ancora diede tempo alla giovane di esprimersi ragionando eventuali informazioni per elaborare un piano sempre più dettagliato.«Hai per caso sentito le creature parlare di qualche piano o di un qualche obbiettivo? Hai anche solo sentito queste creature discutere di qualcosa? chessò, di un oggetto particolare, di un luogo, hanno fatto il nome di qualche persona o altro? Questo è di vitale importanza per scoprire perchè sono qui queste creature e da dove sono venute»
Le sue domande erano molte ed ancora erano in lista per essere soddisfatte, tuttavia, Atasuke sapeva che poteva e doveva prendersi in quell'attimo di "tranquillità" tutto il tempo necessario per ottenere più informazioni possibili, quindi non si diede fretta, ma soprattutto non ne diede alla giovane, probabilmente già abbastanza stressata dalla situazione.«Prima mi hai parlato della struttura con la cupola sfondata... Sapresti descrivemi gli interni? e lo scopo originale di quella struttura? Mi servirà sapere tutto il possibile se voglio riuscire a rubare delle informazioni al nemico o ancora meglio eliminare il capo»
Ancora una volta attese paziente la risposta alle sue domande, che ormai andavano finendo, come anche la progettazione del piano e la rivalutazione degli obbiettivi della missione. L'unico punto fisso, tuttavia, pareva restare la totale necessità di resatre nell'ombra e riuscire a chiudere il suo intervento prima dello spuntare del sole.«Per ultimo, ma non meno importante, vorrei chiederti da che direzione sono arrivate queste creature. Mi serve saperlo per capire da dove questo esercito è stato mandato e per capire verso che direzione si sta dirigendo... Ed infine... hai per caso visto quest'uomo? Sai se e vivo e dove potrebbe essere?»
Chiese infine mostrando alla giovane l'immagine dell'identikit che aveva con se stampata su una delle sue carte ninja, nella speranza di scoprire almeno dove fosse uno dei suoi obbiettivi principali.
Neppure per un attimo Atasuke abbassò la guardia lungo tutto il lungo interrogatorio, pronto a zittire la giovane donna in caso di rumori sospetti ed a fuggire con la stessa in caso di "pattuglie troppo curiose".
Saputo dalla donna tutto ciò che questa sapeva, invano Atasuke tentò di convincerla a fuggire con il suo aiuto, tuttavia ella non volle saperne e dichiarò più volte che non se ne sarebbe andata senza suo marito e suo figlio. Alla fine, Atasuke dovette accettare le condizioni della donna e le chiese di nascondersi in qualche posto sicuro li nelle vicinanze in attesa del suo ritorno con il resto della sua famiglia.
Poi, a seconda delle informazioni ricevute, Atasuke si sarebbe mosso.OT- note -/OTChakra: 27,75 BassiVitalità: 16 LeggereEn.Vitale: 30 LeggereForza: 400Velocità: 400Riflessi: 475Resistenza: 400Agilità: 400Precisione: 400Senjutsu: 400Concentrazione: 400Tempistica e Altri Consumi
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Protezioni indossate: 2 Fasce da Combattimento (mani), Corpetto di cuoio e MantelloAaD: 5/5 Kunai, 5/5 shurikenADCC: Tanto (nascosto nella manica), Wakizashi sulla schiena sotto il mantello.Bombe: 2/2 Cartabomba IVarie: 2/2 10m Filo NylonVarie: 2/2 10m Filo nylon RinforzatoVarie: 1/1 Specchietto in metalloVarie: 1/1 Kit primo soccorsoConoscenze Utilizzate
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Segni della Catastrofe, III
A Koritsu
Lo scoppio del fumogeno, poi l'attacco dell'Uchiha, e la creatura non può nulla, o almeno così crede il ninja: nello stesso momento in cui percepisce la lama del fuuma shuriken trapassargli la carne, quella tira un grido acutissimo dalla sua bocca rettiliana, diretto proprio contro la faccia dello shinobi e a distanza ravvicinatissima[S&M] Tramite la voce, l'utilizzatore può creare un'onda sonora capace di stordire chiunque sia presente nel raggio di 6m. Tutti i presenti subiranno un malus di 4 tacche ai riflessi e alla velocità, uno stordimento medio e l'udito ridotto di 3 gradi per i due turni successivi.
Dopo che Danzou, probabilmente stordito dal recente urlo, scende dal corpo della creatura, quella prende ad allontanarsi dal ninja, apparentemente non troppo ferita [Resistenza: 500], e qualche istante più tardi le due creature di cui Sasori avrebbe dovuto occuparsi si avvicinano a lui, e questa volta è il ninja ad aver dato loro le spalle; i loro passi sono stati più silenziosi di quelli di un felino [Furtivo], e i probabili malus sortiti dal ninja in precendenza non l'avrebbero aiutato molto a percepire il loro avvicinamento; oltretutto il fumo copre la sua vista, mentre le capacità sensoriali del nemico sono ancora un'incognita.
Poco dopo, quando ancora Danzou è nella cortina di fumo, una delle creature si avventa su di lui. Anche se Danzou avesse deciso in precedenza di uscire dalla cortina, si sarebbe trovato davanti la creatura non appena superato il limitare del fumo.
Il mostro è quello dotato di unghie, che è stato visto l'ultima volta da Danzou mentre graffiava l'addome del compagno Sasori. A questo punto la domanda è legittima: dove è finito l'altro Uchiha?
L'abominio attenta al collo del ninja con le sue unghie, cercando di recidere la carotide [Forza 200; Velocità 400; Potenza 20]
Neanche il tempo di riprendersi dallo stordimento che l'abominio con la testa gigante cerca di caricare l'Uchiha in pieno petto e scaraventarlo contro un muro come aveva fatto in precedenza con la guardia. [Forza 300; Velocità 400; Potenza 30]
L'esperienza dello Shinobi glielo fa notare subito: le creature sono incomparabilmente più veloci di prima. Cosa è successo? Hanno utilizzato qualche tipo di droga? Oppure fino ad ora si erano trattenute, per instillare un falso senso di sicurezza nel nemico?
Se fosse vera, la seconda ipotesi sarebbe quella dai risvolti più nefasti, perché implicherebbe che l'intelligenza di questi abomini vada ben oltre quella mostrata fin'ora.
Ma la sorpresa arriva ancora dopo: il grosso abominio con la faccia da rettile ha tirato fuori dietro la cortina di fumo una grossa rete dall'aspetto resistente che ora ha lanciato in direzione dello shinobi di Konoha, col chiaro scopo di catturarlo. La rete è grossa almeno 3mx3m e dall'aspetto non sembra facile da tagliare tramite armi convenzionali. Tutto ciò proprio nel momento in cui il ninja riceve le offensive degli altri due.
Un'altra sorpresa si para agli occhi del giovane se questi decide di guardare in direzione della piazza centrale: nessuna traccia né dei cadaveri degli abomini, né di Sasori. Dove sono spariti tutti?
Soltanto un monaco ancora in vita giace ansimante e spaventato contro delle macerie: il resto brucia. I corpi bruciano, i resti delle carcasse degli abomini bruciano. Sembra che mentre Danzou era all'interno della cortina qualcuno abbia pensato bene di eliminare ogni traccia del passaggio delle bestie. L'obbiettivo delle creature sta passando pericolosamente dal saccheggio/distruzione alla cattura, e questo porta innumerevoli quesiti: a quale scopo catturare alcuni e uccidere altri? Dove vengono portati i prigionieri? Qual è il vero obbiettivo degli abomini?
Intanto la rete cala sull'Uchiha, e lui deve agire in fretta.
A Shiorigakure
Il nome della donna è Mi-Ran e alla domanda sulla struttura adibita a prigione, la donna afferma che è costruita su 3 piani, due superiori e uno sotterraneo. Ai lati ci sono altri piccoli edifici, a quanto pare usati come semplice deposito armi. L'edificio della prigione è costruito quasi come una larga torre, dove le stanze dei progionieri sono disposte in cerchio, e sui lati ci sono dei corridoi che portano alle stanze delle guardie e le scale, anche se la donna afferma di aver visto direttamente solo il primo piano. Quando è il momento di dare una stima dei sopravvissuti nelle prigioni, la donna scoppia in lacrime; fra i singhiozzi Atasuke riesce a capire che nelle prigioni ci sono solo vecchi, donne e bambini, circa una quarantina. Suo marito e pochi altri sono stati tenuti lì perché gravemente feriti o malati, tutti gli altri uomini sono stati portati al grande albero di quarcia a est, oltre le mura, non si comprende per quale motivo.
Il numero preciso di nemici la donna non lo sa, ma da quello che avevano urlato le guardie mentre loro erano stati portati all'edificio con la cupola, al momento dell'assedio superavano la centinaia, anche se molti di loro sono morti tentando di entrare. Sa comunque che alle prigioni non sono stati assegnati più di 5 o 6 creature, e altrettanti di sicuro sono stati mandati all'albero a est. Mettendo assieme quello che ha già visto, forse Atasuke può ora fare una piccola stima.
A detta della donna, poi, ogni creatura ha particolarità diverse, alcuni sembrano eccellere in alcuni campi e peccare pesantemente in altri, altri hanno orripilanti armi sul corpo della natura più disparata, da aggiungere a tutte le armi che hanno recuperato dalle armerie, buttando quelle loro, a quanto pare rudimentali. Alcuni sembrano più intelligenti di altri, ma solo pochissimi parlano la lingua umana, e altri invece ne parlano una completamente incomprensibile alla donna.
Il termine che più è stato ripetuto, lei crede, è "Shui", anche se non sa cosa significhi. Loro hanno una specie di reverenza per questa figura, o oggetto.
L'edificio dove lei aveva visto di sfuggita il capo è un tempio, adornato e arredato come un tempio per le preghiere, con lunghe panche a file che portano fin sotto all'altare e una volta molto alta. Anche se la donna è scettica quando il ninja afferma di voler uccidere il capo, forse perché troppo terrorizzata alla sola idea che qualcuno potesse volerlo affrontare.
Sulla provenzienza delle creature: la donna ricorda con un brivido di terrore le guardie che urlavano di aver visto un esercito marciare da sud. Ma a sud, afferma lei, non c'è assolutamente nulla, e non ha proprio idea da dove siano potute uscire tutte quelle aberrazioni della natura, così, senza preavviso, senza che nessuno se ne fosse accorto.
E la questione sollevata dalla donna è legittima: assurdo che nessuno abbia avuto almeno qualche monito, un segnale qualunque di quello che si stava consumando a sud.
Infine il ritratto sommario che il ninja aveva fatto del monaco ha portato i suoi frutti: la donna riconosce subito l'uomo, e afferma che era stato portato in prigione alcune settimane dopo l'assedio, probabilmente, crede lei, per essere interrogato. Lei lo aveva visto di sfuggita ma le era rimasto impresso perché era un monaco del tempio che non aveva mai fatto visita a Shiorigakure.
In quel momento, però in lontananza si sentono alcuni passi: forse un paio, probabilmente di pattuglia. La donna si spaventa a tal punto che entra in una delle tante casette lasciate incustodite e aperte dai precedenti abitanti e vi si chiude a chiave dentro, intimando con voce rotta allo shinobi di andarsene.
Atasuke avrebbe potuto chiaramente sentire (o vedere) le due creature avvicinarsi al punto dove l'Uchiha ha fatto fuori l'abominio, si dicono qualcosa di incomprensibile e poi partono entrambe alla volta del tempio [Velocità: 400].
A Sud rispetto alla posizione dell'Uchiha, dopo la stretta schiera di casette, c'è il largo fiume: superato quello si arriva direttamente all'area del tempio.. -
¬Chris.
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