Tribuna d' Onore

Le ombre si riuniscono [I° Torneo di Oto]

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  1. Anbu Donna
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    Heen, il famiglio di Rokudaime, aveva prontamente riportato la pergamena al suo padrone.
    Le argomentazioni dei rappresentanti proseguirono portate avanti però quasi solo dall'Hokage; forse gli altri non capivano a pieno quanto fosse raro e fondamentale fare in modo che questa specie di "riunione" delle alte sfere fruttasse qualcosa di tangibile anche per i villaggi, di modo che, non si fossero riuniti tutti lì solo per assistere al circo di Orochimaru.

    L'Hokage fece un cenno a me e al mio collega Anbu, fino ad allora la nostre mansioni riguardarono il portare rotoli da un rappresentante all'altro...e così fu ancora una volta.
    L'altro Anbu predispode i tre rotoli identici con le decisioni prese su quella tribuna e, dopo averle fatte ricontrollare, me ne porse una da portare ad SH di Suna. Di nuovo toccava a me la ragazzina spocchiosa.
    Mentre facevo quei pochi passi verso di lei, mi ripetevo nella mia mente una "poesia" se così si può chiamare, che lessi in un vecchio libro e firmata da un Anonimo. Più o meno recitava così:

    "Risus abundat in ore stultorum, dicevano i latini, magari in maniera più corretta, però dicevano così

    e io rido, rido davvero molto

    Rido per non piangere
    Rido perchè non capisco le cose che vedo
    Rido perchè invece mi rendo conto di capire e di essere stato uno stupido
    Rido perchè un sacco di gente non capisce e continua a sbattere la testa

    Rido perchè se non ridessi allora il circo finirebbe per chiudere e resterei solo
    Rido perchè so che fa rabbia a chi mi da contro e allora lo faccio con gusto,
    pur con l'amarezza del fatto che anche se gli altri perdono, io non vinco.
    Rido perchè non c'è soddisfazione nella rabbia, ma solo dolore.

    Chiamatemi stupido, menefreghista, buffone, anarchico o dittatore,
    io riderò di voi e levandomi il cappello farò un mezzo inchino e dirò con orgoglio "oui, c'est moi"

    E se capirete che è solo una gran carovana di burattini,
    un mondo dove tutto è importante e tutto non vale nulla,
    allora riderete, e vi piacerà.

    Vi piacerà mettere una qualsiasi maschera e giocare la vostra parte,
    come un gioco e senza cattiveria,
    allora riderete anche voi e mi farete felice.

    Se vi arrabierete, vi indignerete o direte che sono solo un folle,
    uno che non capisce l'importanza ed il peso delle cose,
    bè, se vi sarete offesi, allora ve lo sarete meritato e mai ritirerò le mie parole,
    dato che allora le vedrò fondate.

    Signori, la commedia va avanti.
    Il numero dei pagliacci è cominciato.
    "

    Appena finita la mia mansione, me ne tornai al posto che mi spettava a braccia conserte ad attendere qualche informazione sui ragazzi impegnati nelle prove e, senza nemmeno accorgermene, mentre ripetevo mentalmente la poesia, un sorriso mi si stampò di nuovo sotto la maschera.

    Un dolce pensiero andò anche al carissimo amico e novello Hokage che in questo periodo si trovava a dover sostenere discorsi politici non di poco rilievo e affrontare situazioni sentimentali per niente piacevoli.

     
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39 replies since 31/12/2005, 10:28   705 views
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