Le Sale dei Guerrieri

Luogo di incontro dei partecipanti al torneo [I° Torneo di Oto]

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  1. Sasuke Uchiha *-*
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    -ben due shinobi si rivolsero al sommo, destando in lui sentimenti diversi seppur egualmente intensi. decise di rispondere a ciascuno in modo singolare, così da rendere la loro conversazione distante dal banale-

    "piacere madamigella jin, il mio nome è sasuke, del prestigioso clan uchiha. il tuo sorriso illumina queste tremende sale come un fiore al centro di un'oscura palude. durante la prova ti ho notata impaurita, ma sappi che lo eravamo tutti ^-^. trovando coraggio l'un nell'altro, forse giungeremo alla fine rimanendo l'orgoglio dei nostri padri *-*"

    -il sommo rivolse alla kunoichi un sorriso atipico per il suo carattere tenebroso, ma nonostante la voglia di vendicare i suoi familiari fosse sempiternamente viva in lui, non se la sentiva di contrirsi in tale loco °-°-

    "salve compagno mataza, le tue parole mi rendono felice. non ringraziare me, ma la purezza del tuo cuore. solo grazie ad essa il mio consiglio è potuto giungerti in profondità. se lo scopo di chi ci giudica è renderci delle mute bambole, la voce del sommo si leverà oltre il silenzio per farvi tornare esseri umani"

    §questi uomini non rinunceranno alla loro anima *-*§

    -guardai intensamente negli occhi mataza, un uomo non doveva mai dimenticare se stesso-


    Edited by Sasuke Uchiha *-* - 17/1/2006, 12:12
     
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    Luis si risvegliò nella Sala dei guerrieri, nulla di inaspettato dopo aver scorto Ren dietro la porta della "Sala del Dolore". La ferita all'addome era stata completamente risanata e non ve ne era più traccia. Il dolore era somparso ma non il brutto ricordo di quel test, solo il primo. Alcuni shinobi erano stati reputati degni come lui di proseguire verso il loro sogno, troppi a suo dire, si sarebbe aspettato qualche faccia in meno e sopratutto lo sconforto di ritrovare solamente uno dei suoi compagni Fedaikin, Sakiji.

    °...che Kenshin sia...°

    Per un attimo il suo pensiero si paralizzò su quell'idea ma subito ricordò chi avesse macchinato il tutto, Rengoku come Orochimaru non avrebbero mai permesso di perdere un così valido elemento solo per una valutazione errata di una prova, o per lo meno Ren, il Sennin di Oto d'altronde per lui era un perfetto estraneo, come dire cosa avrebbe potuto fare?!
    Si portò nuovamente nel suo piccolo angolo e sedendosi a gambe incrociate e le braccia conserte chiuse gli occhi cercando un pò di tranquillità e ignorando completamente alcuni ninja che avevano deciso di afforntare la tensione per la prova imminente con qualche chiacchera di poco conto.
     
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    *Jin sorrise di rimando all'Uchia e non potè non ripensare a ciò che era successo durante la prima prova...*

    §è vero tutti erano spaventati...ma io...io ero...§

    *Jin infilò la mano in tasca e strinse la chiave chiudendo per un attimo gli occhi, poi si rivolse nuovamente a Sasuke*

    -Scusa, buon Uchia, ma più che l'orgoglio dei padri voglio essere il loro incubo peggiore!-

    *Tale frase rivelava tutto l'odio che la kunoichi provava nei confronti del clan Hyuga, ma sapeva che era inutile e triste rivangare ora il passato, così decise di spostare la discussione su qualcos'altro*

    -...ditemi, Sasuke, di che villaggio eravate?...Io ero della foglia! ^^ -

    *Disse toccandosi il coprifronte rigato che portava. Quello era un discorso sciocco da fare, ma era la prima cosa che gli era venuta in mente per cambiare discorso...!*
     
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  4. -Gravies-
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    Lentamente riaprii le palpebre, ero sveglio, potevo alzarmi.
    L'operazione per togliermi dall'intestino la chiave era andata a buon fine, mi sentivo carico e pieno di energie nonostante avessi appena affrontato la prima prova.
    Il mio sguardo venne atratto dal lucchetto che giaceva ai piedi della mia branda, lo guardai soddisfatto per un istante per poi raccoglierlo.
    Lo tenevo tra le mani mentre i miei pensieri erano tornati ai quei terribili momenti, avrei potuto liberarmi in qualsiasi momento, ma avevo deciso di rischiare la vita per portare avanti le mie convinzioni, sorrisi nel ripensare a quanto fossi stato imprudente, eppure non era stato solo istinto, ma anche la ragione mi aveva condotto in quella direzione.
    Rengoku mi aveva addirittura applaudito, non l'avevo mai vista fare un gesto simile, si vede che l'avevo colpita, forse non si sarebbe aspettata una reazione simile proprio da me, comunque era arrivato il momento di passare oltre, il passato ormai era passato, dovevo concentrarmi per le prossime prove con lo stesso impegno con cui avevo affrontato la prima.
    Mi sedetti sul letto appoggiando i gomiti delle braccia sulle ginocchia, le mani erano congiunte e il mio sguardo vagava nella sala incuriosito dal vedere chi era rimasto e chi invece non ce l'aveva fatta...
     
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  5. Sakiji Onizuka
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    Ero immobile, stanco, con il volto fisso. Le mani lungo i fianchi e gli occhi fuori della finestra. Solo una cosa si muoveva in me, solo una cosa riecheggiava melodiosa, il canto fatato, quasi sempiterno, di una nuova vittoria. I lunghi capelli, raccolti non più in treccia, calcavano freddamente le mie spalle, accennando quella muscolatura, che, stranamente, pareva non del tutto mia. Sotto la mia schiena solo la Devil Bless, immensa lama, osava corrompere quel sentimento d'armonia e silenzio che, ora, mi persuadeva. Avevo superato la prima prova, ero passato, la vita mi era ancora salva. Gioia, tristezza, tutti i sentimenti più remoti ora m'avvolgevano, ero felice, felice di aver vinto su il mio ennesimo obiettivo. Ma non tutto era calmo in me...

    °Shinodari!°

    Improvvisamente l'angoscia mi pervase, il volto ritornò cupo. Mi alzai dal letto e con rapidi passi raggiunsi la finestra, osservando la magnifica foresta che, quel dì, era sfarzosamente illuminata dal sole. Le mani impugnarono il flauto, lo portarono alle labbra, una nuova canzone di vita s'innalzava, ora, per il loco circostante. Una melodia, dolce, soave, trepidamente amabile. Ma altro non era se semplice disillusione...speravo, è vero, di vederla da un momento all'altro.

    «Take away my pain
    Leave the cold outside
    Please don't let it rain
    Don't stumble on my pride
    Take away my pain
    I'm not frightened any more
    Just stay with me tonight
    I'm tired of this fight
    Soon I'll be knocking at your door»
     
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    Shinodari era seduta sul letto nella posizione del loto... Gli occhi chiusi... cercando di meditare...
    Ancora echeggiavano nella sua mente le parole della sensei Rengoku...


    CITAZIONE
    -Questo torneo non fa per te Shinodari…vattene! O morirai!-


    La ragazzina sapeva cosa l'aveva turbata di più in quelle parole: non l'avvertimento che se fosse andata avanti sarebbe morta, ma il fatto che la sensei non la ritenesse all'altezza della situazione...

    §Anche lei... come l'Hokage...§

    In tasca conservava il biglietto ripiegato, che aveva trovato al suo risveglio.

    CITAZIONE
    Passi la prova, e puoi tentare ancora l’impossibile…ma attenta…il tuo cuore non è adatto a ciò che stai per affrontare.


    §Davvero sto tentando l'impossibile? Il mio cuore... Sensei, sei stata davvero capace di leggere nel mio cuore§

    Nel suo cuore era nascosto un segreto che non aveva osato rivelare a nessuno...

    Sakiji non era l'unico motivo per cui era lì... anche se non voleva ammetterlo neanche con se stessa...

    Inspirò profondamente, richiamando alla mente gli esercizi per riuscire a concentrarsi...

    Il battito del cuore si regolarizzò... i dubbi scomparvero... i suoni provenienti dall'esterno scemarono fino ad annullarsi completamente...

    Silenzio... pace...

    Poi, all'improvviso, il suono melodico del flauto si fece strada nella coscienza della giovane kunoichi...


    §Sakiji...§

    Shinodari aprì gli occhi.

    Si alzò in piedi e raggiunse il ragazzo alla finestra.


    -Sakiji...-

    mormorò con un tono di voce simile ad un sussurro.

     
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  7. Sakiji Onizuka
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    CITAZIONE
    -Sakiji...-


    Le parole arrivarono alle mie orecchie deboli, sussurrate, piene d’angoscia. Ma così non fu la mia reazione. Abbassai il flauto, staccandolo dalle labbra e portandolo nella tasca a lui dedicatagli. Non mi mossi per alcuni secondi, tenendo lo sguardo fuori della finestra, secondi che parvero un'eternità...infinita. Poi, d'improvviso, quasi non fossi a conoscenza di chi era alla mia destra, le rivolsi parola.

    «Ho messo in pericolo la tua vita. Per colpa mia, tu, rischi di morire. Fino ad ora ci sono stati solo sguardi...»

    Il tono era freddo, serio, ma al contempo pareva trasmettere un insensato equilibrio, forse calma. In effetti le parole pronunciate dal ragazzo parevano essere senza senso, quasi stesse parlando da solo. Lo sguardo, d'altronde, rivolto verso l'esterno, mentiva amaramente.

    «...Perché tieni così a me? Sono solo un ninja, debole, che non è neanche in grado di mantenere una promessa.
    Eppure tu hai rischiato di morire, e io non ho fatto nulla, neanche riesco a proteggerti...perché tutto ciò?»

    Domande insensate, frasi perse nell'aria, l'incertezza di un futuro assurdo...
     
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  8. lixiossj3
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    ...dopo la durissima prova , lixio allo scadere del tempo , venne sottoposto a cure mediche e poi ....si sveglio come per magia in un letto della sala , dove già da prima ha riposato ....
    Aprì gli occhi e vedeva un po offuscato e in un'attimo penso ...


    §...sono ancora vivo o sono all'inferno ... §

    Poi si alzo con il busto rendendo così la vista più nitida e guardandosi a destra e a sinistra , vedeva che anche altri ninja si erano riposati dopo la difficile prova ...
    Lixio come altri si era riposato asufficienza ... e poi si guardo lo stomaco per vedere la ferita , e notava solo che la ferita era stata ricucita ...e toccandola , sentiva ancora quegli attimi di terrore e angoscia che era stato sottoposto alla prova ...


    §sono vivo ........... il che vuol dire che non sono all'altro mondo ... ma penso anche di aver superato la prova ... anche se per poco ...§

    Poi restando nel letto avrebbe cercato di riprendere del tutto le forze e aspettare la prossima sfida , che lo avrebbe messo ancora a dura prova ...

    §devo concentrarmi ...la prima è andata ...§

    Si risdraio e comincio a guardare gli altri ninja ...
     
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    «Ho messo in pericolo la tua vita. Per colpa mia, tu, rischi di morire. Fino ad ora ci sono stati solo sguardi...»


    Shinodari ascoltò le parole del ragazzo, che le dava la schiena.

    Erano parole fredde anche se la giovane kunoichi poteva percepire qualcosa che andava al di là...


    -Non prenderti colpe che non hai, Sakiji... Iscrivermi a questo torneo è stata una mia scelta... Finora non ti ho parlato, perchè non era il momento... avevamo molto su cui meditare...-

    commentò la ragazzina, ripensando a quello che aveva detto a ciascuno di loro l'Hokage.

    CITAZIONE
    «...Perché tieni così a me? Sono solo un ninja, debole, che non è neanche in grado di mantenere una promessa.
    Eppure tu hai rischiato di morire, e io non ho fatto nulla, neanche riesco a proteggerti...perché tutto ciò?»


    Shinodari lo guardò con aria seria.

    -Potrei rivolgerti la stessa domanda...-

    si avvicinò ancora di più al giovane... Il suo volto comparve come uno sfocato riflesso sulla finestra...

    -Siamo amici... ma forse è un'affermazione riduttiva... Tempo fa tu hai creduto alle mie parole, quando ci incontrammo la prima volta a Suna... poi le nostre strade si sono reincrociate e sono stata io ad avere fiducia in te... Non sei un debole e non dovrei essere io a dirtelo... vedi, io sono sicura che saprai affrontare tutte le prove per raggiungere il tuo obiettivo... ma non potrai proteggere me... non in questo torneo dove i sentimenti devono essere rinchiusi per andare avanti... Forse il motivo che mi ha spinto a iscrivermi non è solo quello di fermarti... in fondo è solo una sciocca illusione... non potrei mai fermarti... forse volevo condividere con te il destino... ma anche qui è solo una mezza verità... per quanto i miei sentimenti possano essere forti nei tuoi confronti...-

    s'interruppe... lo sguardo rivolto al paesaggio oltre la finestra...

    -In realtà c'è una ragione più egoistica del perchè mi sono iscritta... Una ragione che era nascosta nel mio cuore... Ma che in quella prova, in bilico tra la vita e la morte, ha avuto la forza di riaffiorare a galla...-

    era così difficile esprimere a parole quello che sentiva...

    -... Io voglio diventare più forte per seguire il difficile cammino della persona che stimo di più in assoluto... della persona che mi ha fatto da sensei per tutto questo tempo... della persona da cui sono sempre ritornata, per quanto la mia coscienza sia stata messa a dura prova dai suoi modi spietati...-

     
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  10. Sakiji Onizuka
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    L'espressione del giovane non subiva cambiamenti, il suo sguardo era rivolto alla finestra, ma le parole di Shinodari, stranamente, facevano affiorare nel suo cuore un dolore, troppo grande, nuovo. Non sapeva di cosa si trattava, né di cosa fosse, ma quella ragazza, quella giovane, era riuscita ancora una volta a fargliela provare. Appena quest'ultima terminò il discorso, gli occhi dello shinobi si fissarono nella finestra, osservando il volto altrui, un volto che ormai gli faceva ricordare cose troppo remote per non colpirlo.

    «Condividere con un me un comune destino...
    ...Seguire il percorso della persona che, nonostante ciò che hai sofferto da essa, ritieni a te più cara...»

    Null'altro, un eco, parole solfeggiate al vento.

    «Rischi la vita per questo? Questo è il tuo scopo?»

    Lasciai le domande in sospeso, per poi riprendere. Gli occhi s'erano socchiusi, quasi soffrissero.

    «Questi sogni, questa speranza, l'avevo anch'io...ma un obiettivo del genere, porta inevitabilmente allo smarrimento.
    Tempo fa un uomo mi promise potere, un nome, una vera casa. Ma nonostante i miei sforzi, nonostante tutto quello che davo di giorno in giorno...ora sono qui, a rischiare la vita per uno stupido sigillo.
    I sogni purtroppo sono irragiungibili, per chiunque...
    Ma ciò che m'affligge, ciò che mi tormenta unicamente, è perderti.
    Se veramente vuoi migliorare, vuoi diventare forte, continua per il tuo sentiero...ma io ti seguirò.
    Dopo aver perso il mio passato, dopo aver perso un traguardo, non perderò l'unica cosa per la quale continuo a vivere.
    Essere soli è una dannazione, la notte sei tormentato, tu mi hai salvato, io sono il tuo debitore.»

    La mancina si portò sugli occhi, avvolgendoli, occultandone la vista...
     
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    Sakiji... ancora il suo volto le era precluso...

    Le parlava... ma lei non poteva vederlo... solo percepire le sue emozioni attraverso le sue parole...


    CITAZIONE
    «Condividere con un me un comune destino...
    ...Seguire il percorso della persona che, nonostante ciò che hai sofferto da essa, ritieni a te più cara...»


    un'eco... come se non fossero rivolte a lei...

    CITAZIONE
    «Rischi la vita per questo? Questo è il tuo scopo?»


    La giovane kunoichi annuì...

    §Si...§

    -Si...-

    ripetè dando un suono alla sua risposta.

    Ma quello che Sakiji disse dopo, la lasciò stupita... quasi senza parole...

    CITAZIONE
    ...I sogni purtroppo sono irragiungibili, per chiunque...


    §Non è vero che i sogni sono irragiungibili... Bisogna avere solo più determinazione quando sembra che i nostri obiettivi si allontanino da noi sempre di più...§

    CITAZIONE
    ...Ma ciò che m'affligge, ciò che mi tormenta unicamente, è perderti...


    §Perdermi?§

    CITAZIONE
    ...Se veramente vuoi migliorare, vuoi diventare forte, continua per il tuo sentiero...ma io ti seguirò...


    Shinodari quasi non riusciva a credere a quello che stava sentendo.

    CITAZIONE
    ...Dopo aver perso il mio passato, dopo aver perso un traguardo, non perderò l'unica cosa per la quale continuo a vivere.
    Essere soli è una dannazione, la notte sei tormentato, tu mi hai salvato, io sono il tuo debitore.


    -Sakiji.... veramente vuoi seguirmi? Il mio è un percorso in bilico tra la luce e l'oscurità... tra il seguire le mie radici o saltare il baratro e percorrere un sentiero che potrebbe cambiare il mio spirito...-

    commentò con voce seria

    -Non essere mio debitore... siamo amici... ed è questo ciò che conta... l'amicizia non ti rende mai solo... ma è una forza in grado di superare anche gli ostacoli più ardui... basta solo avere fiducia e crederci con tutte le nostre forze....-

    Anche se avrebbe voluto abbarcciarlo per trasmettergli il sentimento che provava nei suoi confronti, Shinodari non lo fece... sapeva che non era il luogo, anche se quello poteva essere il loro ultimo momento insieme... Si concesse solo di poggiare la sua testa contro la spalla del ragazzo.
     
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  12. .:Seyriu:.
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    *Tornato dalla prima prova Seyriu era immerso nei propri pensieri.teneva la mano delicatamente poggiata sulla cicatrice dell'intervento,quasi a volerla proteggere più che a volerne tamponare il dolore che pure era ancora forte.Si sedette ad un angolo della stanza volgendo lo sguardo malinconico verso la finestra,sembrava un uccello in gabbia che sognava la libertà,ma che non aveva il coraggio di cercarla da solo.La prima prova lo aveva scosso....Non aveva nemeno ancora notato la presenza d iAyato,e questo contribuiva a turbarlo ancora di più.Si domandava quali prove ancora li aspettassero,quanto ancora avrebbero sofferto,e quanti sarebbero morti....Quesat volta se l'era cavata,ma la prossima?Forsse la sua ricerca del potere lo avrebbe portato alla morte.Forse sarebbe stato meglio per lui accontentarsi degli insegnamenti di Ayato.Eppure voleva sfruttare appieno quell'esperienza,il dolore lo avrebbe forgiato e lo avrebbe sicuramente reso un ninja più forte.Il pensiero volò rapido con ali di falco posandosi sul dolce viso della madre,sui ricodi dell'infanzia.*

    §Madre....Stò facendo il giusto?E' questo che voglio per me?Io...io non riesco a capirlo....Sono così confuso....Madre...§

    *Volle distrarsi da quei tristi pensieri,e timidamente voltò lo sguardo verso gli altri compagni.Ne erano tornati molti dalla prima prova,più di quanti il giovane si aspettasse di trovare.Ascoltò le loro conversazioni con sguardo assorto....sembrava quasi aspettare che qualcuno gli rivolgesse la parola,anche se il suo cuore non lo avrebbe mai ammesso...*

    Edited by .:Seyriu:. - 18/1/2006, 00:13
     
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  13. Sakiji Onizuka
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    CITAZIONE
    -Sakiji.... veramente vuoi seguirmi? Il mio è un percorso in bilico tra la luce e l'oscurità... tra il seguire le mie radici o saltare il baratro e percorrere un sentiero che potrebbe cambiare il mio spirito...-


    Ascoltai le parole della kunoichi senza muovermi, quasi perso, quasi sorpreso. Avevo espresso chiaramente quello che volevo, ormai il futuro, ciò che mi si sarebbe prospettato innanzi, non aveva significato. Desideravo solo una cosa. La voce, dolce, rispose, interrompendo il discorso altrui, inizialmente sembrava quasi stesse cambiando discorso...

    «Shinodari...quando ti ho visto in fin di vita, in quella stanza, ho avuto paura, ho temuto di non poterti più vedere...
    ...E in quel momento ho capito che fin da quando venni a prenderti a Suna, fin da quando per la prima volta ti vidi negli occhi, non sono stato sincero con te. Anche ora, non ti guardo, mi sento estraneo...non m'importa cosa significhi seguirti, a me basta ascoltarti, vederti, sentirti vicina, per superare qualsiasi ostacolo. Non voglio essere nuovamente solo, uno strumento, desidero che i miei scopi siano tuoi, perché con te non smetterò mai di sognare, di pensare che in questo mondo io possa trovare qualcosa di più che dell'incomprensione ed odio.»

    Rimasi quindi in silenzio, udendo ciò che la ragazza pensava dell'amicizia, un sentimento a me probabilmente troppo estraneo.

    °Ed è per questo che non voglio lasciarti...°

    Improvvisamente sentii un caldo tocco sulla spalla, privatorio, fedele. La mancina si tolse da davanti gli occhi ed ancora girato cercai di afferrare la mano altrui, dolcemente. La strinsi, debolmente, per poi aggiungere ancora una volta...

    «Se deciderai di abbandonare, se deciderai di continuare, sarò con te, il mio scopo l'ho raggiunto, da questo torneo ho avuto molto più che semplice forza...»

    La giornata stava finendo, il cielo, culla del sole, si ritirava ancora una volta. L'ombra degli alberi s'allungava, immortale, occultando qualsivoglia oggetto, assorbendo tutto. La notte calava, le tenebre sarebbero tornate nuovamente a risvegliare i demoni...ma, per me, ancora non era giunta l'ora di ritirarmi a letto. Sotto l'abbraccio degli ultimi raggi del sole, viola, arancioni, sfarzosi, mi girai fissando la kunoichi negli occhi.

    «Non voglio perderti, questa potrebbe essere l'ultima volta...»

    Spinto forse dalla paura, o forse solo dall'angoscia, lasciai la mano altrui. Le nivee pupille parevano osservare il vuoto, perse, ma subito ritrovate. Le braccia s'appoggiarono alle spalle della ragazza, debolmente, quasi impassibili. E mentre il tempo, sempiterno, trovava la fine, io strinsi con passiva forza il corpo altrui al mio.

    «Promettimi che ci rivedremo.»

    Un sussurro...
     
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    Un nuovo risveglio

    Luis aprì gli occhi che si fissarono su un soffitto famigliare e con uno scatto si mise seduto, incredulo si guardò attorno e in un sussurro.

    -Ce l'ho fatta-

    Poche parole per poi lasciarsi ricadere sulmorbido materasso.

     
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    «Promettimi che ci rivedremo.»


    Shinodari, da quando era rientrata nella stanza, era seduta sul letto di Sakiji aspettando che da un momento all'altro la porta si aprisse e il giovane comparisse per mantenere la promessa che si erano fatti.
    Ma in cuor suo sapeva che non sarebbe stato così...
    Gli effetti personali del ragazzo erano stati tolti...


    §Forse non ha superato la prova, ma è ancora vivo... Forse è stato solo sbattuto fuori dal torneo...§

    Quelle parole erano diventate una sorta di cantilena nella sua mente... ma alla fine anche quell'eco si era dissipato, lasciando il posto al silenzio...

    Lo sapeva... senza alcun dubbio... Sakiji era morto... Il ciondolo che le aveva donato prima di partire per Oto era diventato gelido, un pezzo di metallo privo di vita... Lo strano legame, che i due giovani avevano attraverso il monile, era stato stroncato... Shinodari non avvertiva più i suoi pensieri...

    Solo un'unica volta...

    Quasi un sussurro...


    CITAZIONE
    «Shinodari, Perdonami.»


    Si sentiva male, come se il suo cuore si fosse spezzato in due... il fiato le mancava... Era come se una parte di sè se ne fosse andata via per sempre...

    Sakiji le aveva rivolto quelle ultime parole prima di morire... mentre lei... Lei non aveva pennsato a lui durante la prova... Non poteva, perchè se l'avesse fatto, avrebbe perso il suo sangue freddo per la paura di non poterlo rivedere, per la paura che lui non potesse superare la prova.

    Non aveva lacrime... Non riusciva a piangere... Dopo il dolore... il profondo dolore che l'aveva quasi sopraffatta... sentiva un vuoto al posto del cuore... come se i sentimenti non esistessero più per lei...

    Una fredda consapevolezza guidava ora le sue azioni...

    Odio... Vendetta... sarebbe stato troppo facile abbandonarsi ad esse... troppo facile... La sua freddezza non glielo permetteva... Non era il tempo... doveva pensare solo alla prossima prova e a sopravvivere, se voleva rivedere Sakiji per un ultimo saluto, prima che le sue spoglie venissero riportate a Konoha e seppellite nel suo villaggio natale... la loro casa...

    Non si poteva permettere di abbandonarsi ai sensi di colpa per non essersi ritirata prima della seconda prova... Se l'avesse fatto Sakiji l'avrebbe seguita...


    §...Sarebbe ancora vivo...§

    Solo freddo raziocinio albergava in quel momento il suo cuore...
    Il dolore era stato così forte da essere stato sigillato per non distruggerla...

    Si alzò in piedi lanciando un'occhiata fugace agli altri cinque ragazzi rimasti...

    Troppe morti... per un potere che rende schiavi...

    Si diresse verso la finestra guardando il panorama circostante e per un istante le sembrò di sentire il suono di un flauto...


     
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