[Team 33] Un corso come un'altro?

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  1. Poison user
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    Ok, comincia l'investigazione.



    Le parole di Dokumaru andarono a colpire dritto sul bersaglio; la ragazza sussultò e non lasciò trasparire emozioni al sentire quella scusa che, in tutta onestà, gli pareva troppo debole per reggere il peso della domanda fatta dal ragazzo.

    Seguì un piccolo spettacolo dell'anziana signora, la quale non esitò a rimembrare i bei tempi andati, dove l'uomo era quello che faceva i lavori grossi e pigliava a calci i teppisti. Hikigane si chiese perchè gli anziani stanno sempre a rivangare il passato; doveva essere una sorta di gene che si attivava passati i cinquantacinque anni. Non era possibile che tutti i vecchi del pianeta erano perfettamente sincronizzati sul fare paragoni con i tempi passati e che la cosa fosse un fenomeno del tutto casuale. Il conio precedente era sempre più forte, il postino arrivava sempre un orario, il latte della mucca era sempre più abbondante (cosa del tutto vera) e che gli uomini dovevano andare in giro a dorso nudo, oltre che ruttare ed esprimersi in maniera volgare per affermare la propria mascolinità (cosa che Dokumaru faceva, tranne per la parte del petto all'aria aperta).

    Tornando alla missione, il sunese notò che l'Atasuke che lo aveva martellato per metà della giornata, sembrava essere stranamente accondiscendente con la contraente. Probabilmente la maggior ragione di questa improvvisa gentilezza era dovuta al pancione, ed in tutta onestà il ventenne non se la sentiva di criticarlo, visto che avrebbe fatto la stessa cosa.

    Finalmente, la "puella" rivelò i dettagli interessanti. Il numero dei malviventi da prendere a calci non era preciso, ma almeno si sapeva di avere a che fare con una decina di persone unificando le due bande rivali. Al sentire che non era solo quel nucleo familiare ad essere coinvolto, ma l'intero vicinato, Hikigane si chiese perché Konoha non si fosse mobilitata, visto che si trattava di un problema di ordine pubblico e non una persecuzione ai danni di un solo cittadino.

    Se quello era il villaggio dalla forte economia e dalla gente felice, Dokumaru pensò che era centinaia di volte migliore il clima desertico, che forma il carattere ed impedisce agli sbandati di fare il bello ed il cattivo tempo, visto che un'intervento del corpo militare locale non lo avrebbe impedito nessuno.

    A sentire la gravida parlare del marito, per poi scoppiare in singhiozzi, a quanto pare, al giorno d'oggi, i mariti sono più fragili di quanto si pensasse. Hikigane evitò di impegnarsi in un'opera di consolazione, forte del fatto che ci avrebbe pensato Atasuke e poi quella non era decisamente la sua specialità.

    Per la prima volta, il sunese fu d'accordo con il sensei, trovando l'idea di separarsi per fare domande in giro l'ideale. Senza l'aiuto della popolazione locale non sarebbero stati in grado di trovare i malviventi e non era una buona idea quella di aspettare la prossima scorribanda.

    Dokumaru annuì all'affermazione dell'Uchiha ed uscì dalla casa. L'ideale per iniziare sarebbe stato chiedere a chi si trovava con la casa danneggiata. Probabilmente la voglia di vendicarsi nei confronti del gruppo di delinquenti avrebbe sciolto tutti i nodi alle lingue locali.

    Il ventenne si recò alla casa a fianco e bussò alla porta, imitando il movimento effettuato dal maestro, pensando che forse a Konoha era la bussata più neutra possibile. Dopo una trentina di secondi un signore sulla quarantina dal braccio ingessato aprì la porta:

    Salve signore, sono un ninja dell'accademia. Sono stato mandato qui per indagare fra gli scontri che stanno creando disagi e danni alla popolazione locale. Avrebbe qualche informazione a riguardo?



    Hikigane di proposito non chiese di essere invitato ad entrare, poichè la cosa avrebbe rallentato le indagini. Se avesse dovuto prendere il tè in ogni casa che si fermava a prendere informazioni, poteva tranquillamente prendere ferie trimestrali.

    Quello che tuttavia stupì maggiormente il ragazzo fu il fatto che l'uomo affermò di non possedere alcuna informazione. Cercando di trattenere la calma, l'Hikigane fece appello a tutte le sue energie per non sbraitare contro il tipo, ma effettivamente era difficile credere in un ragazzo venuto dal nulla e far arrabbiare qualcuno che ti ha spaccato il braccio. Tale gesto potrebbe scatenare rappresaglie maggiori.

    Va bene, grazie mille per il suo aiuto.



    A questo punto si sarebbe recato alla casa successiva. Probabilmente avrebbe speso molto tempo a ricevere porte sbattute in faccia.

    [...]



    Dopo circa due ore di ignoranti (questa volta veri) riguardo i fatti e persone spaventate dai delinquenti, Dokumaru realizzò che forse avrebbe dovuto aspettare veramente la prossima scorribanda prima di intervenire.

    Ad un tratto ricevette un messaggio da parte di Atasuke, informando il gruppo del fatto che il marito non era morto e poi, cosa più importante, le bande avevano una base a nord ed a sud del territorio di Otafuku.

    Sfruttando il canale di comunicazione del genin, lo studente sussurrò:

    Io vado a sud, ti riferirò eventuali informazioni se scopro qualcosa.

     
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36 replies since 3/9/2012, 13:25   568 views
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