[Team 33] Un corso come un'altro?

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  1. Poison user
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    Combatti.



    Rispondendo alla domanda di Atasuke, il sunese non indugiò nel rispondere esponendogli un piano che aveva maturato nella strada.

    Visto che il signor Mifune è stato tanto gentile da fornirmi del materiale, sarebbe estremamente incivile e scortese non utilizzarlo. Sono stato nel loro covo, ma non ho la presunzione di poter dire di conoscerlo come le mie tasche, ma credo che con ancora un paio di ore di tempo dovrei essere in grado di piazzare le cariche in punti che probabilmente non faranno cadere l’edificio, visto che non ho le conoscenze necessarie per farlo, ma sicuramente qualcuno di loro verrà coinvolto, per non parlare dei danni che il loro quartier generale riceverebbe. Questo, se abbinato ad un arresto del loro capo dovrebbe mettere fine oppure rallentare considerevolmente le loro attività per un lungo periodo.
    Da quello che mi pare di aver capito, il leader di Alba non è solamente la massima autorità militare, ma anche una sorta di guida, visto che i suoi sottoposti sono in grado di andare contro la propria natura per non trasgredire un suo ordine.



    Dopo quel discorsetto seguì una pausa dove il genin spiegò più o meno il funzionamento del sigillo, che rimaneva in funzione sottraendogli chakra. Un forte senso di rabbia pervase il giovane, che non riuscì a nascondere il proprio risentimento agli occhi del maestro. Il pugno sinistro si strinse da solo e la mascella si chiuse, con un movimento che portò a contatto i denti dell’arcata superiore con l’inferiore. Era possibile che fosse stato raggirato così facilmente alla sua prima missione? Ciò significava che Dokumaru aveva ancora molto lavoro da fare prima di cominciare a definirsi shinobi.

    Ripresosi dal breve momento emozionale, il giovane decise che se il vecchio gli aveva impiantato un fuuinjutsu la cui funzione era sconosciuta, forse questo sigillo gli avrebbe permesso di sapere dove si trovava o più pericolosamente che cosa stava dicendo, come l’abilità dell’Uchiha. Non era possibile credere alle parole dell’anziano, visto che difficilmente esisteva una barriera che impedisse l’accesso all’interno dell’edificio, considerando che precedentemente il sunese vi era entrato e non era dovuto ricorrere a strani trucchetti del tipo tenere la mano di qualcuno oppure una breve fenda nel varco. Era necessario apportare delle modifiche al piano, ma senza farlo capire al nemico. Sapeva che sussurrare avrebbe permesso al sensei di captare il messaggio, ma ciò non gli forniva alcuna garanzia del fatto che il simbolo avesse una capacità di captare suoni estremamente bassi. L’ideale sarebbe stato avere carta e penna, per poter scrivere quale parte del piano fosse stata modificata, ma sfortunatamente anche questi oggetti erano al di fuori della sua portata e chiederli in giro avrebbe eventualmente potuto trovare dei sospetti. Decise che sarebbe stato necessario comunicare con i segni.

    Il vantaggio di trovarsi al molo permetteva di poter comunicare le proprie intenzioni senza doversi preoccupare del lato dominato dall’acqua, visto che sarebbe stato facile identificare delle persone nascoste sott’acqua. L’Hikigane si spostò fino a raggiungere il punto ideale. Si trovava di fronte al sensei ed al mare, dando così le spalle alla cittadina. Lanciò una breve occhiata ai dintorni e con un movimento della mano porse due dei cinque ordigni al genin e con l’altra mano indicò il nord, sperando che il compagno di missione capisse il motivo di quel silenzio e che quel gesto indicava la direzione in cui si trovava il rifugio di Tramonto. Per ingannare il vecchio, questi avrebbe dovuto perlomeno sentire un’esplosione al covo dei suoi nemici, questo avrebbe potuto fargli abbassare la guardia.

    Mentre teneva in mano le bombe sentì ancora una volta il chakra venirgli meno, anche se questa volta venne accompagnato da una sorta di indebolimento, visto che fece fatica a tenere in mano i due oggetti e dovette fare appello a tutte le sue forze. Era necessario uccidere Mifune per avere qualche speranza di poter rimuovere questa sorta di maledizione dalla sua mano. Lo studente guardò con occhi decisi il maestro nella speranza che questi avesse capito qualcosa della situazione.
    Rispondendo alla domanda di Atasuke, il sunese non indugiò nel rispondere esponendogli un piano che aveva maturato nella strada.

    Visto che il signor Mifune è stato tanto gentile da fornirmi del materiale, sarebbe estremamente incivile e scortese non utilizzarlo. Sono stato nel loro covo, ma non ho la presunzione di poter dire di conoscerlo come le mie tasche, ma credo che con ancora un paio di ore di tempo dovrei essere in grado di piazzare le cariche in punti che probabilmente non faranno cadere l’edificio, visto che non ho le conoscenze necessarie per farlo, ma sicuramente qualcuno di loro verrà coinvolto, per non parlare dei danni che il loro quartier generale riceverebbe. Questo, se abbinato ad un arresto del loro capo dovrebbe mettere fine oppure rallentare considerevolmente le loro attività per un lungo periodo.
    Da quello che mi pare di aver capito, il leader di Alba non è solamente la massima autorità militare, ma anche una sorta di guida, visto che i suoi sottoposti sono in grado di andare contro la propria natura per non trasgredire un suo ordine.

    Dopo quel discorsetto seguì una pausa dove il genin spiegò più o meno il funzionamento del sigillo, che rimaneva in funzione sottraendogli chakra. Un forte senso di rabbia pervase il giovane, che non riuscì a nascondere il proprio risentimento agli occhi del maestro. Il pugno sinistro si strinse da solo e la mascella si chiuse, con un movimento che portò a contatto i denti dell’arcata superiore con l’inferiore. Era possibile che fosse stato raggirato così facilmente alla sua prima missione? Ciò significava che Dokumaru aveva ancora molto lavoro da fare prima di cominciare a definirsi shinobi.

    Ripresosi dal breve momento emozionale, il giovane decise che se il vecchio gli aveva impiantato un fuuinjutsu la cui funzione era sconosciuta, forse questo sigillo gli avrebbe permesso di sapere dove si trovava o più pericolosamente che cosa stava dicendo, come l’abilità dell’Uchiha. Non era possibile credere alle parole dell’anziano, visto che difficilmente esisteva una barriera che impedisse l’accesso all’interno dell’edificio, considerando che precedentemente il sunese vi era entrato e non era dovuto ricorrere a strani trucchetti del tipo tenere la mano di qualcuno oppure una breve fenda nel varco. Era necessario apportare delle modifiche al piano, ma senza farlo capire al nemico. Sapeva che sussurrare avrebbe permesso al sensei di captare il messaggio, ma ciò non gli forniva alcuna garanzia del fatto che il simbolo avesse una capacità di captare suoni estremamente bassi. L’ideale sarebbe stato avere carta e penna, per poter scrivere quale parte del piano fosse stata modificata, ma sfortunatamente anche questi oggetti erano al di fuori della sua portata e chiederli in giro avrebbe eventualmente potuto trovare dei sospetti. Decise che sarebbe stato necessario comunicare con i segni.

    Il vantaggio di trovarsi al molo permetteva di poter comunicare le proprie intenzioni senza doversi preoccupare del lato dominato dall’acqua, visto che sarebbe stato facile identificare delle persone nascoste sott’acqua. L’Hikigane si spostò fino a raggiungere il punto ideale. Si trovava di fronte al sensei ed al mare, dando così le spalle alla cittadina. Lanciò una breve occhiata ai dintorni e con un movimento della mano porse due dei cinque ordigni al genin e con l’altra mano indicò il nord, sperando che il compagno di missione capisse il motivo di quel silenzio e che quel gesto indicava la direzione in cui si trovava il rifugio di Tramonto. Per ingannare il vecchio, questi avrebbe dovuto perlomeno sentire un’esplosione al covo dei suoi nemici, questo avrebbe potuto fargli abbassare la guardia.

    Mentre teneva in mano le bombe sentì ancora una volta il chakra venirgli meno, anche se questa volta venne accompagnato da una sorta di indebolimento, visto che fece fatica a tenere in mano i due oggetti e dovette fare appello a tutte le sue forze. Era necessario uccidere Mifune per avere qualche speranza di poter rimuovere questa sorta di maledizione dalla sua mano. Lo studente guardò con occhi decisi il maestro nella speranza che questi avesse capito qualcosa della situazione.
     
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36 replies since 3/9/2012, 13:25   568 views
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