[Team 33] Un corso come un'altro?

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    Narrato
    Parlato Atasuke
    Parlato Dokumaru
    Parlato Takashi
    Parlato Stregatto

    Sono del tutto fuori posto in questo luogo, questo è ciò che penso. Gli altri tre ninja tra loro parlano e discutono mentre io sono soltanto un allievo alle prime armi che sta a guardare quello che accade rispondendo a comando. Cosa pensano che sono un animale? Purtroppo non ho neanche altre possibilità e quindi devo continuare a tacere finchè non sarò in grado d'intere questa volta e iniziare a utilizzare sul serio le mie capacità e sopratutto la mia volontà. Per ora devo restare una marionetta nelle mani di tre individui sconosciuti e se tra loro non c'è Atasuke sicuramente non ho alcun motivo per continuare a stare in questo gruppo poichè lui è l'unico che può darmi qualche risposta sensata.

    «Bravi ragazzi, pare che sappiate combattere abbastanza bene. Tuttavia ho delle importanti annotazioni da farvi. In primo luogo, Dokumaru, non trovi sia stupido esporre ad alta voce la tua strategia proprio davanti al tuo avversario? A questo punto avrebbe avuto più senso non dire nulla e lasciare tutto all'intuito, certamente ci sarebbe stato un maggior effetto a sorpresa. Inoltre piuttosto che essere tu anon poterti fidare degli altri per come ti stai dimostrando io piuttosto non mi fiderei di TE. Tu invece Takashi sei stato abile, sfortunatamente per te le precauzioni che ti sei preso per non essere sentito da me non sono bastate, ma è un'inizio e comunque hai sfruttato una buona combinazione di attacchi. Stregatto invece hai delle ottime potenzialità fisiche, migliori dei tuoi compagni, tuttavia il tuo assalto è stato sciocco. Efficace, potente, ma sciocco. Ricorda che in futuro difficlmente avrai la possibilità di attaccare frontalmente il tuo avversario e sperare di sopravvivere, inoltre un attacco frontale così è pressochè sterile ed inutile verso qualunque avversario avvezzo al combattimento»

    Ok, ma ora che mi ha detto questo pensa che potrebbe cambiare qualcosa in futuro? Tutti siamo bravi a criticare ma la differenza la fa chi aiuta e non solo chi disprezza. Ignorante.

    «A questo punto direi che è giunto il tempo di dare il via alla vostra piccola missione. Premetto che io non agirò, salvo in casi estremi o in situazioni in cui proprio non saprete agire in vostro aiuto. Quindi voi tre siete il team e sta solo a voi tre risolvere la questione. Il vostro obbiettivo si trova ad Otafuku, li ci sarà una vecchietta, la quale è la mandante della missione. Vi spiegherà tutto lei nel dettaglio, per ora vi basti sapere che c'è una piccola banda di piantagrane che si sta rendendo particolarmente fastidiosa e voi dovrete trovare il modo di mettere a tacere questi problemi, tutto chiaro?»

    Ecco, ora devo solo seguire il gruppo dato che non so dove si trovi Otafuku però non voglio lasciare spazio alle parole di Atasuke.

    Senti Atasuke, io non sarò un grande combattente, non sarò neanche un ninja ma di certo posso dirti che come sensi non mi hai ancora capito. Come posso migliorare se non mi dici come farlo? Si, il tempo è poco e questo l'ho capito perfettamente ma senza un consiglio i miei attacchi continueranno a essere sterili e inutili e non sarò di aiuto al gruppo e quindi tu sicuramente dovrai intervenire. Se poi ti sta bene che io rischi la mia vita solo perchè non ricordo niente di me basta dirlo e mi sto zitto.

    Inizio a seguire il gruppo e mi ritrovo a camminare su di un sentiero ai cui lati vi è la foresta. Sono tutti scemi questi? Perchè dobbiamo attraversare un pezzo di strada invece di camminare nella foresta? C'è una vegetazione che potrebbe mimetizzarci quasi tutti se non per il mio vestiario il cui colore è decisamente troppo sgargiante. Io tutti questi non li capisco e quindi per un attimo mi allontano dal gruppo senza entrare troppo nella radura. L'erba è fresca, questo è segno di pioggia recente. Sicuramente qualche giorno fa deve aver piovuto in questa regione e per fortuna io non mi sono ritrovato sotto un'acquazzone. Con la mano destra tocco il tronco di un'albero e la sua corteccia è davvero resistente e quindi codesto tronco deve esistere da moltissimi anni come il resto della radura d'altronde visto che presenta le medesime caratteristiche. Ciò che m'inquieta è l'assenza di fauna. Possibile che non vi siano animali? Che fine hanno potuto fare? Questo mi sembra davvero strano ma non mi ci soffermo. Ritorno dal gruppo e ascolto le loro opinioni. Non sono d'accordo quasi con nessuno ma siccome non so assolutamente come dirigere un missione resto zitto e non parlo. Semplicemente osservo e tengo per me le mie deduzioni. Otafuku è un città molto movimentata. Il mercato, i viandanti e il chiasso della gente che mormora sembra darmi vita. Qui finalmente si vede qualche umano, si vedono delle azioni, delle reazioni e delle conseguenza. Si questa è vita. Ricordo che anche io una volta ero un tipo socievole eppure ora resto zitto e a cuccia come un animale sotto gli ordini del suo padrone. Tutto questo un giorno cambierà e questa missione sicuramente mi aiuterà a farlo altrimenti l'accademia non mi avrebbe inviato una lettera per accettarla. Corso genin o no, io diventerò un ninja.

    Sentite ragazzi, io non me la sento affatto di combattere perchè non so farlo. Io interverrò solamente nel momento in cui vi vedo davvero in difficoltà. Posseggo questo equipaggiamento e non ho la minima idea di come si usi, almeno per il momento e sopratutto non ho idea di come abbia attaccato precedentemente il Atasuke. Il mio corpo in alcun circostanze si muove da solo ed è solo li che io diciamo che mi azioni. Al momento non sono capace di intendere e volere qualcosa, diciamo che sono qui a capire cosa mi è accaduto e perchè. Quindi lasciatemi fuori dalle vostre idee, non sono pronto per questo e se mi trovo qui è solo per un motivo personale. Superare questo esame e andare dal Kage. Se a voi non sta bene scusatemi ma non posso abbandonare il gruppo poichè per superare l'esame devo proteggervi ed è solo questo che ho intenzione di fare; proteggervi non attaccare qualcuno. Sia ben chiaro.

    Un tono troppo forte e deciso? Pazienza. Questa è la mia natura e loro devono accettarla.



    PRESTAZIONI
    Chakra: 15 Bassi
    Vitalità: 12 Leggere
    En.Vitale: 30 Leggere
    Movimenti: 12m/slot
    Salti: 3m

    PRIMARIE
    Forza: 200
    Velocità: 200
    Riflessi: 200
    Resistenza: 200

    SECONDARIE
    Agilità: 200
    Precisione: 200
    Senjutsu: 200
    Concentrazione: 200

    Slot Difesa | Slot Azione | Slot Tecnica | Slot Gratuiti


    Inutilizzato

    Inutilizzato

    Inutilizzato

    Movimento verso Atasuke

    ...

    ...


     
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  2. Asgharel
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    Narrato

    °Pensato°
    «Parlato»
    "Parlato" (altri)
    -Citazioni-


    [Abilità/Potenziamenti/tecniche]


    ~Gli allievi che volevano Fare i Maestri~


    Come era quasi ovvio immaginare il giovane sunese non prese minimamente bene le parole di Atasuke, anzi... Parve fino infervorarsi ulteriormente, quasi come se stesse toccando una delle verità della sua esistenza, smontando in qualche modo la sua "corretta" visone del mondo in favore di una visione più "Accademica", ma soprattutto "Falsa". Gli parve quindi chiaro che o quel ragazzo aveva dei grossi problemi alle spalle, oppure era stato addestrato da qualche personaggio molto convinto delle sue assurde idee. Cosa che andava segnalata al più presto anche alle autorità di Suna, prima che la cosa potesse dilagare, magari sfociando in una qualche sotra di guerra intestina al villaggio.
    Tuttavia Atasuke non potè non controbattere ancora una volta per concludere definitivamente il discorso.

    «Devo ammettere che questa dua "disponibilità a raginare" mi lascia quasi stupito, eppure non si direbbe... Tuttavia, come temevo non hai capito nulla del mio discorso. Io non sto parlando del rapporto che ha l'accademia con i ninja, quanto piuttosto del rapporto che deve esistere tra i vari ninja dei vari villaggi. Non me ne frega una benemerita cippa di quello che pensi sull'accademia e mai me ne importerà, ma mi importa sapere che cosa pensi dei tuoi COMPAGNI, di coloro con cui volente o nolente dovrai COOPERARE e che per il tuo bene sarà meglio che vorrai anche proteggere e non sfruttare solo per un tuo mero vantaggio in modo da portare a termine la missione sacrificando gli altri... Se questa fosse la reale visione, come dici tu... Come mai i team sono formati da più di una persona? Se realmente l'obbiettivo fosse portare a termine una missione anche a discapito di un intero team ogniuno agirebbe da solo e non in SQUADRA. Spero che per la fine di questo corso, che più che un corso è una specie di esame, tu abbia compreso ciò che intendo dire, altrimenti ti giuro fin da ora che non arriverai al grado genin vivo. E con questo ho concluso.»


    Non avrebbe quindi accettato altre discussioni in merito da parte di nessuno. Quella era la verità che andava insegnata. Quello era il fondamento del lavoro di squadra e quello era il fondamento su cui un team doveva essere formato. Quella era la base del successo o del fallimento di una missione, oltre che della sopravvivenza, tuttavia forse quello stolto doveva imparare quella dura lezione sulla sua pelle.

    [...]


    Non contento lo stolto studente rincarò sottolineando quanto fosse invece stupido voltarsi dandogli le spalle prima di attaccare in maniera da poter elaborare un piano, sottolineando anche che l'annotazione che Atasuke gli aveva fatto era invece cosa inutile ed ancor più stupida. Tuttavia ciò che alla fine stava facendo era dimostrare ancora una volta la sua stessa ignoranza cercando di far dominare il proprio punto di vista ad ogni costo.

    «Punto primo, vorrei raccontarti un vecchio detto... Quando la gente ti dice "Stupido" Tu stai zitto, piuttosto che aprire la bocca e confermare. Ma a parte questo passiamo ad una questione più seria... In fondo ciò che dici è giusto, tuttavia questo tuo accanimento non fa altro che dimostrare la tua inadeguatezza in merito. Ti ho forse detto che dovevi darmi le spalle? Vi ho forse detto di attaccarmi dopo avermi dato le spalle per pianificare un attacco? NO Vi era un'altro modo, o meglio una serie di accortezze utili a celare le proprie nitenzioni prima di attaccare? SI. Infatti, caro il mio Dokumaru, mi vien da pensare che non ti sei reso conto, dall'alto della tua stupida arroganza che invece il tuo COMPAGNO Uchiha si è preso almeno l'accortezza di tentare sussurrando appena le sue parole e celando alla mia vista le sue labbra con una mano. Questo è quello che avresti potuto fare. Questo è quello che avresti dovuto fare. Se solo non ti fossi arroccato sulla tua superba ed alquanto stupida posizione cercando a tutti costi di dimostrare la tua abilità ora non ti saresti fatto questa ulteriore figura da stupido e non ti avrei di certo rimproverato ancora un'altra volta, tuttavia sembra che tu debba ancora imparare ad avere un minimo di rispetto, ma soprattutto devi imparare l'umiltà che chiaramente ti manca per poter lavorare bene in un gruppo.»


    Di li in poi, volenti o nolenti il discorso avanzo e quando Atasuke diede la liberta di esprimersi ai suoi allievi, anche l'otese prese la sua posizione, sottolineando le sue perplessità prima di prendere attivamente parte alla missione.

    "Senti Atasuke, io non sarò un grande combattente, non sarò neanche un ninja ma di certo posso dirti che come sensi non mi hai ancora capito. Come posso migliorare se non mi dici come farlo? Si, il tempo è poco e questo l'ho capito perfettamente ma senza un consiglio i miei attacchi continueranno a essere sterili e inutili e non sarò di aiuto al gruppo e quindi tu sicuramente dovrai intervenire. Se poi ti sta bene che io rischi la mia vita solo perchè non ricordo niente di me basta dirlo e mi sto zitto."


    Un sorriso compiaciuto comparve sulle labbra di Atasuke. Per quanto l'otese apparisse sospetto ed inabile, almeno a livello di memoria, in un certo senso aveva colpito il punto e soprattutto vedere una risposta di quel tipo dopo le sciocce sfuriate del sunese gli concesse non poca speranza.

    «Buona osservazione Stregatto... Prima di risponderti però voglio dire una cosa al tuo compagno Dokumaru...»


    Si voltò quindi verso il sunese squadrandolo con sguardo duro, in modo che comprendesse quanto le sue parole non fossero un mero gesto di scherno, quanto piuttosto un'importante lezione.

    «Vedi Dokumaru? Questo è il modo di porre delle domande. Questo è il modo per dire ad una persona che "forse" sta sbagliando, ed è per questo che se continui su questa linea arrogante ad ogni tua controbattuta giungerà un'ulteriore e violenta risposta atta a darti un'insegnamento anche a costo di metterti in ridicolo davanti ai tuoi compagni, dato che questo è forse l'unico modo per farti vergognare dell'arroganza che ti porti addosso... e se già sei così ora che neppure sei un ninja, io ho timore di come potresti diventare una volta raggiunto un qualche grado importante se non cambi registro...»


    E poi con un sospiro socchiuse gli occhi per un'istante prima di voltarsi nuovamente verso stregatto per rispondere al suo "dubbio".

    «Tornando alla tua annotazione stregatto... Beh, prima di tutto voglio rassicurarti, non ho alcuna intenzione di spedirti in battaglia per poter vedere se sopravvivi o meno... Per quanto in questo momento possa non apparirti così chiaro, io ci tengo a voi ed alla vostra sopravvivenza... Per qaunto riguarda il combattere, nessuno qui è un "grande combattente" Io stesso sono nulla in confronto ad altri shinobi come i chunin o i jonin. Ovviamente tutti abbiamo cominciato dal gradino più basso dove vi trovate voi ora ed è anche giusto richiedere una specie di insegnamento diretto da parte di ci è superiore... Tuttavia come abbiamo detto poc'anzi non abbiamo il tempo materiale per poterti addestrare, specialmente nell'uso delle tecniche, dato che non posso insegnarti le tecniche di oto che potresti dover conoscere, ed allo stesso modo non posso insegnarti le tecniche di Konoha che conosco per ovvi motivi di segretezza... In quel caso si che verrei additato a nukenin se te le insegnassi... Una base sarebbe insegnarti i seal, tuttavia per quanto tu non te ne rammenti pare tu sia già in grado di comporli abbastanza rapidamente... Allo stesso modo sei in grado di combattere con abilità fisiche anche superiori ai tuoi compagni e ciò implica che probabilmente sai già combattere ed eseguire tecniche, solo che non te lo ricordi... Quindi, se vuoi avere un consiglio per migliorare, inizia a credere un po di più in te stesso, non arrivare alle esagerazioni di Dokumaru, ma fidati del tuo istinto, delle tua capacità, anche se non rammenti quali esse siano, comunque stai tranquillo, sei pienamente in grado di portare a termine la missione con l'aiuto dei tuoi compagni e nel caso, anche con il mio aiuto. Tuttavia è anche per fronteggiare questo problema che voglio una cooperazione tra di voi, l'agire tutti e tre uniti come una squadra, altrimenti se ogniuno farà come gli pare, senza il mio aiuto non vedrete sorgere il domani, ve lo posso assicurare.»


    E poi la squadra si sarebbe messa in marcia verso il vicino porto di Otafuku, luogo in cui Atasuke li avrebeb condotti dalla vecchia che aveva commissionato quella missione. Finse di non prestare attenzione alcuna ai discorsi dei tre lungo il viaggio, tuttavia stette bene a sentire che cosa i tre si stavano dicendo senza però intromettersi. Era la loro missione e lui non aveva titolo di intervenire in quel frangente tattico. [Abilità]

    [...]


    ~Otafuku, Casa della vecchia~


    Giunti infine al porto di Otafuku, Atasuke si diresse a passo sicuro verso una piccola casetta, particolarmente ben tenuta in confronto all'ambiente quasi diroccato che la circondava. Ovviamente al struttura presentava alcuni danni minori, come qualche finestrella rotta, probabilmente da dei vandali e qualche segno di battaglia sulle pareti di legno, tuttavia nulal a che vedere con le porte sfondate ed i tetti bucati che costellavano quella zona malfamata nei territori di Konoha.
    Ad ogni passo in quel luogo la mente di Atasuke riportava alla luce tristi ricordi di una vita passata e di un futuro incerto in cui doveva destreggiarsi ogni giorno tra assassini, attaccabrighe e ladri.
    Dinnanzi alla porta Atasuke bussò gentilmente alla porte della vecchia ed attese paziente che qualcuno venisse ad aprire. Ci vollero alcuni minuti prima che il meccanismo della porta scattasse permettendo alla vechia di mostrarsi in tutto il suo "splendore". La vecchia era alta appena 1 metro e 50 circa e presentava sul volto tante rughe quanti erano gli anni passati in quel mondo. La novantenne prese quindi a parlare con voce debole e tremante.

    "Salve... Chi siete? E cosa volete?"

    «Buon giorno signora, Io sono Atasuke Uchiha, ninja della foglia... Siamo stati mandati qui dall'accademia per una questione di teppisti per cui aveva fatto richiesta... Lei è la signora Akiko Mikawa?»

    "Ninja? teppisti? Non so di cosa stiate parlando giovanotto"


    Rispose la vecchia inforcando gli occhiali per cercare di scorgere meglio il volto di Atasuke che a questo punto rimase quasi stupito dalla cosa. Che anche la vecchia soffrisse di amnesia come l'otese?

    "Comunque io non sono Akiko... Akiko è mia figlia, ma non ho idea di che cosa stiate parlando... Tuttavia se volete ve la chiamo un'attimo..."

    «Non si preoccupi, non è nece...»

    "AKIKOOOO!!! FIGLIA DEGENERE, QUI CI SONO 4 NINJA CHE DEVONO PARLARE CON TE!!!! VIENI SUBITO ALLA PORTA!!!!
    ...
    Non si preoccupi, giovanotto... Dovrebbe arrivare a momenti"


    Atasuke rimase quasi paralizzato nel vedere, o meglio nell'udire le parole della vecchietta che fino a poco prima sembrava non essere neppure in grado di superare il decibel come potenza vocale, figurarsi piantare un'urlo del genere.
    Ricompostosi, Atasuke vide quindi una giovane madre arrivare alla porta con il volto segnato dalla preoccupazione causata da quell'insensato quanto violento urlo della vecchia.

    "Salve, sono io Akiko... Per cosa mi cercavate?"

    «Buon giorno, sono Atasuke Uchiha di Konoha, siamo qui, o meglio, loro sono qui per conto dell'accademia per risolvere un problema di banditi qui ado Otafuku. Immagino che sia stata lei a fare la richiesta a nome di sua madre, dato che a noi risultava una richiesta a suo nome per conto di sua madre...»

    "Si, sono io, ma vi prego, entrate... Da seduti credo potremo parlarne meglio"


    «Certamente, ragazzi, seguite la signora»


    Ed a quel punto si incamminò dietro ai suoi tre allievi fino a raggiungere il salotto dove ogniuno di loro avrebbe trovato una poltrona su cui sedersi. Atasuke con premura decise di aiutare la trentenne chiaramente in dolce attesa a sedersi sulla poltrona prima di dirigersi a sua volta ad una poltrona su cui accomodarsi.

    "La ringrazio... non era il caso...."

    «Non si preoccupi, dovere... Comunque mi tolga una curiosità... Quanto manca al lieto evento? Immagino poco...»

    "Si, in effetti sono all'ottavo mese, ormai mancano poche settimane... ed è anche per questo che vi ho chiamato"


    «Capisco... Bene, le presento allora il team 33. Saranno loro ad occuparsi della questione, io sono qui solo in veste di osservatore, quindi ogni questione pratica è un loro problema... Ma prima di cominciare ufficialmente... Mi tolga un'ulteriore curiosità... Lei mi pare molto giovane, fin troppo giovane per essere la figlia della proprietaria di casa... é solo estremamente bella p c'è qualcosa sotto?»


    La donna non potè evitare di arrossire alle sue parole pensando un'attimo a cosa rispondere prima di aprire bocca.

    "La ringrazio del complimento... Tuttavia è vero, lei non è propriamente mia madre... Mi ha accolto in casa sua quasi trent'anni fa... All'epoca io ero senza una famiglia e lei, con suo marito, desideravano tanto avere una figlia, tuttavia non ne avevano al possibilità e quindi mi adottarono..."

    «La ringrazio della cortesia, spero di non averla importunata troppo... Comunque sia, ragazzi ora sta a voi proseguire con la missione, quindi a voi la palla»


    Si mise quindi comodo ado osservare ed udire ciò che i suoi allievi avevano intenzione di chiedere alla giovane madre.


    OT - Ok, ancora una volta a voi la palla. Da qui in poi ha effettivamente inizio al missione. Organizzatevi voi su come/cosa chiedere e su che ordine tenere per postare. Sappiate che da questo giro in poi l'ordine è potenzialmente libero, quindi a voi decidere anche se mantenere l'ordine o cambiare qualcosa. Detto ciò, sapete dove chiedere e quant'altro, quindi a voi la palla :zxc: - /OT
     
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  3. Poison user
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    Questo è troppo



    Le parole di Atasuke lo fecero arrabbiare e molto. Ciò che il genin fece fu sbattergli in faccia l’obbligo di cooperazione con i suoi compagni, come se si potesse collaborare con uno che a malapena sapesse che diamine ci stava facendo in quel posto. Per non parlare poi di quando disse che celare le proprie azioni con una mano di fronte alla bocca avesse potuto aumentare le possibilità di successo. Ribattere non avrebbe portato a molto, ma quando gli fu rinfacciato il fatto che uno pseudo shinobi, forse neppure quello, fosse più ninja di lui…. A malapena riuscì a contenersi. Ciò che lo studente si permise di affermare fu una cosa sola:

    Continueremo questo discorso in sede più appropriata, continuando in questo modo non riusciremo ad andare avanti con la missione.


    Durante il tragitto, l’onorevole smemorato disse che forse era meglio se si chiamava fuori dal combattimento, allegando il fatto che non fosse di molto aiuto, aspetto della questione su cui Dokumaru concordò in pieno, ma non potè fare a meno di dimostrare un certo disprezzo per la codardia del “vero” shinobi e decise di lasciare quell’intervento senza una sua risposta appropriata. La destinazione fu una piccola casetta, verso il quale il sensei mosse dei passi sicuri e svelti. Ciò che stupì Hikigane maggiormente fu la condizione in cui si trovava l’abitazione. Ponendo un paragone fra la dimora della contraente e il suo vicinato, l’abitante del villaggio della sabbia non potè fare a meno di chiedersi quanto fosse importante il loro cliente. Che la vecchina fosse una ricca signora commerciante? Oppure poteva essere qualche vedova di un ricco mercante locale? Forse le risposte sarebbero arrivate di li a qualche momento. Giunto all’uscio dell’abitazione, l’Uchiha battè gentilmente alla porta, ma nessuno si affacciò. Che la vecchina fosse morta di infarto per le azioni dei vandali oppure per percosse date dai marginali? Ci mancava solo che dopo tutta quella lunga parentesi introduttiva fra presentazione, spiegazioni, esercizi e come scordarsi dello scambio di opinioni fra studente e maestro la missione finisse li.

    Il sunese sentì una fortissima voglia di incanalare una grossa quantità di chakra nella gamba sinistra e tirare un calcio a quella porta per entrare, prendere l’eventuale cadavere della vecchina e riempirla di schiaffi fino a quando questa, sentendo il dolore sin dal paradiso o inferno che si trovasse, tornasse per pregare il giovane di smettere.

    Ad un passo dal cedere a questo piccolo momento di follia, la porta si aprì ed una nonna decrepita apparve all’uscio.

    Giustamente la donna chiese ai quattro chi fossero e che cosa potessero volere da lei. Domanda giusta e legittima, se ignoriamo il fatto che aveva chiesto all’accademia di aiutarla a risolvere una questione personale e quindi doveva necessariamente aspettarsi visite.

    Quando Atasuke si identificò spiegando chi fosse il quartetto e per quale motivo si fossero presentati alla porta la novantenne disse di ignorare la situazione esposta al maggior organo militare del paese, Dokumaru non seppe quale forza divina lo trattenne dall’abbattere la sua furia sulla vecchia. Oggi aveva avuto a che fare con fin troppi smemorati e giurò a se stesso che se entro tre secondi quella non avesse ritrovato i ricordi, avrebbe iniziato a menare i due senza memoria fino a quando non gli fosse ricordata.

    Ad un tratto la vecchia disse di non chiamarsi Akiko, ma che questo fosse il nome della figlia. Per un istante Dokumaru riuscì a trattenersi, anche se dovette fare ricorso a tutto il suo autocontrollo, ma quando la novantenne lanciò un urlo che avrebbe fatto crollare il palazzo del Kazekage ed apparve una donna incinta alla porta, Hikigane riuscì a calmarsi e la gravida chiese ai quattro che cosa volessero.

    Ma qua ci pigliano per il culo!


    Facendo uso del consiglio di Atasuke, il sunese parlò ad un tono di voce talmente basso che rasentava la barriera degli infrasuoni. Il quartetto fu invitato all’interno dell’edificio fino ad un salotto dove lo accolsero cinque sedie e l’Uchiha, rispolverando l’antica arte della cavalleria spostò la sedie per la ragazza in dolce attesa.

    I convenevoli proseguirono fino a quando il maestro non passò la palla ad i suoi allievi, mentre Dokumaru, involontariamente, assunse con la faccia un’espressione fra lo stupefatto ed il pesce lesso allo stesso tempo. Ricompostosi in un momento il giovane prese parola e rivolse un paio di domande alla cliente:

    Salve, mi chiamo Dokumaru. Avrei qualche domanda da porle: Innanzitutto il nostro osservatore parlò di una signora anziana come contraente della missione. Potrebbe spiegarmi per piacere il perché di questa informazione falsa? Inoltre ci è stato riferito di certi malviventi che le stanno rendendo la vita difficile.



    Seguì una breve pausa dove assunse uno sguardo estremamente serio, ma che non voleva assolutamente creare imbarazzo o spaventare la donna.

    Mi piacerebbe sapere se c’è un qualche motivo alla base di queste azioni intimidatorie oppure si è trasformata infelicemente in un obbiettivo di qualche sbandato in maniera totalmente aleatoria?



    Dokumaru avrebbe aspettato la risposta per poi proseguire.

    Mi piacerebbe sapere se è in grado di fornirci qualche dato riguardo al gruppo, come il numero delle persone che lo compongono e dove possiamo trovarli.


    Pazientemente il sunese avrebbe aspettato la risposta ai suoi quesiti ed avrebbe ascoltato i suoi compagni. Dokumaru voleva sentire in quale modo Stregatto avrebbe potuto collaborare alla loro causa, visto che si era già dichiarato incapace di agire nell’azione combattiva.
     
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  4. Asgharel
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    Narrato

    °Pensato°
    «Parlato»
    "Parlato" (altri)
    -Citazioni-


    [Abilità/Potenziamenti/tecniche]


    ~L'interrogatorio~


    Com'era da prevedersi al loro arrivo particolarmente strambo, tutti e tre gli studenti reagirono in maniera scomposta, forse chiedendosi il perchè di tutte quelle stranezze o forse altro. Atasuke fu lieto di notare la premura del sunese nel celare le proprie parole, tuttavia il suo tono, per quanto basso era sufficente da restare celato alle orecche della contraente, ma non delle sue. Alle sue parole infatti, il sopracciglio destro di Atasuke scattò quasi inconsciamente denotando il poco piacere nell'udire tali parole in quel frangente, tuttavia ciò non ebbe alcuna ripercussione sulla missione. [Abilità]

    [...]


    Raggiunto l'interno della casa ed accomodatisi, il primo a prender parola con le proprie domande fu Dokumaru, il quale, a differenza di quanto aveva dimostrato di essere sino a poco prima, parve essere ben più professionale, anche se il modo così diretto, forse per la sua irruenza o per il suo nervosismo, fecero spaventare la donna, facendola sussultare. Ella stentò infatti a rispondere cercando per alcuni istanti le parole giuste da dire al giovane prima di inziare a rispondere ai suoi quesiti.

    "Beh... ecco... Io in verità... Ho dovuto dare il nome di mia madre perchè è lei l'intestataria di questa casa, ed è lei che gestisce le finanze, vedete... io sono disoccupata, e così anche mio marito, o meglio era... Poi ovviamente ho dovuto dare il mio nome perchè mia madre non è d'accordo sul vostro intervento..."


    "E lo credo che non sono d'accordo!"


    Tuonò la vecchia dall'altra stanza avendo udito probabilmente tutta la discussione sino a quel punto.

    "Non sono d'accordo no! Ai miei tempi teppistelli come quelli li si prendeva a calci da soli! A questo servivano i mariti, ed è per questo che un buon marito era un bravo lavoratore, ma soprattutto una persona forte, in grado di farsi rispettare, non come quel mollusco di Takeshi!"

    °Niente da fare... Adoro le vecchine ed il loro modo amichevole di parlare del passato... Tutte uguali°


    Pensò tra se Atasuke sorridendo appena in volto rammentando anche le svariate discussioni che aveva con la sua vecchia vicina di casa ogni volta che parlava di sua nipote o tornava a casa tardi dal lavoro o da una missione. Sembrava quasi che ogni persona, raggiunti i settant'anni, guadagnasse questo particolare tratto della personalità.

    «Immagino non sia stato facile contraddire sua madre... Ma la prego, continui»


    Chiese gentilmente Atasuke alla giovane madre in dolce attesa incitandola a proseguire con il suo racconto.

    "Beh, si... La ringrazio... Come vi stavo dicendo... In effetti ora il nostro quartiere è luogo di scontro tra due bande qui di Otafuku. Non saprei dirvi quanti siano in totale, ma so per certo che ogni volta che si scontrano provocano un sacco di danni alle strutture vicine... Inoltre ad ogni loro scontro sono sempre almeno 4/5 teppisti per fazione. L'ultima volta mio marito si è messo in mezzo e... e..."


    Non riuscì a terminare la frase scoppiando in lacrime e chiudendosi il viso tra le mani come in cerca di conforto. Per quanto la cosa lo riguardasse solo dall'esterno, Atasuke non potè non intervenire cercando di arrecare conforto alla giovane madre. Le si avvicinò e con dolcezza la strinse a se in un abbraccio di conforto sussurrandole dolci parole all'orecchio nella speranza che ciò potesse in qualche modo tranquillizzarla.

    «Ragazzi, è chiaro che la situazione è forse peggiore di quanto l'accademia avesse valutato...»

    °... di nuovo...°

    «Tuttavia è anche chiaro quale sia il vostro compito... Mi spiace dover dividere il team ma è chiaro che non riusciremo ad ottenere altre informazioni da lei e difficilmente si avranno informazioni più utili e dettagliate, quindi credo vi convenga andare ad Otafuku ed investigare su queste due bande. Chiedete in giro, cercate tutto ciò che ritenete possa essere utile, ma non ingaggiate battaglia finchè non ve lo dirò io, siamo intesi?»


    E con quelle parole Atasuke creò tre invisibili fili di chakra che lo collegavano ai suoi tre studenti permettendogli di parlare loro anche da elevate distanze senza che fosse necessario urlare o anche solo emettere suoni. [Abilità]

    «Non preoccupatevi, resterò in contatto con voi finchè non uscirete da Otafuku, oltre potrei non riuscire a mantenere il contatto. Io intanto resterò quì per tenere d'occhio la situazione e magari per fare qualche altra domanda successivamente, tutto chiaro?»


    E quando poi tutti e tre ebbero confermato di aver capito fece loro cenno di andare, tornando a preoccuparsi della giovane.

    «Allora andate, e buona fortuna.»

    [...]


    ~Ricerca~


    Quando poi furono usciti dalla casa i tre aspiranti ninja furono soli. Loro era ogni discussione e loro era la possibilità di decidere da dove cominciare con le ricerche e che cosa puntare di fare. Fino a quel momento sapevano che le bande erano due e che contavano almeno 5 membri per team, tuttavia non sapevano ne il nome che questi team si erano dati ne altro. Sapevano solo che a causa del loro scontri c'era già stata una vittima, o almeno così credevano.

    [...]


    Circa due ore dopo, tutti e tre gli studenti udirono nella loro testa la voce di Atasuke che parlava loro come se fosse uno spettro presente tra loro. [Abilità]

    «Ragazzi, ho delle buone notizie per voi... per prima cosa: è inutile che vi guardiate attorno, sono ancora a casa della committente... ma tornando alla missione, sono riuscito ad avere altre informazioni sulle bande. Innanzitutto il marito della donna non è morto, tuttavia si trova all'ospedale con gravi ferite da ustione, quindi la situazione è leggermente meno grave di quanto sembrasse. Inoltre so che i due gruppi sono formati solo da persone del luogo e si riuniscono nelle due parti opposte del villaggio, rispettivamente a nord ed a sud, inoltre gli scontri avvengono generalmente alla sera o al mattino, anche se non capita tutti i giorni... Ah... Quasi dimenticavo... io sentirò ogni parola che direte con la vostra bocca, detta, urlata o sussurrata, quindi se volete parlare direttamente con me basta che lo diciate e se possibile vi risponderò»


    Ora stava ai tre proseguire l'investigazione in un modo o nell'altro tenendo conto o meno delle parole che il loro sensei gli aveva rivolto. Se avessero voluto avrebbero potuto parlargli per chiedere o anche solo per fare rapporto sulla loro situazione. Comunque fosse per un po Atasuke non avrebbe più parlato loro se non per rispondere.

    OT- Dato che mi diventa complesso eliminare in questo giro il pg di stregatto, da questo momento verrà PNGzzato per qualche giro. Ho dovuto accellerare un po i tempi, ma da qui dovrebbe tornare tutto stabile. Avete completa libertà d'azione nel descrivere cosa fate e come cercate le dua bande o qualunque cosa vogliate fare. Tuttavia quello che troverete sarà a mia discrezione, quindi non dite "ho trovato una traccia" o cose simili. A voi anche la descrizione dell'ambientazione, ma vi consiglio prima di chiedere in OT. Per dubbi o altro, sapete dove trovarmi :zxc: -/OT

    Chakra: 39,75 Bassi
    Vitalità: 19 Leggere
    En.Vitale: 35 Leggere


    Metri Slot free: 7+(1)

    Forza: 500
    Velocità: 500
    Riflessi: 575
    Resistenza: 500

    Agilità: 500
    Precisione: 500
    Senjutsu: 500
    Concentrazione: 500

    Tempistica e Altri Consumi


    Slot Difesa | Slot Azione | Slot Tecnica | Slot Gratuiti e Consumi

    1° Slot Difesa: Difesa
    2° Slot Difesa: Difesa
    3° Slot Difesa: Difesa

    1° Slot Azione: Azione
    2° Slot Azione: Azione
    3° Slot Azione: Azione

    Slot Tecnica Base: Tecnica
    Slot Tecnica Avanzata: Tecnica

    Azioni Free: Non utilizzato
    Riepilogo impasti: Altri impasti

    Appunti


    Protezioni indossate: Guanti Rinforzati (mani), Corpetto di cuoio e Mantello
    AaD: 4/4 Kunai
    ADCC: Tanto (nascosto nella manica), Wakizashi sulla schiena sotto il mantello.
    Bombe: 2/2 Cartabomba Distruttiva I, 1/1 Fumogeno
    Varie: 2/2 10m Filo Nylon
    Varie: 2/2 10m Filo nylon Rinforzato
    Kit: 1/1 Kit primo soccorso, 1/1 Kit Meccanismi per trappole

    Conoscenze Utilizzate



    Investigatore [ 1 ]
    Abile: L'utilizzatore è in grado di percepire facilmente rumori trascurabili e discussioni, se effettuati entro la distanza di spostamento di uno slot azione. Inoltre, l'utilizzatore è in grado di ipotizzare a grandi linee il tempo trascorso dall'abbandono di un oggetto in base al calore dello stesso.
    [Da genin in su]

    Arte della Comunicazione [ 2 ]
    Arte: L'utilizzatore può trasmettere la voce attraverso il chakra. Viene stabilita un contatto tra due ninja attraverso un filo fatto interamente di chakra che parte dalla bocca di entrambi gli shinobi e gli permette di comunicare entro un chilometro. A causa della sua incosistenza è impossibile tagliarlo senza il chakra, inoltre risulta invisibile. Sono parlare sia l'utilizzatore che il destinatario. Per trasmettere la voce è necessario emettere suoni.
    (Mantenimento: ¼ Basso per ogni 250 metri)
    [Da genin in su]

     
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  5. Poison user
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    Ok, comincia l'investigazione.



    Le parole di Dokumaru andarono a colpire dritto sul bersaglio; la ragazza sussultò e non lasciò trasparire emozioni al sentire quella scusa che, in tutta onestà, gli pareva troppo debole per reggere il peso della domanda fatta dal ragazzo.

    Seguì un piccolo spettacolo dell'anziana signora, la quale non esitò a rimembrare i bei tempi andati, dove l'uomo era quello che faceva i lavori grossi e pigliava a calci i teppisti. Hikigane si chiese perchè gli anziani stanno sempre a rivangare il passato; doveva essere una sorta di gene che si attivava passati i cinquantacinque anni. Non era possibile che tutti i vecchi del pianeta erano perfettamente sincronizzati sul fare paragoni con i tempi passati e che la cosa fosse un fenomeno del tutto casuale. Il conio precedente era sempre più forte, il postino arrivava sempre un orario, il latte della mucca era sempre più abbondante (cosa del tutto vera) e che gli uomini dovevano andare in giro a dorso nudo, oltre che ruttare ed esprimersi in maniera volgare per affermare la propria mascolinità (cosa che Dokumaru faceva, tranne per la parte del petto all'aria aperta).

    Tornando alla missione, il sunese notò che l'Atasuke che lo aveva martellato per metà della giornata, sembrava essere stranamente accondiscendente con la contraente. Probabilmente la maggior ragione di questa improvvisa gentilezza era dovuta al pancione, ed in tutta onestà il ventenne non se la sentiva di criticarlo, visto che avrebbe fatto la stessa cosa.

    Finalmente, la "puella" rivelò i dettagli interessanti. Il numero dei malviventi da prendere a calci non era preciso, ma almeno si sapeva di avere a che fare con una decina di persone unificando le due bande rivali. Al sentire che non era solo quel nucleo familiare ad essere coinvolto, ma l'intero vicinato, Hikigane si chiese perché Konoha non si fosse mobilitata, visto che si trattava di un problema di ordine pubblico e non una persecuzione ai danni di un solo cittadino.

    Se quello era il villaggio dalla forte economia e dalla gente felice, Dokumaru pensò che era centinaia di volte migliore il clima desertico, che forma il carattere ed impedisce agli sbandati di fare il bello ed il cattivo tempo, visto che un'intervento del corpo militare locale non lo avrebbe impedito nessuno.

    A sentire la gravida parlare del marito, per poi scoppiare in singhiozzi, a quanto pare, al giorno d'oggi, i mariti sono più fragili di quanto si pensasse. Hikigane evitò di impegnarsi in un'opera di consolazione, forte del fatto che ci avrebbe pensato Atasuke e poi quella non era decisamente la sua specialità.

    Per la prima volta, il sunese fu d'accordo con il sensei, trovando l'idea di separarsi per fare domande in giro l'ideale. Senza l'aiuto della popolazione locale non sarebbero stati in grado di trovare i malviventi e non era una buona idea quella di aspettare la prossima scorribanda.

    Dokumaru annuì all'affermazione dell'Uchiha ed uscì dalla casa. L'ideale per iniziare sarebbe stato chiedere a chi si trovava con la casa danneggiata. Probabilmente la voglia di vendicarsi nei confronti del gruppo di delinquenti avrebbe sciolto tutti i nodi alle lingue locali.

    Il ventenne si recò alla casa a fianco e bussò alla porta, imitando il movimento effettuato dal maestro, pensando che forse a Konoha era la bussata più neutra possibile. Dopo una trentina di secondi un signore sulla quarantina dal braccio ingessato aprì la porta:

    Salve signore, sono un ninja dell'accademia. Sono stato mandato qui per indagare fra gli scontri che stanno creando disagi e danni alla popolazione locale. Avrebbe qualche informazione a riguardo?



    Hikigane di proposito non chiese di essere invitato ad entrare, poichè la cosa avrebbe rallentato le indagini. Se avesse dovuto prendere il tè in ogni casa che si fermava a prendere informazioni, poteva tranquillamente prendere ferie trimestrali.

    Quello che tuttavia stupì maggiormente il ragazzo fu il fatto che l'uomo affermò di non possedere alcuna informazione. Cercando di trattenere la calma, l'Hikigane fece appello a tutte le sue energie per non sbraitare contro il tipo, ma effettivamente era difficile credere in un ragazzo venuto dal nulla e far arrabbiare qualcuno che ti ha spaccato il braccio. Tale gesto potrebbe scatenare rappresaglie maggiori.

    Va bene, grazie mille per il suo aiuto.



    A questo punto si sarebbe recato alla casa successiva. Probabilmente avrebbe speso molto tempo a ricevere porte sbattute in faccia.

    [...]



    Dopo circa due ore di ignoranti (questa volta veri) riguardo i fatti e persone spaventate dai delinquenti, Dokumaru realizzò che forse avrebbe dovuto aspettare veramente la prossima scorribanda prima di intervenire.

    Ad un tratto ricevette un messaggio da parte di Atasuke, informando il gruppo del fatto che il marito non era morto e poi, cosa più importante, le bande avevano una base a nord ed a sud del territorio di Otafuku.

    Sfruttando il canale di comunicazione del genin, lo studente sussurrò:

    Io vado a sud, ti riferirò eventuali informazioni se scopro qualcosa.

     
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  6. Asgharel
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    Narrato

    °Pensato°
    «Parlato»
    "Parlato" (altri)
    -Citazioni-


    [Abilità/Potenziamenti/tecniche]


    ~La caccia alle informazioni~


    Il giovane Sunense preferì procedere con il classico approccio investigativo, chiedendo in giro se qualcuno avesse o meno informazioni in merito. Lo smemorato invece, come suo solito preferì tacere, aprtecipando in maniera totalmente passiva a quella serie di eventi, quasi come se fosse uno spettatore, piuttosto che uno degli attori principali.

    Tornando però alle ricerche del giovane, egli non parve ottenere molto, anzi, quasi nulla, soprattutto per i primi lunghi minuti, dato che nessuno sembrava saperne nulla, oppure se ne sapeva era poco incline a parlarne, forse per paura, o forse per altro.
    Tuttavia, prima che Atasuke potesse contattarlo con le nuove informazioni, egli riuscì ad ottenere un vago numero di componenti delle due bande.
    In totale, ogni banda contava all'incirca tra i 5 ed i 7 membri, anche se un numero esatto era difficile poterlo stabilire con tutte quelle informazioni frammentate. Tra le altre cose, venne poi a conoscenza di una diceria, secondo cui tra i membri delle bande vi erano anche dei ninja, o aspiranti tali scartati agli esami di selezione dei genin, tuttavia, forse erano solo dicerie.

    [...]


    ~Il covo Sud~


    Dopo che Atasuke li ebbe contattati, il sunese decise in autonomia di dirigersi a sud verso una delle due zone controllate dalle bande senza neppure prendersi la briga di chiedere al resto del team che cosa ne pensasse. Per quanto Atasuke apprezzasse anche un buon spirito di iniziativa, non gli piaceque molto ciò che vide, dachè era un'altro segno di individualismo che andava contro al concetto che dovevano apprendere di lavoro di squadra.
    Il team quindi si scisse in due parti, da una parte vi era il sunese, dall'altra l'Uchiha e lo smemorato. Una divisione da un certo punto di vista anche forzata, tuttavia, l'apparente mancanza di un piano da parte dei tre non giocava di certo a loro vantaggio.

    [...]


    Raggiunto il covo a sud, il sunense potè vedere che la sede della banda consisteva appena in una catapecchia particolarmente rovinata in mezzo ad un gruppetto di baracche fatiscenti, di cui alcune portavano segni di bruciature.
    L'edificio era su due piani al di sopra del terreno, ma era impossibile decifrare da quella posizione se e quanti piani vi fossero al di sotto del terreno. Vi erano poi diverse finestre rotte su ciascuno dei piani, rispettivamente due per lato dell'edificio.
    Ovunque attorno a lui vi erano segni di battaglia, segno forse che anche in quel luogo vi erano stati degli scontri con l'altra banda, oppure potevano essere segni di un allenamento particolarmente intenso.
    In totale poteva vedere due ragazzi che pattugliavano la piccola "piazza" in pavè chiaccherando allegramente tra loro, lasciando intendere che più che un pattugliamento stessero facendo un'amichevole passeggiata. Oltre a loro vi era poi un terzo, posto a guardia dell'ingresso del covo, il quale passava il tempo guardandosi attorno e fumandosi una sigaretta con le spalle appoggiate al muro.
    Ora stava al sunese decidere se tentare un ingresso pacifico, brutale o invisibile...



    OT - Ok, ora sta a te decidere se e come intervenire, quindi nel prossimo post descrivi quale strategia adotti ed i tuoi movimenti fino all'ipotetico movimento dell'ingresso (sempre che tu voglia entrare, s'intende). Deciderò poi io, a seguito delle tue azioni, se hanno successo o meno, ma soprattutto se riesci nel tuo intento o meno. Ovviamente, mi aspetto un post molto più attivo e ragionato di questo XD. Se accetti un consiglio: Non lasciare nulla al caso :zxc: - /OT
     
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  7. Poison user
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    Infiltrazione.



    Dopo varie ricerche, la maggior parte delle quali rivelatasi infruttuosa, Dokumaru riuscì a carpire quel brandello di informazione di cui necessitava per poter avere un piano d’azione.
    A detta di un’anziana dalla lingua piuttosto sciolta ed un balcone ovviamente distrutto per cause non naturali, ogni gruppo di attaccabrighe possedeva all’incirca sette componenti, uno più, uno meno.
    Ciò che però lo fece pensare, fu la diceria, o meno, che fra alcuni di essi si nascondessero ninja che non erano riusciti a superare l’esame di graduazione dell’accademia.

    Un vuoto all’addome strinse il ragazzo, chissà che cosa si sentiva nel momento in cui non si riceveva il coprifronte. Ovviamente Hikigane non avrebbe mai voluto saperlo.

    […]


    Non ci volle molto tempo prima che lo studesse raggiungesse l’obbiettivo e vide la prima discarica a cielo aperto di Konoha. Senza trattenere un’espressione schifata, il giovane si avvicinò cercando di rimanere il più celato agli occhi possibile, tanto che si attaccò ad una parete e procedette parallelamente al muro. Se fosse rimasto attaccato a quella catapecchia ad una cinquantina di metri dal suo obbiettivo, avrebbe avuto modo di osservare riducendo drasticamente le probabilità di essere scoperto.

    Dopo una decina di minuti di osservazione Dokumaru dedusse che in quell’ambiente aperto c’erano tre persone, due delle quali sembravano intente a conversare, mentre la terza, la “guardia” era intenta a fumare. C’erano una moltitudine di baracche, ma solo una di queste catturò l’attenzione del sunese. Si trattava di un edificio di circa due piani, ovviamente questo calcolo molto approssimativo non prendeva in considerazione eventuali sotterranei.
    Anche arrotondando il numero di componenti della banda ad otto era ovvio che tolti quei tre ne rimanevano altri cinque da eventualmente sconfiggere, perciò un approccio diretto ed offensivo sarebbe stato il peggiore e che avrebbe certamente portato Dokumaru ad una situazione di svantaggio netto, e senza l’aiuto di Atasuke, il risultato più probabile era una sconfitta culminata nella sua morte oppure una richiesta di riscatto ad un villaggio che non poteva interessargli di meno della vita del ragazzo.

    Quindi avanzavano due possibilità, ovvero intrufolarsi senza farsi sentire, oppure tentare un’entrata in scena tentando di fingersi un teppista come loro e cercare di fargli credere di volersi unire alla banda. Quest’ultima possibilità sfortunatamente era da scartare, poiché richiedeva un supporto nelle vicinanze e tale cosa era del tutto improbabile, visto che gli altri due compagni di squadra erano diretti all’altro covo, mentre l’Uchiha era con la committente.

    Atasuke, mi trovo in prossimità del covo e tenterò un approccio discreto. Vedrò di intrufolarmi nel covo e vedere se riesco ad ottenere maggiori informazioni.



    Trovò una sorta di obbligo comunicare al leader la sua intenzione. Finalmente era arrivato il suo momento di risplendere ed avrebbe fatto di tutto per portare a termine la missione.

    Il fatto che ci fossero tre avversari visibili era un buon segno, visto che niente garantiva che gli altri quattro, cinque si trovassero all’interno del grosso edificio. Con un po’ di fortuna non vi avrebbe trovato nessuno, oppure il leader ed un paio di scagnozzi, rendendo lo scontro ovviamente più semplice. Ad ogni modo rimaneva imperativo mantenere un profilo estremamente basso.

    Visto il piano d’azione ora rimaneva un problema alquanto difficile da superare. Per eludere l’attenzione dei due che stavano conversando sarebbe bastato ricorrere alla henge no jutsu e trasformarsi in un cane o qualcosa di simile, ma il vero problema rimaneva nell’illudere quello che stava alla porta.
    Un’idea ovvia che sempre funzionava era quella di lanciare un sassolino per distrarre il tipo, ma veramente ci sarebbe cascato ad un trucco tanto vecchio quanto conosciuto?

    Spesso si dice che la miglior risposta sia l’attacco e personalmente Dokumaru riteneva che quella fosse la chiave. Era impossibile, con quel repertorio che possedeva sistemare i tre allo stesso tempo, ma con un po’ di fortuna sarebbe riuscito ad eludere i primi due e sistemare il secondo. Da quello che Hikigane aveva potuto osservare, i due che conversavano erano piuttosto distratti e soprattutto sparivano dietro un edificio per riapparire tre minuti più tardi, segno che era quello il tempo di cui disponeva per sistemare l’altro ed entrare senza farsi notare.

    Il sunese aspettò che i primi due svoltassero dietro l’angolo e quindi diede il via al suo piano. Si guardò intorno per vedere se qualcun altro fosse affacciato ad una finestra delle baracche oppure che qualche porta si aprisse nel momento sbagliato, ma tutto gli sembrò regolare.

    Compose il sigillo della capra e si trasformò in un cane [Slot tecnica base] dall’aspetto alquanto trascurato; pelo disordinato, una macchia di pelle violacea tipica di qualche disordine cutaneo, e come scordarsi la lingua di fuori, segno di affaticamento. Con un fare distratto si avvicinò alla guardia fino ad arrivargli ad un paio di metri, dove avrebbe interrotto la tecnica, rivelando il suo travestimento, per dirigere un pugno alla tiroide (pomo d’adamo) [Slot azione] sperando nell’effetto sorpresa e che il colpo in un punto tanto nevralgico lo avrebbe fatto svenire.

    Caso l’azione fosse andata in porto, avrebbe cercato di sistemarlo in una maniera che il corpo sembrasse in preda al sonno e si sarebbe recato con passo svelto verso la porta con l’intenzione di aprirla.

    CITAZIONE
    Chakra rimasto: 9,5 bassi.
    Stato di salute: Illeso.
    Stato mentale: Concentrato al massimo per concludere con successo l'infiltrazione.
    Tecniche usate: Henge no Jutsu
    Slot azione: N°1) Pugno.
    Slot azione: N°2) Cercare di sistemare il corpo. (Ipotetica)

    Tecnica della Trasformazione – Henge no Jutsu
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Capra
    L'utilizzatore può cambiare il proprio aspetto. La dimensione può essere maggiorata o diminuita al massimo del 50% rispetto la propria dimensione reale. La trasformazione permetterà di assumere le caratteristiche tecniche dell'oggetto in cui trasformati oppure ottenere armi naturali se possedute dall'animale trasformato. Le potenzialità devono essere parigrado l'utilizzatore, non è possibile ottenere una protezione fisica e non è possibile ottenere capacità di movimento non possedute dallo shinobi.
    È possibile applicare questa tecnica anche in combinazione con un altro shinobi, unendo i due in uno stesso aspetto fittizio. Solamente uno dei due shinobi avrà il controllo delle nuove sembianze ma entrambi dovranno pagare il costo di attivazione e mantenimento.
    Subire un danno superiore a mezza leggera causerà lo scioglimento della tecnica.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Livello: 6 / Consumo: ½ Basso - Mantenimento: ¼ Basso)

     
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  8. Asgharel
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    Narrato

    °Pensato°
    «Parlato»
    "Parlato" (altri)
    -Citazioni-


    [Abilità/Potenziamenti/tecniche]


    ~Infiltrazione~


    Vista la situazione, il giovane studente ritenne d'obbligo informare Atasuke del suo piano. Scelta ottima, a cui tuttavia non era così implicito pensare.

    «Ok, vai pure, stai solo attento a non farti beccare... Conta che se sei da solo non avrai nessuno a coprirti le spalle, quindi se sbagli sei morto, non dimenticarlo»


    La risposta del sensei non si fece attendere a lungo, cosicchè lo studente potesse riprendere con la sua operazione, conscio dell'opinione del maestro, il prima possibile.
    Il basilare attacco a rorpresa del sunense era di ottima fattura, tale da riuscire a prendere alla sprovvista il guardiano ed abbattendolo con un semplice colpo. Rapido tentò di celare il corpo, fingendone una posizione addormentata, tuttavia gli servì fin troppo tempo per riuscire a posizionare in maniera credibile lo scagnozzo. Tempo in cui gli altri due tornarono sulla scena cogliendolo in flagrante con ancora il loro compagno tenuto per le braccia.

    "Hey, bastardello? Che credi di fare?"


    Urlò il primo.

    "Sai contro chi ti sei messo? eh ragazzino?"


    Abbaiò il secondo seguendo la linea del primo.
    Segno della loro incapacità, unita alla loro sfacciataggine, i due, per sua fortuna, però non diedero l'allarme, preferendo invece scagliarsi sul giovane studente che distava da loro pochi metri, come se il loro vantaggio numerico e forse fisico fosse più che sufficente per sopraffarlo.
    [Slot Azione 1]
    Raggiunto poi il sunese, entrambi si finodarono all'attacco, il primo con un pugno diretto al volto, semplice e prevedibile, [Slot Azione 2 A] l'altro invece, sfruttando l'azione del collega come diversivo fece un'ulteriore passo aggirando il sunese per poi tentare di prenderlo al collo con una semplice quanto letale presa atta principalmente ad immobilizzare lo studente e successivamente a soffocarlo poco alla volta qualora la presa fosse andata a segno. [Slot Azione 2 B]

    Sarebbe parso quindi chiaro che non erano due avversari di livello così elevato da essere considerati una grave minaccia, tuttavia, in coppia, quei due erano estremamente pericoloso, dato che dalla loro parte avevano anni e anni di scorribande assieme e formavano ormai un'accoppiata pericolosa.


    OT - Buona la strategia, buono il post, ma questo giro voglio farti provare l'ebrezza di uno scontro. Per il momento la situazione è semplice anche se sei da solo contro due avversari. Non ti consiglio cosa fare, quello sta a te, l'unica cosa che mi sento di ricordarti è che questo è un regime di scontro particolare (scontro multiplo) ed in situazioni di svantaggio come questa, tu guadagni 1 slot difesa aggiuntivo per ogni avversario oltre al primo, anche se in questo giro non ti servirà dato che gli attacchi sono semplicemente due, quindi pari ai tuoi slot difesa "normali" :zxc: - /OT

    CITAZIONE
    Status avversari:
    Avversario A: Illeso, Aggressivo
    Avversario B: Illeso, Aggressivo
    Slot Azione:
    A1: Corsa verso dokumaru (contemporanea a B1)
    A2: Pugno al volto
    B1: Corsa verso dokumaru (contemporanea a A1)
    B2: Presa al collo (ultima azione eseguita)

     
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  9. Poison user
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    Eliminazione.



    Dannazione!


    Fu quello che Dokumaru disse ad un tono di voce talmente basso che solamente Atasuke, con le sue orecchie dalla capacità di captare infrasuoni in tutta Konoha. Un istante dopo si rese conto di aver detto una sciocchezza, perché il sensei avrebbe sicuramente sentito quell’imprecazione e forse la sua infiltrazione sarebbe andata alla malora. Con la rabbia che stava rapidamente crescendo in corpo vide i due avversari scattare nella sua direzione, solo che i teppisti non erano tanto stupidi quanto il sunese avesse ipotizzato.

    Infatti i delinquenti mostrarono un impressionante affiatamento, coordinando gli attacchi in maniera magistrale, anche se si rivelarono idioti perché non avvisarono i loro amici della presenza di un intruso.
    La prima azione fu facile da schivare, ma indietreggiare non sarebbe stato necessario contro quei due “nemici”, tanto che gli bastò abbassare il baricentro e scattare verso la sinistra del primo attaccante, uscendo rapidamente dal raggio d’azione del pugno [Slot difesa n°1] . Il secondo invece eseguì una mossa molto più intelligente, cercando di afferrare il collo dell’Hikigane , colpo che sfortunatamente non andò a segno, perché il giovane concentrò una piccola quantità di chakra nelle gambe [Slot difesa n°2 – bassissimo ai riflessi] per poter sfuggire a quella morsa abbassandosi rapidamente.

    Assumere quella posizione aveva avuto un duplice scopo, ovvero evitare di essere “preso” e, cosa più importante, preparare l’offensiva successiva. Accovacciato in quel modo, raggiungere con un montante il mento del teppista sarebbe stata un’impresa estremamente facile e fu esattamente ciò che Dokumaru fece [Slot azione n°1]. Colpire quel punto nevralgico gli avrebbe permesso di toccare un nervo molto conosciuto dai pugili, perché una sollecitazione violenta in quella zona avrebbe provocato nel corpo dell’opponente una perdita di equilibrio, seguito dall’incapacità di rialzarsi.

    Il sunese volle evitare a tutti i costi di dover ricorrere alle tecniche ed alle armi per un semplice motivo. Innanzitutto probabilmente c’erano ancora quattro persone sparse in giro per quella baraccopoli, quindi risparmiare chakra era qualcosa di assolutamente indispensabile e soprattutto spargere sangue avrebbe potuto liberare delle urla indesiderate, oltre allo spargimento di sangue, che avrebbe fornito al gruppo delle prove inconfutabili del fatto che ci fosse un elemento estraneo in quel luogo. La missione di infiltrazione non era ancora fallita, sarebbe stato ancora possibile portarla a termine se avesse messo fuori gioco i due di ronda. Caricato da questa nuova opportunità il sunese strinse il pugno con la massima forza consentitagli, ma lasciando lievemente esposta la nocca del dito medio, che avrebbe assunto la funzione di “lancia” nel prossimo attacco.
    Dokumaru senza alcuna pietà scagliò la mano in quella pericolosissima posizione in direzione della tiroide dell’avversario (pomo d’adamo)[Slot azione n°2], ma a differenza del suo collega, che era stato messo fuori gioco, la nocca gli avrebbe provocato un danno grave alla ghiandola ed alla trachea, conducendolo, se non avesse trovato una difesa adatta, alla morte per asfissia.

    CITAZIONE
    Chakra rimasto: 9,25 bassi.
    Stato di salute: Illeso.
    Stato mentale: Concentrato.
    Tecniche usate: Nessuna.
    Slot difesa: N°1 Schivata
    Slot difesa: N°2 Schivata con l'ausilio del chakra.
    Slot azione: N°1) Pugno montante a "B".
    Slot azione: N°2) Pugno con nocca esposta ad "A". (Ipotetica)

     
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  10. Asgharel
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    °Pensato°
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    "Parlato" (altri)
    -Citazioni-


    [Abilità/Potenziamenti/tecniche]


    ~Scontro, sembrava più facile di quanto non fosse~


    Il giovane sunese schivò abilmente tutti gli attacchi, tuttavia ne portò altri di qualità dubbia, specialmente per come cercava di agire. Concatenando alla sua ultima difesa, partì con un rapido montante, facilemnte prevedibile e con traiettoria molto limitata a causa della scomoda posizione da cui era partito. Senza troppo impegno il primo dei due schivò il colpo, indietreggiando di appena un passo, giusto quanto bastava per uscire dalla linea di quel semplice e diretto attacco. L'altro dal canto suo ebbe tempo di attendere èer po scansarsi anch'egli per evitare l'impatto tra la sua gola ed il pugno del ragazzo. [Slot Difesa 1]
    I due non diedero altro tempo al giovane sunese, il quale apparentemente si aspettava di stendere con estrema facilità i due e si gettarono a capofitto nel successivo assalto.

    Il primo fu colui che aprì le danze, avendo il sunese dinnanzi e voltato verso il suo collega. Con rapido gesto si abbassò arrivando a pochi centimetri da terra con il bacino mentre la gamba destra tesa ruotava in senso antiorario a portare una feroce spazzata alle gambe del giovane per atterrarlo o costringerlo a saltare. [Slot Azione 1A]

    Se il giovane fosse caduto a terra, il primo dei due avrebbe quindi proseguito con il suo attacco rialzandosi grazie allo slancio della rotazione per poi fiondarsi con un possente colpo di tacco nel centro del petto del giovane atterrato. [Slot Azione 2A]
    A seguire il secondo scagnozzo si sarebbe quindi fiondato sul ragazzo a terra lanciando in concomitanza con il collega un calcio diretto al volto del ragazzo, chiudendolo così in un attacco doppio ravvicinato [Slot Azione 1B] Successivamente, qualunque fosse l'esito del primo colpo in combinazione con il collega, avrebbe poi estratto un coltellaccio dalla cintola con il quale avrebbe puntato ad un affondo al petto, cercando di far penetrare la lama fin nel polmone destro del giovane. [Slot Azione 2B]

    Se invece il giovane avesse deciso di saltare o spostarsi, evitando la spazzata, il secondo avversario avrebbe approfittato della posizione aerea del sunese per tentare di colpirlo con un possente colpo di palmo in pieno busto diretto al plesso solare, sfruttando così l'impossibilità del giovane di schivare il colpo data la posizione "aerea" [Slot Azione 1B].
    A seguire sarebbe poi giunto un tremendo calcio diretto alla schiena del giovane, portato come seguito della spazzata sfruttando lo slancio della rotazione già impressa dal movimento. [Slot Azione 2A] Infine, giunse poi l'ultimo colpo di quella serie del secondo scagnozzo, il quale estratto il coltellaccio dalla cintola, puntò ad un fendente alla gola del giovane di suna con lo scopo di reciderne i condotti sanguigni. [Slot Azione 2B]

    Che quella sua prima missione potesse divenire la tomba del giovane? Tutto dipendeva da lui e dalla fortuna, ma di certo quella che poteva osservare era un'ottima dimostrazione di lavoro di squadra, anche se in effetti sarebbe stato certamente più salutare averne una dimostrazione di altra natura.


    OT - Buono il post, anche se ti son sfuggiti alcuni errori pratici: Prima di tutto entrambi i tuoi attacchi erano correttamente ipotetici, tuttavia prima del secondo hai preso per buono il fatto che il colpo fosse andato a segno, invece non è andata così. In questo post ti ho dato un esmpio di ipotetiche. Sono un buon modo per gestire uno scontro in modo da dare per buoni attacchi anche se le cose non vanno come ci si aspetta.
    Inoltre in questo post ti ho aggiunto una caratteristica di scontro particolare: ovvero il "olpo doppio ravvicinato" Questo tipo di colpo può essere portato da un PG consumando un solo slot Azione a patto che entrambi gli attacchi portati siano contemporanei e schivabili/parabili con una sola azione difensiva. Se va a segno, si sommano i due danni :zxc:
    Oltre a ciò in questo giro ti ho inserito anche degli attacchi chiaramente mortali. Ovviamente comprenderai bene che se uno di questi vanno a segno, difficilmente la ferita sarebbe la normale leggera data dal regolamento, quindi questo è uno dei casi in cui il regolamento si adatta al realismo. Se ad esempio un pg taglia alla gola qualcuno anche se farebbe solo 1 leggera ai fini del regolamento, lo sgozza e lo elimina con un colpo
    - /OT
    CITAZIONE
    Status avversari:
    Avversario A: Illeso, Aggressivo
    Avversario B: Illeso, Aggressivo
    Slot Difesa:
    A1: Schivata del montante
    A2: nn
    B1: Schivata cel colpo al collo
    B2: nn

    Slot Azione:
    A1: Spazzata (alle spalle) in senso orario

    Caso 1, Atterramento)
    A2: Tallonata in pieno petto al PG atterrato (colpo doppio con B1)
    B1: Calcio in faccia al PG atterrato (colpo doppio con A2)
    B2: Affondo con il pugnale al polmone destro (ultima azione eseguita, pot. 15, lama)

    Caso 2, Schivata della spazzata)
    B1: Colpo di palmo al petto (plesso solare)
    A2: Calcio alla schiena
    B2: Fendente al collo con il coltellaccio (ultima azione eseguita, pot. 15, lama, potenzialmente mortale)

     
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  11. Poison user
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    Chi fissa troppo il cielo rischia di perdere il contatto con la terra.



    I due delinquenti si erano dimostrati più abili del previsto. Entrambi gli assalti erano stati evitati con una maestria davvero impressionante. Forse quei due non sapevano utilizzare il chakra, ma nella sfera della condizione fisica potevano essere comparati senza alcuna falsa modestia alle prestazioni di Dokumaru.

    Sfortunatamente il sunese non ebbe il tempo materiale da spendere in complimenti ai propri avversari, poiché questi non glielo lasciarono. Quello che mentalmente venne definito dallo studente come teppista A, si abbassò rapidamente per eseguire una spazzata, colpo che il ragazzo non ebbe troppe difficoltà ad evitare sfruttando l’elevazione di un semplice salto [Slot difesa n°1]. Il destino tuttavia non volle essere così clemente con Hikigane, poiché entrambi i poco di buono avevano previsto una mossa del genere. Infatti il teppista B colpì il sunese con un pugno al plesso solare, spostando lo shinobi, ma non prima di ricevere un calcio alla schiena che lo fece “piroettare” in aria per cadere schiena a terra. Quello che lo aveva colpito con un pugno poi andò a tirar fuori un coltello e cercò di colpire il giovane al collo. Nonostante quella fantastica combinazione lo avesse messo al tappeto e con grosse difficoltà a riprendere il fiato, vista l’area danneggiata. Per evitare quel colpo mortale Dokumaru fece appello a tutte le sue forze per rotolare verso sinistra così evitando il pericolosissimo fendente [Slot difesa n°2].

    Quello splendido lavoro di squadra fece ragionare per pochi attimi lo studente e gli fece capire il grave errore che aveva commesso. Si rialzò con difficoltà e tramite grandi respiri reciperò rapidamente le normali funzioni respiratorie, anche se il petto e la schiena gli facevano male.
    Lo sbaglio poteva essere facilmente identificato nell’eccessiva sicurezza del sunese, che avendo dato per scontato il fatto che gli avversari non fossero dei ninja, quindi automaticamente deboli.
    Osservando i due nemici di fronte a se, Hikigane non riuscì a non ricordarsi del nonno materno, a cui doveva il nome. Odiava quel vecchiaccio, ma questi tendeva a ripetere spesso due frasi: “Dokumaru, chi fissa troppo il cielo rischia di perdere il contatto con la terra.” E: “Affronta la vita una faccenda per volta”.

    In quel momento ciò che il ragazzo doveva fare era mettere al tappeto i due avversari. Non doveva preoccuparsi dell’infiltrazione oppure di come stessero andando le cose a nord. Esistevano solamente quei due di fronte a se. Dal portaoggetti lo studente estrasse un kunai, segno che aveva riconosciuto la forza dei due opponenti. Combattere i due allo stesso tempo sarebbe stato difficile, quindi ciò che Dokumaru doveva fare, era giustamente ridurre il numero degli avversari ad uno.
    I danni subiti si facevano sentire, ma con un po’ di forza di volontà potevano essere temporaneamente accantonati allo scopo di realizzare una spietata combinazione di colpi nei confronti del teppista A.

    Un ghigno malefico si disegnò sul volto dello studente, che lanciò senza perdersi in ulteriori indugi l’arma verso l’avversario A, diretto più precisamente alla coscia destra [Slot azione n°1]. C’erano circa due metri a separarli e senza aspettare il risultato dell’attacco, si fiondò [Slot gratuito] sempre verso colui che si trovava a dover affrontare l’arma e cercò di colpirlo allo stomaco con una gomitata potenziata [Slot azione n°2 - gomitata potenziata da un bassissimo in forza]. Tale combinazione, se andata a segno, avrebbe permesso allo shinobi di "togliere il fiato" al nemico, così evitando un urlo indesiderato che avrebbe potuto attrarre altri rinforzi.

    Non aveva senso occuparsi contemporaneamente di due avversari con un così brillante lavoro di squadra. Un umiliatissimo Dokumaru non avrebbe permesso a quei due criminali di infangare ulteriormente il suo orgoglio.

    CITAZIONE
    Chakra rimasto: 9 bassi.
    Stato di salute: Ferita leggera al petto e ferita leggera alla schiena.
    Stato mentale: Determinato.
    Tecniche usate: Nessuna.
    Slot difesa: N°1 Schivata con salto.
    Slot difesa: N°2 Rotolamento.
    Slot azione: N°1) Lancio di un Kunai verso A.
    Slot azione: N°2) Gomitata potenziata allo stomaco di A
    Slot gratuito: Si

     
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  12. Asgharel
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    Narrato

    °Pensato°
    «Parlato»
    "Parlato" (altri)
    -Citazioni-


    [Abilità/Potenziamenti/tecniche]


    ~Una piega inaspettata~


    Lo scontro tra il sunese ed i due scagnozzi proseguiva a colpi serrati e senza interruzione, tanto che era forse imposseibile non accorgersi ancora della loro prtesenza e dello scompiglio che stavano portando. Il primo dei due, ovvero colui che venne preso d'assedio dal sunese, scartò senza grossi problemi il kunai, lanciato da una distanza a dir poco minima [Slot Difesa 1A] per poi riguadagnare la posizione rapidamente mentre il sunese giungeva a sua volta con il successivo colpo. Non era più in grado di difendersi da quella combinazione di attacchi, tuttavia la cooperazione tra i due era tale che il secondo preferì frapporsi, pensando lui a deviare via il colpo a protezione del compagno. [Slot Difesa 1B]

    Non vi fu altro tempo a disposizione del sunese, dacchè una nuova aggressione partì, questa volta molto più aggressiva delle precedenti, dacchè i due, stancatisi di giocare con il ragazzo, si armarono fino ai denti estraendo entrambi i due coltelli che possedevano ed impugnandoli in entrambe le mani. Il primo accennò a partire, come a scattare all'attacco [Slot Free] Tuttavia la sua era solo una mera finta, una farsa atta a coprire il reale attacco che giunse invece dal fianco opposto da parte del collega, il quale si fiondò al lato sinistro di Dokumaru cercando di coglierlo impreparato per affondargli le due lame nel costato e nel collo. [Slot Azione 1A]
    Poco prima però che partisse il successivo assalto, una voce si levò tonante ed impassibile.

    "FERMI!"


    Tuonò perentoria.
    Se Dokumaru si fosse voltato verso la voce avrebbe visto alle sue spalle un uomo barbuto seguito da altre tre persone dietro a lui che troneggiava dinnanzi alla porta del covo.

    "Lasciatelo stare, nonvedete che non è un nemico?"

    "Ma signore... Non ha visto quel che ha fatto?"

    "Si, ha steso il nostro compagno, quindi è un nostro nemico! Quale amico attaccherebbe un suo amico?"

    "Sciocchi! Costui è un ninja dell'accademia, non siete neppure più in grado di riconoscere uno shinobi quando ve lo trovate dinnanzi!?"

    "Ma... noi..."

    "Tacete! Ed ora tornate al vostro compito..."


    "Si signore..."


    Ed i due rinfoderarono quindi le loro armi e con la coda tra le gambe se ne andarono riprendendo il loro giro di pattugliamento, feriti più nello spirito che nel corpo, il quale in effetti non aveva subito ferita alcuna.
    Il vecchio si mosse dando preciso ordine ad uno dei suoi di prendere il posto dell'uomo steso da Dokumaru ed agli altri due di trascinarlo nuovamente all'interno dell'edificio. Poi si mosse in direzione di Dokumaru con passo lento ma deciso sino a fermarsi ad appena un passo dal giovane.

    "Chiedo scusa per la rozzezza dei miei collaboratori... Sono ottimi guerrieri, ma pessimi nei modi di fare..."


    Il tono del vecchio era assai accomodante, anche troppo per certi versi, tuttavia sembrava ispirare fiducia.

    "Ah... che sbadato... Parlo dell'insolenza dei miei uomini e neppure mi presento... Io sono Takeshi Mifune e sono il capo di questa organizzazione. Tu puoi chiamarci Alba..."


    Squadrò il sunese con attenzione, cercando di carpirne il carattere prima di proseguire il suo monologo ed intercettando i tentativi del giovane di aprir bocca con un semplice gesto della mano a zittire il giovane. Chiaramente non voleva essere disturbato nei suoi modi di presentarsi.

    "Molto bene... Immagino tu sia stato inviato qui a Otafuku in seguito dell'ultimo incidente... Parlo dell'uomo che si è intromesso in uno dei nostri scontri con quelli del Tramonto... Mi spiace per quello che è accaduto, tuttavia voglio raccontarti come in realtà stanno le cose... innanzitutto, questa "guerra" tra le nostre fazioni, non è una semplige guerra tra bande di teppisti, come molti dicono qui intorno. Certo, risulta facile da spiegare, tuttavia non è così semplice... Noi siamo i protettori di questi luoghi, per quanto la cosa non piaccia alle autorità che quindi non ci riconoscono il nostro grado, mentre quelli di Tramonto sono solo un'accozzaglia di ladri e assassini giunti qui da non so dove per rovinare i nostri luoghi e le nostre vite... ma prego, preferirei ne parlassimo dentro con più calma"


    Tagliò corto come se in qualche modo si fosse ricordato in un lampo del fatto che fossero all'esterno, invitando quindi dokumaru a seguirlo all'interno della struttura.

    Se Dokumaru fosse entrato nell'edificio fatiscente, una volta all'interno avrebbe notato come l'esterno non fosse altro che una facciata illusoria. Gli interni erano infatti perfettamente tenuti e tirati a lucido. I rossi tappeti scorrevano lungo i vari corridoi che si snodavano specialmente nei livelli inferiori della struttura, invisibili all'esterno. Ci sarebbero voluti diversi minuti di cammino prima di raggiungere un'ampia sala addobbata da armi ed armature al cui centro troneggiava un apia tavola di marmo ovale su cui erano presenti mappe di Otafuku e diversi documenti. Giunti all'interno poi il vecchio si sarebbe comodamente seduto su una poltrona in legno e seta le cui varie intarsiature erano laccate in oro mentre la rossa seta era imbottita dalle più pregiate lane. A quel punto avrebbe fatto accomodare Dokumaru attorno al tavolo su una sedia di simile fattura, ma il cui schienale era molto meno ampio e lavorato del "trono" riservato al vecchio.

    Comunque fosse andata, sia che Dokumaru avesse accettato l'invito, sia che fosse voluto rimanere li all'esterno, il vecchio avrebbe poi ripreso il discorso da dove si era interrotto.

    "Molto bene... dove eravamo rimasti? Ah si... Come ti stavo raccontando, noi siamo qui per difendere Otafuku dalle avide mani di questi accattoni del Tramonto. Tra le nostre fila contiamo valorosi giovani del posto come Myazaki e Sogo, che hai avuto il piacere di conoscere poco fa, ma soprattutto contiamo tra di noi alcuni abili shinobi che quegli sciocchi dell'accademia e delle amministrazioni del villaggio hanno osato definire inadatti al compito di ninja, bocciandoli all'esame genin... So che questo discorso potrebbe risultarti sospetto, quindi puoi chiedermi in libertà tutto quello che vuoi, in cambio io chiedo a te un aiuto per sconfiggere definitivamente quelli di Tramonto... Noi non vogliamo la guerra e siamo stanchi di veder soffrire la popolazione a causa anche nostra... se comunque prometti di aiutarci, noi saremo ben disposti a porre fine a questa sorta di inutile battibecco, ti va?"


    Il vecchio attese quindi una risposta da parte di Dokumaru ed eventuali domante, tendendogli la mano in segno di fiducia nella speranza che il giovane ne accettasse la tretta accettando quella sorta di alleanza. Che avrebbe fatto Dokumaru? Si sarebbe fidato del vecchio o temendo una trappola avrebbe preferito agire altrimenti? La sceltra a questo punto era solo più sua e dalla sua scelta poteva dipendere molto, forse anche l'intera missione, forse anche molto di più..


    OT - Buona la fese difensiva, anche se in verità avresti potuto evitare tutti gli attacchi calcolando che in questo caso hai i 2 slot difesa +1 dato da un avversario in più oltre al primo ed al peggio convertendo uno slot azione in slot difesa, tuttavia va bene così :zxc:
    Intanto questo giro hai anche visto la Finta, la quale non è altro che un falso attacco che anche se ignorato non provoca danno e quindi non consuma slot azione ma slot free. Ovviamente salvo abilità in merito, è concessa una sola finta a round e fare due finte consecutive provoca un AdO (Attacco di ooportunità) per il tuo avversario che potrebbe così spezzare il tuo schema di attacco, oltre che farti male XD

    Detto ciò mi spiace, ma non è questo il giorno in cui cerchi di ammazzare (o farti ammazzare da quei due XD) Ora sta a te decidere se accettare o meno l'offerta o come agire in merito, sappi che qualunque sia la tua scelta tempo 3/4 post al massimo e dovremmo chiudere XD
    - /OT
     
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  13. Poison user
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    Contrattazione.



    Una smorfia si disegnò sul volto di Dokumaru, l’abilità di quei due di coordinarsi era fantastica, quando uno era in difficoltà, l’altro era pronto ad intervenire. Quello che si era frapposto scattò , ma tale cosa si rivelò una finta, mentre l’altro aveva aggirato il suo obbiettivo per cercare di colpirlo con una doppia accoltellata.

    Se quello fosse stato il primo attacco di quel combattimento, allora il ragazzo avrebbe avuto una grande difficoltà a seguire il movimento, ma il duello con i due teppisti gli aveva insegnato ad avere una visione più generale del campo di battaglia e non concentrarsi unicamente sul corpo dell’avversario.
    Hikigane percepì il tentativo di assalto nei suoi confronti, e per evitare di essere colpito si spostò nella stessa direzione verso la quale le due armi bianche stavano puntando [Slot difesa n°1].

    Quando arrivò il suo momento di contrattaccare una voce tuonò nell’aria. Qualcuno abbastanza importante riuscì a fermare i delinquenti, anche se questi protestarono con veemenza.

    L’abitante del paese del vento sussurrò con il tono di voce più basso che le corde vocali erano in grado di garantirgli:

    Atasuke, drizza le tue orecchie.



    Visto che si trovava in una situazione addirittura peggiore di quella originale, tanto valeva per Dokumaru voltarsi e vedere chi fosse il grande capo oppure uno di quelli con il grado più alto in quella banda. A qualche metro si trovava una persona con svariati anni alle spalle ed un principio di calvizie. Il sunese non pensò mai all’ipotesi che il capo fosse qualcuno tanto vecchio.

    L’individuo disse qualcosa che il futuro ninja non avrebbe mai pensato. Fu additato come un elemento non ostile. In poche parole l’anziano fece riporre le armi ai due e farli tornare al lavoro. Questi si presentò come Takeshi Mifune, capo dell’organizzazione alba. Almeno il giovane non avrebbe dovuto più continuare a chiamarli “teppisti del covo a sud”.

    Si definì un protettore del luogo, a differenza dei rivali che erano un semplice gruppo di assassini. L’Hikigane pensò che dall’altra parte del quartiere, Takashi e lo stregatto avessero o avrebbero sentito la stessa identica cosa al contrario. Lo shinobi fu invitato a seguirlo dentro la struttura, forse sarebbe stato un errore, ma quella era la sua unica chance di introdursi nel covo e verificare il numero dei componenti e la struttura del luogo.
    A differenza dello stato di degrado dell’esterno, interno del quartier generale della banda era addobbato con mobilio di lusso, tappeti rossi ed addirittura una stanza piena di armi ed armature facevano parte dell’arredamento, forse neppure nel palazzo del Kazekage c’era uno sfarzo tale.

    Seguì un bel discorsetto a capo tavola, dove parlava del suo scopo di mettere fine al gruppo chiamato Tramonto, e che necessitava del suo aiuto.

    Il vecchio restava li con la mano tesa e Dokumaru decise di iniziare a rilasciare uno dei veleni più efficaci in natura: il discorso.

    Offerta alquanto generosa la sua. Voglio credere alle sue parole, visto che lei mi infonde una sorta di sicurezza quando parla. In sua presenza non sento la necessità di mantenere alzata la guardia. Capisco che i suoi avversari siano dei poco di buono e sono molto tentato dall’accettare la sua offerta. Prima di fare ciò, tuttavia, vorrei chiederle come sono andati i fatti che hanno condotto un uomo all’ospedale. In ogni caso posso garantirle una cosa, non ho intenzione di danneggiare il vostro operato. Come le ho detto le credo e tornerò dicendo di aver cercato per ore ed ore il fantomatico rifugio della banda avversaria senza trovare alcun indizio.



    Una breve pausa precedette la frase finale e la stoccata che avrebbe fatto sciogliere la lingua all’anziano.

    La prego Mifune-sama, vorrei sapere cos’è successo.



    Il giovane si sforzò di mantenere l’aria più innocua possibile, innanzitutto gli sarebbe servito sapere come quell’uomo avesse subito delle ferite, visto che la ragazza in dolce attesa piangeva invece di rispondere alle domanda e poi ciò gli avrebbe fornito il tempo necessario per formulare un piano. Inoltre sembrava che al signor Takeshi piaceva parlare, cosa che forse gli avrebbe fatto abbassare la guardia il necessario per poter attuare una strategia. La schiena ed il busto gli facevano ancora male, perciò gli sarebbe servito ancora del tempo prima di poter tornare ad operare al 100%.

    Edited by Poison user - 16/11/2012, 22:22
     
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  14. Asgharel
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    Narrato

    °Pensato°
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    "Parlato" (altri)
    -Citazioni-


    [Abilità/Potenziamenti/tecniche]


    ~Una piega inaspettata II~


    Prima che l'assalto terminasse, il giovane studente mise all'erta Atasuke, invitandolo a drizzare le orecchie, ignorando però che Atasuke poteva solo udire le sue parole e non tutto ciò che lo circondava. Inoltre in quel momento, Atasuke non aveva tempo da perdere, dato che dall'altro fronte, gli altri due allievi parevano essere finiti nei guai e come un razzo egli era dovuto fuggire dall'abitazione per correre in loro soccorso.

    [...]


    Dokumaru parve accettare la proposta del vecchio a seguirlo ed alla fine lo seguì nei meandri dell'edificio fin dentro alla lussuosa stanza in cui il vecchio iniziò a raccontare la sua storia.
    Il discorso fu lungo, tuttavia il sunese non parve dare cedimenti e stette ad ascoltare, in maniera quasi accondiscendente tutte quelle parole, finchè non giunse il momento di stringere il patto. A quel punto il giovane "esitò" non accettando li per li l'offerta.

    "Offerta alquanto generosa la sua. Voglio credere alle sue parole, visto che lei mi infonde una sorta di sicurezza quando parla. In sua presenza non sento la necessità di mantenere alzata la guardia. Capisco che i suoi avversari siano dei poco di buono e sono molto tentato dall’accettare la sua offerta. Prima di fare ciò, tuttavia, vorrei chiederle come sono andati i fatti che hanno condotto un uomo all’ospedale. In ogni caso posso garantirle una cosa, non ho intenzione di danneggiare il vostro operato. Come le ho detto le credo e tornerò dicendo di aver cercato per ore ed ore il fantomatico rifugio della banda avversaria senza trovare alcun indizio."


    A quelle parole, impassibile il vecchio ritrasse la propria mano mentre un velato sorriso si dipingeva sul suo volto, quasi come se avesse in un qualche modo vinto, ottenendo ciò che voleva dal ragazzo.

    "La prego Mifune-sama, vorrei sapere cos’è successo."


    Una lieve risata si frappose tra le parole di Dokumaru e quelle del vecchio, che giunsero poco dopo.

    "Ah ragazzo... Tu mi piaci... Non sei come tutti quegli accademici la fuori che obbediscono ciecamente ad un ordine senza stare a sentire che cosa è capitato in realtà... Bene... ti dirò tutto quello che so, nella speranza che ciò possa in qualche modo soddisfare la tua giusta curiosità..."


    Si tirò quindi leggermente indietro, appoggiando completamente la schiena allo schienale e stirandosi la barba con la mano destra come a pensare che cosa rispondere.

    "Da dove potrei cominciare?... Beh, prima di tutto, quello stolto poteva benissimo evitare di venire coinvolto... Gli sarebbe bastato fare come tutti gli altri, restando in casa in modo da evitare di trovarsi in messo ad una battaglia altrui... per farla breve doveva evitare di mettersi in mezzo, o perlomeno evitare di frapporsi mentre uno dei miei uomini stava per dare il colpo di grazia ad uno di Tramonto... o almeno così mi hanno riferito... mi spiace di non saperti dare altre informazioni più dettagliate, tuttavia io non ero presente al momento dell'incidente... Immagino comprenderai bene che un vecchio come me non sia in grado di sostenere uno scontro diretto, no? Specialmente contro dei baldi giovani e dei ninja alleati a Tramonto... Comunque sia, quell'uomo è stato ferito dalle lame di uno dei due fratelli che hai avuto il "piacere" di incontrare poco fa a causa di uno spiacevole incidente. Grazie agli dei non ci sono state gravi ripercussioni, dato che le ferite non hanno intaccato organi vitali, inoltre mi risulta che sia stato immediatamente trasportato ad un centro medico per le dovute cure..."


    Il vecchio a quel punto, sorridente come al solito terminò la propria esposizione squadrando il giovane Dokumaru dalla testa ai piedi per alcuni istanti prima di riprendere la parola.

    "Ebbene... ho saziato la tua sete di conoscenza? Oppure hai altro di cuoi vuoi sapere prima di andare?"


    Tagliò poi corto il vecchio, immaginando che Dokumaru avesse ormai accettato la sua proposta di alleanza e che non avesse altri quesiti da porre lui prima di darsi da fare svolgendo quella semplice missione che gli era richiesta.


    OT - Ok, dato che non hai ancora preso una decisione, ti sei guadagnato un giro di post in più XD Cerca di prendere una decisione in questo giro, così riusciamo ad andare avanti a "passo spedito" e chiudere il corso XD - /OT
     
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  15. Poison user
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    Patto.



    Sembrava che il vecchio avesse abbassato la guardia, così almeno Dokumaru interpretò la situazione. Questi infatti rispose alla domanda posta dal sunese in maniera poco obbiettiva ed ovviamente confusa. Sarebbe stato stupido credere che quel gruppo veramente volesse il bene del quartiere, ma le parole dell’anziano confutarono ogni dubbio a riguardo. Quello aveva solamente saputo di quel tragico incidente forse per caso, o forse tramite il resoconto di uno dei suoi uomini. Mifune non si chiese se la persona in questione avesse famiglia, un lavoro oppure amici. L’organizzazione Alba era pericolosa ed andava assolutamente eradicata. Contare su Atasuke sarebbe stata un’imprudenza, visto che il capo della missione non gli aveva offerto del supporto. Doveva vedersela lui e doveva finire in quel momento. L’accademia gli aveva dato una missione da compiere ed il sunese non avrebbe certo deluso le aspettative del suo villaggio mandando a monte la sua prima missione.

    I due si trovavano soli in quel posto, non c’erano guardie, una gravissima imprudenza da parte del vecchio che poteva essere originata da un’eccessiva sicurezza nei propri mezzi, oppure da una buona interpretazione da parte del futuro shinobi, anche se il senso di realismo del giovane gli impediva di credere ad un’alternativa simile.

    Visto che quella figura era considerata una sorta di padre da parte dei suoi sottoposti, un tentativo di eliminazione sarebbe sfociato in una sorta di tutti contro uno, e da quello che aveva appena appreso, il ragazzo non era in grado ancora di affrontare due opponenti alla volta, figurarsi nove.

    Prendere in ostaggio l’uomo sembrava l’alternativa più adatta alla situazione, ma ciò significava ripercorrersi tutto quel corridoio, dando per scontato il fatto di ricordarsi alla perfezione la strada, per poi cercare di convincere gli altri componenti dell’organizzazione a deporre le armi.

    Anche questa fu un’alternativa scartata in pochi istanti dall’Hikigane. Come avrebbe potuto risolvere quella spinosa situazione? Serviva un atto di forza e forse la prima alternativa, per quanto stupida pareva essere la più adatta; accompagnata da un bluff ben improvvisato forse avrebbe potuto sfruttare i membri della gang contro l’altra banda ed insieme al sensei ed i suoi compagni di missione avrebbero potuto approfittare della situazione per terminare velocemente entrambi i gruppi.

    Quell’idea era pura follia. Per il momento conveniva accettare quella missione, per poi vedere se all’esterno avrebbe avuto migliori chance di sistemare la faccenda.

    Accetto a patto che non venga torto un capello agli abitanti, non importa se si mettono in mezzo.



    Disse porgendo la mano al vecchio. Per il momento avrebbe collaborato, ma alla prima occasione avrebbe fatto in modo di mettere l'intera organizzazione Alba dietro le sbarre.
     
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36 replies since 3/9/2012, 13:25   568 views
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