La Ballata Delle Foglie

QdC | Esplorazione - Bosco delle 1.000 Fonti

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  1. Asgharel
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    Narrato

    °Pensato°
    «Parlato»
    "Parlato" (altri)
    -Citazioni-


    [Abilità/Potenziamenti/tecniche]


    ~Speranza e Terrore~


    Era passato del tempo, diverso tempo prima che Shizuka riuscisse a raggiungere il team. Fino al suo arrivo o comunque nell'attesa di momenti migliori atasuke continò a curare drake, cercando di farlo ristabilire il prima possibile, ma lo stato di shock era tale da non farlo ancora riprendere. Muovere in quella condizione significava per loro morire senza possibilità di scampo, restare sembrava solo divenire una lunga agonia, come attendere giorno dopo giorno l'arrivo del boia per l'esecuzione.
    In effetti quella era la loro attesa, quello era giò che in un modo o nell'altro stavano attendendo, che li venissero a prendere, anche se la speranza che il suo messaggio fosse giunto a destinazione continuava ad essere una flebile ma instancabile vocina che era in grado di tenerlo su.
    Era ormai la sera del secondo giorno ed Atasuke era seduto nuovamente ad un tavolo nel locale nella quasi vana attesa della sua amica o di un segno, sperabilmente positivo, dal cielo.
    Quasi d'improvviso fece la sua comparsa nel locale una donna, particolarmente avvenente e particolarmente ben vestita, o almeno così era per la qualità e la foggia dei tessuti. Atasuke si voltò guardingo nell'oservarla in modo da inquadrare chi fosse senza dare nell'occhio e con sua enorme sorpresa vide che si trattava di shizuka.

    °Finalmente è arrivata! Allora le è arrivato il messaggio! C'è ancora una speranza°


    Pensava mentre con le sue doti da attore celava al meglio che poteva la felicità raggiunta nel riascuisire una speranza. Poco dopo ella lo raggiunse, impersonando alla perfezione il suo personaggio. Come pensava ella era forse la migliore delle scelte che aveva a disposizione, ma tutto dipendeva anche dalla sua possibile reazione in privato. Se la conosceva abbastanza bene, c'era il rischio che cercasse di ammazzarlo di persona.

    "Posso sedermi? Il mio nome è Himeko Takahashi... sono una danzatrice nomade e cerco ristoro dopo un lungo viaggio. Vi è di disturbo la mia intrusione, mio signore?"

    «Certo che no mia dolce madamigella, mi chiedo tuttavia perchè mai possa interessarvi la mia compagnia, in fondo sono solo un viandante come molti altri»


    Sul suo volto comparve un breve sorriso di intesa e di ringraziamento ben celato allo sguardo dei presenti completamente distratti dal corpo della kunoichi e troppo poco avvezzi a vedere simili forme da poter notare qualcos'altro.

    «Tuttavia, noto che avete attratto l'attenzione di molti qui intorno, ma come dar loro torto? Se preferite potremo discutere del vostro interessamento in una sede più appartata...»


    le fece dunque cenno di alzarsi quando un'altro avvenimento attirò la sua attenzione distraendolo dall'incontro. Uno sconosciuto infatti, probabilmente avanzando verso di loro cadde rovinosamente a terra attirando l'attenzione dei presenti, o meglio del barista il quale era forse l'unico in quel momento oltre ad Atasuke a non essere completamente storidto dal sinuoso fisico di shizuka.
    Fin qui la cosa non era un problema, problema invece fu il fatto che dalla cintola dello sconosciuto si staccò un coprifronte di kiri, cosa che era a dir poco un problema dato che il barista evava visto la scena con attenzione.
    Il "Kiriano" fu rapido a coprirlo con la mano annaspando un po con l'arto per l'agitazione, tuttavia era chiaro che il barista era stato più rapido di lui nel notarlo. Atasuke si alzò quindi di scatto andando con passo deciso verso il barista cercando di fare in modo che nessuno sguardo indiscreto potesse notare quello che di li a poco avrebbe fatto.
    Raggiunse quasi una distanza zero dal volto del barista quando i suoi profondi occhi neri mutarono in rosso mentre due tomoe comparivano spezzando tutto quel cremisi attorno alla pupilla.
    Sfruttò una delle ultime abilità che il suo occhio aveva acquisito ed impose quindi un semplice ordine all'uomo, ordine che avrebbe fatto bene a rispettare, non solo per l'imposizione che i suoi occhi erano in grado di generare, ma soprattutto per la velata minaccia che si sarebbe aggiunta poi con appena un sussurro di voce portata a pochissimi centimetri dalle orecchie dell'uomo.
    [Abilità TS]

    «Immagino non sia tua intenzione narrare a nessuno ciò che hai visto oggi. Ti ordino gentilmente di continuare la tua giornata lavorativa come se nulla fosse accaduto, per quanto ti riguarda tu hai solo visto un uomo inciampare e perdere una borsa di monete. Questo è ciò che dirai se qualcuno dovesse mai chiedertelo, mi sono spiegato?»


    Si avvicinò quindi all'orecchio sinistro dell'uomo e con un sinistro sussurro aggiunse la sua piccola promessa.

    «Se farai come ti dico verrai pagato il doppio di quanto ti si deve. Altrimenti sarai tu a pagare, non so se mi spiego...»


    Socchiuse quindi gli occhi che intanto erano tornati neri ritraendo la testa e porgendo un gentile sorriso all'uomo che con molta probabilità avrebbe taciuto, o meglio eseguito l'ordine imposto senza porsi troppi problemi. In fondo non solo aveva un netto vantaggio nel "tacere", ma soprattutto aveva una forte imposizione d contrastare.

    Atasuke tornò quindi verso shizuka ed il kiriano invitando entrambi a seguirlo verso la sua stanza dove senza troppi problemi avrebbero potuto continuare a parlare.

    «Mia signora... Giovanotto... Se voleste farmi il piacere di seguirmi potremo finire di parlare senza ulteriori distrazioni»


    Il suo tono era calmo e pacato, tuttavia, raggiunta la porta che conduceva al corridoio delle stanze si arrestò violentemente e con altrettanta violenza sbottò verso i presenti.

    «E piantatela per favore di puntarle il culo! ... Abbiate un minimo di ritegno per voi e per le vostre mogli, pervertiti!»


    E con quelle parole seguì i due nuovi compagni oltre alla porta sbattendosela alle spalle, per poi riprendere la testa del trio fino all'interno della stanzetta in cui alloggiava con Alexander e Drake.

    [...]


    Drake era come suo solito sdraiato sulla branda che in qul luogo chiamavano letto mentre Alexander gi era seduto affianco sempre con le bene sopra gli occhi a fingere la sua parte da cieco.
    Atasuke fece accomodare i la nuova compagna ed il kiriano sconosciuto, poi chiuse la porta a chiave per evitare che qualcuno potesse in qualche modo disturbarli.
    Andò da Alexander a sincerarsi dello status di drake e poi, dopo avergli brevemente riepilogato la situazione, passò a Shizuka ed allo sconosciuto. Per prima cosa andò dinnanzi a Shizuka e con tono freddo e distaccato, come si addice ad ogni bravo shinobi in missione iniziò a parlarle.

    «Shizuka, bella la tua idea di passare per uan danzatrice... Comunque ce ne hai messo di tempo per arrivare...»


    Il suo tono era a dir poco arrigante, quasi fastidioso, tuttavia non riuscì a fingere oltre e cedette. La abbracciò come mai aveva fatto prima trattenendo a stento le lacrime di gioia nel vedere l'amica che era giunta in suo soccorso in così poco tempo.

    «Dannazione, avevo quasi paura che non ti fosse arrivato il messaggio... Sono così contento che tu sia arrivata... Il tuo arrivo è più che benvenuto.»


    Concluse lasciando l'abbraccio e lasciando che le sue mani scorressero lungo le braccia di lei fino a permarsi alle mani, stringendole entrambe con delicata dolcezza.
    Si rivolse poi al Kiriano senza dare spazio all'amica di parlare. Voleva prima essere sicuro che l'alleato li avrebbe aiutati, altrimenti lo avrebbe lasciato andare per la sua strada senza prendere il rischio di parlare di troppe cose davanti a troppe persone.

    «In quanto a te, Kiriano, anche tu sei il benvenuto, sempre che sia tua intenzione darci una mano. Io sono Atasuke Uchiha di Konoha, tu invece? Qual'è il tuo nome? Ma soprattutto che ci fai anche tu qui a Taki?»


    Avrebbe dunque atteso con sguardo interrogativo il compagno d'alleanza finchè questi non avesse dato delle risposte soddisfacenti quali il nome ed una buona motivazione.

    Se si fosse rifiutato Atasuke avrebbe quindi ripreso la parola e con tono calmo e deciso lo avrebbe rispedito a casa.

    «Bene, dato che non vuoi collaborare, buona fortuna per il tuo viaggio di ritorno a casa e ricorda... La prossima volta potresti non essere così fortunato da trovare qualcuno che ti salvi la pellaccia»


    Se invece avesse deciso di cooperare, Atasuke avrebbe invece preso la parola con tono meno cordiale e certamente molto più soffuso, tanto per prendere un'ulteriore precauzione contro eventuali, per quanto improbabili, orecchie troppo interessate al discorso.

    «Lieto di fare la tua conoscenza [...]. Spero tu voglia ricambiare il favore di poco prima con un'altro favore, nel caso, sappi che ci serve anche il tuo aiuto, sempre se sei disposto a darci una mano... In breve io ed i miei due compagni siamo in missione per conto di konoha. L'obbiettivo attualmente è esplorare la zona delle 1000 fonti in cerca, forse, di leggende. Attualmente la missione è appena partita, ma come credo puoi bene intuire ci sono stati dei disguidi. Poco più a sud di questo villaggio infatti c'è un fiume reso melmoso a causa delle piogge, li ci siamo imbattuti in dei coccodrilli, poco male, ma poco dopo è sbucato un serpente gigante che ha trascinato drake sul fondo del fiume. Puoi ben vedere in che stato è ridotto. Attualmente quindi abbiamo la guida dispersa e un unità incapacitata, va da se che uno dovrà restare indietro a curarsene dato che lasciandolo solo lo lasceremmo a crepare come un topo e questo non è accettabile. Seguendo la missione, per raggiungere l'obbiettivo dovremo attraversare la foresta che si estende a nord-ovest di questo villaggio e li, dalle informazioni ricevute pare esserci un trio di "streghe", probabilmente ninja dotate di buoni jutsu illusori, che tendono ad imprigionare i viandanti facendoli diventare pazzi ed incanalandoli in illusioni particolarmente potenti.»


    Prese fiato dal lungo discorso spostando lo sguardo su entrambi gli interlocutori per cercare di captarne qualche pensiero, dubbio o altro, poi riprese la parola per concludere il discorso lasciando quindi a sua volta la possibilità di parlare ai due.

    «Questo è tutto sommato quello capitato finora. Se avete qualche domanda da pormi o altro sono a vostra disposizione, poi dovremo decidere cosa fare, se approfittare della notte per tentare una ritirata o se proseguire, a questo punto, noi tre per portare a termine la missione mentre Alexander si occupa di Drake.»


    Ora non restava altro che ascoltare le loro parole.
     
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45 replies since 17/9/2012, 23:01   1239 views
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