La Ballata Delle Foglie

QdC | Esplorazione - Bosco delle 1.000 Fonti

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Jimmy il Rettile II
        Like  
     
    .

    User deleted


    Fapping Time

    Shizuuuuuuuuuukaaaaaa! You know what time is it, right!? It's Fapping Time!

    Per ora sono salvo. Nonostante Shizuka fosse quella più sveglia e agguerrita Atasuke non poteva essere un completo imbecille, dopo la strigliata della compagna di sicuro aveva intuito qualcosa. Akage mantenne la calma, in quella situazione non poteva fare altro e, al primo invito di accomodarsi in un'altra stanza fece per uscire, aprì la porta e la socchiuse, lasciando soli i 4 ninja di Konoha. Ah dimenticavo! disse riaprendo la porta di scatto facendo fare capolino alla testa Ho già la mia stanza, non c'era bisogno che ti disturbassi... concluse con tono sommesso per poi lasciarsi la porta chiusa alle spalle. Uscito nel corridoio si appoggiò al muro cercando qualcosa nella sacca porta oggetti. Dove cazzo sono finite? Non posso averle perse! imprecò non trovando ciò che cercava, si grattò la testa proseguendo verso la sua camera, toccandosi scompostamente il busto e le gambe come in preda ad un raptus nel cercare il suo oggetto del desiderio.
    Aprì la porta della stanza, lanciando il mantello sulla sedia si lasciò cadere pigramente sul letto portando le dita a incrociarsi dietro la testa. Certo che son davvero stato sfigato! Tsk, 4 fogliosi del cazzo mi dovevano capitare! pensò girandosi su un lato, cercando di far mente locale per riordinare i pensieri e ricordare quello che era successo pochi istanti prima. Vediamo un po', l'imbecille si chiama Atasuke Uchiha...Uchiha...Uchiha. Cazzo continuo a non capire perché questo nome mi preoccupa. L'ho già sentito da qualche parte...La strafiga si chiama Shizuka e sinceramente oltre al quel bel paio di chiappe non ha proprio niente se non un carattere el cazzo! si bloccò un attimo, quasi avesse avuto un infarto, la sua faccia però era tutto fuorché contorta in una smorfia di dolore, aveva lo sguardo ammiccante, perso nel vuoto quasi stesse pensando a...quel bel culo...ecco appunto.
    Del tipo bendato non so nulla...sarà cieco, sarà malato, sarà fesso...cazzo ne so. Il foglioso addormentato a quanto diceva la strafiga si chiama Drake...cazzo anche questo mi ricorda qualcosa...aaaaaaaargh! Sono troppo nervoso per pensare! Si girò dall'altro lato cercando di prender sonno.



    Caaaaaaaaaaaaazzooooooooooooo! Non riesco a dormire! spezzò il silenzio di una notte fin troppo silenziosa, sperando che i fogliosi non lo sentissero. L'agitazione della giornata, lo stress e i continui nomi di cui non ricordava la provenienza. Si sedette sul letto, si alzò, iniziò a camminare avanti e indietro per la stanza con una mano puntata sul bacino l'altra a grattarsi la testa. Avanti e indietro, avanti e indietro, avanti e indietro, avanti e indietro, avanti e indietro, avanti e indietro. AAAAAAAH! Che palle! Questo fare avanti e indietro non mi aiuterà a calmarmi! si fermò, le braccia cadettero molli lungo i fianchi. Girò il volto verso in direzione della stanza dei fogliosi, il volto contorto in un ghigno di compiacimento. Forse ho trovato qualcosa che può distendermi i nervi...

    Fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-Fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-Fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap-fap....FAP...FAP....FAAAAAAAAP!



    Il suo volto si contorse in una smorfia indecifrabile, avrebbe fatto ridere chiunque se solo non si fosse visto ciò che l'aveva provocata. Yeah baby! esclamò a bassa voce E si Shizuka sei davvero una grande porca! concluse miseramente. Distese le braccia in fuori soddisfatto facendo scrocchiare il collo, seguì poi una linea sul terreno Il mio Suikodan ha una gittata minore! pensò trattenendo le risate a quella che, forse secondo lui, era la battuta più bella della settimana. Qualcosa attirò il suo sguardo, a terra vicino al muro c'era qualcosa, un piccolo pacchetto blu e grigio. Eccovi finalmente! disse tuffandosi sullo strano pacchetto battendo la testa sul muro per l'eccessivo slancio. Sul pacchetto c'era una scritta Tetsu no tabako, le sue sigarette preferite; ne comprava sempre due tre stecche quando si trovava di passaggio del Paese del Ferro. Se ne accese subito una, stendendosi sul letto per riposarsi dopo la grande fatica, come la chiamava lui.
    Un tiro, due tiri, tre tiri. La sigaretta cadde a terra. Cazzo! esclamò spalancando gli occhi Drake Jo Ryouji! non era stata la sigaretta a farlo imprecare



    Akage si svegliò non poco pensieroso il giorno dopo. Si diresse nella zona comune della locanda andandosi a sedere al tavolo centrale, chiamò la cameriera per ordinare senza aspettare che gli altri si presentassero. Una volta che tutti furono arrivati calò una mano nella sacca, accendendosi una sigaretta. Dormito bene ragazzi? Il vostro amico come sta? chiese riferendosi a Drake, l'eroe accademico. In cuor suo sperava che gli dicessero che stava peggiorando. Aveva sentito molte voci sul ninja di Konoha, dopo l'attacco all'accademia di Kurotenpi quella manica di idioti incompetenti come li definiva Akage. La gerarchia di Ame, seppur si potesse pensare il contrario, era molto rigida e i superstiti del fallimento erano stati puniti a dovere. Come avessero fatto poi a perdere nonostante il loro numero per Akage era ancora un mistero ma se Drake era tanto forte tanto vale che morisse, un problema in meno a cui pensare.

    [...]



    La colazione era arrivata, Akage aveva ordinato un enorme quantità di cibo tanto da poter indurre i suoi compagni che avesse ordinato per tutti. Un dubbio che sarebbe stato subito smentito, ad un minimo movimento dei ninja sul cibo Akage avrebbe fatto scattare la mano colpendo quella di chiunque si fosse azzardato ad appropriarsi di ciò che era suo. Giù le mani dalla mia colazione! avrebbe detto in un atto di puro egoismo. Non si curò del fatto che Shizuka facesse la snob, stando in disparte, in quel momento il cibo aveva la priorità; una bella tavola imbandita a volte poteva essere più attraente di una donna. Ad un tratto la ragazza però si avvicinò, poteva vederla con la coda dell'occhio, arrivando al tavolo e comportandosi come una sconosciuta. Capisco voglia mantenere la copertura ma comportarsi e parlare da cretina non fa altro che attirare l'attenzione sulle sue sinuose curve...chissà, forse non se ne rende conto... pensò continuando a tener bassa la testa sulla tavola con un espressione di atroce indecisione: si, scegliere cosa mangiare per prima è davvero un dilemma. Non fece una grinza neanche quando la giovane donna venne colpita dall'acqua accidentalmente rovesciata dalla cameriera, nonostante il gemere della Kunoichi gli avesse fatto appena strizzare gli occhi per il fastidio. Akage sapeva che Shizuka avrebbe potuto evitare facilmente quell'incidente, di sicuro l'aveva fatto di proposito per non far saltare la copertura, ma ormai aveva già gli occhi puntati su di se, questo non avrebbe fatto nient'altro che evitare che gli sguardi si posassero altrove. Tanto vale portarsi dietro un cartello a forma di freccia sulla testa con su scritto "guardatemi guardatemi! sono bellissima!" pensò. Coso mi passi le alghe in salamoia? chiese distrattamente ad Atasuke, sapeva che in qualche modo questo avrebbe dato fastidio al foglioso, ma meglio chiamarlo coso che gridare ai quattro venti "ATASUKE UCHIHA DI KONOHA MI PASSI...".
    Sta di fatto che le cose peggioravano quando la porta della locanda si spalancò producendo un fracasso incredibile, costringendo Akage più per curiosità che per necessità a voltarsi verso di essa. Un vecchio dall'aria abbastanza incazzata, forse per il suo essere bagnato fradicio, era entrato imprecando contro loro tavolo. Akage lo fissò distratto tirando su le alghe che gli penzolavano dalla bocca Che cazzo vuole questo ora? si chiese, il rosso non lo conosceva: perché preoccuparsene, evitare di entrare nei casini degli altri era la sua regola aurea e l'avrebbe rispettata fino in fondo. A quanto pare però quello strano vecchio iracondo aveva una certa importanza per i fogliosi; Shizuka gli si era lanciata addosso come un lampo rubando un lieve sorriso al rosso Ti muovi rapidamente, fin troppo, per fingere di essere una semplice ballerina... ironizzò pensando quello che, secondo lui, avrebbero pensato tutti gli avventori della locanda; continuava a non essere un suo problema, se i fogliosi fossero stati catturati lui avrebbe comunque trovato un modo per tornare a casa.
    Non tenette conto di quello che stava succedendo, né di quello che Shizuka stava dicendo all'oste continuando ad attirare l'attenzione su di se, Akage non avrebbe fatto altro che continuare a mangiare fino a quando i due avventori di Konoha non fossero spariti. Usciti di scena i due non avrebbe fatto altro che mettersi in piedi pigramente stendendo le braccia, due colpetti sulla pancia, uno sbadiglio ed uno sguardo all'oste Era tutto ottimo, i miei complimenti allo chef...cuoco...cuoca...quel che è... gli disse procedendo pigramente verso le scale grattandosi vigorosamente la testa. Il segreto per non destare sospetti è non fare assolutamente nulla...

    [...]



    Nella stanza dei fogliosi il clima era inquietante; Shizuka sembrava essere sull'orlo di una crisi di nervi, anzi, sembrava essersi buttata di testa nel lago della disperazione. Il Rosso si limitava ad ascoltare, prese una sedia e ci si sedette, si accese una sigaretta e si appoggiò pigramente allo schienale. Quello che usciva dalla bocca della kunoichi erano una serie di improperi senza senso, a stento riusciva a tenere un tono di voce moderato, se si fosse lasciata andare un altro po' le sue moine non sarebbero più servite a nulla. Si rivolse anche al Rosso, intimandogli di non far passare nessuno dalla porta e di non fuggire, minacciandolo di strappargli qualcosa da un qualche parte del corpo. Immediatamente quella scenata tragicomica fece intuire al ninja di Ame non poche cose sulla Kunoichi Un egocentrica, fissata, maniaca, schizofrenica, narcisista. pochi aggettivi, ma di sicuro calzanti. Ma un'altra cosa si intuiva, Shizuka era più legata a Drake che alla riuscita di una missione che non le apparteneva, sembrava ci fosse del tenero tra di loro, ma questo lo potevano sapere solo loro.
    Vuoi chiudere quella boccaccia anche solo per un attimo? disse estremamente seccato da quello starnazzare senza senso. Non stai facendo nient'altro che abbattere il morale di tutti e questo non è utile alla missione! Capisco che tu sia preoccupata per il tuo amico ma la rabbia e il continuo starnazzare non lo faranno stare meglio! continuò alzandosi in piedi e facendo un tiro di sigaretta. Smettila di fare supposizioni o ipotesi: il serpente che ha attaccato la sauna - si l'ho sentito anche io - non ha fatto vittime ne ferito nessuno, questo non vuol dire che stiano tutti bene. Ma le ipotesi possono essere milioni e altre milioni se è una sottospecie di evocazione controllata da qualcuno: può essere un veleno a contatto, un'infezione del chakra e perché no, anche un fuuinjutsu! Ma è inutile che si stia a perder tempo qui a litigare fra di noi e a far sangue amaro! Presta attenzione e non perdere di vista il tuo obiettivo! disse indicando Drake che a mala pena si reggeva Se il tuo obiettivo è quello di salvarlo è meglio che ci diamo una mossa! Se è stato infettato da qualcosa dobbiamo scoprire cos'è, se è contagiosa e in che modo è possibile curarla perché, nel caso fosse contagiosa, saremmo tutti fottuti! non che a lui importasse di quei 4 scalmanati, che loro sopravvivessero o meno non era importante, la guida però poteva essere utile Abbiamo una guida, sfruttarla non farà altro che accorciare i tempi, quelli che tu stai inutilmente allungando: troviamo le risposte e lasciamo questo inferno! continuò gesticolando disegnando linee di fumo grigio nell'aria.
    Non so bene chi tu sia. disse squadrando il vecchio che a quanto aveva capito era la guida di cui avevano parlato poco prima Ma sei bagnato, puzzi di acqua paludosa e sei ancora vivo. Dubito che un vecchietto come te possa essere sopravvissuto a qualcosa a cui lui non è riuscito a far fronte fece cenno con la testa in direzione di Drake Quindi, consegnami la spada. disse porgendo la mano aperta al vecchio. Non che non si fidasse ma aveva sentito troppe storie sull'eroe accademico per pensare solo lontanamente che un vecchietto potesse essere più resistente di un ninja.

    Ah Shizuka...io sono qui solo perché non posso fare altrimenti.
     
    .
45 replies since 17/9/2012, 23:01   1239 views
  Share  
.