La Ballata Delle Foglie

QdC | Esplorazione - Bosco delle 1.000 Fonti

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  1. Asgharel
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    Narrato

    °Pensato°
    «Parlato»
    "Parlato" (altri)
    -Citazioni-


    [Abilità/Potenziamenti/tecniche]


    ~Ultime Battute prima di un sonno ristoratore~


    Come prevedibile anche shizuka volle dire la sua ed in un certo senso anche con tutta la dovuta cognizione del caso.
    Le sue parole in fono erano giuste anche se dal punto di vista di Atasuke non erano del tutto condivisibili. Egli infatti, seppur non raggiungendo gli estremi classici degli Uchiha sulla concezione di giusto o sbagliato e di amico e nemico, non si fidava di chi mentiva sulla propria realtà e/o appartenesse ad un villaggio non alleato.

    "Portiamolo dietro e usufruiamone come meglio ci aggrada, ad occhio e croce direi che non ci risulterà comunque difficile rompergli l'osso del collo qualora minacciasse l'esito della nostra missione o l'incolumità dei nostri compagni, no?"


    Atasuke la squadrò con sguardo dubbioso. Di certo lui era stanco ed affaticato a seguito dei vari avvenimenti, tuttavia anche lei aveva qualcosa di diverso, qualcosa di molto differente. Sembrava quasi prendesse la morte di una persona come se fosse una cosa normale, parlava dell'omicidio come se stesse parlando della colazione del mattino. Quel tono lo rese velatamente inquieto, facendogli chiedere che cosa mai potesse averla cambiata a tal punto, anche se non era neppure ben certo di quanto ella fosse realmente cambiata.
    Decise pertanto di lasciare correre per cercare poi di comprendere quella sensazione in un momento ben più opportuno.

    «Nulla in contrario sul portarcelo dietro, anche se dubito possa essere così semplice liberarcene nel caso in cui dovesse mai provare a metterci i bastoni tra le ruote, tuttavia è bene non preoccuparcene troppo, in fondo abbiamo già fin troppe cose a cui pensare senza doverci sobbarcare anche dei sospetti aggiuntivi, tuttavia è bene tenerlo sempre sott'occhio»


    Ed ella di tutta risposta si alzò con il suo immancabile sorrisetto malizioso stiracchiandosi e se ne andò con il suo mantello presso un'altra stanza in cui avrebbe passato il resto della nottata.

    «Beh allora buona notte shizuka, ci vediamo domani»


    Atasuke la salutò con un inchino e poi si rimise ad osservare il panorama al di fuori della finestra per qualche minuto.
    Perse alcuni minuti ad osservare il mondo che scorreva al di fuori del locale per poi passare a quello che restava dei suoi compagni di missione.

    «Alexander, tutto tranquillo? Che sta facendo il kiriano?»

    "Si, tutto tranquillo qui attorno, ed il kiriano... beh... ehm... come dire"


    Il tono di Alexander era un inquietante misto tra il divertito, lo stanco ed il disgustato e gli ci volle un po per narrare le discutibili azioni del kiriano. Atasuke ascoltò basito le parole dell'amico e poi sentenziò con tono deciso.

    «Evitiamo che shizuka lo venga a sapere... Conoscendola è già abbastanza irrascibile così senza che venga a sapere che un suo compagno di squadra appena rintanato nella sua stanza si ammazza di seghe...»


    Fece una smorfia di disprezzo, poi se ne andò a dormire dicendo al compagno di svegliarlo al cambio della guardia.

    [...]


    ~Una nuova giornata~


    La notte era trascorsa e buona parte della mattina era passata insonne per vegliare su drake in vece di Alexandere che per quanto forte e resistente richiedeva a sua volta di tempo per riposare.
    Lento il sole sorgeva all'orizzonte mentre Alexander rapido approfittava del tempo a disposizione per recarsi al piano inferiore a mangiare la colazione. Ci mise poco tempo, tuttavia giusto quanto bastava per udire le nuove voci che correvano per il villaggio, poi fece ritorno con un po di cibo anche per Drake che stava visibilmente peggiorando ogni minuto che passava.

    °Dannazione Drake... Che diavolo hai? Certamente non si tratta di fuuinjutsu dato che non hai simboli tracciati addosso... Non si tratta di una qualche malattia comune, quindi che può essre? Che tu sia stato avvelenato? Bah... Se solo Toru non fosse crepato giù al fiume magari saprebbe dirci qualcosa di più su quello che ti ha colpito°


    Pensava tra se poco prima che Alexander fece nuovamente irruzione nella stanza aggiornandolo su quanto aveva udito in merito ad un serpente gigante che aveva attaccato le terme senza però fare alcuna vittima.

    «Grazie dell'informazione... Credo che sarà utile indagare su questo bestione, soprattutto pert la salute di Drake che mi sta preoccupando sempre di più ogni minuto che passa... Intanto vado a cercare qualche nuova guida, anche se temo che dopo questo attacco alle terme ben pochi saranno disposti a guidarci da qualche parte»


    Dunque scese salutando il compagno con appena un cenno della mano dirigendosi al piano inferiore per gustarsi la colazione ed iniziare a meditare sul da farsi.
    Si guardò attorno vedendo poi ad un tavolo il kiriano intento a scegliere che cosa ingurgitare per prima cosa, quindi lo raggiunse e si sedette al tavolo, notando che nel frattempo Shizuka vagava per la stanza a caccia di informazioni cercando di seguire al meglio il proprio personaggio che per certi versi poco si discostava dalla lunatica Shizuka.

    «Complimenti per la fame... sembra quasi che tu non abbia visto cibo da mesi, oppure hai avuto una nottata intensa... chissà a cosa sono dovute quelle occhiaie...»


    Accennò con tono ironico il compagno nella speranza che gli venisse il dubbio di essere stato scoperto nelle sue "discutibili" azioni private.
    Quando la cameriera giunse nuovamente Atasuke ordinò a sua volta una abbondante colazione che si mise poi a mangiare senza farsi troppi problemi, a differenza del kiriano che ancora non era convito su che cosa avrebbe mangiato in seguito.
    Giunse poi Shizuka che con una indiscussa abilità di recitazione li invitò a seguirla nella sua stanza ad accettare i suoi doni, anche se era ben più che chiaro dal suo segnale che ella voleva discutere con loro delle novità. Tuttavia Atasuke notò un qualcosa che forse Shizuka non avrebbe voluto comunicare. Un qualcosa che probabilmente solo lui poteva notare dato che la conosceva abbastanza bene.

    «Certamente mia signora... ma prego, si sieda intanto qui con noi a farci compagnia, sempre che ciò sia di vostro gradimento...»


    Accennò quindi un inchino, per quanto gli concedesse inchinarsi la posizione seduta, poi le fece cenno con la mano di accomodarsi presso una delle sedie presenti prima di rimettersi a mangiare con la dovuta calma ma senza perdere troppo tempo.
    Ebbe a malapena il tempo di finire il pasto prima che una interessante concatenazione di eventi prendesse piede. La porta sbattè e per lo spavento la cameriera fece la doccia a Shizuka con la caraffa d'acqua che stava trasportando.
    Atasuke cercò di capire chi mai avesse deciso di irrompere in tale modo temendo per il peggio, poi vide con enorme stupore che si trattava di Toru, inspiegabilmente sopravvissuto.
    Già dal primo momento Atasuke non sapeva se essere lieto della ricomparsa del vecchio o se dovesse temere per la sua vita, non tanto per il vecchio quanto piuttosto per il fatto che avrebbe potuto rovinargli la copertura in meno di nulla.

    "TU! COME TI E' VENUTO IN MENTE DI MOLLARMI LA'??"


    Shizuka con la sua solita irruenza intervenne rapida ad afferrare il vecchio mentre la sua ligua ancora più rapida già inventava una nuova frottola per cercare di sviare l'attenzione dalla grana che si stava generando.
    Atasuke, coscente del fatto che non fosse il caso di ignorare gli eventi ed ancor meno era il caso di arrischiarsi in un supporto fisico, intervenne con le parole a supporto della compagna.

    °Dannazione, roppo rapida per non destare sospetti... meglio provare ad intervenire in qualche modo e confondere i presenti, senza contare che avendo accusato me ha già attirato troppa attenzione su di me e se non ne rispondessi potrei passare per elemento sospetto e questo è un male°

    «Ma allora sei vivo! Dannati gli dei... Quanto ti ho cercato nella foresta! Dannazione a te malnato di un vecchio che te ne sei andato in giro da solo senza avvisare nessuno»


    Si rivolse quindi a Shizuka con tono sorpreso.

    «Dunque costui è vostro zio... In quali modi inaspettati agiscono gli dei... Se volete seguirmi, ho delle cose da rendervi, il buon vecchio quando si è avventurato da solo per la foresta aveva dimenticato un po di cose»


    Fece quindi cenno a tutti e tre di seguirlo per cercare di evitare di attrarre ulteriormente l'attenzione con una discussione pubblica, specie dopo quello che era accaduto poco prima alle terme.

    [...]


    Quando tutti furono nuovamente nella stanza Atasuke non ebbe tempo di aprire bocca che Shizuka partì come suo solito con una delle sue sfuriate. Avrebbe potuto tentare di fermarla, ma ben sapeva che ciò non sarebbe servito a nulla, quindi la lasciò parlare e lasciò a sua volta che il kiriano rispondesse all'amica cercando di restare al di fuori di quella discussione dalla dubbia utilità.
    Ascoltò con attenzione entrambi, tutto ciò che i due dissero ed urlarono, poi, notando che era caduto il silenzio, Atasuke squadrò sottecchi i presenti e poi, con tono quasi annoiato prese a parlare a sua volta.

    «Avete finito? Molto bene... Andando con ordine: Toru, mi dispiace per quello che è accaduto, ma credevamo tu fossi morto, eri sparito sott'acqua trascinato giù da un coccodrillo e non sei più riemerso, inoltre guarda il nostro compagno in che stato è ridotto... inoltre è interessante notare che sei tu a farci la predica dopo le svariate persone che tu stesso hai ammesso di aver lasciato indietro a seguito degli attacchi delle streghe...»


    Portò quindi lo sguardo su Shizuka cercando di passare ad un tono più accondiscendente nella speranza che in quel modo riuscisse in qualche modo a sedare il suo furore.

    «Comprendo le tue parole ed hai ragione, tuttavia devi ammettere che le possibilità sono troppe per iniziare ora a cercare di trovare una soluzione. Dobbiamo agire con calma e stando attenti a non fare ulteriori errori. Ora abbiamo nuovamente un team in grado di operare, quindi da questo momento possiamo nuovamente tornare ad operare, tuttavia non è il caso di incasinarci ulteriormente facendoci la guerra tra noi»


    Il suo tono era calmo e pacato, ed il suo sguardo tradiva una tenerezza forse anche eccessiva per la situazione, tuttavia quando passò al kiriano cambiò sia il tono che lo sguardo, passando ad uno molto meno tenero e ben più serio e deciso. In quel momento sentiva in se la natura uchiha più di quanto la avesse avvertita prima.

    «Yagura, comprendo anche le tue parole ed in effetti non hai torto, tuttavia seda a tua volta la lingua. Arrivare a questo tipo di discussioni è deleterio tanto quanto sparare affermazioni a ciclo continuo. Poi sappiamo bene che sei qui solo perchè non hai altra scelta, ma proprio per questo motivo, cerca di ricordarlo prima di aprire la bocca con altri sproloqui incontrollati come questo»


    Si prese una nuova pausa per prendere fiato ed acquisire una posa più ispirata.

    «Quindi, signori, a questo punto non ci resta che continuare con il nostro cammino. Toru, gentilmente, dicci tutto quello che sai su un serpente marino gigante, sulle sue abilità, sul motivo dei suoi attacchi senza fare vittime e di cosa potrebbe aver fatto al nostro compagno e sull'eventuale legame con le streghe, poi ci racconterai come sei riuscito ad uscire vivo dall'attacco al fiume senza che quel bestione ti attaccasse. Comprendo bene che ora non ti fidi più di me, tuttavia mi pare che tu abbia ancora bisogno di una scorta per raggiungere le tue fonti, quindi se vuoi possiamo ancora accompagnarti la, ma solo a patto che tu dia una mano a noi ora per riuscire a capirci qualcosa da tutta questa storia, detto ciò a te la parola, poi se gentuilmente vuoi prestare la tua spada alla nostra nuova conoscenza cosicchè posa tranquillizzarsi te ne sarei grato»


    Non aggiunse altro finchè non potè udire le parole di Toru stesso. In quella particolare situazione in lui si era risvegliato il lato del leader, di quello a cui piaceva avere un grado di comando e che molto spesso riusciva a tirare fuori il modo di uscirne vivi e di guadagnare la altrui fiducia.
     
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