Ombra e Fiamme

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    Verso il Cancello






    Un pacco decisamente rumoroso, che gli buttò giù la porta di casa senza troppi complimenti. La casa ripagò con un calcinaccio di dimensioni non troppo elevate, ma del tutto impossibile da prevedere. Un mattone [pot. 5] gli sarebbe caduto esattamente sopra la testa, un meritato benvenuto.

    Rospo di merda, non sai neanche cosa ti succede attorno e stai sempre a fare il grosso.
    Manco da 3 giorni comunque, non da cinque, rivediti il calendario, oppure smettila di limonare con i rospi, alcuni son velenosi.


    Disse tagliando corto il discorso per poi drizzarsi in piedi un po’ barcollante e rivolgersi al ninja sostituto di Diogene.

    Quindi il Colosso ha mandato te?

    Disse squadrando l’uomo: fisico imponente, ben piazzato, carnagione scura e capelli chiari, un jonin. Il konohaniano pensò tra se e se che poi non era troppo male lo scambio, soprattutto perché Diogene non gli avrebbe mai mandato una pedina così inutile. Prima di riprendere parola si sarebbe avvicinato ad Hoshi e salutatolo con un lieve sorriso e una pacca sulla spalla gli avrebbe ficcato la grossa mano nel sacchetto per estrarla gonfia di castagne, il chakra adesivo su quella superficie grande quasi come una padella aveva estratto all’incirca mezzo chilo di castagne, ma il Colosso non dimenticò la buona educazione, ringraziando dopo aver prelevato i frutti.

    Dovresti provarle glassate Hoshi, goloso come sei ti farebbero impazzire, ma non so se gli zuccheri ti facciano bene.

    Disse, “vagamente” riferito all’iperattività della saetta sunese.

    Piacere mio Omoi. Contrariamente a quanto può sembrare Konoha è cambiata e non di poco.
    Ma sedetevi ora, non ho poco da raccontarvi.


    Disse mentre prendeva posto su una delle travi scoperte del solaio, nonostante il pavimento avesse ceduto la trave reggeva bene, e nonostante si stesse con le gambe all’aria, la trave con la sua parallela, erano l’unico punto della stanza in cui poter parlare faccia a faccia. Se qualcuno avesse avuto delle rimostranze si sarebbe limitato a battere sulla trave decantandone la sicurezza per invogliarlo a prendere posto.

    Che volete farci, non ho troppa voglia di comprarmi una casa e mi arrangio.

    Disse facendo spallucce.

    Comunque, bando alle chiacchere.
    Drake, sei un ignorante, nemmeno sai cosa ti succede attorno. Hoshi, la situazione è grave, prestami orecchio e resta concentrato, o questa volta potresti veramente scottarti il tuo piccolo culetto sunese, ben più di quanto il sole del deserto non faccia. Omoi, mi fido di te come di chi ti ha mandato, spero sarai d’aiuto.


    Decise di iniziare il discorso con quel breve preambolo, giusto per rimarcare quanto la situazione che aveva da esporre fosse delicata.

    Drake, nella periferia abbandonata a sud, a pochi passi dal quartiere Yamanaka, c’è un posto tutt’altro che comune ne sei a conoscenza?

    Lasciò passare qualche secondo per dare spazio all’ovvia risposta.

    No, ovviamente, pare che la cosa sia stata seppellita con una maestria incredibile.
    Konoha li nasconde il suo più grande tesoro, e al contempo la sua più grande croce.
    La volpe. È sepolta a decine di metri sotto il suolo, sigillata.


    Attese qualche secondo, chiedendosi se le parole che aveva usato erano giuste, i quattro vocaboli che aveva pronunciato non gli sembravano sufficienti per una rivelazione simile, ma dopotutto lui non era un letterato.

    Quella bestia è potente, neanche potreste immaginarvi quanto la sua sola volontà possa fare.

    Passava lo sguardo da un individuo all’altro, fissando esclusivamente gli occhi.

    Ma il pericolo è uno soltanto: il suo sigillo lentamente si consuma, e dallo stesso punto in cui è passata la sua mente presto potrebbe passare un braccio e poi tutto il suo corpo, portando con se uno degli incubi peggiori che Konoha conosca.
    Voi siete qui per questo: aiutare me contro la bestia.
    Quattro contro uno, chi vince mangia l’altro.


    Il tono con cui avrebbe sottolineato mangia avrebbe potuto inquietare Drake e Hoshi, che non conoscevano troppo bene il Colosso nei suoi momenti di pura frenesia, forse Omoi avrebbe colto quella nota di somiglianza che avvicinava Raizen a Diogene: la passione per la battaglia.

    In pochi a Konoha sanno della sua presenza, tra quei pochi la polizia non è inclusa, l’amministratore stesso non lo è. Forse solamente il kage è a conoscenza di un segreto che viene volutamente spinto nel dimenticatoio, e sarebbe anche andato tutto bene se questa generazione della foglia fosse equiparabile ala prima, ma purtroppo non è così.
    Per cui, in soldoni, la volpe può andare solo da una parte.


    Concluse la frase battendo sul suo petto, e per quanto quel gesto fosse primitivo una mente attenta vi avrebbe potuto cogliere dell’enfasi, ed una forte volontà che mandava un solo messaggio: io porterò quel peso, soltanto io.

    Per cui, se il messaggio che vi avevo spedito per convocarvi vi ha permesso di prepararvi al meglio vi direi che si parte subito, ma fate un vostro ai vostri avi. Il demone ha già preso una vita, e i suoi capricci potrebbero volerne delle altre.
    Inoltre, la polizia di Konoha cerca di risolvere la cosa con i suoi metodi, ma spero che Drake possa fare qualcosa per essa. In caso contrario avremmo un buon antipasto. Ma dopotutto siete qui per un unica ragione: siete i più forti.


    Durante l’ultimo piccolo discorso si era alzato ed aveva rovesciato il suo letto palesando l’arsenale che vi nascondeva al suo interno, da cui prelevò una lunga katana, una nodachi, per poi assicurarla alla cintola.
    Una volta estratta parte della lama dal fodero per assicurarsi del suo stato si sarebbe voltato verso i tre e con il sole che gli brillava negli occhi avrebbe parlato.


    Se siete ancora qui siete pronti, usciamo da questa bicocca. Ci organizzeremo meglio nel breve tragitto, in cui mi parlerai di te Omoi, non so cosa devo aspettarmi dalle tue abilità.

    Avrebbe sfondato la finestra per poi utilizzare il chakra adesivo sulle mani, e scomparire sopra lo stipite con una fluente giravolta che presto portò i suoi piedi a contatto con la parete verticale, non gli piacevano le scale.
    Di li verso il palazzo e verso la volpe. Ancora non sapeva se per Konoha o se per se stesso.
     
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    ..La Volpacchiotta Coccolosa..
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    Sembrava che anche una terza persona fosse giunta li al cospetto del gigante di Konoha, uno strano vecchio piuttosto grosso, di sicuro Hoshi era il più piccolo e mingherlino in mezzo a tutta quella gente. Il sunese rimase in silenzio continuando a mangiare le castagne i suoi occhi lo guardarono attentamente per qualche istante prima di dare voce all’ovvio.

    -Un vecchio!!!..-


    Il rosso rimase ad ascoltare le parole del vecchio, sembrava un tizio apposto in fondo tutti i vecchi lo erano o almeno così la pensava il Chikuma. Nonno Omoi era stato mandato da Diogene il colosso di Oto con il quale aveva affrontato l’ardua missione nel paese di smeraldo. Quando il gigante gli chiese una castagna il rosso allungo entrambe le braccia con il sacchetto, sembrava che il suo sorriso riuscisse a coprirgli metà del viso.

    -Mangiane pure quante ne vuoi nonno Omoi!!!.. sono davvero buonissime e si anche con la glassa devo essere.. EEEEHIIII!!!-


    Raizen era arrivato al sacchetto e lo aveva svuotato per metà con una sola manata, ancora una volta quello stronzo gli stava togliendo il cibo di bocca, mesi di prigionia con quel tizio avevano segnato a vita il rosso che ora temeva di restare sempre senza cibo, Raizen lo aveva traumatizzato a tal punto che ora Hoshi mangiava sempre ad ogni occasione e sembrava fare bene. Il rosso dopo qualche furibonda imprecazione avrebbe seguito il gruppo all’interno del rudere, era finalmente giunto il momento di capire che diavolo stava succedendo.


    Il Chikuma rimase in silenzio per tutto il tempo continuando a masticare castagne con una cadenza quasi sistematica, si era appollaiato il più lontano possibile dal gigante di konoha ed era rimasto in silenzio ad ascoltare, sembrava che le cose cominciassero a farsi piuttosto interessanti, di sicuro quel giorno non si sarebbe annoiato, neanche un po’. Quando Raizen ebbe finito di parlare Hoshi si sarebbe alzato con fare piuttosto calmo, sembrava quasi non avesse capito niente anche se così non era. Raggiunta una delle finestre avrebbe guardato fuori continuando a mangiare, quindi si sarebbe voltato verso il resto della banda.

    -Beh allora?!.. che stiamo aspettando?!.. andiamo si o no a prendere a calci in culo questa volpe?!..-


    Sembrava quasi che il rosso avesse appena detto di andare a tirare su margherite, e forse per lui il piacere di una sfida del genere poteva essere paragonato al piacere provato da una dodicenne in un rigoglioso campo di margherite. Gettatosi dalla finestra avrebbe manipolato il vento attorno a se per seguire il resto dei ninja in volo presso il luogo dove il demone stava incatenato e pronto a dare sfogo del suo immenso odio per gli esseri umani.

     
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  3. The_Drake
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    Un arrivo inaspettato fù quello del giovane rosso di Suna, suo compagno di missione ad Iwa, ed uno degli scagnozzi del gigante di Oto, il suo sensei maledetto: ma cosa stracavolo stava succedendo? Non era stato avvertito dell'arrivo di due persone di quella portata alla Foglia o le avrebbe ricevuto lui stesso: si vede che malgrado tutto i guardiani stavano cazzeggiando senza la sua presenza a tenergli in riga. Hoshi, vorrei saperne di più...comunque benvenuto a Konoha, mi spiace di non averti aspettato all'ingresso come si sovviene agli ospiti graditi e di una certa rilevanza, me ne scuso. Disse al jonin di Suna, prima di rivolgersi all'altro anziano shinobi. vedo che "paparino" ha agganci ovunque ormai e che non si scomoda più a lasciare Oto...comunque piacere Omoi. Disse, prima di tornare sull'altro suinobi di Konoha, che ancora non si era degnato di una risposta al gruppo in quella casupola distrutta e dalla porta devastata e staccata dai cardini.
    Attese senza rispondere al gigante, fino al momento in cui qualcosa che non sentì arrivare qualcosa di scottatnte alle sue orecchie. Non controllo i movimenti del Kage o comunque del consiglio, come tu sai sono loro che giocano nell'ombra nel governare Konoha...anche se la mia carica mi permette di sapere più cose del resto dei ninja del Fuoco, sono comunque limitato. Pazzesco in ogni caso...si vede che dopo la morte dell'ultimo portatore della volpe, qualche anno fà, i gruppi speciali o il Kage o chicchessia ha gestito l'incatenamento della bestia di nascosto e senza che nessuno se ne accorgesse. Conosco poco l'ultimo ninja che portava in grempo Kyubi ed apparte un pugno che l'ha messo a dormire in ospedale, non sò altro... Era ancora giovinastro quando aveva combattuto con il portatore del demone, che forse ancora inesperto o troppo superbo nel suo potere, gli aveva dato la possibilità di distruggerlo con un solo pugno ben piazzato nel viso: ma era ancora vivo all'arrivo in ospedale, anche se ridotto in stracci; Forse crescendo il jinchuriki era diventato debole e la volpe si era sbarazzato dell'involucro portandolo alla morte.
    Sentì il susseguirsi di informazioni. E così avrò la possibilità, la seconda in vita mia, di prendere a calci la volpe: ottimo. L'unica cosa che mi chiedo è perchè tu sappia tutto ciò, Raizen...ti sei invischiato in qualche modo in affari che non erano i tuoi, schiavo forse dalla tua volontà di potere...sei conscio che se quello che dici è vero, tu sei uno degli obbiettivi della bestia? Preparati...preparatevi tutti come mai non avete fatto: dicono che i Bijuu rispetto ai Jinchurikii non siano poi così forti, ma conoscendo i loro potenziali non voglio nemmeno immaginare in cosa stiamo andando incontro. Comunque, per la polizia, se di polizia effettiva si tratta, me ne occuperò io permettendoci il passaggio nella tana senza problemi... Sapeva che quella non era polizia, ci sperava con tutto il cuore che lo fosse, ma quasi sicuramente il quartetto avrebbe dovuto affrontare il gruppo più temuto di Konoha prima del dovuto.



     
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    Allora era vero....ahahahah stavamo davvero andando nella tana del Nove Code, l'essere più forte che il mondo ninja avesse mai visto! Diogene aveva vinto la scommessa, ma come diavolo faceva a leggere così bene gli intenti dei suoi allievi ed alleati? Tutti e tre gli altri membri del team sembravano entusiasti e fui felice di constatare che i dati che avevo su di loro corrispondevano a verità: Hoshi era un tipo impulsivo e sprezzante del pericolo forte dei suoi mezzi ma sicuramente spinto da una buona dose di incoscienza; era incredibile che avesse raggiunto un simile livello a quell'età. Drake invece era il classico ninja che, al termine di una fase di intensa crescita, era maturato fino a saper coadiuvare il raziocinio e lo spirito di fuoco che da sempre apparteneva ai ninja di Konoha; inoltre aveva detto di aver già affrontato la Volpe e questo era un vantaggio non indifferente! In ultimo, ma non meno rilevante, il recupero di Raizen che aveva semplicemente dell'incredibile; espose la situazione in maniera chiara ma si leggeva dalle sue parole l'irrefrenabile voglia di mettere le mani sul ricco bottino...oh, ci sarebbe stato da divertirsi!

    " Prima di ogni cosa è doveroso che vi dica di cosa mi occupo. Sono un ninja sensitivo forgiato nelle fucine otesi dall'unica necessità di gestire i nostri due demoni; al contrario del tuo vecchio clan, Drake, al Suono non abbiamo ninja naturalmente predisposti in questa arte. So erigere barriere e comporre sigilli di confinamento; dunque sono uno shinobi prevalentemente da supporto sebbene non disprezzi lo scontro ravvicinato. "

    Avevo detto tutto e niente ma sarebbe apparso chiaro che quando ero stato mandato lì, il Mikawa aveva già capito di cosa si stesse parlando.

    " Raizen hai chiamato ninja forti ma ho visto solo un uomo saper fronteggiare un Demone completamente liberato e per numero di code non valeva nemmeno un quarto del potere dell Volpe. Ci serve un preciso piano d'azione, sono stato abituato a ragionare in questo modo, quindi, ora che hai tutti gli elementi, dicci cosa troveremo, come avanzeremo, tutti gli obiettivi della missione in ordine di importanza e a quale prezzo sei disposto ad ottenerli. Immagino che Konoha non lo abbia piazzato nella prima grotta sotterranea trovata, ci saranno sicuramente dei meccanismi di sicurezza; a riguardo puoi dirci qualcosa? In ogni caso combattere contro il Nove Code nell'entroterra sottostante Konoha non è il massimo della sicurezza per il villaggio, se la faccenda dovesse complicarsi sarebbero guai seri..."

    Il che poco mi importava; avrei dato via metà dei miei anni e decine di vite umane per fronteggiare quel truculento ammasso di chakra. Forse anche il foglioso la pensava come me, tuttavia Drake era ora li presente e il colosso avrebbe dovuto mantenere un certo ritegno. Potevamo sconfiggere il più potente di tutti i demoni? No ma forse non sarebbe stato necessario, forse sarebbe bastato meno per sigillarlo. Speravo anche che il periodo di costrizione avesse indebolito le membra della creatura; inoltre se il falso Hoshi era migliorato quanto si diceva in giro e Drake anche avesse raggiunto il livello auspicato da Diogene, avremmo avuto un potenziale offensivo che non avrebbe fatto rimpiangere l'assenza del garth, del Mizukage o della forza portante del Sette Code!

    Quei poveri stolti non lo sapevano ma da questa avventura difficilmente ne sarebbero usciti vivi!

     
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    Nella bocca dell'inferno







    Il Colosso non potè evitare di lasciarsi sfuggire una risatina quando Omoi parlò, era abbastanza chiaro perché l’uomo stesse insieme a Diogene: erano simili, entrambi sapevano quando, come e cosa dire, ed Omoi aveva decisamente detto poco.

    Questo era scontato, decisamente.
    Ma vorrei partire con degli avvisi prima di tutto.
    Temo di conoscere l’uomo di cui parli, Omoi, è decisamente più forte sia del rospetto, ed anche se non di troppo anche di Hoshi. Per cui il primo passo è uno ed unico: azioni solitarie sono assolutamente negate, porterebbero alla morte certa, senza se e senza ma, non state affrontando una bestia troppo grossa.
    È un demone, la sua scala di potenza è del tutto differente da qualsiasi cosa possiate immaginare, se voi immaginate infinito, state certi che lui può arrivare oltre.


    Poi si rivolse a Drake, infischiandosene del suo titolo di amministratore.

    Chiaro rospetto? Puoi anche aver dato un pugno a quello sfigato che un tempo chiamavamo jinchuriki, ma anche io l’ho conosciuto, e credimi, è come vantarsi di aver affrontato un maremoto stando tranquillamente seduti dentro una vasca.

    Poi, nuovamente parlò al gruppo, iniziando ad esporre il piano.

    Il villaggio non rischia troppo, e se anche fosse il danno più grande sarebbe il collasso della periferia disabitata, farebbe solamente un piacere alle ditte di demolizione, per non parlare della profondità a cui si trova, probabilmente se qualcosa di irreparabile dovesse succedere il peso della terra soprastante sarebbe quantomeno efficace ad immobilizzare fisicamente la volpe.
    Ma a noi di questo non frega un fico secco, noi stiamo scendendo all’inferno per vincere.
    Arrivati all’edificio ci troveremo un'unica botola in cui calarci, da li una serie di cunicoli, ci porteranno parecchio in profondità, hanno parecchie diramazioni ma ho avuto la cura di segnarle la prima volta che mi ci sono addentrato, per cui troveremo la via con semplicità.
    Tuttavia le grane con la polizia potrebbero portare degli scomodi ospiti, ma non faticheremo a liberarcene.


    Continuando nel discorso si sarebbe rivolto ad Omoi.

    Omoi. Puoi creare le barriere, dovrai crearne tante, una deve sigilare l’area dello scontro, non dobbiamo ledere i cunicoli, altrimenti resteremo imprigionati li sotto. Quel posto ha un'unica ragione d’essere: far dimenticare al mondo che quel demone esiste, e se non fosse per il disarmante potere di quella creatura, difficilmente prevedibile, ci riuscirebbe benissimo. Inoltre, se hai un modo, devi cercare di avvantaggiarci, ostacolando il demone o sfruttando la tua esperienza. Non mi intendo troppo di barriere, ma qualche scudo istantaneo contro l’irruenza della bestia potrebbe essere efficace, non te lo domando formalmente in quanto potrebbe essere complicato se già mantieni altre barriere, però presta attenzione, potresti essere vitale.

    Poi si rivolse a Drake.

    Rospetto, tu sarai di supporto a Omoi, puoi fornirgli chakra e soprattutto devi difenderlo, è la chiave per la riuscita di questa missione, ma il tuo ruolo sarà duplice, starai a cavallo tra attacco e difesa, una rete praticamente, visto che Omoi non è un bamboccio saprà cavarsela se qualcosa passerà oltre di te. Ma prega che io muoia se passa qualsiasi cosa più pericolosa di “qualcosa”. Ripeto che non voglio azioni solitarie.
    Inoltre dovrai fare in modo che qualsiasi cosa esca da me ed Hoshi abbia la forza dei tuoi rospi.


    Poi scartò su Hoshi.

    Hoshi.

    Sorrise.

    Linea frontale insieme a me.

    Poi si interruppe, riflettendo con aria grave.

    Questo è il piano generale, li dentro potrebbero essere cambiate parecchie cose, è purtroppo, come sempre credo, ci sono delle incognite, cercare di definire ulteriormente porterebbe solamente a correre su un binario sbagliato, e deragliare non è mai un bene, per cui, decideremo il da farsi ad ogni cambio.
    Non posso fare altro che dirvi di restare alle mie spalle, non per supponenza, ma tra voi, forse escluso Omoi, sono l’unico a sapere cosa ci aspetta li sotto. Ma non temete, la mia testa calda riconosce i suoi limiti, se occorrerà verrete interpellati, sempre e comunque.


    L’edificio era in vista, pareva tranquillo, nessuno forse era andato a stuzzicare il drago dentro alla sua tana.
     
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    La missione che li aspettava non era affatto una passeggiata. Un gruppetto di quattro ninja contro il demone più potente che il continente avesse mai visto o quasi, le cose si facevano dannatamente interessanti e le castagne abbondavano ancora dentro al sacchetto anche se le mandibole del rosso non si erano fermate per un istante. Raizen aveva pensato e studiato tutto nei minimi dettagli, doveva sapere di quel mostro nel sottosuolo di Konoha da un bel po’.


    Nonno Omoi si sarebbe occupato della retroguardia e del supporto puro, con le sue abilità di sigillo e di erigere barriere si sarebbe dimostrato un abile guardiano, Drake invece sarebbe stato il playmaker della situazione diviso tra attacco e difesa avrebbe dato il massimo supporto alle due punte di sfondamento Hoshi e Raizen che avrebbero dato il tutto e per tutto per ledere la volpe. Hoshi era abbastanza sicuro delle sue capacità, aveva assorbito tutta la conoscenza del clan Chikuma dentro di se e anche se ormai gli mancava poco da vivere ancora come essere umano non aveva intenzione di trattenersi. Da quando aveva scoperto di non essere altro che un contenitore il rosso, o meglio la sua copia prendeva tutto con estrema leggerezza assaporando ogni istante la vita.


    Azioni solitarie non avrebbero portato a nulla, di questo ne potevano essere certi, la volpe era la fonte di chakra più violenta del continente, controllarla e domarla non sarebbe stato affatto semplice. Solo una cosa preoccupava il rosso, il campo di battaglia. Era abituato a combattere nel sottosuolo, gli addestramenti come Konen’nin lo avevano preparato anche a quello, ma ciò che temeva era di doversi limitare per non coinvolgere con la sua nuova potenza anche gli alleati, di certo non potevano immaginare che il rosso ora possedeva un arsenale in grado di radere al suolo un intero villaggio.


    Hoshi sarebbe rimasto in silenzio continuando a mangiare castagne annuendo alle affermazioni di Raizen, non aveva intenzione di fare niente di più e niente di meno di quello che gli veniva ordinato di fare. Aveva raggiunto Konoha per aiutare un amico ed era quello che aveva intenzione di fare.



     
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  7. The_Drake
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    Il piano era semplice, qualcosa che non doveva fallire: avevano un ninja sensitivo con capacità di sigillare le zone dove passava, ottimo per mantenersi una via di uscita o per indebolire la volpe; Avevano una "rete", così era stato soprannominato Drake, che avrebbe dovuto difendere il sigillatore e attaccare allo stesso tempo; Due ninja d'attacco che avrebbero dovuto combattere contro il bestione in prima linea.
    La responsabilità del villaggio era molto più nelle mani dell'eremita che in quelle del Colosso: da come parlava sembrava sicuro della riuscita del piano, ma c'era qualcosa di tenebroso nel modo di porsi che aveva che non facevano intendere nulla di buono; Come era fermamente convinto, l'eremita dei rospi, che Raizen potesse esser stato corrotto dal potere della Volpe e questo lo avrebbe potuto metter in pericolo durante la battaglia. Forza Cigante, guidaci verso la tana della volpe. Concluse Drake.
    La sua convinzione lo faceva molto dubbioso sugli eventi futuri e questo lo avrebbe mantenuto attivo e attento a ciò che gli succedeva attorno; Poi non si fidava minimamente della presenza di Omoi dentro tutta quella faccenda, considerando che avrebbe visto una delle zone nevralgiche di Konoha senza nemmeno dover cercare, perchè invitato: Il Colosso di Oto avrebbe sicuramente fatto prezioso uso di quelle informazioni e questo non era un bene se, allo stesso tempo, teneva sotto smacco uno degli Amministratori.
    Avrebbe preferito far partecipare Alexandra Senju in quella missione rispetto all'emissario del Suono, proprio perchè possedeva la capacità giusta per controllare Kyubi e il suo chakra: ormai il dado era trattoe anche parlandone con l'Ikigami, non avrebbe potuto cambiare nulla, dato che ormai dovevano partire da un momento all'altro.


     
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    Nei modi e nei tempi che Raizen avesse deciso il gruppo sarebbe giunto alla misteriosa porta. Il trucco il Colosso già lo aveva scoperto, ora era necessario scegliere solamente quale dei quattro componenti avrebbe dovuto sacrificare metà della sua riserva di chakra. Quel fuuinjutsu nella sua semplicità rappresentava un deficit affatto trascurabile, un consumo di energie che avrebbe reso il dungeon a seguire di ancor più difficile risoluzione. Chi avrebbe sacrificato l'aspirante Jinkurichi del Nove Code?

    Una volta entrati, la stessa botola a due perni collocata nella vuota stanza della prima volta avrebbe atteso il giovane di Konoha e il suo gruppo.
    A tre metri dal passaggio, tuttavia, il manico in ferro avrebbe iniziato a sciogliersi, colando sul legno. Un banale trucchetto per fermare fortunosi fin li giunti oppure qualcosa di più complesso? Bhè la pavimentazione e il legno avrebbero dimostrato una resistenza alla rottura non indifferente; un jutsu difensivo era stato piazzato e chi lo aveva fatto non era uno sprovveduto [Potenza 80, durezza 4]...le fessure che contornavano l'apertura erano troppo strette persino per le minute dita del giovane sunese. Inoltre Raizen sapeva cosa sarebbe accaduto se qualcuno avesse toccato quella superficie ed era davvero improbabile che ricordasse la cantilena intonata dal vecchio ninja la prima volta.

    Se fossero riusciti ad aprire/rompere/sciogliere/disintegrare/bucare la botola, il buio più assoluto gli avrebbe aspettati. Il colosso sapeva che dieci erano i metri che li separavano dal suolo...in questo caso, se il gruppo si fosse calato sottoterra, la caduta sarebbe stata interminabile. In forte senso di ansia e paura gli avrebbe colti tutti indistintamente; un salto nell'oscurità che probabilmente aveva una sola via di uscita.


    jpg



    CITAZIONE
    Sarei voluto andare avanti nel dungeon ma già siamo a tre livelli di ipotesi, quindi meglio fermarsi qui.


    Edited by DioGeNe - 11/12/2012, 21:32
     
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    Raccolti i vari assensi annuì alla richiesta di Drake e con un cenno della testa li invitò a seguirlo, ancora pochi metri e sarebbero giunti dinnanzi al loro palazzo, un palazzo anonimo, vecchio e in procinto di diventare una di quelle aree da riqualificare che presto sarebbe stata presa di mira da qualche urbanista in cerca di quattrini. Ma visto il segreto celato li sotto probabilmente sarebbe rimasto una zona ad alto rischio per sempre.

    Questa è l’entrata.

    Annunciò schiudendo la vecchia porta in legno che proteggeva da occhi indiscreti il grosso cancello di ferro, per poi battervi con un pugno dimostrando quanto la sua massa fosse imponente.

    E dal suono potete capire che ci separano dall’interno parecchi centimetri di acciaio abbastanza tosto e probabilmente rinforzato da qualche sigillo, idem per le pareti.
    Quel sigillo è la cosa che al momento ci darà più grane, Hoshi, Omoi, voi due potreste riuscire a neutralizzarlo, ciò che so è poco, ma potrebbe servirvi: attivarlo la prima volta mi ha del tutto spompato, diciamo dimezzato, l’attivazione del sigillo comporta l’apertura della porta.
    Se il chakra che gli viene donato, diciamo, non è sufficiente il sigillo si palesa sul portone con delle scritte che sembrano incandescenti. Guardate cosa riuscite a fare, scioglierlo sarebbe un buon vantaggio se qualcuno ci ha preceduto.


    Dopo il preambolo avrebbe lasciato spazio ai due, aspettando da loro notizie, in caso di esiti contrari alla disattivazione del sigillo avrebbe fatto una smorfia che pareva comportare per lui un gran peso.

    Drake, non so troppo di cosa i rospi ti hanno insegnato, ma ho visto partire delle grosse bestie dalle tue mani, e visto che erano tecniche immagino che tu abbia chakra a sufficienza da aprire la porta, o altrimenti per recuperarlo una volta perso. Per cui la porta ti spetta di diritto.

    Scelta logica, pulita e cristallina in caso di fallimento, nessuno era più adatto a quel ruolo se non l’elemento del gruppo che poteva recuperare chakra così rapidamente. Una volta aperto il portone ed entrati nella stanza il Colosso avrebbe intimato al gruppo di fermarsi, appena pochi passi dopo la porta.

    Fermi, non so quanto qui dentro possa essere cambiato, al momento potremmo anche essere dentro lo stomaco di chissà quale gigantesca evocazione, Omoi, sai dirmi qualcosa? È sicuro? I tuoi sensi dovrebbero poterci aiutare.

    Disse al grosso ninja, quasi bisbigliando, non voleva fare troppo rumore per non destare sospetti e rintracciare eventuali intrusi nei cunicoli sottostanti non sarebbe stato difficile per un sensitivo seguace di Diogene, un tizio che gli alleati gli sceglieva solamente nella prima categoria.
    Senza muoversi, dopo l’eventuale risposta di Omoi avrebbe ripreso a parlare.


    Quella botola che vedete li infondo credo abbia un altro sigillo, il vecchio quando mi portò nei sotterranei lo sciolse a voce, per cui credo che sia di un altro livello rispetto alla porta, era capace di liberare dei tentacoli di energia, quindi prima di toccare la botola dobbiamo essere sicuri di poterla aprire.

    Avere nel proprio team due esperti di sigilli era utile, era la prima volta che il Colosso aveva il controllo totale su una missione, la cosa lo rendeva sufficientemente orgoglioso, anche se la tensione attuale gli permetteva di non pensare troppo a quel particolare e concentrarsi maggiormente sugli esiti delle sue scelte, nel mentre che i due shinobi facevano il possibile per esaminare la botola raizen avrebbe consigliato a Drake di recuperare il chakra come meglio poteva, fornendogli tempo, a scapito di contrattempi, per recuperarlo del tutto.

    Il raggio d’attivazione pare essere parecchio ridotto, quasi a contatto, per cui potete avvicinarvi se Omoi non rileva particolari manipolazioni all’ambiente per mano di terzi.

    Se Omoi avesse dato il via libera Raizen guardando il manico sciogliersi si sarebbe incupito.

    No, quello qui non era decisamente presente, qualcuno vuole impedirci o di passare o di seguirlo, quindi qualcuno sa che saremmo venuti o vuole risolvere la cosa con i suoi metodi.
    Non so quanto sia saggio, ma se i nostri esperti...


    Disse mentre guardava Omoi ed Hoshi.

    ...Non trovano soluzioni direi che c’è da allargare questa botola con una buona dose di distruzione.

    Continuò, strizzando l’occhio solamente al sunese, che probabilmente avrebbe potuto portare tutti al piano inferiore con pochi sforzi.

    Non esagerare però, voglio che ci rimanga della terra sotto i piedi, cascare come dei sacchi di patate per dieci metri non sarebbe piacevole.

    Appena avvolti dal buio la voce di Raizen sarebbe tuonata nella stanza come un fulmine a ciel sereno.

    Immobili!
    Non sia mai che i tre villaggi più forti si facciano mettere nel sacco da un po’ di buio!
    Drake, puoi capirne qualcosa? Qualcuno dei tuoi rospi potrebbe? Il primo hokage era famoso per una tecnica simile, non vorrei che un tranello simile ci rendesse vittima di trappole banali con la vista funzionante!
    Se evocare la tua creatura ti richiede troppo chakra rinuncia, potrei risolvere abbastanza con la mia.


    Tacque, aspettando risposte da Drake, senza dire a nessuno del gruppo di scendere nella botola. Se il compaesano avesse detto di non riuscire ad evocare nessuno il Colosso avrebbe richiamato il piccolo Kubomi, molto probabilmente in grado di dirgli se quella in cui erano caduti era un illusione o una tecnica, nel primo caso non sarebbe stato coinvolto nell’illusione in quanto già attivata, nel secondo anche lui avrebbe visto tutto nero e a quel punto avrebbero dovuto scegliere se lanciarsi o meno nel baratro senza punti di riferimento. Per verificare il tutto gli sarebbe bastato porre una domanda a kubomi, chiedendogli di cosa vedesse intorno a se. Subito dopo la risposta gli avrebbe permesso di sciogliere l’evocazione e tornare dai suoi simili, non volendolo coinvolgere in quella missione fin troppo rischiosa.
    Difficilmente si sarebbe mosso nell’oscurità prima di avere qualche notizia su di essa.
     
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    La prima difficoltà da superare per il gruppetto sarebbe stata rappresentata da una grande porta inscritta da un complicato Fuuinjutsu. Hoshi ne conosceva di tutti i tipi, Yojimbo lo aveva istruito all’arte dei sigilli scritti passandogli tutta la conoscenza acquisita in decine di anni. Hoshi era abbastanza sereno mentre mangiava le sue castagne, superare quella porta non sarebbe stato semplice, ma di certo non impossibile. Affidandosi anche all’aiuto del nonno avrebbe osservato bene le scritte ed i meccanismi della porta, trovare un modo per aprirla non sarebbe stato difficile.

    -Ehi nonno li sai sciogliere i Fuuinjutsu vero?!.. direi che un colpo combinato possa bastare.. il sigillo è complesso ma niente di impossibile!..-

    Il rosso si sarebbe preparato assieme al vecchio se fosse stato capace di agire e avrebbe semplicemente liberato il portone dalla maledizione utilizzando le sue abilità di esperto dei Fuuinjutsu. Hoshi era cambiato molto dopo aver conosciuto la verità sul clan Chikuma e se stesso e di certo non era più il ragazzino di una volta [Esp. Fuuinjutsu / Liberazione].

    Se la cosa non avesse funzionato avrebbe lasciato fare a Drake e alle sue abilità belliche, Raizen comandava la spedizione quindi era lui a decidere il da farsi. Una volta superata la porta una seconda trappola li aspettava, una botola maledetta che a detta del colosso era pure peggiore della porta. Hoshi l’avrebbe analizzata assieme al vecchiaccio di Oto. Effettivamente la cosa era più complessa e difficile, il nodo da sbrigliare questa volta avrebbe richiesto ore o forse giorni. Sarebbe bastato l’occhiolino di Raizen a fare capire al Chikuma il da farsi. Il rosso senza preavviso e usando una sola mano avrebbe creato un clone al suo fianco che subito avrebbe avvicinato la mano a quella dell’originale [Slot Tecnica Base][KageBushin no Jutsu / Consumo: 15pc][Sigilli a una Mano / Tec. Eco. 50% / Tec. Rapide].

    -Ok.. allontanatevi..-


    Il clone e l’originale in un istante avrebbero compresso tra le loro mani congiunte una quantità d’aria a dir poco impressionante. La rapida depressione dell’atmosfera forse avrebbe infastidito i presenti che in un istante avrebbero visto i due ninja schiantare una piccola sfera di vento contro la botola. Era dura e resistente, ma di certo non abbastanza per resistere al colpo del rosso [Slot Tecnica Base II + Avanzata][Rinkai x2 / Slot Vento x14 / Potenza: 220 / Consumo: 100pc][Tec. Rapide / Vento V / Doppia Combo Ninjutsu / Tec. Eco. 50%].

    -Doppio Rinkai Gigante!!!.. YATTA!!!-


    Se anche la botola poteva resistere ad un colpo come quello, di sicuro non lo poteva fare il pavimento circostante. Il boato e la potenza del colpo avrebbe sconquassato l’intera struttura aprendo di sicuro un passaggio per il gruppetto che finalmente poteva scendere. Il rosso si sarebbe quindi fatto da parte continuando a mangiare le sue castagne. Il suo lavoro lo aveva fatto, ora spettava a Drake e alle sue doti di sensitivo capire quanto grande fosse il pericolo al di la della botola.

     
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    La porta non era un problema per Drake, che però rimase abbastanza basito nel vedere che nemmeno le capacità di un esperto di Oto nei sigilli, e comunque la capacità di Hoshi, potevano scogliere: quella zona doveva esser ben protetta, ma possibile che nemmeno la capacità di due jonin fosse abbastanza elevata per spezzare quel primo ostacolo? Ascoltò senza grossi problemi gli ordini di Raizen, anche se a quel punto avrebbe tanto voluto attivare la sua modalità naturale ed usare quel chakra piuttosto che il suo.
    Avrebbe potuto farlo, ma sarebbe stato inutile, considerando che la limitazione delle decurtazione di metà riserva era forte e nemmeno usando le sue doti di richiamo del chakra naturale avrebbe potuto pareggiare quell'enorme spesa: l'unico punto a suo favore era la sua grande capacità di controllo chakrico che gli permetteva di spendere poco chakra rispetto al resto del team; Sperava che il viaggio fino alla volpe fosse abbastanza lungo da permettergli di riprendersi: in caso avrebbe dovuto usare i suoi tonici di recupero e sperare che nella battaglia tutto andasse secondo i piani del gigante.
    Andò verso il portale e toccandolo si lasciò privare della sua linfa vitale, che avvenne con così poco preavviso da lasciarlo senza respiro per qualche tempo. Maledizione, non pensavo fosse così terribile...anf anf...proseguiamo, ma vi chiedo qualche minuto per riprendermi..anf anf... Vedersi spompato in un solo istante non era mai bello e nemmeno un ninja del suo calibro era abbituato a tale sforzo.
    Il viaggio proseguì per varie altre peripezie e jutsu abbastanza forti, ultime fra tutte la stanza di totale oscurità. Posso pensarci io, ma lasciatemi qualche secondo per concentrarmi. Disse, mentre univa le mani al petto in un segno quasi di preghiera, lasciandosi pervadere dalla forza naturale che tutto lo circondava: avrebbe richiamato abbastanza chakra da poter evocare Gamachibi, Shima e Fukusaku con tre ripetute evocazioni; La prima rana era tascabile e andò subito ad infilarsi dentro le vesti dell'eremita, le altre due erano le sue due rane eremitiche. Shima, ho bisogno del tuo olfatto per capire cosa ci circonda e se ci sono variazioni che un sensitivo non può rilevare. Gamachibi, controlla l'intera zona scandagliandone la superficie man mano che proseguiamo, dandoci indicazioni precise di ciò che puoi rilevare. Pà, beh tu mi servi per pararmi un'attimo il culo! Disse, lasciando che le rane annuissero e basta alla sua proposta ed iniziassero il loro operato; Intanto Ryouji avrebbe ingerito un tonico di recupero, tanto per riequilibrare il chakra perso durante l'attivazione della sua tecnica speciale, disattivandola infine per non stancarsi troppo.


    CITAZIONE
    [Abilità] Percezione
    L'utilizzatore è in grado di percepire forma e posizione di corpi solidi entro 30 metri, tramite slot azione. Gamachibi può percepire anche le fonti di chakra nella stessa area, ma non discrimina l'entità.

    [Talento] Controllo Olfatto II
    I sensori olfattivi della rana sono posizionati sulla lingua

    Avrebbe atteso lo scandaglio delel sue rane attorno alla posizione del team, prima di dare informazioni a tutti sul poter proseguire o meno dentro quel labirinto nero. Se questa è un'illusione non sarà troppo difficile scoglierla...il problema è se si tratta della citata tecnica dell'Oscurità: non avremo modo di uscire da questo cunicolo se non andando a tenotni, sperando che la nostra percezione sia sufficente a schiavare le sicure trappole prima della tana della Volpe. Concluse, prima di attendere le risposte di Omoi e poi del loro capo prima di proseguire in quell'avventura sotto il suolo di Konoha, sperando di poter prima o poi rivedere la luce.


     
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    ::: Ombra e Fiamme :::


    Forse i seguaci del rospo di Konoha avrebbero intuito il trucco che era alla base dell'infinita caduta: una mera illusione attivatasi all'apertura dell botola. In ogni caso solo penetrate nell'oscurità le evocazioni avrebbero potuto comprenderne la natura illusoria...accedere ai poteri dell volpe necessitava di una buona dose di coraggio e sconsideratezza. Districato dunque l'inganno, il gruppo si sarebbe trovato con i piedi saldamente a terra e le gambe leggermente doloranti, dopotutto non si erano preparati adeguatamente alla caduta...ma i corpi di chunin e jonin di esperienza sono in grado di sopportare ben altro.
    Lo scenario in cui ora il gruppo era immerso era completamente diverso e noto, in parte, solo al gigante. Omoi avrebbe immediatamente fermato ogni iniziativa della compagnia, adempiendo ai compiti assegnatogli dal capogruppo.

    " Questo posto pullula di chakra, probabilmente ci sono trappole o meccanismi che nascondono jutsu e quant'altro...inoltre so di per certo che qualcuno è passato di qui meno di un paio d'ore fa. Inoltre notate questo simbolo a terra...è chiaramente un fuinjutsu ma non saprei dire di quale natura. Il tratto del del tutto personale; sono chiaramente stati eseguiti da un maestro in quest'arte."

    Effettivamente i piedi degli shinobi poggiavano su una piattaforma circolare i cui bordi erano decorati con strani simboli. Se Raizen avesse chiesto ad Omoi di disinnescarli, dopo un paio di tentativi, la risposta che avrebbe ricevuto sarebbe stata:

    " Questi sigilli non sono normali, sono loccati da un'arte a me ignota...eppure sono un maestro nella stessa tipologia di fuinjutsu. Durante i miei studi ho sentito parlare di un'arte proibita in grado di elevare l'arte dei fuinjutsu a questo livello, creata dai fogliosi del passato discendente proprio dal saggio delle sei sentieri! "

    Sapere cosa quel jutsu fosse in grado di fare non era dunque dato sapere al gruppo, avrebbero dovuto continuare nell'avventura senza questo importante(?) tassello. In ogni caso, almeno al momento la via da seguire era unica...trattavasi di un cunicolo (alto e largo 4 metri) sulle cui pareti erano apposte torce e focolari in modo da garantire una discreta illuminazione (tutte cose che, a quanto ricordava Raizen, non vi erano prima). L'esperienza del foglioso precedentemente vissuta in compagnia del vecchio assassinato sarebbe stata di cruciale importanza in questa situazione...il colosso sapeva molto bene come di li a poco la quantità di bivi e svincoli sarebbe aumentata esponenzialmente. Ed infatti egli aveva pensato ad una soluzione grezza seppur efficiente per ritrovare la via...

    L'unica via ben presto si allargò facendo spazio a 4 porte. Solo di una di esse, quella ad ovest, Raizen conosceva la via che celava...tuttavia, per una fortuita coincidenza, quattro erano gli ingressi e quattro i membri del team...magari al colosso sarebbe potuto venir in mente un buon motivo per dividersi. L'illuminazione era scarsa ma gli elementi con una vista particolarmente sviluppata intenti in una minuziosa ispezione delle pareti, avrebbe potuto notare la presenza di un buon numero di piccoli fori spari su tutta la piccola cupola che li sovrastava.
    Aprire la porta giusta avrebbe innescato, neanche a dirlo, la trappola: da quei fori sarebbero scattati a velocità impressionante (900) oltre 200 aghi (potenza 5) impregnati di un potente veleno inodoro e incolore (status: ?). D'altro canto aprire le altre porte non avrebbe causato nessun innesco.

    PORTA OVEST

    Superato il piccolo contrattempo della pioggia di spiedi, si avrebbe dovuto fare i conti con la crudele realtà dei fatti. Dopo tre metri il cunicolo si interrompeva! Un vicolo cieco! Possibile che Raizen si fosse sbagliato? Se il pretendente al potere della volpe avesse controllato il suo segno sulla parete, lo avrebbe trovato lì, sulla sua destra e alla giusta altezza.

    PER TUTTE LE ALTRE PORTE

    Percorsi i primi 20 metri, un muro di spessa roccia (6 metri, potenza 70, durezza 4) avrebbe chiuso l'entrata lasciando ben poche alternative su quale strada intraprendere.
    Almeno nel primo tratto tutte e tre le vie proseguivano nel medesimo modo: tre cunicoli più o meno arzigogolati, lunghi un paio di chilometri, pendenti verso il basso e senza ulteriori aperture, avrebbero condotto verso tre differenti voragini nell'entroterra, simili a quella vista da Raizen contenente la volpe (seppur leggermente più piccole). L'illuminazione era del tutto assente ma occhi abituati a fendere la normale oscurità, avrebbero permesso ai ninja di vedere l'unico elemento rilevante all'interno dell'intero spazio: uno specchio.
    Non sarebbe accaduto nulla fin quando il ninja corrispettivo non si fosse avvicinato per vedervici una figura riflessa.

    " Chi sei? Cosa ci fai qui? "

    Cosa fare? Non vi erano altre vie da seguire.



    CITAZIONE
    Per gli aghi, consideratene una ventina a testa. Ovviamente l'intera area è interessata, quindi le schivate sono inutili.
    Segnalate a fine post ferite, chakra ed equipaggiamento :)
     
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    “Atterrati” riuscirono finalmente a comprendere cosa li avesse avvolti durante la discesa dalla botola: una mera illusione, fortunatamente facilmente rilasciabile, quell’inizio tuttavia lasciava il Colosso abbastanza perplesso, lui non era mai andato troppo forte con le illusioni, anzi, si poteva dire che fossero proprio il suo punto debole, ma fortunatamente Drake riuscì a risolvere la situazione in maniera eccellente, dopotutto se era li c’era un motivo, no? Quello che spaventava il Colosso però non era tanto la prima illusione, ma ciò che ora gli si palesava davanti agli occhi, paragonabile soltanto ad un’altra illusione: il corridoio era del tutto differente dall’ultima volta che era stato li ed il fatto che la zona fosse pregna di chakra non aiutava.

    Omoi, può darsi che questa immane quantità di chakra stia alterando ciò che vediamo? Magari anche particolari che sembrerebbero comuni, ad esempio le torce, l’ultima volta non ce ne stava neanche una.
    Il fuuinjutsu invece mi da troppo da pensare, lo temo, non può esserci un sigillo così complesso senza alcun motivo.


    Ma nonostante i dubbi e gli sforzi di Omoi il sigillo non accennò a sciogliersi o a palesare il suo compito.

    E non si può neanche rimuovere. Maledizione!
    Tu parli degli Uzumaki, Omoi, ma mi sembra decisamente strano che qualcuno abbia ripreso in mano le loro arti.


    Non gli rimase altro che procedere, in quel luogo quasi del tutto sconosciuto il Colosso non potè che fare da aprifila, era l’unico che li dentro sapeva cosa stava facendo e cosa avrebbero potuto incontrare.
    Dopo il lungo corridoio giunsero finalmente al bivio in cui potè constatare che i segni lasciati da lui erano tutti presenti, identici ai suoi, il dubbio che potessero essere stati contraffatti era alto, ma era sicuro di quale fosse la prima porta da aprire e corrispondeva al segno che vi aveva lasciato, forse non li avevano notati, o li avevano lasciati invariati, ma almeno erano al loro posto e gli avrebbero indicato la via.
    Ispezionando attentamente la sala potè notare come la cupola che copriva il crocevia fosse traforato. Pessima cosa, dai buchi non usciva mai nulla di buono, coadiuvato al fatto che tutto l’ambiente era mutato tranne che i segni lasciati da lui le risposte non erano tante: qualcuno voleva che facesse proprio il percorso in cui si sentiva più sicuro, quello già battuto, quello in cui ora potevano esserci una miriade di trappole, tra i quali i fori soprastanti.


    Drake, ci serve uno dei tuoi amici che hai convocato prima.

    Disse mentre si volgeva verso Gamachibi.

    I fori sono stretti, è probabile che nulla di troppo pericoloso esca da li, quantomeno non troppo pericoloso, tuttavia salvaguardare un corpo grande comporta più sforzi ed energie rispetto ad uno così piccolo come quello di una ranocchietta.

    Nessuno sospettava della trappola in quella stanza, tranne il Colosso, i primi dubbi li avrebbe fatti sorgere lui proprio con quella frase, ma nessuno degli altri sapeva o ipotizzava, come invece Raizen faceva, quale fosse l’innesco. Lo stava facendo di nuovo, pur dando a quella rana tutte le change di salvezza possibile aveva dato ad essa un valore, aveva dato un valore alla vita del piccolo anfibio, ed era evidente dalle sue azioni che quel valore era inferiore a quello della vita degli altri presenti. Un orrido modo di svolgere una missione, un modo che lui stesso in un altro momento, avrebbe schifato, o almeno così continuava a ripetersi: che in un’altra occasione sarebbe stato certamente più retto e di buon cuore. L’importante era ciò che vedevano gli altri: una piccola rana, con scarse probabilità di morte e parecchie di salvezza, non un Raizen sempre più avviluppato dal desiderio. Il Colosso si avvicinò a Drake per sussurrargli all’orecchio.

    Inoltre, se verrà ferita, prima di rischiare la vita il richiamo svanirà, portandola al sicuro, ma comunque la proteggeremo.

    Prese la rana tra le mani e rivolgendosi ad essa come avrebbe fatto con Kubomi la avvicinò all’orlo della stanza, rassicurandola.

    Stai tranquillo, abbiamo scelto nel gruppo l’unico in grado di farcela, l’unico che non avrebbe corso alcun pericolo, dopotutto sei stato richiamato qui proprio nel momento in cui eravamo in difficoltà, il motivo è proprio quello.

    Disse mentre la posava per terra, prenderla in mano gli era servito per riuscire a “comprendere” quanto l’anfibio era grande in modo da poterla difendere al meglio con un costrutto di vento.

    Non devi far altro che aprire tutte le porte, se qualcosa si nasconderà li dietro ti daremo subito manforte.

    Così, la rana partì, aprendo una porta dietro l’altra e come previsto la trappola scattò solamente una volta aperta la porta giusta. Il costrutto tuttavia fu abbastanza funzionale, permise di trarre via la ranocchia in tempo per non fargli subire tutta la selva e la schermò dagli aghi che la colpirono [costrutto di potenza 20, 2 bassi.]
    Fatta saltare la trappola Raizen si avvicinò alla sua porta e la segnò con una piccola R, poco prima della soglia, quella a destra con una H e quella a sinistra con una D.


    Non sappiamo cosa c’è dietro alle porte, o meglio, oltre il corridoio.
    Percorretelo con cautela sino alla fine, se non trovate nulla di interessante muovetevi dalla parte opposta da quella in qui siete entrati, non voglio lasciare nulla al caso.
    Quindi, se alla mia destra andrete verso sinistra e viceversa. Così non perderemo tempo ad esaminare le porte una ad una. Omoi, il tuo ruolo è di supporto, verrai con me.


    Stava nuovamente calcolando?
    Si. Ma perché dividere le strade con i compagni che aveva accuratamente scelto?
    Nessuno oltre a lui sapeva come muoversi in quei corridoi, nessuno oltre a lui e al vecchio jonin, quindi chi ci si muoveva in quel momento era l’unico che di recente aveva potuto scoprirlo: la polizia di konoha, se tale era, e soprattutto se questa non aveva venduto quella che era una preziosa informazione: la locazione del demone più forte tra i nove. Ma NESSUNO avrebbe dovuto sapere dove, ne tantomeno se fosse mai uscito da quella prigione di terra e labirinti, ecco perché.


    Sti stronzi, ora pure muratori si improvvisano.

    Tastò il muro con accuratezza cercando di arrivare col tatto dove non riusciva con la vista, ma le sue dita riuscirono a svelargli poco, quasi nulla, se non una quasi impercettibile linea che il suo dito indice riuscì a scorgere al terzo esame un incisione millimetricamente accurata e netta, un piccolo scavo a V, cercò di ripercorrerla tutta, era complessa e più o meno a forma di spirale, una spirale che nonostante tutta la forza bruta impiegata non si smuoveva o scalfiva di un solo millimetro

    Non ricordavo questo muro, è probabile che il vecchio l’abbia aperto rapidamente conoscendo il passaggio prima che io lo vedessi.
    Non ho idea di come si faccia ad aprire, potrebbe semplicemente essere la manifestazione di un sigillo, ma non vorrei farmi portare via dell’altro chakra.


    Continuò ad esaminare l’incisione scoprendo qua e la dei punti più infossati, quasi dei bottoni, e forse erano proprio quelli, anche se probabilmente non reagivano tanto alla pressione quanto al chakra, diciotto in tutto. Scoprire quale fosse la sequenza non sarebbe stato semplice, e proprio mentre ripercorreva i punti uno per uno notò che soltanto uno differiva dagli altri: quello centrale, l’unico liscio come un pezzo di marmo levigato, l’unico usurato. Pose il dito su di esso, sentendone l’incavatura, non impastò ne chakra ne altro, provò semplicemente a spostare il dito seguendo l’andamento della spirale, si rese conto che le linee che ripercorreva prima col dito non erano che le sezioni del muro che si ripiegavano su di loro, mentre quelli che sembravano bottoni servivano a bloccare il meccanismo in caso non venissero rilasciate dall’esterno, impedendo così la manomissione dall’interno.
    Era quasi giunto all’ultima sezione, avrebbe aperto del tutto la serratura tra qualche secondo.








    Ferite: Nessuna
    Chakra: 78 bassi
    Equip.
    6 Kunai
    1 Tonico di recupero medio
    2 Tonici coagulanti medi
    4 Uchiha shuriken
    1 Nodachi
    2 Guanti rinforzati (indossati)
    3 Cartebombe II

    CITAZIONE
    OT. Ho separato la squadra sfruttando l'occasione creatas inella ruolata in quanto i due player sono poco attivi


    Edited by F e n i x - 19/4/2013, 22:54
     
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    È colpa tua. Ratty

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    [L'abisso oscuro]

    Nell'istante in cui l'ultima sezione di muro venne sfiorata, Raizen si sarebbe sentito immensamente più debole, con i sensi che si facevano sfocati ed ottusi, mentre alle sue spalle una lastra di pietra cadere a sigillare la via da cui era giunto. Là , in quel cubo di corridoio fra due rocce impenetrabili, sarebbe forse morto solo come un cane, con la sola consapevolezza che almeno non avrebbe sofferto gli ultimi istanti, perchè la sua mente avrebbe ceduto alla pazzia molto prima?

    Ad ogni modo non si verificò niente del genere, perchè dopo un''attesa di appena due secondi, il pavimento sotto lo shinobi si spalancò, mentre un forte effetto di risucchio lo attirò verso il basso, più forte di qualsiasi forza questi potesse esercitare, anche con il chakra, così da farlo precipitare in quello che sembrava un buio senza fine.

    Difficile dire quanto sarebbe durata la caduta, ma ad interromperla fu l'impatto con qualcosa che sembrava una grande quantità di acqua, ma stranamente più densa e certo molto, molto più fredda di quanto qualcuno potesse immaginare. E con quell'impatto nell'oscurità sarebbe giunto anche una sorta di risveglio, con Raizen che rallentato dall'acqua avrebbe impattato su un pavimento di dura pietra senza però sfracellarsi. La stanza in cui si trovava era calda, ampia ed illuminata da due fari poco distanti oltre due file di sbarre. Era già stato in quel posto, nemmeno molto tempo prima...ed a guardare in alto non ci sarebbe stata traccia del liquido che lo aveva rallentato.

    Poco lontano avrebbe scorto una figura distesa a terra, riversa in una pozza di sangue, e fu solo dopo essersi avvicinato e averlo voltato che vi riconobbe l'anziano guardiano che teneva improgionata la volpe. Beh, certamente ora non aveva più quel ruolo, visti gli squarci sul torace e sul collo, ampi e slabbrati come se fossero stati inferi già da qualche giorno con una grossa lama. Ma se era qui cosa avevano trovato i poliziotti? Cosa era accaduto...e poi quei due fari luminosi...possibile che...

    Bentornato, umano interessante.

    Allocco, stupido, idiota.



    kyuubibyzevenstorms



    Ho visto che non sei tornato da solo. Mi dispiace...

    I tuoi compagni ora sono morti.

    Fuggi lontano, non puoi liberarla.






    La volpe era là, nella stanza. Aveva forse represso la sua energia per non farsi notare, o magari stava solo dormendo ed era stata svegliata dall'arrivo dell'umano. Ma certo quando aveva deciso di palesare la sua presenza aveva scelto una frase tanto lapidaria quanto colma di falso rammarico. Come si poteva trovare umanità nelle espressioni di una bestia carica di rancore? Eppure era già accaduto, secondo gli archivi storici, che essa accettasse un umano come alleato...cosa era stato di quella parte della Volpe? perchè era divenuta nuovamente un agglomerato di rabbia e violenza? E come aveva fatto ad uccidere il vecchio? Quelle sul suo petto erano ferite da lama e una cosa era certa: una creatura come la volpe non avrebbe avuto alcuna necessità di impugnare una spada.



    O forse sono vivi? Io non ne ho idea. Ma rispondi alla mia domanda:

    Il nostro patto è ancora valido?

    Ti ha già preso, devi fuggire o sarà tardi!






    Era valido quel patto? Libertà in cambio di potere? Collaborazione con la creatura? E poi perchè quella battuta sui suoi compagni? Per quale motivo la Volpe giocava con le parole? Non avrebbe dovuto essere ansiosa di essere liberata da quell'enorme catena che, conficcata nel suo petti che la bloccava in quell'assurdo reticolo di gallerie sotterranee sotto il Villaggio? Raizen era solo e stavolta non ci sarebbe stato nessun vecchio pazzo pronto ad intervenire per fermarlo, quindi tutto gravava sulle sue spalle e sulla sua volontà. Poteva credere ad una trappola? Possibile, ma la volpe era famosa per la sua furia distruttrice e non certo per le macchinazioni complese che invece avevano reso famoso il suo simile: il sette-code.

    Di fronte al potere che desiderava, Raizen doveva scegliere se stringere realmente un patto col diavolo.




    Se lo è, DISTRUGGI LA CATENA CHE MI LEGA.

    NON TOCCARE LA CATENA!!







    CITAZIONE
    Cambio di gestione. Spero che la qualità resti adeguata
    La catena ha un valore di rottura di 200 e durezza 4, arrangiati u_u
     
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    Di nuovo






    Il sigillo non lo portò da nessuna parte, attivò solamente un secondo muro che lo separò da Omoi: era imprigionato li dentro per sempre. Eppure non ebbe nemmeno il tempo di pensarlo che il pavimento sotto di lui si aprì, lasciandolo precipitare nuovamente nell’oscurità, sentiva un muro scorrere accanto a lui, tuttavia complice la spossatezza data dall’apertura di quel sigillo o serratura e la forza che lo risucchiava verso il basso non riuscì a tenersi ad esso. Precipitò per un tempo indeterminato similarmente all’altra botola, eppure quel forte vento riusciva a rintronarlo a sufficienza da fargli perdere quell’ultimo sistema di riferimento che poteva avere: il tempo, sembrava cadesse alla velocità di un proiettile, e per quanto fossero grandi gli spazzi che aveva incontrato in quei luoghi era possibile che ci fosse un cunicolo in grado di permetterglielo.
    Si sarebbe spiaccicato al suolo come una merda di piccione, ed a nulla servì la manipolazione del vento in quanto il poco prodotto e scarsamente manipolato veniva dissipato dalla corrente che gli si opponeva con forza. Precipitò ancora, per ore o istanti, sino ad impattare con un liquido che definire gelido era riduttivo, non seppe distinguere bene tra la sensazione di freddo e quella del liquido che premeva sulla sua pelle, fu un abbraccio di gelo che per qualche secondo gli troncò il respiro, di netto, se non fosse in qualche modo stato preparato ad un qualsiasi tipo di impatto era probabile che quello stacco di temperatura gli avrebbe bloccato il cuore, pessima cosa lo shock termico. L’unico momento in cui desiderò di possedere come talento la manipolazione del fuoco, tuttavia quel freddo lo ringalluzzì, come un ceffone al mattino, solo che visto il suo pesante stato di intorpidimento il “ceffone” fu di potenza appropriata. Avrebbe fatto una smorfia o forse si sarebbe lamentato, ma quella sensazione non durò a lungo, poco dopo l’impatto col liquido si sentì rallentare pesantemente per poi atterrare, seppur non delicatamente, col fondoschiena.
    Era di nuovo nella stanza, questa volta però aveva preso la scorciatoia, e non si trovava oltre il cancello ma dentro, insieme ala volpe.
    La lasciò parlare, dedicandole l’attenzione che una creatura simile merita: tutta.


    Certo che è valido, mi sembra ovvio, hai forse visto menzogna nei miei occhi?

    Poi ricordando dell’euforia che lo colse la prima volta che si trovò al cospetto del biju aggiunse dell’altro.

    Non penso che quelle occasioni permettano di mentire.
    Il fatto è che ho qualche lieve problema al momento, non dico che non ti libererò, ma a farlo così su due piedi potrei finire come il vecchio che sta ai tuoi piedi. Cosa gli è successo?


    Dopotutto la presenza del vecchio in quel posto era a dir poco strana, perché mai ucciderlo per poi riportarlo in un labirinto di cunicoli che nessuno conosceva e da cui, di conseguenza, non si poteva uscire?

    Ho motivo di pensare che questa sia una trappola bella grossa, inoltre, anche se ti liberassi nessuno potrebbe unirci, e questo è il mio problema più grande, essere qui da solo senza l'uomo adatto a svolgere questo compito che è rimasto li sopra, da qualche parte.

    Allargò le braccia come chi è disposto a fare tutto.

    Io ho le mani libere e sono pronto ad usarle, ma non posso rischiare di farti trasferire da questa prigione ad un’altra, dovrai essere libera, ma con me.

    Concluse, sereno.
     
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46 replies since 25/10/2012, 22:14   790 views
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