[Gioco] Spore, Parte II

Grado B

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    九代目水影 - Kyuudaime Mizukage

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    Zombies in the box



    Il piano era ben congegnato e la schiera era sistemata. Dall'altra parte dell'isola, invece, le forze veniva gradualmente ingrossate da Abomini che giungevano ingrossando le file di quell'esercito. Tutto l'utilizzabile fu richiamato, dai più infimi ai migliori. Quello che si stava per abbattere sui ninja era un'orda terrificante ben al di là di qualsiasi preparazione. La cavalleria lanciata a massima velocità contro l'esercito nemco, caricata dal valore del capo, era un'onda furiosa inarrestabile come uno Tsunami.



    Raizen avrebbe visto come, molti dei ninja rapiti erano a malapena definibili ninja e molto del suo piano andò a farsi benedire. La sensitiva, diede un'occhiata (mentale) alla scatola di metallo che come un sarcofago proteggeva il suo contenuto e non avvertì alcuna fonte di chakra. Così, con assoluta certezza, disse che lì dentro potevano esserci solo oggetti o cadaveri.



    E così iniziò l'estenuante attesa.





    Dieci minuti dopo nulla era in vista. Nessun sensitivo poteva avvertire nulla e persino chi aveva i sensi acuti come un Inuzuka riusciva a sentire solo il puzzo del sangue, il rumore della foresta e nient'altro. Una calma bestiale, quella proverbiale prima della tempesta dove la tensione era al massimo...



    TUM



    Un suono sordo, come di pugni che battevano sul metallo. Soffocato dallo spessore che rendeva impossibile il clangore.



    TUM


    TUM


    TUM


    TUM



    WAAAAAAAAAAAAUAAAA



    Un urlo, disumano, giunse proprio dal sarcofago di metallo che, sebbene poco, iniziò ad agitarsi. Ed a far casino. Ed al diavolo tutta la preparazione e la segretezza: qualsiasi cosa stava la dentro sembrava voler uscire. Ed era arrabbiata, anche parecchio arrabbiata. E visto che avevano preparato un bello schemino basato sulla segretezza e la sorpresa rischiava di andare a farsi friggere, visto che senza volerlo, avevano una cosa urlante alquanto decisa a farsi sentire ovunque.

     
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  2. Asgharel
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    Narrato

    °Pensato°
    «Parlato»
    "Parlato" (altri)
    -Citazioni-


    [Abilità/Potenziamenti/tecniche]


    ~Incomprensioni – Un Paziente poco Paziente~


    Come c'era da aspettarsi, Raizen non prese bene le decisioni di Atasuke, facendogli la solita manfrina sul comando, come a cercare di rinsaldare il suo posto alla testa della missione e sottolineando che nessuno poteva anche solo cagare senza che lui lo sapesse prima.

    °Un pelo esagerato, solo per averti parato il culo all'ultimo senza prima chiederti il permesso...°


    Pensò tra se e se prima di scusarsi con il collega.

    «Scusa, ma avendo avuto ben poco tempo di concordare una tattica con te mi son lasciato prendere la mano ed ho agito direttamente. Credimi, non accadrà più»

    °Salvo che con questa tua malriposta eccessiva sicurezza in te stesso non ci porti a farci ammazzare o non tralasci altri punti°


    Per il resto, almeno in apparenza Atasuke decise di lasciar correre, ignorando le parole e le minacce aperte del compaesano. Se proprio c'era un qualcosa di cui non avevano bisogno in quel momento era proprio di farsi la guerra tra di loro mentre chissà quale razza di armata si avvicinava, pronta a spazzarli via.
    Non condivideva il pensiero di Raizen nel tendere semplicemente un'imboscata malcelando il finto carro dato che gli abomini di certo dopo le sue scorribande non si sarebbero fatti fregare da un carro volontariamente malcelato, o almeno non quanto da un finto carro raccimolato dal loro gruppo e spostato con tanto di scorta. Ma tant'è che era Raizen al comando, che gli piacesse oppure no e questa volta sarebbe stato lui a prendersi le rogne di decidere, gustandosi anche il gusto dell'amara sconfitta in caso di errori.

    [...]


    Passò il tempo e nessuno pareva percepire nulla, neppure il team in avanscoperta gli atava comunicando nulla, segno che forse l'orda di abomini era ancora lontana, oppure non era intenzionata a venire a prenderli.
    Tuttavia, dopo alcuni minuti la cassa originale iniziò ad emettere parecchio rumore, oltre che a muoversi irregolarmente.
    Era evidente che il suo contenuto apparentemente "morto" si era in qualche modo risvegliato ed era parecchio incazzato.

    «Raizen, credo che la cassa ed il suo "cadavere" abbiano qualcosa che non va? Che facciamo? La apriamo? Se ci fosse un'essre umano o umanoide potrei cercare di calmarlo e magari portarlo dalla nostra»


    Si diede una breve pausa prima di chiudere il discorso lasciando poi la scelta al caposquadra.

    «L'importante è che chiunque o qualunque cosa sia all'interno, oltre ad uscirne viva, ne esca con gli occhi ancora funzionanti... Ho bisogno del suo sguardo per stabilire un contatto.»


    Ed a quel punto si mise in posizione, pronto ad aprire un collegamento visivo con il contenuto della bara qualora questa fosse stata aperta e venisse approvato il suo intervento mirato prima a sondare la mente della creatura cercandone i ricordi dolorosi legati a quella bara ed agli abomini e poi a rigirarli a loro favore guadagnando un'alleato o un potente berserk da scagliare contro gli abomini prima di arrivare allo scontro reale.
     
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    Il sarcofago parlante







    Guardò Atasuke con occhi severi, ma con la fiducia che comunque meritava.

    Può capitare, posso dimenticare delle cose, possono non osservarle, posso non percepirle, può capitare tutto, dopotutto non sono Dio.
    L’importante è che se capita tu lo faccia notare a me, poi agli altri, semplice.


    Attendevano da pochi minuti quando qualcuno iniziò ad urlare, non sarebbe stata una buona idea aggiungere altre urla al coro, altrimenti il Colosso non avrebbe certo esitato a battere sulle sue corde vocali per zittire il cretino che cercava di mandargli a monte il piano.
    Erano ancora tutti nascosti quando il Colosso diede il segno di rompere la formazione e, come da accordi tutti si precipitarono al suolo, seguendolo.
    In pochi istanti giunsero all’inaspettata fonte del rumore: il blocco originale.

    Beh, direi che alla fine dobbiamo provarci.

    Avrebbe radunato tutti gli infimi ninja per un attacco simultaneo, decidendo di sfruttarli nell’unico modo che pareva dare un senso alla loro esistenza [ordine] visto che gran parte del fine progetto del Colosso era andato in fumo grazie alla loro incapacità, che li aveva visti incapaci persino di fare da esche, facendo ripiegare il konohaniano in un misero piano d’agguato.
    L’attacco diede i suoi frutti, riuscendo a frantumare il manufatto, un attacco encomiabile per potenzialità ma di certo non per facilità di utilizzo visto che con molta probabilità quelle mezze calzette sarebbero state uccise da un singolo peto dei komon.
    Solo il diradarsi della polvere avrebbe potuto dire cosa nascondesse il blocco.


    Il breve disguido però gli diede un idea, loro avevano preparato in quel punto la trappola più elaborata, certo, ma erano sicuri che avrebbero fatto in tempo ad adoperarla? O che il nemico fosse andato proprio li?
    Calcolare ogni evenienza era scomodo, ed era ancor più scomodo calcolare le azioni nemiche in previsione unicamente alle proprie supposizioni.
    Ma la cosa più fastidiosa di tutti era darsi da soli la prova che la propria strategia avesse una falla, seppur piccola e fastidiosa.
    Necessitavano di una trappola dentro la trappola, se un sacco non bastava a contenere il gatto ne avrebbero usato due.

    Kendo.

    Chiamò il Colosso prima che la polvere si abbassasse.

    Forse riusciamo a rifarci dalla fuga dello stronzo alato, era troppo lontano, ma ora possiamo prenderlo al varco, imprimi il tuo sigillo di dislocazione remota su tre sassi e dalli ai primi tre stronzetti che vedi, dicendogli di ritornare qui appena fatto il loro dovere.

    Mentre parlava spiegò una piccola mappa.

    Dopo di che li mandi esattamente in questi punti.

    Disse mentre indicava due punti, posti sulle due strade che si originavano poco dopo il ponte nord, e che distavano cento metri dall’incrocio che le univa. E un secondo punto sull’incrocio poco prima del ponte sud, ci sarebbe voluto qualche secondo in più a piazzare quest’ultimo, ma avevano un piccolo vantaggio sugli abomini, qualsiasi fosse il loro punto d’arrivo.

    Dopo qualche minuto creerai un clone che attraverso la dislocazione terrà sotto controllo i vari punti, facendo da vedetta, appena vedrai il nemico armerai il clone con l’esplosivo, e il resto puoi immaginarlo da solo.
    Prima di partire all’attacco fammi rapporto sull’armata, potrei voler cambiare piano d’azione in caso di particolari sorprese.
    Sei a due cloni, dovresti essere ancora fresco, se ti chiedo troppo parla, non devo assolutamente perdere il tuo aiuto.


    Il Colosso lasciò Kendo al suo lavoro, riflettendo nuovamente sull’utilità strategica di quella sua arte così particolare.

    Ah, Rin, prima non te l’ho specificato, ma ovviamente la percezione falsata deve far vedere il blocco non un oggetto qualsiasi, so che è una specifica inutile, ma meglio mettere le mani avanti.

    Disse facendo spalluce e facendo segnale ai ninja di riprendere le loro posizioni in caso il contenuto del sarcofago l’avesse permesso.

     
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  4. Sasori Uchiha
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    L'Antifurto


    Sasori assistette passivo al dialogo tra il suo salvatore e l'ultimo sopravvissuto. Seguì in ogni il caso il discorso un po' divertito della situazione che si era venuta a creare tra i due, che si punzecchiavano l'uno con l'altro.



    Incrociamo le dita che ne usciamo vivi...se le premesse sono queste....



    [...]



    Improvvisamente un urlo agghiacciante si levò dalla cassa che avevano trafugato. Un urlo veramente assordante. Chi diavolo c'era in quella cassa ? Ma soprattutto poteva essere utile oppure era un nemico pronto a saltare fuori per far loro la pelle ?
    Non avevano tanto tempo per ragionare. La curiosità di sapere chi c'era dentro quella cassa, prevaleva sull'istinto di conservazione.



    Possiamo farlo fritto là dentro



    Non invidiava certo chi era là dentro. Non capiva però come aveva fatto a rimanere in silenzio lì dentro tutto quel tempo. Se era un nemico, avrebbe potuto tranquillamente tentare un attacco a sorpresa ma urlare in quel modo solo per far saltare la trappola che senso aveva. Che sia una specie di antifurto ? Rimase allerta dalla sua posizione. La cassa andò in frantumi, era proprio curioso di sapere cosa aveva protetto fino a quel momento. Ma con tutta quella polvere era difficile stabilire se era stata una sciocchezza aprirla oppure se era stata una scelta conveniente. La risposta era dietro a quella nuvola di polvere che si era alzata, non rimaneva altro che attendere.

     
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    Il Soggetto Zero

    Verità rivelate



    Con impegno i ninja che fino a quel momento si erano rivelati inutili riuscirono a produrre abbastanza energia da scardinare il sarcofago. Scardinare era anche un termine improprio data l'insolita assenza di cardini. Tuttavia bastò la prima crepa ad avviare un processo a catena che spezzò il metallo. Un gran polverone s'alzò che per un breve istante limitò la vista di tutti per poi diradarsi al vento. E quando tutti tornarono a vedere notarono che dal metallo era emerso... un uomo.



    Non un vero e proprio uomo comune. Anzi, di comune sembrava avere ben poco. Aveva pochi e radi capelli, la pelle glabra e pallida come gesso ed era magro all'inverosimile. Il viso era scavato e la bocca coperta da una maschera di cuoio nero che stringeva orrendamente, impedendogli di aprire la bocca. Indossava solo una specie di gonnellino cencioso a coprire le nudità, ma per il resto era nudo. Ma gli occhi erano la cosa peggiore: spiritati, iniettati di sangue ed infossati nelle orbite circondate da profonde e scure occhiaie, parevano due vulcani pronti ad esplodere. L'iride era rossa, un rosso non dissimile a quello degli Uchiha li presenti ma non vi erano tomoe. E li fissava, ora silenzioso, incredibilmente vivo.



    E questo rendeva la cosa migliore. Perché non vi era chakra che provenisse da lui. Persino il battito del suo cuore pareva stranamente flebile. Avrebbe fissato i suoi "salvatori" per un lungo istante poi avrebbe spalancato ancora di più gli occhi ed avrebbe emesso un urlo stridulo da far accapponare la pelle e spaccare i timpani. Un umano non poteva generare tale suono. Era forse un abominio? Ma non era certa finita lì quell'insolita fiera dell'assurdo. Subito dopo quello stridio nessuno sarebbe stato in grado di utilizzare alcuna forma di chakra. Finché le loro orecchie avrebbero fischiato insistentemente a nulla sarebbero valsi i loro sforzi: niente chakra.



    L'effetto sarebbe stato però solo transitorio [1 Round], e presto avrebbero riacquisito la capacità di utilizzare le loro arti. Avevano avuto una bella grana: cosa ne avrebbero fatto? Un essere con un potere del genere era pericoloso e probabilmente per questo assai caro o assai odiato dagli abomini. Sicuramente un ottimo oggetto di studio.





    Quindici minuti. Non correvano: quell'armata non aveva bisogno di correre, i loro nemici non potevano scappare. Quindici minuti e sarebbe arrivato l'inferno.



    OT
    Da ora in poi avete 5 round. Ogni round sono 3 minuti, scaduti i 5 round inizierà la battaglia finale. Aete quindi 5 round (3 minuti a round) per decidere cosa fare del nuovo arrivato ed imbastire un piano d'azione. Potete far trascorrere più tempo se lo dite nel post, riducendo quindi il numero di post che vi separa dalla battaglia. Se fate azioni esageratamente lungo, che sforano l'ambito dei 3 minuti a round, mi prenderò la libertà di far passare più di 1 round.
     
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    Il Negoziatore







    Il polverone lentamente si abbassò, un senso di crescente tensione si fece largo tra gli astanti mentre una sagoma cominciava a prendere forma davanti a loro, il Colosso stesso, quasi speranzoso, strinse gli occhi cercando di vedere per primo cosa fosse sbucato da li dentro.
    Capelli radi che ricordavano un topo spelacchiato caduto nell’olio, pelle glabra e bianchiccia, di quel colore che non indica la provenienza da un paese con poco sole, ma una scarsa salute, chiudeva il cerchio una magrezza che aveva dell’incredibile.

    Oh, pentecoste, chi cazzo saresti tu?

    Disse il Colosso con la scarsa educazione che lo contraddistingueva mentre avvicinandosi notava un altro dettaglio che gli fece dubitare dello stato di salute dell’individuo: occhi iniettati di sangue.

    Cosa diavolo dovrei ricercare in questa accozzaglia di stranezze?
    Quale può essere il motivo per cui l’hanno chiuso la dentro?


    Un dubbio non semplice da fugare visto che già il fatto che quel mucchietto d’ossa fosse sotto a tutto quel metallo era abbastanza anomala come cosa.
    In mezzo a tutta la carestia che caratterizzava quella figura però c’era una cosa che risaltava: la maschera senza feritoie sulla bocca, pareva volesse sigillarla, se era li ancora svolgeva il suo compito, no?
    Il Colosso si avvicinò cauto mettendo le mani in avanti e spalancando i palmi, aveva il soggetto zero davanti a se e non sapeva a cosa andava incontro, mostrarsi minaccioso non era di certo una buona idea.
    Difficile non essere minacciosi con oltre cento chili di muscoli a gravare sulle gambe e oltre due metri di altezza. Il soggetto gridò in una maniera così innaturale e improvvisa che Raizen non potè che accovacciarsi mentre si parava le orecchie.

    CAALMO! CALMO! ZITTO!

    Cercò di sovrastarne la voce, ma per quando il suo baritonale timbro da condottiero riuscisse a stagliarsi imponente su gran parte dei comuni umani ciò che faceva Pentecoste era troppo anche per lui. Ma la sua voce non era l’unico problema, il vero problema erano i suoi effetti, non era il ninja più esperto che si potesse trovare al mondo ma di sicuro era in grado di capire che in quel momento non riusciva ad utilizzare nemmeno una goccia del suo chakra: era totalmente sigillato. Quell’urlo aveva messo un tappo invisibile ad ogni ninja li presente.

    Porca troia.

    Esclamò con voce bassa e piena di stupore mentre stringeva i pugni per poi rilassarsi qualche istante dopo, pensando che dopotutto Pentecoste aveva reagito più alla sua minacciosa presenza che per reale intento offensivo, o almeno così pregava.
    Sarebbe stata una doppia rogna liberarsi di lui, sia perché poteva essere utile al piano sia perché trovarsi stretti in un doppio attacco avrebbe significato morte sicura.
    Riprese a parlare, sereno, e lievemente più piacente nel viso.

    Ascolta, ascolta.
    Tranquillo, io ora mi avvicino a te, voglio soltanto parlare e per questo vorrei toglierti quella roba che hai sulla bocca, posso farlo?
    O ci farai di nuovo del male?


    Scelse di mettere Pentecoste sul piedistallo, doveva apparire lui come carnefice e loro come vittime, il contrario avrebbe potuto scatenare una nuova reazione difensiva.

    Voglio solo comunicare con te, ti abbiamo liberato dalla tua prigione e stiamo fuggendo.
    Puoi comunicare con me?
    Rispondimi con un cenno del capo, mi capisci no?


    Si sarebbe arrestato, se gli fosse stato permesso avvicinarsi fino a quel punto, poco meno di due metri prima di arrivare a Pentecoste.
    Appurato che quantomeno l’idioma era lo stesso Raizen avrebbe iniziato a contrattare col progetto zero.

    Allora, per farti parlare, visto che quella maschera immagino non ti aiuti, posso rimuoverla se non nuocerà a nessuno farlo, altrimenti possiamo comunicare con dei cenni, va bene?

    Se gli fosse stato accordato il permesso per farlo avrebbe rimosso la maschera.

    Per favore, non farci del male.

    Ripetè nuovamente.

    Ho visto che la tua voce è potente, ma agisce indistintamente su chiunque la senta?
    Quel metallo può aiutarci a schermarci da essa?
    O ancora meglio, sei in grado di indirizzarla per colpire solo alcuni bersagli?
    Aiutandoci a vicenda riusciremmo a fuggire da qui, ma abbiamo un esercito di abomini che sta venendo a cercarti visto che ti abbiamo liberato, solo collaborando possiamo fare qualcosa, e con te sarà tutto più semplice.
    Se devi prendere una decisione a riguardo fallo in fretta non abbiamo tempo.
    Ma prima di tutto il tuo nome, non so ancora come chiamarti, e non so se Pentecoste ti vada bene.


    Attese risposta, disteso per quanto pronto a scattare, l’avrebbe fatto solamente per due ragioni, in caso di palese ed ostinato rifiuto o di un marcato intento lesivo da parte di Pentecoste.
    Nel mentre avrebbe dato agli altri l’ordine di allungare le distanze, aprendo un cerchio abbastanza ampio al cui centro stavano solo Raizen e il soggetto zero.

     
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    L'Uomo non più Uomo



    Il Soggetto Zero, affettuosamente chiamato Pentecoste, si fece rimuovere la maschera di cuoio ma era meglio (per lo stomaco di tutti) che quella fosse rimasta al suo posto. Dall'angolo delle labbra partivano due squarci cauterizzati che si estendevano quasi fino alle orecchie, lasciando intravedere persino le fibre muscolari che tenevano sollevata malamente la mandibola. Denti marci, sangue rappreso ed una lingua marrone e sporca di chissà cosa completavano il rivoltante quadretto che dava anche una spiegazione all'incredibile magrezza di Pentecoste. Nessuno poteva nutrirsi con le guance ridotte in quel modo. A malapena si riusciva a bere. Cosa era successo a quell'Uomo?
    Oh ah...sìì.. arrria... ooh male.. male.. coltello...caldo..maaaaaaale e poi buchi buchi buchi, buchi nella povera testa e poi ooooooh... e quelli dicono ooooh questo utile oh sssssssiii utile eee pe pe pe pericolosssso.. oooh ahahahahaha partì una risata isterica e Pentecoste cadde a terra scosso da tremiti quasi incontrollabili Ooooh io odio, li odio, odio, odio odio, VI ODIO TUTTI! Ooooh ... tizio grosso fa paura ooooh sì, mi da anche strani strani nomi... oooh ma il tizio grosso non è come loro, no no, lui è come ME!.




    Pentecose, oltre il corpo, aveva il cervello fritto. Ma dai discorsi ingarbugliati forse avrebbero potuto capire qualcosa. E riflettendo su i suoi poteri magari avrebbero capito anche se farne uso o meno, e come farne uso. Ma sembrava inequivocabile: quell'Uomo disumanizzato aveva subito per mano degli Abomini le peggiori torture possibile ed immaginabili, senza nemmeno un'apparente ragione.

     
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    Zuppa di cervello







    Rimuovere la maschera in cuoio all’uomo non era stata la migliore delle idee, come potè vedere il Colosso il triste accessorio nascondeva un pessimo miscuglio di chirurgia raffazzonata, putrescenza e scarsa igiene, il risultato era un tanfo pestilenziale ad ogni suono emesso da quello che ormai era un avanzo d’uomo.
    L’integrità morale di Raizen era sempre stata discutibile, non c’era dubbio che fosse in grado di sfruttare chiunque per qualunque ruolo, ma era davvero così sporco da sfruttare anche un uomo che aveva subito le torture dell’inferno?
    Un’espressione che compariva raramente nel suo volto lo segnò per qualche secondo mentre l’uomo parlava: era tristezza mista ad un empatia che non pensava avrebbe potuto provare in luogo dimenticato dagli dei come quello.
    Ascoltò le parole del poveraccio cercando di trovare un significato in esse, e per quanto furono sconnesse qualcosa di utile c’era, malgrado il suo cervello fosse stato totalmente distrutto dalle torture impartite qualche brandello ancora era allineato con la realtà.

    Va bene, proverò a darti una mano, ma purtroppo tra di noi non ci sono medici, abbiamo solo qualche pasticca altamente nutritiva che potrebbe fare qualcosa per la tua bocca.

    Parlare gestendo i conati non era semplice.
    Quando dovette convocare uno dei ninja della prigione lo fece con un gesto della mano, per poi parlargli all’orecchio, trovando una scusa per interrompere qualche istante la visione del viso di pentecoste.

    Portatemi uno dei tonici di ripristino trovati nei depositi delle celle, e anche uno coagulante, forse possono fare qualcosa per la sua bocca.

    Ottenute le due preziose palline le avrebbe consegnate all’individuo.

    Ti aiuteranno di sicuro, ti basta mandarle giù, non occorre masticarle.

    Disse con gentilezza mentre porgeva a Pentecoste i due tonici.

    Non so ancora come funzioni il tuo chakra, o se ne hai, uno dei miei amici dice che non sente niente provenire da te, per cui non posso rischiare di privarci di una di quelle pasticchette se a te non serve.
    Ora ti daremo una mano a capire tutto ciò che sto dicendo.
    Abbiamo qui delle persone con gli occhi simili ai tuoi che saranno in grado di farti capire tutto.
    Prima che ti spieghino però devi urlare nuovamente, lo farai al mio segnale, lo capirai perché aprirò la mano.



    Finito di parlare avrebbe fatto disporre venti genin a cinque metri l’uno dall’altro, posizionandoli su una retta che si allontanava da pentecoste, era l’unico modo che permetteva di capire fin dove avesse effetto la sua tecnica senza necessitare di una sua risposta diretta, disposti i genin avrebbe dato segno al soggetto zero di urlare.

    Bene, adesso questi tre ti spiegheranno cosa dovrai fare per darci una mano, vedrai, sarà estremamente semplice, ma soprattutto non ti faranno del male.

    Si sarebbe poi girato, chiamando a se Rin, Sasori e Atasuke.

    Dovete usare i vostri simpatici occhi, mi raccomando, niente di aggressivo, dobbiamo aiutarlo a pensare nella giusta maniera.

    Pronunciò quelle parole con un tono di voce che lasciava pochi dubbi riguardo quale delle loro abilità avessero dovuto utilizzare.

    Qualcosa di semplice che dopo il vostro intervento possa evolversi da solo, radicandosi come se fosse stato un suo pensiero e magari spingerlo ad agire senza che dobbiate costantemente ricordarglielo.
    Non devi recar danno ne al tizio grosso ne ai suoi amici né puoi permettere che, a causa di un tuo mancato intervento, essi ricevano danno.
    Segui i loro consigli e ordini, aiutandoli, purché tali ordini non contravvengano al precedente punto.
    Proteggi te stesso, purché questa autodifesa non contrasti col primo o secondo punto.


    Se i tre “consigli” fossero stati inculcati nella giusta maniera Pentecoste sarebbe sicuramente stato un ottimo alleato.
    Nel mentre che i tre Uchiha gestivano la parte pratica del piano Raizen si occupò di controllare la posizione dell’esercito.

    Kenzo, direi che i genin dovrebbero aver piazzato i sigilli nelle zone che ti avevo suggerito, fatti un paio di teletrasporti e controlla se percepisci l’esercito, non credo siano in pochi e dovrebbero essere incazzati, stai all’erta.
    Se li percepisci dimmelo immediatamente, si vedrà come agire al meglio.


    Mandato Kenzo a controllare avrebbe solo dovuto attendere che ciò che aveva predisposto venisse eseguito visto che variazioni nel piano originale non erano presenti.
    Il Chunin fu puntuale come sempre teletrasportandosi una volta in ogni sigillo remoto e li allertando i sensi per accertarsi della posizione dei nemici

     
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  9. Asgharel
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    [Abilità/Potenziamenti/tecniche]

    ~Un'arma a doppio taglio~


    Alla fine il gruppo, concentrando un'attacco di massa era finalmente riuscito a sfondare quella sorta di sarcofago liberandone il contenuto.
    Come poteva essere prevedibile il contenuto della bara era un'essere umano, anche se a vederlo bene, "era" di certo era il termine più adatto.
    Se solo già non si fosse abituato alla vista degli abomini, Atasuke a stento avrebbe continuato ad osservare "l'uomo" o per meglio dire quello che ne restava dopo un lungo periodo di prigionia e di probabili torture.

    °Certo che deve essersela passata parecchio brutta... Chissà poi per quale motivo gli abomini hanno tanto interesse in questo tizio°


    Non ebbe il tempo di terminare la formulazione del suo pensiero che ebbe la risposta.
    L'essere scatenò un'enorme urlo, estremamente acuto e fastidioso. Atasuke cercò di ripararsi le orecchie con le mani, tuttavia, suo malgrado, comprese che la cosa non servì assolutamente a nulla.
    Oltre al primo stordimento, infatti, percepì qualcosa di strano in se, come se il suo stesso chakra avesse smesso di circolare. Certo quella creatura non poteva aver anichilito il suo flusso di chakra, altrimenti ne sarebbe svenuto, tuttavia pareva aver avuto la capacità di spazzarne via la capacità d'uso, o almeno per alcuni secondi.
    Dopo svariati tentativi, infatti, sentì nuovamente scorrere il chakra nei suoi occhi e questi nuovamente poterono tingersi di rosso.

    °Dannazione... Questa non ci voleva... Certo, se funzionasse solo sui nostri avversari un'abilità del genere sarebbe un portento, ma se elimina solo a noi l'uso del chakra o se colpisce tutti indistintamente siamo fregati.°


    Raizen, da buon caposquadra fu il primo a prendere contatto con "Pentecoste" cercando di stabilire una prima forma di contatto con lui e cercando di renderselo, per quanto possibile, amico, nella speranza di non subire nuovamente quella sorta di tecnica annulla chakra.
    Atasuke, invece, dal canto suo preferì continuare a sondare la situazione, restandosene in disparte ma ascoltando attentamente le parole di entrambi, anche se quelle di "Pentecoste" erano più sibili ingarbugliati che parole.
    Quando poi Raizen lo chiamò a se, Atasuke si avvicinò con fare calmo, in modo anche da non insospettire o innervosire Pentecoste.

    "Dovete usare i vostri simpatici occhi, mi raccomando, niente di aggressivo, dobbiamo aiutarlo a pensare nella giusta maniera. [...] Segui i loro consigli e ordini, aiutandoli, purché tali ordini non contravvengano al precedente punto.
    Proteggi te stesso, purché questa autodifesa non contrasti col primo o secondo punto"


    «Comprendo... Tuttavia, se mi è concesso, consiglierei ai miei compagni di attivare lo sharingan prima di scambiare sguardi con lui, altrimenti rischia di innervosirsi o di spaventarsi nel vedere la mutazione dei nostri occhi, ma soprattutto, per risparmiare chakra per la battaglia è meglio se ci dividiamo tra noi gli ordini da imporgli...»

    °Certo, è una banalità... Ma sono parecchi quelli che se ne dimenticano nel clan...°

    «Inoltre, se mi permettete... Prima vorrei provare a capire quello che gli hanno fatto, probabilmente se riuscissi a leggere qualche informazione utile potrei ricavare utili indizi sul funzionamento della sua abilità o su come bloccarla...»


    Rivolse quindi il suo sguardo su Raizen attendendo la sua approvazione. Il colosso meditò un'attimo prima di rispondere.

    "Va bene, ma stai attento, potresti rievocare ricordi assopiti che potrebbero far precipitare la situazione, al minimo accenno di instabilità lascia perdere tutto, e mi raccomando, se proprio rovisti oltre che al trauma cerca di capire quale siano le sue abilità e come funzionino"

    «Non ti preoccupare, al massimo potrebbe solo aumentare il suo odio verso gli abomini... Intanto io inizio imponendo il primo dei tre comandi»


    Sorrise facendo un cenno di assenso con il capo prima di voltarsi in direzione di "Pentecoste".
    Con passo leggero ed amichevole si avvicinò all'uomo fissandolo con il massimo della dolcezza che poteva avere con l'inquietante presenza dello sharingan che ne dominava le iridi.

    «Perdonami, non mi sono ancora presentato, sono Atasuke Uchiha e sono uno dei tre amici di quel bestione con cui hai parlato... Ti va se facciamo due chiacchiere?»


    Avrebbe atteso un'istante, giusto per dare il tempo al poveraccio di rispondere con un cenno o magari con uno dei biascichi che poteva emettere da quello che restava della sua bocca.

    «Sai... come ti ha già detto il bestione, noi siamo qui per aiutarti e per aiutare tutti quelli che come te sono stati catturati dagli abomini... Ma per fare questo abbiamo anche bisogno del tuo aiuto... [...]»


    Mentre parlava con tono calmo e pacato, i suoi occhi erano puntati direttamente in quelli di pentecoste e la sua tecnica aveva avuto il via.
    Nella mente contorta della creatura risuonavano le parole di Atasuke, i suoi pensieri, anche se la voce "udita" non era la sua, pensì quella stessa di Pentecoste, o perlomeno la tonalità più simile che Atasuke era riuscito a generare per quel poco che l'aveva sentita.
    [Tecnica Avanzata] [Abilità]

    °Già... Catturati come me... Ma perchè sono stato catturato? Chi ero io per essere un loro bersaglio? Che motivo hanno avuto di torturarmi così? E poi... Come? Che cosa mi hanno fatto? Cosa cercavano di scoprire su di me?°


    Un'istante, un'istante appena era trascorso, tuttavia nella mente di Pentecoste molto più tempo era trascorso mentre Atasuke cercava di sondarne il passato, ritornando a quelle che erano state le torture subite, a quelle che erano state la fonte del trauma che ora aveva portato quell'uomo ad essere "Pentecoste". Sfortunatamente Atasuke non era in grado di rivivere personalmente ciò che pentecoste aveva subito, tuttavia poteva inconsciamente domandarglielo, nella speranza che almeno il subconscio di quello che fù un umano fosse in grado di rispondergli.
    Intanto, nel mondo reale, per dissimulare maggiormente, Atasuke continuava a distrarlo, lasciandogli pienamente pensare che quelli che sentiva altro non erano che semplici domande provenienti proprio dalla sua testa, come se, giustamente, stesse cercando di ricordare chi fosse stato prima di essere "Pentecoste".
    Inutile dire che se la cosa gli fosse sfuggita di mano Atasuke avrebbe interrotto immediatamente la serie di domande in modo da evitare un peggioramento della situazione, tuttavia, ad interrogazione terminata, avrebbe dato il via al piano di Raizen.

    «Comunque... Immagino ti chiederai come puoi esserci utile, giusto? Bene... Molto semplicemente noi ti proteggeremo ai limiti delle nostre possibilità, tu invece Non devi recar danno ne al tizio grosso ne ai suoi amici né puoi permettere che, a causa di un tuo mancato intervento, essi ricevano danno... Tutto chiaro?»


    Ancora una volta, all'insaputa del povero pentecoste le abilità dell'Uchiha avevano iniziato ad insinuarsi nella sua mente, imponendo quel consiglio e rendendolo un'ordine che la mente del non più uomo non aveva motivo di non rispettare, ma soprattutto non aveva motivo di provare a violare. [Abilità]

    A quel punto non gli restava che lasciare la palla agli altri due compagni Uchiha, nella speranza che tutto il piano di Raizen si consolidasse dando i suoi frutti.

    Se l'interrogazione avesse portato alla luce informazioni utili per capire il funzionamento o la gestione del potere di Pentecoste, ovviamente Atasuke avrebbe riferito tutto a Raizen prima che questi desse il segnale di scatenare l'urlo, anche perchè, forse, a quel punto avrebbe potuto raffinare la prova o magari direttamente evitarla.

    OT- NOTA: Il parlato di Raizen è stato concordato per evitare di fare un'interpost solo per quella proposta -/OT

    atasuke

    Chakra: 26,25 Bassi
    Vitalità: 17 Leggere
    En.Vitale: 33 Leggere


    Metri Slot free: 7+(1)

    Forza: 500
    Velocità: 500
    Riflessi: 575
    Resistenza: 500

    Agilità: 500
    Precisione: 500
    Senjutsu: 500
    Concentrazione: 500

    Tempistica e Altri Consumi


    Slot Difesa | Slot Azione | Slot Tecnica | Slot Gratuiti e Consumi

    1° Slot Difesa: Difesa
    2° Slot Difesa: Difesa
    3° Slot Difesa: Difesa

    1° Slot Azione: NN
    2° Slot Azione: NN
    3° Slot Azione: NN

    Slot Tecnica Base: nn
    Slot Tecnica Avanzata: Non c'è Emozione, c'è Pace, 3B, pot. 30+20

    Azioni Free: nn
    Riepilogo impasti: Non c'è Contrasto, c'è Condivisione; 2B, +1.5B Sharingan imposizione 3SdI

    Appunti


    Protezioni indossate: Guanti Rinforzati (mani), Corpetto di cuoio e Mantello
    AaD: 19/19 Kunai
    ADCC: Tanto (nascosto nella manica), 2 Wakizashi sulla schiena sotto il mantello.
    Bombe: 0/2 Cartabomba Distruttiva I, 1/1 Fumogeno (Tatuaggio palmo mano destra)
    Varie: 0?/2 10m Filo Nylon
    Varie: 0?/2 10m Filo nylon Rinforzato
    Tonico: 2/2 Tonico Ripristino Medio
    Kit: 1/1 Kit primo soccorso, 1/1 Kit Meccanismi per trappole [0 Trappole Rimaste]

    Conoscenze Utilizzate



    Imposizione: L'utilizzatore può imporre un comando tramite un'illusione. Ogni Imposizione può utilizzare più slot dimensionali d'Illusione; ogni slot dimensionale d'Illusione richiede un consumo ½ Basso di chakra. Non eseguire un ordine causa un malus di 1 tacca a 2 statistiche primarie ogni slot dimensionale d'Illusione impiegato; l'utilizzatore può decidere ogni round le statistiche influenzate. Il comando non può essere autolesionista, rendere inabile la vittima o danneggiare terzi. È necessario lo scambio di sguardi tra utilizzatore e obiettivo.L'utilizzatore può vedere attraverso le illusioni subite di efficacia pari o inferiore a 20 per livello di tecnica speciale. Può utilizzare slot dimensionali d'Illusione per rilasciare le illusioni subite se l'efficacia è maggiore l'illusione. Ogni slot dimensionale d'Illusione richiede un consumo ¼ Basso di chakra.


    Livello II (Genin Rossa - Chunin Verde)
    • L'utilizzatore può controllare fino a 9 slot dimensionali d'Illusione.
    • L'efficacia massima è pari a 30.
    • Il bonus massimo è pari a 3 tacche.
    • Il malus imposto massimo è pari a 2 tacche.
    • Il Controllo dell'Illusione ha raggio massimo pari a 24 metri.

    Non c'è Emozione, c'è Pace
    Ricorda sempre... Dalla tua concentrazione deriva la tua realtà
    Villaggio: Konoha (Personale)
    Posizioni Magiche: Nessuna (1)
    L'illusione si attiva se presente il contatto visivo tra la vittima e l'utilizzatore. L'utilizzatore sarà in grado di interrogarla mentalmente, cercando di estorcerle le informazioni riguardo un trauma o episodio fortemente condizionante dalla propria psiche; sarà impossibile mentire. Per resistere all'aggressione è necessario spendere un consumo di chakra pari a Medio ad ognuna di esse. L'efficacia è pari a 30. Non è possibile utilizzarla durante uno scontro.
    Tipo: Genjutsu - Tameshi
    (Livello: 4 / Consumo: Medio)
    [Da Chunin in su]

    Non c'è Contrasto, c'è Condivisione
    La Paura conduce all'ira, l'ira all'odio, l'odio... Conduce alla sofferenza... Io sento in te molta paura
    Arte: L'utilizzatore può incrementare la difficoltà di opposizione a "Non c'è emozione".
    Ogni Basso aggiuntivo incrementa di Basso la richiesta di chakra per resistere all'aggressione.
    È possibile impastare un Basso extra per ogni slot competenza posseduto.

    [Da Genin in su]

     
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  10. Sasori Uchiha
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    "Pentecoste"


    Finalmente il danno era fatto. Quella specie di bara andò in mille pezzi grazie ad un attacco collettivo. Una volta schiaritasi l'aria che circondava il manufatto, Sasori intravide il poveretto che vi era rinchiuso.



    Chissà perchè stava chiuso là dentro...è pericoloso ? Oppure è un nemico degli abomini ?



    Non fece in tempo a dare le risposte, che il motivo della prigionia si manifestò palesemente, con un urlo abbastanza inquietante. Di per sè non era l'urlo ad esserlo quanto i suoi effetti. Oltre al suono sgradevole, Sasori si sentì strano, era come se il suo chakra fosse svanito dal suo corpo.



    Brutto bastardo



    Se quello era il potere di quell'uomo, forse una risposta al motivo della prigionia di quell'uomo l'aveva trovato. L'incredibile è che nonostante non avesse chakra, Sasori era come in piedi. Era come se avesse temporaneamente bloccato l'afflusso di chakra dalla sua riserva nel tantien. Un potere davvero sorprendente. Provò dopo qualche secondo ad attivare lo sharingan, ma non ci riuscì. Finalmente all'ennesimo tentativo il chakra tornò a scorrere, attivando lo sharingan senza ulteriori problemi. A quel punto disattivò l'innata nuovamente. Il rosso lasciò spazio al nero assoluto dei suoi occhi. Quell'uomo doveva assolutamente far parte del loro gruppo. Ma non sembrava essere una persona molto amichevole. Il caposquadra anche lui chiaramente conscio della grande opportunità, cercò un primo contatto per unirlo al gruppo, nella speranza di non spaventare il poveretto e scatenare nuovamente l'antifurto ed il conseguente handicap.
    Ascoltò le istruzioni del caso. Era concordo con quanto avevano proposto i suoi compagni di squadra. Anche Rin era stata chiamata in causa, al pensiero di doverla nuovamente incontrare un brivido freddo percorse la sua schiena. Aveva un po' di timore di quella ragazza. In ogni caso attivò la sua innata sperando che il lavoro di Atasuke non peggiorasse la già delicata situazione. Ad ogni modo, una volta che Atasuke avesse terminato il suo compito, venne la volta di Rin e di Sasori. Chiaramente Sasori non avrebbe mosso neanche un muscolo permettendo in questo modo alla ragazza di svolgere il suo ruolo per prima. Non avrebbe osato prevaricarla. Ad ogni modo la ragazza in maniera anche seccata si rivolse agli altri due testoni suoi compagni di clan:



    Vedo che la cavalleria ancora sopravvive. Non si può dire lo stesso dello "scanner umano"



    Mentre parlava, la ragazza fece cenno con le dita per accentuare l'effetto sulle parole da evidenziare dopo di che mise il carico su quanto detto prima:



    Da quando in qua, che le mezze tacche svolgono il loro lavoro per prime ? Roba da matti...Ecco cosa succede ad avere la mano troppo tenera in Accademia. Una volta questo atteggiamento sarebbe costato molto caro, capito schiappe ? Ma adesso vediamo di uscire vivi da qua e dopo ne riparliamo...



    Era visibilmente, seccata, anche se rideva divertita della sua sfuriata. Ad ogni fece quanto richiesto avvicinandosi a quel pover'uomo in maniera tale da non spaventarlo e poi disse in maniera molto dolce e femminile, usando la propria abilità di imposizione con maestria:



    Segui i loro consigli e ordini, aiutandoli, purché tali ordini non contravvengano al precedente punto.



    Dopo di che si allontanò, dicendo in maniera abbastanza provocatoria, a Sasori:



    Vedi di non rovinare tutto o giuro che me la paghi



    Sasori chiaramente non si lasciò intimorire, in fondo era soltanto una ragazza carina e sicura dei suoi mezzi, con un bel caratterino. Se lo ripeteva nella testa come un mantra, per non lasciarsi intimidire. Con lo sharingan attivato in precedenza si avvicinò rilassato a Pentecoste o come diavolo si chiamasse e si limitò a dire, in modo affabile e amichevole utilizzando la sua capacità di imposizione:



    Proteggi te stesso, purché questa autodifesa non contrasti col primo o secondo punto.



    Una volta finito di pronunciare quelle parole, Sasori si allontanò lentamente, cercando di non infastidire quel pover'uomo. A quel punto i giochi erano fatti. Sperava che la strategia messa in atto avesse funzionato.

     
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    九代目水影 - Kyuudaime Mizukage

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    La Follia di Pentecoste



    Atasuke aveva grattato appena la superficie, eppure aveva fatto troppo. Oltre ogni sua possibile aspettativa il semplice accenno di ricordo scatenò una reazione a catena emozionale fatta di ricordi dolorosi ed atroci che scatenarono in Pentecoste una reazione che dire esagerata era dir poco. Si tappò le orecchie con le mani scheletriche e batté serrò gli occhi e non si lasciò più avvicinare da alcuno e nessuno riuscì ad imporgli nulla, almeno in quel momento. Mancavano ancora nove minuti all'arrivo dei nemici e la situazione era precipitata.



    Pentecose, infatti, non si limitò a rinchiudersi in spazi dentro di lui ed isolarsi dal mondo ma ancora una volta usò quel suo tremendo meccanismo di difesa che nuovamente distrusse la capacità di utilizzare il chakra per chiunque nel raggio di cinquanta metri ed ancora una volta non vi era modo di fermarlo. Dato sfogo a quell'urlo tremendo, reso ancor più potente dalla rimozione della maschera, il residuo di Uomo aprì gli occhi e fissò piangente Raizen Perché mi fai quesssto! Dolore, dolore, sempre dolore per me, solo dolore e loro lo dicevano lo dicevano che avrei provato dolore ma che serviva serviva per loro serviva a prendere la cosa la cosa che so fare dovevano studiare si studiare e difendersi perché dicevano che ero pericoloso per loro pericoloso molto pericoloso tanto pericoloso uomo grosso ed ora mi fate questo non è giusto non è giusto non è affatto giusto loro me lo dicevano ed ora anche voi mi volete fare male nessuno vuole bene a me tutti che vogliono farmi provare dolore dolore dolore dolore BASTA DOLORE BASTA BASTA BASTA BASTA BASTA perché poi io non volevo non volevo affatto fare impazzire quei mostri scemi loro mi avevano fatto male rapito rapito colpito torturato io mi sono difeso e loro ecco che impazzivano di brutto e quello forte con le ali mi mette in una bara a dolore dolore dolore trapani in testa e niente cibo fame tanta tanta tanta tanta fame ho fame ho fame HO FAME HO FAME HO FAME HO FAME HO FAME HO FAME via via con occhi rossi via voi mi fate male siete cattivi via via VIA VIA VIA VIA VIA!



    Un fiume di parole apparentemente insensato, uno sfogo di un animale ferito nel profondo che non sapeva più a che santo rivolgersi per la sua sopravvivenza: un corpo martoriato che non poteva più lottare ma un potere tremendo mai visto fino a quel momento. Eppure Pentecoste aveva dato loro un'avvisaglia importante sui suoi avvenimenti passati che poteva aiutare loro a prendere una decisione, seppur rischiosa. Ma chi non era pronto a correre rischi non poteva sperare di trarre i più grandi benefici. In ogni caso dopo quella sfuriata Pentecose fu nuovamente più mansueto e se avessero voluto avrebbero potuto tentare nuovamente ad imporgli dei comandi.

     
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    L'abilità di Pentecoste








    L’idea di Atasuke, per quanto avesse convinto Raizen parve non piacere decisamente a Pentecoste, al levarsi del grido avrebbe posto le mani sulle orecchie avvicinandosi al suo compaesano, traendolo via.

    Va bene, va bene! È andato!

    Avrebbe detto alzando la mano, cercando di sovrastare quel baccano con la sua presenza fisica, quasi come uno sciamano che danzava intorno al fuoco cercando di ammaestrarne le mistiche visioni.
    Finito lo sproloquio era finalmente riuscito a comprendere perché gli abomini lo temessero: quel grido era in grado di mandarli nel panico a causa della disattivazione della comunicazione mentale, rendendoli di fatto estremamente vulnerabili.
    Ma non c’era alcun modo per potersi difendere da esso, potevano soltanto essere spettatori di quel caos oppure divenirne parte integrante, senza il chakra anche loro sarebbero stati estremamente vulnerabili, anzi, probabilmente a causa della natura ibrida gli abomini avevano un vantaggio in mancanza di chakra.
    L’unico modo era sfruttare Pentecoste in un accurato fuoco incrociato.

    Non ti faranno più del male, e in realtà non avevano intenzione di fartene nemmeno ora, semplicemente alcune medicine a volte sono amare.
    Se hai fame l’unica cosa che posso darti sono quelle pasticchette di prima, ma dovrai aspettare un po’ troppe di quelle ti danneggerebbero.


    Avrebbe fatto cenno ai tre Uchiha di rimanere fermi ai loro posti, e di invertire lievemente l’ordine delle cose.

    Vieni Pentecoste, avvicinati, vedrai non ti faranno nulla di male.

    Si sarebbe seduto accanto al trio aspettando di essere raggiunto dall’uomo in modo che fosse lui a fidarsi ed avvicinarsi nuovamente, anziché essere forzato fin dal primo istante a subire la loro presenza.
    Ora potevano nuovamente tentare, non sarebbe stato necessario probabilmente con più tempo a disposizione, ma Pentecoste era profondamente instabile, e rischiare che attivasse la sua abilità senza che gli fosse richiesto era un problema che dovevano evitare in tutti i modi. Ogni spavento poteva attivarlo, ed in quello stato si sarebbe potuto spaventare anche della sua ombra, facendo saltare qualsiasi tipo di piano.

     
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  13. Asgharel
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    Narrato

    °Pensato°
    «Parlato»
    "Parlato" (altri)
    -Citazioni-


    [Abilità/Potenziamenti/tecniche]

    ~Sfuriate per un nuovo tentativo~


    A differenza di quanto previsto, la tecnica funzionò, tuttavia la reazione esagerata di "pentecoste" costrinse Atasuke ad interrompere l'interrogatorio prima di poter ottenere le informazioni che voleva. Certo avrebbe potuto continuare cercando comunque di cavarne fuori qualcosa, tuttavia non sarebbe servito a nulla, se non a far dare ulteriormente di matto l'uomo, o per meglio dire quel che ne restava.
    Inutile dire che per riflesso condizionato Atasuke chiuse gli occhi e cercò invano di tapparsi le orecchie all'urlo della creatura, distogliendo lo sguardo per non mostrare la sparizione dello sharingan, il quale, senza chakra, non aveva modo di funzionare.
    All'indicazione di Raizen Atasuke indietreggò, tornando al proprio posto, meditando su quanto accaduto e su quanto pentecoste aveva detto.
    Come se non bastasse, al suo "rientro" si aggiunse la voce sarcastica della ragazza, che evitentemente non aveva apprezzato l'azione di Atasuke, ne tantomeno il fatto che si fosse fatto avanti prima di lei.

    "Da quando in qua, che le mezze tacche svolgono il loro lavoro per prime ? Roba da matti...Ecco cosa succede ad avere la mano troppo tenera in Accademia. Una volta questo atteggiamento sarebbe costato molto caro, capito schiappe ? Ma adesso vediamo di uscire vivi da qua e dopo ne riparliamo... "


    A quelle parole Atasuke sorrise con fare sornione, rispondendo con tono quasi divertito.

    «Beh, probabilmente da quando la "mezza tacca" è stata l'unica a tornare a casa viva dopo uno scontro con questi abomini ed è venuta a tirare fuori dalla merda il culo di qualche espertona...»


    La lingua in quel caso era più affilata della sua stessa lama ed in quella situazione Rin non poteva obbiettare nulla. In fondo Atasuke non le aveva spiattellato in faccia altro che i fatti e perdersi in un'inutile giro di insulti li avrebbe solo portati a litigare per nulla, quindi anche in caso di altri battibecchi da parte della ragazza, Atasuke avrebbe poi risposto con dei semplicissimi e svogliati sbuffi, senza darle il piacere di una risposta.

    °Quindi sembra che non abbia un modo per controllare questa sua abilità, o se lo ha probabilmente non sa come sfruttarlo... Inoltre da quel che ho visto il raggio sembra intorno alla cinquantina di mentri e sembra che gli abomini patiscano particolarmente questo malus dando di matto... Potrebbe essere dovuto alla perdita del loro contatto di comunicazione mentale o forse la cosa sballa ulteriormente il loro organismo... Se avessimo fortuna probabilmente l'abilità di pentecoste potrebbe addirittura annullare la loro capacità di mutare il corpo e la cosa ci darebbe un grosso vantaggio°


    Mentre con attenzione meditava su quanto aveva appreso, udì Raizen che cercava in un certo senso di convincere pentecoste ad avvicinarsi a loro, invertendo l'ordine delle precedenti azioni.

    °Bella mossa, così dovrebbe essere più facile avere la sua fiducia°


    Gli occhi di Atasuke ovviamente erano già tornati del loro rosso cremisi, in modo da non spaventare pentecoste con la mutazione.
    Quando egli fu dinnanzi a lui, Atasuke riprese il suo solito tono cortese, nella speranza che questa volta non ci fossero nuovamente reazioni aggressive da parte di pentecoste.

    «Mi spiace per quanto accaduto poco fa... Non era nostra intenzione farti del male... Come anche non credo sia tua intenzione farci del male, vero? Ricorda che: Non devi recar danno ne al tizio grosso ne ai suoi amici né puoi permettere che, a causa di un tuo mancato intervento, essi ricevano danno... Così ci sarà più facile riportarti a casa»


    Sorrise mentre tentava, all'insaputa di pentecoste, di imporre il suo ordine, nella speranza che questa volta nulla andasse storto, anche se in questo caso difficilmente questo avrebbe portato dei nuovi ricordi ad ottenebrare quella mente sull'orlo della più totale ed incontrollata follia. Impose quindi il suo ordine, un'ordine che la mente del non più uomo non aveva motivo di non rispettare, ma soprattutto non aveva motivo di provare volontariamente a violare. [Abilità]

    A quel punto non gli restava che lasciare la palla agli altri due compagni Uchiha, nella speranza che tutto il piano di Raizen si consolidasse dando i suoi frutti.

    OT- -/OT

    atasuke

    Chakra: 26,25 Bassi
    Vitalità: 17 Leggere
    En.Vitale: 33 Leggere


    Metri Slot free: 7+(1)

    Forza: 500
    Velocità: 500
    Riflessi: 575
    Resistenza: 500

    Agilità: 500
    Precisione: 500
    Senjutsu: 500
    Concentrazione: 500

    Tempistica e Altri Consumi


    Slot Difesa | Slot Azione | Slot Tecnica | Slot Gratuiti e Consumi

    1° Slot Difesa: Difesa
    2° Slot Difesa: Difesa
    3° Slot Difesa: Difesa

    1° Slot Azione: NN
    2° Slot Azione: NN
    3° Slot Azione: NN

    Slot Tecnica Base: nn
    Slot Tecnica Avanzata: nn

    Azioni Free: nn
    Riepilogo impasti: Totale: 0 Bassi; 1.5B Sharingan imposizione 3SdI (-1.5B Sharingan imposizione turno precedente non utilizzato)

    Appunti


    Protezioni indossate: Guanti Rinforzati (mani), Corpetto di cuoio e Mantello
    AaD: 19/19 Kunai
    ADCC: Tanto (nascosto nella manica), 2 Wakizashi sulla schiena sotto il mantello.
    Bombe: 0/2 Cartabomba Distruttiva I, 1/1 Fumogeno (Tatuaggio palmo mano destra)
    Varie: 0?/2 10m Filo Nylon
    Varie: 0?/2 10m Filo nylon Rinforzato
    Tonico: 2/2 Tonico Ripristino Medio
    Kit: 1/1 Kit primo soccorso, 1/1 Kit Meccanismi per trappole [0 Trappole Rimaste]

    Conoscenze Utilizzate



    Imposizione: L'utilizzatore può imporre un comando tramite un'illusione. Ogni Imposizione può utilizzare più slot dimensionali d'Illusione; ogni slot dimensionale d'Illusione richiede un consumo ½ Basso di chakra. Non eseguire un ordine causa un malus di 1 tacca a 2 statistiche primarie ogni slot dimensionale d'Illusione impiegato; l'utilizzatore può decidere ogni round le statistiche influenzate. Il comando non può essere autolesionista, rendere inabile la vittima o danneggiare terzi. È necessario lo scambio di sguardi tra utilizzatore e obiettivo.L'utilizzatore può vedere attraverso le illusioni subite di efficacia pari o inferiore a 20 per livello di tecnica speciale. Può utilizzare slot dimensionali d'Illusione per rilasciare le illusioni subite se l'efficacia è maggiore l'illusione. Ogni slot dimensionale d'Illusione richiede un consumo ¼ Basso di chakra.


    Livello II (Genin Rossa - Chunin Verde)
    • L'utilizzatore può controllare fino a 9 slot dimensionali d'Illusione.
    • L'efficacia massima è pari a 30.
    • Il bonus massimo è pari a 3 tacche.
    • Il malus imposto massimo è pari a 2 tacche.
    • Il Controllo dell'Illusione ha raggio massimo pari a 24 metri.

     
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  14. Sasori Uchiha
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    La Reazione



    Prima che Sasori potesse svolgere il suo dovere, Atasuke scatenò la reazione di quel povero essere. Era in evidente stato di furia, urlando di nuovo e lasciando tutti senza chakra. Così non andava proprio, se potevano avere un probabile aiuto da parte di quel poveraccio nella battaglia finale.



    Speriamo che si convinca prima o poi



    Sasori provò al pari dei suoi compagni di tapparsi le orecchie per evitare di subire gli effetti di quell'urlo straziante ma senza alcun risultato. Anche lui era rimasto a secco di chakra, nuovamente. Udì il comando del caposquadra rimanendo quindi fermo al suo posto. Anche Rin non si mosse, riflettendo su quanto gli uomini fossero incapaci di risolvere qualsiasi problema anche il più semplice.
    Nonostante la situazione fosse delicata, in effetti non c'era molto tempo a disposizione del gruppo di fuggitivi per volgere la situazione a loro favore, prima dello scontro per così dire finale. Alle parole di Atasuke, la ragazza sbuffò come per dire che anche Atasuke era il classico uomo al pari di tutti gli altri che non era in grado di svolgere i propri compiti senza stare lì a lodare le sue azioni in attesa di onori o chissà che cosa. Sasori si portò una mano davanti alla faccia, in chiaro segno di nervosismo. In effetti c'era ben poco da ciarlare. Bisognava darsi una mossa, il tempo scorreva troppo velocemente per i suoi gusti. Raizen nel frattempo, cercava di convincere di nuovo quel prigioniero appena liberato.



    Speriamo sia la volta buona



    Come in precedenza, Sasori diede la precedenza a Rin. Non voleva perdere ulteriori tempo, in inutili chiacchiere. Quindi la ragazza si avvicinò dopo aver visto quanto fatto da Atasuke. Scuotendo il capo sconsolata, oramai rassegnata all'idea che la cavalleria era morta e che non doveva farsi illusioni, sperando prima o poi di potersi ricredere sugli uomini.



    Sono tutti uguali...dovranno crepare prima o poi



    Con in testa questi pensieri si avvicinò in modo femminile ed abbastanza ammaliante al loro obiettivo. Anch'essa con lo sharingan attivo, si rivolse a quell'essere in tono davvero dolce e cortese. Sembrava non essere neanche lei, ma stava chiaramente recitando. Ed era davvero una recitazione degna di nota. Tanto che Sasori rimase affascinato da quanto fosse graziosa, femminile e raffinata quella ragazza. In quel ruolo non sembrava essere neanche una kunoichi, sembrava essere soltanto la splendida ragazza che era. Quindi si rivolse a quella povera anima tormentata usando le sue abilità oculari imponendo il comando assegnatole:



    Sai, ho incontrato e visto tante anime, ma come te ancora non ne ho visto nessuna. Quindi ti prego di ricordare di seguire i loro consigli e ordini, aiutandoli, purché tali ordini non contravvengano al precedente punto. Così ti potremmo proteggere.



    A quel punto la ragazza si sarebbe allontanata lentamente, passando vicino a Sasori, che la vide riprendere la propria posizione. Perciò il ragazzo, si sarebbe avvicinato a quel poveruomo lentamente l'ultima cosa che voleva era scatenare l'ennesima reazione incontrollata. Quindi non avrebbe fatto mosse brusche violente. Si avvicinò con espressione gentile ed amichevole. Cercando di non impaurirlo nè di scatenare una reazione nervosa. Quindi avvicinandosi a quell'uomo disse in modo gentile e cortese, avendo ancora lo sharingan attivato in precedenza, imponendo il comando tramite quello sguardo:



    Vorrei solo parlare con te...vorrei aiutarti...anch'io non me la sono passata molto bene per causa loro. Ti prego dacci una mano...Vorrei che tenessi a mente: Proteggi te stesso, purché questa autodifesa non contrasti col primo o secondo punto.

    Sperando che questa volta filasse tutto liscio, che quel povero essere non si spaventasse e reagisse in maniera incontrollata. In fondo volevano salvarlo e fuggire da quella dannata isola. Mentre il tempo scorreva inesorabile.

     
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    九代目水影 - Kyuudaime Mizukage

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    Pentecoste tolse le mani dal capo e parve tranquillizzarsi abbastanza da permettere ai suoi salvatori di potersi avvicinare. Salvatori. Il salvataggio era un concetto astruso in quel momento, giacché per un'anima così rovinata la morte era solamente auspicabile come unica fonte di salvezza. L'imposizione dunque riuscì e Pentecoste era ora un loro fido alleato, purché non intenzione (giacché gli era stato imposto) di far male a coloro che l'avevano salvato. Così, pronto ad obbedire ai comandi di Raizen e degli altri, era una nuova potentissima e protentosa arma nelle loro mani, purché sfruttata correttamente.



    CITAZIONE
    Prima parte del post. Ditemi come si posiziona pentecoste, dopodiché si inizia con la battaglia vera :guru:
     
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