La Falce che miete e il Vento che punge

Il viaggio

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  1. Febh
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    È colpa tua. Ratty

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    [Chiacchiere con Midori]

    Alla menzione dello Tsuchikage la donna sembrò irritata, ma anche sorpresa. Era molto brava a mentire o realmente era convinta di essere l'unica motivazione dietro le azioni di Aizen. Orgoglio femminile, peggio di qualunque veleno. Oh, adoro nascondere. Dire tutto e subito è così noioso, meglio mantenere un certo velo di mistero intorno alle cose. Ammiccò, accusando il colpo, dato che sicuramente non si aspettava di dover mostrare le carte così in fretta. Fu rapida comunque a dissimulare la sconfitta verbale, sempre giocherellando con la collana e distogliendo lo sguardo, distratta. E comunque...non saprei usarla al cento per cento, ma almeno penso di poterla attivare abbastanza per sospendere gli effetti negativi. La manipolazione del dolore era accessibile solo alle donne del mio clan, mentre gli uomini sviluppavano la capacità di trasformare il dolore in forza fisica. Non a caso combattevano sempre in coppia: la padrona ed il sottomesso. Sorrise, e non era difficile immaginare cosa le stesse passando per la testa mentre squadrava il massiccio shinobi. E tutte le donne della mia famiglia ricevono qualche insegnamento, è la tradizione. Inutile per fare il ninja, ma sufficiente per non sprecare le eredità del clan.

    Smise finalmente di giocare con la sua collana e congiunse le mani, prima i polpastrelli e poi i palmi. Quindi sappi che potrei insegnarti più di una cosa su manette e modi per trattare le persone. Sussurrò, non minacciosa ma al contrario, sembrava quasi volesse promettere qualcosa di meraviglioso. Dopo qualche istante in silenzio si decise a parlare nuovamente: sembrava aver preso una decisione. Se Aizen davvero ha rubato per conto del suo Kage allora puoi interrogarlo, ma sarò presente anche io. E spero che la Verga salti fuori da questo "interrogatorio", perchè io credo che il tuo "non avere nulla addosso" sia stato un pò vago. Haitani mi ha detto in che stato era il medico dell'ospedale, e solo quell'oggetto può aver causato qualcosa di simile, direttamente od indirettamente. Sorrise, stavolta era stata lei a mettere a segno un punto, verosimilmente. Restava solo da vedere se Diogenes avrebbe accettato di interrogare Aizen assieme a Midori o meno.


    [Interrogatorio Congiunto]

    Qualora avessero trovato un accordo, la donna avrebbe accompagnato il Mikawa ed il suo prigioniero in una delle cantine, dove un tavolo reclinabile era stato approntato per l'uso, con tanto di catene per i polsi e le caviglie, ed un collare borchiato. Alle pareti erano appese fruste e strumenti di tortura. Sicuramente quella stanza non era stata allestita in fretta e furia per aiutare lo shinobi: doveva trattarsi di qualcosa di radicato. Quanti ricordi...mi sembra quasi di tornare adolescente. Commentò quasi con aria sbarazzina la giovane rampolla del clan Kiku. Ora fallo accomodare sul tavolo. Se è sotto l'effetto della Verga non sarà facile ottenere qualcosa per te...sta già subendo il massimo dolore possibile da qualche tempo. Ma esiste sempre la possibilità di torturarlo con il piacere. Avrebbe sussurrato, cercando di carezzare la guancia del suo ospite.

    Torture-chamber



    Sarebbe stato poi un suo schiaffo a svegliare Aizen. Fortuna, o forse semplicemente le conoscenze di base della donna. O magari la secchiata d'acqua che gli tirò subito prima...fatto sta che gli occhi del ninja di Iwa si aprirono, confusi e disorientati, almeno fino a che non si posarono sulla sua aguzzina. Midori? Mi...MIDORI! Improvvisamente vigile, il ragazzo sembrava diviso tra il sollievo ed il terrore per la situazione in cui si trovava. Ti prego, Midori, perdonami. Avevo degli ordini, dovevo rubare la Verga, dovevo...ma ho pensato che non era giusto, che dovevo riportartela e non sapevo decidermi e... Lei lo schiaffeggiò di nuovo, e lui quasi prese a piangere. La hai rubata per una missione. E hai provato ad usarla e ne sei rimasto schiavo. Solo una donna può usare quel manufatto. E solo una donna Kiku ne ha diritto. E quando ti sei accorto che non potevi far nulla e che ti stava distruggendo hai deciso di tornare da me, non è vero? Magari volevi che ti insegnassi a sopportare e poi venissi assieme a te dal tuo Tsuchikage per insegnarvi tutto quello che resta della mia eredità, vero? Lo schiaffeggiò ancora, ma sembrava che fosse più l'umiliazione a far soffrire il giovane, piuttosto che il dolore.

    Non lo so...non lo so...mi sono ferito rubandolo...e il mio chakra ha, non so, reagito con la Verga. Il dolore si è..espanso. Ogni istante, ogni secondo, non potevo nemmeno dormire. Sono riuscito a mescolare il dolore nell'argilla ma ogni volta soffrivo anche io, aumentava invece di trasmettersi ed io sto male, da morire, sono...sto impazzendo Midori, aiutami ti prego. Non meriti nessun aiuto. Sei un debole ed un vile. Quindi lentamente si girò verso Diogenes. Ora dimmi, come pensi di continuare questo nostro piccolo appuntamento? Il suo tono era molto languido, sicuramente non ci stava tutta con la testa, dato che sembrava si stesse divertendo nel mostrarsi dura e violenta. Aizen seguì il suo sguardo fino all'otese, e l'ira si unì al dolore ed alla paura sul suo viso. E lui...LUI? Perchè è qui? Cosa ha fatto per essere qui? E' un estraneo! Perchè ti fidi di lui? Cosa ha più di me??? Lei non avrebbe risposto, restando a braccia incrociate mentre lasciava campo libero al Mikawa.
     
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