Problemi nell'Ovest

[News GdR]

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     Like  
     
    .
    Avatar

    It's just YOU against YOU

    Group
    Y Danone
    Posts
    3,786
    Reputation
    +278
    Location
    Roma

    Status
    Anonymous

    Problemi nell'Ovest

    Scimmie e Sigilli


    Morire? Oh, no, non era questa l'intenzione.
    Meika riuscì a pronunciare solo poche, flebili parole prima di assecondare la mia strategia. Sapeva che non sarebbe riuscita, in alcun modo, a farmi cambiare idea. « Non preoccuparti, non sarò io a morire oggi... » Risposi, nella maniera più sicura che la situazione permetteva di fare. Sicuramente la mia non era una certezza, bensì una speranza. Se però così non fosse stato, non sarei andato all'altro mondo da solo. « Adesso vai. Ci vediamo tra poco. » Mi sforzai di sorridere, mentre Meika iniziava la sua offensiva che avrebbe di poco preceduto la mia strategia.

    Fu solo quando mi ritrovai solo, disteso nella sabbia al di là della palizzata, capii che c'ero riuscito. L'esplosione fu solo la conferma di tutto: avevo ucciso Ishiken. Incominciai a ridere. Le braccia non si muovevano, ero praticamente esausto e la mia riserva di chakra era quasi terminata, ma io ridevo, in maniera spontanea e genuina, vera. Fu solo allora che Meika arrivò a gran velocità verso di me, andandomi ad alzare la testa dalla sabbia cocente e mettendomi in bocca un tonico. Inghiottii il farmaco, e subito sentii il mio chakra riprendere vigore, come una gran boccata d'ossigeno quando resti per troppo tempo sotto l'acqua. « Ciao... » Dissi, ancor sorridente. « Non ti sarai mica preoccupata, vero? Te l'avevo detto che non sarei morto... » Cercai di tirarmi su con il busto, e ci riuscii solo sforzandomi molto. « Devo dire la verità però, ci sono andato molto vicino... » Forse troppo, ma ciò non riuscì a far scomparire la felicità dal mio volto.
    Cercai ancora di muovere le braccia: niente. « Ehm... Penso di aver sollecitato leggermente troppo i muscoli delle mie braccia... Mi daresti una mano? Ehm... » Un attimo di esitazione, la seguente frase sarebbe stata molto fraintendibile se non l'avessi pronunciata nel modo giusto. « Mi prenderesti dalla tasca del pantalone i miei tonici
    Tonico di Recupero Minore [Tonico]
    Ingerendo questo farmaco il ninja recupera una quantità di chakra pari ad un consumo Medio. Dose Massima: 2 al giorno.
    Tipo: Supporto-Supporto
    Dimensione: Minuscola
    Quantità: 2
    (Potenza: 1 | Durezza: 1 | Crediti: 45)



    Tonico di Ripristino Minore [Tonico]
    Ingerendo questo farmaco il ninja ripristina la propria vitalità di una ferita Media, ma non rimargina ferite. Dose massima: 2 al giorno.
    Tipo: Supporto-Supporto
    Dimensione: Minuscola
    Quantità: 1
    (Potenza: 1 | Durezza: 1 | Crediti: 45)



    Tonico di Ripristino Inferiore [Tonico]
    Ingerendo questo farmaco il ninja ripristina la propria vitalità di una ferita Leggera, ma non rimargina ferite. Dose massima: 2 al giorno.
    Tipo: Supporto-Supporto
    Dimensione: Minuscola
    Quantità: 1
    (Potenza: 1 | Durezza: 1 | Crediti: 25)
    ?
    »
    [Impasticcato] Aspettai l'eventuale risposta e il movimento di Meika, prima di continuare. « Solo i tonici, eh... » La tentazione era stata troppo forte e non ero riuscito a resistere, nemmeno quando ero quasi in fin di vita.

    « Aiutami a rimettermi in piedi... » Con la nuova energia dei tonici mi ero ripreso parzialmente dallo scontro con il Kijin, ma le mie braccia non volevano ancora rispondere ai miei impulsi: probabilmente avrei dovuto attendere qualche altro minuto prima di riprenderne la gestione. « Andiamo a vedere che stanno combinando i nostri amici dentro, prima che gli venga in mente una qualche idea geniale... » La situazione all'interno della palizzata era, però, sempre la stessa, anche con un Kijin in meno: i bambini erano ormai allo stremo delle loro forze e sembravano poter spirare da un momento all'altro. « Fanculo... Meika, non puoi farci niente te, eh? » Dissi, mentre mi avvicinavo al bambino con cui mi ero sostituito poco prima per analizzare meglio il sigillo, che copriva e si estendeva in tutto il corpo. « Non ho idea di cosa fare io... Cercate di attendere un attimo, vado a vedere se hanno delle scorte d'acqua nelle tende, dovranno bere anche loro, no? » Dalle informazioni riportate dal Nara i combattimenti erano tutti terminati, eccezion fatta per l'avversario di Itai, presumibilmente il capo di quei demoni. « Tanto adesso, comunque, non posso eseguire alcuna tecnica. Nel caso in cui non trovo niente di utile torno qui, giusto per non starmene qui fermo ad aspettare che le mie braccia ritornino funzionanti. Intanto cercate di raggrupparli, possibilmente sotto l'ombra sfruttando le palizzate. Hisagi, se puoi, torna a prendere anche quei due bambini che siamo riusciti a portare fuori, non ha più alcun senso lasciarli lì abbandonati a loro stessi. » Detto questo, avrei attraversato l'interno diametro della palizzata e avrei saltato la palizzata.
    I combattimenti dei due ninja di Oto erano terminati in modo favorevole: i Kijin si trovavano distesi al suolo a parecchi metri d distanza l'uno dall'altro, entrambi morti. A circa 30 metri da me, verso il deserto aperto, Itai stava furiosamente scontrandosi contro l'ultimo Kijin rimasto... Prima che questo non si trasformasse in un'enorme scimmia alta più di 20 metri. « Che cazzo... » Restai stupefatto da tale trasformazione, ma non avevo tempo da perdere: avevo altro a cui pensare e il Mizukage non si sarebbe lasciato sconfiggere così facilmente. Mi avvicinai alla prima tenda, la più vicina alla palizzata, ormai distrutta, attirato da delle strane forme coperte di stoffa al suo interno. Una volta lì avrei cercato di esaminare meglio le strane figure per scoprire cosa celava la stoffa; quindi, una volta finito l'ispezione, avrei controllato di tenda in tenda finché non avessi trovato acqua e del cibo per i bambini, attendendo il termine della paralisi delle mie braccia. Solo a quel punto sarei tornato indietro con l'eventuale necessario per assistere nel primo soccorso Meika. Nel caso in cui non avessi trovato niente, tornato indietro, avrei utilizzato la tecnica della prigione acquatica
    Prigione Acquatica - Suirou no Jutsu
    Villaggio: Kiri
    Posizioni Magiche: Serpente, Capra, Cavallo, Coniglio, Capra, Cavallo, Coniglio
    L'utilizzatore può imprigionare all'interno di una sfera d'acqua un obiettivo entro 1,5 metri se questo a contatto con una quantità d'acqua pari a 12 unità. All'interno della sfera non sarà possibile respirare. Ogni slot azione impiegato dall'utilizzatore annulla uno slot azione e uno slot difesa della vittima; la vittima non può usare slot tecnica all'interno della sfera. L'utilizzatore deve mantenere sempre il contatto con la sfera, altrimenti la tecnica si disattiverà. È possibile per la vittima liberarsi tramite il chakra spendendo MedioAlto di chakra: causa AdO.
    Tipo: Ninjutsu - Suiton
    (Livello: 4 / Consumo: MedioBasso - Mantenimento: ½ Basso )
    [Da Genin in su]
    per permettere a Meika e gli altri di riempire le borracce d'acqua per dissetare i bambini. Sempre sperando che il Mizukage avesse, velocemente, terminato la questione "scimmione".


     
    .
  2. Roronoa™
        Like  
     
    .

    User deleted


    Problemi nell'Ovest

    Paese del Vento pt. VIII



    La vita del Kijin si concluse quel giorno, lontano dalla sua casa e sotto il sole cocente del deserto sunese. Quando la mano di Deveraux strinse con forza la sua gola, l'uomo spalancò la bocca, emettendo un urlo soffocato.
    Un attimo prima aveva deriso lo Yotsuki, ora con il terrore negli occhi moriva per mano sua.
    La lama celata nel suo braccio finì il lavoro.

    Come se non bastasse, il Kijin venne colpito da altri attacchi, tra cui quelli di Gouken, che aveva sconfitto il suo avversario in tempo record e aveva pensato bene di aiutare il suo compaesano.
    Quando il Kijin crollò a peso morto sulla dura sabbia dorata, in preda a dolori lancinanti alla mano e alla gamba, Deveraux accennò un sorriso sofferente al Chunin.

    Grazie Gouken. Non si domandò come la vipera fosse riuscita ad avvicinarsi senza farsi percepire.
    Hai attaccato tu prima questo bastardo? Domandò, guardandosi intorno. Se quell'aiuto caduto dal cielo non era stata opera di Gouken, c'era qualcuno nei paraggi. Un alleato.

    Come procedeva lo scontro del Mizukage?
    Individuò i due a circa cinquanta metri dalla sua posizione. Si erano allontanati.
    Il Kijin che il Mizukage stava affrontando era avvolto da un manto chakrico dorato, sicuramente una versione potenziata di quella mostrata dal suo ex rivale.

    Non so te, ma aiutare Itai è fuori discussione. disse, a bassa voce, mentre osservava i due potenti combattenti comparire e scomparire ai suoi occhi, incapaci di seguire i loro rapidi movimenti.
    Quando vide l'uomo dai capelli lunghi trasformarsi in una scimmia gigante, senza dire nulla Deveraux s'incamminò verso l'accampamento.

    Meglio allontanarsi. Raggiungiamo gli altri?

    Se Gouken fosse stato d'accordo, Deveraux si sarebbe diretto verso l'accampamento, senza sforzare troppo l'arto inferiore dolorante.
    Non fu difficile individuare i Genin alle prese con i prigionieri.

    Cos'è questa puzza? A terra, senza vita, vi era Ishiken, il fratello del Kijin ucciso dallo Yotsuki.
    A pochi metri da esso, fonte di quell'odore nauseabondo, un bambino era riverso a terra con il capo letteralmente spappolato.
    Gli altri bimbi non erano in condizioni migliori: nessuno di loro era in piedi.
    Ridotti a semplici mucchi di ossa, i loro sguardi erano spenti e la loro pelle bruciata dal sole del deserto.
    Il loro respiro era quasi impercettibile.

    Avevano degli strani simboli sul corpo.

    Fuunjutsu? Non era un esperto di quell'arte e quindi per il momento decise di ignorare quei simboli.
    Bisognava subito lavorare per sottrarre quelle creaturine alla morte.

    State tutti bene! Sorrise.
    Ho dell'acqua ragazzi e dei tonici. Non sono un medico, ma perchè non li portiamo all'interno di una di quelle tende? Domandò, indicandole.
    Saranno coperti maggiormente dai raggi del sole.
    Cosa ne dici?
    Domandò alla ragazza kiriana, unico medico della spedizione.

    Oltretutto qualcuno è andato a controllare cosa c'è all'interno di quelle tende? Posso andarci io! Non sapeva cosa i ragazzi avevano o non avevano già fatto, ergo domandare era la cosa più giusta da fare.

    Si sarebbe messo a completa disposizione di Meika. Quei bambini dovevano essere salvati.
     
    .
  3.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Fan
    Posts
    2,496
    Reputation
    +225

    Status
    Offline

    Problemi nell'Ovest

    Post "Quarto"



    L'istinto animale di quella scimmia doveva essere davvero notevole. Non ebbi neppure il tempo di terminare la tecnica che lui attaccò il carro. Era veloce, ma anch'io potevo esserlo quando era necessario. Specialmente con un piccolo aiuto da parte del chakra. Saltai all'indietro, dando per un breve istante le spalle al nemico ma tirandomi dietro la marionetta e poi eseguii un piccolo rotolamento a terra fino ad arrivare in ginocchio, davo le spalle al Kijin ma Ni Ju Hachi si trovava dietro di me con il fronte rivolto verso la scimmia urlante. [Slot difesa I. Riflessi 300--->375 (impasto Basso) Consumo: basso.]



    Ebbene si, durante la mia schivata ero riuscito a lanciarle contro un paio di cartebomba che la folle bestia aveva avuto l'ardire di ignorare, e aveva pagato per questo. Presa dall'ira la scimmia mi calciò contro un'asse che si diresse ad una velocità folle contro la mia testa! Fortunatamente essendo distante qualche metro e dato l'attacco poco convenzionale la difesa più istintiva, per un marionettista, si sarebbe dimostrata la più efficace. Niju estrasse la doppia lama bloccando con le wakizashi l'asse che si conficcò sulle due spade.


    Muda...?


    La forza della scimmia era però superiore e l'asse volò indietro, colpendomi inaspettatamente alla nuca, causandomi dei danni fastidiosi, per quanto superficiali. Il movimento inoltre causò il distacco delle lame dal pezzo di legno. [Slot difesa II. Resistenza 300. Ferita leggera alla testa.]


    L'attimo di stordimento durò poco più di un istante e vidi che la scimmia stava per attaccare dei civili sfruttando una gigantesca sfera di chakra. Non potevo permettere che succedesse. I sigilli furono più rapidi del mio pensiero e commisi quella che era sicuramente una delle cazzate più grosse che avessi mai fatto, no che chiunque avesse mai fatto nella propria vita. Avrei fatto scudo con il mio corpo a quella gente. Mi cambiai di posto con un carro spaccato a metà, giusto di fronte alla sfera di chakra, a circa dieci metri dalla gigantesca scimmia tentando di bloccare quella gigantesca sfera. Almeno, se fosse detonata addosso a me, non avrebbe ferito nessun civile dato che avevo scelto una posizione priva di civili attorno a me. [Slot Tecnica
    Tecnica della Sostituzione - Kawarimi no Jutsu
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Ariete, Cinghiale, Bue, Cane, Serpente
    L'utilizzatore può effettuare un movimento accelerato tramite l'uso del chakra, lasciando al proprio posto un oggetto o un essere vivente consenziente di pari dimensioni o inferiore. È un movimento accelerato: non può essere usato per fuggire da uno spazio chiuso o da luoghi dove non vi è sufficiente spazio d'uscita. Le correnti di chakra disturbano l'esecuzione della tecnica: non è possibile apparire a distanza inferiore ai 6 metri da un essere vivente. La distanza massima percorribile è pari a 21 metri. Può essere usata come Difesa Totale; può risultare sleale.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Livello: 4 / Consumo:Basso )
    + slot difesa III. Protezione
    Mantello [Protezione]
    Lungo indumento munito di cappuccio che copre il corpo dal collo fino ai piedi, pur lasciando un'ottima libertà di movimento. Utile per nascondere le proprie azioni.
    Tipo: Protezione-Supporto
    Dimensione: Grande
    Quantità: 1
    (Potenza: 15 | Durezza: 3 | Crediti: 50)
    15. Resistenza 300-->375 (Impasto Basso). Danni: Ferita QuasiGrave Diffusa; distruzione mantello. Consumo: Mediobasso.]


    Mi tolsi il mantello ormai inutile mentre mi "leccavo" le ferite e pensavo al mio contrattacco, riattaccando istantaneamente i fili a NijuHachi.


    Ehi bestione, non mi hai ancora ucciso. Vuoi riprovare?


    Urlai, indossando solamente una maglietta bianca con qualche macchia d'olio e dei corti pantaloncini che mi arrivavano al ginocchio che identificavano i miei "vestiti da casa". Dopotutto ero uscito di fretta e furia ed a parte Niju ed il mantello avevo potuto prendere poco altro... non urlai tuttavia né per rabbia né per dolore, sebbene ne stessi provando una discreta quantità. Lo facevo in quanto la marionetta vestita da sposa si trovava dall'altra parte rispetto a me. La creatura aveva dimostrato di non possedere una capacità strategica e di osservazione elevata, e le avrei sfruttate a mio vantaggio contro il Kijin.


    Mae!



    La danza mortale degli Akasuna era cominciata, e come diceva il mio nome presto il sangue dei miei nemici avrebbe tinto la sabbia (anche se fino a questo momento di sabbia rossa c'era solo la mia).


    Con l'attenzione del Kijin probabilmente solo su di me Niju avrebbe attaccato alle spalle della scimmia. Dato che si trattava di una scimmia, anche se era mutato in quella cosa e non era una tecnica simile alla trasformazione (di questo ero certo, dato che dopo i danni dell'esplosione si sarebbe sciolta altrimenti), i punti "vitali" sarebbero dovuti essere più o meno negli stessi posti. Avrebbe quindi tentato di colpire con due colpi delle spade i piedi della scimmia, con una specie di taglio ad X che mirava a tranciare entrambi i tendini di achille (o equivalenti) del primate gigante. Oltre ai problemi causati dalla ferita in se in quanto ad equilibrio l'attacco era doppiamente insidioso in quanto entrambe le wakizashi erano intinte nel veleno (1 dose per Wakizashi)[Slot gratuito (movimento) + Slot azione I. Attacco doppio. Velocità 400 (potenziamento base marionetta). Forza 300--->400 (impasto Basso + potenziamento marionettismo). Potenza base: 20. Veleno debilitante c1 (riflessi). Consumo: basso.]


    Se la scimmia non fosse caduta dopo l'assalto la marionetta dagli occhi d'ambra avrebbe spiccato un elevatissimo salto, arrivando a livello della base del collo del Kijin (se non si fosse voltato dopo il primo assalto) o del volto del Kijin (se si fosse voltato). [Slot tecnica. Movimento Marionetta (12m). Velocità 400 (potenziamento base marionetta).]
      Se la scimmia si fosse voltata verso la marionetta ed avesse urlato od aperto enormemente la bocca avrei approfittato per tentare di scagliare all'interno della sua bocca l'ultima cartabomba che possedevo, combinata con un kunai per rendere più agevole il lancio. [Slot azione II. Lancio Kunai. Forza 300--->400 (impasto basso + potenziamento marionettismo). Potenza cartabomba 30. Potenza Kunai 8.]

      Se la scimmia fosse sopravvissuta anche a quello avrei sfruttato la vicinanza tra la marionetta ed il volto della gigantesca scimmia per attivare un veleno aereo. Per la precisione il veleno nascosto nel pugno destro della marionetta, che la sposa dai capelli viola avrebbe teso verso il gorilla. [Slot azione III. Attivazione veleno aereo. Veleno debilitante c2 (agilità).]
      Se la scimmia si fosse voltata verso la marionetta ma non avesse urlato od aperto enormemente la bocca Nijuhachi avrebbe come aperto i suoi occhi color dell'ambra per rivelare due spiedi che si sarebbero diretti contro gli occhi del colosso di pelo. Gli spiedi, oltre a risultare più potenti del normale a causa del meccanismo "attacco a sorpresa" erano intinti ciascuno in 1 dose di veleno debilitante c2 (agilità). [Slot azione II. Lancio Spiedi. Forza 300--->400 (impasto basso + potenziamento marionettismo). Potenza spiedi 15]

      Se l'attacco fosse andato a segno la scimmia avrebbe quasi certamente urlato il suo dolore. Se questo fosse stato il caso allora avrei lanciato quello che speravo sarebbe stato l'ultimo assalto: Kunai con cartabomba all'interno della sua enorme bocca. [Slot azione III. Lancio Kunai. Forza 300--->400 (impasto basso + potenziamento marionettismo). Potenza cartabomba 30. Potenza Kunai 8.]

      Se l'attacco non fosse andato a segno e/o se la scimmia non avesse urlato od aperto la bocca la ragazza dai capelli viola e vestita di bianco avrebbe teso la mano destra verso la scimmia, come per invitarla a danzare, mentre un fumo purpureo li avrebbe avvolti. [Slot azione III. Attivazione veleno aereo. Veleno debilitante c2 (agilità).]


    Se la scimmia fosse caduta dopo l'assalto la marionetta dai capelli viola si sarebbe mossa lungo il suo corpo mentre io mi sarei spostato dalla traiettoria della caduta, se e solo se la scimmia stesse per cadere sopra di me. [Slot tecnica (movimento marionetta, circa 6 metri. Fino a ginocchia o inguine, a seconda dei casi) + eventuale slot azione II]


    L'assalto sarebbe continuato: la marionetta avrebbe tentato di infilzare la scimmia in entrambe le ginocchia (la parte posteriore delle ginocchia se fosse caduta in avanti, quella anteriore se fosse caduta all'indietro). [Slot azione II o III a seconda dei casi. Attacco Doppio Velocità 400 (potenziamento base). Forza 325 (potenziamento marionettismo). Potenza 20.]


    La marionetta avrebbe eventualmente continuato l'ascesa, arrivando fino all'inguine della scimmia e tentando di infilzare la pelvi (se la scimmia supina) o le natiche (se prona). Se io avessi dovuto evitare la caduta della scimmia questo assalto non sarebbe avvenuto. [Slot azione III. Attacco Doppio Velocità 400 (potenziamento base). Forza 325 (potenziamento marionettismo). Potenza 20.]



    CITAZIONE
    Tabella Riasuntiva

    Vitalità:
    Ferite: Leggera alla testa, QuasiGrave diffusa (1 leggera per arto e 1 al busto).

    Chakra: 21.5/30 bassi
    Consumi del turno: Basso impasto (difesa I), Basso Impasto (difesa III), Basso (sostituzione), basso (azione I) + eventuali altri consumi offensivi

    Slot Difesa I: Movimento
    Slot Difesa II: Parata parziale
    Slot Difesa III: Resistenza

    Movimento gratuito: avvicinamento della marionetta

    Slot azione I: Attacco doppio alle caviglie.
    Slot azione II: eventuale offensiva (vedi ipotesi)
    Slot azione III: movimento o eventuale offensiva (vedi ipotesi)

    Slot tecnica I: sostituzione
    Slot tecnica II: movimento marionetta


    Difesa I: Ho concordato con il master il lancio delle cartebomba, in modo da rispettare gli eventi dei post precedenti.

    Per qualunque chiarimento sono sempre disponibile.
     
    .
  4. -Meika
        Like  
     
    .

    User deleted


    Problemi nell'Ovest

    Pioggia nel deserto



    Akira, per fortuna era vivo. Per (sua) sfortuna, fin troppo in vena di fare dello spirito. La richiesta di prendere i tonici dalla sua tasca non aveva nulla di strano e l'avrei fatto senza problemi se non avesse puntualizzato di prendere solo quelli. Io, anima innocente qual'ero, mai avrei potuto pensare a cose del genere! Le orecchie arrossirono, ma essendo già accaldata per la lotta ed il sole non si notò. Feci un sorriso che dire sinistro era poco, così con una grazia assoluta afferrai un kunai (conscia del fatto che avendo le mani fuori uso non aveva tante possibilità di fermarmi e se si fosse mosso si sarebbe tagliato una gamba) e lo infilai nella tasca al posto della mia mano.
    Sei l'unico ninja che tiene i tonici in tasca nell'universo. Con un colpo netto tagliai la tasca afferrando le sferette prima che cadessero sulla sabbia. Glie le porsi nuovamente e rimisi il kunai al suo posto, per niente dispiaciuta del suoi pantaloni. Non una parola, di grazie che non abbia spinto il kunai più in basso prima di tagliare.
    La tasca tagliata non sembrava più così dolorosa da sopportare, dopotutto.

    Gli diedi una mano ad alzarsi e tornammo di corsa (per quanto riuscisse ad andare di corsa lui) dai bambini. Mi chinai immediatamente su di loro, ma non notai nulla che potesse essere realmente utile. Il sigillo era per me incomprensibile e non mi azzardai a pensare di sfiorarlo col chakra per paura di scherzi imprevisti che i bambini potevano pagare con la vita. Le loro condizioni erano di la delle possibilità del mio chakra e non avrebbero ancora resistito per molto. Scossi il capo alla domanda di Akira Non c'è niente che possa fare io, Akira. Hanno bisogno di ombra e acqua ed anche così non è detta che si riprendano. La mia tristezza era incalcolabile. Ma il Nara aveva portato una buona notizia.
    Lasciai i bambini soli ed andai a controllare la situazione, notando che la lotta si stava facendo via via più intensa e sopratutto lontana.
    Gli altri nemici erano morti, per cui le tende ed il loro contenuto erano accessibili. L'idea era semplice, ma si fece improvvisamente spaventosa quando il nemico del Mizukage assunse la forma di una spaventosa, enorme e pericolosa scimmia. Anche qualcos'altro comparve, un agglomerato di chakra a forma di tengu grande più o meno quanto la scimmia. I rumori dello scontro erano tremendi. Corsi indietro dai bambini in un baleno: la situazione era grave, bisognava agire in fretta e rischiando.
    Ok, statemi a sentire. I bambini sono con un piede nella fossa, ma con acqua e ombra forse riusciamo a salvarli. Se loro avevano un accampamento in questo posto avevano anche acqua, molto acqua e cibo. A parte il capo sono morti tutti per cui le tende sono accessibili. Non possiamo portali in campo aperto, sotto il sole, morirebbero immediatamente. Era la pura e semplice verità, per quel che mi riguardava. Portiamoli nella tende ed iniziamo ad idratarli. Piano, senza esagerare, potrebbe essere peggio. Uno di noi dovrà rimanere all'esterno. Deveroux, puoi pensarci tu? Serve anche uno di quelli che erano con noi, Near? Così il Mizukage ci vedrà e capirà che siamo dentro e si allontanerà ulteriormente. Feci una breve pausa solo per prender fiato. Se aspettiamo il tramonto, forse il drago del Mizukage può portare i bambini fino a Suna prima dell'alba e aumentare le possibilità di ripresa. Noi possiamo andare a piedi, se ce li carichiamo in spalla e li portiamo a Suna sotto il sole li abbiamo uccisi.

    E se non ci fossero state obiezioni di sorta, i bambini sarebbero stati trasportati nelle tende dove - a meno che i kijin non si nutrissero di aria - doveva esserci per forza acqua. Se l'avessimo trovata, dopo aver messo i bambini al riparto dal sole, avrei iniziato a farli bere a sorsi piccoli sperando che quel trattamento fino al tramonto li potesse aiutare ad affrontare il viaggio che poteva aspettarli.
     
    .
  5.     Like  
     
    .
    Avatar

    九代目水影 - Kyuudaime Mizukage

    Group
    S. Mod
    Posts
    29,631
    Reputation
    +1,307

    Status
    Anonymous

    Problemi nell'Ovest

    Nessuno pensa ai bambini?



    Idratare i bambini aveva la priorità, questo l'avevano capito tutti. Fortunatamente nell'esplorazione delle tende le ipotesi di Meika furono corrette: c'erano diversi barili di acqua piena, non fresca ma buona, ed una brocca per ogni tenda da usare per coglierla. Anche l'idea di metterli nelle tende avrebbe aiutato, certamente c'era spazio per far stare tutti e dieci i bambini nelle due tende. Così facendo le loro condizioni avrebbero smesso di peggiorare e l'acqua avrebbe certamente aiutato pian piano una lenta ripresa e l'allontanamento dal bordo del burrone letale dove i bambini stavano ballando.

    C'erano altre cose trovate nei bauli contenuti nella tenda crollata. In uno, piccolo, c'era una spropositata somma di denaro mentre in una cassetta c'erano alcuni rotoli col sigillo spezzato ad indicare che erano stati già aperti e rotti. Aprendoli i ninja avrebbero potuto notare che c'era un sigillo su ognuno di essi. Uno di questi sigilli ricalcava in maniera perfetta quello disegnato sul corpo dei bambini. Vi era anche un rotolo più piccolo, un messaggio scritto da una calligrafia ordinata e precisa.

    Lasciate che sia il sole a prendersi la vita dei bambini, ci darà il tempo necessario a far abbassare la guardia ai nemici. Il quarto giorno uccidete chi è ancora in vita.
    Tieni al sicuro la pergamena con il sigillo centrale. Se dovesse essere distrutto, il nostro piano non avrà l'esito sperato.
    Fate tutto come vi ho detto e sarete ricompensati lautamente delle fatiche. Il posto nel Villaggio vi sarà garantito di certo, i Kijin saranno noti in tutto il Continente.



    Sempre in quella piccola cassetta, sotto i rotoli, c'era una maschera raccapricciante. Raffigurava un demone cornuto con la pelle bianca, le labbra rosse e due gocce di sangue che scendevano dagli occhi come lacrime. Non sembrava recare sigilli particolari su di se, ma era di fattura assai pregiata e probabilmente doveva avere un qualche scopo.

    Infine, tra le altre cose, trovarono una tavola di legno grande quanto un foglio e sopra con una brutta grafia e scolpiti con quello che doveva essere stato un oggetto appuntito c'erano alcuni nomi scritti:


    Buru
    Kaji
    Kuma
    Yasu
    Aka
    Aoshi
    Inuka
    Mushi
    Koro
    Yari



    Il nome "Buru" appariva però stranamente bruciato, anche abbastanza recentemente, come se qualcuno avesse ricalcato i kanji con un ferro rovente. Dietro la tavola, infine, era tracciato un sigillo. Ancora una volta, lo stesso che i bambini portavano sulla pancia.


    Problemi nell'Ovest

    Il Demone e la Scimmia



    La scimmia era forte, ma Sojobo riusciva a tenerla a bada abbastanza a lungo da permettermi di analizzare la situazione e decidere cosa fosse meglio fare. Lanciai un occhio verso le tende e vidi movimenti: probabilmente gli altri erano lì. Non avevo idea del perché, avevo detto loro di portare i bambini a nord ma qualsiasi fosse la ragione delle loro azioni dovevo allontanare la minaccia da lì. Così chiusi gli occhi e richiamai a me una grossa quantità di chakra.
    Una enorme quantità di chakra di Chomei.
    La struttura del demone iniziò a coprire il mio corpo e ben presto Itai Nara ebbe lasciato il posto al Nanabi che, in termini di dimensioni, era persino una decina di metri più alto della scimmia.

    O3I2WKx



    Credevi forse di essere così speciale, scimmione? dissi, con la mia voce che risuonò amplificata e terribile dall'elmo del Demone. Sojobo scomparve rimasi solo io a combattere, ed era più che sufficiente. Mossi appena le tre paia di ali e caricai ad una velocità assurda il Principe dei Kijin, colpendolo in pieno petto col mio corno, mandandolo a cadere ferito nella carne e nell'orgoglio. Ma non era certo finita lì: mi alzai in volo e mi avvicinai al campo così da non coinvolgerli nel mio attacco successivo: una sfera di puro chakra iniziò a formarsi dinanzi la mia bocca. Dunque, quando fu pronta, la scagliai contro il Kijin che venne investito in pieno dalla sfera e dall'esplosione. Non faceva mai piacere essere colpiti da una Bijuudama in pieno.
    Non terminai nemmeno di attaccare che scattai in avanti planando sulla sabbia, sollevandola al mio passaggio a causa della grande velocità e colpii ancora una volta il Kijin sul petto. Cercai di spingere il Kijin più in la possibile, usando tutta la mia forza di Jinhcuuriki nell'operazione ma la scimmia era forte anch'ella. Ma non abbastanza.



    Dopo pochi minuti la Scimmia cadde ed io afferrai il suo corpo inerme, volando verso l'accampamento. Una volta lì sciolsi la trasformazione ed il demone scomparve, lasciando posto ad un me affaticato ma vincitore. Gettai il cadavere del principe dei Kijin per terra, ansimando arrabbiato. Ha deciso di crepare piuttosto che parlare. Dissi furioso. Tutti i nemici erano morti, la minaccia era sventata.

    Davvero?

    I prigionieri? Domandai.
    Una volta saputo cosa accaduto da chi stava fuori le tende mi sarei precipitato dentro, guardando con orrore i bambini ridotti a morti che camminavano. Mi chinai su di uno, osservando la pelle scottata dall'implacabile sole del deserto. Come avevano fatto a sopravvivere così a lungo non lo sapevo, ma quei bambini dimostravano una grande forza d'animo. Non ha senso tutto ciò. Che senso ha prendere dei prigionieri e poi lasciarli morire sotto il sole? Questi sigilli mi inquietano, ma non ne capisco molto piuttosto. Meika, fa di tutto per tenerli in vita. Dissi alla ragazza di Kiri. Se tornassimo ora indietro avremmo solo problemi con i bambini. Morirebbero certamente. Al calare del sole chiamerò il mio drago e li trasporterà lei a Suna, è abbastanza veloce da coprire il tragitto prima dell'alba. Dunque, fino a quel momento aspettiamo ed esploriamo fino in fondo queste tende. Avete già trovato qualcosa?


    Problemi nell'Ovest

    Scimmie cadenti



    La tattica dell'Akasuna aveva avuto un discreto successo, soprattutto grazie alla sostanziale differenza di intelletto in campo. La scimmia era sì grossa, ma per sua natura (e per via della tecnica) era del tutto incapace di elaborare strategie, comprendere le situazioni, analizzarle e reagire. L'urlo di Shu che fece seguito alla detonazione della bomba di chakra che aveva mandato verso i civili aveva avuto l'effetto sperato: richiamare l'attenzione della scimmia.
    La scimmia percepì qualcosa avvicinarsi, ma c'era un tale caos creato dalla sua comparsa che focalizzarsi su un rumore richiedeva una certa capacità di analisi della situazione che momentaneamente ella non aveva. Così concentrata com'era su Shu avvertì solo le fredde lame della marionetta penetrare nella sua carne [Ferite Medioleggere] e tranciare di netto i tendini di achille.
    Quella ferita era forse la peggiore che si potesse ricevere: toglieva qualsiasi possibilità di camminare e rendeva praticamente impossibile proseguire la lotta. La scimmia cadde all'indietro e la marionetta continuò a tagliare [Ferite Medioleggere] ed ancora tagliare [Ferite Medioleggere] e rapidamente la scimmia tornò alla sua forma umana, sanguinante e svenuta ed ormai non più scimmia.

    In realtà era un ragazzo di circa vent'anni con i capelli corti, neri come carbone e gli occhi scuri. Prima di svenire ebbe tempo di vedere Shu in viso e sorridere malignamente. Credi che sia finita qui? disse, enigmatico, prima che le ferite lo riducessero al silenzio.
    Sanguinava ed era vivo, ma per essere salvato richiedeva un intervento medico abbastanza urgente.

    Mentre la scimmia cadeva giunsero i rinforzi: quattro chunin ed il capo dell'accampamento il quale, osservando la scena, apparve decisamente sconvolto. Cosa è successo qui! Cosa! Urlò, dirigendosi verso l'Akasuna. C'era una cazzo di scimmia qui! L'hai battuta? E chi è quello? La scimmia? EHI NON LASCIATELO CREPARE CHE VOGLIO INTERROGARLO PER BENE! Uno dei Chunin si voltò di corsa a quell'urlo belluino, correndo a curare il Kijin solo per permettergli di non morire.
    Fu legato da spesse catene ed il Jonin della sabbia rimase lì vicino a lui con fare minaccioso. Ben fatto ragazzo. disse mentre assicuravano la scimmia. Come è comparsa? Questo qui sarebbe un Kijin? Ehi, curalo ma non riattaccargli i tendini, non ne avrà bisogno! Dicevamo, cosa è successo qui? Voglio i dettagli.




    Edited by -Max - 2/7/2015, 18:11
     
    .
  6.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Giocatori
    Posts
    1,620
    Reputation
    +73

    Status
    Offline
    Ascoltai attentamente le parole dei miei compagni, l'idea di cercare provviste ed acqua nelle tende in cui si erano accampati i Kijin era buona. Così come loro feci per incamminarmi dentro a cercare dell'acqua per allietare la terribile giornata di quei poveri bimbi. Poi ascoltai le parole di Meika e rimasi fuori qualche istante con Devarux, in modo che Itai potesse individuarci se necessario.


    Ma che cazzo ?

    Rimasi di sasso, anche dalla mia posizione potevo tranquillamente vedere parte del combattimento tra il Mizukage e l'enorme scimmia che era diventata il Kijin. Il combattimento sembrava incredibile, di tutt'altra misura rispetto a qualsiasi genere di cose che uno shinobi al mio livello potesse fare. Non c'era intelligenza o allenamento che potesse colmage un gap così evidente.


    C'è ancora parecchio lavoro da fare.

    Pensai nel vedere il Mizukage in forma demone scagliare una bijuu-dama sul petto del nemico. C'era veramente molto lavoro da fare prima di arrivare ad un livello simile. Poco dopo anche Itai arrivò tra noi, a quel punto non era più necessario rimanere fuori, e mi recai anch'io nelle tende a cercare qualcosa di utile. Nel frattempo anche i miei compagni si stavano prodigando nella ricerca di acqua. Vidi arrivare i primi soccorso per i bambini, e allora mi concentrai nella ricerca di altro.


    Persone accorte non avrebbero portato nulla di segreto in questo accampamento, ma magari possiamo trovare delle informazioni utili riguardo i sigilli.

    Iniziai a cercare a fondo nell'accampamento, e dopo brevi ricerche trovai due bauli parecchio interessanti. Non erano nemmeno particolarmente nascosti, questo lasciava intendere quanto i Kijin si fidassero di loro stessi. Un peccato che alla fine dei conti gli era costato caro. Aprì il primo baule e trovai davanti a me un'ingente quantità di denaro.


    Quindi sono stati ampiamente pagati per questo genere di lavoro...

    Stavo per chiamare i miei compagni ed avvertirli del ritrovamento quando aprì anche l'altro baule. Il cui contenuto era anche più interessante. C'erano diversi rotoli rotti, provai ad aprirli e notai che su di essi c'era lo stesso simbolo impresso sui bambini. E infine ne trovai un'altro, più piccolo, che conteneva precise indicazioni sul da farsi, indubbiamente proveniva da colui che aveva così ampiamente ricompensato di Kijin.


    Questa faccia di cazzo voleva proprio farli morire in questo modo atroce.

    Al di là della rabbia per la crudeltà del mandante di questa porcata, non potei fare a meno di notare la parte in cui si parlava del rotolo con il sigillo centrale, in grado di mandare a monte i piani dei nostri nemici. Mi guardai attorno, per il momento ero ancora solo nella stanza, e un veloce pensiero mi passò per la mente.


    I miei compagni sono molto emotivi, se dovessero trovare questo rotolo vorrebbero certamente distruggerlo, probabilmente pensando di salvare i bambini. In realtà, potrebbe essere più utile vedere prima gli effetti della morte di questi e solo successivamente rompere il rotolo: sarebbe utile a conoscere i poteri dei nostri avversari.

    L'idea di nascondere ciò che avevo trovato mi piaceva, ma d'altrocanto ormai i bambini difficilmente sarebbero morti ancora, se tutto fosse andato come sperato saremmo riusciti a salvarli. Senza considerare che uno di questi era già morto, e per quel che potevamo saperne di effetti la sua morte non ne aveva avuti. D'altro canto, se l'intento era di ritardare la morte per abbassare le difese nemiche, qualche effetto avrebbero dovuto certamente averlo. Chissà che non l'avremmo scoperto in futuro.



    Mizukage!! Venga a vedere, ho trovato qualcosa di utile.

    Lasciai da parte le cattive idee e mi attenni a quelli che erano i miei compiti, avrei avuto modo di fare quello che ritenevo più giusto il giorno in cui avrei avuto l'effettivo comando del gruppo, oggi così non era. Se e quando il Mizukage fosse arrivato gli avrei dato il rotolo con le indicazioni, e gli avrei mostrato il baule pieno d'oro.


    Direi che questo denaro sia solo una prima parte della ricompensa, in quanto nel rotolo che le ho appena dato si parla di un'eventuale ed ulteriore ricompensa. Oltre a quella relativa a questo presunto " villaggio ".


    Mentre parlavo passai ad esaminare il resto del baule, trovai una maschera bianca e cornuta. Non era foriera di sigilli ma era di ottima fattura, mi voltai verso il Kage e lo guardai con un aria perplessa. Poi posai quest'ultima su di un tavolo li vicino, in maniera che chi volesse potesse studiarla e ch'io potessi continuare a guardare il baule.
    I ritrovamenti non sembravano aver fine, trovai ancora una tavola di legno, la sollevai e con calma inizia ad osservarla. Su un lato di essa c'era lo stesso simbolo impresso sui bambini, sull'altro vi erano scolpiti dieci nomi. Uno di questi nomi, tutti molto brevi, sembrava bruciato, come se fosse stato appena marchiato a fuoco. Se il kage fosse giunto mi sarei voltato verso di esso per dargli anche la tavola, altresì gli avrei portato tutto il materiale ritrovato.


    Dieci nomi per dieci bambini. Quello bruciato penso possa collegarsi al bambino morto poco fa. Mentre stavamo prestando i primi soccorsi e arrivato Ishiken, che senza darci il tempo di far nulla ha ucciso uno dei bambini.

    Aspettai qualche secondo, e decisi di evitare la descrizione della morte del piccolo. Anche se agli occhi attenti ed esperti dei ninja del gruppo che aveva combattuto non potevano scappare i residui di sangue e materia grigia per terra, senza considerarne poi il terribile odore. Avrei atteso di vedere le reazioni del Kage, lui magari possedeva della informazioni particolari che noi non avevamo , e sarebbe stato in grado di collegare le pedine del puzzle. Difficilmente si sarebbe lasciato scappare qualche parola con noi altri, shinobi di altri villaggi e per giunta di basso rango, ma speravo di notare qualche incertezza o simile che potesse essere d'aiuto.


    Nel rotolo piccolo si parla di questo fantomatico villaggio in cui i Kijin avrebbero avuto posto, chissà di quale villaggio si parla.


    I miei dubbi in merito alla faccenda erano parecchi, ma era evidente che ora come ora non c'erano pezzi a sufficienza per completare il puzzle. A questo punto avrei ricominciato ad aprire tutti i rotoli del baule, alla ricerca di quel famoso rotolo con il sigillo centrale, quello in grado di annientare i piani dei nostri nemici, nel caso l'avessi trovato l'avrei dato al Mizukage, altresì, una volta terminata la perlustrazione di quei bauli, avrei continuato a cercare attentamente nelle tende, e se necessario ad aiutare i bambini portando loro acqua, e qualsiasi altro genere di cosa utile.
     
    .
  7.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Fan
    Posts
    2,496
    Reputation
    +225

    Status
    Offline

    Problemi nell'Ovest

    Post "Quinto"



    Alla fine la mia strategia aveva avuto successo ed ero riuscito ad abbattere la scimmia. Come ben sapevano tutti i miei compagni di clan molto spesso un cervello funzionante era molto più efficace di tanti muscoli e cannonate di chakra. Attirai rapidamente la sposina a me, facendomi abbracciare (in realtà si sarebbe appesa al collo in modo che io potessi trasportala comodamente senza rimetterla nel rotolo). Stavo pensando al da farsi quando udii il ragazzo ex-scimmia dire che non era finita qui. Voleva fare l'enigmatico ma capii subito che significava: c'erano altri Kijin infiltrati in mezzo ai profughi.


    Venni rapidamente raggiunto dai rinforzi (ottimo tempismo direi) e dal comandante dell'accampamento, il simpaticissimo Miagi Senzo, domandando spiegazioni mentre i rinforzi iniziavano a curare la mia "vittima".


    ... Voglio i dettagli.

    Solo un attimo comandante, vorrei prima evitare qualche altro problema. Comunque si, questo è un Kijin, colui che fino a pochi momenti fa era quella gigantesca scimmia.



    jpg
    Concentrai il chakra nella punta delle dita, chiaramente preparandomi per l'esecuzione di un fuuinjutsu come un Jonin del suo calibro sicuramente avrebbe saputo. Mi avvicinai al prigioniero e posai la mano sulla sua fronte. Il sigillo che volevo utilizzare richiedeva l'accesso al cervello dove erano immagazzinati i ricordi stessi di quel Kijin. Riuscii facilmente a sigillare i ricordi che cercavo, impedendo forse per sempre a quel nemico di utilizzare la tecnica che lo aveva trasformato in scimmia. Non ero riuscito a trovare e sigillare il ricordo riguardante quella bordata di chakra che aveva scagliato addosso ai civili e che io per fortuna avevo intercettato; evidente non ero abbastanza esperto nell'uso di questo sigillo oppure si trattava di una capacità che non potevo sigillare, sfortunatamente. Mi ero interessato alle tecniche di sigillo della memoria a causa delle mie recenti disavventure, probabilmente era quello il motivo per cui tale capacità non era ancora così sviluppata. Ci avrei dovuto lavorare sopra.
    [Utilizzo tecnica: Sigillo della memoria]
    Simbolo della Memoria
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Tocco (8)
    Tracciando un sigillo sul corpo della vittima, l'utilizzatore può impedire l'utilizzo di alcune conoscenze della vittima: è possibile bloccare l'utilizzo di fino a 3 tecniche avanzate, 5 punti abilità o 1 competenza. La conoscenza bloccata deve essere stata vista utilizzare dall'utilizzatore.
    Tipo: Fuuinjutsu - Ninpou
    (Livello: 4 / Consumo: Medio )
    [Da genin in su]



    Mi sedei quindi a terra, molto spossato anche se il fastidio maggiore erano le ferite più che la fatica fisica (dopotutto era stata Niju quella che aveva svolto la maggior parte del lavoro.


    Ora non dovrebbe più essere in grado di trasformarsi in quella scimmia gigante, almeno finché il sigillo regge.
    Per quanto riguarda le altre capacità di questi Kijin sarò breve:
    Le loro tecniche di trasformazione, compresa quella in scimmia gigante, sono diverse da una normale henge, persistono anche dopo feriti e sembrano più una mutazione dell'aspetto fisico che una copertura o una trasformazione classica.



    Ripresi un attimo fiato, bevendo un sorso d'acqua.


    Dico "le loro tecniche" in quanto quel Kijin era trasformato in un bambino prima, ma presumo che le due tecniche siano separate dalla mia ricerca dei suoi ricordi. Il bambino, all'improvviso, è come esploso rivelando il Kijin che subito dopo si è trasformato nella scimmia che avete visto tutti. Aveva un'incredibile forza e resistenza, ma sembrava come accecata dall'ira per cui qualche strategia e trappola, se si dovesse verificare di nuovo una situazione simile, saranno molto utili come ho dimostrato, come l'uso delle cartebomba.
    Non so se fosse dovuto alla trasformazione in scimmia ma non sembrava temere le cartebomba, come se non sapesse che cosa sono. Inoltre ho notato che sono in grado di lanciare delle grosse sfere di chakra, cosa che non sembra legata alla trasformazione in scimmia. Potrebbe essere una loro capacità innata, ma non ne sono così esperto da poter esprimere un parere definitivo.



    Chiesi ad uno di loro se aveva delle bende e, in caso affermativo, avrei iniziato ad avvolgere le mie estese ferite che non erano gravi ma avrei preferito evitare che si infettassero o altro. Era da moltissimo tempo che non esercitavo l'arte medica, e tutti i miei ricordi se ne erano andati da quando ero tornato a Suna, tuttavia ero ancora in grado di avvolgere delle bende (dopotutto, come ogni bravo marionettista, avevo molta pratica nel loro utilizzo).



    Le sue parole, ma anche il buonsenso, indicano inoltre che lui non sia l'unico Kijin infiltrato, probabilmente ce ne sono altri in mezzo ai profughi. Il che significa anche che dobbiamo cercare, secondo il mio modesto parere, di evitare di disperderli negli altri paesi per ora. Rischieremmo di inviare ai nostri alleati delle scimmie ad orologeria, pronte ad esplodere. Dobbiamo trovare un modo per controllare ed identificare questi infiltrati, ma non credo di dover essere io a dirlo. Per quanto mi riguarda una volta finito con questi bendaggi sono pronto a tornare all'azione se ha ancora bisogno di una mano, signore.



    Mi sembrava di aver mostrato la mia utilità per cui pensavo che avrebbe voluto sfruttarmi ancora in qualche modo. Non ero poi così vistosamente ferito potevo muovermi ancora e l'arsenale di Niju era ancora in buone condizioni. Anche a chakra non ero messo poi troppo male, anche se l'abbattimento di quella scimmia mi era costato un bel po'.



    CITAZIONE
    OT

    Note: nello scorso post non avevo contato il mantenimento della tecnica speciale, lo segno in questo post (nel quale viene disattivata).

    Chakra Rimanente: 18/30 Bassi

    Consumi: Medio sigillo della memoria

    Ferite: leggera alla testa, Quasigrave diffusa (1 leggera per arto e 1 al busto).
     
    .
  8.     Like  
     
    .
    Avatar

    It's just YOU against YOU

    Group
    Y Danone
    Posts
    3,786
    Reputation
    +278
    Location
    Roma

    Status
    Anonymous

    Problemi nell'Ovest

    Rischi da Tormento


    Forse non era stata la miglior situazione per accendere l'immaginazione di Meika.
    Capisco che tutto quel gran numero di eventi possa aver destabilizzato un pò tutti, ma mai mi sarei immaginato di ritrovarmi con un kunai a tagliare parte dei miei pantaloni a soli pochi centimetri dai miei... punti vitali. « Ehm... Meika... » Esclamai, tutto preoccupato. « Dai... Stavo solo scherzando, non mi sembra il caso... » Insistevo, mentre il kunai tagliava con facilità la stoffa del pantalone, finché da questo non rimase che un unico grande buco nella zona cosciale. Per fortuna, almeno, la mia carissima amica mi aveva messo i tonici in bocca, così che potei recuperare energie preziose. Mi rialzai in fatica, con le braccia ancora a penzoloni, guardando con fare rassegnato il buco lasciatomi dal taglio del kunai, che lasciava intravedere anche un bel pezzo dei miei boxer color blu. « Se me lo chiedevi prima mi spogliavo direttamente, sarebbe stato più comodo... » Risi, salvo continuare subito. « Scherzo, scherzo! Non te la prendere! Non è rimasto molto altro da tagliare... » Per fortuna... O per sfortuna?

    Come avevo immaginato, Meika non poteva far nulla per quei bambini, quindi non ci rimaneva altra cosa da fare che cercare di salvarli come potevamo. Iniziai io da primo a cercare acqua e cibo nelle tende dei Kijin, finché non venni raggiunto da tutti gli altri miei compagni di team. La ricerca fu interrotta solamente dallo scontro del Mizukage, che era arrivato al capolinea.
    Itai si trasformò in un enorme... Beh, non so bene cosa diavolo fosse in verità, una specie di insetto con sei ali ed una coda tutto corazzato e, con pochi attacchi, riuscì ad eliminare definitivamente il principe dei Kijin, grazie anche ad un ultimo grande attacco composto da una grande quantità di chakra fatta a sfera e lanciata verso il nemico. « E che cazzo... Io mi sono quasi suicidato per uccidere quel bastardo già mezzo morto... » Parlai da solo, ad alta voce, quasi intristito nel vedere quel combattimento terminare in quel modo tanto rapido. Avevo altre cose più importanti a cui pensare: non avrei permesso che altri bambini morissero in quel luogo maledetto.
    Ripresi quindi la mia ricerca, aiutato anche da tutti gli altri miei compagni. In breve tempo trovammo, all'interno di diverse tende, acqua e bevande a sufficienza per sfamare, per quel che poteva servire, i bambini. Non furono però i generi alimentari la scoperta più interessante e sconvolgente in quell'accampamento. Riportammo alla luce, infatti, un grosso forziere pieno di denaro, ed un altro con diverse pergamene spezzate; sulle pergamene un sigillo identico a quello presente sui corpi dei bambini. Spulciando in mezzo ai rotoli ne trovammo, infine, uno più piccolo, un messaggio. Ciò che lessi mi fece temere il peggio. Come sospettavo già da prima, tutto quello non era solo opera dei Kijin. Erano stati comprati, pagati con oro e promesse di un ruolo di prestigio in un "villaggio" non meglio specificato, e adesso capivo anche chi era l'uomo rosso. In mezzo ai rotoli, rinvenimmo anche una spaventosa maschera di un demone. Il mistero però era ancora fitto, soprattutto per la parte riguardante i bambini. Lì vicino ai rotoli, in una grossa tavola di legno, dieci nomi erano segnati ed uno era stato bruciato; dietro la tavola, un ulteriore identico sigillo.
    « Che dannazione significa tutto ciò? » Il piano era uccidere i bambini, ma perché? Come poteva aiutarli nella loro missione di distruzione? Non riuscivo a trovare alcuna risposta degna di senso.
    Fu allora che arrivò il Mizukage, ritornato alle sue normali e umanoidi fattezze. Lanciò sulla sabbia il cadavere del principe dei Kijin. Neanche da lui avremmo avuto qualche informazioni aggiuntiva utile per risolvere l'enigmatica situazione.
    La priorità rimaneva sempre la stessa, ovvero cercare di salvare i bambini, che nel frattempo erano stati riposti all'ombra delle tende mentre già incominciavamo a reidratarli.
    Mi avvicinai ad Itai, che nel frattempo aveva chiesto se avessimo trovato qualcosa nelle tende. « Mizukage-sama... » Esclamai, avvicinandomi a lui. « Deve venire a vedere, abbiamo trovato un sacco di cose interessanti. » Feci quindi strada, mostrandogli la maschera demoniaca, il forziere con il denaro e i diversi rotoli che avevamo trovato. Lo informai, inoltre, di tutto ciò che avevo sentito in quel momento, ricollegando le parole dei bambini e del Kijin riguardanti l'uomo rosso e la sua magia e il fatto che questi dovessero morire per agevolare i loro piani. « Non riesco a capire come possa servirgli uccidere dei bambini per facilitare le loro azioni di guerriglia... Detto questo, immagino che questo famigerato uomo rosso non sia altro che un ninja, che ha comprato questi guerrieri in cambio di denaro e fama, oltre ad un certo ruolo in un certo villaggio... Ma non so proprio cosa pensare a riguardo... » Feci una breve pausa, quindi continuai. « Per quel che riguarda queste pergamene, penso che siano collegate ai bambini, e la pergamena centrale di cui parlano deve essere questa tavola di legno. Immagino che i nomi siano nient'altro che i nomi dei bambini, e che tramite questo fuinjutsu, quando uno di questi muore, il suo nome viene cancellato dalla lista e... E qualcosa accade da qualche parte, anche se non so cosa. Non so cosa pensare anche riguardo al fatto che "spezzare" il sigillo centrale possa far saltare il loro piano... Non mi piace per niente, e mi sembra troppo semplice come cosa. » Sospirai. « Consiglierei di essere cauti. Non so se valga la pena fare tentativi con la vita di questi bambini in gioco, oltre al fatto che non sappiamo cosa può succedere alla loro morte... » Non riuscivo a immaginare di portare con me altre vite innocenti. « Il sigillo centrale è da evitare per me, piuttosto sono attirato dalle singole pergamene. Potrebbero essere come il "legame" tra quello centrale e il sigillo sui corpi dei bambini... Ma non so se conviene rischiare... » Morsi il labbro, concludendo il discorso guardando a terra.
    Non avevo il coraggio di rischiare, perché un altro cadavere mi avrebbe potuto tormentare per sempre.

     
    .
  9. Roronoa™
        Like  
     
    .

    User deleted


    Problemi nell'Ovest

    Paese del Vento pt. IX





    Non c'era tempo da perdere.
    Meika prese in mano le redini del team.
    Con sicurezza, iniziò ad impartire ordini a ogni singolo ninja, affinché tutti si adoperassero per condurre i bambini all'interno della tenda, dove con ogni probabilità si trovavano anche le scorte di cibo e acqua in possesso dei Kijin deceduti.

    Deveraux si ritrovò a fissarla, incantato, catturato dal suo carisma e da quei capelli scuri con riflessi viola che notò solo in quel momento.

    CITAZIONE
    Uno di noi dovrà rimanere all'esterno. Deveroux, puoi pensarci tu?

    Eh Esclamò, cadendo dalle nuvole.
    Sisi, certo! Ci penso io! Sorrise, mentre sentiva le guance arrossire.

    Il secondo ninja incaricato a fare da guardia fu Near Nara.

    E allora siamo io e te. Mormorò al suo ex allievo.

    [...]



    In piedi davanti all'ingresso della tenda, insieme al Nara, il Genin di Oto poté seguire in diretta lo scontro tra il Mizukage e il capo Kijin.

    jpg
    Gli eventi che seguirono lasciarono completamente di stucco lo Yotsuki.
    Senza compiere nessun sigillo, il Mizukage prese le sembianze di un insetto gigante, con ben sei ali e una coda.
    Sovrastava di una decina di metri la scimmia davanti a sè.

    E' il caldo vero? Domandò shockato al suo compagno. Come era riuscito a trasformarsi in quella creatura alata?
    L'idea che Itai fosse un Jinchuuriki non gli passò per la mente.

    Ciò che accadde negli istanti successivi, Deveraux potè solo immaginarselo perché i due combattenti scomparvero ai suoi occhi.
    In quel deserto senza fine, si udirono tre boati in rapida successione, quasi contemporanei.

    In lontananza, il Mizukage riapparve, ancora sotto quella bizzarra trasformazione.
    Lo scontro si era concluso in un battito di ciglia.
    Sciogliendo la tecnica una volta giunto nell'accampamento, perché di un jutsu Deveraux ipotizzava si trattasse, Itai si ricongiunse con il resto del team, trascinandosi dietro la carcassa del Kijin.

    CITAZIONE
    Ha deciso di crepare piuttosto che parlare.

    Tuonò, visibilmente furioso e allo stesso tempo affaticato.
    L'espressione dello Yotsuki era...semplicemente irriproducibile.
    Era.... sconvolto.


    CITAZIONE
    I prigionieri?

    A quella domanda, il fanciullo dai capelli bianchi ritornò serio.

    Abbiamo neutralizzato tutti i nemici e abbiamo spostato i bambini dentro la tenda, per ripararli da sole. Il suo volto s'incupì.

    Purtroppo, il Kijin che lei ha colpito... è riuscito a raggiungere l'altro team e si è portato nella tomba un bambino. Concluse, seguendo il Mizukage all'interno della tenda.

    Lo vide inginocchiarsi davanti ai prigionieri liberati, ustionati dal sole del deserto.

    Esclusa Meika, il resto del team si era dato da fare e aveva scoperto numerosi oggetti.
    Alla domanda del Mizukage, essi elencarono ciò che avevano trovato.
    Deveraux si limitò ad ascoltare le loro opinioni, mentre analizzava egli stesso i vari reperti.

    Trovarono un baule contenente un ingente somma di denaro, una quantità decisamente spropositata per il luogo in cui si trovavano.
    Se anche qualcuno glieli abbia dati, perché portarseli dietro? Pensò, immergendo una mano nelle monete.
    In un altro baule, i due Genin avevano trovato numerosi rotoli rotti. Su ognuno era stato tracciato il simbolo di cui il Genin iniziava ad avere la nausea.
    Ogni volta che il suo sguardo incrociava quel sigillo, si sentiva impotente, inutile. Sperava che all'interno della tenda i bambini sarebbero riusciti a riprendere un po' di vigore.

    Su ogni cosa quei uomini avevano tracciato quell'insieme di linee senza un apparente senso, anche sul foglio in cui qualcuno aveva annotato alcune frasi.
    Deveraux l'afferrò, curioso.
    La calligrafia non poteva appartenere a quei guerrieri che il team accademico aveva affrontato e ucciso.
    Erano troppo rozzi per scrivere in quella maniera.

    Nello stesso baule contenente i rotoli, venne trovata una strana maschera scarlatta, inquietante.
    Due puntini rossi sotto gli occhi dovevano rappresentare delle lacrime di sangue.
    Un rituale?
    Per concludere, nella tenda venne trovata una tavola di legno, su cui erano stati riportati dieci nomi, in colonna.
    Questi sì che sono stati scritti dai quattro Kijin. Pensò, osservando i profondi solchi e i duri lineamenti con cui ogni lettera era stata tracciata. Buru... era stato cancellato da quello che doveva essere un ferro infuocato.

    Concordava con Akira e Near sul significato di quei nomi.


    Mizukage-sama avrebbe esordito, una volta pronto, affiancandosi al leader.
    L'enorme somma di denaro è una prova del fatto che questi bastardi sono stati pagati per compiere... si fermò per un istante.
    ...quello che sembra essere un vero e proprio rituale. Si voltò verso la maschera.
    Il mio nemico sembrava disprezzare i miei Raiton, li definiti "stupida magia" se non ricordo male, quindi, ciò che hanno fatto. Indicò il sigillo sul corpo dei bambini.
    L'hanno fatto solo per ottenere qualcosa.
    Nel rotolo più piccolo ci sono delle indicazioni, scritte da una mano diversa rispetto a quella che ha annotato i nomi sulla tavola. Non si soffermò sul significato dei dieci nomi.
    Per quanto riguarda la frase in cui dice che distruggendo la pergamena centrale i loro scopi non potranno essere raggiunti...Guardò nuovamente i bambini.
    Io penso sia vero...il ragazzo che lei ha colpito...l'uomo che io ho ucciso...erano tutti guerrieri veramente capaci e sicuri di sè. Il capo Kijin le ha dato filo da torcere e lei è il Mizukage...E' chiaro che quei quattro bastardi sulla carta sarebbero stati capaci di resistere qui quattro giorni, e se li abbiamo battuti è perché lei ha deciso di dare una mano a Suna.
    Non avevano previsto il suo arrivo, non potevano, per questo penso che quel foglio non menta.
    Tutto sta nel capire due cose: uno, quale sia la pergamena e due, se distruggendola i bambini moriranno.

    Concluse, rendendosi conto di essere stato confusionario nel suo discorso, inoltre non aveva suggerito nulla sul da farsi.
    Eh va bhè...per quello ci sono i Nara, tu sei buono solo per rompere nasi e braccia.

    Attese la risposta di Itai.

    Una volta avuta, si sarebbe congedato, raggiungendo i bambini.

    Resistete con tutte le vostre forze, siamo venuti a salvarvi. Sussurrò, in ginocchio davanti ad essi.
    Con quelle parole cariche di forza e speranza, Deveraux cercò di motivare quelle piccole creature.
    Non dovevano arrendersi, dovevano lottare.

    Mi avranno udito? Speriamo.

    Non riuscì a promettere loro un sicuro ritorno a casa.

     
    .
  10.     Like  
     
    .
    Avatar

    九代目水影 - Kyuudaime Mizukage

    Group
    S. Mod
    Posts
    29,631
    Reputation
    +1,307

    Status
    Anonymous

    Problemi nell'Ovest

    La Fine



    Ciò che i ragazzi avevano trovato era interessante. Oro, uno strano artefatto e diversi sigilli dei quali solo uno identico a quello che i bambini recavano sulla pancia. Leggendo la lettera potei comprendere che in un certo qual modo quei bambini dovevano essere implicati in qualcosa così come doveva esserlo la loro morte lenta e dolorosa. Cosa, tuttavia, non avrei potuto capirlo. Mentre venivano pian piano curati da acqua e ombra i bambini iniziarono ad avere sempre più speranze di sopravvivenza. Io, nel mentre, mi limitai ad analizzare i vari reperti trovati.
    Non distruggiamo alcun sigillo. Sentenziai alla fine. Non sappiamo cosa significhino e non sappiamo cosa potrebbe succedere se sperimentassimo. Ad ora sembrano star bene, limitiamoci a tenere gli occhi aperti per il momento. Per quanto riguarda questa maschera, mi incuriosisce, sento del chakra provenire da essa. Era vero: potevo sentire che emavana un chakra molto potente ed a tratti inquietante. Indossarla per fare un tentativo era fuori discussione per il momento. I nomi dei bambini dite? Credete che questa manica di pazzi avesse qualche interesse nel nome dei bambini? Aveva senso, eppure qualcosa dentro di me mi suggeriva che non era così. Quei bambini erano dei condannati a morte: perché scrivere i loro nomi su una tavoletta lignea? Non ne trovavo il senso profondo, dopotutto. Infine l'oro.
    Non mi convinceva molto il fatto che fosse il pagamento cui si riferiva la lettera. Il piano era ancora in atto e la lettera parlava di un pagamento che doveva essere ancora eseguito. Ma tenni quei dubbi per me, giacché risultava sicuramente più sensato che quelle monete fossero ciò che erano in realtà: il pagamento per quelle azioni scellerate.
    Bene, tutti voi ora, voglio che vi prendiate cura dei bambini. Meika, tienili in vita, al calar del sole Yogan si farà un giro a Suna. Riposate e turnate, partiremo anche noi al tramonto. Meika, tu andrai con loro e Yogan. Pensai al bambino morto.
    Se avessi colpito con maggior forza Ishiken sarebbe ancora vivo. Soppressi il senso di colpa con una violenza inaudita, appellandomi al senso del dovere che mi imponeva di far si che tutti questi altri bambini sopravvivessero. Akira, vieni fuori con me.
    Dissi poi all'Hozuki.

    Uscimmo e tornammo al recinto. Troppo seccato per pensare di scavalcarlo impregnai di chakra la mano destra con la stessa tecnica che prima aveva distrutto il petto di Ishiken e colpii con violenza il legno. Un certo numero di tronchi della palizzata cedette di schianto, andando a volare lontano. Scavalcai quel varco creato senza dire una parola, andando verso il cadavere del bambino e di Ishiken.
    Analizzai prima quello di Ishiken, notando che recava diverse ferite ed ustioni, oltre che il petto sfondato dal mio pugno. L'avete conciato per bene. Cosa è successo?
    Se Akira mi avesse detto come stavano le cose avrei replicato con un mezzo sospiro. Sono felice che sia andato tutto bene Akira, ma non darlo più. Eravate in netto vantaggio numerico potevate soverchiarlo senza che tu rischiassi la morte. Immagino che il supporto degli altri sia stato comunque prezioso. In ogni caso, prendilo come un consiglio per il futuro. Avete fatto bene. Dunque andai verso il cadavere del bambino. il cranio era devastato, uno spettacolo di raro orrore. Senza dire una parola presi un kunai e tagliai rapidamente la maglia del bambino, scoprendo l'addome magro ma gonfiato dalla denutrizione.
    Nessun sigillo. Il sigillo è scomparso con la sua morte. I bambini non sembrano essere influenzati dal sigillo, forse, le loro sofferenze sembrano dipendere più dal trattamento che gli è stato riservato da queste bestie. Il sigillo è scomparso con la loro morte, dunque è legato alla loro vita. Il che ci porta ad una rapida conclusione: il sigillo si disattiva quando muoiono ed il suo effetto termina. Quale che sia però, non sembra che stia agendo su di loro. Sospirai. Cerchiamo dei teli e copriamo questo povero corpo. Se potremo, lo renderemo alla sua famiglia.
    Quello, dopotutto, era il minimo.




    [A Suna]

    Miagi Senzo approvò senza esitazione l'idea di Shu. Del resto non aveva voglia di ritrovarsi nuovamente con una scimmia alta dodici metri a far mattanza di civili. Poi con orrore apprese che, forse, c'erano altri come lui mischiati tra la gente.
    Le narici di Miagi si dilatarono e l'enorme petto si gonfiò come un barile. Parve tremare per un attimo ed infine giunse: l'urlo. Terrificante. Una vera e propria esplosione vocale che fece girare qualsiasi persona l'avesse udito e certamente l'avrebbero udito in molto.
    BLOCCATE TUTTI, CHE NESSUNO LASCI QUESTA ZONA. PORTATE TUTTI I PROFUGHI QUI, CHE NESSUNO SI ALLONTANI. VOGLIO SENSITIVI. DOVE CAZZO SONO I SENSTIVI!

    Tutto ciò non servì a molto. I confusi, addolorati e spaventati profughi furono radunato ed analizzati da diversi sensitivi, ma nessuno di essi trovò qualcosa di strano.
    Non era ancora il momento per loro di comprendere l'orrore di quanto era accaduto.




    [All'Accampamento - Al tramonto]

    I bambini giunsero sani e salvi alla sera. Quando il sole era quasi tramontato richiamai Yogan. Parlai con lei, la quale preoccupata annuì. Meika e la dragonessa partirono con i novi bambini salvati. Erano così leggeri (e Yogan così grande) che trasportarli non fu un problema. Sarebbe arrivata ben prima di tutti noi a Suna e lì, atterrata con Meika ed i bambini avrebbe appreso con sconcerto quanto accaduto.
    I bambini vennero portati immediatamente in ospedale e Miagi fece girare la voce che alcuni bambini erano stati ritrovati. Tuttavia chiunque si presentò in ospedale non riconobbe i bambini. I genitori, illusi di aver ritrovato i loro bambini perduti, rimasero distrutti. I bambini, sperando di ritrovare i loro genitori, ne furono distrutti.

    Giungemmo la mattina dopo, a circa mezzodì. Immediatamente mi recai da Miagi.
    Mizukage-sama! Abbiamo saputo che avete distrutto gli invasori per fortuna. Sembrava più rilassato da quando aveva ricevuto quella notizia, ma il mio sguardo gli fece capire che non avevo certo finito. Ho timore che questo possa essere l'inizio. Ma sì, per il momento siamo riusciti a fermarli. Almeno quel piccolo avamposto con i bambini. Li ha visiti Miagi-san? Ha fatto controllare il sigillo? Il Jonin annuì vigorosamente.
    Una cosa complessa oltre ogni dire, Mizukage-sama. Si tratta di un sigillo vitale che trasmette a lunghissime distanze piccoli "pacchetti" di chakra, come un segnale. I nostri esperti dicono pure che c'è un forte segnale inibitorio, come se quei sigilli bloccassero qualcosa. Si rabbuiò. Lo sa cosa è successo qui?
    No, cosa? Ieri, il giorno dopo la vostra partenza. Di mattina, all'improvviso un bambino si è trasformato in una scimmia ed ha iniziato a massacrare civili. Un genin è riuscito a fermarla per fortuna.
    Ne rimasi sconvolto. Un bambino è morto ieri, di mattina. Il sigillo è scomparso... E la scimmia è comparsa... Miagi si voltò. PORTATE TUTTI I BAMBINI INTORNO AI DIECI ANNI ALL'OSPEDALE, IMMEDIATAMENTE. SE VEDETE UNO CHE ANCHE SOLO VAGAMENTE SOMIGLIA AI BAMBINI PORTATI DAL MIZUKAGE LEGATELI E SORVEGLIATELI!!!
    Quell'uomo aveva una voce portentosa, non c'era che dire.




    I bambini che trovammo erano nove. Nove copie identiche meglio nutrite dei bambini trovati lì. Ci volle tutto il giorno successivo per quei confronti ma alla fine eccoli lì: nove copie identiche dei bambini salvati. Alla fine mi rivolsi alla mia squadra - se i veri membri fossero rimast lì a vedere l'evolversi della faccenda - spiegando loro ciò che nel giorno precedente non avevo avuto modo di dire. Gouken e Hisagi erano già partiti, quello strano ragazzino dai capelli rossi aggiuntosi dopo sparito. Shu non sarebbe stato sicuramente presente.
    Come avrete saputo il giorno in cui noi eravamo a combattere nel deserto una scimmia è comparsa qui. Un Kijin, senza dubbio. Ha ucciso molti civili prima che fosse fermato. Parlando con Miagi ho scoperto che il sigillo apposto sui bambini inviava chakra, pochissimo ed intermittente e una specie di segnale inibitorio. La tempistica della morte del bambino e la comparsa improvvisa della scimmia sembravano coincidere così il dubbio è sorto spontaneo: i sigilli dei bambini servivano per mantere i kijin infiltrati con le loro sembianze. Più tempo passava, meglio si infiltravano e meno la guardia si sarebbe abbassata, ecco perché la morte lenta dei bambini. Quando i bambini sarebbero morti sarebbero comparse scimmie ed una ad una sarebbero sopravvissute. Abbiamo dunque preso ogni singolo bambino dell'età di quelli trovati e li abbiamo confrontati. La cosa si faceva difficile. Abbiamo reso i bambini ai loro genitori e li hanno riconosciuti. Abbiamo preso i kijin infiltrati, interrogati, salvo scoprire che le loro memorie sono quelle dei bambini così come il loro chakra. Non osiamo rompere il sigillo, poiché significherebbe la comparsa di altre scimmie. Così sono stati addormentati, i sigilli rimossi. I kijin addormentati sono prigionieri, le loro arti sigillate. Verranno interrogati nei prossimi giorni approfonditamente. Dunque guardai i ragazzi che mi avevano accompagnato nel profondo deserto ed erano tornati con una mezza vittoria e tante domande.
    Questi Kijin non si fermeranno qui. Quella lettera è segno che forse ne sentiremo ancora parlare. Per ora però, questa avventura per me è finita. Tornerò a Kiri e porterò i profughi in posto più accogliente del deserto ed allevierò Suna dello sforzo fatto questi giorni. Conosco il posto ideale per loro. I soldi trovati potete dividerli tra di voi, non ne ho fatto parola con nessuno.Non ho preso niente per me, lo stipendio di Mizukage è anche troppo alto. La maschera ed i rotoli li porterò in Accademia. Presto o tardi dovrò scomodare gli altri Kage per parlare di questa ed altre questioni. Ben fatto, a tutti quanti.
    E dopo quel rompete le righe, quella breve ma intensa avventura terminò, foriera di futuri disastri.

    Ultimo post per concludere.
    I PG Akira Hozuki, Meika Akuma, Deveroux Yotsuki e Near Nara che hanno seguito la quest per tutto il suo svolgimento ricevono 1 Competenza RYO come premio.
    Ben fatto gente.

     
    .
  11.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Fan
    Posts
    2,496
    Reputation
    +225

    Status
    Offline

    Problemi nell'Ovest

    Post "Sesto"




    BLOCCATE TUTTI, CHE NESSUNO LASCI QUESTA ZONA. PORTATE TUTTI I PROFUGHI QUI, CHE NESSUNO SI ALLONTANI. VOGLIO SENSITIVI. DOVE CAZZO SONO I SENSTIVI!



    Purtroppo non credevo che i sensitivi avrebbero avuto molta fortuna, dopotutto trovavo poco probabile che nessun sensitivo fosse entrato in contatto con uno di quei Kijin trasformati, ma mi trovavo assolutamente d'accordo sul fatto di bloccare tutti i profughi. Anche farsi scappare un solo Kijin negli altri villaggi sarebbe potuto essere devastante.



    Come mi aspettavo, purtroppo, i sensitivi non sarebbero riusciti ad individuare una qualche alterazione... sotto istruzioni di Senzo istruii dei ninja fidati, tra cui il mio "rivale" Musashi, sulle "tattiche" e sulle capacità dei Kijin trasformati e sulle strategie che avevo applicato per riuscire a sconfiggere la scimmia. Una volta curato e rifocillatomi sarei rimasto anch'io a guardia dei profughi. Questa "missione" mi aveva insegnato molto, mi aveva fatto riscoprire un sentimento di... patriottismo. Di difesa della patria e del mio villaggio natio. Non sapevo da dove uscisse, dopotutto pochi a Suna mi avevano trattato bene... ma, dopotutto, quella era comunque la mia casa. Una casa piena di problemi.


    Sin da bambino ero stato "benedetto" con un intelletto superiore alla media, forse l'unica cosa che mi aveva consentito di sopravvivere nel mondo shinobi fino ad oggi dato che non ero così abile nell'uso di Jutsu potenti. E questo intelletto mi aveva fatto capire che il villaggio era in decadenza, che c'era bisogno di proteggerlo e guidarlo. Sunagakure stava per cadere a causa di un'amministrazione assente e debole, messa sotto sforzo da quattro scimmioni del deserto. E se solo io potevo vederlo, sarei stato io a correggere questo errore. Sarei stato io a proteggere questo villaggio...


    Non avrei visto il Mizukage dato che sarebbe giunto all'accampamento quando io non ero di guardia e non fui invitato a partecipare a riunioni di nessun genere. Tuttavia avrei raccolto qualche informazione a riguardo... da quel che si era capito dalle chiacchere di corridoio era tutto frutto di un qualche strano tipo di fuuinjutsu, ma alla fine erano riusciti a risolvere il problema ed i Kijin erano imprigionati.

    Alla fine della situazione Miagi Senzo venne a trovarmi. Ero stupito di quella visita ma, come potevo immaginarmi, fu breve e conciso. Non mi diede i dettagli di quello di cui aveva discusso col Mizukage ma mi disse che quello era solo l'inizio e che dovevamo aspettarci altri scontri contro questi Kijin. Io risposi solamente che sarei stato a disposizione per difendere Sunagakure.


    CITAZIONE
    ot
    Mi scuso per l'uso del png ma mi sono tenuto sul vago, giusto per dare una conclusione alla vicenda :D
     
    .
  12.     Like  
     
    .
    Avatar

    It's just YOU against YOU

    Group
    Y Danone
    Posts
    3,786
    Reputation
    +278
    Location
    Roma

    Status
    Anonymous

    Problemi nell'Ovest

    Tempesta Finita


    Finalmente sembrava esser tutto finito.
    Con il Mizukage tra di noi e tutti i nemici morti, la pace sembrava essere tornata tra quelle dune. Adesso non restava altro che tenere in vita i bambini fino a Suna. Cosa che ci riuscì molto bene, soprattutto grazie all'aiuto di Meika.
    Con le informazioni che avevamo trovato, Itai decise di adottare una tattica quanto più conservatrice possibile per mantenere salva la salute, già precaria, dei doloranti ragazzi, che dovevano essere stati lasciati lì a marcire al sole per interi giorni. Fu poco dopo che il Mizukage mi chiamò a lui.
    Quando sentii pronunciare il mio nome seguii Itai in silenzio, un pò per la stanchezza che portavo con me per il mio folle attacco, un pò per la rabbia che mi aveva consumato a causa di Ishiken e delle sue sconsiderate azioni. Arrivammo nuovamente alla palizzata, che fu fatta saltare in aria da un portentoso pugno del Kage biondo. Feci come se non fosse successo nulla, quindi continuai a camminare dietro di lui finché non arrivammo davanti ai due cadaveri: il bambino e Ishiken. Constatai solo allora come il nemico era stato ridotto dal mio attacco: oltre alla ferita al petto precedente, gran parte del suo busto era contornata da gravi ustioni a causa dell'esplosione, ed un grosso taglio solcava in diagonale il suo busto. Era quello che si meritava.
    Anzi, aveva sofferto troppo poco.
    Dopo qualche istante, il Mizukage chiese cose fosse successo in quel recinto. Raccontai di come Ishiken era volato sulle nostre teste e di come aveva ucciso il bambino, schiacciandolo prepotentemente sotto il suo peso, quindi finii raccontando di come lo avevo ucciso. Poco razionale, sicuramente. Istintivo, non lucido, stupido. Eppure, l'avevo fatto, e anche se le cose non fossero andate come sono andate, probabilmente non me ne sarei mai pentito.
    Con poche parole Itai cercò di farmi capire l'errore che avevo commesso: un ninja non doveva mai lasciarsi trasportare dalle emozioni, soprattutto in quelle situazioni. Questo ce lo ripetevano fin dai primi giorni in Accademia, fin da quando eravamo studenti. Ma io non avevo mai provato una tale rabbia in vita mia. Come tutti gli orfani, forse, ero particolarmente suscettibile e legato a tutti i bambini.
    Denigrai i denti, quindi risposi a bassa voce, come se ci fosse qualcun'altro a sentirci oltre a noi in quella palizzata. « Mi dispiace, ho messo in pericolo tutti... E' stato un gesto istintivo ed emotivo, ma io non riesco a staccarmi dalle emozioni. Non ci riesco, non davanti a queste cose. Avrei potuto fermarlo, avrei potuto far si che quel bambino vivesse, ed invece sono riuscito a malapena ad uccidere un bastardo con un piede già nella fossa... » Sospirai, buttando gli occhi a terra. « Sono debole, troppo debole. Almeno per adesso. Ma non voglio che queste cose succedano mai più dinanzi a me, non riesco a sopportarlo. Diventerò più forte, ed ancora più forte, finché non riuscirò a proteggere tutti... Tutti quelli che sono importanti per me... » Conclusi, guardando il Mizukage negli occhi, che sorrise. Non c'era bisogno di altro da aggiungere.
    Itai analizzò quindi il cadavere dello sfortunato bambino, constatando come il sigillo fosse legato alla vita dei ragazzi, quindi copri il cadavere con le sue stesse vesta. « Me ne occuperò io, Mizukage... » Esclamai, sempre a testa bassa, mentre mi abbassavo per portare il bambino al i là della siepe, coperto da un tele, anch'esso rosso sangue.

    La sera giunse in fretta, e i bambini, insieme a Meika, partirono con la possente dragonessa rossa, facendo veloce e sicuro ritorno a Suna. Solo il giorno dopo, al mio rientro con il resto del team, fui felice di venire a conoscenza che erano riusciti a salvarli tutti. Il mio soggiorno a Suna dovette prolungarsi di qualche ora, infatti fummo impiegati alla ricerca dei bambini "copia". Ebbene, quei Kijin stavano sfruttando quello strano e complesso fuinjutsu per permettere a dei loro guerrieri di superare le linee nemiche indisturbati. Il tutto, utilizzando i bambini come espediente. Per fortuna non si verificarono ulteriori incidenti, anche se tutto quel gran da fare significava una sol cosa: era solo l'inizio. Era stato solo la luce del lampo, il rombo del tuono, il fulmine vero e proprio doveva ancora arrivare. Non mi sarei fatto trovare impreparato: al loro ritorno mi avrebbero trovato pronto. Ed era una promessa, non solo a me stesso, ma per tutti quei bambini e quelle persone che avevano sofferto.
    Una volta congedati, mi preoccupai di salutare Meika, che aveva deciso di rimanere lì finché ce ne fosse stato bisogno. « Allora, ci vediamo presto! Non ti far male qui da sola, eh! » Sorrisi, un pò rattristato dal doverla lasciare indietro. « Ricordati che comunque ti devo ancora dell'acqua! » Scherzai, mentre con la mano destra la salutavo, mentre mi allontanavo.

    Prima di partire, dovevo fare un'ultima cosa. Con qualche domanda a delle guardie di Suna lì al campo profughi, riuscii in breve tempo ad ottenere l'informazione che mi serviva. Le persone che stavo cercando si trovavano in una tenda poco lontano da me. Scuro in volto, arrivai fino al luogo indicatomi, con il cadavere tra le braccia, coperto da un telo. Entrai nella tenda, al cui interno erano presenti più di qualche persona, uomini e donne, giovani ed anziani. Il silenzio calò quando tutti si accorsero di cosa avevo tra le mani, finché una donna scoppiò in lacrime. Un uomo, vicino a lei, la abbracciò per qualche istante, quindi mi venne incontro con gli occhi lucidi. Passai il bambino al padre, che lo prese tra le braccia come se fosse ancora un neonato. Sentii un bisbigliato e rauco "grazie", ma non risposi con altro che un piccolo inchino con la testa, uscendo definitivamente dalla tenda, lasciando i genitori al loro dolore.

    Adesso potevo finalmente tornare a casa.


    Giocata finita per me, grazie a tutti :* Ricordo, per chi volesse e per chi lo ritenga opportuno, che mi può essere proposto 1 stemma in più, oltre agli eventuali 2 stemmi extra (che probabilmente eviterei).
     
    .
  13.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Giocatori
    Posts
    1,620
    Reputation
    +73

    Status
    Offline
    Scambiati i reperti ritrovati con il Mizukage e con il resto del gruppo provammo ad analizzare la situazione, senza però venire a capo di nulla. Come dalle disposizioni di Itai provammo tutti ad aiutare i bambini, portandolo loro acqua ed attenzioni. Più di così effettivamente non potevamo fare. Servivano arti mediche ben superiori alle nostre, anche Meika non poteva risolvere la situazione ora come ora. La scena aveva dell'interessante, non capitava così spesso di vedere shinobi di villaggi diversi uniti in maniera così stretta per un interesse comune, d'altra parte era ovvio che i bambini erano una di quelle categorie particolari per le quali chiunque aveva un debole. Attendemmo l'arrivo della sera, e dopo aver caricato tutti i bambini sull'evocazione del Mizukage prendemmo la strada verso Suna, dove per tutti ci sarebbe stato finalmente un po' di riposo.



    ...



    Arrivati a Suna ci ritirammo il luoghi diversi. I bambini furono affidati ai soccorsi e anche per noi era giunta l'ora di riprendere le forze e la concentrazione. Io non potevo certo dire di aver dovuto affrontare sforzi particolari, al di là del viaggio particolarmente stancante non avevo affrontato sforzi notevoli. Era stato Akira a rischiare la pelle per sconfiggere Ishiken. In realtà in maniera fin troppo inutile, forse sarebbe bastato uno sforzo minore, però l'importante era il risultato, lui era vivo e l'altro morto. In un altra situazione un attacco così rischioso avrebbe potuto mettere a repentaglio l'incolumità dell'intero gruppo, ma era andato tutto bene, dunque potevamo lasciare l'astratto al mondo delle teorie. Solo il giorno dopo incontrai nuovamente il Mizukage, il quale volle informarci delle novità riguardo i sigilli. Sembrava trasmettessero dei segnali ad altri Kijin nascosti nel villaggi con le sembianze dei bambini, e che al momento erano stati rintracciati e neutralizzati. Indubbiamente il Mizukage aveva ragione, non si poteva sperare che la faccenda sarebbe finita così, ed io profondamente curioso di sapere qualcosa in più riguardo tutta questa faccenda. A quel punto non rimaneva che salutarsi. Io e gli altri rimasti avremmo diviso il pozzo d'oro trovato, che Itai aveva generosamente deciso di lasciare per noi senza comunicarne il ritrovamento al jonin di Suna.


    Ragazzi, è stato un piacere.
    Avrei detto verso Meika e Akira, se fossero stati presenti, ed altri eventuali partecipanti non ancora partiti. In realtà nonostante qualche diverbio riguardo la strategia non era stata una compagnia poi così spiacevole, mi erano anche costati un muro d'acqua. Sorrisi ripensandoci. Poi mi rivolsi al Mizukage.


    Mizukage-sama, è stato un onore lavorare con lei.

    Anche se non era il mio Kage, avere a che fare con esponenti di questo genere era sempre piacevole. L'idea di poter essere parte di qualcosa con shinobi di questo calibro aiutava sicuramente a crescere, e spronava a cercare di raggiungere il loro incredibile livello.
     
    .
72 replies since 9/4/2015, 15:09   1978 views
  Share  
.