Nuvole Rosso Cremisi

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    Territori di Kumo


    Viaggiando verso Nord, Hohenheim non incontrò nessun ostacolo sotto forma di persone o impedimenti naturali. Da quando aveva attraversato il confine, aveva mascherato le sue emanazioni di chakra così da non attirare le attenzioni di possibili pattuglie che potevano passare nelle sue vicinanze. In chunin frequentemente avrebbe usato le sue abilità di percezione del chakra per fare in modo da tenersi più a distanza possibile da eventuali altre grandi fonti di chakra. Era molto meticoloso ma, del resto, da quando era entrato in quel paese, il chunin si considerava in pericolo di vita ad ogni passo.
    Dalle foto scattate con il D-visor, Hohenheim aveva una chiara idea della morfologia del terreno che lo separava dalle grandi montagne a nord dalle sua posizioni. In particolare, il primo centro urbano di una certa dimensione aveva nome Iwashika. Il chunin non pensava di poter incontrare grosse resistenze all'ingresso tuttavia, trattandosi di una località vicino al confine, c'era la possibilità che il villaggio fosse presidiato. Decise quindi di prendere le cose con estrema cautela. Sul versante Ovest, la città era costeggiata da un piccolo boschetto che poteva tornare utile a qualcuno che, come lui, non volesse rendere evidente il suo avvicinamento. Hohenheim attraversò quella distesa boscosa rapidamente fino ad arrivare sul limitare del confine alberato. Qui il chunin avrebbe scalato un albero ( alla vecchia maniera) per nascondersi nel fogliame ed osservare il villaggio. Nuovamente il D-Visor con il suo potente zoom fu di grande utilità.


    'Anche questo villaggio è presidiato...sembra che non lascino entrare nessuno. Possibile che stiano presidiando ogni singolo villaggio del paese..? Non penso. Forse è perché siamo troppo vicini al confine o perché il villaggio custodisce qualcosa che vale la pena di proteggere...Se quest'ultimo è il caso forse dovrei cercare di entrare, ma oltrepassare il confine già mi è costata molto energia...mi serve più tempo. Vediamo come evolve la situazione. Forse domani faranno rientrare l'allarme...'



    Il chunin restò quindi ad osservare il villaggio ed i dintorni per un altro po’, quando si rese conto che due figure stavano rapidamente approcciando il boschetto in cui lui si trovava. Nascosto tra gli alberi, le emanazioni di chakra completamente eliminate, il chunin confidava nella sicurezza del suo nascondiglio per osservare I nuovi venuti con le lenti magnificatrici. I due nuovi arrivata avevano ormai catturato tutta la sua attenzione: doveva scoprire cosa avessero in mente. Lasciò che i due si accampassero e cacciassero. Quando si furono sistemati il chunin avrebbe tentato di origliare le loro conversazioni. Se li avesse riconosciuti come accademici, avrebbe deciso di rivelarsi. Camminò nel loro accampamento in maniera aperta cercando di non essere furtivo: sicuramente non voleva essere scambiato per nemico. Chiaramente non aveva con se il copri fronte accademico, i due si sarebbero dovuti fidare della logica per la quale se Hohenheim fosse stato un nemico, in quel momento I due di Konoha sarebbero già stati assaliti da un battaglione di Cremisi.


    'Tranquilli non sono un nemico. Mi chiamo Hohenheim e sono un ninja di Suna e sono in missione in queste terre. Cosa ci fate in queste terre? ‘



    Sei due gli avessero chiesto quale fosse il suo obiettivo, il chunin avrebbe detto:

    'Ho oltrepassato Il confine poche ore fa, non visto. Sono qui per conto di Suna in una missione senza estrazione per recuperare il maggior numero di informazioni circa quello che sta succedendo in questo paese. Volevo iniziare con l'infiltrarmi nel villaggio qui vicino ma è molto presidiato. Volevo far passare la notte per vedere se domani la situazione cambierà. Che cosa siete riusciti a scoprire dal momento del vostro ingresso?'



    Il chunin avrebbe collaborato volentieri con i due fogliosi e seguito gli ordini dal jonin come se provenissero da un suo superiore di Suna, se questo si fosse palesato per la persona che era.


    Edited by - Hohenheim - - 11/12/2015, 00:24
     
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    ACCIDENT

    Misfortune, and recited misfortune especially, can be prolonged to the point where it ceases to excite pity and arouses only irritation.




    Avere a che fare con Raizen non era mai semplice. Nemmeno per lei.
    Il loro rapporto constava di una varia mescolanza di percentuali, tra cui una ampia dedicata al suo desiderio di superarlo e dimostrargli di poter essere più potente di lui, la fiducia nata nel corso degli anni, e per il resto quello che probabilmente era solo disprezzo. Era indubbio dopotutto che quell'uomo fosse la cosa più irritante con cui la Principessa della Foglia fosse mai scesa a patti, e nonostante il legame forte che nutriva per lui, quella era una consapevolezza che vedeva rinnovata molto, troppo spesso. Quella fu una delle tante volte.
    «Si, capo.» Si limitò a rispondere la piccola Chunin. Esprimere a parole quanto le si agitava in testa in merito al suo comportamento indisponente che sembrava non ritenerla capace neppure di allestire un accampamento, lo rimandò ad un secondo momento. Non era lì per litigare, ma per svolgere il suo dovere. Ogni boccone amaro che buttava giù, da lui o da altri, era un passo avanti verso il grado Jonin e il Sapere sconfinato che le avrebbe aperto le porte dell'infinità che cercava. «Farò quanto mi è stato ordinato.» Aggiunse difatti seccamente, e facendo volteggiare una mano al cielo si inchinò con eleganza. Un secondo dopo, era sparita.
    Trovare verdure selvatiche, tuberi e piccoli frutti succosi non fu un problema. La vegetazione era ricca e facile da leggere, almeno per lei che era cresciuta viaggiando e che aveva appreso i segreti della natura perché questa divenisse la sua principale alleata. Usò un lembo del suo mantello per trasportare quanto le fu possibile e approfittò dell'occasione per cogliere anche erbe che avrebbe avuto modo di usare per altri scopi [Erborista], meno nobili della sopravvivenza.
    Non avrebbe voluto allontanarsi molto dal punto in cui Raizen si trovava, e cercò di rimanere il più vicino possibile nel dirigersi ad un piccolo fiumiciattolo che danzava dentro la macchia. Quando si fu assicurata di essere l'unica visitatrice, la ragazza riempì d'acqua –che assaggiò prima per sicurezza– una pelle di capra che aveva portato con sé. Tentò di prendere, per mezzo di una cesta di fasci di selce di sottobosco, almeno quattro pesci di medie dimensioni. Tentare di cacciare altro, del resto, sarebbe stato inutile.
    «Conigli, lepri e qualsiasi altra selvaggina che si potrebbe trovare in questo tipo di foresta dovrebbe essere cotta bene. Con il fuoco, intendo.» Avrebbe spiegato al Colosso quando sarebbe stata di ritorno. Non appariva più offesa come prima, ma senza dubbio il Jonin non avrebbe dovuto sforzarsi molto per leggere nella voce della sua compagna una nota di indolenza tipicamente femminile. «Queste bestie sono portatrici sane di tulemaria, e i parassiti che hanno in sé sarebbero più un problema per noi che per loro. In compenso il pesce può essere mangiato crudo.» E sollevando un fascio di erba pungolata e spinosa, aggiunse: «Spezzeremo gli enzimi più difficili da assimilare con queste. Sarà un pasto più che sufficiente.» Detto questo, se non avesse ricevuto altri ordini, si sarebbe limitata a mettersi a terra e tolto un piccolo mortaio di legno dalla sua grossa sacca a tracolla, avrebbe cominciato a prendersi cura di ciò che era riuscita a prendere.

    [...]



    Era seduta a gambe incrociate per terra, con il suo mortaio sulle cosce e il pesce coperto e speziato al suo fianco quando vide qualcuno avvicinarsi apertamente: era un ragazzino, o almeno così si mostrava.
    Benché l'arrivo sembrò in un primo momento stupirla, la Chunin non si mosse subito, ma tese i muscoli e fece scivolare la mano destra alla sacca ninja che teneva legata sulla fascia lombare.

    “Tranquilli non sono un nemico.”



    Bell'inizio, davvero –pensò lei, tastando con le dita l'impugnatura di un kunai.

    “Mi chiamo Hohenheim e sono un ninja di Suna e sono in missione in queste terre. Cosa ci fate in queste terre?”



    Rimase in silenzio una lunga manciata di istanti, guardando lo straniero. Non parlò, né fece alcun movimento. Ritenne di non poterselo permettere. Qualunque fosse il modo attraverso il quale quel moccioso aveva scoperto la posizione sua e di Raizen, difatti, premetteva o grandi abilità di localizzazione, e dunque una discreta preparazione, oppure la fortuna sfacciata di trovarsi nel punto giusto al momento giusto. Non credendo però nella Dea della Generosità, non le rimaneva da valutare che la prima delle due possibilità.
    Ragionò rapidamente: se era un Cremisi, erano spacciati. Ma non c'era ragione perché uno dei Rossi si volesse infiltrare in quel modo nel suo minuscolo team. Ciò che aveva visto nella mente del soldato le aveva chiaramente fatto capire che la portata della loro organizzazione e la loro potenza era tale da concedere loro la sfacciataggine di non considerare come una minaccia due Shinobi isolati.
    ...Se invece era un nemico esterno, potevano gestirlo, certo. La possibilità che fosse l'alleato che si era implicitamente detto essere, invece, non la valutò neppure. In una missione come quella non voleva estranei, che fossero amici o nemici. Lei e Raizen erano già troppi.
    «Siamo qui per le stesse ragioni tue, bouya Rispose la Principessa della Foglia, guardando lo straniero. «Cerchiamo qualcosa e vogliamo offrire qualcos'altro.» Si limitò a dire. Non mentiva, ma nemmeno si sforzava di essere comprensibile. Le sue verità erano sempre molto sfaccettate. «Cosa può volere invece un sunese, così lontano da casa?» Chiese a sua volta. Non le risultava infatti che la Sabbia avesse attualmente un'amministrazione, e soprattutto un corpus shinobi, abbastanza efficiente da mandare ninja in avanscoperta per problemi ben lontani dai mille triliardi che avevano entro i loro confini. Incapaci persino di lavare i propri panni sporchi senza chiedere supporto ai Villaggi dell'Alleanza, si chiese perché dovessero preoccuparsi di una faccenda che avrebbe dovuto disturbare maggiormente le Risaie e il Fuoco, piuttosto che il Vento.

    “Ho oltrepassato Il confine poche ore fa, non visto. Sono qui per conto di Suna in una missione senza estrazione per recuperare il maggior numero di informazioni circa quello che sta succedendo in questo paese. Volevo iniziare con l'infiltrarmi nel villaggio qui vicino ma è molto presidiato. Volevo far passare la notte per vedere se domani la situazione cambierà. Che cosa siete riusciti a scoprire dal momento del vostro ingresso?”



    ...Che cazzo era una missione senza estrazione –si domandò la Chunin con la sua consueta ed elegante voce interiore–? E poi...entrato senza essere visto? Da solo?
    A quel punto la possibilità che le capacità del ragazzino fossero più alte di quelle che un bimbetto della sua età doveva avere, si fece solida.
    Affilando lo sguardo, esitò. Aveva risposto lui e si era tenuta posata per la semplice ragione che ingaggiare un confronto in quella foresta era un segnale della loro presenza ben più forte di un fuoco acceso. Aveva le mani legate, ed era certa dunque che Raizen avrebbe capito la ragione per cui si limitò ad alzarsi in piedi senza fare niente. La sua attenzione era acuta, ma le movenze del suo corpo lasciavano trasparire la sicurezza di non voler essere una minaccia, come dimostrò quando entrambe le mani furono riportate lungo i fianchi.
    Erano stati fottuti, ma forse avrebbe potuto usare quella situazione a vantaggio della missione. Forse.
    Sperò che la sua Volpe capisse. Si rendeva conto che era difficile, visto il soggetto, ma pregò che ci riuscisse: attaccarlo in quel momento, probabilmente, era la cosa peggiore da fare.
    «Abbiamo scoperto che a Kumo va di moda fare i cosplayer. Per il resto non molto altro.» Rispose infatti, accennando ad un sorriso mentre riprendeva posto a terra e ricominciava a pestare le sue erbe nel mortaio come se avesse deciso che quella situazione fosse priva di pericoli se non addirittura tranquilla. «Vuoi unirti a noi per un boccone attendendo gli albori, giovane alleato?»

    Non lo avrebbe aiutato.
    Se fosse morto, non lo avrebbe pianto.
    Ma non era nella politica di Shizuka Kobayashi fare terra bruciata laddove potevano crescere i fiori che le servivano.
     
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    Seinji Akuma - Le Mura Invalicabili




    Qualsiasi cosa Seinji Akuma volesse fare rischiava di essere tacciata come impossibile. Le mura di Kumo erano sorvegliate attentamente, guardie distavano sei metri l'una dall'altra sulle balaustre e fissavano con attenzione tutto ciò che era loro davanti. Ogni cento metri Seinji poté notare poi degli Shinobi in posizione meditativa che di tanto in tanto parevano concentrarsi maggiormente chiudendo gli occhi. Mai tutti assieme però: come delle onde precise essi si alternavano in quei momento di concentrazione, lasciando dunque intendere abbastanza facilmente la loro natura.


    Ma c'erano altre cose che Seinji poteva vedere coi suoi occhi. Diverse tubature nascoste sotto la roccia delle mura a circa sei metri d'altezza con diversi sfoghi verso l'esterno chiudi da delle rocce sagomate ad arte e collegate tramite un meccanismo a dei motorini elettrici che tuttavia non parevano avere alimentazione alcuna. Nelle tubazioni scorreva un liquido oleoso, non identificabile solo alla vista che riposava placido nelle stesse. Al di la delle mura, fin dove gli occhi di Seinji arrivavano, si poteva vedere un villaggio assorto nella quotidianità che pur pareva assai forzata: la gente sembrava spaventata e spesso guardava verso l'alto palazzo del Raikage e capitava che fuggissero quando alcuni di quegli Shinobi mascherati si nascondevano.


    Questo era quanto Seinji poteva vedere. Probabilmente c'erano anche altre cose che i suoi occhi non potevano scoprire, cosa che - se non fosse stato attento - avrebbe potuto scoprire dolorosamente sulla sua pelle.
     
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    Nuvole Rosso Cremisi

    Il gruppo - Informazioni dai cieli



    Ciò che Kubomi rilevò durante la sua esplorazione non poté essere di grande aiuto a Raizen Ikigami. Quando il piccolo draghetto si innalzò in volo vide innanzitutto Iwashika alle sue spalle ma poco altro davanti. Al termine della foresta iniziavano le altissime montagne di Kumo e da lì l'osservazione diveniva problematica. Le alte montagne difatti ospitavano di tanto in tanto alcune case o basi la cui natura non era chiara a Kubomi il quale innalzandosi di più in volo per allontanarsi dal raggio dei sensitivi finì per essere ad un'altezza di quasi tre chilometri dal suolo! Lì poté vedere nella foschia soltanto diverse nuvole e poco altro.


    Del resto quello era il Paese del Fulmine. E Kumo era il Villaggio Nascosto tra le nuvole. Da quella distanza Kubomi riuscì a vedere soltanto nebbia e nuvole senza poter individuare altro. Non c'erano villaggi dinanzi a lui, soltanto basi sulle montagne e poi nuvole. Molte nuvole. Kumo non poteva essere esplorata dall'alto con la sola normale vista di un drago: c'era bisogno di addentrarsi nelle nuvole per poter vedere ciò che esse nascondevano. Kubomi mandò queste informazioni a Raizen tramite la sua empatia salvo poi troncarla dopo pochi secondi poiché stava totalmente prosciugando la riserva di chakra del draghetto.


    Vi piacerebbe sapere tutto dall'alto, eh :ahsi:
    Dovete addentrarvi tra i monti che stanno dinanzi a voi ed avvicinarvi a Kumo. Oppure potete tentare di bussare ad una delle basi che sono post mediamente a duemila metri di altezza sul livello del mare :sisi:
     
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    × Legenda
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    Posto davanti alle mura, con il vestiario tipico di chi quelle mura le sorvegliava e di chi sorvegliava anche l'interno di Kumo, Seinji vide tutto e più di tutto: partendo dalla guardie poste sulle mura, finendo con lo spavento dei contadini e i loro sguardi rivolti verso il palazzo del Raikage. Erano elementi importanti, elementi fondamentali per comprendere la futura strategia, e per comprendere ciò che era successo da quelle parti: un villaggio non più nelle sue proprie mani, ma un villaggio nelle mani di qualcun altro. osservò meglio le tubature nelle mura, decidendo che forse erano una specie di meccanismo di difesa delle mura stesse, progettato per dei possibili invasori; e si fermò anche sui shinobi in meditazione, coloro che facevano una specie di onda alternandosi gli uni con gli altri. Ci stette qualche minuto a pensarci su, ma non trovò una spiegazione plausibile alla cosa: poteva sia essere un meccanismo di difesa strano, che una qualsiasi altra cosa, passando dalla semplice meditazione a gruppo, e finendo con qualche capacità sensoriale. A proposito di quest'ultima, era più che possibile la presenza di shinobi-sensitivi nel villaggio, che avrebbero, di certo, scoperto sin da subito la presenza di Seinji Akuma nel loro cerchio protettivo. Come però testare la cosa? E, sopratutto, dove andare? Da dove passare? Passare sotto alla mura era sia impossibile, sia pericoloso: vi potevano essere jutsu nascosti sotto al terreno e nelle mura stesse, non solo a impedire il passaggio, ma anche a danneggiare eventuali possibili infiltrati.
    Passare dall'alto sul dorso di un qualche pterosaura sembrava essere un'idea ancora maggiormente folle: si sarebbe attirato in un istante tutte le attenzioni dei guardiani delle mura.
    Quindi scelse l'opzione più plausibile: trovare l'entrata ufficiale nel villaggio, e, magari, entrarci trasformato, oppure usare qualche altro jutsu per oltrepassare i guardiani. Prima di farlo, però, bisognava trovarla un'entrata...
    E dunque il nostro Akuma si mise in moto, - sia con le gambe che con gli occhi, - percorrendo il perimetro delle mura e cercando di trovare l'entrata nel villaggio di Kumo.






    OT: Breve post per dire che cerco l'entrata ufficiale


    Riserva chakra Seinji: 400(recupero dopo 6 ore di riposo) - 16 (Movenza d'ombra) - 4 (Henge)

    Equipaggiamento:
    Tonici di Recupero: 1/3

    Daiba(?):
    Chakra: 9 bassi/12 bassi
    Equipaggiamento:
    Tonici di Recupero: 2/2 (li usa durante lo svolgimento della missione qualora fosse necessario
    Abilità usate:
    ///
     
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    Kubomi non portò le informazioni sperate, con gran sorpresa di Raizen Kumo pareva essere desertica.
    Nessun villaggio in un raggio di dieci chilometri.

    Niente.
    NIENTE!
    Questo buco di culo è desertico!
    Avranno arruolato anche le fottute case per fare da guardia al confine.


    Picchiò iracondo su un albero agitandone le fronde.

    Come cazzo fanno a piazzare tutti quegli shinobi al confine se poi il paese è vuoto?
    Li congelano a nord?!?


    Iracondo, ma sincero. Non riusciva a spiegarsi quella moltitudine di ninja al confine, possibile da spiegare solamente con una densità abitativa nettamente superiore.

    Ci muoviamo.
    Ma staremmo nascosti.
    Occultatevi.
    Sunese, ho bisogno che mi dici cosa sai fare prima di partire, se sei dentro verrai sfruttato.
    Ho intenzione di arrivare fino a Kumo, sappia telo.
    E per ora quelle torri vanno evitate, ci occuperemo di loro in seguito.
    Tuttavia è necessario visitarne almeno una, dobbiamo scoprire quante e dove sono, altrimenti rischiamo di essere visti, soprattutto se hanno metodi di individuazione simili a quelli presenti al confine.


    Tacque, facendo saettare la sguardo da Shizuka ad Hohe e viceversa con una frequenza che significava una sola cosa: fretta.
     
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    Territori di Kumo


    Nonostante la chiara titubanza della ragazza, la coppia di ninja di Konoha sembrò accettare la presenza del nuovo arrivato. Questo era un bene: avrebbe reso tutto più semplice. Hohenheim avrebbe accettato l’invito a unirsi a loro per un boccone ma Raizen non sembrava essere di quell’avviso. Voleva partire, e lo voleva fare di tutta fretta.


    ‘ Sono un ninja sensitivo e sono specializzato in esplorazione. Inoltre sono un esperto di esplosivi che posso creare a piacimento: sono un manipolatore di argilla esplosiva… non so se ne avete mai sentito parlare. Cosa mi dite di voi due?’



    Si tenne per se il fatto di essere un ninja della squadra speciale di Suna… le onorificenze non lo avrebbero aiutato in quella missione.


    ‘ Capisco la tua fretta di muoverti, Raizen, e forse hai anche ragione. Tuttavia, può essere che al mattino la sicurezza sul villaggio si allenti e noi potremmo passare più facilmente. Andare direttamente a Kumo potrebbe rivelarsi avventato: conosciamo troppo poco di questo territorio e dei nostri nemici. Potremmo creare un diversivo per entrare a Iwashika, tuttavia credo che la nostra forza al momento risieda nell'essere in incognito. Temo che qualsiasi azione di forza intraprenderemo possa portare i nostri nemici a cercare più attentamente all’interno dei confini alla ricerca di possibili infiltrati’



    Inoltre un’idea balenò nella mente del ragazzo. Decise di non farne parola con i due appena incontrati, almeno finché non avesse avuto qualche prova.


    ‘Un regime che si istaura così velocemente, probabilmente lo fa con un bagno di sangue o con una mossa di astuzia. In entrambi i casi, credo che la possibilità di trovare molte persone in disaccordo con l’attuale situazione politica sia molto alta. Anzi, in un paese così militarizzato, credo che sicuramente qualcuno si sia ribellato. E se quei qualcuno sono anche sopravvissuti, credo siano molto interessati a parlare con noi’



    Chiaramente quella era una supposizione. Tuttavia, se una resistenza era nata e sopravvissuta in qualche modo, il chunin credeva fosse di vitale importanza per loro trovarla. Quelli avrebbero potuto fornire loro informazioni e intelligence: un utile alleato quindi.

     
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    Piani e Contropiani






    Guardò il sunese, ancora torvo per le notizie di Kubomi, ma ne accettò il parere.

    E che speravi che facessimo?
    Che andassimo in pompa magna, tre sfigati e un serpente travestito da drago, a rompere le palle alle guardie?


    Kubomi parve risentirsi di quell’affermazione, ma alzando gli occhi al cielo scosse il capo, come se si fosse ricordato che Raizen amava fare quel genere di complimenti quando era iracondo.

    No no, fino al momento opportuno staremmo nascosti come piccoli insetti, o lo stivale della nuvola nuovo di zecca ci schiaccerà come mosche.

    Trasse un grosso respiro, riuscendo a calmarsi.

    Comunque sei perfetto.
    Ci serviranno praticamente tutte le tue abilità.
    Sei un sensitivo e ci guarderai le spalle da loro, voi dannati radar a chakra siete fin troppo fastidiosi.
    Dovrai semplicemente fare ciò in cui sei esperto: esplorare.
    Prima di dirti come muoverci ti dico perché secondo me non dobbiamo piegare verso il villaggio appena passato: è inutile.
    È un villaggio praticamente di confine a cui hanno aumentato di chissà quante volte la guardia probabilmente a causa del trambusto che abbiamo causato per entrare.
    Se dobbiamo perdere tempo a superare delle guardie facciamolo solo una volta: con quelle di Kumo, visto che noi abbiamo qualche modo per eludere le classiche sorveglianze.
    I sistemi di sorveglianza quando si parla di ninja cambiano ben poco, lo saprai bene anche tu, se sono informazioni che ci servono andiamo dritti alla fonte, no?


    Attese qualche secondo.

    Un po’ di audacia sunese, o ti si farà la muffa tra i piedi.

    Aggiunse in tono quasi rassicurante.

    Detto questo, dicci tu cosa è meglio, abbiamo due possibilità occultarci alla vista e procedere via terra, oppure procedere via aria ma sfrutteremo l’argilla in quel caso, i miei draghi possono volare alto, ma dovremmo volare parecchio alto perché non si notino, hanno delle dimensioni troppo elevate.
    Ma questo dipende dal chakra di cui necessiti per trasportarci.
    Non confondere la mia stizza per fretta, abbiamo tra le mani una patata bollente dal peso di una tonnellata.
    Una forza, un esercito, di cui non conosciamo l’origine è riuscito a controllare un paese ninja, una potenza simile non è da sottovalutare.
    Necessitiamo di rapidità.


    Sospirò nuovamente.

    Tuttavia, sarà utile muoversi con cautela, ci avvicineremo alla prima torre, si vedrà quando saremmo li come scandagliarla, ci serve una mappatura dei loro punti di controllo.
    Sperando che ce l’abbiano, questo buco nuvoloso non smette di svelarci delle sorprese.
    Tuttavia non ci serve fermaci troppo, ottenuta o meno la mappa ci muoveremo subito verso Kumo senza indugio.
    Questo è quanto, sempre che tu non abbia da aggiungere o suggerire qualcosa, Shizuka.


    Si sfregò le tempie abbozzando una riflessione, forse più una specie di mantra per auto convincersi di chissà cosa, mentre aspettava eventuali parole da parte di Shizuka.

    Avranno un punto debole, devono averlo.
    Comunque, riguardo le mie abilità, beh, sei un sensitivo, dammi un occhiata.


    Si lasciò sfuggire un piccolo sorriso, quasi orgoglioso, mentre Hohe lo scrutava osservando una quantità di chakra e forza probabilmente mai visti prima: un demone riposava all’interno del colossale konohaniano, troppo grande per essere nascosto ad un sensitivo.
     
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    Feelings are more dangerous than ideas, because they aren't susceptible to rational evaluation. They grow quietly, spreading underground, and erupt suddenly, all over the place.




    Raizen e il testosterone avevano sempre avuto un rapporto complicato. Nell’ultimo periodo, poi, con l’esigenza del Jonin di percuotere con i suoi grandi pugni qualsiasi cosa gli capitasse a tiro per far vedere quanto era arrabbiato e temibile, la situazione era diventata pressoché intollerabile.
    Shizuka sospirò, scuotendo un poco la testa, mentre ascoltava le parole dei due Shinobi. Lanciò un’occhiata di sottecchi al Sunese quando questo snocciolò con tanta semplicità le sue abilità, ma non fece una piega. Nella sua mente, anzi, non poté fare a meno di sorridere: manipolatore di argilla esplosiva? Interessante.
    …Avrebbe dovuto fare un salto a Suna, finita quella faccenda. Non si sapeva mai quante cose interessanti si potevano prendere stando con degli stranieri.
    «Sono un’infiltrata.» Rispose a quel punto, anche se effettivamente non era più sicura di potersi definire solo tale, ma non aggiunse altro, ritornando piuttosto alle sue erbe, ormai ridotte ad un piastricciume dall’aspetto disgustoso a cui però lei sorrise con fare quasi materno.
    […] Poteva essere senza dubbio una ragazza graziosa. Ma sembrava anche abbastanza strana.
    Quale che fossero le sue effettive inclinazioni caratteriali, una cosa fu presto evidente: parlava poco, ascoltava molto, osservava tutto. E raramente apprezzava di esporsi.
    Anche quando fu chiamata ad intervenire, infatti, si concesse qualche istante prima di iniziare.
    «La fretta non ci aiuterà. Ma l’allarme che abbiamo dato potrebbe ampliarsi in modo inaspettato: se rimaniamo a girare qui cercando risposte ci do un giorno e mezzo prima di essere scoperti. Se avanziamo, abbiamo possibilità di entrare entro il tramonto e di morire entro due giorni se non riusciamo ad infiltrarci come si conviene.» Stimò, bevendo un sorso d’acqua. «Andiamo a Kumo. Al limite lasciamo un clone sotto henge per controllare i movimenti del villaggio, se ci tieni.» In ogni caso uscire dai confini indenni era di per sé una prospettiva problematica. In qualunque modo fosse andata, nessuno sarebbe uscito tutto intero da lì. «Per avere più possibilità dovremo capire il modo di arruolamento. Da quello potremo avere le idee chiare sulla situazione con la plebe, da cui trarre o meno vantaggio, una copertura, e forse anche un modo per arrivare al grande Capo.» Fece presente ancora una volta, chiudendo gli occhi. Passò un dito a terra, disegnando un cerchio. «Io e Hokori, con le nostre capacità, possiamo disinnescare la torre e ottenere informazioni, ritengo.» Non poteva negare che la loro accoppiata poteva essere quella vincente per quel tipo di missione. «E’ l’unico modo ragionevole per entrare, dopotutto…ma se salta, la missione termina. Se ci imponiamo con la forza, rischiamo di arrivare da A fatti a pezzi. Quello che ho visto mi è bastato.» Ovviamente c’era anche la possibilità di continuare usando tutti i mezzi, ma l’apocalisse era ancora una possibilità che non aveva il piacere di stimare accuratamente. Soprattutto se la vedeva impalata bocca-culo nelle piane del Fulmine. «Via aria avremo la copertura delle nubi, potremo localizzare gli avversari e il loro numero, e scendere con precisione.» Aggiunse, prima di stiracchiarsi. «Non hanno punti deboli, e ne avranno ancora meno via via che ci addentreremo. Qui si vive, si muore, o si indossa una maschera. Non c’è altro da sapere.» E sembrava esserci solo una soluzione giusta, tra le tre. «Un passo dopo l’altro, lentamente. Tastare il terreno per non sprofondare. Non escludiamo la possibilità che loro abbiano le nostre stesse risorse e che ce le possano opporre contro. Anche se il problema è bollente, appianarlo con rapidità non ci eviterà l’ustione.»
     
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    九代目水影 - Kyuudaime Mizukage

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    Nuvole Rosso Cremisi

    Seinji Akuma
    Una fortezza impenetrabile



    Che fosse giunto il momento di dichiarare la resa? Seinji Akuma questo non poteva saperlo, ma forse poteva intuire quanto fosse duro il compito che lo aspettava. Circumnavigando il perimetro delle mura poté notare che non vi era un solo punto sguarnito e che tutto il Villaggio era nel suo massimo stato di allerta. Probabilmente tutti gli Shinobi troppo pavidi per contrastare la causa del nuovo Raikage avevano piegato la loro volontà al nuovo potere ed ecco che le file di quei "ribelli" divenuti ordine costituito si erano rimpolpate abbastanza da consentire una così adeguata sorveglianza.
    Seinji trovò i Cancelli del Tuono. Un'enorme costruzione di metallo placcato in oro, pesanti ed estremamente resistenti che si innalzavano interrompendo le mura ed incastrandosi tra due alte torri, ognuna delle quali svettava ai lati del cancello. Il cancello in se era alto non meno di nove metri e le torri ai suoi lati erano alte almeno il doppio.
    Ma la cosa più curiosa era ciò che si trovava dipinto sui Canclli dorati, con vernice rosso sangue.



    I CREMISI SONO RISORTI
    TREMATE LADRI ED ASSASSINI

    真紅復讐



    I Cancelli del Tuono erano chiusi dietro quel messaggio che già pareva dire molte cose. Non vi era anima viva a chiedere di entrare o uscire dal Villaggio della Nuvola e per quanto si potesse pensare che forse bussare sarebbe bastato era forse imprudente. Gli occhi di Seinji potevano vedere anche lì diversi uomini in meditazione (almeno cinque per ogni torre, a formare una specie di circolo) e non solo: le torre erano piene di guardie, almeno dieci per torre! Non erano in assetto di combattimento però: alcune riposavano, altre mangiavano, altre invece giocavano a qualcosa. Solo in cima le guardie erano armate e ve ne erano tre per torre, col volto celato dietro le immancabili maschere rosse che avevano contraddistinto quella rivoluzione.
     
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    × Off-Game ×


    × Legenda
    Narrazione
    «Dialoghi»



    Alla fine decise di cercare quel cancello, ma prima posò la vista nel cielo, trovando a dei metri di distanza una piccola energia vitale che ben conosceva. A questo fece segno di scendere; segno, che venne subito visto, e che portò il piccolo pterosaura di nuovo sul braccio del suo padrone
    «Ah, finalmente! Eccoti!» - esclamò l'Akuma notando che Daiba lo aveva finalmente trovato dopo tanto tempo. Poi passò a dare gli altri ordini. - «Lo vedi quel villaggio? Voglio che lo sorvoli in lungo e in largo, e mantieni sempre attiva la inea di comunicazione. Mi dici in tempo reale cosa vedi, ok?»
    Il pterosaura dunque avrebbe fatto cenno di aver capito, e si sarebbe messo in volo, per sorvolare quel territorio di Kumo e trasmettere a Seinji ciò che vedeva.

    [Abilità/Tecniche utilizzate da Daiba durante la perlustrazione]
    CITAZIONE
    Furtività Intermedia
    Maestria: L'utilizzatore ottiene +6 alla Furtività, anziché +3.
    [Da Jonin in su]


    Occhio di falco - Riflessi (550)
    Abile: L'utilizzatore è in grado di scovare facilmente le trappole: la sua Percezione è incrementata dal bonus ai Riflessi o ad una statistica secondaria scelta all'acquisizione. Inoltre, l'utilizzatore è in grado di notare dettagli minori, ottenendo un vantaggio a riconoscere porte occultate, camuffamenti, oggetti e persone nascoste. Non incrementa la Percezione per trovare obiettivi furtivi.
    [Da Genin in su]




    Mimetismo
    Villaggio: Evocazione
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può rendersi impercettibile alla vista o all'udito o all'olfatto, alla scelta all'attivazione. Annulla rispettivamente gli effetti delle abilità Vista Perfetta, Udito Perfetto o Olfatto Perfetto avversarie oppure riduce la loro percezione di 3. Concede un occultamento naturale parziale, rendendosi trasparente; l'occultamento è inefficace entro 1,5 metri da una fonte di chakra.
    Mantenere la tecnica richiede uno slot tecnica.

    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Livello: 3 / Consumo: Alto - Mantenimento: 1/2 basso)
    [Da Chunnin in su]



    Arte della Comunicazione
    Arte:L'utilizzatore può trasmettere la voce attraverso il chakra. Viene stabilita un contatto tra due ninja in contatto visivo attraverso un filo fatto interamente di chakra che parte dalla bocca di entrambi gli shinobi e gli permette di comunicare entro un chilometro. A causa della sua inconsistenza è impossibile tagliarlo senza il chakra, inoltre risulta invisibile. Possono parlare sia l'utilizzatore che il destinatario. Per trasmettere la voce è necessario emettere suoni.
    [Da Chunin in su]



    Conoscenza cieli
    Conoscenza: L'utilizzatore è in grado di orientarsi nel cielo: potrà riconoscere le direzioni e l'altitudine senza difficoltà.
    [Da Genin in su]



    Vista Telescopica
    Abile: L'utilizzatore è in grado di vedere facilmente oggetti lontani fino a 2000 metri.
    [Da Genin in su]


    Vista Notturna

    Arte: L'utilizzatore, impastando una minima quantità di chakra negli occhi, può vedere perfettamente in zone di buio naturale assoluto o poco illuminate, come se fosse giorno, distinguendo anche i colori.
    [Consumo: 1/4 di Basso]
    [Da Chunnin in su]


    Questi, dal canto suo, avrebbe ascoltato da Daiba le informazioni, ma si sarebbe anche dato da fare per trovare il cancello.
    La ricerca del cancello che lo doveva portare nel cuore pulsante di tutti quegli avvenimenti, di quella strana rivoluzione e di fatti che tempo prima difficilmente avrebbe potuto immaginare soltanto con uno dei molti neuroni nel suo cervello, durò per un po', diciamo quanto bastasse perché Seinji si rassicurasse sulla solidità di quelle mura così possenti, così imponenti, così impenetrabili. Ma ogni muro doveva avere un buco; ogni cosa doveva avere un punto debole, e Seinji voleva trovarla. Sì, vi era qualcosa in quell'aria così pesante, quasi soffocante da quella minaccia, da quella rivoluzione che sembrava essere avvenuta, ma non voleva tornare indietro. Perché mai farlo? Le informazioni gli avrebbero fatto bene; e quei cremisi, bhe, voleva scoprire fino in fondo cos'erano, cos'è che rappresentavano. Certo, non doveva ficcare il suo naso troppo lontano. Non doveva allontanarsi troppo dalla strada, altrimenti come sarebbe potuto uscirsene da quel forte? E sopratutto: come avrebbe fatto ad uscirsene, qualora fosse stato catturato? E se invece ci fosse bisogno di un scontro diretto con il loro nuovo kage? Piccoli pensieri che terminarono non appena vide finalmente il cancello che cercava, e si rassicurò sulla sua portanza, sulla potenza di questa porta enorme, sulla sua possanza e anche impenetrabilità. Non poteva aspettarsi altro da essa; Kumo doveva essere possente. Così come doveva essere possente il cancello, enorme, dinnanzi a lui. Era una cosa prevedibile. Una cosa che Seinji aveva già calcolato, e dunque, qualcosa che non lo sorprese, giacché si aspettava di trovare proprio delle barriere impenetrabili, forse lasciate dall'amministrazione precedente, forse progettate dall'amministrazione rivoluzionaria.
    "Che strano..." - sospirò l'Akuma nella mente, ormai voglioso di andare a prendere la ragazza che aveva lasciato al villaggio, e andarsene da li in fretta e furia. Così pensando vide anche le torri che svettavano alte alla difesa della barriera, e con i suoi occhi raggiunse persino le scritte, dipinte sul cancello dorato di un colore simile al sangue. Davanti o dietro ai cancelli l'Akuma non vide anima viva: nessun guardiano sembrava aver la voglia di invitare nuovi ospiti ad entrare dentro. E questo lo portò a pensare che forse il cancello era in qualche modo difeso a sé stesso, da un qualche ninjutsu, o un altro jutsu di quel genere che avrebbe presto ferito e danneggiato eventuali intrusi. Per quanto riguardava le torri stesse, queste sembravano pullulare di vita: gli uomini in meditazione che vide, pensò fossero dei sensitivi - sennò quella meditazione vista anche precedentemente non se la sarebbe mai spiegata! -, ma ci ripensò subito dopo: dei sensitivi avrebbero notato il suo chakra, estraneo, a miglia di distanza ancora, e probabilmente se quelli fossero stati dei sensitivi davvero, lui, l'Akuma, avrebbe avuto di già molti problemini. Per quanto riguardava le guardie delle torri, bhe... non sembravano affatto delle guardie. O erano veramente molto forti, o erano molto sciocchi.
    Oppure c'era quel qualcosa di strano e misterioso nel nutrirli con la fiducia che nessuno tenterà di oltrepassare quel cancello.
    Infine, sopra alle torri vi erano gli uomini con le maschere, dai volti celati, quei strani uomini e quei strani segni che avevano contraddistinto quella rivoluzione così strana.
    Osservato tutto ciò Seinji decise comunque di entrare. Come? Se i suoi occhi non lo ingannavano, non vi sembravano esserci barriere fisiche visibili... cosa che non escludeva la possibile presenza di un ninjutsu atto a bloccare qualsiasi accesso da sottoterra o in qualsiasi altra maniera. Fatte queste considerazioni, l'Akuma compose alcuni sigilli e si immerse nella terra.

    CITAZIONE

    Movenza d'Ombra
    Villaggio: Kiri
    Posizioni Magiche: Pecora, Cane, Tigre (3)
    L'utilizzatore può fondersi con il terreno, entrandoci come fosse acqua: è impossibile respirare. L'utilizzatore può muoversi come in superfice. L'utilizzatore può emergere solamente da un'ombra non controllata presente nel terreno; può nascondersi nel terreno a piacimento. Se colpito, la tecnica si scioglierà, rigettando l'utilizzatore. Le vittime percepiscono l'utilizzatore solo appena emerge dall'ombra.
    È possibile usarla in combinazione con la tecnica "Servitori di Nebbia" oppure "Tecnica della Moltiplicazione Acquatica", sfruttando uno slot tecnica base, oltre che il relativo consumo. In questo caso, la scomparsa dell'utilizzatore sarà contemporanea la comparsa del clone.

    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Livello: 4 / Consumo: Medioalto - Mantenimento: Basso)
    [Da chunin in su]

    Quindi si sarebbe avvicinato ai cancellati sottoterra, tentado di passarci in quel modo.
    SE niente lo avrebbe fermato li sotto, rigettandolo indietro o provocandogli dei danni, grazie alla sua vista l'Akuma avrebbe sin da subito cercato di trovare un'ombra non controllata da nessuna e da nessuno vista, dalla quale emergere.

    Però SE qualcosa non avesse lasciato passare, provocando dei danni o magari alzando un'allarme, l'Akuma avrebbe fatto nascere proprio sopra di sé un'illusione identica e perfetta a sé stessa (conscio del fatto che provando magari con la tecnica del teletrasporto, avrebbe potuto avere ancor meno risultati utili). Quindi un uomo con una di quelle maschere strane, come le portavano i tizi sulle torri e quelli nei villaggi, recanti il simbolo cremisi della rivoluzione, avrebbe rapidamente preso forma a 24 metri da li, avvicinandosi dunque altrettanto rapidamente verso il cancello. [4 UD di Illusione - Slot Azione] Una volta avvicinata la copia, questa avrebbe parlato, gridando ai tizi di aprire il cancello.
    «Vengo con le notizie dal villaggio! Aprite il cancello!» - avrebbe urlato questi, nel mentre Seinji sarebbe rimasto a guardare nascosto nel suolo.






    Riserva chakra Seinji: 400(recupero dopo 6 ore di riposo) - 16 (Movenza d'ombra) - 4 (Henge) - 16(Movenza d'Ombra) - 8(Illusione)=-44

    Slot Tecnica Avanzata - Movenza d'Ombra
    Slot Tecnica Base - Ceduta a Daiba

    Slot Azione 1 - Illusione (ipotetica 2)
    Slot Azione 2 - ///
    Slot Azione 3 - ///


    Equipaggiamento:
    Tonici di Recupero: 1/3
    Kunai: 13/13 (10 avvelenati, 3 con le carta-bombe di già incollate su di esse)
    Filo di Nylon: 10mt. * 3 su 3 kunai dei dieci avvelenati

    Daiba:
    Chakra: 9 bassi/12 bassi
    Equipaggiamento:
    Tonici di Recupero: 2/2 (li usa durante lo svolgimento della missione qualora fosse necessario
    Abilità usate: Quelle indicate
     
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    News GdR
    Un passo avanti
    Territori di Kumo


    Il chunin guardò i suoi nuovi compagni pensando al da farsi. Il jonin aveva alcune buoni ragioni dalla sua, e la ragazza sembrava molto confidente. Chiaramente, considerato lo stato di allerta sul confine, era probabile che allontanarsi il più possibile dalla frontiera era la mossa giusta fa fare. Su questo Hohenheim era d’accordo.


    ‘Va bene allora. Punteremo per prima cosa alla torre della quale stai parlando. Penserò io al trasporto. Se volete lasciare un clone a monitorare la città fate pure.’



    Le mani del manipolatore di argilla si tuffarono avide nelle sacche che portava attaccate all’altezza della vita, pescando la materia prima che gli serviva per la prossima creazione. Aveva deciso che il gruppo si sarebbe spostato via aria, per velocità e sicurezza. La creazione doveva tuttavia ospitare tre persone, quindi sarebbe dovuta essere ragionevolmente grossa. A differenza di una creazione terrestre, quella avrebbe avuto il beneficio di non lasciare tracce a terra. L’unica criticità per loro sarebbero chiaramente stati solo gli atterraggi e le discese. Avrebbero dovuto rischiare, ma il chunin si sarebbe assicurato di minimizzare i rischi.

    Innanzi tutto, avrebbe fatto allontanare il gruppo ad una distanza di sicurezza dal villaggio di altri 5 kilometri, attraversando velocemente la foresta. La creazione sarebbe stata un gufo di argilla di dimensioni…considerevoli [3 unità di argilla][Tecnica]
    Creazione Trasportatrice
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può creare un costrutto di Argilla di dimensioni massime pari a 3 Unità, quintuplicandone le dimensioni. Il costrutto perde qualsiasi capacità offensiva, potrà essere manipolato senza spesa di chakra purché a contatto con l'utilizzatore.
    Tipo: Ninjutsu - Doton
    (Livello: 4 / Consumo: Medioalto )
    [Richiede Manipolazione Argilla I]
    [Da genin in su]
    . Rispetto al normale, il chunin avrebbe applicato alla sua creazione un tocco finale [Tecnica]
    Percezione Falsata - Kokohi no Jutsu
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Serpente, Tigre, Drago, Cavallo, Cinghiale (5)
    L'illusione si attiva senza medium: l'utilizzatore modificherà l'aspetto esteriore di un oggetto, senza cambiare la dimensione. La vittima non vedrà l'aspetto reale dell'oggetto ma l'inganno dell'utilizzatore, subendo l'illusione osservandolo. L'illusione è permanente finché non rilasciata. E' possibile aggiungere degli automazioni e piccole azioni ripetitive. Il consumo è pari a Basso ogni 10 d'efficacia.

    Tipo: Genjutsu - Kanchi
    (Livello: 5 / Consumo: Variabile )
    [Effiacia Massima: 20 per grado]

    [Da studente in su]
    . Immediatamente, il bianco terroso dell’argilla fu sostituito da un profondo blu notte che si sarebbe mimetizzato con la volta celeste, nelle manovre e negli spostamenti, minimizzando il rischio di essere eseguiti.


    ‘Saltate sopra!’



    La creazione sarebbe salita velocemente di quota, allontanandosi dal villaggio e puntano decisamente verso nord, verso la torre che Raizen aveva menzionato. Durante il volo, il chunin avrebbe cercato di riposare il più possibile: si preparava una battaglia davanti a lui, e la sua riserva di chakra non era al massimo. Prese un tonico di recupero e lo ingerì per ristorare un po’ la sua riserva. Dall'alto attivò il suo D-Visor e scrutò il terreno: le lenti con la visione notturna gli permettevano di vedere alla perfezione, e l’ingrandimento garantiva di cogliere molti dettagli del terreno, sebbene volassero ad alta quota. Quando la creazione arrivò vicino l’obiettivo, il chunin scese di quota così da atterrare ad altri cinque kilometri dalla torre, in un posto possibilmente coperto da alberi o rocce.

    Una volta a terra, il chunin avrebbe iniziato con il poggiare la mano destra a terra [Tecnica]
    Suggerimento Naturale
    Villaggio: Specializzazione
    Posizioni Magiche: Tocco (1)
    L'utilizzatore può percepire, toccando il terreno, tutte le vibrazioni prodotte entro 9 chilometri. È possibile identificare la distanza dei rumori e la quantità degli stessi, desumendo nell'eventualità il numero di avversari; non individua elementi che non provocano vibrazioni. È efficace solo in luoghi isolati o in assenza di fonti di vibrazioni.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Livello: 4 / Consumo: Mediobasso )
    [Richiede Specializzazione Esploratore]

    [Da chunin in su]
    . Avrebbe raccolto tutte le vibrazioni dal terreno per individuare eventuali nemici nel raggio di nove kilometri. Se non avesse individuato nessuno, il chunin avrebbe detto.


    ‘Non percepisco pericoli. Farò da avanscoperta. Aspettate qui.’



    Avrebbe quindi occultato la sua presenza [Tecnica]
    Chakra Nullo
    Villaggio: Specializzazione
    Posizioni Magiche: Tocco (0)
    L'utilizzatore può azzerare il proprio flusso di chakra, rendendosi completamente occultato nei confronti delle abilità di percezione dei Sensitivi e qualsiasi forma d'individuazione del chakra. Non sarà possibile utilizzare il chakra mentre mantenuta attiva la tecnica.
    Tipo: Fuuinjutsu - null - Ninpou
    (Livello: 4 / Consumo: Basso )
    [Da chunin in su]
    , e si sarebbe avvicinato alla struttura cercando di rimanere il più possibile occultato alla vista. Avrebbe analizzato la struttura, o per lo meno la parte esterna. Nuovamente il D-Visor sarebbe servito allo scopo. Infine, quando la torre fosse rientrata entro i 900 metri della sua percezione, avrebbe deciso di rompere la tecnica che lo teneva occultato. A sua volta, avrebbe esteso la sua percezione per ottenere informazioni su chiunque fosse a difesa della torre, sfruttando le sue doti di Percezioni del Chakra per scoprire le abilità di tutti quelli presenti [Tecnica]

    Percezione del Chakra [0]
    Speciale: L'utilizzatore può vedere il colore del chakra di una persona osservata. L'utilizzatore può scoprire alcuni aspetti del chakra: impronte possedute; alterazioni da tonici, droghe, tecniche speciali, possessioni e simili; quantità approssimata della riserva.


    Sesto Senso [2]
    Arte: L'utilizzatore può percepire la presenza di manifestazioni di chakra entro 900 metri (3 passi); può essere applicata Percezione del Chakra. Sono necessari 2 round di concentrazione.
    (Consumo: Basso)
    . Se avesse percepito altri sensitivi, si sarebbe ritratto molto velocemente, uscendo dalla zona in cui sapeva di poter essere precipito. Sarebbe quindi tornato dal gruppo, a riportare quello che aveva scoperto.


    OT/
    OT/
    Chakra consumato: 370/750
    5 min di autonomia del respiratore usati
    Tonico di Recupero Medio usato/OT
     
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    Una Torre solitaria tra le nuvole



    La torre sorgeva arroccata ad una grossa sporgenza rocciosa tra i monti e sovrastava con occhio inquisitore tutta la vallata. Ciò che poté percepire il giovane Sunese era abbastanza dettagliato da lasciare più di una speranza ai Fogliosi! Difatti all'interno della torre c'erano solo tre presenze, forti ma non numerose [3 Energie Viola], intende ad una qualche attività comune in una sala posta in termini spaziali circa al centro della torre. Le sole abilità di sensitivo non potevano dire molto altro.
    Avvicinatisi alla torre sarebbe stato possibile notare che vicino le porte non vi era nulla. C'era un solo portone di legno, ben chiuso ma non eccessivamente resistente [Potenza 20, Durezza 2] che sbarrava loro l'ingresso. Rimanendo in assoluto silenzio però potevano udire delle voci provenire dalla torre che forse avrebbero potuto dar loro un'idea su quanto stesse accadendo lì dentro.
    Ah, R, sono così stanco, le parole giunsero soffuse ed ovattate tant'è che per alcuni tratti il discorso non fu del tutto percepibile. Vorrei tanto... casa..- Pure... ma meglio... dopotutto... Infatti... EHI KT!... sparito.. maledizione... ... Nuovo? Ah... sfortuna...


    Mentre ascoltavano quelle parole però qualcosa accadde. Udirono un passo, leggerissimo, eppure chiaro. Un rumore evidentemente fatto di proposito al solo scopo di attirare la loro attenzione. Chiedo perdono, domandò una voce alle loro spalle. Apparteneva ad un esile ragazzino dalla pelle pallida con una zazzera di capelli azzurri ed un volto totalmente inespressivo.



    Ehm... e voi che ci fate qui? Le doti di sensitivo di Hohenheim avevano chiaramente percepito solo tre presenze, le loro orecchie avevano chiaramente percepito solo tre voci.
    Chi diavolo era quel ragazzino? E come aveva fatto a sfuggire alle percezioni così affinate del Sunese?
     
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    Gli Impenetrabili Cancelli del Tuono



    Eppure le avvisaglie erano state molteplici. Eppure lui, a differenza degli altri, aveva occhi in grado di vedere lontano, di attraversare la materia solida e dunque comprendere quale follia fosse l'azione che stava tentando di compire. Nonostante ciò Seinji Akuma decise comunque di tentare l'impossibile senza alcuna copertura per il suo chakra e non appena entrò nel raggio d'azione dei sensitivi proprio il suo chakra lo tradì com'era ovvio che accadesse. I sensitivi diedero l'allarme e la procedura fu attivata: in meno di una manciata di secondi le nuvole in cielo aumentarono vertiginosamente ed un fulmine si abbatté a dieci metri da Seinji che in quel momento si trovava a circa cinquanta metri dall'enorme cancello metallico che sbarrava l'accesso a Kumogakure. Il fulmine produsse un boato a dir poco assordante: se non si fosse mosso rapidamente ne avrebbe accusato certamente il colpo. [Arco Voltaico - Tuono]Stordito per 2 round se sei entro 15 metri dal fulmine, Velocità Nera + 3 Tacche.
    Potenza 60 + Ustione (DnT Medio) entro 12 metri dal fulmine.

    Ma quel fulmine aveva portato con se non solo rumore e devastazione. Quando il bagliore luminoso fu scomparso proprio laddove il fulmine era caduto vi era una donna di bell'aspetto dai capelli castani. Aveva un fare provocante eppure elegante, segno di una educazione accurata e profonda. Il suo occhio sinistro poi fiammeggiava cremisi: uno Sharingan. [Immagine di Riferimento]look_at_me_by_kunoichi_san-d5d7b7n. Qualcuno che osa avvicinarsi ai Cancelli del Tuono di nascosto? Molto male, mormorò la donna mentre dal nulla compariva la copia illusoria che Seinji aveva creato. La donna lo osservò con attenzione per un lungo istante, dunque con semplicità lo fece sparie con una tecnica del rilascio. Le illusioni non funzionano con me, dunque abbassò lo sguardo fissando Seinji nascosto nel suo Jutsu senza vederlo realmente.


    Vieni fuori, disse con fare minaccioso: con un gesto fluente raccolse uno dei suoi fermacapelli e lo scagliò contro l'ombra ad un'incredibile rapidità [Azione]: l'attacco avrebbe costretto Seinji a venir fuori dal suo nascondiglio! A quel punto la Kunoichi misteriosa avrebbe sorriso mentre un profumo si andava spandendo nell'aria, fluido ed invitante. Ben presto entro novanta metri non ci sarebbe stato modo di evitare che il proprio naso o la propria bocca venisse a contatto con quel profumo a meno che non smettere di respirare del tutto. [Attivazione Tecnica Speciale]
    Un illusionista, dunque, immagino che tu ti creda anche bravo... avanti, guardami in faccia... e se ciò fosse accaduto l'occhio sinistro cremisi della donna sarebbe entrato in contatto con lo sguardo di Seinji e subito il comando sarebbe stato posto. Dimmi chi sei e perché sei qui [Azione]. Se Seinji avesse resistito a quell'ordine o se per caso non fosse stato possibile darlo allora la donna sarebbe scattata alla massima rapidità verso di lui bruciando i metri che li separavano [Azione] e con un affondo estremamente rapido avrebbe cercato di affondare lo spiedi nell'occhio destro di Seinji, senza lanciarlo: un attacco tutt'altro che potente ma che avrebbe potuto con estrema semplicità dimezzare le armi a disposizione dell'Akuma. [Azione]Sharingan Preveggenza (livello V): +6 tacche in Velocità (0.75 Bassi)
    Velocità: 775+6 tacche+Basso->1000
    .


    Se invece l'imposizione fosse andata a buon fine la donna avrebbe ascoltato pazientemente le sue parole mentre alle sue spalle qualcosa andava ergendosi: una barriera che pareva fatta di fulmini crepitanti perfettamente circolare si sarebbe alzata dal punto d'impatto del fulmine precedentemente caduto dal cielo. Si allargò fino a ventuno metri dal quel punto e lì sarebbe rimasta come una cupola atta ad impedire qualsiasi fuga. Sarebbe comparsa in ogni caso dopo l'imposizione, sia che essa fosse andata a buon fine o meno. Se Seinji avesse tentato di teletrasportarsi al di fuori di lì non sarebbe accaduto nulla: era chiuso, del tutto. [Arco Voltatico - Barriera Antitrasporto]Dentro la barriera sono negate le tecniche di movimento accelerato. È richiesta una potenza pari a 80 per distruggerla.


    Edited by -Max - 26/2/2016, 18:30
     
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    OUR HOPE

    Becoming one stone stronger is the supreme enjoyment.



    «Oh! ♥ »


    Era felice come se si trovasse ad una festa mentre seguiva il modus operandi del bambino di Suna. I suoi occhi, rapidi e ghiotti, catturavano ogni movimento di lui, e persino mentre si allontanava come indicatole non poteva fare a meno di fissare le mani del compagno. Inutile dire, dunque, che la prima cosa che fece appena salì sull’enorme gufo di argilla… fu di tastarlo compulsivamente.
    “Meglio di quello che immaginavo” ragionò con allegria. Se il suo autocontrollo non fosse stato immenso si sarebbe infatti persino messa a leccare l’animale, incurante di qualsiasi conseguenza. Non era una novità, del resto, che Shizuka sperimentasse direttamente su se stessa. Tutto.
    «...Stai bene, Hokori?» Chiese ad un certo punto la ragazza, quando il suo cervello tornò lucido nell’allontanarsi dalla piacevole idea di andare a Suna e fare compere. Inarcando un sopracciglio, avrebbe tentato di afferrare il colletto del vestito del bimbo, così da poterlo poi attrarre leggermente verso di sé. «Cerca di andarci piano. Morto non servi né a te, né a noi.» Osservò, scandagliando rapidamente il piccolo interlocutore. Se era arrivato fino a lì da solo, senza riposo, era logico supporre che più che stanco fosse esausto. Fortunatamente sembrava avere con sé un tonico. «Se hai bisogno di fermarti, ci siamo noi. Non so come funzionino i team in quel buco polveroso da dove vieni, ma dalle mie parti significa collaborazione.» Affermò, sorridendo.
    Si sentiva quasi eccezionale quando riusciva a parlare in quei termini. Sembrava davvero una che confidava nei gruppi.

    […]

    “Chiedo perdono”


    Fottuti.
    Erano fottuti. Tutti.
    Ed erano morti.

    Ragionò. Veloce. Più veloce ancora.

    “Emh…e voi che ci fate qui?”


    Ogni infiltrazione era sempre come una partita a Go. Come pedone iniziale la visuale della scacchiera era limitata, ma lentamente questa si ampliava, assieme ai pezzi in gioco, le costanti di cui tener conto, e soprattutto il pericolo di essere mangiati. E finire fuori gioco.
    Combattere equivaleva a perdere, in una situazione come quella. Pensare, manipolare e mentire, invece, potevano forse essere le loro uniche possibilità di uscire di lì. Se non vittoriosi, quantomeno vivi.

    Era il gioco dell’alba. Il primo raggio, era sempre quello più accecante.

    «Siamo qui per entrare a far parte dei Cremisi.»
    I ricordi della guardia. Le esperienze vissute fino a quel momento. Le informazioni in suo possesso. Ciò che aveva visto, sentito, annusato…
    «Ma sembra che abbiamo appena fatto un passo falso.»
    …si mescolarono nella sua mente concentrata, protesa verso l’unico obiettivo di riuscire ad ottenere il maggior profitto. Era ciò a cui era stata educata sin dalla culla, dopotutto: Manipolare. Mentire. Vincere tutto.
    E mentre si girava il suo volto mutava, il suo animo si quietava, i suoi occhi divenivano di vetro: illeggibili e imprescrutabili. E lei tornava allo stadio primordiale di qualsiasi essere umano.
    Quello di pura essenza. E puro istinto.
    «Per tre come noi è stato già abbastanza difficile arrivare fino a qua senza essere scoperti.» Disse la donna, puntando i suoi occhi in quelli del ragazzo sconosciuto. Sembrava guardarlo, ma non vederlo. «Abbiamo fatto tutto quello che era in nostro potere per ottenere ciò che volevamo. Per diventare parte del Disegno. E non vorremmo fermarci per colpa di un bambino.» Sorrise di un sorriso affilato come quello di un animale mentre sbatteva le palpebre. «Non odiarci, è tutto per liberare la nostra gente dal giogo dell’accademia…» Sussurrò, riaprendo gli occhi. E questi, da splendidi specchi verde smeraldo, in meno di un secondo annegarono in un oceano rosso scarlatto. Come sassi gettati nelle profondità di un lago, che rimandano in superficie circonferenze ellittiche, due tomoe nere come l’oscurità affiorarono attorno ad un opale centrale. E queste, avide di sicurezze, cercarono di catturare quelle del loro opponente nella rete che avevano già pronta per lui. «…aiutaci a diventare membri dell’Ordine, ti prego.» Avrebbe detto Shizuka Kobayashi [Imposizione]Livello II (Genin Rossa - Chunin Verde)
    • L'utilizzatore può controllare fino a 9 Unità d'Illusione.
    • L'efficacia massima è pari a 30.
    • Il bonus massimo è pari a 3 tacche.
    • Il malus imposto massimo è pari a 3 tacche.
    • Il Controllo dell'Illusione ha raggio massimo pari a 24 metri.

    9 slot eff. 30 / malus -3 riflessi
    . Era un ordine, ma non sarebbe apparso tale. «Aiutaci a cambiare le cose. A voltare pagina.»

     
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