Il Grande Evento

Il Juudaime Hokage

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    Consiglio Ristretto







    Ascoltò i due dialogare sufficientemente amichevolmente da essere soddisfatto dall’idea di averli portati entrambi li.

    Beh, che dire, fa piacere.
    A questo punto vi direi che sarebbe opportuno far passare il messaggio anche ai rispettivi villaggi, si sente sempre una sottile puzza di razzismo e per quanto Konoha sia verde e rigogliosa, Kiri puzzi di pesce e Oto di fogna e bordelli è meglio smorzare le tensioni.


    Guardò i due con un mezzo sorriso.

    Bene, o meglio, male.
    Al contrario di ciò che dici, Febh, la situazione a Kumo non è delle migliori, il paese è sull’orlo della crisi totale, focolai di guerre civili stanno accendendo l’intero paese e in tanti cercano di fare la loro mossa per dare scacco matto al potere in vigore per instaurarsi li.
    Sto cercando di indagare in quanto più di una personale missione mi ha portato in quei territori permettendomi di conoscerli, e per quanto i progressi siano apprezzabili la situazione di Kumo evolve ancor più rapidamente.
    Come potrete immaginare gli animi sono accesi e quelli più caldi sono avversi all’accademia, non ne so il preciso motivo, ma Kumo ci è profondamente avversa.
    Se siete d’accordo sarei per ritirare l’intervento accademico da quelle terre, manteniamo qualche informatore, magari degli infiltrati anche se è difficile averne di buoni.
    Ma basta azioni militari in quei terreni.
    Se non ne siete al corrente sappiate che vostri uomini, di Oto per essere precisi, sono ancora all’opera li.
    Per cui, se siete d’accordo impegnatevi a ritirarli.
    Se occorrerà faremmo nuove incursioni, ma tenere gli uomini li, considerando la foraggiatura di chissà quale terzo potere non ci farà che perdere uomini e aumentare il malcontento della nuvola verso l’accademia.
    L’obiettivo finale sarebbe liberare Kumo dell’influenza degli sconosciuti e ridargli serenità in modo che non muova contro di noi.
    A prescindere dalla riuscita e della vostra approvazione… Iwa resta una grossa incognita, tace da fin troppo tempo, le ultime notizie giunte alle mie orecchie sono quelle di una caverna nascosta non so dove che pare faccia impazzire chi ci entra.


    Sospirò.

    Volevo farci una capatina, ma la sto ancora organizzando, ma vorrei prenderli in contropiede, non vorrei che si stessero organizzando al pari di Kumo, se lo facessero, forti di una stabilità più concreta sarebbero un pericolo molto più grande nonostante i villaggi minori a fare da cuscino.

    Guardò entrambi più di una volta.

    Dai, la proposta ve l’ho passata indirettamente, non l’avete afferrata?

    Li guardò ancora e se la risposta corretta non fosse arrivata avrebbe preso lui l’iniziativa, afferrando da sotto il tavolo una cartina geografica.

    Conquiste, o alleanze, come preferite chiamarle?
    I paesi minori sono in forte pericolo, ma la gran maggioranza vede nell’accademia un alleato, eccezion fatta per quelli in cui qualche incapace è andato a far danni, ovvio.
    Ma veniamo al nocciolo, pochi stati dell’accademia hanno confini diretti, e Kiri è la più svantaggiata, il mare purtroppo non è un problema risolvibile, ma se ci garantiamo l’appoggio o l’acquisizione degli altri paesi possiamo sicuramente migliorare tale aspetto nei suoi confronti e risolvere i problemi con tutti gli altri.
    Se la domanda è “quali problemi?” la risposta è “il futuro”
    Qualsiasi attacco vede ogni stato, nella sua solitudine, estremamente vulnerabile, i rinforzi sarebbero lenti e se i confini venissero presi dalle forze avversari.
    Per farla breve dobbiamo fare degli stati minori dei cuscini cosparsi di trappole.


    Resosi conto del punto in cui aveva volto la discussione alzò la testa dalla mappa e guardò entrambi.

    Ah, si.
    È un mezzo consiglio di guerra, sarebbe possibile tenere il tutto segreto?


    Attese pareri mentre faceva saettare lo sguardo da un volto all’altro.
     
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    九代目水影 - Kyuudaime Mizukage

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    Il Grande Evento

    Il Kage che non c'è



    Fino a quel momento mi ero sentito parecchio solo nel panorama internazionale. A Suna governava la sabbia, a Konoha... chi? Ad Oto poi non ne parliamo, Febh aveva il contrario delle qualità che servivano a guidare un villaggio eccetto la brutale potenza quale shinobi. Di quali qualità parlo? Maturità, educazione, diplomazia e slef-control. Ed il Kokage... non avevo idea di chi fosse, se non che esisteva.
    Adesso Raizen c'era e lui aveva iniziato a ragionare sulle mosse da fare. D'altro canto io di certo non ero rimasto con le mani in mano, ma il mare era davvero un'ostacolo più difficile da superare.
    Comprendo ciò che dici Raizen, ma Kiri non può essere veloce nei rifornimenti. Dubito potrà mai esserlo, ma avere un porto sicuro a questo punto è imperativo: se si dovessero far sbarcare molti Shinobi meglio farlo in un territorio noto, piuttosto che direttamente in battaglia. Ma che ci fosse necessità di combattere realmente non lo credevo. Molti stati, per l'appunto, ci credevano nostri alleati: probabilmente la diplomazia sarebbe più che bastata a modificare lo scacchiere mondiale.
    Ciò che proponi è qualcosa di grosso, ma non ho dubbi sulla sua realizzazione. Ho dubbi però su una cosa. Allungai un dito e lo battei delicatamente sul Paese delle Risaie, dunque mi alzai a guardare Febh.
    Se dobbiamo fare questa cosa, credo sia giusto che sia il Kokage a parlare e decidere. Non che ci tenga particolarmente, ma qualsiasi decisione prendiamo stasera non dovrà passare al vaglio del vostro Kage? Come si poteva pensare di iniziare un'opera del genere senza l'approvazione diretta e certa della più alta carica del villaggio? Dove diavolo è, Febh? Dico, negli ultimi credo dieci anni... Domandai, senza aspettarmi realmente una risposta.
    Tornai a guardare la cartina. Kumo, così turbolenta e potente, era esattamente a nord di Kiri ma ancora più pericolosamente confinava con Oto.
    Comunque, non importa. Parlando di Kiri, ritengo che il massimo che si possa fare sia la creazione di un canale sicuro nel Paese delle Calde Primavere che permetta di connettere direttamente Kiri ad Oto e Konoha, quantomeno per poterci muovere rapidamente in caso di problemi verso Kumo. Questo forse potrebbe fare un certo colpo all'isolamento Kiriano, sopratutto se riuscissi a stazionare alcuno ninja lì. Pensai.
    Magari non permanentemente, facendoli ruotare così da coinvolgere tutti, magari ruotando io stesso per restare vicino ai miei uomini. Ma Raizen aveva ragione: Kiri era isolata e questo, se poteva essere una difesa, poteva anche costituire un problema nei giorni a venire.
     
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    È colpa tua. Ratty

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    [Consigli di Guerra con Partecipanti Svogliati]

    Fogna, bordelli e serpenti. Non dimenticare i serpenti! Puntualizzò lo Yakushi, con l'aria di chi non ci vede nulla di male nell'avere fogne e bordelli. E sicuramente meglio che andare per i prati a fare entrambe le cose come voi della Foglia. Ed evitiamo di parlare delle aringhe surgelate come carta igienica. Concluse poi indicando Itai con il pollice. A giudicare dal tono credeva davvero in quel che diceva, suo malgrado. Comunque chi tace acconsente, e verosimilmente avrebbe detto ai suoi di calmare un pò gli animi. A modo suo, ma meglio che niente.

    Ai discorsi su Kumo alzò gli occhi al cielo, come se fosse un discorso sentito milioni di volte (ed in effetti i suoi sottoposti gli facevano di sermoni noiosissimi ogni volta). Santo cielo, ancora con questi guai a Kumo...andrà a finire che dovrò DI NUOVO andare in prima linea nel Paese dei Fulmini e risolvere tutto DA SOLO come l'ultima volta. Tecnicamente l'assedio alla capitale del Fulmine era stato solo l'inizio della guerra civile che imperversava da quelle parti, e pur avendo risolto l'episodio, Febh non aveva certo bloccato il conflitto. E comunque non ci sto a limitare l'intervento...sono LORO a sconfinare nei nostri territori, non il contrario. Le nostre truppe ora sono dentro il loro per impedirgli di avanzare oltre, non certo per sfruttare le poche risorse di quella terra. Ritirarli ora sarebbe come invitarli dentro Oto...il Paese del Riso è ricco ma piccolo, ci raggiungerebbero in poco tempo e mi toccherebbe uscire di persona a difendere il Villaggio. Sbuffò. E fidati, ripulire il sangue dalle mura è sempre una seccatura, quelle macchie impiegano secoli ad andar via. Pur con qualche differenza nella scala dei valori, Febh non aveva tutti i torti: era stata Kumo ad espandersi attacando il confine del Riso, e Oto aveva semplicemente reagito. E a quale terza forza staresti pensando, sentiamo? Incrociò le braccia. Ritirarci per me conta come dare campo libero ai nemici per riorganizzarsi e contrattaccare.

    Itai avanzò qualche lamentela sul Kokage, alle quali Febh rispose con un sorriso enigmatico. Oh, diciamo che si stava occupando di questioni personali molto stringenti. Ma io e Gene abbiamo intenzione di portargli degli argomenti estremamente convincenti...tanto convincenti che entro breve sicuramente il Kokage di Oto interverrà attivamente in queste faccende e io potrò finalmente lavarmene le mani. Scala di valori otese: la cosa più importante sono i tuoi desideri. Quindi, se mi dai una o due settimane potrete fare un bel consiglio di guerra anche con un Kokage presente ed eviteremo che mi venga mal di testa. Annuì. Per il resto non aveva grandi idee o proposte da fare. O meglio, se ci si fosse messo avrebbe potuto partecipare in maniera costruttiva ed utile, con numerose possibili strategie di sviluppo. Solo che non gli andava di impegnarcisi, purtroppo.
     
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    Espansioni







    Ascoltò i due, notando quanto l’impegno dell’Otese fosse ridotto.

    Beh Itai, Kiri ha già un porto sicuro, non gli appartiene, ma può contare su quelli del fuoco provvisoriamente, il miglior candidato tuttavia penso che sia il paese del thè, averlo sotto controllo ci darebbe un controllo parecchio esteso su quei mari e visto che Suna, per quanto inattiva è comunque alleata risulta protetto da ambo parti grazie alla Foglia.
    Se mi permetti un consiglio credo che quello sia il tuo primo obiettivo.


    Passò poi a Febh.

    Non credi che la valutazione sia un pò troppo sempliciotta?
    Magari Kumo potrebbe anche tentare l’invasione, ma tra voi e loro ci sta un secondo paese, tieni li i tuoi uomini, non darai modo a Kumo di odiarti ulteriormente ed al contempo risparmierai vite per farle combattere in un terreno che conosci meglio, concentra li le tue forze e fattelo alleato, il morale della nuvola calerà una volta che il loro nemico si sarà dileguato, con le guerre civili che lo agitano in poco tempo perderà la foga attuale, e quando si riorganizzerà tu sarai già pronto nel paese del Ghiaccio o delle Calde Primavere per risolvere il problema al meglio, la terra ci è amica fortunatamente, e nel terreno del Ghiaccio la terra si assottiglia, sarà semplice organizzare un confine difficile da oltrepassare per loro.
    Inoltre, gli uomini che ora hai sparpagliati per tutto il loro paese saranno li molto più concentrati se disposti li. In poche parole continuerai a fare ciò che stai facendo ora, ma meglio e senza perdite inutili.
    Secondo il mio modesto parere.


    Sbuffò rumorosamente.

    Il vero problema è suna.
    Per quanto il suo essere accademica semplifichi il nostro controllo su di essa abbiamo un grosso problema: è del tutto sguarnita, povera ed i suoi abitanti iniziano a migrare.
    Presto potrà essere un obiettivo come lo è stato Kumo.
    Non essendo in grado di attivarsi vuol dire che Konoha deve tenere sott’occhio praticamente tutti i suoi confini .
    Contando che verso nord-ovest ci sta Iwa poi…


    La sua faccia venne attraversata da una smorfia preoccupata.

    Dobbiamo capire cosa sta succedendo li, il silenzio non è mai cosa buona nel nostro mondo.

    Terminò così la sua arringa, ancora infastidito dalla scarsa partecipazione di Febh decise di giocare nuovamente la carta d’attivazione.
    Guardò per qualche minuto la mappa, bisbigliando di quando in quando.

    Qui Konoha… qui Kiri… si muovono per invadere qui e qui guadagnando risorse… Suna inattiva, ma con grandi possedimenti dalla sua…
    Beh…


    Solo all’ultima parola riprese la voce per attirare l’attenzione.

    Considerando il punto dal quale parte Oto direi che tu, Febh, stia decisamente perdendo la partita.

    A cosa facesse riferimento l’Hokage non era dato sapere.
     
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    Visto dall'alto

    Il bersaglio. Infinitamente al di sopra delle mie possibilità per ora. Ma era là, davanti a tutti in quella ridicola messinscena con musiche e balli. Quando quell'individuo bizzarro si era fatto avanti con aria minacciosa il nuovo Hokage si era messo in mezzo, muovendosi con una velocità inarrivabile. Inumana. Eppure deve esserci un punto debole. Ero su un balcone assieme ad altri curiosi, infiltrato senza dare particolarmente nell'occhio e, fortunatamente, abbastanza lontano da non subire lo strano influsso che la musica aveva avuto sulla folla. Sentivo le mani fremere di impotenza...per quale motivo mi avevano tenuto isolato così a lungo? Per quale motivo la mia "preparazione" non aveva incluso un modo per diventare più forte? Ragazzini con molti anni in meno di me erano già capaci di imprese incredibili mentre io a malapena riuscivo ad impastare il chakra in qualche tecnica elementare. Cercai di ricacciare l'irritazione dove le competeva: in fondo a me spettava eseguire la missione, non giudicare i metodi di chi me la aveva assegnata.

    Lasciai andare un sospiro, calmandomi. E' ancora troppo in alto...ma lo raggiungerò. Dopotutto ciò che sta in alto può solo cadere, prima o poi. In quel momento realizzai che con il mio atteggiamento teso e poco allegro forse spiccavo in mezzo agli altri sciocchi che, amanti di chissà quale ordine precostituito, saltavano e gridavano la loro approvazione. Mi disgustavano al punto che decisi di lasciar perdere ed allontanarmi. A che serviva spiarlo in cerca di una debolezza in questa fase? La differenza era troppo grande e nel tempo necessario ad ottenere abbastanza forza magari il bersaglio avrebbe anche cambiato nome e fattezze. Un Hokage non è per sempre. Mi richiusi la porta alle spalle, prendendo le scale fino alla strada.

    Presi la strada verso casa, nel quartiere del clan Senju, solo per assistere ad una scena quantomeno singolare: rumore di passi che si interrompeva rapidamente e poi tre cadaveri che impattavano sul suolo. Strano. Diedi uno sguardo tutto intorno, sospettando uno scherzo o magari qualche altra idea anticonvenzionale dell'Hokage, ma non notai niente di particolare. A quel punto mi feci più vicino, toccando uno dei corpi con la punta del piede. Sembra effettivamente morto. A questo punto mi assalì un dubbio: un onesto cittadino avrebbe avvisato subito qualche ninja di rango più elevato ma quella faccenda poteva fruttare qualcosa di buono...persi almeno dieci secondi cercando di decidere il da farsi. No. Non importa quanto possano essere utili le informazioni di questi corpi: non ho le capacità per sfuttarle. Era sicuramente meglio mantenere la copertura, quindi presi a sbracciarmi e gridare, correndo verso la zona principale. EEEEHIII!! EHIII!! AIUTO! CI SONO TRE CORPI QUI! EEEHIII!! Ero bravo a dissimulare la sorpresa e la preoccupazione: quante ore avevo passato a disperarmi durante la "preparazione"? Non erano certo le emozioni il mio problema...solo il decidere quando usarle mi creava ancora qualche problema. E poi chissà, se il bersaglio o un suo sottoposto mi avesse notato, probabilmente quello sarebbe stato un modo utile per sfruttare i cadaveri.
     
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    Sospettato principale







    Il Neoeletto stava muovendo verso l’ospedale quando la voce di un ragazzetto lo sorprese tra i vicoli, dava l’allarme in merito alla presenza di tre cadaveri.
    Si sarebbe mai aspettato che a sorprenderlo sarebbe stato proprio il suo Bersaglio?
    Raizen comparve alle sue spalle praticamente impercettibile [furtività 9] prolungando le mani fino ad afferrargli prima una spalla e poi per tappargli la bocca.

    Sssssssth

    Gli sussurrò all’orecchio.

    Stai parlando di tre cadaveri, se urli così tanto prima ancora di attirare qualcuno li risveglierai, dagli pace.

    Vide i tre corpi, con ancora qualche rimasuglio di cenere attorno e non riuscì a fare a meno di aggiungere un tassello in più alla teoria riguardo l’identità del suo sfortunato strozzino.
    Attese qualche secondo per vedere se il canarino fosse tranquillo e potesse permettergli di rimuovere le mani senza fare troppo chiasso.
    Una volta rilasciato gli avrebbe permesso di voltarsi, guardando varie volte prima il ragazzo poi i cadaveri.

    Sei nei guai, lo sai vero?

    Concluse senza troppi complimenti.

    Abbiamo tre cadaveri senza identità, nessuna ferita fresca ed un povero pazzo che ci grida accanto.
    L’unica cosa che posso immaginare è che li hai trasportati tu qui, il sospettato principale è sempre quello più vicino ai cadaveri...


    Non era vero e lo sapeva, anzi aveva ben altra teoria riguardo quei corpi, ma aveva davanti a se uno studentello, riuscire a farlo sudare avrebbe potuto strappargli qualche sorriso. Il suo volto intanto era un misto di varie emozioni, rimprovero, ira e sospetto, tutte focalizzate su un solo individuo.
     
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    [Il primo incontro]

    Quando una mano mi bloccò la bocca, stringendomi con una forza alla quale non sarei mai riuscito a scappare, istintivamente nella mia mano apparve uno spiedo precedentemente nascosto nella manica, ma da quella posizione realizzai subito che non avrei mai e poi mai potuto reagire efficacemente. Frustrato, lasciai andare l'arma, conscio della sua inefficacia, mentre chi mi aveva catturato sibilò alcune parole, dopo avermi intimato il silenzio. Che fosse il killer? Quei tre non sembravano morti naturalmente, ma che senso aveva lasciarli così nel mezzo della strada? Possibile che ci fossero altri piani ed il mio averli trovati là in mezzo avesse disturbato l'assassino? Ero terribilmente rigido, con un rivolo di sudore che scendeva lungo le tempie.

    Chiunque fosse il mio aggressore, non sembrava intenzionato a farmi del male, ma quantomeno aveva dimostrato di potermi ridurre all'impotenza nel tempo necessario ad un mio respiro...senza contare che non mi ero reso minimamente conto del suo avvicinamento, se non all'ultimo istante. Mi lasciò, permettendomi di voltarmi solo per trovarmi di fronte all'ultima faccia che mi sarei mai potuto aspettare: il Bersaglio.

    Anche se ero stato addestrare a controllare i movimenti del volto, sicuramente sgranai gli occhi per la sorpresa e la paura: la mia missione stava per finire prima ancora di cominciare, ed onestamente non avevo alcuna via d'uscita! Presto, troppo presto mi ero avvicinato a quell'uomo. Anni buttati nel cesso, a quel punto, se non trovavo un modo per cavarmela. La sudorazione aumentò, segno inequivocabile che avevo riconosciuto il mio aggressore per quello che era: l'Hokage di Konoha...e stavo tremando come una foglia al suo cospetto, odiandomi per quella manifestazione di debolezza.
    Ho-Hokage. Degluti. Hokage-sama... Quello parlò di guai e fu come se mi crollasse il mondo addosso mentre fissavo i tre corpi e poi lui, senza capire, onestamente, nonostante l'incessante condizionamento mentale che mi spingeva ad analizzare ogni situazione razionalmente. L'addestramento era a malapena sufficiente per impedirmi di correre via urlando. Co-cosa? Scostai lo sguardo tra lui ed i corpi. Cosa? Ma...no! NO! Io non ho fatto niente! Lo odiavo a morte, e queste sue accuse infondate me lo facevano odiare ancora di più. Alzai una mano per indicare i cadaveri, lasciando che l'ira spazzasse via la sorpresa che ancora mi immobilizzava. IO LI HO SOLO TROVATI! Avrebbe letto in quell'irritazione il mio odio? Al momento non ero in grado di controllarmi del tutto, ma non al punto da lasciarmi sopraffare dai sentimenti.

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    Come avrei fatto a trasportarli tutti e tre? Io non sono così forte! Fredda ira, così dissimile dal fuoco che arde in chi stoltamente si lascia guidare dalla furia. Era un fuoco gelido che mi era utile per spezzare i vincoli della paura ma che al contempo aiutava la mia mente a reagire, più che il corpo. Non c'era altro nel mio addestramento che potesse guidarmi in quel momento: il controllo dell'Ira. L'ira glaciale, contrapposta al fuoco distruttore della violenza. Non sono così forte. Ma anche quel gelo non poteva fermare l'amarezza nella mia voce mentre abbassavo lo sguardo, coi pugni serrati. Non potrei trasportarne nemmeno uno senza esaurire le forze...figuriamoci tre. Nuovamente sollevai gli occhi colmi di vergogna ed al contempo di sfida. Li ho solo trovati, ma non posso dimostrare niente. Non posso oppormi all'Hokage. Non ancora...e forse non avrei mai potuto farlo.

    Alzai le mani in segno di resa. Faccia ciò che deve. Incapace di sopportare la vergogna, mi limitai a chiudere gli occhi, in attesa del verdetto.
     
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    Il Senju







    Alzò un sopracciglio guardando il ragazzetto che quasi precipitava in una crisi di panico davanti ai suoi occhi.
    Appena questo gli tese le mani davanti chiudendo gli occhi la Montagna portò indietro il capo stupito.
    Un sonoro ma indolore schiaffo sul dorso della mano avrebbe fatto riaprire gli occhi al Senju.

    Merda secca.
    Speriamo tu non debba mai difenderti in un tribunale, ti tireresti tante di quelle rogne addosso che a pulirti non basterebbe uno scalpello.


    Creò un altro clone di se stesso, facendogli imbracciare i tre cadaveri, scomodo pacchetto che avrebbe dovuto portare all’ospedale passando da delle vie secondarie.
    Sospirò pesantemente.

    Uff.
    Come ti chiami ragazzo?
    Era da tanto che non vedevo qualcuno farsela sotto a quel modo.


    Lo squadrò nella sua interezza mentre apprendeva che faceva parte del clan fondatore del villaggio.

    Oh, un Senju, quale onore!

    Disse calcando fin troppo la mano per palesare la sua sorpresa.

    Sei già stato iniziato alle arti del tuo clan?

    Chiese incuriosito. Appena aveva udito il suo cognome non potè fare a meno di ricollegarlo al Dono di Hashirama. I Senju avevano quel potere antico e puro su cui aveva fatto posare le fondamenta della foglia durante la ricostruzione, ma in tanti, persino loro stessi avevano dimenticato cosa erano in grado di fare col loro potere.
    Poter risvegliare in Yato quel potere avrebbe sicuramente giovato al villaggio, bisognava soltanto sapere se il ragazzo era recettivo.
     
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    [Umiliazione]

    All'impatto sobbalzai, ma senza lasciar andare nessun rumore, limitandomi a serrare con ancor più forza i palmi, tanto da conficcare le unghie nella carne e trarne un rivolo di sangue. Mi aspettavo di venire giustiziato sul posto, od al più ridotto in stato d'incoscienza e poi incarcerato per la vita, senza più possibilità di portare a termine la Missione...ma a quanto pare nel panico avevo gonfiato l'intera faccenda. Non...non ho intenzione di finire in tribunale. Ma perchè lo avevo detto? Che frase patetica! Avrei voluto riafferrarla tra i denti mentre mi scivolava via di bocca, ma sapevo bene che questo era impossibile! Anni di addestramento per controllarsi gettati nella spazzatura per un semplice incontro e per tre cadaveri piovuti dal cielo. Improvvisamente sentii la bocca seccarsi, mentre l'Hokage generava delle copie di sè stesso per ripulire i corpi...un solo clone li caricò tutti e tre...ed io avrei avuto difficoltà anche solo a trascinarne uno! Non riuscii a nascondere l'odio e l'invidia mentre fissavo quel costrutto di chakra tanto più forte di me...e mi sforzai di tornare sull'originale (che poi, era l'originale? E se fosse stato un'altra copia?)

    Chiedeva il mio nome. Non che fosse un segreto, dato che la mia famiglia era regolarmente registrata e vantava radici antichissime (un gioco di parole che mia madre aveva sempre apprezzato, ma che personalmente mi era sempre stato indifferente). Non c'era motivo di nascondersi: Yato Senju era una pedina sacrificabile per la Missione, anche se per ora non ero minimamente in grado di metterla in atto. ...Yato. Sussurrai, tra le labbra asciutte, poi mi schiarii la voce e ripetei, più deciso. Yato del Clan Senju. Diceva che me la ero fatta sotto...ed anche se si trattava di un modo di dire aveva pienamente ragione: mi aveva mandato nel panico più totale ed aveva scoperchiato uno scrigno pieno d'odio, sia per lui, maledetto Bersaglio, sia per me stesso per la mia assoluta debolezza. La Missione era la mia unica meta, ma restava una luce lontana a malapena visibile dalla palude di melma in cui arrancavo, prigioniero delle mie incompentenze.

    jpg



    Vi divertite a prendervi gioco di me? Replicai senza mascherare la mia ostilità, fissandolo attentamente. Molti trovavano inquietanti i miei occhi, così luminosi e carichi di espressività, e mio padre mi aveva insegnato a sfruttare questa mia dote naturale per nascondere le mie vere intenzioni, mascherandole con altre emozioni ed espressioni. Io non sono...niente. NIENTE, un ninja senza coprifronte, assolutamente inutile per il villaggio ed il mio clan così come sono. Non riuscivo a mentire e tenere per me le mie considerazioni, non di fronte a quell'uomo e a tutto ciò che rappresentava. Quindi no. Non mi hanno insegnato le arti del clan. Non ancora. Ho imparato molto, ma non quelle...e comunque quello che so non serve a fare di me ciò che dovrei essere. Un esecutore. Un assassino. Un Ninja che possa portare a termine le sue missioni.

    Cercai di sostenere il suo sguardo. Quei corpi...li avete uccisi voi? Potete muovervi tanto veloce da non essere visto? Erano...terroristi? Non avevo dimenticato, come quasi tutti i ninja di Konoha, che solo di recente eravamo stati attaccati da un jutsu di potenza mostruosa. I miei familiari erano come impazziti, preda di una specie di isterìa collettiva, mentre io, che in quei giorni ero a letto per una febbre, non avevo subito quello strano effetto...però al contempo non potevo muovermi e continuavo a chiedermi cosa ne sarebbe stato della Missione...cosa sarebbe accaduto a Shika Nara, il precedente Bersaglio...erano stati momenti da incubo: senza Konoha la Missione avrebbe perso di significato: se c'erano terroristi che volevano distruggerla io avrei dovuto fermarli...anche con il poco che ero in grado di fare. La Missione lo richedeva.
     
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    Infanzia disturbata







    Il ragazzetto aveva buon temperamento, cosa che piacque a Raizen, a sufficienza da tagliargli il viso con un sorriso sbilenco.

    Mi diverto?
    No, diciamo che mi piace prendere le cose alla leggera.
    Volevo farti sentire a tuo agio, ma se preferisci ti tratto con un po’ più di sufficienza.
    Per divertirmi potrei anche darti di pezzentello, ma non è mia intenzione.


    Continuò a guardarlo, decidendo di poterci spendere tempo a sufficienza da trovarsi più comodo se messo a sedere su un rimasuglio dell’ultima ristrutturazione della foglia, un cumulo di calcinacci che tuttavia, complice la mole, lo fecero arrivare alla stessa altezza di quello che apprese chiamarsi Yato.

    Un ninja che possa portare a termine le sue missioni?
    Esistono ancora persone che si rovinano la vita in questo modo?
    Pft!


    Stava probabilmente commentando un intera vita di impegni con una smorfia, ma era l’Hokage dopotutto, no?

    Già non mi sembri troppo intero, se inizi a pensarla così da subito prima che tu possa diventare accettabile di tempo ne passerà parecchio.
    Quanti anni avrai? Quattordici?
    Io alla tua età stavo appena iniziando ad annusare le gonne delle ragazze e tu pensi alle missioni?


    Chiese lievemente sorpreso per poi aggiungere una faccia annoiata

    Oddio, non sarai mica uno di quelli cresciuti senza parenti vero?
    Che di solito crescono sempre un po’ strambi, magari te li hanno uccisi davanti agli occhi mentre eri un poppante e poi giusto per essere sicuri che venivi su strambo, vendicativo e fissato con le missioni ti hanno fatto una foto ricordo con i cadaveri.


    Lo guardò sospettoso, recitava, ma lo faceva sufficientemente bene da risultare credibile anche al più attento dei critici cinematografici.

    Ce li hai i genitori?
    Entrambi Senju?


    Rincarò la dose stringendo gli occhi.

    Riguardo quelli… beh, dipende da quanta curiosità hai, a ragazzetti come te faccio pagare TUTTO caro.
    Soprattutto a quelli che si piangono addosso.


    Aggiunse più serio di quanto fosse necessario.
     
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    [Informazioni Riservate?]

    Ed ora sorrideva, il bastardo, come se vedermi in evidente difficoltà lo rendesse più allegro. Oh, quanto avrei goduto nel fargliela pagare! la Missione prevedeva di agire in maniera sistematica ed impersonale...era il titolo di Hokage ad essere il vero Bersaglio, la persona decisamente era irrilevante, ma questo non mi impediva di metterci qualcosa di mio, se non intralciava l'esecuzione. Ed al momento quel sorriso sghembo era qualcosa che avrei voluto vedere sulla testa mozzata di quel Raizen Ikigami, nuovo Kage della Foglia. Pezzentello. Sibilai, frustrato, senza rispondere a tono ma lasciando che il mio sguardo esprimesse tutta la mia disapprovazione, mentre quello andava a sedere poco lontano.

    Rovinare la vita? La Missione ERA la mia vita, l'unico modo per rovinarla era non seguire più la Missione e questo era il fondamento di tutto. Per quanto irriverente potesse essere, il Bersaglio non era che una preda. Ogni suo commento riguardo le mie scelte o la mia vita suonava quasi come una barzelletta alle mie orecchie, anche se decisamente non avevo nessuna voglia di ridere. Sedici. Sedici anni. Di cui almeno tredici di duro ed estenuante allenamento. E non mi serve annusare le gonne. Distolsi lo sguardo, sdegnato. Ho già fatto abbastanza in quel campo. Spiegai senza nemmeno un goccio di imbarazzo. Era sparito completamente durante l'addestramento speciale con le "cugine" e le "zie" nelle arti amatorie. Nel caso di una Hokage donna potevano tornare estremamente utili, dato il mio aspetto, e non ci si poteva permettere che la vergogna o l'inesperienza compromettessero la Missione.

    Realizzai in quel momento che, a furia di chiacchiere apparentemente vuote mi stavo calmando, riconquistando sempre più il controllo di me stesso. possibile che il Bersaglio lo stesse facendo apposta? Fosse stato un ninja qualunque forse gli sarei stato perfino grato, ma in quel particolare momento realizzare che la preda mi offriva una mano era disgustoso! Utile per la Missione forse, ma tremendo per il mio orgoglio. Perdipiù ora stava straparlando, inventando storie assurde di disagio familiare, proprio a me che vantavo un sangue antico ed una famiglia, soprattutto quella allargata, che sin dalla nascita mi era stata vicino. I miei genitori sono entrambi vivi ed entrambi sono abili membri del clan. Tagliai corto, facendo un gesto stizzito con la mano. Ho trovato tre cadaveri e poi l'Hokage mi ha colto di sorpresa, non serve essere disturbati per...esagerare nelle reazioni. Un respiro profondo. Si, decisamente mi ero ripreso...abbastanza da non continuare a parlare dei miei familiari: meno informazioni rivelavo e meno sarebbero stati i rischi per la Missione.

    Ma nonostante tutto il tono serio ed improvviso delle sue parole successive mi colpì come una frustata, mentre un'ombra del tremore e della rigidità di prima tornavano ad affacciarsi. Non...io... Deglutii, ma con uno sforzo mantenni la calma. Non mi piango addosso. Conosco i miei imiti e voglio superarli. Chiusi un attimo gli occhi. Ma non riuscirci è...frustrante. E nuovamente tornai a fissarlo. Ho trovato tre cadaveri, e se posso usare questa conoscenza per diventare migliore...allora posso pagare il prezzo. Stavo davvero chiedendo una mano a quello che dovevo uccidere? Sentivo quasi un fastidio nel fondo della testa per questa contraddizione, ma la misi a tacere in fretta: la Missione permetteva qualunque mezzo pur di raggiungere l'obbiettivo, anche usare il Bersaglio od essere usati da lui. L'importante era ottenere i mezzi e l'opportunità. Ci sono di nuovo terroristi a Konoha...come sei mesi fa?
     
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    La danza dell'Ago








    Guardò Yato lievemente stranito.

    Già fatto tutto?
    Vedi, lo sapevo che qualcosa non andava, ma cosa ci si deve aspettare da voi clan?
    Farvela tra cugini è la norma e se i tuoi genitori sono entrambi abili è molto probabile che il sangue non sia poi così diluito, sei geneticamente strambo, te lo dice Raizen Ikigami bello mio.


    Affermò con la sicurezza di chi aveva la regione in tasca.

    O puoi forse dimostrarmi il contrario?

    Dopo la sua risposta avrebbe portato avanti il discorso, rispondendo alle domande del ragazzo.

    In realtà non saprei ancora come definirli, diciamo però che l’attacco di Konoha forse aveva un organizzazione meno meticolosa rispetto a quella che ci ha procurato quelle tre rogne, ho un ipotesi riguardo a loro, ma probabilmente il loro obiettivo principale sono io.
    Sempre che le mie supposizioni siano corrette.


    Riflesse per qualche secondo sulla domanda da fare al ragazzetto.

    Ma è di te che stiamo parlando, ed onestamente come ti ho detto io non presto attenzione a tutti.
    Mi sembri un elemento interessante, ma un po’ troppo abbottonato, qualche parola morsa tra i denti, dici tutto e nulla, insomma, aneli il potere ma per cosa?


    Mostrò curiosità nel porre la domanda.

    Ero attento prima sai?
    E ti stavi proprio piangendo addosso, quel “niente” un po’ troppo marcato… generalmente ci vuole una buona motivazione, un buon sogno per poter essere così duri con se stessi.
    Va bene l’amore tra cugini, ma per essere così ferreo qualcuno deve averci messo del suo in quella testolina.
    No?


    Andava a ruota libera, facendo susseguire un ragionamento all’altro, Yato avrebbe notato che l’Hokage si impegnava a punzecchiarlo in ogni millimetro di pelle che gli mostrava?
     
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    九代目水影 - Kyuudaime Mizukage

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    Il Grande Evento

    La scelta (?)



    Le parole di Febh sul Kokage mi incuriosirono. Cosa avevano intenzione di fare al loro Kage? Certo, non potevo esprimere il mio pensiero e rimanere politicamente corretto, ma se avessero buttato giù il Kokage per metterne uno più attivo non sarei potuto essere altro che contento. Raizen parve invece più propenso a suggerirmi di rivolgere le mie attenzioni al Paese del The. Mi grattai il mento distrattamente, guardando la cartina.
    Anche se del Pese del Fuoco vorrei dipendere per i porti il meno possibile. Senza offesa eh, ma credo che tu la penseresti allo stesso modo. Protetta entrambi i lati dalla foglia, o accerchiata entrambi i lati dalla foglia? Mi strinsi nelle spalle Non nutro dubbi sulla tenuta dell'alleanza ora, ma il futuro cosa potrà mai aspettarci? Per questo preferisco il Paese delle Calde Primavere: un porto sicuro confinante col Paese del Fuoco e con quello delle Risaie. Certo così mi metterei in mezzo ad Oto e Kumo e qui rischio di avere il voto incondizionato di Febh, il che potrebbe comunque pormi in una situazione spiacevole in futuro, ma sarei comunque isolato. Feci una breve pausa di riflessione. Raizen, il Paese del Te è una penisola isolata, collegata via terra al solo Paese del Fuoco. Se dovessi spostare i miei uomini qui e poi fargli attraversare tutto un territorio alleato, è come se i miei porti fossero nel Paese del Fuoco nonché un notevole spreco di tempo. Spiace, ma se proprio devo conquistare qualcosa per uno scenario bellicoso futuro mi piacerebbe avere un pezzo di terra che non mi costringa ad allungare la strada. Oto può fare da cuscino tra Taki e Kumo conquistando il territorio immediatamente a nord, lasciando a Kiri il sud senza costringerci ad isolarci nel Paese del The. Se Oto sta perdendo la partita, che senso ha mettere Kiri fuori dalla scacchiera? Non noti quanto tempo ci vorrebbe per far arrivare i miei uomini da quel buco di culo di mondo fino al centro dell'azione che si suppone essere con certezza ben più a Nord?
    Raizen avrebbe potuto scoprire che non poteva sfruttare la mia "bontà" in quel frangente. Il discorso si stava facendo interessante, ma la proposta di occupare il Paese del The rasentava l'insulto strategico: una penisola lontana da qualsiasi terra, che mi costringeva ad attraversare comunque le terre di un altro Paese. Se in futuro Konoha a causa di un nuovo Kage oppure a causa della senilità precoce dell'attuale avessero deciso di cambiare direzione Kiri si sarebbe ritrovata con una terra isolata da terra, circondata su tre lati dal mare, impossibilitata a richiedere l'aiuto di chicchessia se non via nave (con tutti i rischi che ne potevano conseguire). Il Paese del Fuoco guarda su troppi confini, ed in più ha lo svantaggio di essere direttamente confinante con Taki. Questa potrebbe essere un grosso problema Raizen. L'Erba può farti da cuscino verso Iwa e ci sono un sacco di stati tra il Fuoco ed il Fulmine. Un'eventuale azione bellica vedrebbe senza dubbio Kiri e Oto coinvolte ad oriente, Suna e Konoha rivolte ad occidente, con Konoha che confina direttamente con Taki... Sicuro che è Oto che sta perdendo la partita? Da come state messi, voi nel Paese del Fuoco non state proprio gioiosi. Se Taki ed Iwa si alleano rischiate di vedervela brutta, il confine con Taki è diretto ed i ninja di Iwa potrebbero passare per Taki e colpire da nord... odio dirlo, ma da Taki non abbiamo notizie.
    Non mi piace non avere notizie. Mi rende nervoso ed ossessivo. Pensai a Seinji Akuma ed alla sua apparente falsa morte. Avevo trovato qualcuno che poteva darmele, ma ha avuto chiamiamoli... problemi di salute. Se possibile vorrei riuscire a trovare qualcuno da mandare lì, nessuna missione d'attacco, solo una raccolta di informazioni su quel territorio per capire cosa succede. È al centro del continente, confina col Paese dell'Acqua e della Terra, è a un tiro si schioppo a Oto e Suna e sopratutto lì l'abbiamo fatta fuori dal vaso in maniera così plateale che non mi sorprenderebbe che qualcuno si sia offeso. Che ne dite? Cerchiamo di capire prima la situazione del mondo? Fare progetti con così poche informazioni in mano può essere controproducente, per cui propongo di cambiare il tema di questa improvvisata riunione da: "troviamo Paesi minori da conquistare" a "Capiamo bene quali sono i nemici dai quali dobbiamo difenderci. E poi conquistiamo."

     
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    È colpa tua. Ratty

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    [Partite strategiche]

    I nostri porti danni a Nord, verso Grimdad. Aggiunse facendo spallucce mentre comunicava quei dettagli a sproposito, prendendo poi posto a sedere, dato che la situazione si prospettava lunghetta. Là fuori mi stanno ancora aspettando per la festa e per imparare bene la Mossa del Dromedario...dobbiamo continuare per molto? Avrebbe poi chiesto a braccia conserte, decisamente annoiato. Raizen comunque ne aveva anche per lui con la sua filippica strategica. Hai letto a lungo il manuale di Ninjiko! ed ora vuoi allenarti? Commentò quando quello tirò fuori la mappa. La mia non è una valutazione sempliciotta. Non era proprio una valutazione: aveva giusto letto una manciata di rapporti fregandosene altamente di metà di ciò che dicevano, quindi la sua era più una critica da bar che una valutazione, e non aveva particolare interesse ad approfondirla.

    Io dico che la loro guerra civile è diversa dal solito. Non li renderà più deboli, ma anzi li renderà più forti. Al momento si stanno combattendo due fazioni, una filo-Accademia e una contraria. Snocciolò di malavoglia. O almeno è quel che mi arriva come rapporti. Se li lasciamo fare vinceranno quelli che ci vogliono far secchi perchè hano Kumogakure dalla loro. E a quel punto verranno a crearci problemi. Se invece sono bloccati sia dall'interno che ai confini, inevitabilmente finiranno per esaurirsi. Era un concetto condivisibile, anche se forse poco sensibile verso i civili di quelle terre. Ma comunque non sono il Kage, non sta a me decidere, finchè non mi ordineranno di farlo. Concluse facendo spallucce: non vedeva l'ora di risolvere l faccenda col Kokage e mollare tutte le patate bollenti in mano al Colosso Mikawa. Quanto a Suna...posso anche mandare qualcuno per una vacanza di controllo, tanto là è un mortorio. Mi è giunta voce che Hoshikuzu potrebbe risollevare le cose, ma resta il fatto che Suna è decisamente minoritaria al momento. Erano passati i tempi in cui Shaina e Jin Chikuma potevano far sentire il peso della loro autorità!

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    A quel punto Raizen aprì la mappa, indicando diversi obbiettivi. Ribadisco, non siamo qui per giocare a Ninjiko! e non ci sono partite in corso. Alla fine di malavoglia si spinse in avanti. Questo territorio specie a nord è conoscito come Cimitero delle Montagne. Secondo la leggenda ci sono molte rovine sotterranee e nascondigli, ma praticamente è disabitato. Serve solo come cuscinetto tra Oto e Taki e conquistarlo sarebbe più uno spreco di risorse che altro, a meno di organizzare delle colonie od avere indizi su cosa cercare per trovare antichi manufatti. Se invece lasciassimo a Kiri il Paese della Acque calde è vero che avremmo il loro supporto verso Kumo, ma di contro bloccheremmo ogni possibile espansione. La nostra terra è piccola e non può che espandersi verso est od ovest...trovandosi contro delle potenze emergenti come Kumo e Taki. Non è facile. Se questa fosse una partita, farei di tutto per bloccare l'occupazione Kiriana qui. Toccò la zona di Yugakure, nel Paese delle Acque Calde. Ma questa non è una partita, ed io non sono il Kage. Portò indietro la schiena, sbuffando e stravaccandosi sulla sedia. Non voleva esporsi più di tanto, questo era evidente.
     
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    [Questioni di Famiglia]


    Sono gli Uchiha quelli che promuovono l'incesto. Replicai scocciato. I geni Senju sono sempre dominanti e tutti gli eredi hanno qualche capacità, anche se non necessariamente il Mokuton. E poi... Ma mi fermai, realizzando che quella dell'Hokage era solo una presa in giro. Una provocazione in cui ero cascato come un principiante. Certo, ero un principiante, ma vedermi schiaffeggiato dall'evidenza della cosa faceva male, molto male, tanto che serrai le labbra, cercando di evitare di prenderlo a male parole: farlo lo avrebbe solo reso più contento. Non sono le mie origini a dover dimostrare qualcosa. Decise poi di rispondere. Ma solo le mie azioni...quando sarò in grado di metterle in atto. Poteva leggere l'odio e l'invidia nel mio sguardo? Se quell'Ikigami doveva essere il primo Bersaglio allora stava riuscendo benissimo a motivarmi ancor più di quanto non avesse fatto il mio addestramento. Se solo non fosse stato tanto più forte...

    Quantomeno si decise a rispondermi: non sapeva chi fossero ma se volevano uccidere il Kage e non danneggiare Konoha allora sarebbe stato più utile lasciarli fare. Certo, anche solo pensare che fossero altri ad uccidere il Bersaglio, specie uno così odioso, mi faceva rivoltare i visceri per l'invidia, ma era un sentimento che schiacciai immediatamente: il risultato era importante, non il modo. E poi lui mi chiese una motivazione. Mi ero sbilanciato troppo? In effetti realizzai che la mia frustrazione era palpabile...rimasi a lungo in silenzio, senza guardarlo. Una Missione. Sussurrai alla fine, pur combattuto. Cosa sarebbe cambiato rivelarlo? A ben pensarci, nell'assurdità della situazione, se anche avessi detto che il mio scopo era far fuori l'Hokage quello non mi avrebbe mai creduto. Ero troppo debole ed inoffensivo...ma ad ogni modo era bene mantenere una certa riservatezza. Una questione di famiglia e onore, che solo io posso risolvere. I miei genitori non potevano, ma io lo farò. Dissi con voce decisa, fissandolo negli occhi: potevo sopportare il suo sguardo e potevo affermare con certezza che tutto l'impegno della mia famiglia, tutto l'orgoglio dell'Organizzazione a cui appartenevano, mirava unicamente a permettermi di soddisfare la Missione. C'è un Bersaglio che deve essere abbattuto, ma se non sarò io a farlo, da solo, allora non avrebbe senso. Mi abbandonai ad un sospiro. Anche se mi ci vorranno anni per essere pronto.

    Lui poi fece delle allusioni, come se il mio addestramento fosse solo un qualche indottrinamento che non teneva conto della mia volontà. Quell'imagine mi fece infuriare, tanto che serrai i polsi e, perdendo un attimo il controllo, feci un passo avanti. Io agisco solo per mia scelta! Mi hanno insegnato ed aiutato, ma sono e sarò sempre io a decidere! E guardando il nuovo Hokage, la mia preda, ed i suoi atteggiamenti che mi provocavano in continuazione, la mia determinazione non poteva che aumentare sempre di più! Se solo avessi avuto abbastanza forza gli avrei già tagliato la gola!

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