È colpa tua. Ratty
- Group
- Staff GdR
- Posts
- 15,708
- Reputation
- +1,598
- Location
- Top Secret...
- Status
- Offline
|
|
[Feng Gu - Ritorno alla Roccia degli Spiriti]
Ho preavvisato Kayano e ci darà supporto una volta sul posto..ma quello che dici su questa Seira potrebbe crearci dei problemi. Dovremo prestare molta attenzione. I Cavalli erano stanchi per la lunga corsa nel deserto, nonostante le misteriose arti dello Shura a supportarli, e sembrò quasi che nitrissero di sollievo quando il gruppo arrivò in vista degli scavi archeologici, col sole che cominciava a tramontare. Arrivarono ben presto ad una parte della Roccia degli Spiriti dove due avvallamenti apparentemente naturali nascondevano invece un ingresso alle profondità di quella montagna cava. Nessuna guardia in giro nè occhi indiscreti che potessero creare loro dei problemi. Kayano aveva ordine di preparare un punto di arrivo per noi dove non ci fossero guardie. Andiamo. La donna in effetti era là, con i suoi consueti abiti di foggia esotica anche se a terra stavano dei succinti pantaloni corti, una canottiera ed un gilet decisamente sagomato per mettere in risalto il seno...probabilmente Kayano non si metteva troppi problemi a mettere in mostra il suo corpo nonostante la copertura.
E io che pensavo di dover continuare ancora a lungo con questa noia di incarico da cervellone. Commentò, sempre un pò sguaiata con una lattina di birra aperta in mano. Ho distratto le guardie e sono sicura che nessuno mi abbia seguito. Spero sia vero: quella Seira di cui ti lamenti sempre potrebbe essere un ninja Accademico. Lei, che stava bevendo una generosa sorsata di bevanda per poco non ci si strozzò, finendo per avvolgere i due nuovi venuti in una poco femminile nebulizzazione di luppolo. PFFFFF...aghk! Ack! UN'ACCADEMICA? QUELLA GRAN ZOCCOLA CHE SBATTE LE TETTE IN FACCIA A CHIUNQUE PASSI E' DELL'ACCADEMIA? Un nuovo fuoco si era acceso nel suo sguardo. Lurida cagna...ah, ma come la incontro la ammazzo! Jaime sospirò soltando mentre si puliva la birra di dosso con un fazzoletto, decisamente flemmatico. Qualcuno è entrato nella Roccia oggi? Hai visto nessuno? Nessuno, almeno non dagli ingressi usati dagli studiosi. Borbottò lei. Lo sapevo, comunque. Scommetto che la stronza è una Akimichi. Non può MATERIALMENTE averle così grandi senza usare il chakra per gonfiarle. Comunque è tutto il giorno che non la vedo. Ed ero grata per questo!
Kayano. Il tono dello Shura si fece appena un poco più tagliente, richiamandola all'ordine, tanto che lei tacque, gettando solo uno sguardo al Mercenario, cui fece l'occhiolino. Poi tutti entrarono. Questa è una delle prime vie ad essere state sfruttate e liberate dalle poche trappole che restavano. Conduce ad una zona abitativa vicino alla grande piazza orientale. Quella dove è morta la Mikawa. Jaime annuì. Una perdita terribile. Mica tanto...la lesbicona ci provava in continuazione con me, ma anche se mi avesse lasciato in pace era una carogna di prima categoria! Quasi senza che se ne accorgessero, un Kunai era apparso a mezz'aria, fluttuando ad un millimetro dalla gola della Ho. Non si disonorano i morti, Kayano. Solo grazie alle sue incredibili percezioni Feng Gu avrebbe potuto scorgere il sottilissimo filo metallico che sosteneva quell'arma apparentemente animata dalla volontà dello Shura...e probabilmente era riuscito a vederlo solo perchè l'arma era immobile: in movimento sarebbe stato assolutamente impossibile. Kayano non disse nulla, ma nemmeno si scusò. Pochi secondi e l'arma venne ritratta nella tasca dello Shinobi.
In pochi minuti si trovarono alla fine in una vasta caverna dall'alto soffitto in cui numerose case squadrate dall'aria assai semplice (ricordavano l'architettura sunese) erano assiepate su più strati, anche se l'aria di abbandono era quasi palpabile. Feng Gu conosceva quella sala, perchè era là che Akira Gen aveva generato per loro l'illusione di un villaggio ancora vivo, solo per far poi morire tutta la gente (per quanto illusoria) sotto i loro occhi. Da qui si va alla grande piazza, come dicevo. Ci sono ancora i segni dello scontro. Difficile dimenticare la grande sala circolare dove Otsune Mikawa, la donna dal Sangue Esplosivo, aveva combattuto al fianco di un gigantesco scorpione e di due "Legioni", i bizzarri esperimenti dal volto che cambiava costantemente espressione impiegati in alcuni casi dalla Zanna. Jaime si fermò al centro della sala, congiungendo le mani in preghiera. Il suo sacrificio ha permesso agli altri di trionfare. Le rendo onore. Kayano alzò gli occhi al cielo ma non commentò.
In quell'istante ci fu una piccola scossa di terremoto. Il fato a volte ha un buffo tempismo. Commentò il caposquadra in quella che era una parvenza di battuta, ma la donna non fu altrettanto rapida nel sottovalutare la cosa. No. La Roccia può essere soggetta ai Doton, ma non ai Terremoti. E' stata scelta appositamente come base proprio perchè era impossibile, anche con un milione di Doton, farla crollare completamente. Le zone abitative poi sono praticamente indistruttibili! Aveva studiato per quell'incarico, questo era sicuro. Ci fu un secondo tremore. Arriva da sotto. Se non è naturale allora cosa significa? Significa che forse hai ragione e qualcuno ha aperto il passaggio ai piani inferiori. Dobbiamo muoverci!
La rapida corsa attraverso quei corridoi che certamente il Kaguya ricordava fin troppo bene non trovò alcun ostacolo anche se lungo la strada trovarono tre cadaveri uccisi di recente. Uno era uno shinobi col coprifronte di Iwa ed era stato abbattutto da un gran numero di colpi di spada, mentre le altre due erano semplici guardie cittadine, crivellate di colpi dai margini completamente carbonizzati, come se trapassate da una qualche fonte di energia enormemente concentrata. Queste ferite...sono simili a quelle che ho curato a Daichi quando è stato attaccato da Hayate. Commentò Jaime dopo uno sguardo veloce: non avevano il tempo per fermarsi a ragionare.
L'ennesima scossa, la più forte, travolse i ninja proprio mentre si affacciavano nella gigantesca caverna sotterranea costruita a mò di anfiteatro. Il luogo dove la Divinità Spezzata custodiva le Stelle. Il luogo dove Shiltar Kaguya era morto. Il luogo in cui adesso la statua del mostro era scomparsa ed al suo posto restava solo un'ampio foro di almeno dieci metri di diametro, tanto profondo che era impossibile vederne il fondo. Davanti ad esso un uomo vestito di rosso aveva appena conficcato un pugnale di qualche tipo, mentre poco distante una bella donna dal seno prosperoso aveva appena tagliato in due un fascio di luce proveniente da una sfera che fluttuava accanto alla testa di un uomo che per quanto ne sapevano sarebbe dovuto essere morto. Avevi detto che era morto. Fu il primo commento di Jaime mentre arrivavano sulla scena, a forse venticinque metri dall'uomo in rosso e da Hayate, che erano affiancati (più in basso di almeno sei metri, considerando la struttura ad anfiteatro) e a circa dodici dalla donna. SEIRA! LO SAPEVO CHE ERI STRONZA, MA NON PENSAVO FOSSI ANCHE ACCADEMICA! ORA POSSO UCCIDERTI SENZA RIMPIANTI! La prosperosa kunoichi si voltò nel sentirsi chiamare, inizialmente stupita anche se poi piegò le labbra in un sorriso innocente. Oh, Kayano-chan. Io sapevo da subito che eri della Zanna, mi hanno mandato proprio a tenerti d'occhio, ma non ti scaldare, ti verranno ancora più rughe. La rossa digrignò i denti con forza tale che quelli quasi si creparono, ma ad un acuto osservatore non sarebbe sfuggito lo sguardo preoccupato di quella spadaccina al vedere nuovi nemici comparire tra loro.
Nessuna traccia, apparentemente, di Akabane Inogi o di Sabaku, ma l'uomo in rosso si voltò mostrando un fisico massiccio che non sfigurava a confronto col mercenario, i capelli di un biondo acceso ed un occhio interamente nero, prostetico. La sua sola presenza trasmetteva una strana, innaturale sensazione di repulsione, quasi fosse impossibile fidarsi apertamente di lui, ma restava il fatto che il suo solo portamento lasciava intendere che si trattava di una persona dalle capacità straordinarie. Non poteva che essere lo Tsuchikage di Iwa.
|
|