Alla riscoperta del passato taciuto

Le indagini di Shinichi Kurogane: giocata privata con febh

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  1. Febh
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    È colpa tua. Ratty

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    Si, si, frangette o quant'altro. Replicò brusco lo Yakushi, coprendo il braccio con l'aria di chi non ha più intenzione di parlare di un dato argomento. Cosa che in effetti era. Ben presto scoprirono che la zona era nella Roccia dell'Impiccato, e rispose a tono alla battuta del Detective. Papero. Non hai visto quanto starnazzava quel tizio prima di venire pestato? Questa è decisamente la Roccia del Papero. Comunque passò diversi minuti a rovistare tra provette di reagenti e sostanze, isolando diversi estratti minerali che sul mercato nero costavano una fortuna. Con questi forse riuscirò a perfezionare la formula dell'Ammorbidente... Borbottò tra sè.

    Alla fine lasciarono quel posto, con lo Yakushi che sghignazzava sotto i baffi per aver messo in imbarazzo il detective. Una volta in albergo Febh si sarebbe diretto alla sua camera. E ora una bella doccia. Lascio voi piccioncini da soli! E facendo un cuore con le dita si sarebbe allontanato ridacchiando. La cosa più bella era che Shinichi si sarebbe occupato della ragazza che era lorda di sangue...senza sapere che lo Yakushi avrebbe potuto ripulirla con uno schiocco di dita. L'Amministratore di Oto si sarebbe poi lasciato andare all'assoluto relax, guardando uno sceneggiato televisivo in una cassetta noleggiata poco distante e dormendo allegramente per un pò.

    Era entrato solo a metà dell'interrogatorio del medico, giusto in tempo per sentire la proposta di aprire una clinica a Suna e poco altro. Oooh, volevo torturarlo un pò anche io! No aspetta: questo pazzoide è tuo NONNO? E solo per questo lo lasceresti vivo dopo aver sferruzzato il cranio? Ma che razza di famiglia...? Ma si fermò a metà frase, rivalutando scene di vita quotidiana della SUA famiglia, tra sale delle torture, ubriachezze moleste, punizioni corporali e quant'altro. Uhm...oddio, in effetti ho visto di peggio. Alzò gli occhi al cielo. Anche se io una ripassata con le nocche gliela avrei data per un pò più tempo. Indicò il naso contuso dello scienziato pazzo, il cui aspetto non tradiva certo la sua età. Febh si sarebbe seduto a terra poco lontano mentre i due iniziavano a chiacchierare di faccende di famiglia.

    Arrivati alle orribili torture lo Yakushi, più che restare sconvolto o turbato dalle scene cruente, sembrava anzi piuttosto preso, arrivando a prendere appunti su un taccuino e, per quanto assurdo, dare dei punteggi! Oh oh, carino questo, gli darei un nove! Io però avrei usato lo strutto di maiale! Stesso effetto ma odore peggiore. Ricordati che si devono sempre coinvolgere tutti e cinque i sensi! Per poi correggersi. A meno di voler provocare una deprivazione, ovviamente. Ma l'olfatto in genere conviene esaltarlo. Annuì. Quella precedente invece la avevo già provata. In realtà non fa male come sembra, ma dall'altro lato della barricata sembra soddisfacente, lo ammetto. In casa Yakushi potevano guarire ogni ferita e danno in una questione di secondi ed avevano una soglia del dolore inimmaginabile per le persone comuni...questo unito ad una spiccata sensibilità tutta otese, implicava il fatto che in genere si torturavano a vicenda quasi per sport.

    Ma dove stanno queste Arene? Ci farei un giretto volentieri. Le vespe però non le collezionerei, gli insetti mi sanno un pò di schifido. I veleni invece io li apprezzo parecchio!

    [...]

    AAAH! SUNA! Finalmente! In realtà avevano viaggiato a dorso di lucertola ed avevano impiegato meno di una giornata, ma Febh si comportava come se avesse fatto un mese di viaggio a piedi. Finalmente la civiltà con le sue...case squadrate e disadorne...la polvere...la sabbia. Tacque qualche istante, inziando a piangere copiosamente. Voglio tornare a Oto...sniff...sniff... Pochi minuti dopo erano a palazzo Kurogane e nel solo vedere Aizen Febh aveva, da bravo bipolare, cambiato atteggiamento e portamento, restando a braccia incrociate e fissandolo con aria scontrosa. Senza troppi convenevoli e con poche spiegazioni avevano poi raccontato la faccenda al capoclan Kurogane (evitando accuratamente alcuni dettagli, a ben vedere). Niente Lancia. Avrebbe borbottato solo questo per la parte che lo riguardava. Domattina? Sperava già di ripartire per Oto, ma dopo aver visto la ricompensa per l'arma sfumare, decise che forse valeva la pena dare alla fortuna un'altra possibilità. E sia. A domattina allora.

    Ci vediamo domani!
    Non seguì Shinichi e gli altri in ospedale, dopotutto quello non era più affar suo, almeno fino al mattino successivo.

    Edited by Febh - 23/10/2015, 21:08
     
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