Alla riscoperta del passato taciuto

Le indagini di Shinichi Kurogane: giocata privata con febh

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  1. -Shu
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    Alla riscoperta del passato taciuto

    Karaoke - Post Quindicesimo



    Ma dove stanno queste Arene? Ci farei un giretto volentieri. Le vespe però non le collezionerei, gli insetti mi sanno un pò di schifido. I veleni invece io li apprezzo parecchio!

    Girano per i territori del vento e della roccia, di solito. Pensavo di tornarci prima o poi... se vuoi ti posso portare con me.

    Risposi, facendo spallucce. Sarebbe stato divertente.

    [...il giorno dopo, all'ospedale di Suna...]







    Afferrai uno sgabello, scagliandolo contro la finestra e frantumandola in mille pezzi. Il rumore fece trasalire chi si trovava fuori dalla porta. Il primo ad entrare fu il nonno, con molta calma entrò e chiuse la porta.

    Io ero seduto sul letto, lo sguardo spento e fisso al muro.

    Il nonno cadde in ginocchio.

    Ti chiedo scusa, Shinichi. Se ci fossimo parlati prima forse... se Shiemi...

    Non è colpa tua nonno. Non sei stato tu a dare gli ordini di rubare l'innata dei Kurogane. Non sei stato tu a rubare in casa di Aizen. Non sei stato tu a portarmi a Sutonkamo. Non sei tu quello che voleva sapere la verità sui suoi genitori.

    Si, ma... sono stato a toglierti quei poteri!

    Vero... e puoi forse ridarmeli?

    Beh, forse... se potessi rimuoverli da uno degli altri Kurogane, forse qualcuno morto in missione, con la giusta terapia genica... o magari se potessi inseminare qualcuna potrei sfruttare il feto per...

    No. Non sono disposto a farti compiere altri atti del genere. Non sarei diverso dal vecchio Tsuchikage no? Dovrei depredare il corpo di un mio fratello morto? O peggio ancora dovrei sventrare mio figlio? E come dovrei farlo, magari stuprando una mia cugina?

    Si beh... sarei disposto a sporcarmi le mani un'ultima volta nipote... e anche tu ha commesso azioni ben peggiori no?

    E' vero. Assolutamente. Ma solo perché entrambi abbiamo dimostrato di essere dei bastardi senza cuore... ciò non significa che dovremo continuare ad esserlo. Ti ho promesso che d'ora in poi la tua opera e le tue ricerche sarebbero state solo a fin di bene, e così sarà. Shinichi Kurogane. Anzi, Shinichi e basta visto che non so neanche se potrò tenere il cognome mantiene sempre la parola data.

    Non mi interessa quello che dicono quegli stronzi del tuo clan. Se loro non vogliono che usi il loro cognome è la loro perdita, non la tua! Potrai sempre usare il mio, e quello di tua madre. Sarebbe il più grande onore di sempre se tu decidessi di farti chiamare Shinichi Hokori.

    Grazie nonno. Ora va per favore. Voglio restare solo.

    Avevo cercato di essere forte, e di non incolparlo della perdita dei miei poteri.

    Ma non ci riuscivo. Una parte di me gli avrebbe sempre dato la colpa, e forse anche lui lo sapeva.

    Dopotutto ci eravamo conosciuti solo due giorni prima, e nel peggiore dei modi. Nonostante fosse mio nonno per me era ancora un estraneo...

    Passai un'ora in solitudine ed il sole tramontò... il freddo iniziò ad infilarsi all'interno della stanza ma non lo badai... quasi non lo sentivo.

    La porta ad un certo punto si aprì e non trasalii neppure. Era Aizen.

    Bene, bene. Ecco il nostro Shinichi che si piange addosso. Hai visto che succede? Ti avevo avvertivo, ti avevo protetto!

    Quando vuoi qualcosa devi sempre sacrificare qualcosa di pari valore! Dimmi, conoscere la triste verità della tua nascita è valsa la pena Shinichi? Eh? Sei felice ora di sapere la verità sui tuoi genitori? Sei contento di aver ritrovato il tuo unico vero parente ancora in vita? Eh, è valsa la pena perdere i poteri della satetsu per questo?


    Non lo so... saresti felice se ti dicessi che hai ragione? Che l'hai sempre avuta? Che non ne è valsa la pena? Cosa cambia? Ora sono qui... un involucro vuoto ed inutile di ninja. Non sono neanche... non sono neanche riuscito a recuperare la lancia... e senza Febh-san forse... no, sicuramente... Miyako non sarebbe tornata. Sono inutile. Ho perso ogni valore, tanto varrebbe per me morire ora. Che aspetti Aizen? Non è forse tuo dovere uccidere un Kurogane che è diventato dannoso per il clan?

    Lo sarebbe, se tu lo fossi. Sei uno stupido, Shinichi. Hai commesso dei crimini gravissimi ma... ti daremo un'altra possibilità. Sei fortunato, troppo fortunato per il tuo stesso bene. Domani ti sarà tutto chiaro. Almeno potrai morire con dignità Shinichi, compiendo un ultimo servizio per la tua famiglia.

    La mia famiglia? L'unico che è veramente parte della mia famiglia è quel vecchio pazzo la fuori! Sempre che sia ancora la fuori!

    E' così che la pensi Shinichi? Credi veramente che non ci sia alcun legame tra noi? Dimmi, chi ti ha accolto qui a Suna quando sei arrivato? Chi ti ha insegnato ad usare la Satetsu? Io, Shinichi. Credi veramente che io non ti veda come un figlio? Credi seriamente che il nostro legame valga così poco? Mi disprezzi così tanto?

    No... non era quello che... furioso, il capoclan continuò con la sua predica

    Sul serio pensi che qualcuno dei tuoi fratelli di clan non sia disposto a morire per te? So che tu saresti disposto a farti uccidere per salvare un membro del nostro clan. Si, nostro Shinichi. Non avrai un lignaggio prestigioso all'interno del clan ma... sei un Kurogane di Suna. Lo sei sempre stato. Niente e nessuno potrà mai toglierti questo. La Satetsu è solo un'arma, Shinichi. Non è chi tu sei. Hai pagato per i tuoi errori, figliolo. Hai pagato forse il prezzo più caro. Ma... non devi arrenderti. Solo un'ultimo sforzo Shinichi. Ti chiedo solo un'ultimo sforzo. Se proprio vuoi morire... almeno fallo in difesa dei tuoi fratelli. Stiamo per affrontare il più grande nemico del clan Kurogane Shinichi. Un nemico che nessuno di noi ha speranza di sconfiggere.

    E cosa ti fa credere che io ne sia in grado?

    Cos'è che dicevi sempre Shinichi? Te lo ricordi? Più di cinque anni fa, quando in pochi mesi da sconosciuto diventasti un chunin della sabbia? Uno dei più talentuosi Kurogane di sempre? "Io sono Shinichi Kurogane, nulla è impossibile per me". Ho bisogno di quel tuo antico spirito, Shinichi. Il clan ne ha bisogno. Devi tornare ad essere l'uomo dell'impossibile. Quello che riusciva a trovare sempre una soluzione, quello che portava sempre a compimento la propria missione, quello...

    Quello che l'ha uccisa. Quello che non aveva un cuore. Che era senz'anima. Che non si piegava di fronte a nulla e che sistematicamente ha distrutto tutte le persone che lo amavano.

    Si. Torna ad essere quell'uomo. Quello che eri nelle arene. Il diavolo del sangue, Chii no Akuma.
    Erano anni che non sentivo quel nome... e sia. Sarò Chii no Akuma per l'ultima volta. Affronterò questo nemico e morirò combattendo. Forse così la mia vita avrà avuto senso.

    Bene. Domattina alle 9:00 al palazzo riceverai il tuo briefing.

    Aizen uscì dalla stanza, lasciandomi solo e ancora più disperato. Era veramente quella la soluzione? Tornare ad essere il campione dell'arena? Il diavolo del sangue, come mi chiamavano? Non lo desideravo... avevo compiuto le più grandi nefandezze che l'essere umano avesse mai potuto concepire con quel titolo... avevo ucciso, torturato, stuprato, distrutto, tagliato, tranciato, scarnificato, sventrato, dissanguato. Non ero umano, fino a quando... fino a quando non intervenne Shu, che mi sconfisse e mi salvò da quello che era un vero e proprio inferno sulla terra anche se non me ne sarei reso conto per altri anni.

    In un certo senso ero quel "demone" anche quando ero un ninja... un demone che si era spezzato quando avevo conosciuto lei, Yui Kakita. La fredda Kunoichi della nebbia, il cui amore aveva sciolto il ghiaccio che avevo nel cuore. La stessa donna la cui vita io avevo spezzato a causa della mia incapacità. Non passava giorno in cui non rimpiangevo la mia inutilità... ed ora... ora senza la Satetsu... ero ancora più inutile e debole.

    Non mi accorsi neppure della ragazza che entrò nella stanza, non mi accorsi neppure delle lacrime e del muso che le imbrattavano la maglia, non capii neppure che aveva raccolto per ore il coraggio per entrare, per cercare di sorridermi.

    Shinichi...

    Non la sentivo neppure, chiuso in me stesso. Si sedette, con grande difficoltà data la sua disabilità, sul letto trascinandosi dalla seggiola d'oro sul duro e freddo materasso dell'ospedale.

    Fa freddo qui dentro, eh...

    Vedendo che non rispondevo Miyako mi abbracciò

    Ehi, Shinichi... grazie di avermi salvato.

    Io non ho fatto nulla... è stato Febh-san a salvarti.

    Non essere stupido. Se non fosse stato per te chi ti dice che Febh-san non mi avrebbe semplicemente sacrificato per uccidere tuo nonno?

    Miyako, se non fosse stato per me tu neppure ci saresti venuta a Sutonkamo... è tutta colpa mia quello che è successo.

    Non devi dire così. Anch'io avrei fatto lo stesso. E poi non mi hai costretto. Ho scelto di seguirti in quel viaggio. Quindi se io sono stata in pericolo... la colpa è solo mia. Anzi forse... se non fossi venuta saresti stato più concentrato... forse... non ti saresti fatto catturare e, forse, ora avresti ancora i tuoi poteri. Forse... è stata colpa mia, Shinichi.

    Avrei ricambiato l'abbraccio della ragazza, piangendo anch'io

    Non ci pensare neppure! La colpa è stata solo mia! Io ho deciso di rubare dalla cassaforte di Aizen, io ho deciso di andare a Sutonkamo. Tu sei stata solo trascinata da me. In un certo senso... ti ho costretta a venire.

    E adesso... che vuoi fare? Non voglio che tu cambi Shinichi. Non voglio che tu faccia quello che ti ha detto Aizen. Voglio che tu resti questo Shinichi... lo Shinichi che conosco, lo Shinichi che... a cui voglio bene.

    La principessa sospirò. Era arrivato il momento per lei di fare quella proposta, quello a cui aveva pensato tutto quel tempo.

    Ascolta... io ho nel mio corpo un grande potere. Lo sappiamo. Sfruttalo. Ti darò volentieri il potere della sabbia dorata. So che lo useresti meglio di quello che potrei fare io. Io... la uso solo per far arricchire mio padre. Tu le daresti il suo giusto valore... Tu la useresti per combattere per il clan e per Suna. Faresti molto di più di quello che potrei fare io. E' per questo che ho voluto diventare una kunoichi, per dare più dignità a questo potere ma... se lo useresti tu... sarei felice. Sarei felice di sacrificarmi per darti una nuova opportunità per essere un ninja... per essere felice, Shinichi.

    Ero seriamente commosso, come non mi era mai successo nella vita. Davvero era disposta ad un tale sacrificio? Per me? Che avevo fatto io per lei? L'avevo solo messa in pericolo!

    No, Miyako... non posso! Perché faresti una cosa simile?

    Beh, ecco replicò lei imbarazzata nessuno mi ha mai chiamato "la sua fidanzata", ecco.

    E tu saresti disposta a sacrificare il tuo dono... per questa sciocchezza? le diedi un buffetto sulla testa

    Ahi! Mi hai fatto male!

    Stupida... stavo solo scherzando. Era un modo per non farli concentrare su di te... perché ecco... si... ti voglio bene ma... fidanzata? Chi mai ti vorrebbe? E come potrei farmi vedere in giro con tutti che saprebbero che ho rubato le abilità di una... storpia. E... poi... le mie fidanzate fanno una brutta fine. Non potrei sopportare di perdere anche te, Miyako.

    Davvero sono questo per te? Solo una povera piccola storpia? Per questo non vuoi che ti aiuti?!

    La principessa si era decisamente arrabbiata, non l'avevo mai vista così furiosa. L'abbracciai a forza, ma senza farle male, stringendola a me.

    No. No. Zitta. Non volevo dire questo. Mi dispiace. Sono uno stupido. Perdonami... tu... tu sei la persona più importante per me, Miyako. Ma... devo lasciarti andare. E' meglio così. Ti farei solo soffrire... o peggio... potrei farti quello che è successo...

    A Yui?

    rimasi stupito... sapeva di Yui?

    Ti ho sentito dire quel nome ogni tanto. So che è una donna che amavi. Che è successo? Che le hai fatto? E cos'è quello che ha detto Aizen prima? Quel... demone di qualcosa?

    Non... non voglio che tu lo sappia. E'... la mia parte più oscura. E' ciò che ero, e ciò che sarò perché è questo che mi è stato chiesto Miyako. Io morirò presto. Diventerò il demone e morirò in battaglia... per questo ti dico di lasciarmi perdere, di andare a vivere la tua vita perché io non sono degno di esserti a...

    uno schiaffo fortissimo mi interruppe, dato da una Miyako che piangeva e completamente rossa

    Non sei tu a decidere quello che io faccio o non faccio, Shinichi Kurogane!

    rimasi nuovamente stupito da quella reazione, che non mi aspettavo per niente da parte sua.

    Ti ho detto di dirmi che cos'è questa storia, e tu me lo dirai! Capito?! Non me andrò di qui finché non saprò tutto! Non mi interessa della tua parte oscura, non mi interessa se ami un'altra donna, non mi interessa quello che ti ha detto Aizen! Non me ne frega nulla di quello che tu pensi sia meglio per me! Io sono Miyako Kurogane, e sarò io a decidere quello che è meglio per me! Hai capito?! Anche se quello che deciderò sarà una cosa stupida come voler bene ad uno stupido idiota come te!

    Devi sempre averla vinta tu eh...

    Si! E stringimi... che fa freddo qui. Stupido Shinichi che ha rotto la stupida finestra.

    Se vuoi... la richiudo in qualche modo.

    No... resta qui con me.

    Sei veramente impossibile a volte...

    Le raccontai tutto. Della mia nascita sapeva già qualcosa per aver letto la lettera di mio padre, ma mai avrebbe immaginato il resto. I resti di mia madre, che cercò di ripararmi dalla fredda notte del deserto coprendomi con le sue stesse viscere mentre spirava: il primo ed unico atto d'amore di una madre verso suo figlio.

    Come venni ritrovato dal mio patrigno, un essere bieco e crudele che mi crebbe come uno schiavo fino a quando non fui in grado di combattere. Come divenni un gladiatore, e come, per guadagnarmi l'affetto inesistente di un padre dal cuore di pietra cominciai a ferire. Ferire, ed uccidere. Le raccontai di come non avessi mai avuto un vero nome, io ero solamente "coso", "rifiuto", "scarafaggio", "accattone" e come poi divenni "campione", "grande", "bomberone" (soprannome che non avevo mai capito) e alla fine... quando capii che non avrei mai guadagnato l'affetto di nessuno a questo mondo divenni sadico e crudele.

    Fu così che nacque... Chii no Akuma, il diavolo del sangue. Venni chiamato così perché lasciavo sempre l'arena bagnato totalmente dal sangue dei miei avversari. Uomini, donne, animali non era importante. Prima o poi tutti venivano sgozzati come maiali ed il loro sangue usato per ricoprire il mio corpo della loro linfa vitale. Avevo 7 anni la prima volta che mi venne dato quel soprannome, e già ero avvezzo ad uccidere. Col tempo quel nome crebbe, la sua fama nelle arene del deserto era ancora nota nonostante fossero passati ormai più di 5 anni dall'ultima volta che avevo calcato il suolo di quelle arene.

    Le raccontai di Shu, e di come era stato incaricato da Aizen di cercarmi. Di come riuscì a trovarmi e a sconfiggermi. Di come mi convinse a venire a Suna. Di come mi addestrò alle arti ninja. Di come venni ritrovato e portato da Aizen, che mi raccontò quella dolce bugia sulla mia nascita, e di come mi fece risvegliare i poteri dei Kurogane. Raccontare quella parte fu molto dura per me, non ce la facevo. Miyako lo capì e mi disse di saltare quel racconto. Le raccontai allora di come scalai velocemente i ranghi accademici, di come avevo partecipato alla battaglia dell'accademia, di come avevo incontrato Shura Onigawa. Di come divenni Chunin, assaltando l'organizzazione Karasu. Del mio primo incontro con Kojiro, che di recente avevo sconfitto e a cui avevo dato una possibilità di redenzione: un'altra anima ammaliata da quella flebile fiamma che era Shinichi Kurogane.

    Ed infine... le raccontai di Yui. Di come ci incontrammo, grazie ad un amico comune. Di come ci innamorammo. Sentivo che Miyako trasalì nel sentire come pronunciavo il suo nome, di come la descrivevo: una Kunoichi fredda ma piena di vita, non dissimile da come ero io al tempo.

    Mi fermai per un attimo... forse non avrei dovuto proseguire. Quasi singhiozzando fu lei stessa ad invogliarmi a continuare.

    Le raccontai di come ci frequentammo e di come avevamo preso la decisione di sposarci. Di come furono felici le nostre famiglie, perché vedevano che il nostro era un'amore sincero. Di come decidemmo di fare quell'ultima, fatale, missione assieme.

    La missione in cui lei morì per mia mano, a causa di un errore. Un errore che oggi non avrei commesso, un errore che mi aveva spinto a rifuggire la vita del ninja, un errore che mi aveva spinto maniacalmente a trovare sempre più indizi, a vedere sempre più a fondo nell'animo umano. Dovevo impedire che succedesse ancora, forse se ci fossi riuscito... forse... mi sarei potuto perdonare, anche se sapevo che non sarebbe mai successo.

    La morte di Yui mi aveva distrutto... ed ero ancora quel Shinichi, quel ninja rotto dentro il cui cuore non si era mai riparato...

    Mi... mi dispiace tanto Shinichi. Non avrei dovuto far riemergere questi brutti ricordi.
    No, è stato meglio così. Ora posso... posso finalmente lasciarmi tutto alle spalle. Posso fare quello che mi ha chiesto Aizen. Posso tornare ad essere il demone...

    No!

    Come?

    Non te lo permetterò, Shinichi! Non voglio... non voglio che tu torni così. Voglio che tu sia sempre lo Shinichi che ho conosciuto. Lo Shinichi che è sempre la persona più intelligente, ma anche la più stupida che io conosca. Non devi cambiare. Non capisci che sei meglio di quel "demone"? Non capisci che anche Yui vorrebbe... anche lei vorrebbe che tu non tornassi indietro? Ti prego... se non vuoi farlo per me, se non mi vuoi bene a tal punto da essere lo Shinichi che... lo Shinichi che... almeno... fallo per lei. Onora la sua memoria essendo il miglior ninja che puoi essere.

    Che senso ha, Miyako? Yui è morta, non c'è più... quella parte della mia vita è conclusa. Non mi resta più nulla... non ho più il potere della Satetsu, non sono più un Kurogane... forse, non lo sono mai stato.

    Non importa Shinichi. Non importa se tu non sei più un Kurogane. Ci sono io qui, Shinichi. Ti resto io. Fallo per me. Ti prego... fallo per me... io...

    e a quel punto, disse quelle parole. Quelle parole che mai mi sarei aspettato uscissero dalla sua bocca. Delle parole gravi, a cui quasi non volevo credere.

    Quelle parole cambiarono tutto. Piangemmo entrambi, forse capendo finalmente come tutto sarebbe stato incredibilmente più complicato da allora in avanti, ma forse anche più semplice.

    La presi tra le braccia e le nostre bocche si unirono, in un bacio d'amore e di passione come mai l'intero villaggio di Suna aveva mai visto, e mai avrebbe visto in futuro. In quell'unione di labbra si suggellò una solenne promessa, un dolce patto che mai si sarebbe infranto.

    Se ne è valsa la pena? Si, Aizen. Adesso posso dirlo... ne è valsa la pena.

    Shinichi...

    Non dire nulla, Miyako... mi hai... salvato. Grazie. Grazie a te...

    Shinichi...

    Grazie a te, mi sento di nuovo vivo, come non mi capitava da anni. Sarò l'uomo che tu vuoi che io sia... un uomo degno di te. Un uomo migliore.

    Shinichi, mi stai distruggendo la gamba!

    Senza accorgermene mi ero seduto sopra la sua gamba... non poteva sentire dolore ma... vidi che la gamba si stava gonfiando, quanto tempo era passato?

    Ah, scusa...

    E poi, Shinichi-baka. Non voglio che tu sia un uomo migliore. Voglio che tu... sia semplicemente tu. Ed ora portami da qualche altra parte, che sono stufa di restare qui dentro!

    Ai suoi ordini... desidera andare al Karaoke?

    Umm... è un divertimento molto... semplice... ma va bene. Solo perché è stata una giornata dura per te. Ti farò questa concessione.

    La presi tra le braccia, uscendo dall'ospedale attraverso la finestra rotta, col sorriso sulle labbra...

    Ancora non sapevo dove mi avrebbe mandato Aizen, ed i pericoli che avrei corso. Non sapevo se sarei morto o se sarei sopravvissuto alla terribile prova che mi attendeva. In quel momento non esistevano Aizen, non esisteva il clan, non esistevano le missioni.

    C'era solo Miyako. Lei era il mio universo, ed io il suo.

    Ed entrambi sapevamo che ciò era buono.



    CITAZIONE
    OT

    Finalmente abbiamo finito.

    I feels, cazzo. I feels.

     
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28 replies since 30/9/2015, 19:37   274 views
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