Shi-e-En

[Free GdR aperta a tutti: Nuovo Anno]

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. -Max
        Like  
     
    .
    Avatar

    九代目水影 - Kyuudaime Mizukage

    Group
    S. Mod
    Posts
    29,631
    Reputation
    +1,307

    Status
    Anonymous

    Shi-e-en

    Ostaggio



    Lei non prese affatto bene la dislocazione, fisicamente parlando. Apprezzò il tentativo, era evidente che ammirasse l'arte che avevo appreso, tuttavia il suo corpo – come poteva capitare per chi non era abituato – non poté sostenere bene lo sforzo di tenere tutto dentro. La vidi piegarsi in avanti, prostata dalla nausea, ed immediatamente mi chinai al suo fianco. Passai le mani su i suoi capelli per tenerli indietro e le tenni la fronte premurosamente.
    Ero dispiaciuto che la dislocazione avesse avuto questo spiacevole effetto su di lei, ma in effetti l'alternativa era una caduta da diversi metri d'altezza. Forse, per il pericolo scampato, quello poteva essere un prezzo ragionevole.
    Ci volle qualche minuto prima che lei si riprendesse. Anche dopo che l'attacco fu un ricordo rimase come prostrata per un po' prima di mettersi a sedere. Era evidentemente imbarazzata, nella penombra potevo quasi vedere il suo rossore illuminarne i bei lineamenti.
    Stai meglio? chiesi, tenendo le mani unite. Lei parve poi, solo a quel punto, ricordare ciò che avevo detto. E la sua rivelazione – che potevo prendere come sincera – mi lasciò scosso, nel profondo. Non aveva mai recitato?
    Rimasi in silenzio, quasi religioso, ascoltando le sue parole. Ascoltando quelle parole che io avevo voluto sentire e rendendomi conto che lei era davvero sincera in quella farsa.
    Perché non poteva mentire. Perché suo padre, altrimenti, l'avrebbe scoperta. Anche i miei genitori erano mercanti, di una razza ben più infame rispetto alla nobile casata di Shizuka. Anche io non potevo mentire davanti a mio padre: mi avrebbe certamente scoperto. Potevo cercare di raggirarlo con atteggiamenti indiretti che gli venivano riferiti, tuttavia come avevo già avuto modo di pensare, non avevo mai recitato.
    Forse la mia recita era un'altra. Un errore dovuto al fatto di sapere che quella fosse davvero una maledetta farsa. Sono un idiota. Dissi con la naturalezza di chi dice ciò che aveva mangiato a pranzo.
    Non ho mai voluto erigere muri, Shizuka... io non avrei mai immaginato che tu avessi deciso di agire così. Così come tu forse non puoi sapere che è lo stesso per me. Risi appena, pensando alla situazione. Non sapevo quali erano i confini che volevo superare perché sinceramente volessi farlo e quelli dietro i quali dovevo nascondermi per far apparire convincente la situazione. Sono stato un idiota a non rendermi conto che coincidevano. Ma come te, non ho mai finto. Non me ne hai dato modo. Al massimo sono stato troppo cauto per non recarti offesa.
    Allungai piano una mano, sfiorandole una ciocca di capelli castani con la punta dell'indice, per poi accarezzarla dolcemente tra l'indice ed il pollice. Sorrisi in maniera dolce, dunque con le stesse dita sfiorai appena la sua guancia in un gesto affettuoso e per niente invadente. Niente più muri. Promesso.
    Ed a quel punto, senza potermi più trattenere oltre, complice il fatto che fossimo finalmente lontani dagli occhi di Ritsuko, Baiko, Toshiro e tutto il resto del suo albero genealogico le diedi un bacio, tenero e breve, sulla fronte. Ero certo che in quel momento, Ritsuko, ovunque fosse, sarebbe stata colta da un improvviso istinto omicida apparentemente ingiustificato.



    Ora, tornando alla scimmia, Shizuka non la prese per niente bene l'essere palpeggiata. Così come non prese bene il fatto che l'avessi lasciata andare. Un'espressione di puro terrore nacque sul mio viso vedendo la sua alquanto esagerata reazione, e non riuscii a trovare alcuna differenza tra lei ed Heiko.
    Quanto mi sentii solidale con Toshiro in quel momento! Era un'autentica furia. Qualcosa di inimmaginabile, mi terrorizzava. Shizuka... calmati... è una scimmia con qualche problema... Parole al vento. La sua guerra era iniziata ed io avrei dovuto combatterla al suo fianco.
    Altrimenti sarebbe finita molto. Molto. Molto. Male.
    I suoi occhi me lo dicevano, dandomi conferma delle sue intenzioni nocive. Ok, allora, andiamo ad impagliar primati! Esclamai, come se fosse la cosa più giusta da fare. Certo, dall'infuriato punto di vista della nobile Kobayashi era certamente così. Non ero certo che fosse così anche per me.
    Erano scimmie e quella che avevano incontrato aveva ovviamente un qualche problema. Forse era ubriaca, o peggio, comunque avevamo visto chiaramente entrambi che il primate aveva con se una boccetta vuota. Solo i Kami potevano sapere cosa fosse accaduto. Tuttavia dinanzi a tale furia distruttrice che potevo fare se non obbedire mestamente?


    Così dopo cinque minuti eravamo sotto l'Arco dell'Inizio e Shizuka aveva spaventato tutti. Uomini, donne e bambini che restavano a distanza di sicurezza da quella donna così bella eppure così pericolosa. Io zampettavo malamente al suo fianco, senza tentare di calmarla, certo che qualsiasi tentativo si sarebbe potuto risolvere con la mia morte imminente. Solo dopo un po' raccolsi abbastanza coraggio da dire una parola.
    Ehm... Shizuka... stai spaventando i bambini... Di fatti un gruppetto di tre bambinetti di circa otto anni era scappato quasi piangendo quando la furia distruttrice di Shizuka si era prospettata davanti loro con una occhiata a dir poco incenerente.
    Mentre dicevo quella cosa un rumore attirò la mia attenzione. Rapidi passi provenienti dall'alto. Dall'alto? Rapidamente alzai lo sguardo e vidi non una, ma ben sei scimmie capeggiate dalla stessa screanzata che aveva usato il seno di Shizuka come appiglio. Il “capo” urlò qualcosa e le altre risero. Cosa si stessero dicendo era per me un mistero ma a dirla tutta anelavo davvero a saperlo.
    EHI TU! indicai la scimmia con l'ampolla in mano. VIENI SUBITO QUI! urlai, ma dentro di me pensavo “fuggi, sciocca!”
    La scimmia mi fece una sonora pernacchia in risposta, dopodiché si voltò mostrando insieme alle sue compagne le sue rosee natiche al mondo. Molti risero, ma ero certa che Shizuka avrebbe potuto reagire molto male a quella situazione.
    ... Vuole morire male... Dissi in un sussurro, deglutendo. Allungai una mano alle mie spalle, cercando un braccio di Shizuka, toccandolo con la punta delle dita. Ehi, qui temo che la situazione peggiorerà presto... dici che è una mia impressione o quella si è portata i rinforzi? Ah, il trucchetto di prima, vorrei tenerlo segreto per un po'. Sussurrai. Oltre a Shizuka nessun altro al mondo conosceva il mio talento.
    L'avevo tenuto nascosto a lungo proprio per poterlo usare come attacco a sorpresa in caso di necessità. Nemmeno Raizen poteva immaginare ciò! Cosa stanno...
    Tre scimmie, delle quali nessuna era quella che stavamo cacciando, saltarono dal tetto e si arrampicarono sull'Arco con estrema rapidità. Agili come solo delle scimmie potevano esserlo raggiunsero la sommità dell'arco e lì fecero qualcosa che inizialmente non compresi. Vidi alcune cose cadere, una specie di informe massa marrone.
    Cos... Misi un braccio attorno alle spalle di Shizuka, spostandola da lì mentre una poltiglia melmosa cadeva in terra. Sarebbe proprio caduto su di lei! Sulle prime sospettai che fossero escrementi, ma mi resi conto che per fortuna non erano arrivate a tento.
    Era fango.
    ... Ok è ufficiale, ce l'hanno con te. Via di qui! Presi per mano Shizuka e la tirai via dall'arco mentre le altre tre scimmie si affiancavano a noi, seguendoci rapidamente di tetto in tetto. Vieni! Improvvisamente girai in un vicolo scarsamente affollato e lì saltai immediatamente sul tetto (dopo aver lasciato la mano di Shizuka). A quel punto tracciai un sigillo proprio dov'ero atterrato e raggiunsi le scimmie che nel mentre si erano voltate a guardarmi.
    Voi...
    Ora vi starete chiedendo perché Masaki Kurogane si stava infuriando.


    Semplicemente era giunto alla conclusione che quella scimmia aveva trasformato Shizuka in un Oni Sanguinario proprio nel momento che aveva atteso da settimane! Le scimmie iniziarono a roteare su loro stesse, incuranti delle mie minacce. Voi me la pagherete. Dissi a denti stretti, quasi in un sussurro. Me la pagherete molto cara... avete rovinato... grrr.
    Scattai, rapido come il vento, proprio sull'impudica scimmia che tuttavia era già caduta nuovamente per strada. Così, senza lasciarmi sfuggire l'occasione ne afferrai un'altra che continuava a girare su se stesso, stringendola per le braccia saldamente. AH! Un ostaggio! Dissi, mentre la prima scimmia mi guardava dal basso verso l'alto senza apparentemente capire. Allora bestia malnata, vieni qui? Devi espiare il peccato di aver toccato la MIA fidanzata!


    Ed ecco lì.


    I più potenti Principi mercanti del Paese del Fuoco alle prese con tre scimmie. Una delle quali tenuta in ostaggio. La reputazione dei Kurogane era in pessime mani.
    Per fortuna che quelle stesse mani volevano distruggerli.

     
    .
70 replies since 8/12/2015, 18:43   2022 views
  Share  
.