Shi-e-En

[Free GdR aperta a tutti: Nuovo Anno]

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  1. -Max
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    九代目水影 - Kyuudaime Mizukage

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    Shi-e-en

    II



    Ayame, quando uscì dai capannoni del gioco era alquanto soddisfatta. Ghignava quasi divertita mentre l'enigmatico cartiere del Kokun no Tou scuoteva il capo quasi disperato. L'aveva spennato. Stanca, aveva deciso di puntare tutto ciò che aveva ancora dei gettoni che le avevo dato e che era riuscita a portare a poco più di seimila e quando una coppia di sette aveva fatto capolino immediatamente aveva chiuso il gioco e portato a casa una vincita più che notevole. Con tutto ciò che aveva vinto decise di prender soldi più che oggetti e quando tornò per consegnarmeli si trovò davanti ad una scena alquanto imbarazzante.
    Hoshikuzu ballava, nudo, assieme ad un tizio vestito in maniera tribale, altra gente e tre scimmie. Yogan era fortunatamente atterrata e stringeva tra le braccia Nana mentre Jukyu era in braccio a me.
    Entrambi avevamo messo una mano sugli occhi delle bambine e ci stavamo allontanando rapidamente verso Ayame la quale, perplessa, fissava la scena.
    Ma cosa... perché Hoshikuzu è... nudo?mi chiese Perché c'è un tizio conciato strano che suona il tamburello? continuò E Jukyu e Nana hanno visto qualcosa?
    Una scimmia ha rubato l'accappatoio ad Hoshi, che non portava il costume sotto. Poi, io ho coperto gli occhi di Jukyu ma Yogan non è stata così veloce con Nana... vero, Yogan? lanciai uno sguardo alla dragonessa, di sbieco.
    Lei fece finta di nulla, non comprendendo ancora il motivo della critica.
    Non capisco perché coprire gli occhi alle bambine. Non mi sembra che ci sia qualcosa che possa farle male. lei, del resto, non aveva il senso del pudore umano. I vestiti erano orpelli alla sua forma umana che indossava per confondersi tra le persone. Se non li avesse avuti per lei non avrebbe fatto alcuna differenza.
    ... Yogan... il tono di Ayame era candido. Motivo per cui, sia io che il drago sentimmo un brivido freddo lungo la schiena. La giovane donna allungò le mani e prese Nana dalle braccia di Yogan che però semplicemente rideva per la scena.
    Ahah mamma, dovevi vedere quello con i capelli rossi, aveva un vassoio in mano e poi puff! Una scimmia gli aveva rubato il vestito ahaha. Fortunatamente la bambina sembrava più divertita che preoccupata. Yogan a quel punto, sapendo d'esser salva, si allontanò avvicinandosi a Kigeki.
    Si chinò su di lui e lo prese tra le mani, troppo veloce affinché il piccolo potesse allontanarsi.
    Tu, palla di pelo. Yogan lo annusò attentamente. La smetti di pensare che voglia mangiarti? Dai su, non mangio chi sa parlare. Dunque lo rimise a terra, dandogli una pacca leggera sulla piccola testa. Dai su, perché non vai dalle bambine lì? Non avere paura. Yogan era sincera. Certo, godeva nell'essere spaventosa, ma quella bestiola era così piccola che provava vergogna del fatto che lui fosse così spaventato da lei.
    Se Kigeki si fosse avvicinato avrei lasciato Jukyu con lui così come Nana e con Ayame mi sarei avvicinato alla scena mentre Yogan tornava dalle bambine. Provava per loro un affetto quasi fraterno. Forse perché erano le mie figlie e lei comprendeva i miei sentimenti quasi fino ad esserne toccata. Le bambine, del resto, ricambiavano quell'affetto. Erano passati i giorni in cui temevano la vera forma della dragonessa e quando avevano scoperto che ora poteva essere grande quanto loro e dunque passare molto più tempo in casa ne erano rimaste felici. Ormai Yogan era “Yogan-nee-chan” per loro.
    Un appellativo decisamente poco adatto ad un drago in grado di incenerire qualsiasi cosa gli si parasse di fronte.
    Afferrai la scimmia con l'accappatoio di Hoshi e lo afferrai, avvicinandomi dunque a Nakora... sempre se non si fosse unita alle danze sfrenate. Nakora potresti ridarlo ad Hoshi appena finisce le danze? dissi allora Dunque, vivete insieme? Credo che la storia sarebbe davvero interessante, trattandosi di Hoshi. Non me l'aspettavo. Comunque, no, come puoi vedere ho portato tutta la truppa con me.
    Itai? Ayame si riavvicinò a me. Passò un braccio attorno al mio, cercando di non ridere per ciò che vedeva.
    Lei è mia moglie, Ayame. Poi quelle due bambine identiche che giocano con Kigeki sono le mie figlie. Quella coi capelli rossi invece è un drago. Non farti ingannare dalle apparenze, è solo la sua rompiscatole forma umana. Glie ne dici sempre di tutti i coli, povera Yogan. Nakora, molto piacere. Disse Ayame, presentandosi in maniera del tutto informale. Ah amore, ho vinto un bel gruzzolo. EH? Dissi mentre Ayame mi mostrava due rotoli di banconote sonanti.
    Il banco non vince sempre a quanto pare. E mi diede un bacio sulla guancia.
    Purtroppo per me... non senti... eh? FEBH? Il terrore mi prese mentre vidi l'uragano otese abbattersi con un'espressione orrifica in volto. Non avevo notato il pollo.
    Ma l'otese era già scomparso. Ayame si era aggrappata al mio braccio, alquanto atterrita.
    Dimmi che non si scatena ora. ... Non posso assicurartelo.
     
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