Shi-e-En

[Free GdR aperta a tutti: Nuovo Anno]

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  1. Yusnaan
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    ehm...da qualche parte

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    Parlato Ryuu
    Parlato Keiko
    Signora Anziana


    Shi-e-en

    La vecchia e la tamarra


    La serata non stava procedendo per niente nel migliore dei modi e dopo non essere stato in grado di vincere qualche bel premio per Keiko, aveva finito per fare anche una brutta figura al gioco, perdendo inesorabilmente fino all'ultimo dei suoi gettoni speciali e rimanendo al verde. Ormai non sapeva più cosa inventarsi e cominciò a cadere in disperazione, ma per fortuna ci fu la sua amica a confortarlo, stringendolo forte a sé e parlandogli dolcemente con una voce da bambina.
    Nonostante pensò di non aver fatto una buona impressione fino a quel punto, l'abbraccio di Keiko gli fece guadagnare sicuramente molti punti, sentendosi completamente risollevato, ma senza darlo a vedere per continuare la scena penosa che tanto impietosiva la dolce ragazza.
    Diamine...se ero più basso potevo appoggiarmi io a lei e mettere la testa tra le...
    Assorto nei suoi pensieri, fu fatto tornare alla realtà da Keiko stessa che gli ricordò che non potendo più continuare a giocare, l'uomo del banco gli stava facendo cenno di spostarsi per far spazio ad altri giocatori, quindi a malincuore dovette alzarsi da quella comoda posizione e cominciare a raccattare tutte le loro cianfrusaglie.
    Tra il pony di peluche, il sacchetto di plastica col pesce rosso ed il piccolo scatolo con dentro l'anatroccolo ormai addormentato, già avrebbero avuto entrambi le mani ingombrate, ma avrebbero dovuto organizzarsi per bene e riuscire a posizionarsi tutti gli altri pacchetti sulle braccia così come erano riusciti a fare durante il giro di bancarelle, sistemandoseli a mano a mano come i pezzi di un puzzle. Durante il primo tentativo finirono per far cadere l'anatroccolo tra i capelli di un'anziana signora, la quale non poté reagire in altro modo se non starnazzando esattamente come cominciò a fare il povero animale finito tra le grinfie di quell'improponibile e completamente esagerata acconciatura che sembrava un polpo gigante andato a male.
    Fortuna che i riflessi pronti di Keiko, che aveva ancora le mani libere, riuscirono a calmare la furia della bestia inferocita ed a riprendere anche l'anatroccolo dalla sua testa, ma non mancarono i soliti insulti da vecchio che la signora rivolse ad entrambi.
    State più attenti, delinquenti! Voi non dovreste essere neanche qui, a quest'ora, andate a dormire.
    Ma pensi lei ad andare a dormire, nonna, che a quest'ora le si freddano le ossa.
    Oh-ho.

    Tutti hanno un lato del proprio carattere completamente differente dal resto della propria personalità che salta fuori in certe occasioni, e purtroppo quello della dolce e tenera Keiko si manifestava quando aveva a che fare con persone antipatiche, situazioni in cui faceva emergere tutto il suo lato tamarro e del tutto privo di finezza. In più, Ryuu sapeva bene che una cosa che la ragazza non riusciva proprio a sopportare erano gli anziani che stavano tutto il giorno a rimpiangere il loro vecchi tempi ed a lamentarsi dei giorni moderni ed i giovani, quindi da una cosa del genere non poteva venirne fuori proprio niente di buono. Le 2 donne cominciarono ad alzare sempre di più la voce e la pesantezza delle parole ed il povero ragazzo cercava di pensare in fretta ad un modo per fermarle prima che si arrivasse all'irreparabile, ma senza successo.
    Cos'è, questa stanza non è abbastanza grande per far entrare dei turisti al di sotto dei 190 anni? Al posto tuo sarei più preoccupata che quel merdoso parrucchino pieno di pulci non mi caghi in testa.
    Lo sai, potrai anche essere vestita come una donna elegante, ma rimani pur sempre una mocciosa irrispettosa e viziata!
    Brutta troia di una mummia decomposta, ora ti faccio vedere io!!
    La giovane aveva già iniziato a togliersi gli orecchini e prepararsi a fare a botte con la vecchietta, quindi a quel punto Ryuu si vide costretto ad intervenire, prendendo al volo tutti i bagagli, il paperotto in testa, la busta del pesce rosso stretta fra i denti, e sollevando Keiko sulla sua spalla per portarla via alla svelta prima che facesse ulteriori danni. Si allontanò il più veloce possibile dalla zona di guerra, per quanto fosse rallentato non poco dall'incredibile peso che stava trasportando.
    Come, prego?!?
    No, no, intendevo per i bagagli.
    Ah, volevo ben dire.
    Quando finalmente stabilì che si fossero allontanati abbastanza dalla vecchia che Keiko aveva quasi preso a pugni, si ritrovarono nei pressi dell'uscita della sala da gioco, ma ancora immersi nei tavoli sempre pieni di giocatori più o meno accaniti, e fu in quel momento che Ryuu si scaricò di tutto quello che aveva faticosamente portato lasciando cadere tutto dalle sue braccia e poggiando anche la ragazza in terra, sentendosi decisamente più leggero e riprendendo affannosamente fiato per lo sforzo appena fatto.
    Non è stato affatto necessario, avevo tutto sotto controllo.
    Si...è quello che mi preoccupava.
    L'anatroccolo che ancora si trovava tra gli scombinati capelli di Ryuu cominciò a starnazzare per farsi notare da quella che ormai riconosceva come sua mamma e solo dopo che questa tese entrambe le mani verso di lui, saltò "vigorosamente" dalla sua posizione fino ad atterrare dolcemente sulla sua meta, dopo aver anche sbattuto inutilmente il suo paio di ali ancora spennate nel tentativo di planare.
    Oh, si, vieni da mammina, quella vecchia mummia ti ha spaventato, eh? Povero piccolo.
    La scena agli occhi del giovane era strana e tenera al tempo stesso, ma non aveva voglia di starsene ancora in quella sala dove si erano fatti già notare fin troppo. Mentre cercò nuovamente di raccogliere tutte le loro cianfrusaglie per prepararsi ad uscire, però, con la coda dell'occhio riuscì a distinguere tra la marea di gente che aveva attorno, una figura piuttosto familiare a pochi passi da lui, che dapprima non riuscì ad abbinarla a nessuno dei suoi conoscenti, ma che dopo qualche istante passato ad osservarlo per bene, riconobbe in essa un suo vecchio amico. Quei vestiti e quel velo davanti agli occhi non gli lasciarono dubbi: era Haruki, il monaco cieco incontrato qualche mese prima durante l'anniversario della fondazione dell'accademia, come avrebbe potuto dimenticarselo.
    Incontrarlo di nuovo gli diede una grande gioia, come se fossero grandi amici anche se non si videro per più di una frazione di serata, poiché in quel poco tempo che avevano avuto occasione di conoscersi si erano trovati subito in sintonia, aiutandosi anche a vicenda dopo uno spiacevole incontro con altri ragazzi. Se fosse stato lui ad accorgersi per primo della presenza della presenza dell'altro (cosa difficile visto il fracasso fatto poco prima) gli si sarebbe avvicinato immediatamente dopo aver preso da terra tutto quello che si stavano portando dietro e informato Keiko della notizia, bussandogli sulla spalla e salutandolo amichevolmente.
    Vieni con me, ti voglio far conoscere una persona. Dai, prima che va via....Ciao Haruki-kun! Non so se ti ricordi di me, ci siamo incontrati alla festa per l'accademia a fine estate. Sono quello che era stato schiacciato dal panda di peluche. Ha ha ha Avrebbe detto sorridendo, ma un po' imbarazzato.
    Sei stato cosa?
    Niente.
    Se la risposta fosse stata negativa, gli avrebbe menzionato altri particolari della sera in cui si conobbero, come quando si scontro con quegli altri 2 tizi, o quando vinse il secondo premio all'estrazione, esattamente come lui.
    Una volta che avesse capito con chi stesse parlando, Ryuu sarebbe passato a presentargli la sua amica.
    La voce che hai sentito è della mia ragazza. Cioè, non è la mia ragazza, è una ragazza. O meglio, stiamo insieme...però solo per la festa. Magari anche dopo, però...
    Dai, stai zitto, stai facendo un casino. Molto piacere, Keiko Mori.
    Avrebbe detto con voce molto dolce la ragazza. Era stupita dal fatto che quel ragazzo così giovane fosse cieco, ma non era certo la prima volta che ne vedeva uno, avendo assistito per molto tempo suo nonno cieco dalla nascita, quindi non le provocava affatto imbarazzo stare in sua presenza. Subito dopo, Ryuu avrebbe notato anche la presenza del piccolo ragazzo biondo, salutando anche quest'ultimo ed allungandogli la mano aperta per farsi dare il 5.
    Yo, Shirai-kun. Come va?
    L'emozione del giovane di incontrare quelle sua vecchie conoscenze lo fece lievemente distrarre dalla montagna di roba che aveva tra le mani, non accorgendosi che mancasse qualcosa, forse il pezzo più importante di tutti...il pony di peluche era sparito.
     
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