Shi-e-En

[Free GdR aperta a tutti: Nuovo Anno]

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. **Kat**
        Like  
     
    .

    User deleted


    VII ~ Essere se stessi: Visita al Tempio del Drago d'Argento


    L

    a serata stava trascorrendo tranquillamente e serenamente, soprattutto dopo aver seminato Okada-Sensei. La Fuyutsuki non pensò minimamente alle infelici sorti del suo Sensei Accademico. Probabilmente ora si aggirava triste e sconsolato per le strade di Hotami o forse ardente di desiderio di vendetta era sulle tracce di Atasuke-sama. Entrambe le opzioni erano piuttosto plausibili, ma la studentessa aveva altro a cui pensare.
    L’attenzione di Ayuuki si spostò verso Hiro-kun, che sembrava seriamente in difficoltà o almeno così sembrava. Riusciva a malapena ad interagire con il suo futuro Maestro. Aveva chiesto direttamente all’Uchiha per diventare un allievo del Karyuuken durante l’inaugurazione. Ma da allora non aveva fatto molti progressi per entrare nelle grazie del serio e composto uomo. Forse sbagliava approccio.
    Cercò di trattenere una risata, assottigliando lo sguardo verso il confuso ed impacciato Genin. Cercava d’impressionare Atasuke-sama e venne ripreso ancora una volta per la troppa gentilezza che riservava per l’Uchiha. Era una scena alquanto divertente, ma essendo amica dell’Abe non poté far altro che intervenire per aiutarlo in qualche modo.
    - Uhm.. Hiro-kun dovresti essere semplicemente te stesso. - Alzò le spalle con naturalezza per poi cercare di dare una pacca sulla spalla dell’amico. - Devi essere gentile e rispettoso a modo tuo. Non permettere che gli altri modifichino la tua personalità.. altrimenti un giorno potresti non riconoscere più la tua immagine allo specchio! - La sua non era affatto una ramanzina, anzi. I teneri consigli di un’amica.
    - Forse le formalità non sono il tuo forte. Ma hai coraggio, umiltà e spirito d’iniziativa che altri Ninja t’invidierebbero. - Ovviamente lanciò un’occhiata anche all’Uchiha per cercare un valido alleato in lui. Non voleva che Hiro-kun sprofondi nella paranoia o nella depressione più totale per non essere riuscito ad impressionare il Maestro. - Sii te stesso. E sono certa che Atasuke-sama scoprirà le tue qualità nascoste e il tuo talento come ha fatto con ogni suo allievo. - Concluse con un solare sorriso. A quanto pare in quella testolina c’era un cervello pensante. I suoi atteggiamenti frivoli e il suo sorriso eternamente stampato sul suo volto, lasciarono trasparire anche un certo spessore.
    Fece un occhiolino all’Abe e gli diede un’altra pacca sulla spalla per risollevargli eventualmente il morale. Anche lei aveva notato i piccoli segnali nell’atteggiamento del Genin che celavano un profondo rammarico.
    Purtroppo quel barlume di serietà svanì dal volto della studentessa quando notò l’allieva prediletta del Karyuuken che arrossiva. Kasumi-san stava davvero arrossendo non appena il suo Maestro le porse quel semplice dono. Conoscere i “punti deboli” della propria nemica era il primo passo verso la vittoria. Quindi non riuscì a non trattenersi e lanciò qualche frecciatina alla ragazza dalla chioma scarlatta. - Suvvia.. non c’è nulla di male sai? - Inarcò un sopracciglio. Era pronta ad offrirle la sua spalla su cui piangere nel caso Atasuke-sama l’avrebbe respinta, più o meno. - Tutti abbiamo dei sentimenti. Dovresti lasciarti un po’ andare.. Kasumi-san. Altrimenti finirai per rimanere sola! - In realtà avrebbe voluto aggiungere ben altro. La ragazza si stava avvicinando pericolosamente alla soglia del rango di Zitella.
    - Sono certa che diventeremo ottime amiche. - Questo era un buon proposito per il nuovo anno. Anche se una sua amicizia con Kasumi-san era quasi impossibile. Era nata un’antipatia a pelle. Abbozzò un sorriso per seppellire l’ascia di guerra, almeno per ora.
    La Fuyutsuki, dopo aver rivelato i suoi buoni propositi per il nuovo anno, si allontanò per cercare qualcosa da bere. Era il momento di brindare. In realtà il suo obbiettivo primario era quello di riportare a casa Ai-chan, la Mukenin del villaggio di Konoha, e poter ricostruire la sua famiglia. Ma erano motivazioni troppo personali per sbandierarli ai quattro venti e non era pronta per affrontare un simile discorso a cuor leggero.
    Quindi ambiva a diventare Genin, perché sarebbe stato il primo passo per riportare a casa sua sorella maggiore. Era ancora ben lontana e le spalle di Ai-chan attualmente sembravano irraggiungibili.
    Ritornò dal gruppo con dei calici e una bottiglia di Sakè. Era stato difficile, molto difficile lottare per quella bottiglia già consumata per 3/4. Gli ospiti del Tempio del Drago d'Argento sembravano intenti a saccheggiare le tavole del Buffet. Era una continua lotta, che solo pochi sopravvivevano tra piatti di Hosomaki e calici di Sakè.
    - Ehm.. Atasuke-sama ormai dovresti conoscermi… - Lasciò in sospeso il discorso e alzando gli occhi al cielo. Forse stava per ricevere l’ennesimo rimprovero dal Maestro del Karyuuken? Più che una serata di festeggiamenti per l’uomo era una serata da balia per i due ragazzini. Si stampò un sorriso sul volto. - Ottengo sempre quello che voglio! - Lasciò intendere implicitamente che aveva sgattaiolato via con una bottiglia di Sakè sottraendola al tavolo. E poi tra il Caos generale manovre di questo tipo erano piuttosto semplici da attuare.
    Ampliò il proprio sorriso. - Bisogna brindare! - In realtà non era molto predisposta per il Sakè, lo beveva raramente solo in occasioni formali. Ma lo “Shi-e-En” sembrava l’occasione perfetta per stappare una bottiglia di alcolici. - Non esagereremo. Promesso! - Notando che l’Uchiha non sembrava affatto contento del suo furto.
    Notò il fare meticoloso e serio dell’uomo, dopo essersi appropriato della bottiglia dalle mani della Fuyutsuki. La ragazza non oppose resistenza, ma confidava nel buonsenso del Maestro. Il suo ottimismo non vacillò nemmeno quando il Chunnin fece svanire con la Tecnica del Richiamo la bottiglia. Un bicchiere di Sakè bastava ed avanzava, o almeno dal suo punto di vista. Alzò il calice in aria e lo accostò a quelli di Kasumi-san, Atasuke-sama ed Hiro-kun.
    - Molto bene! Kanpai! - Brindò insieme a tutti i presenti. Come aveva visto fare in queste occasioni deglutì tutto di un fiato il contenuto del suo calice. Gli occhi iniziarono e lacrimare e la gola era in fiamme. Non era molto forte, ma per qualcuno che raramente si avvicinava al mondo degli alcolici risultò abbastanza “pesante”. Tossì, riponendo a fatica il calice su un tavolo vicino. - Coff! Coff! Non mi aspettavo che.. Coff Coff! - Gli occhi le lacrimarono. Forse berlo tutto di un fiato non era stata una mossa saggia. Dopo alcuni secondi si riprese, anche se sentì il volto leggermente accaldato. - Non sono brilla! - Precisò prima che qualcuno avesse la brillante idea di riaccompagnarla all’albero di Hotami o tra le grinfie di Okada-Sensei.
    La Fuyutsuki fu ben contenta di seguire Atasuke-sama e Kasumi-san verso il Tempio dedicato al Drago d’argento, che secondo il Folkore popolare aveva creato le lande sommerse del Paese delle Sorgenti Termali. Gli occhioni della ragazza si soffermarono insistentemente sulle pareti della struttura e sulle eleganti decorazioni presenti all’interno. - Non vedo l’ora che arrivi il nostro turno! - Fece un saltello di gioia, stando ben attenta a non urtare nessuno. La fila sembrava molto lunga, più o meno. - Cosa riserverà il futuro per noi quattro? - Si, incluse anche la sua amica-nemica Kasumi.


     
    .
70 replies since 8/12/2015, 18:43   2022 views
  Share  
.