Shi-e-En

[Free GdR aperta a tutti: Nuovo Anno]

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  1. **Kat**
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    VIII ~ Cattivi presagi: 3° Premio!


    A

    pparentemente la quiete era ritornata all’interno del gruppo. Dopo aver scongiurato una nuova lite tra la Fuyutsuki e Kasumi-san e l’eccessivo formalismo di Hiro-kun che aveva stranito Atasuke-sama, il gruppo di Ninja si stava godendo il buffet ai piedi del Tempio del Drago d'Argento tra golose leccornie ed animati brindisi con il sakè. Stavano festeggiando tranquillamente lo Shi-e-En come tutti.
    Ma l’aspirante Genin non sottovalutò lo stato d’animo dell’Abe, che si alternava tra silenziose delusioni ed improvvisi sorrisi. Forse qualcosa ronzava nella sua testa, o semplicemente non aveva completamente apprezzato l’intervento dell’Uchiha e della Fuyutsuki. Dal canto suo la ragazza non aveva fatto altro che esprimere un proprio parere e consigliare ad Hiro-kun di essere se stesso sempre e comunque. Lei lo era sempre con chiunque e tutto sommato non era una frana a socializzare o ad interagire con le persone.
    Allargò un sorriso in direzione dei presenti, osservando con la coda dell’occhio il ragazzo dalla chioma rossa. Probabilmente c’era qualcosa che lo turbava e anche la sua risposta non fu molto convincente. Per ora lasciò correre, anche perché non voleva mettere ulteriormente in imbarazzo il suo amico. Alzò il calice insieme all’Uchiha per poter brindare.
    Quando furono in fila per poter incontrare i sacerdoti del Templio la ragazza si avvicinò maggiormente al Genin per assicurarsi che stesse bene. - Hiro-kun. - Cercò di porre una mano sulla sua spalla ed avvicinarsi al suo volto. Non poteva e non doveva mentirle. - Sicuro di stare bene? Ti vedo un po’.. - Cercò le parole giuste. - …Spento. Stai pensando a qualcosa in particolare? - Insomma era pronta ad offrirgli una spalla su cui piangere. Aveva visto fin troppe volte il ragazzo rabbuiarsi nel corso della serata. E voleva capirne il motivo, senza essere troppo invadente. Sperava di poter risollevare il morale dell’amico. Nel dubbio mostrò un solare sorriso.

    [ … ]

    Gli interni del Tempio del Drago d'Argento erano essenziali ed affascinanti. Poche erano le decorazioni e qua e là si potevano scrutare le timide figure di alcuni monaci. La Fuyutsuki fu rapita dalla bellezza e dall’imponenza di quella struttura, l’unica che poggiava solide radici su una pianta acquatica secolare. Tutta Hotami si ergeva su strutture galleggianti, tranne il Tempio dedicato all’antica divinità che secondo le leggende locali creò questo posto da sogno.
    Il Paese delle Sorgenti termali era sommerso per ampia parte. Eppure la bellezza esotica dei paesaggi, le calde e ristoratrici terme e i giochi d’azzardo erano una fonte di attrazione per molti curiosi ed ospiti illustri delle Cinque Terre Ninja. L’Estrazione della fortuna aveva attirato molti curiosi. Tutti desideravano conoscere il proprio futuro. Per questo la fila risultò piuttosto lunga e noiosa.
    Gli occhietti della Fuyutsuki s’illuminarono non appena il loro turno si avvicinava. Sembrava una bambina in un negozio di dolci. Osservava tutto con genuina curiosità e l’impazienza la stava logorando. Tanto che iniziava a mostrare segni d’insofferenza e strane smorfie sul viso. - Finalmente ci siamo! - Le mani si congiunsero davanti al petto non appena anche l’ultima famiglia davanti al loro gruppo si fece da parte dopo aver ottenuto la loro predizione del futuro.
    Estasiata lanciò un’occhiata ad Hiro-kun, che era stato al suo fianco per tutta la fila e pazientemente aveva accettato tutti i suoi sbuffi e lamentele per l’impazienza. In realtà la pazienza non era mai stata una sua virtù. - Mi sento positiva. Quest’anno sarà fortunato soprattutto in amore! - O almeno lo sperava. Shinpachi-kun, l’allievo di Atasuke-sama, era ancora insieme al fratello di Kasumi-san a bighellonare in qualche locale di Hotami. Ovviamente tutti i suoi buoni propositi per il nuovo anno per quanti riguarda l’amore erano rivolti a lui. Più o meno. In realtà aveva anche una cotta segreta per l’Hokage. Doveva ancora schiarirsi le idee a riguardo. Ma era pronta a vivere con la frivolezza e la semplicità dei suoi anni le prime esperienze amorose.
    Attese con pazienza che l’Uchiha estraesse il suo biglietto della Fortuna. Quando fu il suo turno fece alcuni saltelli in avanti e mostrò uno dei suoi miglior sorrisi al Sacerdote del Tempio. - Konbanwa! - Chinò leggermente il capo verso l’anziano uomo. La sua attenzione fu successivamente catturata dall’enorme orbo che lasciava cadere nelle mani degli ospiti del Templio le profezie.
    Non appena una sfera di bronzo con al suo interno una pergamena arrotolata rotolò sulle sue mani, la Fuyutsuki si affrettò a leggerne il contenuto. Aveva aspettato così tanto tempo e così tanta fila per poter apprendere il proprio futuro. Credeva molto nel destino. E confidava nella buona sorte. - Eh? - Fu fin da subito delusa.
    Oscuri presagi si abbatterono sulla figura dell’aspirante Kunoichi. Nel corso del nuovo anno avrebbe avuto una pessima fortuna per quanto riguarda il lavoro. Lei stava studiando per poter diplomarsi alla prima sessione invernale del nuovo anno. Il messaggio che lesse mentalmente non aveva minimamente senso. O almeno non avevano un buon significato. Il termine “sfortuna” era marchiato quasi con il fuoco su quella pergamena. Sospirò leggermente. Non era affatto contenta. A quanto pare doveva combattere contro la Dea Bendata per ottenere il coprifronte della Foglia.
    Per quanto riguarda il denaro, fu graziata. Preziosi consigli, anche fin troppo scontati, le furono porti dalla pergamena. La invitava ad essere prudente e a buttarsi a capofitto nel gioco solo quando aveva il 50% delle possibilità. E di certo non aveva nessuna intenzione di attendere un segno divino sotto-forma di elefante rosa con il tutù. - Uhm.. - Iniziò a guardarsi intorno. - Forse il messaggio deve essere parafrasato. - Non capiva come quei pseudo-consigli potessero aiutarla con il Denaro.
    Ma ciò che devastò profondamente Ayuuki era la sua pessima fortuna in amore. Attualmente i suoi tentativi con Shin-kun erano stati fallimentari e l’Hokage non si era mai accorta di lei. Poteva essere più sfortunata di così? A quanto pare il suggestivo Orbo della fortuna ce l’aveva con lei. - NOOOOOOOO! - Iniziò ad urlare come una disperata buttandosi in ginocchio sul lucido pavimento del luogo sacro. Ma non era in templio in cui bisognava osservare un minimo di silenzio e rispetto? Ogni dettaglio passò in secondo piano. Quella pergamena le consigliava di evitare d’invitare qualcuno per un appuntamento tutto l’anno. Rischiava di rimanere intossicata. Nefasti eventi si avvicinavano alla vita sentimentale della ragazza. - Non è giusto! -
    Iniziò a colpire con alcuni pugni il lucido pavimento del templio. Scuoteva la testa sconsolata ed attendeva che Hiro-kun o anche lo stesso Atasuke-sama la trascinasse via per permettere anche agli altri curiosi di pescare la loro pergamena della fortuna. Strinse i pugni e trattenne altre urla. Gonfiò le guance rosse per il nervosismo. Ed iniziò ad assumere un atteggiamento piuttosto infantile. - Voglio ripescare! - Ovviamente non era possibile. - Voglio ripescare! Non è giusto! Sarò sfortunata in Amore per tutto l’anno. Questo è una maledizione... non una previsione del Futuro! -
    Non aveva nessuna intenzione di smuoversi da lì, anche se alcune famiglie e Shinobi di tutte le cinque terre Ninja iniziavano a spazientirsi. Piegò le gambe per mettersi seduta sul pavimento e incrociò le braccia al petto con fare indignato ed offeso. La dea bendata non poteva essere così crudele con lei. Continuò a gonfiare le guance come una bambina dispettosa e capricciosa. Almeno fino a quando non le fu comunicato che per lei le sorprese non erano affatto finite e il colore della sua sfera era diverso dalle altre. Aveva vinto il 3° premio dell’estrazione della Fortuna. - D…Davvero? - Il volto avvampò per l’imbarazzo. Dopo quella scenata le sembrava quasi inopportuno festeggiare.
    - Ehm.. si… cioè.. sono davvero una ragazza fortunata! - Non era stata abbastanza fortunata da beccare il 1° o 2° premio ma si ritenne comunque soddisfatta. Si rialzò con un sorriso a trentadue denti e lanciò un’occhiata alle sue spalle, dove Atasuke-sama ed Hiro-kun l’attendevano forse esasperati dal suo comportamento. - Visto? Lo dicevo io.. che ero fortunata! - Ed iniziò a ridere senza ritegno, un po’ per l’imbarazzo e un po’ per la reale felicità che provava in quel momento. Era davvero curiosa di conoscere il premio che aveva vinto inaspettatamente. Si rivolse con un calmo e tranquillo sorriso al Sacerdote del Templio. - Cosa ho vinto? - Incrociò le dita.


     
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