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Mberu.
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Winter Cleaning
Valanghe
La mia versione da cecchino della neve mi piaceva parecchio.
Era molto abile nelle guerre di palle di neve, durante i lunghi inverni, tra una pausa dal lavoro e l’altro ero solito prendermi a palle di neve con la mia famiglia. Ma fu mia nonna a insegnarmi a creare delle buone palle di neve, proprio lei che pur essendo troppo vecchia, non aveva più il fiato per partecipare attivamente a questo tipo di attività.
Nessuno però mi insegnò mai a controllare il chakra repulsivo, cosa che fortunatamente stavo iniziando a fare da autodidatta.
Cogliendo Ayuuki di sorpresa i primi due proiettili di neve la colpirono, ottenendo però nessuno risultato positivo. La ragazza era accovacciata e quindi il suo equilibrio era troppo buono per essere intaccato con delle palle di neve.
La seconda scarica, migliore della prima, aveva perso il vantaggio dell’effetto sorpresa.
Proprio per questo motivo la kunoichi fu in grado di evitare una palla e, quasi per magia, di distruggere l’altra.
Ma come diavolo a fatto?
Pensai mentre mi rotolavo sul candido suolo innevato.
Se puur dubbioso, continuai con la mia offensiva.
Il terzo e ultimo attacco fu quello decisivo.
La Fuyutsuki, come un capriolo, si muoveva rapidamente di qua e di là. Ma fu proprio questo il suo errore fatale, durante l’ennesimo spostamento una palla andò ad impattare sul piede su cui si reggeva l’interno corpo, facendo precipitare la ragazza sulla neve.
Quando mi accorsi di aver fatto centro iniziai a sghignazzare come un ossesso, piegandomi in due con le lacrime agli occhi.
AHAHAHAHAHA
Troppo preso dalla ridarella, non mi accorsi che la mia collega aveva iniziato a correre furiosamente verso di me.
Solamente quando due palle di neve esplosero sulla parte destra del mio corpo mi voltai verso di lei.
Mh?
La sua offensiva mi colse di sorpresa, ebbi solo il tempo di vedere impattare la sua mano contro una delle gigantesche palle di neve che avevo accatastato, per poi venire rapidamente sommerso.
Ma che…
Dopo due, tre secondi iniziai a capire quanto fatto dalla kunoichi.
Sfruttando qualche tipo di chakra aveva mandato in poltiglia il mio lavoro!
In più era anche riuscita a sommergermi con la neve stessa, non poteva non pagarla.
Ora ti faccio vedere io..
Sempre sepolto sotto la coltre bianca, raccolsi il maggior quantitativo di neve e la tenni saldamente al petto, incrociando le braccia.
Quindi, senza ancora alzarmi, concentrai il chakra lungo i piedi, pronto ad essere rilasciato di getto.
Quando mi sentì pronto, mi misi rapidamente piegato sulle gambe quindi distesi quest’ultime nel tentativo di spiccare un salto. Al contempo rilascia il chakra dagli tsubo che mi diedero un’enorme spinta in più.
Sbucando dalla neve ad una velocità fuori dal comune, raggiunsì un’altezza superiore ai 4 metri, cosa fino ad allora per me impossibile.
Durante il salto spostai altro chakra sul petto, dove risiedeva una quantità molto maggiore di chakra. Quando mi accorsì che la spinta verso l’alto iniziava ad esaurirsi mi inclinai verso Ayuuki, quindi dispiegai le braccia e al contempo rilasciai la maggior quantità possibile di chakra dal petto, lanciando verso il volto della ragazza una cospicua quantità di neve.
Non essendo abituato ad atterrare da quell’altezza cadi al suolo rotolandomi sul manto nevoso, che attuti la mia caduta.
Aahahaha è stato proprio divertente.
Quindi alzai il busto dal suolo, mettendomi seduto.
Come stai Miss controllo del chakra?
Chiesi sorridente.
Dopo la sua risposta mi guardai intorno, notando come avessimo rovinato buona parte del lavoro compiuto sino ad allora.
Oh diamine.. mi sa proprio che dovrò essere più svelto questa volta..
Il tuo laghetto a che punto è?
Nessuno dei due aveva ultimo i propri compiti, non c’era più tempo di indugiare o l’ira di Machiko ci avrebbe colpiti. In più io mi sarei beccato un altro ben rimprovero da mia madre.
Io mi rimetto al lavoro.. magari continuiamo un altro giorno la battaglia!
Dissi speranzoso di poter continuare veramente.
Così facendo ripresi il mio lavoro, il piccolo break mi aveva sollevato il morale, bilanciando la progressiva mancanza di chakra che si faceva sentire.
Dopo quasi mezz’ora dalla battaglia il giardino era stato finalmente ripulito dalla neve.. -
**Kat**.
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Mberu.
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Winter Baywatch
La battaglia era stata decisamente divertente per entrambi.
A causa del dovere però, dovetti far credere ad Ayuuki che ritenevo l’esito dello scontro un pareggio.
Dopo esserci separati con la promessa di riproporre la battaglia, ripresimo entrambi con il nostro duro lavoro.
Passata una mezz’oretta ero riuscito finalmente a ripulire completamente il giardino di Machiko dalla neve.
Uff..finalmente
Sospirando per il sollievo, mi asciugai la fronte imperlata di sudore.
La temperatura era veramente bassa e la neve non accennava a sciogliersi, ciononostante il continuo ed estenuante lavoro a cui ero stato posto mi aveva fatto sudare parecchio.
Ora però tutto ciò volgeva al termine, era ora di tornare a casa.
D’un tratto però, sentì la voce di Ayuuki che mi chiamava, probabilmente alle prese con l’ostico lago ghiacciato. Con relativa calma girai intorno alla villa fino a quando non vidi la figura della neo diplomata saltellare sul lago ghiacciato, felice per chissà cosa.
Quando aprì bocca per darmi spiegazioni, il ghiaccio cedette sotto il suo molleggiare, facendola precipitare dentro la pozza d’acqua gelida con un urlo.
Oh.. andiamo!
In deciso se ridere o piangere iniziai a correre verso la sua direzione.
Era evidente che non era abituata ad immegersi nell’acqua gelida, lo shock termico probabilmente le stava inibendo la respirazione, dandole difficoltà nello stare a galla.
Scioccamente, senza togliermi i vestiti, mi fiondai anchio dentro l’acqua cercando di afferrarla.
Quando mi immersi completamente dentro l’acqua un fremito mi corse tutto il corpo, sentivo il freddo penetrarmi fin dentro le ossa come una malattia. Iniziai a respirare profondamente tramite il naso, muovendo il più velocemente possibile i piedi e cercando la mia compagna con le mani.
Quando finalmente riuscì ad afferrarla la tirai a me, portandola più vicino alla riva.
Ora ti tirò fuori su.
Basta che non strilli eh!
Dissi scherzosamente mentre mi posizionavo alle sue spalle, quindi le misi le appoggiai i palmi sulla schiena.
Al mio 3 spingiti verso la riva.
1..
2..
3!
Durante il conteggio avevo accumulato del chakra lungo i palmi e avevo piegato i gomiti, avvicinandomi ancor di più alla kunoichi. Quando diedi il via la spinsi con i muscoli e aiutandomi rilasciando il poco chakra che mi rimaneva.
Il corpo di Ayuuki riuscì in buona parte a fuoriuscire dall’acqua, solo dai polpacci in giù rimaneva ancora immersa. Quindi mi avvicinai maggiormente, le presi i piedi e li portai fuori dall’acqua ruotandoli verso destra.
Preso dagli spasmi del freddo riuscì anch’io a fuoriuscire dal laghetto dopo qualche tentativo.
Ci verrà una febbre da cavallo..
La battaglia di neve dovrà attendere qualche settimana mi sa..
Tramite l’arte del fuoco riuscì ad accendere dei difficili rami bagnati, creando un piccolo falò che ci fece riscaldare leggermente.
Quando mi ritenni soddisfatto decisi che era giunto il momento di salutare Machiko.
Tu rimani qui.. tra il freddo e il tuo amore per lei non penso che tu abbia molta voglia di vedere la vecchia
Dissi sorridendole.
Ad aprirmi la porta fu la cameriera che aveva servito durante il convivio preliminare.
Salve, noi abbiamo finito, vorrei salutare la signora Machiko e sapere se è tutto apposto così.
La ragazza assunse un’espressione costernata.
Oh mi spiace ma la signora è a letto a riposare..
Quindi mise un poco il muso fuori dalla porta, dando un’occhiata in giro e accertandosi che il lago non fosse più ghiacciato.
Mi sembra comunque tutto apposto, vi farò avere il compenso tramite tua madre, desiderate altro?
L’idea di entrare e richiedere di passare del tempo all’interno della calda casa era molto allettante.
Ma probabilmente sia io che la mia collega preferivamo tornare a casa il più presto possibile.
No, va bene così, grazie mille allora.
Saluti la signora da parte mia e di Ayuuki.
Dissi sorridendo cordialmente.
Grazie a voi!
Lo farò senz’altro!
Concluse la cameriera ricambiando il sorriso.
Sbrigate le formalità mi diressi nuovamente verso la mia compagna d’avventure, la quale sembrava essersi ripresa un poco.
Come va?
Qui abbiamo finito, quando vuoi possiamo tornar.. ETCIU'
Starnutì con veemenza, facendomi grondare del muco.
*SNIIIF *
Ommiodio scusami!
Dissi tirando con il naso.
Forse è meglio non attendere oltre..
Senza dispiacere, i due lasciarono la casa della vecchia Machiko, con la speranza di non tornarci mai più. Era stato piacevole passare del tempo insieme in quel modo, ma il lavoro era stato sicuramente duro per entrambi e la febbre da cavallo che avrebbero preso non sarebbe stata degna del compenso. Nel cuore di entrambi c’era sicuramente la speranza di compiere incarichi più prestigiosi. Quando sarebbe arrivata una chiamata dall’alto?.