La Cerca dei Kiseki

Tornato nella sua residenza Sunese, Haruki aveva preso a pregare, deciso ad espiare i peccati che aveva accumulato durante la sua assenza dal Villaggio. Inginocchiato difronte all'unico braciere che illuminava la sua stanza, il monaco recitava antichi versi, mentre con il flagello disegnava lunghi squarci sulla sua schiena. Incenso e altre erbe officinali bruciavano lentamente, rilasciando nell'aria volute di fumo che salivano lentamente verso il soffitto. Il profumo di quelle essenza, espandendosi in tutto l'ambiente, riempì le narici del monaco, aiutandolo a raggiungere lo stato necessario a comunicare con Dio. Aveva bisogno di parlare con la Fiamma, perché doveva sapere. Anche a lui sarebbe toccata una delle sette, ma Haruki non aveva idea di quale fosse quella migliore per lui. Per la sua missione era necessario ottenere il potere più grande possibile, quindi non poteva rischiare di prendere un tesoro che non fosse compatibile con lui. Doveva diventare enormemente più forte se voleva riuscire a dominare i Bijuu e non poteva permettersi di sprecare quell'occasione per nessuna ragione. Pertanto, aveva deciso di appellarsi al volere divino, così da ottenere una risposta ai suoi interrogativi. I mantra e le sostanze che impregnavano l'aria ebbero rapidamente effetto. Il flagello scivolò dalle sue mani e Haruki cadde all'indietro, scosso da violente convulsioni, mentre la sua mente veniva invasa da visioni profetiche.

L'oscurità lo avvolse e il monaco venne trasportato in un mondo che non conosceva. In quel luogo completamente privo di luce, Haruki era in compagnia di due persone che ormai conosceva molto bene: Hoshikuzu Chikuma e Ryoshi Okura. Prima che potesse interagire in qualche modo con gli altri presenti, sette luminosissime sfere di luce si accesero intorno a loro, avvolgendoli in un cerchio. Il Turbine rosso si mosse per primo, raggiungendo e afferrando quella bianca. Una delle sette comparve tra le sue mani. Un violento turbine di vento lo avvolse, per poi scomparire rapidamente. Ora erano rimasti solo in due. Ryoshi agì per secondo, raggiungendo quella nera. Allungò un braccio verso di essa e la strinse tra le mani. Un'altra reliquia scomparve, ricomparendo tra le sue mani. A quel punto, una nebbia nera avvolse il bambino, e Haruki rimase nuovamente solo. Cinque luci erano rimaste ad avvolgerlo e lui non aveva idea di quale scegliere. Improvvisamente, una ad una iniziarono ad affievolirsi, mentre la rossa cresceva sempre di più. Presto Haruki venne avvolto completamente da un mare scarlatto. Pochi istanti dopo, la visione cessò e il Miyazawa cadde in un profondo sonno. Madido di sudore, si svegliò molte ore più tardi. Ora sapeva perfettamente cosa fare.