[Contest] [Gioco] La Veggente e l'Uomo Millenario

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Roronoa™
        Like  
     
    .

    User deleted


    Narrato
    Pensato
    Parlato



    La profezia della Veggente.

    Villaggio del Cielo - pt. VIII






    Le risatine dei due insegnanti si interruppero ben presto.
    L’aspetto di Masayoshi l’avevano tratti in inganno. Dietro la ragazzina dai capelli biondi e dallo sguardo vivace si nascondeva un ninja determinato a trovare l’uomo dei mille anni.
    I due maestri mostrarono nei primi istanti una certa resistenza a fornire informazioni sui loro studenti, ma per sua fortuna, essendoci solo due alunni con i genitori provenienti da terra straniera, l’uomo sulla quarantina acconsentì alle richieste di Masayoshi.
    Nulla in contrario! La sua presenza non creerà nessun problema. Annuì, felice di aver trovato solo due riscontri.
    Trovarne troppi sarebbe stato deleterio ai fini della missione. Avevano poco tempo per trovare il loro uomo.
    per creare meno disagi possibili, vorrei accorciare i tempi. Mi rivolsi principalmente verso il maestro, con la mano destra sotto al mento.
    il bambino è qui alla Rondine da poco temoo, ci sono quindi poche possibilità che sia il figlio del nostro uomo.
    desidero parlare solo con la bambina, ma per entrambi vorrei avere nome e cognome dei loro genitori, le loro mansioni e dove essi abitano. Sarà sufficiente.
    Ringraziò gli insegnanti con un inchino.
    Grazie mille.

    Impartite le richieste, Masayoshi seguì il maestro all’interno della struttura.
    A causa delle gelide temperature all’esterno, a cui lo studente iniziava ad abituarsi, molti bambini erano rimasti in classe.
    La sua presenza doveva passare inosservata, perché ciò avrebbe reso gli insegnanti più collaborativi di quanto non fossero già stati. Mentre si dirigevano verso chissà quale aula, Masayoshi ammirò i disegni appesi al lato del corridoio.

    Neve, case, sole, montagne...disegnano meglio di me.

    La loro permanenza nell’edificio durò poco, il tempo necessario al maestro per ottenere informazioni su dove fosse la bambina che egli stava cercando.
    Usciti nuovamente all’esterno, i due s’inoltrarono nel cortile.
    Per essere dei fanciulli di dieci anni circa, essi non erano poi così vivaci. Sebbene non vi fosse nessun insegnante a controllarli, gli alunni riuscivano a giocare tra di loro senza litigare. In fila indiana a lato delle altalene, tra risate e battute, ogni bambino attendeva il proprio turno senza creare problemi.
    Durante il breve tragitto, Masayoshi rimase in silenzio.

    Quando davanti ai suoi occhi il sunese vide un unico gruppo a cui si stavano avvicinando, egli sorrise.
    Erano sei bambini, precisamente cinque maschi e una femmina. Sebbene la probabile figlia dell'uomo dai mille anni fosse a qualche metro da lui, con il volto parzialmente nascosto dietro una lunga e morbida sciarpa color panna, l’attenzione dello studente in incognito venne catturata da un bambino seduto con le spalle a contatto con un albero.
    I suoi coetanei lo invitarono più volte a giocare con la palla, ma lui preferiva starsene lì a leggere e a scarobocchiare sul suo libro.
    Vide tutta la scena: uno dei bambini tentò di colpire il secchione con una pallonata precisa e potente.

    COSA?! Senza spostare lo sguardo dal suo libro, il bambino schivò il pallone piegando il capo verso destra.

    All’improvviso cadde la notte.
    Il sole sembrò spegnersi per un istante.
    Masayoshi reagì a quell’evento abbassandosi, come la veggente aveva suggerito di fare nella sala del tempio.
    Aveva trascorso la notte precedente a ricordarsi quel consiglio.
    Una latta di vernice rossa proveniente dal cantiere cadde sopra al professore, posizionato dietro di lui.
    Infuriato a morte, il maestro si allontanò a passo spedito in direzione della scuola, tra le risate di tutti gli alunni.
    Masayoshi era lì, inginocchiato a terra, incredulo, con alcuni minuti a disposizione per porre delle domande scomode.
    Questo bambino... Non doveva essere l’oggetto delle sue attenzione, ma la schivata compiuta qualche istante prima era alquanto sospetta.

    Si alzò in piedi, sorridendo in direzione della fanciulla.
    Si avvicinò lentamente verso di lei, con modi gentili ed educati.
    Non voleva spaventarla.

    Ciao, sono Shokua Takeda, vorrei parlare con te in privato. Il tuo maestro mi aveva accompagnato ma è stato colpito dalla latta di vernice ihihihihi Ridacchiò, portandosi la mano sinistra davanti la bocca.
    Faremo subito subito.. Si rivolse verso i suoi compagni.

    png



    Ve la rubo tre secondi!

    Se la bambina avesse deciso di seguire Masayoshi, quest'ultimo avrebbe azzerato il gap di altezza appoggiando il ginocchio destro a terra, dopo essersi allontanato dalla comitiva di tre metri.
    Devo considerare quel secchione come un membro della Setta. Sebbene i suoi occhi sarebbe stati fissi su quelli della bambina, i suoi sensi avrebbero tentato di captare qualsiasi anomalia proveniente dal cantiere o dalla sua destra, dove il bambino prodigio si sarebbe trovato, salvo un suo spostamento.
    Con la mano destra sopra la coscia, in prossimità del suo Kaiken, egli avrebbe preso parola:
    per via del tuo viso grazioso e delicato, ti abbiamo selezionato per uno spettacolo teatrale... indipendentemente dalla tua scelta, sacrosanta eh... dobbiamo comunicare la selezione ai tuoi genitori.
    Sai dove posso trovare tuo padre? Lo informerò, poi sarai tu a scegliere. Ci sono delle cose da firmare purtroppo, altrimenti mi sarei fidata di te.
    Iniziava ad acquisire una certa abilità nell'improvvisazione.

    Se la ragazzina si fosse rifiutata di allontanarsi con lo studente, Masayoshi si sarebbe accontentato di parlare anche con il probabile membro della Setta davanti a sé.
    La sua domanda sarebbe stata la stessa, come le precauzioni prese contro un possibile attacco.
     
    .
51 replies since 21/1/2016, 01:11   840 views
  Share  
.