[Contest] [Gioco] La Veggente e l'Uomo Millenario

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    La Veggente e l'Uomo Millenario

    Post IX


    Le parole di Masayoshi non servirono al loro scopo, non ottenendo alcuna reazione nell'uomo dai mille anni, se non quella di alzare gli occhi al cielo senza neanche voltarsi verso il ninja.
    Il ragazzino entrò infine in classe per seguire il resto delle lezioni, lasciando il sunese ai suoi pensieri.

    [Scuola - Primo Pomeriggio]


    Arrivato l'orario di pranzo, le strade si sarebbero pian piano svuotate ed gli operai al lavoro andarono in pausa, abbandonando l'edificio in costruzione. Poco prima della fine delle lezioni, si sarebbero avvicinate altre poche persone di diverse età all'ingresso della scuola, quando infine suonò la campanella, ma curiosamente con qualche minuto in anticipo, come avrebbe potuto sapere Masayoshi chiedendo a qualcuno.
    I bambini non ci misero molto ad uscire dall'edificio, riempiendo la strada con le loro voci allegre, ma solo una minima parte aveva un parente che era venuto ad accompagnarli a casa, mentre il resto tornò alle propre case autonomamente. Nessuno aveva paura che accadesse qualcosa ai bambini, pur essendo giovani, ma questo era un curioso segreto che i due ninja avrebbero potuto scoprire da soli.
    Purtroppo per Masayoshi, avrebbe potuto controllare anche ogni singolo bambino uscito da quella scuola, ma non ci sarebbe stata traccia del bambino dai capelli d'argento, e se avesse chiesto ad alcuni dei suoi compagni, gli avrebbero risposto che era rimasto in classe. Al contrario, se fosse tornato a scuola, ispezionando le aule, non l'avrebbe trovato, e se avesse chiesto agli insegnanti rimasti gli avrebbero risposto che era già andato via, poco dopo gli altri per essere rimasto a riordinare i suoi quaderni.
    Dall'altra parte della strada, invece, ormai lontano dalla scuola, l'uomo dai mille anni stava tornando tranquillamente a casa sua con il suo zaino in spalla ed il suo grande libro aperto in mano.
    Per il resto delle ore del primo pomeriggio, sarebbe passata ben poca gente a cui chiedere informazioni, tutti semplici passanti.

    Ok, andiamo avanti. Yato è di nuovo sbloccato, dato che anche Masayoshi è arrivato al primo pomeriggio. Febh, continua dal mio post che descrive la situazione in piazza.
     
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  2. Roronoa™
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    La ricerca continua...

    Villaggio del Cielo - pt. XII




    Seduto sugli scalini in pietra, Masayoshi trascorse le due ore d'attesa ripensando per l'ennesima volta al suo incontro con la veggente mentre la sua mano destra tracciava nella polvere i volti dei suoi familiari.
    Perché l'uomo dai mille anni non voleva recarsi al tempio? Vecchie ruggini tra i due?
    Non era riuscito a strappare quella informazione né a carpirla dai suoi ricordi. La veggente non sembrava avere brutte intenzioni.

    Quando vide arrivare della gente, il sunese si alzò, posizionandosi tra i genitori degli alunni così da nascondersi meglio agli occhi di Shinichi.
    Speriamo che nessuno mi parli. Percepiva i loro sguardi.
    Dovrò farmi biondo. I suoi capelli rossi e bianchi non passavano inosservati.

    Non vedeva l'ora di mettere le mani addosso al piccolo Matsumoto.
    Le dita delle mani formicolavano per l'attesa.
    Se ricordo bene, mi disse che sua mamma lo aspetta a casa. Non errava. Doveva agire durante il tragitto scuola-casa.


    Driiiiiiiiin!



    Il suono della campanella venne sommerso dalle grida degli alunni.
    Quando i primi bambini uscirono, Masayoshi si limitò a fissarli con attenzione senza avvicinarsi.
    Si domandò dove fossero gli altri genitori: moltissimi alunni stavano tornando a casa da soli, senza nessun accompagnatore.
    Che strano.
    Per qualsiasi madre, nulla è tranquillo e sicuro per un bambino o bambina di appena dieci anni, figurarsi un intero villaggio.

    Dopo alcuni minuti di attesa, lo studente si ritrovò nuovamente da solo.
    Henge no jutsu? Si domandò, varcando la soglia della scuola.
    Se quel bidello rompe lo frantumo. Non scherzava né esagerava.

    Scusi Intercettò nel lungo corridoio un uomo sulla trentina, con in mano una borsa di pelle marrone.
    sto cercando Shinichi Matsumoto, è andato via? Domandò, nascondendo la sua rabbia dietro un sorriso.

    CITAZIONE
    È andato via dopo essere rimasto in classe qualche minuto per sistemare il quaderno.

    Il suo volto divenne paonazzo.
    Ma dove? Indicò l'entrata principale, dove aveva atteso per ben due ore la fine delle lezioni. L'ho aspettato lì fuori! Si strinse le guance con entrambe le mani, spalancando la bocca in un espressione di pura disperazione.
    Una scena patetica, ma sempre meglio che venire decapitati da un pugno di un ninja fuori controllo.
    Devo trovare un modo per sapere dove abita.
    Iniziò a respirare profondamente, facendo cenno all'insegnante di attendere.
    Mi scusi..m-mi scusi... ho viaggiato a lungo e mia madre mi ucciderà se non riuscirò a imbarcarmi domani mattina. Si grattò il capo.
    Sa dirmi dove abita? Così avrò occasione di conoscere anche sua madre. Sorrise.

    Tipregotipregotipregotipregotiprego.

    Se avesse avuto l'indirizzo, Masayoshi avrebbe ringraziato l'uomo e sarebbe corso all'esterno come una saetta, direzione Piazza Centrale, limitando la sua velocità a quella dei comuni ragazzini.

    Non aveva intenzione di farsi ingannare due volte, nemmeno dall'uomo dei mille anni.
    Aveva bisogno di Yato e di un suo parere.
    Era curioso di conoscere quali dettagli o indizi sugli adepti e sull'uomo dai mille anni egli aveva scoperto.

    Se l'insegnante si fosse rifiutato di fornire al sunese l'indirizzo del suo alunno, anche dopo aver rivelato a quest'ultimo di essere un "amico di penna" di Shinichi, egli si sarebbe fiondato all'esterno alla ricerca di qualche bambino o bambina a cui chiedere informazioni, mandando a quel paese l'insegnante.

    In ogni caso si sarebbe diretto verso la Piazza Centrale.

    [...]



    Se tutto fosse filato liscio, Masayoshi sarebbe giunto nella piazza del villaggio della Rondine nuovamente nei panni della bambina, così da essere riconosciuto da Yato. [Henge no Jutsu]
    Come sempre, avrebbe utilizzato la Tecnica della Trasformazione in un luogo appartato e lontano da sguardi indiscreti.
    Ora che aveva modo di osservare meglio l'intera piazza, Masayoshi notò la presenza di ben due ristoranti.
    Lo stomaco brontolò.
    Era affamato.

    Decise di attendere il suo collega con la schiena appoggiata alla colonna di marmo che sorreggeva la rondine di bronzo, simbolo del villaggio.
    Da lì, Masayoshi avrebbe avuto una buona visuale.

    Mangerò appena troverò Yato. Si guardò intorno, alla ricerca del suo collega e di qualche alternativa all'odiato ramen.
    Speriamo che almeno uno dei due ristoranti abbia qualche scorpione. Ne era così ghiotto da mangiarsene venti a pasto.

    Prima o poi il Genin sarebbe passato di lì, così almeno Masayoshi sperava, ma se ciò non fosse avvenuto prima del calar del sole, il sunese sarebbe andato alla sua ricerca tra i negozi e altrove urlando il suo nome a gran voce.



     
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    [Attese E Impazienza]



    Uomini con strani vestiti? Sono arrivato di prima mattina e non ho visto ancora niente del genere...me li può mica descrivere? Non ho ancora un posto dove dormire e vorrei evitare di fare brutti incontri, sa? Ridacchiai assaporando i Takoyaki...non amavo particolarmente il polpo ma meglio ingraziarsi quel cuoco che sembrava così orgoglioso delle sue creazione (anche a giudicare dalle voci sentite mentre bighellonava da quelle parti). E che ci fanno persone tanto strane in un posto tranquillo come questo? Sono forse pagliacci itineranti? Eheheheh! Va anche a finire che alloggiano tutti nello stesso posto o nella stessa zona...magari sono un gruppo circense! Ahahahah! Se qualcuno aveva sentito qualcosa, quel chiosco era il posto migliore per scoprire tutto il possibile. In realtà non dovevo trovare la misteriosa setta che cercava il mio bersaglio, ma sapere i movimenti dei concorrenti era comunque utile.

    Intanto il tempo passava, e Masayoshi non si faceva vedere. Dove diavolo stava perdendo tempo quel disgraziato? Non avevamo che un giorno e mezzo per risolvere la situazione e le cose non potevano che peggiorare con l'assottigliarsi delle ore. Non vedevo né il suo vero aspetto né quello da bambina che aveva adottato per discrezione e che sembrava preferire. Ad un certo punto mi stufai del tutto. Dove può essersi cacciata? Borbottai, accigliato, prima di rivolgermi nuovamente al ristoratore e descrivergli la bambina alla meglio (dubitavo avrebbe cambiato il suo stile di travestimento se voleva che lo riconoscessi...dovevo solo fare in modo di passargli un messaggio). Si tratta di mia sorella, dovrei incontrarla qui ma sta tardando...penso andrò a cercarla ma se la vedesse potrebbe dirle che sono andato a vedere se è ancora in biblioteca? Allungai il tanto per pagare tre pasti, non uno. E le dia pure da mangiare, la poveretta sarà affamata. Nel peggiore dei casi le dica di aspettare che tanto torno. Non avevo alternative: dovevo seguire la mia unica pista e se Masayoshi era in ritardo cavoli suoi. La missione non permetteva di sprecare tempo o energie, che fosse lui a fare la muffa in attesa del rendez-vous!

    [Alla Biblioteca - Nuova fascia temporale]

    Mi scusi, sto cercando Shinichi. E' un compagno di classe di mia sorella e devo dargli degli appunti sui compiti. Questa era la storia che mi ero inventato, la più plausibile se non volevo ricorrere alla Henge, e che stavo propinando a chiunque gestisse la biblioteca. Non avevo idea dell'aspetto di quel ragazzino papabile per essere l'Uomo Millenario ma se era un assiduo frequentatore di quel posto era impossibile che non lo conoscessero, mentre difficilmente avrebbero potuto conoscere tutti i suoi compagni di classe, vista l'età dei ragazzini. Avrei gettato un occhio attento verso eventuali figure sospette, specialmente per gli "strani vestiti" accennati dal tizio dei Takoyaki ma a parte un sopralluogo generale mi sarei diretto verso il ragazzino, se individuato, senza perdere troppo tempo. Non potevo chiedere dove abitasse se prima non lo avessi visto almeno una volta, non con un sospetto tanto vago.

    Se lo avessi beccato mi sarei avvicinato a lui con un libro sul giardinaggio recuperato a casaccio, sedendomi proprio di fronte a lui (o accanto nel caso di postazioni di lettura individuale). Ciao. Dovresti ricordarti di me...ci siamo conosciuti nella tua vita precedente, anche se non avevo questo corpo al tempo. Iniziai la conversazione nella maniera più anomala possibile: un normale bambino non avrebbe capito nulla, o forse avrebbe riso, ma contavo di cogliere almeno un attimo di incertezza nel volto del mio interlocutore se fosse stato DAVVERO il reincarnato. Non perderei troppe energie a gridare o scappare...tre le mie molte doti ci sono anche quelle dell'illusione. Nessuno ci disturberà. Avrei continuato se avessi colto i giusti segnali. Io e te abbiamo un appuntamento, e credo sarebbe bene non fare tardi. Non preoccuparti dei tuoi attuali genitori...il mio compagno se ne sta occupando adesso. Avevo esperienza nel concetto della trasmigrazione dei corpi...dopotutto la Speranza di Hayate aveva proprio questa dote, e riutilizzare quelle conoscenze a mio vantaggio sarebbe stato oltremodo utile. Certo, era un bluff elaborato, ma di fronte a un uomo immortale, quanto poteva aver senso restare razionali? Meglio puntare alto.

    Quindi, se vogliamo che tutto rimanga tranquillo, ora ci alziamo e andiamo dalla mia sorellina così potrete fare i compiti assieme, visto che sei un testone e te ne eri dimenticato. Avrei spiegato con un sorriso affabile, facendo un cenno verso il bancone del bibliotecario (o bibliotecaria?), come a far capire che era bene non sgarrare troppo né far saltare la mia copertura. Inoltre la vaga minaccia ai genitori poteva avere il suo peso, anche se completamente infondata, no? In realtà dell'Uomo Millenario o della setta che lo cercava non mi importava nulla: la missione era portarlo dalla Veggente e nulla di più. Non mi serviva sapere né fare altro.
     
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    La Veggente e l'Uomo Millenario

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    [Scuola - Primo Pomeriggio]


    Il professore fermato dal sunese rimase abbastanza sconcertato e a disagio nel vedere quel ragazzino disperarsi così, quasi mettendosi a piangere e farneticando di mamme e chissà che altro, ma gli sembrò evidente che avesse un problema, e non se la sentì di deluderlo. Quando gli venne chiesto l'indirizzo di casa dello studente, decise di accontentarlo, probabilmente non credendo che ne sarebbe potuto derivare qualcosa a discapito del bambino.
    Va bene, va bene. Abita in centro, nella strada tra la piazza centrale e gli uffici amministrativi, sulla destra. Il cognome è Matsumoto, credo che tu lo sappia, no? Dall'altra parte del corridoio, intanto, altri due insegnanti, tra cui la giovane con incontrata da Masayoshi all'ingresso e che era andata a cercargli le informazioni, erano intenti a a discutere della questione successa quella stessa mattina.
    Ma non si è fatta più vedere. E se le servissero ancora questi nomi?
    Se non si è fatta più viva, problemi suoi. Se li vuole, torna a prenderseli, lasciali pure qui.
    E detto ciò sarebbero usciti anche loro, ignorando completamente che la ragazzina incontrata prima fosse ancora lì, a pochi passi dalle loro voci.

    [Piazza - Primo pomeriggio]


    Il simpatico gestore del chiosco si rivelò piuttosto disponibile nell'aiutare come poteva quel piccolo ragazzo in difficoltà, sentendone ogni giorno di tutti i colori dai suoi clienti ed essendo abbastanza infoemato su quello che accadeva nel villaggio.
    Bè, te l'ho detto, non è che si vedano molto in giro, ma so che indossano delle vesti grigie lunghe fino ai piedi. Ho sentito che sono così lunghe che di solito ci inciampano sopra, ma forse sono solo storielle da caricatura.
    Gli rispose tranquillamente, mentre continuava a cucinare e servire takoyaki e altri piatti al resto dei clienti.
    Comunque tranquillo, se devi dormire da qualche parte, l'albergo sul lato est è l'unico posto. Lì di sicuro non dormono lì anche loro, fidati: altrimenti io lo saprei giá. Ahahah
    In fondo quel ragazzo gli era simpatico, soprattutto quando gli fece fare un'altra risata scherzando sulla vera provenienza di quegli strani individui.
    Eh, mi sa che hai ragione, sai? In fondo la veggente non ci ha predetto niente di male. Ne stavo giusto parlando con un mio amico, se ci fossero in atto brutte cose, la veggente ci avrebbe avvertiti, quindi possiamo stare tranquilli.
    Quando Yato fece per andarsene, pagando molto di più di quanto dovesse, l'uomo rimase un po' perplesso per un istante, ma poi un sorriso complice comparve sul suo volto, avendo forse ormai intuito che quel ragazzo non fosse così innocemte come voleva far credere. D'altronde era abituato a trattare con molte persone ogni giorno ed aveva imparato a riconoscerle dai loro comportamenti, ma non ozava mai intromettersi negli affari dei suoi clienti, quindi rassicurò il giovane sulla sua richiesta e tornò al suo lavoro, ringraziandolo e salutandolo allegramente.

    [Piazza - Tramonto]


    Dopo pranzo, la piazza tornò viva quasi più che in mattinata, riempiendosi di gente a passeggio di ogni età ed affollando il chioschetto. Le bancarelle ed i negozietti tornarono a fare affari, anche se la maggior parte dei clienti erano costituiti da conoscenti dei negozianti che si fermarono per fare quattro chiacchiere in serenità.
    Tra i passanti, Masayoshi avrebbe potuto riconoscere i due vecchietti incontrati la sera prima nella hall dell'hotel, che si trovavano in giro passeggiando (molto) lentamente ed arrivando infine alla bancarella del pesce per parlare con il proprietario, loro coetaneo, ma non avrebbero di certo riconosciuto il giovane sotto le sue false sembianze.
    Tra i menu dei ristoranti e del chiosco, avrebbe potuto trovare molti piatti tipici e tradizionali a base di pesce o carne, ma di certo non avrebbe trovato prodotti esotici come i suoi adorati scorpioni.
    Alla fine, giunto ormai il tramonto, l'attenzione dei passanti cominciò a spostarsi su di lui quando iniziò a passare ossessivamente da un negozio ad un altro urlando il nome del suo compagno di squadra, alcuni dei quali cominciarono a spaventarsi e ad allontanarsi, dal luogo, preoccupati per il carattere alquanto instabile di quello strano ragazzo.

    [Biblioteca - Tramonto]


    Quasi ai margini del villaggio, Yato non avrebbe avuto problemi a seguire le indicazioni dei passanti, arrivando ad un edificio piuttosto anonimo visto dall'esterno, ma decisamente grande, anche se solo ad un piano. In quella parte di villaggio non giravano molte persone, per lo più riunite in centro e negli altri luoghi più trafficati come la via dei lavoratori ed il parco, e la stessa situazione avrebbe trovato all'interno.
    Una volta entrato, avrebbe trovato un'ambiente molto caldo e accogliente, rispetto all'aria fredda che iniziava a fare all'esterno man mano che ci si avviava agli orari serali, grazie a delle piccole stufe sistemate negli angoli, e l'odore inconfondibile di carta regnava incontrastato fin dall'entrata.
    Poco vicino, sulla destra, si trovava un lungo bancone con varie pile di libri sopra; difronte a questo, sul lato opposto della sala, erano stati messi 3 tavoli da 8 posti con altrettante sedie e delle piccole lampade per aiutare i lettori; il resto della grande sala era riempito da due lunghe file di enormi scaffali alti quasi tre metri e colmi di libri, come erano colmi di libri anche tutti gli scaffali che tappezzavano ogni parete; nel corridoio centrale vi era inoltre disposta una fila di banchi singoli che percorreva la stanza da un capo all'altro.
    Purtroppo non molte persone usufruivano di quel pregevole servizio, ed al momento in cui il ragazzo entrò ci sarebbero stati pochi elementi a riempire l'enorme spazio, forse anche per via dell'orario. Vicino al bancone si trovava un uomo sulla cinquantina, alto e con una folta barba, che prendeva metodicamente dei libri dalle pile sul bancone ed andava a sistemarli sugli scaffali; in giro per il locale, invece, vi erano due ragazzi poco più grandi dello shinobi, seduti uno accanto all'altro ad uno dei tavoli da otto, un bambino dai capelli argentei ad un altro (lo stesso incontrato da Masayoshi alla scuola, la stessa mattina), altre tre persone sedute ognuna ad uno dei banchi singoli, due dei quali erano uomini intorno ai 30 e 40 anni, ed una donna molto anziana ad un altro, ed infine una donna di mezza età dai lunghi capelli biondi raccolti dietro la nuca (la sacerdotessa incontrata dallo stesso ragazzo al tempio, ma senza la sua tunica bianca e vestita con abiti normali) impegnata a lavare il pavimento.

    Il konohaniano si sarebbe potuto avvicinare senza problemi all'uomo che faceva avanti e indietro dal bancone agli scaffali, ma non appena gli rivolse la parola, questi lo ammonì sussurrandogli di parlare a voce bassa per non interrompere il silenzio che regnava in quell'ambiente, ascoltando poi ciò che aveva da dirgli e rispondendogli senza problemi, bevendosi la sua storiella.
    Certo, è quel ragazzino lì, quello seduto da solo. Gli disse indicandogli il lungo tavolo al quale era seduto e riprendendo il suo lavoro.
    Il bambino era impegnato a leggere un grosso tomo, uno diverso da quello che leggeva a scuola, ma continuava ugualmente a cancellare con una matita delle parole o delle frasi, e se il ninja vi avesse fatto caso, avrebbe potuto notare che subito dopo le riscriveva in modo diverso.

    Il piccoletto non si scompose neanche un po' quando Yato si sedette prepotentemente difronte a lui, ma alzò lo sguardo col volto completamente inespressivo, quando lo sentì cominciare quella strana conversazione, osservando il suo nuovo interlocutore che sembrava tanto sicuro di sé.
    Interessante... mi chiedo cosa avresti fatto se non fossi stato davvero io. Gli rispose tranquillamente ed a basso volume, per invitarlo a fare lo stesso e non disturbare gli altri impegnati nella lettura.
    Mh, probabilmente avresti continuato ad insistere con questa storia tormentando un povero bambino ignorante finché non lo avresti preso a pugni. Ma continua pure, ti ascolto. Abbassò nuovamente la testa sul libro e riprese a leggere e scarabocchiare le pagine, mentre il ragazzo proseguiva con il suo ultimatum, ma comunque non scomponendosi neanche un po'.
    Non perderei troppe energie a gridare o scappare...tre le mie molte doti ci sono anche quelle dell'illusione. Nessuno ci disturberà. Il ragazzino continuò a fare ciò che stava facendo, ascoltando intanto il giovane shinobi minacciarlo, ma apparentemente senza importarsene. Io e te abbiamo un appuntamento, e credo sarebbe bene non fare tardi. Non preoccuparti dei tuoi attuali genitori...il mio compagno se ne sta occupando adesso. La sua penna cessò di scrivere, e solo allora alzò nuovamente lo sguardo, stringendo un po' le palpebre per studiare più attentamente il tipo che aveva davanti per dei lunghi istanti.
    Va bene, hai vinto. Non ho ancora la struttura fisica per contrastare un ninja allenato, quindi mi sembra inutile insistere. Disse chiudendo tranquillamente il libro e ponendoci in mezzo la matita come segnalibro ed alzandosi dalla sedia, dirigendosi verso il bancone.
    Haki, porto il libro a casa, te lo porto domani. Rivolgendosi all'uomo barbuto.
    Va bene, ma ricordati di cancellargli quegli scarabocchi.
    Non ci contare. A domani. Lo salutò con un sorriso ed uscì dall'edificio facendo un cenno di saluto anche alla sua amica, la donna delle pulizie.

    Una volta fuori, si sarebbe incamminato tranquillamente verso la piazza, aspettando eventualmente il suo "rapitore" qual'ora non lo avesse ancora raggiunto. Dal punto di vista dello shinobi sarebbe quasi sicuramente potuto sembrare un comportamento alquanto anomalo, non avendo fatto nessun genere di resistenza ed accettando la situazione, apparentemente senza problemi.
    E comunque, in qualunque paese ho abitato, tranne quel villaggio di unni, quelli erano proprio dei barbari, quando si preleva una persona con le buone maniere o con le cattive, di solito ci si presenta.
    Disse in modo un po' stizzito, senza però voltare lo sguardo verso il suo interlocutore e continuando a camminare dritto, aspettando una risposta, e se l'avesse ricevuta, gli avrebbe detto il suo nome a sua volta, "Shinichi Matsumoto".
    In ogni caso, avrebbe continuato a conversare.
    Ah, è un problema se passiamo a casa mia ad avvisare i miei genitori? Credo che darebbero di matto se sparissi all'improvviso, ti pare?
    E non crederai davvero che mi sia bevuto la storia che se ne stia occupando il tuo collega, vero? Se è la stessa che si è presentata a scuola, sei fortunato se la ritrovi senza un bernoccolo o un occhio nero. Questa mia mamma è particolarmente manesca. E mio padre è un fabbro, ha le mani più grandi della tua testa.

    Se il ninja non avesse avuto nulla da obbiettare, si sarebbero diretti tranquillamente in piazza, dove avrebbero poi potuto prendere la strada per l'abitazione di Shinichi. Al contrario, se si fosse trovato in disaccordo con quella proposta, il bambino si sarebbe fermato di colpo ed avrebbe preso a fissare negli occhi il ninja.
    Questo potrebbe definirsi un incidente di percorso. Ho detto che verrò con te, non sto facendo resistenza e ti ho solo chiesto di passare da casa mia, qual'è il tuo problema?
    Non aveva tutti i torti. Se Yato avesse continuato ad insistere, il piccoletto non si sarebbe ancora mosso da lì, aspettando una spiegazione, mentre se invece avesse infine accettato di seguirlo fino a casa, avrebbe ripreso il cammino.

    Eeee Yato recupera il bimbetto :guru: Non è stato difficile, no? XD Ti sta conducendo in piazza, quindi ci arriverete di sera, e se Masayoshi decide di restare al suo posto, avrete anche l'occasione di incontrarvi. Dalla piazza alla casa di Shinichi non ci saranno consumi di tempo.
    Palla a Roro :sisi:


    Edited by Yusnaan - 18/6/2016, 13:00
     
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    Vero, esisteva una possibilità che non fossi tu. Ammisi con un sorriso tirato, molto conciliante. Il metodo che ho elaborato non è ancora efficace al 100%, ma mi sto avvicinando. Se arrivassimo per caso a un prossimo ciclo dovrei riuscire a perfezionarlo. Meglio lasciargli credere che avevo un modo per trovarlo a colpo sicuro. Fortunatamente il bambino si dimostrò conciliante, acconsentendo a uscire dalla biblioteca assieme a me, anche se a suo dire era solo una questione di inferiorità fisica. Diciamo che puoi chiamarmi Yato. E che spesso la struttura fisica non è sufficiente nemmeno se all'apice...per quanto un corpo d'infante sia certamente un ostacolo, te lo concedo. Avrei potuto fargli domande sulla sua strana condizione, ma non era importante per me né per l'incarico che ci era stato assegnato. Dovremo prestare attenzione agli uomini in grigio, in questo senso puoi considerarti sotto la mia protezione, se così preferisci, Shinichi. Non avevo prove che gli incappucciati fossero i nemici, ma se erano giunti da poco il rasoio di Occam mi dava discrete probabilità di aver indovinato, e calcai il nome come a voler far capire che in realtà sapevo benissimo che quello originale era diverso...ma non avevo alcuna necessità di approfondire la faccenda.

    Eravamo di strada per la piazza quando propose di deviare per la sua casa. Dove magari aveva trappole o affini, senza considerare che poteva chiedermi di fare strada e io per ovvi motivi non avevo modo di sapere dove si trovasse. Era un ostacolo da evitare...anche se le sue parole riguardo la mia "collega" mi fecero accigliare: possibile che Masayoshi avesse trovato il ragazzino e se lo fosse fatto sfuggire? Poteva essere stato così stupido? In ogni caso non diedi troppo a vedere quanto mi avessero colpito quelle informazioni, limitandomi ad un algido: Il mio collega è un maschio, non so chi sia la ragazza di cui parli, ma so che dobbiamo incontrarci nella piazza. Dopodiché potremo fare questa deviazione, se preferisci, giusto per dimostrarti che non ho cattive intenzioni. Potrai vedere i tuoi genitori e assicurarti che stiano bene, ma resteremo fuori dalla casa. Hai troppi anni sulle spalle per permetterti di agire troppo liberamente...anche a un controllo accurato come il nostro potrebbero essere sfuggiti dei trucchi millenari. Dopodiché andremo dove dobbiamo. Concluso il mio breve discorso, iniziai ad augurarmi che il mio compare non si fosse allontanato troppo dalla piazza e che mi riconoscesse senza far troppo rumore.
     
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    La Veggente e l'Uomo Millenario

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    [Biblioteca - Tramonto]


    Il giovane uomo dalla conoscenza millenaria non prestò molta attenzione alle considerazioni del ninja, annuendo distrattamente quando ammise che avere il corpo di un decenne non fosse così vantaggioso, in quanto nel momento in cui lo aveva visto sedersi aveva già calcolato ogni possibile via di fuga. Per fortuna di Yato, non voleva scatenare panico in città, urlando o facendosi notare mentre veniva inseguito, quindi si era ritrovato quasi sotto scacco, accettando la situazione che l'avessero preso. Almeno per il momento.
    Dovremo prestare attenzione agli uomini in grigio, in questo senso puoi considerarti sotto la mia protezione, se così preferisci, Shinichi.
    Come vuoi. Ma come ho già detto alla tua collega, gli unici che correte dei rischi siete voi che mi state addosso. Ormai ho imparato fin troppo bene come si muovono e, fidati, sono degli idioti.
    Proseguirono ancora un po', scambiando due parole, quando Shinichi si sentì in dovere di interrompere per un momento il suo interlocutore.Il mio collega è un maschio, non so chi sia la ragazza di cui parli, ma so che dobbiamo incontrarci nella piazza.
    Ah si, mi aveva detto di chiamarsi Masayoshi, in effetti. Bizzarro, come travestimento.
    Successivamente lo lasciò continuare parlare, non potendo far altro, però, di alzare gli occhi al cielo quando il ragazzo si dimostrò fin troppo previdente nei suoi confronti, prendendo un po' troppe precauzioni, anche se forse alcune giustificate. Una volta che finì di illustrargli il suo piano, sebbene gli avesse "concesso" di passare da casa sua, prese a fissarlo ancora una volta strizzando un po' le palpebre, senza smettere però di camminare.
    Non cercare significati nascosti nelle mie parole. Ho detto che voglio avvisare i miei genitori e così è, non sono minimamente preoccupato della loro salute. Se la sanno cavare.
    E smettila di preoccuparti: se volessi scappare, mi metterei a fare una scenata per far accorrere gente. Cioè, chiariamoci, io non ho intenzione di venire al tempio dalla vecchia, ma finchè mi trovo in questa situazione di svantaggio, non ci guadagno niente ad opporre resistenza.
    Riprese a guardare avanti.
    Comunque, va bene, andiamo pure dal tuo amico. Per arrivare a casa mia si passa dalla piazza, è lì vicino.
     
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    Obiettivo raggiunto

    Villaggio del Cielo - pt. XIII






    Forse ha scoperto qualcosa…

    Di Yato non vi era traccia.
    Non sapeva cosa fare.
    Le alternative erano poche: rimanere ad attendere il collega in piazza, recarsi nella casa di Matsumoto o continuare ad urlare il nome di "Yato" per tutto il paese.

    Si aspetta il mio arrivo e catturarlo in due sarà più facile. Non ci teneva a farsi ingannare nuovamente.
    Abbiamo ancora tempo.

    Decise di rimanere in piazza, seduto ai piedi della colonna che sorreggeva la rondine in bronzo.
    Aspetto fino a notte..se Yato non arriverà, andrò in hotel o proverò a catturarlo.
    Cosa doveva fare? Girovagare senza una meta pregando di incrociare il Senju?
    Si sarebbe allontanato solo per andarsi a prendere qualcosa da mangiare e per andare in bagno.
    Non scelse uno dei due ristoranti, bensì il chioschetto, l’unico posto in cui poteva attendere la pietanza - ed eventualmente consumarla - tenendo sott’occhio quasi tutta la piazza.
    Per il bagno fu costretto a rivolgersi a un locale. Delegò la sorveglianza a un giovanotto dai capelli neri, qualche anno più piccolo di lui, in cambio di una piccola parte del risarcimento della veggente.
    Escluse quelle due occasioni, Masayoshi sarebbe rimasto sempre seduto ai piedi della colonna, con lo sguardo puntato sulla strada principale, la stessa che lo aveva condotto alla scuola.

    [...]

    E fu lì che li vide, in lontananza.
    Matsumoto in compagnia di Yato.
    Si stropicciò gli occhi.
    Ma è veramente lui? Si ritrovò in piedi, pronto a scattare contro l’uomo dei mille anni.
    Il suo collega era stato formidabile, era riuscito a individuare il target e in qualche modo convincerlo a farsi seguire. Non come lui.
    Corse verso il duo, alzando la mano per cercare di catturare la loro attenzione.

    Yato! Ce l'hai fatta! Esclamò, giunto davanti al duo.
    Alla scuola é riuscito a sfuggirmi, a farmela sotto il naso.... I suoi occhi scivolarono su quelli del bambino.
    A mia discolpa questa è la mia prima missione... ma ora basta! al primo sgarro passo alle maniere forti.
    Uomo avvisato mezzo salvato!
    Fissò Matsumoto con sguardo torvo. Il sunese non stava affatto scherzando.

    Si rivolse infine a Yato.
    ...come l'hai convinto a farti seguire? Fino a stamattina non voleva recarsi dalla veggente. Era curioso di sapere come fosse riuscito a convincerlo a farsi seguire.

    Come si procede? Domandò al suo leader, aggiungendo subito dopo:
    Vorrei trovare un posto isolato per sciogliere la Henge... Era stufo di interpretare una bambina di dodici anni.
    Ora che aveva incontrato il Senju, fortunatamente insieme all'odiato uomo dai mille anni, lo studente poteva palesarsi ai due con il suo vero aspetto.


    Se gli adepti della setta sono così stupidi come dice il marmocchio... non dovrebbero rappresentare un problema Gli adepti e il piccolo Masayoshi si erano già incontrati.



     
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    Keep Up the Act

    Convinto il prigioniero delle sue ragioni e soprattutto non volendo allentare troppo la presa, proseguimmo verso la piazza, dove speravo. Stavo bluffando, ma il ragazzino, pur avendo forse subodorato qualcosa, evidentemente non era del tutto certo di potermi smascherare e dunque dovevo approfittare di ogni possibile trucco per dimostrare che, qualunque cosa accadesse, avessi io il controllo. Una scenata? Come ho detto prima sei libero di provarci, ma credi davvero che dei semplici paesani potrebbero vedere oltre il velo delle mie illusioni? Potrebbero vederti piangere ma vedere me come una bambina che tu hai ferito e aggredito. O peggio, potrebbero non vederti né sentirti affatto, Shinichi. Sorrisi, mentre, pur guardingo per eventuali agguati, conducevo il piccoletto fino alla piazza. Mi incuriosisce però che tu non abbia ancora capito chi sono...certo, ero un pesce piccolo al tempo. Ti pregherei comunque di non farne parola col mio collega...a differenza mia questa è la sua prima vita, se così vogliamo chiamarla, e non vorrei turbarlo o illuderlo. Il cambio di corpo è un processo che pochi possono tollerare. Meglio dare qualche altro piccolo tocco alla rete di bugie che avevo creato per nascondermi, niente di preciso, niente dettagli a cui appigliarsi, solo dei vaghi sospetti per camuffare meglio il tutto.

    [...]

    Quando infine ci incontrammo con Masayoshi mi accigliai immediatamente nel sentire la sua reazione. Mi stai dicendo che un ninja addestrato non riesce a star dietro a un ragazzino, anche se furbo come solo lui può esserlo? Sospirai, sempre cercando di tenere Shinichi nel mio campo visivo, casomai facesse qualche scherzo. Spero almeno che tu abbia risolto la questione coi suoi genitori...in ogni caso vuole assicurarsi che stiano bene, e ho deciso di concederglielo. Andiamo a casa sua. Speravo con tutto il cuore che Masayoshi fosse stato abbastanza furbo da risalire all'indirizzo del bersaglio dopo esserselo fatto sfuggire, altrimenti avremmo dovuto chiedere a lui di far strada, indebolendo a non finire il mio bluff. Questo aspetto da bambina è quello che hai usato per entrare nella scuola? Potevi almeno inventarti un nome da ragazza, visto che il bersaglio ha capito abbastanza da fregarti. Ad ogni modo puoi anche restare femmina per ora... Cambiai tono, rendendolo molto più gentile e colloquiale, come poteva essere quello del fratello di un'adorabile bambina. Shinichi è un tuo compagno di classe dopotutto, e verrà a dormire e fare i compiti da noi, non ricordi, sorellina? Poi nuovamente con l'espressione seria di poco prima. Cerchiamo di mantenere intatta la copertura, meno sanno i genitori e meglio è. Poi verso Shinichi. Anche per la loro incolumità. Se fosse stato necessario ucciderli non mi sarei certo fatto indietro.

    Giunti in un modo o nell'altro a casa di Shinichi, mandai Masayoshi a suonare al campanello (o bussare). Non saremmo entrati, ma anzi avrei fatto di tutto per restare in strada, con una mano sulla spalla del prigioniero, pronta a serrarsi in caso di brutti scherzi, e una tenuta lungo il fianco ma con l'intento di bloccare eventuali colpi all'inguine o all'addome da parte del ragazzino: se sei piccolo miri dove fa male, e premunirsi non era una cattiva idea.
     
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    La Veggente e l'Uomo Millenario

    Post XI


    [Biblioteca - Tramonto]


    Il ninja non ce la faceva proprio a fare a meno di vantasi delle sue presunte abilità, e che quelle parole fossero veritiere o meno, qulle minacce suonavano fin troppo noiose all'orecchio del bambino che ne aveva sentite fin troppe nei suoi numerosissimi anni di vita, continuando a fissarlo con sufficienza, mentre attendeva che finisse di blaterare.
    Successivamente, quando avevano ormai ripreso il cammino, il genin provò per la seconda volta a cercare di convincere l'uomo dai mille anni di essere una sua conoscenza di una vita passata, cosa alquanto improbabile, se non impossibile, dato che lui non aveva mai incontrato, involontariamente o per scelta, altre persone con la sua stessa capacità, ma questa era una cosa che ovviamente Yato non poteva sapere, finendo inevitabilmente per risultare ridicolo ai suoi occhi. Visto che ci teneva così tanto, però, a tenere su quella montatura, Shinichi non vide perchè non avrebbe dovuto reggergli il gioco...a modo suo.
    Aaaah, si, adesso ho capito. Scusami, ma non avrei immaginato di trovarti qui, sono un paio di secoli che non ci vediamo. Gli disse, con un grande sorriso e sembrando del tutto sincero, sorpreso di aver riconosciuto un suo vecchio amico. Le doti recitative sviluppate nel corso dei secoli erano maturate a tal punto che era impossibile intuire se stesse mentendo o meno, avendo vissuto gran parte del temp delle sue innumerevoli vite a far finta di essere qualcun altro.
    Devi scusarmi, non ricordavo che ti reincarnassi anche tu, anche perchè non ho mai più incontrato uno come noi.
    Allora? Come te la passi, Fujiko? Ho ancora impresso molto bene i ricordi delle nostre scopate, sei sicuramente la migliore al mondo. Se i tuoi gusti non sono cambiati, aspetta giusto qualche anno che mi cresca il pisello, così te lo faccio riprovare, ci stai?
    Gli diede una leggera gomitata alla gamba e gli fece l'occhiolino, continuando a camminare.
    Certo che potevi almeno darmi un bacio per salutarmi, però. Va bé, comunque non rpeoccuparti, anche se hai un corpo da maschio, il modo per divertirci lo troviamo. Altra ammiccata.

    [Piazza - Sera]


    Arrivati in piazza, l'uomo e la sua scorta incontrarono la ragazzina che quella stessa mattina era andata a trovare Shinichi alla sua scuola, e quest'ultimo assistette piuttosto divertito alla ramanzina che Yato le fece, oltre alle minacce che continuava a fare idirettamente. Da quel che ne sapeva, potevano essere anche vere, le cose che disse suoi suoi genitori, ma da parte sua, sapeva bene che la veggente non avrebbe ingaggiato tipi pericolosi che avrebbero potuto arrecare gravi danni a degli innocenti. Quei due ragazzi sottovalutavano ancora le forze che erano in gioco.
    Cerchiamo di mantenere intatta la copertura, meno sanno i genitori e meglio è.
    Va bene, va bene, andiamo.
    Senza fare ulteriori storie, il bambino li avrebbe condotti dall'altra parte della piazza, imboccando la strada che conduceva agli uffici amministrativi del villaggio. Una strada cme tante altre in citta, con case piccole e di legno, ma ben curate ed in perfetto stato, e l'uomomillenario si fermò sull'uscio della seconda sul lato sinistro, bussando due volte ed attendendo una risposta, lasciando i ninja dietro di lui.

    Pochi istanti dopo, una donna di media altezza dai lunghi capelli bruni, sui 40 anni e con indosso un grembiule bianco [Immagine di Riferimento]

    jpg

    aprì la porta, notando il bambino davanti a sé e facendo per salutarlo, ma non appena si rese conto delle due persone dietro di lui, immediatamente il suo volto si oscurò, guardandoli con uno sguardo misto tra paura e rabbia.
    Con un po' di titubanza, alzò la mano destra e senza dire una sola parola, fece schioccare le sue dita.

    SNAP


    La donna continuò a fissarli in silenzio per lunghi istanti, non muovendosi di un centimetro e continuando a scrutarli acuendo lo sguardo, stringendo leggermente le palpebre, dopodiché schioccò le dita altre due volte.

    SNAP SNAP


    Tranquilla, li ha mandati la veggente.
    Sempre meglio controllare. A quel punto, il suo viso si rilassò ed abbassò la mano, spalancando di più la porta per lasciarli passare. Forza, entrate. E scusate. Prego. Invitando tutti e tre ad entrare, cosa che Shinichi fece subito, ma se per caso Yato avesse provato a farlo desistere o a trattenerlo, gli avrebbe risposto in modo molto pacato, scostandosi eventualmente la mano (o le mani) del ninja di dosso.
    Stai calma, Fujiko, siamo tranquilli, qui. Prendiamo qualcosa da mangiare e ci avviamo, ok? Io sono piccolo, ho bisogno di nutrirmi. E se non ci fossero state altre proteste valide, sarebbe entrato, che loro due lo avessero seguito o meno.

    All'interno, i due ninja avrebbero trovato un ambiente non molto lussuoso, ma lo stesso accogliente, con un piccolo camino acceso, pochi mobili ed un tavolo imbandito al centro della stanza, al quale un grosso uomo nerboruto, alto circa 2 metri e venti, era seduto a mangiare. [Immagine di Riferimento]

    5688-843430081


    L'uomo si voltò verso i nuovi arrivati, ma non avrebbe fatto una piega verso gli estranei, mentre la donna chiudeva la porta dietro di sé.
    Ah, ce l'hai fatta a tornare. Amici della veggente? Indicando i ninja (avrebbe parlato al singolare, se fosse entrato solo uno di loro), domanda alla quale il ragazzino rispose annuendo, mentre si avvicinò al tavolo per prendere una salsiccia da un piatto. Quel gesto fu immediatamente bloccato dal richiamo della signora.
    AH! Vatti a lavare le mani.
    Ah, ma che palle. Rispose il bambino, appoggiando il grande libro sul tavolo ed andandosene svogliato verso il bagno, alzando gli occhi al cielo e sbuffando.
    Ehi, chi ti ha insegnato quell'espressione?
    L'ho inventata io.
    Una volta che ebbe lasciato la stanza (per tornare poco dopo) il padre si sarebbe voltato verso i ninja, quasi scoppiando a ridere.
    Pfff Mi fa sempre ridere, quella battuta. Il bello è che non so se scherzi o dica davvero.
    La madre del bambino si sarebbe avvicinata al tavolo, invitando i due ospiti a sedersi sulle sedie attorno al tavolo, con fare gentile.
    Prego, accomodatevi pure. Io mi chiamo Sumiko e lui è mio marito Tetsui. Volete mangiare qualcosa? Non fate complimenti, è un piacere. Disse sorridente, e se i due avessero accettato, gli avrebbe subito portato dei piatti, riempiendoli con delle salsicce grigliate, un pezzo di pane e delle verdure stufate.

    L'uomo millenario tornò subito dopo, mettendosi a tavola, se i due ragazzi non avessero avuto niente in contrario. Ah, Sumiko, non abbiamo molto tempo, mi vogliono portare subito dalla vecchia.
    A quest'ora? Ma è pericoloso di notte: ci saranno sicuramente gli angeli grigi in giro a cercarti, li hanno anche avvistati per le strade negli ultimi giorni. Si sarebbe poi rivolta ai due ninja. Perchè avviarsi di notte, scusate, avete ancora tempo.
    Bè, sé se la sanno cavare, lasciali pure andare.
    No, no, di notte non se ne parla proprio. Perchè non restate a dormire qui? Vi riposate e ripartite domani mattina, non è meglio?
    A quel punto avrebbero aspettato la risposta dei ninja, e se avessero insistito con il voler partire immediatamente, i due genitori non avrebbero insistito oltre. Prima di lasciarli andare, la donna avrebbe preparato velocemente 3 spuntini al sacco, con un paio di toast a testa ripieni di salumi, e tre bottiglie d'acqua, e dopo aver raccomandato più e più volte a Yato e Masayoshi di tenere d'occhio suo figlio, mentre il padre controllò che in strada non ci fosse nessuno, li salutarono, augurandogli buona fortuna.
    In caso contrario, se avessero accettato l'ospitalità della piccola famigliola, dopo cena li avrebbero fatti accomodare sul divano e gli avrebbero fornito un sacco a pelo (essendo il divano piccolo, non ci sarebbero entrati entrambi, quindi ad uno sarebbe toccato dormire a terra). I tre sarebbero andati a dormire verso le 22, quindi se avessero voluto, i ninja avrebbero potuto scambiare due chiacchiere con loro o con l'uomo millenario per saperne di più sulla faccenda.
    Una volta svegli e dopo aver fatto colazione, latte caldo ed un piatto di biscotti al cacao serviti dalla signora, quest'ultima sarebbe stata decisamente più rilassata a lasciarli partire, preparandogli ugualmente i pranzi al sacco e lasciandoli andare dopo averli salutati. Ancora una volta, il bimbetto avrebbe avuto con sé un grosso libro, continuando a leggerlo e riscrivendo delle parole o delle frasi con una matita, senza smettere di camminare.

    Beeenissimo! Avete 3 scelte da fare, ma in ogni caso non dovreste avere problemi a mettervi in viaggio verso il tempio. Mi sembra di avervelo già detto, ma in ogni caso, vi ricordo che il viaggio vrso il tempio vi costerà in totale 2 fette di tempo (quindi non ci saranno costi per spostarsi prima fuori dal villaggio). Dovete solo scegliere quando avviarvi, cominciando poi a scrivere l'inizio del viaggio, fermandovi dopo la prima fetta di tempo (Primo pomeriggio o Notte, a seconda di quando partite). Fujiko, fai la brava (:guru:), vi ha solo invitato a cena XD
     
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    Notti di Inganni e Menzogne


    Quando lui tirò fuori quella ridicola storia su una mia passata identità femminile mi limitai a fissarlo senza smorfie di sorta, controllando ogni mia reazione per poi sorridere appena, affabile, avvicinandomi al volto di lui e posandogli l'indice sulle labbra. Secoli? Scopate? Mi limitai a sussurrare, estremamente vicino a lui, applicando quelle che erano le mie conoscenze sulla seduzione, anche se fino a quel momento ero stato addestrato solo ad avvicinarmi alle donne non pensavo ci fosse poi tanta differenza...la scelta dei termini e le occhiate di quel bambino mi aiutavano a ignorare completamente. No. Tu pensi ancora che sia uno scherzo. Ma la Speranza di Hayate non è qualcuno con cui si scherza. Non sapevo se quel nome gli avrebbe procurato una qualche reazione, e non importava: sapevo per certo che chi usava quel nome era immortale e viveva da millenni...forse si erano incrociati in passato. Lei e le Fenici che ha sottomesso mi hanno dato questa opportunità...e se davvero ancora non hai capito, evidentemente è meglio per me mantenere il vantaggio. Tolsi il dito dalle labbra, carezzandogli la guancia quasi con aria di sfida, quasi macabro. Immagino la tortura dell'essere adulto ma intrappolato nel corpo di un bambino...fortunatamente io ho scelto un nuovo ricettacolo abbastanza maturo. Speravo con quel comportamento di spiazzarlo a sufficienza: non dovevo convincerlo ma solo instillargli il dubbio, anche solo un piccolissimo dubbio che io potessi essere realmente qualcuno che aveva cambiato corpo per estendere la propria vita. Un piccolo dubbio che lo avrebbe incatenato senza possibilità di fuga.

    [...]

    Di fronte alla casa del bambino i due genitori ci vennero incontro con espressioni tutt'altro che concilianti. La madre apprensiva e il padre burbero, che nemmeno parlò ma si mise a schioccare le dita...che fosse un qualche genere di codice? Il ragazzino fu subito esplicito, cosa che mi fece comunque accigliare. Sapevano della sua natura? Scoprire che il proprio figlio ha un'anima più antica della propria doveva essere qualcosa di devastante, ma i due sembravano averla presa abbastanza bene, e soprattutto la donna si rilassò tutta d'un colpo, invitandoci a entrare. Shinichi stava già andandole incontro quando io gli posai una mano sulla spalla. Mi permetto di dissentire. Non sarei entrato nella casa per nulla al mondo, soprattutto dopo aver assistito a quegli schiocchi di dita che non avevo compreso...magari erano solo un modo dell'uomo per apparire minaccioso, ma non volevo correre rischi. Ma se effettivamente siete a conoscenza della faccenda posso evitare di accampare scuse. Vostro figlio è sotto la protezione mia e del mio compagno. Lo condurremo dalla Veggente questa notte stessa, prima che gli altri lo trovino. I mantelli grigi sono stati avvistati in città, e conosco un Jutsu che può nasconderci alla loro vista senza correre rischi. Ho con me del cibo e non saranno necessarie altre pause. Comprendo la preoccupazione per l'orario, ma ritardare, anche se c'è un più di un giorno di tempo, può comportare rischi ancora maggiori e che è bene evitare.

    Quindi verso Masayoshi. Andiamo, prima di dare troppo nell'occhio. E poi Shinichi. Comprendo che tu voglia prendertela comoda, ma dobbiamo concludere questa faccenda prima di avere imprevisti. E tu sai bene come me che gli imprevisti sono frequenti quando si vive a lungo. Sia per te che per chi ti è caro. Meglio una nuova, velatissima minaccia per mettere le cose in chiaro: avevo l'incarico di portarlo dalla veggente, non di essere un buon samaritano...se uccidere o incapacitare quei due fosse stato necessario lo avrei fatto senza il minimo rimorso. La Missione è tutto.

    Tutto stava a vedere se i genitori avrebbero fatto troppe storie o meno...poi dovevano solo concordare con Masayoshi la corretta strategia per nascondersi e dissimulare i loro spostamenti.
     
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  11. Roronoa™
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    Pensato
    Parlato



    Sosta prima della partenza

    Villaggio del Cielo - pt. XIV





    Le parole di Yato lo ferirono.
    Mai più. Promise a se stesso, sbuffando e spostando lo sguardo verso una delle tante case al lato della strada principale.
    La tristezza sarebbe durata poco. Non c'era nessun motivo per piangersi addosso più del dovuto.
    Avevano il bambino, l'uomo dai mille anni.

    So dove abita ma non ci sono ancora andato. Disse, annuendo quando Yato lo informò di aver acconsentito alla richiesta del fanciullo di dirigersi verso la sua dimora, preoccupato per i suoi genitori.


    Nel tragitto dovrò prepararmi qualche dettaglio in più...anche per l'incolumità dei suoi cari Yato aveva preso quella missione molto seriamente.

    [...]




    Shinichi viveva in una graziosa casa di legno non dissimile dal resto degli edifici del villaggio della Rondine.
    Ad aprire la porta fu una giovane donna sulla quarantina d'anni, la quale non sembrò particolarmente felice di vedere due ninja dietro al suo bambino. Il suo sorriso scomparì e il suo sguardo divenne freddo, quasi aggressivo.


    Con le mani in vista, Masayoshi rimase fermo, anche quando le dita della donna schioccarono in un chiaro messaggio in codice verso qualcuno o qualcosa che lo studente non riusciva a vedere.
    Se quest'ultima aveva reagito in quel modo, probabilmente egli era a conoscenza della dote del suo bambino e dei pericoli che ogni giorno correva per le strade del villaggio.
    Lanciò un rapido sguardo a Yato.

    CITAZIONE
    Tranquilla, li ha mandati la veggente.

    La donna si tranquillizzò.
    Al suo invito ad entrare, Yato dissentì.
    Masayoshi lo guardò perplesso, ma al tempo stesso curioso di conoscere i motivi della sua decisione.
    Il sunese non era così stupido da mettersi in viaggio la mattina successiva, privandosi del vantaggio di riuscire a riconoscere all'istante i membri della setta, ma d'altro canto una piccola pausa o una chiacchierata non avrebbe messo in pericolo nessuno.

    CITAZIONE
    Ma se effettivamente siete a conoscenza della faccenda posso evitare di accampare scuse. Vostro figlio è sotto la protezione mia e del mio compagno. Lo condurremo dalla Veggente questa notte stessa, prima che gli altri lo trovino. I mantelli grigi sono stati avvistati in città, e conosco un Jutsu che può nasconderci alla loro vista senza correre rischi. Ho con me del cibo e non saranno necessarie altre pause. Comprendo la preoccupazione per l'orario, ma ritardare, anche se c'è un più di un giorno di tempo, può comportare rischi ancora maggiori e che è bene evitare.

    Vuole tornare a casa subito. Pensò, tra sé e sé.
    Masayoshi non aveva nulla da obiettare. Dopo la figura di merda alla scuola se ne sarebbe stato in silenzio per un bel po'.
    CITAZIONE
    Andiamo, prima di dare troppo nell'occhio.

    Okay. Disse davanti all'uscio della porta, serio in volto.

    Yato ordinò al fanciullo di procedere senza fare storie, condendo il tutto con l'ennesima minaccia.

    Masayoshi prese appunti. Se qualche ora prima avesse avuto lo stesso atteggiamento del suo compagno, i tre si sarebbero trovati in viaggio verso la Veggente.
    Aveva ancora tanto da imparare.

     
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    ehm...da qualche parte

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    La Veggente e l'Uomo Millenario

    Post XII


    [Biblioteca - Tramonto]


    Le parole del bambino sembravano non aver convinto lo shinobi, che continuò con la sua storia, la quale ormai stava cominciando a convincere l'uomo millenario che non si trattasse di una balla, sebbene i suoi modi non gli piacquero particolarmente, come potè intuire dalla sua espressione.
    Non sembrava esserci modo di terminare in fretta quella conversazione, dato che nessuno dei due aveva intenzione di mollare, quindi alla fine fu proprio l'uomo dalla saggezza plurimillenaria ad arrendersi, quasi esasperato da quel battibecco.
    Oh va bene, va bene. Facciamo che ti credo, sei contento?
    Questo però non cambia minimamente le cose, perchè tu sei qui per portarmi dalla vecchia e nient'altro, dato che avresti potuto liberamente fare ciò che volevi di me. Anzi, ti dico un'altra cosa:
    Ed a quel punto il battibecco riprese come se non fosse mai cessato. ...dato che affermi di essere immortale, la pazza non avrebbe dovuto aver alcun potere su di te, come per me e tutti gli immortali, e lei non fa mai cose a caso, ciò significa che non avrebbe potuto in alcun modo rintracciarti per dirti di venire qui a prelevarmi.
    Questo restringe il campo a due sole opzioni: numero uno, ti sei sostituito al ninja incaricato e stai per uccidermi o chiedermi di entrare a far parte del clan "viva Hayate"; numero due, ti stai dando un gran da fare per sostenere delle balle spaziali.
    Ma se proprio vuoi saperlo, non mi interessa per niente quale delle due sia la verità, quindi a questo punto preferisco che mi porti dove devi e farla finita, stiamo solo perdendo tempo. Proprio non capisco perchè non ti entra in testa che io ti stia già seguendo e non ci sia bisogno di convincermi.
    E senza dire altro, si sarebbe avviato ancora una volta verso casa come stabilito, a meno che lo shinobi non avesse avuto altro da dire.

    [Piazza - Sera]


    Come era prevedibile, il ninja più esperto rifiutò l'invito ad entrare in casa del quasi bambino ed opponendosi anche all'offerta di cibo. Incamminarsi di notte non era la prospettiva migliore, e non ci fu bisogno di essere la veggente per intuire che il marmocchio e la madre avrebbero protestato.
    Ah, ma andiamo, fai sul serio? Cioè, fammi capire, tu sai che gli assassini della persona che devi proteggere vagano solo di notte e l'idea migliore che ti viene in mente e di affrontare un viaggio di ore e ore di cammino proprio di notte?
    Esatto, ha ragione, non vi sembra un po' assurda come cosa.
    In quel momento, però, Shinichi sembrò ripensarci, forse più stanco di discutere in continuazione con lo shinobi, quindi fece un gesto alla madre per dirle di calmarsi e con l'espressione rassegnata sul volto, guardo ancora una volta il suo "guardiano".
    Nha, va bene, non fa niente. Se proprio crede di potermi proteggere benissimo, non avrò di cui preoccuparmi.
    Sconfitta, anche la donna accettò la situazione, rassicurata da quello che, anche se con l'aspetto di un bambino, portava con sè una saggezza forse ineguagliabile, seppur con un carattere piuttosto acerbo.
    Mpf... Va bene. Mi fido, ma state molto attenti, tutti, mi raccomando. E dopo un altro paio di saluti generali, anche al padre che era dentro casa, si sarebbero potuti avviare tranquillamente verso il tempio di Shiroi Bara.
    Non avrebbero trovato carrozze o calessi per la strada, quindi l'unica soluzione sarebbe stata fare il tragitto a piedi.

    [Strada per il tempio - Notte]


    Come suo solito, il ragazzino avrebbe avuto con sé un grosso tomo (quello che aveva in biblioteca) ed avrebbe passato il tempo sfogliandolo pian piano e cancellando e riscrivendo alcune frasi o singole parole, di tanto in tanto, come ormai entrambi i ninja gli avevano già visto fare. A meno che non gli avrebbero rivolto parole, sarebbe stato abbastanza silenzioso per le prime due ore di viaggio, finchè alla fine non cominciò a rallentare il passo ed a sbadigliare sempre più di frequente.
    Dopo tutto quel tempo passato a camminare, e a quell'ora, il sonno avrebbe iniziato a prendere il sopravvento, disegnando un'espressione piuttosto stanca sul suo volto. Se uno dei due accompagnatori lo avesse incitato a sbrigarsi, avrebbe risposto (tra uno sbadiglio e un altro) Sono un bambino, lo volete capire o no? Seguì un lungo sbadiglio. Il mio corpo ha bisogno di dormire. Porcaccia nera.
    Se avessero insistito ulteriormente, avrebbe ripreso ad accelerare nuovamente il passo, anche se controvoglia, ma per quanto avessero voluto sbrigarsi, dopo un'altra mezz'ora il piccolo marmocchio non avrebbe più retto allo sforzo, chiudendo definitivamente gli occhi che ormai si aprivano solo di tanto in tanto per controllare di non urtare qualcosa con i piedi, e sdraiandosi a terra russando dolcemente. A quel punto, a nulla sarebbe servito sbraitare o prenderlo a calci pur di farlo proseguire, perchè anche se lo avessero svegliato, non ci sarebbe stato verso di convincerlo a riprendere il cammino, non essendone proprio capace fisicamente.
    Questo sarebbe successo indipendentemente dopo due ore e mezza di viaggio, che lo avessero costretto a velocizzare il passo o meno, quindi a quel punto avrebbero dovuto prendere una decisione, ovvero se fermarsi o portarlo in spalla/trascinarlo fino al tempio.

    Eeeed eccoci qui, finalmente siete partiti ^^ La quest è ormai agli sgoccioli, ma se si prolungherà, dipenderà da voi. Descrivete il viaggio e nel caso, cosa decidete di fare per mimetizzarvi, come volete, ma in ogni caso succederà quanto descritto. Il bimbo si addormenterà dopo 2 ore e mezza, quindi prendete poi anche la decisione se proseguire o meno e fermatevi a dopo averla messa in atto.
     
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    [Tramonto - Biblioteca]

    Avevo detto già abbastanza e, come anche diceva il seccante Uomo Millenario, non c'era bisogno di andare oltre con le spiegazioni. Mi limitai a sorridere appena, proseguendo lungo la strada e ciò che ci aspettava.


    [Sera - La Casa del Bambino]

    Forse era rischioso come dicevano, ma considerando che non mi fidavo nella benché minima misura di quel ragazzino né dei suoi genitori, non avrei comunque mai accettato di trascorrere là la notte. Meglio essere per conto mio, col mio compagno di squadra, in una situazione dove il controllo era almeno parzialmente nelle mie mani, invece che seguire le regole imposte da altri. Dovevo portare il bambino a destinazione. Punto. Gli assassini (dunque quei manti grigi erano realmente assassini?) non erano che un ostacolo lungo il cammino, che avrei cercato di aggirare alla meglio, sperando che Masayoshi fosse più collaborativo di quanto non fosse stato fino a quel momento.


    [Notte - Strada verso il Tempio]

    Il piccoletto cominciava ad arrancare, come prevedibile vista la giovane età ed il corpo ancor non sviluppato che intrappolava la sua mente antica. Uhm...immaginavo sarebbe successo, ma il tempo è fondamentale, come ben sai. Un ritardo potrebbe costituire un serio ostacolo. Masayoshi...dovremo combinare la tecnica della Trasformazione. Aggiunsi facendo fermare un attimo il ragazzino, ma senza perderlo di vista. Spiegai brevemente quello che intendevo fare: Shinichi pesava poco e niente e avrei potuto trasportarlo sulle spalle abbastanza facilmenteForza Verde, poi col semplice contatto fisico sia io che il Sunese avremmo usato la Henge no Jutsu in combinazione per cambiare il nostro aspetto.

    Qualcosa che non desse nell'occhio sarebbe stata l'ideale, ma decisi per qualcosa di un po' diverso. Un uomo chino, un lavoratore o una vecchia attirano pochi sospetti, ma penso che in questa situazione sia meglio osare un po'. Perché mai qualcosa di inoffensivo o innocuo dovrebbe girare da solo di notte? Finiremmo per attirare l'attenzione, quindi meglio assumere l'aspetto di qualcuno o qualcosa che ha l'aria di saper badare benissimo a sé stesso...se mi presti una delle tue bende poi dovremmo riuscire a migliorare anche la cosa.


    Infatti con quell'oggetto avrei assemblato una trappola molto semplice ma al contempo utile [Trappola]
    Fumogeno [Bomba]
    Piccoli esplosivi che creano una nube di fumo che si dirada dopo 1 round, se utilizzato in un ambiente aperto, dopo 3 post, se in un ambiente chiuso. Zone fortemente areate diminuiranno l'efficacia dell'esplosivo. Concede Occultamento Parziale entro 4,5 metri dal punto d' impatto.
    Tipo: Speciale-Supporto
    Dimensione: Minuscola
    Quantità: 1
    (Potenza: 1 | Durezza: 1 | Crediti: 30)



    Kit di Meccanismi per Trappole [Vario]
    Si tratta di un set di meccanismi utilizzabili per creare Trappole. Un Kit contiene il materiale per costruire i meccanismi di 5 trappole.
    Inneschi da Genin: Trabocchetto (botole e buche), Tensione di un filo (se tagliato, si attiva), Pressione, Tempo.
    Inneschi da Chunin: Vibrazione, Rumore, Calore.
    Inneschi da Jonin: Presenza di Chakra.

    Tipo: Supporto-Supporto
    Dimensione: Piccola
    Quantità: 1
    (Potenza: 1 | Durezza: 2 | Crediti: 50)




    Conoscenza delle Trappole [3]
    Conoscenza: L'utilizzatore è in grado di costruire e piazzare trappole semplici. Forza e Velocità della trappola saranno pari all’Intuito dell'utilizzatore al momento della creazione, incrementato di 2 tacche. La Furtività della trappola è pari a 3 più il bonus Intuito al momento della creazione; non esiste una distanza minima di percezione. Creare una trappola richiede 1 slot tecnica/azione; piazzare una trappola richiede 1 slot azione. Impiegando uno slot gratuito lento è possibile collegare tra di loro uno o più inneschi di trappole già piazzate, perché scattino contemporaneamente; è considerata creazione di oggetti. Piazzare una trappola richiede slot azione. L'utilizzatore può utilizzare trappole contenenti fino a 4 Unità di oggetti; è possibile sfruttare senza limitazioni eventuali elementi ambientali per migliorare la propria trappola. L'utilizzatore può possedere in scheda trappole prefabbricate: il contenuto della trappola è considerata all'interno di un rotolo ed è sufficiente solo piazzare la trappola.
    . Tenendo un capo della benda avrei lasciato che l'altro, sciolto, venisse trascinato man mano che avanzavamo, solo che l'estremità libera era avvolta intorno ai miei gambali, in mezzo ai quali stava un Fumogeno il cui innesco era stato leggermente modificato per permettermi di attivarlo solo tirando un sottile filo che avevo predisposto. In questo modo, in caso di pericolo i sarebbe bastato un movimento infinitesimale per sollevare la coltre di fumo e preparare la fuga.

    Spiegai la cosa a Masayoshi, aggiungendo che non ci saremmo dovuti preoccupare della stranezza di una persona che avanza trascinandosi qualcosa che rimbalza a terra legato con un bendaggio, perché avevo una tecnica per mascherare la cosa senza inficiare la nostra Trasformazione combinata. Con pochi sigilli alterai l'aspetto della mia trappola e della benda in modo che sembrassero un grosso mastino trattenuto dalla mia mano con una pesante catena [Tecnica]Efficacia 20 - Dimensioni 2 Unità e Mezzo.

    Percezione Falsata - Kokohi no Jutsu
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Serpente, Tigre, Drago, Cavallo, Cinghiale (5)
    L'illusione si attiva senza medium: l'utilizzatore modificherà l'aspetto esteriore di un oggetto, senza cambiare la dimensione. La vittima non vedrà l'aspetto reale dell'oggetto ma l'inganno dell'utilizzatore, subendo l'illusione osservandolo. L'illusione è permanente finché non rilasciata. E' possibile aggiungere degli automazioni e piccole azioni ripetitive. Il consumo è pari a Basso ogni 10 d'efficacia.

    Tipo: Genjutsu - Kanchi
    (Livello: 5 / Consumo: Variabile )
    [Effiacia Massima: 20 per grado]

    [Da studente in su]
    . Il cane era preso pari pari da un cane degli Inuzuka che avevo visto in giro per Konoha, programmato per muoversi seguendoci e fermandosi ogni tanto ad annusare i dintorni. Non emetteva rumori, ma il suono dei gambali che rimbalzavano avrebbero, dalla distanza, dato l'illusione della sua presenza, o così speravo. Quanto a me ed al Sunese, una volta pronti avremmo assunto l'aspetto di un massiccio mercenario a cavallo, estendendo fino ai limiti massimi le capacità di variazione dettate dalla Henge no Jutsu, mentre tenevo il ragazzino a cavalluccio sulle spalle, incluso nella forma alterata.

    Mi presi la libertà di usare un volto tra i più "non vorrei mai disturbare questa persona" possibili...ossia uno molto somigliante a quello del Sensei, mentre l'armatura era un tocco extra. Dovevano prenderci per qualcuno di pericoloso che si muoveva col suo cavallo ed un cane da combattimento e, speravo, lasciarci in pace.

    raoh


    Chiaramente avremmo cercato un qualche nascondiglio per fare il tutto lontano da eventuali occhi indiscreti, ma lasciai che fosse il ninja di Suna a pensare alle precauzioni durante quella prima fase del viaggio, mentre ci allontanavamo dalla città.
     
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  14. Roronoa™
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    Parlato



    Verso il Tempio - Fusione

    Villaggio del Cielo - pt. XV






    Attese la fine della discussione tra Yato e il ragazzino all'uscio della porta d'ingresso, con lo sguardo rivolto sulla strada e sui tetti degli edifici adiacenti.
    Il Senju ci mise poco a mettere tutti d'accordo, compresa la madre del fanciullo.

    Convinto che marciare di notte era la cosa giusta da fare, Masayoshi era intento ad escogitare un piano per uscire dal villaggio senza essere notati dagli adepti della Setta.
    Due ragazzi e una ragazza che lasciavano la città al tramonto non sarebbe stato così insolito per i normali cittadini della Rondine, ma i loro nemici non si sarebbero fatti sfuggire quel fanciullo armato di libro alle spalle di un ninja della Foglia.

    Hai intenzione di studiare anche stasera? Domandò al ragazzino, indicando il tomo che aveva ripreso a leggere un istante dopo essersi messi in marcia.
    Rilassati per stasera...

    Si rivolse poi a Yato, in merito al timore di dover combattere appena usciti dal villaggio.
    Dici che sarà bene uscire da una strada secondaria? Sanno della nostra presenza...e forse che dobbiamo condurre l'uomo che stanno cercando al tempio. Se così fosse, avranno piazzato qualcuno sulle stradi principali.
    Non voleva passare per un cagasotto agli occhi del ninja della Foglia, non dopo essersi fatto sfuggire il bambino.
    Per me è indifferente, sono pronto a qualsiasi evenienza. Si mise alle spalle del bambino, leggermente decentrato.

    Ricordava la strada che conduceva al tempio ed era quella che probabilmente aveva percorso anche Yato, solo che lui forse si era risparmiato la lunga scalinata che conduceva dalla Veggente.
    Non vi erano alberi o case da cui tendere imboscate.

    [...]



    In assenza di nuvole minacciose sopra le loro teste e all'orizzonte, la neve accumulata ai lati del sentiero e sui campi circostanti rifletteva intensamente il bagliore della luna.
    Camminarono senza incontrare ostacoli o adepti.

    Dopo due ore di marcia, Masayoshi notò che davanti a sé il bambino iniziava a rallentare sempre di più. Lo incitò a proseguire, ma dovette ben presto arrendersi al fatto che il fanciullo necessitava di riposare.
    A fermarsi per primo fu Yato.
    Ascoltò con interesse il suo intero piano.
    Per me va benissimo. Disse, sorridendo e porgendo una benda al Genin.

    Mentre Yato preparava chissà quale strano congegno, Masayoshi si avvicinò al ragazzino, tenendo d'occhio l'intera zona circostante.
    Forse ci attendono ai piedi della montagna. Chissà se il guardiano della veggente ci aiuterà. Pensò, grattandosi il capo.

    I preparativi durarono una manciata di secondi.
    Yato aveva messo a punto una trappola alquanto ingegnosa. Non aveva potenziale offensivo, ma in caso di attacco nemico avrebbe consentito al team di occultare la loro fuga grazie all’attivazione a distanza, tramite filo, di una bomba fumogena.
    Ottimo. Commentò, osservando con attenzione ogni sezione della trappola, destinata ad essere occultata agli occhi degli adepti o di eventuali viaggiatori attraverso una tecnica dello stesso Genin.

    L'intero team prese le sembianze di un guerriero, armato di un enorme spada, in sella ad un maestoso cavallo nero. [Tecnica]Tecnica della Trasformazione - Henge no Jutsu
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Capra
    L'utilizzatore può cambiare il proprio aspetto. Le dimensioni possono essere maggiorata o diminuita al massimo del 50% rispetto le proprie dimensioni reali. La trasformazione permette di assumere le caratteristiche tecniche dell'oggetto in cui trasformati oppure ottenere armi naturali se possedute dall'animale trasformato. Le potenzialità devono essere parigrado l'utilizzatore, non è possibile ottenere una protezione fisica e non è possibile ottenere capacità di movimento non possedute dallo shinobi. È possibile applicare questa tecnica anche in combinazione con un altro shinobi, unendo i due in uno stesso aspetto fittizio. Solamente uno dei due shinobi avrà il controllo delle nuove sembianze ma entrambi dovranno pagare il costo di attivazione. Subire un danno pari o superiore a leggera causerà lo scioglimento della tecnica.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Livello: 6 / Consumo:Basso )

    I due non si erano risparmiati, spingendo la tecnica fino ai suoi limiti, dando vita a un mercenario dall’aspetto estremamente minaccioso.
    Aveva l’espressione di chi non desiderava altro che sfogare la sua intera rabbia su qualcuno.
    Se fosse stato uno degli adepti, Masayoshi si sarebbe tenuto alla larga da un uomo del genere. Non si sarebbe avvicinato a lui nemmeno per chiedere un informazione.

    Non avremo problemi. Non aveva il controllo del movimento, ma in compenso aveva un buon campo visivo laterale.
    Scrutare gli adepti in lontananza sarebbe stato un gioco da ragazzi, o almeno così sperava.
     
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    La Veggente e l'Uomo Millenario

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    [Strada per il tempio - Notte]


    I tre giovani si avventurarono fuori dal villaggio nel silenzio della notte, muovendosi indisturbati sulla strada principale che portava alla loro meta.
    Come era prevedibile, i due ninja, o almeno uno dei due, non poteva passare ancora una volta inosservato quello strano comportamento di passare tutto il suo tempo a leggere grossi libri ovviamente inadatti alla sua età fisica.
    Che? Non sto studiando. Questo romanzo l'ho scritto io qualche decennio fa.
    Sto correggendo tutte le cose che mi hanno cambiato, il mio gergo letterario non è così grezzo.
    Vatti a fidare degli editori, ti distruggono il libro quando muori e lo riscrivono a modo loro. Insomma, guarda qui...
    indicando una frase sulla pagina aperta "...arrivò in un prato petaloso." Petaloso?! Ma andiamo, che razza di parola è? Non credo nemmeno che sia una parola, imbecilli analfabeti.
    Senza dire altro, si rimise con la testa sul tomo e riprese a correggere tutto ciò che non gli stava bene, continuando a camminare.

    Il ragazzino si affidò completamente nelle loro mani, quando ormai non ebbe più la forza di continuare il cammino, assecondando la loro strategia. Nessuno notò il loro mutamento, riuscendo pienamente nel loro scopo di prendere quelle particolari sembianze, senza che qualcuno se ne accorgesse.
    Ripreso il viaggio su quel fittizio animale, per almeno un'altra ora, nessuno incrociarono sul proprio cammino, se non un'elegante carrozza diretta nella direzione opposta. Ma a poche decine di metri di distanza, mimetizzati nel piccolo bosco spoglio davanti a loro, ai margini della strada, vi erano delle ombre che li attendevano. O meglio, che attendevano 2 ninja e il "loro" ragazzino.

    Nascosti tra gli alberi e le rocce innevate, nel buio più totale, vi erano degli uomini con indosso delle lunghe tuniche grigie che gli arrivavano fino ai piedi, in attesa e scrutando quel po' che riuscivano a vedere con la sola luce lunare che illuminava la strada.
    Uno di questi, un ragazzo sui 25 anni con una leggera barba, si avvicinò ad un altro suo coetaneo, parlando a bassa voce.
    Arriva qualcuno, devono essere loro.
    Ma chi, quello là? Indicando il grosso cavaliere ormai prossimo alla loro posizione, sebbene si trovassero a circa dieci metri di distanza dalla strada.
    Ma non vedi che è uno solo, cretino?
    Sì, ma allora dove sono? L'altra squadra ha detto di averli persi di vista, ad un certo punto, e a quest'ora avrebbero già dovuto essere qui.
    A quel punto intervenne un uomo molto più anziano con una barba grigia ed incappucciato, rivelando a loro, in tono preoccupato, la sua supposizione. Allora devono averci beffato, disperdendosi nelle campagne. Corri ad avvisare gli altri, dobbiamo assolutamente fermarli prima che arrivino al tempio.
    Signorsì! Corrwowoo! Disse il giovane prima di inciampare nella sua stessa tunica e finendo con l'affondare la faccia nella neve.
    Ma perchè non possiamo farle più corte, queste vesti?
    E' una tradizione, capra ignorante, è così che dev..!
    Il vecchio si fermò, impietrito dinnanzi allo spettacolo che aveva davanti, come anche tutti gli altri nelle vicinanze.
    Koru, non ti muovere! Ti brilla il culo!
    Il ragazzo indicò il sedere del suo amico, che aveva preso ad emanare una intensa luce rossa da sotto la vestaglia.
    AAAAAH SPEGNILO! SPEGNILO!
    Ma non va a fuoco! Alza la tunica. Il giovane, ancora sdraiato a terra, obbedì all'ordine, scoprendosi il posteriore e lasciando che la fonte di luce si intnsificasse. I suoi compagni poterono constatare che provenisse dal tatuaggio sulla natica che tutti nella setta avevano, ma al momento furono distratti da ben altro, assumendo un'espressione alquanto schifata.
    Ma... perchè non hai le mutande?
    Perchè, si possono mettere sotto la tunica?
    Certo che le devi mettere, che schifo, quindi non le hai mai portate?
    Ma insomma si può sapere perchè ti brilla il tatuaggio?

    Il membro più anziano del gruppo diede una rapida occhiata all'imponente uomo a cavallo, arrivando alla sua conclusione e rimproverando severamente i suoi sottoposti. Idioti, il tatuaggio reagisce quando si trova vicino all'uomo millenario, deve essere quel tipo laggiù!
    Ma come?! Non puoi essere lui, gli altri 2 dove sono, sennò?
    Sono ninja, brutto mentecatto. Non c'è nessun altro qui intorno, quindi devono aver usato qualche trucco. Prendiamoli, muovetevi! E tu leva il pisello dalla neve e alzati, imbecille.

    Se anche i due shinobi si fossero accorti del pericolo, notando le figure muoversi nell'ombra o sentendo le urla del ragazzo della setta, l'attacco sarebbe cominciato alla stessa maniera (se avessero deciso di accelerare il passo per allontanarsi o tornare indietro, i membri della setta avrebbero notato la diminuzione della luce sulla chiappa del loro compagno, intuendo comunque che si trattasse di loro).
    I sei membri della setta scattarono immediatamente verso la loro posizione, due dei quali si fermarono a 5 metri di distanza, lanciando le due bolasBolas [Distanza]
    Si tratta di un semplice caccio di cuoio alle cui estremità sono presenti due sferette di metallo pesanti che fanno da contrappeso. Quest'arma, per quanto inoffensiva, può legare l'avversario o immobilizzarlo: può causare Intralcio Medio. Non può essere utilizzato entro 3 metri il proprio obiettivo e non oltre i 15 metri.
    Tipo: Da Mano-Immobilizzo
    Dimensione: Media
    (Potenza: 1 | Durezza: 2 | Crediti: 20)
    che avevano iniziato a far roteare sopra le proprie teste, verso le zampe anteriori e posteriori del cavallo (o uno ciascuno alle gambe dei due ninja, se avessero sciolto la tecnica). [Energia gialla]
    Altri due si fermarono un metro dopo, uno dei quali lanciò in direzione del busto del cavaliere (o di Yato) 2 pugnaliColtelli da Lancio [Distanza]
    I coltelli da lancio rappresentano il bilanciamento perfetto tra potenza e velocità. Ha una gittata pari a 15 metri. La loro lunghezza è pari a circa 15 cm.
    Tipo: Da Lancio/Lama-Perforazione/Taglio
    Dimensione: Piccola
    (Potenza: 10 | Durezza: 3 | Crediti: 15)
    , mentre il secondo lanciò una frecciaProiettili Leggeri [Distanza]
    Si tratta di proiettili da sfruttare solamente tramite archi oppure balestre, e solo per uno dei due meccanismi. La gittata è incrementata di 15 metri.
    Tipo: Da Lancio-Perforazione
    Dimensione: Piccola
    Quantità: 1
    (Potenza: 10 | Durezza: 2 | Crediti: 15)
    appena incoccata nel suo arcoArco Corto [Meccanismo] È un'arma a due mani in grado di scagliare a grandi distanze proiettili appositi: la gittata a tiro diretto è pari a 21 metri. La velocità dei proiettili è pari alla Forza dell'utilizzatore anziché la Precisione. La Potenza dei proiettili (senza potenziamenti) è raddoppiata; è possibile scagliare un singolo proiettile. Tipo: Supporto-Supporto
    Dimensione: Mediopiccola
    (Potenza: 1 | Durezza: 2 | Crediti: 50)
    nello stesso punto (sempre verso Yato nel caso si fossero separati). [Entrambi energia gialla]
    Gli ultimi due (tra cui il più anziano) si avvicinarono a distanza da corpo a corpo, assalendo il loro obbiettivo. Il più giovane attaccò con un fuuma kunaiFuuma Kunai [Mischia]
    Il Fuuma Kunai è un grande Kunai lungo mezzo metro; non può essere lanciato.
    Tipo: Ascia-Taglio
    Dimensione: Media
    (Potenza: 25 | Durezza: 3 | Crediti: 75)
    (Cavaliere o Masayoshi), provando un affondo al torace [Energia gialla], mentre il più anziano con due tirapugniTirapugni con Lama [Potenziamento]
    I tirapugni con lama posseggono delle lame laterali lunghe 15cm dall' impugnatura. Possono essere scagliati fino a 9 metri come AaD. Vengono concessi in coppia.
    Tipo: Da Mano-Taglio
    Dimensione: Mediopiccola
    (Potenza: 15 | Durezza: 3 | Crediti: 60)
    tentò un rapido fendente con la mano destra, con la lama dell'arma, mirando al collo del suo avversario (Cavaliere o Yato) [Energia Verde]
    Lo scontro era appena iniziato, ma un settimo membro della setta era in agguato poco più lontano, attendendo il momento di entrare in azione.
    Siamo alle battute finali, dateci dentro! Se gli avversari sono un po' troppi è perchè è notte. Fosse stato di giorno, ce ne sarebbero stati di meno in giro.
    Febh, ringrazia Yato da parte mia, mi ha reso le cose più divertenti XD
    Comunque il piano era buono, complimenti, peccato non abbia funzionato per via del tatuaggio.


    Edited by Yusnaan - 3/10/2016, 13:37
     
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