Sorelle

VIII ~ Giù la maschera: La prova finale III

on aveva nessuna intenzione di lasciarsi sottovalutare dalla sorella. Avrebbe fatto ricorso ad ogni briciolo di Chakra ed energia vitale per dimostrare i suoi progressi ad Ai-chan. Si era allenata duramente da sola per così tanto tempo. Aveva consumato la corteccia del ciliegio nel cortile della Tenuta Fuyutsuki, lo stesso che aveva ospitato le due sorelle nelle calde giornate estive. Quel secolare albero aveva visto generazioni di Fuyutsuki allenarsi sulla propria corteccia, per lanci di Kunai oppure attacchi da Corpo a Corpo. Aveva macchiato così tante bende da combattimento del suo sangue e spesso aveva temuto di non farcela, di non riuscire a raggiungere il livello della sorella.
Era più che determinata a fare del proprio meglio. Attese con pazienza che Oboro rimettesse in sesto il suo braccio. Non si aspettava nemmeno lei tanta forza in realtà. Non erano semplici impasti i suoi. Il Kinjutsu proibito che aveva imparato spingeva oltre le proprie capacità il suo corpo. Sembrava quasi che ogni limite fosse svanito. La sua forza era cresciuta in modo mostruosa e le sue capacità curative erano così efficienti che non aveva nemmeno un graffio sul suo corpo, anche se era stata ferita più e più volte dalla sorella. Comprendeva però che tutto aveva un prezzo, ed lei era disposta a pagarlo.
Il calcio volante purtroppo andrò a vuoto. Ai-chan era veloce, molto veloce. Doveva sfiancarla fino a costringerla a chiudersi in difesa ed abbatterla lentamente ma con costanza. Non doveva lasciarle ampio margine d’azione, anche perché la donna mascherata non aveva ancora iniziato a fare sul serio. Prima del suo tradimento, la maggiore dei Fuyutsuki era considerata un genio, una talentuosa Kunoichi della Foglia. Era riuscita a scalare la gerarchia di Konoha con estrema rapidità. E la Genin non poteva permettersi distrazioni o gentili concessioni.
Per questo dopo il primo attacco concatenato continuò senza tregua. Era ancora a distanza di corpo a corpo, e nulla l’avrebbe sottratta al suo dinamico e potente Taijutsu. Il secondo calcio impattò con violenza contro i parabracci in ferro. La durezza del metallo riuscì a salvare la falsa Ai-chan dalla furia del suo colpo concatenato. Il pugno all’addome purtroppo andò a vuoto, visto che Oboro sfruttò lo slancio all’indietro per allontanarsi quanto basta dalla Taijutser. Ma alla fine il suo calcio rotante al volto riuscì a creare una crepa sulla maschera da rapace dell’Anbu. Sul volto della Fuyutsuki comparve un sorriso, che svanì subito dopo quando sentì un forte dolore all’addome.
- Kyaaah! - Urlò non appena la Cartabomba esplose, dove era stata abilmente posizionata dall’avversaria. Non aveva nemmeno avuto il tempo necessario per accumulare un po’ di Chakra in quella parte del corpo per limitare i danni. Fu sbalzata via diversi metri, probabilmente cinque, dall’onda d’urto della bomba dopo aver ustionato le sue carni[Ustioni all’addome – Graffi sparsi per tutto il corpo – 5 Leggere] e distrutto parte della sua tuta da allenamento. Dall’ombelico in giù la maglietta in rete e la parte superiore della tuta era a brandelli con diverse bruciature, che deturpavano il candore del tessuto. Diversi tagli erano disseminati un po’ su tutto il corpo, principalmente su petto e gambe. Il Jutsu Doton di Oboro arrivò leggermente in ritardo, visto che involontariamente si era ritrovata così vicina all’esplosione e probabilmente ne fu anche coinvolta[OFF: Hai descritto nel Post che venivi spinta via per un paio di metri, ma la Bomba ha raggio 3 metri] . La Fuyutsuki riuscì ad ottenere preziosi secondi in cui potè notare le posizioni della mani della donna e tentare di rialzarsi.
Iniziò immediatamente a comporre alcuni sigilli: Ariete, Cinghiale, Bue, Cane, Serpente. Aveva davvero pochissimo tempo per reagire prima di essere investita dal fiume di fango. Fortunatamente la bomba era stata un’arma a doppio taglio. L’aveva spinta lontana da Oboro, permettendole di sfruttare un Jutsu Accademico nella speranza di salvarsi da una “morte” certa. Con un movimento accelerato, prima che il fiume in piena raggiungesse la sua minuta figura, si sostituì ad un masso nei paraggi, creando un collegamento con un filo di Chakra per permettere quell’istantaneo scambio con un movimento accelerato
[Slot Tecnica I][Tecnica della Sostituzione – Consumo: Basso]. Il masso venne investito dalla corrente di fango, confondendosi con i suoi flussi. Solo un miracolo aveva salvato la Fuyutsuki, che ora era ricomparsa sei metri sulla destra della donna, dove era posizionato il masso che aveva preso il suo posto.
L’Arte della Rinascita[Arte della Rinascita: 1/3 Round – Incalzare Rischioso +0 Tacca alla Forza – Insensibile: // ] fortunatamente era ancora attiva, anche se i suoi effetti diventavano sempre più deboli. La paralisi al braccio destro era svanita e la Fuyutsuki non si preoccupò più di controllare Chakra in quel punto.
Tirò un sospiro di sollievo ed iniziò ad accumulare rapidamente un quantitativo di Chakra nelle sue gambe. Sigillo della Tigre che venne formulato sulle sue mani. Desiderava sfruttare l’effetto sorpresa del “Kawarimi no Jutsu”, forse Oboro era convinta di averla investita con il suo Jutsu Doton, visto che il masso aveva più o meno le sue dimensioni. Cercò di attivare con successo il suo Taijutsu, conferendole una copertura parziale
[Slot Tecnica II][Kyuu Batsu – Consumo: Mediobasso]. Ormai le sue energie stavano scarseggiando. Aveva solo un colpo da sferrare.
Scattò in avanti con estrema rapidità, mentre la sua immagine veniva occultata dal Jutsu attivo, provando ad azzerare ancora una volta le distanze con la donna mascherata
[Slot Gratuito I][Movimento in avanti – 6 m – Vel 300]. A questo punto, ricomparendo alla destra di Oboro, caricò con forza il suo pugno sinistro su un lato ed accumulò quanto più Chakra possibile per rendere quell’offensiva distruttiva ed incisiva. Accumulò anche un po’ di Chakra Distruttivo per poter abbattere quella maschera. Desiderava guardare in faccia sua sorella e ricevere la sua approvazione. - Shannaroooooo! - Strinse le nocche e il pugno scattò in avanti con forza e rapidità, aiutata anche dalle Fasce da combattimento, verso la crepa che aveva precedentemente formato sulla maschera [Slot Azione I][Pugno sinistro al volto – For 375 – Vel 300 – Fasce da Combattimento: +10 Potenza – Tocco distruttivo: 2 Bassi per +40 Potenza contro maschera – Consumo Impasto: Basso].
Indipendentemente dalla buona riuscita della sua offensiva cercò di piegare la gamba sinistra, ruotando il busto in senso orario e facendo perno con la gamba destra per mantenere l’equilibrio. Cercò d’irrorare di Chakra l’arto inferiore per rendere il movimento più veloce. Con la pianta del piede provò a sferrare un calcio sul fianco destro di Oboro con l’intenzione di scaraventarla via per alcuni metri e concedersi un attimo di riposo
[Slot Azione II][Calcio al fianco destro – For 300 – Vel 375 – Fasce da Combattimento: +10 Potenza – Impasto +3 Vel – Consumo: Basso]. Mantenne la guardia alta, mentre il suo chakra iniziò ad accumularsi all’altezza dell’addome nella speranza di poter lenire le sofferenze per l’ustione
[Slot Azione III][Abilità Guarigione: +2 Leggere – Consumo ½ Basso].

IX ~ Amore fraterno: La fine dell'Addestramento

a Fuyutsuki era stata fortunata, molto fortunata. Nonostante il lancinante dolore all’addome, era riuscita a comporre i sigilli della Sostituzione appena in tempo per poter sfuggire al Jutsu Doton della sorella. Talento e fortuna le avevano permesso di reagire al dolore e alle difficoltà che era costretta ad affrontare. In realtà abbandonarsi al fiume di fango generato dalla Donna mascherata era molto semplice, bastava lasciarsi andare, chiudere gli occhi ed attendere di sprofondare nell’oblio. Almeno avrebbe smesso di soffrire per le ustioni sull’addome e la stanchezza che si accumulava in ogni fibra del suo corpo.
Stava superando i suoi limiti psico-fisici. Stava portando al limite il suo corpo per poter dimostrare alla Sorella che era riuscita a colmare quella distanza con tanto allenamento e dedizione. Non aveva mai smesso di pensare a lei e non poteva urlarlo ai quattro venti, in un Villaggio in cui la consideravano tutti una Nukenin. Non poteva confessare il suo amore fraterno per Ai-chan liberamente, come ogni sorella aveva diritto di fare. Apparteneva al Villaggio di Konoha, rispettava i principi dei Fuyutsuki ed era devota alla volontà del Fuoco. Quindi non poteva far altro che “urlare” il suo affetto a suon di pugni.
Non poteva lasciarsi sommergere dal fiume di fango e perdere i sensi. Almeno non ancora. Nel suo corpo era rimasto ancora un briciolo di forza, anche se il dolore all’addome rendeva ogni movimento più difficoltoso. Ma deviò la sua attenzione verso la donna mascherata. Era concentrata, troppo concentrata per controllare lo stato in cui versava. Era incoscienza? Follia? Forse semplicemente amore per una sorella perduta per così tanto tempo.
Parzialmente occultata dal “Kyuu Batsu” cercò di prendere alla sprovvista la falsa Ai-chan per strapparle via la maschera con il suo pugno ricolmo di Chakra Distruttivo. Aveva deciso di far ricorso ad ogni singolo briciolo di Chakra che le rimaneva per rendere la sua offensiva quanto più imprevedibile possibile. Ma fu tradita dal suo corpo. Il dolore la costrinse a rallentare, sfumando l’effetto sorpresa. Il pugno le passò davanti, senza centrare quella maschera da rapace. Si morse leggermente il labbro inferiore, forse più per il dolore che per la delusione di quel pugno andato a vuoto. Caricò infine un calcio nella speranza di sbalzarla via dalla sua posizione. Ma dovette fare i conti con le protezioni in ferro di Oboro che assorbirono gran parte del danno.
Intanto una leggera nebbiolina di vapore si formò sul suo addome. Il processo rigenerativo venne innescato, riparando solo in parte il tessuto lesionato. L’ustione era troppo estesa e l’Arte della Rinascita iniziava ad essere inefficacie. Purtroppo il suo corpo stava per raggiungere il limite.
Ai-chan non perse tempo, approfittando del vantaggio tattico che aveva ottenuto con quella Cartabomba. La Fuyutsuki era sfiancata dalla fatica e dal dolore. Ed Oboro partì all’attacco scattando in avanti e creando dei tirapugni fatti di Chakra. La Genin sgranò gli occhi stupita da quel controllo del Chakra così fine e preciso. Istintivamente avrebbe indietreggiato per la sorpresa e la paura, ma non poteva mostrarsi debole. Strinse i denti e cercò di fare il possibile per limitare i danni. Le braccia vennero intrecciate davanti al volto per poter parare il pugno della sorella. Ma quel colpo non arrivò mai al suo viso, visto che si trattava solo di una finta.
Era stata ingannata ed il dolore[Contusione all’addome e microlesioni agli organi interni – 4 Leggere] che si riacutizzò sull’addome la fece piegare in due, spezzandole il fiato. - Argh! - Gemette per il dolore, mentre cercava di mantenere una certa lucidità e prepararsi alla prossima offensiva.
Notando che il pugno destro stava assumendo la stessa traiettoria del gemello la Fuyutsuki accumulò una quantità di Chakra in quella parte del corpo per limitare i danni interni. Ormai l’addome sembrava la parte più danneggiata ed iniziava a temere anche eventuali danni agli organi. Stavolta la fitta[Contusione all’addome – 2 leggere e 2 Lievi – Impasto +3 Resistenza – Consumo: Basso] dolorosa le fece perdere i sensi, ancora piegata in due, si accasciò a terra con un sordo tonfo. Quindi Oboro fu costretta a fermare il suo montante, visto che la Fuyutsuki non era riuscita a resistere ai tre assalti.
La povera Ayuuki era distesa a terra priva di sensi e con il suo corpo che iniziava a risentire del prolungato uso dell’Arte della Rinascita[BACKFIRE: Causa Scoordinato e Indebolito in tutto il corpo per un numero di round pari ai round d'utilizzo. Riattivare la tecnica speciale annulla gli status negativi. L'utilizzatore può attivarla 1 volta al giorno in più ogni livello pari della tecnica speciale, altrimenti alla disattivazione sarà Affaticato. Nei combattimenti in arena, il giocatore non avente backfire può decidere di incrementare la durata dello scontro: lo scontro potrà continuare, oltre i limiti prestabiliti, per tutti i round di backfire non conteggiati nei limiti di round dello scontro.] .

[ … ]

Si risvegliò dopo diverse ore nel suo letto. Erano le prime luci dell’alba ed i suoi occhi si riaprirono lentamente. All’inizio non capì di essere nella sua camera. Aveva perso completamente il senso dell’orientamento. Era stata una notte non affatto tranquilla, estenuante. Fissò il soffitto per alcuni minuti oltre il baldacchino e notò le tende di seta muoversi dal venticello che filtrava dagli infissi di legno della finestra. Cercò di alzarsi, ma si sentiva terribilmente stanca. Rimase immobile nel letto. L’addome sembrava ancora un po’ dolente, anche se dell’ustione e delle contusioni non vi era alcuna traccia. Probabilmente era stata curata e medicata prima di essere adagiata nel suo letto.
- Uhm? - La sua mano tremante e debilitata si allungò sul comodino in legno per afferrare un pezzo di pergamena con la calligrafia di Ai-chan. Assottigliò lo sguardo per mettere a fuoco quelle parole. Si sentiva stanca, molto stanca. L’Arte della Rinascita aveva prosciugato ogni linfa vitale dal suo corpo e percepiva una dolenzia generale ai muscoli. La pelle sembrava meno idratata e lucida del solito. Se si fosse specchiata forse avrebbe notato un lieve cambiamento. Di quella bambina prima dell’addestramento con la Nukenin non c’era più traccia.

“Sono fiera di come sono andate le cose tra noi sorellina, non scordare mai quello che hai appreso in queste settimane, e soprattutto perchè lo hai fatto. Temo che a questo punto il nostro tempo sia finito, ma come già avrai intuito, ci rivedremo in futuro.