La Neve sporca di Sangue

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  1. -Hidan
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    La Neve Sporca di Sangue

    VIII


    Ancora in ginocchio, occupato più a riprendere il respiro dopo essere arrivato tanto vicino alla morte che ad ascoltare le inutile pantomime di una ragazzina innamorata di Sanjuro, toccavo il mio stesso petto con le mani, assicurandomi che il Freddo fosse retrocesso, sebbene non scomparso. Non ero più sull'orlo della fine, ma ben presto sarei stato nella stessa identica situazione, a meno che Sanjuro non mi avesse dato una mano.
    Aiutami... Cercai di attirare l'attenzione dello sciamano con la mia debole voce e con il palmo della mano destra, mentre le urla di Ipokash risuonavano quasi sole nel gelido paesaggio. La mia unica speranza era uno sciamano nudo e senza una ciabatta e un altro sciamano, forse ancor più scemo del primo. Forse.
    Fatto sta che la posizione, stranamente, ed eccessivamente, eretta di Sanjuro, di fronte a me, lo stavano rendendo ai miei occhi molto più credibile di quanto non lo fosse in realtà. O forse era il povero Keiji sullo sfondo che combatteva con un bastone e una lisca di pesce che migliorava notevolmente la tragica figura di fronte a me. Ma questa, è un'altra - triste - storia.
    Sanguro... Sembri... Diverso... Anff anff... Cercai di parlare allo sciamano, quasi spaventato da quel suo improvviso cambiamento. Forse ti devo dire la verità... Mi sento meglio, non fa niente... Cos'era quella primordiale paura e senso di impotenza? Il grande misticismo veramente si stava impossessando della mia anima? Oppure era il Freddo che era arrivato fino al cervello? Ai posteri l'ardua sentenza, visto anche che il dolore mi fece rinvenire. ARGHH CHE TU SIA DANNATO IDIOTA DI UN KABUKI! Urlai mentre la mia cassa toracica venne quasi fatta scoppiare tra i due colpi sciamanici portati simultaneamente a petto e schiena. Il viso si rivolse verso l'alto e lì avvenne la magia. Come pochi minuti prima, sentii il Freddo essere scacciato dal mio corpo, e materialmente lo vidi uscire dalla mia bocca, per poi andarsi a concentrare in Gassan, ingrandendo l'arma dello sciamano di Genosha. Cascai verso avanti, reggendo il mio peso con gli arti superiori. Sto... Toccai di nuovo il petto. Sto... Bene... Non ero guarito, ma la maggior parte delle mie energie erano tornate, mentre quasi tutto il Freddo aveva abbandonato il mio cuore. Il mio corpo tutto aveva beneficiato di quell'antico rituale, ritrovando quasi le energie di un tempo. Non sono guarito... Ma sto bene... Alzai lo sguardo, di nuovo deciso a fare ciò che mi riusciva meglio: combattere. Posso... Riuscirci. Esclamai, rimettendomi in piedi. Questa giornata maledetta dovrà finire prima o poi, no, Akira Hozuki? Mi domandai ad alta voce da solo, mentre vedevo il primo dei miei cloni essere completamente distrutto dall'enorme spada d'acqua fluttuante. Keiji... Arrivo. Sibilai, mentre i combattenti di fronte a me, improvvisamente, si fermarono, come congelati da un acuto rumore conseguente ad un movimento brusco dell'aria.
    Chiunque fosse entrato in quella grotta, non aveva buone intenzioni, e se le parole del Sanga si fossero confermate vere, lì dentro c'era il suo allievo. E aveva intenzione di distruggere una spada.
    Kazuiro Kuei. Pronunciai, colmo di rabbia. Il mio interesse per quella prova e per l'arma all'interno del luogo sacro era pari a zero, ma avevo un grande obiettivo: vendicarmi dell'uomo-pipistrello.
    z6ooNnk
    Così, mentre gli spiriti-guardiani parlavano con Keiji e Munkeke, dandoci anche il permesso di passare, lo sciamano di Azumaido decise di aiutarci malgrado i suoi voti. Con un movimento leggiadro come quello della sorella poche ore prima, in una danza di fiocchi di neve, apparve all'improvviso un mastodontico orso polare bardato da un'armatura dorata, che squarciò freddo e vento con il suo ruggito. Kimun Kamui era in tutta la sua fierezza dinanzi a noi. E i miei occhi, di nuovo, incominciarono a lacrimare, malgrado la morte incombente in varie forme, proprio come di fronte al Maestro Pen Gin. Voglio coccolare pure lui... Sigh... Esclamai, in un misto di tenerezza e odio per la stessa. Riprenditi. Mi tirai uno schiaffo. Akira Hozuki, riprenditi. Così, mentre l'orso mi si avvicinava, riuscivo ad ottenere un minimo di lucidità mentale. Sono stato io a salvare Pen Gin... E se c'è un pegno da pagare per la prova del Freddo, lo pagherò... Ma aiutami a scoprire qualcosa in più su chi ha causato tanto male a molti kamui... Il nostro nemico è comune. Esclamai di fronte al grande orso, mentre questo mi accarezzava con il suo muso, quasi facendomi svenire tanta era la voglia di saltare addosso al suo limpido e profumato pelo. Non permetterò ad altri di soffrire a causa di questi uomini maledetti! Anche te hai la mia parola, amico! Così, spronati dal feroce ruggito di battaglia del grande kamui, mi preparai ad un nuovo combattimento, ancora una volta senza le mie lame. Ipokash! Sveglia! Al potente Sanjuro piacciono solo le donne coraggiose e combattenti! Non ti amerà mai se non ti dimostri alla sua altezza! Stai dietro di me, non permetterò che ti accada niente! Però... Sveglia! Tirai un pizzicotto sul viso della giovane cacciatrice. Non sono ancora salvo, e abbiamo la possibilità di vendicare il tuo lupo... O avvicinarci a chi gli ha fatto del male! Non perdiamo questa possibilità! Andiamo! Spronai Ipokash, mentre mi fiondavo di corsa, forte delle mie nuove energie, dietro a Kimun kamui dentro la grotta, insieme ai miei due cloni rimasti.
    Keiji, sebbene avesse combattuto contro i due kamui guardiani, sembrava in grado di continuare. Armature contro spade illusorie sono del tutto inutili. Bisogna capire contro chi stiamo per affrontare prima di poterlo dire però... Non avevo idea di cosa fosse capace quel Akira di cui parlava l'uomo-pipistrello; per quanto ne potevo sapere le sue spade potevano essere semplicemente rese invisibili da qualche tecnica. Lo affronteremo in superiorità numerica... Ma se è al livello del suo maestro, devo dire che non abbiamo molte speranze di sconfiggerlo, soprattutto date le mie condizioni... Come vedi non ho le mie lame con me... E non sto bene. Dichiarai al Kenkichi, mentre prendevo entrambe le sue cartebombe distruttive, consegnandole ad uno dei miei due cloni che le ripose in una sua tasca. Queste le prendo io. Il resto tienilo pure. Adesso, andiamo!

    Muovendoci in gruppo con il grande orso polare come capofila, ci addentrammo all'interno della grotta, che si rivelò ai nostri occhi in un modo che mai mi sarei aspettato. Cristalli, stalattiti e stalagmiti fuoriuscivano da ogni dove, intersecandosi con pareti e soffitto della caverna, quasi a creare un labirinto di calcari.
    Sangue e metallo, la grotta ne era piena. E, in fondo a questa, una persona ci stava attendendo. L'allievo del Sanga, anche lui di nome Akira, non aveva ancora abbandonato quel luogo. In silenzio seguii Kimun, fino ad una sala diversa dalle altre: più antica. Al centro di questa, un piccolo altare, con la reliquia di cui tanto si stava parlando: una lama rosso sangue con un'impugnatura che pareva d'osso era al centro di tutte le segmentazioni cristalline, e, conficcata nella nuda pietra, fungeva quasi da punto focalizzatore del metallo e del sangue che permeavano l'aria. Di fronte a questa, un ragazzo biondo, vestito in modo elegante, notò la nostra presenza.
    In men che non si dicesse... Raggiunse il suo obiettivo. Vibrò un colpo, quasi brandendo l'aria, ma distruggendo completamente la lama cremisi e la sua impugnatura, che rotolò fino a quasi i piedi di Keiji. Strinsi i pugni, mentre su un lato della grotta un grosso pipistrello bianco incominciò a dimenarsi dopo la distruzione della spada. Noun kamui, il pipistrello di Kazuhiro. Akira! Così ti chiami, non è vero?! Puntai il dito indice della mano destra contro di lui. Adesso mi dirai dove si trova il tuo maestro. Altrimenti ti prenderò a pugni finché non sarai in grado di scriverlo usando unicamente la tua lingua e il tuo sangue! Urlai, spavaldo come sempre, mentre il feroce ruggito di Kimun risvegliò l'antica potenza dell'inverno, tant'è che le stesse pareti della grotta incominciarono quasi a ricoprirsi di acqua e ghiaccio. Forse la temperatura si stava abbassando, o forse era tutta opera di Kimun, io non potevo saperlo: il Freddo era ancora dentro me, e la mia pelle non ne sentiva all'esterno. Il ghiaccio era dentro al mio stesso cuore. Kimun... Aiutami. Crea un'armatura per me... Hai detto che senti odore di metallo... A me serve una spada. So che ti chiedo molto, ma se puoi, spezza uno di questi cristalli, dove senti l'odore più forte. Vediamo se troviamo qualcosa di ancora utile in mezzo a tutti questi pezzi di antiquariato. Parlai all'orso a bassa voce, cercando di non farmi sentire dallo strano spadaccino. Ipokash, Sanjuro... State dietro di noi. Keiji, stai pronto a... Ma era già troppo tardi.
    Trasportato dalla cieca furia, lo spadaccino bendato partì alla volta del suo nuovo nemico. E pensare che sono io l'idiota di solito! Esclamai mentre comandavo al mio clone - quello senza cartebomba - di avanzare in supporto di Keiji, mentre il secondo si disponeva a difesa di Sanjuro e Ipokash.
    Ma... Sta veramente combattendo ancora con una lisca di pesce? Chiesi, forse a me stesso, mentre assistevo al suo chakra elementale circondare la bizzarra arma impropria che stava cercando di riversare sul secondo Akira.
    Il mio clone scattò dietro Keiji, portandosi al lato opposto rispetto a quello con cui il distruttore di lame teneva la spada. [Slot Movimento Gratuito] Avrebbe atteso gli eventuali movimenti difensivi di Akira prima di iniziare la sua offensiva. In primo luogo avrebbe tentato di prendere il ninja per un qualsiasi suo bavero della giacca o del mantello con il braccio sinistro; una presa che aveva come unico scopo quello di dare una poderosa strattonata al mio avversario, tirandolo verso di me. La presa sarebbe stata diversa da qualsiasi cosa che aveva mai provato, infatti, avrebbe sentito come se dal suo copo venisse assorbita la sua stessa energia. [Slot Tecnica]Assorbimento Idrico
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può assorbire liquidi se effettuata una presa sull'avversario: il danno della presa è convertito in malus di tacche e status per l'avversario. Ogni 5 di potenza della presa l'avversario subirà 1 tacca di malus in Forza per 2 round mentre l'utilizzatore avrà un bonus di 1 tacca in Forza per 2 round. Il malus massimo è pari a 3 tacche. Per ogni 10 di potenza della presa l'utilizzatore recupererà una quantità pari a ½ Leggera di vitalità, massimo Medioleggera. L'utilizzatore dovrà terminare la presa una volta utilizzata questa tecnica.
    Tipo: Ninjutsu - Suiton
    (Livello: 3 / Consumo: MedioAlto )
    [Richiede Corpo Liquido II]

    [Da genin in su]

    Tecnica Rapida [2]
    Talento: L'utilizzatore può eseguire una tecnica avanzata extra nel round, potendo effettuare nello stesso round due tecniche avanzate; può essere utilizzata 1 volta ogni 2 round. Non è possibile sfruttare altre abilità 'Talento' in combinazione.
    Se la presa fosse andata a buon fine, la strattonata avrebbe avuto come unico scopo quello di cercare di sbilanciare l'avversario, così che avesse avuto meno possibilità di schivare il diretto destro che, quasi contemporaneamente, stava mirando al suo bel volto candido. Se la presa, invece, fosse andata a vuoto, a continuare l'azione sarebbe stato un calcio circolare basso, eseguito con la gamba destra, con obiettivo del colpo il ginocchio della gamba più vicina del mio nemico. [Slot Azione I] A quel punto, in qualsiasi modo fosse andata a finire la prima parte della mia offensiva, avrei continuato con un gancio sinistro - eventualmente sfruttando la torsione del busto dovuta alla caduta della gamba dopo il calcio - che avrebbe mirato a colpire la sua mandibola. [Slot Azione II] Dopo il gancio, avrei tentato, questa volta con il braccio destro, un'ulteriore presa alla mano libera della spada del mio nemico; l'obiettivo sarebbe stato quello di andare a cingere il suo polso o, laddove non fosse stato possibile, una qualsiasi parte del suo braccio, eventualmente anche utilizzando le sue vesti. Ancora una volta l'obiettivo non era tanto procurargli del dolore fisico, ma quello di ostacolare la sua difesa. [Slot Azione III] Questo ultimo colpo era infatti preparatorio alla mia ultima offensiva; con il braccio sinistro libero, eventualmente approfittando del suo precario equilibrio, avrei cercato di appoggiare le mie dita - con precisione l'indice e il medio -, già in posizione, contro il suo petto -o, eventualmente, mirando al suo busto se fosse riuscito a scampare alla precedente presa -. Solo a quel punto il chakra sarebbe stato rilasciato dalle mie dita, sotto forma di un micidiale proiettile d'acqua, pronto a perforare la sua carne. [Slot Tecnica Avanzato]Pistola d'Acqua - Mizudeppou no Jutsu
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può emettere dalle dita della mano, dopo aver imitato con queste la forma di una pistola, un potente proiettile d'acqua che perfora qualsiasi difesa con valore di durezza almeno pari la capacità di penetrazione. La potenza è pari a 30, la Velocità e pari alla Forza dell'utilizzatore ed ha gittata massima pari 15 metri.
    Tipo: Ninjutsu - Ninjutsu - Suiton
    (Livello: 4 / Consumo: MedioAlto )
    [Capacità di Penetrazione: 1 ogni livello di tecnica speciale]
    [Richiede Corpo Liquido I]

    [Da genin in su]

    Impronta di Chakra Acqua [2]
    Talento: L'utilizzatore ottiene l'impronta Acqua. È possibile avere massimo 3 impronte di Chakra. L'impronta aumenta di +10 la potenza delle tecniche avanzate di tipo Suiton, il potenziamento è doppio se fronteggiate Katon. Non è possibile sfruttare le altre abilità 'Talento' in combinazione.


    L'offensiva era, quasi troppo evidentemente, preparatoria, quasi a voler testare le reali capacità del mio nemico, ma senza delle spade potevo quasi definirmi un ninja mediocre. Il piano, però, era già pronto. Cristallino nella mia mente.
    Era un vero e proprio modo di tornare "alle origini". Un Akira old style.
    Attendevo solo il momento opportuno.



     
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