La Neve sporca di Sangue

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  1. Febh
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    È colpa tua. Ratty

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    Discussioni fra Anime e Sangue
    VIII - Bis


    Portato via? La figura ammantata congiunse le mani, nere come la veste, a malapena visibili in quel mondo di buio e rosso dal placido eppur confuso movimento. Questo non può accadere, così come non si può lasciare che ti portino via il cuore dal petto mentre ancora batte, allo stesso modo non può esserti portata via la parte di anima che è Acciaio e Sangue. Potete essere separati temporaneamente, ma non esiste separazione assoluta, anche nella distruzione esistono modi per tornare indietro. Essa non è spezzata, comunque, o lo percepiresti. Avanzò di pochi passi verso Keiji, con la destra sollevata, indicando il petto del Kiriano. Piuttosto, non hai risposto alla mia domanda. Ti ho chiesto dove si trova la tua Anima. Non rammenti come fare a percepirla? Il terzo fra Noi aveva sviluppato il metodo, non è forse stato tramandato? Molte generazioni sono mancate alla riunione in Noi, ma forse possiamo rimediare, almeno un poco. Toccò Keiji, se questi glielo avesse concesso, e immediatamente SEPPE esattamente dove si trovava la sua arma: nelle mani del Flagello, in quel preciso momento ad Ame, ma chissà dove sarebbe stato nei giorni successivi. [Abilità]Eredità Kenkichi [Generica]
    La Yakusoku Kenkichi, la Promessa, contiene in sè le anime delle spade dei primi maestri Kenkichi, e ne rammenta dunque gran parte delle capacità. Chiunque la possieda, tramite la meditazione, può accedere a queste conoscenze perdute, cercando di trarne insegnamento.

    Anime Complementari nel Sangue
    Arte: L'utilizzatore, tramite una meditazione di almeno un round completo, può entrare in comunione con la sua Arma Kenkichi. Indipendentemente dalla distanza, saprà dove si trova l'arma in que momento e avrà una minima visione dell'ambiente circostante in un raggio di 3 metri. Non può utilizzare questa capacità se ha volutamente ceduto l'arma per poterla usare per lo spionaggio o per motivazioni che esulino dal voler riavere la propria arma.
    Medio
    [Da Genin in su]


    Dunque si trova in quel luogo. Molto è cambiato. Disse semplicemente ciò che incarnava la Yakusoku, mentre il discorso andava avanti. Cerchi nuova forza per riavere te stesso. E' una scelta lodevole, necessaria. Nessuno ha il diritto di separare ciò che nasce come una cosa sola. Aggiunse con una durezza che quasi fece tremare l'ambiente, anche se poco dopo ciò che si trasmise nell'aria fu uno stato di evidente incertezza. Elsa...e manico? Chiese, e se non fosse stata un'entità così carica di rigida sacralità, probabilmente avrebbe anche compiuto qualche gesto di manifesta confusione, cosa che non fece, ovviamente. Spezzarci? Noi? Carne e Sangue dei nostri discendenti...tu ci confondi. La Lama della Yakusoku non può essere certo spezzata facilmente, e anche se lo fosse, non comprendiamo quale utilità questo atto così effimero possa avere per chicchessia. Risponderemo alle tue domande, comunque. Aggiunse dopo, tralasciando la faccenda come se fosse un storia che non aveva compreso appieno.

    Kenkichi fu il primo tra noi. Nato tra i Mikawa, dimostrava un talento pressochè nullo nelle arti di manipolazione del Sangue, e come tutti gli altri nelle sue condizioni era stato relegato al ruolo di guardia per il clan. Era molto giovane, ma anche molto abile nell'arte della spada, tanto da farne un vanto e iniziare ad avere dei discepoli in tal senso. Quel poco che riusciva a fare come Chiiton lo combinava con il suo stile in una danza che aveva tutta l'eleganza di una Fiera in caccia. Noi siamo anche parte della sua Anima, Noi lo ricordiamo. Ci fu uno scisma quando un gruppo di Mikawa decise di lasciare il clan, di sopperire alla carenza delle loro arti scegliendo una strada diversa: appresero come causare l'esplosione del sangue, invece che manipolarlo, quindi cercarono di salire al potere, portando dalla loro parte gli altri dotati di scarse capacità di controllo. Kenkichi e un pugno dei suoi si opposero, ma nella lotta suo figlio, nato da poco più di dieci anni, quando lui ne aveva appena quindici, venne aggredito e ucciso dai ribelli. Il sangue del fanciullo, che era assai più dotato del padre nella Chiikotsumaku, venne fatto ribollire ed esplodere, martoriando il suo corpo. Kenkichi, fuori di sè, raccolse uno dei frammenti ancora integri, un femore, e accecato dal desiderio di vendetta unì il sangue a ciò che restava di quello di suo figlio. Così nascemmo Noi, la Yakusoku, e lo portammo alla vittoria, anche se ci vollero alcuni anni prima che raffinasse questa nuova capacità, e lavorasse quell'osso fino a renderci ciò che siamo stati per lui: parte della sua Anima. Osso e Acciaio. Altri lo seguirono, prendendo il suo nome. Creando i Kenkichi. Lui per sè scelse di non portare alcun nome da quel momento in poi, ma tutte le guardie del clan Mikawa, come premio per aver sedato, divennero un'entità a parte, sebbene unita: il clan Kenkichi. Ebbe un'altra figlia, circa trent'anni dopo, Midorinaka...dotata come non mai, ma al contempo animata da un'animo crudele che la portò a uccidere il suo stesso padre. Questo portò alla separazione definitiva tra i due clan, e alla Diaspora. Noi, che portavamo ancora parte di Kenkichi diventammo una meta, un punto di riferimento dove tutti i membri potevano giungere per onorare il modo in cui tutto era iniziato, e per lasciare le loro Anime là dove dovevano riposare, alla fine della loro vita. Aveva raccontato tutto senza particolare inflessione, come se fosse un qualcosa che aveva vissuto troppo tempo prima per provare ancora emozioni...o forse semplicemente una spada non poteva esprimersi come un'essere umano.

    Quanto alla tua seconda domanda, essa ci rattrista, perchè significa che realmente siamo stati dimenticati. Ogni lama Kenkichi che riposa nella tomba è in comunione con noi e ci ha donato il Sangue che aveva versato, e l'Anima che raccoglieva. Dall'unione di tutte le Anime Noi siamo stati forgiati ogni volta di più. E l'Anima porta con sè ricordi e conoscenze che fanno parte di noi. Siamo la Promessa di un uomo a tutti i suoi discendenti: la promessa di trovare la giusta ricompensa dopo la battaglia. Non mero ricettacolo, tuttavia, ma Osso e Sangue. Eterno, sempre vitale, capace di accogliere l'Acciaio e Sangue di tutti coloro che sono venuti dopo. Allargò le braccia, quasi trionfale. Noi siamo l'Immortalità dei Kenkichi. Ciò che resterà anche quando tutto sarà finito. E in quel momento Keiji avrebbe avuto come un barlume di comprensione assoluta, entrando in comunione con le innumerevoli conoscenze che quella spada rammentava, tutto ciò che aveva vissuto ogni singolo Kenkichi la cui anima era stata poi riversata nella Yakusoku. Un lampo istantaneo, ma capace di stordire. [Competenza Generica]Eredità Kenkichi [Generica]
    La Yakusoku Kenkichi, la Promessa, contiene in sè le anime delle spade dei primi maestri Kenkichi, e ne rammenta dunque gran parte delle capacità. Chiunque la possieda, tramite la meditazione, può accedere a queste conoscenze perdute, cercando di trarne insegnamento.

    Cronache del Sangue Guerriero
    Conoscenza: L'utilizzatore conosce e ha memoria della maggior parte degli stili di combattimento utilizzati o affrontati dai Kenkichi del passato, le cui anime risiedono nella Yakusoku. Non avendoli sperimentati col suo corpo non ottiene vantaggi diretti in combattimento, ma saprà riconoscerne facilmente i movimenti. Non efficace contro stili di combattimento moderni o personali.
    [Da Genin in su]

    Anime Complementari nel Sangue
    Arte: L'utilizzatore, tramite una meditazione di almeno un round completo, può entrare in comunione con la sua Arma Kenkichi. Indipendentemente dalla distanza, saprà dove si trova l'arma in que momento e avrà una minima visione dell'ambiente circostante in un raggio di 3 metri. Non può utilizzare questa capacità se ha volutamente ceduto l'arma per poterla usare per lo spionaggio, a meno di forti motivazioni psicologiche.
    Medio
    [Da Genin in su]

    Reminescenza dei Duelli Sanguinari
    Abile: L'utilizzatore può comprendere al solo sguardo se chi ha davanti utilizza o meno una spada o uno stile di combattimento di Kenjutsu, analizzandone la postura e piccoli dettagli che sfuggirebbero ai non-spadaccini. Non efficace nei confronti di spade dalla forma esotica e stili associati.
    [Da Chunin in su]

    Acciaio del Mio Sangue
    Conoscenza: L'utilizzatore può studiare una spada e valutarne il valore e le proprietà. Posto uno studio di almeno un round, può comprendere fino a una tecnica per grado che è stata utilizzata con quell'arma nell'ultimo mese.
    [Da Chunin in su]

    Carne e Sangue, Acciaio e Sangue
    Villaggio: Personale
    Posizioni Magiche: Rituale
    L'illusione si attiva se l'utilizzatore, tramite una meditazione di almeno 5 minuti, entra in comunione con la Yakusoku e entrare nel mondo interiore per comunicare direttamente con lei. Se presenti una o più armi Kenkichi, o altri utilizzatori della Tecnica Speciale consenzienti, può accoglierli nel mondo interiore. Ciò che avviene nel mondo interiore è illusorio e non ha alcuna ripercussione nel mondo reale, anche il tempo scorre diversamente, dato che un round reale corrisponde a dieci round illusori. L'efficacia è pari a 90.
    Tipo: Genjutsu
    (Livello: / Consumo: Elevato)
    [Da Jonin in su]

    E tuttavia restiamo affilati come quando ancora eravamo branditi da Kenkichi, quando era all'apice della sua Gloria, alla pari col Garth del suo tempo, che rispettava profondamente e dal quale riceveva eguale e fraterno rispetto. Siamo una spada, lo eravamo, lo saremo sempre. Il sangue che scorre in noi è illimitato, tutto il sangue raccolto in innumerevoli battaglie, tutto il sangue donato dall'Acciaio e Sangue che si è riversato in noi. E questo sangue, forti del potere che era stato di Kensei, il figlio di Kenkichi, noi possiamo plasmarlo per farne la nostra Lama. Per questo non comprendevamo. Noi siamo la Promessa di Sangue. Noi siamo solo l'impugnatura, che nelle mani di un Kenkichi può diventare l'Arma perfetta. [Competenza Equipaggiamento]Quella che segue è una proposta, che mostra le abilità della spada in QUESTA giocata. Deve comunque essere sottoposta a valutazione e potrebbero esserci modifiche anche consistenti in sede di giudizio.

    Yakusoku Kenkichi [Equipaggiamento]
    Arma che apparteneva al primo Kenkichi, colui che scoprì come sfruttare il sangue per i Kenjutsu piuttosto che per la Manipolazione, creando una demarcazione netta col clan Mikawa. L'arma è composta solo dall'impugnatura, ricavata dall'osso del figlio del fondatore, e può sfruttare le capacità congiunte di padre e figlio per generare una lama di sangue e chakra tagliente.

    Sangue dei Discendenti
    Speciale: L'utilizzatore può considerare la Yakusoku come se fosse una lama Kenkichi ai fini della Tecnica Speciale, sotto ogni punto di vista.
    [Da Genin in su]

    Tributo Esoso
    Abile: L'utilizzatore può sacrificare la propria Vitalità immettendo sangue nella Yakusoku quando usa Tributo di Sangue. Ogni 1/2 Leggera sacrificata incrementa di 10 la potenza di Tributo di Sangue, anche oltre i limiti del livello. Può sacrificare fino a una Leggera per turno in questo modo.
    [Da Genin in su]

    Yakusoku Kenkichi [Mischia]
    Una impugnatura in osso finemente decorata, con un'estremità che appare sporca di sangue. All'attivazione esige una ferita Leggera all'Utilizzatore, senza consumi di chakra, ed emette una lama lunga circa un metro e venti, leggermente curva, ricordando un arco. Più leggera e più maneggevole di una Katana, avendo solo il peso dell'elsa, può sferrare colpi letali in combattimento ravvicinato. La Lama rimane attiva per tutta la scena, è possibile disattivarla come azione gratuita ma ogni riattivazione richiederà, nella stessa scena, il sacrificio di una Lieve.
    Tipo: Lama - Taglio
    Dimensione: Grande
    (Potenza: 40 | Durezza: 5)
    [Da Chunin in su]

    Sangue chiama Sangue
    Arte: L'utilizzatore può usare la Lama della Yakusoku per risucchiare il Sangue con cui viene a diretto contatto. Può risucchiare fino a 1 Unità di sangue per round, anche se questo è manipolato dal chakra. Può disattivare tecniche o manipolazioni di sangue se queste sfruttano una Unità di Sangue o meno, o comunque indebolirle. Risucchiare 1 Unità di Sangue da una Ferita con Sanguinamento (DnT) ne incrementa di 1 il DnT o, se già Grave, aumenta di 1 turno la durata.
    Consumo: Basso
    [Da Chunin in su]

    Vero Potere del Sangue
    Villaggio: Personale
    Posizioni Magiche: Caricamento
    L'utilizzatore può usare grandi quantità del sangue accumulato dalla Yakusoku per creare una lama di dimensioni colossali, senza tuttavia aumentarne il peso. La lama sarà lunga 25 metri, avrà potenza 50 e sarà dotata di Penetrazione 4 (ignora protezioni o strutture con durezza pari o inferiore a 4). Ogni Unità di Sangue raccolta con Sangue Chiama Sangue negli ultimi 5 turni incrementa di 10 la potenza del primo attacco. Il mantenimento richiede slot tecnica avanzato.
    Tipo: Ninjutsu - Chiiton
    (Livello: 2 / Consumo: Alto per colpo)
    [Da Jonin in su]

    La Yakusoku era un'arma capace di generare una lama di sangue talmente compresso dal chakra da diventare più tagliente dell'acciaio. Il sangue che colava su di essa nella grotta era uno dei modi in cui le altre armi kenkichi la "nutrivano", in comunione con essa, e in quell'elsa erano stati accumulati a quel modo decine e decine di litri di sangue, troppo per potersi mai esaurire. Ciò che Genjo Enma aveva spezzato era un mero stravaso cristallizzato, pura estetica priva di sostanza, non aveva minimamente sfiorato la vera essenza della Yakusoku Kenkichi.

    E infine venne il momento della terza domanda. Dunque tu desideri brandirci. E lo chiedi per ritrovare la tua Anima, e per difenderci, o almeno provarci, dal Profanatore. Nuovamente congiunse le mani, in attesa. Un'attesa snervante, quasi eterna. Molto tempo è passato. Il mondo è cambiato e noi abbiamo perso qualcosa. Tu torni da Noi con l'ardore della gioventù e di questo nuovo, selvaggio mondo. Noi accettiamo la tua proposta, Carne e Sangue dei nostri discendenti. Riportaci al mondo finchè non ritroverai la tua Anima. L'ambiente si fece assai più cupo e rosso, assai più carico di quella violenza che prima era solo accennata, latente, e che ora pareva svegliarsi come un'onda di maremoto.

    E lascia che la Yakusoku beva nuovamente il sangue dei suoi nemici.
     
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