La Neve sporca di Sangue

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  1. Jotaro Jaku
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    Un umile servo della Nebbia


    [Mantenimento velo]




    Con l'influenza del misticismo che gravitava attorno a Sanjuro ma senza cingere la sua mente, lo sciamano era in grado di confezionare ragionamenti complessi, ma era anche consapevole che quello status di improvvisa lucidità non sarebbe durato ancora a lungo. Fosse stato in possesso delle sue piene capacità, vivere come Sanjuro lo sciamano pazzo non gli avrebbe impedito di salvare gli amici, ma in quella situazione non era sicuro di sè stesso, figurarsi di riuscire a salvare tutti. Doveva risolvere la situazione e prestare soccorso, in fretta. Quindi recuperare la sua ciabatta.

    - Si principessa, quel nobile guerriero è un ninja della Nebbia, prodigioso spadaccino, ma non altrettanto prodigioso uomo di sciamanesimo, purtroppo. Riguardo la ciabatta, si è come questa, è estremamente importante per me recuperarla. - In quel momento, il loro nemico redarguì lo sciamano con fare strafottente per il suo stato di uomo semi nudo. Per tutta risposta il vetusto ultracinquantenne scrollò le spallucce rachitiche, facendosi scivolare addosso la lingua di serpente del ragazzo.

    - Che posso farci se ho caldo. -

    Pochi istanti, e il ragazzo chiamò a sè altri due...individui. Che parlasse di loro il pipistrello bianco appena liberato? Due creature di forma quasi umana, ma in parte meccanizzati, con artigli impressionati e altri dettagli che li rendevano macchine più che uomini. Successivamente una lunga serie di azioni portarono il vantaggio dalla parte dei nemici degli shinobi: Akira affermò che i suoi cloni gli erano stati sottratti, sebbene Sanjuro li vedesse esattamente come fino a pochi istanti prima, Keiji sembrò come essere più drogato di prima, e il ragazzo dai bei capelli, compiendo uno strano gesto con la mano che non impugnava niente, evocò...qualcosa, in direzione di tutti loro. Il fatto che Akira venisse bersagliato prima di lui, fu l'unica cosa che permise a Sanjuro di salvare la pelle, poichè ebbe la possibilità di capire cosa tramava quello strano squarcio, che rispondeva ai movimenti della mano del nemico, e quando il compagno si difese dai proiettili, Sanjuro era già in posizione per poterli evitare, e sebbene la loro velocità, lo sciamano riuscì a salvare la pellaccia buttandosi letteralmente faccia a terra, in modo molto poco dignitoso. Nel farlo dovette consumare persino del chakra. [Difesa 1][1/2 Basso]
    Durante l'attacco a distanza, uno dei due individui-macchina aveva percorso alcuni metri, aggirando il gruppo, per arrivare contro Sanjuro e la ragazzina. Lo sciamano si era appena rialzato, borbottando qualcosa riguardo il dover analizzare i nemici da una prospettiva diversa, ecco il perchè del "tuffo" in avanti. Quando la macchina fu piuttosto vicina, invece di attaccare direttamente, avanzò gli arti superiori per sparare, letteralmente, dei kunai verso di loro, come una sorta di arma a scoppio. Sanjuro temeva per la sua alleata, bersagliata a sua volta, e usò tutto il chakra che poteva senza arrecarsi danno, per scattare verso di lei, evitando i kunai che lo bersagliavano [Basso, riflessi verde+4][difesa 2] e andando a posizionarsi quasi sulla linea di tiro che vedeva la giovane come bersaglio. Nel farlo, Sanjuro aveva, durante lo spostamento rapido, spinto Gassan nel terreno per qualche centimetro, sia per darsi una spinta, sia per raccogliere tracce di umidità nell'estremità inferiore del bastone, ricoprendolo di uno strato di ghiaccio appuntito. Gli sarebbe servito più avanti. [Slot tecnica manipolazione 1/2 basso] Quindi usando il bastone, facendolo ruotare in modo che l'elsa di legno tondeggiante fosse rivolta verso di sè, usò la punta del bastone indurita dal ghiaccio, per deviare almeno un paio di kunai, rendendo la difesa della ragazza meno ardua. [Difesa 3]
    Al termine dell'attacco, lo strano petto meccanico del nemico era cambiato, una luce si era spenta in quello strano pannello. Un dettaglio che al Sanjuro stratega non era sfuggito affatto, e che aveva messo in moto alcuni ragionamenti nella sua testa.


    - Lascia a questo umile servo della Nebbia di pensare al resto. -

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    Quindi non si mosse, restò davanti alla ragazza, come per proteggerla col suo corpo, ma in realtà Sanjuro stava facendo ben altro. Stava ricorrendo a tutta la sua concentrazione per poter ricorrere a una delle sue tecniche, sebbene i sigilli di imprigionamento gli impedissero di usarla a piena potenza, data l'assenza di una grossa quantità d'acqua sul posto. Con il nemico che avanzava letale verso di lui, lo sciamano restò immobile, con le gambe leggermente divaricare, ad attendere. L'androide nemico stava ormai a tre metri da lui, portava in avanti i suoi artigli, avrebbe colpito al volto lo sciamano.
    In quel momento che sembrò durare un'eternità, le iridi di Sanjuro diramarono un colore più azzurrino del normale, per un breve istante, mentre all'ultimo secondo spostava leggermente la testa inclinandola sulla destra, proprio mentre l'artiglio del nemico gli stava a pochi centimetri dalla faccia. La mano destra dello sciamano, che impugnava Gassan con la punta rivolta verso il basso, compì una rapidissima rotazione in senso orario, e fu avanzata in un affondo verso il petto nemico [Basso velocità verde +3] proprio mentre l'artiglio penetrava nel legno della maschera e nella guancia sinistra dello sciamano, provocandogli un lungo solco dall'inizio delle labbra fino all'orecchio, con un suono sordo di legno che si frantumava. [Subisci e mena. Difesa 4 - Azione 2 - Ferita Medioleggera al volto] Il piano di Sanjuro era di colpire il nemico al petto con la punta di ghiaccio di Gassan, ma il subdolo fattucchiere non intendeva penetrare il nemico come si fa con un cuore. Se anche la punta non avesse rotto la placca, ma si fosse conficcata tra il metallo e le carni, creando una tasca, lo shinobi della nebbia sarebbe stato soddisfatto. Se la sua intuizione sul nemico era giusta, avrebbe avuto la meglio.

    Tutta la sua concentrazione serviva proprio per quell'istante. Proprio dopo aver usato Gassan come apriscatole, Sanjuro avrebbe tirato indietro il bastone per lasciare la cavità, e ricorrendo a tutto il suo talento con le arti magiche, avrebbe creato la trappola che aveva architettato. Una serie rapidissima di posizioni magiche, mentre la maschera ormai rotta cadeva a terra assieme al suo sangue, e dal nulla, un globo azzurro di acqua limpidissima avrebbe avvolto il suo nemico robotizzato, comparsa da sotto il velo di nebbia.


    Prigione Acquatica - Suirou no Jutsu
    Villaggio: Kiri
    Posizioni Magiche: Serpente, Capra, Cavallo, Coniglio, Capra, Cavallo, Coniglio (7)
    L'utilizzatore può imprigionare all'interno di una sfera d'acqua un obiettivo entro 1,5 metri se questo a contatto con una quantità d'acqua pari a 12 unità. All'interno della sfera non sarà possibile respirare. Ogni slot azione impiegato dall'utilizzatore annulla uno slot azione e uno slot difesa della vittima; la vittima non può usare slot tecnica all'interno della sfera. L'utilizzatore deve mantenere sempre il contatto con la sfera, altrimenti la tecnica si disattiverà. È possibile per la vittima liberarsi tramite il chakra spendendo Medioalto di chakra: causa AdO.
    Tipo: Ninjutsu - Suiton
    (Livello: 4 / Consumo: Mediobasso - Mantenimento: 1/2 Basso)
    [Da genin in su]

    Azione Rapida [1]
    Abile: L'utilizzatore può annullare l'attivazione di un AdO avversario una volta a round; l'utilizzo dell'abilità deve essere specificato prima dell'attivazione dell'AdO.

    Tecnica Svincolata [2]
    Talento: L'utilizzatore può eseguire una tecnica avanzata senza i componenti elementali richiesti; può essere utilizzata 1 volta ogni 2 round. Se richiede oltre 10 slot dimensionali di un elemento, può essere utilizzata 1 volta al giorno. Non è possibile sfruttare altre abilità 'Talento' in combinazione.


    La sua intuizione sarebbe stata giusta? Non aveva intenzione di bloccare il nemico, quello che voleva era far penetrare una grossa quantità d'acqua dentro quell'abominio, per generare un bel corto circuito, e rimettere quel falso uomo al suo posto. Per liberarsene e procedere ad aiutare i suoi compagni. Avrebbe provato ugualmente a bloccare il nemico nella sfera d'acqua, anche se non fosse riuscito a creare un varco nel suo avversario. Era servita tutta la sua concentrazione per poter usare quella tecnica senza avere a disposizione tutta quell'acqua. Una concentrazione che al suo attuale livello, sapeva di non poter ritrovare. Gli sarebbe stato impossibile per il resto della giornata, attingere nuovamente a tutto quel chakra elementale, con le sue capacità ancora sigillate, sperava di aver avuto successo, mentre il sangue colava lungo la pelle bianchissima, che difficilmente avrebbe tradito la sua età. In ogni caso non si sarebbe dato per vinto, anche se avesse fallito nel creare un foro nella parte meccanica del nemico. In quel caso, avrebbe fatto capire alla ragazza di colpirlo con una freccia in un punto critico di collegamento tra le carni e le zone meccanizzate, utilizzando la sua manipolazione per creare un tunnel nella prigione acquatica lungo il percorso della freccia, perchè non fosse rallentata dal liquido. In qualche modo avrebbe fatto saltare quello schifo. [Eventualmente 1/2 Basso + slot azione 3 manipolazione]

    Offgame
    Ferite: 8/12
    [Coscia e ginocchio destri]
    [Medioleggera al volto, lato sinistro]
    Chakra Usato: Bassissimo velo, 1/2 Basso difesa 1, basso difesa 2, 1/2 basso manipolazione, Basso affondo, Mediobasso prigione
    Chakra Rimanente: 9 Bassi e 3 bassissimi
    Slot: trasformo azione 1 in difesa 4 per aiutare Ipokash


     
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