La Neve sporca di Sangue

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    La Neve Sporca di Sangue

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    Forse avevo sottovalutato quell’ammasso di carne morta ed acciaio.
    Lo avevo nettamente sottovalutato, anche perché la mia grande e innaturale resistenza lo aveva, probabilmente, sorpreso, per quanto si potesse sorprendere un abominio del genere.
    Riuscii a sbattere con violenza contro il terreno l’essere, ma trovai difficolta ben maggiori nelle fasi successive. Il mio tentativo di tranciare il suo artiglio fu sventato da un manto elettrico che, quasi come se fosse un’armatura, rivestì il suo corpo. Ma che diamine…! Esclamai, mentre già passavo alla fase successiva della mia offensiva, che ebbe, forse, una fine ancora peggiore. Il mio pugno non solo non provocò pressoché alcun danno evidente al mio avversario, bensì, quando toccai la placca metallica incastonata nel suo ventre, una scarica elettrica risalì lungo il mio braccio. Non era un vero e proprio dolore, ma un piccolo contraccolpo si era sentito. [Ferita Lieve]
    La mia testardaggine però era conosciuta in tutti gli angoli del mondo, quindi continuai imperterrito nella mia offensiva, sottovalutando ancora una volta, e forse per l’ultima, il mio diabolico nemico. Proprio mentre stavo per afferrare la placca, un rumore metallico proveniente dalle mie s palle [Percezione 10,5], attirò la mia attenzione, sebbene non ci fosse nulla da fare affinché potessi evitare quel che stava raggiungendo le mie spalle. La pericolosa coda del mostro impattò violentemente contro l'armatura di ghiaccio di Kimon Kamui, dandomi appena il tempo di poter usare i poteri del mio clan per evitare l'inevitabile. [TS]

    Corpo Liquido
    Hijutsu di Kiri, Clan Hozuki



    A Utilizzo La tecnica speciale prevede un consumo a utilizzo. Non ci saranno consumi di attivazione o mantenimento.


    Caratteristica dei Portatori: Forza Aumentata (+3 tacche)


    Abilità Comuni dei Portatori Anatomia Liquida: L'utilizzatore può manipolare l'acqua del proprio organismo. I danni verranno percepiti come un qualsiasi altra persona: l'utilizzatore può convertire uno status Leggero un danno ½ Leggero alla Vitalità, uno status Medio in danno Leggero, uno status Grave in MedioLeggera; sono esclusi avvelenamento e Condizioni fisiche Gravi. Non può subire Rotture o Amputazioni. I danni subiti dall'organismo si suddividono equamente in ogni zona dell'organismo, testa esclusa. Se Liquefatto, Reidratato, colpito oppure se utilizzato Passo Liquido, l'utilizzatore ottiene un bonus in Percezione. L'utilizzatore deve bere dell'acqua una volta ogni ora, altrimenti è Intorpidito. Ogni round di permanenza in acqua, rigenera gratuitamente i danni subiti di 1 ferita; non rigenera la Vitalità ma solo il danno subito.
    Liquefare: L'utilizzatore può Liquefare il proprio corpo per uno slot azione/tecnica, riducendo i danni subiti, non cura danni accumulati precedentemente. Può ridurre i danni subiti da un'offensiva di ½ Leggera ogni consumo ¼ Basso impiegato. L'utilizzatore può Liquefarsi ulteriormente, aumentando il limite massimo di riduzione dei danni di 1,5 volte; la zona colpita sarà deformata ed avrà un malus di 1 tacca in Forza ogni ½ Leggera sopra il limite, l'utilizzatore dovrà Reidratare la zona colpita per eliminare il malus. L'utilizzatore può anche liquefarsi del tutto, divenendo del tutto liquido: non subirà danni e non potrà attaccare, è considerata difesa totale: il round terminerà una volta Reidratato, richiede un consumo MedioBasso ed uno slot difesa/tecnica.
    Reidratare: L'utilizzatore può Reidratare. Se reidrata una zona normale, per ogni consumo ¼ Basso essa ottiene un bonus di 2 tacche in Forza se usata in attacco, in Resistenza se usata in difesa. Se Reidratate le zone deformate esse torneranno normali, richiede slot azione/tecnica ed un consumo ¼ Basso ogni tacca di malus. Se Reidratato l'intero corpo dopo una liquefazione totale, l'utilizzatore tornerà solido, richiede uno slot azione/tecnica senza consumo di chakra. Le zone deformate o il corpo liquefatto saranno reidratati gratuitamente al termine del round successivo la liquefazione.
    Passo Liquido: L'utilizzatore può trasportare sé stesso all'interno di un qualsiasi punto di una pozza d'acqua non controllata da una fonte di chakra. Utilizzare Corpo Liquido in difesa fa terminare il round dell'utilizzatore. È possibile riemergere solo oltre 1,5 metri da fonti di chakra. La potenza massima del primo attacco è 10 per livello dispari della tecnica speciale. Emergere e Immergersi richiede 1 slot tecnica/azione e un consumo Basso di chakra.


    Livello I (Genin Verde)
    • La Percezione ha un bonus di 1,5.
    • Il bonus massimo di Reidratare è pari a 2 tacche.
    • Liquefare riduce fino a Leggera.
    • Vitalità Liquida rigenera ½ Leggera.
    • La distanza massima percorribile con Passo Liquido è 3 metri.

    Livello II (Genin Rossa - Chunin Verde)
    • La Percezione ha un bonus di 1,5.
    • Il bonus massimo di Reidratare è pari a 3 tacche.
    • Liquefare riduce fino a 1½ Leggera.
    • Vitalità Liquida rigenera Leggera.
    • La distanza massima percorribile con Passo Liquido è 6 metri.

    . [Ferita Leggera]
    Ammasso di carne maledetta che non sei altro! Ruggii dalla rabbia. Sapevo incassare bene, ma se fosse continuata così avrei fatto veramente una brutta fine. Non ero abituato a lottare senza armi e quegli avversari erano di gran lunga superiori a quasi tutti i nemici che avevo affrontato fino a quel momento.
    Ma non c'era tempo di pensare, visto che un'esplosione mi riportò alla realtà. Una carica esplosiva, come una specie di polvere da sparo, identica a quella sentita poco prima, preannunciava qualcosa di brutto. E così, in definitiva, fu. La bocca dell'abominio si spalanco riversandomi contro un numero innumerevole di aghi appuntiti. Con un poderoso balzo, mentre portavo il braccio sinistro a protezione del volto, all'indietro lasciai che questi mi passassero di fronte al volto, sebbene la maggior parte di questi rimbalzarono sull'armatura di ghiaccio, per fortuna senza nessuna conseguenza. [Slot Difesa I]

    Ok, così non va! Esclamai, leggermente preoccupato, sebbene il mio tono di voce fosse il solito di sempre, mentre rimettevo entrambi i piedi a terra dopo l'improvvisata schivata, tornando nella posizione dove il mio clone era stato distrutto dal micidiale attacco dello spadaccino dalla bionda chioma. Entrambe le cartebombe erano lì, praticamente ai miei piedi, cadute dal clone e ora di nessuno. Sarebbe stato proprio un peccato lasciarle lì, sebbene non avessi neanche idea di come usarle. In un attimo fui da loro e le colsi dal terreno, mettendole nella tasca sinistra di quel che rimaneva del mio pantalone. [Slot Gratuito Lento] [Azione Rapida] SANJURO! IPPOKASH! Cercai di attirare l'attenzione dello sciamano e della giovane cacciatrice di Azumaido. Mi serve il vostro aiuto! Non sapevo cosa era in grado di fare, di preciso, ne quando l'avesse imparato, ma avevo visto con i miei occhi che lo sciamano era in grado di manipolare il ghiaccio. Cosa che mi riportò in mente il Maestro Pen Gin. Mi serve una SPADA! E se il futuro della mia vita era in mano a Sanjuro o ad una ragazzina innamorata di uno sciamano fungo-dipendente, la situazione era veramente molto critica.

    [Note]

     
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    Quando il nemico smise di muoversi, Sanjuro restò comunque immobile sul posto, con il sangue che colava lungo la guancia e gocciolava a terra.
    La giovane Ipokash aveva compreso la strategia del Kiriano e aveva consegnato una perfetta freccia dritta nel nemico, rendendolo inoffensivo, almeno per il momento. Non andava tutto bene comunque, affatto; poichè Akira era continuamente bombardato dai colpi del suo nemico, una versione molto più potente di quello sconfitto dal duo di sposi, almeno all'apparenza. Dovevano fare qualcosa; ma Sanjuro sembrava apatico, come distratto, e fissava un punto imprecisato davanti a sè.
    Anche quando la ragazza gli prestò soccorso, tamponandogli la faccia per bloccare la fuoriuscita di sangue dalla guancia, lo sciamano non rispose alle sue domande, ma ne pose una a sua volta, non tanto rivolta alla ragazza, più che altro retorica.


    - Non senti...questa voce? -

    A cosa si riferiva Sanjuro era un mistero, non c'era alcuna voce nella grotta, tranne forse per Keiji che magari in quel momento poteva udire le grida dei Kenkichi, ma Sanjuro si riferiva a qualcosa di diverso, una sorta di sibilo, un fischio sommesso in sottofondo, come un'unghia su un vetro alla fine di una grotta. Lo sciamano iniziò a guardarsi attorno, il tutto mentre la poveretta, già più bassa di lui, cercava di seguire la sua faccia col fazzoletto. Quindi, ad un certo punto, Sanjuro sollevò appena Gassan, e lo fissò.

    - Dove? -

    Ignorando Ipokash, come se fosse posseduto da una forza spirituale che ne controllava i movimenti, Sanjuro abbandonò la posa marziale (se così poteva essere chiamata) e camminò delicatamente sulla fredda neve, verso Akira, come se questo non fosse impegnato in combattimento.

    CITAZIONE
    << SANJURO! IPPOKASH! >> << Mi serve il vostro aiuto! >> << Mi serve una SPADA! >>

    E Sanjuro, senza rispondere all'amico Akira, fu dietro di lui in breve tempo, come se nemmeno avesse sentito quello che il giovane nebbioso gli stesse dicendo, caricò il braccio che teneva Gassan, portando indietro il gomito, e colpì con forza Akira in mezzo alle scapole, usando il blocco di legno quasi sferico di Gassan, spingendo anche un po' avanti, dopo l'impatto.

    - WUOOOOOSHHHHHHHHHHYAAAAAAAA RITUALE SEGRETO LIBERAGHIACCIO -

    Che Sanjuro avesse sentito la voce del ghiaccio ancora presente dentro Akira? Che durante l'ultimo combattimento avesse raggiunto un livello superiore di concentrazione? Che avesse dischiuso un sapere ancestrale riguardo la sua capacità innata? O aveva semplicemente tirato una bastonata nella schiena ad Akira?

    OT
    CITAZIONE
    Facci sapere che tipo di arma e di che capacità, Sanjuro riesce a plasmare ad Akira con il ghiaccio che lui porta in grembo!

     
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    [Intermezzo - Freddo Dal Profondo]

    La disperata riciesta di aiuto da parte di Akira, alle prese con un nemico ostico, chiamò Sanjuro in soccorso, mentre Ipokash cercava di aiutarlo, ma senza capire, vedendolo così in estasi mistica. All'impatto micidiale di Gassan contro la sua schiena, nello specifico con l'armatura creata da Kimun Kamui, avvenne l'impensabile. Forse era un caso, forse la forza della necessità, ma ancora una volta il bastone mistico agì sul nucleo di Freddo che albergava in Akira, estrapolandone una parte ma stavolta senza assorbirla: il Freddo emerse violentemente dal petto del giovane Kiriano, stavolta spinto in avanti, frantumando completamente l'armatura di ghiaccio ma, stavolta, riassemblandola. Sorretta da quel chakra che era Freddo allo stato puro, mediato dalle pur incomplete capacità di Sanjuro, i frammenti dell'armatura si condensarono in ciò di cui avevano bisogno: una spada. Singola, non certo all'altezza delle sue armi lasciate a casa, ma pur sempre una spada. Gelida, tanto da ustionargli le mani se la avesse tenuta troppo, e comunque fragile...come se la forza che la teneva insieme fosse sul punto di abbandonarla in ogni momento. Era una misura di emergenza, e gli era costata l'armatura.

    316-7BuaVlL



    Non sapeva quanto sarebbe durata, ma doveva farlo al meglio.

    Era la sua sola chance.

    Sanjuro ha consumato tutti gli slot tecnica per questa azione, e un consumo Medio
    Akira ha subito una ferita MedioLeggera e non ha più l'armatura
    Tenere la spada senza chakra adesivo causa Ustione (DnT Leggero) al palmo della mano

    La Spada è una Katana con Potenza 40 ma durezza 2, quindi cautela.
    Si distruggerà dopo due fasi offensive. Tecniche che sfruttino la vibrazione o affini la distruggeranno dopo UNA fase offensiva.
     
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    La Neve Sporca di Sangue

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    Che la situazione fosse disperata era fin troppo palese dal momento stesso in cui mi ero rivolto a Sanjuro per abbattere un nemico dalle doti fisiche assolutamente micidiali, ma che la mia richiesta di aiuta diventasse quasi una situazione al limite del tragico(mico) non era assolutamente preventivato.
    Lo sciamano di Genosha mi colpì con tutte le sue forze con il mistico Gassan dietro la schiena, ricreando la stessa situazione che si era già venuta a verificare pochi minuti prima fuori dalla grotta con Munkeke. Dal mio corpo, come in un potente lampo di energia, sentii il Freddo, o almeno una parte di esso, abbandonarmi, violentemente. Cosi violentemente da uscire dal mio petto e distruggere l'armatura di ghiaccio di Kimun e prendere nuova forma.
    z6ooNnk
    Il Freddo e il ghiaccio si manipolarono, legandosi a vicenda, e quel che ne uscì fu una katana.
    Il colpo dello sciamano mi lasciò senza respiro per un attimo, e la fuoriuscita violenta del Freddo, unitamente all'esplosione dell'armatura, mi provocarono anche una discreta ferita, ma d'altronde dovevo rischiare. Già stavo morendo, e quell'assurdo abominio avrebbe accelerato solo i tempi. [Ferita MedioLeggera - Ripartisco Leggera ad arto]
    Non so se ringraziarti o colpirti. Esclamai, con una smorfia sul viso. Ri-uccido questo coso e intanto ci penso. Voi intanto pensate al mio clone: ho bisogno di chakra. Dissi, mentre impugnavo la katana di puro ghiaccio. [Slot Gratuito Istantaneo] [Chakra Adesivo] Tocco Adesivo (Base)
    Arte: L'utilizzatore è in grado di trattenere senza presa oggetti di dimensioni Piccole o inferiori.(Mantenimento: ¼ Basso a oggetto)
    [Da genin in su]

    Adesso tocca a me, sottospecie di putrido zombie meccanico. Scattai immediatamente verso il cadavere ambulante, eliminando la poca distanza tra di noi. [Slot Movimento Gratuito] [Slot Tecnica]Passo Incalzante dell'Assassino
    Villaggio: Kiri
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può incrementare Forza o Resistenza di 3 tacche se presente nebbia o uno specchio d'acqua nelle vicinanze. L'utilizzatore guadagna 1 slot azione extra per effettuare AdO o SeM; utilizzare lo slot azione richiede l'utilizzo della tecnica. Mantenere la tecnica richiede uno slot tecnica.Tipo: Taijutsu -
    (Consumo: ½ Basso a colpo)
    [Da genin in su]
    Il mio primo colpo sarebbe stato un fendente portato con un solo braccio dall'alto verso il basso, con l'intento di rendere pressoché inutilizzabile l'artiglio destro della creatura. L'obiettivo era infatti quello ci incidere la zona tra la clavicola e la spalla della creatura, e proseguire dritto fino al suo costato. [Slot Azione I] Non credevo che il colpo potesse realmente riuscire nel suo intento, data anche la misteriosa armatura che la creatura aveva mostrato saper utilizzare in precedenza, ed è per questo che portai il mio chakra a fluire nella lama stessa, donando al ghiaccio della lama un innaturale color nero. [Abilità]Luna Calante della Spada Nera - Kokutō Kōgetsu
    Arte: L'utilizzatore può rendere la spada capace di perforare qualsiasi difesa con valore di durezza pari o inferiore la capacità di penetrazione. La capacità di penetrazione è pari a 3. La base della lama dell'arma assumerà un colore nero lucido, che sfuma man mano che si allontana dalla base stessa.(Consumo: MedioBasso a colpo)
    [Da chunin in su]
    Se il colpo avesse raggiunto l'obiettivo, l'armatura sarebbe stata inutile, e speravo che l'effetto sorpresa di quel mio portentoso colpo facesse il suo lavoro.
    Se il colpo fosse andato a segno o se fosse stato parato, il mio intento poteva dirsi raggiunto, ma non mi sarei fermato neanche se questo fosse stato schivato.
    A quel punto, infatti, utilizzando la forza del mio movimento discendente, avrei fatto perno sui piedi per effettuare un giro anti orario su me stesso, abbassandomi di baricentro e ritrovandomi a sferrare un nuovo fendente con entrambe le braccia che avrebbe cercato di incidere la creatura dal suo fianco sinistro a quello destro, dove il suo corpo si restringeva e si collegava alla coda meccanica. [Slot Azione II] Ancora una volta il chakra fluì nella lama, ma questa volta il mio obiettivo era quello di creare un'apertura nel mostro meccanico prima del nuovo attacco. Infatti, sebbene l'armatura di chakra avrebbe probabilmente ridotto il danno, quel che volevo era creare confusione nella mente e sul corpo dell'essere. Se la lama avesse toccato le sue carni, come un'onda d'urto si sarebbe scatenata dalla lama. [Abilità]Taglio del Grande Buddha - Daibutsu Giri
    Arte: L'utilizzatore può causare danni ad area tramite i colpi quando attacca con le spade: il colpo si propagherà entro 1,5 metri sulla superficie colpita a partire dal punto d'impatto. La potenza del danno ad area è metà (x0.5) rispetto a quella del colpo diretto, viene considerato come il danno di una [Bomba] per il calcolo dei danni.(Consumo: ½ Basso a colpo)
    [Da chunin in su]

    Leggermente accovacciato sui miei arti inferiori, qualsiasi fosse stato l'esito dei precedenti colpi, avrei, con un gioco di polsi, riportato la lama verso il mio esterno con il solo braccio destro, curvando, necessariamente, la sua punta verso la mia sinistra; esplodendo con le gambe verso l'alto e leggermente in avanti, avrei preceduto il movimento con il braccio sinistro. Infatti, ci volle meno di un istante affinché l'impugnatura della katana di ghiaccio passasse dalla destra alla sinistra. L'attacco che ne sarebbe scaturito si sarebbe rivelato essere un vero e proprio affondo verso il costato sinistro del mio avversario. La lama, spinta con la forza del gomito e del mio movimento, avrebbe cercato di penetrare le carni della creatura, conficcandosi nella zona di carne tra il fianco e le costole e risalendo diagonalmente verso il torace del nemico. Avrei spinto la spada più a fondo possibile nel corpo dell'avversario, irrorando nuovamente la katana con il mio chakra in modo da rendere inutile qualsiasi sua armatura di chakra, mentre già, con un ulteriore gioco di polsi, cambiavo nuovamente l'impugnatura della spada con il mio braccio sinistro, riportandomi in una situazione eretta e più comoda. [Slot Azione III] [Abilità]Luna Calante della Spada Nera - Kokutō Kōgetsu
    Arte: L'utilizzatore può rendere la spada capace di perforare qualsiasi difesa con valore di durezza pari o inferiore la capacità di penetrazione. La capacità di penetrazione è pari a 3. La base della lama dell'arma assumerà un colore nero lucido, che sfuma man mano che si allontana dalla base stessa.(Consumo: MedioBasso a colpo)
    [Da chunin in su]

    Se il colpo fosse andato a segno, mi sarei ritrovato in piedi con il corpo di fianco al nemico e con la mia spada dentro al corpo dell'essere. Quel che serviva adesso era quello di fare a malapena un mezzo passo per ritrovarmi sostanzialmente alle sue spalle, mentre la mano sinistra continuava a tenere impugnata la lama e la mano destra che andava a formare un'illusoria pistola. L'indice destro sarebbe arrivato a poco più di qualche centimetro dal retro del capo della creatura, mentre il chakra fluiva nelle mie dita. Bang. [Slot Tecnica Avanzato]Pistola d'Acqua - Mizudeppou no Jutsu
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può emettere dalle dita della mano, dopo aver imitato con queste la forma di una pistola, un potente proiettile d'acqua che perfora qualsiasi difesa con valore di durezza almeno pari la capacità di penetrazione. La potenza è pari a 30, la Velocità e pari alla Forza dell'utilizzatore ed ha gittata massima pari 15 metri. Tipo: Ninjutsu - Ninjutsu - Suiton
    (Consumo: Medioalto)
    [Capacità di Penetrazione: 1 ogni livello di tecnica]
    [Richiede Corpo Liquido I]
    [Da genin in su]

    Talentuoso [2]
    Speciale: L'utilizzatore può utilizzare 2 abilità "Talento" applicandole alla stessa tecnica, 1 volta ogni 3 round.

    Impronta di Chakra Acqua [2]
    Talento: L'utilizzatore ottiene l'impronta Acqua. È possibile avere massimo 3 impronte di Chakra. L'impronta aumenta di +10 la potenza delle tecniche avanzate di tipo Suiton, il potenziamento è doppio se fronteggiate Katon. Non è possibile sfruttare le altre abilità "Talento" in combinazione.

    Tecnica Economica [2]
    Talento: L'utilizzatore può eseguire la tecnica avanzata risparmiando il 25% del consumo d'attivazione; può essere utilizzata 1 volta ogni 2 round. Alternativamente è possibile risparmiare il 50% del consumo d'attivazione; può essere utilizzata 1 volta ogni 3 round. Non è possibile sfruttare altre abilità "Talento" in combinazione.

    Se il corpo era resistente, tanto valeva mirare alla testa.

    A quel punto ero praticamente quasi senza chakra e con poche energie.

    Il combattimento, in un modo o nell'altro, stava per finire.



     
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    Un Discorso fra Spade
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    Akira aveva pagato a caro prezzo le sue armi, ma decise di spendere immediatamente le sue risorse per attaccare l'avversario già menomato, mentre Sanjuro recuperava le forze dopo il potente atto sciamanico...o forse era solo il frutto dei reumatismi alla spalla? Ipokash nel mentre si prendeva cura di lui, sempre attenta che la battaglia non si riversasse contro il suo amato. Quella spada...sembra il rituale per l'ascensione dei Kamui! Sanjuro-sama, sei incredibile! Lo lodava, cieca all'evidente natura di disadattato del vecchio shinobi.

    Intanto il ninja degli Hozuki chiudeva le distanze contro il suo avversario che si era nel frattempo sollevato grazie alla coda ed era pronto a un nuovo duello...e se l'aver inflitto molte meno ferite di quelle che aveva subito lo turbava certo non lo dava a vedere: la sua mente era oltremodo semplice, mantenuta da qualcosa di meccanico e tutt'altro che umano. Non era fatto per la Strategia, ma solo per la battaglia, senza particolare preoccupazione per la sua sopravvivenza. Il primo attacco venne evitato a malapena: quasi fosse un serpente, il Soldato meccanico usò la coda come appoggio per far scartare lateralmente il corpo. Il braccio già danneggiato subì qualche danno, ma era già inutile quindi non perse granchè, mentre il colpo successivo, più ragionato, mirava appunto all'unico appoggio avversario. Non rapidissimo, ma difficile da schivare completamente, l'attacco danneggiò sicuramente la creatura con il suo effetto di espansione, ma non bastò a tranciare il collegamento, pur incrinandolo e rendendo impossibile la difesa dal complicato attacco successivo che riuscì a impalare il petto del Soldato Meccanico. Non emise un grido, quella bambola, ma il colpo era sicuramente letale e la avrebbe portatata a morte nel giro di poco tempo.

    L'attacco finale le trapassò la testa con un violento getto d'acqua, portando pace a quell'anima tormentata, mentre quasi in controtempo l'ultima carica di polvere da sparo scattava, rimbombando nella caverna. Non ci furono esplosioni nè lanci di armi come in precedenza, ma sicuramente qualcosa era scattato, mentre il corpo nemico si abbatteva a terra esanime...o per essere esatti privo di quella parvenza di vita che lo animava. Se non fossero stati accorti ne avrebbero presto percepito effetti, man mano che quel corpo andava incontro a una rapida decomposizione e i suoi ingranaggi si arrugginivano fino a diventare una matassa indistinta [Platino - Trappola]Il cadavere diviene inservibile.
    La decomposizione emette una nube di gas tossico incolore e inodore (a meno di avere Olfatto Perfetto) che causa Scoordinato per due round in un raggio di 9 metri.
    Rimanere nell'area di effetto per più di due slot azione/tecnica causa Devastato (DnT Grave).
    Al momento sia Akira che Sanjuro che Ipokash sono nell'area di effetto.


    Quasi in contemporanea il Pipistrello distraeva il clone di Akira quel che bastava perchè il Kamui Orso gli strappasse la testa con un solo morso, dopo aver calato le pesanti zampe anteriori sulle sue spalle. Forse lo Hozuki avrebbe avuto un brivido nel vedersi dilaniato da quella creatura, tanto maestosa quanto terrificante nella battaglia. L'acqua si sparse a terra, col numero di nemici che calava ancora e ancora. Subito dopo il pipistrello si diresse verso l'ultimo scontro ancora in corso: Keiji contro Genjo.

    Dopo aver visto la sua offensiva venire in larga misura sventata, il ninja del clan Enma si ritrovò a fronteggiare un tentativo che ritenne oltremodo futile. Keiji aveva subito il suo Genjutsu venendo ferito, e dunque era caduto vittima degli effetti invalidanti dello stesso, anche se forse non se ne era reso ancora conto [Genjutsu Invalidanti]Genjutsu Invalidanti [2]
    Speciale: Le vittime dei genjutsu dell'utilizzatore avranno una potenza ridotta di 20 nell’esecuzione di taijutsu o colpi fisici potenziati da taijutsu per 2 round o finché rilasciata l'illusione. Non è cumulabile.
    . Riuscì a disarmare Genjo...almeno per una frazione di secondo, ma gli bastò serrare nuovamente la mano perchè l'arma traslucida si manifestasse nuovamente, pronta ad intercettare il pesante attacco successivo del Kenkichi. Sfruttando tutta la velocità possibile, con un rapido frappose la sua arma al colpo avvesario, intercettandolo senza alcun problema [Difesa 1] Riflessi Viola + 5 tacche (+2 Piano B, +2 Intuito base, +1 Impasto)

    Potenza 40 contro 25

    Volo Miracoloso
    Abile: L'utilizzatore può utilizzare l'Intuito come valore base al posto dei Riflessi se al termine della fase offensiva precedente la sua ultima azione era una tecnica della Scuola del Volo
    [Da Chunin in su]
    . In quell'istante sembrò notare la dipartita di tutti i suoi alleati e si accigliò. Una situazione sfavorevole per me. Separandosi dall'impatto arretrò appena di un metro, mentre conficcava la sua spada a terra. La Tomba Kenkichi parve mutare, mentre il terreno innevato con la nebbia di sanjuro assumevano una colorazione insalubre, verdastra e decisamente spiacevole, nemmeno avesse avvelenato il terreno col potere dell'oltretomba [Tecnica 1]Porta degli Inferi
    Villaggio: Zanna - Clan Enma
    Posizioni Magiche: Caricamento (7)
    L'utilizzatore conficca la spada nel terreno o in una superficie, che apparirà deformata come se fosse morta o altamente tossica in un raggio di 6 metri per livello di tecnica speciale. Camminare nell'area causa Intralcio (lieve) Tramite slot azione/tecnica, con un movimento di comando può far emergere da qualunque punto un arto scheletrico con portata 6 metri e statistiche pari all'utilizzatore, capace di eseguire prese con potenza pari alla Lama Inesistente. Può utilizzare l'area come punto di origine per la Porta dell'Ombra, senza attendere il caricamento utilizzando uno slot tecnica. I danni seguono le medesime regole della Lama Inesistente. Il mantenimento richiede slot tecnica avanzata.
    Tipo: Genjutsu - Bakkin
    (Livello: 2 / Consumo: MedioAlto per turno )
    [Da chunin in su]

    Azione Rapida
    Tecnica Focalizzata +3 Velocità
    . Immagino che da bravi Accademici vorrete coalizzarvi contro di me...ebbene, così sia! C'era un lampo di disperazione nel suo sguardo, alla pari con la palese eccitazione per lo scontro con Keiji. Spero almeno di eliminare te senza interferenze!

    Passò quindi al rapido contrattacco, con una mano scheletrica che emerse alle spalle di Keiji cercando di afferrargli una spalla [Azione 1]Arto emerge a 3 metri da Keiji, alle spalle.
    Velocità Viola +5 tacche, Forza Viola, Potenza 40 se afferra
    , molto rapida, mentre Genjo scattava in avanti per cercare un singolo, brutale affondo con cui avrebbe cercato di trapassare il cuore del suo avversario mentre questi veniva trattenuto, salvo poi sparire istantaneamente, rapido come se avesse usato la Sostituzione, e comparire nuovamente a circa sei metri di distanza, in guardia [Tecnica 2]Statistiche: Velocità Viola +5 tacche, Forza Viola +3 tacche

    Volo del Falco Pescatore
    Villaggio: Zanna
    Posizioni Magiche: (Nessuno)
    L'utilizzatore esegue una carica con affondo ad alta velocità fino ad una distanza pari al suo slot gratuito Sia la corsa che l'attacco hanno Velocitè incrementata di 3 tacche e non è possibile eseguire un S&M o un AdO contro di lui. Dopo l'attacco l'utilizzatore può arretrare fino a sei metri con un Movimento Accelerato non percepibile, senza causare Ado. Non può ricomparire entro 3 metri da una fonte di chakra.
    Tipo: Taijutsu
    (Livello: / Consumo: Medio )
    [Da genin in su]

    Stile di Combattimento +3 Int, ottengo 1 slot tecnica extra
    . Portò un tonico alle labbra [Azione 2]Tonico Coagulante Medio Cura tutte le ferite subite, non la vitalità, mentre dall'area maledetta emergeva un disco nero simile a quello con cui erano stati bersagliati in origine, solo che stavolta apparve alle loro spalle, dietro Akira e Sanjuro [Tecnica 3]Porta dell'Omba, vedi post precedenti.. Le ossa spettrali avrebbero cercato di bersagliarli entrambi (erano sulla stessa traiettoria, e l'area di effetto era sufficientemente ampia e lunga), anche se prima una mano scheletrica avrebbe cercato di afferrare le gambe dei due, bloccandole nella sua stretta! [Azione 3 e 4 - Afferra Akira e Sanjuro]Arto emerge a 3 metri da Akira e Sanjuro, alle spalle.
    Velocità Viola +5 tacche, Forza Viola+3, Potenza 40 se afferra

    Volo Possente
    Abile: L'utilizzatore può utilizzare l'Intuito come valore base al posto della Forza per il calcolo dei danni nella fase offensiva per tutti gli attacchi successivi a una tecnica della Scuola del Volo.
    [Da Genin in su]
    Volo Imponente
    Maestria: L'utilizzatore ottiene un bonus di +3 all'intuito nello slot azione o tecnica successivo all'uso di una tecnica della Scuola del Volo
    [Da Jonin in su]
    [Tecnica EXTRA - Attacca Sanjuro e Akira]Cilindro con Potenza 40 (numerosi proiettili)
    Velocità Viola +5 tacche


    In realtà stava seriamente sperando che il suo Sensei arrivasse a cavarlo dall'impiccio, ma fino ad allora avrebbe venduto cara la pelle.
     
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    ~ The Red Capes are coming!

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    Carne e Sangue
    Capitolo Quarto


    Atto X
    Tomba infestata d'erbacce
    Il mio avversario non poté nulla contro il repentino cambio di direzione della mia spada e la sua presa fu costretta a cedere, liberando la spada che così difficilmente intravedevo vibrare in aria. Sorrisi perché la riuscita del mio intento, qualsiasi fosse stata la reazione successiva, mi avrebbe dato informazioni sulla natura di quell'arma. Ed infatti, mentre mi accingevo a colpire il mio avversario con un fendente orizzontale, egli semplicemente serrò una seconda volta la mano, tornando a brandire la sua lama. Non avevo sentito l'arma cadere, non l'avevo percepita allontanarsi, né l'aria che si smuoveva al suo passaggio. Avevo già capito che non poteva che trattarsi di una manifestazione di chakra ma non riuscivo a capire di che tipo e quella azione mi diede meno informazioni di quanto sperassi. Il sorriso si tramutò presto in un cupo accigliamento. Al contempo il mio rapido fendente venne parato con una semplicità disarmante. In precedenza Genjo non si era dimostrato così rapido. Tuttavia quanto l'uomo pronunciò un istante prima di passare all'offensiva mi fece tornare coi piedi per terra e mi mise al corrente del fatto che i miei compagni avevano già messo fuori gioco i loro avversari: Una situazione sfavorevole per me. Ma a quel dire, l'Enma si spostò, indietreggiando di uno scarso metro e conficcò la sua spada nel terreno: nel giro di un istante la tomba divenne come infestata da erbacce maleodoranti; sembrava di stare in una fetida palude. Sanjuro probabilmente si sarebbe sentito a casa. Camminare su quella superficie parve immediatamente piuttosto complesso. Nel contempo una voragine nel terreno, identica a quella che poco prima la spada aveva aperto in aria lasciando fuoriuscire delle ossa circondate da una particolare fiamma, si aprì: mi preparai psicologicamente a schivare dei nuovi dardi ma in realtà vidi alle mie spalle spuntare una gigantesca mano scheletrica che iniziò a muoversi nella mia direzione. Era aperta, ampia e sembrava aver tutta l'intenzione di afferrarmi. Sorrisi nuovamente e questa volta di isterica emozione. Mi voltai verso il mio avversario, cercando il suo sguardo, mentre la mano mi raggiungeva ad altissima velocità: il mio viso si ricoperse di piaghe, così come tutto il corpo. [Slot Tecnica I] Libido Sanguinis - Ryūketsu
    Villaggio: Specalizzazione
    Posizioni Magiche: Nessuno (0)
    L'utilizzatore viene ricoperto da piaghe su tutto il corpo; le piaghe non sanguinano, sono inodori e durano 3 round. In presenza delle piaghe l'utilizzatore ottiene 4 Leggere di Vitalità bonus ed è immune alla paura, al dolore e ai DnT basati su di esso. Sarà in uno stato di frenesia, risultando Stordito. Ogni round le piaghe sanguinano, anche se inodori, riducendo la Vitalità di 1/2 Leggera. Alla disattivazione le piaghe e le Leggere di vitalità temporanea scompaiono, se questo porta la vitalità a zero o a meno di zero, l'utilizzatore sviene. I Danni causati dal sanguinamento delle piaghe non vengono rigenerati alla disattivazione. Può essere utilizzata in combinazione con Forma Sanguinis - Kurimuzon-tai pagando uno slot tecnica anziché uno slot tecnica avanzato.
    Tipo: Taijutsu
    (Livello: 6 / Consumo: Medioalto )
    [Da chunin in su]
    Non mi mossi: la mano mi colpì in pieno, serrandomi nella sua morsa e ferendomi anche se questa volta in modo davvero marginale - questo però, perché Ryuketsu non mi faceva sentire dolore. [Ferita]Potenza 40 vs Protezione 25 = 15
    Forza 600 vs Resistenza 625 = -5.

    Potenza Finale = 10. Ferita Leggera alla schiena.
    Il mio avversario nel frattempo aveva iniziato una rapidissima corsa contro di me. Molto più rapido di quanto non si fosse mostrato fino a quel momento, l'Enma provò a caricarmi, convinto del fatto che fossi imprigionato all'interno di quella mano infernale. La mia voce riecheggiò nella tomba: Le tue difese verranno spezzate come la futilità di questa presa. Chiusi le braccia al petto un istante per poi allargarle assieme alle spalle con una forza ingestibile per quell'arto scheletrico che mi cingeva, forzandogli la presa. [Slot Difesa I]Forza 700 vs Forza 600 Roteai verso il basso la mia spada, già pronto all'offensiva avversaria che avevo visto nascere, e, sostenuto dal chakra, deflessi il suo colpo verso il basso. [Slot Difesa II] Riflessi: 625 + 2 Tacche (Volontà Assassina) + 3 Tacche (Impasto) = 750 Speravo di aver scomposto la guardia del mio avversario con quel potente colpo verso il basso di modo e di aver guadagnato un piccolo vantaggio su di lui ma immediatamente dopo l'affondo vidi il mio avversario scomparire da sotto i miei occhi. Alzando lo sguardo lo ritrovai a pochi metri di distanza, sei circa, in piedi, immobile, mentre direzionava i suoi altri attacchi verso i miei compagni. Con un po' di menefreghismo, conscio del fatto che fossero quattro e che Akira fosse un ninja di tutto rispetto, mi scagliai nuovamente a capofitto verso il mio avversario. Portai la Yakusoku verso il fianco destro, caricando un poderoso colpo che si sarebbe dopo poco rivelato essere nient'altro che una copia dell'ultima offensiva del mio avversario: un affondo diretto al cuore. Il chakra ed i segreti del mio clan fluivano poderosi nel mio corpo, potenziando le mie prestazioni. [Slot Azione I]Forza: 700
    Velocità: 600 + 4 Tacche (Impasto) + 1 Tacca (Tributo di Sangue) = 725

    Potenza Yakusoku. 40 + 15 (Tributo di Sangue) = 55
    Muovermi su quel nuovo terreno non era semplicePorta degli Inferi causa Ingombro. ma la concentrazione per quell'incontro era così grande che una minima attenzione mi permise di ignorare quell'intralcio. Qualsiasi fosse stato l'esito dell'affondo, facendo leva con la gamba destra, la quale si era protesa in avanti per l'offensiva, avrei girato su me stesso e, caricando il colpo di spada verso l'alto avrei atteso un istante, prima di discendere con violenza: Genjo avrebbe avuto la sorpresa che si meritava; infatti il fendente era leggermente troppo distante per il mio avversario, anche se forse davvero soltanto di qualche centimetro. Nonostante non fossero grandi utilizzatori delle arti ninja, i Kenkichi erano riusciti a trovare un modo per nasconderle all'interno del loro Ken-do: la Via della Spada Magica. [Finta + Slot Azione & Tecnica II]
    Tecnica Rapida [2]
    Talento: L'utilizzatore può eseguire una tecnica avanzata extra nel round, potendo effettuare nello stesso round due tecniche avanzate; può essere utilizzata 1 volta ogni 2 round. Non è possibile sfruttare altre abilità "Talento" in combinazione.

    Via della Spada Magica: L'utilizzatore può non effettuare le posizioni magiche di un ninjutsu. Richiede uno slot azione di concentrazione, in posizione di guardia con la spada: causa AdO se l'esecuzione della ninjutsu avrebbe causato AdO.

    Onda Acquatica - Mizurappa
    Villaggio: Kiri
    Posizioni Magiche: Tigre, Cavallo, Topo, Tigre (4)
    L'utilizzatore, mantenendo il sigillo della tigre, può emettere un potente getto d'acqua. La Velocità è pari la Concentrazione dell'utilizzatore. La gittata massima è 6 metri, mentre la larghezza è 3 metri; la potenza offensiva sarà pari a 30. Se presenti almeno 12 unità, le dimensioni e la gittata saranno raddoppiate.
    Tipo: Ninjutsu - Suiton
    (Livello: 5 / Consumo: Medio )
    [Da studente in su]

    Per via del Ruggito di Kimun Kamui, la Gittata è 12 metri e la larghezza 6.
    Una gigantesca corrente d'acqua sarebbe fuoriuscita dalla punta della mia lama di sangue, andando ad investire in pieno il mio avversario. L'Onda Acquatica, in realtà, non era una tecnica molto potente, specialmente per un ninja del mio grado: quello che mi premeva d'aver fatto con quella azione era occultare alla vista del mio avversario la mia figura con quel grandissimo getto d'acqua. Se infatti fossi riuscito a nascondermi anche per un solo istante tanto sarebbe bastato per prorompere come un vero e proprio assassino, leggero nei miei passi, dentro il getto d'acqua con la spada ancora sguainata e cercare di assaltare con tutte le mie forze il mio avversario, forte dell'effetto sorpresa dovuto alla mia incredibile furtività. In tal caso sarei saltato verso il mio avversario portando un fendente all'altezza del collo, circolare, che attingeva nel profondo delle mie energie. [Slot Azione III - Extra]Azione Furtiva [2]
    Maestria: L'utilizzatore guadagna 1 slot azione extra se non è percepito dall'avversario. Può essere utilizzato 1 volta ogni 3 round.


    Perseveranza
    Maestria: L'utilizzatore ottiene +1 Tacca in Forza per un attacco con la spada ad una parte specifica del corpo avversario se precedentemente ha portato un attacco ad una zona diversa. Utilizzabile una volta a round.
    [Da Genin in su]

    Tributo Esoso
    Abile: L'utilizzatore può sacrificare la propria Vitalità immettendo sangue nella Yakusoku quando usa Tributo di Sangue. Ogni 1/2 Leggera sacrificata incrementa di 10 la potenza di Tributo di Sangue, anche oltre i limiti del livello. Può sacrificare fino a una Leggera per turno in questo modo.
    [Da Genin in su]

    Forza: 700 + 1 Tacca (Perseveranza) = 725
    Velocità: 600 + 1 Tacca (Tributo di Sangue) + 4 Tacche (Impasto) = 725

    Potenza Yakusoku: 40 + 15 + 20 = 75
    Vedere rotolare la sua testa sarebbe stata la soddisfazione più grande.
    Avrei proseguito, nel caso fosse riuscito a schivare il colpo, sfruttando la cinetica del salto e del movimento da destra verso sinistra, con un fendente opposto, obliquo, da sinistra verso destra al petto, ancora sfruttando tutte le mie possibilità. Questa sarebbe stata la mia offensiva anche nel caso il mio jutsu non fosse riuscito a nascondermi e si fosse limitato solamente a darmi un piccolo vantaggio con un effetto sorpresa. [Slot Azione III] Nel caso seguisse lo Slot Azione extra:

    Forza: 700 + 1 Tacca (Perseveranza) = 725
    Velocità: 600 + 1 Tacca (Tributo di Sangue) + 4 Tacche (Impasto) = 725
    Potenza Yakusoku: 40 + 15 (Tributo di Sangue) = 65 - 10 (Tributo di Sangue) = 55 + Sanguinamento (Dnt Medio)

    Sangue chiama Sangue
    Arte: L'utilizzatore può usare la Lama della Yakusoku per risucchiare il Sangue con cui viene a diretto contatto. Può risucchiare fino a 1 Unità di sangue per round, anche se questo è manipolato dal chakra. Può disattivare tecniche o manipolazioni di sangue se queste sfruttano una Unità di Sangue o meno, o comunque indebolirle. Risucchiare 1 Unità di Sangue da una Ferita con Sanguinamento (DnT) ne incrementa di 1 il DnT o, se già Grave, aumenta di 1 turno la durata.
    Consumo: Basso
    [Da Chunin in su]


    Assedio
    Maestria: L'utilizzatore può causare Indebolito con un attacco di spada se precedentemente ha portato due attacchi a zone diverse del corpo dell'avversario. Utilizzabile una volta a round.
    [Da Genin in su]

    Daemon Sanguinis - Akuma
    Arte: L'utilizzatore, se Ryūketsu è attiva, può aumentare l'entità di uno status inflitto di 1 categoria; se lo status è già Grave aumenta la sua durata di un turno. Utilizzabile una volta ogni due round.
    [Consumo: Basso]
    [Da Chunin in su]

    Se non parte lo slot azione extra dalla furtività:

    Perseveranza
    Maestria: L'utilizzatore ottiene +1 Tacca in Forza per un attacco con la spada ad una parte specifica del corpo avversario se precedentemente ha portato un attacco ad una zona diversa. Utilizzabile una volta a round.
    [Da Genin in su]

    Tributo Esoso
    Abile: L'utilizzatore può sacrificare la propria Vitalità immettendo sangue nella Yakusoku quando usa Tributo di Sangue. Ogni 1/2 Leggera sacrificata incrementa di 10 la potenza di Tributo di Sangue, anche oltre i limiti del livello. Può sacrificare fino a una Leggera per turno in questo modo.
    [Da Genin in su]

    Forza: 700 + 1 Tacca (Perseveranza) = 725
    Velocità: 600 + 1 Tacca (Tributo di Sangue) + 4 Tacche (Impasto) = 725

    Potenza Yakusoku: 40 + 15 (Tributo di Sangue) + 20 (Tributo Esoso) = 75 - 10 (Tributo di Sangue) = 65 + Sanguinamento (Dnt Medio)

    Sangue chiama Sangue
    Arte: L'utilizzatore può usare la Lama della Yakusoku per risucchiare il Sangue con cui viene a diretto contatto. Può risucchiare fino a 1 Unità di sangue per round, anche se questo è manipolato dal chakra. Può disattivare tecniche o manipolazioni di sangue se queste sfruttano una Unità di Sangue o meno, o comunque indebolirle. Risucchiare 1 Unità di Sangue da una Ferita con Sanguinamento (DnT) ne incrementa di 1 il DnT o, se già Grave, aumenta di 1 turno la durata.
    Consumo: Basso
    [Da Chunin in su]


    Daemon Sanguinis - Akuma
    Arte: L'utilizzatore, se Ryūketsu è attiva, può aumentare l'entità di uno status inflitto di 1 categoria; se lo status è già Grave aumenta la sua durata di un turno. Utilizzabile una volta ogni due round.
    [Consumo: Basso]
    [Da Chunin in su]


    L'incontro doveva concludersi, certo, ma cosa sarebbe accaduto al mio orgoglio se il mio avversario fosse scappato o se, peggio ancora, non fossi stato io a sferrare il colpo di grazia?




    StatisticheStatusBraccio Dx: Leggera sul bicipite.
    Forza: 700
    Velocità: 600
    Riflessi: 625
    Resistenza: 550

    Agilità: 600
    Precisione: 600
    Concentrazione: 600
    Intuito: 600

    Vitalità


    Chakra
    Slot Difesa | Slot Azione | Slot Tecnica | Slot Gratuiti


    [Slot Difesa I] Liberazione da Presa
    [Slot Difesa II] Parata




    [Slot Azione I] Affondo
    [Slot Azione II] Via della Spada Magica
    [Slot Azione Extra] Fendente al collo
    [Slot Azione III] Fendente al petto




    [Slot Tecnica Avanzata]

    Libido Sanguinis - Ryūketsu
    Villaggio: Specalizzazione
    Posizioni Magiche: Nessuno (0)
    L'utilizzatore viene ricoperto da piaghe su tutto il corpo; le piaghe non sanguinano, sono inodori e durano 3 round. In presenza delle piaghe l'utilizzatore ottiene 4 Leggere di Vitalità bonus ed è immune alla paura, al dolore e ai DnT basati su di esso. Sarà in uno stato di frenesia, risultando Stordito. Ogni round le piaghe sanguinano, anche se inodori, riducendo la Vitalità di 1/2 Leggera. Alla disattivazione le piaghe e le Leggere di vitalità temporanea scompaiono, se questo porta la vitalità a zero o a meno di zero, l'utilizzatore sviene. I Danni causati dal sanguinamento delle piaghe non vengono rigenerati alla disattivazione. Può essere utilizzata in combinazione con Forma Sanguinis - Kurimuzon-tai pagando uno slot tecnica anziché uno slot tecnica avanzato.
    Tipo: Taijutsu
    (Livello: 6 / Consumo: Medioalto )
    [Da chunin in su]

    [Slot Tecnica Avanzata Extra]

    Onda Acquatica - Mizurappa
    Villaggio: Kiri
    Posizioni Magiche: Tigre, Cavallo, Topo, Tigre (4)
    L'utilizzatore, mantenendo il sigillo della tigre, può emettere un potente getto d'acqua. La Velocità è pari la Concentrazione dell'utilizzatore. La gittata massima è 6 metri, mentre la larghezza è 3 metri; la potenza offensiva sarà pari a 30. Se presenti almeno 12 unità, le dimensioni e la gittata saranno raddoppiate.
    Tipo: Ninjutsu - Suiton
    (Livello: 5 / Consumo: Medio )
    [Da studente in su]



    [Slot Gratuito]



    Legenda


    Narrato
    « Citato! »
    « Parlato! »
    « Pensato! »
    Anima di Saruhyondo.
    Anima della Yakusoku.
    Anima di Keiji.


     
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    La Neve Sporca di Sangue

    XI


    Il proiettile acquatico, tecnica più famigerata del clan Hozuki, mise definitivamente fine alla vita - o alla non vita - di quell'essere immondo, trapassandogli il cranio e facendolo stramazzare al suolo.
    Il nemico si era rivelato essere un vero asso nel corpo a corpo, complice i suoi strani meccanismi e i suoi diabolici artigli, ma mi era bastata una lama per riportare la situazione a mio vantaggio.
    Nel frattempo anche Kimun aveva divorato con un sol colpo il mio rimanente clone acquatico, restituendomi quel poco di chakra che gli era rimasto.
    Le mie energie erano poche, ma sarebbero probabilmente bastate a mettere fuori gioco l'unico avversario rimasto nella grotta. Il meccanico nemico, sebbene non avessi percepito alcun ultimo meccanismo traspirare dalla sua pelle, sembrò avere un effetto strano sul mio corpo... Il mio organismo, però, non ci fece tanto più caso. [Ferita Leggera] [Mantenimento Chakra Adesivo]
    Il biondo spadaccino, probabilmente, però non la pensava nello stesso mio modo. La sua spada tramutò il terreno in una sorta di campo mortifero e salmastro, rendendo anche difficoltosi gli spostamenti. [Causa Ingombro] Da lì, ricominciò la sua offensiva.
    Un arto scheletrico fuoriuscì dal mortifero terreno alle spalle di Keiji. Se tanto mi dava tanto, viste anche le abilità dello spadaccino, presto saremmo stati vittime dello stesso colpo, come era successo anche per tutti i suoi precedenti jutsu.
    Il problema principale era che Sanjuro era vicino a me, e dentro l'area di effetto della sua tecnica. Sapevo già, prima ancora che iniziassero i problemi, che se non avessi aiutato il mistico ninja di Kiri sarebbero stati grossi guai per lui. Mi girai di scatto verso lo sciamano, notando già che un grande buco oscuro si stava formando alle sue spalle, mentre ancor più rapida sarebbe stato l'avvento degli stessi arti scheletrici che avevano afferrato Keiji. Sanjuro! Avrei urlato, mentre facevo uso di tutto il chakra che avevo a disposizione per effettuare uno scatto incredibile verso il mio alleato che sarebbe stato colpito da una mia spallata, che lo avrebbe fatto volare alla mia destra. [Slot Difesa I] Adesso però avevo un ulteriore arto scheletrico e una pioggia di proiettili ossei, e non avrei potuto fare niente per schivarli. L'arto maligno che avrebbe dovuto afferrare Sanjuro prese, invece, la mia gamba, mentre il potente jutsu offensivo dello spadaccino si riversò contro di me. L'unica cosa che potei fare fu quella di abbassare la testa e coprirla con le braccia, mentre la lama era rivolta verso il basso.
    Il mio sangue Hozuki e il mio chakra fecero il possibile, scorrendo in tutto il corpo per limitare i danni.
    I proiettili dilaniarono il mio corpo in più punti, mentre la mia gamba veniva stretta nella morsa del braccio d'ossa.
    Alla fine di quegli attacchi, mi ritrovai a sputare dalla bocca del sangue, dopo molto tempo.
    Per la prima volta dopo Tsuya, stavo quasi per cadere a terra. [Ferita MedioLeggera + Ferita Leggera e 1/2]
    Adesso mi hai veramente stufato. Esclamai, guardando il mio avversario in lontananza, mentre Keiji già si avventava su di lui. Con un solo colpo della gamba spezzai la presa della mano scheletrica, superandola in forza bruta grazie alla mia rabbia. [Slot Difesa II] La mano destra andò ad afferrare la cartabomba, mentre la sinistra portò la lama di ghiaccio al fianco, impugnandola come se fosse riposta in un fodero.
    La distanza era molta, il terreno ora giocava a sua vantaggio... Ma io non avrei corso verso di lui. Avrei saltato. Ora ti insegno cosa significa brandire una spada!
    Come una fiera contro la sua preda.
    La mia ultima offensiva stava per iniziare. [Slot Tecnica Avanzato]Canto del Leone Morente - Ittoryuu Iai: Shi Shishi
    Villaggio: Specializzazione Esp. di Taijutsu
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore, se entro il raggio del suo slot di movimento dall'obiettivo, può effettuare un unico e mortale attacco con la spada portandosi oltre il nemico di 1,5 metri, migliorando la Velocità del movimento e del colpo di 4 tacche; richiede slot azione. Il colpo causa Sanguinamento (DnT Grave) e Indebolito per 2 round. L'arma al termine dell'attacco sarà non estratta.Tipo: Taijutsu - Kenjutsu
    (Consumo: QuasiAlto)
    [Da chunin in su]

    Azione Rapida [1]
    Abile: L'utilizzatore può annullare l'attivazione di un AdO avversario una volta a round; l'utilizzo dell'abilità deve essere specificato prima dell'attivazione dell'AdO.

    Colpo Singolo della Spada Nera - Kokutō Issen
    Arte: L'utilizzatore può provocare gravi ferite attaccando con la spada: causa Ferite Profonde alla ferita. La base della lama dell'arma assumerà un colore nero lucido, che sfuma man mano che si allontana dalla base stessa.(Consumo: Basso a colpo)
    [Da genin in su]

    Luna Calante della Spada Nera - Kokutō Kōgetsu
    Arte: L'utilizzatore può rendere la spada capace di perforare qualsiasi difesa con valore di durezza pari o inferiore la capacità di penetrazione. La capacità di penetrazione è pari a 3. La base della lama dell'arma assumerà un colore nero lucido, che sfuma man mano che si allontana dalla base stessa.(Consumo: MedioBasso a colpo)
    [Da chunin in su]

    Avrei eliminato qualsiasi distanza tra me e l'allievo dell'uomo-pipistrello, saettando nell'aria e passando anche vicino a Keiji, mentre la lama avrebbe cercato di incidere il torace dell'avversario con un colpo ascendente diagonale, dal suo fianco destro alla clavicola sinistra. Un colpo che si sarebbe rivelato, anche grazie alle mie capacità di spadaccino, un fendente quasi mortale per chiunque l'avesse subito.
    Sarei atterrato dal salto con il piede sinistro leggermente avanti a quello destro, accovacciato su me stesso e con la spada nella stessa posizione in cui ero partito.
    Un ghigno sarebbe apparso sul mio volto stanco, sebbene nessuno avrebbe potuto vederlo. Cucù... Facendo perno sul piede sinistro, mi sarei girato sul posto, di quasi 180 gradi, abbassando il mio baricentro quasi scendendo e sedendomi sulle ginocchia, mentre la lama di ghiaccio avrebbe assecondato il mio movimento insieme al braccio sinistro. L'attacco si sarebbe rivelato essere una specie di colpo gobbo, ovvero un fendente eseguito con la punta della spada e con la finalità di conficcare la spada nella quadricipite destro del biondo spadaccino. [Slot Azione II] [Abilità]Colpo Singolo della Spada Nera - Kokutō Issen
    Arte: L'utilizzatore può provocare gravi ferite attaccando con la spada: causa Ferite Profonde alla ferita. La base della lama dell'arma assumerà un colore nero lucido, che sfuma man mano che si allontana dalla base stessa.(Consumo: Basso a colpo)
    [Da genin in su]

    Stile di Combattimento Perfetto [0]
    Speciale: L'utilizzatore può selezionare 2 competenze combattive: le relative conoscenze avranno +3 tacche ad una statistica prescelta dall'utilizzatore. Non cumulabile con altri potenziamenti alle competenze.
    Settete!
    Sfruttando la forza e la velocità del movimento, avrei disteso nuovamente le gambe mentre, con un gioco di movimenti di polso, spada e punta dei piedi, avrei continuato l'offensiva con un ulteriore fendente, impugnando al converso la lama ma, questa volta, il colpo sarebbe stato ascendente, quasi speculare a quello effettuato mentre superavo il nemico in aria; la lama avrebbe cercato di incidere un'ulteriore ferita al petto dell'avversario, sempre in diagonale, ma questa volta sarebbe partita dal fianco sinistro e avrebbe cercato di raggiungere la spalla destra.
    Non si poteva dire che non amassi le proporzioni; se gli attacchi fossero andati a segno, nel migliore dei casi, l'Enma avrebbe avuto una bella cicatrice a forma di X sull'intero torace. [Slot Azione III] [Abilità]Colpo Singolo della Spada Nera - Kokutō Issen
    Arte: L'utilizzatore può provocare gravi ferite attaccando con la spada: causa Ferite Profonde alla ferita. La base della lama dell'arma assumerà un colore nero lucido, che sfuma man mano che si allontana dalla base stessa.(Consumo: Basso a colpo)
    [Da genin in su]

    Assalto Perfetto [2]
    Maestria: L'utilizzatore guadagna 1 slot azione extra, 1 volta ogni 3 round, da utilizzare per una conoscenze di uno Stile di Combattimento Perfetto.

    Stile di Combattimento Perfetto [0]
    Speciale: L'utilizzatore può selezionare 2 competenze combattive: le relative conoscenze avranno +3 tacche ad una statistica prescelta dall'utilizzatore. Non cumulabile con altri potenziamenti alle competenze.

    A quel punto la spada di ghiaccio, come d'incanto, si sarebbe frantumata tra le mie mani. Ma poco importava, d'altronde. Quasi contestualmente al fendente, il braccio destro si sarebbe allungato verso il petto del disperato spadaccino. Se ci fossi riuscito, avrei fatto aderire il mio palmo alla sua pelle; in caso contrario, lo avrei avvicinato quanto più possibile alla sua figura. La cartabomba ancora nel palmo della mia mano, mentre già la attivavo ancor prima di eseguire il movimento. Para questo. Avrei esclamato mentre aprivo il pugno, rivelando la pericolosa arma nella mia mano. Le fortune dell'essere un Hozuki, pensai. [Slot Azione IV] [Slot Tecnica]



     
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    In realtà , nemmeno lui sapeva come era riuscito a creare la spada dal ghiaccio che pervadeva il corpo di Akira, nè se fosse davvero lo spirito di un Kamui. La verità era che Sanjuro era quasi senza chakra, e quell'ultimo rituale glielo aveva falciato in grande quantità . Quasi a secco, lo sciamanesimo che gli offuscava la mente sembrò sfaldarsi. Non tanto per la sua situazione, era solito avere un basso livello di autoconservazione, quanto per akira, che ormai era praticamente allo stremo, e a giudicare dalla forma di quella spada, era chiaro che a breve si sarebbe trovato a mani vuote. E Sanjuro se ne intendeva di ghiaccio, anche senza sapere come.
    Tutto quello di cui si rese conto, negli attimi successivi, fu una spallata, o qualcosa di simile, che lo lanciò faccia a terra nella neve alcuni metri più avanti, facendogli riempire la bocca del materiale freddo, senza nemmeno aver capito cosa fosse successo. Quando sollevò la testa, vide Akira allontanarsi e dirigersi verso il nemico. In qualche modo lo aveva protetto da qualcosa, anche se a ben osservare, il corpo del suo alleato sembrava lontano dallo stare bene. Aveva bisogno di un'azione risolutiva, che gli avrebbe permesso di mettere fuorigioco il loro nemico, MA COME?



    Nuovamente Sanjuro sollevò Gassan davanti a sè, chinando lievemente il capo, e fissando il bastone nella sua mano destra, entrando come in trance. Il tutto mentre Akira si stava letteralmente lanciando addosso al loro avversario, in quella che probabilmente sarebbe stata la sua ultima offensiva. Se non lo avesse aiutato in quel momento, probabilmente sarebbero morti tutti. Quanto a Keiji, lo sciamano non era certo che i fumi o la follia non avessero avuto un grave peso sul confratello ninja, non era certo di potergli chiedere aiuto. Questo fardello spettava a lui e a lui solamente.

    Video



    Con un rapido movimento uniforme, conficcò Gassan nel ghiaccio, dalla parte inferiore, dove era posto il cuneo, quindi facendolo ruotare in aria e afferrandolo nuovamente per poterlo lanciare verso il nemico, senza nemmeno voltarsi verso Ipokash, con voce sicura le impartì i suoi ordini per i secondi a venire. Non aveva idea di come la sua compagna avrebbe eseguito quello che gli avrebbe chiesto, o se fosse stata del tutto in grado di farlo, ma non se ne curò, era certo delle capacità della giovane. Con gli occhi azzurrini del chakra del gelò, sentenziò.

    - Due frecce, contro le ginocchia! ASSIEME. -

    Quindi lanciò Gassan come un giavellotto verso il torace nemico, ghiacciandone l'estremità appuntita. [Potenza 10][1/2Basso Congelare][Slot Azione][Forza 300, con un bassissimo]

    Stando ben attento a non colpire Akira, Gassan assieme alle frecce avrebbero obbligato l'avversario a schivare da qualche parte, e considerata la vicinanza dell'Hozuki, forse un salto non sarebbe stata una cattiva idea. In quel momento, Sanjuro avrebbe mirato al nemico non appena lo avesse visto iniziare una direzione di movimento, e avrebbe usato la sua tecnica, quella che Gassan gli aveva consigliato.
    L'avrebbe usata anche se il nemico fosse rimasto stazionario, dopotutto era una tattica così infida, che difficilmente sarebbe stata prevista, soprattutto da una mente candida come quella dello sciamano.
    L'occhio di Ipokash sarebbe passato dallo scoccare a Sanjuro, senza nemmeno notare che questi aveva appena composto dei sigilli per una tecnica. I suoi occhi erano ancor più azzurri senza la maschera, al punto da quasi emettere una propria luce azzurrina che si estendeva dalle sue orbite. L'acqua attorno allo sciamano partì come un proiettile verso il nemico, formandosi in volo nella forma di un grande squalo bianco. Una delle tecniche di Kiri, non certo segreta, e nemmeno troppo letale.


    Azione Rapida [1]
    Abile: L'utilizzatore può annullare l'attivazione di un AdO avversario una volta a round; l'utilizzo dell'abilità deve essere specificato prima dell'attivazione dell'AdO.


    nvfoWKU



    Soffio dello Squalo - Suiton: Suikodan no Jutsu
    Villaggio: Kiri
    Posizioni Magiche: Tigre, Bue, Drago, Coniglio, Gallo, Drago, Pecora (7)
    L'utilizzatore può creare vicino a sé un costrutto con le fattezze di uno squalo, lungo 6 metri e con diametro pari a 1,5 metri. Potrà percorrere fino a 15 metri prima di sfaldarsi. La potenza è pari a 40 e può causare Dolore (DnT Medio); ha Velocità pari alla Concentrazione dell'utilizzatore. Sono necessari 5 unità d'acqua entro 9 metri per attivare la tecnica.
    Tipo: Ninjutsu - Suiton
    (Livello: 4 / Consumo: Medio )
    [Da genin in su]

    Quello che rendeva QUESTO squalo diverso da ogni altro, lanciato da ogni altro kiriano, era che a idearlo non era stato un kiriano qualsiasi. Nè uno sciamano qualsiasi. Utilizzare questa tecnica in questo modo, era stata un'idea di una persona, il cui nome si era disperso nelle piaghe del tempo, ma che a volte gli Shinretsu sussurrano ancora, sperando che il ninja in questione sia morto a causa di una rivolta fallita. Un guardia di professione, presa dal Daimyo in tenera età affinchè si assicurasse di tenere lontani i suoi nemici.
    La colorazione della tecnica del soffio dello squalo, non è affatto dissimile da quella di un blocco di ghiaccio trasparente. Risulta quindi molto difficile scorgere un costrutto gelido al suo interno. Per questo, quel ninja, era solito utilizzarla così, perchè i suoi avversari, consci della non esagerata potenza della tecnica, scegliessero di pararla, piuttosto che schivarla, cadendo nella trappola.
    E col nemico sobissato dagli attacchi di Akira, e con un paio di proiettili che lo avrebbero sbilanciato, una parata non sarebbe stata un'idea così brutta.
    Per questo, l'uomo che un tempo non si chiamava Sanjuro, aveva preso l'abitudine di inserire una grossa mannaia di ghiaccio dentro il costrutto. Un grosso spuntone verticale, quasi invisibile frontalmente, il cui apice era rivolto alla bocca dello squalo, e si estendeva fino alla pinna posteriore, formandone l'interno.
    [Slot Tecnica][Lama potenza 20][Basso Congelare][I lati azzurro chiaro sono taglienti]

    BHhgahI



    Non era un tranello da Sanjuro, e lui probabilmente nemmeno lo ricordava nel suo mondo sciamanico, ma più si trovava senza chakra, più qualcosa della sua vecchia vita riaffiorava, comprese le sue tecniche, e i suoi modi di combattere. Solo i kami avrebbero saputo cosa avrebbe riservato il futuro a questo sciamano senza il suo passato. In compenso era quasi a secco, e a tra poco sarebbe svenuto.


    Offgame
    Ferite: 8/12
    [2 Leggere Coscia e ginocchio destri]
    [Medioleggera al volto, lato sinistro]
    Chakra Usato: Medio per la spada ( post precedente), 3 Bassissimi ( potenziamento lancio Gassan + Congelare ), Medio Soffio dello squalo, Basso Congelare
    Chakra Rimanente: 2 Bassi
    Slot: 1° Lancio + Congelare
    Slot Tecnica: Soffio squalo
    Slot Tecnica: Congelare

     
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    È colpa tua. Ratty

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    Ultimo Volo ad Azumaido
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    Le energie spese in quella sequenza di attacchi, unite agli scontri sostenuti fino a quel momento cominciavano a pesare sullo shinobi della zanna, che tuttavia sapeva come far di necessità virtù, trovando nuove forze quando le difficoltà aumentavano [Duro a Morire]Duro a Morire [2] +4 Rif
    Maestria: Se la vitalità e la riserva di chakra dell'utilizzatore scendono sotto il 50% oppure se vitalità o la riserva di chakra scendono sotto il 33%, l'utilizzatore guadagna 4 tacche bonus da suddividere a una o più statistiche.
    . A fronte della trasformazione subita da Keiji portò il suo attacco, pur con scarsi risultati, anche se si era spostato a una distanza abbastanza considerevole, quanto bastava per contrastare gli altri attori di quella battaglia e ferire gravemente l'apparentemente inarrestabile Hozuki. Si guardò intorno nervosamente, conscio di essere in netta inferiorità numerica ora che anche l'orso e il pipistrello si stavano avvicinando. Del suo Sensei nemmeno l'ombra, e una Sostituzione avrebbe potuto essere decisamente poco utile, dato che esisteva una sola via d'uscita e c'erano quei due fantasmi di fuori. Una pessima situazione.

    Accolse l'attacco di Keiji, primo fra gli avversari ad attaccarlo, scartando lateralmente per evitare l'affondo, assai più rapido di quanto non fosse stato in precedenza [Difesa 1]. mentre si limitò ad arretrare appena quando il kiriano mise in atto il suo secondo attacco. Per un secondo sembrò chiedersi la causa di un attacco tanto impreciso, ma certo non si aspettava che, al pari delle sue doti, la lama nemica potesse manifestare degli attacchi a distanza. Investito dall'acqua venne sbalzato un pò indietro, appena un pò stordito, mentre Keiji infieriva. Purtroppo la lama fantasma non poteva nulla contro attacchi non direttamente controllati dalla mente nemica. Maledizione! In mezzo all'acqua vide, forse una frazione di secondo troppo tardi, la lama rossa che emergeva con un attacco a sorpresa, e fu solo grazie ai riflessi ben superiori alla media per via della disperazione che riuscì a sollevare la sua arma all'ultimo, lasciando tuttavia che la Yakusoku bevesse un pò del suo sangue, ferendogli il collo [Difesa 2]! Il colpo poteva anche essere fatale e quello successivo lo sarebbe stato di certo se la debolezza inflitta dalle illusioni, sommata alle pesanti protezioni di Genjo non lo avessero difeso mentre arretrava...almeno nelle intenzioni.

    Mentre incalzava l'ultimo attacco, un grido acuto, penetrante, risuonò nella caverna e con esso tutte le ferite del Kenkichi, pur senza dolore, reagirono aprendosi a nuove piaghe. Il sangue ne fuoriuscì, simile a lame, deviando il braccio armato dell'Enma e disorganizzando la sua difesa quanto bastava, con un danno alle gambe, per portare la Yakusoku direttamente sul bersaglio. La ferita aperta sul collo poco prima sembrava si aprì violentemente, gettando sangue che subito venne bevuto dall'avida spada, mentre Genjo Enma, nemico tanto terribile che li aveva a lungo fatti penare, crollava a terra in un lago di sangue, da quell'emorragia sul collo che pareva inarrestabile. Era stato il pipistrello bianco, con un grido, a spalancare le ferite di tutti i presenti, e facendolo ne aveva manipolato il sangue a suo vantaggio...niente rispetto alle arti Mikawa, ma certo un talento più che utile in quelle circostanze, specialmente grazie alle piaghe nate dal Ryuketsu. Io....io... col sangue che gorgogliava dalla gola squarciata, Genjo cercava di pronunciare le sue ultime parole. Sen...sei...io...il mio...tutto...per...il...clan. Per...la...Zan... Non concluse mai la frase, mentre occhi ormai svuotati di ogni fluido vitale si stagliavano infine immobili sul soffitto.

    La battaglia era vinta.

    Certo, probabilmente anche senza l'intervento di Noun Kamui, il pipistrello bianco, il gruppo accademico avrebbe vinto la battaglia. Con i suoi riflessi aumentati, anche se provato dalle ferite, probabilmente Genjo si sarebbe difeso abbastanza facilmente dai colpi di spada ricorrendo alle sue capacità di manipolazione della Lama Inesistente...che appunto non esistendo non era soggetta agli effetti speciali dell'Aogawa-ryu, mentre l'effetto invalidante dei Genjutsu avrebbe sicuramente ridotto la soverchiante forza dell'Hozuki. La bomba lo avrebbe probabilmente coinvolto quasi in pieno, anche se le sue protezioni pesanti forse lo avrebbero protetto un poco...il problema sarebbe poi sopraggiunto con la duplice freccia di Ipokash (era capace di lanci ben più complessi) che lo avrebbe esposto a Gassan (pur senza danni particolari), ma la sua capacità difensiva sarebbe andata poi esaurendosi contro lo squalo d'acqua, forse subendolo o magari schivandolo in estremis, solo per ritrovarsi ferito a quello stesso collo già provato dall'attacco di Keiji, colpito da una lama di ghiaccio della quale non avrebbe mai sospettato l'esistenza.

    In ogni caso, era stato il Kenkichi a portare la vendetta sul profanatore della sua tomba ancestrale.




    Keiji era ferito ed esausto, senza contare gli effetti ritardati delle sostanze psicotrope che aveva assunto, ma aveva vinto, ed aveva preso con sè la Yakusoku. Si trovavano tutti in una capanna di fortuna fatta da Ipokash e Munkeke, simile a quella in cui la ragazza aveva soccorso Akira ore prima. L'orso non ci stava, limitandosi ad affacciarsi appena dall'apertura, mentre il pipistrello era appeso alla cima dei rametti intrecciati, sorprendentemente resistenti. Dei due spettri nemmeno l'ombra, ma Munkeke diceva che li percepiva là intorno. Ipokash aveva curato alla meglio le ferite di Sanjuro, ipereccitata al solo pernsiero di toccarne le carni, anche se solo per pulirle, e poi si era allontanata per procurare del cibo per tutti.

    Akira era quello conciato peggio, e senza chakra il Freddo era tornato, imperante, a gravare sul corpo già indebolitoAffaticato. -4 a tutte le statistiche. Bloccata la rigenerazione di chakra e vitalità, e uscendo dalla Tomba, esponendosi nuovamente ai venti gelidi di Azumaido lo avevano fiaccato di colpo. Munkeke era molto cupo. YOOOOSH! Hai esagerato...è sempre più radicato...non posso fare più nulla. Si voltò verso l'orso che faceva capolino. Ci serve Repun Kamui...YOOOSH! L'orso guerriero scosse il capo. Non possiamo trasportarlo fino alla baia di Repun Kamui. Non sopravviverebbe. Ma...ma io non ho abbastanza forze per richiamarlo nuovamente. Ci fu un silenzio più freddo del vento che si era sollevato all'esterno. Akira era forse destinato a morire?

    C'è un modo. La voce veniva dall'alto. Forse poco più che un sibilo rauco dalla gola del grande pipistrello. Ma richiederà un sacrificio. Tu non sei parte delle Creature del Freddo. Cosa sai? Come conosci queste cose? Io so quel potere dona il sacrificio. E ho vissuto per secoli in queste terre. Le mie conoscenze sono profonde. Sono antiche. Non è saggio metterle in discussione. Ti prego, Noun Kamui. YOOOSH! Parla. Un lungo, affusolato dito-artiglio della creatura si estese verso Keiji. Nello specifico verso la Yakusoku. Il potere della Yakusoku è immenso. Una parte di esso sarebbe un sacrificio utile. E poi trasse dalle ali un oggetto dal mistico e innegabile potere, unico nel suo genere, che per lunghe ore aveva accolto il mistico potere di Munkeke standogli vicino, e che poteva fungere da medium per il sacrificio, pur venendo distrutto completamente nel processo. E poi questa...abbonda del tuo chakra, Sciamano di Azumaido, e di quello dello Sciamano di Kiri. Forse la tomba la ha resa recettiva, o forse non sapere regolare bene il flusso delle vostre energie, non lo so, ma questa può portare Repun Kamui da voi. Verrà distrutta nel farlo, però, e allo stesso modo Yakusoku impiegherà mesi per tornare utilizzabile...ma è l'unica speranza per salvare lo spadaccino dai capelli azzurri. Era la ciabatta di Sanjuro.

    Tuttavia questo significava che a compiere il sacrificio sarebbero dovuti essere Keiji e Sanjuro. O questo, o la morte di Akira. Avrebbero trovato la forza di privarsi di qualcosa di così prezioso? Soprattutto Sanjuro, si intende.


    Se interrogato riguardo alla Tomba e a cosa ci facesse in quel luogo, il pipistrello avrebbe rivelato, senza mai distogliere lo sguardo da Keiji. Ho servito Kenkichi. Ho servito Midorinaka. Io servo sempre la Lama più potente. Con il Clan Kenkichi disperso mi sono trovato senza uno scopo, e assieme ai miei fratelli di sangue, guidati dalla mia consorte, la Hakushaku di noi Kyuketsu Komori ci siamo riuniti al popolo dei pipistrelli della Grotta del Silenzio, luogo dal quale siamo originati, ma dalla quale ci eravamo separati secoli fa. Legatomi al clan originale, sono entrato al servizio di Kazuhiro Kuei assieme a loro. Poi, poche settimane fa i servitori spettrali di Kenkichi mi hanno contattato e sono tornato qui, abbandonando la Grotta e tradendone il contratto. Non pensavo che Kazuhiro mi avrebbe seguito...non so perchè lo abbia fatto. Poi hanno scoperto della Tomba, e Genjo ha scelto di proseguire la sua personale missione. Sibilò con rammarico. La colpa di tutto questo è solo mia. Io li ho condotti qui. Avrebbe sollevato il capo, pur appeso al contrario, esponendo la gola a Keiji. Per il mio grave peccato la mia vita è nelle tue mani. Sarei lieti di essere giustiziato qui e ora.

    Ma come avevano fatto i Kamui Guardiano a sapere del pericolo prima ancora che Genjo arrivasse? Munkeke aveva detto di aver cercato di fermarlo prima del giorno predisposto alla Sfida, ma non aveva mai detto di aver comiciato a prepararsi prima ancora che l'Enma arrivasse ad Azumaido. E' stata...una profezia. Ammise. YOOOOSH! Aggiungendo poi il suo caratteristico intercalare come per ripensamento. Da un paio d'anni ho cominciato a vedere piccoli stralci di futuro...a volte. Di solito sono molto, molto confusi. Non ho raccontato a nessuno di questa cosa, perchè non la controllo molto bene. YOOOOOSH! E io non sono mai fuori controllo! Il che era abbastana ridicolo visto come era conciato. Tre anni circa....si. Da quando ho visto la luce nel cielo. La cometa che andava in alto invece che in basso. YOOOOSH! Era una di quelle situazioni in cui una profezia si autoalimenta. Se Munkeke non avesse percepito il pericolo futuro, preparandosi ad aiutare i Kamui, questi non avrebbero avvisato il Pipistrello Bianco che a sua volta non avrebbe attirato il pericolo alla Tomba.
    La profezia era sempre qualcosa di molto pericoloso.
     
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    ~ The Red Capes are coming!

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    Kyuketsu Komori
    Capitolo Quinto


    Atto XI
    Il Maestro e l'Allievo †
    Quell'uomo sembrava nascondere nuove risorse ad ogni mio attacco, rendendomi psicologicamente insostenibile la sua sfrontatezza. Il primo affondo, quasi portato per testare fino a quanto davvero quell'uomo poteva rispondere fu parato con una certa sicurezza ancora da quella spada invisibile. L'attacco che venne dopo, però, fu per l'avversario totalmente inaspettato. Pur rendendosi conto della sprecisione della mia finta - la lieve nota interrogativa che comparve sul suo volto fu, da sola, la più loquace delle espressioni - Genjo non si poté aspettare l'enorme getto d'acqua che susseguì al mio attacco, venendone travolto. Certo, non fu una tecnica particolarmente forte, ma riuscì a nascondermi alla sua vista quel tanto che bastava per sbucare dall'acqua ed attentare al suo collo. L'Enma non riuscì a difendersi per tempo questa volta, nonostante gli incredibili riflessi che aveva dimostrato e la Yakusuko tagliò la carne sotto il mento, lasciando un grande squarcio sanguinolente. Era l'occasione perfetta: il nemico gravemente ferito e scoordinato per la difficoltà dell'ultima difesa sembrava inerme davanti ad un mio successivo attacco. Sfruttando il movimento dell'attacco precedente, la Promessa vibrò un fendente obliquo all'intero busto avversario; ma non fu l'unica cosa a vibrare in quell'istante. Un grido esasperato riempì l'aria, dilaniando le piaghe dovute al Ryuketsu sul mio corpo e facendo fuoriuscire da esse delle acuminate stalattiti di sangue direzionate verso i piedi del mio avversario. Se già l'attacco precedente aveva compromesso in buona parte ogni ipotetica difesa, queste inaspettate alleate avevano praticamente sancito la morte del mio avversario. Attaccato su troppi fronti, infatti, Genjo rimase inerme, venendo travolto dalla Lama di Sangue. La ferita precedentemente inferta si aprì ancora di più e la Yakusoku bevve fino a sazietà tutto quel liquido ematico. L'Enma, avversario temibile soverchiato dalla fatica e dalla tenacia, cadde a terra con la gola praticamente divelta. Io....io... qualche ultimo suono usciva dalla sua bocca. Sen...sei...io...il mio...tutto...per...il...clan. Per...la...Zan... Parole alla rinfusa, concetti mischiati, ultime volontà insoddisfatte. La morte nella coscienza di aver fallito nell'unico obiettivo postosi nella vita: una morte onorevole, è vero, ma incredibilmente dolorosa per l'anima. L'Enma spirò lasciando a sua guisa di sé un paio d'occhi vitrei e un corpo dilaniato dalle ferite.
    Le mie mani lasciarono lentamente la presa sulla Yakusoku; il corpo si rilassò, le spalle si scesero, il respiro divenne più pesante. Le piaghe dell'ancestrale potere di Midorinaka si chiusero, lasciandomi intonso di mio stesso sangue pur non avendo subito grandi ferite in quel combattimento. Portiamo in corpo fuori di qui. Non profanerà ulteriormente questa tomba. Dissi soltanto mentre la Yakusoku ritraeva la sua lama di sangue tornando ad essere nient'altro che un osso intarsiato.

    [...]

    In tutto quell'enorme trambusto non avevo mai ricevuto risposta alla domanda che mi venne spontanea porre non appena vidi Akira Hozuki fuori dal tempio Kenkichi: che ci faceva lì? Lo aveva mandato il Mizukage? E perché era nudo? Fummo portati dentro una capanna di fortuna allestita da Munkeke ed Ipokash: il pipistrello bianco, che fu l'artefice del grido che dilaniò le ferite di tutti noi all'interno del Tempio, ci seguì mentre il grande orso fu costretto a rimanere fuori ed affacciarsi soltanto col muso perché troppo grande per quel luogo così angusto. La testa era tornata a girarmi come quando mi ero fatto servire da Munkeke la sua dannata bevanda sciamanica ma rispetto a prima sembrava non portarmi effetti collaterali troppo incapacitanti.
    Akira invece vantava più di un semplice mal di testa: aveva contratto una sorta di malattia, il Freddo, che lo stava uccidendo e nessuno pareva in grado di fare qualcosa per aiutarlo se non un altro Kamui molto potente. Ci fu un attimo di silenzio, un silenzio che non lasciava presagire niente di buono per l'Hozuki a capo delle squadre speciali. C'è un modo. L'atmosfera grave e trista venne spezzata da un sibilo di speranza. Il pipistrello bianco stava parlando. Ma richiederà un sacrificio. Tutti rimanemmo in silenzio ad ascoltare le creature che iniziarono a dibattere tra loro. I Pipistrelli non erano creature del Freddo - come invece doveva essere l'orso - ma conoscevano approfonditamente Azumaido e le sue tradizioni. Una sorta di rituale era l'unico modo per convogliare il chakra necessario all'evocazione di una creatura potente come Repun Kamui. L'animale albino poi aprì le sue ali, indicandomi con un lungo artiglio. Solo dopo che ebbe parlato riuscii a comprendere come stesse indicando ciò che portavo con me: la Yakusoku. Il potere della Yakusoku è immenso. Una parte di esso sarebbe un sacrificio utile disse. Mancava soltanto quindi il vincolo del potere. Aprendo l'altra ala, esso ci mostrò il grande manufatto. La mia tensione, tutta protratta verso l'ascolto, scemò d'un tratto, facendomi crollare sul posto dove ero seduto, non potendo credere alla bizzarria che stavo udendo. E poi questa...abbonda del tuo chakra, Sciamano di Azumaido, e di quello dello Sciamano di Kiri. Forse la tomba la ha resa recettiva, o forse non sapere regolare bene il flusso delle vostre energie, non lo so, ma questa può portare Repun Kamui da voi. Verrà distrutta nel farlo, però, e allo stesso modo Yakusoku impiegherà mesi per tornare utilizzabile...ma è l'unica speranza per salvare lo spadaccino dai capelli azzurri. La ciabatta di Sanjuro si era fatta simulacro di poteri sciamanici e poteva tornarci utile al prezzo della sua totale distruzione. Sanjuro mi era rimasto vicino soltanto per recuperarla. C'era da considerare che le sue sinapsi ragionavano in modo incomprensibile per un comune mortale - o meglio, per una persona senza i suoi evidenti problemi psichici: come si sarebbe comportato, dunque?
    Dal canto mio ... dissi lentamente Non ci sono problemi. Il discorso era però molto più complesso di questo ed Akira lo avrebbe scoperto a tempo debito. Ero lì perché quella spada mi serviva per compiere una missione che il Mizukage stesso mi aveva assegnato e questo voleva dire ritardare enormente i tempi e, probabilmente, sacrificare la forma terrena di Saruhyondo. La Yakusoku mi aveva dato comunque una nuova speranza. La vita di Akira è certamente più importante di qualsiasi cosa. La vita di un compagno meritevole, la vita di un kiriano promettente ... la vita di un amico. Rallentai. Ma dovrai sapere alcune cose, a tempo debito, non qui, non ora. Cose che ho riferito soltanto al Mizukage in persona. Probabilmente necessiterò anche del tuo aiuto, questo punto. Non c'era dunque che attendere la risposta di Sanjuro.

    Come mai anche tu eri stato attaccato da Genjo? Cosa ci facevi dentro la Tomba? chiesi a Noun Kamui. La risposta fu a dir poco sorprendente. Ho servito Kenkichi. Ho servito Midorinaka. Io servo sempre la Lama più potente. Con il Clan Kenkichi disperso mi sono trovato senza uno scopo, e assieme ai miei fratelli di sangue, guidati dalla mia consorte, la Hakushaku di noi Kyuketsu Komori ci siamo riuniti al popolo dei pipistrelli della Grotta del Silenzio, luogo dal quale siamo originati, ma dalla quale ci eravamo separati secoli fa. Legatomi al clan originale, sono entrato al servizio di Kazuhiro Kuei assieme a loro. Poi, poche settimane fa i servitori spettrali di Kenkichi mi hanno contattato e sono tornato qui, abbandonando la Grotta e tradendone il contratto. Non pensavo che Kazuhiro mi avrebbe seguito...non so perchè lo abbia fatto. Poi hanno scoperto della Tomba, e Genjo ha scelto di proseguire la sua personale missione. La tradizione e la parola data per quella creatura erano dunque più importanti di ogni altra cosa, di ogni altro vincolo. Aveva servito Kenkichi ed aveva servito Midorinaka. Aveva servito colui che aveva dato vita al Clan e colei che lo aveva disperso; aveva servito il Primo, aveva servito la Prima. Il suo legame con gli Spadaccini Insanguinati era forte quanto quello con i suoi simili, per questo, quando era stato informato del pericolo che il luogo di riposo di colui che per tanto tempo aveva affiancato e supportato e della sua Promessa era in grave pericolo, si era liberato dal gioco del nuovo contratto in cui si era rinchiuso ed era tornato a servire Kenkichi e la sua stirpe. Kazuhiro Kuei. Bisbigliai mentre il pipistrello riprendeva a parlare. La colpa di tutto questo è solo mia. Io li ho condotti qui. disse, mostrandomi il collo. Per il mio grave peccato la mia vita è nelle tue mani. Sarei lieti di essere giustiziato qui e ora. Rimasi perplesso un secondo, in silenzio. La sua devozione era assoluta: eravamo davvero molto simili. Non hai commesso errori. Dissi, preannunciando la sua assoluzione. È stata la tua fede più profonda a muoverti. Non si può essere giustiziati per aver adempiuto fino in fondo, ciecamente, ai propri doveri.

    Munkeke ci spiegò anche come era stato possibile per lui, i guardiani ed il Pipistrello riuscire a prepararsi ad una sfida tanto grande: Munkeke era stato toccato da qualche Kami e gli era stata fornita una sorta di preveggenza. La domanda che feci, più per accrescere l'ego di tutti i presenti che per una reale curiosità, fu quasi scontata: In questi anni hai avuto visione anche di coloro che avrebbero sventato questa minaccia? Non ci restava che accompagnare Akira al suo destino.




    StatisticheStatusBraccio Dx: Leggera sul bicipite.
    Forza: 700
    Velocità: 600
    Riflessi: 625
    Resistenza: 550

    Agilità: 600
    Precisione: 600
    Concentrazione: 600
    Intuito: 600

    Vitalità


    Chakra
    Slot Difesa | Slot Azione | Slot Tecnica | Slot Gratuiti


    [Slot Difesa I]
    [Slot Difesa II]
    [Slot Difesa III]




    [Slot Azione I]
    [Slot Azione II]
    [Slot Azione III]




    [Slot Tecnica]

    [Slot Tecnica Avanzata]



    [Slot Gratuito]



    Legenda


    Narrato
    « Citato! »
    « Parlato! »
    « Pensato! »
    Anima di Saruhyondo.
    Anima della Yakusoku.
    Anima di Keiji.


     
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    Una scelta fin troppo ovvia



    Quando il nemico cadde, imbrattando la grotta attorno a sè con il proprio sangue, venne raggiunto dal resto dei colpi, che ne decretarono la sconfitta, giunta a caro prezzo. Persino in punto di morte il loro avversario aveva rivolto le sue parole a chi era posto sopra di lui, ad un clan, a qualcuno a cui era legato. Sebbene meschino e sconfitto, aveva mantenuto il suo onore, questo, a un non troppo sciamanico Sanjuro, non passò inosservato.
    Keiji, che ora possedeva una nuova spada, più simile ad un mestolo da brodo ricavato da una tibia di scimmia, che ad un'arma, decretò di allontanare il corpo del malfattore dal suo luogo sacro, e certo nessuno avrebbe avuto da obiettare.


    - Uhmmhm, si, mi occuperò io dei riti funebri. Sei stato bravo oggi, ragazzo. - Disse a Keiji

    Lo sciamano si sarebbe quindi diretto verso Gassan, conficcatosi a terra vicino al cadavere pochi istanti prima, e lo estrasse dal suolo, puntandolo verso il loro defunto nemico, e utilizzando quello che restava del suo chakra per manipolare il ghiaccio sotto di esso, e creare una barella che avrebbe fluttuato al fianco del Kiriano fino fuori dalla tomba. Una volta all'esterno, lontano dalla terra Kenkichi, un quasi del tutto normale Sanjuro, avrebbe aggiunto:

    - Un avversario notevole, ci ha tenuto testa da solo fino quasi a sconfiggerci, questi ghiacci ospiteranno la sua tomba in eterno. - Quindi inclinò Gassan verso il suolo ghiacciato, e quella che fino a pochi istanti prima era stata una barella di ghiaccio, si trasformò in un bozzolo che avvolse il corpo di Genjo, e iniziò a muoversi verso il suolo, inabissandosi nel ghiaccio che si richiuse dietro di esso, scomparendo dalla vista dei presenti. Quindi, schioccando le dita, lo sciamano richiamò a sè una nuova maschera, che apparve sul suo palmo disteso con un "puff".

    [Alla capanna]

    Mentre tutti cercavano di recuperare le energie, e la giovane Ipokash si dedicava alle ferite di Sanjuro, questo stava recuperando lentamente il proprio chakra, e anche il suo sciamanesimo, con la mente che veniva poco a poco di nuovo annebbiata dai fumi del Misticismo.
    In seguito, quando la ragazza si allontanò per cercare qualcosa da mettere sotto ai denti, fu chiaro ai presenti che quello ridotto peggio era Akira. Il Freddo si era nuovamente risvegliato in lui, e questo impediva al giovane di riposare correttamente; non solo, a breve avrebbe ripreso a venirne soggiogato completamente. Intervenne il pipistrello bianco, rivelando un metodo alternativo all'aiuto delle creature magiche di quel luogo remoto; una sorta di sacrificio per allontanare il Freddo dal giovane spadaccino. Ma lo avrebbe allontanato davvero? O solo ridotto, temporaneamente? Tutto sembrò passare nelle orecchie di Sanjuro, senza lasciare traccia, dal momento che la creatura in questione, aveva appena estratto una cosa.


    - PER TUTTE LE BARBE DEI MENTI GLABRI, LA MIA CIABATTA -



    Il volto di Sanjuro, sotto la maschera, riprese vigore, e iniziò a blaterare cose senza senso, rendendo espressiva persino la maschera stessa. Anche il gabbiano che portava sulla testa, e che per tutta la missione era stato in uno stato di semi coma, iniziò a starnazzare come un matto, sebbene fosse praticamente morto.
    Quando l'oggetto venne passato a Sanjuro, Keiji iniziò un discorso sull'importanza della salvezza di Akira, un compagno il cui sacrificio non aveva prezzo. Tutto questo permise a Sanjuro di recuperare altro chakra, quindi, altro Misticismo. Una volta che lo spadaccino ebbe terminato, fu la volta dello sciamano, che, con la ciabatta ancora in mano, disse al resto del gruppo:

    - Una ciabatta per Akira? Non c'è nemmeno da pensarci...dopotutto lui....- Ma in quel momento, l'energia recuperata fu sufficiente a coprire del tutto l'intelletto dello sciamano, che ora, finalmente, poteva di nuovo vedere con gli occhi di un uomo mistico, in grado di scorgere la verità attraverso le sfaccettature del destino, e quindi, incapace di venire soggiogato dall'immediatezza delle sciocche azioni dei mortali, ignoranti, e soprattutto non mistici.

    -...lui non è che Akira, VOGLIAMO SCHERZARE? STIAMO PARLANDO DI UNA CIABATTA, CERCHIAMO DI RESTARE TUTTI CALMI. - Terminò, rimettendosi la ciabatta al piede. Nulla lo avrebbe convinto a sacrificare un buon 20% dei suoi averi, per qualche brivido. Anche se mortale. La sua risoluzione mistica era tale, che niente, nemmeno la più terribile delle illusioni lo avrebbe convinto a distruggere quella ciabatta. Anche per fortuna dei nemici di Kiri, essendo la ciabatta, parte del rituale che manteneva Sanjuro imprigionato e debole. Se fosse stata distrutta, un potere terribile si sarebbe abbattuto su tutti quanti, rischiando persino di porre fine alla guerra in corso nel continente! E forse persino di curare il cancro!
    Ma lo sciamano, assieme alla sua Vista, aveva recuperato anche il mistico potere, nonchè l'arcano sapere! Conoscenze che rischiavano di superare in artigianato persino quelle del pipistrello bianco! Più antiche dell'invenzione stessa del cono per i gelati, o della carta igienica.
    Con una strana luce azzurrina negli occhi, dovuta alla recente attivazione del suo sangue, Sanjuro si avvicinò ad Akira, con postura seria.

    - C'è un altro modo. - Sentenziò lo sciamano, con una voce grave che sembrava uscita da chissà quale tomba mistica.
    L'uomo si sfilò la maschera, lasciandola su una sorta di tavolinetto rimediato con due assi di legno, e si avvicinò ulteriormente ad Akira. L'intuizione per salvare il ragazzo gli era venuta dal suo sangue, istintivamente, ma lui non ne aveva idea, ed era convinto si trattasse di un rituale così antico e segreto, di cui nemmeno il pipistrello bianco era a conoscenza.

    Un po' per il movimento improvviso, un po' perchè nessuno, Akira compreso si sarebbe aspettato un risvolto simile, fatto sta che lo sciamano si trovò con le mani a cingere la testa del giovane Kiriano, tenendolo per il capo, più o meno vicino alle orecchie, mentre con grande passione si stampava contro la bocca del ninja, turbinando la sua gelida lingua nella sua bocca, come un kraken dei mari nel profondo nord attaccano la preda. Il
    Rituale del Risucchio Gelido della PassioneAntico rituale Shinretsu per estrapolare entità legate al gelo dagli esseri viventi e non. Se effettuato su un membro del clan Hozuki, congela completamente ogni tipo di funzione, impedendo la fuga, e causando un latente senso di piacere. era così potente e terribile, che qualunque reazione del ragazzo sarebbe stata completamente inefficace! Dopotutto Sanjuro gli stava salvando la vita!

    Con gli occhi che emanavano un azzurro sempre più forte, da sembrare luminosi come la luce di un faro, lo sciamano stava cercando di risucchiare dentro il suo corpo tutto il Freddo che aveva preso possesso del corpo di Akira. Sanjuro non aveva la minima idea di quello che sarebbe successo a lui, dopo questo terribile rituale, tenuto segreto fuori dal clan dei propri antenati, ma era certo, con esso, di salvare Akira. Dopotutto, era accettabile, se paragonato alla perdita di una ciabatta.

    Dio non volle, in quel momento sarebbe probabilmente rientrata la giovane Ipokash.


     
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    La Neve Sporca di Sangue

    XII


    Il nemico cadde, senza bisogno del mio intervento.
    A dire il vero le mie gesta bastarono almeno a salvare il mistico shinobi mascherato di Kiri da fine certa, riducendomi a poco più che uno spaventapasseri ambulante.
    E' finita... Esclamai, non senza un po' di sollievo, quando vidi definitivamente fioccare sangue dal collo del biondo spadaccino. Lo strano urlo del bianco topo volante aveva riaperto ferite che l'Enma credeva chiuse, sconfiggendolo definitivamente.
    Probabilmente sarebbero bastati pochi altri istanti affinché il nostro numero lo avrebbe condotto alla totale disfatta, ma l'importante era chiudere la questione una volta per tutte.
    La lama di ghiaccio si frantumò nella mia mano, mentre le enormi fatiche di quei giorni, con lo scendere dell'adrenalina, si manifestavano nella mia mentre oltre che nel mio corpo. Sono veramente... Stanco... Riuscii ad esclamare, mentre mi avvicinavo allo sciamano. Mi devi un favore. Un altro favore, Sanjuro... Toccai la sua bianca spalla, per passare poi a Keiji. Devo essere sincero: mi hai fatto preoccupare. Credevo fosse qualche strano jutsu il tuo... Ed invece... Stavi combattendo veramente con una lisca di pesce. Sei fantastico. Però, ben fatto. Adesso direi che dobbiamo andarcene... Prima che arrivi il maestro di questo tizio. Lì si che sarebbero grossi guai per tutti noi. Avevo affrontato Kazuhiro solo poche ore prima, e sapevo bene che neanche in 5 contro 1 avremmo avuto la minima speranza di sconfiggere quell'uomo.
    Guardai poi entrambi i miei due compagni kiriani. Ma... Sollevai l'indice destro. Voi che cavolo ci fate qui? E quella domanda era stranamente molto seria per Akira.
    D'altronde era lui l'uomo nudo in un'isola ghiacciata, con una strana e misteriosa malattia che lo stava consumando dall'interno. Ma tutto quello non aveva importanza.
    Smettetela di farmi perdere la concentrazione! Avrei esclamato, leggermente alterato. Io sto morendo. Direi che dobbiamo fare qualcosa... A riguardo... N.. no...? E, proprio su quell'ultima parola, il mondo si fece più oscuro ed il corpo estremamente più debole, mentre debolmente mi lasciavo andare verso il terreno e le enormi zampe di Kimun Kamui.

    [...]

    M... Meika? Sibilai, quando ripresi coscienza. Ero all'interno di una piccola capanna di legno, come quella che mi aveva ospitato il giorno prima, all'inizio della mia avventura.
    Sanjuro, Ipokash, Keiji, Kimun, Munkeke e perfino la pantegana volante erano attorno a me, a discutere.
    Ma le loro voci arrivavano come flebili echi alle mie orecchie.
    Non sentivo più la maggior parte del mio corpo. Il sangue sembrava non circolare, i muscoli e le ossa erano come trafitti da milioni di minuscoli aghi di ghiaccio che si muovevano attraverso di loro. Gli occhi, offuscati, non riuscivano a focalizzare in maniera distinta le figure attorno a me per più di qualche secondo, lasciando spazio poi ad altre immagini. Ricordi o pensieri. Non ero in grado di dirlo.
    Ero dapprima a Kiri, nella casa dei miei genitori, a giocare da solo nel prato che dava sulla casa di Ryo.
    Poi mi trovavo a Suna, o a Tsuya, a combattere contro i Kijin.
    Solo un istante mi ritrovai a danzare insieme ai miei fantastici pony colorati parlanti, con l'enorme isola vulcano che da lontano ci sorrideva mentre una dolce e tenera canzone caraibica accompagnava i nostri allegri balli in sottofondo.
    Ancora ero di nuovo nel freddo, a Genosha, nella grotta dove per la prima volta dormii insieme a Meika.
    Meika... Morire per l'errore di uno stupido sciamano.
    Nella mia vita credevo che sarebbe bastato Sanjuro come personaggio mistico, ed invece mi sbagliavo.
    I coglioni vanno sempre in coppia.
    Sanjuro... Porta il mio corpo a Kiri... Tu sai cosa dovrai dire a Meika... Prenditi cura di... Prenditi cura di lei... In realtà non aveva la più pallida idea Sanjuro di cosa dire a Meika, ma il Freddo era orma troppo diffuso nella mia mente. Affidare le mie ultime volontà ad un vecchio pazzo: fatto.
    Riaprii gli occhi solo per notare Keiji vicino a me, con uno strano pezzo d'osso in mano. Non avevo ben compreso le sue parole, ma con fatica mossi la mia mano fino ad afferrare la sua. Un giorno avrai anche te una spada tutta tua... Ne sono sicuro... La lama sarà luccicante... E non avrà la punta arrotondata... Strinsi con le poche forze che mi restavano la sua mano. Amico mio... Lasciai il suo corpo, richiudendo gli occhi.
    Non sarei mai arrivato in tempo vivo da nessuna parte.
    Niente e nessuno poteva salvarmi.
    Meika... Lei c'era sempre. C'era sempre stata, ogni volta che io mi buttavo a capofitto contro un pericolo molto più grande di me, lei era lì. Pronta a curarmi. Ma adesso era lontana, e non poteva salvarmi.
    E non avrei potuto guardare i suoi profondi e bui occhi scuri.
    O sfiorare il suo viso, accompagnando i suoi capelli dietro l'orecchio.
    O baciare le sue labbra.
    Meika...
    Fu allora che, nell'oscurità del freddo più glaciale, il suo viso apparve nella mia mente. Era un sogno, un'allucinazione, ne ero cosciente.
    Ma era sicuramente il modo migliore di lasciare quel mondo.
    In mezzo a tanto dolore e freddo, tutti mi avrebbero visto sorridere.
    Essere felici davanti alla morte.

    Quando sentii il tocco delle sue morbide labbra sulle mie, fu un attimo.
    Un attimo prima di partire di lingua pesante.

    rossana


     
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    È colpa tua. Ratty

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    XII


    Il pipistrello annuì lentamente quando Keiji gli comunicò il suo giudizio, ma era impossibile leggere emozioni umane in quel volto animalesco. Le tue parole mi sono di conforto. Non aggiunse altro. Sembrava essere una creatura riflessiva almeno quanto il Kenkichi stesso, per quanto si fosse buttato da solo contro nemici assai più forti solo in virtù di un suo ideale, segno che certamente sapeva quando il pensiero deve cedere il passo all'azione, poiché l'uno senza l'altra diviene solo mera speculazione priva di risultato o, nel caso contrario, inutile barbarie. Intanto Munkeke, interrogato sulle sue capacità divinatorie, scosse la testa con movimenti lenti e meccanici, imitando gli attori di kabuki a cui sembrava tanto ispirarsi, considerandoli la "normalità" per chi viveva fuori da Azumaido. YOOO-OOOSH! No, non è un potere che controllo. Va e viene. E mostra solo spezzoni, a volte solo sensazioni. YOOOSH! Niente che potesse sembrare utile.

    Poi Sanjuro, colto dal misticismo, si gettò a capofitto in un nuovo rituale, forte della sua ciabatta, spiazzando tutti. Tranne forse Akira che ci prese gusto. Sfortunatamente anche con tutta la buona volontà le capacità dello Sciamano erano limitate, e se avesse potuto realmente estrarre il Freddo lo avrebbe già fatto nei due tentativi, quello da solo e quello con Munkeke, ma così non era stato. Anche se sicuramente profondo, il calore di quel bacio non era l'incantesimo di Vero Amore che avrebbe spezzato la maledizione. Era solo un sapiente mènage di lingue. Questo è...disturbante. L'orso sembrava senza parole, mentre Munkeke era incuriosito. Rituali dell'isola principale, YOOOOSH? Per un secondo guardò verso Keiji con una vena di curiosità, come a dire che voleva sperimentare il rituale, ma sarebbe bastato il minimo accenno di minaccia per farlo desistere. Onorevole Orso, non avrei saputo trovare parole migliori... Il Pipistrello era pienamente in accordo con il Kamui, ma nessuno fece niente, anche quando la cosa cominciò a farsi spinta. Il fato crudele però volle che proprio in quel momento l'apertura del capanno venisse spostata appena, mentre accanto alla testa dell'orso polare faceva capolino Ipokash, con una serie di scoiattoli congelati infilati in una lunga freccia. ECCOMI! Ho portato da mangiare, anche dei funghi per Sanjuro-sama, sarete sicuramente affama... E si trovò davanti alla scena incriminante. La sua espressione esplicitava l'apice del disgusto e dell'avversione...anche se stranamente sembrava focalizzarsi su Akira e non su Sanjuro.

    seVIisx



    Ci fu un momento di assoluto silenzio per tutti. Poi la ragazza gettò gli scoiattoli a terra e, con un movimento tanto fluido quanto vendicativo incoccò una freccia che mirava a trapassare il cranio di Akira e porre definitivamente fine alle sue sofferenze. E'...è solo un rituale, YOOOSH! CHISSENE! QUELLE LABBRA SONO MIE! Si dice che una femmina gelosa sia capace di tutto. Munkeke fece del suo meglio per fermarla, ma riuscì solo a farle sbagliare mira (e nello spazio angusto questo poteva significare guai serissimi. La freccia finì per impattare su Gassan e cambiare traiettoria, caricandosi al contempo di una strana e tenue luce azzurra, poi rimbalzò su un sasso a terra, quindi sfiorò i voluminosi capelli di Munkeke, battè su un tronco che costituiva una delle pareti, incappando in un punto più duro che la fece rimbalzare ancora una volta...trafiggendo senza scampo la ciabatta di Sanjuro e sfilandogliela di dosso. La ciabatta allo spiedo prese il volo verso Keiji, prossimo in linea d'aria, andando quasi per caso, o forse guidata da una mistica mano superiore, a colpire PROPRIO la Yakusoku prima di cadere a terra inerte.

    Per pochi secondi. La neve a terra iniziò a tingersi di rosso e sollevarsi, quasi nevicasse al contrario, mentre la ciabatta bruciava di una luce azzurra che pareva più fredda dell'inverno stesso. Il Rituale...la ragazza lo ha attivato. Deve avere doti sciamaniche latenti per esserci riuscita guidata solo dall'emozione del momento. Commentò il pipistrello, stupito, salvo poi aggiungere con un certo grado di dubbio. O forse dal disgusto...in ogni caso qui è sicuramente intervenuto qualcosa di superiore. YOOOOOSH! Questa energia...la riconosco...è...oh...oh-ho...YOOOOSH! Repun Kamui...sta per apparire proprio qui? Da quella ciabatta? Tecnicamente è un medium mistrico assieme alla freccia, usando la spada come fonte di energia. Questo NON è importante! Replicò l'orso con irritazione mentre si voltava per darsela a gambe. Ipokash non gradiva affatto che la situazione stesse cambiando, ma non le effusioni tra Kiriani. Di che parlate? Che succede? E VOI DUE SMETTETELA DI BACIARVI! QUELLE LABBRA SONO MIE! Stava per incoccare una seconda freccia quando il terreno tremò. Poi fu il caos di qualche istante. Intervallato da più di uno YOOOOSH.

    Provate a immaginare la comparsa di una gigantesca balena dotata di braccia umanoidi e ali che emerge in una frazione di secondo da una ciabatta a meno di un metro da voi, dentro una capanna di rami grande appena il tanto per contenere cinque persone molto strette. Cosa potrebbe mai accadere, salvo vedere persone sbalzate qua e là, pipistrelli giganti che svolazzavano disordinatamente e venti gelidi talmente compatti da creare delle vere e proprie braccia e mani, catturando chiunque fosse stato scagliato per aria. Dopo qualche istante di panico, Repun Kamui aveva rimesso ordine nella cosa, lui che era una gigantesca balena nata dal Freddo stesso. Secondo la leggenda, il Freddo esisteva dentro di lui in un nucleo cristallino che attirava costantemente a sé il ghiaccio e la neve, e che in realtà l'aspetto di balena fosse solo un guscio per la sua vera essenza là nel profondo, un guscio di neve così compatta da superare anche l'acciaio. Alcuni dicevano anche che il Freddo fosse in realtà una creatura a sè stante, parassita, giunta da altri mondi, ma nessuno era così vecchio o pazzo da poter verificare. Non parlava, Repun Kamui, era superiore a simili mezzi di comunicazione. La sua voce era il vibrare del maestrale e della tramontana quando trasportano il grande inverno sul mondo, ed era anche il canto di ogni singolo fiocco di neve quando si poggia a terra, amplificato fino ad essere quasi assordante. Quindi non parlò, ma tutti capirono esattamente cosa voleva dire, sospesi là a mezz'aria con lui.



    Io sono il Freddo.
    Incarno il Freddo. Noi siamo ciò che vive senza calore. Io più di chiunque.

    Io conosco ciò che conosce il Freddo.

    Io so che uno tra voi è calore, ma contiene il Freddo, e questo è morte per gli uomini non addestrati.


    YOOOSH! Repun Kamui, noi vorremmo... Ma l'orso costrinse lo sciamano a tagliare corto. Non serve a nulla spiegare, lui sa tutto. Conosce attraverso me e Pen Gin. Ha visto tutto, ma può intervenire solo se richiamato. Il mio ruolo qui è finito, per ora. Aggiunse, accomiatandosi mentre la sua figura sbiadiva diventando solo neve e vento, dopo un serio cenno di saluto col capo ad Akira e al suo stesso evocatore.

    Il vento gelido accarezzò la pelle nuda di Sanjuro

    Hai perso qualcosa di importante. E hai perso anche una scarpa.
    Posso ridarti entrambi, ma la scelta sarà tua.

    La tua Arma ha in sè il Freddo, ma quel Freddo sembra apprezzare le tue energie mistiche. Lascerò che vi rimanga senza che tu ne abbia danno.
    Posso anche riprendere ciò che è Freddo nella tua mente e ridarti ciò che hai perso, se lo desideri

    O puoi riavere il tuo indumento, filato con il vento del nord stesso. Non posso fare entrambe le cose.


    Lo stesso vento sfiorò anche Keiji, che tuttavia sentì qualcosa di completamente diverso, e non la stessa cosa udita dall'uomo mascherato

    Non sei entrato in contatto con il Freddo, dunque non ho potere su di te.
    Ma posso fornirti una promessa: mai più la Tomba dei tuoi Avi sarà profanata. Io stesso la avvolgerò nei venti del nord, e solo il sangue di uno della tua arte potrà varcarli.

    Questo è il mio impegno.


    Anche Ipokash e Munkeke vennero raggiunti, ma nessuno degli altri poté comprendere ciò che la creatura aveva loro comunicato...tuttavia la ragazza si calmò, mentre lo sciamano si incupì, forse intimorito da ciò che gli era stato rivelato.

    E per ultimo, anche se la comunicazione fu contemporanea per tutti, venne Akira.

    Hai compiuto grandi cose. E stai morendo per il Freddo che hai dentro.
    Freddo che hai accettato come sacrificio. Hai la mia riconoscenza, mortale, per aver salvato l'aspetto di MeSembra di sentire la parola Freddo in contemporanea che è Pen Gin.

    Posso estrarre il Freddo, ma sarà molto doloroso. Se lo preferisci, posso lasciare che la tua sofferenza scivoli via in un sonno di ghiaccio eterno, animato solo da sogni sereni finché il tempo non avrà cancellato i ricordi dalla tua mente congelata. Devi solo chiedere.


    Quale che fosse la scelta, il vento li avrebbe depositati tutti a terra eccetto il pipistrello, che pareva scomparso nel nulla, forse spazzato via nel trambusto di quel rituale di richiamo. Non appena Akira avesse scelto di sopravvivere, si sarebbe sentito come se un centinaio di lame gli stessero trafiggendo i polmoni e i visceri, mentre qualcosa si faceva forza dal fondo dello stomaco, quasi come se il cuore volesse saltargli via dal petto passando per la bocca. Durò poco, ma lo avrebbe sicuramente ricordato per sempre come uno dei momenti più dolorosi della sua vita, e che tuttavia finì di colpo quando, spalancando infine le labbra, dalla sua gola eruppe prepotentemente qualcosa di brillante e al contempo ghiacciato: come se fosse un frammento di stella o un meteorite azzurro e bianco, come i suoi colori, e terribilmente freddo.

    Le Creature del Freddo non nascono come gli altri esseri viventi. Noi siamo il Freddo stesso, incarnato, che quando assume sufficiente consapevolezza richiama a sè il vento e la neve, il ghiaccio e la grandine, formando un corpo animato, seppur privo di calore. Il frammento di Freddo che è stato in te era giovane, inesperto, ma ha assorbito molto. E' maturo, pronto a scegliere una forma. E' molto raro che la consapevolezza venga raggiunta all'interno di un umano. Te ne siamo grati ancora una volta.

    E quel che disse dopo lo compresero tutti, mentre quella stella ardente di fiamme gelide si avvolgeva di vento e ghiaccio, formando come una violenta tormenta di neve localizzata.

    Dunque osserviamo la nascita di una nuova Creatura del Freddo, nata da Akira Hozuki.

    Un nuovo Kamui...YOOOSH! La nascita di un Kamui. Se prima Ipokash si era calmata, ora invece parve dimenticare del tutto la faccenda del bacio (ma meglio non menzionarla mai più), osservando rapita lo spettacolo straordinario che si stava svolgendo davanti a loro. Parve quasi di udire un ululato dal vortice di neve, e contemporaneamente il rumore di una spada che veniva sguainata. La neve si dissolse poi all'improvviso, lasciando davanti a loro non una creatura, ma una spada di ghiaccio i cui motivi decorativi richiamavano un lupo, conficcata nel suolo. Anche Repun Kamui parve sorpreso.

    Non una Creatura ma un Oggetto.


    Comprendo.

    Akira Hozuki. Sei debole e stanco, ma ti chiedo un'ultimo sforzo, per consentire a questo nostro nuovo aspetto di manifestarsi nella sua interezza. Esso ha preso da te la Spada, e dalle terre di Azumaido la sua Vera forma. Esiste in entrambi i sensi, ma mai contemporaneamente, e in presenza di umani, se non viene Richiamato, non può intervenire, esattamente come me. Dunque ti chiedo questo: aggiungi il tuo nome nel vento. E poi Richiama il nostro nuovo aspetto impugnandone la forma ispirata a te.


    Mentre parlava il la neve si sollevò intorno ad Akira, ghiacciandosi in un vero e proprio altare dove riposava un rotolo che apparentemente sembrava composto da neve fragilissima...anche se nemmeno la più potente delle Bijuudama avrebbe potuto danneggiarlo. C'erano diversi nomi all'interno, tra cui quello di Munkeke e Ipokash. Una volta firmato, le Creature del Freddo sarebbero state indissolubilmente legate a lui...e con il poco chakra che ancora aveva, avrebbe potuto, toccando la spada, permetterle di manifestare la sua Vera Forma: un Lupo Bianco del tutto identico a quello che era stato il compagno di Ipokash!



    TU! Sei tornato! Sei davvero tu! Che fosse realmente lo spirito di quel lupo tornato a nuova vita come Creatura del Freddo o solo un qualcosa nato dai ricordi di Akira e poi plasmato dal Freddo sarebbe stato impossibile saperlo. Ipokash comunque gli si era gettata addosso e il lupo le fece le feste proprio come faceva la creatura morta ore prima. Sei tu...anche se ora sei un Kamui...non posso più darti del tu! Ma un Lupo non ha nome, mentre un Kamui si. E stava ad Akira sceglierlo, ora che non sentiva più la morte stringerlo tra le sue dita (e il vento di Repun, pur freddo, lo schermava dalle temperature di Azumaido)



    Erano passate almeno sei ore, e il gruppo tornava verso la città portuale scortati da Ipokash (che giocava col lupo ogni tanto), dalla nonna e da diversi uomini del villaggio. Le brodaglie della vecchia erano forse peggio di quelle di Sanjuro, ma avevano rimesso abbastanza in forze Akira per muoversi, e guadagnare la città portuale era l'unico modo certo per andare in posti più caldi delle zone interne di Azumaido, altrimenti letale quasi quanto Genosha, senza contare che c'erano dei veri medici: non avevano tempo da perdere, o i geloni e le ustioni da freddo dell'Hozuki lo avrebbero davvero ucciso, perchè il Freddo lo aveva reso insensibile, non invulnerabile alle temperature, suo malgrado.

    Keiji sarebbe forse rimasto indietro in un certo momento, ma solo perchè tra le fronde avrebbe sentito un battito d'ali che pareva chiamarlo. Rimasto solo per un poco, avrebbe chiaramente percepito la creatura che, quasi scostando un velo di tenebre appariva accanto a lui, appeso a testa in giù sul ramo di un albero. Hai amici potenti. Capaci di grandi imprese. Ma sei tu la Lama Kenkichi più forte. Hai già dimostrato di non ritenermi indegno, dunque ti chiedo: rinnoveresti il patto di sangue fra i Kyuketsu Komori e i Kenkichi? Accetteresti la nostra alleanza? Allungò nuovamente il sottile artiglio in mezzo all'ala, indicando ancora una volta la Yakusoku. Essa è la Promessa anche per noi. Scrivi col sangue il tuo nome sull'elsa, e il Patto sarà siglato, Kensei HitoPortatore del Dono Divino, ma anche leggibile come "Colui che brandisce il Patto".

    Era solo il tempo di compiere una scelta. Il mio nome è perso negli echi dello stormo. Ogni Lama ha scelto un nome per me e per ciascuno dei membri del mio clan, compresa la Hakushaku. E' tuo diritto decidere come chiamarmi. Kensei Hito. Avrebbe quindi detto, inchinandosi pur restando a testa in giù, in un'immagine tanto solenne quanto, suo malgrado, buffa agli occhi di camminava sulla terra e non sui soffitti.



    Erano passate dodici ore. Un uomo con un cappotto bianco e pesante stava davanti all'ingresso della Tomba Kenkichi con le braccia conserte, osservando la teca di ghiaccio in cui Genjo Enma trascorreva il suo eterno riposo. Alle sue spalle si avvicinarono dei passi leggeri, quelli di una persona che indossava una semplice tunica nera con cappuccio, come un qualunque cattivo da clichè, con la differenza che non pareva affatto minaccioso, ma piuttosto coperto per un mero desiderio di anonimato. E quando parlò, la sua voce era sottile e infida. La sua sconfitta era stata Prevista, anche se il profeta locale non è sufficientemente potente da comprendere l'immagine nella sua interezza. Fortunatamente io non ho di queste limitazioni e sapevo bene dove e come trovarti. In ogni caso quell'uomo andrà ucciso, non posso permettere che altre Profezie possano contraddire le mie. Il Sanga toccò il ghiaccio, e questo si disgregò in una sottile sabbia cristallina alla luce della Stella Rossa che portava sul petto. Lasciò che un piccolo stormo di pipistrelli sorreggesse il corpo del suo allievo. Non si era voltato a guardare lo sconosciuto. Dovrò comunicarlo ai genitori. Se li avesse. Il suo è un clan di orfani rapiti alle famiglie...mi limiterò a parlare con la capoclan. Dimmi solo una cosa, straniero... Oh, riconosci che non sono di queste parti, notevole! E pensare che ero convinto di nascondere bene l'accento. Sono composto da pipistrelli, il suono è per me qualcosa che un semplice essere umano non può nemmeno immaginare. Voglio sapere questo: devo comunicare anche ai tuoi genitori il tuo decesso? L'altro in tutta risposta iniziò a ridere sommessamente. Ahahahah...Sanga della Zanna. Kazuhiro Kuei. Un uomo che è bene non contraddire né irritare, anche se ora vive nella spasmodica attesa di qualcosa che gli è stato sottratto...un'emozione a cui non riesci più ad accedere. Lascia che ti riveli un segreto: avrai esattamente ciò che cerchi, ma non da me. Sei forte, lo percepisco. La forza dell'esperienza, ma non sono al tuo livello nella lotta, conosco i miei limiti. Non hai ancora risposto alla mia domanda. Ti sei fatto avanti in un mio momento di cordoglio e parli come se tu avessi potuto evitare la morte di Genjo. Perché dovrei lasciarti vivere?

    In tutta risposta l'altro si limitò ad abbassare il suo cappuccio.



    Perchè ho una proposta di lavoro per te e il tuo Villaggio.

     
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    ~ The Red Capes are coming!

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    Il Contratto ed il Saluto
    Epilogo


    Atto XII
    Portatore del Dono Divino
    Quella giornata me la sarei ricordata per sempre e non perché avevo ricevuto i complimenti di Akira Hozuki e Sanjuro Shinretsu - sempre che fosse questo il suo cognome, a giudicare dalle sue abilità - nello stesso giorno, oltre che aver conosciuto un Sanjuro calcolatore e affatto idiota, ma perché combattere con un ramoscello elastico e una lisca di pesce spada gigante non fu la cosa più imbarazzante e assurda successa quel giorno. Dopo aver discusso sul rituale che il Pipistrello degli Kyuketsu Komori aveva proposto ed avendo avanzato la mia disponibilità, Sanjuro fu avvolto dal misticismo come ormai da qualche ora non era tornato a succedere: purtroppo questa non è una buona cosa. Lo Sciamano di Kiri si tolse la maschera lasciandola sul tavolo lì vicino e si avvicinò al moribondo Hozuki ... baciandolo. Un bacio passionale che durò dei lunghi, interminabili secondo. Le mie sopracciglia si aggrottarono, la mia testa si allontanò leggermente e sul mio volto comparve una smorfia di disgusto. Questo è...disturbante. Disse l'Orso, Onorevole Orso, non avrei saputo trovare parole migliori..., confermò immediatamente dopo il Pipistrello. Annuii stomacato, pur senza distogliere lo sguardo da quella scena: il gusto dell'orrido. Munkeke mi guardò, dopo aver espresso curiosità riguardo a quel rituale. Il mio sguardo schizzò immediatamente verso di lui, con gli occhi che si sgranavano sempre più ad ogni movimento dello sciamano, mentre la mano destra si alzava, quasi a volergli puntare contro la Spada di Sangue appena recuperata. L'uomo vestito da attore Kabuki capì perfettamente che non era il caso avvicinarsi per provare quel rituale. Per fortuna entrò Ipokash che ci costrinse a voltarci verso l'ingresso. La freccia che teneva in mano era decorata da una serie di scoiattoli probabilmente destinati al nostro rifocillamento: doveva essere un'abile cacciatrice per aver trovato tutti quegli scoiattoli in così poco tempo. Mi tornò in mente Diamera, la figlia di Kyobi, la più grande arciera che il Clan Kenkichi avesse mai avuto, morta durante lo scontro col Mikawa posseduto da Midorinaka. Un lieve sorriso, a quel ricordo, comparve sulla mia bocca: anche questa volta, proprio come in quella circostanza, aveva sventato qualcosa di più grande di lui. ECCOMI! Ho portato da mangiare, anche dei funghi per Sanjuro-sama, sarete sicuramente affama... disse la ragazzina in un decrescendo sonoro, poi il silenzio. La nostra cena fu lasciata cadere e prim'ancora che toccasse il suolo, Ipokash incoccò una seconda freccia nel suo arco e la scagliò, senza remore, in direzione di Akira. Fortuna volle che Munkeke fosse il più vicino a lei, abbastanza, per lo meno, da minare la precisione del suo colpo. Il movimento dell'arma era tuttavia particolare, come se mossa da una forza invisibile, riuscivo a stento a seguirla: rimbalzò prima su Gassan, poi dopo una serie di carambole misticamente fortuite strappò via dal piede la ciabatta di Sanjuro e concluse la sua corsa sulla Yakusoku che impugnavo nella destra. Sentii l'arma come gelarsi all'improvviso e le voci che percepivo forti e chiara da quando la Promessa aveva accettato di legarsi a me, divennero lievi sussurri: sembrava stesse riposando. Il Sangue che albergava nella lama, però, iniziò a colorare la neve presente di rosso, facendola contemporaneamente sollevare dal terreno, come se volesse tornare in cielo, da dove era caduta. Il Rituale...la ragazza lo ha attivato. Deve avere doti sciamaniche latenti per esserci riuscita guidata solo dall'emozione del momento o forse dal disgusto...in ogni caso qui è sicuramente intervenuto qualcosa di superiore. Disse il pipistrello mentre Munkeke pareva agitarsi ancor più rispetto al solito. YOOOOOSH! Questa energia...la riconosco...è...oh...oh-ho...YOOOOSH! Disse, entusiasta. Repun Kamui...sta per apparire proprio qui? Da quella ciabatta? concluse Kimon Kamui. Ero curioso di sottopormi a questa bestia leggendaria che, avendola nominata più e più volte, ormai era come se aleggiasse da tempo nell'aria. Mentre le creature presenti discutevano e Ipokash rimaneva focalizzata sulla sua vendetta, il terreno tremò, preannunciando l'arrivo di qualcosa. Dalla ciabatta di Sanjuro, lentamente, delle mostruose braccia fecero dapprima capolino, poi il muso, le ali e tutto il resto del gigantesco corpo: una sorta di cetaceo volante dalle dimensioni colossali. Fummo tutti sollevati per aria
    Non sentii una parola eppure quella creature riusciva a parlarmi: la sentivo nell'anima alla stregua di come sento la Yakusoku o Saruhyondo. Quando Munkeke provò a spiegare la situazione, l'Orso lo interruppe, dicendo che Repun Kamui conosceva attraverso di loro anche quando non era presente. Poi si congedò, scomparendo in una piccola frazione di vento e neve. In quel momento la grande balena mi parlò, promettendomi di vegliare egli stessa sulla tomba dei Kenkichi. Chinai il capo e risposi, non so se parlando o attraverso le capacità di quella bestia: Vi ringrazio, Repun Kamui ed accetto la vostra estrema generosità. Farò il possibile, ogni volta che mi se ne presenterà l'occasione, per preservare la vita delle creature del Freddo. Mi ero appena impegnato con una creatura: non certo come i ninja erano soliti fare, firmando un contratto, ma attraverso un giuramento. Ed in un certo senso, mi ero impegnato a combattere al fianco del Capo delle Squadre Speciali di Kiri.
    Mi voltai, dopo aver risposto alla Balena, e guardai i miei compagni: anche loro sembravano aver comunicato alla mia stessa maniera, contemporaneamente. Venimmo riposati a terra. Mancava il Pipistrello. Che fosse scomparso al cospetto della grande Creature del Freddo?
    Dalla bocca di Akira fuoriscì una sorta di cristallo ghiacciato, luccicante, riflettente un blu profondo ed un bianco chiaro. Doveva essere stato doloroso, a giudicare dall'espressione dell'Hozuki. Repun riprese a parlare ma questa volta in modo più umano: Dunque osserviamo la nascita di una nuova Creatura del Freddo, nata da Akira Hozuki. Non avevo idea di quello che stesse per succedere e mi limitai ad osservare, incrociando le braccia, sospeso a mezz'aria com'ero. Il cristallo "partorito" da Akira si circondò di vento e divenne una piccola tempesta di neve: un istante dopo, una spada ghiacciata decorata con l'effige di un lupo, giaceva conficcata nel terreno. Repun, attraversò il suo linguaggio vagamente mistico, spiegò ad Akira come quella spada fosse una creatura del freddo avente due forme: quella di lupo e quella di arma e che il suo richiamo sarebbe stato il simbolico momento di sancita del suo legame con i Kamui di Azumaido.
    Ero felice per lui.

    [...]

    Stavamo tornando verso la città portuale da cui saremmo poi ripartiti alla volta di Kiri, scortati da tutte le persone incontrate lungo il cammino, dalla anziana signora che Sanjuro portò sul dorso della sua capra ricoperta di pece agli ormai noti Munkeke ed Ipokash: erano passate delle ore dal nostro incontro con la Grande Balena. Attraversando una boscaglia piuttosto fitta, ad ogni passo mi pareva di sentire qualcosa chiamarmi. Un sibilo familiare tagliava le mie orecchie affinché lo seguissi. Rimasi un momento indietro, senza però cercare di farmi notare eccessivamente o rallentare il gruppo - non avrei avuto problemi a raggiungerlo in un batter d'occhio. Infilatomi nella boscaglia e percorsi poco passi, il Pipistrello Bianco si rivelò, quasi spostando l'ombra dentro la quale era nascosto ad attendermi. Hai amici potenti. Capaci di grandi imprese. Ma sei tu la Lama Kenkichi più forte. Hai già dimostrato di non ritenermi indegno, dunque ti chiedo: rinnoveresti il patto di sangue fra i Kyuketsu Komori e i Kenkichi? Accetteresti la nostra alleanza? Mi chiese immediatamente, senza complimenti. Voi Kyuketsu Komori servite il Clan da più tempo del sottoscritto e lo avete fatto con una lealtà perfetta. Per la Promessa stessa e per la grandezza di e dei Kenkichi, sì, accetto e rinnovo la nostra sacra alleanza. Il Pipistrello allungò esattamente come prima il lungo artiglio verso la Yakusoku. Essa è la Promessa anche per noi. Scrivi col sangue il tuo nome sull'elsa, e il Patto sarà siglato, Kensei Hito. Da quando il rituale era stato attivato, la Yakusoku non riusciva più a riformare la lama col sangue che vi era all'interno: dovetti dunque mordermi un dito quel tanto che bastava per fa spillare una goccia di liquido ematico e sigillare il contratto col nome che la creatura mi aveva appena dato: Kensei Hito. Un nome che sarebbe stato una premonizione, forse nella tradizione dello stesso Munkeke. Il sangue sull'elsa della Yakusoku s'accese di un rosso intenso, un secondo prima di venire assorbito da quell'osso finemente levigato. Prima di congedarsi, il pipistrello aggiunse un'altra, ultima, importante cosa. Il mio nome è perso negli echi dello stormo. Ogni Lama ha scelto un nome per me e per ciascuno dei membri del mio clan, compresa la Hakushaku. E' tuo diritto decidere come chiamarmi. Kensei Hito. Feci un passo in avanti, allungando la mano destra ed indicando con l'indice prima la sua spalla sinistra, poi la destra. Kyōfu. Dissi. Questo sarà il tuo nome. Quando avevo cercato informazioni nella biblioteca del Mizukage, avevo letto di un'arma ma forse avevo confuso qualcosa: non si trattava di un'arma in senso materiale quanto di un esercito; i Pipistrelli, Eredi del Sangue e originari della Grotta del Silenzio.
    In un attimo mi voltai dopo un breve cenno col capo di congedo, sicuro che quella creatura, adesso, sarebbe stata per sempre fedele al mio fianco. Mi ricongiunsi al gruppo il più velocemente possibile. Non si erano allontanati troppo. Se avessero chiesto dove fossi finito avrei risposto candidamente, nel tono di Akira Hozuki: Un uomo dovrà pur fare pipì ogni tanto!





    StatisticheStatusBraccio Dx: Leggera sul bicipite.
    Forza: 700
    Velocità: 600
    Riflessi: 625
    Resistenza: 550

    Agilità: 600
    Precisione: 600
    Concentrazione: 600
    Intuito: 600

    Vitalità


    Chakra
    Slot Difesa | Slot Azione | Slot Tecnica | Slot Gratuiti


    [Slot Difesa I]
    [Slot Difesa II]
    [Slot Difesa III]




    [Slot Azione I]
    [Slot Azione II]
    [Slot Azione III]




    [Slot Tecnica]

    [Slot Tecnica Avanzata]



    [Slot Gratuito]



    Legenda


    Narrato
    « Citato! »
    « Parlato! »
    « Pensato! »
    Anima di Saruhyondo.
    Anima della Yakusoku.
    Anima di Keiji.




    Edited by Ade Geist - 25/8/2017, 14:15
     
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    La Neve Sporca di Sangue

    XIII


    Il buio, il caos, il dolore e il Freddo annebbiavano la mia mente, mentre Meika si rivelava essere l'unica luce, e le sue labbra il mio unico rifugio.
    E' nel momento della morte che la vita acquisisce il suo significato.
    Ed io stavo pomiciando Sanjuro, con passione.
    Nulla in tutta quella sofferenza mi permise di capire cosa stava realmente accadendo, neanche quando la piccola cacciatrice di Azumaido cercò di porre fine alle mie sofferenze trapassandomi la testa con una freccia scoccata a brevissima distanza. Il rumore del proiettile che rimbalzava misticamente in varie zone e parti della capanna arrangiata passò come il fruscio del vento nelle mie orecchie, almeno finché non colpì la ciabatta di Sanjuro.
    L'agognata ciabatta, frutto delle mille peripezie dello sciamano, era stata definitivamente trapassata, attivando un rituale mistico e trascendentale, per quanto buffo.
    Fu solo con l'immenso spostamento d'aria che ripresi leggermente coscienza - e per fortuna le labbra di Sanjuro erano già distanti dalle mie. Non riuscii neanche a capire cosa stesse succedendo, sentii solo un'enorme forza sollevarmi in aria, mentre la capanna costruita da Ipokash veniva frantumata ed i miei compagni volavano da una parte all'altra.
    Quando aprii gli occhi ero come sospeso a mezz'aria, sorretto da un'enorme mano umanoide. Di fronte a me era comparsa Repun Kamui, la Grande Balena Celeste. Era enorme, ben più imponente anche di Yogan nella sua forma da drago, e la sua sola presenza avrebbe intimorito anche il più potente dei ninja.
    Il signore dei kamui ci adagiò tutti a terra, e fu allora che sentii per la prima volta la sua voce. Dapprima sembrò essere solo un rumore trasportato dal vento, ma poi a noi tutto fu chiaro che era Repun a parlarci, ed i venti erano solo i suoi servitori, il mezzo tramite cui quell'essere comunicava con noi mortali.
    Nessuno di noi aveva parlato con lui, eppure sembrava sapere già tutto di quel che era successo.
    In me, che ero calore, c'era il Freddo, e stavo morendo per questo.
    Kimun disse semplicemente che tutti i kamui rispondevano a Repun, ed erano parte della grande balena stessa, quindi non ci sarebbero servite le spiegazioni. Lui aveva visto, lui aveva udito, lui aveva già compreso tutto.
    Con le ultime forze rimaste nel mio corpo, cercai di sorreggermi, mettendomi in piedi, mentre l'orso polare si preparava a lasciarci. Risposi al suo saluto, con un cenno del mio capo. Ti ringrazio di tutto Kimun... Spero di rivederti. Vivo, avrei voluto aggiungere, ma non conclusi la frase.
    Il maestrale gelido toccò il corpo di tutti noi, e sembrò parlare con tutti presenti quasi all'unisono. Le parole che rivolse a Sanjuro piuttosto che a Keiji furono ben comprensibili, ma quelle che che la balena rivolse ai due fratelli di Azumaido sfuggirono, per volere di Repun, sicuramente, alla nostra comprensione.
    Quando il vento gelido toccò il mio corpo, ebbi la certezza di essere riuscito a salvare Pen Gin, il maestro di spada d'Invero, ma ebbi anche la conferma che da lì a poco di me sarebbe rimasto solo il Freddo.
    Repun mi propose una scelta: sopravvivere, a costo di un'enorme sofferenza, o morire, ma dimenticando il dolore stesso per sempre, in una beatitudine di freddo celestiale. Io... Raccolsi le mie forze, cercando di parlare con tanta più voce potessi. Io... Sparire da quel mondo, dimenticando dolori e fatica, sebbene il Freddo rendesse la mia mente poco lucida e debole, non poteva essere un'alternativa accettabile. Io dovevo tornare, e lo dovevo fare soprattutto per LEI. IO VOGLIO VIVERE! Urlai, esaurendo definitivamente tutte le mie energie, e lasciandomi quasi andare verso la neve sotto i miei piedi.
    E per poco non successe.
    Riuscii a malapena a terminare la frase prima che lo sentii. Dentro me, il Freddo si stava muovendo. E se il suo spostamento di solito era lento, quasi impercettibile, questa volta invece era rapido. E doloroso.
    I miei organi, le mie ossa, i miei muscoli, la cartilagine, ogni singola cellula del mio corpo venne come trafitta e trapassata da un milione di aghi di ghiaccio, che si andavano a concentrare tutti in un unico punto, vicino al mio cuore nel mio petto. Non mi resi conto se urlassi in quel momento, ne per quanto tempo. Smisi quasi di avere coscienza di me, finché sentii il Freddo, ormai addensato in un unico globo, salire dalla gola fino alla bocca, per uscire da quest'ultima.
    Mi lasciai andare, cadendo in ginocchio con il respiro più che affannato e gli occhi sgranati nel vedere dinanzi a me un cuore azzurro e bianco, di puro Freddo.
    Non riuscii a capire come, ma dentro al mio corpo si era sviluppato un vero e proprio frammento di kamui. Qualcosa stava per nascere, e ne ero in parte padre. Vento, neve, ghiaccio e grandine incominciano a roteare intorno al globo di Freddo, fino a farlo sparire in un vero e proprio vortice elementale che esplose in un ululato e in un rumore di lama. Da una piccola luce in quella tempesta, una spada018408540aea3a0b0348a22594196148--guild-wars-fantasy-weapons di metallo e ghiaccio si materializzò sulla neve, dinanzi a me.
    Quel che era appena successo sbalordì anche il potente Repun. Se era insolito che da un umano potesse nascere una creatura del Freddo, era ancora più insolito che questa si manifestasse sotto forma di arma e non di animale. La grande balena fece apparire un altare di neve, sospeso a mezz'aria, e su di esso un rotolo era adagiato. Il contratto delle Creature del Freddo.
    Feci forza con il mio braccio sul ginocchio destro per alzarmi, avvicinandomi all'altare e incidendo il mio nome sul rotolo. Nobile Repun, ti devo la mia vita, e mai niente di quel che riuscirò a fare da qui in avanti potrà mai ripagare questo mio debito. Il Freddo è vissuto in me, e ora so cosa significa. Se prima non ero pronto, ora lo sono. E cercherò di esserne degno. E mentre pronunciavo le ultime parole, cogliendo al terreno un pò di neve, composi velocemente pochi sigilli, toccando poi la lama con il mio palmo destro, richiamando la vera forma della spada. La lama divenne luce, e da questa apparve un grande lupo bianco, in tutto identico al lupo ucciso dal Sanga il giorno prima. Un kamui ha bisogno di un nome... Accarezzai la creatura appena nata, sfiorando la sua gelida pelliccia. Bianco... Come si dice bianco nella vostra lingua, Ipokash? Attesi che la giovane cacciatrice, entusiasta per l'accaduto e per il suo vecchio amico, mi rispose. Retar... Retar Kamui, piacere di conoscerti.

    Erano passate più di sei ore dal nostro incontro con Repun, e grazie alla famiglia di Ipokash non ero più in pericolo di vita. Riuscirono a medicarmi almeno per farmi ritornare a Kiri, e mangiare qualcosa di caldo fu quasi più di aiuto, quasi più dei vestiti stessi. In due giorni su quell'isola ero stato nudo quasi tutto il tempo. Grazie mille Ipokash. Retar sarà sempre con me, e lo proteggerò, te lo prometto. Un giorno rivedrò anche l'uomo pipistrello... E quando succederà, sarò diventato più forte: lo sconfiggerò, questa è un'altra promessa che ti faccio. Vendicherò il tuo compagno e Pen Gin, non avrà di nuovo la meglio su di me. Kazuhiro si era dimostrato un avversario troppo superiore a me, ma la prossima volta sarei stato pronto.
    O almeno credevo.
    Qui ci salutiamo, dobbiamo rientrare a Kiri. Ma ci rivedremo un giorno! Fino ad allora, state attenti a voi stessi! Ora sono legato alle Creature del Freddo, se succederà qualcosa o saranno in pericolo, lo saprò anche io. Quindi salutai tutti i presenti, compreso l'idiota dello sciamano che mi aveva drogato e rapito per un futile errore il giorno prima, rischiando quasi di farmi ammazzare.
    Sfiorai la pelliccia di Retar e questo divenne nuovamente lama tra le mie dita.
    Toccai il filo: era Freddo.
    Ma non avevo più paura.
     
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