Prithivi Mata

[Quest di Villaggio, A]

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    Un Vecchio Nemico

    Prithivi Mata - Post III



    Mentre proseguivamo verso la colonna di fumo, Haruki sarebbe rimasto in silenzio, arrovellandosi per comprendere quello che aveva visto grazie ai suoi poteri. Ciò l'aveva turbato maggiormente era la ragione che aveva spinto Azhaz a raggiungere Sanbashi, abbandonando le proprie terre. Non aveva percepito paura, terrore o odio. In quel gesto vi aveva letto sentimenti che ben conosceva: fede, devozione e la solida convinzione di chi sa di dover adempiere ad un compito più grande di lui. Le stesse cose che spingevano Haruki ad agire e a proseguire nel suo cammino. Ovviamente, non si sarebbe mai paragonato ad un essere tanto viscido: era evidente che quegli ideali, nel caso di Azhaz, non fossero nient'altro che un'impura convinzione. Eppure, gli mancava ancora un pezzo del puzzle per capire a fondo la situazione. Preso da quei ragionamenti, il monaco si sarebbe appena accorto di aver raggiunto la fonte di quell'odore di cibo che riusciva a sentire. Per evitare di apparire scortese si sarebbe limitato a rispondere brevemente a Ryoshi. Sì, potresti avere ragione. È probabile che si siano messi a combattere per il cibo. Haruki sapeva bene come andavano queste cose. In passato anche lui aveva conosciuto la fame. Prima che i monaci lo accogliessero tra le mura del Tempio non era nient'altro che uno di quei mendicanti capaci di ammazzarsi per un tozzo di pane. Benché prima avesse deciso di essere educato, in presenza dei tre cicloni, il Miyazawa aveva lasciato parlare il suo compagno. Il ragazzo aveva detto e fatto tutto il necessario, quindi sarebbe stato inutile aggiungere altro.


    Congedatisi da quei tre disgraziati, i due genin avrebbero proseguito la loro ricerca del capitano Shinari. Haruki si sorprese di percepire Ryoshi scattare velocemente verso qualcosa, mentre alcuni bambini stavano giocando intorno a loro. Era così contrato nel cercare di capire cosa stesse succedendo, che non aveva notato le molte statuette sparse sul terreno. Il suo volto si rabbuiò non appena il suo compagno gli porse uno di quegli altri idoli per esaminarlo. Haruki ne toccò ogni centimetro così da poter apprendere tutti i dettagli di quell'oggetto. [Abilità] Magari sarebbe riuscito a capire qualche indizio. Sì, sono stato informato dei particolari. Rispose mantenendo un tono di voce basso. Nella sua mente ora tutto aveva guadagnato un senso nuovo e molti misteri avevano trovato una risposta. Non v'era alcuna possibilità d'errore. L'idolo era collegato alla Canzone del deserto e anche ad Azhaz. Quel viscido verme deve essere loro alleato. Aveva finalmente capito che cosa l'aveva spinto fino ai confini del Deserto. Una rabbia lucida prese ad animare il suo spirito. Ora sapeva cosa doveva fare e chi avrebbe dovuto affrontare. Quell'organizzazione criminale doveva essere estirpata dal Paese del Vento. Nel suo cruore, Haruki sperava ardentemente di poter assistere al rogo dei traditori che ne facevano parte. Imitando l'altro Sunese, avrebbe continuato il discorso in modo che solo l'Okura potesse udirlo. Hai ragione, dobbiamo agire in fretta. È meglio non lasciare questi oggetti dispersi nel deserto. Non sappiamo se possano servire a un qualche oscuro rituale. Dobbiamo trovare immediatamente Shinari e chiederle di mandare uomini a recuperarne il più possibile. Poi, Haruki si chinò per raccoglierne una copia e la nascose in una delle piccole borse che portava con sé. Una volta rimasto solo, avrebbe usato i propri poteri per analizzarla. A quel punto, si sarebbe limitato a seguire Ryoshi, continuando verso la loro meta.


    Un ninja rigenera il 10% della propria riserva ogni ora di attività leggera. Riposarsi e rifocillarsi rigenera completamente la riserva di chakra.
    Dimmi tu se rigenero qualcosa, Hoshi. :sisi:
     
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    [Hohenheim]


    La ragazza dagli occhi viola annuì con fermezza alle parole del giovane sunese. Sembrava fidarsi di lui anche se i due si erano appena incontrati. La ferita che la ragazza aveva subito era meno grave di quello che sembrava ad un primo momento, di sicuro non sarebbe morta per così poco. Mentre il chunin si occupava della ragazza il cecchino era riuscito a raggiungere l’amico impalato dallo spuntone di roccia. Senza esitare le sue mani erano scese a frugare l’amico per recuperare il segnalatore di pericolo. Il fatto era che il suo era stato utilizzato pochi giorni prima e ancora non era riuscito a procurarsene uno, Hohenheim era stato solo fortunato. Mentre frugava con fare agitato il cecchino si guardava attorno con fare guardingo ignaro di quello che lo avrebbe aspettato di li a poco. Il segnale sarebbe partito verso il cielo mentre sotto la maschera un sorriso soddisfatto si dipingeva sul suo volto solo per scemare quasi subito in un’espressione sbigottita. Qualcosa infatti aveva intercettato il razzo a non più di un paio di metri di altezza scaraventando l’uomo a terra -Buargh.. ma cosa?!.. no.. nngh..- il suo avversario non aveva finito con lui.


    Subito dopo essere caduto a terra un serpente di argilla si era infatti avvolto attorno al suo corpo tappandogli la bocca oltre che bloccando ogni suo movimento. Scampare da quella presa sarebbe stato letteralmente impossibile con le sue sole forze, Hohenehiem aveva catturato e immobilizzato la sua preda ribaltando la situazione a suo favore. Avvicinandosi alla guardia il chunin lo avrebbe trovato a terra mentre tentava in tutti i modi di liberarsi dalla presa dell’animale senz’anima. Dietro la maschera che ne nascondeva il volto sarebbe stato difficile capire chi fosse anche se dalla corporatura doveva essere un uomo. Alle domande del chunin l’uomo avrebbe emesso una risata ovattata dalla maschera prima di parlare -Uhuhuh.. questa è la sua tana.. uhuhuh.. ormai siete arrivati troppo.. troppo tardi!..- la voce soffocata dell’uomo stava salendo in un impeto di estasi -Prithivi Mata!!!.. l’unico e solo dio.. creatore del deserto in cui viviamo da secoli!!!.. il nostro capo.. Imuz ha preparato tutto.. ormai tutto è pronto per il suo risveglio.. egli emergerà dalla terra e divorerà voi stolti regalando a noi la terra promessa.. uhuhuh..- la voce estasiata dell’uomo era senza alcun dubbio quella di un fanatico. Quindi il cecchino si sarebbe messo a dire parole senza senso -..la canzone del deserto risuona tra le dune si sabbia.. e tra le dune il suo suono ci riporterà a casa strisciando.. come l’unico vero dio..- detto ciò l’uomo avrebbe tentato di divincolarsi per attivare una carta bomba che teneva sul petto solo per scoprire di aver fatto il passo più lungo della gamba. Il serpente del chunin senza remore infatti si sarebbe strinto spezzando il collo del poveretto lasciandolo senza vita.


    Hohenheim cercando tra i cadaveri dei due avrebbe trovato un piccolo kit di pronto soccorso con il quale aiutare Aria se necessario. Al suo ritorno avrebbe trovato la ragazza seduta dietro la roccia mentre cercava di medicare la ferita al fianco. Ora che il lungo mantello era appoggiato a terra il giovane avrebbe potuto notare la bellezza della ragazza. Lunghi capelli color grano scendevano sulla sua schiena fino a metà della schiena incorniciando un volto candido e gentile, anche se accaldato dalla temperatura del deserto. Gli occhi viola di lei sembravano quasi riuscire a scavare nell’animo di chi li stava fissando mentre la sua carnagione chiara non sembrava affatto appartenere a quel mondo pieno di sole. Senza alcun dubbio doveva avere la stessa età del giovane ninja. Asciugate le lacrime la ragazza sarebbe stata nuovamente pronta a parlare con lo shinobi -Grazie ancora nobile shinobi.. è la seconda volta nel giro di pochi giorni che qualcuno che mi salva la vita..- la ragazza sembrava essere tronata in se mentre si fasciava la ferita assumendo dolci smorfie di dolore -..Fukainishi!.. è così che chiamiamo le nostre terre.. come ti ho già detto mi chiamo Aria.. e appartengo al popolo nomade dei Nomazzu.. siamo mercanti ed il commercio è la nostra unica ragione di vita.. qualche mese fa.. il nostro grande sacerdote.. ha profetizzato la fine del nostro popolo.. disse che continuando a vivere nelle terre di Fukainishi il nostro popolo sarebbe stato completamente annientato!.. e così a malincuore ci mettemmo in viaggio verso l’est nella speranza di scampare al nostro triste destino.. tuttavia..- il volto della ragazza si era incupito nuovamente, quei ricordi sembravano essere molto dolorosi per lei -..lui ci hai traditi.. capisci?!..- la ragazza si era avvicinata ad Hohenheim appoggiando la testa sul suo petto quasi per cercare un abbraccio ed un pò di conforto -Il gran sacerdote.. ci ha condotti ad est solo per ubbidire a loro.. noi pensavamo di essere stati messi in salvo.. invece.. invece ci ha portati qui solo per essere massacrati!.. loro hanno catturato me e la mia famiglia.. lasciando andare gli altri.. ci hanno imprigionati e poi.. poi.. - la ragazza tremava al pensiero di quei ricordi, qualsiasi cosa avessero fatto doveva essere terribile -..loro.. gli umoni che vivono qui sotto.. li hanno svuotati.. del sangue!.. io li ho visti.. i miei amici e parenti.. rinsecchiti come delle orribili mummie.. prive del loro sangue.. l’espressione su i loro volti terrorizzata e agonizzante.. non so perché ci stanno facendo questo.. io non lo so.. ma devo tornare li dentro e tentare di salvare la mia famiglia..- Aria era tornata nuovamente decisa sui suoi passi -Mentre ci portavano dentro.. il capo della nostra tribù mi ha presa e lanciata in un cunicolo.. sono caduta e credo di aver perso i sensi.. è li che ho incontrato lui..- gli occhi di lei si erano nuovamente animati di speranza -Il signore dei vermi!.. si lui può aiutarci ad entrare e cercare la mia famiglia.. io ne sono sicura.. mi ha curata e poi mi ha aiutata a fuggire attraverso un cunicolo che portava in superficie.. io non so esattamente cosa ci sia la sotto.. so solo che molte persone stanno soffrendo e non posso semplicemente scappare..- la ragazza si era rimessa in piedi prendendo il lungo mantello che una volta aperto avrebbe rivelato un innumerevole numero di coltelli da lancio per allineati al suo interno -Nobile Hohenehim.. ti prego.. aiutami a salvare la mia gente..- Aria aveva preso le mani del chunin portandole al suo petto mentre lo fissava -So combattere.. nel mio villaggio nessuno è più abile di me nel lanciare i coltelli!.. sono stata addestrata nell’arte del combattimento che viene tramandata nella nostra tribù.. non ti sarò di intralcio.. inoltre conosco un modo per andare li sotto senza che nessuno se ne accorga!.. possiamo passare dal punto in cui sono uscita.. il Signore dei Vermi forse mi aiuterà di nuovo.. anche se credo che non sarà felice di vedermi di nuovo!..- Aria avrebbe quindi atteso una risposta da parte del giovane chunin prima di rimettersi in marcia verso la zona dalla quale sembrava essere emersa qualche tempo prima. La ragazza avrebbe condotto Hohenheim lontano dalla presunta bocca dell’inferno, più precisamente dalla parte opposta in direzione dell’accampamento di profughi. Qualsiasi cosa vi fosse li sotto doveva essere gigantesca se la ragazza aveva camminato tanto per arrivare fino a li.




    [...]




    Se Hohenheim avesse scelto di entrare comunque dalla via principale si sarebbe accorto ben presto che la cosa sarebbe risultata essere più complicata del previsto. Anche se nessun cecchino sembrava presidiare l’area più vicina all’entrata della grotta almeno quattro guardie erano appostate fuori dalla grande bocca oscura armate di lance. Tutte erano vestite come i cecchini uccisi poco prima e non sembravano intenzionate a togliersi di li. Il chunin sarebbe riuscito ad avvicinarsi a circa una trentina di metri prima di essere notato o scoperto. Sarebbe comunque riuscito a vedere senza problemi che ogni mezz’ora un carro usciva ed entrava dal grande portale. Non sarebbe stato possibile capire cosa trasportassero quei carri ma sembrava che tutti una volta usciti si dirigessero verso NORD-OVEST. Le guardie non avrebbero abbandonato la posizione percependo qualsiasi cosa si fosse trovata a non più di 30 metri da li, passare non sarebbe stata affatto una passeggiata [Guardie x4]

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    Tutte le guardie sono ENERGIA ROSSA e sono armati di lance.
    .



    Se Hihenheim avesse deciso di seguire Aria si sarebbe ritrovato a tornare praticamente sui suoi passi. La ragazza sembrava lo stesse conducendo verso i confini dell’accampamento. La ragazza avrebbe mantenuto un passo veloce e deciso mentre si muoveva tra la sabbia e le rocce del deserto dimostrando di stare bene nonostante la ferita. Dopo una lunga camminata la ragazza si sarebbe fermata mostrando ad Hohenheim il punto dal quale era emersa -Ecco ci siamo!.. e da qui che il Signore dei Vermi mi ha fatta scappare.. il vento a chiuso un po’ il passaggio.. ma se scaviamo sono sicura che riusciremo a passare nuovamente!..- il passaggio di cui stava parlando Aria non era altro che un piccolo foro sulla roccia che permetteva appena il passaggio di una persona. Se Hohenheim non fosse stato una sardina non sarebbe nemmeno mai riuscito a passare attraverso quello sfintere -Forza andiamo!.. non c’è un minuto da perdere..- senza esitare la ragazza dopo aver tolto la sabbia si sarebbe infilata nel buco cominciando a scendere di gran lena verso il centro della terra. Il passaggio sembrava quasi uno scivolo naturale e scendere sarebbe stato quasi divertente se non per il fatto che quel passaggio sembrava portare davvero verso il centro della terra. La discesa avrebbe richiesto diverso tempo anche se sarebbe risultata piuttosto agevole. L’oscurità più totale li avrebbe avvolti mentre la terra attorno a loro premeva soffocandoli, avrebbero capito di essere arrivati solo quando i loro piedi non avrebbero trovato che il vuoto sotto di loro.


    I due sarebbero caduti in una nuvola di polvere al suolo sbattendo di sicuro le chiappe a terra. Erano finiti nelle profondità della terra a chissà quante centinai di metri. La stanza che li aveva accolti era immersa in una oscurità appena lenita da una paio di candele. Fortunatamente nessuno sembrava trovarsi nei paraggi. La prima cosa che sarebbe giunta ai sensi del chunin sarebbe stato il fetore di cui quel luogo era impregnato, una viscida poltiglia appiccicosa stava al suolo presumendo nulla di buona, come le pareti. La grotta per quanto disgustosa sembrava essere abitata da qualcuno dato che sembrava essere stata ammobiliata di sedie, tavolo e dispense varie. I due avrebbero avuto il tempo di rialzarsi e ambientarsi prima di essere presi entrambi alle spalle da due gigantesche mani -IEEEAHN!!!.. EEAHN!!!.. YEEYEAAHN!!!- parole incomprensibili sarebbero giunto dietro di loro mentre venivano letteralmente alzati da terra con una forza di gran lunga superiore alla loro [Agguato][Presa][Forza: VIOLA+3 / Velocità: VIOLA+3]

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    Il chunin se preso avrebbe percepito la pressione esercitata da quella tenaglia grande quanto la sua testa. Quando il gigante che li aveva presi li voltò verso di lui di sicuro la sorpresa non sarebbe stata delle migliori -IEEEAHN!!!.. EEAHN!!!.. YEEYEAAHN!!!- il bestione non aveva affatto un alito piacevole e di sicuro anche la sua faccia non nera delle più belle. Fortunatamente Aria sapeva conoscere quell’individuo -Aspetta!!!.. Aspetta!!!.. sono io.. non mi riconosci?!..- il gigante avrebbe guardato Aria per qualche istante prima di mostrare quello che doveva essere un sorriso per poi rimetterla a terra. Hohenheim invece non sarebbe stato altrettanto fortunato, la mano del gigante lo avrebbe stritolato ancora una volta prima di lasciarlo andare -IEEEAHN!!!.. EEAHN!!!.. YEEYEAAHN!!!-[Presa][Forza: VIOLA+3 / Velocità: VIOLA]

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    Aria si sarebbe letteralmente appesa al braccio del gigante alto sicuramente più di due metri scongiurandolo di lasciare la presa -Lascialo! Lascialo ti prego!.. lui è un mio amico!!!.. ti prego!!!- il gigante avrebbe guardato la ragazzina con fare interrogativo prima di decidersi a lasciare andare il giovane chunin della sabbia. La mano si sarebbe semplicemente aperta lasciando cadere il giovane a terra mentre il gigante si voltava per dare tutte le sue attenzione alla giovane ragazza -Bravo!.. bravo.. su vieni qua!..- la ragazza si era avvicinata senza paura al bestione accarezzandolo con un sorriso sincere mentre questo si crogiolava di piacere -Devi scusarlo nobile Hohenheim.. ma il mio amico non deve essere abituato ad avere degli ospiti improvvisi.. vi presento.. lui è il Signore dei Vermi!.. o almeno è così che io lo chiamo.. come ti sarai accorto anche tu.. lui non parla..--IEEEAHN!!!.. EEAHN!!!.. YEEYEAAHN!!!- qualsiasi cosa avesse detto il gigante di certo non sarebbe stata comprensibile. Hohenheim si sarebbe ritrovato così a centinaia di metri sotto terra in compagnia di una ragazza ed il suo amichetto di due metri. Il gigante dopo essersi allontanato si sarebbe seduto su uno sgabello di roccia mentre qualcosa tutto attorno a loro prendeva a muoversi. Al chunin non sarebbero bastati che pochi attimi per capire perché Aria aveva dato quel nome all’uomo. Centinaia, anzi forse migliaia di vermi avevano preso ad uscire da ogni dove dalla stanza, vermi piccoli e altri grandi quanto il serpente che aveva creato poco prima. Non importa quanto dura fosse la roccia o la terra attorno a loro, questi semplicemente sembravano riuscire a passare attraverso di essa con estrema facilità richiudendo la stessa subito dopo il loro passaggio. Tutti erano sbucati dalla terra circostante avvicinandosi al gigante fino ad avvolgerlo mentre li accarezzava amichevolmente -IEEEAHN!!!.. EEAHN!!!.. YEEYEAAHN!!!- il Signore dei Vermi sembrava felice di rivedere Aria anche se il suo tono non lo dimostrava affatto -Si si lo so che non sarei dovuta tornare.. però.. io.. io non posso lasciare qui la mia famiglia.. devo salvarli.. capisci?!..- difficile dire se Aria comprendesse davvero quello che l’uomo stava dicendo -Il nobile Hohenheim ha detto che mi aiuterà!.. tu lo hai già fatto una volta.. so quanto hai rischiato per farlo e te ne sarò grata per tutta la vita.. ma io non posso scappare.. ti prego.. aiutami ancora Signore dei Vermi!.. aiutami a liberare la mia famiglia!..- il gigante aveva abbassato lo sguardo mentre dava da mangiare ai suoi viscidi amichetti dei bocconcini di carne. Avrebbe solo mugugnato -IEEEAHN!!!.. EEAHN!!!.. YEEYEAAHN!!!- senza muoversi di li. Aria avrebbe atteso qualche secondo prima di avvicinarsi a lui appoggiando una mano sul suo viso sorridendo -Capisco.. grazie!..- detto ciò Aria sarebbe andata oltre raggiungendo quella che doveva essere l’uscita da quel posto prima di voltarsi verso Hohe per fargli cenno di proseguire oltre.


    Un lungo corridoio oscuro avrebbe condotto i due in un cunicolo più ampio che sembrava diramarsi in diverse direzioni. Tutto l’ambiente era illuminato da delle semplici lampade elettriche collegate l’una all’altra da un cavo, quel posto doveva essere stata una vecchia miniera o qualcosa di simile. Muoversi non sarebbe stato affatto semplice e nemmeno Aria sembrava conoscere la direzione da prendere. Se Hohenheim avesse provato ad usare le sue doti di sensitivo si sarebbe reso conto che ancora una volta non sarebbe stato possibile. Tutta l’area per diversi chilometri doveva essere sotto l’influsso di una qualche tecnica che bloccava qualsiasi percezione del chakra, una barriera perimetrale che rendeva l’area, una zona fantasma [Sesto Senso Annullato]La zona per svariati chilometri è sotto il controllo di un Jutsu che blocca le abilità di percezione del chakra..


    I due si sarebbero mossi di qualche decina di metri prima di trovare un crocevia dove erano state annotate alcune zone di quel dedalo. Le vie da prendere sembravano essere cinque se si prendeva in considerazione anche quella da cui erano arrivati. Su di esse vi erano scritti i seguenti nomi: CENTRAL DOGMA – MAGAZZINO – SALA DELLE LARVE – AREA RESIDENZIALE - LABORATORIO la strada che avevano appena percorso era quella che portava alla sala delle larve anche se non l’avevano percorsa tutta. La stanza del Signore dei Vermi si trovava infatti a metà del percorso fatto perciò sarebbe bastato tornare indietro fino in fondo per visitarla. Mentre attendeva Hohenheim la giovane ragazza si guardava attorno ansiosa -Quando sono stata catturata.. ho sentito uno di loro dire che ci avrebbero portati nelle prigioni.. è li che tengono la mia famiglia..- Aria non aveva idea di fosse ne tanto meno della strada da seguire. Non restava che prendere una decisione su come procedere all’interno di quel dedalo infinito.






    [Ryoshi e Haruki]


    Haruki e Ryoshi si erano imbattuti nel trio di ninja sunesi. I tre anche se non davano proprio l’aria di essere delle cime erano pur sempre dei ninja addestrati e per nulla da sottovalutare. Anche se al momento potevano sembrare delle semplici commensali in realtà formavano una squadra degna di rispetto capace di stravolgere il campo di battaglia se necessario. Le domande di Ryoshi trovarono risposta dalla voce di Shumei, quello che sembrava essere il capo dell’allegra combricola -state cercando Shinari?!.. mmh.. il capitano è passato da queste parti non molto tempo fa.. so che stava andando a risolvere una situazione difficile verso quella direzione.. probabilmente si trova ancora li.. per quanto ci riguarda noi siamo qui..- -..da troppo tempo!!!- era stato il ragazzo con la sigaretta a parlare -..ecco.. un paio di giorni.. almeno da quando sono arrivati tutti questi profughi!.. questa gente è semplicemente disperata.. hanno viaggiato per molto tempo nel deserto e ora che sono giunti qui a Sanbashi credo che si sentano al sicuro.. anche se non saprei dirvi esattamente da cosa..- mentre parlava Shumei stava continuando a versare zuppa nelle ciotole senza sosta -Da quel che ho capito.. tutta questa gente proviene da una regione ad ovest del deserto chiamata Fukainishi.. molti di loro appartengono al popolo nomade dei Nomazzu.. mercanti per lo più che vivono spostandosi continuamente..--Un vitaccia del cazzo insomma.. ehi vecchia sta buona un secondo!.. EHI SHUMEI PASSAMI ALTRE CIOTOLE!!!- il biondino non sembrava affatto felice di trovarsi li -Uff.. dammi un attimo dannazione.. scusatelo ma è semplicemente una gran testa di cazzo.. dunque dicevo.. questi Nomazzu.. ho sentito che parlavano tra loro di una profezia.. un’apocalisse che si sarebbe abbattuta sul loro popolo se non fossero scappati qui ad est.. sembrano un popolo attaccato ad una qualche divinità antica.. un popolo senza alcun dubbio superstizioso.. e credulone oserei dire..- Shumei stava parlando con leggerezza, quelle erano davvero solo delle voci sentite per strada.


    Chiedendo del mercante Shumei avrebbe fatto spallucce -Azahaz!.. si l’ho sentito nominare.. le voci sono tra le più disparate.. alcuni dicono che sia un rande mercante.. altri che sia solo un viscido opportunista.. personalmente non l’ho mai visto..--Quel tizio deve essere uno spasso.. da quella cazzo di tenda esce musica a tutte le ore.. non smette mai.. sono due giorni che fa festa senza interruzioni!!.. ahahah.. che tipo..- Ryutaro sembrava quasi ammirare il mercante per lo spirito festaiolo mentre Kohei non aveva ancora accennato a dire nulla. Anche chiedendo altro i tre Cicloni non avrebbero fatto altro che ribadire quello che avevano già detto. Le loro informazioni provenivano più dalle voci sentite per strada che da una fonte certa il che le rendeva vere oppure false a secondo di chi le avesse dette.


    Ad ogni modo i due avrebbero preso coscienza della presenza delle statuette raffigurante una qualche bestia serpiforme. Ryoshi aveva ragione nel dire che quella statua era lo stesso idolo trovato nella casa del vecchio anziano. Qualsiasi cosa fosse quella cosa era ovunque nell’accampamento.


    Ora che i due sapevano dove trovare Shinari non sarebbe stato difficile raggiungerla. Le vie affollate dell’accampamento erano in subbuglio man mano che si avvicinavano al luogo dell’incontro. Sempre più gente sembrava essersi ammassata attorno a qualcosa o qualcuno mentre un gran vociare si levava al cielo indicando senza alcun dubbio la presenza di una situazione piuttosto calda. Una grande folla si era radunata attorno ad un gruppo di persone mentre inveiva con sproloqui e rabbia lanciando ogni genere di oggetti e sassi. Passare attraverso il muro di persone non sarebbe stato affatto semplice anche se una volta superato i due avrebbero finalmente potuto vedere cosa stesse succedendo. Al centro della scena il [Capitano Shinari]


    L’occhio destro coperto da una benda.
    Energia VIOLA
    e altri due ninja di Sanbashi, tra cui [Kon]


    Energia ROSSA
    il vecchio amico di Haruki stavano facendo da scudo ad un [vecchio uomo]

    200px-Generic_portrait_great_master_fe14


    Energia ROSSA
    che sembrava avere tutto l’aspetto di uno sciamano. Il capitano aveva sguainato una delle sue spade mentre cercava di tenere la folla inferocita a bada.


    -Fermatevi!!!.. ho detto di smetterla subito!..- Shinari aveva puntato la lama verso la folla mentre proteggeva con il corpo l’uomo dagli oggetti che gli stavano lanciando addosso. Tra la folla diverse voci si erano levate al cielo -TOGLITI DI MEZZO!!!.. QUELL’UOMO E’ SOLO UN CIARLATANO!!!.. UN CANE CHE CI VUOLE MORTI!!!- mentre un’altra voce diceva -SI E’ VERO!!!.. CI HA DETTO DI LASCIARE LA NOSTRA CASA PER TROVARE LA SALVEZZA!!!.. MA QUI I NOSTRI CARI.. LE NOSTRE FAMIGLIE!!!.. STANNO TROVANDO SOLO LA MORTE!!!- un donna disperata e in preda alla disperazione si era fatta avanti urlando come una pazza in preda alle lacrime -I MIEI BAMBINI!!!.. I MIEI BAMBINI SONO STATI RAPITI!!!.. E’ STATO LUI!!!.. E’ STATO LUI!!!..- Shinari sembrava palesemente scocciata della situazione e anche se non aveva un vero e proprio motivo per proteggere quell’uomo non aveva intenzione di lasciarlo alla merce della folla -Tsk!.. dannazione.. si può sapere che hai combinato vecchio?!- anche Kon cominciava ad essere indispettito dalla situazione -Kon.. mantieni la posizione.. non lasciarli avvicinare!..- il ragazzo aveva estratto la lama che teneva al fianco pronto ad eseguire gli ordini impartiti dal capitano quando il suo sguardo cadde sulla figura di Haruki -Eh?!.. HARUKI!!!.. EHI HARUKI SEI TU?!!- sicuramente il cieco avrebbe percepito la voce del ragazzo in mezzo alla folla, raggiungerlo a quel punto non sarebbe stato difficile anche se una pioggia di oggetti avrebbe continuato ad investire le persone li in mezzo [Pioggia di Oggetti][Attacco ad Area][Raggio: 6m / Potenza: 20 / Forza e Velocità: Verde / Colpisce ogni Round senza sosta per tutti gli slot difesa posseduti].


    Alla vista del monaco anche Shinari avrebbe reagito sorpresa -Haruki?!.. è un piacere averti qui con noi.. anche se in una situazione del genere.. sembra che Hoshi abbia deciso di mandare qualcun altro oltre che al giovane Hohenheim!..- la donna con una spazzata aveva lanciato via un vaso che sarebbe impattato contro la sua testa -Sentite.. sarebbe bello restare qui a fare una chiaccherata.. ma prima dobbiamo toglierci da questa situazione.. voglio interrogare questo tizio quindi aiutatemi a portarlo lontano da qui.. ci siamo intesi?!..- Kon si era fatto avanti deviando un altro attacco mentre diversi oggetti continuavano a bombardare anche Ryoshi e Haruki senza sosta. Il capitano era stato chiaro sulla prossima mossa. Il gruppo doveva allontanarsi di li e alla svelta -Cercate di non ferire nessuno.. questi civili vogliono solo sfogare la loro frustrazione verso quest’uomo.. ma non possiamo permetterlo.. almeno fino a quando non sapremo il perché..- quindi una seconda spada sarebbe stata sguainata per intimorire la folla -STATE A SENTIRE!!!.. TOGLIETEVI E FATECI PASSARE!!!.. QUEST’UOMO VERRA’ INTERROGATO E PROCESSATO PER I SUOI CRIMINI SE NE HA COMMESSI!.. NON VI PERMETTERO’ DI UCCIDERLO IN QUESTO MODO..- la voce imperiosa del Capitano non sembrava aver smosso gli animi della folla. Dovevano trovare un’altra soluzione se volevano scoprire di più su quella faccenda.


    Mentre cercavano di uscire da li diversi profughi si sarebbero lanciati verso di loro per tentare di allontanarli dallo sciamano. Un uomo in preda alla rabbia si sarebbe scagliato verso Ryoshi impugnando un badile nel tentativo di colpirlo di piatto alla spalla destra e allontanarlo dall’uomo. Il colpo sarebbe vibrato da sinistra verso destra con una forza alquanto debole anche se in tutta risposta il ninja sarebbe stato costretto a non fare del male all’individuo visibilmente fuori controllo [Badilata][Badile][Potenza: 10 / Forza e Velocità: Verde].


    Anche il monaco sarebbe stato assalito da un uomo armato di se stesso. Questo avrebbe tentato di abbracciarlo per poi sbatterlo a terra e dare modo ad altri di avventarsi sullo sciamano. Se mai qualcuno fosse riuscito ad avvicinarsi allora l’uomo sarebbe quasi sicuramente stato colpito alla morte da un coltellaccio o peggio. La folla voleva quell’uomo morto ad ogni costo, salvarlo doveva essere la loro priorità principale [Presa][Atterramento][Forza e Velocità: Verde].



    OT/ Super post lungherrimo!.. Per Hohe si tratta più di un post di nuove scoperte e scelte importanti.. puoi decidere come procedere in base alle opzioni date ma puoi benissimo anche fare tutt’altro se lo ritieni necessario. A te la scelta.
    Per Haruki e Ryoshi avete trovato finalmente Shinari.. a voi la scelta se salvare lo sciamano o lasciarlo al suo triste destino! :sisi:
     
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    Il comun denominatore dei culti :
    la lapidazione

    VI



    Il trio di shinobi sunesi ci disse ciò che sapeva, ma in realtà nessuna delle informazioni che ci diedero fu particolarmente utile. Per la maggior parte erano notizie di strada, quel genere di voci che avranno sentito infinite volte stando a contatto con la massa di persone attorno a noi. Inoltre, il modo di lavorare dei tre, che già avevo contestato rendeva abbastanza chiaro che non fossero i tipi da farsi troppe domande, e soprattutto difficili. Sarebbero stati bravissimi a menare le mani, ci contavo profondamente, ma meglio non chiedergli come mai sta gente stesse scappando.


    Haruki dubito che questo genere di informazioni ci possano essere di alcun aiuto... Il fatto che queste persone credano in qualche superstizione non ci aiuta a capire come meglio gestire la situazione...


    Dissi al monaco mentre ci dirigevamo, a spintoni, verso il capitano. Spintoni e folla a parte arrivare fu semplice ormai, la folla si concentrava con forza verso un'unico punto. Arrivammo finalmente a vedere chiaramente la situazione. Al centro della folla c'erano il capitano ed altri due ninja, posti a protezione di una sorta di sciamano. La situazione sembrava particolarmente tesa, la folla continuava a lanciare oggetti verso i quattro poveretti, ed il capitano, nonostante brandisse l'arma verso la folla non sembrava avere l'autorità per riportare la calma. In realtà, era facilmente prevedibile che da un momento all'altro il disordine sarebbe aumentato, costringendo il capitano a lasciare lo sciamano alla folla, o a caricarla.
    Le due soluzioni non mi piacevano, ma fortunatamente io avrei risolto in fretta l'intero tafferuglio. Il gruppo riuscì a riconoscere il monaco, ed a questo punto per noi diventava assolutamente importante entrare all'interno di quella sorta di cerchio magico all'interno del quale continuavano a piovere oggetti, ormai in maniera abbastanza dolorosa.


    Procedi Haruki, mettiti in mezzo, io penso al resto.




    Parlai chiaramente, non volevo obbiezioni da parte del monaco. Non lo conoscevo particolarmente ma correva voce che spesso i suoi modi non fossero particolarmente ragionevoli. Per essere certo che facesse ciò di cui avevo bisogno senza particolare opposizione l'aiutai ad andare in avanti, verso i quattro nel cosiddetto cerchio magico spingendolo da dietro con un braccio. Haruki era un monaco, un uomo di fede e forse avrebbe potuto avere qualche risentimento nell'andare a proteggere lo sciamano, ma io avevo bisogno che lo facesse in fretta, dovevo sfruttare il fatto che non l'avesse ancora visto e che forse la sua menomazione gli desse un'idea meno chiara della situazione. Mentre io ed il monaco entravamo in scena avvicinandosi allo sciamano e di conseguenza agli altri tre ninja un'enorme piattaforma di sabbia sotto i nostri piedi si sarebbe alzata immediatamente verso l'alto. Slot difesa 1,2,3 . Sulla piattaforma ci stavamo un po' stretti, ma in questo modo sia io che tutti gli altri cinque presenti ( Haruki, sciamano, capitano e 2 tizi ) eravamo ben al riparo dall'ira delle persone.


    Penso sia il momento di presentarmi. Ryoshi Okura, assieme ad Haruki siamo stati mandati direttamente da Hoshi per dare una mano... Vedo che la situazione è tesa... Mi indichi una zona sicura dove portarvi, ma poi voglio un'adeguata quantità di tonici per il servizio svolto.



    Avrei mosso in fretta la piattaforma verso la direzione indicatami dal capitano, sperando che fosse ben vicino. Questo genere di imprese erano appariscenti, ma mi richiedevano una buona dose di chakra. Ad ogni modo, non c'erano molte altre scelte per risolvere più pacificamente la situazione. Il popolo avrebbe avuto una dimostrazione di forza, e anche il più ottuso del gruppo avrebbe capito che non era il caso di fare troppo il gradasso. Solo ora notai come sotto di noi, appena alzata la piattaforma un vecchio con una sorta di badile si ritrovava faccia a terra per terra. Il poveretto probabilmente aveva cercato di caricare me o il monaco, ma aveva avuto un pessimo tempismo e mentre la piattaforma gli sfrecciava davanti al naso era tombolato in mezzo alla folla.

    Mentre ci muoviamo può iniziare a dirci come essere utili... Cos'ha fatto di tanto grave questo buon uomo per farsi lapidare dalla sua stessa gente ? Ah, tra l'altro, se non dovesse collaborare con voi, posso estrarre le informazioni che ci servono in un'attimo. Sono contento di averla trovata finalmente Shinari, spero di poterla aiutare nel migliore dei modi.



    Era possibile, secondo voi, fare un'entrata migliore ?


    Chakra 50 - 6 = 44.
    Hoshi dimmi poi tu quanto vuoi che tolga per lo spostamento successivo. Io così considero solamente gli slot difesa, in quanto non sapendo di quando mi devo spostare non posso fare altri conti.

    Fammi dare i tonici che se no la qdv finisce male xD
     
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    Prithivi Mata
    Covo della Canzone del Deserto- Anauroch


    Il cecchino si rivelò essere un fanatico della Canzone del deserto ed il chunin gli riservò il trattamento che spettava a gente di quel calibro. Hohenheim tornò da Aria con un piccolo kit di medicazione; qualcosa di molto semplice, ma che sarebbe comunque stato sufficiente a trattare le condizioni della ragazza, che non erano gravi. Una volta che la situazione si fu calmata, la ragazza iniziò a raccontare la storia del suo popolo. Una storia di tradimento, di rapimento e massacro, una fuga fortunata. Mi dispiace per il tuo popolo e la tua famiglia Aria. Farò tutto quello che è in mio potere per aiutarti a tirarli fuori. Quanti di voi sono stati effettivamente portati nel covo dei membri della Canzone. Non so come siete relazionati, ma un gruppo di profughi si è appostato nei pressi dell’avamposto di Sambashi. Vieni anche tu da lì? Inoltre, la ragazza aveva confessato di essere anche lei una combattente, come aveva immaginato il chunin, un’esperta lanciatrice di coltelli. Del resto, lanciando un’occhiata al numero di lame nel mantello di lei, era piuttosto chiaro.
    Una scelta si poneva ora davanti al chunin. Aria proponeva una via alternativa per entrare nel covo; una possibilità che aveva immaginato e valutato nei suoi lati positivi e negativi. L’alternativa era continuare verso il centro della zona presidiata dai nemici e sperare nel meglio. Chiaramente questa seconda opzione era da escludere: non aveva alcuna intelligence su quello che avrebbe trovato perseguendo quella seconda opzione, ma sicuramente ci sarebbero state altre guardie. La via che suggeriva la ragazza era più discreta e meglio di confaceva all'infiltrazione che li aspettava. Hohenheim si fece portare dalla ragazza lontano dal perimetro presidiato, fino ad una piccola apertura nel terreno. Una volta liberato l’apertura dalla sabbia, il chunin avrebbe visto un piccolo passaggio oscuro dipanarsi davanti ai suoi occhi! Fortuna che non sono così grande Il passaggio era microscopico ma, una volta entrati, li fece scivolare rapidamente nel sottosuolo. Il chunin perse cognizione di quanto erano scesi, ma fu sufficientemente rapido da accorgersi del momento in cui lo scivolo si interruppe per cadere sostanzialmente in piedi. L’infiltrazione fu estremamente rapida, ma la speranza di non essere individuati sparì immediatamente quando il Hohenheim percepì un grosso essere muoversi rapidamente alle sua spalle. L' addestramento e l’esperienza di mille missioni però, avevano forgiato i riflessi del piccolo chunin a reagire prontamente anche nelle situazioni più disparate. Il suo corpo scivolò verso il basso, lasciandosi cadere sulle gambe e rotolando sul fianco. Le grosse mani dell’essere strinsero solo l’aria insieme a qualche capello del giovane. Rapidamente il chunin portò le mani alle sacche di argilla vedendo l’abominio che lo aveva attaccato. Se energumeno era forte e veloce come aveva dimostrato di essere, non se la sarebbe cavata con tanta semplicità come aveva fatto contro i cecchini. Fortunatamente, non ci fu bisogno di combattere. Aria si piazzò di fronte al gigante e lo calmò. Hohenheim aveva appena fatto la conoscenza del signore dei vermi. Un nome appropriato, considerando l’ammontare di lombrichi e, appunto, vermi che si riversavano da ogni dove entro quel luogo. Quindi è qui che allevano le larve che poi utilizzano per i loro trasporti…interessante. Il gigante che Aria chiamava il Signore dei vermi sembrava un essere abbastanza buono e piuttosto privo di cervello e , nonostante fosse un nemico, non sembrava che lo avrebbe riportato ai suoi superiori. Questo era un colpo di fortuna, e Hohenheim non avrebbe infierito su quelle creature. Tuttavia, anche se non avevano suonato l’allarme, era chiaro che i giganti non li avrebbero aiutati nella loro impresa. Ad Hohenheim non avrebbe dato fastidio, sebbene sarebbero potuti essere comodi, considerando la loro forza.
    Con discrezione, Aria e Hohenheim uscirono da quella stanza per ritrovarsi a metà di un corridoio poco illuminato. Facendo il meno rumore possibile, i due percorsero il cunicolo fino ad arrivare ad un bivio con diverse indicazioni. C’erano diverse possibilità ed Aria non sapeva esattamente dove andare. Ma forse quello che gli aveva già detto poteva essergli di aiuto. Il chunin poggiò una mano a terra utilizzando nuovamente la sua tecnica
    Suggerimento Naturale
    Villaggio: Specializzazione
    Posizioni Magiche: Tocco (1)
    L'utilizzatore può percepire, toccando il terreno, tutte le vibrazioni prodotte entro 9 chilometri. È possibile identificare la distanza dei rumori e la quantità degli stessi, desumendo nell'eventualità il numero di avversari; non individua elementi che non provocano vibrazioni. È efficace solo in luoghi isolati o in assenza di fonti di vibrazioni.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Livello: 4 / Consumo: Mediobasso )
    [Richiede Specializzazione Esploratore]

    [Da chunin in su]
    di percezioni delle vibrazioni. Se una parte del popolo di Aria era tenuto in cattività là sotto e lui ne conosceva il numero approssimato, non sarebbe stato particolarmente difficile individuare quel numero di individua in uno spazio delimitato. Da lì avrebbero potuto indovinare la direzione. Indicativamente, il chunin avrebbe puntato sui laboratori: se li stavano dissanguando lo stavano facendo per un motivo; forse qualche esperimento. Oppure li stavano sacrificando al loro dio, ed in quel caso andare verso le sale principali del culto sarebbe stata la scelta più appropriata. Ad ogni modo la prima cosa che avrebbero fatto sarebbe stata tornare sui loro passi per visitare la parte finale del covo dove le larve erano tenuto. Il motivo era molto semplice: la canzone usava le larve per muoversi. Era quindi probabile che avrebbero trovato alla fine del tunnel i bruchi enormi di cui gli aveva parlato Hoshi. Per loro due, quindi, quella era una possibile via di uscita, oppure era un potenziale obiettivo da sabotare. In entrambi i casi andava esplorato.

    OT/ ignoro il secondo attacco perchè ho schivato la presa iniziale =)
     
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    C'era qualcosa che non andava a Suna, durante il suo viaggiare nel deserto Sendoh aveva delle strane sensazioni, qualcosa stava accadendo ma non diede molto peso a questo e si diresse verso il Villaggio. Aveva passato l'intera giornata in giro per le Oasi della zona per costatarne l'efficienza. Sarebbe stato un problema se una delle Oasi segnate sulla mappa si fosse prosciugata o fosse stata spazzata via da una delle numerose tempeste di sabbia. Il suo compito era anche quello, rendere il deserto un luogo accessibile e mantenerne la sicurezza.
    Ma quando arrivò al Villaggio la situazione che si trovò d'avanti era strana, più del solito Un via vai di Ninja e persone, un continuo tram tram che avevano reso quelle strade caotiche, troppo per i gusti del Ninja. Mentre si guardava attorno decise di chiedere informazioni al solito vecchio che passava per strada, i vecchi sanno sempre tutto.

    Vecchio cosa succede qui ? Cos'è tutto questo movimento in città ?

    Ma dove viv figliuolo ? Non sai dei subbugli che stanno avvenendo ai confini di Suna ?

    Di che diavolo sta parlando ? Si spieghi meglio e sia conciso.

    Se vai al Palazzo sapranno dirti sicuramente qualcosa in più.

    E dopo questo breve scambio Sendoh iniziò a correre tra la folla ma la sua stazza gli impediva di farlo. Avrebbe sicuramente urtato qualcuno o schiacciato qualche bambino, cosi decise di aprirsi un varco semplicemente spaventando i passanti. Non era una cosa nuova per lui, le sue fattezze quasi animalesche aiutavano in questo e si rivelavano utili in molti casi, come ad esempi in questo.

    RRRRRRHUUHUAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA !

    Emise un grido fortissimo che risuonò per le strade del Villaggio, un verso animale,grottesco,spietato. Tutti si fermarono a guardarlo,qualcuno corse vie mentre le donne si rannicchiarono sui propri bambini come per difenderli. Ma lui non voleva fare loro del male, voleva solamente che stessero fermi e non gli intralciassero la strada. Riprese a correre ed a ogni passo la gente si toglieva dal suo cammino spostandosi velocemente. Sui loro volti era ancora intrisa la paura di quell'urlo. Gli dispiaceva, non voleva passare come un pericolo ma non aveva tempo da perdere. Stava succedendo qualcosa nel deserto e tutto quello che succede in quella zona è di diritto una sua faccenda personale.
    Arrivò velocemente d'avanti al Palazzo e proprio di fronte all'entrata principale c'era un nutrito gruppo di Ninja e di fronte a loro un altro spiegava la situazione.

    Chiunque si senta in grado di dare supporto all'avamposto di Sanbashi parta immediatamente. Non abbiamo dati certi sulla situazione ma sembra che si sia formata una grande tendopoli e la situazione attuale è piuttosto turbolenta e quindi nessuno è obbligato a partire se non si sente in grado di reggere una situazione come questa. I gradi più alti sono già partiti quindi i novellini è meglio che viaggino in gruppo per la loro sicurezza. Lo ripeto non siete obbligati ad andare. Ora ricomincerò l'appello per i nuovi gruppi, mi raccomando, attenzione a quando chiamerò il vostro nome.

    20 minuti dopo



    .....Ryoruchi Katano e Takamura Maki. Takeiko Shiozuke e Danma Eichici. Kaede Sendoh e Taigā Minanami........

    Appena sentii il suo nome iniziò a guardarsi attorno per vedere chi fosse la sua compagna, ma abbassando lo sguardo notò una piccola figura che si dirigeva verso di lui, una ragazzina di piccola taglia, sembrava uno scricciolo per quanto fosse minuta. Ma quella era la sua compagna e non avrebbe perso tempo. Una rapida presentazione sarebbe bastata, d'altronde avrebbero avuto modo di parlare nel deserto.

    Io sono Kaede Sendoh. Non c'è bisogno che ti spieghi la situazione. Si è parlato di una tendopoli e questo può bastarci per farci capire la probabile situazione. Ci saranno sicuramente problemi di varia natura ed è nostro compito intervenire. Io andrò velocemente al mercato per comprare dei viveri da portare ai profughi. Tu se hai qualcosa in mente falla, qualsiasi cosa va bene. Ci vediamo fuori le mura del Villaggio. Facciamo presto.

    E il gigante corse immediatamente via dirigendosi al mercato. Spiegò la situazione ai vari mercanti, della necessità di aiutare delle persone probabilmente affamate. Se non ci fosse stato bisogno delle provviste le avrebbe riportate ai rispettivi venditori. Qualcuno accettò mentre altri si rifiutarono di aiutare senza essere pagati in anticipo. Gli avrebbe volentieri spaccato il cranio con le mani ma non aveva tempo da perdere, ma si sarebbe ricordato di loro, lui non dimentica queste cose.
    Riusci ad accumulare un capiente zaino pieno di vivande varie e un sacco più piccolo che avrebbe portato a mano. Era bello ingombrante come bagaglio e l'aiuto della sua piccola compagna di squadra era ora obbligatorio. Se fossero stati attaccati da qualche brigante avrebbero potuto difendere il carico e le loro stesse vite al meglio. Appena finito i preparativi Sendoh si diresse velocemente all'uscita del Villaggio e iniziò a guardarsi velocemente attorno per individuare la ragazzina.
    Poco dopo la vide arrivare di corsa e appena si affiancò a lui partirono alla volta del deserto. Destinazione la fottuta Tendopoli.



    /////////



    Era un bel po che camminavano, ore probabilmente, e per tutto il tragitto i due non scambiarono una parola, Sendoh andava dannatamente di fretta e non aveva tempo per dialogare. Ma era conscio del fatto che non poteva trattare la giovane Ninja come un oggetto, erano un Team in quel momento e i membri devono conoscersi per poter essere più efficienti. Cosi senza fermarsi iniziò a parlare con la giovane mentre un forte vento alzò vere e proprie folate di sabbia. Il deserto era insidioso, ma era la sua casa. In quei posti ci viveva da quando aveva memoria e per lui era un viaggi come un altro.

    Comunque io sono Kaede Sendoh. Non abbiamo molto tempo per i convenevoli ma mi aspetto di ricevere da te il massimo del supporto, ma sei una Ninja quindi queste cose le sai. Qualsiasi cosa ci troveremo d'avanti mi aspetto che tu l'affronti con il massimo impegno. Probabilmente ci sono delle vite in pericolo, quindi nessun esitazione è chiaro ?

    Proprio non riusciva ad essere amichevole, qualsiasi cosa dicesse sembrava che fosse critico e arrabbiato, ma era semplicemente il suo modo di fare. Anni e anni di solitudine non aiutano i rapporti sociali e lo sapeva bene, ma si stava sforzando ad essere un buon compagno. La vita della ragazza dipendeva da lui e lo stesso valeva per lei, se volevano sopravvivere dovevano essere coesi e forti come bestie feroci. Nessuna esitazione, chiunque si sarebbe messo tra loro due e la loro missione sarebbe stato spazzato via o sarebbe morto tra atroci sofferenze, il sangue degli ingiusti macchierà sempre il suolo.

    Comunque hai portato qualcosa di utile con te o hai pensato a qualche modo di aiutare ?

    Intanto con la mano libera prese una pagnotta di pane aromatizzata alle erbe e la lanciò verso di lei.

    Anche noi dobbiamo mangiare.

    E fece un mezzo sorriso. Intanto i due proseguivano a passo spedito verso la loro destinazione, qualcosa di grande li attendeva. Si sente nella terra, si annusa nell'aria. Ed ecco che in lontananza videro numerose luci e un autentica città era d'avanti ai loro occhi. Non voleva crederci, era uno spettacolo mai visto. Un intera popolazione in mezzo al deserto, roba da non credere.



    //////




    Caos, autentico caos. Persone,sudore,sporcizia,sangue, c'era praticamente di tutto. Uno spettacolo unico ma non in positivo. L'aria era colma di tristezza, di sofferenza, quelle persone erano li per chissà quale motivo, ma se la situazione era questa vuol dire che un pericolo incombeva su di loro e in questo caso sull'intero Paese. Avrebbero fatto la loro parte anche se piccola, avrebbero sfamato le persone,le avrebbero difese se necessario e sarebbero morte per loro o almeno era quello che Sendoh pensava. Questo era il suo destino, questo era il suo scopo nella vita. Proteggere le persone nel deserto, diventare il protettore delle Lande Desolate del Paese, essere la giustizia in quelle terre di nessuno.
    Sentiva il sangue ribollire in mezzo a quella confusione,l'adrenalina iniziava a scorrere prepotentemente nel suo corpo animalesco. Finalmente era pronto a dimostrare chi era....anzi erano pronti a dimostrare chi erano.

    Bè che ne pensi ragazzina ? Hai qualche idea di cosa fare ?

    Disse posando a terra lo zaino con le vivande e il sacco che portava in mano.
     
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    Prithivi Mata


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    Alla gente non piace il deserto, si lamentano per un sacco di cose. Dicono che è troppo caldo, che con la sabbia ci si stanca prima a camminare, che non c'è un filo d'ombra neanche a pagarlo, che solo un pazzo deciderebbe di vivere in un postaccio del genere. Che più di qualche Sunese sia un po cotto? Non gli darei davvero torto, nel villaggio c'è n'è di gente strana, ma strano non significa necessariamente cattivo! Noi Danzatori non siamo dl posto, siamo stati accolti qui e nonostante i primi tempi siano stati un pochino ardui c'è da dire che una volta appresi i trucchi e i segreti del deserto in realtà questo è un gran bel posto dove vivere. A cominciare proprio dal villaggio, quel posto è una vera e propria fortezza scavata nella roccia, situata nel bel mezzo del deserto. Se anche qualcuno decidesse di invaderla sarebbe prima costretto a camminare per chilometri e chilometri tra le sabbie desertiche, che se fatto senza una conoscenza propria del territorio vuol dire morire di disidratazione prima di essere a metà strada. Conoscere la posizione delle oasi e le rotte dei nomadi aiuta, ma l'acqua non basterebbe mai per dissetare un vero e proprio esercito. Le mura di Suna poi sono un capolavoro di pazienza e natura messe insieme, un caposaldo di civiltà nel cuore infuocato delle sabbie sferzate dal vento. Ma avere la possibilità di vivere in un posto del genere non viene mica gratis, per niente, a questo mondo nulla viene dato per nulla. Il territorio di Suna sarà anche un deserto, ma è anche dannatamente immenso e difficile da controllare. I ninja di Suna devono essere incredibilmente mobili e pronti a coprire anche grandi distanze in tempi sostanzialmente brevi, sempre e comunque. Certo poi non si puà dire che i talenti Sunesi non siano davvero vari...


    Ma in famiglia siete tutti così alti? Comunque, mi chiamo Taiga... ma questo già lo sapevi visto che ci hanno chiamato per nome. Inoltre non sono ancora una ninja,d evo finire l'addestramento e fare un paio d'esami ma ormai credo di essere a buon punto. Per i viveri da portare agli altri spero basti quel pacco di roba che ti sei caricato sulle spalle, perché al mercato la misericordia e l'umanità ormai l'hanno finita già da un po.



    Prendiamo ad esempio questo bisteccone da duecento chili che mi è stato assegnato, Kaede. A vederlo non si può considerare come uno dei ninja più tradizionali, gli unici ninja giganti di cui abbia mai sentito parlare sono quelli di Konoha, e questo perché hanno una tecnica apposita per farlo. Lui credo che abbia sollevato sassi da quando aveva tre anni per diventare così, ma se non altro è ottimo come mulo da trasporto. Non che tutto quel cibo possa davvero fare al differenza, da come hanno spiegato al villaggio ci vorrebbe un'intera carovana di vettovaglie per stabilizzare la zona. Non sarei stata sorpresa se fossimo arrivati per trovare il posto circondato dalle fiamme nel pieno di una rivolta, ma con ogni probabilità l'avanguardia è stata in grado di mantenere la situazione quantomeno sostenibile. Ma l'apparenza inganna, e non appena siamo entrati nella tendopoli abbiamo realizzato quanto quel posto fosse sul punto di esplodere. Tutto questo col pensiero che il mio Mulo da Guardia aveva diversi chili di cibarie attaccate alla schiena. Beh, non possiamo salvare tutti, quindi cominciamo a fare un po d'ordine.


    Cerchiamo al sezione della tendopoli dove tengono bambini, donne incinte e anziani, facciamo un po di priorità e decidiamo come distribuire il cibo. Sicuramente qualcuno sarà essere abbastanza disperato da attaccarci per avere un sorso d'acqua, se succede non facciamoci scrupoli, non avranno rispetto per noi quindi tanto vale che abbiano paura. Se siamo fortunati il villaggio riuscirà ad inviare una carovana carica di provviste prima che questo posto diventi lo scenario per un massacro fratricida.

    <div class="gdr">Mi passo una mano sulla nuca sospirando, socchiudo gli occhi, ma questo non rende la situazione più sostenibile di prima. Una tendopoli nel mezzo del deserto picchiata dal sole per più di metà giornata, col calare della sera il freddo falcerà quelli che di giorno non sono morti di stenti o disidratati, senza contare i ladri o i pazzi che sarebbero disposti ad accoltellare anche i propri fratelli per un pezzo di pane. L'unica cosa che vale la pena di pianificare oltre alla distribuzione di cibo è una via di fuga se tutto dovesse precipitare, cosa che temo accadrà molto presto se questo tugurio non riceve un supporto adeguato entro le prossime ventiquattr'ore. Un po mi ricorda quando il mio clan fu costretto alla fuga, la grande traversata del deserto Sunese. Anche allora ne morirono parecchi, ma noi non eravamo così numerosi, per il villaggio non fu difficile aiutarci. Qua invece non sono nemmeno sicura ci sia una scappatoia.

     
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    Le Illusioni di un Falso dio

    Prithivi Mata - Post IV


    Superato sull'inefficiente terzetto, i due genin avrebbero facilmente trovato la via per raggiungere il capitano Shinari. Quantomeno. nonostante tutte le loro evidentissime mancanze, era stati d'aiuto al monaco e al suo compagno. Più i due proseguivano verso la loro destinazione, maggiore era la gente accalcata lungo la strada. All'inizio Haruki non riuscì a capire il motivo di così tanto clamore, ma, giunti ad una decina di metri dalla massa principale, tutto divenne più chiaro. Al centro della folla, il Jinchuuriki riuscì a percepire la presenza di Kon e del capitano. Non ebbe difficoltà in quell'impresa, visto che da quando era diventato cieco il suo udito si era affinato, permettendogli di riconoscere senza difficoltà le voci delle persone che aveva già ascoltato. I due ninja stavano proteggendo un terzo uomo dalla folla che aveva intenzione di linciarlo. In quell'occasione, il rosso fu testimone di ciò che accade quando si dà troppo credito a perniciose superstizioni. Quello era il frutto del peccato nella sua forma più pura. Le genti dell'ovest avevano obbedito ad un vacuo idolo e non ne avevano ricavato altro che sventura. Si erano gettati in un'impresa senza senso ed ora ne stavano pagando tutti le conseguenze. Avendo scoperto l'inganno, in quel momento ceravano di porre rimedio agli errori commessi, facendo ciò che doveva essere fatto in principio: Eradicare con il sangue l'adorazione di quel falso dio, a partire dall'eliminazione di chi aveva osato diffondere una tale menzogna. In un'altra situazione, il monaco avrebbe lasciato che gli eventi seguissero il proprio corso naturale, ma in quell'occasione il dovere lo obbligava ad agire diversamente. Quel sacerdote era un membro della Canzone del Deserto e per questo era necessario che venisse immediatamente catturato e interrogato. Dovevano assolutamente scoprire cosa avessero in mente quei Nukenin, così da poter evitare il maggior numero di danni possibile.


    Senza attendere che Ryoshi lo esortasse a proseguire, Haruki si sarebbe fatto largo tra la folla, ricorrenza anche a qualche pugno o spintone, se modi più gentili non fossero bastati. Mentre cercava di raggiungerli, avrebbe urlato cercando di farsi sentire dai due ninja al centro. Kon! Capitano Shinari! Siamo venuti da Suna per aiutarvi! Ancora qualche sforzo e Haruki poté finalmente raggiungere il fianco di Kon e Shinari, aiutandoli a tenere a bada la folla. Alle parole della donna, avrebbe risposto rapidamente, visto che condivideva il suo piano d'azione. Certo Capitano! Abbiamo anche molte importanti informazioni da darle! Prima che il monaco potesse fare qualsiasi altra cosa, una piattaforma di sabbia comparve sotto ai suoi piedi sollevandolo in aria insieme alle altre persone che erano con lui. Le parole di Ryoshi lo tranquillizzarono immediatamente, assicurandogli che quello non fosse l'attacco di un nemico. Haruki fu grato che il suo compagno di missione fosse dotato di un potere tanto utile, poiché li aveva rapidamente tolti da quell'impiccio. Mentre la nuvola di sabbia si era già messa in movimento, il rosso si sarebbe avvicinato allo sciamano, tenendosi pronto ad agire nel caso l'uomo avesse cercato di fare qualcosa di strano. Quando Ryoshi menzionò la sua capacità di estrarre informazioni dalla mente delle persone, Haruki avrebbe ricordato al gruppo che anche lui conosceva quel jutsu. Ryoshi, se fosse necessario, potrei aiutarti. Insieme dovremmo riuscire a recuperare le informazioni più velocemente.


    Chakra: 42/50
     
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    [Hohenheim]


    Intrufolarsi tra le linee nemiche non era stato un problema per il Chunin della sabbia. Aiutato dalla fortuna e dalle naturale doti di infiltrazione Hohenheim era riuscito a penetrare attraverso le difese della base nemica senza attivare allarmi di alcun genere. Il gigantesco alveare in cui si trovava donava a chiunque si trovasse all’interno una infinità di vie e percorsi da seguire. Muoversi non sarebbe stato semplice per una persona normale. Fortunatamente per lui, il bombarolo possedeva abilità che in quella occasione gli sarebbero tornate davvero molto utili. La sua percezione territoriale lo avrebbe impegnato per un po’ mentre giungevano a lui diverse interessanti informazioni.


    Il luogo in cui si trovava era completamente formato da cunicoli e caverne che si estendevano per chilometri sotto il suolo. Qua e la Hohe avrebbe percepito diverse vibrazioni piuttosto deboli, gruppi formati da due o tre persone che sembravano muoversi seguendo sempre gli stessi percorsi. Continuando a concentrarsi poi la sua attenzione sarebbe sicuramente finita per cogliere due particolari piuttosto importanti. Una moltitudine di persone stava camminando dirigendosi verso quello che sembrava essere un luogo comune di incontro. Tutti stavano puntando verso la direzione del Central Dogma. Calcolare il numero delle persone non sarebbe stato facile, ma di sicuro gli individui non dovevano essere meno di un paio di centinaia di persone. Se fino a quel momento Hohenheim non aveva ancora incontrato nessuno oltre al Signore dei Vermi era solo ed unicamente perché tutti sembravano diretti verso quello che doveva essere il centro di quell’enorme complesso. La sua abilità inoltre avrebbe rivelato al Sunese che una intensa fonte di vibrazioni proveniva da molto più in alto rispetto la sua posizione. Sopra la sua testa a diverse centinaia di metri di distanza un tumulto di persone, animali e chissà cos’altro si stava muovendo freneticamente. La sensazione sarebbe stata la stessa di quando percepito l’accampamento all’inizio della sua ronda. In ogni caso la via sembrava libera in quasi ogni direzione, chiunque abitasse quel luogo era stato chiamato a raccolta e ora si stava muovendo deciso verso quello che doveva essere il Central Dogma.


    Tornare verso la sala dei vermi avrebbe richiesto alla coppia di esploratori diverso tempo. Quei cunicoli per quanto ampi e spaziosi sembravano davvero inabissarsi per svariate centinaia di metri se non chilometri. Superata la stanza del signore dei Vermi i due avrebbero proseguito il loro cammino nella semi oscurità mentre le luci appese al muro sfarfallavano a causa di alcuni sbalzi di tensione. Alimentare di energia elettrica un posto così grande doveva per forza richiedere una stanza dedicata alla sola produzione di energia. Mentre si muoveva Aria si era ammutolita avvicinandosi ad ogni passo sempre più al giovane Sunese. Senza nemmeno accorgersene la ragazza era finita per aggrapparsi al braccio destro del ragazzino mentre si guardava attorno intimorita. La cosa sarebbe anche potuto sembrare romantica se un terribile olezzo di cancrena non avesse rovinato il momento. Entrare nella Sala delle Larve sarebbe stata una delle esperienze più raccapriccianti della vita del Chunin.


    -Oh mio dio.. che puzza insopportabile.. ma cos’è questo posto?!..- Aria stava boccheggiando e anche Hohenehim avrebbe trovato difficoltà a respirare. L’odore dentro a quel luogo sarebbe stato devastante tanto da privare chiunque vi fosse entrato delle proprie energie vitali. Era evidente che per stare li dentro fosse necessario indossare una qualche tipo di tuta protettiva, ma anche cercando i due non avrebbero trovato nulla se non degli stivali sporchi di lordume -..io.. io credo di sentirmi male.. non posso continuare.. scusami..- Aria era riuscita a trattenere a malapena un conato di vomito mentre si voltava per tornare indietro restando comunque in vista. Il Chunin era arrivato ad un punto morto, se non si fosse inventato un modo adeguato per difendersi da quel posto per lui sarebbe stato impossibile avanzare senza subire delle conseguenze.


    Una porta a sbattente divideva il corridoio dalla sala vera e propria. Due oblò sporchi di una strana sostanza nerastra e appiccicosa sembravano dare modo di vedere all’intero della sala, chiunque avesse sporcato quei vetri lo aveva fatto dall’interno e doveva averlo fatto schiantando la mano su di essi dato che almeno un paio di mani aperte erano rimaste disegnate su di essi. Da li il Chunin avrebbe visto come il cunicolo all’improvviso si sarebbe aperto in una grande grotta subito dopo la porta. Al suo interno un macello di carne e viscidume putrescente stava esalando vapori mortali e venefici. Era difficile capire cosa vi fosse realmente li dentro senza entrare [Sala delle Larve][Superando la porta senza adeguate protezioni il PG subisce diversi malus alla Vitalità e status Negativi. Andare oltre è un opzione e il danno subito verrà indicato nel prossimo post in base a come viene affrontata la cosa. Trovare delle adeguate protezioni è a discrezione del Player poi sarò io a dire quanto hanno funzionato in base alla qualità dell’azione.]


    [Sala delle Larve]

    La Sala delle Larve altro non era che un gigantesco cunicolo, una grotta piuttosto ampia, dove la morte e lo schifo più totale albergavano. Hohenheim avrebbe fatto fatica a muoversi in mezzo a quel pantano mentre dai muri una bava nera e collosa scendeva come catrame. Dopo pochi passi all’interno sarebbe stato chiaro perché la sala portava quel nome. Attaccati ai muri e sul soffitto una miriade di pupe larvali stavano appese dando bella mostra di se. Le larve giganti non erano diverse da quelle che si potevano vedere aprendo un termitaio anche se queste erano grandi quanto un uomo, ognuna. Sarebbe stato difficile dire quante fossero, ma di certo il loro numero doveva superare il migliaio. Il viscidume a terra sembrava provenire proprio da esse, o forse meglio dire dal loro interno. Tutte le pupe o quasi sembravano infatti essere esplose dall’interno solo per finire sventrate in due da un profondo e grande squarcio. Il puzzo che Hohenheim aveva sentito arrivando era prodotto dai loro corpi in decomposizione senza alcun dubbio. Muovendosi ancora il Chunin avrebbe quasi sicuramente notato come le pupe giganti non fossero l’unico essere li presente. A terra centinaia se non migliaia di piccoli vermi stava a terra privi di vita. Tutti o quasi erano morti nella stessa posizione mentre si contorcevano e avvolgevano su loro stessi. Se il ninja ne avesse preso uno si sarebbe accorto che questi sembravano quasi essersi pietrificati in quella che molti avrebbero scambiato per una statuetta. Qualsiasi cosa fosse successa l dentro dovevano essere passati giorni se non settimane. Addentrandosi ulteriormente poi, il Chunin avrebbe trovato quelli che dovevano essere i resti di un uomo o meglio dire alcuni pezzi di quel che ne rimaneva. La scena non sarebbe stata esattamente bella da vedere anche se forse la cosa si sarebbe rivelata più interessante del previsto. Tra i resti del poveretto infatti il Chunin avrebbe trovato quello che sembrava essere un piccolo libricino piuttosto malconcio. Il pezzo di pelle e carta era stato tranciato di netto e bucato in diversi punti anche se si potevano leggere ancora delle note su di esso, soprattutto tra le ultime pagine -..tra non molto le pupe saranno pronte per dare inizio al rituale finale.. sono anni che le coltiviamo e le nutriamo con il sangue dell’antico popolo.. Prathivi Mata.. l’unico e solo Dio emergerà dalla terra mostrandoci ancora una volt ail suo paradiso..- le pagine sarebbero poi state illeggibili fino ad una seconda frase interessante -..sembra che presto avremo ciò per cui abbiamo lavorato tanto.. un banchetto degno di un Dio.. spero solo che tra di loro non vi siano altri individui come l’ultimo che abbiamo utilizzato per sfamare le larve.. il sangue maledetto degli Uwaki è come vile veleno.. se non fosse stato per quel maledetto ora non saremmo costretti a gettare via dieci delle nostre pupe più promettenti..- quindi il libro sarebbe stato nuovamente illeggibile. C’era altro da leggere ma il Chunin non aveva certo tempo da dedicare alla lettura in quel momento. Più restava li dentro più il veleno rischiava di ucciderlo. In ogni caso dopo quel ritrovamento non ci sarebbe stato altro da trovare.





    [...]




    Finita la visita o meno alla Sala delle Larve Hohenheim avrebbe trovato Aria ad aspettarlo con le mani davanti al naso e la bocca -Ti prego.. andiamocene da questo posto..- era evidente che la ragazza aveva sofferto il colpo, se non nel corpo sicuramente nello spirito. Tornando nei loro passi i due si sarebbero diretti verso i Laboratori. Era strano che nonostante la strada percorsa nessuno li avesse ancora incontrati. Quel luogo era diventato improvvisamente deserto, qualcosa di grosso doveva aver richiamato tutti in altri luoghi della base.


    Le stanze nominate Laboratori erano in effetti una zona del complesso piuttosto diversa dal resto delle grotte. A differenza della nuda roccia quel luogo sembrava essere stato migliorato con la presenza di una muratura e diversi sistemi di sicurezza piuttosto all’avanguardia. I due avrebbero avuto facile accesso al corridoio principale. Ad un tratto quella che prima era una grotta scura e fredda era diventata un accogliente sala d’ospedale. Tutta la zona non era poi tanto diversa dall’ospedale di Suna che poco tempo prima aveva accolto anche Hohenheim. Un lungo corridoio si allungava per diverse centinai di metri di fronte a loro mentre ai lati diverse vetrate davano modo di vedere quello che succedeva dentro ai veri e propri ambulatori. Muoversi senza farsi notare non sarebbe stato semplice anche se al momento non sembravano esserci molte persone nei dintorni. Le prime due stanze ai lati sembravano essere dedicate come spogliatoi, al loro interno i due avrebbero trovato camici e oggettistica varia atta ad operare nel settore medico, quello sembrava davvero un ospedale in tutto e per tutto. Inoltrandosi oltre i due avrebbero trovato una serie di ambulatori vuoti fino a quando all’interno di uno un equipe di persone sembrava impegnata attorno ad un lettino sul quale un uomo stava sdraiato e adeguatamente legato a polsi e caviglie. Nella stanza tre perone confabulavano con fare interessato tra loro mentre maneggiavano uno strano vasetto indicando diversi punti del corpo del paziente. Per Hohenheim non sarebbe stato un problema origliare il loro discorso -Forza.. facciamo in fretta.. Imuz vuole i risultati al più presto e noi non abbiamo più tempo..- mentre uno di loro parlava l’altro si era spostato per prendere delle strane pinze -.. si lo sappiamo benissimo.. ormai manca pochissimo all’inizio del rito.. è fondamentale trovare un modo per individuare gli Uwaki prima che rovinino i nostri piani..- -Tsk!.. secondo quel poveraccio di Ukate.. i figli del dio sarebbero in grado di rivelarne la presenza..- un terzo uomo si era spostato avvicinandosi a quella che aveva tutte le sembianze di una radio -..forza.. ditemi quando siete pronti con quel coso.. non ho intenzione di farmi divorare da uno dei figli del Dio prima del suo risveglio..- -..si.. procediamo.. forza.. alzate il lettino in posizione verticale.. sarà più semplice così vedere la sua reazione..- -.. va bene..- i tre sembravano pronti a compiere il loro esperimento.


    Dando le spalle ai due infiltrati, i tre dottori, se così si potevano chiamare avevano alzato il lettino del paziente in verticale. Vedere chi fosse il poveraccio non sarebbe stato semplice per il momento anche se Aria sembrava dannatamente agitata quasi sentisse dentro di se crescere un senso di ansia spaventosamente grande. La ragazza stava sudando mentre osservava nascosta la scena. All’improvviso, il suono di un telefono avrebbe colto i due facendo trasalire la ragazza che nonostante tutto non si era lasciata tradire dallo spavento. All’interno uno dei tre era andato a rispondere -Si.. cosa volete?!.. siamo nel bel mezzo di un importante esperimento.. mmh.. si.. si.. capisco..- l’uomo sarebbe rimasto in ascolto per qualche secondo prima di riagganciare per poi voltarsi verso I colleghi -Imuz ha deciso di accelerare i tempi.. dicono che uno dei tombini della volta del Central Dogma sia saltato prima del previsto.. la sabbia e scesa quasi completamente e alcuni dicono di aver sentito anche delle urla.. se dovessero saltarne altri prima del rituale potrebbe essere un grosso problema..- i due sembravano piuttosto sorpresi della notizia -..dannazione.. questa non ci voleva.. se qualcuno scoprisse che siamo qui sotto..- -..che cosa potrebbe fare?!..- lo avrebbe interrotto con tono sicuro l’altro -..ormai è già troppo tardi.. per tentare di fare qualsiasi cosa!.. Prathivi Mata risorgerà.. oggi stesso.. forza.. continuiamo il nostro lavoro..- i tre si erano nuovamente messi all’opera. Hohenheim avrebbe sentito tutto e di certo si sarebbe anche accorto di come Aria fosse improvvisamente sbiancata.


    I suoi occhi fissi e tremanti stavano fissando dentro l’ambulatorio mentre si era alzata con occhi gonfi di lacrime mandando quasi al vento la loro copertura -..pa.. padre.. - la voce appena percettibile della ragazza aveva richiamato una parola ben precisa. Le sue mani sotto al mantello avevano estratto due terribili pugnali esotici mentre l’espressione di lei mutava da disperata a quella di una belva feroce. Sul lettino, dentro all’ambulatorio il padre di Aria era tenuto in ostaggio mentre tre della Canzone si preparavano a portare a termine chissà quale terribile esperimento. Se Hohenheim non avesse fermato la ragazza in tempo questa si sarebbe semplicemente lanciata all’attacco sfondando la vetrata che li divideva per poi scatenare l’inferno. Fermare Aria non sarebbe stata cosa semplice come non lo sarebbe stata decidere di restare nascosti per non perdere la copertura perfetta che avevano mantenuto fino a quel momento. Hohenheim avrebbe avuto una frazione di secondi prima che Aria si fosse lanciata all’attacco richiamando a se tutte le persone li presenti [Aria Fusiosa][Energia: BLU / Forza: Blu+3 / Velocità: Blu][Hai un paio di slot azione per bloccare Aria o subire le conseguenze delle sue azioni.]






    [Ryoshi e Haruki]


    Il capitano Shinari non si scompose mentre la sabbia attorno a lei si muoveva portando il gruppo lontano dalla scena. Certo non si poteva dire lo stesso di Kon che un po’ si era spaventato della cosa -Woooh.. Woooh.. ma che succede?!.. stiamo volando?!..- -Sta calmo Kon.. sembra che in fondo a Suna ci sia ancora qualche giovane promessa tra noi ninja..- -Ehi che vorresti dire con questo?!..- Shinari aveva riposto le spade mentre indicava a Ryoshi una zona dove poter atterrare in tutta tranquillità. Il viaggio non era stato poi così lungo e faticoso quindi a Ryoshi non sarebbe stato necessario usare più del chakra dovuto per quella singola azione. Ritrovata la terra sotto ai piedi il capitano avrebbe ordinato a Kon di legare lo sciamano per condurlo subito al fortino dove lo avrebbero imprigionato per la sua protezione, almeno per il momento. -Non so cosa abbia fatto quest’uomo per meritarsi tanto ma..- Shinari non sarebbe riuscita a terminare la frase che questi avrebbe preso a parlare interrompendola -Non esiste prigione che possa proteggermi.. non esiste luogo che possa dare conforto alla mia anima.. io ho fallito.. come sciamano di questa gente e come uomo..- la voce dell’uomo era roca e triste mentre il suo sguardo puntava verso la terra battuta dell’accampamento -Che cosa vuoi dire vecchio?!..- il tono indispettito di Shinari non velava di sicuro una certa curiosità -..mi chiamo Kyuseishu.. e sono lo sciamano e grande sacerdote di questa gente.. la tribù dei Nomazzu.. io.. per salvare mia figlia.. l’unica persona che mi sia rimasta.. ho tradito il mio popolo.. qualche mese fa.. un uomo di nome Imuz mi costrinse a convincere il mio popolo ad abbandonare le nostre terre per dirigerci qui.. a Sanbashi.. rapì mia figlia e io preso dalla disperazione feci ciò che mi venne chiesto senza sapere perché volesse tutto questo..- grosse lacrime avevano preso a scendere dal volto del vecchio mentre si inginocchiava a terra disperato singhiozzando -solo quando sono giunto qui in questo posto capii perché ci voleva proprio qui!.. tutti noi.. verremo divorati.. dall’unico dio del deserto.. Prathivi Mata.. lui è qui tra noi..- la voce rotta dello sciamano non sembrava affatto simulata, quell’uomo stava soffrendo davvero come un cane -..invece di salvare il mio popolo.. io li ho portati qui da loro.. proprio dove volevano.. questo luogo.. il luogo che voi chiamate Sanbashi in realtà è..- l’uomo non sarebbe riuscito a terminare la frase che la testa gli sarebbe esplosa trapassata da parte a parte da una lunga freccia nera. Nessuno avrebbe percepito il proiettile arrivare quasi si fosse concretizzato li a pochi passi. Dietro di loro una figura ammantata si sarebbe avvicinata fermandosi a non più di una decina di metri [Alto Sacerdote della Canzone]

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    .


    Questo avrebbe composto rapidamente una serie di sigilli prima di invocare il nome della sua tecnica con voce ovattata dalla maschera che portava in volto -..Burokka Jiba..- una scossa elettrica sarebbe corsa lungo il corpo di tutti i presenti, vivi o morti, sotto forma di deboli scosse elettriche. Nessuno avrebbe accusato dolori o altre strane sensazioni anche se nessuno era rimasto escluso dalla tecnica. Di risposta l’intrepido Kon si era fatto avanti di un passo poggiando la mano sull’elsa della spada, era chiaro che quell’individuo fosse un nemico -Tu!.. chi diavolo sei?!..- il ragazzo era pronto a scattare verso il nemico sfoderando la spada quando qualcosa lo bloccò ancor prima di partire -Ma cosa?!.. la mia spada..- non importava quanta forza stesse mettendo nella braccia la spada di Kon non sembrava voler uscire dal suo fodero quasi si fosse incollata dentro -Tsk!.. un Kurogane.. e così alla fine avete deciso di uscire allo scoperto maledetti fanatici..- anche Shinari sembrava avere lo stesso problema. Per quanto si sforzasse le sue spade si erano bloccate come tutto il resto dell’equipaggiamento metallico in possesso dei ninja [Burokka Jiba – Campo Magnetico Bloccante][Tecnica Avanzata][Raggio: 21m / Concentrazione: Rossa+6 / Consumo: Alto]

    Burokka Jiba – Campo Magnetico Bloccante
    Villaggio: Suna
    Posizioni Magiche: Quattro (4)
    L'utilizzatore può controllare il campo magnetico nel raggio di 21m da se bloccando qualsiasi tipo di equipaggiamento metallico posseduto dagli avversari. Potrà essere utilizzato se la Forza è superiore alla Concentrazione dell’utilizzatore aumentata di 4 tacche. Se riposto l’equipaggiamento non potrà essere utilizzato fino a quando la tecnica sarà attiva indipendentemente dalla forza esercitata. Il mantenimento richiede il consumo di uno slot Tecnica Avanzata.
    Tipo: Ninjutsu
    (Livello: 4 / Consumo: Alto – Mantenimento: MedioBasso )
    [Richiede Manipolazione della Sabbia Nera II]

    [Da genin in su]
    .


    Come se non bastasse dalla sacca che il ninja teneva al suo fianco una densa nuvola di sabbia nera si sarebbe levata in aria condensandosi in una miriade di spiedi piuttosto letali. In un istante i proiettili sarebbero partiti in direzione del gruppo di shinobi tempestandoli di una pioggia di chiodi letali. I proiettili sarebbero stati veloci e di sicuro difficili da schivare data la vicinanza, chiunque fosse quel tizio non era certo da sottovalutare [Manipolazione della Sabbia Nera][Azione 1][Pioggia di Chiodi / Potenza: 30 / Concentrazione: Rossa+3 / Unità: 6].


    L’uomo quindi avrebbe puntato la mano destra verso Kon dando forma ad un proiettile di metallo nero più grande degli altri. La freccia come in precedenza sarebbe partita senza emettere rumore sospinta solo dalla forza magnetica del chakra di quel ninja. Era palese che quel proiettile puntasse a colpire mortalmente il giovane ninja di Sanbashi -KON STA ATTENTO!!!- -Cosa?!..- l’attacco precedente aveva ora messo il ninja di farsi trovare impreparato. Difficilmente sarebbe uscito indenne da quella esperienza se nessuno fosse intervenuto in qualche modo.


    Con non bastasse anche un secondo individuo era apparso alle spalle di Shinari trovandola completamente impreparata -Urgh!.. ma cos..!!!- la donna nel tentativo di aiutare l’allievo si era accorta di essere caduta prigioniera del nemico. Fili invisibili terribilmente resistenti si erano avvolti attorno alle sue gambe e braccia e infine attorno al collo. La candida pelle del Capitano affondava mentre i fili stringevano sempre più attorno al suo corpo con forza. A dieci cinque metri di distanza da lei, alle sue spalle, un secondo individuo era apparso mentre tirava a se la donna [Prelato della Canzone]

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    .


    -..la canzone del deserto risuona tra le dune si sabbia.. e tra le dune il suo suono ci riporterà a casa strisciando.. come l’unico vero dio..- I fili appena visibili stavano trattenendo Shinari con forza togliendogli il respiro. Nonostante la grande forza del Capitano sembrava impotente di fronte a quell’attacco a sorpresa, almeno per il momento -..morirete tutti sporchi infedeli.. Prathivi Mata risorgerà oggi stesso dagli abissi dove è stato sigillato..- ancora uno strattone avrebbe tentato di soffocare la donna -..siete arrivati troppo tardi.. Imuz porterà a compimento il rituale.. la Canzone suonerà ancora una volta su tutto il deserto!!!-. Haruki e Ryoshi avrebbero dovuto agire in fretta contro il nemico, la Canzone del deserto era uscita allo scoperto all’improvviso mettendo i bastoni tra le ruote ai due [Tecnica delle Corde][Tecnica Avanzata][Forza: Blu+3 / Fili di Nylon]

    Tecnica delle Corde - Ayatsuito no Jutsu
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può immettere il chakra verso i fili di nylon e corde, aumentando le capacità di utilizzo: sfruttando dei supporti potrà spostarsi come fossero liane, o evitare una caduta appigliandosi a sostegni solidi senza utilizzare rampini. Può imbrigliare facilmente un avversario causandogli sempre un Intralcio Leggero; la vittima dovrà usare la forza e 1 slot azione per liberarsi dalla presa, oppure usare la propria manualità per disfare i nodi, tramite uno slot gratuito lento.
    Ogni azione sopra descritta richiede almeno uno slot azione per essere effettuata dall'utilizzatore.

    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Livello: 6 / Consumo: Basso - Mantenimento: ½ Basso)
    [Da studente in su]
    .


    La Canzone del Deserto era uscita allo scoperto mettendo a tacere lo sciamano. Era ovvio che quello non fosse l’unico fanatico nell’area. L’intero accampamento doveva esserne pieno. Tempi duri si profilavano all’orizzonte per il giovane gruppo di Sunesi. Ben presto le loro abilità sarebbero state messe a dura prova da una serie di eventi quanto mai inaspettata.






    [Sendoh e Taiga]


    La strana accoppiata di studenti avrebbe raggiunto l’accampamento di Sanbashi senza alcuna difficoltà. Il lungo viaggio avrebbe messo alla prova le loro forze anche se una volta arrivati avrebbero avuto modo di riposare e recuperare le forze in maniera adeguata. Sanbashi, l’ultima roccaforte ad ovest del paese del Vento era nel caos più totale. Una moltitudine di persone, animali e chissà cos’altro si muovevano all’unisono tra le tende dell’accampamento alzando costantemente un gran polverone. Se lo avessero chiesto i due sarebbero stati informati da un ninja di istanza a Sanbashi che le cose da fare al momento erano molte. La loro idea di aiutare i più deboli come vecchi e bambini era stata ben accolta dal ninja che presto li aveva indirizzati in una zona della tendopoli che era stata allestita proprio per loro.


    Passeggiando per le strade i due avrebbero sicuramente notato come tra la moltitudine di cose una era presente praticamente ovunque, una strana statuetta che sembrava rappresentare un qualche essere serpi forme raggomitolato su se stesso. Al tatto lo strano idolo sarebbe parso come fatto di dura pietra finemente intagliata. Non accorgersi di quegli oggetti sarebbe stato praticamente impossibile dato che si trovavano ovunque. A terra, vicino le tende oppure vicino a quelle che sembravano essere le latrine della zona del campo, tutta l’area ne era invasa. Se lo avessero chiesto a qualcuno di passaggio questi avrebbe spiegato loro che quelle altro non erano che degli idoli che rappresentavano il dio in cui credevano -..lui.. è Prathivi Mata.. il nostro unico e solo dio.. il creatore del deserto in cui viviamo!..- la persona avrebbe quindi salutato continuando ciò che aveva da fare senza dare ulteriori spiegazioni. Trovare qualcuno disposto a parlare sembrava quanto mai difficile dato che tutti sembravano darsi un gran da fare anche solo per riuscire a procurarsi un po’ d’acqua o un pezzo di pane.


    La situazione sembrava piuttosto pacifica mentre camminavano lungo una via meno trafficata delle altre. Sendoh e Taiga avevano ormai raggiunto la zona che era stata indicata loro. Una moltitudine di bambini stava giocando a palla in un ampio piazzale mentre le loro madri incitavano i bambini a fare de loro meglio, tutto sembrava davvero bello quando all’improvviso l’inspiegabile si materializzò sotto ai loro piedi, o meglio sotto ai piedi del Colosso di Suna.


    Sendoh, che fino a quel momento non aveva avuto alcun tipo di problema a camminare sulla terra battuta o sabbia avrebbe percepito all’ improvviso mancargli il terreno sotto i piedi. Un forte tonfo metallico aveva preceduto l’evento mentre sotto di lui la sabbia lo inghiottiva con forza terrificante. Un vero e proprio buco senza fondo era apparso all’improvviso sotto i suoi piedi dandogli davvero poco tempo per trovare una soluzione al problema [Buco senza Fondo][Raggio: 2m / Forza: Verde ].


    La forza della sabbia era terribile mentre lo faceva sprofondare senza via di scampo. Anche utilizzando tutta la sua forza e mole si sarebbe ben presto accorto che venirne fuori da solo sarebbe stato praticamente impossibile. L’unica sua speranza di salvezza era riposta in Taiga, la giovane Sunese che lo aveva accompagnato in quell’avventura che sembrava voler finire presto. Ai due non restava che inventarsi un modo per salvare il gigante con ogni mezzo. La gente li attorno si era ammutolita mentre osservava la scena impotente. Immersi nella tendopoli di Sanbashi i due dovevano escogitare al più presto un piano efficace per uscire dai guai [Buco senza Fondo][Sendoh è caduto in una trappola. Il suo enorme peso e stazza sono stati complici dell’evento. Avete 6 slot azione per trovare un modo di salvare il Colosso di Suna dopo di che semplicemente sprofonderà verso l’oblio. Ad ogni slot Azione Sendoh sprofonda sempre di più. Descrivete bene come vi togliete dall’inghippo deciderò io poi se il salvataggio riesce o meno in base alla qualità delle vostre azioni. Usate pure qualsiasi cosa e ricordate che siete in un accampamento di tende ecc..].


    OT/ Ok le line temporali dei vostri PG sono tornate a combaciare perfettamente. Ora tutto quello che succede è in tempo reale. Nella prima parte Hohenheim stava giocando una linea temporale leggermente più arretrata della vostra, con questo post siete tutti in pari quindi quello che succede da una parte succede nello stesso momento nell’altra e così via.

    Per Sendoh e Taiga.. la trappola è autoconclusiva.. ci finisce dentro volente o nolente perchè sei grosso e pesante.. trovate una soluzione al problema oppure beh.. ciao! :riot:
     
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    Prithivi Mata
    Covo della Canzone del Deserto- Anauroch


    Le cinque dita della mano destra poggiata a terra lavorarono come piccoli recettori pronti a captare tutte le vibrazioni che lo circondavano. Da quello che potò capire, qualcosa di grossa stava succedendo proprio in quel momento nell'edificio. Tra le varie fonti di vibrazioni in movimento, una apparteneva ad un gruppo di persone numeroso che si stava dirigendo verso la direzione "Central Dogma". Non promette nulla di buono... Un'altra invece, ugualmente consistente, veniva da svariati metri più in alto, ma era difficile capire a cosa potesse essere legata. Per il resto, nei cunicolo stavano camminando piccoli gruppi di persone, che non impensierivano particolarmente l'artista di Suna.Le strade sono quasi del tutto sgombre. La maggior parte delle persone è diretta alla sala del Dogma per qualche motivo. Questo è un bene per noi, perché forse la sorveglianza sui prigionieri è minore e faremo meno fatica a liberare i tuoi familiari ed il tuo popolodisse rivolgendosi alla lanciatrice di coltelli.
    La loro esplorazione partì più o meno da dove avevano iniziato. Ritornando sui loro passi, i due ragazzi si spinsero oltre la sala del signore dei Vermi per proseguire oltre, fino alla sala delle larve. Ben prima che Aria iniziasse a lamentarsi dell'odore, i fini sensi del bambino sunese captano la puzza proveniente da quel luogo. Il tanfo era così forte da far lacrimare gli occhi di Hohenheim, e da fargli pensare che rimanere in quel luogo per troppo tempo non sarebbe stato salutare. Tuttavia, il suo Kiseki non aveva ancora reagito a quella minaccia, il che voleva dire che, per il momento, quello non costituiva un problema. Si spinsero fino all'ingresso della sala ed ad una porta, dove due oblò sporchi lasciavano vedere qualcosa dell'interno. In quel momento, Aria non riuscì più a sostenere più il puzzo, e decise di allontanarsi. Sottovoce disse alla ragazza:Va bene, ma non allontanarti. Starò via per meno di 5 minuti. Non era un'indicazione temporale data a casaccio. Infatti, 5 minuti era l'autonomia di uno strumento che gli sarebbe stato di grande aiuto in quel momento. Infilando una mano nella sua sacca porta oggetti, il chunin estrasse un piccolo dispositivo che raramente aveva avuto la necessità di usare. Il respiratore
    Respiratore [Vario]
    Respiratore utile per respirare sott'acqua, ha un'autonomia di quindici minuti o 5 round. E' possibile attivarlo e disattivarlo tramite una valvola.
    Tipo: Supporto-Supporto
    Dimensione: Piccola
    Quantità: 1
    (Potenza: 1 | Durezza: 1 | Crediti: 20)
    era un oggetto dalle dimensioni ridotte, che stava comodamente in due mani. Normalmente era impiegato per le esplorazioni subacquee ma, con la riserva d'aria pulita che conteneva, sarebbe stato utile anche in questa circostanza.Con questo sono a posto per la parte respiratoria. Mi serve solo qualcosa per eventuali agenti nocivi a contatto. Prendendo quindi la sua amata argilla, il chunin la plasmò così da creare un sottile strato di terra, con la quale avrebbe ricoperto tutto il suo corpo. L'argilla avrebbe funzionato come prima difesa, ed avrebbe filtrato le impurità presenti nell'aria. Così protetto, il chunin entrò in quella sala. Nonostante il respiratore, le sue narici captavano l'odore nauseabondo di quel posto che, fortunatamente, sembrava deserto. Muovendosi con estrema cautela, cercando di trovare più protezione possibile da eventuali sguardi indiscreti, Hohenheim si mosse rapidamente in quella piccola sala dell'orrore:Una cosa del genere non me la scorderò mai... pensò con disgusto il bambino, dando un'occhiata in giro. Era terrificante. Attaccate alle pareti ed al soffitto, migliaia di pupe larvali giacevano lì secernendo un liquido denso come catrame, il quale appestava l'aria e macchiava di nero tutto quello su cui il suo occhio si posava. Le pozze di quegli escrementi, o qualsiasi cosa fosse, erano fangosi e rallentavano i movimenti. Hohenheim fu costretto ad usare il suo controllo del chakra Chakra Adesivo (Intermedio)
    Arte: L'utilizzatore cammina con facilità anche a testa in giù, in terreni scivolosi o sopra l'acqua.
    (Mantenimento: ¼ Basso)
    [Da Chunin in su]
    , per non rimanere invischiato nella melma. Continuando il più rapidamente possibile, conscio della limitata riserva d'aria, Hohenheim trovò infine i resti di un uomo e alcune pagine parzialmente leggibili di quello che doveva essere un diario od un quaderno. Lesse rapidamente le righe che vi erano scritte ed infilò tutto in una tasca, dopo di che tornò sui suoi passi.

    Uscito dalla stanza, Hohenheim si spogliò dello strato di terra del quale si era rivestito e rimise il respiratore nella sacca. Se anche la riserva si era esaurita non voleva lasciare tracce in giro. Riunitosi con Aria, le avrebbe raccontato di quello che aveva scoperto, porgendole il foglio che aveva rinvenuto nella stanza.Stanno usando le larve per una sorta di rituale che servirà a far rinascere il loro Dio, Prithivi Mata, e stanno usando delle persone per nutrire quelle creature. Chi sono gli Uwaki? Ne sai qualcosa? Che avessero o meno risolto quel piccolo mistero, i due ragazzi non avevano il lusso di perdere tempo lì. Quella piccola deviazione che avevano fatto gli era servito a conoscere qualcosa di nuovo, ma il posto era molto vasto e, ora che sapevano cosa quelli della Canzone volessero realizzare, una nuova urgenza li spingeva.Speriamo solo di non essere arrivati tardi. Il macello in quella sala non è recente. Qualunque sia il loro piano, è chiaro che sono già ad uno stadio avanzato di completamento. Se non fosse stato con Aria, era probabile che si sarebbe direttamente recato al Central Dogma. Tuttavia, il chunin non lo stava facendo sostanzialmente per due motivi. Il primo, era che credeva ci fosse un vantaggio tattico nel liberare i prigionieri: se ci fosse riuscito e li avesse liberati, la loro scomparsa sarebbe stata un ottimo diversivo che gli avrebbe lasciato spazio di manovra. In secondo luogo, qualora avesse deciso di distruggere tutto quel luogo con le sue esplosioni, non avrebbe voluto che una serie di innocenti venissero coinvolti.

    Mentre così pensava, il duo si diresse verso i laboratori, dove il chunin credeva avere buone possibilità di trovare qualche esponente del popolo di Aria. Non incontrarono nessuno per la strada e questo non poté che non impensierire il giovane chunin:Qualcosa sta accadendo in quella cavolo di sala...dobbiamo sbrigarci. Sempre con maggiore urgenza, Aria ed Hohenheim si ritrovarono a calpestare i corridoi illuminati di una corridoio di Ospedale. Lo stacco rispetto alla grezza roccia in cui erano scavati i corridoi della restante parte del complesso era molto marcato.Troppa luce... Non appena entrati nel corridoio, Hohenheim spinse la ragazza all'interno di uno degli spogliatoi all'inizio di quella zona. Una volta resosi conto di dove si trovava, accertandosi che non ci fosse nessuno, il chunin aprì uno degli armadietti ed iniziò a frugare all'interno. Cercava informazioni: gli serviva sapere qualcosa del vestiario di quelle persone. Se volevano continuare con quell'esplorazione il camuffamento sarebbe infatti stato essenziale.Conosci delle tecniche di camuffamento basate sul chakra?Se la risposta fosse stata affermativa, Hohenheim le avrebbe chiesto di trasformarsi in un dottore, rispettando lo stile di quei camici, altrimenti avrebbe afferrato qualche indumento che le poteva calzare e glielo avrebbe lanciatoIndossa questo. Lui invece avrebbe usato una delle tecniche
    Tecnica della Trasformazione - Henge no Jutsu
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Capra
    L'utilizzatore può cambiare il proprio aspetto. Le dimensioni possono essere maggiorata o diminuita al massimo del 50% rispetto le proprie dimensioni reali. La trasformazione permette di assumere le caratteristiche tecniche dell'oggetto in cui trasformati oppure ottenere armi naturali se possedute dall'animale trasformato. Le potenzialità devono essere parigrado l'utilizzatore, non è possibile ottenere una protezione fisica e non è possibile ottenere capacità di movimento non possedute dallo shinobi. È possibile applicare questa tecnica anche in combinazione con un altro shinobi, unendo i due in uno stesso aspetto fittizio. Solamente uno dei due shinobi avrà il controllo delle nuove sembianze ma entrambi dovranno pagare il costo di attivazione. Subire un danno pari o superiore a leggera causerà lo scioglimento della tecnica.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Livello: 6 / Consumo:Basso )
    basilari da studente per quel compito. Si sarebbe trasformato in un uomo sulla quarantina, dai capelli corti e marroni con una barba corta ed il volto serio, chiaramente vestito in camice bianco. Una volta che il duo fu pronto sarebbero uscirti dalla stanza al comando del bombarolo. Il corridoio di quella stanza dava accesso a svariati ambulatori, per lo più vuoti. L'unico pieno ospitava un team di medici che stavano per operare un paziente. Fermandosi ad ascoltare, fu chiaro immediatamente che non si trattava di un'operazione a fin di bene. Disponendosi sui lati della finestra, i due ragazzi iniziarono ad ascoltare la conversazione. Quello che udirono fu istruttivo, tanto quanto terrificante.Merda! Lo faranno risorgere oggi stesso. Non c'è più tempo. Dovrem... ma il filo dei pensieri si interruppe quando vide lo sguardo serio ed il coltelli in mano alla sua giovane compagna. Prima che potesse fermarla, Aria infranse i vetri dell'ambulatorio per lanciare il suo attacco verso i dottori. Hohenheim le aveva distintamente udito pronunciare la parola "papà" prima di lanciarsi all'attacco, il che non lasciava troppi dubbi sull'identità del paziente.Dannazione... Senza perdere un secondo, Hohenheim si lanciò dietro di lei. Con un movimento rapido del braccio, mentre superava il muretto su cui prima era posta la vetrata infranta dalla ragazza, Hohenheim lanciò un singolo Kunai verso l'unico mezzo di comunicazione che chiaramente era presente in quella stanza. Il kunai avrebbe cercato di recidere il cavo del filo del telefono, così da prevenire i dottori di chiamare rinforzi. Dopo di che, avrebbe preso con entrambe le mani i due kunai che aveva nel suo arsenale e li avrebbe potenziati con il chakra
    Manipolazione della Natura
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna
    L'utilizzatore può incrementare l'efficacia delle proprie armi, protezioni o colpi senz'arma. Può scegliere 1 potenziamento tra i seguenti.
    - Potenza +20
    - Potenza +10, potenza contro armi x2
    - Potenza contro armi x3
    Non cambia la potenza delle armi per il calcolo dei danni alle persone.

    Tipo: Ninjutsu - Katon/Raiton/Suiton/Fuuton/Doton
    (Livello: 3 / Consumo:Basso ogni colpo )
    [Richiede Impronta di Chakra]
    . Con un unico movimento di entrambe le braccia, il chunin avrebbe lanciato i due proiettili verso due diversi bersagli che non erano stati abbattuti dai dardi della ragazza., mirando alla testa.

    Se questo fosse stato sufficiente a mettere KO i dottori, Hohenheim si sarebbe mosso rapidamente per la prossima mossa. Mentre Aria si confrontava con il padre, il chunin avrebbe preso uno dei lenzuioli che copriva i tavolini delle operazioni, ed avrebbe recuperato i due kunai che aveva utilizzato. Quindi avrebbe usato le due armi da lancio per fissare il lenzuolo così che coprisse tutto lo spazio della finestra rotta di quella stanza. A quel punto avrebbe composto una rapida sequenza di sigilli
    Percezione Falsata - Kokohi no Jutsu
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Serpente, Tigre, Drago, Cavallo, Cinghiale (5)
    L'illusione si attiva senza medium: l'utilizzatore modificherà l'aspetto esteriore di un oggetto, senza cambiare la dimensione. La vittima non vedrà l'aspetto reale dell'oggetto ma l'inganno dell'utilizzatore, subendo l'illusione osservandolo. L'illusione è permanente finché non rilasciata. E' possibile aggiungere degli automazioni e piccole azioni ripetitive. Il consumo è pari a Basso ogni 10 d'efficacia.

    Tipo: Genjutsu - Kanchi
    (Livello: 5 / Consumo: Variabile )
    [Effiacia Massima: 20 per grado]

    [Da studente in su]
    , ed avrebbe sfiorato il lenzuolo. Immediatamente il lenzuolo avrebbe mostrato l'immagine della stanza operatoria vuota, al meglio di come Hohenheim la ricordava, a chiunque si fosse trovato a passare lì davanti ed avesse gettato un occhio nella loro direzione. Chiaramente, se qualcuno fosse entrato, non ci sarebbe stato modo per nascondere il casino che avevano fatto. Ma sarebbe bastato a coprire le loro tracce da un'analisi accidentale. Ora che quel problema era risolto, il chunin si rivolse al padre di Aria, saltando i convenevoli: Può comminare? Bene, perché andremo rapidamente a liberare chi del suo popolo è ancora in vita e poi voi toglierete le tende. Ora, mentre recuperiamo dei vestiti da farle indossare, mi racconterà qualsiasi cosa mi possa essere utile per distruggere questo posto. I dottori stavano parlando di alcuni tombini. Di cosa si tratta? Liberato l'uomo, il gruppo avrebbe rubato altri indumenti, questa volta non camici, e li avrebbe indossati per poi seguire il padre di Aria verso il luogo dove tenevano prigionieri i loro amici e parenti.Quante guardie a sorvegliare i prigionieri? Se non ci fosse stato più nessuno da salvare, allora li avrebbe mandati via, mentre lui si sarebbe diretto al Central Dogma travestito da fedele. In entrambi i casi, Hohenheim avrebbe ingerito un Tonico di Recupero Medio
    Tonico di Recupero Medio [Tonico]
    Ingerendo questo farmaco il ninja recupera una quantità di chakra pari ad un consumo Medioalto. Dosaggio: Massimo due tonici di Recupero al giorno.
    Tipo: Supporto-Supporto
    Dimensione: Minuscola
    Quantità: 1
    (Potenza: 1 | Durezza: 1 | Crediti: 60)
    . Inoltre, avrebbe tracciato sul suo braccio tre piccoli sigilli
    Simbolo della Psiche
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Disegno (5)
    Tracciando un sigillo sul corpo, l'utilizzatore può potenziare le ninjutsu o genjutsu eseguite. Una genjutsu o ninjutsu avrà un incremento di potenza o efficacia di 5 per grado ninja posseduto. Una volta sfruttato il bonus, il relativo simbolo scomparirà. È possibile tracciare un numero limitato di sigilli; i sigilli più vecchi eccedenti si disattiveranno senza effetto.
    Tipo: Fuuinjutsu - Ninpou
    (Livello: 5 / Consumo: ½ Basso ogni potenza 5 )
    [Simboli Massimi: 1 ogni grado]

    [Da studente in su]

    2 Sigilli da potenza 15 (Consumo 30)
    1 Sigilli da potenza 15 (Consumo 15)+10 (Bonus Concentrazione)
    : presto ne avrebbe avuto bisogno.


    Chakra: 798.5/1000
    Fuso con il Kiseki
    3 Kunai utilizzati
    Riserva del respiratore esaurita
    1 Tonico di Recupero Medio Utilizzato
    3 Sigilli della Psiche Tracciati
     
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  10. King Of Strong Style
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    In Trappola



    La situazione era un disastro, non c'era la minima organizzazione e gli sfollati sembravano essere lasciati in balia di loro stessi. C'era un frenetico e continuo via vai per quelle polverose vie circondate da distese di tende che sembrava non avessero fine. I due Ninja cominciarono a girovagare nella tendopoli e la cosa che balzò subito all'occhio erano le innumerevoli statuine finemente intagliate che si trovavano praticamente dovunque, era impossibile non notarle.
    Il gigante si mise in ginocchio e ne raccolse una per osservarla meglio, era un qualcosa che gli ricordava un mucchio di serpenti, non sapendo cosa fosse e cosa rappresentasse iniziò a domandare a quelle poche persone che si fermavano, le risposte che ricevette erano dannatamente vaghe. Ma un nome veniva ripetuto più volte, Prithivi Mata, un nome di un Dio secondo alcuni.
    A queste risposte Sendoh strinse la statuetta tra le sue mani riducendola in mille pezzi che lanciò violentemente a terra. Le schegge gli avevano lacerato la pelle della mano che iniziò a sanguinare, ma non era nulla di grave, una sciocchezza.
    C'era qualcosa sotto ? Che questo Dio e gli immigrati avessero qualcosa in comune ? Domande sinistre che si insidiavano nella mente del ragazzo, il deserto era un oceano di fuoco di giorno e freddo come il tocco della morte di notte. Ma un Dio......stiamo scherzando ?

    Questo Dio doveva scegliere un altro posto per comparire.....dovunque tu sia ti prenderò a calci in culo da qui fino al prossimo Paese. Hai fatto male i tuoi calcoli "Dio". Suna non crollerà e useremo la tua morte come un monito per le generazioni future.

    Poi si rivolse alla sua piccola compagna, si era dimenticato della risposta alla sua domanda. Infatti venne colpito dal suo modo di ragionare a dispetto della giovane età, sembrava avere una mente fine e un buon autocontrollo. Probabilmente si può dire che il Karma gli abbia dato una mano facendolo capitare con qualcuno di responsabile e che potesse realmente essere utile alla missione.

    Per essere giovane sembri essere parecchio sicura di te.......Andiamo allora.

    Si limitò a dire quelle poche parole.

    -------

    Il cammino in mezzo a quella povertà era deprimente, la situazione non sembrava migliorare e ad ogni passo il Colosso di Suna sembrava inoltrarsi in un oceano di disperazione. Li c'era bisogno di aiuti vero, continuava a ripeterselo ma era impotente alla cosa. A cosa serve la mera forza bruta se alla fine non puoi sfruttarla per aiutare qualcuno ? E' un autentico controsenso. Quella camminata lo fece pensare, pensare al suo progetto, al voler rendere il deserto sicuro per evitare queste situazioni. Squadre di Ninja addestrati stazionate perennemente del deserto per qualsiasi caso di protezione dei cittadini e viaggiatori. Dedicare la propria vita al deserto e al Paese. Questo era il suo obiettivo, o almeno la bozza di un progetto ancora più grande. Doveva farsi spazio tra i grandi del Villaggio, far valere la sua voce tramite le sue azioni, avrebbe fatto qualsiasi cosa, sarebbe passato su chiunque. Nessuna forza umano o naturale può mettersi fra lui e il suo obiettivo. Anche se in questo caso si può parlare di destino.

    E mentre era immerso nei suoi pensieri ecco che accadde qualcosa di inaspettato, in quel momento nonostante non capisse cosa successe sentii che la sua vita era in bilico. Una sensazione terribile, mai nella vita aveva provato qualcosa di simile. Si sentiva sopraffatto completamente da qualcosa e quel qualcosa lo stava uccidendo.
    Si aprii una buca sotto di lui che lo portò velocemente di sotto. Non era qualcosa di naturale, era una trappola. Come diavolo era possibile questa cosa ? Come poteva essercene una nell'accampamento ? Mentre iniziò a sprofondare lanciò immediatamente il sacco che aveva in mano lontano da lui con enorme forza. Ma non riuscii a togliersi anche lo zaino in tempo che iniziò a sprofondare con lui.
    Non era la prima volta che affrontava le sabbie mobili, ma quelle erano diverse, avevano una forza innaturale anche per uno come lui. Ma funzionavano probabilmente in modo analogo, la cosa più importante era togliersi lo zaino. Il Colosso era riuscito a tenere le braccia in alto durante 'attivarsi della trappola cosi da averle libere e funzionanti. Probabilmente il suo muoversi l'avrebbe fatto sprofondare ma a parità di tempo uno zaino pieno può farti affondare molto prima.
    Cosi strappò velocemente le spalliere dello zaino e le usò per lanciarlo oltre il buco in cui si trovava Slot Azione I. In un istante la forza che l'aveva bloccato iniziò a tirarlo verso di se, ogni movimento rappresentava un passo vero il baratro, un baratro da cui non si può risalire.
    Ma ora con un peso neutro poté iniziare ad affrontare davvero il problema.
    Iniziò a rilassarsi completamente, doveva avere un corpo privo di tensione e iniziò a farsi indietro con la schiena. Il perchè era semplice per ogni avventuriero del deserto, in pratica stava aumentando la superficie a contatto con la sabbia cosi da poter galleggiare, era fisica basilare o qualcosa di simile. Ma non l'aveva letto nei libri, l'aveva imparato dal suo mentore o se cosi si poteva definirlo. Un uomo che lo aveva formato nella sopravvivenza e nella lotta ma di cui perse le tracce anni e anni fa. Gli fece uno strano effetto pensare a lui in quel momento. Ora doveva collaborare, tutti dovevano collaborare per salvarlo. Chi si fosse rifiutato sarebbe perito violentemente, la sua vita non poteva andare perduta, non in quel momento.

    Ascoltatemi bene, chiunque voglia mangiare quel cibo si renda utile e chiunque tenti di rubarlo morirà tra le più atroci sofferenze. Vi afferrerò entrambe le gambe e vi tirerò cosi forte da aprirvi in due fino a far fuoriuscire le vostre viscere.
    Quella ragazzina li coordinerà la situazione, pendete dalle sue labbra e fate come vi dice. Chiunque non voglia collaborare può anche andare via...ma lo ripeto...attenti al cibo.


    Sbuffò guardando il cielo, continuava a pensare se quella era la sua fine e del perchè fosse capitato a lui e li la sua mente esplose, iniziò a sorridere in maniera spaventosa. Forse era una prova ? Forse il Dio che aveva sfidato lo stava mettendo alla prova ? Per lui quel pensiero era un vanto, un Dio lo stava rispondendo alla sua sfida. Non sarebbe morto, non ora. Nessuno può fermarlo nemmeno un Dio, lui era Immortale nel Deserto, lui apparteneva ad esso e quest'ultimo non l'avrebbe mai lasciato morire.

    Ah ragazza visto che ci sei spacca la faccia a qualche guardia dicendogli di controllare la zona. Potrebbero essercene altre....e se hai un idea muoviti ad esporla e ad attuarla.

    Ora toccava a lei dirigere il suo salvataggio, stava davvero affidando la sua vita a una marmocchia ? Il destino....cosa strana davvero.
     
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    La canzone del deserto

    VII



    Ed eccolo li. Un dardo nero apparso dal nulla bucare la testa del testimone proprio sul più bello.


    Bastardo di merda!

    Ero un manipolatore, e sapevo riconoscere quanto un elemento veniva manipolato, poi soprattutto quando questo elemento era la sabbia. Avevo già incontrato, ai tempi in cui ero stato addestrato al controllo della sabbia un Kurogane, e ben potevo intuire di quello che avevamo attorno. Girarsi verso la direzione dalla quale era arrivata la freccia era fin troppo poco utile, sapevo bene che si poteva manipolare in ogni modo. Ciononostante, fu proprio il nostro nemico a rilevarsi venendo verso di noi.


    Bene bene... Qui sembrano tutti fuori combattimento...

    Iniziai a mostrarsi particolarmente sorpreso, e cercai anche io di tirare fuori il dadao dall'equipaggiamento proprio mentre i miei compagni finivano vittima della tecnica del nemico, incapaci ad estrarre le loro lame. Esso non ci diede poi molto tempo per chiacchierare, e sollevò una selva di spiedi di sabbia nera.


    Bene, dunque, sarà ora di iniziare la recita.

    Non sapevo se i nostri avversari avevano capito che fossi io colui che controllava la sabbia del gruppo, e non feci nulla per farlo notare. Avevo visto la selva di spiedi, e avrei protetto tutti con la sabbia, ma per farlo non mi sarei minimamente mosso, avrei usato il chakra per controllare la sabbia, ma avrei continuato a mantenere un'espressione intontita, di chi non ci sta capendo nulla. Slot difesa 1. Un muro di sabbia si sarebbe sollevato davanti a noi, riparandoci dagli spiedi.


    Ma cosa cazzo ? Chi è stato ? Cosa succede ?

    La mia voce sarebbe stata incredibilmente convincente mentre mi giravo spaesato. Poi dovetti ripetere l'operazione per salvare Kon, che stava attentamente guardando una freccia cercare di fargli saltare la faccia. Slot difesa 2 .

    Oddio Kon, come hai fatto ?

    <div class="gdr" style="font-family:lucida sans">Non che servisse particolarmente, ma attirare l'attenzione sugli altri componenti del gruppo forse mi avrebbe permesso di agire liberamente. Stavo per contrattaccare quanto spuntò un altro nemico, alle nostre spalle che legò nella tecnica delle corde il capitano.


    Merda, senza lame sarà difficile liberarla...

    Se inizialmente avrei voluto cercare di distruggere a sorpresa il Kurogane, l'esigenza primaria era diventata liberare e salvare il capitano. Non avevo modo di tagliare i fili di nylon non avendo lame, ma potevo cercare di occupare il controllore dei fili, così da dare al capitano qualche attimo per liberarsi mentre il suo nemico era impegnato a difendersi, o morire. Ad ogni modo, avrei cercato di attirare la collaborazione dei miei compagni nell'attacco. Il servitore che controllava i fili si trovava ad una decina di metri da me, e spostando il mio busto verso di esso feci roteare il mantello a protezione delle mie mani, come per coprire ciò che stavo facendo.


    Basta usare dell'equipaggiamento di legno se non possiamo usare quello metallico!

    I miei compagni ben sapevano che non esisteva, ma per i miei nemici potevo benissimo essere un creatore o utilizzatore id cose particolari. Ad ogni modo le mie parole volevano solo far capire ai miei compagni il mio intendo, di usare dell'equipaggiamento, magari mi avrebbero potuto aiutare se avessero avuto un po' di sale in zucca. Coperto dal mantello tirai fuori una carta bomba
    Cartabomba I Deflagrante [Bomba]
    La cartabomba è un piccolo foglio sul quale è inciso un fuuinjutsu: causa una potente esplosione di raggio pari a 4,5 metri quando attivata. L'attivazione è percepibile tramite i sensi; è possibile scegliere il tempo dell'esplosione, da tre secondi fino a 30 ore.
    Tipo: Speciale-Ustione
    Dimensione: Minuscola
    Quantità: 1
    (Potenza: 15 | Durezza: 1 | Crediti: 45)
    e poi avrei creato una selva di Kunai di sabbia, che sarebbe partita a tutta velocità contro il controllore dei fili di nylon. SLot azione 1. La selva di kunai di sabbia sarebbe partita, e oltre alla mia carta bomba avrebbe portato con se tutto l'equipaggiamento che i miei compagni mi avrebbero fornito. Sarebbe bastato che Haruki o chiunque altro buttasse in aria una carta bomba o dei veleni perchè i miei kunai cambiassero per qualche istante traiettoria, prendendoli e creando un'arma potentissima da scagliare contro il nemico.


    Ma chi cazzo è che sta facendo questo casino ?

    La recita doveva continuare mentre due mani di sabbia sarebbe apparse dietro l'uomo che teneva i fili di nylon, proprio poco prima che i kunai lo colpissero cercando di tenerlo fermo. Slot azione 2 .

    Guardai per un attimo il capitano, quello che potevo fare l'avevo fatto. Tra le mani sui piedi, e tra l'esplosione il capitano avrebbe avuto l'occasione che gli serviva per liberarsi. Mi auguravo fosse in grado di farcela. Ora, dovevo assolutamente concentrarmi sul Kurogane. La sua abilità rendeva inutili i miei compagni, e uccidere lui avrebbero voluto dire poter riutilizzare le armi. Cosa per me inutile, ma che poteva essere particolarmente d'aiuto per i miei compagni. Mi spostai verso di esso di sei metri, e così come avevo fatto precedentemente, quattro mani di sabbia sarebbero sbucate dal terreno per cercare di prendere il Kurogane. Due davanti ad esso, e due dietro di esso, in maniera tale che se si fosse spaventato nel vedere le prima due e avesse tentato di schivarle arretrando sarebbe stato immediatamente bloccato. Slot azione 3 . Dopo questo primo attacco / diversivo, sarebbero apparsi due costrutti di sabbia, uno a sinistra ed uno alla sua destra, che seguendo una direzione speculare avrebbero cercato di colpirlo. Slot tecnica 1. infine, quegli stessi costrutti di sabbia che avevano appena tentato di colpirlo avrebbero cercato di chiudersi attorno a lui, e stritolarlo nel famoso funerale del deserto. Slot tecnica 2

    Ma cosa succede ? Perchè non riesco ad usare la mia spada ?

    Mentre la mia sabbia bersagliava i nemici, io avrei continuato a fingermi scemo, e non capire niente della situazione.



    Chakra = 32 bassi
     
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    I'll be watching you.

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    Il Castigo degli Infedeli

    Prithivi Mata - Post V



    Proprio ora che erano riusciti a trovare Kon e il Capitano Shinari, la loro avventura aveva preso una piega davvero brutta. Non appena la piattaforma di sabbia aveva toccato terra, due nukenin li avevano assaliti ed ora lo sciamano era morto. Fortunatamente, l'uomo aveva rivelato alcune importanti informazioni prima di tirare le cuoia. Come Haruki e Ryoshi avevano sospettato, dietro a quegli eventi si nascondeva la canzone del deserto. Imuz, lo stesso criminale che aveva rapito uno dei Consiglieri di Suna, sembrava aver ricattato il religioso affinché tradisse la propria gente. Quest'informazione non ammorbidì l'opinione che il monaco rosso aveva di lui. Ciò che aveva fatto era imperdonabile e solo il sangue avrebbe potuto redimerlo. Evidentemente, Dio aveva deciso di punirlo prima di quanto Haruki avesse voluto. Tuttavia, il fatto che non fosse stata la Giustizia di Suna ad occuparsi di lui lo rendeva furioso. Non era diritto di quei due traditori prendere la vita dello sciamano. Ovviamente, avrebbe represso quel sentimento concentrandosi al massimo sulla battaglia. Quegli uomini andavano eliminati il più rapidamente possibile. Avendo provveduto Ryoshi alla difesa dell'intero team, il Consigliere avrebbe potuto focalizzare tutte le proprie energie sull'attacco. Immediatamente, utilizzando il chakra repulsivo, Haruki segui l'esempio del suo compagno, gettando una cartabomba Armi Repulsive
    Arte: L'utilizzatore può scagliare oggetti a contatto con il suo corpo di dimensioni Mediopiccole o inferiori; la velocità è parienergia l'utilizzatore.
    (Consumo: ½ Basso)
    [Da Genin in su]

    Cartabomba I [Bomba]
    La cartabomba è un piccolo foglio sul quale è inciso un fuuinjutsu: causa una potente esplosione di diametro pari a 1,5 metri quando attivata; entro un raggio di 3 metri causa danni dimezzati. L'attivazione è percepibile tramite udito, vista e tatto; è possibile scegliere il tempo dell'esplosione, da tre secondi fino a 30 ore.
    Tipo: Speciale-Ustione
    Dimensione: Minuscola
    Quantità: 1
    (Potenza: 30 | Durezza: 1 | Crediti: 45) Esplode una volta raggiunto l'avversario.
    tra i proiettili che costituivano il suo primo assalto. In quel modo, la sabbia avrebbe trasportato anche il suo esplosivo, scagliandolo direttamente contro il ninja che teneva Shinari in scacco. A quel punto, il monaco rosso fece ciò che si era ripromesso non avrebbe più fatto. Uno dei due adepti della Canzone aveva creato un campo magnetico che gli impediva di utilizzare le sue armi, quindi sarebbe stato obbligato a fare affidamento su qualcosa di ben più pericoloso.


    Difronte alla gabbia che conteneva il Rokubi, il Jinchuuriki allungò la mano verso il sigillo che impediva alla creatura di tornare in libertà. Poggiando il palmo sulla superficie segnata da un incomprensibile intrico di linee e simboli, avrebbe attinto a quell'energia. Sfortunatamente con essa sarebbe giunta anche la coscienza del Demone. Non appena il chakra cominciò a scorrere dentro di lui, la voce della creatura, tetra e profonda, risuonò nell'aria. Già di ritorno, piccolo monaco? Sei così debole da non poter fare a meno di me? Lo canzonò l'enorme lumaca, mentre le code si muovevano mollemente verso i limiti della prigione, sondandone la resistenza. Quel gesto fu sufficiente a far correre un brivido di terrore lungo la schiena di Haruki. Quel particolare non sfuggì al Bijuu. Ahahahah, guardati! Sei così patetico, tremi come un bambino. Sporse il proprio capo verso il cancello principale, così che il suo volto fosse all'altezza di quello di Haruki. Sei proprio sicuro di voler rischiare? Ti ricordi come è andata l'ultima volta? La sua memoria lo riportò immediatamente al giorno in cui per la prima volta aveva sfidato Saiken. Aveva quasi ucciso il Sigillatore, mettendo a repentaglio la sua stessa vita e la sicurezza del Villaggio. Haruki non si era ancora perdonato per quel peccato, ma non aveva alternative. Forte di quella convinzione, continuò ad estrarre il chakra della creatura, mischiandolo al proprio. Senza il potere del Bijuu, non avrebbe potuto affrontare la canzone del Deserto. Doveva proteggere Kon, Shinari e il villaggio ad ogni costo. Non poteva tradire la fiducia che il suo Maestro e Hohenheim avevano riposto in lui. Stufo del silenzio del suo portatore, il Demone decise di incalzarlo con un domanda molto più diretta. Perché ci odi così tanto, monaco? Invece di usare la forza, potresti provare a essere gentile. Non ricordi le parole di Itai? Sordo a quell'avviso, Haruki proseguì nei suoi intenti e, ignorando completamente il Rokubi, continuò ad assorbire il chakra dal sigillo. I giorni in cui era solo un ragazzino debole ed indifeso erano finiti. Lui era stato scelto come Jinchuuriki per una ragione e non avrebbe ceduto ai sussurri di quell'abominio. Bene, vedo che hai scelto la via più difficile. Vediamo cosa succede adesso; proverai ancora ad ammazzare i tuoi alleati?


    Anche se all'esterno nulla era cambiato, dentro Haruki si stava combattendo una battaglia Slot Tecnica Base I: Attivazione TS; 3/3 Turni rimasti

    Chakra del Rokubi
    Jinchuriki di Suna



    Attivazione La tecnica speciale prevede un consumo d'attivazione. L'attivazione richiede un consumo Medio di chakra. Potrà mantenere la tecnica attiva per 3 round ogni livello dispari nella tecnica speciale posseduto.
    [L'attivazione richiede uno Slot Tecnica Base]


    Caratteristica dei Portatori: Chakra Aumentato (+25%)


    Abilità Comuni dei Portatori Possessione Demoniaca: L'utilizzatore, mantenendo la tecnica speciale, sarà maggiormente aggressivo e portato all'offensiva, incapace di controllare i propri istinti: tale condizione si affievolisce con l'aumentare del controllo sul demone. Alla disattivazione, deve aspettare almeno 1 round prima di riattivare la tecnica speciale. La rigenerazione naturale di chakra, vitalità e ferite è raddoppiata. Tutti i jutsu medici e oggetti medici migliorano (x1.5) la capacità di guarigione delle ferite. Questi bonus sono sempre attivi.
    Controllo Demoniaco: L'utilizzatore in Possessione Demoniaca ottiene un miglioramento in due statistiche primarie scelte. Ogni round può assegnare tacche extra di vantaggio alle statistiche primarie o secondarie, bilanciando con un equivalente malus ad una statistica primaria. Il vantaggio e svantaggio massimo è pari a 1 ogni livello dispari di tecnica speciale.
    Furia Demoniaca: L'utilizzatore ottiene +2 tacche per uno slot azione/tecnica ogni ¼ Basso utilizzato da distribuire in Forza o Velocità in attacco, Resistenza o Riflessi in difesa. Non sono considerati impasti di chakra.
    Vincolo Demoniaco: L'utilizzatore ottiene 2 tacche da distribuire al CAP delle statistiche scelte per ogni round in cui rispettati i vincoli. Non colpire un avversario per 2 round o non rispettare un vincolo imposto annullano Vincolo Demoniaco. I vincoli sono: non può utilizzare tecniche ad eccezione delle tecniche derivate; non può utilizzare armi ad eccezione di Potenziamenti già indossati; non può essere furtivo; non collaborare con terzi; non può fare ragionamenti complessi. Ad ogni livello dispari può rinunciare ad 1 vincolo. I vincoli sono decisi all'attivazione della tecnica.


    Livello I (Genin Verde)
    • La Forza o Velocità aumenta di 1 tacca.
    • La Resistenza o Riflessi aumenta di 1 tacca.
    • Furia Demoniaca ha bonus massimo pari a 2 tacche.
    • Vincolo Demoniaco ha bonus massimo pari a 2 tacche.
    • L'utilizzatore guadagna 3 bassi temporanei di chakra.

    ben più importante. Sapendo di non poter resistere a lungo alle insidie del Bijuu, il monaco era intenzionato a chiudere quel confronto il più rapidamente possibile. Scattò velocemente verso il Kurogane, sfruttando la distrazione offerta dall'attacco di Ryoshi. Posizionandosi alla sua destra, tra due delle mani di sabbia, Haruki avrebbe sollevato entrambi i pugni, per poi calarli rapidamente verso il capo del suo avversario. Indipendentemente dal risultato di quel primo assalto, avrebbe continuato ad incalzarlo, sferrando con la mancina un rapido diretto verso la gola dell'uomo e cercando anche di limitare la distanza che li separava. Infine, avrebbe tentato di porre fine alla sua vita con un ultimo corpo diretto verso il collo dell'uomo. Aprì la mano destra, sollevò il braccio e, seguendo una traiettoria diagonale discendente, avrebbe cercato di ferirlo al base, in corrispondenza dell'estremità mediale della sua clavicola sinistra.



    Vitalità: 14 Leggere
    Chakra: 42- 3 + 3 - 3,75 - 1/2 Basso - 1,25 Basso = 36,5 Bassi
    Chakra Temporaneo: 0/3


    Edited by Bartok. - 25/6/2016, 14:34
     
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    "Mors mea, tacci tua."

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    Prithivi Mata


    II



    Già al solo avvicinarsi alla tendopoli fummo accolti da una putrida zaffata puzzolente di urina e feci, questo già la diceva lunga su cosa ci attendesse una volta dentro. Le vie della tendopoli erano strette come i cunicoli di un labirinto, alla vista dei grossi pacchi carichi di provviste più di qualche occhio curioso si fisso su di noi. Anzi, su di lui, che fortuna vuole sia abbastanza grosso da fare più paura di quanto la fame non possa sopportare. Almeno per ora, in una manciata di ore l'aspetto da solo potrebbe non bastare più per dissuadere i famelici profughi, ed allora forse la sua stazza potrebbe non essere più sufficiente per fermare i loro numeri. Deboli, disidratati, malnutriti, ma dannatamente numerosi e disperati. Basta fare poche domande in giro per scoprire dove tengono i bambini e le donne in cinta, le tengono lontane dagli altri per timore che qualche malintenzionato possa vederli come bersagli facili, approfittarsi del caos della tendopoli. Qualcuno parla di un dio, si portano dietro le sue statuette, lo pregano, lo venerano. Quando il bisteccone ne distrugge una sto quasi per dirgliene quattro, comunque qui la gente crede in questa roba, tanto vale non spaccare i loro idoli di legno. Spero che qualche fanatico santone non venga a darci fastidio più tardi, o ad avanzare qualche stupida pretesa sui rifornimenti in virtù di qualche sacra intercessione o altro. Che gran casino.


    Carestie, fughe senza ragione, un dio... mi chiedo che altro debba ancora succedere in sto posto.



    La verità è che tutti loro mi fanno una gran pena, perché li capisco, so cosa stanno provando. So cosa vuol dire abbandonare la propria casa all'improvviso, senza potersi guardare indietro. Marciammo per giorni senza alcun sostegno, senza alcuna risorsa, spinti da fame e disperazione in una terra di cui non conoscevamo nulla. Pagammo il prezzo per aver scelto una vita di pace in un mondo dilaniato dalla guerra, dove chi sceglie di distaccarsi è solo un debole ed una facile preda. Prima braccati, poi persi, poi arrivo il deserto. Metà di noi morì prima che i ninja di Suna potessero trovarci, ero ancora una bambina. Ma ricordo tutto quanto, ogni passo, ogni vescica, ogni pianto e ogni incubo. Il sole ci massacrava di giorno, il freddo ci consumava di notte. Per settimane, poi arrivammo a Suna, e non ce ne andammo più. Era al nostra casa, e lo rimarrà per sempre. Se necessario, moriremo per proteggerla.


    Bene credo che sia di-... o ma porca...



    Questione di un attimo, un forte tonfo e poi il bestione giù nella sabbia fino alla vita, grande inizio. Non ci vuole un genio per capire che qualcuno non vuole che le scorte giungano a destinazione, che la gente divenga sempre più disperata, sino a rivoltarsi contro i propri guardiani. Che si sia la storiella del dio dietro a tutto questo? Possibile, ma dovrò pensarci dopo. Mentre il bisteccone sprofonda io inizio a racimolare quante più corde possibili, legarle saldamente intorno alle sue braccia come un'imbracatura da scalata, ma non basterà. Anche se tirassi con tutta la mai forza, che poi non è molta, non sarei mai in grado di tirarlo fuori di li. No, mi serve il loro aiuto, e quel grosso zaino pieno di cibo è esattamente ciò di cui ho bisogno per far si che non abbiano scelta.


    Bene, l'avete sentito, dentro quel grosso zaino c'è abbastanza cibo per sfamare i vostri figli e le vostre mogli, e anche le vostre nonne se la cosa vi rende felici. Se lui sprofonda nella sabbia continuerete a patire la fame per giorni, quindi adesso gli uomini devono formare due file ordinate ed afferrare le corde, tirerete insieme e solo al mio segnale per massimizzare lo sforzo. Nessun dio verrà in vostro soccorso oggi, se volete aiutarvi è ora che iniziate ad aiutare quelli che invece ci tengono veramente a voi. E non vogliamo qualche preghierina per aiutare chi ne ha bisogno, noi lo facciamo perché è la cosa giusta da fare. Tutto chiaro? iniziamo!



     
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    [Hohenheim]


    La furia di Aria di abbate nella stanza come un ciclone del deserto. Supportata da Hohenheim gli scienziati all’interno non riuscirono a far altro che accorgersi della loro presenza prima di sentire il caldo e rosso sangue fluire fuori dai loro corpi. Tutti e tre vennero feriti mortalmente perdendo rapidamente i sensi, solo uno sembrò resistere qualche istante in più, quello che teneva tra le mani il barattolo con lo strano pezzo di roccia al suo interno. Cadendo e nel tentativo disperato di sorreggersi la mano del medico era finita per accendere la radio appoggiata al mobiletto li vicino. Una strana sequenza di suoni venne così riprodotta dalla radio, una melodia esotica a tratti confusa, ma di certo piacevole all’orecchio. Il caos provocato dal loro assalto si era presto risolto in un silenzio tombale accompagnato solo dal suono di quella canzone. Hohenheim ed Aria avrebbero avuto il tempo di prepararsi e nascondersi ed aiutare il padre della ragazza prima di sentire uno strano rumore provenire dalla stanza. Prima un picchiettio, poi un secondo ed un terzo. Era come se qualcuno stesse colpendo con forza un vetro e un pezzo metallico.


    Se Hohenheim si fosse avvicinato a quel rumore per vedere da cosa fosse provocato allora avrebbe trovato sicuramente ad aspettarlo una strana sorpresa. Da sotto uno dei mobili della stanza il barattolo era improvvisamente apparso rotolando come se spinto da una forza invisibile, al suo interno qualcosa

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    si stava dimenando con forza per cercare di uscire. Il vetro era spesso, ma non avrebbe retto ancora per molto ala potenza della presenza aliena al suo interno. Guardando da più vicino Hoheheim si sarebbe accorto che il sasso contenuto si era animato prendendo le sembianze di un grosso e viscido verme nero che ora stava cercando in tutti i modi di sfondare il barattolo per uscire e scappare, forse. La bestia si dimenava quasi fosse completamente impazzita mentre famelicamente puntava ad Hohenheim senza badare minimamente ad Aria o suo padre. La bestia avrebbe colpito il vetro diverse volte cominciando a incrinarlo. Se nessuno si fosse inventato qualcosa la bestia sarebbe uscita di colpo lanciandosi con ferocia verso il chunin della sabbia che si sarebbe ritrovato costretto a difendersi dalle fauci del vermone [Morso del Verme][Potenza: 10 / Velocità: Gialla][Status: Sanguinamento (Leggero)].


    Uccidere quella bestia non era l’unico modo per fermarla dalla sua fame insaziabile, ma capire come spettava ad Hohenheim. Ad ogni modo la bestia non era certo così potente da poterlo impensierire e prima o poi sarebbe perita sotto i colpi del chunin. L’escamotage creato dal genio della sabbia avrebbe permesso ai tre di riprendere fiato e capire il da farsi. Aria sembrava non essersi nemmeno accorta di quello che era successo subito dopo il loro assalto dedicandosi completamente a suo padre. L’uomo per quanto scosso e stanco da chissà quali soprusi sembrava stare bene -Padre.. padre mio.. cosa ti hanno fatto?!..- -..oh Aria.. Aria figlia mia.. sei viva.. sei viva!!!- i due si persero in un lungo abbraccio mentre grosse lacrime di gioia rigavano i loro volti. Il chunin sarebbe stato costretto ad aspettare qualche minuto prima di poterli interrompere -Ma come hai fatto Aria?!.. ti ho vista scomparire nel nulla e poi e poi.. oh ma che importa tu sei viva e qui con me..- -E’ stato il Signore dei Vermi a salvarmi.. lui ed i suoi vermi.. mi hanno portato in superficie attraverso il terreno e la dura roccia..- -..oh figlia mia ma allora sei riuscita a scappare.. ma perché?!.. perché sei tornata qui sotto?!..- -Io non potevo abbandonarvi padre!.. dovevo fare qualcosa per aiutare tutti voi.. la mamma.. mio fratello e tutti i nostri amici.. in superficie ho avuto la fortuna di trovare questo nobile guerriero.. si chiama nobile Hohenheim ed ha promesso di aiutarci a salvare la nostra gente..- l’uomo a fatica si sarebbe alzato dalla sedia dove si era seduto per riposare prima di esibirsi in un profondo inchino carico di stima e rispetto -Nobile Hohenheim.. il mio nome è Terra.. non saprò mai come ringraziarti abbastanza per quello che ahi fatto per mia figlia!..- l’uomo quindi si sarebbe rialzato ascoltando ciò che il ninja aveva da chiedere. Di sicuro il chunin aveva trovato una fonte di informazione estremamente ricca.


    -Posso camminare nobile Hohenheim ti ringrazio!..- l’uomo si stava riprendendo abbastanza velocemente nonostante tutto -..la mia gente è tenuta prigioniera in una zona diversa da questa.. so come raggiungerla..- l’uomo sembrava preoccupato mentre parlava, sembrava che qualcosa di più pressante lo infastidissi -Ascolta nobile guerriero.. la mia gente è stata ingannata e costretta a raggiungere queste terre per un motivo ben preciso.. li ho sentiti parlare mentre mi portavano qui.. questa gente diceva che oggi avrebbero riportato in vita l’unico e solo dio del deserto.. lo stesso che anche la mia gente venera.. Prathivi Mata!.. per noi è solo una leggenda una storia antica tramandata di generazione in generazione.. ma così non sembra.. ogni leggenda ha un fondo di verità e questa lo è forse molto più di altre..- -Cosa vuoi dire padre?!!- l’uomo avrebbe mandato giù la saliva prima di proseguire nel suo racconto -Prathivi Mata.. lui esiste.. io.. io l’ho visto con i miei stessi occhi..- una pausa avrebbe gettato la stanza nel più completo silenzio -Nemmeno io volevo crederci quando l’ho visto eppure.. lui esiste ed è qui.. vicino a noi.. questa gente vuole riportarlo in vita usando un qualche strano rituale e per farlo ha bisogno di sangue.. moltissimo sangue!..- l’uomo era impallidito -Ho visto i corpi delle persone imprigionate qui sotto essere svuotati in un istante.. mummificati e privati di qualsiasi linfa vitale tramite a degli abomini.. dei grossi vermi neri.. loro hanno bisogno di sangue da quel che sono riuscito a scoprire.. di moltissimo sangue!.. dicevano che avrebbero risvegliato il dio proprio oggi.. ma non so come!..- alla domanda sui tombini poi Terra avrebbe assunto un’espressione pensierosa -I tombini dici.. si li ho visti.. ma non sono quello che pensi tu.. questo posto è molto più grande di quanto si possa pensare.. i tombini di cui parlavano prima sono in realtà delle botole costruite sopra la volta della zona che loro chiamano Central Dogma.. è li che viene tenuto Prathivi Mata o almeno credo.. non so a cosa servono ma esistono.. li ho visti per certo!..- l’uomo quindi si sarebbe alzato vestendosi e seguendo le indicazioni di Hohenheim prima di continuare a parlare -Ascoltami nobile guerriero.. qualsiasi cosa voglia fare questa gente hanno già cominciato a farla.. mi hanno portato qui perché dicevano che io era diverso dagli altri ma non so perché.. hanno detto che gli Uwaki sono gli unici a poter bloccare il processo di rinascita del dio.. ma io non so cosa volessero dire..- sembrava dispiaciuto -Io non sono un abile guerriero.. non credo di poter fare qualcosa per fermarli.. ed è per questo che ti chiedo.. ferma questi folli e lascia che il mio popolo ritrovi la libertà perduta!!!..- -Ti prego nobile Hohenheim salvaci.. il popolo dei Nomazzu ti implora!..- i due lo stavano fissando quasi fosse la loro unica speranza.


    Risposto o meno alla richiesta Terra ed Aria si sarebbero preparati ad andare a salvare la loro famiglia -Padre.. dobbiamo andare!..- -Si Aria.. dobbiamo sbrigarci.. nobile Hohenheim.. io ed Aria ci dirigeremo alle prigioni.. so per certo che la maggior parte delle persone che dirige questo luogo si sia spostata al Central Dogma.. è l’unica nostra possibilità di riuscire a liberare il nostro popolo!..- l’uomo era pronto ad entrare in azione mentre recuperava i pugnali lanciati dal sunese durante la sua irruzione -Spero non ti dispiacerà se li prendo in prestito..- avrebbe detto mentre li faceva roteare abilmente tra le mani -..qualsiasi cosa vogliano fare.. la faranno nella sala del Central Dogma.. è li che dovrai fermarli..- l’uomo si sarebbe quindi preparato a partire mentre osservava la situazione fuori dalla stanza -..ripagherò il mio debito nobile Hohenheim.. quando questa storia sarà finita.. tutto il popolo dei Nomazzu si sdebiterà con te per il tuo coraggio!.. Aria.. andiamo..- l’uomo si sarebbe quindi mosso verso l’esterno mentre Aria di avvicinava al ninja bambino lasciandogli un dolce bacio sulla guancia destra -..ti prego.. fa attenzione..- prima di allontanarsi con il padre lungo i corridoi di quel luogo carico di sofferenza e malvagità. Al sunese non restava che dirigersi verso il Central Dogma carico di una responsabilità forse insostenibile anche per un genio come lui [Continua a Central Dogma].





    [Ryoshi e Haruki]


    La Canzone del Deserto aveva finalmente deciso di mostrarsi al gruppo di ninja Sunesi. Il duo composto da Ryoshi ed Haruki erano caduti in un imboscata ben architettata che sembrava più mirare a colpire Shinari che loro stessi. Si erano mossi per l’accampamento senza problemi, ma perché solo ora la Canzone si era mostrata a loro? L’unica persona che aveva cercato di spiegare loro quel che stava succedendo era morta uccisa dai due che ora volevano ucciderli.


    -Gggh.. male..detti..- il Capitano Shinari sembrava in difficoltà mentre i fili attorno al suo collo la stritolavano a morte. Fortunatamente Ryoshi e Haruki a differenza di Kon agirono subito risolvendo brillantemente la situazione, o quasi. La selva di proiettili unita alle cartabomba dei due ninja di Suna spiazzò completamente l’agente della Canzone che si ritrovò costretto a lasciare la presa sulla donna preparando una rapida difesa. Il ragazzo aveva composto rapidamente dei sigilli per frapporre tra la lui e la selva di bombe e proiettili un muro di vento piuttosto solido. Qualcuno lo stava trattenendo a terra manipolando la sabbia, il che lo avrebbe costretto a subire in pieno l’attacco [Tornado Protettivo][Tecnica Avanzata][Potenza: 40]
    Tornado Protettivo
    Villaggio: Suna
    Posizioni Magiche: Drago, Topo, Cavallo, Tigre, Scimmia ( 5)
    L'utilizzatore può circondarsi, entro mezzo metro, da un tornado dalla potenza protettiva pari a 40 che lo proteggerà integralmente. Questo vortice tratterrà tutti gli oggetti in volo o scagliati, permettendo all'utilizzatore di afferrarli e sfruttarli in combattimento.
    Tipo: Ninjutsu - Fuuton
    (Livello: 4 / Consumo: Medioalto)
    [Da genin in su]
    [Ferita: 3 Leggere].


    Le bombe sarebbero esplose colpendo in parte l’uomo che nonostante la difesa rovinò a terra ferito con parte delle vesti a brandelli anche se non sconfitto. L’azione e le esplosioni non solo l’avevano costretto alla ritirata ma avevano anche liberato il capitano che ora in ginocchio cercava di riprendere fiato massaggiandosi il collo mentre Kon si avvicinava per aiutarla. I genin si stavano dimostrando superiori alle aspettative nemiche, la canzone aveva fatto male i conti se pensava di trovare ancora i due studentelli incontrati a Suna. Il Kurogane forte delle sue abilità si era trovato spiazzato quando la sabbia bloccò la sua selva di proiettili -..che arte primitiva!..- sembrava tranquillo l’adepto della Canzone, una piccolezza che gli sarebbe costata cara mentre una vera e propria valanga di sabbia lo avvolgeva completamente costringendolo ad una stretta mortale -..ma cosa?!.. ooh capisco.. che magnifica abilità!..- l’uomo sarebbe rimasto fermo mentre la sabbia lo avvolgeva e i potenti colpi di Haruki impattavano sul suo corpo risuonando però con uno strano rumore metallico. I pugni del mezzo-demone erano tanto potenti da poter fare esplodere il collo del bastardo, ma non abbastanza da sfondare la difesa eretta grazie alla sua sabbia ferrifera. Dissolta la sabbia attorno all’uomo i due avrebbero infatti trovato al suo posto una bara nera, un parallelepipedo inespugnabile che si sarebbe opposto alla sabbia del giovane Ryoshi e ai poderosi pugni dell’amministratore permettendo al Kurogane di uscire dall’esperienza illeso anche se visibilmente provato nelle energie mentre balzava all’indietro allontanandosi da Haruki di circa 5 metri -..se solo i tuoi passi si fossero incrociati con quelli dell’unico dio..- [Bara Nera][Tecnica Avanzata][Difesa Totale]
    Bara Nera
    Villaggio: Suna
    Posizioni Magiche: Una
    L'utilizzatore può circondarsi da uno spesso strato di sabbia ferrifera che lo proteggerà da qualsiasi attacco per un round. E’ considerata difesa totale, rende l’utilizzatore Affaticato. L’utilizzatore termina il round.
    Tipo: Ninjutsu
    (Livello: 4 / Consumo: Alto)
    [Da genin in su]
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    Il Kurogane era uscito indenne dall’esperienza tuttavia non sembrava in grado di continuare a combattere nell’immediato, quella tecnica doveva averlo sfiancato più del dovuto inoltre c’era un secondo particolare a vantaggio dei ninja di Suna, il suo campo magnetico era completamente scomparso sbloccando così le armi di tutti. Una luce demoniaca si accese negli occhi di Shinari quando sentì le sue lame nuovamente libere di essere estratte -..ottimo lavoro ragazzi!..- come due lampi di luce le sue katane vennero estratte mentre si rimetteva in piedi pronta a scatenare l’inferno. Anche Kon aveva estratto la sua lama preparandosi al secondo round. Ora toccava ai Sunesi attaccare per primi -..non uccideteli.. non tutti e due almeno.. voglio interrogare personalmente almeno uno di questi stronzi..- il tono di voce della donna non sembrava presagire nulla di buono. Pronti a difendersi i due ninja della Canzone del Deserto avrebbero estratto un kunai a testa, non si profilava una bella situazione per loro ora che Shinari era tornata sul campo di battaglia. La tensione era ormai palpabile quando una serie di grida squarciarono l’intero accampamento -E adesso cosa succede?!!- una moltitudine di gente si era messa ad urlare in preda al panico mentre qua e la per l’accampamento si potevano vede degli spuzzi di sabbia levarsi al cielo. Gli occhi del manipolatore di fili si illuminarono al solo sentire le grida.


    -Uhuhuh.. AHAHAH.. dunque infine!.. è giunta l’ora!!!- il suo volto estasiato sembrava quello di un demone pronto a divorare l’anima di una giovane vergine -E’ COMINCIATO!!!.. IL RITUALE E’ COMINCIATO!!!- le sue mani si erano aperte puntando al cielo mentre invocava una strana canzone o preghiera -Capitano cosa sta succedendo?!!..- -Tsk!.. non ne ho idea.. ma non mi piace affatto!..- e aveva ragione la donna dall’occhio sfregiato. Sempre più grida si stavano levando al cielo mentre gli sbuffi di sabbia all’orizzonte si avvicinavano rapidamente quasi una balena si stesse muovendo sotto di loro. Anche le urla delle persone si erano fatto sempre più vicine quando all’improvviso anche Haruki avrebbe percepito sotto di lui il terreno mancare all’improvviso [Buco Senza Fondo][Diametro: 2m][Forza e Velocità: Blu ].


    E Haruki non sarebbe stato il solo a patire quella brutta fine perché anche Kon avrebbe sentito il terreno scomparire sotto ai piedi nello stesso momento facendolo precipitare verso l’oblio se nessuno fosse intervenuto per salvarlo -OH MERDA!!! MA CHE DIAVOLO STA SUCCEDENDO!!!.. AIUTO.. CAPITANO SHINARI AIUTO!!!- -KOOON!!!-[Buco Senza Fondo][Diametro: 2m][Forza e Velocità: Blu ].


    Quello era solo l’inizio, della fine che gli aspettava.






    [Sendoh e Taiga]


    Povero Sendoh, non era Dio o la sfiga in se che lo voleva morto o altro, no. Tutto quello che gli stava succedendo era solo ed unicamente colpa della sua fottutissima mole esagerata. Il tombino che aveva accidentalmente pestato era infatti scattato solo ed unicamente perché era stato lui a calpestarlo, solo un essere straordinario poteva attivare quella trappola e Sendoh dal punto di vista della massa corporea era senza alcun dubbio un essere straordinario. Utilizzare la scusa dello zaino e del cibo fu la migliore delle soluzioni. Non che minacciare quelle persone fosse necessario per avere il loro aiuto, ma la promessa aveva di sicuro accesso in loro una grinta che mai avrebbero dimostrato altrimenti. Utilizzando quante più corde possibili il gigante era stato saldamente legato ed imbragato mentre la sabbia lentamente continuava a tirarlo verso il basso. Non era colpa sua, nemmeno un ninja capace di camminare sulle pareti sarebbe riuscito ad uscire di li, quel buco era stato specificatamente creato per far cadere tutto quello che ci cadeva dentro verso il basso, un particolare che sicuramente avrebbe colto la mente di Sendoh che da così vicino poteva ora vedere che la natura non aveva di certo creato quel buco.


    Taiga avrebbe trovato il consenso e l’aiuto degli sfollati. I Nomazzu o almeno così li avrebbe sentiti chiamare tra di loro quelle genti erano un popolo socievole e dedito ad aiutare il prossimo. Riunita una moltitudine di bambini e donne tutti si sarebbero messi a tirare con forza per estrarre il gigante dal buco. Sembrava tutto stesse proseguendo per il meglio quando Sendoh avrebbe perso senza alcuna possibilità di salvezza la presa. Il giovanotto sarebbe così caduto inesorabilmente verso il basso scivolando assieme alla sabbia per almeno una trentina di metri prima di sentire le corde tornare nuovamente in tensione bloccandolo a testa in giù. Era salvo, a quel punto tirarlo su sarebbe stato un gioco da ragazzi, ma dove era finito mentre precipitava verso gli inferi della terra? [Continua a Central Dogma].





    [...]





    Taiga alla fine, insieme ad almeno una trentina di persone sarebbe riuscita a tirare fuori Sendoh da quel pozzo, ma che aveva visto il ragazzo mentre stava a penzoloni li sotto? Due avrebbero avuto modo di riposarsi e riprendere fiato mentre i bambini e le donne che li avevano aiutati si avvicinavano per vedere come stavano. Erano gentili con loro e la promessa del cibo non sembrò interessarli più di tanto, tranne i bambini, quelli si che si gettarono sullo zaino come delle bestie fameliche. Sendoh aveva senza alcun dubbio visto qualcosa di strano li sotto ed ora non gli restava che decidere come muoversi, di sicuro tutto ciò non era normale.


    I due erano giunti fin li per aiutare quella povera gente ma chi si poteva aspettare che le cose in realtà fossero così diverse. Ora sulla testa del gigante e della giovane studentessa gravava una responsabilità forse insostenibile e che di sicuro avrebbe deciso la vita o la morte di tutta quella gente. Qualcosa di brutto stava per succedere ed entrambi avevano davvero pochissimo tempo per decidere cosa fare mentre tutto attorno cominciavano a sentire una moltitudine di grida e urla e diversi sbuffi di sabbia si levavano al cielo indicando il punto dove moltissime altre trappole venivano attivare. Al Canzone del Deserto aveva attuato il suo piano attivando un numero di trappole impossibile da gestire, di li a pochi minuti moltissime persone , donne e bambini sarebbero morte cadendo in quei buchi. Che potevano fare due studenti in una situazione del genere, come potevano salvare quella gente inconsapevole del destino che li attendeva?






    [Central Dogma]


    Il Central Dogma era forse una delle più vaste e gigantesche aree sotterranee dell’intero continente ninja. Alto almeno un centinaio di metri si sviluppava in una immensa cupola che ad occhio e croce doveva essere grande quanto meta del villaggio di Suna. Quello spazio così immenso sottoterra poteva essere utilizzato senza alcun problema per volare. Tutto era stato scavato nella dura roccia, una gigantesca grotta che tuttavia aveva gran poco di naturale. Le pareti erano infatti lisce quasi fossero state divorate da qualcosa o qualcuno o forse meglio dire addentate. L’area era così grande che chi aveva occupato quel luogo aveva costruito lungo le sue pareti una serie di costruzione sospese fatte di lamiere, legno e altri materiali di scarto. Non si poteva certo dire che fosse un bel vedere ma di fatto li dentro era nato un piccolo villaggio. Si potevano vedere luci accese un po’ ovunque ad illuminare la zona anche se non vi erano focolari, tutto era illuminato a luce elettrica.


    Nonostante lo spazio li sotto fosse enorme qualcosa impediva al suo centro di costruire delle abitazioni anche se diverse impalcature erano state costruite attorno ad una gigantesca struttura rocciosa di colore nettamente diverso rispetto a tutta la roccia circostante. Era difficile identificarne l’aspetto date le dimensioni anche se la strana roccia sembrava aggrovigliarsi su se stessa in una moltitudine di spirali disegnando di fatto quella che ad una prima occhiata Hoshikuzu Chikuma avrebbe definito come -WOOOW LA CACCA PIU’ GIGANTE DEL MONDO!!!- ovviamente una sua interpretazione personale. Moltissime persone si stavano muovendo lungo le varie passerelle tra una baracca e l’altra dirigendosi verso quella che sembrava essere l’unica piazza dell’intero complesso. Un gigantesco palco era stato allestito mentre molti uomini e donne si ammassavano davanti ad esso poggiando le ginocchia a terra in segno di preghiera. Alle spalle del palco il gigantesco ammasso di roccia nera imperava stagliandosi verso il soffitto, era necessario alzare la testa fino a puntare gli occhi al celo per vederlo completamente dal basso verso l’alto. Diverse persone si muovevano lungo il palco mentre preparavano un microfono e controllavano che tutto fosse pronto per quello che sarebbe successo di li a poco. Hohenheim e Sendoh avrebbero visto tutto questo anche se da prospettive completamente diverse. Mentre il chunin della sabbia si sarebbe mescolato tra la folla con un abile camuffamento o tramite altre sue speciali tecniche il gigante sarebbe rimasto appeso a testa in giù senza destare apparenti sospetti. Tutti erano concentrati e pronti a seguire ciò che stava per cominciare sul palco. Quando tutti finalmente furono in ginocchio un uomo scortato da quattro guerrieri sarebbe apparso sul palco posizionandosi al suo centro. In ogni caso Hohe non sarebbe riuscito ad avvicinarsi a più di una ventina di metri dal palco, non senza essere scoperto. Ora il silenzio più totale era sceso sull’intero monastero sotterraneo.

    Danzo-Shimura-Gallery



    -..la canzone del deserto risuona tra le dune si sabbia.. e tra le dune il suo suono ci riporterà a casa strisciando.. come l’unico vero dio..-



    L’uomo senza occhio avrebbe atteso che tutti I fedeli rispondessero con la stessa frase prima di continuare a parlare con fare profetico, era dunque quell oil capo della Canzone del Deserto -Fedeli!!!.. Fratelli e Sorelle della Canzone del Deserto.. dopo tanti anni.. è finalmente giunto il momento che tutti noi aspettavamo.. oggi.. il solo ed unico dio.. PRATHIVI MATA.. tornerà a vivere!!!- un urlo di gioia si levò al cielo subito sedato dalle mani dell’uomo bendato -Io Imuz.. vi ho portato fino a qui.. voi mi avete dato la vostra fiducia.. il vostro sangue.. e le vostre vite.. ed io.. farò in modo che tutto questo non sarà stato vano!!!- l’uomo aveva preso da sotto la tunica due comuni rotoli ninja alzandoli al cielo -..gli infedeli di Suna li avevano nascosti.. avevano nascosto le chiavi necessarie ad evocare l’unico e solo Dio del deserto.. ma non sono riusciti a fermarci.. NESSUNO PUO’ FERMARCI!!!- i rotoli erano tornati sotto le vesti dell’uomo mentre questo usava ancora una volta le mani per calmare i fedeli -..ora.. manca solo un ultimo passo al compimento del nostro destino.. un ultimo sforzo per dare nuova vita a PRATHIVI MATA!!!.. la Canzone risuonerà ancora una volta nel deserto e i figli del Dio si sacrificheranno per riportarlo in vita.. sopra di noi un intero popolo è pronto a sacrificarsi per il Dio del Deserto!.. il loro sacrificio e la purezza delle loro anime verrà ricompensata con la sua rinascita.. pregate fratelli e sorelle.. perché oggi.. inizia una nuova era!!! - i fedeli eccitati come delle faine avevano alzato le mani verso la roccia nera dietro al bendato quasi per toccarla.


    -Tra poco il rituale avrà luogo.. tutti voi sapete quale sarà il vostro compito!.. mi aspetto il massimo da ogni uno di voi.. ora andate.. e portate a compimento il volere di PRATHIVI MATA!!!- detto ciò l’uomo si sarebbe allontanato dal palco mentre tutti si rialzavano per dirigersi verso ogni direzione. In mezzo alla folla Hohenheim e Sendoh avrebbero visto Imuz scortato da quattro guardie salire lungo delle scale che sembravano portare ad una zona rialzata a circa una cinquantina di metri su una delle pareti. La stanza sembrava quasi un centro comando, solo ora che guardavano in quella direzione i ninja si sarebbero accordi che ovunque in quel posto erano state posizionate casse e altoparlanti. Imuz sarebbe entrato nella stanza con due guardie mentre le altre si posizionavano di fronte all’unica entrata della sala, impossibile dire cosa vi fosse al suo interno anche se la sorveglianza forse dimostrava la sua importanza.


    La folla si sarebbe dispersa rapidamente, Sendoh sarebbe stato tirato su da Taiga e Hohe si sarebbe ritrovato solo in mezzo a non meno di due o trecento membri della Canzone del Deserto. Esplorando quel luogo rapidamente si sarebbe accorto che tutti stavano seguendo principalmente tre direzioni, alcuni puntavano verso una galleria dove alcune insegne dichiaravano “Sala Macchine / Dormitori / Prigioni” una seconda portava verso la direzione da cui era appena arrivato e una terza puntava direttamente verso la stessa direzione presa dal capo di quella setta di fanatici. Muoversi senza destare sospetti sarebbe stato estremamente difficile inoltre il più piccolo passo falso poteva far cadere la sua copertura costringendolo a combattere contro un intero esercito. Il campo chakriko che bloccava le percezioni del chunin era ancora attivo e anche se Hohenheim non poteva percepire la forza dei presenti poteva ben immaginare che tra di essi vi fosse qualche fenomeno del combattimento.


    In ogni caso poco dopo essersi mosso il chunin avrebbe sentito una serie di rumori metallici scattare dal soffitto mentre delle lunghissime colonne di sabbia cominciavano a formarsi cadendo da quelli che sembravano dei buchi sul soffitto. L’intera volta del Central Dogma era stata scavata come uno scolapasta, solo dopo qualche minuto il chunin avrebbe realizzato esattamente dove quel luogo fosse stato costruito. Da uno dei buchi il grido disperato di un uomo sarebbe emerso mentre cadeva da più di un centinai di metri schiantandosi inesorabilmente contro la roccia nera sottostante esplodendo come un hamburger di manzo cotto con il Tnt. Dopo di lui molti altri sarebbero discesi come una macabra pioggia umana. Donne, vecchi e anche bambini. Sarebbero caduti nelle fasi iniziali poi nessun altro. Il rituale era iniziato a quando pareva, o quelle erano solo le fasi iniziali dell’inizio di un inferno che presto avrebbe divorato l’intero continente ninja?


    OT/ Entriamo nella fase finale della quest.. quella polposa!.. vi anticipo che da qui in poi la quest sarà a tempo.. mi spiego meglio.. qualsiasi saranno i risvolti non andrà oltre il 15° Post. Se finisce positivamente potrebbe terminare anche prima in caso contrario al post n. 15 si chiude tutto e si tirano le somme delle vostre azioni. Eventuali inter-post non verranno conteggiati ovviamente.
     
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    Covo della Canzone del Deserto- Anauroch


    Hohenheim ed Aria si mossero rapidamente, ed altrettanto rapidamente i tre medici caddero sotto i loro colpi. Sfortunatamente, uno di loro riuscì ad attivare la radio, ed una musica esotica venne riprodotta nella stanza. Nonostante questo, Hohenheim dubitava che suoni della colluttazione fossero arrivati all'altro capo del dispositivo. Tuttavia non poteva escluderlo e questo semplicemente aumentava l'urgenza che li spingeva. Prima che la sua attenzione si potesse rivolgere all'uomo che avevano appena salvato, un suono metallico alle suo spalle lo fece voltare. Aspettandosi un attacco, la sua mano destra del chunin si era già infilata nella sacca porta argilla e ne aveva inghiottiva un po' nella rispettiva bocca. Tuttavia, l'essere che aveva prodotto il suono non era nulla che Hohenheim potesse aspettarsi:Ma che diavolo...Il vermone nero nel barattolo non era grandissimo, ma energico. Con un paio di colpi spezzò la sua prigione di vetro e si fiondò verso il chunin della Sabbia. Con un movimento repentino della mano sinistra, Hohenheim lo afferrò al volo con una presa salda lungo il corpo nero ed affusolato. Mentre le fauci della creatura sbattevano assatanate cercando di morderlo, il chunin plasmò una piccola quantità di argilla affinché bloccasse il corpo del verme ed, in particolar modo, le sue fauci aguzze.

    Risolta quella prima faccenda, Hohenheim osservò la scena della riconciliazione di padre e figlio, rimanendo leggermente in disparte, per quando possibile ed a discapito della fretta che lo spingeva. L'uomo raccontò tutto quello che sapeva come un fiume in piena, quasi come se la gioia di aver rivisto la figlia e di non esser morto su quel tavolo operatorio gli avesse sciolto la lingue. Ed a ben vedere. Ignorando i complimenti che li venivano rivolti, il chunin disse:Cosa significa che lo hai visto? Spiegati meglio! Che aspetto ha? Al di là di quella rivelazione scioccante, molte della altre informazioni che l'uomo rivelò erano già cosa nota o, in qualche modo, intuita da Hohenheim. La cosa che non era ancora chiara era come gli Uwaki potessero essere un ostacolo al processo di rinascita di Prithiva Mata. Sfortunatamente l'uomo non ne era a conoscenza...Sicuramente era qualcosa legata al loro sangue, ma cosa?Sai dirmi invece cosa fa il morso di questa creatura?Chiese infine Hohenheim mostrando il veme che aveva intrappolato nell'argilla.

    Indipendentemente dalla risposta, una nuovo piano si era delineato sotto il suggerimento del padre di Aria. Lui e la figlia si sarebbero diretti alle prigioni per liberare la restante parte del loro popolo. Lui invece sarebbe andato al cuore della faccenda, verso il central dogma. Nonostante il chunin non volesse allontanare Aria da lui, la sua mente calcolatrice gli diceva che quella era la cosa migliore da fare: dividendosi avrebbero potuto ottenere, allo stesso tempo, i due obiettivi che li avevano spinti fin dentro il cuore della terra....pure tu... disse il chunin ad Aria prima di voltarsi ed iniziare a correre verso il percorso che lo avrebbe portato al central dogma.

    [...]


    L'uomo che entrò il Central Dogma mescolato alla folla dei membri della canzone non era Hohenheim. Trasformatosi
    Tecnica della Trasformazione - Henge no Jutsu
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Capra
    L'utilizzatore può cambiare il proprio aspetto. Le dimensioni possono essere maggiorata o diminuita al massimo del 50% rispetto le proprie dimensioni reali. La trasformazione permette di assumere le caratteristiche tecniche dell'oggetto in cui trasformati oppure ottenere armi naturali se possedute dall'animale trasformato. Le potenzialità devono essere parigrado l'utilizzatore, non è possibile ottenere una protezione fisica e non è possibile ottenere capacità di movimento non possedute dallo shinobi. È possibile applicare questa tecnica anche in combinazione con un altro shinobi, unendo i due in uno stesso aspetto fittizio. Solamente uno dei due shinobi avrà il controllo delle nuove sembianze ma entrambi dovranno pagare il costo di attivazione. Subire un danno pari o superiore a leggera causerà lo scioglimento della tecnica.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Livello: 6 / Consumo:Basso )
    in uno dei tre dottori che voleva fare esperimenti sul padre di Aria, quello che aveva risposto al telefono, il chunin della Sabbia avrebbe avanzato tra le persone fino a portarsi il più vicino possibile al palco che era stato eretto nei pressi di un enorme sperone di roccia che spuntava dal terreno. Più che uno spuntone, si trattava di un'immensa colonna di pietra che saliva fino alla sommità della cupola del Central Dogma. Lo spazio era talmente grande da poter contenere svariate abitazioni per le centinaia di membri della canzone che erano lì riuniti. Le abitazioni sembravano quasi appese alla superficie della cupola, mostrando una notevole ingegnosità dei costruttori. Ben presto però, l'attenzione del chunin venne catturata dalla persona che salì sul palco. Tutti intorno a lui stavano guardando la figura di quello che sembrava un sacerdote, per quanto il volto fosse ricoperto di cicatrici e bende. Il discorso che Imuz - quindi era lui il bastardo che aveva architettato tutta quella faccenda! - fece alla folla era carico del fervore di un fanatico religioso, cosa che stava letteralmente disgustando il ragazzo di Suna. Ma poi il monaco disse qualcosa che gli fece dimenticare tutto il resto: due rotoli per la rinascita del Dio erano stati rubati da Suna!Avevamo noi quei due rotoli e ci sono stati sottratti senza che ce ne rendessimo conto? Ma come è possibile...?! Nonostante la notizia lo avesse sconvolto, almeno adesso il chunin sapeva cosa fare. Se i rotoli servivano come parte indispensabile del processo di rinascita, gli sarebbe bastato rubarli o al più distruggerli. Quello sarebbe stato il suo piano!

    Una volta che l'orazione di Imuz fu conclusa, tutti i membri della calzone vennero mandati ai rispettivi compiti. Sebbene il non sapere cosa stesse succedendo creasse un senso di fastidio in Hohenheim, lui si mosse insieme al gruppo nella stessa direzione in cui aveva visto Imuz venir scortato da 4 guardie. Hohenheim si mescolò alla folla fino ad arrivare quasi ai piedi della scala e poi si tirò in disparte cercando un angolo buio dove fare quello che doveva fare! Assicurandosi di non essere visto, Hohenheim avrebbe realizzato rapidamente 3 creazioni allo stesso tempo: la prima sarebbe stato un manichino dalla forma umanoide. il chunin lo avrebbe mantenuto nel suo stato grezzo, perchè non sarebbe stato necessario rifinirlo. Usando la tecnica della percezione falsata immediatamente la bambola di argilla avrebbe assunto le sembianze di un altro dei tre medici che Hohenheim aveva visto nella sala operatoria. Tuttavia l'illusione che aveva imbastito intorno alla bambola avrebbe aggiunto degli elementi chiave per la sua strategia. L'uomo sarebbe apparso coperto da abrasioni e tagli dai quali scorrevano piccoli fiotti di sangue, mentre il petto si alzava e abbassava per simulare il respiro di una persona stremata. Le altre due creazioni invece sarebbero stati delle copie delle larve che il chunin aveva visto in precedenza.

    Mentre il clone del medico avrebbe percorso la scalinata correndo le scale, le due creazioni avrebbero fatto lo stesso percorso all'interno della roccia e sotto la scala. Se anche le larve fossero state percepite, con ogni probabilità sarebbero state scambiate per i vermoni che la Canzone allevava. Questo almeno avrebbe rallentato le loro reazioni. Ma il centro chiave della strategia era chiaramente la copia del dottore. Affannato e ferito, il clone si sarebbe mosso fino a 3/4 della scalinata per poi stramazzare a terra senza muoversi. Il petto che si alzava e abbassava avrebbe confermato che ancora era in vita e quindi c'era una buona possibilità che le guardie lo avrebbero portato all'interno della stanza: del resto per Imuz era estremamente importante quello che i dottori stavano facendo e, quindi, vederne uno in quello stato avrebbe innescato due possibili reazioni: portare il dottore da Imuz o Imuz dal dottore. Nel frattempo le due creazioni di argilla si sarebbero mosse sotto la crosta di roccia fino a portarsi sotto i sostegni che reggevano la piattaforma dove era stata costruita la sala.

    Se il clone fosse stato portato all'interno della stanza, oppure Imuz si fosse avvicinato al clone, oppure se le guardie avessero scoperto l'inganno del chunin, tutti e tre i costrutti sarebbero esplosi. Il colone, con la chiara intenzione di ferire quanto più possibile Imuz e le guardie, le larve con lo scopo di distruggere la piattaforma che reggeva la sala controllo: una caduta da 50 metri di altezza avrebbe fatto il resto alle macchine ed alle persone presenti all'interno. L'esplosione avrebbe causato non poco trambusto e ben presto anche la notizia dell'evasione del popolo di Aria avrebbe portato il caos in quel luogo. Preparandosi a quello che sarebbe potuto accadere, Hohenheim si immerse

    Arte della Terra [2]
    Arte: L'utilizzatore può affondare nel terreno come se quest'ultimo fosse liquido. Lo spostamento tramite slot azione è pari allo spostamento dato dallo slot gratuito. L'utilizzatore può percepire con Percezione ridotta di 3. Il punto in cui il ninja è 'sepolto' è visibile un piccolo smottamento. L'utilizzatore può trattenere il fiato per 2 round. Immergersi richiede 1 Slot Azione/Tecnica.
    (Mantenimento: Medio)
    nella roccia della cupola, controllando di tanto in tanto cosa stesse succedendo affacciandosi in maniera discreta.


    Consumi di questo turno:
    Trasformazione: 10
    Tecnica dell'immagine falsata: 20
    2 slot azione di movimento per 12 unità(circa)= 3 Bassi x 2 = 60
    Detonazione = 30
    Arte della Terra = 30
    Totale=150

    ----------

    Chakra: 648.5/1000
    Fuso con il Kiseki
    3 Kunai utilizzati
    Riserva del respiratore esaurita
    1 Tonico di Recupero Medio Utilizzato
    3 Sigilli della Psiche Tracciati


    Percezione Falsata - Kokohi no Jutsu
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Serpente, Tigre, Drago, Cavallo, Cinghiale (5)
    L'illusione si attiva senza medium: l'utilizzatore modificherà l'aspetto esteriore di un oggetto, senza cambiare la dimensione. La vittima non vedrà l'aspetto reale dell'oggetto ma l'inganno dell'utilizzatore, subendo l'illusione osservandolo. L'illusione è permanente finché non rilasciata. E' possibile aggiungere degli automazioni e piccole azioni ripetitive. Il consumo è pari a Basso ogni 10 d'efficacia.

    Tipo: Genjutsu - Kanchi
    (Livello: 5 / Consumo: Variabile )
    [Effiacia Massima: 20 per grado]

    [Da studente in su]
     
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49 replies since 11/3/2016, 22:40   1143 views
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