Falce dei Kaguya
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Grandi Preparativi
Oda
Quando la mente dello shinobi continuò ad indagare dentro quella di Kyuzo, trovò delle informazioni di certo interessanti, anche se alcune forse non completamente utili.
Non conosco il volto del nostro capo, ma so che un suo cugino, Bishi Akimichi, è quello che si occupa di gestire l'Albergo dove stanno di base alcuni nostri alleati all'esterno del villaggio, quando sono qui a Konoha.
Il secondo in comando è Kaito-sama, che ha dei contatti nel Villaggio della Foglia, contatti che ci aiutano spesso nel commercio e smercio di ogni nostro prodotto.
Sotto Kaito-sama ci sono dei sottotenenti, fra cui lei, Kiji-sama, e Bishi Akimichi, per l'appunto. Compresi loro ce ne saranno, forse una mezza dozzina in totale, ma non ci sono degli elementi di spicco più famosi di altri.
Le nostre basi a Konoha sono i diversi punti di spedizione e smistamento dell'Aralia Distribuzioni. Per ogni sede ufficiale, c'è almeno un luogo nascosto nelle vicinanze, o sotto l'ufficio, o nell'ufficio stesso, dove qualcuna delle nostre attività viene realmente gestita, seppur non entra mai niente di illegale, in alte quantità, dentro il villaggio, ma lì vengono gestiti nomi e denaro.
Non so i nomi delle altre associazioni criminali, so che per lo smercio delle droghe abbiamo dei collaboratori ad Ame che si fanno chiamare Fiori, non so se è un'associazione o cos'altro, poi abbiamo contatti con piccole bande in tutto il Paese del Fuoco, quelle che hanno abbandonato il Loto, o che non sono state distrutte da altre forze a me ignote.
Non conosco Yamanaka nell'Edera. So di almeno due o tre Akimichi, considerando anche il capo, so di Kaito-sama che dice di essere figlio di un membro di un altro clan, ma non ricordo quale, poi ci sono altri ninja forse alcuni Inuzuka e qualche altro, ma nessun Yamanaka, che io sappia.
Queste furono le risposte che il Saitama riuscì ad ottenere dal criminale che aveva sconfitto con la furbizia delle sue azioni ed almeno di ulteriori domande, ben poco altro avrebbe ottenuto, prima di togliergli la vita e parlare con il clone del fratello, per poi lasciarlo e dirigersi dal vero Sho.
Sho
Il Jinchuuriki del Cinque Code, dal canto suo, avrebbe avuto vita facile, grazie anche alla collaborazione con la propria evocazione: non sarebbe stato difficile abbattere le due guardie che lo credevano il vero Toma, sia quello che gli aveva chiesto di andare a combattere, subito sgozzata da un secco movimento del Saitama, che poi pensò bene d'impalare con una lancia elettrica il secondo guardiano.
Gli altri che c'erano, poi, non ebbero nemmeno tempo di capire che quello non era il vero Toma, poiché troppo sbalorditi nel vedere il loro nemico prendere l'aspetto di un gigantesco cavallo alato, che pensò bene di eliminarli tutti con dei secchi colpi di zoccoli.
Non sarebbero rimasti nemici da affrontare, considerando che gli ultimi due li avrebbe eliminati Oda una volta raggiunto il fratello.
Così i due Saitama sarebbero rimasti soli con le informazioni ottenute da Oda sull'arrivo prossimo venturo di un nemico ben più rilevanti, almeno a ciò che gli era stato detto, di tutti quelli fin lì incontrati e senza dimenticarsi i containers pieni di potenziali schiavi.
Stava a loro organizzarsi sul da farsi.
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