I Semi della Rinascita

Sfortunatamente per i due giovani ninja, la parte più difficile del loro compito stava ancora per incominciare. Infatti, i due avrebbero presto compreso perché quei vegetali erano stati chiamati "Cactus del Tormento Rosso". Aoi, scioccamente, si era fatto addirittura pungere dalle spine che ricoprivano il fusto delle piante, mentre Fumihiko era stato più prudente. Questo tuttavia non gli aveva impedito di inalarne una grande quantità, mentre si era prodigato per recuperare i semi. Poco dopo la loro partenza gli effetti di quella sostanza avrebbero iniziato a farsi sentire. Per prima cosa avrebbero avvertito un forte prurito diffuso a tutto il corpo, poi avrebbero iniziato a sudare copiosamente. In aggiunta a quei primi sintomi, il loro corpo sarebbe stato scosso da forti brividi e sarebbe anche comparso un eritema rossastro su braccia, torace e volto. Benché tutto ciò potesse sembrare sufficientemente fastidioso, il vero effetto del veleno consistenza nella sua capacità di generare allucinazioni nei malcapitati che ne veniva infettati. Aoi e Fumihiko avrebbero visto comparire due orride creature a circa 6 metri di distanza da ognuno di loro. I mostri partoriti dalla loro mente erano indistinguibili da un qualsiasi nemico reale e sembravano non avere buone intenzione. Ringhiavano, emettevano minacciosi grugniti e sbattevano a terra le lance che stringevano nelle mani, sbarrando il loro passaggio. L'unica soluzione sarebbe stata la lotta. Per quanto avrebbero certato di sfuggire o trovare un'altra strada, gli studenti si sarebbero trovati difronte una coppia di creature identiche pronte a farli a brandelli. Non avrebbero lasciato quel luogo da vivi se avessero continuato a fuggire.

Campo Base - Haruki

Non credi di aver esagerato? Ad Haruki pareva impossibile, ma sembrava che la creatura fosse veramente preoccupata per i due studenti. Da quando ti importa di noi umani, Demone? Il Rokubi sbuffò stizzito. La tua ignoranza ti impedisce di comprendere la realtà. A differenza tua, noi siamo in grado di provare empatia. Noi non gioiamo nel vedere la sofferenza altrui. Tu, invece, piccolo monaco, non sei in grado di capire nulla. Non capisci noi. Non capisci chi ti sta intorno e non capisci nemmeno te stesso. Haruki prese sul serio quelle parole, ma ogni turbamento che avrebbero potuto causare fu rapidamente scacciato dalla sua mente. Non era suo compito capire, lui doveva soltanto obbedire. Sapeva di non comprendere molte cose, ma era Dio a guidare la sua mano e i suoi pensieri. Niente gli avrebbe fatto dubitare della sua Missione. Evidentemente quello che non capisce sei tu. Io obbedisco al volere della Fiamma, niente di più, niente di meno. Questo è tutto ciò che conta. Il monaco mischiò gli ultimi ingredienti, per poi aggiungerli al becher che teneva in mano. Lo agitò, assicurandosi che si miscelassero adeguatamente. Ad ogni modo, questo dovrebbe risolvere tutti i nostri problemi. Haruki aveva seguito alla lettera le istruzioni lasciategli da Maestra Ogata, ma era la prima volta che testava sul campo uno dei suoi farmaci, quindi non poteva sapere se avrebbe ottenuto gli effetti sperati.

Mentre completava la preparazione del tonico che avrebbe salvato Aoi e Fumihiko, Haruki riprese a pensare al suo breve alterco con il Rokubi. Quasi si stupì di quanto naturale fosse diventato per lui comunicare con quell'essere. Generalmente avrebbe ignorato completamente i tentativi di conversazione di quell'abominioi, ma quella volta una genuina curiosità l'aveva spinto ad indagare sulla sua natura e quella dei suoi simili. D'altronde aveva dedicato gran parte della sua esistenza allo studio dei Bijuu e delle tecniche necessarie ad imbrigliarne i poteri: averne uno a propria disposizione rappresentava un'occasione inestimabile. Gli era stato insegnato che i nove erano una piaga da estirpare dalla faccia quella terra, ma da quando Saiken era stato sigillato nel suo corpo aveva iniziato a rivalutare alcune di quelle posizioni. Probabilmente, alcuni di quei demoni possedevano un intelletto paragonabile a quello umano. Inoltre, sembravano essere in grado di provare emozioni e non presentavano necessariamente una naturale inclinazione al male. Ovviamente, questo non cambiava assolutamente i suoi obiettivi. Quelle creature dovevano essere condannate ad un eterno esilio, cosicché nessun altro avrebbe potuto abusare del loro potere.

Annusando il liquido lattescente all'interno della provetta, Haruki non poté che sentirsi soddisfatto dei suoi progressi. Grazie agli insegnamenti di Ogata aveva facilmente imparato a creare i composti più semplici e ora riusciva perfino a produrre intrugli ben più complessi. La creazione dell'antidoto per il veleno del Cactus del Tormento Rosso era indubbiamente la prova più difficile in cui si era cimentato finora, ma Haruki aveva fiducia nelle proprie capacità. Mischiando tutti gli ingredienti che si era procurato, aveva replicato con successo la ricetta ed ora mancavano ben pochi reagenti per completarla. Aveva già trovato le bacche di verdemorte selvaggio e la corteccia di salice dell'oasi della luna rossa; ora non gli restava che aggiungerli al preparato. Il primo ingrediente andava pestato e lasciato riposare mezz'ora, mentre la corteccia doveva essere ridotta ad una fine polvere rossa. Armatosi di mortaio e pestello, prese a lavorare con precisione certosina quelle preziose sostanze. Poi prese la provetta e la mise a riscaldare alla fiamma. Doveva raggiungere gli 87,5° C o la reazione non sarebbe avvenuta, vanificando tutti i suoi sforzi. Al momento opportuno, unì il tutto, usando una sottile bacchetta di cristallo per far amalgamare il composto. Privato della vista, dovette affidarsi all'olfatto per determinare se fosse riuscito nell'intento oppure no. Fortunatamente i fumi di quella sostanza non erano tossici, quindi il monaco non avrebbe corso alcun rischio. Assicuratosi che tutto fosse andato come previsto, Haruki divise il preparato in due fiale più piccole e le sigillò in un rotolo. Mancava ancora un'ingrediente per terminare il tonico e sarebbe dovuto andare a prenderlo da solo. Pertanto, preparato tutto il necessario, si sarebbe messo in viaggio verso nord.

Sfortunatamente, gli attacchi di Aoi non avrebbero sortito alcun effetto. D'altronde, cosa si aspettava quel moccioso? Stava combattendo contro un'allucinazione, mica poteva abbatterla con dei Kunai! Anzi, la creatura sembrava essersi infuriata ancor di più dopo quel misero assalto. Picchiò più volte la lancia a terra, mentre grugniva minacciosamente e schizzi di bava sprizzavano dalla sua bocca. Quindi, avrebbe caricato il povero studente, tenendo l'arma parallelamente al terreno. Avrebbe cercato di impalarlo, trafiggendolo all'altezza della bocca dello stomaco. Indipendentemente dal fatto che quel colpo fosse andato a segno o meno, il goblin avrebbe continuato ad incalzarlo con un affondo portato di punta e diretto alla sua spalla destra. Infine, avrebbe concluso la serie tentando di squarciare il torso del povero Aoi con un fendente portato dalla sua clavicola destra, fino alla coscia opposta.

Quando l'odore di fumo gli riempì le narici, Haruki non se ne preoccupò molto. Sapeva che quella zona era popolata da banditi di bassa lega, quindi si era preparato ad un eventuale attacco. Inoltre, i fumogeni avevano decisamente poca utilità contro di lui.[Abilità]Percezione: 12Blind Warrior
Maestria: L'utilizzatore è in grado di combattere sopperendo alla mancanza della vista con gli altri sensi. Combatte come se posseduta e sempre attiva l'abilità 'Combattere alla Cieca'. Il bonus alla percezione è di +3 anzichè +6. Se acquistata, l'abilità 'Combattere alla cieca' sarà sempre attiva, ma conferirà solo la metà del bonus (+3).
[Da Genin in su]

Sensi di Ragno
Speciale: La percezione dell'ambiente dell'utilizzatore tramite gli altri sensi è aumentata. Risulta in grado di orientarsi come se posseduta la vista e di percepire gli obbiettivi entro i limiti della sua percezione ipotizzandone caratteristiche fisiche e dimensioni. Non potrà notare colori o dettagli di piccole dimensioni. Alcuni oggetti di dimensione ridotte, a discrezione del QM, non potranno essere percepiti.
[Da Genin in su]Seguire le Tracce (Base) [2]
Conoscenza: L'utilizzatore può trovare le tracce lasciate da altre persone presenti entro 3 metri per il valore di Percezione posseduta.
Investigatore [1]
Abile: L'utilizzatore è in grado di percepire facilmente rumori trascurabili e discussioni, se effettuati entro il movimento di uno slot azione. Inoltre, l'utilizzatore è in grado di ipotizzare a grandi linee il tempo trascorso dall'abbandono di un oggetto in base al suo calore.
Sfortunatamente, fu solo quando iniziò a percepire gli effetti del veleno che si rese conto che quello non era un semplice diversivo. La tossina non sembrava aver diminuito eccessivamente le sue capacità fisiche, quindi, appena le percepì, il monaco non ebbe alcuna difficoltà ad evitare le reti metalliche. Sgusciando con un rapido scattò tra due di esse, fece in modo di rimanere nascosto dalla nube, così da poterla sfruttare contro i suoi nemici. Quando percepì i due uomini avvicinarsi, estrasse i suoi tirapugni e successivamente allentò il sigillo che teneva intrappolato il Robuki, lasciando che una grossa parte del suo charka si mischiasse al suo. Quella era un'occasione perfetta per fare allenamento. Non avrebbe rischiato di ferire civili, poiché si trovavano in un luogo isolato, e non aveva motivo per trattenersi contro dei semplici banditi. Inoltre, doveva completare l'antidoto il più velocemente possibile. Era improbabile che i due studenti non fossero rimasti avvelenati dai cactus che gli aveva ordinato di raccogliere, quindi era fondamentale trovare un rimedio che avrebbe stabilizzato la loro condizione.

Sentì la rabbia e il furore crescere, ma non li alimentò. Invece di lasciarsi possedere dal demone, cercò di piegarne la forza al proprio volere, incanalando il chakra nei suoi muscoli e cercando di contenere gli effetti deleteri che aveva sulla sua mente. Ora che aveva ottenuto uno dei nove, era arrivato il momento di mettere a frutto tutti gli anni di allenamento che aveva speso per ottenere un autocontrollo mostruoso. Mentre scattava verso il primo, sollevò le braccia incrociandole difronte a se. Appena fosse stato abbastanza vicino al suo obiettivo, le avrebbe calate verso l'uomo, cercando di disegnare una X sul suo petto. Le lame sarebbero calate con forza verso la base del collo e da lì avrebbero proseguito il loro sanguinolento percorso, se l'uomo non si fosse difeso adeguatamente. L'obiettivo del monaco era chiaro, voleva recidere i vasi principali del collo, così da eliminarlo in un solo precisissimo colpo. Indipendentemente da come il bandito avrebbe reagito, Haruki avrebbe rivolto la propria attenzione al secondo uomo, spostandosi verso di lui. Alla stessa maniera del primo, avrebbe cercato di ucciderlo in un solo colpo. Sollevò entrambe le braccia e poi cercò di piantare le lame del tirapugni alla base del collo dell'uomo, una poco sopra la scapola destra e l'altra dalla parte opposto. Poi, si sarebbe allontanato di un passo, mantenendo la guardia alzata, così da poter reagire ad un'eventuale offensiva del terzo ed ultimo uomo o di uno dei sopravvissuti.

Per la prima volta da quando il combattimento era iniziato, uno degli attacchi di Aoi si rivelò efficace. Il potente pugno che aveva scagliato contro la creatura andò a segno, colpendola in pieno ventre e scaraventandola a 6 metri di distanza. Anche se aveva ottenuto un piccolo successo, lo studente non aveva molto da festeggiare. Grugnendo con rabbia, il demone si rimise in piedi con un agile balzo, preparandosi a ripagare il suo avversario per il dolore che gli aveva causato. Un rumore sordo e gutturale uscì dalla bocca di quell'orripilante essere verde, accompagnando un fiotto di puzzolente muco giallognolo. L'ondata avrebbe travolto il povero Aoi, colpendolo in pieno torace, se non avesse reagito con rapidità. Non pago di quel primo assalto, avrebbe continuato ad incalzarlo usando la lancia che teneva tra le mani. Invece di avvicinarsi e colpirlo direttamente, questa volta l'illusione avrebbe scagliato l'arma, cercando di trafiggere la coscia destra del sunese.

Il primo uomo era morto: aveva sentito il suo sangue bagnargli il volto e il suo cuore aveva cessato di battere. Al secondo non aveva inflitto una ferita che potesse stroncarlo immediatamente, ma Haruki non aveva dubbi sul fatto che la Fiamma avrebbe presto reclamato anche la sua vita. Quanto ai due uomini che erano appena apparsi, non sembravano costituire un grosso problema per il monaco. Per quanto forte, il colosso non era abbastanza veloce da raggiungerlo. Evitò il primo attacco con facilità estrema, spostandosi di un metro a destra, affinché il pugno non colpisse che l'aria. [Slot Difesa I]Riflessi: Blu+4
Consumo: 1,25 bassi (impasto basso + furia demoniaca) Il secondo assaltò, ben più subdolo del primo, rischiò di far cadere il monaco in una trappola davvero spiacevole. Fortunatamente, grazie alla lentezza dei movimenti del bandito e di quella del suo chakra e al sostegno della furia del chakra demoniaco, sarebbe riuscito ad arretrare di circa 5 m, evitando completamente quella minaccia. [Slot Difesa II]Riflessi: Blu+4
Consumo: 1,25 bassi (impasto basso + furia demoniaca) Il terzo uomo, fiaccato dalle ferite, non sarebbe riuscito a impensierire il monaco. Non costituiva una minaccia nel pieno delle sue forze e sicuramente non lo sarebbe stato in quella condizione. Infatti, gli bastò fare un salto verso l'alto con entrambe le gambe per evitare che le punte del tridente azzannassero le sue membra.[Slot Difesa III]Riflessi: Blu+4
Consumo: 1,25 bassi (impasto basso + furia demoniaca) Galvanizzato dal chakra del Demone, Haruki avrebbe ceduto il passo al suo istinto omicida, dedicando ogni stilla della sua forza alla completa distruzione di quegli sciocchi che avevano osato minacciare un membro del Culto. Mentre era ancora in aria avrebbe incominciato il suo assalto, lanciando uno dei tirapugni verso l'uomo steso a terra. Se non avesse fatto niente per evitarlo, la lama gli si sarebbe conficcata nel cranio, ponendo per sempre fine alla sua vita. [Slot Azione I]Potenza: 15
Forza: Blu+4
Consumo: 0,75 bassi (impasto 1/2 basso + furia demoniaca) Avrebbe lanciato il secondo verso la fronte del colosso, sperando che anche nel suo caso l'arma gli penetrasse fino al cervello. [Slot Azione II]Potenza: 15
Forza: Blu+4
Consumo: 0,75 bassi (impasto 1/2 basso + furia demoniaca) Di nuovo a contatto con il terreno, si sarebbe occupato dell'ultimo sopravvissuto. Avrebbe rapidamente estratto tre kunai e con un gesto del braccio destro glieli avrebbe scagliati contro. Il primo avrebbe cercato di colpirlo alla fronte, il secondo alla gola e il terzo al centro dell'addome. [Slot Azione II]Potenza: 8 ogni Kunai
Forza: Blu+4
Consumo: 0,75 bassi (impasto 1/2 basso + furia demoniaca). A quel punto, se fosse riuscito nell'impresa di uccidere tutti e tre gli uomini, Haruki avrebbe immediatamente chiuso il sigillo, arrestando il flusso di chakra demoniaco, poi avrebbe proseguito la ricerca di Aoi e Fumihiko.

Quando il jinchuuriki li raggiunse, il più grande era già svenuto, mentre il bambino biondo sembrava in preda a delle allucinazione. Non perse tempo in inutili saluti e si avvicinò rapidamente al primo. Aiutandosi con l'olfatto trovò i semi che avevano raccolto, ne prese una manciata e poi li polverizzò usando il chakra e la forza delle sue mani. Unì quella polvere al composto che portava con sé e ne fece bere qualche sorso a Fumihiko, assicurandosi che non gli andasse di traverso. Poi, dopo averlo immobilizzato, avrebbe fatto la stessa cosa con Aoi. Assicuratosi che gli effetti del veleno fossero ormai scomparsi, avrebbe riportato entrambi all'accampamento, dove avrebbero risposato per la notte. La mattina seguente, recuperate le forze e gli altri due membri della spedizione, sarebbero ripartiti alla volta di Suna. Ormai non avevano più altro da fare in quel luogo. Grazie agli sforzi dei quattro genin che l'avevano accompagnato, il Consigliere era riuscito a recuperare tutte le specie di vegetali che gli servivano e che gli avrebbero permesso di riaprire i laboratori di ricerca del Villaggio.