Il Ventaglio Segreto:L'inaugurazione

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  1. **Kat**
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    V ~ Imbarazzanti equivoci: La fuga


    L

    a situazione stava sfuggendo di mano un po’ a tutti i presenti. Soprattutto alla Fuyutsuki che aveva accettato una gara di bevute con la bevitrice più esperta ed incallita di tutto il Dojo. Non sospettava minimamente che dietro quel volto grazioso e serio si celasse una grande bevitrice. L’indifferenza e l’estrema freddezza di Kazumi-san con cui affrontava gli allenamenti giornalieri al Karyuuken lasciavano trasparire un animo assolutamente estraneo ed immacolato ai piaceri ed ai vizi della vita. Ed invece le apparenze ingannavano. Una nuova lezione che la Fuyutsuki stava imparando a proprie spese. La rossa era uno scrigno di sorprese. Bastava un bel po’ di alcool per aprire quel forziere.
    Intanto la Genin sentiva la propria mente sempre più annebbiata. Le guance rosse non erano date solo dal generale imbarazzo che suscitavano gli argomenti che stavano affrontando. Si parlava di Gossip, amori mai confessati e pene del cuore. Argomenti abbastanza comuni tra due ragazze della loro età, anche se non erano semplici “ragazze” del Villaggio. Avevano entrambe scelto la Via del Ninja ed Atasuke-sama come Maestro.
    - Sicura… Sicura.. Sicura? - Le parole di Kazumi-san non convinsero affatto la Fuyutsuki. L’aveva vista arrossire più di una volta al cospetto del Maestro, ed anche allo Shi-e-En. Il suo fiuto per il Gossip era infallibile. C’era profumo d’amore nell’aria. Peccato che avesse completamente frainteso la situazione, anzi i soggetti coinvolti nella tresca amorosa che stava costruendo nella sua mente erano altri. La realtà era ben diversa, molto diversa. - Basta essere un po’ oggettivi! - Rispose senza esitare alle parole della Rossa. Si sentiva decisamente più carina della compagna del Dojo. Erano le uniche donne presenti al Karyuuken, ed era inevitabile fare ad un certo punto un bilancio della strage di cuori che avevano mietuto durante l’anno. Anche se la Fuyutsuki non riusciva a conquistare i cuori di Sano-kun e Shin-kun, quelli che realmente le interessavano. Erano due Don Giovanni ed i loro cuori erano troppo libertini per legarsi a qualcuno.
    Lo sguardo della Genin divenne leggermente duro quando la rossa le diede della stupida. Era sul punto di saltarle addosso e strapparle via ogni ciocca di capelli. Era irritata, visibilmente irritata. Un’arteria pulsante sulla tempia comparve per manifestare la sua ira repressa, mentre gli occhi si assottigliavano in modo inquietante. Stava per esplodere? Digrignò i denti e strinse i pugni. Stava per arrivare al capolinea e l’alcool che viaggiava in circolo non facilitava il suo selfcontrol. Diventava sempre più disinibita e spontanea, nel bene e nel male. - Cosa hai detto? Ripetilo se hai il coraggio. - Ogni occasione era buona per proporre una sfida, anche d’insulti.
    Ma contro ogni aspettativa qualcosa cambiò nel gelido tono di voce di Kazumi-san. Era sempre diretta e lapidaria nelle risposte, ma la sua voce custodiva una nota calma e dolce. A quanto pare l’Alcool l’aveva addolcita, resa più mansueta. E questa era la sua occasione d’oro per strapparle una confessione. Finalmente Kazumi-san avrebbe ammesso pubblicamente che amava follemente Atasuke Uchiha. Sentiva già il sapore della vittoria sulle sue labbra. Doveva solo conservare un barlume di lucidità, anche se si sentiva piuttosto brilla. - Un giorno si accorgeranno di quanto io sia speciale ed a quel punto sarà troppo tardi!- Commentò con sincerità. Il suo cuore era ancora libero, ma per quanto tempo poteva preservarlo da altri uomini in attesa del bel Shinpachi? Se lo chiedeva giorno dopo giorno. Queste riflessioni le fecero abbassare leggermente lo sguardo. Perché quei due testoni non la prendevano sul serio? Ormai era una donna, una splendida donna.
    Afferrò il bicchiere della “parità” e lo bevve tutto di un sorso. Stavolta avvertì quasi un capogiro, la testa le si annebbiò per alcuni secondi e sentiva la gola in fiamme. Aveva raggiunto il suo limite. Sentiva lo stomaco in subbuglio. Aveva esagerato. - Siamo pari ora! - Ma nonostante la sensazione di malessere generale che iniziava ad avvertire preferì proclamare la fine della contesa in parità. Si era salvata miracolosamente, un altro bicchiere non l’avrebbe sicuramente retto. Sospirò leggermente, mentre il suo alito ormai profumava d’alcool. Adagiò la testa sui palmi delle mani, gomiti sul bancone e sguardo fisso verso il vuoto. Si stava guardando un po’ intorno. Quando ritornò sulla rossa, notò che le rivolgeva uno sguardo sincero e sereno. Ogni forma di ostilità sembrava cessato, represso. -Uhm.. Non vorrai mica diventare mia amica? Atasuke-sama stenterebbe a crederci. Ed anche io.. quando domani mattina mi sveglierò all’alba del nuovo giorno. - Confessò cercando di trattenere una risata. La situazione iniziava a divertirla. Stava diventando tutto così surreale. Lei ed Kazumi-san amiche. In quale universo parallelo? Ma l’Alcool le permetteva di essere meno lucida e più libertina. Per una serata poteva tranquillamente fingersi amica della sua acerrima nemica.
    Ma la situazione, inconsapevolmente, le era sfuggita già dalle mani da un bel po’. Non sospettava minimamente un simile slancio d’affetto da parte della rigida e perfettina Kazumi-san. L’Alcool aveva appena creato un mostro. Infatti la rossa iniziò ad elogiarla, dando degli stupidi a suo fratello ed al suo migliore amico che non si accorgevano della splendida persona che rischiavano di perdere. -Ok.. non esagerare! Sicura di stare bene? - Era la prima volta che riceveva un così ben complimento. In amore quante volte aveva fallito? La sua cotta adolescenziale per l’Hokage era solo un ricordo, invece Shin-kun e Sano-kun nemmeno la consideravano una donna matura, ma semplicemente una ragazzina che si allenava regolarmente con loro. - Forse sei più ubriaca di me! AHAHAH! - Scoppiò in una cristallina risata. -Non eri tu quella che reggeva bene l’alcool e… - S’interruppe non appena la rossa si avvicinò alla Fuyutsuki in modo molto confidenziale. Non aveva mai notato un simile atteggiamento di Kazumi-san, nemmeno con lo stesso Maestro del Karyuuken. Iniziava non capire. O semplicemente non voleva capire. La rossa restava una sua nemica e sentirsi apprezzata proprio da lei la destabilizzava. Frantumava ogni sua certezza. -G..Gelosa? - Balbettò qualcosa, prima di ritrovarsi la ragazza ad un palmo dal volto. Venne arpionata con delicatezza dietro al collo e spinta verso le sue labbra.
    Solo in una secondo momento si rese conto di star baciando una donna, e non una donna qualunque. Fino a pochi minuti prima desiderava solo annientare e sconfiggere definitivamente la sua nemica. Ed invece ora le loro labbra si univano in un alcolico e confuso bacio. - … - La Fuyutsuki non capiva. In quel momento desiderava solo sprofondare nell’imbarazzo. Perché non conosceva un Jutsu di smaterializzazione? In quel momento lo avrebbe utilizzato senza esitare. Sensazioni strane, ma non abbastanza forti da generare un reale interesse in quell’unione di respiri, ed anime. Erano come due sorelle che si concedevano un attimo di follia, un tenero bacio fraterno. Almeno questo era il punto di vista della Genin.
    La Fuyutsuki, data la forza e la velocità di quel gesto, non si sottrasse. Ma ad un certo punto dovette staccarsi per evitare di essere fraintesa, o illuderla. Aveva vissuto per troppo tempo dall’altro “lato”. Conosceva quella sensazione d’ingombro o senso d’inappropriatezza. Era stata respinta più e più volte, anche se non esplicitamente, da Shin-kun e Sano-kun. Non voleva far sentire fuori luogo la rossa, anche se si erano odiate abbastanza. Anzi non capiva quell’improvviso gesto. - Credo.. che sei confusa. - Non sapeva proprio come uscirne. Era così imbarazzante. Un equivoco imbarazzante. Non riuscì a nascondere l’imbarazzo sul suo volto. Tra alcool e lo stupore si sentiva più rossa di un peperone. - L’Alcool ti ha annebbiato il cervello. - O almeno sperava che Kazumi-san non facesse sul serio. Provava davvero dei sentimenti nei suoi confronti? - Inizio ad aver mal di testa. Mi sento male! - Ed ora pagava il prezzo di aver bevuto troppo. - Vado in bagno. - Come svanire con una banalissima scusa e friendzonare una povera Kazumi-san. Si alzò ed iniziò a cercare un bagno per poter chiudersi dentro per l’imbarazzo ed attendere che le acque si calmassero.

    [ … ]

    Intanto l’incontro tra Miyo-chan e Atasuke-sama stava andando avanti piuttosto bene. Parlavano un po’ di tutto e la ragazza sembrava davvero contenta di poter conoscere il rinomato Maestro del Karyuuken. Lo sguardo color miele della miglior amica della Fuyutsuki venne rivolto ogni tanto al bancone per controllare che le due rivali non scatenassero un’accesa rissa al Ventaglio Segreto. Per ora non sembravano esserci segni di nervosismo, o almeno tutto era nella norma. -Non amo bere alcolici. E nemmeno Ayuu-chan.. ma sappiamo entrambi che quando si mette in testa una cosa.. è difficile farle cambiare idea! Non le piace perdere! - Confessò con un sorriso. Conosceva molto bene la Fuyutsuki e non desiderava arrendersi davanti ad una sfida, soprattutto con Kazumi-san. Era risaputo che tra loro non scorresse buon sangue, o almeno fino a pochi minuti fa.
    La ragazza afferrò un dolce dal vassoio che Atasuke-sama aveva recuperato ed iniziò ad assaggiarlo. Il sorriso che comparve sul suo volto testimoniò l’estremo apprezzamento per quella delizia. Miyo-chan assaggiò un po’ di tutto, soprattutto i cibi più speziati ed esotici. Anche se non disdegnava la tradizionale cucina del Paese del Fuoco. Aveva un palato piuttosto sopraffino, ma stava ben attenta a non finiva mai l’intero piatto. Non era particolarmente golosa. Abbozzò un sorriso. - Troverete sicuramente la donna che riuscirà a deviare il vostro animo verso strade più peccaminose. Rinuncerete alla cura dello spirito per abbandonarvi ai piaceri della carne? - Con sguardo vispo ed intelligente osservò l’Uchiha con un beffardo e divertito sorriso. Amava l’arte della retorica. Desiderava mettere in difficoltà le persone con cui s’intratteneva, forse per analizzare le loro reazioni o metterli semplicemente in imbarazzo. - Non siete mai stato invitato da una donna in un Bar e parlare di argomenti riguardanti al Futuro? - Inarcò un sopracciglio divertita. Stava scherzando. -Siete stato alquanto sfortunato allora. Il Villaggio è pieno di donne pronte a donarvi il loro cuore. - Ammiccò furbamente, divertita dalla piega che stava prendendo il discorso. Stuzzicare un uomo di spirito e dedito alla meditazione stava diventando più divertente del previsto.
    La discussione si spostò verso argomenti molto più seri. Ed il volto di Miyo-chan mutò di conseguenza. Si parlava di progetti futuri, non solo lavorativi ma anche privati. E la ragazza dalla chioma corvina era sempre stata piuttosto decisa e sicura sul suo Futuro. Era una ragazza forte e con sani principi. - Oh.. una famiglia! Progetto ambizioso.. molto più del Dojo e del vostro ruolo alle Mura del Villaggio, non me ne vogliate. - Lanciò qualche occhiata ancora verso il bancone. Stavolta la Fuyutsuki e Kazumi-san sembravano tanto vicine. Erano diventate improvvisamente amiche?
    - La ringrazio! Altrettanto per i vostri progetti. - Rispose con estrema gentilezza. Intanto si voltò verso il bancone per controllare meglio la situazione. Quell’improvvisa vicinanza la inquietava. C’era qualcosa di strano. - Ayuu-chan ed Kazumi-san non tornano più? Erano andate al bancone solo per… - Si stavano davvero baciando? Gli occhi increduli di Miyo-chan si alternavano tra le due figure femminili. Gli effetti dell’alcool in alcuni casi erano davvero imprevedibili. - … - Era letteralmente sotto-shock.


     
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