[Gioco] Gli Ostacoli del Fato

Quest C

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  1. Zakira
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    Fortunatamente per la giovane Hoshiyama fu abbastanza facile ottenere l'attenzione del giovane uomo. Forse per il suo aspetto o per il tono che aveva usato con lui. Ma l’importante era arrivare a lui, tenendo più o meno un profilo basso. Sembrava quasi sorpreso quando la ragazza aveva ammesso che non era uno di quei portafogli. A quanto pare la sua “fortuna”, in quell’occasione, non gli fu d’aiuto. E la ragazza sapeva bene il perchè ma continuava a guardarlo e a descrivere il “suo portafoglio”.
    E in quel momento l’uomo fortunato aveva detto qualcosa in più su di sé, anche se la kunoichi più o meno era già a conoscenza della sua storia.

    §Ora ricordo...§

    Aveva perso sia la madre che il padre in un incidente e solo da poco tempo la fortuna girava dalla sua parte. Asami prima di ucciderlo doveva verificare questa fortuna realmente da dove arrivava. Sul documento c’era scritto che non era in possesso di qualche oggetto magico. Ma era vero? Oppure non avevano approfondito la questione? Di sicuro Asami aveva intenzione di scoprirlo ma in caso contrario l’unica cosa che doveva fare era ucciderlo. Per questo si propose di cucinarlo per lui, evitando così di andare in qualche locale come aveva proposto lui.

    [...]

    §Bene... ha accettato.§

    Aveva colpito nel segno. La genin di Konoha si stava dirigendo a casa della vittima, utilizzando una banalissima scusa. Non sapeva cucinare e non aveva intenzione di fare qualcosa di elaborato. Solo un semplice piatto. Camminava restando poco più indietro di lui. Continuava a guardarlo, più che altro per controllare in quale punto doveva sferrare il colpo. Essendo un ninja medico aveva una buona conoscenza della posizione dei vari organi interni.

    §Mmm… Però deve sembrare un incidente.§

    Di sicuro nella sua dimora poteva escogitare qualcosa.
    Una volta arrivati all’interno dell’appartamento, gli occhi della ragazza si spostavano a destra e a sinistra. Ma non per la bellezza dell’abitazione. In realtà non era un granchè. Abituata al lusso dove aveva sempre vissuto, quella casa le sembrava un pò troppo stretta. Stranamente la casa era tenuta in ordine.

    §Forse è amante della pulizia...§

    Ma a tutto ciò non poteva sembrare indifferente. Non con il suo nuovo ruolo. Il ruolo di una ragazza talmente povera da non avere nemmeno un posto dove dormire. Vederla, con i mobili e le diverse stanze, doveva essere per lei un tale gioia da non essere vero. Fece una faccia stupita e iniziò a guardare l’appartamento con occhi differenti. In quel momento brillavano di felicità, e senza dire una parola si limitò solo ad “ammirare”. Ma la vera Asami dentro aveva solo una domanda: con tutta la fortuna che aveva, perchè non abitare in una casa più grande? Aveva paura di perdere, improvvisamente, la buona sorte, ritrovandosi a pagare somme elevate?
    Il ragazzo si sedette vicino al tavolo invece Asami continuò a guardarsi intorno. Improvvisamente la sua attenzione fu attratta dalla voce dell’uomo.

    -Sicura che non vuoi una mano?-

    Asami non sapeva cucinare. Aveva provato più e più volte ma il risultato non era stato eccellente. Era sempre stato suo zio Bumi a cucinare per lei. Ultimamente si dilettava in pietanze più o meno facili. Ma qualche volta nemmeno quelle riusciva alla perfezione. In un'occasione normale, forse, avrebbe accettato un simile aiuto. Ma in quel caso non voleva l’aiuto di nessuno. Al massimo lo avrebbe ucciso con uno dei suoi piatti.

    -No… non preoccuparti.-

    Sorrise, anche se era uno dei più falsi che aveva fatto fino a quel momento. Prima di iniziare a cucinare, osservò per altri istanti la casa prima di proferire parola.

    -Hai una bella casa… Prima mi hai raccontato di tua madre… Tuo padre invece?-

    Sapeva di aver toccato un argomento sensibile poichè entrambi i suoi genitori sono morti. Ma in quegli istanti lei doveva far finta di sapere tutte quelle informazioni.
    Indipendentemente dalla sua risposta dopo pochi istanti, per smorzare l’eventuale silenzio all’interno della stanza, avrebbe iniziato a guardare diversi mobili per poi indicarne uno con la mano.

    -Gli ingredienti sono qui, giusto?-

    Dopo aver preso gli eventuali ingredienti, la ragazza dai capelli rossi si sarebbe fermata di scattò. Avrebbe dovuto perlustrare l’interno appartamento, in modo da scoprire cosa utilizzare contro di lui. Avrebbe osservato l’intera area. Ma c’erano altre stanze da vedere. Così si sarebbe girata verso di lui, facendo un piccolo sorriso.

    -Dovrei andare un attimo in bagno.-

    Una volta raggiunto lo avrebbe osservato con molta attenzione ogni singolo oggetto. Cosa avrebbe potuto utilizzare contro di lui?
     
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