[Gioco] Gli Ostacoli del FatoQuest C

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    Il Fiore Lupo

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    Gli Ostacoli del Fato


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    Una volta raggiunto il ristorante venne il momento del confronto e l’ambiente decisamente più tranquillo e rilassato di sicuro avrebbe aiutato nella conversazione con il nostro obiettivo.

    Di conseguenza ascoltai molto interessato alle parole di Koikuro, le quali andarono ad incrociarsi perfettamente con la versione fornita dal nostro mandante: - Giocatore professionista eh? Comunque signor…? Aspetti, non conosco ancora il suo nome! Io mi presento: sono Hideki Ryuga, ispettore di polizia. Lavoro nel Paese del Fuoco, non troppo distante dal Villaggio della Foglia. Giusto per darle qualche indicazione geografica nota.– attesi un secondo - Dunque non sono una guardia del corpo, ma un uomo di legge. – di nuovo lasciai elaborare la notizia al giovane – Di conseguenza quando sono in servizio vedo ogni genere di nefandezza. E questo stress che accumulo quotidianamente lo scarico nel gioco d’azzardo. Sono un amante come lei di questa fuga dalla realtà, se così possiamo chiamarla. Certo, è possibile che le sue capacità notevoli possano centrare qualcosa. Ed è anche possibile che i Casinò siano interessati a indagare su di lei. Ma da uomo di esperienza quale sono non credo che i Casinò possano centrare qualcosa. L’incendio doloso che era stato provocato, a mio dire, è stato un gesto molto raffinato. E il mio intuito da ispettore mi dice che si nasconda qualcosa altro. Certo, è libero di non parlamene o fare finta di nulla… - la sua fortuna non poteva essere così sfacciata, doveva in qualche modo assoggettarsi a qualche potere o Maledizione e poco alla volta sarei di certo riuscito a scoprire qualcosa – ma io sono in dovere in vece di pubblico ufficiale di mantenere la sua sicurezza. E anche perché chissà magari mi può insegnare qualche trucco da vero giocatore! – abbozzai un sorriso – Comunque oggi è stata una giornata piuttosto pesante. Conosce qualche albergo nelle vicinanze? O un posto dove alloggiare? Comunque io propongo di dirigersi verso il primo hotel e per sicurezza di affittare una camera per quattro persone. Così io o il mio collega faremo terremo d’occhio la situazione mentre il resto di noi riposa. E non ci provi. Non mi aspetto un no come risposta! – fui molto determinato nel pronunciare quelle parole – Prima di partire forza, ordiniamo qualcosa da mangiare! Io prendo il classico anche per il collega che si è allontanato…. Conoscendolo sarà andato a controllare i dintorni! -

    Se Koikuro non avesse accettato la proposta di dormire nella stessa stanza, allora mi sarei alzato: - Scusami un attimo, odio mangiare con le mani sporche! Vado e vengo dal bagno! – e così avrei cercato di incrociare il Maestro: - Mi segui un attimo, cara, in bagno? – invitando il Corvo a ritornare un secondo ai servizi. Controllando che non ci fosse a parte noi due avrei poi spiegato il piano: - Trasformati in uomo, mentre io ti sostituirò. Dovrai fingere una rapina, tieni questo kunai. Non fare del male a nessuno, ma punta l’arma verso me e Koikuro, poi lo salverò. E poi fuggi. Alla prima occasione ti richiamerò e prenderai di nuovo il posto della mia copia. –

    E così sarebbe successo. Nella stanzetta del bagno il Maestro si sarebbe trasformato in un tizio trasandato, e ben poco rassicurante, mentre io avrei eseguito la copia fisica che a sua volta si sarebbe trasformata nella mia accompagnatrice. A quel punto uscimmo prima io e la mia copia e ritornando a tavolo avremmo aspettato qualche minuto, giusto per non creare troppi sospetti.

    Poi di colpo il Maestro sarebbe apparso dal bagno e puntando il kunai in avanti avrebbe cercato di raggiungere la cassa: - I SOLDI! DAMMI TUTTI I SOLDI CAZZO! QUESTA E’ UNA RAPINA! – portando una mano verso Koikuro da parte mia avrei cercato di tranquillizzarlo: - Non fare nulla, ci penserò io. – il Corvo udendo le mie parole si sarebbe girato verso di Koikuro e puntando il Kunai verso l’obiettivo: - TU! PROPRIO TU! STAI ZITTO! VUOI CHE TI TAGLI LA TUA CAZZO DI GOLA! EH?! – Spavaldo come poche volte mi sarei alzato dal divanetto sfidandolo: - Lui è un mio amico. Non ti lascerò torcergli un solo capello. Non ti resta che provarci ladruncolo! – e il Maestro allora a quel punto avrebbe caricato contro di me… tuttavia avrei agito velocemente schivando l’affondo e bloccando la mano del Corvo: - Vattene, non hai ancora fatto male a nessuno e non hai rubato un soldo. – il Maestro dunque mostrando un certo grado di spavento sarebbe letteralmente fuggito con le ali tra le gambe dal locale – Tutti calmi signori, sono un poliziotto, la situazione si è risolta! – avrei continuato e poi abbassando lo sguardo verso Koikuro avrei continuato: - Direi che è tutt’altro che un giocatore fortunato, signore. Le stanno capitando proprio tutte stasera. L’ho convita? La prego, per almeno stanotte mi consenta di tenerla al sicuro! -

    Il Maestro nel frattempo appena raggiunto un angolo buio e discreto sarebbe scomparso, pareggiandosi.
     
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    Ostacoli del Fato


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    Recuperare il sonnifero potente che avevo chiesto era stato anche abbastanza semplice e se fossi stata una persona cattiva, di quelle che si preoccupavano solo di loro stesse, come lo era Kato quando l'aveva conosciuto, avrei semplicemente versato quel sonnifero nella tazza da tè del signore in una quantità sproporzionata. Il sonnifero, se fornito in dosi troppo grandi, poteva uccidere e alla fine dei conti difficilmente qualcuno avrebbe sospettato di me e Kato. Ma non ero una persona cattiva. In quel posto ero l'unico che voleva sinceramente salvaguardare la vita di quel signore e, considerando il patto stretto con Kato Yotsuki, la soluzione migliore per tutti noi era portarlo lontano e, preferibilmente, nasconderlo per quanto fosse necessario. Questo lo avremmo fatto più semplicemente se fosse stato addormentato e si fosse risvegliato solo una volta che fosse stato lontano da quel luogo in cui lo volevano morto. Sarei ritornato nel locale in cui tutti mangiavano proprio quando ci fu la rapina. - Diamine, - sussurrai fra me e me prima di notare con le mie capacità di percezione del chakra che quello era niente di meno che il Corvo di Kato, ovviamente trasformato. - Sta usando le sue capacità di recitazione? - Pensai notando tutta quella scena. Certo, preferivo il Kato guerriero al Kato attore, ma di sicuro se tutto quello fosse avvenuto e non fossi stato costretto anch'io a recitare, seppure senza volerlo, la mia parte, avrei applaudito a tutta quella scena, anche se non era per niente convincente come speravo che potesse essere a prima vista. Infine, quando il Maestro si sarebbe allontanato "sconfitto" da tutta quella scena di recitazione più pura, sarei ritornato al tavolo con le mani in tasca e un giornale sotto l'ascella. Il sonnifero che avevo comprato era stato ben nascoso nella tasca dei miei pantaloni, mentre scrutavo Kato e il Signore che NON dovevamo uccidere: - Vado vicino alla casa e questa brucia. Mi allontano di 15 minuti e succede una rapina. - Guardai l'uomo con fare sconsolato. - Sembra proprio che Lei sia una vera e propria calamità per le negatività di ogni sorta. - A quel punto mi sarei schiantato sulla sedia con fare abbastanza rilassato. - Ma siamo in vacanza, - feci finta di protestare salvo poi ripiegare. - O almeno troviamo una buona stanza alberghiera in cui rilassarci tutti e 3. Voglio dormire per bene. - Insomma, quello proponevo io stesso era anche quello che proponeva Kato, ma considerando che avevo la cosa che a tutti serviva ero sicuro del fatto che ci serviva una stanza per 3, non per due. - Credo anche che una doppia protezione sia meglio, no? - Chiesi a Fuun. Alla fine dei conti la parola finale spettava a lui. Non volevamo forzarlo a fare qualcosa e dopo tutto sarebbe bastato versargli il sonnifero in una qualsiasi bevanda per "spegnerlo" e poi dire che in realtà aveva bevuto troppo alcol. Anche il piano di Kato, però, non era male. Una volta fatta la mia proposta, avrei semplicemente atteso.

    Qualora avesse accettato, saremmo andati a cercare un albergo con una stanza per 3 persone, magari non troppo lontana.


    Chakra: 60/60
    Vitalità: 14/14
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 500
    Velocità:  550
    Resistenza: 400
    Riflessi: 525
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 500
    Agilità: 575
    Intuito: 525
    Precisione: 500
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Shuriken Gigante × 1
    • Veleno Debilitante B1 (5 dosi) × 1
    • Tonico di Ripristino Medio × 2
    • Katana × 2
    • Tonico di Recupero Medio × 2

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    Gli Ostacoli del Fato avverso

    Oh, un poliziotto della Foglia! Seguo sempre quello sceneggiato sulle Strade di Otafuku! Mi sarebbe sempre piaciuto fare il poliziotto ma ho un pò paura della violenza e alla fine ho rinunciato! Disse con entusiasmo, mentre il personale prendeva le ordinazioni. Annuì poi quando Kato cercò di sviare i sospetti dai casinò adducendo la sua sedicente esperienza, apparentemente con successo. Allora...qualcosa di più personale. Forse la mia ex ragazza! Non ci siamo lasciati proprio benissimo...nel senso, lei mi ha lasciato perchè ero un perdente...in realtà ha deciso tutto lei. Aveva la fronte aggrottata, come se cercasse di svelare un mistero ma non fosse poi così ben dotato di materia grigia. Venne rapidamente distratto. Un posto per dormire? Beh...c'è una pensione non distante, magari potrei passare la notte là per un pò...e certamente se avessi l'aiuto di un uomo di legge sarei più sicuro, ma possiamo dormire in stanze separate, insomma, ho abbastanza denaro e mi piace avere la mia privacy! Anche se ferreo in quella decisione era un uomo decisamente ingenuo. Quello che però Kato e associato non sapevano era che loro stessi stavano prendendo troppo sottogamba la sua buona sorte.

    Quando Kato e il Corvo andarono nel bagno per organizzare lo stratagemma il ragazzo rimase al tavolo, dopo aver chiesto carta e penna per provare a scrivere una lista di chi poteva volerlo morto. Avendo pagato gran parte dei suoi creditori, di fatto non c'era nemmeno un nome, tanto che accartocciò il foglio e si allungò per prendere il menù, volendo dare uno sguardo ai dolciumi. Nel farlo, incidentalmente la matita cadde a terra e cominciò a rotolare, anche se lui non se ne accorse. Kato e la sua "fidanzata" tornarono al tavolo, accolti da un sorriso, quando ecco che l'apparizione del Maestro armato fece trasalire tutti! Oh cielo! Quello avanzò come una furia verso la cassa, chiedendo i soldi e spaventando il personale, mentre l'otese cercava di tranquillizzare il commensale. Oh, non sono preoccupato. Gli rispose Koikuro, stranamente tranquillo dopo lo spavento iniziale. Di solito quando uno prova a farmi del male succede sempre qualcosa. Fece spallucce e proprio in quel momento il Maestro, che era uscito dal bagno concitato per la sua recita, si voltò per minacciarli. La matita di poco prima era a terra, il Maestro non si era premurato di fare attenzione a dove metteva i piedi, non aspettandosi imprevisti...ci poggiò il piede sopra mentre si girava. E nel perdere l'equilibrio finì per cadere e pugnalarsi da solo, spezzando la Henge! EEEH? Un corvo? Tutti rimasero in silenzio, persino Tasaki che era appena rientrato. Questa situazione è...abbastanza surreale...è uno Youkai? Koikuro era assolutamente stupito e guardò Kato senza capire. Come potevano uscirne? Qualcuno del personale era già per strada a chiamare aiuto. Scappare in quel momento poteva essere strano...
     
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    Gli Ostacoli del Fato


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    Ascoltai con cura le parole del giovane fortunato e il collegamento con la sua vecchia fidanzata forse non era da escludere a priori. Come si poteva giustificare il passaggio da perdete ad assoluto vincitore? Perché tale passaggio è avvenuto proprio nel momento in cui si era lasciato con la sua vecchia fidanzata? Forse era lei l’anello di collegamento? Ma come e in che modo? Queste domande meritavano uno specifico approfondimento.
    Tuttavia la scena che si andò a sviluppare fu qualcosa di assolutamente irrazionale, fuori da ogni piano o possibilità di reazione o pianificazione. Il Corvo, il Maestro e badate bene un essere in grado di volare, inciampò su se stesso finendo per ferirsi in una maniera assurdamente banale. La conseguenza fu il completo fallimento del piano. Fu un bene che mantenni la copertura e non mi misi in gioco direttamente. Dopo un secondo di confusione presi in mano la situazione e decisi di intervenire. Scattando contro il Maestro finsi una sorta di pestone in faccia al teppista, con l’intenzione di far credere di combattere il malvivente. Il Maestro sicuramente intuendo la mia azione sarebbe scomparso appena il piede si sarebbe avvicinato quasi a rasentare la sua pelle, pareggiandosi e lasciandosi così dietro una nuvoletta di fumo.

    Mi voltai verso Koikuro, cercai di mimare il più possibile una faccia sorpresa e sconvolta. Sospirai e ad alta voce comunicai con tutti gli astanti: - Sono un poliziotto, la situazione sembra essersi tranquillizzata. Non ho idea di chi o cosa potesse essere ma stiamo tutti tranquilli. – se la situazione a quel punto si fosse calmata mi sarei avvicinato al giovane: - Nessuno potrà farti del male, ma la tua fortuna sembra ripercuotersi a sfavore degli altri. Qualunque cosa fosse quell’essere non era di certo normale. Più il tempo passa più mi rendo conto che la tua fortuna non può essere frutto del caso. Non me intendo molto ma una cosa è certa: sei troppo fortunato Koikuro. E tutta questa fortuna deve avere un prezzo. Ora la domanda che ti devi porre è molto semplice: il prezzo di questa tua fortuna lo stai già pagando o non sai ancora che cosa ti aspetterà? – lasciai in sospeso la risposta per qualche secondo, avrei lasciato maturare una sua opinione o un suo pensiero e se non fosse arrivata non avrei aggiunto altro, lasciando per dopo la continuazione del discorso.

    Appena ricongiunti con Tasaki sarebbe sicuramente arrivato il momento di dirigersi verso la pensione, una volta arrivati avrei comunque chiesto alla reception di affittare delle camere vicine e su quello sarei stato perentorio: - Koikuro-san, su questo non ammetto discussioni. Se non vuoi affittare una stanza per quattro allora lasciami almeno prenotare due stanze vicine. – Se mi avessero chiesto documenti avrei fornito esclusivamente il mio nome e cognome fittizio, assieme alla mia professione adducendo come scusa che semplicemente me li ero scordati in caserma, con la divisa ufficiale.

    Una volta arrivato il momento di coricarsi avrei terminato il discorso prima di dividermi da lui: - Koikuro, quando si parla di soldi non può essere ingenui. Non credere che tutto ciò che ti capita sia una fortuna. La tua fortuna potrebbe essere la tua più grande maledizione. Ti sembra normale tutto quello che ti sta capitando fino ad ora? Come puoi essere passato da perdete, come ti ha definito la tua ex, a totale vincitore? Prima mi avevi parlato della tua fidanzata e del modo in cui vi siete lasciati… può significare qualcosa? Raccontami i dettagli, ora che qui non c’è nessuno e siamo tranquilli. Stanotte ci ragionerò sopra, da bravo poliziotto della Foglia.-

    Raccolte eventuali informazioni mi sarei ricongiunto in stanza con Tasaki giusto per fare il punto della situazione, lontano da orecchie indiscrete: - Allora Tasaki, qualunque attacco o tentativo di offesa nei confronti di Koikuro fallisce, non importa quanto elaborato. Dunque dobbiamo agire in maniera completamente asimmetrica. Dobbiamo guadagnarci la sua fiducia e capire come può essere così fortunato. E per guadagnare la sua fiducia dobbiamo fare in modo che lui sia in debito con noi. Ho in mente un’azione al limite dell’accettabile, ma prima volevo sentire cosa avevi elaborato fino a questo momento. – Poi avrei richiamato il Maestro, aiutandolo a curarsi e facendo così scomparire la copia fisica che lo aveva sostituito nel frattempo.

     
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    Ostacoli del Fato


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    La scena che si presentò ai miei occhi quando rientravo nel ristorante in cui ci eravamo soffermati era tanto banale, quanto divertente. Il piano che Kato aveva deciso di mettere in moto per sceneggiare quello che doveva essere una rapina era incredibilmente semplice, ma anche comico. Già. Perché niente andò come previsto e mentre aprivo la porta per rientrare con il sonnifero in tasca, guardavo divertito come il Corvo di Kato inciampava su una matita, perdeva l'equilibrio, la Tecnica della trasformazione veniva sciolto e Koikuro, evidentemente, si spaventava per quello che stava succedendo. - Evidentemente c'è un problema con le gang di corvi da queste parti, - commentai in modo del tutto inemozionale avvicinandomi al tavolo con Koikuro. - La criminalità organizzata dei gruppi di animali non è affatto un evento raro. Spesso tali animali si autoesolano dalla società, formano dei gruppi criminali propri. In seguito, per ottenere potere o riconoscimento, cercano di attaccare bar, caffè, ristoranti, banche, casinò e quant'altro ancora. - Quello, se qualcuno l'avesse chiesto, era un mio modo, del tutto personale, per dire a Kato che doveva stare un po' più attento di così. Non potevo dirglielo direttamente, in faccia, e la cosa mi dava un enorme fastidio e per questo dovevo limitarmi a spiegargli il problema con altre parole. Ovviamente, mi ero inventato tutto di sana pianta, già per l'ennesima volta tradendo i dettami di mia madre come "non mentire". Consideravo, però, che era una bugia detta per il bene di Koikuro stesso: non volevamo salvargli la vita piuttosto che ucciderlo. Era quella la differenza da tutti i gruppi ninja precedenti che l'avevano attaccato. Noi non volevamo affatto ucciderlo; io e Kato volevamo salvarlo. Certo, Kato lo faceva in un modo molto strano e del tutto inadeguato alla situazione, ma di certo se quell'inciampiare sulla matita era una specie di "fortuna" di Koikuro, potevamo supporre che questa si attivasse nelle situazioni di possibile pericolo per la vittima.

    Quando Kato si mise a parlare di Fortuna con l'obiettivo della missione ebbi più volte la tentazione di tappargli la bocca con dello skotch isolante, considerando che se il vecchio fosse stato leggermente più mentalmente acuto e curioso, ci avrebbe causato dei problemi. E successivamente avrebbe causato dei problemi anche a sé stesso. Fu per quello che mi rivolsi a Kato: - Hai detto una cosa sbagliata secondo me. Non è che se uno è fortunato, allora ha sicuramente e al 100% venduto l'anima al Re degli Inferi o deve per forza scontare qualche pena o pagare qualche prezzo. - Feci spallucce cercando di spiegare quello che pensavo. Certamente, forse la sua fortuna aveva anche un prezzo, ma chi erano gli altri di cui parlava Kato? E perché dovevamo indagare sulla sua fortuna? Kato credeva di potergliela togliere? - Forse dipende da un talismano o qualche amuleto? - Pensai fra me e me quando arrivammo nell'hotel in cui avremmo soggiornato. Lì non avrei protestato né se avessimo scelto una stanza per 4; né se avessimo scelto due stanze da due. Con un'unica precisazione: - Vorrei restare io questa notte nella stanza con il signor Koikuro. - Dissi non perché dubitavo della capacità di Kato di difenderlo, ma semplicemente per tranquillizzarmi che non gli succedesse nulla finché non lo avremmo in qualche modo addormentato. Poi dopo Kato continuò a mentire in modo del tutto spudorato, chiedendo informazioni sulla sua Fortuna o su come l'avesse ottenuta. Io avrei ascoltato un'eventuale risposta per poi aggiungere un pensiero che era terribilmente e incredibilmente mio. In effetti era di Tasaki Moyo e difficilmente qualcun altro gli avrebbe detto qualcosa di simile: - Se avessi una tale fortuna, la metterei a disposizione del prossimo signor Koikuro. Questo mondo è marcio, basato su menzogne e illusioni; solo degli uomini buoni come lei possono salvarlo. - Dopo mi sarei allontanato per parlare con Kato, che aveva tratto le mie stesse conclusioni.

    - Ho visto, - dissi semplicemente. - Ma non credo che guadagnarci la sua fiducia annullerà la sua fortuna. - Tirai fuori la bottiglietta con il sonnifero mostrandola a Kato. - Il problema è l'intenzione. Anche se gli diventi amico, ma le tue intenzioni saranno cattive, la Fortuna interverrà per proteggerlo come è successo al ristorante, quando si è sentito in pericolo tutta quella messa in scena è fallita. - Quando mi parò del mio piano gli risposi direttamente sempre indicando il sonnifero: - Gli dirò di bere del sonnifero per dormire meglio e riposare, per il suo stesso bene. Non gli metterò il sonnifero nel latte o nel tè: dobbiamo fare che sia lui stesso a voler salvarsi. E quando si addormenterà, lo carichiamo sul dorso di un tuo corvo, lo teniamo entrambi lì e poi lo portiamo da qualche parte lontano. Così lo salveremo. Se dovessimo fallire, semplicemente torneranno altri ninja con meno rimorsi di noi e prima o poi lo faranno secco, sarebbe solo una questione di tempo. - A essere sinceri era un piano che non solo faceva schifo nel vero senso della parola, ma sembrava anche forato da tutte le parti. - Per tranquillizzarlo sul fatto che non è un veleno o cose del genere, berrò anche io del sonnifero. Lo faccio per salvare una vita. Forse, se sarà lui stesso a volersi addormentare, la Fortuna non interverrà. - Finii quindi di spiegare il mio piano rientrando eventualmente nella stanza di Koikuro per mettere in moto il mio piano. Se Kato mi avesse aiutato, non avrei protestato.


    Chakra: 60/60
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    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
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    Riflessi: 525
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 500
    Agilità: 575
    Intuito: 525
    Precisione: 500
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
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    3: ///
    Slot Tecnica
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    Equipaggiamento
    • Tonico di Ripristino Medio × 2
    • Shuriken Gigante × 1
    • Katana × 2
    • Veleno Debilitante B1 (5 dosi) × 1
    • Tonico di Recupero Medio × 2

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    Kato non si lasciò impietrire più di tanto, correndo verso il Maestro e fingendo di calpestarlo con il piede proprio mentre spezzava il vincolo del Richiamo, di fatto rimandando il grosso volatile da dove era venuto. La situazione si calmò, almeno relativamente (qualcuno doveva aver chiamato le forze dell'ordine nonostante le rassicurazioni dell'otese), e sicuramente Fuun Koikuro era abbastanza tranquillo, anche se era stata una giornata di grandi emozioni. Beh, per i Kami...una bella ragazza mi pianta in asso, a momenti mi esplode la casa e un corvo strano cerca di rapinarmi. Sorrise timidamente. Non mi sembra di essere poi granchè fortunato, anche se alla fin fine non mi sono fatto male. Quanto al discorso sul pagare prima o poi quella fortuna si sarebbe fatto più mesto. Sono sempre stato immensamente sfortunato nella mia vita...tutto è andato nel peggiore dei modi. Ora che finalmente la fortuna ha cominciato a girare forse sto solo riprendendo ciò che non ho avuto per anni e anni. Magari il mio prezzo è già stato pagato.

    All'arrivo di Tasaki con le sue informazioni il grullo annuì, palesemente interessato all'argomento. Non avevo idea che ci fossero simili problemi nel mondo! Non mi era mai capitato...incredibile! Non era sarcastico. Era solo un sempliciotto facile da abbindolare.

    Non accettò comunque di dormire tutti assieme, voleva comunque una stanza singola, dicendo di non temere per la sua incolumità al punto da rinunciare alle poche comodità che poteva permettersi. In ogni caso avevano qualche ora prima di andare a dormire, e il pur ingenuo ragazzo seguì i due malfattori nella pensione. Parlarono del più e del meno...e del passato. Sono stato sempre sfortunato, la mia ragazza mi mollò e per puro caso trovai nella sua posta un invito che era destinato a lei. Una gita fuori porta con annessa una piccola gara in un'azienda vinicola. Fu la svolta...da allora sono sempre stato fortunato. Se invece vuoi sapere i motivi della rottura...beh, mi ha lasciato perchè diceva che ero un fannullone e che non avrei mai combinato niente nella vita. Avevo perso il lavoro, quel giorno poi avevo perso il portafogli e mi avevano scaricato per sbaglio lo spurgo delle fogne addosso...e tornato a casa le tubature erano intasate. Lei non sopportava più tutto questo. Ora che ho fatto un pò di soldi è stato un piacere snobbarla ogni volta che ha provato a contattarmi! Non c'erano molti altri dettagli, solo chiacchiere senza effettiva utilità. Mettere la fortuna a disposizione del prossimo? Ci pensò. E come, esattamente? Io mi limito a fare la mia vita di sempre...e le cose capitano. Tutto qui. Non sono io a decidere cosa succede! Quanto al denaro, lui teneva per sè solo il necessario per vivere senza pensieri, il resto andava in parte in un conto e il resto in beneficienza o regali. Koikuro non era avido nè meschino...era solo un bravo ragazzo un pò ingenuo e mostruosamente fortunato.

    Quando Koikuro si ritirò nella sua stanza i due ninja ebbero modo di discutere per un pò, organizzando il piano d'azione. Tasaki non avrebbe dormito con lui, Koikuro era assolutamente contrario (ed essendo entrambi senza documenti, era lui a pagare, e non avrebbe battuto ciglio). Un sonnifero? Ah, no grazie. Non sono agitato e dormo benissimo la notte. Come ricevuto, comunque. Grazie. E così dicendo avrebbe chiuso la porta della sua stanza, lasciando l'ex ninja della nuvola di fuori. Cosa prevedeva il piano?
     
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    Ascoltai con estremo interesse il racconto di Koikuro. L’inizio della sua fortuna si poteva temporalmente collocare ad un momento preciso: ad un invito per una piccola gara ad un’azienda viticola. Certo rimasi sorpreso non poco, come poteva centrare una cosa del genere con la nascita di una fortuna totale? In grado pure di difenderlo, se così volevamo interpretare la cosa, da eventi negativi contro di lui?

    Mancava ancora qualche tassello fondamentale per la comprensione della storia, però nutrivo la sensazione che quell’uomo non sarebbe mai stato in grado di fornirmelo direttamente. Era genuinamente ingenuo. E aveva preso tutto ciò così come era, accettandolo.

    Comunque ci dividemmo e una volta a quattrocchi con Tasaki esposi il mio piano, decisamente improvvisato e violento: - Ascolta Tasaki, se vogliamo impedire a Koikuro di avvicinarsi al Casinò dobbiamo fare in modo di ottenere la sua fiducia e fare in modo che si trovi in debito con noi. A quel punto potremmo chiedere un favore, se è così ingenuo potremmo semplicemente chiedergli di mollare le sue intenzioni di sbancare il Casinò e starsene tranquillo per un po'. Ma questo è comunque un passaggio successivo. – attesi un secondo – Quello che ti chiedo e di seguire il mio piano: fra un’oretta te andrai davanti alla porta di Koikuro, come se fossi di guardia io evocherò il Maestro. A quel punto lotterete, magari te grida o lo farà anche il Maestro giusto per svegliare Koikuro e renderlo partecipe dello scontro. – nuovamente attesi – Poi quando sarete sicuri della presenza dell’obiettivo il Maestro ti pugnalerà in pancia, veramente, ferendoti e facendoti sanguinare… in maniera grave. Lo so, ti chiedo molto Tasaki, ma è l’unico modo per guadagnarsi veramente la sua fiducia. Un sacrificio per difenderlo lo manipolerà alla nostra volontà. Poi interverrò io. Che ne pensi? Non preoccuparti, nel caso peggiore ho una evocazione in grado di provvedere delle cure base. –

    Se avesse accettato non ci sarebbe rimasto altro che passare all’esecuzione del piano. Prima richiamando una copia fisica, che avrebbe ricoperto nuovamente le veci della mia accompagnatrice avrei poi evocato il Maestro, che appena apparso si sarebbe convertito nella sua forma umanoide e trasformato a sua volta in un incrocio tra corvo e umano, quindi in grado di usare le mani [Conoscenze utilizzate]Tecnica del Richiamo, Mutaforma, Trasformazione, Recitazione.. Consegnando un kunai avrei spiegato al Kuroi cosa e come comportarsi. Aspettando un’oretta il Maestro dunque uscendo dalla finestra sul retro, se fosse stata presente o comunque cercando di essere il più discreto e furtivo possibile(accertandosi prima che nessuno fosse presente nelle vicinanze). A quel punto si sarebbe avvicinato alla camera e iniziando a correre, e a produrre i primi rumori, avrebbe gridato al vento quasi a squarciagola: - MUORI MUORI MUORI! AAAAARGH! – e avrebbe iniziato a lottare, a scambiarsi qualche colpo, a velocità veramente minime per non destare troppi sospetti. Quando o Tasaki o il Maestro si fossero accorti che Koikuro si sarebbe affiaciato o presentato in maniera tale da assistere alla scena allora il Maestro avrebbe cercato di affondare seriamente il Kunai al centro dell’addome di Tasaki, gridando al contempo: - LA TUA FORTUNA KOIKURO PORTERA’ TUTTE LE PERSONE VICINO A TE ALLA MORTE. RINUNCIA AD ESSA, O TI PERSEGUITERÒ’ FINO AD UCCIDERE OGNI PERSONA A TE CARA. – sarebbe poi svanito, pareggiandosi.

    Se tutto fosse andato come previsto sarei corso fuori dalla stanza avvicinandomi a Tasaki: - O per tutti Kami! Collega! Chi ti ha ferito? Cosa ti è successo? – avrei cercato di simulare il più possibile lo sconvolgimento personale ed emotivo, appoggiando entrambe la mani sull'addome del Chunin cercando di tamponare il sanguimento – Cazzo, sei messo male! Hai la pancia aperta! Koikuro! MALEDIZIONE! – avrei enfatizzato il suo nome gridando verso il ragazzo – Mi credi quando ti parlavo che ogni fortuna ha il suo prezzo?! Il mio amico per proteggerti è stato brutalmente ferito! Qualcuno ti sta bersagliando. E non per i soldi o per la gente, è la tua fortuna! L’equilibrio delle cose! La tua fortuna porta alla sfortuna il prossimo! DIAVOLO! Siamo poliziotti e abbiamo il dovere di difendere anche persone sconsiderate come te… che non pensano alle conseguenze delle proprie azioni.– scrollai la testa – Scusami Koikuro, sono scosso. Dobbiamo portare Tasaki da qualcuno! Conosci qualche medico?! Qualche posto dove curarlo?! Presto! – avrei lasciato decidere al tizio, sarebbe stato interessante vedere come si sarebbe evoluta la situazione. Fino a che punto la sua fortuna poteva spingersi? Lo poteva proteggere anche dalla propria ingenuità?

    Se Koikuro mi avesse chiesto della mia compagna mi sarei limitato a dire che sarebbe rimasta in motel, in attesa.

     
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    - Non le è mai capitato, gentile signore, perché è troppo fortunato. Certo, almeno lo era fino a oggi. - Accennai al fatto che fino a quel giorno era davvero stato fortunato nel non incontrare mafiosi e malevoli di ogni genere e il mondo ne era pieno. Ovviamente continuava a essere fortunato e la storia di come il corvo di Kato scivolò su una matita lo dimostrava abbastanza bene. In conlusione, la mia idea su come fregare la sua fortuna non era cambiata: era lui stesso a doversi convincere in qualche modo di abbandonarla e volere quello che avevamo noi. Alla fine dei conti, sembrava proprio che la forza della convinzione era una di quelle cose a cui il buon signore prestava una grande attenzione.

    In realtà le nostre convinzioni con Kato non funzionarono come dovuto e il signore disse di voler dormire in una stanza singola, il che non era affatto strano, ma nemmeno mi piaceva come idea. Non che potessi in qualche modo fargli abbandonare quell'idea, ovvio. D'altro canto, però, non potevo mica stargli apparesso a convincerlo in modo continuo cosa fare. Per questo alla sua risposta non mi scomposi: - Certamente, come desideri. - Dissi. Quando arrivammo nell'hotel, il signor Koikuro su richiesta di Katino ci raccontò un po' della sua fortuna e sfortuna: era stato sfigato, la sua ragazza l'aveva mollato e aveva trovato un invito che non era suo. - Per puro caso, - lo imitai. - Certo. - Conoscevo io tutte quelle cose che avvenivano per caso, soprattutto nei rapporti di coppia. Comunque non che mi interessavano moltissimo tutte quelle cose a proposito del perché si era non lasciati. In ogni caso aveva una storia interessante, come dissi anche io con la mia solita faccia: - Interessante. - In pratica, l'ultimo era diventato il primo. E tutto questo per il volere della fortuna, che sembrava assisterlo e aiuterlo in ogni cosa che quel tizio stava facendo, in un modo oppure nell'altro.

    E quando mi chiese su come poteva mettere la sua fortuna al servizio del prossimo gli risposi: - Ma se Lei vince ogni volta al Casinò un botto di soldi. Diventa ricco e straricco, per merito non Suo, mentre nel mondo ci sono bambini che vengono seviziati e madri che muoiono di fame senza avere un briciolo di cibo da dare ai propri figli. Il mondo è un posto crudele; Lei vive in un piccolo paradiso tutto suo, dopo aver perso pienamente e del tutto il contatto con la crude realtà dei fatti; dopo aver costruito muri su muri intorno a sé. Una realtà in cui da padrone fanno la guerra, la carestia, la fame, il dolore, la morte e il caos. Un mondo in cui i bambini muoiono nel buio e nel freddo. Un mondo in cui i giovani, generalmente, non riescono ad arrivare a 25 anni morendo in guerre varie. - Gli dissi, non senza una nota di disprezzo nella voce, per poi rincarare la dose ulteriormente, ovviamente dopo che persi ogni singolo freno: - In questo mondo vince il più forte e Lei potrebbe aiutare i più deboli, che da sempre soffrono a causa di coloro che detengono il potere in questo mondo. - Il concetto di base, forse, lo avevo trasmesso: usare i soldi, la fortuna che guadagnava, per costruire scuole, ospedali, per impegnarsi nella lotta al Male. Ma l'Ego era l'Ego: era naturale che dopo una vita di sfighe quel tizio volesse togliersi qualche piccolo sassolino dalla scarpa.

    Infine, quando si chiuse nella sua stanza, arrivò Kato con il suo piano che era una delle cose più pittoresche e anti-Tasaki che avevo mai sentito. Già non me la sentivo di dire bugie, dato che mamma diceva che sarei andato all'inferno. Lui mi chiedeva di impegnarmi addirittura a fingere di venire da un kunai. - Quindi, - riassumi dopo che ebbe parlato. - Io, che combatto con due katane, devo fingermi ferito da kunai. - E quella era la prima cosa che non andava per niente: - Che umiliazione! - pensai. Quindi continuai: - E mentre facciamo rumore in un hotel, quindi posto pubblico, io dovrei prendermi una ferita reale per conquistarci la sua piena fiducia, cosa che, mi pare, abbiamo già. In tutto questo, il nostro scontro attirerà non solo l'attenzione di Koikuro, ma anche di tutti gli altri quelli che sono nell'hotel. - Non che avevamo chissà quali idee, dopotutto. E provare a infiduciarselo ancora di più era una di quelle cose che, forse, ci avrebbero infine permesso di risolvere l'intreccio. - Sono d'accordo, - dissi a Kato. - Ma fa in modo da richiamare subito l'attenzione di Koikuro, per non far durare questa messa in scena fin troppo e un'altra cosa: non usare i corvi per curarmi sennò farà 2+2. - Aspettammo un'ora circa prima che Koikuro si addormentasse e uscimmo per mettere in scena la nostra recita.

    A dire il vero, sono sempre stato un pessimo attore con zero talento. Per questo non mi preoccupavo nemmeno di fingere e quando iniziammo il nostro scontro finto con il Corvo di Kato, usai entrambe le katane non fingendo di combattere, ma combattendo al 10% delle mie capacità, tipo come facevo quando combattevo con i bambini. Avrei usato, ovviamente, entrambe le katane, che però muovevo in maniera tale da non ferire il corvo, sennò: *puff* e la tecnica in questione si sarebbe sciolta. - DOVE VAI! - gli avrei urlato con la mia solita faccia piena di emozioni.


    Per sbattere poi contro la porta della sua stanza. Avrei urlato altre volte, prima che Koikuro, magari, fosse uscito dalla sua stanza e a quel punto, come concordato, avrei visto dove sarebbe andato il suo kunai durante un attacco e mi ci sarei, letteralmente, fiondato con la parte sinistra della pancia, ferendomimedioleggera io da solo con il suo kunai. - Perfetto. - pensai ironico lasciando subito cadere entrambe le spade per tentare di tapparmi la ferita con una mano: il sangue, ovviamente, sarebbe uscito tra le mie dita, mentre io mi sarei appoggiato al muro, quasi come se stessi per svenire. - Maledizione. - Avrei detto a denti serrati guardando Koikuro. Ma non avrei detto niente: chissà se quella notte prima o poi fosse finita.




    Chakra: 80/80
    Vitalità: 16/16
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 600
    Velocità:  650
    Resistenza: 500
    Riflessi: 625
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 600
    Agilità: 675
    Intuito: 625
    Precisione: 600
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Shuriken Gigante × 1
    • Katana × 2
    • Veleno Debilitante B1 (5 dosi) × 1
    • Tonico di Ripristino Medio × 2
    • Tonico di Recupero Medio × 2

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    Gli Ostacoli del Fato Avverso

    Ba-bambini seviziati? Koikuro deglutì, sbiancando a quei racconti da parte di Tasaki. Ma...ma io non sono ricco sfondati. Da quando sono fortunato ho avuto quello di cui avevo bisogno, e ciò che mi avanzava lo ho donato all'orfanotrofio locale...io non penso di poter diventare tanto ricco da cambiare il mondo... Aveva però una faccia che la diceva lunga su quanto avrebbe dormito male quella notte con le terribili immagini prospettate dal traditore di Kumo. E poi...ma ci sono davvero tutte queste guerre? Al notiziario avevo sentito che ormai l'età media di morte è sugli ottant'anni... Cercava di distogliere l'attenzione o auto-assolversi, in qualche modo, ma al momento quello non era un elemento fondamentale.

    Poco dopo si sarebbe comunque ritirato nella sua stanza, mentre i due ninja organizzavano la mossa successiva. Una mossa azzardata, certo, che però poteva dare qualche risultato. Quando il trambusto raggiunse il limite Koikuro si affacciò dalla porta con aria visibilmente spaventata, e rimase ancora più atterrito, cadendo a terra mentre Tasaki si accasciava a terra per la ferita. Cos-cos-cosaaaa? Le parole del Maestro prima di sparire lo gettarono ancora di più nella confusione. Ma io...ma io... Tutto accadeva in fretta, con Kato che si fiondava sul ferito e il Maestro che svaniva lasciando le sue oscure parole in sede. Ma io...ma io non ho persone care! Sono morte tutte! Di chi stava parlando?

    Confuso, allo sprone di Kato cercò di rialzarsi. C'è una piccola clinica, non è lontana...ma io credo...non so...dovremmo chiamare le autorità! Non è sfortuna, è un pazzo che mi insegue! Devo avvisare le autorità che qualcuno mi vuole morto! Sembrava avesse preso una decisione assoluta: le minacce dirette alla sua vita, l'aggressione e la ferita di tasaki avevano fatto scattare qualcosa nella sua testa, ossia la convinzione che doveva chiedere aiuto, e non voleva mettere ulteriormente nei guai quei due gentili signori! Sarebbe partito di corsa scavalcando Tasaki. Vado a chiamare aiuto, tu sei un poliziotto, continua a controllare la ferita! Erano al primo piano, dopo appena cinque metri avrebbe preso la singola rampa di scale e sarebbe sceso di sotto. Alla Reception c'era un telefono. Forse avevano esagerato?

    Inutile dire che se la voce di un tentato omicidio fosse girata, inevitabilmente il casinò non avrebbe poi pagato l'Accademia: l'assassinio doveva essere un incidente. Erano a un soffio dal fallimento della loro missione, con quella bravata e con la chiara comparsa di qualcuno con evidenti capacità sovrannaturali che mirava a uccidere Koikuro.
     
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    Il piano base funzionò, la fortuna di Koikuro non si intromise tra il Corvo e Tasaki e il Chunin venne ferito dal Kuroi come previsto. Il nostro obiettivo dunque si era accorto delle minacce ricevute e dall’azione della mia evocazione. Ciò mi basto per garantirmi una sicurezza in più: di sicuro Koikuro non avrebbe mai sospettato di noi visto che era stato letteralmente versato il nostro sangue!

    Tuttavia quando il ragazzo, di sua spontanea iniziativa, decise di correre per chiamare le autorità per un attimo vidi il nostro piano vacillare… ma allo stesso colsi l’occasione che si andò a creare. Lasciando da solo Tasaki scattai velocemente verso Koikuro e bloccandolo, in maniera delicata e senza forza, sul braccio o mettendo giù la cornetta del telefono (o staccando il filo) lo avrei interrotto richiamando su di me la sua attenzione. Insomma avrei in qualche modo interrotto la chiamata.

    E a quel punto poggiando entrambe le mani sulle sue spalle, senza finalità aggressive e con la volontà di parlare a quattr’occhi, avrei proferito discretamente cercando di evitare di farmi sentire da altre persone: - Koikuro! Pensa prima di agire. Cosa succederebbe se chiamassi le Autorità? Quel tizio è forte e pazzo, e metteresti a rischio la vita di altre persone inutilmente! Fidati di me, sono esperto in queste faccende e più gente verrà coinvolta più saranno i rischi connessi, soprattutto se non sono preparate come noi. Per il resto della tua vita avresti il loro peso sulla tua coscienza. Io e il mio compagno siamo compagni di lunga data e risolveremo per te questo problema. Forza, seguimi. Per impedirti di fare follie ho abbandonato l’altro ma devo comunque pensare a lui! Ti prego, fidati di me. Io sono Hideki, un fiero poliziotto del Fuoco! -

    Se avesse accettato allora sarei ritornato da Tasaki e avvicinando al Chunin un tonicoTonico Coagulante Inferiore [Tonico]
    Questo tonico quando ingerito richiude ferite fino ad un valore complessivo di Media ma non rigenera vitalità. Dose massima: 2 al giorno.
    Tipo: Supporto - Supporto
    Dimensione: Minuscola
    Quantità: 1
    (Potenza: 1 | Durezza: 1 | Crediti: 30)
    [Da studente in su]
    avrei proferito verso Koikuro: - Questo è un medicinale Ninja, ho alcuni amici al Villaggio della Foglia e mi hanno consegnato qualche strumento del mestiere e insegnato qualche trucchetto. – una volta che Tasaki si sarebbe ripreso avrei proseguito il discorso – Ti svelerò un segreto: io e il mio amico siamo esperti in criminalità organizzata, e nell’infiltrazione. Io infatti lavoro come infiltrato per la polizia. Ora Koikuro la situazione è grave, molto di più del previsto. Alle tue calcagna hai tizi strani e forti che ti vogliono morto. Non puoi girarci attorno… loro stanno puntando alla tua fortuna. Questo è indiscutibile! Che tu lo voglia o meno. Ora, come sulle Strade di Otafuku, ti propongo una soluzione definitiva. L’ho provata molte volte sulla mia pelle: in pratica ogni volta che mi infiltravo e uscivo da una gang dovevo simulare la mia morte e cambiare identità! – aspettai un secondo – Qualunque persona vicina, non necessariamente a te cara, sarà sempre in pericolo fin tanto che non la situazione non si risolverà. Ora Koikuro non so esattamente cosa ci sia dietro alla tua fortuna, potrà essere una coincidenza come dici tu, ma la sfortuna vuole che hanno puntato e finché non ti uccideranno tutti saranno in pericolo. I miei amici alla Foglia mi hanno parlato di maledizioni e strane creature. Non vorrei che qualcuno o qualcosa abbia eseguito su di te una sorta di fattura, o maledizione! Ora da poliziotto non posso permettere che altre persone rischino la vita, come il mio compagno, e coinvolgere dei miei colleghi poco esperti equivarrebbe condannare tutti alla morte. Perciò non volendo avere sulla coscienza la vita di altri la soluzione che ti propongo è indolore: fingeremo la tua morte. Ho i mezzi per farlo e tu cambierai identità. – attesi di nuovo qualche secondo – Mi hai detto che non hai più legami famigliari, che sono morti tutti. La tua fidanzata ti ha mollato e di fatto non amici o conoscenti. La tua casa è bruciata. Sei nella situazione perfetta per cambiare aria e vita. La tua finta morte farà desistere in modo sicuro i tuoi aggressori. Ne ho la certezza, una sicurezza che deriva da una esperienza lunghissima! Cosa ne pensi, Koikuro? TI prego, fidati di me. – il piano che avevo prospettato aveva un senso. Per tutti. Al nostro mandante sarebbe andato bene, visto che Koikuro e la sua esistenza sarebbero scomparsi in un incidente. Per Koikuro stesso che si sarebbe salvato da questa maledizione e per Tasaki visto che avremmo risparmiato la vita al nostro obiettivo.

    Ora non mi restava che aspettare un aiuto da parte del mio collega. Una mano per rinforzare il piano e convincere così il ragazzo fortunato a seguire le nostre indicazioni!


     
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    Come previsto dal nostro piano, venni colpito alla pancia da un kunai (non che fosse la prima volta), scegliendo come punto principale del colpo una zona di circa 2-3 cm a sinistra rispetto al centro dell'addome. Non che fossi tutto sto luminario della scienza e della medicina, a dire il vero. D'altro canto, però, sapevo per via della mia enorme esperienza nel campo dei combattimenti più vari dov'è che era meglio venire colpiti in caso di problemi. E allora ecco che il metallo cozzava contro le mie interiora, provocando in me delle ferite che in realtà erano poco più che dei dei graffi: in altre occasioni sarei persino stato ancora in grado di combattere contro quei graffi. Di contro, anche una ferita simile poteva far sembrare alle persone vicine, o quelle che non avevano molta esperienza nel campo dei combattimenti, che era un peso mortale. Era, in effetti, una specie di buco non troppo profondo, ma sospinto da quel desiderio di vincere l'Oscar dei perdenti, mi appoggiai alla parete simulando un grave dolore e chissà cos'altro. - Non... hmm... ehm... saprei... - risposi semplicemente alle parole del tizio mentre una specie di piano si delineava in modo molto accentuato e particolarmente evidente nella mia mente: convincerlo a simulare la sua morte.

    Già, proprio così. Perché per tutto quel tempo, con metodi più o meno discutibili, quello che stavamo facendo era semplicemente cercare di conquistarsi la sua fiducia: proteggerlo, provare a difenderlo in ogni possibile, cercare di attutire il colpo, di farlo sentire in colpa. Il tutto solo e unicamente per il suo bene. Però arrivava quel momento in cui bisognava trasformare tutto ciò che avevamo fatto fino a quel punto in azioni concrete e particolari, adatte a salvarlo e portarci il guadagno personale e la vittoria. Solo quando mi scavalcò per provare ad andare a chiamare la Polizia o chi altri, teatralmente allungai una mano verso di lui mentre il mio viso, senza lasciar trasparire alcuna emozione, lo supplicava di fermarsi: quella sarebbe stata, in effetti, la fine. - NO! - urlai.

    Successivamente, nel caso in cui Koikuro avesse desistito dall'idea di chiamare la polizia e far presente a tutti che l'avevano tentato prima di rapinare e poi di uccidere, avrei accettato il tonico di Kato Yotsuki mettendomelo tra le labbra, mandandolo giù e rialzandomi leggermente. Quando Kato iniziò a parlare, lo lasciai fare, ma la mia faccia parlava in modo molto evidente anche per me: ero stanco dei segreti, delle recite e delle bugie. - Loro non stanno puntando alla tua fortuna, Koikuro, - dissi mettendomi una mano sulla ferita. - Loro stanno puntando alla tua vita. È quella che ti vogliono togliere, puntando anche ai tuoi cari, alle persone che si trovano vicino a te. Sarai solo, e desolato, sconfitto dalla solitudine e solo allora ti daranno il colpo finale. Se non ascolterai noi, polizia o no, prima o poi ci riusciranno. Chiediti: ne vale la pena? - Detto quello lasciai fare la recitina da 4 soldi a Katino e quando parlò del fingere la morte di Koikuro feci un cenno affermativo con il capo: - Mi sembra l'unica soluzione. Cambierai identità Koikuro, ti porteremo lontano e cambierai anche il volto. Così depisteremo le tracce, ma non dovrai mai tornare in questo territorio e non dovrai mai più giocare qui ai giochi d'azzardo. Ora o mai più signor Koikuro. - Grazie alle nostre conoscenze nel mondo accademico saremmo stati in grado di aiutarlo a iniziare una vita nuova in un altro posto. Del resto, non aveva vincoli, non aveva restrizioni. Con la sua fortuna poteva iniziare una nuova vita ovunque lo volesse, senza più dare fastidio al mandante di quella nostra missione: la migliore soluzione per far tutti felici. Ma avrebbe accettato?




    Chakra: 80/80
    Vitalità: 14/16
    En. Vitale: 28/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 600
    Velocità:  650
    Resistenza: 500
    Riflessi: 625
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 600
    Agilità: 675
    Intuito: 625
    Precisione: 600
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Tonico di Ripristino Medio × 2
    • Veleno Debilitante B1 (5 dosi) × 1
    • Tonico di Recupero Medio × 2
    • Katana × 2
    • Shuriken Gigante × 1

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    Il ragazzo venne fermato senza problemi da Kato (forse l'assenza di intenzioni ostili impediva alla sua fortuna di agire) Ma io...ma non possiamo lasciare che un pazzo continui a cercarmi così! Koikuro sembrava adamantino nella sua decisione di chiamare le Autorità, anche se certo l'idea di mettere qualcuno nei guai pareva rallentarlo. E che altra strada abbiamo? Persino il tuo collega è stato ferito, servono più persone! Ma in effetti frenò il suo entusiasmo, scegliendo di fidarsi del sedicente poliziotto, per quanto evidentemente frustrato e spaventato all'idea di essere diventato un bersaglio mobile. Otafuku? Criminalità organizzata? Non capisco cosa... E poi l'idea di Kato: una finta morte e una nuova partenza. Oh...ma...ma dovrei lasciare la mia casa e tutto il resto...

    Sembrava turbato, ma vedere Tasaki che guariva, sebbene provato, e che lo incalzava sembrò convincerlo. Ho capito. Va bene. Ma devo prendere delle cose dalla mia casa...e del denaro. Non voglio lasciare tutto ma capisco che non c'è altro modo, però ho dei ricordi e delle cose a cui non voglio rinunciare. Poi sollevò lo sguardo verso Kato. Come faremo a inscenare la mia stessa morte? Il piano pareva avere avuto successo...ma come avrebbero inscenato la morte del ragazzo? E in che modo avrebbero gestito la sua uscita dal paese? Molti dettagli andavano spiegati, e non avevano riferimenti, quindi dovevano giocare molto bene le loro carte.
     
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    La piccola ribellione di Koikuro venne sedata dalle mie parole. E quello che si poteva considerare come il rischio di fallimento più grande in realtà venne tramutato in un’occasione… utile abbastanza da spingere il giovane fortunato a seguire il nostro piano. Annuii in segno di assenso, ma a stento tra me e me mi trattenni dall’agitazione. Forse, e dico forse si era aperta una possibilità di chiudere quell’incarico.

    Spostando lo sguardo verso il nostro obiettivo aspettai qualche secondo, il tempo sufficiente per ordinare le idee, per poi prendere la parola: - Sono contento della fiducia che riponi in me e nel mio collega. Abbiamo versato del sangue, ma con questa scelta nessun innocente verrà mai più coinvolto. Ne sono certo! Comunque Koikuro, davanti a te hai un esperto in materia. Ho perso il conto delle volte che l’ho fatto. – più o meno – In pratica userò un paio di trucchetti da Ninja, che mi hanno insegnato a Konoha, per svolgere al meglio il mio lavoro. Dei trucchi utili un po' come quella pillola che ha curato Tasaki. Ho bisogno solo di due dettagli. Dove abita il tuo amico? Il capo dei pompieri? Non ho assolutamente alcuna intenzione di fargli male! Ci mancherebbe altro, ma ho bisogno di una persona che conosci per rendere più credibile la tua morte. Poi indicami il ponte o il fiume più vicino. Dove si trova? Quanto tempo ci vuole per arrivare da casa del tuo amico a questo ponte o fiume? Infine… Sei interessato a conoscere il piano? O non vuoi sapere? – A seconda della risposta avrei spiegato in maniera diversa il piano.

    Nel caso in cui avesse voluto sapere la strategia avrei proferito per intero il piano: - Allora, ti accompagneremo a casa tua, recupererai le tue cose e poi insieme a Tasaki ti allontanerai ai confini della città. Appena sarai al sicuro userò un trucchetto ninja. Mi hanno insegnato una mossa che mi consente di assumere la forma di una persona. E in questo caso assumerò le tue sembianze e fingerò un suicidio. Richiamerò delle persone, gridando disperato, e chiederò di parlare in particolare con il tuo amico. Poi mi getterò dal ponte. Sono un abile nuotatore, e fingerò di essere trascinato via dalla corrente. Nessuno troverà mai il corpo, né verrà in cerca così approfonditamente. E tu di fatto sarai morto per tutti. Noi ti garantiremo una nuova vita e identità. Abbiamo molti contatti, tutte persone affidabili e legate alle autorità. Appena sarai di nuovo al sicuro, io e gli altri miei colleghi indagheremo per vie traverse su questi tizi. Assicureremo loro alla giustizia, come dei veri poliziotti di Otafuku. – poi voltandomi verso Tasaki – Mi raccomando, compagno. Non abbandonarlo un secondo, fino a che non simuleremo la sua morte sarà sempre in pericolo costante.- un ottimo modo alternativo per dire a Tasaki che dovesse assicurarsi che il ragazzo non avesse ripensamenti o tornasse sui suoi passi iniziali - Koikuro, ti prego. Fino a che non saremo usciti dal villaggio dovrai cercare di mantenere un basso profilo. Copriti la testa e cambiati i vestiti. Dovremo muoverci tra le ombre, evitiamo strade principali e seguiamo solo vicoli. Amico mio, ti chiedo gentilmente di aiutare e supportare Koikuro. Io finisco di mettere apposto qui e vi raggiungo subito all’appartamento. – E così avrei fatto. Aspettando che il duo si allontanasse avrei prima annullato la copia fisica in attesa nella nostra camera e nel frattempo avrei asciugato il poco sangue che era colato a terra, e allo stesso tempo richiamando il Maestroo in una delle sue varie forme umanoide trasformate gli avrei dato ordine di dirigersi dal portiere. E nella maniera più furtiva possibile l’avrebbe steso prima con Tecnica del Sonno delle Piume, ammesso che non fosse già addormentato, e poi imponendoli un sigillo del pensiero avrebbe cancellato ogni ricordo di me e di Tasaki: - Non hai ricordi degli accompagnatori di Koikuro, lui è solo.-[Abilità e conoscenze utilizzate]Richiamo per il Maestro, 6 Bassi.
    Utilizzo Tecnica della Trasformazione per cambiare la forma del Maestro, 1 Basso-
    Tecnica del Sonno delle Piume, 6 Bassi
    Simbolo del Pensiero, 3 Bassi.


    Al termine avrei spiegato l’intera situazione e il piano d’azione al Maestro, rifornendolo di un pò di chakraTonico di Recupero Medio [Tonico]
    Ingerendo questo farmaco il ninja recupera una quantità di chakra pari ad un consumo Medioalto. Dosaggio: Massimo due tonici di Recupero al giorno.
    Tipo: Supporto - Supporto
    Dimensione: Minuscola
    Quantità: 2
    (Potenza: 1 | Durezza: 1 | Crediti: 60)
    [Da chunin in su]
    . Quello che non avevo chiaramente spiegato a Koikuro è che sarebbe stato il Maestro a prendere le sembianze del giovane. Il Corvo era molto più esperto di me a fingere in situazioni del genere. Così se da una parte il Maestro si sarebbe diretto verso il ponte, aspettando nascosto e già trasformato[Trasformazione]Consumo un altro basso per trasformare il Maestro sotto la forma di Koikuro., io mi sarei ricongiunto con Tasaki e Koikuro e una volta appurato la loro sicurezza avrei iniziato con la parte finale del piano. Con il Maestro infatti mi ero organizzato in maniera tale da sincronizzarmi per bene con le varie azioni. Per prima cosa sarei andato a chiamare l’amico di Koikuro, con la massima urgenza, trasformandomi prima in un tizio diverso rispetto a quello che aveva incrociato all’appartamento: - Ascoltami, mi hanno detto di chiamarti! E’ urgentissimo! Koikuro, il tuo amico… si sta per suicidare! Si vuole gettare sul fiume! Ha detto che parlerà solo con te! Non conosco nessuno di voi due, ma ti prego. Dobbiamo tentare di salvarlo! -

    Infatti il Kuroi, trasformato in Koikuro, avrebbe iniziato a gridare ai quattro venti i suoi tentativi di suicido. E verosimilmente calcolando i tempi sarei dovuto arrivare con l’amico di Koikuro qualche decina di minuti, in maniera tale da giustificare la mia chiamata, dopo che il Corvo avrebbe iniziato a millantare il suicido. Il Maestro a quel punto appena avrebbe notato il mio arrivo e lo avrebbe capito chiaramente dalla mia frase: - Ecco, il tuo amico! Il Capo dei pompieri! – si sarebbe rivolto verso l’uomo, recitando la sua parte: - Sono stanco di questa vita, amico mio! Ho perso tutto e tutti. I miei cari, la mia fidanzata, la mia casa. Sono sempre stato sfortunato da quando sono nato e questa fortuna sfacciata non fa altro che aumentare il disdegno che ho di me e della mia vita! Addio! TI voglio bene, amico mio. – E il Maestro si sarebbe gettato nel fiume, immergendosi in profondità nell’acqua e scomparendo dopo qualche secondo. Anche se il capo dei pompieri si fosse gettato per salvare il suo amico non avrebbe trovato nessuno, e complice l'oscurità della notte si sarebbe sicuramente presto arreso. Il finto Koikuro, se tutto fosse andato come previsto, sarebbe morto in seguito a quel gesto. Il Maestro si sarebbe comunque gettato nel fiume recitando bene o male le stesse parole nel caso in cui si fosse accumulata fin troppa gente e qualcuno di loro avesse provato a salvarlo, rischiando di mandare a monte il piano. Chiaramente prima di gettarsi avrebbe fatto intendere con molta precisione il suo nome e il fatto di voler chiamare il suo amico!

    Concluso quell’azione dopo qualche parola di dispiacere mi sarei allontanato dal capo dei pompieri in direzione di Tasaki e Koikuro per terminare la parte finale del piano.

    Nel caso in cui Koikuro non avesse voluto essere messo al corrente del piano della sua morte allora prendendo da parte Tasaki e parlando a voce bassa avrei sostanzialmente spiegato l’intera procedura e avrei agito nello stesso identico modo.



     
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    Non si tratta di un pazzo, - bisbigliai in risposta a Koikuro. - Si tratta di una gang. E non sono pazzi. Ma sobri, intelligenti, freddi e disposti a tutto. Glie ne ho già parlato prima. Se lo ricorda? Troppa fortuna genera invidia; l'invidia genera il male. Finché si distinguerà, finché avrà quello che tutti vogliono, ma nessuno può avere, sarà sempre vittima dell'invidia altrui. Non c'è motivo per chiudere gli occhi su questa verità; non c'è motivo di voler girarsi di spalle verso la stessa. La deve accettare. - Fu quella mia risposta, a dir la verità un po' lunghetta, a quanto sembrava, alle parole del signor Koikuro su tutto ciò che riguardava la missione in questione. Un po' ero sleale; dovevo dire. Non sapeva tutto. Delle cose glie le avevo nascoste. Di contro, però, si faceva tutto questo per il suo bene. - Capisco, - risposi semplicemente a quella domanda su voler andare verso la sua casa e prendere le sue cose e un po' di soldi. - Del resto mi sembra abbastanza normale, specie se si vuole fare una vita nuova. Da capo. Senza errori, senza trascinarsi dietro i problemi... del passato. - Ascoltando il piano di Kato, però, ebbi un attimo da ridire. - Bisognerà coprire per bene il signor Koikuro. Fargli un ottimo travestimento. Non lasciare tracce; non lasciare collegamenti che possano riportare a lui. Coloro che mirano alla sua vita potrebbero indagare, trovare dei detective, cercare l'inganno. Per giunta, non sorgeranno dei dubbi se vedranno prima Koikuro andare al confine della città e poi uscire di casa e andare al ponte. Quindi ascoltami... - Ok, ora vi chiederete cos'è che avessi da dire di così importante a Kato e Koikuro, entrambe delle persone a cui volevo molto bene. Il fatto è che, nonostante il piano del suicidio che avevamo elaborato fosse, mi sembrava, la cosa migliore da fare e Koikuro avesse anche accettato d'iniziare a svolgere una vita dall'inizio, c'era un problema. In effetti, se qualcuno avesse visto Koikuro prima uscire di casa e andare al limitare della città e poi, mentre era al limitare della città, uscire di nuovo e andare al ponte, sarebbero potute sorgere numerose domande. Koikuro non poteva essere in due spazi al contempo. - Prima di tutto, consiglio di fare la cosa al contempo. Tu esci e vai al ponte a fingere il suicidio; mentre gli sguardi della gente del posto sono rivolti a te, noi andiamo all'appartamento, io procuro per Koikuro un travestimento e me lo procuro anche a me. Nello stesso momento usciremo anche noi. Dobbiamo andarcene quando Koikuro sta per saltare dal ponte. E' un diversivo. Quindi che ne dici di organizzare il tutto per una certa ora? Per esempio, all'ora X il Koikuro falso salta dal ponte e noi ce ne andiamo dall'appartamento. All'ora Y, invece, ci ritroviamo tutti al limitare della cittadina, in un posto particolare, e ce ne andiamo. Che ne dici? Se funzionerà, gli sguardi saranno puntati verso di te. Noi potremmo essere ignorati. Quando tu sarai al ponte, io e il signor Koikuro travestito, saremmo già nascosti fuori dalla città. Non daremo nell'occhio e non appena avrai completato il tutto, ci raggiungerai e abbandoneremo questo posto insieme, magari usando una delle mie capacità. - - Non dissi che tipo di capacità e di contro, non avevo fatto chissà quali modifiche al piano. Semplicemente, proponevo di farlo con una maggiore coordinazione. Se gli sguardi della gente fossero stati puntanti verso il Koikuro suicida, nessuno avrebbe degnato di attenzione il vero Koikuro.

    Non appena avremmo collaudato il piano con Kato, lui sarebbe rimasto nell'hotel a fare le ultime cose che doveva fare. Io e Koikuro, invece, saremmo andati verso la sua casa. In quella casa gli avrei fatto prendere ciò di cui aveva bisogno, di tanto in tanto guardando l'orologio. In tutto quel piano c'era una cosa importante secondo me: fare tutto al contempo, non lasciare il minimo dubbio che Koikuro se ne fosse uscito da casa sua. Quella casa poteva essere spiata. Anche se non conoscevo benissimo il mandante della missione, sapevo che le cose sarebbero potute andare per il verso storto proprio per via delle sue eventuali spie. Ma non potevo trasformare Koikuro in Kato per togliere ogni dubbio. Ciò che potevo fare era nascondere Koikuro. - Signor Koikuro, - gli dissi quando saremmo stati nella sua casa. - Per evitare che qualcuno la possa vedere uscire di casa ora, che ormai siamo in procinto del suicidio, le chiedo d'indossare questi. - Senza molte difficoltà avrei creatoCreazione della Forma
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può creare l'equipaggiamento [A Distanza], [Mischia], [Potenziamento] e [Protezioni] con il proprio chakra. Può creare equipaggiamento di una singola classe ogni utilizzo della tecnica; si può creare una singola [Protezione] per ogni slot tecnica. È possibile creare solo l'equipaggiamento di lista a cui si ha accesso o equipaggiamento posseduto dall'utilizzatore; non è possibile creare Competenze [Equipaggiamento]. L'equipaggiamento avrà potenzialità massime parigrado all'utilizzatore e potrà essere influenzata da altre tecniche come se fosse un normale equipaggiamento. L'equipaggiamento [Protezione] creato sarà in grado di proteggere dai ninjutsu esclusivamente nelle zone in cui interagisce con gli stessi: colpirli o pararli non ridurrà la potenza dell'intera tecnica ma solamente quella della zona colpita. L'equipaggiamento così creato dura per un singolo slot azione/difesa/tecnica in cui viene utilizzato, poi scompare.Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Consumo: ½ Basso ogni 20 crediti )
    [Da chunin in su]
    due maschere e due mantelli perfettamente uguali. Avrei nascosto l'eventuale roba che avrebbe preso Koikuro (speravo che il tutto rientrasse in uno zaino o qualcosa del genere), sennò con una valigia dietro piena di roba avremmo destato sospetti. Per questo gli avrei chiesto anche un'altra cosa: - E' importante non dare nell'occhio. Perciò le chiede d'indossare questi. - Indicai il mantello con la maschera. Il mantello aveva un cappuccio e avrei indicato a Koikuro d'indossarlo, ma in modo tale da far restare scoperto il volto: non volevo che qualcuno potesse riconoscere i capelli di Koikuro, ma non volevo creare una troppa segretezza con il cappuccio direttamente sul volto di Koikuro: la cosa avrebbe potuto attirarsi troppe attenzioni e creare troppe domande. - Inoltre, Le chiedo di non prendere troppa roba. Prenda solo ciò che le serve per vivere un paio di giorni. Non appena la porteremo in salvo, faremo venire qui un nostro collaboratore per recuperare tutte le cose che Le servono. - Beh, quella non era una parte del piano collaudata con Kato, a dire il vero. Di contro, non sarebbe stato un problema mandare qualche genin a recuperare gli oggetti di Koikuro. In più, come se tutto ciò che avessi fatto non bastasse, gli diedi una penna e un foglio: - Signor Koikuro, le voglio bene e mi faccia un grandissimo favore: scriva quello che gli dico. - Ogni suicidio, o quasi, aveva un elemento che non poteva proprio mancare: la lettera di suicidio. Spesso tali lettere venivano falsificate, ma speravo che quello non sarebbe stato il nostro caso. Se fosse servito l'avrei supplicato praticamente in ginocchio. - Con il passare degli anni della mia vita ho capito che il mondo non è un posto né buono, né cattivo. Il mondo è una realtà gelida, neutrale, indifferente e passiva. Ho capito che non c'è alcuna Entità Superiore che potrebbe seguirci e correggere i nostri errori. Ho capito che siamo noi stessi a fare del mondo ciò che è diventato. Di diversi giorni ci ripenso; di giorno in giorno ho voglia di andare oltre: scoprire quel qualcosa che intuisco, ma ancora non so: vedere l'arcobaleno al di là delle nubi. Ho capito, che non voglio vivere in un mondo fatto di gelida indifferenza. Un mondo in cui i bambini muoiono nel fuoco delle guerre, in cui i più forti dominano sui più deboli; un mondo che ancor oggi sembra il regno animale. Voglio andare via da questo posto conscio di aver provato a rimediare ai miei errori; conscio di poter rendere questo mondo un posto migliore. Uno di quelli in cui le generazioni future possano vivere in un'atmosfera di felicità, progresso e amicizia tra i popoli. Ringrazio tutte le persone che sono state cortesi e gentili con me, ma vi chiedo di non piangere la mia dipartita e di distribuire tutti i miei averi tra gli orfani che hanno perso i genitori a causa della violenza del mondo. Se riuscirete a recuperare il mio corpo dal fiume, vi chiedo di bruciarlo e di spargerne le ceneri al vento dell'ovest. - Una volta scritta quella lettera di addio, avrei chiesto a Koikuro di firmarla di suo pugno e di appoggiarla vicino a un oggetto a lui caro. Tutto quello era necessario per risultare autentica alle eventuali indagini sulla grafia: una lettera di addio scritta di suo pugno non poteva che confermare ulteriormente il suicidio avvenuto. Ed ero sicuro che avrebbero analizzato quella lettera durante le indagini. Ero sicuro che avrebbero indagato sulla grafia.

    Successivamente, allo scoccare dell'ora X, in cui Koikuro doveva gettarsi fuori dal ponte, io, nel mantello (con il cappuccio a non coprire del tutto il volto) e nella maschera, e Koikuro, nel mantello e nella maschera con il cappuccio come gli avevo indicato, avremmo abbandonato la casa di Koikuro. Se qualcuno avesse provato a vedere cosa c'era sul mantello e sulla maschera, non avrebbe visto nient'altro che un generico simbolo ninja a caso. Conscio della malinconia di quel gesto, che si poteva a tutti gli effetti considerare come un vero e proprio addio, gli avrei dato del tempo per salutare un'ultima volta la sua casa in attesa d'iniziare una vita nuova. Se il tutto fosse andato per il verso giusto, avremmo raggiunto il limitare della città, dove ci saremmo ben nascosto ad attendere Kato. - E che la fortuna assista me e assista Koikuro - pensai nel mentre.

    Se Koikuro avesse per qualche motivo cambiato idea sull'iniziare tutto da capo, avrei di nuovo fatto un monologo per convincerlo di quanto fosse necessario tutto quello. Su quanto fosse importante cambiare l'identità.



    Chakra: 75.5/80
    Vitalità: 13/16
    En. Vitale: 27/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 600
    Velocità:  650
    Resistenza: 500
    Riflessi: 625
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 600
    Agilità: 675
    Intuito: 625
    Precisione: 600
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Tonico di Ripristino Medio × 2
    • Veleno Debilitante B1 (5 dosi) × 1
    • Tonico di Recupero Medio × 2
    • Katana × 2
    • Shuriken Gigante × 1

    Note
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    È colpa tua. Ratty

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    Gli Ostacoli del Fato Avverso
    Caspita...deve essere comodo avere delle capacità ninja. Forse potrei farne una carriera. Si trovò a commentare l'ingenuo Fuuin Koikuro, completamente preda della rete di menzogne di Kato che, non causando alcun danno, aveva sostanzialmente bypassato il problema dell'omicidio e della fortuna assoluta e implacabile del ragazzo. Io...forse è meglio che non lo sappia, per evitare di rivelare qualcosa sovrappensiero. Fornì comunque il nome e l'indirizzo del capo dei pompieri, mentre Tasaki puntualizzava qualche aspetto della tempistica, per ridurre al minimo i sospetti, aumentando la convinzione del ragazzo. Ah, anche tu conosci dei trucchi ninja? Forse anche fare il poliziotto sarebbe interessante.

    Certo, Tasaki era stato rigoroso nel dettare il messaggio di addio e dovette anche correggere qualche volta il giovane che aveva sbagliato delle doppie o non sapeva proprio come scrivere alcune parole. Non gli passò nemmeno per l'anticamera del cervello che uno scritto così elaborato e ricercato fosse eccessivo per un sempliciotto come Koikuro: chiunque lo avesse letto avrebbe capito che non era farina del suo sacco, e questo avrebbe gettato perlomeno un'ombra su quel suicidio. Altro piccolo errore fu il travestimento generato col chakra: a differenza di tecniche pensate appositamente per creare nuovo materiale, la Creazione della Forma ha una durata limitata e dunque poco dopo aver indossato quegli indumenti il travestimento svanì nel nulla. Fortunatamente Koikuro aveva qualche abito utilizzabile per l'occasione, tra cui un giubbotto con cappuccio. Era meglio di niente. Nella borsa/valigia il ragazzo mise alcuni libri, diversi abiti, un pacco contenente dei contanti (parecchi contanti), alcuni ninnoli che aveva vinto alle lotterie della regione, un pò di pane, formaggio, la bottiglia di vino iniziata, qualche merendina e una foto dei suoi genitori. Raccolto tutto sarebbe stato pronto a scappare. Era talmente sicuro della sua buona sorte che non temeva attacchi o imbrogli: dopotutto sia Tasaki che Kato erano assolutamente intenzionati a farlo sopravvivere e nessuno degli attacchi era reale. Non so cosa avrei potuto fare se non vi avessi incontrati...non tanto per me stesso, la mia fortuna mi protegge, ma magari avrei potuto causare danni ad altre persone! Sono davvero felice che mi stiate aiutando!

    Venne il momento definitivo, e dato che in effetti nessuno li seguiva o pedinava, e che la buona sorte assisteva ogni azione del ragazzo, non incontrarono ostacoli nè spiacevoli incidenti. Ci fu un gran baccano quando la gente cominciò ad accorrere al ponte, ma Tasaki e Koikuro stavano andando da tutt'altra parte. Sembrava che la recita fosse andata alla perfezione, e quando Kato raggiunse finalmente il duo che era uscito dalla città alla chetichella, il giovane fortunato sembrava ancora piuttosto teso. Pensate che basterà? Non voglio che continuino a darmi la caccia. C'è qualcosa che devo fare...avere documenti o cose del genere? Prima mentre venivo qui ho trovato questo... In effetti mentre si allontanavano il ragazzo si era fermato a raccogliere qualcosa, o così avrebbe notato Tasaki. E' un passaporto del Paese delle Cascate...e questo tizio mi somiglia un pò. Nella foto c'era effettivamente un tizio biondo che con un pò di distrazione poteva somigliare al fuggitivo: bastava tingergli i capelli e magari far crescere un filo di barba e sarebbe stato perfetto. Potrei usarlo? Certo che è stata una bella fortuna trovarlo!

    Restava solo da definire esattamente in che modo sarebbero usciti dal paese, e poi andare a fare rapporto.

    Difficilmente ci sarebbe stato da preoccuparsi del ragazzo, con la sua fortuna tutto sarebbe sicuramente andato bene. Un pò più complesso sarebbe stato passare il vaglio del mandante della missione. Il giorno successivo si sarebbero trovati nella stanza da cui erano partiti: il cupo seppur sfarzoso studio di Yukufuna Shusenso, vennero affrontati dall'uomo che controllava il casinò e che aveva commissionato l'omicidio. Shinobi. Vi avevo chiesto un incidente, non un suicidio. Non so come e quanto lo abbiate manipolato fino a farlo gettare dal ponte, ma con la sua fortuna non vorrei che fosse sopravvissuto. Voglio un corpo, o delle prove, altrimenti l'Accademia non verrà pagata. Esiste una possibilità su un milione che si sia salvato, ma Fuun Koikuro è l'unico che potrebbe averla colta. Avrebbe congiunto le mani sopra la scrivania, irritato dalla loro presenza. Inoltre la lettera è palesemente falsa, avrà anche la sua grafia ma non era abbastanza intelligente da scrivere quella roba, chiunque lo saprebbe, quindi ho dovuto spendere per farla sparire da casa sua. Ho già preso accordi con l'Accademia perchè venga detratto dal loro onorario. Ora voglio una prova tangibile della sua morte. Tutti crederanno all'incidente e mi sta bene. Ma se per miracolo lui saltasse fuori alla giornata di casinò Open vi assicuro che non la passerete liscia.
    Avevano pensato a questa situazione? C'era un piano?
     
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