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~Cube.
~Post 2
Questione di Rispetto.
Faticai a mantenere la serietà sul mio volto quando osservai interamente la scena che mi si presentò di fronte. Un tizio, vestito in una maniera tale che definire eccentrica risultava un eufemismo, prese ad inveire contro il vecchio che ci aveva accolto e il tutto pareva decisamente surreale. Fortunatamente quella sorta di recita si concluse in fretta e la calma, per così dire, ritornò all’interno della stanza.
A quel punto quel tipo, il nostro mandante, prese a parlare invitandoci a sederci e a fumare con lui. Rifiutai entrambe le proposte e seguii con attenzione l’intero discorso; di come secondo la sua ricostruzione un gruppo di banditi lo avessero preso di mira, o meglio puntassero ai suoi beni primari. Aveva cercato per conto suo di risolvere il problema ma il risultato si dimostrò fallimentare e a quel punto si era deciso di richiedere i servizi dell’Accademia. Incrociai le braccia e serrai gli occhi. C’era qualcosa che non funzionava nelle sue parole. Era qualcosa di molto sottile, ma che non potevo ignorare… una sorta di strana sensazione.
Ascoltai le domande e le richieste della mia collega, tutte assolutamente giustificabili e che del resto avrei fatto io stesso se non mi avesse anticipato. Aspettai quindi le risposte del tizio per poi incalzarlo subito: -C’è qualcosa che non mi torna nella sua descrizione dei fatti. Insomma… voglio dire: passare dal mandare un paio di braccianti a risolvere una situazione a richiedere l’intervento di ben tre Genin dell’Accademia mi sembra alquanto strano. Mi spiego: ci sono molte alternative in mezzo, ad esempio qualche mercenario prezzolato decisamente più economico dei nostri servizi, qui al confine siamo pieni di quel genere di persone. E per uno come lei così attento ai costi è una cosa… singolare. - aspettai qualche secondo -Quindi vedo due possibilità: per qualche motivo sa benissimo che chiamare dei semplici mercenari non porterebbe a risultati concreti e perciò si è deciso di affidarsi a qualcuno di più abile e più costoso. Quindi la domanda consecutiva è semplice: come può presumere che dei guerrieri di seconda scelta fallirebbero in ogni caso? - lo guardai, fissandolo intensamente negli occhi– oppure la seconda possibilità è che ha già avuto a che vedere con dei Ninja nella sua esperienza e sa che siamo dei tizi tosti. In quel caso immagino che abbia deciso di spendere molto più del dovuto e assicurarsi la tranquillità futura. Ma in ogni caso è un comportamento decisamente fuori da una logica concreta.- presi ad avvicinarmi al mandante - Perciò ora… sono curioso di sentire la sua risposta. – La serietà delle mie parole si poteva leggere anche dall’espressione del mio volto: di ghiaccio. L’ultima cosa che mi andava era farmi prendere in giro da un tizio del genere. Soprattutto quando si parlava di uccidere eventuali stupidi banditi da quattro soldi oppure affrontare pericoli di natura ben superiore.
Quel tizio avrebbe presto scoperto che trattare con dei Ninja non si sarebbe rivelata di certo la stessa cosa del trattare con dei braccianti.
A prescindere di come sarebbe andata la conversazione una volta di fuori ascoltai le parole della mia nuova compagna di viaggio. Aspettando educatamente la fine del suo discorso presi a parlare subito dopo:- Condivido pienamente il tuo punto di vista. Cerchiamo in tutti i modi di mantenere un basso profilo. Ora non sappiamo veramente nulla su questi nemici, perciò più silenziosamente ci avviciniamo più abbiamo probabilità di scoprirli e anticiparli. Quindi prima di affrontarli a faccia aperta secondo me converrebbe muoversi in maniera discreta, con il favore della notte. Perciò il mio piano d’azione è il seguente: aspettiamo fino a notte inoltrata e dirigiamoci verso il luogo indicato nella mappa. Durante il percorso ci muoviamo con la massima discrezione e individuiamo il nemico, magari se sono effettivamente dei semplici briganti di certo non pensaranno a nascondersi e quindi seguendo i focolai o i rumori credo che non ci saranno troppi problemi a scovarli. A quel punto trarremmo le conseguenze del caso… ovvero se agire subito e ucciderli uno alla volta, con delicatezza; oppure ideare qualche trappola o diversivo. - attesi un attimo – mentre per quanto riguarda l’idea degli alberi non è male se non fosse che non ho abilità particolari che mi permettono di combattere agilmente lì sopra… anzi; quindi mi troverei meglio a terra. Ah infine secondo me non sarebbe male capire un attimo in quali ambiti siamo più forti! Per me il campo preferito è il combattimento corpo a copo, senza dubbio… per voi invece?- terminai così il discorso, in attesa di un parere sulla mia strategia proposta..
