Sigilli TrafugatiQdV di Oto

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    L'ultimo respiro


    XIII



    Hebiko era riuscita ad eliminare con efficacia una delle minacce di Shinken, permettendogli un miglior contrattacco. Ora restavano solo i due avversari più temibili, ma entrambi sapevano che il Fedakin avrebbe dovuto cavarsela da solo. La ragazza non era in grado di contrattaccare in maniera efficace, un danno di troppo e sarebbe rimasta in balia di quei due. Sperava che Kato e Kamine terminassero qualsiasi cosa stessero facendo in fretta.
    Le parole di Mani d'Oro misero in allerta la Vipera. Nonostante fosse stremata, non le davano tregua. Non si era mai trovata in una situazione del genere, era sempre riuscita ad essere un passo avanti rispetto ai suo nemici, a volte per esperienza, a volte per pura forza fisica. Certo, Febh era riuscito a sottometterla, ma mai uno scontro che lei aveva iniziato era finito così male. Iniziò a rendersi conto che le sue conoscenze non bastavano, che era debole. Che non era al sicuro.
    Intuendo ciò che stava per accadere, allungò il braccio verso il cadavere dell'ascia rossa appena uccisa, abbassandosi leggermente. Non distolse lo sguardo dai due per un solo momento, nonostante la stanchezza, l'adrenalina le dava la forza di continuare, terrorizzata dall'idea di morire. Il movimento di Midorya fu estremamente rapido, ma lei era pronta: non appena lo vide muoversi, tirò il cadavere davanti a se, accucciandovisi dietro per pararsi dai colpi, apparentemente tre pugnalate. La prima la colpì di striscio, avendo il colpo deviato dal cadavere, ma fu sufficiente per mettere la rossa in condizioni critiche.
    Con il jigoku che non faceva che peggiorare la situazione, Hebiko finì con l'accucciarsi a terra, stremata. Non era in grado di reggersi sulle sue gambe, si era distesa a terra, esausta, retta solamente dal braccio buono che ancora la sosteneva. Alzando lo sguardo ebbe modo di vedere Mani d'Oro che assaliva Shinken, impotente. O forse no. Di fronte a se, la mano esanime dell'ascia ancora stringeva l'arma che aveva dato il nome alla banda. Contro Midorya non aveva le energie per fare nulla, ma Mani d'Oro le stava dando le spalle. Doveva tentare il tutto per tutto, se Shinken si fosse liberato di quel problema c'era ancora speranza.
    La Vipera utilizzò le sue ultime energie per prendere l'ascia, lanciandola con rapidità al centro delle spalle di Mani d'Oro, sfruttando l'effetto sorpresa. Non era certa del risultato di quell'azione, ma doveva tentare. In quel momento non era in grado di elaborare strategie più complesse, e quel singolo colpo la fece cadere definitivamente a terra, con la vista offuscata. Respirava a malapena. Non riusciva a pensare a nulla se non che fosse finita lì. Midorya poteva raggiungerla senza difficoltà e mettere fine alla sua vita. Forse l'avrebbe lasciata stare, consapevole che il jigoku l'avrebbe comunque uccisa, seppur più lentamente.
    Non vedeva via d'uscita. Aveva fatto il possibile, pur avendo un braccio completamente inutilizzabile. Aveva fatto anche numerosi errori, combattendo contro così tante persone i suoi tentativi di rinunciare alla difesa per favorire l'attacco non l'avevano aiutata. Si sentiva stupida a non aver previsto una conseguenza simile. Avevano preso quella missione troppo alla leggera, forse per colpa del loro stupido litigio, ed ora lei era ad un passo dalla morte, Shinken attaccato da un energumeno drogato, e Kato e Kamine chissà. Forse loro due sarebbero riusciti a tornare a casa trionfanti. Forse Shinken aveva ancora la possibilità di scappare. Mentre lei non poteva far altro che restarsene a terra, in mezzo ad innumerevoli cadaveri, aspettando che arrivasse il suo turno.



    Vitalità 1.5/13.5
    Chakra 10/30
    Slot difesa: paro tutti i pugnali
    Slot azione I: lancio ascia vel +3
    Ts e scaglie attive (II turno)




    Edited by Waket - 12/12/2017, 15:44
     
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    Il Fante dei Fiori


    Sigilli Trafugati - parte XIV


    Il momento di saldare il conto era arrivato. Tra il sangue delle Asce e quello degli shinobi, l'imboscata si poteva definire conclusa; non era ancora arrivato il momento di contare le perdite - ancora no - ma la fine dello scontro stava per sopraggiungere. Il piano aveva funzionato. Da una pericolosa azzuffata con i drogati, il gruppo aveva quasi concluso la sua missione di recupero. Mentre Kamine e Kato erano impegnati con i sigilli, nella stanza sotterranea il combattimento era diventato un complicato testa a testa, con Shinken ed Hebiko impegnati in un ultimo e sanguinolento combattimento. Ora dovevano solamente sopravvivere.

    Mani d'Oro aveva sprecato una buona occasione, ma non aveva avuto modo di prevedere tutto quello: come poteva sapere che combattere contro dei ninja di Oto, tra le altre cose sottoterra, in una stanza chiusa e priva di uscite, non era per nulla una buona idea? Fu forse l'udire il nome dei Fedaikin, insieme all'esercito di cadaveri che gli si rivoltò improvvisamente contro, che lo costrinse a sporcarsi le mani. Lo sguardo tra il Fedele e l'aspirante Fante dei Fiori si incrociò esattamente mentre il ninja del Suono costringeva indietro i suoi batteri, riattivando la preziosa vista [Slot Base]. Entrambi sembravano essere consapevoli che quello sarebbe stato lo scontro decisivo.


    Lutas_Esconderijo_de_Orochimaru_2


    L'affanno del veleno, misto al sapore del sangue, ai cadaveri e a quell'ambiente claustrofobico, fecero tornare il Fedele alle origini di Oto; debilitato, si trovò a suo agio in quella sfortunata situazione, la stessa che aveva vissuto centinaia di volte durante il suo addestramento con Sayaka, lo stesso che lo aveva cambiato così nel profondo. Fu solo un attimo però, poi i ricordi sparirono, perché il presente si era appena fatto improvvisamente più complicato del previsto. Shinken lo vide, capì la pericolosità di quel gesto, il tatuatore biondo si era infilato qualcosa in bocca. Droghe indubbiamente.

    Ancora appeso al soffitto, con quei due occhi bianchi penetranti, Shinken non rimase immobile davanti a quella scenetta. Esattamente come il suo avversario si stava preparando, anche lui mise mano al suo equipaggiamento sganciando la sua katana dall'elsa, portandosela diritta davanti al busto. Poi Mani d'Oro parlò, con l'ultimo briciolo di lucidità in corpo, rivelando ancora una volta il mandante di quel furto. In un certo senso Shinken ci rimase male: quello che aveva davanti non era un Principe... solamente un fante, drogato, con delle prepotenti manie di protagonismo.

    Non preoccuparti, finito con te il prossimo sarà proprio Lord Goemon.



    Quando il suo avversario gli si lanciò contro, il Jonin non si fece sorprendere dal primo ed infido attacco. Quando i jigoku si levarono verso di lui, Shinken fece perno sul suo piede destro ruotando di quel tanto che bastava per mandare a vuoto quel primo tentativo di assalto [Slot Difesa 1]. Sentiva che il veleno stava facendo pressione sui suoi riflessi, per sua fortuna la posizione sul soffitto lo stava aiutando. Dal suo tantien il chakra venne sprigionato in reazione ai successivi colpi del traditore, doveva solo resistere a quegli ultimi assalti. Il cazzotto non raggiunse ma il volto del Jonin il quale lo lasciò passare sotto alla sua testa, tirandosi via dalla traiettoria semplicemente piegando le ginocchia [Slot Difesa 2].

    Quando infine arrivarono i colpi coi i due serpenti, in rapida sequenza subito dopo il cazzotto, il Fedele riuscì giusto in tempo a deflettere il primo dei due con la sua spada [Slot Difesa 3], lasciando che il serpente non toccasse mai il suo corpo deviato dalla sua traiettoria. L'ultimo colpo lo costrinse a staccarsi dal soffitto, finendo per schizzare via come fosse una molla, esternamente alla traiettoria del colpo [Slot Difesa 4]. Fu a quel punto che l'ultimo attacco di Hebiko si palesò, poco prima di vederla svenire, ormai al limite delle sue energie e colpita dal tatuaggio mortale.

    Dannazione!


    Se l'attacco della kunoichi avesse distratto il tatuatore, anche solo per un istante, Shinken non avrebbe perso l'attimo per attaccare: carico sulle ginocchia dopo l'ultimo salto, avrebbe cercato di colpire con tutta la sua potenza la testa del suo avversario. Un ridoppio dal basso verso l'alto, con tutta l'intenzione e la forza per squarciare il petto ed il collo del biondo [Slot Azione 1] Slot Azione 1: ridoppio rovescio

    Statistiche: Forza Blu, Velocità Blu+6 tacche, Precisione Blu+1 Tacca

    Potenza: Katana 40

    Impasto: Medio Velocità +6
    Scelta di direzione Velocità +2


    . Nel mentre il gomito sinistro avrebbe cercato di proseguire la traiettoria del colpo, mirando al disotto del setto nasale del ragazzo, incalzandolo quel tanto che bastava. Tutto quel movimento - in realtà - non avrebbe mai colpito il suo avversario, piuttosto serviva per fargli guadagnare posizione e spazio per l'attacco successivo [Finta].

    Senza perdere tempo lo avrebbe incalzato con un affondo al centro del petto, sfruttando una probabile schivata dal precedente attacco e spingendo in avanti con tutta la sua forza per fargli perdere l'equilibrio [Slot Azione 2] Slot Azione 1: Affondo

    Statistiche: Forza Blu+4 tacche, Velocità Blu+6 tacche, Precisione Blu+4 Tacca

    Potenza: Katana 40+20 bonus precisione (Cecchino)

    Impasto: Mediobasso Velocità +4
    Impasto: Mezzobasso Forza +2
    Volontà Assassina Forza +2
    Scelta di direzione Velocità +2


    . Il tutto venne concluso con una rapida rotazione sul suo piede di appoggio, utile a caricare un calcio ruotato, in allungo, con l'altro arto inferiore, che mirava al centro del corpo avversario per spingerlo via, nella stessa direzione in cui si trovava Midoriya [Tecnica Avanzata]Slot Azione Extra da TA: Calcio / pestone

    Statistiche: Forza Blu+6 tacche, Velocità Blu+4 tacche, Precisione Blu+1 Tacca

    Adattamento: Pot +15
    3/4 Basso

    Impasto: Mediobasso Forza +4
    Scelta di direzione Velocità +2
    Volontà Assassina Forza +2


    Attacco Concatenato del Drago - Komodoryu Rendan
    Villaggio: Oto
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può effettuare una combinazione di 3 colpi per sfiancare l'avversario. Ogni colpo ha Velocità aumentata di 2 tacche, e causa Indebolimento alle zone colpite per 2 round.
    Tipo: Taijutsu - Rendan
    (Consumo: Mediobasso)
    [Da studente in su]


    . Shinken avrebbe velocemente recuperato la guardia; sperava di essere riuscito a concludere quello scontro subito e salvare la ragazza dal tatuaggio, Febh non gli avrebbe mai perdonato la perdita della sua adorata segretaria.

    HEBIKO! IN PIEDI!




    Se invece il colpo della kunoichi non avrebbe sortito l'effetto desiderato, vedendo la ragazza ormai perdere i sensi, Shinken avrebbe messo rapidamente mano alla sua sacca porta oggetti, lasciando cadere ai suoi piedi un piccolo cilindro di metallo proprio mentre arretrava nella sua direzione. Coperto dal fumo, il Jonin avrebbe compiuto due differenti azioni proprio mentre si spostava: dopo pochi passi avrebbe sfiorato uno dei cadaveri che si trovava a terra, sulla sua traiettoria, lasciando che il suo chakra fluisse all'interno del corpo [Slot Tecnica Avanzato - Azione Preparata]Programmato per esplodere all'inizio del prossimo turno, per ferire Mani d'Oro se dovesse avanzare verso Shinken e Hebiko.

    Controllo dei Cadaveri
    Villaggio: Specializzazione
    Posizioni Magiche: Tocco (1)
    L'utilizzatore può controllare lo stato di conservazione dei cadaveri toccati. Può inibire la decomposizione, accelerarla eliminando ogni traccia del cadavere, oppure causare l'esplosione del cadavere scagliando frattaglie entro 6 metri dal corpo; la potenza è pari a 30.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Livello: 4 / Consumo: Medio )
    [Da chunin in su]
    .

    Subito dopo quella rapida azione, poco prima di mettersi in guardia a protezione della kunoichi, avrebbe spostato la mano a contatto con una delle tante tasche, utilizzando una minima quantità di chakra per attivare l'unica cartabomba che possedeva [Slot Azione 2]. Si sarebbe disposto vicino alla ragazza, katana alta in guardia, pronto a vendere cara la pelle. Gli altri due si dovevano sbrigare, altrimenti la situazione si sarebbe fatta veramente complicata.

    HEBIKO! IN PIEDI!



    Shinken Takatsui - Jonin Blu

    Vitalità: 9.5 leggere
    Chakra: 19 / 60 bassi oppure 28 / 60 bassi

    Equip:
    Kunai -1
    Bombasonora -1

    (ipotetica)
    -1 fumogeno
    1 Cartabomba III (attivata)

    Slot Difesa:
    I Schivata
    II Schivata
    III Parata
    IV (converto SA3) Schivata

    Slot Azione:

    I Fendente
    (Finta)
    II Affondo
    III (extra TA) calcio

    oppure

    I Fumogeno
    II Cartabomba

    Slot Tecnica:
    I Base (attivazione vista / disattivazione ecolocalizzatore)
    II Attacco Concatenato del Drago - Komodoryu Rendan

    oppure

    I Base (attivazione vista / disattivazione ecolocalizzatore)
    II Controllo dei Cadaveri

    CD:
    Intraprendente -1 turni
    Azione Furtiva -1 turni


     
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    [Sigilli Trafugati] XII



    Avrebbe voluto prendersi a calci. Dimenticarsi di un particolare così importante sui Jigoku, come il consumo dei corpi alla morte dei portatori.
    La scena della disintegrazione dell'ascia che aveva appena abbattuto, la pietrificò. Strinse i pugni e tese tutti i muscoli, preparandosi al peggio, ma non arrivò. I due jigoku sembravano ormai andati, bestie senza discernimento. E forse la cosa avrebbe giocato a suo vantaggio.

    Vide Kato creare le copie. Non potevano produrre suoni, ma qualcosa le diceva che forse le reazioni dei due corpi non erano basati sul suono. Forse...

    Se almeno il jigoku più vicino ai sigilli avesse reagito alle azioni di Kato, la kunoichi avrebbe lanciato il proprio mantello verso il "cadavere", poi sarebbe scattata verso i sigilli Slot Azione 1: Velocità 500 [425+75] (Impasto 1 Basso in Velocità)
    Furtività (Base) [1]
    Maestria: L'utilizzatore ottiene +3 alla Furtività. [Da genin in su]
    , cercando di afferrarli per poi utilizzare la tecnica della sostituzione Tecnica della Sostituzione - Kawarimi no Jutsu
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Ariete, Cinghiale, Bue, Cane, Serpente (5)
    L'utilizzatore può effettuare un movimento accelerato tramite l'uso del chakra, lasciando al proprio posto un oggetto o un essere vivente consenziente di pari dimensioni o inferiore. È un movimento accelerato: non può essere usato per fuggire da uno spazio chiuso o da luoghi dove non vi è sufficiente spazio d'uscita. Le correnti di chakra disturbano l'esecuzione della tecnica: non è possibile apparire a distanza inferiore ai 6 metri da un essere vivente. La distanza massima percorribile è pari a 21 metri. Può essere usata come Difesa Totale; può risultare sleale.Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Consumo: Basso )
    [Da genin in su]
    Azione Rapida [1]
    Abile: L'utilizzatore può annullare l'attivazione di un AdO avversario una volta a round; l'utilizzo dell'abilità deve essere specificato prima dell'attivazione dell'AdO. [Da genin in su]
    per apparire poi sul lato della stanza da dove erano entrati lei e Kato, lasciando cadere al proprio posto un kunai, sperando che il rumore e un altro movimento fossero fonte di ulteriore distrazione.

    Stringendo a sè i sigilli e muovendosi verso l'uscita, avrebbe lanciatoSlot Azione 2: Forza 375 Velocità 425 Potenza 8 poi un kunai verso il jigoku più vicino. Se le fosse stato possibile, avrebbe seguito poi Kato nel corridoio, trovandosi di fronte al "mostro". Cazzo. Il suo compagno non aveva più modo di attaccare a distanza (e anche lei stava per rimanere a secco), quindi dovette limitarsi a

    lanciare gli ultimi due shurikenSlot Azione 3: Forza 375 Velocità 425 Potenza 5 per oggetto che le erano rimasti verso quella cosa che bloccava loro il passaggio.



    Se i due cadaveri fossero invece stati inattivi, la ragazza avrebbe intercettato lo sguardo di Kato. Non avrebbe mosso nemmeno un muscolo. Ma dentro di lei, la rabbia continuava a montare pericolosamente, come avrebbe visto chiunque avesse potuto vederla in volto in quei momenti.


    [OT]
    Chakra: 37/47(Caso 1) 39/47(Caso 2)
    Vitalità: 10.75/13.5
    Status: semiparalisi braccio dx (0 round rimanenti)

    Caso 1:
    -Slot Azione 1: Verso i sigilli [Velocità 500] (1 basso)
    -Slot Tecnica 1: Tecnica della Sostituzione (1 basso)
    -Slot Azione 2: Lancio Kunai [Forza 375 - Velocità 425]
    -Slot Azione 3: Lancio Shuriken [Forza 375 - Velocità 425]


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    È colpa tua. Ratty

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    I Compagni Caduti


    Quegli esseri che ormai non potevano più essere definiti umani reagirono con estrema aggressività quando la Nota Assordante arrivò alle loro orecchie rese ipersensibili dal cocktail di droghe che era stato somministrato loro. Presero a contorcersi e fischiare, soffiando come fossero bestie mentre l'udito veniva meno e i loro corpi erano bombardati dalle troppe sensazioni. In quello stato di confusione certamente vedere dei Bunshin attirò tutte le loro reazioni, nonostante i cloni fossero privi di sostanza e non potessero influenzare le correnti d'aria o provocare vibrazioni che i due guardiani avrebbero potuto percepire. Il piano fu quindi un successo, in principio, con le creature che si avventarono sui cloni creando una finestra di appena una frazione di secondo per Kamine. Senza lo stratagemma del mantello che bloccò le loro percezioni e li attirò con lo spostamento d'aria probabilmente la donna non sarebbe mai stata abbastanza veloce per quei riflessi sovraumani che avevano portato via ogni parvenza di raziocinio a quegli uomini...ma la collaborazione tra i due ninja permise di superare l'orribile ostacolo, anche se il mantello si dissolse quando le due creature vi si avventarono, e una mano carica di piccoli tatuaggi frementi stava per agguantare la Kunoichi appena un istante prima che la sua tecnica fosse completa. Era stata abbastanza accorta da reggere i rotoli con le braccia mentre eseguiva i sigilli anche se questo la aveva rallentata appena...fu quasi per un soffio che la morte non la accarezzò senza speranza di salvezza...ma era sopravvissuta!

    Apparsa accanto a Kato lasciando un tronco a decomporsi divorato dalle Locuste, Kamine aveva effettivamente recuperato i Sigilli Maledetti di Oto prima che venissero contrabbandati fuori dal Villaggio, ed era rimasta in vita per raccontarla. Lei e il suo compagno, lontani dal raggio di percezione di quei guardiani, erano praticamente al sicuro...sempre che riuscissero a tornare indietro.


    Non molto distante, dopo una difesa disperata Hebiko aveva perso i sensi consumando le ultime energie nel lancio di un'ascia recuperata a qualche cadavere, mentre Shinken si difendeva con maestria dagli attacchi tanto potenti quanto rozzi del capo delle Asce, che certo era un principiante nell'arte della lotta, reso potente solo da sostanze proibite che non avevano alcun fondamento a cui appigliarsi. Mentre l'Ascia Rossa aveva a che vedere coi cadaveri improvvisamente fermi e non aveva più armi, Midoriya era perfettamente in forze anche perché gli effetti della Nota Assordante erano ormai terminati. Vedendo il lancio della Vipera cercò di intercettarlo con le sue stesse armi da lancio, colpendo al volo l'arma ma senza destabilizzarla quel che bastava per portarla fuori bersaglio. Rallentata comunque dall'interferenza, l'arma venne percepita dai sensi aumentati di Mani d'Oro che si voltò di tre quarti, afferrandola a mezz'aria quasi senza guardare. Midoriya, non distrarm... Comunque era un principiante, lo si è detto. E quell'attimo di distrazione gli costò caro.

    Il Fedaikin attaccò con l'eleganza e la forza che derivavano da rigorosi addestramenti, mentre il suo avversario era poco più che un bullo da strada che aveva osato distogliere le sguardo dal nemico che aveva di fronte. Reagì dimostrando riflessi spettacolari, mentre i muscoli si gonfiavano a dismisura, ma l'acciaio tagliò comunque le carni, indebolendo la sua vittima. L'affondo successivo trapassò il pettorale destro mentre Mani d'Oro ancora fissava oltraggiato la ferita sulla spalla e che gli aveva anche rigato il viso (il colpo non era andato molto a fondo per via del suo tentativo di schivata), facendogli sgranare gli occhi e tossire sangue. No...no... Il calcio successivo lo scagliò contro Midoriya, il cui volto era una maschera di terrore e che comunque riuscì a evitarlo in all'ultimo con un lungo balzo Iiiih!

    Il leader delle Asce giaceva a terra con un buco nel polmone, mosso da spasmi non indifferenti nonostante le droghe che ottundevano la sensazione del dolore. Cercava di rialzarsi ma il corpo era al limite, solo che il cervello non se ne era nemmeno accorto. Avesse avuto un addestramento formale forse avrebbe saputo come obbligare il controllo della mente sulla carne e muoverla comunque anche con quella ferita mortale, ma non era un ninja. Non era un Fante. Era solo un megalomane in preda alle droghe. Ok...io me ne vado da qui! Me ne vado! Midoriya scoprì il braccio andando a toccare uno dei suoi tatuaggi, per poi immergersi nel terreno...doveva avere immagazzinato un qualche jutsu che permetteva di mescolarsi con l'ambiente, ma la cui esecuzione non lasciava spazio a tentativi di contrattacco. Intanto due Shuriken sarebbero volati dritti contro Shinken! Arrivavano dal costrutto di inchiostro di Mani d'Oro che una volta identificato un bersaglio era capace di assorbire e redirigere contro di lui la maggior parte degli attacchi, oltre che respingere la vittima se toccato...e Kamine gli aveva appena fornito inconsciamente delle munizioni [Attacco]Forza Blu +3 tacche.

    Se non altro la maschera Hanya si sarebbe dissolta dopo pochi secondi, mentre finalmente Mani d'Oro ancora con tutti i tatuaggi in corpo, smetteva di muoversi. I suoi lineamenti erano distorti dall'odio e dalle droghe, e le sue ultime parole soffocate dal sangue sarebbero state assolutamente incomprensibili. Il suo cadavere tatuato rimase là, in mezzo alla sala in cui il Jigoku stava iniziando a dissolvere i cadaveri su cui era ancora presente e poi scorrere verso il tatuatore, mentre gli shinobi si riunivano. L'ultima Ascia Rossa avrebbe forse raccolto un'arma e cercato un attacco disperato, ma abbatterlo sarebbe stato la semplicità stessa per chiunque. Dovevano solo far riprendere Hebiko, trovare il tatuatore per fermare il Jigoku e uscire da là.

    [...]

    Quali che fossero le loro decisioni sul come uscire dalla villa o ripulire la zona, i ninja avrebbero trovato Febh nel centro di comando da cui tutto era partito, che riposava tranquillamente su un'amaca sorseggiando un qualche cocktail color blu elettrico tramite una cannuccia sbirula, mentre sfogliava l'ultimo numero della settimana Eninjistica, soffermandosi sulle barzellette a fondo pagina che in linea di massima ritraevano un tizio assai somigliante a Raizen che faceva cose stupide. Chiunque poteva inviare le barzellette all'Eninjistica, bastava che fossero divertenti. Questo TontoKage è fantastico! Chi le ha scritte è un genio! Chissà chi è questo disegnatore che si firma Y.S.? Realizzò che nella stanza l'atmosfera si era fatta molto pesante quando uno degli impiegati gli diede un tocchetto sulla spalla. Al ché alzò lo sguardo e si trovò di fronte alla sua squadra, rimanendo interdetto per qualche istante di troppo. Poi, nemmeno fosse un tornado tascabile, si sarebbe alzato di scatto facendo sparire quasi tutto e tornando a sedere sul tavolo dove avevano fatto il briefing, guardandoli con aria truce come se nulla fosse. Allora...se siete qui e siete vivi immagino che la missione si andata bene. O che abbiate intenzione di essere ridotti peggio che morti se avete fallito. In qualche modo non era poi tanto credibile dopo la scenata, ma c'era comunque una vena di serietà nel suo tono di voce che gridava di non essere ignorata. Si sarebbe rivolto a tutti loro, in sequenza, aspettando la risposta di ciascuno senza fare commenti, anche se avesse notato il braccio funzionante del Fedaikin. Quello sarebbe venuto dopo.

    Shinken...un rapporto sulla missione. E un breve giudizio sull'operato dei tuoi sottoposti.

    Poi su Kamine. Kamine, voglio un parere su questi Jigoku che sono saltati fuori. Potrebbero tornare utili?

    Quindi Kato. Mi avevi già parlato di questo Lord Goemon che pare essere coinvolto. Di cosa sembra essere capace, in termini di influenza?

    E per ultima Hebiko. E prima di parlare avrebbe fissato Shinken con intensità. Hebiko. Un parere sul caposquadra.

    Stava mettendo zizzania nel gruppo a chiedere così apertamente dei pareri...era perchè amava il pettegolezzo e il caos o aveva uno scopo? Cosa avrebbero risposto i suoi sottoposti? E quale sarebbe stata la sua reazione finale?. Ad Amano avrebbe solo chiesto un breve resoconto sul tatuatore e su cosa era successo fuori dalla villa (niente di rilevante tranne due asce di basso rango che persino il giovane figlio di Luis aveva potuto mettere fuori gioco ricavandone solo uno o due lividi).

    Quella faccenda forse era finita, ma questo non significava che potessero rilassarsi.
     
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    Il Fiore Lupo

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    ~Post XVI
    The End.











    La combinazione di Nota Assordante e delle Bushin risultò vincente, garantendo la riuscita di un compito apparentemente impossibile: il recupero dei Sigilli. Quando vidi sostituirsi Kamine e comparire vicino al mia fianco tirai un sospiro di sollievo. Come se un grosso peso sulle mie spalle venne rilasciato. Per la prima volta in quella lunga giornata mi sentii soddisfatto del risultato. Tuttavia ripresi velocemente la concentrazione e mi voltai verso la direzione da cui eravamo giunti: ora non restava che sistemare Mani d’Oro!

    Così io e Kamine ci dirigemmo verso il luogo della battaglia principale e bloccati da quella sorta di costruzione di chakra nel giro di breve tempo la situazione mutò radicalmente. Infatti dopo un lancio, purtroppo fallimentare di Kamine, contro il costrutto lo stesso scomparve per qualche ragione… ma lasciandoci campo libero per proseguire. La realtà che si palesò subito dopo davanti ai nostri occhi fu semplice da interpretare: avevamo vinto.

    I nemici, praticamente tutti a parte una povera Ascia ancora in vita in balia della controffensiva del Jonin, erano stati sconfitti e presumibilmente uccisi. Abbassai lo sguardo e notai che tra i caduti vi era anche uno dei nostri, la Vipera di Oto, di cui mi sarei occupato da lì a poco. Feci giusto due passi, così da camminare vicino a Sho. Mani d’Oro, quel pezzente che versava ora, come un parassita, in una pozza di sangue. Il suo torace era gravemente ferito. Mi fermai per qualche secondo, osservandolo attentamente.

    Sputai sul suo volto proferendo subito dopo: - Non più che uno scarafaggio. Hai vissuto da pezzente, hai combattuto tra la spazzatura, credendo in un qualcosa di irrealizzabile, e sei stato schiacciato come il peggiore degli insetti. Che vita miserabile, Sho. - Alzai il volto e mi rivolsi subito dopo al Jonin: - Shinken-sama, se volete potete ancora interrogare Mani d’Oro. E’ vivo, ed è meglio ucciderlo prima che si riprenda. Ne sono assolutamente certo, altrimenti il Jigoku o i suoi sigilli maledetti lo avrebbero già polverizzato… ma vi prego lasciate a me l’onore della sua morte. – e una volta che Shinken mi avrebbe concesso la possibilità avrei lanciato subito dopo, al centro della testa di Mani d’Oro il mio tirapugni. Così da assicurarmi la sua effettiva dipartita e avvicinandomi estraendo prima il tirapugni lanciato con l’altro poi avrei con colpo netto decapitato Sho, distruggendo infine la testa mozzata con una poderosa pestata carica di chakra elettrico! Esattamente come meritavano gli scarafaggi.

    A quel punto mi voltai verso la Vipera, chiedendo al contempo una favore a Kamine: - Riusciresti a controllare i corpi dei nemici? Non possiamo escludere che si portano dietro qualche dettaglio o messaggio importante… io nel frattempo mi occupo di un’altra faccenda - Già. Mi avvicinai. Verso Hebiko, ancora in vita sebbene in condizioni critiche colpita brutalmente da un pericoloso Jigoku. Scrollai la testa, in segno di disapprovazione. Si era rivelata debole, e di conseguenza vulnerabile. I suoi limiti si erano chiaramente manifestati durante l’intera missione. Nonostante la sua volontà nel compiere gli incarichi richiesti dall'Amministrazione durante il percorso si era rivelata indecisa e carente, sia sul piano fisico (come lo dimostrava il suo stato in quel momento) e sia sul piano mentale. Incapace di rapportarsi con i superiori, cocciuta oltre ogni limite e sicuramente priva di mentalità strategica. Si era rivelata come un Shinobi un fallimento.

    Eppure... stavamo parlando di una Ninja di Oto. E, come presto avrebbe scoperto Hebiko, i compagni in missione non si tradiscono o si lasciano indietro, come invece lei aveva fatto. Mi inchinai vicino e la presi con entrambe le braccia, delicatamente. L’avrei portata dal Tatuatore, prima che l’inchiostro l’avrebbe uccisa.



    - Non ti fidare di nessuno, Hebiko. A parte dei tuoi compagni. TI sei forse dimenticata queste parole, Vipera? – pronunciai con un tono leggero vicino alla sua testa, mentre risalivo le scale e mi dirigevo verso la posizione defilata del Tatuatore e di Amano. Forse mi avrebbe sentito, forse no. Difficile dirlo. Ma in ogni caso davanti al tatuatore i miei ordini furono secchi: - Occupati di lei, subito. Salvala. E ricordati… che ci rivedremo presto, Mozumi. –


    ~.~



    Davanti all’Amministratore del Villaggio ci eravamo presentati tutti quanti, Hebiko ed Amano inclusi. La domanda che mi pose Febh fu molto semplice: Lord Goemon. Chi era effettivamente era ancora un mistero ma diverse supposioni e informazioni permettevano di costruire un minimo di identità attorno a quella figura: - Amministratore di preciso non sappiamo chi è questo famigerato Lord Goemon, ma all’apparenza stiamo parlando del burattinaio. Ovvero quello che ha mosso tutto fin dal principio. Il furto dei Sigilli, l’addestramento di Mani d’Oro e il suo indottrinamento, l’attacco al Villaggio. Quasi sicuramente appartiene ad Ame, rivestendo qualche ruolo importante. O almeno questo è quanto si può desumere dai vari discorsi che Sho e i suoi collaboratori avevano sputato. La mia idea personale è che sia un tizio astuto, abile e probabilmente un Ninja, visto che ha addestrato Mani d’Oro. E’ in grado di manipolare le persone e gli eventi e questo lo rendono imprevedibile e pericoloso. Non possiamo nemmeno escludere che con la morte di Sho la sua influenza su Oto sia calata. Per questosSebbene non sappiamo dove e come rintracciarlo la nostra priorità è ucciderlo. Prima lo faremo prima sventeremo una minaccia mortale. Di questo ne sono certo. -

    Quello quindi fu il momento in cui noi tutti tirammo le somme di quella sconsiderata e assurda avventura. Di una missione breve… ma dannatamente intensa. Di una missione piena di scontri… e di confronti. Di spaccature e di realizzazioni. Una missione che, nel bene o nel male, avrebbe contribuito al futuro di Oto stesso e del suo destino.

    E… anche del mio.
     
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    Missione conclusa


    Sigilli Trafugati - parte XV



    Dopo quella rapidissima sequenza di colpi, il volto del Fedele venne nuovamente investito dal sangue del suo avversario. Caldo ed ancora lontano dal coagularsi, il Jonin ne era interamente ricoperto, ad eccezion fatta per qualche angolo e lembo intonso del suo vestiario. Uno spettacolo macabro - indubbiamente - ma totalmente in linea con lo spirito di Oto e dello shinobi che lo aveva sparso. Intorno a lui c'era solo morte, esattamente come aveva promesso, esattamente come aveva desiderato.

    E si sarebbe volentieri bagnato anche del sangue dei suoi ultimi nemici se non fosse stato per le due piccole stelle ninja che lo impegnarono in una difesa semplice, soprattutto se paragonata a tutto quello che aveva affrontato in quella stanza fino ad allora; la distrazione però fu sufficiente a lasciargli sfuggire l'ascia dai capelli verdi, che si immerse nel terreno senza lasciargli nessuna possibilità di replica, sfruttando la difesa di Shinken. Il rumore delle armi contro i suoi parabracci fu evidente, tanto quanto il suono che fece l'unico teppista rimasto quando venne letteralmente diviso a metà dalla sua katana. Orripilante e pieno di strazio.

    Rinfoderata l'arma della famiglia Takatsui, Shinken si avviò verso Sho, oramai steso a terra e vicino a farsi soffocare dal suo stesso sangue.

    Lord Goemon. Mostrami il suo volto.



    Avrebbe detto poco dopo aver poggiato il palmo della sua mano sulla testa del morente membro dei Fiori. Era forse per gli effetti delle droghe che aveva assunto, ma a Shinken fu subito chiaro come il tatuatore fosse ancora in vita, anche se oramai sconfitto. I cadaveri tutto intorno ne erano la prova, ma aveva probabilmente pochissimi secondi rimasti, valeva la pena tentare di interrogarlo [Interrogazione Mentale] . Shinken sapeva che poteva essere rischioso cercare di prelevargli informazioni da un membro di un’organizzazione criminale di Ame (soprattutto con tutti quegli strani tatuaggi e quelle strane sostanze stupefacenti), ma il gioco ne valeva la candela e era necessario rischiare pur di ottenere qualcosa di più da quella assurda missione.

    [...]

    Che l'interrogatorio fosse andato a buon fine o no, Shinken si sarebbe stato raggiunto dagli altri due ninja di Oto. Le parole di Kato non lo sorpresero, aveva capito di che pasta era fatto il ragazzo ed, in un certo senso, gli piaceva. Gli avrebbe lasciato fare tutto quello che desiderava con il povero Sho, persino schiacciarlo come fosse stato uno scarafaggio, ormai era probabilmente andato. Prima però, era necessario sapere se la missione poteva considerarsi conclusa oppure fallita.

    Avete recuperato i Juuinjutsu? Avrebbe chiesto freddo senza nemmeno guardare in volto il ragazzo o la ragazza, pretendendo poi che gli venissero consegnati i rotoli che contenevano il lascito di Orochimaru. Se ne potrebbero dire tante sul Jonin di Oto: fedele ad una causa malvagia, spietato e persino maniaco, ma se c'era una cosa che gli era veramente a cuore era proprio il villaggio del Suono. Ovviamente, perdere una kunoichi in una missione per recuperare i sigilli maledetti non era una grande problema, ma perdere una kunoichi con quei geni sarebbe stato un errore imperdonabile, almeno secondo Shinken. Inoltre Febh gli aveva dato degli ordini precisi e lui aveva tutta l'intenzione di eseguirli.

    Estraete più informazioni possibili da questo posto e bruciate tutto, serra inclusa. Ci vediamo dal tatuatore.


    Non potevano aspettare di tornare indietro a piedi, Hebiko poteva rischiare di morire a nemmeno metà strada. Fu per questo che il Jonin si prese la responsabilità di portarla fuori da solo, date le sue capacità e considerando anche che avrebbe lasciato indietro i due ninja meno affaticati dalla missione. Recuperati i seal e presa sotto braccio la ragazza, Shinken avrebbe rivolto le ultime parole ai due rimasti prima di sparire in un turbine d'ombra [Tecnica del Teletrasporto].

    Ottimo lavoro ninja di Oto.






    [...]


    Il tentativo di infiltrazione nel covo è fallito.

    Le Asce ci stavano aspettando: avevano il vantaggio della posizione, del tempo e ci superavano in numero. Erano in possesso di informazioni riguardo Hebiko e Kato, marginali ma pur sempre rilevanti, di alcuni prototipi di cursed seals e dei tatuaggi concessigli da Mani d'Oro. Droghe e tonici devono esser stati messi a disposizione dal Seme dei Fiori di Ame, di cui questo Lord Goemon pare essere a capo. Solo un piccolo gruppo era addestrato alle arti ninja, ma il loro numero complessivo era comunque schiacciante.

    Anche se in netto svantaggio abbiamo combattuto e fatto avanzare Kamine e Kato verso i sigilli maledetti, mentre io ed Hebiko abbiamo coperto la loro ritirata. Ho preferito lasciare Amano e Ssalmertz con il tatuatore in un luogo protetto. Mani d'Oro è morto, così come due dei suoi diretti sottoposti, Ginta e Aoi. Il terzo, Midoriya, è riuscito a scappare, probabilmente in direzione di Ame, attraverso un tatuaggio che emula la traslazione ambientale. Tutte le altre Asce sono state eliminate, eccezion fatta per alcuni piccoli gruppi ancora in giro per Oto, la Serra Rossa e la magione di Sho incenerita. Stilerò un rapporto più dettagliato da depositare in amministrazione.


    Dritto sulla schiena, il Jonin del Suono sapeva che Febh non avrebbe mai letto i rapporti scritti e per questo cercò di essere più preciso e conciso possibile. Quando poi gli venne fatta la domanda sui sottoposti, si girò a guardare il gruppo.

    Sono shinobi e kunoichi con poca esperienza, questo è indubbio. Ma sono stato io a metterli in difficoltà con le mie scelte e la loro reazione è stata esemplare... a parte qualche piccola eccezione. Disse mentre passava il suo sguardo di ghiaccio su tutti loro, finendo per soffermarsi sulla kunoichi dai capelli rossi. Credo abbiano compreso la lezione.


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    Il resto non lo avrebbe intimorito. Aveva fatto correre alla squadra un bel rischio, ma non si sentiva responsabile per non esser stato capace di guidare quel team in missione. Diogenes lo sapeva, Febh forse ancora no: Shinken non era un caposquadra e mai lo sarebbe stato. Era piuttosto uno strumento, uno zelota: l'ultimo Fedele del villaggio del Suono.

    CITAZIONE
    L'emozione è tanta. Dopo la giocata più lunga della mia vita, non posso fare altro che ringraziare Febh e tutti voi altri per avermi fatto giocare e divertire come non mai :riot:



    Edited by Shinken Takatsui - 22/12/2017, 02:37
     
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    [Sigilli Trafugati] XIII



    Kamine era più che cosciente di aver rischiato la vita per un soffio in quell'azione, infatti le ci vollero un paio di secondi, dopo essere uscita dalla stanza, per sentire il cuore ritornare ad un ritmo accettabile. Il suo successivo attacco contro la creatura che bloccava il corridoio sembrò non sortire effetto, ma mentre la ragazza iniziava a pensare a quale strategia usare per colpire, questi si dissolse.

    La scena nella sala centrale era foriera di vittoria, anche se non a poco prezzo. Hebiko era a terra, anche se la kunoichi respirava ancora, cosa che fece desistere Kamine dall'andare a controllarla con più celerità. Alla domanda del Jonin se fossero riusciti a recuperare i sigilli, la ragazza esibì i rotoli con la nota musicale, ancora intatti.Stavano per teletrasportarli da qualche parte, probabilmente ad Ame, con qualche jutsu.

    La richiesta di bruciare tutto però, non venne accolta con entusiasmo da Kamine. Bruciare tutto? Siamo sicuri? Voglio dire, con una squadra di investigatori non provati da una battaglia potremmo trovare chissà quali altri indizi... In caso di risposta affermativa comunque, la kunoichi avrebbe proceduto nel lavoro, ispezionando il meglio che poteva l'area per poi appiccare il fuoco, come le era stato ordinato.


    [...]
    Il rapporto post-missione li vide tornare in amministrazione, davanti a Febh Yakushi, che si affrettò a far loro delle domande. Subito dopo il caposquadra, si rivolse proprio alla ragazza, chiedendole dei Jigoku. Ebbe un momento di esitazione dove strinse leggermente gli occhi, prima di parlare.Utili come potrebbe essere qualunque arma nelle mani giuste. E pericolosi come qualunque arma nelle mani sbagliate. I jigoku della locusta in particolare, che io e Kato abbiamo affrontato per recuperare i rotoli, possono troppo facilmente disintegrare un essere umano o usati per penetrare in luoghi normalmente inaccessibili, come è appunto successo qui in amministrazione. Liberare un pazzo all'interno di una folla con uno di questi tatuaggi sarebbe un attacco efficace, veloce, quasi impossibile da individuare preventivamente. Un disastro. La loro diffusione andrebbe strettamente controllata.Fece una pausa di mezzo secondo.Non possiamo nemmeno escludere che adesso anche questo Lord Goemon e per estensione Ame, abbiano messo le loro mani su alcuni Jigoku.

    Kamine era rimasta, di nuovo, marchiata permanentemente in missione. Ma come le altre volte, questo aveva contribuito a farla evolvere come ninja. In quale direzione questa evoluzione stesse andando però, era ancora tutto da vedere.


    [OT]
    Chakra: 37/47
    Vitalità: 10.75/13.5

    Legenda
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    Rapporto conclusivo


    XIV



    Sentiva le voci attorno a se ovattate, le immagini davanti a se si sfocarono, mentre il jigoku continuava la sua lenta ed inesorabile ascesa. Sentì qualcuno alzarla, parlarle, riconoscendo così la voce di Kato. Con un faticoso sospiro prese aria, volendo a tutti i costi rispondere al ragazzo.

    ...Mi... dispiace. Ero... arrabbiata. Non pensavo avessi... detto quelle cose... per difendermi...

    Aveva avuto tempo per ripensare alla missione durante le fasi finali del combattimento. Con Kato aveva già lavorato e avuto modo di capire che era un alleato disposto allo scambio di opinioni. Durante la loro precedente missione avevano collaborato bene, se non fosse stato per quella piccola disattenzione. Gli ultimi avvenimenti invece avevano disturbato la Vipera, portandola a diffidare del loro caposquadra e vedendola sorpresa nel sentire Kato gridarle contro a quel modo. Eppure quella mossa lo aveva esposto, seppur in favore del jonin: poteva essere una mossa azzardata, poteva ritrovarselo contro anche lui. Eppure sembrava non averci pensato due volte nel mettersi in mezzo. Forse quello era il suo modo per farle capire che era un'alleata a cui teneva. Ma la kunoichi lo aveva capito troppo tardi, alimentando il suo odio per il team e perdendo la concentrazione per la missione vera e propria.
    Fu Shinken a portarla dal tatuatore, sfruttando la sua velocità per risparmiare tempo prezioso. Un grosso tatuaggio con un serpente attorcigliato occupava ora buona parte del torace, sotto al petto.

    Grandioso. Mi serviva giusto un ricordino di questa giornata.

    Nonostante le cure di emergenza, era ancora piuttosto debole, e furono costretti a portarla loro stessi in Amministrazione, dove ognuno di loro dovette rispondere alle domande di Febh. Stanca, il suo sguardo diretto allo Yakushi lasciò intendere quanto poco fosse propensa al dialogo, ma si sforzò di sputare fuori il minimo indispensabile. Shinken, nonostante avesse deciso di fare l'eroe, forse merito le precedenti minacce di Febh, non si risparmiò qualche frecciatina nei suoi confronti. La ragazza sospirò una volta arrivato il suo turno, ancora sorretta da Kato:

    Abbiamo i sigilli. Io sono viva nonostante mi abbia colpito uno di quei jigoku. Non sarà di certo un galantuomo, ma visti i risultati capirai da solo che come caposquadra funziona. Magari evita di dargli sottoposti ribelli.

    Represse ogni sentimento negativo, sperando che la discussione non proseguisse più di così. In fondo aveva portato rancore per tutta la missione, e non era stupido pensare che fosse finita male per quello. Certo, la sua claustrofobia non aveva aiutato, ma quello era un problema che avrebbe dovuto risolvere da sola, prima o poi. L'unica cosa che voleva era farsi dare le ultime cure necessarie e tornarsene a casa a recuperare le energie.

     
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    È colpa tua. Ratty

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    § XIII §
    Ritorno alla Base


    Come giustamente puntualizzato da Kato, il fatto che il corpo di Mani d'Oro non si fosse ancora dissolto, sacrificato al Jigoku che portava sulle carni indicava inequivocabilmente che era vivo o che qualcuno stava manipolando quell'inchiostro, ma allo sguardo esperto di Shinken i segni vitali erano evidenti anche senza avvicinarsi o eseguire un'analisi approfondita. Fuori combattimento, steso dalle droghe, il capo delle Asce era ancora vivo. Colto dalla cupidigia o forse dalla bramosìa, dimentico della voracità del Jigoku, il Jonin arrivò a toccare l'avversario pur di estrarre dalla sua mente in disfacimento quello che era almeno un frammento di Lord Goemon, la mente dietro tutta quella faccenda. Ebbe successo, perchè il biondo drogato non aveva abbastanza energie nè l'addestramento adatto per offrire qualsivoglia difesa di carattere mentale, e rispose alla domanda esattamente come richiesto, lasciando che Shinken vedesse chiaramente un uomo forse sulla quarantina, con lunghi baffi e sopracciglia, coronati da capelli selvaggi e raccolti in una treccia. Lord Goemon. Signore della Perdizione. Colui che brandiva la Yottsu no Jujika, la Croce dei Quattro Peccati.

    Pagò caro il prezzo di quell'invasione, perchè al solo contatto il Jigoku del Serpente passò sul suo braccio, aggredendolo e causando non solo la perdita di chakra ma anche il terribile dolore che vi era associato, mentre cominciava la sua lenta risalita verso il cuore nel tentativo di uccidere la vittima e dissolverla per diventare più forte. A nulla valse la successiva violenta aggressione di Kato, che sfracellò il corpo del tatuatore fino a che i suoi tatuaggi non ne divorarono muscoli e ossa, trasformandolo in una pozza esattamente come tutti gli altri cadaveri che ancora avevano un tatuaggio addosso. In poco tempo l'inchiostrò finì per convergere in un calamaio5e3da6be2790d5d8628406cae3f97aee--calligraphy-tools-dolma che Mani d'Oro probabilmente portava su di sè...la custodia dell'indistruttibile inchiostro Jigoku no Hebi, uno dei Sette Capolavori, i sette inchiostri per tatuaggi maledetti più potenti mai creati. Nessuna traccia del Jigoku delle Locuste, tuttavia.

    [...]

    Mozu dovette stabilizzare Hebiko in prima battuta, ovviamente, essendo praticamente in fin di vita, ma tra quello e uno o due tonici riuscì a rimetterla in sesto, mentre per Shinken impiegò meno tempo, essendo lui in condizioni migliori, tatuando una catena che imprigionava il Jigoku sulla sua pelle prima che arrivasse anche solo al gomito.

    Un inchino al ninja del clan Yotsuki del quale era un servitore, prima di congedarsi, e poi di lui non si sarebbe sentito parlare per qualche tempo.

    [...]

    Al cospetto dello Yakushi ciascuno degli shinobi fornì il proprio rapporto, trovando un Amministratore insolitamente interessato, soprattutto al resoconto di Kamine e Kato, mentre ascoltò con meno attenzione quello di Shinken e ancor con meno interesse le quattro parole in croce di Hebiko. Uhm... mormorò alla fine di tutto, battendo le mani per congratularsi. Eccellente. Un ottimo risultato, anche se siete praticamente morti tutti, ma siete tornati a casa pressoché interi e con l'obbiettivo della missione.

    Dovrete fare poi un rapporto scritto e noioso che tanto non leggerò, quindi metteteci dentro qualunque scemenza vi capiti a tiro. Ora che abbiamo recuperato i Sigilli li metterò in un posto più sicuro. L'idea era consegnare alle lucertole i Fuuinjutsu e a Ogen la chiave per aprire i loro contenitori. Almeno fino a quando non decideremo come distribuirli...forse finalmente ci sono shinobi adatti a riceverli nel Villaggio. Presto, molto presto, ci sarà una Riunione, anche con il Kage, con cui stabilire il futuro di Oto. Un'occhiata eloquente a Hebiko le intimava di tacere, dato che fra tutti lei era, a sua conoscenza, l'unica a sapere della morte del Kokage. Nessuno poteva immaginare l'imminente attacco di Kumo, ma tutto questo sarebbe avvenuto in seguito.

    Quanto al presente, ho degli incarichi per voi, una volta che vi sarete ripresi, e delle osservazioni.

    Kato, il tuo è stato un buon lavoro, ma non montarti la testa. Capisco che hai un obbiettivo ben chiaro per la tua vita nell'imminente futuro. Pensava al matrimonio con Hebiko...ma era probabilmente l'unico a farlo. Ma bada a non correre troppo...un cannone di vetro non serve a nessuno. Approfondisci le arti del tuo clan, e riavvicinati a quel Mozu. Le sue conoscenze sui tatuaggi potrebbero tornarci molto utili se volessimo usare i Jigoku come armi. Non andare a cercare Goemon. E' questo il tuo incarico: dimenticalo per ora. Non fare di testa tua, potresti fare più danni che altro.


    Poi verso la Jinchuuriki dell'Hachibi. Da quello che mi è stato raccontato, nonostante tutte le avversità hai mantenuto un buon controllo sul tuo potere, e questo è bene. Ora porti un Jigoku addosso. Il tuo incarico è imparare a usarlo, se possibile. Sottometterlo al tuo volere...da quello che ho capito può agire una volta sola, ma il tatuatore potrebbe fornirtene altri, come fossero proiettili, magari sovrapposti. Non so. Studia questa bomba che porti addosso, controllala come controlli la bestia. Meglio di come controlli la bestia. E scopri se può esserti utile.

    Quindi venne il momento di Shinken ed Hebiko. Quanto a voi due. Mi pare evidente che non siete intenzionati a raccontarmi la faccenda per come è andata realmente. E va bene, i panni sporchi si lavano in casa...ma io noto in entrambi voi un problemino. Sollevò la mano destra. Come mai Hebiko ha un braccio ancora fuori uso ed è quasi morta, mentre Shinken li muove entrambi e ha gestito la situazione? Attese, osservando l'espressione sui loro volti mentre scioglieva il Genjutsu, liberando la segretaria. A conti fatti non gli interessava la loro spiegazione e li avrebbe interrotti, se avessero parlato. Pensavate fosse un capriccio? Una cosa detta giusto perchè mi avevate irritato e mi andava di farlo? Lo credevate davvero? Socchiuse gli occhi. Perchè diciamo che almeno per metà era così. Forse anche tre quarti. Aveva un'espressione da folletto ignobile sul viso. Ma per il terzo restante era anche un test.

    Un test che potevate solo fallire, come risulta anche evidente dai risultati.
    Aggiunse indicandoli. Era la Scelta dell'Orco. Due mali identici, disobbedire a me rischiando la vita o combattere in netto svantaggio rischiando la vita. A pensarci a mente fredda era evidente che qualunque fosse la vostra scelta io vi avrei punito, no? Verso Hebiko. Sei forse così stupida da pensare che per obbedire a un ordine cretino devi rischiare la vita tua e della tua squadra? Se fossi stata al 100% forse avresti potuto aiutarli meglio, non credi? O pensi forse di poter sopravvivere sempre da sola? Forse, se non facessi il ninja. Ma lo sei, e un ninja da solo muore, almeno finchè non arriva in cima...e anche allora un aiuto fa sempre comodo. Hai rispettato il mio ordine e per questo motivo sei quasi crepata...pensi che la tua squadra ne sarebbe uscita avvantaggiata? Hai mostrato l'orgoglio della pecora, di chi segue ordini stupidi mettendo in crisi l'intero gregge, ma almeno sei arrivata tutta tronfia dell'essere brava e obbediente. Se per caso uno di loro fosse morto perchè tu combattevi con quel difetto come ti saresti giustificata? Con "non sono abbastanza forte"? Idiozie! Le ruggì praticamente contro.

    La tua punizione rimane essere per un mese al servizio di Shinken alle mura. Ti addestrerà. Non ti ucciderà. Ma forse imparerai qualcosa di utile per sopravvivere. Inoltre... Indicò il ventre della ragazza. So che quelli come te possono rinnovare il loro corpo. A te è fatto divieto rimuovere quel Jigoku fino a quando non te ne darò il permesso. Anche se dovesse ricominciare a muoversi. La guardò con severità, tutt'altro che conciliante: non amava affatto chi disprezzava la propria squadra o la metteva in pericolo. Fu poi il momento di Shinken. Lei sarà in mano tua. Puoi ferirla, ma non in modo permanente, se lo ritieni opportuno. Puoi addestrarla, puoi spaventarla. Ma la rivoglio intatta. Appannata, forse, ma intatta.

    E ora veniamo a te e alla tua scelta. Come ho detto, il mio ordine poteva portare solo e unicamente a una punizione, perchè combattere dei nemici senza un braccio, a meno di essere netamente superiori sul piano fisico o strategico, è un'idiozia e mette in pericolo la squadra. Giustamente hai ignorato l'ordine per il bene della squadra. Ma era comunque un ordine che ti metteva in diretto contrasto con me...e visto il modo in cui hai osato mettermi alla prova quando ti ho imposto il Genjutsu non puoi certo pensare di uscirne illeso, no? La Scelta dell'Orco, entrambe le opzioni che vi ho presentato erano sbagliate. Avrebbe sollevato la mano, posando un dito sulla spalla del Jonin, dal lato dove era presente il Jigoku incatenato. E quindi verrai punito, perchè nessuno può permettersi di rivolgersi a me a quel modo, se io non lo concedo. E senza un secondo d'attesa, un singolo aculeo elettricoCreazione della Forma: Nekote, Potenza 15 emerse dal polpastrello, simile all'arma femminile in forma di unghia...solo che mentre penetrava la carne per la sua pur breve lunghezza si sarebbe come distorto, gonfiandosi e poi esplodendo in un vero e proprio turbine di artigli elettrici inarrestabile che, verosimilmente a dispetto di qualsiasi capacità difensiva approntata dal Guardiano avrebbe reciso e maciullato l'arto superiore oltre a devastare gran parte dello spazio alla sua sinistra, con segni di distruzione assoluta sul terreno e sui mobili ma senza ucciderlo, limitandosi a ridurre a brandelli le sue ossa e i suoi muscoli che si sarebbero diffusi per tutto l'ambiente, lasciando solo un moncherino sanguinante, a malapena cauterizzato dal calore dell'elettricità, con forse le minime energie rimanenti per restare aggrappato alla vita [Tecnica x4]Statistiche: Potenza 250 (50 base, +30 potenziamenti su Oni Tsume, +20 Hajime, +90 potenziamenti su Hajime, +40 Mondo della Rotazione, +20 potenziamenti su Mondo della Rotazione)

    Creazione Forma Nekote Potenza 15
    Ninpou: OniTsume (Artiglio dell'Orco)
    Villaggio: Oto - Specializzazione
    Posizioni Magiche: Caricamento (1)
    L'utilizzatore, purchè sia attiva la Manipolazione della Natura o la Creazione della Forma, può scagliare un attacco elementale elettrico a partire dal costrutto o dall'oggetto irrorato. L'attacco ha potenza 50, e si propaga nella forma di un artiglio elementale lungo 1,5m e largo 0,5m. E' possibile suddividere l'artiglio in altri più piccoli, dividendo equamente la potenza tra gli stessi fino a un minimo di 10. Utilizzare questa tecnica disattiva la Creazione della Forma o la Manipolazione della Natura.Tipo: Ninjutsu - Raiton
    (Consumo: Alto)
    [Da chunin in su]

    Impronta Fulmine +10
    Tecnica Rapida
    Sinergia Corale Ninjutsu Perfette su tutte le tecniche della Combinazione
    Nin Perfette e Inarrestabili +20
    Kaiten no Jutsu: Hajime - L'Inizio
    Villaggio: Oto (Specializzazione)
    Posizioni Magiche: Caricamento (5)
    L'utilizzatore può far ruotare vorticosamente un oggetto di dimensioni fino a Mediopiccola, incrementandone la potenza di 20. L'oggetto può essere scagliato come un arma A Distanza, avrà una gittata di 24 metri e velocità pari alla Concentrazione dell'utilizzatore. Può essere utilizzata in combinazione con tutte le 'Kaiten no Jutsu' spendendo uno slot tecnica e il relativo consumo. Il mantenimento richiede slot tecnica.Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Consumo: MedioBasso / Mantenimento: MedioBasso)
    [Da chunin in su]

    Stile di Combattimento Perfetto +3 Con, +10 Potenza
    Sinergia Concentrata Uso il bonus concentrazione su 2 tecniche della combinazione
    Sinergia Potente Raddoppia Nin Inarrestabili sulla Kaiten no Jutsu
    Sinergia Rapida Azione Rapida su tutte le tecniche della Combinazione
    Rotazione Perfetta +20
    Rotazione Focalizzata Estrema +30 per 1 slot azione
    Offensiva Perfetta +10
    Nin Perfette e Inarrestabili +20
    Mondo della Rotazione
    Villaggio: Oto
    Posizioni Magiche: Caricamento (6)
    L'utilizzatore attinge ad una frazione infinitesimale del moto di rotazione del pianeta per potenziare una Kaiten no Jutsu. La potenza aumenta di 40 per una singola azione o difesa.Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Consumo: MedioAlto)
    [Da jonin in su]

    Stile di Combattimento Perfetto +3 Con, +10 Potenza
    Tecnica Rapida
    Nin Perfette e Inarrestabili +10
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    E mentre il Jonin soffriva gli effetti di quel Jutsu, assicurandosi che fosse ancora cosciente lo Yakushi si sarebbe rivolto, severo, a tutti gli shinobi. Nessuno di voi ha pensato, anche solo per un momento, che un ninja deve saper uscire dagli schemi. Avevo vietato a VOI DUE di usare il Rilascio. Non ai vostri compagni. Potevate chiedere loro di liberarvi. Potevano anche farlo di loro spontanea volontà comprendendo che questo avrebbe migliorato le possibilità di sopravvivenza, o poteva essere un tuo ordine, Shinken. Forse mi sarei arrabbiato e vi avrei punito comunque, ma sicuramente avrei premiato l'inventiva. Là dove c'è un vincolo che porta a due soluzioni che sono entrambe sbagliate bisogna saper pensare che esistono altre strade...e se non esistono, i ninja di Oto dovrebbero sapersele CREARE. Sotto questo punto di vista, sotto la capacità di andare oltre ciò che siete, avete fallito tutti. Resta da capire se per incompetenza, per mancanza di immaginazione...o se per paura. Ragionateci, mentre tornare a riposare. Shinken probabilmente era ancora in preda ai dolori e al sanguinamento, ma Febh avrebbe vietato loro di soccorrerlo. Ora fuori di qui. Tu, Shinken, puoi restare. Nella tenda che fungeva da campo base rimasero solo loro, un Amministratore nel pieno delle forze e un Guardiano moribondo e amputato.

    In quel momento avrebbe avvicinato la sua mano, su cui spiccava un taglio, alla bocca del Jonin. Ora che ho chiarito il punto, credo che tu abbia bisogno di un braccio nuovo. Niente stupidaggini prostetiche. E niente moti d'orgoglio. Riavrai il tuo braccio perchè mi serve un ninja con due braccia. Ma è un braccio che mi appartiene, ricordalo sempre. La sua tecnica della Rigenerazione poteva essere condivisa tramite il contatto con l'interno del suo corpo, come con un morso o una ferita aperta, e la scarica di chakra guaritore avrebbe ripristinato il braccio nel giro di pochissimi secondi, anche se sarebbe rimasto intorpidito per qualche minuto...oltre che del tutto libero dai batteri ormai simbionti del Jonin! Sarebbero stati necessari diversi giorni perchè l'infezione si sviluppasse nuovamente, con tutta la sofferenza associata...non che Febh ne sapesse qualcosa. Questo non è un perdono. Questa è un'ultimatum. Stavolta il braccio. La prossima volta tutto il resto. E ora vattene, e non osare mai più mettermi alla prova...o agire senza pensare alle alternative.

    Vattene.


    Sarebbe rimasto solo in quell'ufficio pieno di sangue, frattaglie e segni di discussione. Irritato e nervoso, forse anche deluso (e in minima parte soddisfatto della violenza fisica e psicologica in parte gratuita che aveva scatenato)...detestava fare il capo. Gli piaceva insegnare, ma insegnare ed essere un capo contemporaneamente decisamente non faceva per lui. Non vedeva l'ora di organizzare la riunione per mollare tutta quella faccenda nelle mani del Mikawa...

    Quest Conclusa, Congratulazioni e buona gestione, davvero!

    Domani stemmo, potete fare, senza fretta, un post conclusivo di reazione alle azioni di Febh.

    Considero autoconclusiva la punizione perchè mi par di capire che Shinken si fa punire volontariamente, casomai volesse fare diversamente ci si organizza :zxc:
     
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    Il Fiore Lupo

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    Alla Villa…

    L’azione del Jonin Shinken nel tentare di estrapolare ricordi e immagini a Sho fu fin troppo rischiosa, e nonostante le condizioni critiche di Mani d’Oro, il Jigoku si rivolse contro l’aggressore colpendo brutalmente il superiore. Fortunatamente lo scontro era terminato e la cattiveria e violenza che riversai successivamente sul morente conclusero definitivamente la parabola di Mani d’Oro. Capo delle Asce e scarafaggio di Oto.

    Tuttavia mentre il corpo si riduceva in polvere i miei occhi notarono un oggetto, risplendere in mezzo a quella visione orrenda. Niente altro che un calamaio, attorno al quale stava ritornando il Jigoku. L’arma proibita di Mani d’Oro. Fu solo questione di un secondo prima di realizzare la possibilità che mi si era aperta davanti.

    Shinken-sama si era occupato di recuperare Hebiko, scomparendo grazie ad uno suoi avanzati Justu mentre Kamine era impegnata a controllare i cadaveri interi e preparare il rogo… io in quel momento ero libero, anche da sguardi indiscreti e così agii. Aspettando il momento opportuno in cui Kamine si trovò occupata o voltata mi inginocchiai davanti ai presenti e finsi di raccogliere un po’ della cenere di Sho, ma in realtà sfruttando anche le mie abilitàPrestigiatore [1]
    Abile: L'utilizzatore ha una precisione e una finezza nei movimenti delle mani che sfiora il sovrannaturale. Può compiere facilmente giochi di prestigio con oggetti di dimensioni pari o inferiori a mediopiccola. Possono passare gli oggetti occultati da una mano all'altra in un tempo ridotto, difficilmente percepibile.
    [Da genin in su]

    Furtività (Base) [1]
    Maestria: L'utilizzatore ottiene +3 alla Furtività.
    [Da genin in su]
    , raccolsi il calamaio nascondendolo, in una frazione di secondo nella mia sacca. Il tutto si sarebbe svolto nel giro di qualche secondo, con naturalezza.

    Del resto sarei stato un vero pazzo a lasciare quel potere, così vigoroso, in preda alle fiamme della Villa. Lo avrei sfruttato, segretamente, e lo avrei fatto al mio modo. Lontano dagli occhi avidi dei miei colleghi, ad esclusione forse solo di Shinken-sama. L’unico che probabilmente avrebbe giustificato e compreso il mio gesto. E così… con in tasca il calamaio proseguii nelle azioni dirigendomi verso l’Amministrazione. Del tutto intenzionato a tenermelo ben custodito.


    In Amministrazione…

    Le azioni e parole di Febh furono dure… molto dure. In particolare nei confronti di Hebiko e SHinken, nonostante il grado di Jonin. In cuor mio mi sentii sollevato nell’udire dall’amministratore che avevo compiuto un buon lavoro. Dei presenti infatti fui l’unico che ricevette un complimento così diretto. Accennai di aver compreso gli ordini. Lord Goemon era di certo un boccone succulente e mi doveva parecchie cose… ma era ancora presto e me ne rendevo conto. Dovevo prima migliorare, rendermi più forte… e approfondire la conoscenza sui Jigoku.

    Strinsi i pugni, e faticai a non sorridere nel vedere Hebiko derisa e rimproverata. Era naturale, si era comportata nel peggiore dei modi e prima di recuperare la credibilità che aveva perso… almeno per me, avrebbe dovuto dimostrare molto di più. Tuttavia quell’aria di serietà in un attimo fu sconvolta da un gesto estremo. Non mi accorsi esattamente quello che avvenne, per prima cosa percepii una sensazione di caldo sulla guancia e quando toccandomi con la mano mi resi conto che si trattava di sangue alzai lo sguardo.

    Febh-sama aveva distrutto, polverizzato o meglio amputato un braccio di Shinken! Il mio cuore si gelò per un attimo al penserio del calamaio. E si fosse accorto? Che destino mi sarebbe capitato? Sperai in cuor mio di uscire indenne, forte magari che l’Amministratore in quel momento (come i presenti del resto) erano concentrati su problemi decisamente più contingenti.

    All’ordine di uscire dalla stanza non mi feci di certo attendere. Letteralmente volai fuori uscendo, senza fermarmi e senza salutare, dall’Amministrazione. Mi limitai ad accennare un arrivederci a Kamine, con la testa ma nulla di più. Hebiko in quel momento non la considerai minimamente. Quella giornata doveva finire. E ne avevo passate fin troppe. Noi tutti ne avevamo passate fin troppe.


    Qualche giorno dopo, a casa mia…




    Ero accomodato sul divano. Cogitabondo. Pensieroso. Ragionavo e dubitavo della scelta che stavo per intraprendere. Non ero sicuro.
    Fissai il calamaio, appoggiato davanti a me sul tavolo.


    8Oloa9m


    - Al diavolo. -




    Fu il mio unico commento, prima di vestirmi e uscire di casa. La direzione non poteva che essere una sola: il No Pain No Gain, ovvero il salone dei tatuaggi. Nessuna devizione, nessuna perdita di tempo. Entrai, scacciando tutti i presenti, e una volta solo con il vecchio lo guardai intensamente. Anzi lo fissai glacialmente.

    Fu solo questione di un gesto. Dalla sacca presi in mano il calamaio e lo appoggiai davanti a lui. In maniera che lo vedesse bene. Poche, laconiche, parole uscirono dalla mia bocca.

    Ho tutto il tempo che vuoi. Insegnami a controllarlo e ad usarlo. O altrimenti ti aspetterà il giudizio del Clan e ti posso assicurare che non sarà clemete. Devi spiegare molte cose… a molte persone. No? –

    Ero sicuro che avrei ottenuto la sua collaborazione. Stavamo intrattenendo una conversazione civile, del resto.



    Nota:
    Ho impostato l'intero post senza l'uso del condizionale per facilità di scrittura. Tuttavia viene da sé che le mie azione non sono necessariamente autoconclusive. Mi rimetto al QM.


    Edited by ~Cube - 16/1/2018, 16:25
     
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    Missioni... e punizioni.


    Sigilli Trafugati - parte XVI



    Il sacrificio fu necessario. Il suo corpo resse l'urto provocato dall'inchiostro maldetto, il Jonin lo accolse cosciente, e l'intrusione nella mente del suo avversario fu un successo. Colto ormai con le difese sgretolate, Shinken si mosse liberamente nella mente di Mani d'Oro, alla ricerca di un’immagine precisa, specifica. In quei pochi secondi di vita rimasti al criminale, Shinken estrasse il volto di Lord Goemon, nitido, in tutti i suoi dettagli. Memorizzò il volto, ne osservò l'arma, ma anche il suo corpo, le sue misure, la sua stazza; e poi ancora, il volto, il suo corpo, la sua arma. Una sequenza che in verità durò qualche istante, ma che fu sufficiente a fissare salda nell'animo del Fedele una Promessa: una di quelle che solo lui poteva permettersi di fare. Non solo a nome suo, ma a nome di tutto il Villaggio di Oto. Guardò lo Yotsuki, pensò a Diogenes ed all'Amministratore Yakushi.

    Oto avrebbe trovato quell'uomo. Oto lo avrebbe ucciso.



    [...]

    Non passò troppo tempo che il gruppo si riunì per fare rapporto. Rapporto che però, fu assai più particolare del previsto.


    Il Jonin aveva passato il tempo necessario dal tatuatore insieme ad Hebiko, lasciando poi che quella giovane kunoichi trovasse un pò di riposo mentre lui stesso veniva sottoposto al trattamento dell tatuaggio. Questo la aveva rimessa in sesto, tanto da permettere a lei ed a tutti gli di rispondere alle domande dell'amministratore. Di tutta quell'interrogazione, ai sensi del Jonin non sfuggì affatto come lo Yakushi aveva volutamente distolto l'attenzione dalla sua risposta e da quella della ragazza, come se non gli importasse. Ovviamente sarebbe toccato a Shinken stilare il rapporto per quella missione e lo avrebbe fatto quella notte stessa, se non fosse stato che la conclusione della missione prese improvvisamente una piega inaspettata.

    Il suo sguardo severo non si fece scalfire dalle parole di Febh, che li rimproverò per la loro incapacità di cogliere la sfida che gli aveva lanciato. Nessuno dei due aveva effettivamente capito che con la precedente missione li aveva effettivamente messi alla prova; la punizione che riservò ad Hebiko fu effettivamente meno grave di quella che il Jonin si sarebbe aspettato. Sarebbe stata costretta a presentarsi al suo cospetto alle mura, per essere addestrata. Poi il suo sguardo si incrociò con quello dello Yakushi. Il nekote elettrico si palesò nell'aria, solo per qualche istante, prima di scomparire nelle carni del suo braccio. Il dolore fu immenso, scatenato dalla potenza della creazione dell'amministratore.

    Shinken non urlò ne si scompose quando il suo braccio venne totalmente divelto e quando le frattaglie di quello che ne rimase dell'arto si sparsero per tutta la sala. La potenza di quel colpo sorprese il ninja di Oto; aveva già saggiato la potenza del Jonin alla villa, qualche tempo prima, ma cadde ugualmente sul ginocchio, inerme. Sentì il calore del suo sangue ricoprirgli il volto ed sentì improvvisamente perdere il controllo sull'arto ormai mancante. Gli altri uscirono dalla sala, senza fiatare. Lui rimase.

    Ora che ho chiarito il punto, credo che tu abbia bisogno di un braccio nuovo. Niente stupidaggini prostetiche. E niente moti d'orgoglio. Riavrai il tuo braccio perchè mi serve un ninja con due braccia. Ma è un braccio che mi appartiene, ricordalo sempre. Tremante, Shinken alzò lo sguardo ad incrociare nuovamente quello dello Yakushi.


    Sbagli, Febh Yakushi.


    Tutti gli altri erano già usciti. Eppure il Jonin non sembrava aver capito il suo insegnamento, perché i suoi occhi erano severi, ancora pieni di dolore, ed ora lo fissavano. Superbo. Sbagli nel pensare che questo braccio ora ti appartenga. Niente del mio corpo apparteneva a me, ne il braccio che ho appena perso, ne la carne, ne le ossa. Così come la mia anima, io appartengo ad Oto, ed ad Oto soltanto.

    Sayaka Ookamikumo è un nome che sicuramente non ti è nuovo. Questo corpo, la mia vita, la mia anima, mi era già stata tolta, concendomi di camminare ancora tra i vivi unicamente per servire il villaggio del Suono. Quello che tu hai preso ora, apparteneva già a qualcun'altro. Io sono Shinken Takatsui, l'ultimo Fedele al Villaggio del Suono, e non ho bisogno di carità, né del tuo sangue. Il Villaggio ha bisogno di uno shinobi con entrambe le braccio e lo riavrà, di questo puoi esserne sicuro, perché il Fedele non smetterà mai di servire il villaggio, qualsiasi cosa possa mai accadermi. Ma non potrai esercitare il tuo diritto su di me come fai su altri ninja, come non lo può fare nessuno... se non un Kage.

    Stilerò il rapporto come da te richiesto, Amministratore.



    Se lo Yakushi non avesse aggiunto altro e proseguito chiedendogli di sparire, Shinken lo avrebbe fatto, seppur senza un braccio, accennando con le poche energie rimastegli, un inchino. Avrebbe poi girato i tacchi e si sarebbe incamminato verso l'uscita. Senza però chiudere la porta.
     
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    È colpa tua. Ratty

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    L'Ultimo Fedele di Oto
    Epilogo


    Nonostante tutto, nel sentire la sfida del suo sottoposto, Febh Yakushi sorrise, inchinandosi verso di lui. Risposta corretta. Io sono solo un ninja. Non sarò Amministratore per sempre. Il tuo braccio sara mio solo in qualità di amministratore di Oto. Il villaggio non ha bisogno di megalomani che vogliano accentrare tutto il potere su sé stessi. La frecciata verso Diogenes era quantomeno plateale, per quanto fossero solo in due i presenti. Oto è la via per raggiungere la propria aspirazione, Oto è terra di desideri, un luogo dove il desiderio più grande divora il più piccolo, e dove si accetta l'ordine solo per scopi personali. In un certo senso questa tua fede verso il Suono è assolutamente fuori luogo, ma al contempo incarna appieno l'idea di sacrificare ogni cosa, persino sè stessi, per avere ciò che si vuole. E tuttavia, anche se è un luogo, Oto è come una creatura vivente, il suo desiderio è crescere e prosperare...ma non potrà farlo se la sete di potere del singolo supera la sete di potere del villaggio stesso. Hai fatto bene a rifiutare, io posso restituirti il braccio, ma solo per Oto. E solo perché so che tu appartieni a Oto. Non a me. C'era qualcosa di sinistro in quell'ode al villaggio come se fosse una persona, qualcosa che scaturiva dalle convinzioni più profonde dello Yakushi, incarcerato in un ruolo che non voleva e che non gli era per nulla congeniale. Un ruolo che stava svolgendo solo per una promessa, perché quella promessa era più importante della sua stessa volontà.

    Avrebbe quindi avvicinato la mano al volto dell'altro, tappandogli la bocca e avvicinandosi al punto da sentire il respiro l'uno dell'altro sul volto. Ma nonostante questo...non sei ancora perfetto nella tua fede. Pensi ancora di avere possibilità di scelta quando ti opponi a me. Kage o non Kage, io sono Febh Yakushi, e faccio quello che mi pare e piace. Tu appartieni a Oto. Io sono l'Amministratore, e il Kage tace. Quindi la scelta è mia. Quando ci sarà un nuo...no, quando il Kage deciderà di uscire dal suo isolamento... Stava per rivelare qualcosa che l'altro non doveva sapere: l'assassinio di Orochimaru, ma si era fermato in tempo. ...allora potrai chiedergli di tagliarti il braccio e lasciarti senza. Fino ad allora, Shinken, l'Ultimo Fedele di Oto avrà entrambe le sue braccia. Per il semplice motivo che a me va così, e che tu non puoi impedirmelo. Sei più utile con due braccia sane, ci sarà sempre tempo per le protesi e le altre scemenze.


    Il desiderio più grande divora quello più piccolo

    jpg


    Questa è Oto.

    Il chakra adesivo, le ferite accumulate, il poco chakra, la superiorità fisica dell'Amministratore. Non esisteva alcun modo in cui il Guardiano, futuro capo delle Squadre Speciali, potesse opporsi alla rigenerazione del suo braccio. A meno di scegliere la morte e riuscire in qualche modo a portarla a termine.
     
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